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trasformazioni
Summer school 2007
Politecnico di Milano
Emanuele Munarini
Geometria proiettiva
Un modello del piano proiettivo reale
Sezioni coniche
Topologia
Deformazioni continue
Superfici topologiche
Classificazione delle superfici chiuse connesse
Il programma di Erlangen
Geometria e trasformazioni
Programma di Erlangen
(Felix Klein, 1872)
La geometria lo studio delle propriet invarianti
rispetto ad un gruppo di trasformazioni.
Le propriet geometriche delle figure non sono
determinate dalla forma della figura ma dalle
trasformazioni che possono agire su di essa.
Composizione di trasformazioni
Date due trasformazioni piane
T1 : e T2 :
la trasformazione composta la funzione
T2 T1 :
definita applicando prima T1 e poi T2, ossia ponendo
(T2 T1)(P) = T2(T1(P))
per ogni punto P del piano .
Relazioni di equivalenza
riflessivit: ogni figura equivalente a s stessa;
simmetria: se una figura F1 equivalente ad una
figura F2 allora anche la figura F2 equivalente
alla figura F1;
transitivit: se una figura F1 equivalente ad una
figura F2 e la figura F2 a sua volta equivalente ad
una figura F3 allora la figura F1 anchessa
equivalente alla figura F3.
Geometrie piane
Dare una geometria piana significa assegnare un
sottogruppo G di S() delle trasformazioni
ammissibili.
La geometria lo studio delle propriet che
restano immutate comunque si applichi una delle
trasformazioni ammissibili. Ossia una propriet
geometrica di una figura piana F una propriet
che vale per F e per ogni altra figura T(F) che si
pu ottenere da F mediante una trasformazione
piana T appartenente al gruppo G.
Classificazione
Due figure piane F1 ed F2 sono equivalenti, o
congruenti, se esiste una trasformazione piana T
appartenente al gruppo G che porta la prima figura
nella seconda: F2 = T(F1).
Affinch questa relazione sia una relazione di
equivalenza occorre che G sia un gruppo.
Classificare le figure significa determinare le
classi di equivalenza, ossia i tipi di figure.
Geometria affine
Una affinit una trasformazione T : che
conserva le rette, ossia lallineamento dei punti.
Propriet invarianti: parallelismo di rette,
congruenza tra segmenti, ellissi, le mediane di un
triangolo si intersecano in un unico punto .
Propriet non invarianti: lunghezze, angoli,
rapporti tra distanze, circonferenze, rettangoli.
Le isometrie e le similitudini sono affinit.
Geometria proiettiva
La geometria delle proiezioni
o delle ombre
Proiezioni
1 e 2: piani nello spazio ordinario
P: punto esterno a 1 e 2.
Proiezione: trasformazione T : 1 2definita in
modo che T(A) = B = PA 2:
Punti impropri
Per avere una corrispondenza biunivoca tra i due
piani bisogna aggiungere dei nuovi punti, detti
punti impropri o allinfinito. I punti allinfinito di
un piano formano una retta detta retta impropria.
I punti allinfinito del piano 1 sono quelli che
vengono mandati nella retta che si ottiene
intersecando il piano 2 con il piano ' parallelo a
1 e passante per il punto P.
Geometria proiettiva
Una proiettivit una trasformazione che si
ottiene componendo un numero finito di
proiezioni e di sezioni.
Propriet invarianti: rette, coniche, birapporto.
Le proiettivit non conservano i punti allinfinito,
ossia possono portare un punto proprio in un
punto allinfinito e viceversa.
Le affinit del piano coincidono con le proiettivit
che conservano la retta impropria.
Il piano esteso
i punti sono dati
da tutti i punti del piano euclideo 2, che verranno
chiamati punti propri, e
da tutte le direzioni in esso contenute, che verranno
chiamate punti impropri, o punti allinfinito;
Rappresentazione
del piano proiettivo
A livello intuitivo possiamo rappresentare il piano
proiettivo come un disco il cui bordo rappresenta
la retta impropria, dove i punti del bordo
antipodali sono da considerarsi uguali tra di loro:
Sezioni coniche
Topologia
La geometria
delle deformazioni continue
Deformazione continua
Equivalenza topologica
Trasformazioni continue
Una deformazione continua una trasformazione
che porta punti vicini in punti vicini.
E lecito: tirare, torcere, piegare.
E proibito: tagliare, lacerare, strappare, bucare.
Un omeomorfismo del piano una trasformazione
T : continua tale che anche la sua inversa sia
continua.
Topologia
La topologia la geometria delle deformazioni
continue.
Le propriet topologiche sono le propriet che
restano invariate per deformazioni continue.
Propriet topologiche: essere connessi ( cio
essere fatti di un solo pezzo), possedere dei buchi,
avere un bordo, essere orientabili, ...
Propriet non topologiche: distanze, lunghezze,
aree, parallelismo, ortogonalit, allineamenti,
Superfici topologiche
Una superficie una figura dello spazio in cui ogni
punto circondato da una regione topologicamente
equivalente ad un disco.
Pu essere utile pensare le superfici topologiche come
se fossero oggetti perfettamente elastici che possono
essere piegati, tirati, compressi o ritorti a piacere
purch non si verifichino strappi, lacerazioni o tagli.
Si pu anche tagliare e ricucire, purch nel ricucire il
taglio i punti originariamente vicini tornino ad essere
vicini.
Esempi di deformazioni
Disco e cilindro
Sfera
Toro
Bottiglia di Klein
Superfici orientabili
Intuitivamente le superfici orientabili sono quelle
che hanno due facce (una interna ed una
esterna se chiuse), come la sfera, il toro, il disco
ed il cilindro.
In questo caso una ipotetica formichina posta su
una delle due facce non pu passare sullaltra
faccia senza fare buchi (e senza attraversare il
bordo).
Non orientabilit
del nastro di Mbius
Costruzione della
bottiglia di klein
# = # .
Associativit:
( # ) # = # ( # ).
Esistenza dellelemento neutro:
S#=#S=
dove S la sfera.
Somma connessa
con un piano proiettivo reale
La somma connessa di una superficie con un un
piano proiettivo reale pu essere pensata come la
superficie alla quale si attacca una cross-cup.
Poliedri
Un poliedro una figura geometrica
delimitato da poligoni, dette facce, che si
incollano lungo i lati, detti spigoli. Gli
spigoli si intersecano nei vertici.
Esempi: prisma, piramide.
Poliedri regolari
Un poliedro regolare quando tutte le facce sono
poligoni regolari e uguali.
Esempi: tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro,
icosaedro.
Caratteristica di Eulero
La caratteristica di Eulero di un poliedro il
numero
(P) = V S + F
dove V il numero dei vertici, S il numero degli
spigoli ed F il numero delle facce di .
Teorema (Formula di Eulero) Per ogni poliedro
semplicemente connesso (cio senza buchi) la
caratteristica di Eulero data da () = 2.
Poliedri regolari
Teorema Esistono solo cinque poliedri regolari:
il tetraedro (V = 4, S = 6, F = 4, = 2)
il cubo o esaedro (V = 8, S = 12, F = 6, = 2)
lottaedro (V = 6, S = 12, F = 8, = 2)
il dodecaedro (V = 20, S = 30, F = 12, = 2)
licosaedro (V = 12, S = 30, F = 20, = 2)
Caratteristica di Eulero
di alcune superfici
Disco: (D) = 1
Cilindro: (C= 0
Nastro di Mbius: (N) = 0
Sfera: (S) = 2
Toro: (T) = 0
Piano proiettivo reale: (P) = 1
Bottiglia di Klein: (K) = 2
Caratteristica di Eulero
di una somma connessa
Teorema La caratteristica di Eulero di una somma connessa 1 #
2 data da
(1 # 2) = (1) + (2) 2.
Per la somma connessa di k superfici si ha
(1 # # k) = (1) + + (k) 2(k-1).
Se 1 = = k = si ha
( # # ) = k () 2(k-1).
Dimostrazione
(T#g # P#k) = (T#g) + (P#k) 2
=22g+2k2
= 2 2 g k.
Esempio 1
Che superficie si ottiene dalla somma connessa di
un toro e di un piano proiettivo reale?
Si ha una superficie non orientabile T # P con
caratteristica (T # P) = (T) + (P) 2 = -1.
Ma (P # P # P) = 3 (P) 4 = 3 4 = - 1.
Quindi la superficie T # P topologicamente
equivalente alla somma connessa di tre piani
proiettivi reali, ossia
T # P = P # P # P.
Esempio 2
Che superficie si ottiene dalla somma connessa di
una bottiglia di Klein con un piano proiettivo
reale?
Si ha una superficie non orientabile con
caratteristica (K # P) = (K) + (P) 2 = -1.
Quindi si ha K # P = P # P # P.
Di conseguenza T # P = K # P, anche se il toro e la
bottiglia di Klein non sono topologicamente
equivalenti.
Fine