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Giuseppe Celi 2005

Capitolo 2
Misurazione del sistema
macroeconomico

Giuseppe Celi 2005

Piano della lezione

La misurazione delle sei varibili chiave
Tasso di cambio
Mercato azionario
Tassi di interesse
Tasso di inflazione
Tasso di disoccupazione
PIL
La legge di Okun

Giuseppe Celi 2005

Limportanza dei dati
La possibilit di utilizzare dati quantitativi (su prezzi, quantit e valori)
mette gli economisti in una situazione di vantaggio rispetto agli altri
scienziati sociali

Attraverso i dati, gli economisti possono sottoporre a verifica le proprie
teorie. Appurare, cio, se le previsioni dei modelli teorici utilizzati sono
confermate dallevidenza empirica

Come si gi detto, i dati relativi alle sei variabili chiave sono
fondamentali per conoscere lo stato del sistema macroeconomico e per
fare previsioni sulla sua evoluzione

Dopo aver presentato i sei indicatori macroeconomici fondamentali,
occupiamoci della loro misurazione partendo dal tasso di cambio
Giuseppe Celi 2005

Riepilogo sulle sei variabili chiave
Giuseppe Celi 2005

Riepilogo sulle sei variabili chiave
Giuseppe Celi 2005

La misurazione del tasso di cambio:
tasso di cambio nominale
Due definizioni del tasso di cambio nominale bilaterale
Certo per incerto: numero di unit di valuta estera
necessaria per acquistare ununit di valuta nazionale (per
esempio lattuale cambio dollaro-euro, pari a 1.34, indica che
sono necessari 1.34 dollari per acquistare un euro)
Incerto per certo: numero di unit di valuta nazionale per
acquistare ununit di valuta estera (per esempio, lattuale
cambio euro-dollaro, pari a 0.74, indica che sono necessari
0.74 euro per acquistare un dollaro)

Storicamente, gli unici paesi a quotare il certo per lincerto erano
USA e UK, mentre gli altri paesi quotavano lincerto per certo
(per esempio, lItalia con la lira). Con lintroduzione dellEURO,
anche i paesi europei partecipanti allUME utilizzano il metodo
certo per incerto
Giuseppe Celi 2005

Variazioni del tasso di cambio
nominale: un esempio
Un aumento del tasso di cambio indica apprezzamento della
valuta nazionale se il metodo di calcolo utilizzato il certo per
lincerto: se, per esempio, il tasso di cambio dollaro-euro
passasse dallattuale valore di 1.34 al valore di 1.50, saremmo
in presenza di un apprezzamento delleuro nei confronti del
dollaro

Ma un aumento del tasso di cambio indica deprezzamento della
valuta nazionale se il metodo di calcolo utilizzato lincerto per
certo: se, per esempio, il tasso di cambio euro-dollaro passasse
dallattuale valore di 0.74 al valore di 0.90, saremmo in
presenza di un deprezzamento delleuro nei confronti del dollaro
Giuseppe Celi 2005

Tassi di cambio nominali bilaterali
Giuseppe Celi 2005

La misurazione del tasso di cambio:
tasso di cambio reale (1)
Il tasso di cambio reale, che indichiamo con c

un prezzo relativo che
indica il prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri:




Dove e il cambio nominale certo per incerto, P lindice dei prezzi
nazionali e P* lindice dei prezzi esteri

Il numeratore esprime il prezzo in valuta estera dei beni nazionali e il
denominatore il prezzo in valuta estera dei beni stranieri

Se il tasso di cambio reale, cos definito, aumenta, siamo in presenza
di un apprezzamento reale e quindi di una perdita di competitivit (ma,
nello stesso tempo, di un aumento del potere dacquisto della nazione)

*
P
eP
= c
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La misurazione del tasso di cambio:
tasso di cambio reale (2)
Alternativamente, il tasso di cambio reale pu essere espresso in
termini di prezzo dei beni esteri in termini di beni nazionali





In questo caso, e il tasso di cambio nominale incerto per certo, il
numeratore rappresenta il prezzo dei beni esteri espressi in valuta
nazionale e il denominatore il prezzo dei beni nazionali espressi in
valuta nazionale

In questo caso, un aumento del tasso di cambio reale segnala un
deprezzamento reale e quindi un aumento della competitivit
internazionale della nazione (unitamente ad una perdita di potere
dacquisto)



P
eP*
= c
Giuseppe Celi 2005

Tasso di cambio reale USA
FIGURA 2.2
Nel 1998 il tasso di
cambio reale del
dollaro USA era di
circa l11% inferiore
al suo livello nel
1992. Negli Stati
Uniti, nel 1998, una
data quantit di beni
di produzione estera
poteva essere usata
per comprare
soltanto l89% della
quantit di beni di
produzione
statunitense che
avrebbe potuto
essere comprata nel
1992.
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La misurazione del tasso di cambio:
tasso di cambio complessivo (o effettivo)
In alternativa al semplice tasso di cambio bilaterale, possibile
calcolare il cosiddetto tasso di cambio complessivo (o effettivo) di una
valuta rispetto a tutte le altre.

Per tale calcolo, si procede scegliendo un anno base (supponiamo che
questo sia il 2004) e facendo la sommatoria dei cambi bilaterali
ponderati per linterscambio commerciale



2004 nel commercio del quota
2004 nel cambio di tasso
corrente anno cambio di tasso
indice numero
paesi i tutti

|
|
.
|

\
|
=

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Calcolo del tasso di cambio complessivo
Giuseppe Celi 2005

Il mercato dei cambi
FIGURA 2.1
Nel mercato dei
cambi, gli
esportatori interni e
gli stranieri che
desiderano
viaggiare o
investire
scambiano la loro
valuta estera con
valuta interna.
Viceversa, coloro
che desiderano
valuta estera
scambiano con
essa la valuta
interna.
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Tassi di cambio fissi
In un regime di tassi di cambio fissi, le autorit monetarie sabiliscono il
tasso con il quale la valuta nazionale si scambia con tutte le altre valute
internazionali. Per mantenere il tasso di cambio fisso il governo tramite
le autorit monetarie interviene nel mercato delle valute con operazioni
di acquisto e vendita di valute.

Supponiamo che, per una qualche ragione, ci sia un eccesso di dollari
sul mercato (e un eccesso di offerta di euro) e il tasso di cambio
euro/dollaro aumenti (o il che lo stesso il cambio dollaro/euro
diminuisca) Ci equivale a un deprezzamento nominale delleuro. Sono
necessari pi euro per acquistare 1 dollaro. Poich il tasso di cambio
euro-dollaro deve rimanere fisso, le autorit monetarie sono costrette a
intervenire, attingendo alle loro riserve valutarie, vendendo i dollari che
sono richiesti.

Il processo di vendita di dollari deve continuare fino a quando il tasso di
cambio euro/dollaro non abbia raggiunto il valore prefissato.


Giuseppe Celi 2005

Tassi di cambio flessibili
In un regime di tassi di cambio flessibili il tasso di cambio
determinato dal mercato senza alcun intervento delle autorit
monetarie.

Quando si riduce la domanda di una valuta o aumenta lofferta
di una valuta si hanno variazioni del tasso di cambio. Il cambio
si modifica a seconda degli eccessi di domanda o di offerta sul
mercato delle valute

Esistono regimi di cambio che non sono n perfettamente fissi
n perfettamente flessibili (regimi misti)

In tali casi le banche centrali possono intervenire per guidare il
tasso di cambio verso certi livelli soprattutto quando ci sono
ampie variazioni nella domanda e nellofferta di una valuta
(cambio manovrato)


Giuseppe Celi 2005

La misurazione del mercato azionario
e il tasso di interesse
Si gi detto che il calcolo degli indici del mercato azionario
vengono effettuati da agenzie di informazione

Anche se non dobbiamo calcolare un indice del mercato
azionario, ci pu venir chiesto di calcolare il valore reale di una
attivit finanziaria. Questa operazione, come noto, viene
effettuata correggendo per linflazione ossia prendendo il valore
pubblicato dai giornali e dividendo per il deflatore del PIL o
dellIPC

Il rendimento di una obbligazione dato dal tasso di interesse
reale ed ottenuto dal rapporto:

ne obbligazio dell prezzo
ento ren
r
'
dim
=
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La misurazione del mercato azionario
e il tasso di interesse
Il tasso di rendimento di unazione invece dato da:






Dove E
S
rappresenta lutile societario per azione e P
S

rappresenta il prezzo dellazione.



s
P
S
E
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La misurazione del mercato azionario
e il tasso di interesse
Cosa scelgono gli agenti azioni o obbligazioni? Affermare che
sceglieranno azioni se E
S
/

P
S
> r non corretto. Le azioni sono titoli
rischiosi e quindi dovr essere:




Poich gli agenti detengono sia azioni che obbligazioni dovr
essere:.


Da cui si ottiene che lequazione per valutare il prezzo di unazione


S
r
S
P
S
E
o + >
S
S
S
r
P
E
o + =
) (
S
S
S
r
E
P
o +
=
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Utile contabile e utile permanente
Si ricordi che lutile contabile riportato dalla stampa finanziaria che
denotiamo con E
a
non pari a E
S
della nostra

formula di valutazione del
prezzo del rendimento di unazione.

Gli investitori non sono interessati a quanto i contabili dellimpresa
dichiarano o hanno calcolato ma alla media degli utili futuri attesi, ossia
sono interessati allutile permanente E
S
.

Pertanto il valore reale del mercato azionario deve riassumere in un
unico indice le seguenti informazioni:
Livello corrente degli utili o profitti
Le aspettative degli investitori finanziari sulla profittabilit futura
dellimpresa rispetto a quella corrente
Il costo corrente del capitale (denotato da r , se r basso vuol dire
che il capitale poco costoso e viceversa)
Gli atteggiamenti verso il rischio (se o
S
alto gli agenti sono
avversi al rischio e viceversa quando o
S
basso)

Giuseppe Celi 2005

Calcolo del valore di un paniere di azioni
Giuseppe Celi 2005

La misurazione del livello dei prezzi e
dellinflazione
Solitamente due indicatori vengono utilizzati per misurare il livello
generale dei prezzi e il suo tasso di variazione percentuale
(linflazione): lindice dei prezzi al consumo (IPC) e il deflatore del PIL. Il
primo un indice ponderato della spesa di un consumatore tipo, in cui
a ciascun bene attribuito un peso pari alla quota del bene nella spesa
totale in un anno base (indice di Laspeyres). Il secondo un indice che
include i beni che compongono il PIL (indice di Paasche)

Indice di Laspeyres:
utilizza un paniere fisso di beni riferiti allanno base; stima per
eccesso gli aumenti dei prezzi perch non considera gli effetti di
sostituzione (distorsione da sostituzione)
Indice di Paasche
utilizza un paniere variabile riferito alla spesa corrente; considera
gli effetti di sostituzione ma stima per difetto laumento dei prezzi
perch d maggior peso ai beni sostituti e questi hanno un valore
minore rispetto ai beni che sostituiscono


Giuseppe Celi 2005

Calcolo di un indice dei prezzi: un esempio
Giuseppe Celi 2005

Calcolo di un indice dei prezzi: un esempio
Giuseppe Celi 2005

Differenti misure dellinflazione negli USA

Giuseppe Celi 2005

Misurazione della disoccupazione
Ricordiamo che il tasso di disoccupazione calcolato come:





Questo calcolo del tasso di disoccupazione non tiene conto dei
disoccupati scoraggiati (e del fatto al momento della rilevazione
alcuni intervistati che risultano come occupati possono essere
lavoratori a tempo parziale)
i disoccupat occupati
i disoccupat
u
+
=
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Tasso di disoccupazione negli USA
Negli Stati Uniti il
tasso di
disoccupazione fu
in media
relativamente
basso negli anni
Cinquanta: circa il
4.5%. Poi sal a
un valore medio
di circa il 6% negli
anni Settanta e di
circa il 7% negli
anni Ottanta
prima di
ridiscendere a
quasi il 4% nella
seconda met
degli anni
Novanta.
Giuseppe Celi 2005

Tassi di disoccupazione per gruppo
demografico negli USA
Pi alto il
tasso di
disoccupazione
medio di un
gruppo,
maggiore
laumento del
suo tasso di
disoccupazione
nelle recessioni
(e maggiore la
sua diminuzione
nei boom).
Giuseppe Celi 2005

Legge di Okun
Esprime la relazione tra variazione percentuale del PIL reale e
variazione percentuale del tasso di disoccupazione
Variazione% PIL
Variazione % u
Giuseppe Celi 2005

Legge di Okun: formulazione della
relazione empirica
Esistono diverse formulazioni della legge di Okun, ovvero della
relazione empirica stimata dalleconomista A Okun. Ma in
qualsiasi modo si legga le implicazioni sono sempre le stesse.
E noto che un aumento della disoccupazione riduca il Pil reale.
La relazione empirica stimata da Okun :



Il 3% indica il tasso di crescita tendenziale o di lungo periodo
determinato dal tasso di crescita della popolazione e dal
progresso tecnico , mentre il 2,5% il parametro stimato da
Okun per gli USA. La relazione ci dice che se la disoccupazione
costante (variazione % u=0) leconomia cresce al tasso del
3%. Tuttavia se la disoccupazione cresce il tasso di crescita del
PIL diminuir di 2,5 x la variazione della disoccupazione


u reale PIL % 5 , 2 % 3 % A = A
Giuseppe Celi 2005

Legge di Okun: un esempio di calcolo
Supponiamo che il tasso di disoccupazione cresca dall8 al
10%. Di quanto si ridurr il tasso di crescita del PIL reale?

A PIL reale= 3 - 2,5 x (10-8 )= -2%

Se la disoccupazione cresce di 2 punti percentuali, il PIL reale
diminuisce del 2%.

Sembra che la stima di Okun si adatti molto bene ai dati.

Giuseppe Celi 2005

Legge di Okun: il caso degli USA
Giuseppe Celi 2005

Legge di Okun: una diversa
formulazione
Se conosciamo il tasso di crescita del PIL tendenziale e
effettivo, possiamo determinare landamento del tasso di
disoccupazione. La legge di Okun infatti si pu anche esprimere
come:

u- u
N
= -o (g
y
- g
y *
)

Sul lato sinistro abbiamo le deviazioni della disoccupazione dal
suo livello di equilibrio e sul lato destro le deviazioni del tasso di
crescita del reddito effettivo dal tasso di crescita tendenziale o di
lungo periodo

Occorre sottolineare che questa relazione vale solamente in
media. Ovvero, le variazioni percentuali del PIL possono essere
superiori o inferiori e per ciascun paese possibile stimare una
relazione di Okun




Giuseppe Celi 2005

Misurazione del PIL
La misurazione del PIL tiene conto della distinzione
fondamentale tra PIL nominale e PIL reale.

PIL nominale. Gli andamenti del PIL nominale
includono sia variazioni delle quantit prodotte sia
variazioni dei prezzi dei beni prodotti

PIL reale. Quando il PIL viene calcolato in termini
reali, la finalit quella di concentrarsi unicamente
sulla variazione delle quantit, congelando la
variazione dei prezzi
Giuseppe Celi 2005

Calcolo del PIL nominale e reale: un esempio
Anno 1 Anno 2






Pil nominale nellanno 1 = 10
Pil nominale nellanno 2 = 13.10
Pil reale nell anno 1 = 10
Pil reale nellanno 2= 11.5
Deflatore del PIL nellanno 2 = 13.10/11.5





Frutta Quantit
Prezzo
(/kg)
Arance 6 0.75
Mele 3.5 1.20
Pere 1 0.90
Banane 1 0.40

Frutta

Quantit
Prezzo
(/kg)
Arance
8 1.00
Mele
3.5 1.20
Pere
1 0.50

Banane

1

0.40
Giuseppe Celi 2005

Tre modi di definire il PIL
Il valore dei beni e servizi finali prodotti
nelleconomia in un anno

La somma dei valori aggiunti generati
nelleconomia in un anno
(dove v.a.= vendite acquisti di beni intermedi + scorte)

La somma dei redditi generati nelleconomia
in un anno
Giuseppe Celi 2005

Tre modi di definire il PIL. Un esempio: la
produzione di pane

Fasi
produttive
Valore dei beni
intermedi
Valore del
prodotto
Valore
aggiunto
Salari Profitti
Fase 1:
Produzione di
Grano
100 100 80 20
Fase 2:
Produzione di
Farina
100 150 50 40 10
Fase 3:
Produzione di
Pane
150 250 100 80 20
Valore bene
finale=250
Valore
aggiunto=250
Somma dei
redditi=250
Giuseppe Celi 2005

Beni intermedi e scorte
I beni intermedi sono beni venduti da unimpresa ad unaltra impresa
per essere utilizzati nel processo produttivo. Come mostrato
nellesempio precedente, il valore dei beni intermedi gi compreso
nel valore dei beni finali e, di conseguenza, al fine di evitare
duplicazioni,non va considerato nel computo del PIL

Quando unimpresa aumenta le sue scorte di beni intermedi o di beni
finali invenduti alla fine del periodo, questo aumento viene computato
come componente degli investimenti nel calcolo del PIL (investimento
in scorte). Se nellanno corrente vengono utilizzati nel processo
produttivo beni intermedi prodotti nellanno precedente ma non utilizzati
nellanno precedente, questo utilizzo viene computato nel PIL dellanno
corrente come disinvestimento in scorte (il valore dei beni intermedi
prodotti nellanno passato ma utilizzati solo nellanno corrente viene
sottratto dal PIL dellanno corrente)

Giuseppe Celi 2005

Imputazioni
Alcuni beni e servizi vengono prodotti e consumati ma non vengono
venduti sul mercato.

La contabilit nazionale stima il valore (quantit e prezzi) di questi beni
e servizi per inserirli nel calcolo del PIL (imputazioni)

La pi importante di queste imputazioni riguarda il settore degli alloggi.
Il PIL include il fitto figurativo delle abitazioni occupate dal
proprietario: lammontare dei canoni di locazione che sarebbero stati
riscossi se gli alloggi occupati dal proprietario fossero stati dati in
locazione

Anche le spese sostenute daIla pubblica amministrazione per erogare
servizi che non sono pagati direttamente dai cittadini ad un prezzo di
mercato possono essere considerate come unimputazione. Infatti, il
valore dei beni e servizi offerti dalla pubblica amministrazione (ordine
pubblico, sicurezza, giustizia, etc.) viene computato nel PIL come costo
sostenuto dalla PA (salari, stipendi, costo dei materiali)
Giuseppe Celi 2005

Componenti del PIL reale
Le componenti del PIL reale (denotato con Y nelle equazioni e
nei diagrammi) sono le seguenti
Spesa in consumi (denotata con C), ossia i beni e i servizi finali
acquistati e utilizzati dalla famiglie
Spesa in investimenti (denotata con I), i beni e servizi che
entrano a far parte dello stock di capitale (suddivisa in
ammortamenti e investimenti netti); la spesa in investimenti pu
essere suddivisa in 4 categorie:
strutture residenziali (case e appartamenti)
strutture non residenziali (capannoni, infrastrutture)
macchinari
variazioni delle scorte delle imprese
Giuseppe Celi 2005

Componenti del PIL reale
Acquisti pubblici (denotati con G), la spesa effettuata dalla PA
per fornire beni e servizi ai cittadini

Esportazioni nette (denotate con NX), una voce di quadratura
per includere nel PIL i beni prodotti allinterno ma domandati
dallestero ed escludere dal PIL i beni domandati allinterno ma
prodotti allestero

Sommando le componenti del PIL, otteniamo lidentit
fondamentale del reddito nazionale:

Y = C + I + G + NX

Giuseppe Celi 2005

Componenti del PIL negli USA
Giuseppe Celi 2005

Componenti dellinvestimento negli USA
Giuseppe Celi 2005

Ancora sul PIL reale: inclusioni ed
esclusioni
Il PIL reale una misura imperfetta dellattivit economica e del
benessere della nazione. Alcune componenti del PIL non
dovrebbero essere incluse nel suo calcolo e, al contrario, alcune
componenti importanti dellattivit produttiva dovrebbero esservi
incluse ma non lo sono
Cosa dovrebbe essere escluso?
Gli investimenti di sostituzione del capitale obsoleto
Quei beni e servizi offerti dalla PA che, se fossero offerti da
imprese private, sarebbero considerati come beni intermedi
Cosa dovrebbe essere incluso?
La produzione che ha luogo allinterno delle famiglie
(pensiamo al lavoro delle casalinghe)
Il depauperamento delle risorse naturali, linquinamento e la
produzione di mali (con segno meno)
Giuseppe Celi 2005

Tassi di partecipazione alla forza lavoro
per genere negli USA - 1948-1996

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