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June 6th, 2012

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Reggio 5 Stelle News


Emergenza Terremoto E.R. appello richiesta 100 volontari
Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/06/emergenza-terremoto-er-appello-richiesta-100-volontari/ By Elisa Pizzi on June 6th, 2012

Regione Emilia Romagna

VIENI A CONOSCERCI! Il calendario del tour semestrale di giugno 2012


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/ emiliaromagna/2012/06/vieni-a-conoscerci-il-calendario-del-toursemestrale-di-giugno-2012.html By Giovanni Favia on June 6th, 2012

VOLONTARI PER LA SETTIMANA! DA LUNEDI 4 A VENERDI 8 Il gruppo regionale M5S di Bologna in costante contatto con la Protezione civile nellinteresse di razionalizzare i soccorsi e agevolare un lavoro di coordinamento sul territorio colpito dal sisma. Al momento emersa lesigenza di 100 volontari nei comuni di SantAntonio in Mercadello e Carpi che dovranno operare in loco a partire da questo week end e per tutta la settimana entrante. Chi tra quanti hanno offerto la loro disponibilit nei giorni scorsi e fosse intenzionato a partecipare ai soccorsi, pu segnalare la propria adesione scrivendo allURP: urp@emiliaromagna5stelle.it Si prega di indicare: nome e cognome, citt provenienza, tipo di disponibilit offerta ed eventuali bene o mezzi messi a disposizione, e giorni di disponibilit a partire da LUNEDI mattina fino a VENERDI sera e numero di telefono! I dati raccolti saranno trasmessi alla protezione civile che provveder a darci le dovute indicazioni di intervento. Ringraziandovi sin dora per la disponibilit ed il contributo che vorrete offrire alla causa demergenza terremoto in Emilia Romagna, vi preghiamo di far circolare il messaggio tra i vostri contatti al fine di raccogliere maggiori adesioni possibili. Cordiali saluti Staff Grupppo Movimento 5 Stelle

June 6th, 2012

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Ciao a tutti siete pronti a ripartire per il consueto tour di relazione semestrale? Noi s! Siamo ormai al quarto "giro", avendo raggiunto i due anni di mandato, ma vogliamo che sempre pi persone siano consapevoli di chi hanno eletto in Regione! Nel 2010 collezionammo 161.056 voti, e abbiamo l'illusione di far conoscere la nostra attivit da tutti! Lanciamo un appello perch ci aiutiate a veicolare il messaggio di invito tra i vostri contatti, parenti amici e conoscenti. Potrebbe essere la serata giusta per far conoscere il Movimento a chi, pur simpatizzando genericamente, non lo conosce da vicino. I media tradizionali non ci danno il giusto risalto, comunque non nel dettaglio della nostra attivit sul territorio, e solo con il tam tam orizzontale possiamo diffondere l'informazione! Per questo il passaggio informativo dii fondamentale importanza e confidiamo nel vostro supporto per inoltrare l'invito attraverso mailing list, meetup, forum, blog e media locali. Eleggendoci in Regione, avete scelto di condividere insieme un percorso, dimostrando senso di responsabilit e adesione a un nuovo modello politico. Lo svolgimento della serata sar secondo le solite consuetudini, dalle ore 20.30 ti aspettiamo per registrare la tua presenza ed alle 21.00 daremo inizio alla relazione! Un abbraccio ANDREA DEFRANCESCHI E GIOVANNI FAVIA IL CALENDARIO (tutte le serate cominceranno con la registrazione alle 20.30 e la discussione alle 21.00)

Convocazione del Consiglio Comunale


Source: http://www.sanmartino5stelle.it/2012/06/02/convocazione-delconsiglio-comunale/ By Alessandro Ronchi on June 6th, 2012

La prossima riunione del Consiglio Comunale convocata per gioved 7 giugno alle ore 20.30 presso la Sala Consiliare situata nella Rocca di San Martino in Rio. previsto il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione di verbali sedute precedenti (29 marzo e 23 aprile 2012) 2. Approvazione regolamento municipale unica comunale imposta

6 giugno - RIMINI - Hotel Polo - Viale Vespucci, 23 47900 Rimini (RN) (evento FB: https://www.facebook.com/ events/398951220157721/)

3. Determinazione alizuote imposta comunale unica (IMU) anno 2012 4. Riconferma per lanno 2012 delladdizionale comunale dellimposta sul reddito delle persone fisiche 5. Approvazione del piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari biennio 2012/2013 6. Determinazione dei tassi di copertura dei servizi a domanda individuale per lanno 2012 7. Esame e approvazione del bilancio per lesercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale per il triennio 2012/2014 8. Approvazione del programma per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna per lanno 2012 9. Servizio pubblico di distribuzione gas metano gestito da Iren Emilia SpA. Approvazione di atto recognitorio e di chiarimento del rapporto in essere tra le parti. Adesione alla convenzione approvata dal Comune di Reggio Emilia che disciplina il funzionamento della commissione tecnica per la definizione congiunta dellindennit spettante al gestore uscente del servizio di ditribuzione del gas naturale nel Comune. VI ricordiamo che lassemblea sar trasmessa in diretta audio che sar possibile ascoltare tramite il sito del nostro Comune.

8 giugno - RAVENNA - Sala "Pier Paolo D'Attorre" di


Casa Melandri, Via Ponte Marino 2, Ravenna (RA) (evento FB: https://www.facebook.com/events/232371710198759/)

11 giugno - FORLI - Centro culturale san Francesco in via


Marcolini 4, Forl (FC)

13 giugno - PIACENZA - Circoscrizione 3, Viale Martiri


della resistenza, Piacenza (PC)

20 giugno - BOLOGNA - 7 Gold, Via dell'Arcoveggio, 49/5,


40129 Bologna (BO)

21 giugno - FERRARA - Casa Cini Via Boccacanale di S.


Stefano 26 44121 - Ferrara (FE)

25 giugno - REGGIO EMILIA - Il Buco magico, Via


Martiri Cervarolo, 47 - 42122 Reggio nell'Emilia (RE)

26 giugno - MODENA - Sala "Rolando Fabri" Piazza della


Cittadella 17, Modena (MO)

2 luglio - PARMA - Auditorium Toscanini (situato nel


complesso dell'Istituto Toscanini) Via Cuneo, 3 (PR)

June 6th, 2012

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Terremoto, la procura apre unindagine su possibili trivellazioni abusive


Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/06/terremoto-la-procuraapre-unindagine-su-possibili-trivellazioni-abusive/ By Elisa Pizzi on June 6th, 2012

di Ferrara ricco di gas. La multinazionale inglese Erg Rivara Storage srl (Ers), giocando danticipo, in questi giorni ha garantito di non aver effettuato perforazioni in relazione al progetto di un maxi-deposito sotterraneo di gas a Rivara di San Felice sul Panaro. Il progetto, appoggiato in particolare dal senatore Carlo Giovanardi e una parte del Pdl e avversato in questi anni da ambientalisti, Rifondazione comunista e Movimento Cinque Stelle, stato bocciato dalla Regione Emilia Romagna e nei giorni scorsi dal ministro dellAmbienteCorrado Clini che pure esclude un collegamento con il terremoto. Le trivellazioni autorizzate nel 2008 avevano sollevato le perplessit dellassessore provinciale allAmbiente Alberto Caldana (Pd), interpellato da Stefano Lugli (Fed) sulle attivit condotte dallistituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e sul progetto di ricerca per idrocarburi della multinazionale americana Forest Oil-Cmi Spa. Caldana, poi costretto alle dimissioni per la vicenda riguardante una dirigente del suo ufficio condannata per il rimborso indebito di 30 euro di buoni pasto, pur chiarendo che si trattava di sondaggi su terreni agricoli privati effettuati allinterno di un progetto di ricerca autorizzato e non concernenti il maxideposito di gas, esprimeva perplessit, in generale, per un evidente assalto al territorio di Finale Emilia e della bassa finalese. fonte: Il Fatto Quotidiano

La Procura di Modena ha avviato unindagine per verificare se sono state effettuate trivellazioninelle zone interessate dal terremoto. Gli accertamenti, aperti formalmente dopo esposti di cittadini che segnalavano alcune attivit di perforazione, rientrano nel fascicolo senza ipotesi di reato (a modello 45) aperto dal procuratore aggiunto Lucia Musti dopo la prima scossa del 20 maggio. Linchiesta si affianca ai filoni principali di Ferrara, Modena e Bologna coordinati dal procuratore generale Emilio Le Donne, sulla violazione delle norme antisismiche e urbanistiche relative ai capannoni crollati anche il 29 maggio in un terremoto infinito che ha gi provocato 25 vittime. Le nuove verifiche si inseriscono in una materia incandescente oggetto di dibattito scientifico. Molti esperti del settore, la parte maggioritaria dei geologi e le compagnie petrolifere, garantiscono che il problema non esiste perch le tecniche di perforazione pi invasive non sono autorizzate in Italia e, ove praticate, non risulta un collegamento con terremoti di sesto grado della scala Richter. Tuttavia alcuni studi hanno evidenziato una relazione tra sisma a bassa magnitudo e trivellazioni con la tecnica della frantumazione, dallinglese fracking o hydrofracking. Si tratta dello sfruttamento della pressione di fluidi di tipologia chimica iniettati in uno strato roccioso per creare una frattura nei giacimenti di petrolio e di gas. Le fratture sono tenute aperte introducendo materiali come sabbia e ghiaia per impedire alle rocce di richiudersi con labbassamento di pressione. Tra i possibili effetti dei cedimenti del terreno ci sarebbero anche le oscillazioni sussultorie e ondulatorie denominate scosse di assestamento. Uno studio del professor Franco Ortolani, ordinario di Geologia delluniversit Federico II di Napoli e direttore del Dipartimento di Scienza del territorio, ritiene opportuni approfondimenti, fra gli altri, sullincidenza che possono avere le reiniezioni di fluidi in pressione nelle rocce serbatoio ad alcuni chilometri di profondit in corrispondenza di faglie attive: equivale al ruolo che pu avere una mosca che si appoggi su un edificio pericolante oppure allimpatto che pu derivare da un elicottero che atterri sullo stesso edificio pericolante? Tali considerazioni vanno fatte con lapporto di studi scientifici indipendenti e qualificati. Lampia indagine conoscitiva della Procura di Modena, in via preliminare, mira a verificare se vi siano state perforazioni abusive sul territorio, che ad esempio nella Bassa presenta giacimenti petroliferi, mentre nella provincia

Terremoto, lo Sciame Sismico Emiliano: qualche considerazione


Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/06/terremoto-lo-sciamesismico-emiliano-qualche-considerazione/ By Marco Dallai on June 6th, 2012

Insieme alle scosse di terremoto continuano anche, soprattutto sul web, le polemiche sulle cause di questi terremoti. Ieri abbiamo pubblicato un post dal titolo Cosa c sotto che riprendeva il servizio di OFF THE REPORT sulleventuale collegamento tra le attivit di estrazione degli idrocarburi e i terremoti, oggi postiamo un articolo che cerca di fare chiarezza sulla naturale provenienza dello sciame sismico che ormai da pi di due settimane in atto in pianura padana. Lo sciame sismico che sta colpendo la regione Emilia Romagna oltre ad aver mietuto vittime e provocato seri danni materiali ha messo in evidenza quanto sia impotente luomo davanti alle potenti forze della natura. La domanda che al momento molte persone si fanno questa: come mai venuto un terremoto in
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June 6th, 2012

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una zona a bassa pericolosit sismica? La pianura padana non unarea sicura? In questo articolo cercher di chiarire quali sono i punti scuri, analizzando tutte le sfaccettature. In primis, la confusione che viene fatta fra pericolosit sismica e rischio sismico, non sono sinonimi. La pericolosit sismica, semplificando, relativa alle possibili accelerazioni che il suolo sottoposto ad onda sismica pu subire in una determinata area; pi alto il valore di pericolosit e pi sar elevata laccelerazione del suolo. Il rischio sismico invece unisce la pericolosit sismica, la probabilit che un evento accada e i beni materiali che sono presenti in superficie. Un esempio banale quello di un deserto ad elevata pericolosit sismica, questultima sar elevata ma il rischio al contrario sar praticamente nullo perch non vi sono beni presenti essendo il deserto disabitato. Le carte di pericolosit sismica attribuiscono una pericolosit medio-bassa alle zone colpite dai recenti sismi, leggendo per le note allegate alle mappe si pu notare come sia specificata la possibilit di eventi rari, ma con magnitudo elevata. Il problema in questione quello dei tempi di ritorno. Il grande problema dei terremoti, oltre al fatto che non si possono prevedere, il tempo di ritorno degli stessi. Purtroppo le velocit dei movimenti della crosta terrestre non sono costanti e risulta quindi difficile stimare quando nella stessa area si ripresenter un evento simile. Nellarea in questione, la pianura modenese ferrarese, lultimo grande terremoto compare negli archivi storici alla fine del 1500 e questo vuol dire che larea non esente da sismi. Ma come mai in questarea, cos apparentemente tranquilla, si sono scatenati dei terremoti cos potenti?

Questi archi non sono altro che il fronte della catena appenninica, sepolto sotto i sedimenti padani ma in costante deformazione. La spinta verso nord della placca Africana contro la placca Euroasiatica induce lAppennino a infossarsi e deformarsi al di sotto della pianura padana e questo non fa altro che creare tensioni e accumuli di energia. La situazione ferrarese inoltre molto particolare, perch queste pieghe sono molto vicine alla superficie e questo purtroppo stato molto sfavorevole durante i recenti sismi: la scarsa profondit degli ipocentri ha fatto percepire le scosse in maniera molto forte. Limmagine sotto mostra lo spaccato di una sezione ottenuta tramite sismica a riflessione nella zona delle pieghe ferraresi (linea Varignana Ferrara) : le linee rosse sono faglie (thrust) e sotto al punto C c la struttura tettonica che ha generato i terremoti. Tutte queste faglie e accavallamenti testimoniano le grandi forze compressive che ci sono al di sotto della pianura padana.

Clicca sullimmagine per visualizzarla a dimensione intera Un altro fenomeno che in questi giorni sulla bocca di tutti perch ha generato stupore quello della liquefazione delle sabbie, con conseguente risalita delle stesse in superficie sotto forma di una fanghiglia.

(Vai & Martini, 2001) Limmagine sopra mostra uno schema tettonico dellAppennino Settentrionale: nel riquadro rosso racchiusa larea dei recenti terremoti, mentre in quello giallo racchiusa larea del Reggiano Parmense scenario dei terremoti di fine gennaio 2012. Le linee nere con i triangolini rappresentano delle strutture geologiche chiamate accavallamenti, in inglese thrust. Le pieghe emiliane (Emilian folds) e le pieghe ferraresi (Ferrara folds) descrivono due archi sepolti sotto la pianura padana con convessit rivolta verso nord. Il fenomeno molto comune quando si verificano terremoti molto forti in aree con terreni alluvionali saturi in acqua. La scossa sismica scuote il sedimento, creando una sovrapressione interna la quale comporta un cambiamento meccanico del materiale trasformandolo in un fluido e facendogli perdere le sue capacit di sostenere il peso sovrastante; ecco perch le sabbie vengono espulse come fango. Ma questo soffice materasso di sedimenti in grado di attutire le onde sismiche? No, al contrario le amplifica. Quando unonda sismica arriva a colpire uno strato sabbioso viene rallentata in termini di velocit, ma per compensazione
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June 6th, 2012

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energetica aumenta la sua ampiezza provocando un maggiore scuotimento del suolo. Un fenomeno simile quello delle onde marine, avvicinandosi a costa rallentano, ma aumentano la propria altezza. La scienza pu e potr fare ancora molto per aumentare le conoscenze sui terremoti, ma al momento lunica cosa che ci pu dare sicurezza costruire con criterio, in Giappone e USA lo fanno da 40 anni e hanno terremoti ben pi potenti. FONTI UTILIZZATE DALLAUTORE NELLA STESURA DELLARTICOLO: Vai G.B., Martini I.P., (2001), Anatomy of an Orogen The appennines and adjacent Mediterraen Basins; Kluwer Academic Publishers; - ENI AGIP Sezioni della pianura padana; - Immagini dalla rete. di Giulio TorriFonte: uni-meteo.com Altri LINK dinteresse: Origini geologiche dellattuale crisi sismica > Crisi sismica: risposta alle domande frequenti >

e Fabbrico forse dalla prossima settimana). Fonte: http:// gazzettadireggio.gelocal.it AGGIORNAMENTO APERTURE NIDI E SCUOLE DINFANZIA 04 GIUGNO 2012 (Az. Serv. Bassa reggiana) Aggiornamento delle 19,25 A eseguito del susseguirsi delle scosse di terremoto, e delle verifiche fatte e in corso, il quadro delle scuole per il 5 giugno il seguente. Questo riepilogo sostituisce i precedenti. BRESCELLO NIDO ZANTI APERTO BORETTO NIDO-SCUOLA ZENIT APERTO (aperta anche la scuola materna paritaria S.Marco fino alle 13.00). Leggi lordinanza del Sindaco Gazza per la chiusura anticipata dellanno scolastico alle scuole primarie e secondarie di primo grado (medie). GUALTIERI NIDO IL CILIEGIO APERTO (aperte anche le scuole materne paritarie e statali) GUASTALLA NIDI LA RONDINE, POLLICINO E SCUOLA ARCOBALENO CHIUSI (attivo il campo nido-scuola in via Bellini 7 solo per le famiglie in difficolt) LUZZARA NIDO LA STELLA (LUZZARA E VILLAROTTA) APERTO (aperte anche le scuole materne statali) NOVELLARA NIDO AQUILONE, BIRILLO E SCUOLA ARCOBALENO MARTEDI 5 GIUGNO CHIUSI E DA MERCOLEDI 6 GIUGNO APERTI FINO ALLE 13,00 (A PARTIRE DA MERCOLEDI SARA ATTIVO IL CAMPO NIDO-SCUOLA NEL PARCO DEL NIDO AQUILONE IN VIA FALASCA DALLE 15 ALLE 18) POVIGLIO NIDO RODARI E SCUOLA LA GINESTRA APERTI REGGIOLO CHIUSO Per quanto riguarda le Scuole Primarie e Secondarie di Primo grado (medie), abbiamo la comunicazione dei Comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara e Reggiolo della chiusura anticipata dellanno scolastico (escluse le terze medie per le quali possibile, ma non obbligatoria, la frequenza in preparazione agli esami). Leggi lapprofondimento su 24emilia.com AGGIORNAMENTO DEL 3 GIUGNO ORE 23.15: A seguito della forte scossa di magnitudo 5.1 con epicentro Novi di Modena delle ore 21:20, TUTTE LE SCUOLE DOMANI RIMARRANNO CHIUSE A GUASTALLA LUZZARA NOVELLARA CORREGGIO GUALTIERI BORETTO BRESCELLO (RE). Fermo restando la chiusura anticipata delle scuole elementari di Guastalla gi comunicata. Rimane attivo il servizio 0-6 anni presso il campo di Via Bellini 7 a Guastalla dalle ore 8:30 alle ore 18:30 Si comunica inoltre che la casa di riposo di Reggiolo in corso di evacuazione: met dei ricoverati verranno ospitati dal Comune di Luzzara. Dal sito del Comune di Guastalla: Con ordinanza n.153 del 3 giugno 2012, a seguito della ulteriore scossa sismica delle ore 21.20, vengono sospese le lezioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio comunale dalla giornata del 4 giugno e sino a nuove disposizioni in merito.
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Guastalla, terremoto: aggiornamento situazione delle scuole


Source: http://www.guastalla5stelle.org/2012/06/guastalla-aggiornamentosituazione-delle-scuole/ By Marco Dallai on June 6th, 2012

AGGIORNAMENTO DEL 4 GIUGNO: Ore 18, lezioni scolastiche finite in 13 comuni. Si da poco conclusa a Correggio la riunione tra sindaci e Provincia di Reggio, nel corso della quale stata condivisa la proposta della presidente Masini di chiusura anticipata dellanno scolastico. Da domani, pertanto, su decisione dei sindaci verr decretata la sospensione dellattivit didattica in questi 13 comuni: Boretto, Brescello, Campagnola, Correggio, Fabbrico, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo e San Martino in Rio. La decisione riguarda tutte le scuole elementari, medie inferiori e superiori, ad accezione delle classi di terza media e di terza e quinta superiore, alle quali verr comunque garantita la possibilit di preparare e sostenere gli esami. Non essendo stato riscontrato alcun danno strutturale agli edifici scolastici (se non in alcuni, circoscritti casi gi da tempo noti), le scuole di questi 13 comuni rimarranno dunque aperte anche per la normale attivit amministrativa. Aperti, inoltre, nidi e materne (a Correggio da mercoled; a Guastalla al pi presto e a seconda della struttura; a Reggiolo, Rolo

June 6th, 2012

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AGGIORNAMENTO DEL 2 GIUGNO: Guastalla: lunedi 4 giugno riapriranno le scuole superiori Russell e le scuole medie. Rimarranno chiuse per ulteriori verifiche le scuole elementari, scuole dinfanzia e nidi pertanto lanno scolastico si ritiene concluso. Riceviamo e pubblichiamo dallAzienda Servizi Bassa Reggiana laggiornamento di oggi pomeriggio venerd 1 giugno sulla situazione delle scuole guastallesi post terremoto: Nido La Rondine: CHIUSO Nido Pollicino: CHIUSO Scuola Arcobaleno: CHIUSA Scuola Infanzia S. Rocco: APERTA Scuola Infanzia S. Girolamo: CHIUSA Scuola Infanzia S. Giacomo: APERTA Scuola Infanzia S. Martino: CHIUSA Scuola Infanzia S. Orsola: IN CORSO DI VALUTAZIONE Scuole primarie pieve: CHIUSE Scuole Primarie Centro: CHIUSE Scuole secondarie di primo grado (medie): APERTE Fonte: Azienda Servizi Bassa Reggiana

Acqua: goccia dopo goccia il rincaro ha raggiunto il 25% negli ultimi 5 anni
Source: http://feedproxy.google.com/~r/CampagnolaEmiliaA5Stelle/~3/ QSskd6KbgDs/acqua-goccia-dopo-goccia-il-rincaro-ha.html June 6th, 2012

Salvo rare eccezioni gli oltre 330 mila chilometri di rete idrica italiana rimangono un colabrodo dove per ogni 100 litri immessi solo 68 arrivano ai rubinetti degli utenti. Per di pi negli ultimi cinque anni la dispersione idrica aumentata in 47 delle 88 citt esaminate e in centri come Cosenza o Campobasso si colloca intorno al 70%. La verit che gli aumenti sono serviti ai comuni unicamente per fare cassa e gli investimenti nessuno li ha visti spiega il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso. In alcuni casi sono stati persino caricati in bolletta oneri di depurazione senza che venissero costruiti i depuratori. Il problema, aggiunge, che per ora il settore ancora privo di una vera autorit di controllo e ognuno fa un po quel che vuole. Finch questa situazione non cambia gli aumenti continueranno e gli investimenti non si faranno Come emerge dallindagine, pubblico o privato fa poca differenza. Anzi, se nelle gestioni pubbliche i rincari sono uneventualit quando ci sono di mezzo i privati diventano la regola. Valga lesempio della Toscana, dove la presenza di privati nella gestione del servizio pi forte che altrove e le tariffe sono da tempo le pi alte dItalia. A Firenze, Arezzo, Pistoia, Grosseto o Prato le bollette superano i 460 euro e sono aumentate in 5 anni di circa il 30% nonostante il livello di dispersione sia rimasto uguale o addirittura peggiorato. Esistono anche isole felici dove lacqua costa poco e il servizio efficiente. Valga lesempio di Cremona, Trento o Milano. Nel capoluogo lombardo il servizio in mano pubblica, quasi tutta lacqua arriva a destinazione e la bolletta di 123 euro rimane tra le pi basse dItalia. Di Mauro del Corno - Dal sito www.ilfattoquotidiano.it

Il futuro dellacqua a Reggio Emilia: la parola ai reggiani


Source: http://feedproxy.google.com/~r/CampagnolaEmiliaA5Stelle/~3/ rLUPaKYf4pI/il-futuro-dellacqua-reggio-emilia-la.html June 6th, 2012

Spesso neppure ce ne accorgiamo perch rispetto ai salassi di luce o gas, il costo dellacqua rimane poca cosa. Eppure, come emerge dallultimo rapporto di Cittadinanzattiva, ogni anno la bolletta idrica pesa un po di pi sulle nostre tasche. Goccia dopo goccia il rincaro ha raggiunto il 25% negli ultimi 5 anni con un balzo di quasi il 6% solo nel 2011. Una famiglia di tre persone paga oggi in media 290 euro lanno, 16 euro in pi di un anno fa e 67 euro pi del 2007. Le tariffe salgono quasi ovunque ma le differenze da citt a citt sono marcate sia in termini assoluti (si va dai 474 euro di Firenze ai 110 di Isernia) sia in termini di entit degli aumenti. La bastonata pi forte lhanno ricevuta ad esempio gli abitanti di Lecco che si sono trovati a pagare l80% in pi solo nellultimo anno e il 126% nel quinquennio. Seguono Benevento e Massa Carrara dove tra il 2007 e il 2011 le bollette sono lievitate dell80 e del 64%. Pi in generale sono ben 40 i capoluoghi che hanno subito aumenti superiori al 30% mentre risultano appena 6 su 117 quelli dove il costo dellacqua diminuito. Si tratta di Trento, Cremona, Avellino, Chieti e Agrigento (dove per la bolletta di 445 euro, tra le pi alte dItalia). Visto che la quantit di acqua a diposizione sempre la stessa e i consumi non hanno subito significative variazioni si potrebbe sperare che gli aumenti siano almeno serviti per migliorare il servizio. Niente di pi sbagliato.

Invitiamo tutti i cittadini della provincia di Reggio Emilia a confrontarsi insieme al Comitato sul futuro dellacqua a Reggio Emilia. Da un anno scaduto laffidamento della gestione del servizio idrico integrato della nostra provincia a IREN spa. Esattamente un anno fa 26 milioni di Italiani e oltre 260.000 cittadini della nostra provincia hanno votato e vinto il referendum per dichiarare lacqua un bene comune. Questo il momento per agire, per ripubblicizzare lacqua a Reggio Emilia e provincia. Chiediamo a tutti di partecipare attivamente allassemblea, in cui abbiamo invitato i sindaci della provincia. Sar un momento per confrontarsi e ci sar la possibilit di intervenire per tutti: come cittadini vogliamo riunirci per parlare dei beni comuni. Quello che esigiamo che venga rispettato lesito referendario, perch si scrive acqua ma si legge democrazia. Il Comitato Acqua Bene Comune di Reggio Emilia

June 6th, 2012

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Causale: Aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna e vi invitiamo a suggerirci come destinare il ricavato inviando una mail a urp@emiliaromagna5stelle.it Il vostro contributo sta assumendo dimensioni particolarmente importanti per cui vi chiediamo di suggerirci progetti concreti ai quali destinarlo. Grazie a tutti e forza EMILIA-ROMAGNA! ***

VOLONTARIATO ZONE ORGANIZZAZIONE 5 STELLE

TERREMOTATE,

Punto della situazione Grazie alle disponibilit pervenute in questi giorni, oltre 100 volontari: - Abbiamo collaborato col Comune di Carpi (MO) per completare i turni di sorveglianza , dalle 6:00 alle 22:00, nella zona rossa in centro storico anche questa settimana; - Abbiamo contribuito ad allestire un campo autogestito a Sant'Antonio in mercadello, piccolo paese di Novi (MO), completamente scoperto da Protezione Civile e Comune, con centinaia di sfollati in tenda; - Sono iniziati i turni di sorveglianza anche nella zona rossa di Concordia (MO) e grazie ai nostri volontari stanno completando i turni; - Attualmente siamo in contattato con il Comune di Poggio Rusco (MN) e attendiamo riscontri dal Sindaco; analoga attesa per Il CSi Modena che sta cercando animatori volontari per il centro estivo che si sta attivando a Mirandola (MO). Cosa dobbiamo fare e cosa ci serve Con le disponibilit, per questa settimana, siamo al completo; per stiamo raccogliendo le disponibilit per il resto del mese. Quindi chiediamo ulteriori disponibilit per la settimana da LUNEDI 11 a DOMENICA 17; (possibilmente cerchiamo volontari vicini alle zone terremotate) Un nuovo evento sismico questa mattina, 4,5 nella scala Richter, ha spaventato la nostra regione: questa volta l'epicentro della scossa era al largo della costa di Ravenna. Non ci sono danni alle persone. Ma la paura s... Oltre ai nostri volontari, per stare vicini alle persone abbiamo aperto un nostro conto corrente solidale che ha gi raggiunto i 70.000 ! Siete meravigliosi! SCARICA QUI l'ELENCO PUNTUALE DELLE DONAZIONI Vi ricordiamo gli estremi per donare IBAN: IT 76 N 02008 02460 000102085251 BIC: UNCRITM1NT6 Beneficiario: Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it EmiliaRomagna se qualcuno ci ha gi contattato in precedenza, NON rimandi un'altra mail, altrimenti diventa complicato gestire centinaia di mail (abbiamo gi segnato tutti i contatti pervenuti fino ad ora) Dovete indicare con precisione: - Nome e cognome, cellulare, disponibilit suddivise per giorni e orari, provenienza e competenze Scrivete a: - modena.m5stelle@gmail.com Ps: Se siete a conoscenza di altri Comuni o paesi periferici che hanno bisogno di volontari per sorveglianza, distribuzione pasti etc..., contattateci!

Volontariato a 5 Stelle e conto solidale a 70.000


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/ emiliaromagna/2012/06/volontariato-a-5-stelle-e-conto-solidalea-70000.html By Giovanni Favia on June 6th, 2012

June 6th, 2012

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Tutti solidali ma...


Source: http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/ emiliaromagna/2012/06/tutti-solidali-ma.html By Giovanni Favia on June 6th, 2012

che ti hanno insegnato la materia e la professione, delle cui opere ti sei nutrito (e fra queste c' anche il prof. Monti), delle quali hai apprezzato la statura accademica e intellettuale, e che magari, se tu mai avessi potuto considerare l'economia una scienza, avrebbero anche potuto essere un tuo punto di riferimento, bene, queste persone, improvvisamente, per non si sa bene quale motivo, cominciano a insegnare e a propalare un'economia che non pi quella che insegnavano a te e che scrivevano nei loro libri, no, un'economia altra, ad uso delle circostanze. E questa cosa mi amareggia veramente tanto. Attenzione: non mi riferisco ai tanti marZiani o keynesiani convertiti a quello che Bellofiore icasticamente chiama il "social-liberismo". L almeno il problema, lo si capisce, ideologico. Diciamo che attiene pi alla sfera dei sentimenti che della razionalit. E poi, c' un equilibrio nell'individuo come forse c' nel cosmo (se si chiama cos un motivo ci sar): se da giovane sei stato incendiario, da vecchio diventi pompiere. E viceversa. Quindi passons. Certo, magari uno se ne discosta, come ho dolorosamente fatto io. Ma pu capire. Ma... Che addirittura la contabilit venga sovvertita! Ecco, questo mi sembra un po' meno comprensibile. In fondo, la contabilit quella : i sentimenti non c'entrano. O forse s. Vediamo un po'.

Goofynomics: I debiti delle banche?


Source: http://goofynomics.blogspot.it/2012/06/i-debiti-delle-banche.html June 6th, 2012

So che voi siete onesti. Se qualcuno mi dice di aver ravvisato una lieve imprecisione nella frase sopra citata, io gli creder. Ma a molti non sar sembrato. Eppure, riflettiamoci insieme... Cosa significa essere in debito? Significa dover restituire qualcosa a qualcuno. Aspettate, prendo il dizionario (non sia mai mi sbagli): "Obbligo del debitore di adempiere una determinata prestazione a vantaggio del creditore". Ecco: s: ma la prestazione, normalmente, la restituzione di una somma di denaro. Ci siamo? Bene. Ora pensateci... ma prima liberate la vostra mente dall'economia ornitologica, quella dei Donald e dei Gallino, quella nella quale la moneta si "crea con un clic del mouse" (come vorrei piantare un paletto di agrifoglio nello sterno di chi usa questa espressione; ma purtroppo la legge lo vieta, e finch lo vieter sar difficile parlare seriamente di economia in questo paese: ecco le riforme delle quali abbiamo veramente bisogno)... Torniamo ai bei vecchi tempi, che sono poi quelli nei quali nata la contabilit e dai quali, come vedrete sempre meglio in seguito, non che sia poi cambiato molto. Se vi siete dedonaldizzati a sufficienza, domanda a bruciapelo: con chi sono in debito le banche? Ho fatto questa domanda al compagno Basilisco, ma lui, si sa, un nostalgico del piano quinquennale, e cos ci ha messo un po' a trovare la strada.

Basta. tutto il giorno che mi spacco gli occhi sui dati del Fondo Monetario Internazionale. Ora ci riposiamo. La televisione non la guardo, ma la radio la ascolto. Ieri, andando in palestra, ascoltavo il GR3 delle 8:45. Intervista al prof. Vaciago: "lo spread... una pagella sul debito a breve di governi e/o banche, e lo vediamo anche in Spagna" (al minuto 2:05). Pochi mesi fa ero in Portogallo per un piccolo workshop, e chiacchieravo a cena con un funzionario della Bundesbank. Figuratevi: lui era l'unico alamanno in mezzo a due portoghesi, un greco e tre spagnoli! Io che son per mia natura cavalleresco lo difendevo. Ci siamo poi salutati, e nel congedarci l'amico dell'euro ha fatto questa intelligente osservazione: "Si pu dire qualsiasi cosa di questo periodo, ma non che non sia interessante!". Io ho pensato:"Per me s, ma vallo a dire ad Atene!"... Ma poi ho detto parole di circostanza. Per il periodo interessante lo , in effetti, s, ma anche molto triste. Perch, vedete, anche per uno che tra l'altro ha sempre avuto verso l'economia un atteggiamento piuttosto distaccato, c' una cosa di questo periodo che resta difficile da digerire, e comunque amara da masticare: il constatare che le persone

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Be', vediamo... Le banche, come chiunque, sono in debito con quelli ai quali devono restituire dei soldi, giusto? Bene. E normalmente una banca a chi deve restituire i soldi? Be', dunque... Diciamo che se uno i soldi non te li d, tu non devi restituirglieli, giusto? Eh gi... Quindi... Quindi... Le banche devono restituire i soldi a chi glieli ha dati! Bravo! Risposta esatta... E chi d i soldi alle banche? Rullo di tamburi... I depositanti! ....Risposta esatta! In uno schema semplificato (ma non troppo), il principale debito delle banche costituito dai depositi dei clienti. Il cliente ti d il soldino, e tu banca lo tieni, o lo presti, o insomma ci fai quello che ti pare, ma quando il cliente te lo richiede, tu glielo devi ridare. Il deposito del tuo cliente, cara banca, un tuo debito. A scanso di equivoci, potete utilmente consultare questo documento della Vigilanza di Bankitalia. Nel capitolo 2 ("Il bilancio"), paragrafo 2 ("Lo stato patrimoniale"), sottoparagrafo 2 ("Il passivo"), punto 20 ("Debiti verso clientela"): "Nella presente voce figurano i debiti verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti...)" Verbum domini. E se vi guardate un qualsiasi bilancio bancario (il primo che mi venuto in mente), potete utilmente vedere (a pag. 28, nello schema riclassificato) che anche in un mondo pi complesso, nel quale esiste il mercato interbancario, il collocamento di titoli, ecc., i debiti verso la clientela (cio i depositi) sono la voce pi importante del passivo (in inglese, liabilities). Ma allora cosa significa "una pagella sui debiti delle banche"? Ahim, non significa proprio un bel niente. Perch il problema delle banche, oggi, di quelle spagnole come di quelle italiane come di quelle belghe come di quelle tedesche come... il problema un altro: non i debiti, ma i crediti. Non i soldi che devono restituire, quindi, ma quelli che devono farsi restituire. Cio il loro attivo (in inglese, claims). La "pagella", quindi, eventualmente, sulla qualit dei crediti delle banche. Intendiamoci. I debiti delle banche, cio i loro depositi, possono diventare un problema. Quando? Semplice: quando c' un bank run, cio una corsa agli sportelli, magari perch si scatena un'ondata di panico: oggi potrebbe succedere nell'ipotesi di un'uscita disordinata dall'euro, e appena ieri successo quando saltata per aria la bufala dei subprime (guardatevi la foto). A quel punto, ma solo a quel punto, il debito diventa un problema perch la banca si trova nell'impossibilit di adempiere le proprie obbligazioni rispetto a tutti i depositanti contemporaneamente. Ma ora non sta succedendo questo, non sta ancora succedendo questo. Quello che sta succedendo adesso una cosa molto diversa, e sappiamo tutti qual : sta succedendo che le famiglie e le imprese che hanno preso soldi in prestito, colte di sopresa dalla crisi e stritolate dalle politiche di austerit, si ritrovano in difficolt a restituire i soldi alle banche. E quindi le banche hanno un problema non con i depositi accettati (debiti, passivit, liabilities), ma con i prestiti erogati (crediti, attivit, claims): "Crediti verso clientela

Nella presente voce figurano le attivit finanziarie non quotate su un mercato attivo verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria...)" (sempre dal Verbum Domini). Ecco. Ripeto (du musst es dreimal sagen): oggi le banche hanno un problema con i crediti, cio con i prestiti, i mutui, che non riescono a farsi restituire, non con i depositi, che nessuno per ora gli sta richiedendo indietro (anche se sono un po' in flessione: e ti credo! Nessuno ha pi un euro da depositare!). Il problema oggi sono le cosiddette sofferenze: e non mica una novit: ci abbiamo fatto il primo Quod erat demonstrandum Ma perch il prof. Vaciago confonde i debiti con i crediti? Ho incontrato il prof. Vaciago due sole volte: una volta di persona, e una volta su Radio Popolare (eravamo cointervistati a distanza). Tralascio il secondo episodio (c'erano alcune lievi imprecisioni, ma passons). Il primo me lo ricordo meglio. Era la prima volta che presentavo un lavoro scientifico a un convegno, il 4 aprile 1991, nella sede dell'ABI a Palazzo Altieri. E, as it happens, che avrei dovuto presentarlo io, il lavoro, lo avevo saputo solo il giorno prima. Il mio maestro nonch coautore del lavoro (con altri due amici persi poi di vista), Carlucci, per qualche motivo non precisato, mi aveva detto il giorno prima che sarei stato io a presentare. Ora, non che io il lavoro non lo conoscessi, ma capite, proiettato cos, precario universitario nemmeno trentenne, di fronte a un'eletta platea di economisti senza virgolette, certo, un po' di ansia mi saliva. Ma sia come sia, presi coraggio e andai. La sessione era presieduta, appunto, da Vaciago. Feci il mio discorsetto, ascoltai quelli degli altri, poi alla fine dei lavori, essendo stato relatore, mi parve buona creanza salutare il chairman. Scoprii cos di essere trasparente. Il che, intendiamoci, pu anche essere un vantaggio se di lavoro fai il borseggiatore. Ma se invece vuoi semplicemente, per mera cortesia, salutare qualcuno, diventa uno svantaggio. Come si dice patronising in italiano? Del resto, eravamo nel palazzo di un'antica famiglia di papi e cardinali. Dopo aver inutilmente cercato di baciare l'anello pastorale, me ne andai lieto incontro al mio destino. Anche perch io non sapevo dove sarebbe andato il cardinale uscendo da palazzo Altieri, ma sapevo benissimo dove sarei andato io: dietro l'angolo. E questa prospettiva mi riempiva di giubilo per motivi che il tacere bello, e che attengono ai vantaggi dell'essere un precario men che trentenne. Ubi incommoda ibi et commoda. Quindi... Non avete capito? Ve lo spiego io, perch il professore confonde i debiti con i crediti. Perch i crediti delle banche, quelli che ora sono in sofferenza, sono i debiti dei privati: famiglie e imprese. E debito privato non si pu dire. Anzi, come sapete, in italiano non esiste pi la parola debito: esiste solo la parola "debitosovrano". Capite bene che "debitosovrano privato" suona male: quindi non si pu dire: basta il sostantivo: "debitosovrano". Si pu per dire "debito delle banche", anche se una lieve imprecisione. E perch? Ma semplice. Perch dal
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punto di vista ideologico dire "debito delle banche" rinvia alla favoletta dalle fosche tinte, ma intrinsecamente consolatoria (come tutte le favolette), secondo la quale la finanza cattiva avrebbe fatto dei non meglio precisati debiti... Un quadro meno comprensibile ai pi, e quindi molto pi rassicurante, di quello che consiste nel dire la verit: "guarda che le banche hanno prestato troppo (in Spagna il loro attivo aumentato di una novantina di punti di Pil dal 1999 al 2007), quindi hanno necessariamente prestato male (perch gli impieghi produttivi sono limitati ed esistono i rendimenti decrescenti), quindi ora sono fragili e rischiano il fallimento. Le banche falliscono perch esploso il debito privato, il quale esploso perch loro hanno deciso di finanziarlo. Chiaro? I 90 punti di Pil in pi di "crediti ai settori residenti" in Spagna sono 90 punti di Pil in pi di debito privato. Il debito privato (cio i crediti delle banche, la componente principale del loro attivo) in Spagna nel 2007 era il 197% del Pil. Il debito pubblico era il 36%. S, hai capito bene benissimo. Proprio cos." A questo serve "scambiare" i debiti con i crediti. A nascondere questa semplice, tremenda verit: che i mercati sono allarmati dallo spropositato debito privato dei paesi dell'europeriferia. Non so se chiaro: PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO, PRIVATO. (ho fatto una slide cos anche per i miei studenti). Il settore privato spagnolo ha debiti per il doppio del reddito del paese. Altro che parametri di Maastricht! E cosa succede quando il settore privato ha troppi debiti (cio ha preso troppi soldi in prestito, cio le banche hanno troppi crediti), cosa succede insomma quando c' too much finance ce lo spiega Ugo Panizza (relatore invitato al workshop di Pescara): quando il debito privato supera il 110% del Pil iniziano gli effetti depressivi sull'economia. Del resto, in Spagna la crescita media dal 1980 al 2002 stata del 2.9%. Nel 2003 il debito privato (non quello delle banche, che per i privati un credito: quello dei privati, che per le banche un credito) supera il 110% del Pil, e la crescita media dal 2003 al 2011 stata dell'1.69%. Direte: be', ma c' stata la crisi. E io vi chiedo: e la crisi perch c' stata? Perch in un altro paese i debiti privati avevano superato (e da un po') il 110% del Pil... Indovinate un po' dove? Quanto facile prendervi in giro! Quasi modo geniti infantes... Ma io l'ho detto a Frosinone e lo ripeto. Se qualcuno mi paga, vi convinco che l'euro una gran cosa. Ma devono veramente pagarmi molto, perch... che gusto c' a prendere in giro delle persone che si lasciano dire qualsiasi cosa! I debiti delle banche! I debiti delle banche!? I debiti delle bancheeee!!???

Mehr Europa: Du mut es dreimal sagen


Source: http://goofynomics.blogspot.com/2012/06/mehr-europa-du-mutes-dreimal-sagen.html By Alberto Bagnai on June 6th, 2012

N.B. Quando dissi che questa cosa aveva a che vedere con EMU era perch mi pareva di ricordare che la banda di oscillazione (ad esempio +6% -6%) veniva calcolata in quel modo. Vale a dire come logn(a/b) proprio per evitare le differenti basi di calcolo, quando una moneta svalutava rispetto a quando la stessa invece rivalutava. Ora non sono del tutto sicurissimo, roba di trenta e passa anni fa e dovrei controllare, ma mi pare proprio. Casomai se non fosse vero, il che non impossibile, Lei mi fa un bel post colle orecchie d'asino. Io non mi offendo minimamente e Lei si diverte pure. Paolo Macch orecchie d'asino! Anzi, pensa che leggendo il tuo commento mi venuto in mente la prima parte del Faust. Studierzimmer Faust. Es klopft? Herein! Wer will mich wieder plagen? Mephistopheles. Ich bins. Faust. Herein! Mephistopheles: Du mu t es dreimal sagen. Faust. Herein denn! Mephistopheles. So gef llst du mir. Wir werden, hoff ich, uns vertragen. E come va a finire lo sapete (e chi non lo sa se lo legge). Ma cosa centra coi logaritmi e con lo SME? Ora ve lo dico. Perch vedete, anche il diavoletto del pi Europa (anzi, del mehr Europa), che oggi viene proposto come la grande innovazione, il grande balzo in avanti nel dibattito politico corrente, ha gi bussato due volte alla nostra porta. Questa la terza, e noi stiamo forse per ripetere Herein!, Avanti!. Ma prima di farlo, opportuno che ci ricordiamo cosa successo nelle due volte precedenti.

Es klopft?
La prima me lha evocata la tua notazione tecnica. S, ricordo bene, anche se sono pi giovane di te (quindi forse un po sconveniente che ti dia del tu, ma spero lo accetterai). Nello Sme la determinazione delle parit centrali rispetto allEcu, e la definizione delle bande di oscillazione, erano incredibilmente complesse. Il sistema era farraginoso e veniva, pensa un po, accusato di essere asimmetrico (non vi dico a beneficio di chi), e diviso in club (e non vi dico composti da chi). Per chi fosse curioso, c questo bellarticolo un po tecnico , nel quale troverete la risposta che dentro di voi, e che per una volta quella giusta. Ora, per quanto asimmetrico fosse il sistema, in particolare nel senso di essere dominato dalla Germania, che di fatto imponeva la propria politica monetaria ai propri partner, esso era pur sempre un sistema di cambi aggiustabili allinterno del quale era previsto ci che logica vuole, ovvero che i paesi in surplus riallineassero il loro cambio nominale verso lalto. Eh gi! Nello Sme i paesi in surplus potevano rivalutare, cio fare quella cosa che deve essere tanto bella, visto che
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contraria alla svalutazione (che tanto brutta, signora mia...), ma che nonostante sia tanto bella (la rivalutazione)... nessuno vuole farla! Ma nello Sme era prevista, e infatti fra i tanti riallineamenti che si verificarono, ve ne furono alcuni al ribasso nei paesi in deficit, e altri al rialzo nei paesi in surplus (la cronologia qui).

non abbastanza pi: ci voleva la moneta unica, che avrebbe risolto i nostri problemi. E come? Semplice! Nello Sme i paesi membri erano costretti a seguire la politica monetaria della Bundesbank: se il loro tasso di interesse era troppo basso rispetto a quello tedesco, cio, pi esattamente, se essi tentavano di ridurre lo spread (che preesisteva a Berlusconi), i capitali fuggivano verso la Germania, e quindi bisognava di corsa rialzarlo (il tasso, cio lo spread). Ma quando ci fossimo tutti uniti nella moneta unica, questo pi Europa monetario avrebbe portato un immenso beneficio. Perch? Perch la Bundesbank, cos come tutte le banche centrali nazionali, avrebbe fatto un passo indietro per lasciare la conduzione della politica monetaria alla Banca Centrale Europea (Bce). E cos monetary policy would be conducted by a European central bank in which Germany would have an important - but not an absolute voice: la conduzione della politica monetaria sarebbe passata, con la moneta unica, a una Bce nella quale la Germania avrebbe espresso un parere importante, ma non determinante. Avete capito bene. Modigliani sosteneva che siccome la Bce sarebbe stato un organo collegiale (daje a ride), la sua politica monetaria sarebbe stata pi attenta agli interessi della periferia. E tutti (fra cui De Grauwe) a spiegargli: ma benedetto uomo, ti rendi conto che la Germania in questo organo collegiale potr disporre di un gruppo coeso di paesi (Belgio, Olanda, Austria, Finlandia, Francia) e che dallaltra parte c uno spezzatino di paesi che non riescono a mettersi daccordo? Quindi collegiale de che? (come dicono a Roma) Alla fine comander sempre la Germania. E lui, bizzoso: no, no, pi Europa, pi Europa, la moneta unica porter a politiche pi favorevoli alla periferia, e poi i tassi di interesse si abbasseranno e gli investimenti faranno ripartire la crescita, vedrete, sar bellissimo. Ora... voi forse non ve lo ricordate (magari su Youtube c), ma Modigliani era diventato unicona della sinistra, e come? Semplice, nel modo pi ovvio: aveva litigato con Berlusconi a Porta a porta (o trasmissione equipollente, non ricordo bene). E quindi, capirai i piddini! A loro basta che gli dici: cos fai un dispetto a Berlusconi! e non c fesseria che non compiano dempito, toto corde: capaci di buttarsi dalla finestra, se gli dici che Berlusconi ha detto 9,823 metri al secondo per secondo. E loro: gi! Tanto se lha detto Berlusconi, laccelerazione di gravit non c, una menzogna. Di converso, se la propone un avversario di Berlusconi, allora anche la moneta unica pu essere una buona idea, contro ogni ragionevole evidenza.

Herein!
Ma naturalmente anche allepoca cera chi diceva: be, certo, il sistema asimmetrico, noi italiani di fatto non abbiamo pi una politica monetaria, se abbassiamo il tasso di interesse al di sotto di un certo livello i capitali fuggono verso la Germania, quindi siamo costretti a fare politiche restrittive, e la nostra economia langue... Ma una soluzione c: pi Europa! Se renderemo pi rigido il sistema, guadagneremo in credibilit. Guardate cosa dicono Giavazzi e Pagano : il governo che si lega le mani a un paese forte guadagna tanta credibilit presso i propri cittadini da poter condurre efficaci politiche deflazionistiche, quindi il differenziale di inflazione scompare, quindi il cambio diventa sostenibile, quindi lo spread si annulla. Ors, ci si leghino le mani, lEuropa chiam. Si entr cos nel cosiddetto Sme credibile (o almeno cos lo definivano quei due Paperoga di Frankel e Phillipsin un articolo che usc sugli Oxford Economic Papers nellottobre del 1992 : un articolo che Krugman definirebbe spectacularly ill-timed, come quello di Paperoga Jonung del quale abbiamo parlato qui). Come and a finire lo sapete: nel settembre del 1992, proprio un mese prima della pubblicazione dellarticolo che lo definiva credibile, il sistema esplose, dopo aver addotto infiniti lutti non agli Achei (di quelli ce ne sarebbe fregato allora, e ancora oggi ce ne frega, molto poco), ma a noi. Ne abbiamo parlato qui, spiegando il meccanismo della crisi e rilevando alcune veniali imprecisioni dei professionisti dellinformazione.

Ich bins
Ma certo, come dire, uno pu sempre pensare che se schiacciarsi un testicolo fra due mattoni faccia male, schiacciarli entrambi possa procurare un sottile piacere (incluso quello non trascurabile di fare un dispetto alla propria moglie). Non ci crederete, ma esattamente questa la logica applicata da uno dei pi illustri economisti italiani, Franco Modigliani, nel riproporre nel 1997, cinque anni dopo questa success story , la solfa del pi Europa. Ne parlai illo tempore in questo working paper sulle conseguenze delleuro , che forse avete letto. Largomento di Modigliani era sorprendente: in un articolo scritto col suo allievo Mario Baldassarri (s, questo Mario Baldassarri - per inciso, veniamo dallo stesso dipartimento insieme con (in ordine alfabetico): Acocella, Caff, Carlucci, Cesaratto, De Cecco, Piga e tanti altri economisti che mi avete sentito nominare) e apparso sul Financial Times del 14 marzo 1997, intitolato The EU should go ahead with the single currency, Modigliani serafico ammette che la strada seguita finora con lo Sme stata sbagliata, e quindi bisogna... cambiare direzione, direte voi? No! Troppo facile! Percorrerla fino in fondo! Cio bisogna andare verso il pi Europa, ma un pi Europa ancora pi Europa del pi Europa precedente (Sme credibile), che era s un pi Europa (pi rigidit del cambio), ma forse

Herein!
E quindi dicemmo avanti per la seconda volta. Com andata a finire lo sapete. Dopo aver fatto per un decennio il porco del comodo dei paesi del Nord (come mostra Cesaratto a pag. 10 del lavoro che presenter a Pescara ), la Bce collegiale scrive lettere non esattamente damore a tutti i governi europei dicendogli per filo e per segno quello che devono fare, e alla fine della storia ci troviamo, chi se lo fosse mai creso, con tassi di interesse insostenibilmente alti, mentre la Germania si finanzia a tassi reali negativi, tant che perfino Ferruccio De Bortoli, un intellettuale al quale invidio una sola cosa (che
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non vi dico, vediamo se la indovinate...) se ne adonta ! (ed comunque gi molto che se ne sia accorto). Non c che dire, un bel risultato.

Du mu t es dreimal sagen
E quindi ecco come stiamo messi, dopo aver detto pi Europa per due volte: stiamo messi come don Falcuccio , ma naturalmente, a va sans dire , la colpa nostra (e tte pareva?). E perch? Bravi, s, indovinato, perch non abbiamo detto abbastanza pi Europa. Dobbiamo dirlo ancora, una terza e decisiva volta, dobbiamo cio fare gli Stati Uniti dEuropa, insomma, lunione fiscale e politica, perch se la moneta unica non funziona non per i mille e un motivi che la letteratura economica indica (scarsa mobilit del lavoro, divergenza dei tassi di inflazione, diverso grado di apertura delle economie, scarsa differenziazione produttiva delle economie periferiche, scarso coordinamento delle politiche economiche, ecc.), e fra i quali non compare lassenza di unione politica (vedete ad esempio la mia rassegna sulla convergenza macroeconomica ), ma proprio per questo motivo, che la moneta unica non supportata da una politica fiscale unica ecc. ecc. Quindi? Quindi pi Europa. Toc toc... Es klopft... Aspettate un attimo a dire Herein. Facciamo prima il riassunto delle puntate precedenti. Ci avevano detto che con pi Europa alias Sme credibile avremmo abbattuto il nostro differenziale di inflazione e favorito la nostra crescita rendendo sostenibile il cambio fisso con la Germania. Il risultato stata la crisi del 1992. Ci avevano detto che con pi Europa alias moneta unica avremmo potuto influire sulla gestione della politica monetaria europea (e non ci stiamo riuscendo nemmeno con un italiano alla presidenza della Bce) e avremmo beneficiato di bassi tassi di interesse (e lo spread sopra i 400 punti). Ora ci dicono che con pi Europa alias unione fiscale tutto andr a posto, perch, udite udite, naturalmente potremo fare tanti bei trasferimenti a vantaggio dei paesi in difficolt (e come no!), finanziando in essi, tramite gli eurobond (euroche?), "un sacco di bei proggetti che porteranno un sacco de crescita un sacco bbella..." Voi ci credete? Io no. Sono diventato un pochino mitrauisch. Che ci volete fare? Sar l'et! E quindi io herein non lo dico. E mi dispiace tanto se Angela non mi dir "so gefllst du mir." Ho elaborato lutti amorosi peggiori. Perch vedete, io non so voi come traducete wer immer strebend sich bemht, den knnen wir erlsen. Io lo traduco: perseverare diabolicum. Mi direte che non mi intendo molto di latino, e forse nemmeno di tedesco. Pu essere. Ma mi intendo un po di economia. Prima di vedere tanti bei progetti finanziati in Vestfalia o in Turingia coi soldi nostri (perch tanto andrebbe a finire cos), preferirei che ci tirassimo fuori. Vedete voi... ( ma poi non dite che non ve lo avevo detto... e a De Bortoli, con grande stima, non invidio proprio nulla! )

Compostaggio: down load di documenti


Source: http://federico-valerio.blogspot.com/2012/06/compostaggio-download-di-documenti.html By Federico Valerio on June 6th, 2012

Siete in molti interessati al compostaggio domestico ( dove e come si fa, ruolo strategico nella gestione intelligente dei materiali post consumo...). Spero che sia di interesse dei lettori e visitatori di questo Blog avere gli indirizzi dai quali scaricare diversi documenti sull'argomento. 1) Corso di Compostaggio domestico in Campagna e in Citt. Ultima edigione aggiornata e correttT files.me.com/federico.valerio/oam9pd 2) Video YouTube " La Ricetta per un buon compostaggio domestico" a cura della Provincia di Genova in collaborazione con Italia Nostra http://www.youtube.com/watch?v=moiUeUwIe7c 3) Presentazione " Il ruolo strategico del compostaggio per una gestione intelligente dei Materiali Post Consumo". Il documento fa riferimento alla Provincia di Genova, ma pu essere adattato a tutte le realt territoriali nazionali. files.me.com/federico.valerio/g4or7n 4) Video YouTube "Il Modello Genova per una diversa gestione dei Materiali Post Consumo" http://www.youtube.com/watch? v=ZAnZLOY3Qho&feature=related e infine il mio intervento a "Il Chiodo Fisso" su RADIO3, trasmissione in onda ogni mattina feriale, alla 10:40, dedicata, per tutto il mese di Giugno, al tema "Rifiuti". La compostiera sul poggiolo http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ ContentItem-a0c170ee-93a4-43ae-9f49-f768772e778c.html http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ ContentItem-a0c170ee-93a4-43ae-9f49-f768772e778c.html

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