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a cura del
dott. Silvio Rocchi
Direttore Generale
PARTE PRIMA
1 PREMESSA
1.1 Sistema provinciale, “regole di sistema” e finanziamento
1.2 Metodologia
1.3 Le matrici della Programmazione: la concordanza tra “Regole di sistema
2007” e “obiettivi 2007” del Direttore Generale dell’ASL
1.4 Le “forme” della programmazione nell’ASL di Bergamo
3 PROFILO DELL’OFFERTA
3.1 Strutture sanitarie
3.2 Liste di attesa - Area ambulatoriale
3.3 Liste di attesa - Area ricovero
3.4 Margini di razionalizzazione e miglioramento nell’area ospedaliera
3.5 Strutture socio-sanitarie
4 CONSUMI
4.1 Tasso di ospedalizzazione
4.2 Analisi del case-mix
4.3 Valorizzazione
4.4 Mobilità sanitaria
4.5 Banca dati assistiti (BDA)
4.6 Esito del Tavolo di confronto con le ASL dell’area omogenea
7 LA PREVENZIONE
7.1 La prevenzione primaria alla persona
7.2 La prevenzione secondaria alla persona
7.3 Prevenzione primaria sull’ambiente
10 LA SALUTE MENTALE
10.1 Psichiatria
10.2 Neuropsichiatria infantile
PARTE SECONDA
PROGRAMMAZIONE 2007
1.2 Metodologia
b) Programmazione
La programmazione risulta dalle seguenti sinergie di diversa natura:
a) Poiché la circolare esplicativa della DGR “Regole di Sistema 2007” recita che
l’applicazione integrale delle stesse rappresenta l’obiettivo dei DG nel 2007, si
riassume la concordanza tra la DGR in oggetto e gli obiettivi dei DG esplicitati
nella DGR 3848 del 20 dicembre 2006, recante “Definizione degli obiettivi aziendali di
interesse regionale e dei risultati attesi dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie
Locali per l’anno 2007 nonché delle modalità di valutazione del loro raggiungimento”
1. obiettivi di mandato
2.2. regole di governo economico Rispetto dei Contenuti degli Allegati n. 2 e 3 alla DGR sulle regole 2007
finanziario
2.3 Negoziazione Rispetto dei Contenuti dell’Allegato n. 9 alla DGR sulle regole 2007
2.4 Tempi d’attesa Rispetto dei Contenuti dell’Allegato n. 5 alla DGR sulle regole 2007
2.5 Farmaceutica, Protesica e Rispetto dei Contenuti degli Allegati n. 6 e 10 alla DGR sulle regole 2007
Controlli
2.6 Prevenzione e Piani Rispetto dei Contenuti degli Allegati n. 4 e 7 alla DGR sulle regole 2007
2..7 Organizzazione, Rispetto dei Contenuti dell’Allegato n. 12 alla DGR sulle regole 2007
personale,MMG,PLS, Continuità
Assistenziale
L’analisi dei dati di morbosità e di mortalità per cause tumorali viene aggiornata
annualmente.
I dati descrittivi della mortalità per Distretto costituiscono l’Allegato 4 e si riferiscono
attualmente al periodo 1999 – 2005 (dati Archivio di mortalità ASL di Bergamo). I dati
di confronto si riferiscono agli anni 1998- 2002 (dati ISTAT elaborati ASL Bergamo).
I dati riferiti all’ospedalizzazione si riferiscono al periodo 2004 – primo semestre 2006.
L’impatto della patologia oncologica sulla popolazione bergamsca rappresenta il
principale e più grave marker negativo dello stato di salute della popolazione
rispetto al riferimento regionale.
Nel periodo considerato rispetto alla Regione l’eccesso di mortalità per i maschi
risulta essere del 9% mentre per le femmine è del 6%
Continua il trend di miglioramento per quanto riguarda i tumori per cui è praticabile
una diagnosi precoce (mammella, colon – retto) mentre si riconferma il dato negativo
per l’epatocarcinoma, il cancro dello stomaco e del pancreas. Si sono evidenziate
alcune criticità per tumori relativamente rari come il tumore della laringe e del
testicolo.
La mortalità e la morbosità oncologica in una popolazione relativamente giovane
costituiscono un carico sanitario, umano ed economico rilevante, tale da costituire
una vera e propria emergenza sanitaria (ed un problema, anche, di sovraccarico
finanziario).
L’offerta di posti letto (5.417 al luglio 2006) appare più che sufficiente per far fronte
alla domanda di ricovero espressa dalla popolazione. Questa conclusione si basa
sull’emergere di modelli che non vedono nella RSA l’unica forma di assistenza, ma
vedono nella istituzionalizzazione il punto di approdo dei casi a maggiore criticità
sanitaria e sociale per i quali le forme di domiciliarità e di assistenza alternativa
risultano oramai insufficienti: sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata con presa
in carico sempre maggiore di soggetti anziani (80% dei soggetti assistiti è ultra
sessantacinquenne), sviluppo di forme alternative di assistenza domiciliare (badanti),
consolidamento dei servizi SAD, integrazione ADI-SAD.
2.6 Infortuni
Nell’ambito del fenomeno si inscrive il fenomeno degli infortuni dei minori a cui la
Provincia di Bergamo contribuisce con il 25% di tutti gli infortuni indennizzati nella
fascia di età 15-17 anni.
Il fenomeno è sostenuto dall’ampia disponibilità di occasioni di lavoro (anche solo
stagionale) che induce anche un abbandono precoce della scuola: la Provincia di
Bergamo è caratterizzata da un tasso di scolarità nella fascia di età 15 – 17 anni
inferiore di 5 – 7 punti percentuali rispetto al dato regionale (riferimento Allegato 8) .
2.7 Adolescenti
Nel Dicembre 2005 risultavano iscritti al SSR 72.465 stranieri residenti nella Provincia
di Bergamo prevalentemente provenienti da Marocco (21%) ed Albania (12%).
Il quadro del sistema per l’area acuti nel corso del 2006 non è sostanzialmente mutato
rispetto al 2005 per cui si stima una disponibilità di 3,8 posti letto attivi per 1000
residenti (permangono circa 500 posti letto accreditati non attivi e non necessari al
sistema).
Tale offerta ottimale è il risultato sia delle politiche regionali sia dell’attività
“pedagogica” e di controllo dell’ASL.
L’area riabilitativa nell’ambito sanitario, per effetto della messa a regime dei posti
letto grazie al processo regionale di riclassificazione di tale area, raggiunge una
disponibilità 0,6 pl per 1000 residenti mentre nell’ambito socio sanitario, in attesa della
ridefinizione dell’assetto di alcuni ex IDR, continuano ad essere disponibili 0,4 pl per
1000 residenti.
Il tasso di occupazione dei posti letto disponibili per l’area acuti è compreso nelle
Aziende Ospedaliere tra l’80 ed il 95% mentre nelle Strutture private il range varia
dall’82 al 97%. I due tassi, quindi, sono sostanzialmente sovrapponibili.
L’offerta del sistema appare in linea con gli standard nazionali e regionali.
Appare comunque sottodotata l’area della riabilitazione di mantenimento e generale
– geriatrica per la quale si stima un fabbisogno di ulteriori 130 posti letto finalizzato a
sostenere lo sviluppo della continuità assistenziale e ridurre l’impatto con ricoveri non
appropriati soprattutto per anziani.
L’area specialistica appare più che sufficientemente presidiata. Qualche disomogeneità
si è registrata nella distribuzione territoriale, come per la riabilitazione cardiologia, cui
si sta provvedendo con gli interventi mirati già descritti.
Anche in tale area si sono ampiamente raggiunti gli obiettivi regionali per i ricoveri per
intervento di artroprotesi, cataratta, mastectomia e carcinoma colorettale.
Purtroppo non sono oggi disponibili strumenti cogenti per orientare tale
differenziazione. L’unica strada è quella esplicitata nella premessa: la costruzione di
una “rete delle reti” che nasca dal basso (bottom – up) attraverso i network di patologia
che orientino non solo i comportamenti professionali (PDT), ma anche “chi fa che cosa,
e dove” nelle singole aree o discipline, così ad incidere sul livello macroorganizzativo.
L’analisi più recente del profilo di produzione (case – mix) delle strutture (Allegato 14)
utilizzando il sistema oramai collaudato di stratificare i DRG rispetto a 5 classi di peso
(il che permette una più alta definizione del case mix rispetto alla stratificazione in sole
due classi: basso ed alto peso) evidenzia il persistere di una “competizione indistinta” in
cui tutte le strutture (con poche eccezioni), indipendentemente dalla loro complessità,
tendono a concentrare la propria produzione nell’area dei DRG a peso medio-basso con
una evoluzione che tende sostanzialmente ad annullare le diversità di mission.
Dei due settori, pubblico a gestione diretta e privato accreditato, maggiore dinamicità
nella crescita (periodo 2000- 2006) del peso dei ricoveri si è registrata nel secondo e
ciò indipendentemente dal fatto che la struttura fosse dotata o meno di Pronto soccorso.
Le liste di attesa per ricoveri di basso peso si mantiene attorno ai 60 giorni mentre per
gli interventi elettivi maggiori la lista di attesa di attesta intorno ai 30 giorni.
Anche in funzione del necessario rispetto delle indicazioni degli accordi Stato –
Regioni per quello che riguarda i cosiddetti DRG ad elevato rischio di inappropriatezza
e grazie ad una azione “pedagogica” e di controllo si è osservato un significativo
trasferimento di prestazioni dal ricovero ordinario al ciclo diurno, soprattutto nell’area
chirurgica.
Permane la necessità di sgravare le UO di Medicina interna di un certo numero di
ricoveri inappropriati eccessivamente prolungati a fronte della necessità di poter
disporre di una più efficace continuità assistenziale (cfr. posti letto di riabilitazione
generale geriatrica e di mantenimento).
4.3 Valorizzazione
Il successivo grafico illustra il trend della valorizzazione dei ricoveri ripartita per
strutture pubbliche e private
75,0%
65,0%
55,0%
A.O. Pubbliche
45,0%
35,0% Private
accreditate
25,0%
15,0%
00
03
04
01
5
02
**
0
20
**
20
20
20
20
20
*
06
20
4.6 Esito del Tavolo di confronto con le ASL dell’area omogenea Bergamo, Brescia,
Cremona, Mantova e Valle Canonica
La sintesi dei confronti tra le varie ASL è stato recentemente restituito dall’Assessorato
regionale.
Per quanto riguarda l’ASL di Bergamo le principali criticità riguardano:
• RMN: tassi elevati di utilizzo (risulta il più elevato in ambito regionale). Si rende
necessaria una verifica dell’appropriatezza delle prestazioni erogate;
• Chirurgia oncologica: da qualificare
• Chirurgia toracica: si rende necessaria un approfondimento dell’appropriatezza
delle prestazioni erogate;
• Patologia neonatale: necessario un coordinamento tra le tre Aziende Ospedaliere e
un potenziamento del trasporto (argomento già affrontato nei tavoli dei network di
patologia)
• NPI: da potenziare (previsto tavolo di coordinamento)
In Provincia di Bergamo al 31 dicembre 2006 sono convenzionati con l’ASL 692 MMG
(696 nel 2005) e 120 PdF (117).
Il 75% dei MMG ed il 40% dei PdF sono costituiti in forme associative. La
popolazione assistita da forme associative è quindi pari al 75% dei pazienti per i
MMG ed al 54% dei pazienti per i PdF.
La percentuale di forme associative potrà aumentare nel 2007 in accordo con le
“Regole di sistema”. Verrà comunque incentivato il mantenimento degli ambulatori
periferici e per quei medici che, pur non essendosi costituiti in forme associative,
prestino la loro opera in zone di particolare disagio ma garantiscano comunque i
requisiti minimi individuati per le forme associative.
L’accesso su prenotazione, la disponibilità di personale di studio, l’informatizzazione e
la gestione informatizzata della prescrizione e della cartella clinica, l’utilizzo del CRS-
SISS sono ampiamente diffuse.
Numerosi sono stati i progetti realizzati o tuttora in corso. Ovviamente il governo
clinico e del budget di distretto rappresentano il core dei progetti delle Cure primarie
per il cui sviluppo si sono utilizzati sia lo strumento della partecipazione dei medici ai
Comitati istituzionali previsti dalla Convenzione sia ad altri organismi quali i Tavoli di
sistema, la commissione OrATO per il miglioramento dei rapporti Ordine – ASL –
Territorio – Ospedale, il Centro studi per al formazione.
Insieme a questo approccio “partecipativo” si sono sviluppati alcuni progetti per la
presa in carico del paziente diabetico e per la riduzione dell’accesso dei pazienti
pediatrici al PS. Inoltre sono stati contrattualizzati con le strutture di ricovero alcuni
PDT (diabete, gestione complicanze diabetiche, scompenso cardiaco, asma, BPCO,
epatopatia cronica, prevenzione ca colo-rettale e lombalgia acuta.
Per quanto riguarda il richio cardio - cerebro vascolare si proseguirà con l’attività
formativa sui temi scompenso cardiaco, ipetensione e diabete, verrà valutata la
prescrizione di statine (nell’ambito di un progetto con SIMG) e verrà proseguita la
somministrazione della carta RCCV.
In merito alle patologie oncologiche verrà attivato un gruppo di lavoro con il DIPO
provinciale per il coinvolgimento del MMG nel follow up del paziente oncologico.
Continuerà la collaborazione con il DPM in tema di vaccinazioni (antinfluenzale,
antipnemucoccica, MPR), prevenzione della SIDS e degli incidenti domestici, la
promozione dell’attività fisica e la lotta al doping, la promozione di coretti stili di vita
ed il sostegno alle campagne di screening.
Formazione: verrà valorizzata la formazione sul campo finalizzata alla presa in carico
del paziente attraverso la gestione dei PDT concordati.
Anche le modalità di controllo sono virate verso una forma di “confronto tra pari” con
passaggi nelle sedi istituzionali (Comitato aziendale e Comitato distrettuale dei MMG).
E’ stato così possibile individuare 46 medici complessivamente critici che sono stati
chiamati ad un confronto di analisi “alla pari”. I criteri di individuazione dei medici
critici sono stati aggiornati alla luce della Decreto Direttore Generale Sanità 9900 del
11/9/2006.
Per il 2007 è previsto il coinvolgimento non solo dei prescrittori critici, ma anche di un
campione di altri medici in una fascia “border-line”.
Dal punto di vista dell’effetto economico è stato raggiunto una significativa differenza
tra la spesa procapite dell’ASL di Bergamo e la spesa media regionale (anno 2000:
-4,28%; anno 2005 –12,7%) che è stata mantenuta anche per il 2006 in cui la differenza
è stata pari al – 13,26% nonostante l’esplosione della spesa registrata nei primi mesi
dell’anno (massimo: +15,8% nel mese di gennaio) insieme all’impennata nel numero di
ricette (da 40.000 ad oltre 50.000 ricette al mese in più rispetto allo stesso mese
dell’anno precedente).
Allo stato attuale non appare plausibile una ulteriore razionalizzazione della sola
spesa territoriale senza un coordinamento deciso con la prescrittività ospedaliera. In
tal senso sta proseguendo l’attività del progetto ASL – Ist. Mario Negri – Ospedali
Riuniti di Bergamo, sono stati definiti con le strutture alcuni protocolli di
farmacoutilizzazione (BPCO) e una farmacista ASL partecipa regolarmente alle
riunioni delle commissioni terapeutiche ospedaliere.
Dal 2003 è attiva una Commissione permanente ASL – Strutture ospedaliere per le
problematiche legate alla farmaceutica.
Per quanto riguarda i farmaci equivalenti è continuata la promozione del loro utilizzo
con particolare riferimento ai farmaci del sistema cardiovascolare e dell’apparato
gastrointestinale e del metabolismo, è stato aggiornato e messo a disposizione di tutti i
MMG il Prontuario dei principi attivi contenuti nella lista equivalenti.
Infine è stato contrattualizzato l’obbligo per le strutture di ricovero di indicare nella
lettera di dimissione il principio attivo invece del nome commerciale del farmaco
6.2 File F
Superata la criticità nella gestione della distribuzione verificatasi nei primi mesi del
2006 questa forma di distribuzione ha consentito un “risparmio” al sistema pari ad euro
2.150.923,63 (risparmio 2005 = € 1.580.616,83)
6.3 Protesica
Il trend storico della copertura vaccinale 2003-2006 colloca l’ASL di Bergamo ai primi
posti della Regione Lombardia sia per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie
(copertura = 99%) sia per le vaccinazioni raccomandate (copertura 95%).
Vaccinazione antinfluenzale: Bergamo è stata la prima realtà a sperimentare la
somministrazione del vaccino antinfluenzale agli anziani e ai soggetti a rischio
attraverso MMG e PLS: ciò ha permesso di passare da una copertura dl 40% ad oltre il
70%.
Per quanto riguarda l’Educazione sanitaria e promozione della salute attraverso stili
di vita corretti la progettazione si svilupperà secondo 3 direttrici prevalenti:
- il mondo della scuola,
- gli anziani (con particolare attenzione a favorirne la domiciliarietà),
- la Comunità come ambito di azioni partecipative.
Inoltre il disagio adolescenziale verrà intercettato attraverso gli sportelli di ascolto nelle
scuole medie superiori.
• Per quanto riguardano gli ambienti di vita il DPM ha attivato diversi interventi
anche in collaborazione con Enti esterni al SSR (ARPA, Provincia, Comuni ed altre
rappresentanze territoriali, rappresentanze degli imprenditori, ecc.):
• monitoraggio e controllo amianto
• radon
• qualità dell’aria: polveri sottili (Pm10), inquinamento atmosferico e traffico
veicolare
• Per quanto riguarda gli ambienti di lavoro viene assicurata la realizzazione dei
progetti e dei piani attuativi locali previsti dalla DGR VII/18344 per i settori:
• edilizia
• agricoltura
• sanità
• patologia oncologica
• stress e lavoro
L’attività di vigilanza verrà implementata cercando integrazioni con gli altri Enti
ispettivi in materia di lavoro (Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, INPS) e la
Polizia Locale.
• Il potenziamento del sistema informativo integrato tra gli Enti interessati diventa un
obiettivo prioritario per il 2007.
Si riassumono le principali azioni strategiche che hanno coinvolto l’ASL come soggetto
erogatore:
a) definitiva configurazione dei Distretti Socio – Sanitari (7) come realtà compiute
rispetto a:
• applicazione decentrata della programmazione centrale ASL (Tavoli di
sistema distrettuali con Comuni, rappresentanze professionali,
organizzazioni sindacali, ecc.);
• assegnazione budget di Distretto globale (e per singole voci)
strumenti: schede di budget con assegnazione obiettivi,
monitoraggio trimestrale degli obiettivi, monitoraggio mensile dl
Controllo di gestione sulle singole voci di spesa;
• governance dell’area cure primarie
strumenti: comitati distrettuali MMG/PLS;
• trasferimento ai Distretti di parte delle competenze del DPM (vaccinazione,
ecc.);
• gestione servizi area socio – sanitaria: consultori, ecc.
b) decentramento territoriale di tutte le linee di attività dl DPM (SISP, SIAN, SPEMI)
ad eccezione dello PSAL;
c) razionalizzazione sedi e accreditamento delle stesse (ad es. consultori);
d) semplificazione delle procedure (ad es. protesica assorbenza, ec.)
e) informatizzazione accessi: dal portale ASL sono accessibili ed estraibili documenti
f) sviluppo della Information technology e di applicativi per il monitoraggio della
attività erogativa.
g) Misurazione delle attività attraverso lo sviluppo di un sistema di indicatori.
INDICATORI DI
PROCESSO
RISULTATO
ATTIVITA’
COSTO
AGGREGAZIONE DI PROCESSI PRODUTTIVI
AREA A
Esecuzione test animali richiesti da piani SI SI SI SI
Esecuzione di altri test sugli animali SI SI SI
Provvedimenti di polizia veterinaria inerenti malattie SI SI SI SI
Vigilanza area A SI SI SI
Campionamenti area A SI SI SI
Tutela animali d'affezione SI SI SI
Certificazione varie area A SI SI SI SI
Vigilanza import- export SI SI SI
AREA B
Vigilanza area B SI SI SI
Attività di ispezione degli animali macellati SI SI SI SI
Campionamenti area B SI SI SI
Sistemi di allerta e tossinfezioni alimentari SI SI SI SI
Certificazione varie area B SI SI SI
Visita ispettiva di animali macellati a domicilio. SI SI SI SI
AREA C
Vigilanza alimenti area C (latte e derivati) SI SI SI
Vigilanza allevamenti area C SI SI SI SI
Campionamenti area C SI SI SI
Anagrafi zootecniche SI SI SI SI
Certificazione varie area C SI SI SI SI
AREA EPIDEMIOLOGICA
Linea di produzione indicatori
Analisi della struttura di popolazione di contesto (provinciale e di ambito territoriale) confronti con STD regionale e
nazionale
struttura popolazione:
Popolazione residente, di cui minorenni
Rapporto M/F
Numero stranieri residenti, di cui minorenni
Tasso di immigrazione1
Percentuale di stranieri minorenni residenti
Numero stranieri minorenni residenti su 100 minorenni italiani residenti
Rapporto M/F stranieri
Livello di istruzione della popolazione 15 - 19 anni.2
Tasso di scolarizzazione superiore per ciascun Ambito, provincia di Bergamo, Regione Lombardia e
Italia
offerta scolastica: scuole pubbliche e scuole paritarie e parificate per ordine e ambito
prevalenza di alunni con cittadinanza non italiana/popolazione scolastica
Indicatori inerenti il mercato del lavoro: Imprese e addetti
Tasso di attività per ciascun Ambito, provincia di Bergamo, Regione Lombardia e Italia
Tasso di occupazione per ciascun Ambito, provincia di Bergamo, Regione Lombardia e Italia
1
Tasso di immigrazione = n. stranieri residenti su 100 residenti.
2
Quota della popolazione di 15 - 19 anni in possesso almeno della licenza media inferiore.
scelta e/o revoca, riattivazione - italiano turistica - ambulatori organizzati patologia - ritiro autocertificazioni
scelta e/o revoca, riattivazione - straniero visite fiscali effettuate status
convocazioni per regolarizzazione visite fiscali respinte gravidanza - rilascio
variazioni dati anagrafici - utenti visite necroscopiche reddito
domande in deroga ricevute invalidità civile - accettazione/revisione duplicati
domande in deroga esaminate in ciechi e sordomuti - accettazione/revisione dializzati (mezzo proprio)
commissione
pediatria - gestione liste d'attesa (nuovi legge 68/99 - dializzati (ambulanza)
iscritti nel mese) accettazione/adesione/revisione
duplicati tessere sanitarie legge 104 - accettazione/revisione dializzati (domicilio)
carnet della salute benefici post-portem - accettazione visite occasionali - richieste pervenute
certificati sostitutivi tessera sanitaria europea contrassegno parcheggio - accettazione visite occasionali - rimborsi
E 106 - compilazione/ricezione contributi modifica strumenti di guida - visite occasionali - dinieghi
accettazione
618/80 - rilascio contributi soggiorni climatici - ricezione certificazioni (escluse le copie successive
domande alla prima)
E 121 entrata/uscita - rilascio/ricezione sedute commissioni anticipo TFR - autorizzazioni
E 125 - compilazione deceduti - archiviazione prenotazioni varie
E 126 - compilazione/ricezione duplicati verbali reclami formalizzati
E 126 - rimborsi maggiore - autorizzazioni acquisti altri reclami formalizzati
trasferimento per cure all'estero - indiretta maggiore - autorizzazioni da magazzino trasferimento per cure all'estero - ulteriori
rimborsi
CIRS-SISS - attivazioni carte (PdR) maggiore - pratica restituzione bene E 128 - compilazione/ricezione
ADI/ADP - nuovi/rinnovi maggiore - cessazioni (decessi, trasferiti) E 111 e similari - rilascio
ADI/ADP - accessi mensili minore - nuovi utenti (fornitura farmacia) allegato 4 e 5
prestazioni aggiuntive minore - nuovi utenti (in service) trasferimento per cure all’estero - E 112
bilanci di salute minore - ricette emesse E 126 - dinieghi
bilanci di salute al cronico minore - piani terapeutici trapianti di midollo osseo
ricettari standard - distribuzioni minore - ausili non tariffabili (farmaceutico) legge 68/99 - gestione completa
orari ambulatoriali - variazioni minore - cessazione (decessi, trasferiti) contributi soggiorni climatici - rimborsi
sostituzioni MMG/PLS - comunicazioni ossigeno - pazienti attivi dichiarazione di responsabilità ex art. 1
comma 248
corsi aggiornamento MMG/PLS organizzati ossigeno - nuove attivazioni/rinnovi CIRS-SISS - adesioni (PdA)
corsi aggiornamento MMG/PLS - destinatari ossigeno - cessazioni/sospensioni ricettari stupefacenti - distribuzioni
cont. assist.le - medici in servizio pz dietetici - nuovi utenti ADI/ADP - variazioni accessi
cont. assist.le - incarichi formalmente pz dietetici - piani terapeutici registri stupefacenti - vidimazione
conferiti nel mese
turistica - medici in servizio pz dietetici - cessazioni (decessi, trasferiti) richieste di informazioni formalizzate
turistica - incarichi formalmente conferiti nel patologia - rilascio
mese
Applicazione Vaccinazioni
Funzionalità Applicativo di Registrazione Vaccinazioni
Applicazione Gestione Invalidi Civili (Applicativo Butterfly)
Funzionalità Gestione della pratica di Invalidità dalla fase di rilevazione alla fase
concessoria
Applicazione Gestione Acquisizione Ricette Farmaceutiche
Funzionalità Gestione delle attività di acquisizione in digitale delle Ricette
Farmaceutiche prima dell’inoltro a L.I.
Applicazione Gestione Screening Colon-Retto
Funzionalità Gestione delle attività di Screening Colon Retto commissionate alle
strutture accreditate.
Applicazione Gestione Screening Mammografico
Funzionalità Gestione delle attività di Screening Mammografico commissionate alle
strutture accreditate.
Applicazione Gestione Protesica Maggiore (Applicativo Protesica OS)
Funzionalità Gestione delle attività di distretto per la maggiore (protesi, letti,
INTEGRATA SISS carrozzine) attraverso ricette/Mod03
Nel 2006 è proseguita l’implementazione del Piano biennale a scorrimento CRS SISS
che ha raggiunto i seguenti obiettivi:
• numero di MMG/PLS aderenti a CRS - SISS 598 su 808 (adesione pari al 74%)
• numero di Farmacie aderenti a CRS – SISS 247 su 249 (adesione pari al 99%)
• numero di prescrizioni processate nell’ultimo semestre 2006:
• farmaceutiche 1.360.000 (10% delle prescrizioni processate a livello
regionale)
• ambulatoriali 424.000 (idem)
• numero di referti prodotti dalle Aziende Ospedaliere della Provincia e rese
disponibili sul sistema CRS-SISS: 225.000
Con il POFA adottato nel 2004 e con la prossima riorganizzazione dell’ASSI, di cui la
DGR 3848 reca le linee guida, l’ASL di Bergamo ha voluto, istituendo il Dipartimento
PAC, sottolineare la rilevanza di nuovi compiti di governo del sistema assommando
nelle sue competenze le funzioni di programmazione, acquisto e controllo dei servizi
sanitari e socio-sanitari.
Al Dipartimento PAC compete, infatti:
• il governo della domanda e dell’offerta sanitaria e socio sanitaria,
• la programmazione ed elaborazione delle politiche sul governo dell’offerta sanitaria
e socio sanitaria,
• la programmazione del governo della domanda sanitaria e socio-sanitaria, di
concerto, rispettivamente, con il Dipartimento Cure Primarie ed il Dipartimento per
le Attività Socio-Sanitarie Integrate.
Controlli
Anche per il 2007 l’attività di controllo rimane una priorità fondamentale da perseguire
per il mantenimento dell’equilibrio del sistema e per la tutela e la garanzia del cittadino.
Il Piano dei controlli (Allegato) rappresenta lo strumento di riferimento in cui sono
integrate le varie linee di intervento previste per tutte le aree oggetto di controllo.
Nel rispetto delle regole di sistema 2007 l’attività di controllo verrà finalizzata alla
verifica delle maggiori criticità del sistema provinciale:
• trasferimento dei pazienti tra i vari presidi
• utilizzo appropriato della modalità di ricovero
• qualità della cartella clinica
• rispetto degli accordi contrattuali sottoscritti per quanto riguarda la prescrizione
farmaceutica nelle lettere di dimissione
• appropriatezza d’uso dei chemioterapici ad alto costo
• valutazione dei DRG particolarmente pesanti dal punto di vista della valorizzazione
Per quanto riguarda le prestazioni specialistiche i controlli verranno indirizzati sulle
prestazioni individuate come critiche nell’ambito del Tavolo di confronto (PET, RMN,
Medicina nucleare) oltre che al monitoraggio dei seguenti fenomeni:
• prestazioni ambulatoriali potenzialmente incluse nel DRG di ricovero (prestazioni
di PS seguito da ricovero)
• corretta applicazione DGR 3111 (completezza documentazione richiesta: cartella
ambulatoriale, scale di valutazione, PRI, ecc.)
Le criticità individuate sono state condivise con gli altri gruppi NOC delle ASL
dell’area omogenea Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova e Val Camonica con cui si
proseguirà la collaborazione nel corso del 2007.
Si consolideranno gli incontri per la verifica dell’allineamento budget / produzione.
10.1 Psichiatria
I problemi della salute mentale hanno trovato a livello ASL un tavolo unico di
coordinamento nell’ambito dell’Organismo di coordinamento provinciale per la salute
mentale (OCPSM) istituito nel 2004 in applicazione del Piano regionale per la salute
mentale.
Dell’OCPSM fanno parte componenti in rappresentanza delle AO pubbliche, delle
strutture private, degli Enti locali, delle associazioni di volontariato.
Nel corso del 2006 l’organismo si è riunito 5 volte ed ha organizzato nel Dicembre la
prima conferenza territoriale per la salute mentale in cui si è discusso di residenzialità
leggere e territorio.
Nell’OCPSM nel 2007 saranno coinvolti anche rappresentanti del SerT e dell’area
disabili del Dipartimento ASSI.
Già nel 2003 questa ASL aveva informalmente istituito un tavolo di coordinamento
delle tre Unità operative neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (UONPIA)
presenti sul territorio per rispondere alle criticità già allora presenti nei tempi di
risposta, problematica che è risultata comune anche per le altre ASL del tavolo di
confronto.
Il tavolo UONPIA è successivamente confluito, pur mantenendo la propria specificità,
nell’ambito del OPCSM.
La criticità fondamentale di questo settore è rappresentata dall’elevatissimo
assorbimento di risorse umane necessarie per le particolari esigenze dell’utenza a fronte
di un meccanismo di finanziamento assolutamente insufficiente: ad esempio il sistema
di rendicontazione delle attività non è esaustivo di tutte le prestazioni erogate né
consente di rappresentare correttamente l’attività svolta.
L’azione del tavolo di confronto aveva, all’epoca, portato, ad esempio, alla definizione
di criteri provinciali omogenei per la rappresentazione dell’attività, a criteri omogenei
di prescrizione delle protesi e degli ausili necessari per i piccoli pazienti.
Ora è emersa dal confronto con gli Uffici di piano la necessità di riattivare lo specifico
tavolo di coordinamento, cosa che verrà fatta nel 2007.
Il tavolo avrà come obiettivo il coordinamento dell’attività nelle sue varie embricazioni
sanitarie, socio-sanitarie e sociali.
Il risultato della sua attività verrà riportato all’OPCSM.
Il fattore di criticità del sistema, in qualche modo anche risultato delle sue
caratteristiche virtuose (contenuto tasso di ospedalizzazione, evoluzione positiva della
erogazione delle prestazioni in ciclo diurno, ecc.) è rappresentato dalla continuità
assistenziale intesa come attività a diverso contenuto sanitario, ma elevato contenuto
assistenziale.
Il processo di esternalizzazione delle Cure domiciliari, avviato con la d.g.r. n. 12902 del
09.05.03 recante "Modello Lombardo del Welfare: attivazione del Voucher Socio
Sanitario per l'acquisto di prestazioni domiciliari socio sanitarie integrate, nel 2006 ha
raggiunto il suo assetto definitivo: tutti i Distretti, anche le sedi più disagiate,
dispongono almeno di due soggetti erogatori, per un totale di 29 soggetti accreditati.
Sempre nel 2006 si sono stabilizzate le regole per la stipula del patto di accreditamento
ed alle Linee Guida già in uso sono state aggiunte le L.G. relative alla Riabilitazione
domiciliare ed il Protocollo Operativo per la presa in carico dei soggetti affetti da
Distrofia Muscolare.
Nel corso del 2006 il servizio ha seguito oltre 10.000 pazienti di cui circa 80% anziani.
L’attività di assistenza ha sempre ricevuto e un livello di apprezzamento elevato: i
questionari (n° ) di customer satisfaction hanno registrato (2006) il 97% di
apprezzamento positivo.
Più del 40% degli assistiti ha dichiarato che avrebbe dovuto lasciare l’abitazione e
rivolgersi ad una struttura di ricovero in assenza delle cure domiciliari ricevute.
Le Cure Domiciliari si confermano, quindi, come una vera assistenza sanitaria leggera,
alternativa a ricoveri inappropriati, che garantisce un livello di prestazioni adeguato alle
necessità del paziente, a costi contenuti e in ambiente certamente più idoneo per la
tipologia prevalete degli assistiti (patologie croniche e degenerative).
Nel 2007 verranno implementate ulteriori azioni per l’intercettazione dei pazienti alla
dimissione in tre aree critiche:
Lo studio specifico condotto nel 2006 ha dimostrato la necessità di poter disporre una
adeguata offerta di 50/60 posti letto nell’ambito della Riabilitazione specialistica e
generale-geriatrica per poter:
- ricollocare i pazienti attualmente presenti presso le RSA o assistiti domiciliarmene
(23),
- evitare ricoveri inappropriati nei reparti per acuti.
Per raggiungere questo obiettivo è necessario dare piena attuazione alla riconversione
degli IDR così come al progetto di ampliamento di 130/150 posti letto dell’offerta di
cui si è già parlato come elemento chiave di cerniera tra l’area per acuti e la
territorialità.
Per la valutazione dei Piani di Zona si rimanda al documento in Allegato che ne riporta una
sintesi elaborata dal Dipartimento ASSI.
La matrice regole / obiettivi / azioni come cerniera tra bisogni, offerta e domanda per
la programmazione 2007 (si rimanda ai punti 1 e 2)
ALLEGATO 4
Profilassi delle 1.A conseguimento degli Conseguimento degli obiettivi di copertura vaccinale, nell’infanzia e
malattie infettive obiettivi di copertura nell’adulto, come previsti negli atti programmatici nazionali e regionali, anche
vaccinale, nell’infanzia in applicazione della Circolare 11/SAN/2006; il trend storico della copertura
e nell’adulto vaccinale negli anni 2003-2006 colloca la nostra ASL ai primi posti in Regione
Lombardia per quanto riguarda la copertura vaccinale sia rispetto alle
vaccinazioni obbligatorie, superiore al 99%, che alle raccomandate, superiore
al 95%.
1.D Assistenza ai malati di Si stima una richiesta di assistenza per circa 50 nuovi casi.
AIDS
Gestione situazioni 2.A Verifica dell’efficienza Attraverso il servizio di guardia permanente si assicura la pronta disponibilità
emergenziali del sistema di risposta h 24 su tutto il territorio della provincia con attivazione delle 9 strutture
ad emergenze di tipo territoriali del Dipartimento di prevenzione Medica e dei 12 specifici turni del
sanitario, secondo Dipartimento di prevenzione Veterinario, per interventi urgenti in risposta ad
requisiti di tempestività, accadimenti in ambito di sanità pubblica (emergenze infettive, catastrofi,
qualità, terrorismo ed altri compiti di istituto). In tale contesto sono definite procedure
standardizzazione generali di gestione delle emergenze sanitarie, in modo integrato con la
Prefettura, i Vigili di Fuoco, il SSUEm 118, il Centro Antiveleni, l’ARPA e le
altre strutture di protezione civile, strutture sanitarie di ricovero e cura, le RSA
e i MMG, per la gestione di. In particolare si prevede:
a) Verifica dell’efficienza del sistema di risposta ad emergenze di
tipo sanitario, secondo requisiti di tempestività, qualità,
standardizzazione.
b) Ampliamento della dotazione dei dispositivi di protezione
individuale e delle attrezzature necessarie alla gestione delle
emergenze sanitarie
c) piano locale di preparazione e risposta ad una pandemia
influenzale
Sicurezza alimentare Sarà assicurata l’attività di controllo sui prodotti alimentari sulla base del
“piano regionale alimenti”, attraverso:
a) Implementazione del sistema informatizzato di anagrafe degli impianti
del settore alimentare e dei mangimi soggetti a controllo
b) Predisposizione di procedure integrate per la gestione del sistema
d’allerta
c) Realizzazione degli interventi di vigilanza ed ispezione relativi al
Piano Regionale alimenti (previsti circa 2300 controlli e circa 550
campioni di alimenti)
d) Controllo sulle acque destinate al consumo umano in acquedotti e
strutture collettive (scuole, RSA, comunità, etc) e partecipazione ai
processi di elaborazione/approvazione dei nuovi strumenti di
pianificazione urbanistica (tutela dei punti di presa)
e) Attuazione di progetti specifici di controllo per la ricerca di PCB,
OGM, residui di fitosanitari negli alimenti di origine vegetale
Sarà essenziale, per l’attuazione dei punti c) - d) - e) l’apporto tempestivo ed
efficace del nostro Laboratorio di Sanità Pubblica.
Prevenzione 5.A iniziative di prevenzione da realizzare attraverso azioni di educazione ad una corretta alimentazione,
oncologica -attività di primaria prevenzione del tabagismo, promozione dell’attività motoria (come da
prevenzione primaria precedente punto 4)
e secondaria
(diagnosi precoce)
5.B screening per il lo screening per il carcinoma mammario proseguirà con il rispetto delle
carcinoma mammario e modalità previste dalle linee-guida regionali, garantendo altresì l’effettuazione
per il carcinoma del degli esami nei tempi previsti – scadenze di round – e con percentuali di
colon-retto adesione superiori al 60% - previsione di invitare circa 60.000 donne ed
effettuare circa 40.000 test di screening; è inoltre prevista l’estensione della
campagna alla fascia di età dai 45 ai 49 anni (con altri 17.500 ulteriori inviti su
base annua e se la periodicità indicata dalla Regione sarà sempre bi-annuale).
Lo screening per il carcinoma del colon-retto proseguirà come previsto dal
Piano Oncologico con estensione ad almeno il 70% della popolazione target e
con il rispetto delle scadenze di round (è di circa 121.000 il numero inviti
previsti per l’anno 2007 corrispondenti a circa 70.000 test FOBT)
5.C progetto regionale campagna di informazione sugli esiti del monitoraggio “Piano regionale
RADON radon” e sulle misure preventive per la riduzione del rischio, in collaborazione
con ARPA e Comuni
5.D progetto regionale individuazione e sostituzione di sostanze cancerogene negli ambienti di lavoro
prevenzione dei tumori
professionali
Attività di 6.A Controllo delle acque n. acquedotti censiti: 170; n.3500 campionamenti previsti su reti idriche di
prevenzione e potabile distribuzione.
controllo delle acque
potabili e degli
ambienti di vita
6.B Igiene piscine e della – numero 65 piscine da controllare: numero 1.000 campioni acqua per
balneazione analisi microbiologiche, chimico-fisiche e ricerca Legionella;
– n. 18 punti di balneazione censiti: n. 360 campioni previsti per analisi
microbiologiche, chimico-fisiche e ricerca algali;
6.C Igiene e sicurezza nelle - n. 80 scuole oggetto di verifica (ad oggi verificate 320 strutture scolastiche)
scuole
6.D Igiene edilizia e A - igiene edilizia e dell’abitato: previsti n. 3.800 pareri
dell’abitato B - partecipazione ai processi di elaborazione/approvazione dei nuovi
strumenti di pianificazione urbanistica (LR 12/05): previsti 300
pareri/concorso/incontri per istruttoria
C – controllo sulla sicurezza impiantistica in ambito civile per la prevenzione
del rischio da intossicazione da monossido di carbonio e del rischio elettrico.
Salute e Ambiente 8.A Progetto Regionale Campagna di informazione sugli esiti del monitoraggio “Piano regionale
RADON radon” e sulle misure preventive per la riduzione del rischio, in collaborazione
con ARPA e Comuni
8.B Qualità dell’aria: polveri Iniziative volte ad una corretta informazione e sensibilizzazione alle
sottili (Pm10), Amministrazioni Comunali ed alla popolazione sull’impatto dei Pm10 sulla
inquinamento salute, e sulla necessità di corrette misure preventive strutturali, collettive e di
atmosferico e traffico comportamento virtuoso individuale.
veicolare Proseguimento studio di correlazione tra dati ambientali e dati sanitari sul
rapporto tra patologie respiratorie e cardiovascolari (dati di mortalità e di
ricovero), livelli di Pm10, e livelli di traffico veicolare. Intensificazione della
rete di collaborazione tra ARPA, Provincia, Aziende Ospedaliere pubbliche e
private accreditate, MMG e PLS.
8.C Attività analitica Il Laboratorio di Sanità Pubblica, oltre alle prestazioni storiche i (analisi
chimiche e microbiologiche di: alimenti, acque potabili, acque di balneazione,
ricerca metabolici urinari, etc…) svilupperà in particolare le ricerche analitiche
relative a:
_ ricerca sangue occulto nelle feci nell’ambito dello screening per la
prevenzione del carcinoma colon retto (stima 70.000 analisi)
_ ricerca PCB negli alimenti (la Regione Lombardia assegnerà il numero
campioni da sottoporre a controllo)
_ determinazioni analitiche su droghe da strada, a supporto dell’Autorità
Giudiziaria
_ determinazioni analitiche a favore dell’Ufficio di Sanità Aerea di Orio al
Serio
Piano Regionale La attuazione del Piano Regionale amianto della Regione Lombardia, per
amianto della l’anno 2007, prevede il censimento dell’amianto negli edifici pubblici e
Regione Lombardia privati, l’attivazione della sorveglianza sanitaria degli ex-esposti, e il
monitoraggio della qualità dell’aria (da parte di ARPA)
4. 3. b Predisposizione di procedure uniformi per • Revisione delle due procedure in essere e loro armonizzazione
la gestione del sistema d’allerta da parte
del DPM e del DPV.
Obiettivi della Direzione Sociale/Dipartimento ASSI per l’anno 2007 (DGR 3848 del 20.12.2006)
Gli obiettivi dell’area socio-sanitaria sono ricompresi unicamente nell’Allegato 16 della DGR 3776
del 13.12.2006 “Regole di Sistema”; di seguito vengono tuttavia indicati ulteriori obiettivi in
coerenza con la più generale strategia aziendale:
SerT
Obiettivi 2007 del Dipartimento delle Dipendenze (d.g.r. 3848 del 20 dicembre 2006)
Il Dipartimento delle Dipendenze, pur avendo obiettivi propri esclusivamente nell’allegato 16,
declina, nella propria specificità, altri obiettivi della DGR 3848)
Allegato 1 Programmazione e coordinamento servizi Tramite comitato di dipartimento, Osservatorio ed U.O. economico finanziaria
sanitari e socio sanitari (1.2.1.) governance degli Enti Accreditati – sviluppo strumenti analisi bisogni
domanda /offerta, output, outcome, linee guida best practices
Rispetto intesa Stato Regioni e Patto salute: Rispetto debiti informativi di pertinenza
rispetto flussi informativi (1.3.1.)
Allegato 2 Quadro di sistema 2007 (2.2.1) Controllo delle prestazioni rese dagli Enti Accreditati ai sensi dell’attuale
normativa regionale
Allegato 4 Prevenzione e piani Realizzazione piano di prevenzione specifica e formazione Uffici di Piano ed
Enti esterni su prevenzione efficace
Allegato 5 Tempi di attesa ed accessibilità (2.4.1.) Controllo tempi di diagnosi secondo criteri di accreditamento, controllo tempi
di attesa enti accreditati e pubblicazione in database sito ASL
Allegato 9 Indici di offerta/negoziazione (2.3.1.) Definizione percorsi diagnostico terapeutici; governo dell’offerta attraverso il
monitoraggio della domanda e dell’indice di saturazione.
Allegato 10 Piano dei controlli, qualità, appropriatezza Visite ispettive con Vigilanza ad Enti Accreditati, audit clinico, revisione
(2.5.1.) cartella clinica
Allegato 13 Codice etico e modelli organizzativi (2.1.2.) Partecipazione gruppo di lavoro
Allegato 14 Continuità assistenziale Protocolli di collaborazione con:
• OORR di Bergamo
• Clinica Palazzolo di bergamo
• Ospedale FERB di Trescore
• Dipartimenti di salute Mentale AAOO provinciali
• Consultori familiari
• Centro Trapianti (in stesura)
Allegato 16 Programmazione servizi socio sanitari (3.1.1) Monitoraggio di nuovi accreditamenti richiesti (SMA) e trasformazione
moduli.
Razionalizzazione e semplificazione debito Standardizzazione reportistica database prestazioni, implementazione database
informativo ASSI unificato controllo Enti Accreditati (TOX ISSAD, ecc)
Stato di avanzamento processi organizzativi Partecipazione per quanto di competenza
ASSI
Nel 2006 furono inseriti all’interno del contratto sottoscritto con le strutture erogatrici
clausole per il recepimento dei percorsi già definiti dai tavoli tecnici attivati da questa
ASL in tema di:
• Diabete
• Gestione delle complicanze diabetiche
• Scompenso cardiaco
• Asma
• BPCO
• Epatopatia cronica
• Prevenzione del ca colorettale
• Lombalgia acuta
Nel contratto 2007 verrà richiesto alle strutture erogatrici di recepire, oltre ai PDT
previsti dalle “Regole di sistema” (oncologia, BPCO, scompenso cardiocircolatorio,
diabete, patologie neurologiche progressive, patologie croniche osteoarticolari,
psichiatria, NPI, ipertensione, obesità) ed a quelli già elaborati dall’ASL, il risultato dei
tavoli tecnici attivati nel 2006 nell’ambito di una iniziativa relativa ai “network di
patologia” che riguardano:
• assistenza a rete del neonato sano e patologico
• assistenza a rete per la gravidanza fisiologica e patologica
• gestione ospedaliera e territoriale dell’urgenza pediatrica
• gestione dei pazienti traumatizzati cranici e vertebrali
• programmazione e gestione delle esigenze riabilitative cardiologiche
Note:
1) i valori riportati sono in migliaiai di euro.
2) L’incremento reale di quota capitarla è, quindi, di euro 30.266.000 pari al 2,3%