You are on page 1of 8

Concetto-> Contenuto del concetto Concetto-> Definizione

SMS ->Saggio Marginale di Sostituzione ->


La quantit a cui si rinuncia del bene X quando riceviamo una unit aggiuntiva del bene Y e comunque vogliamo restare con lo stesso benessere. E' quella regola di sostituzione fra beni che si usa per costruire le classi di equivalenza (in termini di benessere) fra panieri di composizione differente. Ad es. se .... Controesempio.... (2Z,2F) ; (1,2) => spesa=2z*1+2F*2=2+4=6 costruiamo un carrello di composizione differente ma spesa uguale: (4Z,1F) ; (1,2) => spesa=4z*1+1F*2=4+2=6

Se il reddito del consumatore fosse 6, acquistando uno o l'altro dei carrelli descritti sopra il consumatore comunque darebbe fondo a tutte le prorpie risorse.
Se vogliamo mantenere la spesa costante a 6, quando aumentiamo lo Z da 2Z a 4Z, cio la spesa in Z aumenta da 2 a 4 (DSZ=+2), la spesa in F diminuisce da 4 a 2 (DSF=-2). Se le variazioni di spesa non fossero uguali e opposte otterremmo (i) un carrello di spesa maggiore a 6 che il consumatore non potrebbe acquistare, oppure un carrello di spesa inferiore: se il consumatore lo scegliesse, egli non sarebbe efficiente perch spenderebbe, nel tentativo di massimizzare il proprio benessere (di selezionare il migliore fra i carrelli che pu acquistare) meno del totale delle risorse di cui dispone (6). Abbiamo creato un semplice insieme di carrelli equivalenti in termini di spesa (6Z,0F) ; (1,2) => spesa=6z*1+0F*2=6+0=6 Cambiamo i prezzi: (4Z,1F) ; (1,1) => spesa=4z*1+1F*1=4+1=5<6 non pu essere efficiente (4Z,2F) ; (1,1) => spesa=4z*1+1F*1=4+2=6=6 pu essere efficiente diminuendo Z di 1 e aumentando F di 1 (3Z,3F) ; (1,1) => spesa=3z*1+3F*1=3+3=6=6 pu essere efficiente i prezzi sono tali che la regola per costruire i panieri equivalenti come spesa coincide con quella per costruire la classe di equivalenza come preferibilit la regola per costruire i carrelli equivalenti in spesa (6) e non necessariamente in preferibilit si chiama prezzo relativo. Il quanto modificare la composizione del carrello si calcola dividendo fra loro i prezzi in dei beni.

Effetto prezzo:
l'aumento nella quantit acquistata (0F a 2F) di F nei panieri maggiormente preferiti dopo che c' stata la diminuzione del prezzo del F (da 2 a 1). La quantit acquistata aumenta perch F un perfetto sostituto di Z. Perch l'effetto prezzo sia positivo (aumento della quantit acquistata) a seguito della diminuzione del prezzo necessario (ma non sufficiente) che il bene il cui prezzo diminuisce (F) sia un sostituo di un altro bene che era nel carrello inizialmente migliore (un sostituto dello Z). Controesempio: senza alcun grado di sostituibilit l'effetto prezzo nullo (se diminuisce il prezzo delle scarpe dx non aumenta la domanda delle scarpe dx a seguito di sostituzioni di scarpe sx). La scarsa sostituibilit (complementarit fra i beni) rende rigida la domanda. L'alta sostituibilit rende la domanda molto elastica. Immaginate che al diminuire del PF sostituite F a Z per senza dare fondo a tutte le risorse. La variazione della quantit di F la fermiamo alla misura indicata dalla regola dell'SMS. L'effetto ottenuto chiamato effetto sostituzione. (6Z,0F) ; (1,2) => spesa=6z*1+0F*2=6+0=6 applico il \{prezzo relativo} una volta e ottengo (5Z,1F) ; (1,1) => spesa=5z*1+1F*1=5+1=6=6

applico il Prezzo Relativo una seconda volta e ottengo (4Z,2F) ; (1,1) => spesa=4z*1+2F*1=4+2=6=6 -------------------------(6Z,0F) ; (1,2) => spesa=6z*1+0F*2=6+0=6 applico l'SMS una volta e ottengo (5Z,1F) ; (1,1) => spesa=5z*1+1F*1=5+1=6=6 ---------------------------

19/3/2012
Quando diminuisce il prezzo nominale di un bene (mentre il prezzo dell'altro bene e il reddito del consumatore rimangono invariati), il consumatore prova a sfruttare la sostituibilit fra i beni (se esiste) in modo da "risparmiare" nella spesa per soddisfare un suo bisogno (nel ns. esempio il bisogno di dolcificare). Se i beni sono cacao zuccherato CZ e cacao amaro CA, essi sono sostituti ma non perfetti perch se la proporzione di beni che scegliamo troppo sbilanciata verso il CA il gusto dei dolci che cuciniamo cambia troppo e iniziano a diventare sensibilmente meno dolci. Ipotizziamo che (non c' bisogno di dimostrarlo) in partenza SMS=4>P_R=1 R=10, P_CZ=1, P_CA=1 => P_R=1 => C_E=(10,0) => intensit di CZ=infinito dopo che acquista 1CZ (gli restano 9) => SMS=3 dopo che acquista 2CZ (gli restano 8) => SMS=2.8 dopo che acquista 3CZ (gli restano 7) => SMS=2.7 [..]

dopo che acquista 10CZ (gli restano 0) => SMS=1=P_R


Non ci interessa come scende l'SMS, ci interessa solo che scenda a 1, cio fino a uguagliare il P_R (prezzo

relativo).
Per il consumatore il CZ e CA sono diventati equivalenti in senso di preferibilit perch la proporzione fra i due nei dolci talmente intensa in CZ che variandola di poco (togliendo 1CZ e aggiungendo un CA) non si percepirebbe alcuna variazione di gusto) A parit di prezzi, poich il consumatore preferisce il CZ acquister solo CZ in partenza SMS=1>P_R=1 P_CA_2=0.5 => P_R=P_CA/P_CZ=0.5/1=1/2=0.5 - per il proprietario del supermercato se compriamo una confezione di C_Z incassa 1 cio il doppio (due volte) quello che incassa se invece acquistiamo una confezione di C_A - per il proprietario del supermercato se compriamo una confezione di C_A incassa 0.5 cio la met (mezza volta) quello che incassa se invece acquistiamo una confezione di C_Z La prima cosa che il consumatore fa modificare la composizione del carrello finch il suo SMS non diventa uguale al nuovo P_R, finch l'SMS non diventa uguale a 2 il consumatore toglie dal carrello 1C_Z, risparmia 1 e acquista 1C_A perch quando l'intensit di C_Z diventa C_E=(9,1) => intensit di CZ=9/1=9

l'Intensit di C_Z si calcola dividendo la quantit di C_Z nel carrello per la quantit di C_A nel carrello se fossero perfetti sostituti => qualsiasi intensit darebbe lo stesso SMS non sono perfetti sostituti => non vero che qualsiasi intensit da lo stesso SMS
quando l'intensit scende a 9 l'SMS (che era 1>P_R=0.5) diventa 0.5=P_R=0.5 abbiamo scoperto che la quantit di C_A che il consumatore sostituisce al C_Z per uguagliare l'SMS (che era 1 con intensit=infinito) al nuovo P_R=0.5,questa quantit pari a 1C_A (che si sostituisce a 1 C_Z).

L'ES non ci fa spendere tutto il reddito ci fa solo riugagliare l'SMS che avevamo raggiunto al nuovo P_R che, dopo la diminuzione del P_CA, variato.

Riepiloghiamo:
all'inizio SMS era 4, poi confrontato col P_R=1 il consumatore ha combinato il carrello in modo che l'SMS scendesse a 1 diventando uguale al P_R (il max che noi siamo disposti a pagare = al minimo che il proprietario del supermercato vuole essere pagato); P_CA sceso a 0.5 (1>0.5 => il max della ns. disponibilit a pagare minore del minimo che il proprietario del supermercato vuole essere pagato => c' spazio x un miglioramento di Pareto) Nel tentare di realizzarlo per prima cosa il consumatore si preoccupa di reuguagliare l'SMS al P_R che variato. L'\emph{effetto sostituzione} definito come l'aumento nell'acquisto del bene il cui prezzo nominale diminuito, aumento sufficiente a reuguagliare l'SMS al nuovo P_R (scendendo, come?). Nel ns. esempio, tale aumento pari a 1CA (il bene il cui prezzo diminuito. Resta mezzo , abbiamo un carrelo con (9,1) con scontrino 9.5<10=reddito. Compriamo un altro CA? se lo facciamo, varia l'intensit e varia l'SMS che diventa diverso dal P_R (che non variato). Allora ci sarebbe spazio x un MP e non saremmo efficiente. Nello spendere il reddito che avanza dobbiamo stare attenti a non perturbare l'uguaglianza fra SMS e P_R per risolvere questo problema del 0.5 facciamo l'ipotesi di Preferenze Omotetiche: l'SMS non varia se l'intensit non varia. => dobbiamo spendere 0.5 senza variare l'intensit => dobbiamo aumentare le quantit di entrambi secondo la regola: 1g in + di CA e 9g in + di CZ Se in ogni pacchetto ci sono 100g => P1g_CZ=0.01, P1g_CA=0.005 50centesimi/3=17centesimi => 34cent in CZ e 16cent inCA il nuovo paniere (934g,116g) ES=100g di CA ER=16g di CA EP=116g --------------------------------------------------------------------------------------22/3/2012 facciamo finta che i 0.5 che il consumatore deve ancora decidere come spendere siano un "aumento di reddito" Nel ns. es., poich avevamo in aggiunta ipotizzato che le preferenze fossero omotetiche, l'aumento di reddito veniva speso tutto in modo per da mantenere le proporzioni fra i due beni nel carrello invariate.

Se le preferenze non sono omotetiche: il consumatore (i) spendere tutti i 0.5 aumentando l'intensit di CA o (ii) aumentando l'intensit di CZ. Nel caso (i) la domanda di CA (il cui prezzo diminuito) aumenta "molto". Nel caso (ii) la domanda di CA (il cui prezzo diminuito) aumenta "meno" o non aumenta affatto (pi esattamente la quantit acquistata di CA aumentata a causa dell'ES ma l'ER zero, quindi tutto gli 0.5 sono spesi in CZ. Nel caso (ii) pu anche succedere una cosa controintuitiva: \emph{il consumatore potrebbe decidere di spendere NON solo tutto il 0.5 (di "aumento

di reddito") ma anche qualcosa in pi (ad es. un altro 0.5) in CZ}. In pratica come se il consumatore "ci ripensasse" e dopo l'aumento di reddito decidesse che la quantit di CA che riuguagliava l'SMS al prezzo relativo fosse troppa. E quindi dice:"dopo l'aumento di reddito il CA mi ha stufato e aumento l'itensit di CZ pi di quanto farei se spendessi tutto il 0.5 in CZ aggiuntivo". Con questa iper(oltre l'aumento di reddito) reazione nella composizione del carrello a favore di CZ accade che \emph{al crescere del reddito del consumatore la domanda di CA (il cui P diminuito, diminuisce (sotto la q.t che riuguaglia l'SMS al nuovo PR). I beni che subiscono questa iperreazione si definiscono \emph{inferiori}. Sono beni che in qualche senso vengono snobbati dai consumatori quando il loro reddito supera delle soglie critiche. Quando l'aumento di reddito fittizio (come nel ns. esempio) perch in realt si solo verificata una diminuzione di un P E \emp{l'intensit di CZ aumenta tanto (non solo oltre quanto sarebbe aumentata se avessimo speso tutto il 0.5 in CZ) da ridurre la quantit di CA sotto a quanta ne acquistavamo prima della diminuzione P_CA} allora (l'ES + che annullato) non solo il CA un bene inferiore ma talmente inferiore da rientrare in quel sottogruppo di beni inferiori che sono chiamati \{beni Giffen} per i quali "paradossalmente" \emph{al diminuire del prezzo diminuisce la domanda}, analogamente \emph{all'aumentare del prezzo aumenta la domanda}, + sinteticamente \emph{la relazione fra P_CA e q.t acquistata di CA monotona}. Legge della domanda afferma \emph{se un bene NORMALE allora al diminuire del prezzo la quantit acquistata aumenta} Differenza fra beni normali e Giffen: la q.t domandata dei primi in relazione monotona col reddito monetario, la q.t domandata dei secondi in relazione monotona NON col reddito monetario ma col prezzo (per a causa di una relazione inversa, come per ogni bene inferiore) fra l'aumento fittizio di reddito e la quantit domandata. Giffen => inferiore => aumento fittizio di reddito monetario causa riduzione domanda P_CA- => "R+" => Q_CA-

Il R pu aumentare anche se i P non variano. Ad es. il giorno prima di vincere un concorso che mi aumenta il reddito acquistavo 10CA, il giorno dopo

(col R maggiore) ne compro solo 9 anche se il P_CA rimasto invariato. Allora siamo sicuri che per me il CA inferiore, non sappiamo se addirittura Giffen. Se il giorno prima del concorso (quindi a R invariato) diminuisce il P_CA e decido che ne voglio comprare meno di quanto ne compravo prima che diminuisse il P_CA allora sappiamo che per me un bene Giffen. Il proprietario del super mi chiede "cosa ti prende?" ho diminuito il P_CA e tu ne compri meno! hai cambiato preferenze? Io rispondo "no! la riduzione di P_CA come se m'avesse generato (dopo aver riuguagliato SMS a PR nuovo) un aumento di R di 0.5 che, sebbene piccolo come aumento tuttavia sufficiente a superare quella soglia critica di reddito monetario che mi fa desiderare una variazione talmente forte dell'intensit di CZ da acquistare (per cambiare l'intensit) meno CA di quanto ne acquistavo prima che diminuisse P_CA" 23/3/2012 Se le preferenze sono omotetiche => il CA non pu essere un bene inferiore => non pu essere Giffen Perch? Dopo aver riaggiustato l'SMS avanza 0.5 che interpretiamo come un aumento di reddito. Avevamo visto il 19/3 che... Resta mezzo , abbiamo un carrelo con (9,1) con scontrino 9.5<10=reddito.

l'ipotesi di \emph{preferenze omotetiche}: l'SMS non varia se l'intensit non varia. => dobbiamo spendere 0.5 senza variare l'intensit => dobbiamo aumentare le quantit di entrambi secondo la regola: 1g in + di CA e 9g in + di CZ Se in ogni pacchetto ci sono 100g => P1g_CZ=0.01, P1g_CA=0.005 50centesimi/3=17centesimi => 34cent in CZ e 16cent inCA il paniere dopo aver uguagliato SMS al nuovo PR in g era (900,100) il nuovo paniere (934g,116g)

Se le preferenze sono omotetiche => siamo sicuri che una quota positiva (nel ns. 1/3 circa 16/50) dell'aumento di reddito sar speso in CA => la relazione fra R e q.t domandata di CA monotona crescente => all'aumentare del R aumenta la q.t domandata di CA => il CA non inferiore => il CA normale La "reazione" di aumento della domanda di CZ al crescere del R maggiore della reazione di aumento della domanda di CA. A parit di aumento del R (0.5) non succede che la dom di CA aumenta quanto aumenta la dom di CZ. L'aumento della domanda di CZ il doppio dell'aumento della domanda di CA.

Entrambi i beni sono normali MA la normalit pi accentuata nel CZ. In che percentuale aumentata la dom di CZ? 34g sono il 3.8% di 900g. (3.8%/5%)= elasticit della dom di CZ rispetto a R meno di 1 In che percentuale aumentata la dom di CA? 16g sono il 16% di 100g. (16%/5%)= elasticit della dom di CA rispetto a R molto pi 1 Abbiamo scoperto che la (variazione percentuale della dom di CA diviso la var %le del R) >re della (variazione percentuale della dom di CZ diviso la var %le del R) I beni normalisi dividono in due gruppi in base al fatto che l'elasticit della dom rispetto al R sia (i) >re di 1 oppure (ii) <re o uguale a 1 I beni del caso (i) (CA) li chiamiamo \emph{beni di lusso}

qualsiasi oggetto che genera utilit un bene

beni - normali - normali non di lusso (el<=1) - normali di lusso (el>1) - inferiori - inferiori non Giffen - inferiori Giffen

Se il martedi il proprietario del supermercato si era accorto che nella vostra totalit avevate comprato 100 confezioni di CA e il mercoledi il Vs. R passa da 10 a 10.1 e nella vs. totalit comprate non pi 100 CA ma 102CA allora la \emph{domanda totale aggregata sull'insieme di tutti i consumatori} aumentata del 2% a seguito di un aumento del R dell'1% => (2%/1%)=2>1 => il proprietario del supermercato afferma che il CA un bene di lusso.

Se il martedi il proprietario del supermercato si era accorto che nella vostra totalit avevate comprato 60 confezioni di CA e il mercoledi il Vs. R passa (per la met dei consumatori) da 10 a 10.1 e (per l'altra met dei consumatori) da 5 a 5.05 nella vs. totalit comprate non pi 60 CA ma 60+0.6*2=60+1.2=61.2 CA allora la \emph{domanda totale aggregata sull'insieme di tutti i consumatori} aumentata del 2% a seguito di un aumento del R dell'1% => (2%/1%)=2>1 => il proprietario del supermercato afferma che il CA un bene di lusso.

Se il martedi il proprietario del supermercato si era accorto che nella

vostra totalit avevate comprato 60 confezioni di CA e il mercoledi il Vs. R passa (per la met dei consumatori) da 10 a 10.1 e (per l'altra met dei consumatori) da 5 a 5.05 nella vs. totalit comprate non pi 60 CA ma 60+0.6*2=60+1.2=61.2 CA. Inoltre, per met dei cons (ricchi) la dom passa da 40 a 35 mentre per i poveri da 20 a 26.2. allora la \emph{domanda totale aggregata sull'insieme di tutti i consumatori} aumentata da 60 a 61.2 cio del 2% a seguito di un aumento del R dell'1% => (2%/1%)=2>1 => il proprietario del supermercato afferma che il CA un bene di lusso. Se sommiamo le variazioni (%li) della \emph{domanda totale aggregata sull'insieme di tutti i consumatori} al variare (%le) non pi del R, ma del P_CA a parit di R. Se la variazione complessiva %le della dom di CA ad es. del 5% dopo che il P_CA diminuiva del 50% allora (5%/50%)=0.1<1 => diremo la dom di CA inelastica. Se cosi la diminuzione %le del prezzo a cui vendiamo ogni pacchetto di CA maggiore dell'aumento %le delle q.t vendute => l'area che misura i RT del supermercato si contrae e i RT diminuiscono. Se la dom inelastica e l'impresa aumenta il P_CA del 50% la dom diminuisce dell 0.1% e i RT aumentano molto. Se le variazioni %li (+1%P,-1%q), (+10%P,-10%q) allora l'elasticit unitaria e aumentare (diminuire) il P ininfluente sul RT. 26/3/2012 elasticit della dom in: - asta: se il P che il banditore chiedeva era >re del P di riserva la dom scendeva da 1Quadro a 0Quadro, cio il 100% in meno. Il P riserva=1000000, se il banditore chiede 1000001, il P salito dell'000001%. L'elasticit =(100/0.00001), in genere vicino al P di riserva l'elasticit \{tende} a infinito. - quando esistono beni sostituti, l'elasticit aumenta, il potere contrattuale dei consumatori maggiore, aumentando il P le imprese rischiano di avere RT=0 - es. pizzerie al trancio: se una sola aumenta il P dell'1% rischia di vendere nulla perch i consumatori possono comprare la "stessa" cosa da latre imprese - quando le dimensioni dell'economia nel senso di numerosit delle imprese, dei consumatori e della variet di beni aumentano, il potere contrattuale dei produttori diminuisce e l'equilibrio di mercato converge ad un equilibrio di concorrenza perfetta

- concorrenza perfetta: una situazione in cui la singola impresa non ha il potere di aumentare il P perch, se lo facesse, venderebbe zero => RT=0. L'impresa si trova in una situazione simile al banditore vicino al P di riserva: l'elasticit tende a infinito. La differenza che il banditore pu non sapere che l'elasticit molto alta perch nessuno degli astanti ha \emph{alcun incentivo a rivelare un'informazione privata, cio la propria massima disponibilit a pagare}, in concorrenza perfetta non vi alcuna informazione privata non rivelata (\{non vi alcun problema di informazione incompleta o imperfetta}. L'impresa sa che l'elasticit infinita. L'unico modo che ha la pizzeria al trancio per aumentare i RT consiste non nell'aumentare il P (i RT andrebbero a zero) ma nell'aumentare la produzione e quindi le quantit vendute. Ovviamente, ogni unit prodotta in pi far crescere i CV e, a loro volta, i CT=CF+CV, il CF non non cresce se aumentiamo la produzione (la bella notizia) irreversibile e si sostiene prima che iniziamo a produrre e comporta un rischio che non riusciremo a vendere una quantit sufficiente (magari ad un prezzo abbastanza alto) a recuperare i soldi spesi per acquistare il forno. I CV hanno il vantaggio che non li sosteniamo se non produciamo nulla, mentre aumentano via via che la q.t prodotta aumenta a partire da zero. Fra i CV ce n' uno che aumenta in modo pi che proporzionale. La produttivit dell'ora di L successiva (marginale) inferiore a quella dell'ora di L precedente mentre l'ora di L successiva costa uguale all'ora di lavoro precedente. La crescita sostenuta dei CV limita la q.t massima che l'impresa ritiene conveniente produrre.Anche se il P fosse molto alto, esisterebbe un numero finito di tranci oltre il quale i CV dell'impresa sarebbero talmente grandi da ridurre i profitti.

variazioni della dom quando: - varia solo il reddito: sentiero reddito-consumo il R=100 (2,2), R=110 (2.2,2.2), R=150 (4,3), R=200 (3,6)

- variano insieme prezzi e R (P e R variano nella stessa percentuale => invarianza del paniere efficiente rispetto a variazioni equiproporzionali sia di R che di P, omogeneit di grado zero della domanda rispetto a P e R, neutralit della moneta) il R=100 (2,2), P_A=25 P_B=25 tutto cresce dell'1% R=101, P_A=25.25 P_B=25.25 (2.005,2.005)? l'illusione di crescita dei redditi monetari ci fa credere di poter acquistare pi cose domani e ci induce a lavorare di pi oggi => questa informazione imperfetta rende l'offerta di lavoro elastica rispetto ai salari monetari http://www.jstor.org/stable/1830370?seq=25 http://www.jstor.org/stable/2550759?seq=3

You might also like