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Mi5B5SSftiFwJ

miniature delle

omelie
e

iiacomo Monaco
BffiiDlXKMWC':

'evangelario

greco urbinate

ND 3385 G5S8

Stomajolo, Cosimo

Mniature delle omilie de Giacomo monaco .


'

PLEASE
SLIPS

DO NOT REMOVE FROM THIS POCKET

UNIVERSITY OF TORONTO LIBRARY

MINIATURE
DELLE

OMILIE DI GIACOMO
(COD. VATIC. GR.
1162)

MONACO

DELL'EVANGELIARIO GRECO URBINATE


(COD. VATIC. URBIN. GR.
2)

CON BREVE PREFAZIONE E SOMMARIA DE.SCRIZIONE


DI

COSIMO STORNAJOLO
SCRITTORE ONOR.\RIO DELLA BIBLIOTECA VATICANA

ROMA
DANESI, EDITORE
1910

IMPRIMATUR
Fr.

ALBERTUS

LEPIDI,

Ore/. Praed., S.

P. A., Magster.

IMPRIMATUR:
JOSEPHUS CEPPETELLI,
Patr. Constant.. Vicesgeretis.

PIO
PONTIFICI

X
MAXIMO
INITO

ANNVM

XXV

AB

EPISCOPATV

FELICITER

PERAGENTI

BIBLIOTHECAE

VATICANAE

PROCVRATORES

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/y)ofC4co

CODICES E VATICANIS SELECTI


PHOTOTYPICE EXPRESSI
lUSSU

PII PP.
CONSILIO ET OPERA

X
^

PROCURATORUM BIBLIOTHECAE VATICAXAE


/

SERIES MINOR
VOLUMEN
I

OMILIE DEL

MONACO GIACOMO
gr.

(Cod. Vatic.

1162)

PREFAZIONE
I

due codici greci

(Vatic.

62, Parigino

208), contenenti miniature,

che illustrano

le sei omilie sulla

Madonna,

di

Giacomo

scrittore di et
citt di

incerta e monaco della Laura, detta Koxxtvpa'fOw, nella


in Bitinia,

Bursa

hanno richiamato da lungo tempo


tempo, nel quale
pure
le

l'attenzione degli storici

dell'arte

(').

Giacch, sebbene codeste miniature appartengano ad un


i

periodo

di

codici illustrati

non sono pi tanto


i

rari

(sec. xii),

graziose e talvolta tenere scene familiari,


il

costumi,

gli edifizi, la suppellettile,

vivo sentimento espresso dalle figure, la


L, LI

(')

D'Agincourt,

L Art par

les

lionumcnts, Paris,

1823,

pi.

L.a.b.\rte,

Histoire des

Arts industrieh,

Paris,

1864,

pi.

LXXXVII; Kondakov,

Histoire de
tra-

r Art byzantin,
Paris,

pubblicata prima in russo, Odessa, 1876, pag. 220-229, Poi

dotta in francese, Paris, 1891, pag. 117 sgg. 1878,


I,

pag. 417 sgg.,

pi.

Rohault de Fleury, La LXVI-LXXVI; Bordier, Description


;

Saint Vierge,
des peintures

et aiitres

ornaments, contenu dans

les

manuscrits grecs de la Bibliotheque Natwnale^


byzaiitinischeii
il

Paris, 1883, pag.

147-172;

Kirpicnikov, Zur

A[imaturmaerei, nella

Byzant.

Zeitschrift,

IV

(1895), P^-gg-

109-124,

quale corresse parecchi sbagli

degli anteriori interpreti;

'scene mise queste in relazione con altre simili dell'arte italiana


Ckristianus,

Venturi, La Madonna, Milano, igoo, nel riprodurne molte Baumstark, Oriens


;

IV

(1905), pag.
;

187-190, not alcuni influssi letterari siriaci nel cout


des serbischer Psaltcr der kimigl.
phil.
hist.

tenuto delle omilie

Strzvgowski, Die Miniattiren

Hof- und Staatsbibliothek in Miinchen, in Denkschriften der Wiener Akad. d. Viss., LII, (1905), pag. 129, e nella Byzant.
pag. 425
sg.,

Klasse der

Zeitschrift,

XV (1906),

ove fece notare nelle miniature

influssi

d'arte siriaca.


di

d'importanza e
di
si

freschezza e la variet dei colori, congiunte con una particolare finezza


contorni, le rendono
si

non prive

attrattiva.

In

esse
colla

respira

come

un'aria di novit, perch non Bibbie, dei


ciclo di

ha da

fare

comune

e ripetuta illustrazione delle

libri

liturgici

delle

opere patristiche, sibbene con tutto un


Vergine, che
il

leggende antiche

sulla vita della B.

monaco Giacomo, raccattandole


Evangelo
dell' infanzia

dal Protovangelo di Giacomo, dall'


apocrifi
(cf

da

altri

Fabricius,

Codex apocriplms N. T., Hamburg!, 1703),


un' interminabile e stucchevole giro
di
frasi

distese a

modo

suo

in

(M., Patr. Gr., 127, col. 543-700).


Il

codice Vaticano poi, a fronte del Parigino,

si

avvantaggia non

poco, a giudizio degl' intenditori (cf Beissel, Vaticanische Miniaturen,

Freiburg

1893, pag. 25-26), sia per le maggiori dimensioni dei quadri, sia pel numero e per la bont dell'esecuzione. Il Kirpicin B.,
(1.

NiKOV
scritti

cit.,

pag.

109),

dopo

altri,

sosdene essere

due

codici stad
tutte

dallo stesso

amanuense e

dal

medesimo miniatore eseguite


di stile
fin

le illustrazioni,

sebbene per certe pardcolarit


affermazioni,

alquanto differenti

fra loro.

Su queste due

qui non confortate di solide


i

prove,

si

potrebbe forse

portare

un giudizio pi sicuro quando

due

codici fossero messi l'uno accanto all'altro e diligentemente con-

frontad.
anteriori,

molto probabile per che


il

essi

sieno copie di esemplari


le caratteristiche

giacch anche

Vadcano non presenta

di

un originale.

Come
dal

il

codice Parigino pervenisse alla Biblioteca Nazionale nel


di

1687-1688 da quella del Serraglio

Costandnopoli
et

fu

raccontato

D'Anse de VnxoisoN

nelle Notices

extraits
Il

des niss. de la

Bibliothcque Imperiale (T. Vili, 18 io, pag. 1-32).


si

Vadcano invece
1887, pag. 249),
re-

trovava nella Biblioteca Pondficia


Dihliothque da Vatican
aii

fin

gi dal 1475 (Muntz -Fabre,

La

X^""

siede, Paris,

e vi dovette essere importato poco


gistrato nei cataloghi anteriori.
Il

tempo prima, non trovandosi

poter avere sotto


tal

gli

occhi in fotoincisione

l'

intera serie dei

quadri

pregio, che malgrado l'economia dell'edizione, far acco-

gliere

benevolmente
in

le

nostre succinte dichiarazioni del pensiero domiil

nante

ciascun quadro, non essendo sufficiente

titolo,

sovente

oscuro,
tore.

generalmente troppo sommario, premesso dall'antico miniariserbiamo

Ci

per

di

tornare

sopra

l'argomento
dell'

pubbli-

care

altrove

una copiosa e particolare descrizione


artistico.
all'

importante
si

monumento
strettamente

In

genere
dei

si

pu

dire che

il

pittore

tenne

illustrazione
pii

vari
il

paragrafi delle omilie.

Onde,

per interpretare
quasi altro

sicuramente

pensiero del pittore, non occorre


queste.

che

leggere
testo,

accuratamente

Per

ciascuna,

come quadri
riferentisi

fuori
alle

virt

vanno aggiunte una o due rappresentanze della Vergine (come alla sua ferma fede il
incarnazione del Verbo divino, alcune volte
di

sacrificio di
in

Abramo), o

all'

forma tipologica ed allegorica, come nel vello

Gedeone,

nel-

l'interno del tabernacolo israelitico; altre volte invece chiare e definite. Difatti in

queste

il

tipo e l'antitipo,

il

simbolo e

la

realt

sono
nella
nelle
alleil

congiunti ed immedesimati in un'unica


scala
di

rappresentanza,
letto di

come

Giacobbe, nel rovo ardente, nel

Salomone,
immagini

quali la figura del

Redentore comparisce insieme

colle

goriche, che lo simboleggiavano. Alcuni non

hanno saputo vedervi

nesso colle omilie,


a que.sto,
illustrare
di esse si

ma

evidentemente

il

miniatore le volle aofofiuneere

diremmo

cos,

poema

pittorico-romantico sulla Vergine per


;

parole ed accenni delle omilie

tanto

pi che

per mezzo
si

veniva ad indicare
fra le
la

la

fonte,

donde tanta grazia

effuse
il

sull'eletta

donne, e

si

congiungeva

cos in intimo nesso

Re.

dentore e

Corredentrice del genere umano.


si

Da

ultimo non

pu tacere
al

il

sospetto

che queste miniature

neppure fossero inventate


protovangelo

tempo

della composizione delle omilie.

Giacch non essendo esse che un commentario verboso delle brevi


'parole
del
di

Giacomo,
illustrato

la

mente corre spontanea ad


quali
si

immaginare un protovangelo
il

da quadri, dei

giov
si

miniatore delle omilie.

Ma

non trovandosi oggi, per quanto


illustrato, nulla si

potuto ricercare da noi, un protovangelo

pu

affer-

mare

di sicuro.

Il

codice scritto
194, ahi
di

su

membrana

piuttosto

sottile,

consta di

fooli

II,

mm. 326
colori

circa e larghi

227; ha
nodi,

iniziali

maggiori
elengante-

con figure

animali e minori a fogliami e


;

tutte

mente
zione,

dipinte a

nella

prima

iniziale

una piccola imma-

gine della Vergine col Bambino

sulle ginocchia.

Ha

doppia numera-

una

antica con lettere greche, di otto in otto fogli,

ed un'altra
il

del secolo xv, con numeri

arabi

sui

singoli fogli.

Ultimamente

codice stato rilegato


oo-ni

in tre

tomi

(fogli

1-74,

75-142,

143-194) ed

miniatura rinforzata con un cartone. Pare che non manchi nesfa alcune
di

suna miniatura. Anni


studioso,

esse

furono

portate via da uno


fatto

ma

poi recuperate.
i

Per secondo un esame


6,
7,

da noi

mancano

nel te.sto

fogli

4,

9,

33,

34,

49,

104.

DESCRIZIONE
OMILIA
I

- Concezione della B. Vergine.

1 (f. 2-v). a (^). I dodici apostoli seduti nella gloria celeste, b. Ascensione di Ges Cristo alla presenza della B. Vergine e degli apostoli, tra i
quali S.
(Isaia 63,

Paolo
i) 3).
;

s.

Isaia

con
le

la

profezia

sulla

Passione,

scritta

su

rotolo
6).

d.

David con

parole profetiche suirAscens:one (Salmo 46,


ritrovarsi

(f.

Testata pi fina delle solite a


i

nei codici greci di

quel tempo, imitante

tappeti persiani con arabeschi, fiori ed animali. Essa

precede

il

testo dell'omilia sulla Concezione.


i

diversi 3 (f. 5). Gli spiriti beati ed Concezione della Vergine, a. m. In cielo,

ceti
la

raccolti

per
in

festeggiare

la

Madonna
;

trono, circondata
i

dalle schiere angeliche, che stringono

loro scettri

s.

padri e dottori

della Chiesa
S.

greca

(si

distinguono
S.

in

prima

fila

S.

Giovanni Crisostomo,

Gregorio Nazianzeno e

Basilio);

d. l'ordine

monacale ed eremitico.

(')

a. significa in altn; b. in

basso; m. nel mezzo, o nel piano medio; d. a destra

dell'osservatore; s. a sinistra.

b.

m.

In terra, principi e popolo;

s.

imperatori e re

d. imperatrici, regine,

matrone, vergini (M., Patr. Gr., 127, col. 548, lin. B, 14 - C. 8). 4 (f. 2,-v). b. s. Gl'Israeliti si avviano al Tempio per le loro
a.

offerte.
al

Nel Tempio,
i

S.

Gioacchino e S.

Anna prima

degli

altri

presentano

sacerdote

loro doni,

ma
T.,

dietro loro un israelita,


68),

Ruben

(cf.

Fabricius,
sacerdote,

Codex apocriphus N.
in seguito di ci,

Hamburg!, 1703, pag.


loro offerte,
b. d.
1.

invidioso della precesterili


i
;

denza, osserv essere essi indegni di tale onore, perch


rifiut le
I

il

profeti ed

giusti invece

alzano

le

mani, sperando negli sposi (M.,


\i-v).

cit.,

552, B. 7

D.

2).

m. S. Gioacchino, desolato dell'accaduto, ascende un monte: 5 (f. a. prega su di esso. m. d. Nel discendere, un angelo gli annunzia la cessazione della sterilit si avvia verso casa. b. Alcuni si bagnano nel Gior;

dano, personificato da due mezze figure, che, secondo un'antica opinione, accettata anche da S. Girolamo, rappresentavano le due sorgenti lor e Dan,

donde
6

poi,

secondo
1.

tale falsa opinione,

sarebbe stato formato


-

il

nome
di

del

fiume (M.,
(f.

cit.,

553,

8-12;
S.
(cf.

cf.

556, 9

B.

i).

16-v).

b. s.

A
le

Anna, entrata per pregare


F.\BRICIUS,
1.

nel

giardmo
sterilit;

sua

casa, dall'ancella Judith

cit.,

pag. 70)
la

viene additato un
d.

nido di colombi,

il

che

le

accresce l'ambascia per


la

sua

un
le

angelo, mentre prega,


un'ancella,
si

annuncia

prossima fecondit,
lavoro,

a. d.

Chiamata da
scostano

alza dal suo tavolo


il

di

m. Due

ancelle

tende per aprirle


a casa

passaggio;

s.

s'incontra con S. Gioacchino, che torna


1.

dopo quaranta
(f.

giorni di digiuni e preghiere (M.,

cit.,

556, B. 2

564, 12).

a Labano su di un letto, alla sponda del quale Giacobbe in atto di congedarsi d. Rachele seduta, col viso simile a quello della 'Verdietro lei un'ancella, m. Giacobbe sulle rive del Giorgine, di cui era tipo
7
22-tj).
;

dano, personificato nelle due sorgenti,


b.

come

al

n.

5,

si

scalza per passarlo.

m.

Si

addormenta e vede
;

discendenti
cit.,

s.

al

sommo

sogno uua scala con angeli ascendenti e della scala il Redentore a mezza persona (M., 1.
in

572,

B.).

OMILIA
8 9
piedi
i

II

- Nativit.

(f.

23). 29).

Testata premessa all'omilia sulla Nativit (vedi

n. 2).

(f.

m.

S.

Anna puerpera

intorno

al

suo

letto

seggono o sono

in

rappresentanti delle dodici trib

d' Israele,

convocati da essa perch


tutti

10

danno
il

partecipino della sua gioia, a.

s.
-

L'ostetrice ed un'ancella

bagno
giusti

alla

neonata (M.,

1.

cit.,

573, B. 8

D.

15).
il

10

(f.

30-v). a. d.

Adamo

ed Eva piangenti dopo


in braccio a

peccato,
in

m.

d.

del limbo, stanchi di aspettare, interrogano


fanciulli,

due anime, due

forma

di

due

che vengono dal


degli

mondo

angeli, se

portano qualche

nuova
vagi
e

della venuta del Liberatore, b. d. L' Inferno, oscura

increduli

alla

futura
(M.,

redenzione;
1.

s.
-

dimora dei maldue angeli vi ricacciano


io):

colle lance

due nuovi dannati


33);

cit.,

576,

577, D.

11 ad

(f-

Adamo

s.

m. Eva in colloquio col serpente, a. d. Presenta il pomo ambedue sono rimproverati da un personaggio alato, che

stringe un rotolo nella sinistra (Dio in figura di angelo), b. d.

Un

angelo
in

caccia

ambedue
si

dal Paradiso, irrigato da

una sorgente, personificata


cit.,

un

giovane che regge una lunga anfora sul braccio sinistro; da questa sorgente

diramano poi
(f
35-^').

quattro grandi fiumi (M.

1.

580-584,

4).

m. Adamo ed Eva, sul vertice di una collina, rammaricati del peccato; d. Abele prega presso un'ara, su cui brucia un agnello; frutti, b. s. Caino ed Abele in colloquio; m. si avviano per la s. Caino ofire campagna d. uccisione di Abele, m. Dentro una casipola Adamo conforta cit.). Eva piangente per l'uccisione del figlio (M.,
12
a.
i
;

1.

13
radiso,

(f.

36). s. Il
;

Paradiso terrestre, chiuso con porta; da tre

lati

di essa

tre cherubini

d. personificazione della sorgente dei quattro fiumi del Pa-

come
(f.

nel n.
s.

11

(1.

cit.).

14

38-^).

Due

ancelle, di cui

una con
in
cit.,

flabello

ed

una con
le

ali-

menti, prestano all'eletta fanciulla, distesa in una culla d'oro,

loro predei
divini

murose cure;
15
nocchia,
(f.

d. S. Gioacchino e S.

Anna
1.

colloquio,

felici

favori; alla loro sinistra tre ancelle (M.,


41).
s.

584,

585,

14).

S.

Anna, abbracciando
alle

la

figliuola,

seduta sulle sue


d.

gi-

le

intuona un cantico,
li

sue spalle quattro ancelle;

David,

invocato da S. Anna,

presente colla sua profezia sulla Vergine, scritta

su rotolo: AVTII

11

ilV.Ml

TOV

K[l'IO]V, AIK.AIOI

KICK[AKVCONTAI]
M.,
1.

(ffaec
15
-

porla Domini,
588, 21).

insti

intrabunt,

etc.

Salmo

117, 20;

cit.,

585,

in

16 (f 43). s. S. Gioacchino e S. Anna visitano la loro infante, posta una culla d'oro, in una camera appartata della casa, e la consacrano a Dio; d. servi ed ancelle, delle quali una col solito flabello (M., 1. cit., 588,
B.
-

D.

3).

17 (f AA-v\ b.

s.

S.

Anna, tendendo

le

braccia, fa

tenero invito alla


alle ancelle di

sua

infante a sollevarsi dalla culla; s. S.

Gioacchino d ordine


preparare l'occorrente,
a. s.

II

S. Gioacchino, presenta la
altri

S.

Anna, seguita da
cit.,

bambina
18

ai

sacerdoti,

convocati a banchetto; d. Zaccaria ed


1.

quattro

sacerdoti seduti a tavola (M.,

588, D. 3

592,

12).
i

(f. 46-v). a. d. S. Anna ripiglia la bambina; s. sacerdoti a banhanno successivamente abbracciata e baciata la bambina, b. d. S. Anna, dopo averla ripresa, la stringe fra le braccia dietro di essa un'ancella s. la ripone nella culla d'oro, in una camera appartata; la stessa (qui col nimbo, ad indicare la sopraelevazione profetica) le intuona un cantico

chetto

(M.,

1.

cit.,
(f,

592,
48-2').

12

593,

5).

19
ferno,

a. s.

Ges, poggiando
il

la

destra ad una croce


del

doppia
all'Infa

asta e calcando col piede sinistro


sulle
alle

petto

demonio, discende
tale

cui

balze dipinta una grande croce aurea; d. un angelo


discesa,

segno
alcuni,

anime dei peccatori non essere per loro

perci

con gesto da disperati, innalzano


sinistra

le brr ccia al cielo,

m. Ges, traendo
su cui
altri
i,

con

la

Adamo,

seguito da Eva, dal

Battista

col rotolo,

scritto:
eletti,

lAK

ascende,

AMNOC IVY tKOV (Ecce Agnus Dei, Giov. b. s. Adamo ed Eva innanzi alla Vergine,
di
eletti
2).

29) e da

seduta in trono
braccia, ansiosi

ed assistita da due angeli; d. uno stuolo


della liberazione (M.,
1.

alzano

le

cit.,

593, 6
in

596,

20

(f

50-f).

a.

La Vergine
dal

trono col
il

Bambino
le

in

grembo,
al

assistita

da due angeli

cogli scettri, in piedi dietro


s. I profeti,

trono, quattro altri angeli in

adorazione, b. d.

Lim
1.

)o,

sollevano
-

braccia
5).

cielo,

indi-

cando 21

il

futuro Redentore (M.,


(f.

cit.,

596, 3

600

54-').

Il

Sina col roveto ardente (simbolo della Vergine), nel cui


s.

mezzo
in

il

capo del Redentore;

Mos, all'avviso dell'angelo,


in

si

scalza;

d. confortato da un angelo,

prende

mano

la

verga miracolosa, convertita

serpente (Esodo

4,

2-4).

OMILIA
22
23
vedere
di
(f.

III

- Presentazione al Tempio.

55).

Testata

come

al

n.

2,

premessa
in la

al

testo

dell'omilia

sulla

Presentazione.
(f
la
S/-^-')-

b.

s.

Uomini e donne

due gruppi escono


Vergine
al

dalle case per


;

processione, che accompagner

Tempio
ascende
i

d.

un servo
donzelle;

S.

Gioacchino torna con un mazzo


a.

di

fiaccole ed

gradini della
di

casa.

d.

Lo

stesso

distribuisce le fiaccole ad

un gruppo


s.

12

esorta la
Verginella,
il

Gioacchino
la

alla

presenza

di

S.

Anna

poggian-

dole

destra sul capo e mostrandole colla sinistra


1.

coro delle vergini,


12).

gi pronte con le fiaccole (M.,

cit.,

6oi, B. 8

604, C.

24
alzano

(("

famigliari,
i

59'^') a. m. La Vergine; d. coro di donzelle; s. giusti dal Limbo), divisi b. Uomini e donne
(i

genitori ed altri
in

due gruppi,
13
-

visi
(f.

e le

25

62-1')

mani verso a. La Vergine

il

corteo (M.,

1.

cit.,

604, C.

608, 3).

col

suo corteo, come nel quadro superiore.


in

b. Patriarchi, profeti ed altri eletti, divisi

due gruppi, avendo ricevuto

l'annunzio del fausto avvenimento da quattro angeli, sorgono dalle

tombe
608,

scoperchiate e guardano
8
-

in alto, in

adorazione e speranza (M.,

1.

cit.,

B.

6).
(f.

26
tica

64).

m. La Vergine, seguita
Ili,

dai sessanta forti (angeli) della Canet in

[Canticum Cani.,

7;

cf.

Giet.man, Commentarius in Ecclesiasten


pag. 487;
;

Canticum Canticoriim,

Parisiis, 1890,

cf.

ibid.,

pag. 397) armati di


;

lance e scudi, sui quali dipinta una croce


s.
i

d. coro di donzelle con le fiaccole


1.

genitori della Vergine, seguiti da molti altri (M.,

cit.,

608, B. 4

8).

27

(f

65).

b. s. Arrivo

del coro delle donzelle al

Tempio;
;

d. sacergli
1.

doti ed anziani usciti incontro a riceverlo, a. d. Zaccaria


presentata
cit.,

s. la

Vergine

da S. Anna, seguita da 612, B. 613, D. 15).


-

S.

Gioacchino e dai famigliari (M.,

28 (f. (^Tv\ d. Zaccaria abbraccia commossi; s. coro delle donzelle con

la le

Vergine

alla

presenza dei genitori


i
-

fiaccole (M., 616,

C.

4).

29 (f- 68-1^). a. d. Zaccaria colloca la Vergine sul terzo gradino del Tempio, alla presenza dei genitori oranti s. coro delle donzelle, b. d. La Vergine riceve il nutrimento pel ministero di un angelo s. Zaccaria, scostata una cortina, guarda stupefatto il miracolo, mentre un levita sospende
;
;

nel

Tempio
13;
(f.

le

lampade accese, simbolo


629, B. 2
a. d.
-

della
7).

Vergine

(M.,

1.

cit.,

616, C.

624, B.

cf.

5; 681, B.

30

']\-v].

Zaccaria va per incensare l'altare

s.

popolo, b. d.

La
cit.,

Vergine, tutta intenta agli uffici divini,


625, D.
1^-v]- d.

appena

si

volge

ai

genitori a sinistra,
1.

che sono venuti a vederla nel Tempio insieme con


624, C.
-

altri famigliari (M.,

8).

31
viglia,

(f.

La Vergine

di

nuovo riceve

il

nutrimento da un angelo
si

s. Zaccaria, che procede alla turificazione dell'altare,

arresta per la mera1.

cui
-

partecipano anche un sacerdote e due anziani (M.,


io).

cit.,

625,

D. 9

629, B.
(f.

32

%2-v].
in

Ges Cristo disteso


sei linee
i

sul letto di
forti

Salomone, dietro
(cf.

il il

quale
testo,

sono schierati

sessanta

della Cantica

n.

26;

13

Salomone, inedito;
(12, 42) detto //;-

che nel ms.,


la

f.

80 ^'-8i spiega
il

il

significato del letto di

\'ergine fu

vero talamo
(cf.

di

colui che in S.
-

Matteo

quaiii

Saloioi\

M.,

1.

cit.,

612, 7

8).

OMILIA IV
33
(f. (f.

- Sposalizio.

83).

Testata, che precede l'omilia sullo Sposalizio.


d.

34
35

85).

La mano

celeste

benedice

la

Vergine orante;

s.

Zac-

caria medita sulla misteriosa Vergine (testo inedito).


(f.

?>7-v).

s.

Zaccaria discute con sacerdoti ed anziani, increduli


celeste benedice la Vergine orante (inedito).

ai

prodigi; d.

la

mano
s.

36
scritto:

(f.

90)
sui

Zaccaria, sacerdoti ed anzinni pregano per avere dal cielo

spiegazioni

prodigi

d. la

Vergine mostra un libro aperto


circondata dai sessanta
cf.

in cui

KAI
le

IIIIII

(inedito).

37 (f. sospende
geli
difatti sul

92).

a.

d.

La Vergine
i

forti

s.

un

levita

lampade accese
nell'Inferno

(allegoria alla Vergine,

n. 29).

b. Sette an-

ricacciano

demoni,
scritto
:

dei quali

la

Vergine ha trionfato;
(trionfo)

libro della

Vergine
697, D.

TOV

KXSPO", ossia

del

nemico;

(cf
(f

M.,

!.

cit.,

38
s.

93-i')-

d.

700 D.). Zaccaria un angelo

rivela

il

mistero della \'ergine


le

egli

ne da partecipazione ad alcuni

israeliti,

che piegano

braccia com-

punti (inedito).

39

(f

94).

a.

d.
i

Un

sacerdote, a capo di anziani e


Il

leviti,

ordina agli
al

araldi di convocare

vedovi, b.
a.
s.

popolo, diviso in due gruppi,


tre

suono

dei corni

si

adunato

S.
il

Giuseppe raffigurato
a piuoli
ragazzi,

volte: nell'atto

che getta

l'ascia,

abbandonando

lavoro che stava eseguendo sul tetto di


;

una casa; nell'atto di discendere per una scala con altri vedovi, preceduti da una turba di

finalmente quando
s'avvia al

Tempio.

m.

d. Zaccaria che aspetta

vedovi (inedito).

40

(f.

97-v).
s.

a. d. Zaccaria
i

sull'altare;

un sacerdote ed
cui

dietro di essa tre uomini (forse


S.

mani su alcune verghe, deposte vedovi pregano, b. d. La Vergine orante, leviti) in colloquio s. Zaccaria consegna a
le
;

impone

Giuseppe una verga, su


lui

posa una colomba, un'altra


le

si

poggiata sul
(inedito).

suo capo, dietro 41


(f

altri

vedovi con

verghe senza colombe

100). d. S.
s.

da Zaccaria;

Giuseppe che risponde approvando l'obbligo impostogli Zaccaria, seguito dai sacerdoti consegna la Vergine (inedito).


42
caria e
(f.

14

104).
altri

a. s.

da

ministri del

sioso della fine del


le

La Vergine, dopo gli sponsali, si congeda da ZacTempio; d. S. Giuseppe si volta indietro, anprolungato addio, b. s. La Vergine e S. Giuseppe, dopo

nozze,

si

portando sull'omero destro


(inedito).

congedano dai parenti; d. S. Giuseppe, curvo, si avvia a casa, la verga, da cui pende la sega, la Vergine lo segue

43

(f.

104-4').
;

s.

La Vergine

e S.
di

Giuseppe sono

ricevuti
gli

dai

quattro

figli di costui

il

maggiore

gli toglie

mano
le

la

sega e

altri

strumenti

di lavoro; due,

in ossequio,

stanno con
in

como, innanzi ad una mensa, solleva


vasi (inedito).

mani coperte; d. il minore, Giaalto un pane, sulla mensa alcuni


Vergine che deve assentarsi da

44

(f.

108). s. S.
;

Giuseppe informa
d.
i

la

casa per certi lavori

quattro

figli

in colloquio (inedito).

45 (f. 109). s. Tre sacerdoti, seduti intorno ad un tavolo, su cui la porpora; d. la Vergine, seguita da ancelle, riceve la porpora per lavorare
il

velo del tempio (inedito).

46

(f.

IIo^^).

mano

celeste,

innalza le braccia verso la a. Gedeone, maravigliato, donde sgorga la rugiada su di un vello, mentre il terreno

intorno asciutto,
di maraviglia, di

m. Spreme

il

vello e riempie

una conca d'acqua,


il

b.

Pieno

nuovo innalza

al cielo le

braccia trovando

vello asciutto,

mentre

il

terreno

attorno bagnato (Giudici, 6, 37-40;

cf.

Salmo

71,

6).

OMILIA V
47
(f.

- Annunziazione.

ni). Testata, premessa all'omilia


al

sull'Annunziazione,

alquanto

diversa da quella descritta

n.

2,

a rosoni e comparti angolari e rotondi.

48
retto

(f.

113-2^).

a.

La

Trinit, rappresentata da tre giovani in trono, sor-

missione dell'annunzio e rapido spicca


B.
I
-

da cherubini ed attorniato da angeli, b. L'arcangelo Gabriele riceve la volo per la Terra (M., 1. cit., 633, il
637,
(f.

5).

49

115-v) a.

s.

L'arcangelo, da un finestrino, contempla


s.

la
il

Vergine
minore),
2).

a d. intenta a filare la porpora; b.

un garzoncello
1.

(forse

Giacomo
-

scostata una cortina, anch'egli l'osserva (M.,

cit.,

637, 6

640,

50

(f.

117-f). s.
si

La Vergine,

nell'attingere acqua, ha la visione dell'ar1.

cangelo; d. rapida

rifugia in casa (M.,

cit.,

640, 3-10).

>
a z o ai a > j a <
05

< <
Di

a a
o a O z <

<

>fk

>


51
M.,
(f.

II

8).

s.

L'arcangeli, entrato nella casa della Vergine,


la

la

saluta;
i,

d. essa, interrotta
1.

filatura della

porpora,

si

rivolge a

lui

(Luca,

28;

cit.
(f.

640,

Cu-

641, B.

i).

52 dato da
fino,

iiQ-i').

m. Dio Padre

in

trono, sostenuto da cherubini e circoni

angeli, a. Sole e Luna, e dietro

Cantica, b. d. Isaia contempla la


e con
-

una cortina gloria di Dio s. a


;

sessanta forti della


accosta un sera1.

lui si

un carbone ardente
644, 9;
cf.

gli
-

purifica le labbra (Isaia, 6; M.,

cit.,

641, B. 2

612, 8
si

II). al

53
M.,
1.

(f.

122).

La Vergine
IO
-

turba
5).

discorso dell'arcangelo (Luca,

i,

29;

cit.
(f.

644,
124).

645, B.

54
M.,
1.

La Vergine muove
-

dei

dubbi all'arcangelo (Luca,

i,

34;
M.,

cit.
(f.

645, B. 6
126).
-

648,

5).

55
1.

L'arcangelo rassicura
652, C.
4).

la

Vergine dubbiosa (Luca,


(Luca,
1.

I,

35

cit.,

648, 6
(1.

56
57
Gabriele

127-y). s.
il

La Vergine acconsente La
Vergine, interrotto
di in
il

I,

38);

d. otto angeli
5
-

fanno allegrezza per


(f

consenso della Vergine (M.,


angeli
dietro

cit.,

652, C.

653,

13).

130

y). s.

lavoro, guarda a destra, verso

ed un corteggio
s.

un trono vuoto, sostenuto da

cherubini, b.
(M.,
1.

Tre angeli
-

adorazione,
cf.

m. Gabriele

vola verso

il

trono

cit, 656, B. 8
a.
i

D. 2;

612,

5-6).

due cherubini; traspariscono dall'interno dell'arca alcuni oggetti conservati in essa ed immagini allegoriche della Vergine, cio il vaso della manna e le due tavole della legge; la verga fiorita di Aronne poggiata sulla mensa, b. Due leviti distribuiscono le verghe ad Aronne ed
ai

58 (f iSS-i')monianza, su cui

Interno del tabernacolo israelitico coU'arca della

testi-

capi delle trib (Numeri,

17,

2-10; AL,

1.

cit.,

609, B.

11

C.

6).

OxMILIA VI -

'Visitazione.

59 (f. 134). testata, che precede l'omilia sulla Visitazione (vedi n. 2). 60 (f. 137-^)- a. Un garzoncello (S. Giacomo il Minore, perch col capo nimbato cf. Historia loscphi presso il TlSCHENDORF, Evangelia apocriplia,
;

Lipsiae, 1876, pag. 24) porge alla Vergine un paniere, contenente

il

velo di

porpora, lavorato da essa. b.

La

Vergine, fuori di casa,

consegna

il

paniere

ad un garzoncello (sembra

lo

stesso S. Giacomo, sebbene per qui intorno


al

i6

in

suo capo non

si

osserva nimbo;
e la

difatti

questo stesso codice


al
f.

figli di

S. Giuseppe, S.

Anna

Vergine

stessa,
il

come

46-2/,

124, ecc., alcune


sinistra
1.

volte sono dipinti senza di esso),


pertica,

quale porta sulla

spalla

una
cit.,

da cui pende un paniere colle provvigioni pel viaggio (M.,


-

661, C.

664, C.
139).

7).

61
su cui

((
le

La Vergine in cammino pel Tempio, con un libro aperto, parole: CV AKC'IIOTA AKrOV[CA] (Tu doiiihia dieta, parole che
ai

fanno seguito
il

testo

dopo
1.

la
cit.,

miniatura;
664, C. 8

cf.
-

I\I.,

col.

i,,

B. 4); precede

solito garzoncello (M.,

665, C.

9).

62 (f. 142). s. Sacerdote ed anziani, che aspettano la consegna; m. la Vergine presenta il velo di porpora, portole dal garzoncello col capo nimbato
;

d.

inchinato

un sacerdote (Simeone, secondo che lo riceve con le mani coperte (M.,


\A4-v).

il

monaco Giacomo credeva)


cit.,

1.

669, B.

672, C.

7).

63
in

(f

La Vergine, benedetta
la

dalla

mano
1.

celeste,

ed

il

garzoncello
-

cammino
64
(f.

per
147).

visita a S.
II

Elisabetta (M.,

cit.,

672, C. 8
i

676,
li

15).

d.

garzoncello da un

albero coglie

frutti

porge

alla

Vergine, che essa accoglie in grembo, seduta all'ombra di alberi, sulle

rive del Giordano, personificato in

una

figura,
;

alquanto svanita, che emerge


s.

dall'acqua con

la

parte supcriore del corpo

una donna, che


fiorente (M.,

nella stessa

guisa

si

solleva dal suolo (personificazione della Terra) e tende le braccia

verso
B.
-

la

Vergine, additandola
5).

come

il

ramo pi

1.

cit.,

676,

677, D.

65
S.
s.

(f.

149).

d.

La Vergine

col garzoncello arriva in vista della casa di

Elisabetta,

che,

seguita da due ancelle, le esce incontro e l'abbraccia;


1.

un'altra ancella d, tutta lieta, l'annunzio della visita a Zaccaria (M.,

cit.,

677, D. 6

685,
s.

3).

66

(f.

12,6-v).

Abramo

scaglia dei sassi ad alcuni uccelli di rapina,

per allontanarli dall'altare eretto a d. su di una collina, pel sacrifizio delle


carni di vari animali (Genesi,
15, 7-1 1;

M.,

1.

cit.,

685, 4

689, B.

8).

67
una con
s.

(f.

159).

a.

d. S. Elisabetta puerpera, assistita

da due ancelle, di cui


il

flabello; a fianco de! letto


in

due ancelle danno


s.

bagno
cit.,

al

neonato;
il

la

Vergine

colloquio con Zaccaria, b.

S.

Elisabetta allatta
1.

Bat-

tista;

d. Zaccaria ringrazia la
4).

Vergine pei

tanti favori (M.,

689, B. 9-

693, D.

68
cede
il

(f

\Cni>).

S.

Elisabetta
1.

accompagna
cit.,

la
5

Vergine

alla partenza, pre5).

solito garzoncello (M.,


(f.

693, D.
l'ultimo

697, C.

69

164).

m.

S.

Elisabetta
il

fa

ringraziamento
1.

alla

Vergine
5-7).

fuori della casa; s. ancelle; d.

solito garzoncello (M.,

cit.,

697, C.


(Gloriosa
71
(f.

17

Salino 86, 2; testo inedito).

70 (f- 164-?'). s. S. Giuseppe, tornando dal lavoro entra in casa; d. la Vergine siede, mostrando un libro aperto, su cui scritto: AKAOE\[C]MKN'A
dieta snnt de
166).
te,

civitas Dei,

d.

La Vergine, per
[et

tutta risposta a S. Giuseppe, accortosi


scritto: IvAI
l';iII0V.MH-

della gravidanza,
C[E][

mostra un libro aperto, su cui


coneupiscet rex,

IA[CIAEVC]

Salmo
mani

44,
si

12; inedito).
figli;

72
sti

(f.

167).

s.

S.

Giuseppe, in angustie,
le

discolpa coi
l'

d. que-

acconsentono, dichiarando, con

alzate,

innocenza del padre


quattro

(inedito).

73
figliuoli

(f.

170). s.
lui

La Vergine

interrogata

da S. Giuseppe; d.

di
(f.

rattristati

(inedito).

74
tata

172).

Difesa della Vergine (inedito).


in piedi, dietro

75 (f. \'j']-v]. s. La Vergine da questo a rispondere; d.


i

S. Giu.seppe interroga di

una scriba seduto, nuovo


fa la

e
la

invi-

Ver-

gine, dietro di essa

figli

di

S. Giu.seppe coi volti adirati (inedito).

76
l'

(f-

178^).

s. ai

Lo

scriba, seguito dai testimoni,

relazione del-

interrogatorio d.

sacerdoti ed anziani (inedito).

77 (f. 179). a. s. S. Giuseppe, piangente, condotto fuori delta casa da un servo dei sacerdoti d. due altri servi si accostano alla Vergine per condurla con la forza dai sacerdoti, essa mostra un libro aperto, su cui le
;

parole: lAOV H IlAPtlvNOC Ki\ r.\[CTPl] [Ecce virgo conctpiet, Isaia,


dietro di essa
i

7,

14);

quattro

figli

di S.
servi,
i

e la Vergine, seguiti

da due

Giuseppe spaventati, b. d. sono condotti ai sacerdoti


;

S.
s.

Giuseppe

un servo

cerca, col bastone, di allontanare

quattro figliuoli piangenti

il

pi piccolo,

nel trambusto, caduto a terra, forse percosso (inedito).

78
s. la

(f.

182).

a. d.

Un

servo annunzia

al

sacerdote l'arrivo dei due sposi


b. d.
Il

Vergine e S. Giuseppe seguiti da


;

folla,

sacerdote interroga

due sposi

s.

popolo e servi
Il

(inedito).

79

(f.

186). d.

sacerdote, alla presenza degli anziani e del popolo,


la

d a bere a
meri, V,

S.

Giuseppe
Il

miscela rituale, per provarne

la

castit

^Nu-

11-31); s.
188).

S. G. condotto fuori da un servo (inedito).

80

(f.

sacerdote, alla presenza di

altri

sacerdoti e di anziani,

porge anche

alla

Vergine

la

bevanda

rituale; s. la

V.

condotta fuori

da un uomo, che ha somiglianza

col figlio

maggiore

di S.

Giuseppe ed

fuori

ac-

compagnata
81
(f.

a casa di S. Elisabetta (inedito),


s.

188-^).

La Madonna, accompagnata come


;

sopra,
d. la

di
in

casa inchinata da S. Elisabetta, seguita da due ancelle


colloquio con S. Elisabetta (inedito).

Madonna


82
(t.

i8

dell'

gruppo quali, alzando le mani, dichiarano l'innocenza dei due di sacerdoti e leviti, sposi, b. s. La \'ergine toglie commiato dal sacerdote; d. quattro figli, seguiti da S. Giuseppe, alzano le mani al cielo in ringraziamento, e tutti lieti
190).
a.

d.
i

11

sacerdote d relazione

inchiesta ad un

tornano

alla lor casa (inedito).

EVANGELIARIO GRECO URBINATE


(Cod. Vatic. Urbin.
gt.

2)

PREFAZIONE
Sia per
paleografico,
il

la

evidente somiglianza artistica e sia per


di far

il

raftronto

abbiamo creduto bene


codice

seguire questo evangeliario,

quale, porgendoci
l'et
fu

una data quasi


al

precisa, servir
gr.
II,

anche a confer-

mare

assegnata

Vaticano

1162. conte

Onesto evandi

geliiirio

gi nella biblioteca di Federico

Urbino,

di

cui porta lo

stemma

colle lettere

Y{edericis)
al

Q{oincs),
in

dov essere
cui fu dichiai

acquistato da questo anteriormente


rato duca.
al (1
I

1474, anno

Era
le

registrato nell'antico indice urbinate col n.


di

(')

e porta

19 :
1

imagini
di

Giovanni

II

Comneno. imperatore
i

bizantino,
al

18

144) e
1

Alessio suo figliuolo, nato nel

106 e premorto
2

padre nel

142

[^).

se la nota cronologica al f

del codice, di

mano
(')

posteriore, avesse voluto indicare la data precisa della scrittura,

Quest'antico indice, diremo cosi


:

officiale, della

Biblioteca di Urbino, fu da
Vaticatiae,

me
'1895

pubblicato nell'opera
;

Codices

Urbitiates graeci

Bibliotehcae

Romae,

l'evangeliario

ivi

descritto a pag. lx.


Society, tav.

(')

Per disattenzione, nella A^m.' Palaeographical


scambiato con Alessio
I

106, questo gio-

vane

imperatore (1081-1118);
ci

ma

nel codice la figura di

Alessio giovanile e lo scettro pi piccolo;


carlo con Alessio
I,

esclude la possibilit d'identifiivi

padre

di

Giovanni

II,

tanto pi che poche righe avanti,

stesso al codice assegnato l'anno 1128-1129,

quando Alessio

gi era morto.

in

essa

avremmo

l'anno

ii 28-1

129;

ma
il

ivi

nulla

si

afferma della
di

data del codice. Laonde, per esser

sicuri,

fa

d'uopo contentarsi

una data

oscillante tra l'anno


il

11

19 ed

1143.

Del contenuto di tutto


de^li evangeli fu indicata dal

codice fu da
citata in nota.
(').

compiuta descrizione nell'opera

me data un'abbastanza La sua relazione col testo


tipo paleografico della
xii,

Gregory

Il

scrittura, eh e una buona minuscula del sec.

stato illustrato da

un anonimo

("),

il

quale ha pubblicato

il

facsimile di

una pagina

(^).

Ma

il

valore artistico delle miniature era gi stato osservato e descritto


(1.

dal D'Agincoi'kt (tav. 59) e dal Beissel

cit.

pag. 22-25). Essendo


io

esso un evangeliario ad uso del giovane principe Alessio, come


credo, da pensare che
si

debba riconoscere

in di

esso qualche miniafatti,

tore bizantino dei migliori di quel tempo.


fronte del codice Vatic.
gr.

E
il

mettendolo a

1162,

si

nota

disegno, nella maggior

parte delle figure, un po'

pii

preciso e corretto e migliore la tecnica

dei capelli e della barba, la quale


tolata a guisa di

non sempre a

fiocchi di lana arroIl

lumaca come

nei personaggi di quello.

concetto poi
sib-

non troppo semplice e puerile come nel miniatore


bene
pi serio

delle omilie,
f.

ed elevato, anzi alcune


Il

volte,

come

al

19-57

e 260-r',

alquanto ricercato ed astruso.

codice

consta

di

fogli

325,

alti

mm.
sottile

185, larghi

136, ciascuna pagina contiene 23 linee,

membrana

e scrittura ineguale.

(')

Textkritik des

N.

Testamenles, Leipzig,

1900,
i,

i,

pag. 160;

cfr.

Zahn, G

schichte
(^)
(')

des N. T. Canons, Erlangen und Leipzig,

2,

pag. 456, 457.


106.

The

New

Palaeographical Society, London, 1907, tav.

Matt. 23, 4-13.

DESCRIZIONE
Ges Cristo in trono, poggiando la destra sul capo di Giovanni li Comneno, imperatore costantinopolitano, e la sinistra su quella di Alessio suo figliuolo, che stanno in piedi ai due lati, ispira al primo la Giustizia, al secondo la Clemenza, le quali, personificate in due mezze figure di donne coronate, poggiano le mani sugli omeri del Redentore.

83

(f.

19-2^)

84
in

(f,

20-f).

Il

Natale e

l'

Epifania, a. Nei Paradiso aperto

gli

angeli

festa; d. e s. schiere di angeli,


la

m. Ges

nel Presepe, a destra del


;

Bamdel-

bino

Vergine, seduta, stende


ai

le

braccia per prenderlo

d.

annunzio

l'angelo
il

pastori

s.

tre

Magi. b. d. Un'ostetrica ed un'ancella danno


dell'Arte, tav. 84, testo 2, paai

bagno

al

Bambino
s. S.

(cf.

Garrucci, Storia
in

gina 92-93);

Giuseppe
Matteo.

meditazione del mistero,

suoi piedi pasco-

lano due agnelli.

85

(f.
(f.

21).

S.

86
tista,

109-?^).

e dietro di lui tre discepoli, a.


le

m. Ges Cristo nudo nel Giordano; d. angeli; s. il BatColomba e schiere angeliche che dicui

scendono dal Paradiso,


la

porte

sono spalancate;
si

tra esse

un trono

vuoto, sorretto da cherubini,


cui

b.
in

Tre uomini che

bagnano

nel Giordano,

personificazione a
il

s.,

figura di un vecchio, coricato sul fianco


le

destro, e che poggia

braccio su di un'anfora, da cui sgorgano

acque.

87

(f

no). S. Marco.
s.

88 (f. 167). Iti. regge un flabello,


caria seduto

A S. Elisabetta, in letto, un'ancella porge alimenti, un'altra


discendono da destra con
il

tre altre

altre
;

vivande

d. Zac-

scrive su pugillare

nome
di

di

Giovanni

s. di lui tre

ancelle

o
b.

famigliari,

una delle quali

in atto

muovergli

difficolt

per tale nome.

m. Un'ostetrice ed
89
(f.

un'ancella

una coperta
a

sulla culla; d. su di
S.

danno il bagno al neonato, un'altra stende un tripode acceso la caldaia con l'acqua.
scritto sul

168).

Luca,

il

cui

nome

rotolo spiegato davanti

lui.

90
aperto

(f
gli

2601').

La

discesa di Ges Cristo all'Inferno, a. Nel

Paradiso
;

angeli intrecciano corone,

m. Ges

trae per

mano Adamo
Salomone ed

s.

Eva
per-

ed

altri

patriarchi; d. S. Giovanni Battista, David,


Il

altri

sonaggi dell'antico Testamento, b.

Limbo con

le

porte rovesciate a forma

di croce di

S.

Andrea,

sulla quale

il

demonio

legato

mani

e piedi

d. e

nell'arte bizantina si vegga s. chiavi e serrature infrante. (Su questo soggetto British Se/tool at Rome, London, 1902, I, RiSHFORi'H, Papers of the il
p.

114-119)-

91

(f.

261). S.

mano

celeste,

Giovanni in piedi che detta il Vangelo, ispiratogli dalla ad un giovane scriba (Procoro o Papia cf. Codices Urbbiates
;

graeci, pag.

5).

92. Facsimile della scrittura del codice

Vaticano
;

1162.

In

essa

ci

dato un esemplare della minuscola del secolo XII sono seminunciali Vi ora circolare l'a, il y, il o, Vt,
;

alcune lettere per,

come
/.xi

ora rettangolare,
Tr,

co

presenta non rare volte un prolungamento inferiore


in

le sillabe

sono molte volte

nesso.

93. Facsimile della scrittura del codice Vaticano Urbinate gr. 2. Minusu di essa si vegga la citata tav. 106 scola della prima met del secolo XII
;

della

The Neiv Palaeographical San Marco XV, 46-XVI, 13.

Society.

Il

facsimile

riproduce

il

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