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Secolo dItalia | venerd 15 settembre 2006


coppia, tema centrale della sua produzione, emerge chiaramente un rifiuto della modernit culturale, una tendenza allanacronismo - che poi una preferenza per la Tradizione intesa come culto di ci che connaturato alla condizione umana e ogni aggiornamento viene visto come una contaminazione, uno svilimento: Nei tuoi occhi innocenti, posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor, si dice in Acqua azzurra, acqua chiara. La stessa considerazione vale per lidea che Battisti ha della donna, immune dalle manie progressiste, cos ecco il concetto Perch non sei una mela con la buccia tutta lucida e croccante? Io ti vorrei una mela, vera, semplice, spontanea, rilassante. E non un orologio dal meccanismo sofisticato, complicato, incomprensibile. Non generale-tattico-romantico-crudele. N schiava umile, n santa con candele. (Perch non sei una mela? ), o nelle celebre frase la donna donna e tu una donna sei, che importa cosa fai?. Non occorrerebbe interrogare le canzoni, in quanto il volto e i modi di Battisti mostrano chiaramente quanto luomo fosse riservato, schivo, geloso della sua intimit, comunque nei testi ritroviamo un vero culto per la spontaneit, per limmacolatezza del sentire, che preludono quasi ad un esaltazione dellinfanzia, della purezza del bambino. Un paio di esempi: Nel mio cuor, nellanima, c un prato verde che mai, nessuno ha mai calpestato, nessuno, se tu vorrai conoscerlo cammina piano perch nel mio silenzio anche un sorriso pu fare un rumore o Un bambino conoscerai, non ridere, non ridere di lui (Nel cuore, nellanima). Di contro a questa esaltazione, la figura del bambino invece stata, nellimmaginario del progressismo sin dallepoca della rivoluzione francese, quella di un uomo non ancora compiuto, mancante, nel quale la dea ragione non trova il posto che merita, l occupato dallingombrante presenza della fantasia e del sentimento. Quanta distanza, quindi, tra limmagine di Battisti e quella del giovane collettivizzato del 68, a suo agio solo in un gruppo intorno a un fuoco o, peggio, in manifestazioni violente di piazza, in cui disperdere la propria soggettivit, del resto resa colpevole dai propri guru filosofici e politici! Sembra quindi che i testi, seppur interrogati sommariamente, abbiano risposto con chiarezza al nostro quesito. S, Battisti di destra. Ma qui cominciano nuove domande. Quale delle destre possibili e reali? Direi che, come si fa per i grandi della musica classica, come Beethoven o Stravinskij, possiamo distinguere due grandi fasi, musicali ma anche politiche in senso lato. La prima, durante la collaborazione con Mogol, corrisponde ad un Battisti sociale, aperto al rapporto con laltro, impersonificato nel suo caso dal pubblico. In questo periodo si nota una preoccupazione per la natura, lecologia, una grande attenzione estetica alla vita semplice, provinciale, bucolica in senso traslato. Ne Il mio canto libero ad esempio ascoltiamo: Pietre un giorno case ricoperte dalle rose selvatiche, rivivono, ci chiamano. Boschi abbandonati e perci sopravvissuti vergini si aprono, ci abbracciano. Battisti, in questo caso, si muove in una zona che s politica, ma non adatta ad essere interpretata con i parametri destra-sinistra, piuttosto con quelli di materialismo economico-idealismo. In questo terreno, dalla sua stessa parte, si muove a mio parere anche Pasolini, e non raro, scorrendo i testi del cantante, ravvisare immagini che potrebbero essere state scritte dal poeta.

a figura di Lucio Battisti da sempre nel cuore, nellanima di chi si sente a destra, nei tanti modi in cui questo pu accadere. A otto anni dalla scomparsa del pi grande personaggio della musica leggera italiana, una manifestazione ci d un importante spunto non solo per ricordarlo, ma per riflettere un po sul perch di questa assonanza politico-musicale, e sulla valenza del messaggio, della musica e della persona di Battisti. Questa occasione Il mio canto libero, una serata che questa sera Portorecanati dedica ai pezzi pi celebri del cantautore, eseguiti dal gruppo Anime latine. La manifestazione sar seguita da un dibattito cui parteciper il Senatore di Alleanza nazionale Andrea Augello e molti altri esponenti del partito in ambito regionale. Indubbiamente si tratta di unottima occasione per avvicinare la piazza ai contenuti della destra, puntando su di un veicolo, quello musicale (e culturale in genere), che garantisce partecipazione e grande forza comunicativa. Battisti e la destra, dicevamo. Si tratta di un rapporto mai chiarito, spesso supposto, probabilmente senza errore. Ricordiamo il planando sopra boschi di braccia tese con cui Annalisa Terranova diede il via alle discussioni su questo tema, e le tante repliche che seguirono. Battisti fu segnato dalla vicenda del padre, fascista che sub un feroce pestaggio ad opera dei partigiani resistenti. Si pu supporre che questesperienza lasci un qualche segno. Oltre a ci, possiamo ricordare, usufruendo delle informazioni tratte dalle pagine di Fascisti Immaginari di Lanna e Rossi, come in effetti vi siano delle credibili testimonianze sulla posizione politica di Battisti. Tra le altre spiccano quella del Professor Paolo Signorelli e di Omar Calabrese, sulla giovanile militanza in Ordine Nuovo, e quella del giornalista Adalberto Baldoni sulla sua presenza nella Giovane Italia. In merito a questultimo fatto, c la conferma anche di Marco Valle che su Linea ricord la presentazione della canzone E tu sarai uno in pi con noi presso il Quadrato, circolo della Giovane Italia di Ancona. A parte ci che realmente fu, conta quel che ieri e ancora oggi viene percepito, non solo a destra. Da sinistra, sia Gianni DElia che Lidia Ravera collocarono Battisti tra le file del Msi, pur notandone il valore. Dario Fo invece, come solitamente fa con il suo manicheismo militante, ne sottoline, in letture pubbliche dei testi delle canzoni, leccessiva licealit e la totale assenza di realismo di classe. Battisti fu fascista soprattutto per quelli di sinistra, quindi. In realt, una delle interpretazioni che pi spesso sono state date a questa militanza, o questo arruolamento, quella che chiamerei negativa. Consiste in questo: Battisti fu naturalmente di destra perch evit di schierarsi in quelle fila di cantanti

Battisti, ecco perch resta nel nostro cuore L


MATTEO SIMONETTI

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Lucio Battisti durante un concerto. Sotto: la copertina dellalbum Un donna per amico

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Al grande cantautore scomparso otto anni fa Porto Recanati dedica questa sera uno special cui seguir un dibattito. Il carattere politico delle sue canzoni evidente, basta ascoltarle
organici, tutti pi o meno progressisti, che in quel periodo promulgavano ribellioni giovanili varie, disinibizione sessuale e comportamentale, cantavano le belt degli stupefacenti, in una sorta di euforia di massa che presto, quasi subito, divenne moda. In questa interpretazione c sicuramente del vero, dato che Battisti tenne sempre fuori dai suoi testi la politica dei partiti. Ma la politica, quella vera, fa capolino in ogni attivit delluomo cos come in ogni suo pensiero, ed era inevitabile che cos accadesse anche nella vicenda delluomo Battisti. Se una lettura politica forte, fondata, reale, pu essere data del mondo della musica colta, per di pi solo strumentale, cio quanto di pi astratto pu esserci, e per accorgersene basta consultare la letteratura critica su Schoenberg e Stravinskij, figuriamoci se ci non sia possibile, e normale, in un ambito come quello della canzone popolare, che si intreccia invece fortemente con il reale, la societ, il costume. Pertanto, invece di scervellarci su se, come e quando Battisti abbia sostenuto i principi della destra, andiamo a chiederlo direttamente a lui, interrogando i testi delle sue canzoni, che sono lespressione pi sincera dellanimo di un artista, ancor pi che le parole meditate di unintervista. In un momento storico in cui la sinistra giovanile inneggiava allamore libero, al sesso depurato da ogni inutile pulsione emotiva e sentimentale, Battisti ribadisce invece la propria predilezione per il rapporto di coppia esclusivo, con tanto di gelosia, tradimenti, struggimenti. Lo troviamo fortissimo, ad esempio, in Non Francesca, Fiori rosa fiori di pesco, Mi ritorni in mente. Daltronde Battisti sembra dare un giudizio diretto del movimento sessantottino: in Una giornata uggiosa il cantautore sogna gente giusta che rifiuti di esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda. Ne Il mio canto libero troviamo poi quello che pu essere quasi un manifesto contro il relativismo, il controcanto pi attuale del movimento: E la verit si offre nuda a noi, e limpida limmagine, ormai. Nuove sensazioni, giovani emozioni, si esprimono purissime in noi. Nel pensiero di Battisti sullamore di

Premiato il maestro Beat

A Ferlinghetti lOscar di poesia al Lerici-Pea


a dieci anni, all'interno del Premio Lerici-Pea (uno dei pi significativi riconoscimenti letterari dItalia, che pu vantare una lunga storia e molti nomi prestigiosi nel proprio albo doro), viene assegnato un prestigioso premio allopera poetica, una sorta di Oscar della poesia che negli anni ha posto il proprio sigillo sulla figura e sulle opere di autori come Giudici, Luzi, Bertolucci, Adonis, Bonnefoy, Enzensberger, Gelman, e, lanno scorso, il Nobel Heaney. Per il 2006 il comitato organizzatore del premio ha scelto di assegnare il premio al poeta, pittore, editore americano Lawrence Ferlinghetti, icona della beat generation. La pre-

miazione fissata, come sempre, a Villa Marigola a Lerici, in provincia di La Spezia, domenica prossima allinterno della cerimonia, in programma a partire dalle ore 16,30, in cui vengono assegnati anche i riconoscimenti nelle altre sezioni. Lassegnazione del premio loccasione per luscita, in una serie apposita della collana Lyra di Interlinea, di una nuova raccolta di poesie di Ferlinghetti che contiene anche alcuni inediti. Il volume, in libreria nei giorni della premiazione, porta il titolo suggestivo di Il lume non spento ed stato curato da Massimo Bacigalupo. Ferlinghetti nato a New York nel 1919, un poeta e pittore ma soprattut-

to uno dei pi illustri esponenti della Beat Generation. Nel 1953 fond a North Beach, quartiere italiano di San Francisco, la celebre City Lights, libreria e casa editrice che ha dato voce ai poeti e scrittori del movimento. Il successo dei beat arriva grazie al processo sul sequestro dellUrlo di Ginsberg; levento infatti catalizza i riflettori del mondo americano sullattivit di questi ribelli anticonformisti con una causa da sostenere. Ferlinghetti ha pubblicato tutti i letterati del circolo, e a lui si deve linvenzione dei tascabili economici, progetto avviato per favorire la vivacit letteraria e per far prender forma al suo progetto di libreria come punto di incontro fra

autori, lettori e critici. La poesia di Ferlinghetti interamente attraversata da un lirismo spontaneo, capace di esprimere le contraddizioni e, insieme, la semplicit della condizione umana, senza imprigionare lindividuo in gabbie ideologiche. Si rivolge ai lettori doggi attraverso taglienti aforismi e perle di saggezza. Lautore canta con pulita naturalezza la storia del popolo, canta la vita interiore della vita e il bisbiglio dellesistenza umana. Il programma della serata donore di domenica prossima, prevede, accanto allintervento del poeta premiato, un reading di poesie degli autori che nei dieci anni hanno ricevuto questo premio

alla carriera, protagonista l'attrice Pamela Villoresi. Nelloccasione verranno assegnati anche i riconoscimenti per le altre sezioni del premio Lerici-Pea. Il premio per lopera edita (assegnato questanno da una giuria popolare che ha scelto allinterno di una rosa selezionata dalla giuria tecnica) va a Sebastiano Grasso, autore del volume Il talco sotto le ballerine. (Edizioni Es). Il premio per linedito va a Graziella Colotto, giovane poetessa di Lerici, gi vincitrice di numerosi premi. Ha pubblicato due volumi di poesie, il primo con la prefazione di Giuseppe Conte, il secondo con la prefazione di Paolo Bertolani. S. DI.

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