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Obesit: una via di uscita


Sono grassa, devo fare le dieta. Quante volte abbiamo detto o sentito questa frase? E quante volte la dieta veramente riuscita a funzionare una volta per tutte? Il problema sempre quello, per tanta gente e spesso, per questa gente, per tutta la vita. Perch? Si comprende il perch quando si pensa alla definizione, alla distribuzione nel mondo e alle cause dellobesit. Questultima si definisce come un aumento eccessivo del grasso corporeo (corrispondente a un valore di indice di massa corporea, o IMC, superiore a 30 kg per metro di altezza al quadrato), colpisce moltissime persone (in alcune zone dItalia e del mondo e in certe fasce det oltre il 20%) e dipende da una sproporzione fra lintroduzione di calorie con il cibo rispetto al dispendio energetico con lattivit fisica (pi che lo sport vero e proprio, che praticano in pochi) e il metabolismo individuale. Lultimo elemento quello che fa veramente la differenza. Tutti

Perch noi discendiamo dalluomo delle caverne. Nella preistoria si moriva presto, perch solo con la caccia si trovava il modo di mangiare e quando la carestia mieteva tante vittime solo chi aveva un metabolismo lento e capace di accumulare depositi di energia sotto forma di grasso poteva sopravvivere fino al ritorno di condizioni di vita accettabili. I sopravvissuti erano in nostri avi, che per, non avevano modo di essere sedentari perch non avevano macchine, telecomandi, computer, ma solo gambe e braccia efficienti. Adesso quel patrimonio di geni favorevoli sta diventando la nostra minaccia, perch siamo bravissimi a accumulare grasso ma quasi incapaci di incorporare nella nostra vita le abitudini che in unaltra epoca ci avrebbero consentito di essere magri. Se non ci si muove abbastanza, per il semplice fatto di mangiare una mela in pi al giorno si possono accumulare uno-due chili allanno? I nostri bambini stanno oggi superando quelli statunitensi per frequenza di sovrappeso (la Campania ha il triste primato italiano di bambini obesi ma tutta Italia ha sempre meno bambini normopeso e soprattutto sempre pi bambini che non sono abituati a nessuna forma di movimento). Soprattutto questultima considerazione ci deve far meditare su errori grossolani nello stile di vita e su dove questi ci possono portare. Non tanto il piacere della tavola ad essere pericoloso, quanto la sedentariet ad esso abbinata. Sicuramente un atteggiamento pi consapevole con ci che mangiamo o beviamo, ad esempio rispetto a quanti zuccheri ingeriamo quotidianamente tra succhi di frutta (addizionati di altri zuccheri oltre

pensano di dover mangiare meno per dimagrire e, se si digiuna o quasi, si perdono facilmente una decina di chili ma poi quasi sempre il peso torna ai livelli di partenza se non pi in alto. Perch?

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a quelli gi presenti nella frutta stessa) e caff sempre zuccherati potrebbe giovare al nostro stato di salute generale, ma il vero salto di qualit risiede nellinnescare un processo globale di mutamento delle nostre routine, che non si pu basare solo su ci che mangiamo, ma deve per forza tener conto di come usiamo il nostro corpo e dello stile di vita che facciamo. Daltra parte, le diete fai da te durano poco per almeno tre

Inutile aggiungere che il rimedio miracoloso trovato in farmacia o su internet lascia assolutamente il tempo che trova se nel frattempo non si innescato il vero miracolo: il cambio di abitudini. Studiando e trattando persone con obesit e con il diabete - che spesso la conseguenza del soprappeso ho capito che il risultato ottenuto da un insieme di persone, dove troviamo sicuramente il paziente al primo posto, ma subito dopo la famiglia del paziente, chi gli sta vicino e fa parte della sua quotidianit, e poi gli specialisti che lo aiutano a liberarsi delle funi intrecciate da cui questo non riesce a svincolarsi: psicologo, preparatore atletico e dietista soprattutto. La parola team va molto di moda oggi: tutto si riesce a fare grazie al team. Pensate solo alla formula uno, alle moto GP e al campionato di calcio: basta che cambi qualche elemento del team per vedere crollare squadre che fino allanno prima vincevano tutte le gare o partite che vogliamo. Lesperienza mia e della letteratura mondiale insegna che una buona visita endocrinologica integrata da esami ormonali consente di indirizzare bene la cura di chi obeso ma il mantenimento nel tempo degli obiettivi prefissati si ha solo con la collaborazione fra un medico (meglio se endocrinologo) e uno psicologo esperto in motivazione, un istruttore capace di individualizzare la programmazione dellattivit fisica e alloccorrenza un dietologo in grado di riadattare periodicamente lalimentazione alle esigenze che via via cambiano. Pu sembrare molto, e sicuramente non poco, ma un cammino che al contrario di mille tentativi sporadici a breve durata ha un senso, una direzione, e come diceva Lao Tse: Anche un viaggio lungo mille chilometri inizia con un piccolo passo. A cura Dott.ssa Giovanna Strollo (Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio)

motivi: sono irrazionalmente prive di certi nutrienti, sono spesso monotone e soprattutto, lorganismo impara a consumare sempre meno, fino al punto di ingrassare nuovamente mangiando pochissimo, se non ci si muove abbastanza.

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