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ebook HYPE!

la guida di al mondo degli ebook

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ebook HYPE! la guida di Finzioni al mondo degli ebook

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Una breve guida al mondo degli ebook e degli ereader, pensata e scritta per chi non ne sa (quasi) nulla e vuole farsi unidea. Niente roba da smanettoni, solo qualche consiglio da lettori a lettori!

Indice
1. Che cos' un ebook? 2. Come scegliere un lettore? 3. Come funziona il mercato degli ebook? 4. Come cambia il modo di leggere? 5. Cosa possiamo aspettarci dal futuro?

a cura di eFFe

abcdeeffe.wordpress.com

testo aggiornato al 15 ottobre 2010

Photo credit pag. 7: http://bookporn.tumblr.com/post/1244289852/joyismymiddlename-the-art-of-reading-is-in Photo credit pag. 10: http://bookporn.tumblr.com/post/1251020647/mothgirlwings-c-1930s 1

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1. Che cos un ebook?


Nellebook io vorrei che si salvasse la possibilit di bagnarsi il dito, che fondamentale, una soddisfazione orale che risale allinfanzia. Forse leggiamo libri perch non abbiamo pi il ciuccio" Umberto Eco

Lo dicevamo gi qualche tempo fa: ebook di qua, ebook di l, il futuro digitale, no non vero, il libro cartaceo scomparir, ma Eco ha detto di no, e invece s Per gli addetti ai lavori la questione di come cambieranno non solo le modalit di fruizione di un libro ma anche (e soprattutto) la strutturazione del mercato editoriale non un tema nuovo, ma dopo tante piccole schermaglie, il dibattito ha preso fuoco questestate e quello che si prospetta un autunno caldo. Ebook hype baby! Noi labbiamo seguito da vicino e siamo in grado di mettere un po di chiarezza sullannosa questione che attanaglia ogni lettore: Ma a me che mi cambia???. Confusi? Incerti? Siete attratti dai libri digitali ma non riuscite a staccarvi dal piacere feticistico di un parallelepipedo di carta o dalla soddisfazione orale dinumidirsi la punta dellindice per sfogliare le pagine? La vostra casa invasa dai libri e non avete pi spazio per il letto? Vorreste racchiudere tutta la vostra biblioteca in un lettore 10 15? State tranquilli: a partire da oggi e per cinque giorni su Finzioni vi spieghiamo tutto quello che c da sapere sulluniverso ebook: cosa sono, come funzionano, che ereader scegliere, come funziona il mercato dei libri digitali, in cosa ci guadagniamo noi lettori, come cambiano in generale le modalit di lettura e che scenari futuri possiamo immaginarci. Partiamo dallABC: che cos un ebook? Un file. Nientaltro che un file. Semplicissimo. pesante banalissimo allora SD ne una alla file. Niente carta, Un che niente inchiostro, nessuna borsa spalla. Capirete

qualsiasi

memoria

stick, una pennina, una scheda possono contenere tantissimi! Questo la prima caratteristica fondamentale degli

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ebook: non occupano spazio. E, in quanto files, possono essere trasferiti, inviati, scambiati, fatti girare sulla rete e cos via. Naturalmente, come tutti sappiamo, di files esistono vari tipi o formati; lo stesso vale per gli ebook. In fondo, anche i libri cartacei nascono da files: un editore manda alla tipografia il pdf dal quale si stamper poi il libro: e infatti il pdf pu essere sicuramente considerato un formato di libro elettronico. Cos come, in maniera pi elementare, i file di testo in formato doc, rtf, txt e persino html. Ma il formato migliore, quello pi diffuso, versatile e comodo decisamente lePub, che presenta innumervoli vantaggi: in primo luogo uno standard aperto, e questo significa che chiunque pu collaborare a migliorarlo; proprio perch aperto, esso ha il grande pregio di adattarsi al tipo di supporto. In poche parole, un file ePub viene letto da praticamente qualsiasi lettore. Esistono in realt tanti altri formati, tutti pi o meno leggibili dai vari e-reader in commercio, salvo il celebre Kindle di Amazon, che utilizza un formato proprietario, e cio il mobi. Avete un Kindle? Nessun problema! Se il vostro hard-disk pieno di pdf che volete leggere, baster convertirli in files mobi con un software dedicato. E noi consigliamo Calibre, che funziona benissimo e in pi open-source! Dunque gli ebook, in quanto file, possono essere scaricati dalla rete. A partire da Amazon fino al neonato Biblet in Italia (che per ha mostrato qualche problema di funzionamento nei suoi primi giorni di vita) ormai si moltiplicano gli ebook stores. Occhio per! Se da una parte molti testi classici (cio quelli su cui non esistono pi diritti di sfruttamento commerciale) sono offerti gratuitamente o a pochi spiccioli, le novit ed anche parecchi titoli di catalogo (le famose backlist) vengono distribuiti a prezzi non cos convenienti e per di pi corredati da DRM (Digital Rights Management), ossia dei lucchetti digitali che ne consentono luso su di un unico dispositivo. Questo significa che se scarichiamo un libro DRM-mato (come si dice in gergo) lo potremo leggere solo sul nostro PC e non saremo nemmeno in grado di trasferirlo sul nostro iPad o sullo smartphone. Ahi ahi ahi! Naturalmente, ogni lucchetto ha il suo scassinatore: basta fare un giro su Google un pomeriggio Ma le questione dei diritti si lega a quella dei prezzi e pi in generale alla forma che sta prendendo il nuovo mercato degli ebook. Prima di affrontarle, vediamo come fatto un ereader.

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2. Come scegliere un lettore?


Lassunto di base questo: non si d ebook senza ereader. O meglio: si d, ma come avere una tanica di benzina e non avere la macchina. Qui le cose cominciano a farsi complesse. Allora permetteteci un piccolo consiglio: volete approfondire? Saperne di pi? Indagare nei meandri dell'universo ebook come una novella Enterprise ai confini dello spazio? Bene, allora seguite i nostri link, e soddisferete tutte le vostre curiosit!

Un'altra domanda che toglie il sonno a chi ancora indeciso se lanciarsi o meno in questo Nuovo Mondo : Che ereader comprare?. In effetti il mercato comincia a fornire una scelta piuttosto vasta (senza considerare smartphone vari e iPhone, che pure sono in grado di leggere ebook) e questo pu generare imbarazzo, soprattutto in virt della molteplicit di formati ebook che abbiamo visto. La nostra risposta, da lettori voraci quali siamo, chiara: dipende da che uso vogliamo farne. Un buon e-reader deve consentirci di leggere comodamente i nostri libri o le riviste e i giornali: questo il dato di partenza. Se poi fa anche il caff e lo fa buono tanto meglio, ma non per quello che lo compriamo. E qui sgombriamo subito il campo da un falso dilemma, rappresentato da due nomi altisonanti: iPad o Kindle? L'iPad non fatto SOLO per leggere libri, fa ANCHE quello e lo fa discretamente, posto che non vi passiate davanti le ore. Il Kindle progettato esclusivamente per leggere, e quel poco altro che fa torna utile ma non esattamente eccezionale. La differenza principale,
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per noi lettori, sta nello schermo: retroilluminato il primo - e quindi potenzialmente stancante nel lungo periodo -, basato su tecnologia eInk il secondo, molto pi riposante per gli occhi. Tra i criteri per la scelta di un buon ereader quello della qualit dello schermo diventa primario, insieme alla capacit di leggere pi formati - ma non il solo, si capisce. La capienza della memoria, la presenza o meno di uno schermo touchscreen o di una tastierina comoda, la possibilit di prendere appunti e apporre segnalibri, e soprattutto la facilit con cui si possono acquistare contenuti online e trasportarli sul lettore stesso. Del resto, se da una parte possiamo usare l'ereader per leggerci quelle tonnellate di manuali in pdf che negli anni abbiamo scaricato dalla rete, dall'altra non vorremo certo privarci della possibilit di acquistare l'abbonamento a una rivista specializzata e trovare l'ultimo numero automaticamente e comodamente depositato nella memoria del nostro lettore. N quella di acquistare per due soldi i grandi classici della letteratura, non cos? Come dicevamo, la scelta sul mercato si fatta ampia. Tanto ampia che fra qualche mese sembra che saranno a disposizione anche i primi lettori a colori, per la gioia di chi legge fumetti o testi pieni di grafici e tabelle. In Italia i produttori e i rivenditori si stanno organizzando per fronteggiare il periodo natalizio, che sar il vero banco di prova delle nuove tecnologie di lettura. Ma qui bisogna aprire una parentesi e fare un passo indietro: quella degli ebook e dei rispettivi lettori una cultura che nasce negli Stati Uniti e solo da poco sbarcata sulla penisola; questo significa che dall'altro lato dell'Atlantico che le tecnologie, gli usi e in generale i paradigmi di diffusione degli ebook si sviluppano. Lo stesso vale allora per gli ereader: chi volesse comprare un Kindle o un Nook (il lettore di Barnes & Noble) deve importarlo dall'America e pagare i relativi costi di spedizione. Il mercato italiano, per il momento, offre lettori interessanti, ma che hanno il non irrilevante difetto di costare un bel po' di pi rispetto ai concorrenti statunitensi: se fate un giro sui principali siti di vendite online, non troverete nulla al di sotto dei 200 euro, con un prezzo medio di circa il doppio dei lettori statunitensi. E senza nemmeno considerare i 500 euro - minimo! - che bisogna sborsare per un iPad. Insomma, avete voglia di provare e non sapete quale scegliere? Date allora un'occhiata alle centinaia di recensioni che si trovano sulla rete, persino su YouTube. E quando avrete scelto il vostro lettore, ricordate quello che diceva Stephen King: quello che conta la storia!
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3. Come funziona il mercato degli ebook?


Ora che possediamo le nozioni di base, possiamo cominciare a guardarci intorno per capire che ruolo abbiamo noi lettori nel mercato degli ebook. Per farlo, per, dobbiamo in primo luogo dare un'occhiata al suo funzionamento rispetto al tradizionale mercato di libri cartacei. Come funziona(va) quest'ultimo? In poche parole e semplificando al massimo: l'autore scrive il libro, l'editore ne cura la pubblicazione, la stampa e talvolta la promozione, il distributore lo porta nelle librerie dove il il libraio lo vende e noi lettori lo compriamo. Il prezzo di copertina deve quindi servire a pagare tutte queste figure. Naturalmente i prodotti editoriali sono tantissimi e molto diversi l'uno dall'altro (pensate per esempio ai libri di scuola superiore o a quelli per bambini) ma in generale possiamo dire che del prezzo che noi paghiamo una percentuale tra l'8% e il 12% va all'autore, una buona met se la dividono il distributore e il libraio, il resto va all'editore, che quello che si assume il rischio imprenditoriale. Questi sono i conti della serva, sia chiaro, e le percentuali variano abbastanza a seconda che si tratti di un bestseller o del manuale di apicoltura biodinamica. Nella filiera di un libro cartaceo i costi pi alti sono generalmente rappresentati dalla distribuzione e dal magazzino, e solo secondariamente dalla stampa. Ora, l'apparizione dell'ebook "interferisce" in questa filiera: in che modo? Beh, perch i costi di produzione (non essendoci la stampa), di distribuzione (che tutta fatta online) di e magazzino editori che (che praticamente gi non esiste) subiscono e un drastico calo, riducendosi in buona sostanza alla sola gestione di un sito/database (cosa che, nel caso grandi possiedono strutture, risorse personale, costituisce probabilmente un costo fisso). Alcuni autori se ne sono accorti e infatti hanno cominciato a chiedere l'aumento delle loro royalties, che ora gravitano intorno al 25%. E ci ci sembra giusto, anzi, si pu ancora migliorare. Ma per quanto riguarda i prezzi di copertina - che sono quello che a noi lettori pi interessa - come sono cambiate le cose? Vediamo cosa succede attualmente in Italia. Il solito casino. Il mondo editoriale, in questo 2010 che ha segnato l'approdo del mercato di libri digitali in Italia, ha cercato di salire su un treno in corsa, senza chiedersi dove stesse andando e se fosse possibile determinarne la direzione. In pratica gli editori che pubblicano ebooks decidono in maniera completamente autonoma la politica dei prezzi, non seguendo il mercato ma strutturandolo secondo i loro interessi. Non solo aggiungono i DRM ai libri, rendendo cos difficile la diffusione di una cultura degli ebook
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e fomentando la pirateria, ma propongono dei costi che non invogliano per niente gli indecisi a scegliere un libro digitale piuttosto che uno cartaceo. Le variazioni di prezzo rispetto a un libro di carta, a seconda degli editori, vanno da uno striminzito 16% a un pi decente 50%, attestandosi di media tra il 20 e il 30%. Biblet, il neonato ebook store del duo Telecom/Mondadori, offre un ribasso medio del 35% rispetto a un hardcover. A tutto ci c' da aggiungere il fatto che il governo non aiuta molto il settore ebook, per i quali l'Iva al 20%, a differenza del 4% richiesto per un libro tradizionale. Ora, facciamo un esempio. Hemingway (prendiamo un autore che non c' pi, cos non offendiamo la sensibilit di nessuno) pubblica un nuovo capolavoro. L'editore (di fantasia) Mondaiolo lo pubblica in cartaceo e digitale: il primo costa 20 euro e il secondo 15 euro. Io sono un fan di Hemingway, possiedo un ereader, ma non ho al momento n 15 euro n tantomeno 20. Che faccio? Faccio un giro in libreria oppure online e mi accorgo che diversi negozi vendono il cartaceo gi con uno sconto del 15%, cio a 17 euro. Uhm. La possibilit che io acquisti l'ebook si riduce drasticamente, visto che per soli 2 euro di differenza mi porto a casa quel parallelepipedo di carta che adoro. Oppure succede che me ne dimentico perch sono preso a pagare le rate del mutuo e dopo qualche mese, passeggiando di fronte a una libreria, mi accorgo che gi uscita la versione paperback del capolavoro di Ernie, e costa i soliti 9,90 euro. Addio ebook.

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Morale della favola? Che per leggere un buon libro o bisogna esser ricchi di famiglia o bisogna fare acrobazie per districarsi tra le liane di un mercato che esclude dalle sue considerazioni quelli che ne compongono l'ossatura stessa: i lettori. E che in questo modo le possibilit che la lettura in digitale si affianchi a quella tradizionale si abbassano notevolmente, perch non ci sono incentivi di sorta (ancor di pi se consideriamo il prezzo medio di un ereader in Italia, come abbiamo sottolineato). Insomma, il mercato italiano degli ebook nasce con le ali tarpate. Al di l delle giuste osservazioni di carattere economico, poi, resta il fatto basilare che il libro, digitale o meno, un veicolo fondamentale di cultura e civilt; e che renderne difficile la diffusione un pessimo servizio che si fa al mondo.

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4. Come cambia il modo di leggere?


Diremo una banalit, ma ogni cambiamento tecnologico reca sempre con s una piccola rivoluzione nei gesti, nelle abitudini e nella stessa mente delle persone. Pensate al telefonino cellulare e a come sono cambiati i modi della seduzione grazie agli SMS, per esempio. Succeder lo stesso con gli ebook? In realt sta gi succedendo, e noi vogliamo cercare di capire come - o meglio, vogliamo provare a rispondere alla domanda: Come cambia la nostra vita di lettori ora che esistono gli ebook?. Primo dato: il nostro portafoglio alleggerito di almeno due centoni. Bisogna dirle queste cose, soprattutto ai produttori di ereader! Secondo dato: fino ad ora la tecnologia relativa al mondo degli ebook ha cercato di riprodurre quella che la nota, familiare esperienza di lettura su carta. Con qualche limite, evidentemente, visto che per quanto ci sia andata vicina, non si tratta esattamente della stessa cosa. Ma anche con qualche vantaggio in pi, in primo luogo la trasportabilit di intere biblioteche in poche centinaia di grammi, la possibilit di accedere a librerie online molto ricche, oppure l'uso di dizionari inclusi nei lettori. E fin qui non varrebbe neanche la pena di discutere, perch la questione si limiterebbe a una faccenda di gusti personali: carta vs. schermo, edizioni digitali economiche vs. edizioni a stampa curatissime, o, al massimo, gusto del retr vs. passione per il moderno - a volerla mettere in termini estetici. Ma il punto centrale un altro: la lettura sta diventando sempre pi "social", come di dice adesso. E le prove non mancano. 1. Si moltiplicano i social networks destinati ai lettori: dai tradizionali aNobii, Goodreads e Shelfari, che funzionano come scaffali virtuali ma anche come luoghi d'incontro e discussione tra lettori e tra autori e lettori (soprattutto Goodreads), ai recenti Bookliners (di cui abbiamo parlato qualche tempo fa) e ai progetti in via di sviluppo come OpenMargin e OpenBookmarks. 2. Alcuni ereaders (Kindle in primis, ma anche l'iPad) includono delle funzioni di condivisione, sia dei segnalibri che degli appunti presi: voi cio sottolineate una frase e il lettore vi dice quante altre persone l'hanno sottolineata, tanto che esiste pure una classifica! Oppure vi permettono di scambiare le vostre annotazioni su Facebook o Twitter.

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3. I forum, i blog e le testate online (noi!) sono sempre pi importanti nel determinare il successo di un autore rispetto a un altro, grazie al passaparola, alle recensioni, allo scambio di appunti. E' evidente che queste

nuove pratiche di lettura sono possibili solo grazie alle nuove tecnologie. Qualcuno storcer il naso di fronte a quello che appare un vero di shift, e proprio (o dice mutamento paradigm paradigma come

qualcun altro ridendo sotto i baffi...), e - non senza ragione - argomenter a favore di una lettura che deve essere faticosa, frutto di ricerca, tutta dedita alla profondit e cos via. Altri ancora, pi apocalittici, grideranno alla morte delle librerie, dei librai e dei bibliotecari come figure intermedie tra autori e lettori. Ma i dati dimostrano che sia gli imprenditori pi attenti che i librai e i bibliotecari pi aggiornati, hanno colto le potenzialit degli ebook e delle nuove tecnologie e le hanno volte a proprio vantaggio. Per esempio, la catena di librerie inglese Foleys ha incrementato le vendite del cartaceo, attribuendo il suo successo alla vasta offerta in tutti i settori ed a un personale altamente specializzato. Mentre invece i bibliotecari americani - razza superiore, dotata di grandi capacit, visione e soprattutto sostanziosi fondi - sono gi assai pi avanti nell'adozione di ebooks: una ricerca che ha interrogato pi di 1800 biblioteche pubbliche ha prodotto risultati di grande interesse. Tra le biblioteche accademiche ben il 94% adotta da tempo ebooks, mentre la proporzione scende al 72% per le biblioteche pubbliche e al 33% per quelle scolastiche. Detto altrimenti: un liceo su tre in America usa libri elettronici. E in Italia? L'analisi del mercato che abbiamo svolto poco fa non d adito a grandi speranze. Per il momento tra i lettori c' scetticismo, dovuto sia agli alti prezzi degli ereaders che a quello degli ebooks, il cui appeal rispetto ai libri di carta resta ancora basso. Ma questa sembra essere una caratteristica tutta italiana, che non

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necessariamente

va

attribuita

alle

tecnologie

in

quanto

piuttosto

alla

scarsa

lungimiranza degli operatori economici (gli editori, per capirci...). Il bello di tutta questa vicenda, paradossalmente, che non ha nulla di nuovo. Eh gi! Come al solito, c' sempre un sapientone che aveva gi detto tutto un sacco di tempo prima! E noi vi diciamo chi e cosa ha detto, cos potete farvi belli con la vostra fidanzata oppure con il commesso strafico della vostra libreria. Si tratta di Walter Benjamin, in "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilit tecnica", un saggio pubblicato 74 anni fa:

Le copie sono state detronizzate, il modello economico basato su di loro sta crollando. In un regime di copie gratuite in abbondanza, esse non costituiscono pi la base della ricchezza. Sono le relazioni, i legami, le connessioni e la condivisione. Il valore [di un'opera] si spostato dalla copia ai molti modi di citare, annotare, personalizzare, editare, autenticare, mostrare, sottolineare, trasferire e affrontare un'opera

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5. Cosa possiamo aspettarci dal futuro?


Verrebbe quasi da parafrasare Rutger Hauer nelle scene finali di Blade Runner: Io ne viste cose che voi lettori non potreste immaginarvi: ereaders che preparano succulenti caff aromatizzati, ebooks letti con la voce di Marlon Brando, editori lungimiranti prendere il sole sulle spiagge di Giove ed editori incompetenti soffiarsi il naso con tomi di mille pagine.... Come sar il futuro della lettura? Bella domanda, che non ha una ma tante risposte, a seconda non solo dei gusti e delle preferenze di ciascuno hic et nunc, ma anche in relazione alla capacit di visione degli addetti ai lavori, delle dinamiche che assumer il mercato dei libri e delle possibilit che la tecnologia metter a disposizione. Dunque il destino della lettura - o meglio, delle molteplici pratiche di lettura - si giocher all'interno di un triangolo i cui vertici saranno per l'appunto le preferenze dei lettori, gli interessi del mercato e lo sviluppo della tecnologia. Tre cose, si capisce, indissolubilmente legate.

Proviamo a immaginare qualche scenario (occhio, abbiamo detto "immaginare", e questo significa che non sta scritto da nessuna parte che le cose che seguono dovranno accadere per forza...):

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1. Come abbiamo visto, la lettura diventa sempre pi "social" - a dei livelli davvero impensabili fino a pochissimo tempo fa. Per esempio, si potrebbe leggere un ebook e grazie alla connessione internet vedere chi, nel tuo network di amici, sta leggendo lo stesso testo e a che pagina arrivato. Oppure registrare un'annotazione vocale su un particolare paragrafo o frase, e metterla a disposizione delle altre persone del proprio network. Qualche giovane rampante ha pensato bene di suggerire queste cose a Steve Jobs e Jeff Bezos (i boss di Apple e Amazon), nella speranza, magari, di essere assunto. 2. Essere "social" significa anche essere interattivi. Si pu cio interagire con un ebook in modo da ottenerne molte pi informazioni di quelle che normalmente si ottengono dalla semplice lettura: statistiche, approfondimento su personaggi o situazioni o luoghi, riferimenti a temi o problemi relazionati (nel caso della saggistica, soprattutto); oppure si pu addirittura partecipare alla costruzione di una storia suggerendo o scegliendo soluzioni, contesti, stili. Insomma, il concetto non nuovo di fan fiction (o communal fiction, come dicono forse in maniera pi azzeccata i Wu Ming) declinato in maniera innovativa grazie ai nuovi devices. 3. Date le caratteristiche principali degli ebook - l'assenza di peso e la possibilit di farli girare sulla rete - assume un'aura del tutto nuova l'idea stessa di biblioteca. Robert Darnton (uno storico americano famoso per aver scritto un libro su un massacro di gatti avvenuto nella Francia del Settecento) ha immaginato un futuro in cui esista il corrispettivo digitale della Library of Congress: l'ha chiamata "National Digital Library". Una biblioteca aperta a chiunque abbia un computer o un lettore connesso in rete, un deposito enorme di informazioni e cultura, insomma una vera e propria manna per il genere umano (chiss cosa ne avrebbe detto Borges...). E' chiaro che i problemi da risolvere sarebbero tantissimi e di ordine diverso (tecnologico, finanziario, legale etc.) ma la visione di Darnton ispira anche un certo moderato ottimismo, soprattutto considerando che passi in questa direzione vengono gi presi: gli Olandesi, per esempio, stanno digitalizzando ogni loro singolo testo prodotto dal 1470 a oggi, i Francesi hanno destinato 750 milioni di euro alla digitalizzazione del loro patrimonio culturale (si sa, la grandeur francese...) mentre i Giapponesi, per la stessa cosa, stanno spendendo 12,6 miliardi di yen. [Piccola nota polemica: mentre in Italia le biblioteche pubbliche sono costrette a cercare sponsor esterni o a farsi regalare - paradosso dei paradossi - i libri dai lettori...]

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Queste sono solo alcune possibilit per il prossimo futuro. C' chi ne discute da tempo ormai (anche in Italia), e chi invece non ne vuole sapere niente, rifugiandosi in una dubbiosa "estetica della carta", ma facendo cos un gioco subdolo e pericoloso, visto che libri cartacei e ebooks non sono in concorrenza gli uni con gli altri, ma al contrario si rafforzano a vicenda. Se immaginiamo che fra qualche anno tantissime persone possiederanno un ereader (cos come accadde per i telefonini, per i lettori mp3 e di recente per i vari iPod e iPad) possiamo ben sperare in un'aumentata diffusione del sapere e della cultura. Che male non ci fa. Non uno scenario poi cos strampalato visto che molti segnali sembravano muoversi in quella direzione. Noi di Finzioni ce lo auguriamo.

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