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Risorse utilizzate
AMBIENTE
IMPRESA
AMBIENTE
T0 acquirente
venditore
Flusso di valore
T0 acquirente
venditore
T0
Incasso venditore
T1
Flusso di moneta
Esborso
acquirente
Risorse utilizzate
Pagamenti
Incassi (e finanziamenti)
AMBIENTE
IMPRESA
AMBIENTE
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Equilibrio economico
In un dato periodo di tempo, il VALORE delle vendite (ricavi) dovrebbe essere superiore al VALORE delle risorse consumate (costi) per generare tali ricavi
In ogni momento il flusso delle ENTRATE di moneta dovrebbe far fronte al flusso delle USCITE di moneta
Bilancio
di esercizio
Si ipotizza che lazienda continui a funzionare per un periodo di tempo illimitato (prospettiva di funzionamento) e si divide fittiziamente la gestione dimpresa in ESERCIZI (1/1/200X - 31/12/200X)...
BILANCIO DI ESERCIZIO
Al 31/12 qual la consistenza del PATRIMONIO aziendale (beni e diritti a disposizione) e delle FONTI di finanziamento? Nel periodo 1/1 - 31/12 lazienda ha creato valore economico? Ovvero il valore delle vendite stato superiore al valore delle risorse consumate?
STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
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Finalit primaria del Bilancio di esercizio Rappresentare in modo veritiero e corretto (true and fair view) la situazione patrimoniale della societ e il risultato economico di esercizio Strumento di misurazione che miri alla
Fo rm
aB
Bilancio civilistico -DESTINATARI: lambiente -FORMA imposta dalla legge (Codice Civile)
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11
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Modelli societari
Societ di capitali
(Societ per Azioni, Societ a responsabilit limitata)
(1)
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Societ di capitali
Societ per Azioni (SpA)
La propriet dellazienda viene suddivisa in un certo numero di parti uguali chiamate azioni
Le quote di partecipazione dei soci sono rappresentate dal possesso di un certo numero di azioni
Societ di capitali
Societ a responsabilit limitata (Srl) Le partecipazioni dei soci non possono essere rappresentate da azioni n costituire oggetto di sollecitazione allinvestimento Lammontare del capitale sociale non pu essere inferiore a 10.000
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Modelli societari
Societ di persone
(es. Societ semplice, Societ in nome collettivo)
(2)
Responsabilit solidale e illimitata di tutti i soci Lamministrazione spetta disgiuntamente a ciascun socio salvo che sia pattuito diversamente
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a)Fonti di finanziamento provenienti da terzi (Capitale di terzi) Beni e diritti a disposizione dellimpresa b)Fonti di finanziamento provenienti dai proprietari (Capitale proprio o di rischio o netto)
Le FONTI di finanziamento rendono possibili gli IMPIEGHI e QUINDI Somma FONTI = Somma IMPIEGHI
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Azienda
VALORE delle risorse consumate (costi) nellesercizio VALORE delle vendite (ricavi) nellesercizio
+ Ricavi - Costi
(1/1 31/12)
(1/1 31/12)
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un documento che evidenzia i COSTI e i RICAVI e per differenza il REDDITO NETTO (dellesercizio 1/1/200X - 31/12/200X)
Si devono considerare (4) i ricavi realizzati nellesercizio e (5) i costi sostenuti nellesercizio (che hanno permesso tali ricavi)
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I ricavi, come regola generale, devono essere riconosciuti quando si verificano le seguenti due condizioni: 1) il processo produttivo dei beni o dei servizi stato completato; 2) lo scambio gi avvenuto, si cio verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di propriet. Tale momento convenzionalmente rappresentato dalla spedizione o dal momento in cui i servizi sono resi e sono fatturabili
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4. PRINCIPIO DI COMPETENZA
I costi sono riconosciuti e imputati a conto economico solo se sono economicamente correlati (matching principle) ai componenti positivi realizzati, in quanto hanno concorso al loro conseguimento
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/1
Il 1 gennaio il Sig. Bianchi Saverio costituisce un azienda commerciale,depositando 10.000 Euro in un C/C a nome dellazienda BIESSE
Attivit Cassa
10.000
Totale Att.
10.000
CONTO ECONOMICO
un esempio/1
Ricavi
+0
Costi
-0 =0
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/2
Il 3 gennaio la BIESSE contrae un prestito bancario di 5.000 Euro Attivit Cassa S. P. al 3 gennaio Passivit Debito verso 5.000 Banche Capitale 10.000 versato
15.000
Capitale PROPRIO
Totale Att.
15.000
CONTO ECONOMICO
un esempio/2
C. E. 1/1 ore 0.00 3/1 ORE 24.00
Ricavi
+0
Costi
-0 =0
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/3
Il 4 gennaio la BIESSE acquista merce per 2.000 Euro e paga in contanti
13.000 2.000
Capitale PROPRIO
Totale Att.
15.000
CONTO ECONOMICO
un esempio/3
C. E. 1/1 ore 0.00 4/1 ORE 24.00
Ricavi
+0
Costi
-0 =0
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/4
Il 5 gennaio la BIESSE vende a 300 merce costata per 200 e incassa subito Attivit Cassa Rimanenze S. P. al 5 gennaio Passivit Debito verso 5.000 Banche Capitale 10.000 versato Utili (1/1-5/1) 100 Totale Pass. 15.100
30
13.300 1.800
Totale Att.
15.100
CONTO ECONOMICO
un esempio/4
C. E. 1/1 ore 0.00 5/1 ORE 24.00
Ricavi
+300
Costi
-200 =100
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/5
Il 6 aprile la BIESSE acquista merci per 2.000 e si impegna a pagare entro 120 giorni S. P. al 6 Aprile Attivit Cassa Rimanenze 13.300 3.800 Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000 fornitori Capitale 10.000 versato Utili 100 Totale Pass. 17.100
32
Totale Att.
17.100
CONTO ECONOMICO
un esempio/5
C. E. 1/1 ore 0.00 6/4 ORE 24.00
Ricavi
+300
Costi
-200 =100
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/6
Il 7 settembre la BIESSE vende per contanti a 800 merce costata 500
S. P. al 7 settembre Passivit Debito verso Banche Debito verso fornitori Capitale versato Utili (1/1-7/9) Totale Pass. 5.000 2.000 10.000 400 17.400
Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 7/9
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14.100 3.300
Totale Att.
17.400
CONTO ECONOMICO
un esempio/6
C. E. 1/1 ore 0.00 7/9 ORE 24.00
Ricavi
+300+800
Costi
-200-500 =400
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/7
Il 31/12 la BIESSE vende per 900 merce costata 600; il cliente richiede un pagamento a 30 giorni, che viene accettato da BIESSE
S. P. al 31/12 Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 Passivit Debito verso Banche Debito verso fornitori Capitale versato Utili (1/1-31-12) Totale Pass. 5.000 2.000 10.000 700 17.700
Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12
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Totale Att.
17.700
CONTO ECONOMICO
un esempio/7
C. E. 1/1 ore 0.00 31/12 ORE 24.00
Ricavi
+300+800+900
Costi
-200-500-600 =700
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CE 1/1 - 31/12
+ Ricavi da 1/1 a 31/12 2000
- Costi
da 1/1 a 31/12 1300
= REDDITO NETTO : 700
38
SP al 1/1 ore 0
Capitale di terzi 0 Capitale Proprio (CP) 10.000
In 1 anno il Capitale Proprio di BIESSE si incrementato di 700, che il reddito netto del periodo
SP al 31/12 ore 24
Capitale di terzi 7.000
Equilibrio economico
Condizione necessaria (anche se non Sufficiente) per consentire la sopravvivenza e lo sviluppo dellimpresa
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STATO PATRIMONIALE
un esempio/1 bis
Il 1 gennaio il Sig. Bianchi costituisce un azienda commerciale,depositando 10.000 Euro in un C/C a nome dellazienda BIESSE Sempre lo stesso giorno viene acquistato un PC del valore di 1000 con pagamento lanno successivo
Attivit Cassa PC
10.000 1000
1000
Totale Att.
11.000
Ora immaginiamo che avvengano i medesimi eventi dellesempio precedente e costruiamo SP al 31/12 e CE dellesercizio
S. P. al 31/12 Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 PC Totale Att. 1000 18.700?? Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000+1000 Capitale fornitori PROPRIO: Capitale 10.000 Diritti vantati da BIANCHI versato su BIESSE Utili (1/1-31-12) 700 al 31/12 Totale Pass. 18.700??
E corretto?
42
CONTO ECONOMICO
un esempio/7 bis
C. E. 1/1 ore 0.00 31/12 ORE 24.00
Ricavi
+300+800+900
Costi
43
CONTO ECONOMICO
un esempio/7 bis
C. E. 1/1 ore 0.00 31/12 ORE 24.00 Anni di utilizzo PC: 4 Valore alla fine del PC: 0 Valore annuale della risorsa PC: 1000/4 = 250 Ricavi +300+800+900
Costi
-200-500-600-250 =450
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S. P. al 31/12 con valore corretto del PC Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 PC Totale Att. 750 18.450 Passivit Debito verso Banche Debito verso fornitori Capitale versato Utili (1/1-31-12) Totale Pass. 5.000 2.000+1000 10.000 450 18.450
Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12
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Come valutare fabbricati, impianti, macchinari? Essi hanno vita limitata ma sono utilizzabili per pi esercizi Quale il loro valore di funzionamento? (il valore di una data risorsa disponibile il 31/12 e che verr utilizzata nei processi produttivi futuri)
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dellimpresa in funzionamento
47
utilizzo
utilizzo
utilizzo
Anno 1
Anno 2
Anno 3
tempo
**La quota di perdita di valore annuale si chiama quota di ammortamento: tale quota
Inserire nellattivo il valore netto = Valore storico fondo ammortamento valore che esprime la residua possibilit di utilizzazione,
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Costo storico
CE 1/1 - 31/12
PC: 0 +Ricavi
-Costi
REDDITO NETTO
= REDDITO NETTO Y
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Ci significa tenere in considerazione tutte le incertezze e i rischi prevedibili (in termini di costi ragionevolmente probabili anche se non realizzati) che possono trarre origine dallesercizio in corso
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Denaro in cassa/assegni Saldo attivo C/C bancari Crediti verso CLIENTI Rimanenze MATERIE PRIME Rimanenze SEMILAVORATI Rimanenze PRODOTTI FINITI
TERRENI E FABBRICATI IMPIANTI E MACCHINARI ATTREZZATURE (arredamenti, PC, fotocopiatrici) PARTECIPAZIONI in altre societ TITOLI (esempio obbligazioni acquistate, BOT) Diritti di brevetto industriale (acquistati) Diritti di utilizzazione di un marchio
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Debiti verso FORNITORI Debiti verso banche a breve termine (aperture di credito in conto corrente) Debiti tributari Mutui Obbligazioni (vendute, nei casi in cui consentito)
CAPITALE SOCIALE RISERVE DI UTILI (degli esercizi precedenti) UTILE DI ESERCIZIO (1/1 - 31/12)
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Quale valore attribuire alla quantit fisiche per ogni singola voce di magazzino?
Il costo costituisce il criterio base delle valutazioni dellimpresa in funzionamento il principio della prudenza afferma che le perdite anche se non definitivamente conosciute devono essere contabilizzate: le rimanenze di magazzino devono quindi essere valutate al minore tra il costo storico e il valore di mercato delle rimanenze
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Materie prime
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Criteri di valutazione
Costo medio ponderato Non identificabile la sequenza di deposito e prelievo
LIFO
FIFO
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Al primo prelievo: LIFO = le 120 mangiano prima le 100 recenti e poi 20 delle rimanenze iniziali
Al primo prelievo: FIFO = le 120 mangiano prima le 100 delle rimanenze iniziali e poi 20 dellacquisto
E il valore delle risorse consumate per realizzare una unit del prodotto codice X
?
62
Qual il valore delle risorse consumate per realizzare una unit del prodotto codice X?
Un impresa produce i prodotti X, Y e Z Nellanno sono stati prodotti 150.000 pezzi di X, 100.000 Y e 50.000 Z A magazzino rimangono 10000 di X 12000 di Y e 5000 di Z (per semplicit ipotizziamo rimanenze iniziali =0) Risorse consumate: X utilizza: componente A, 3 kg di materiale B e 3 ore di manodopera Y utilizza: 2A, 1kg e 4 ore Z utilizza: 3A, 3kg, e 9 ore Costo componente A: 70 euro Costo 1 kg materiale B: 3 euro Costo 1 ora di MOD: 40 euro Ammortamento impianti 100.000 euro Ammortamento stabilimento di produzione: 150.000 euro Costo energia: 100.000 euro Costo gas: 100.000 euro Costo responsabile produzione: 50.000 euro Costo ufficio commerciale: 190.000 euro Ammortamenti fabbricati non di produzione: 200.000 euro
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COSTO
INDIRETTO (rispetto al prodotto): DIRETTO (rispetto al prodotto): costo delle risorse il cui consumo costo delle risorse il cui consumo NON riconducibile oggettivamente riconducibile oggettivamente ad un ad un singolo prodotto, ma deve singolo prodotto essere ripartito con criteri
soggettivi
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Costo PIENO?
Costo diretto
(rispetto al prodotto)?
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SP al 31/12
Attivit =Y Passivit = Y
CE 1/1 - 31/12
. +Ricavi . Rimanenze PF = 1000 . .
REDDITO NETTO= X
+R
Azienda monoprodotto che produce 2000 pezzi di PF nellanno; vende 1000 pezzi Magazzino iniziale = 0; magazzino finale PF: 1000 pezzi Costo diretto unitario PF = 1 Costi indiretti di produzione globali annui: 2000 **In figura si fatto il bilancio valutando le rimanenze di PF al costo diretto **COSA SUCCEDE VALUTANDO IL MAGAZZINO PF AL COSTO PIENO DI PRODUZIONE?
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Metodo del costo pieno di produzione considero i costi indiretti di produzione come appiccicati al prodotto e quindi da considerare nel CE quando VENDO il prodotto (sono considerati costi inventariabili)
Metodo del costo diretto considero i costi indiretti di produzione come appiccicati ai 12 mesi trascorsi e quindi da considerare nel CE nel periodo nel quale sono sorti (sono considerati costi di periodo)
Necessario per conoscere il valore delle materie prime sono incorporate nei prodotti che sono a magazzino
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Fase 1
MP componenti di legno SL Telaio sedia
Fase 2
MP Imbottitura e molle
Fase 3
PF Sedia finita rivestita SL Telaio sedia+ imbottitura e molle
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MP
Esempio: -il valore al costo delle rimanenze di 100 PC (prodotto finito) di 50.000 -il valore di mercato (prezzo di vendita stimato al 31/12) di 40.000
Il principio della prudenza afferma che le perdite anche se non definitivamente conosciute devono essere contabilizzate
Perdite derivanti da danni, deterioramenti, obsolescenza ecc. devono essere rilevate come componenti negativi del reddito nell'esercizio in cui si possono prevedere e non nell'esercizio in cui vengono alienate le relative partite di magazzino
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SP al 31/12
Attivit =Y Passivit = Y
CE 1/1 - 31/12
. +Ricavi . Rimanenze PF 50000 (al costo). .
REDDITO NETTO =X
+R
-Costi
+C
= REDDITO NETTO = X
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Svalutazione delle rimanenze per iscriverle al valore di mercato in quanto inferiore al costo SP al 31/12
Attivit =Y-10000 Passivit = Y-10000
CE 1/1 - 31/12
. +Ricavi . Rimanenze PF 50000 (ante Svalutazione) 10000 . +R
.
REDDITO NETTO = X - 10000
-Costi
+C - 10000
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Per i prodotti finiti e semilavorati (che abbiano una precisa identit fisica, ovvero siano scambiabili in un mercato) rappresentato dal valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo rappresenta il prezzo di vendita nel corso della normale gestione, al netto dei costi di completamento e delle spese dirette di vendita che possono ragionevolmente prevedersi.
(I costi di completamento e le spese dirette di vendita, quali le provvigioni, trasporto, imballaggio ecc. si deducono ai fini della determinazione del valore netto di realizzo).
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Conto Economico
la forma funzionale
Evidenziare ed analizzare la sequenza dei risultati delle diverse aree gestionali in cui si suddivide lattivit dellimpresa
Gestione caratteristica
operazioni gestionali connesse con le aree daffari in cui limpresa tipicamente impegnata
Gestione straordinaria (ovvero relativa a fatti estranei alla attivit ordinaria) Gestione delle imposte (tributaria)
** La tradizionale classificazione dei proventi finanziari nella gestione accessoria non sempre condivisa (vedi Databank)
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-Costo del
venduto
(costo industriale del prodotto venduto)
(retribuzione responsabile stabilimento, addetti logistica interna, magazzinieri, energia, ammortamenti industriali, ecc. registrati nel corso dellanno)
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+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime (valore acquisti effettuati nellanno) +Costo del personale diretto (costo annuale) +Costi generali o indiretti di produzione (retribuzione responsabile stabilimento, Addetti logistica interna, magazzinieri, energia, ammortamenti industriali, ecc. registrati nel corso dellanno)
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
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Le rimanenze nel CE
Valore Acquisti MP Vmpi
Valore iniziale
Vmpf
Valore finale
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+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime +Costo del personale diretto +Costi generali o indiretti di produzione Scorte Materie prime
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
78
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime +Costo del personale diretto +Costi generali o indiretti di produzione Scorte Materie prime
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
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+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime +Costo del personale diretto +Costi generali o indiretti di produzione Scorte Materie prime
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
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+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime +Costo del personale diretto +Costi generali o indiretti di produzione Scorte Materie prime
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
Differenze negative o positive fra valore netto contabile di immobilizzazioni e prezzo di realizzo
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+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime +Costo del personale diretto +Costi generali o indiretti di produzione Scorte Materie prime
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
+Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime +Costo del personale diretto +Costi generali o indiretti di produzione Scorte Materie prime
(iniziali - finali)
Scorte Semilavorati - Costo del venduto
(iniziali - finali)
Scorte Prodotti finiti
(iniziali - finali)
Margine lordo
Risultato operativo (caratteristico) EBIT Risultato ordinario (o corrente) Risultato prima delle imposte
85
1/4/anno X
31/12/anno X
31/3/anno X+1
86
Fatto finanziario che SEGUE quello economico... Una societ offre in affitto un immobile con periodo di locazione 1/4 al 31/3 anno successivo
1/4/anno X
31/12/anno X
31/3/anno X+1
Al 31/12 si dunque maturato un CREDITO di 90 nei confronti dellesercizio successivo relativo al ricavo NON INCASSATO (Rateo Attivo)
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SP al 31/12/X
Attivit =Y+90 Passivit = Y+90
CE 1/1 - 31/12
Ratei attivi: +90 +Ricavi R+90
-Costi
RN=X+90
C
X+90
88
CE 1/1 - 31/12
Cassa:+120 +Ricavi Ratei attivi: -90 R+30
-Costi
X+30
C
= X+30
89
RATEI
Anticipazione di ricavi
Anticipazione di costi
RAteo attivo **credito: diritto di ricevere denaro per servizio offerto (accrued income)
RAteo passivo ** debito: dovere di pagare per servizio utilizzato (accrued expenses)
90
SP al 31/12/X
Y Y
CE 1/1 - 31/12
Ratei passivi: +90 +Ricavi R
-Costi
X-90
C+90
X-90
91
CE 1/1 - 31/12
Cassa: -120 Ratei passivi: -90 +Ricavi R
-Costi
X-30
C+30
X-30
92
Fatto finanziario che PRECEDE quello economico... Una societ prende in affitto un immobile con periodo di locazione 1/4 al 31/3 anno successivo
Esercizio X
Esercizio X+1
1/4/anno X
31/12/anno X
31/3/anno X+1
93
Fatto finanziario che PRECEDE quello economico... Una societ prende in affitto un immobile con periodo di locazione 1/4 al 31/3 anno successivo
Esercizio X
Esercizio X+1
1/4/anno X
31/12/anno X
31/3/anno X+1
Pagamento canone = 120 Al 31/12 CREDITO (DIRITTO) di 30 maturato nellesercizio X per ottenere un servizio gi pagato
E un rinvio di costo (30) nel futuro
94
SP al 31/12/X
Y-90 Cassa -120 Risconto attivo: +30 +Ricavi Y-90
CE 1/1 - 31/12
R
-Costi
X-90
C+90
X-90
95
SP al 31/12/X+1
Y-30 Y-30
CE 1/1 - 31/12
Risconto attivo: -30 +Ricavi R
-Costi
X-30
C+30
X-30
96
RISCONTI
RInvio di costi
RInvio di ricavi
97
SP al 31/12/X
Y+120 Cassa +120 Y+120 Risconto passivo: +30 +Ricavi
CE 1/1 - 31/12
R+90
-Costi
X+90
C
X+90
98
SP al 31/12/X+1
Y Y Risconto passivo: -30 +Ricavi
CE 1/1 - 31/12
R+30
-Costi
X+30
C
X+30
99
Nel caso di costi ad utilit pluriennale, capitalizzare un costo significa sospendere il costo dai componenti negativi del reddito dell'esercizio in cui viene sostenuto, per farlo invece partecipare al reddito dei successivi esercizi: Il costo capitalizzato diventa un componente attivo del capitale di un'azienda e sar soggetto ad ammortamento in quanto diventato bene ad utilit ripetuta
100
Accantonamenti per passivit certe il cui ammontare o la cui data di estinzione sono indeterminati
Fondo garanzia prodotti: costi per adempiere in futuro a garanzie contrattuali (sostituzioni, riparazioni, ecc.) Fondo per buoni sconto e concorsi a premio: costi per adempiere in futuro allimpegno di concedere sconti o premi Fondo recupero ambientale: nel caso in cui un'impresa per effetto di proprie attivit causi danni all'ambiente ed al territorio ed in tal senso debba sostenere oneri per il disinquinamento od il ripristino, accantona tali oneri in un apposito fondo del passivo di stato patrimoniale.
101
fondi rischi
Passivit connesse a situazioni gi esistenti ma con esito pendente in quanto si risolveranno in futuro
(ad esempio, una causa passiva, l'inosservanza di una clausola contrattuale o di una norma di legge, una minaccia d'espropriazione, rischi non assicurati, ecc.)
102
SP al 31/12
Y Y Fondo TFR:+ 100 +Ricavi R
CE 1/1 - 31/12
C + 100 -Costi
X-100
(Accantonamento TFR)
X-100
103
Il valore nominale va rettificato per tener conto di: Perdite per inesigibilit Resi e rettifiche di fatturazione Sconti e abbuoni
104
Le perdite per inesigibilit non devono gravare sul conto economico degli esercizi futuri in cui esse si manifesteranno con certezza, ma, in ossequio ai principi della competenza e della prudenza, devono gravare sugli esercizi in cui le perdite si possono ragionevolmente prevedere
105
SP al 31/12 anno N
Y Y
CE 1/1 - 31/12
Crediti (nominali) Fondo Svalut. Crediti: +Ricavi R
+ 40
C + Accantonamento -Costi
X-40
Sv. Crediti 40
X-40
* Si stima perdita dei crediti pari a 40: Si hanno costi per accantonamento sv. Cr. pari a 40 Si crea un fondo sv. crediti di 40 (supponiamo che loperazione venga fatta per la prima volta)
106
CE 1/1 - 31/12
Crediti (nominali) 40= Crediti (netti) +Ricavi R
C + Accantonamento -Costi
X-40
Sv. Crediti 40
X-40
107
Stato patrimoniale
la forma finanziaria
Evidenziare il diverso livello di liquidit delle diverse forme di investimento effettuate Evidenziare il diverso livello di scadenza (esigibilit) delle diverse forme di finanziamento ottenute
Focalizzazione sulla valutazione dellequilibrio finanziario e della struttura patrimoniale
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STATO PATRIMONIALE al 31/12 LIQUIDITA DECRESCENTE Attivit Denaro in cassa/assegni Saldo attivo C/C CREDITI verso CLIENTI TITOLI a breve Rimanenze MATERIE PRIME Rimanenze SEMILAVORATI Rimanenze PRODOTTI FINITI
Attivit fisse
Immobilizzazioni finanziarie
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Passivit correnti
Passivit consolidate
Capitale netto
CAPITALE SOCIALE RISERVE DI UTILI (degli esercizi precedenti) UTILE DI ESERCIZIO (1/1 - 31/12)
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Capitale di terzi
Liquidit differite
Crediti e altre attivit con una prevedibile liquidit a breve
Passivit correnti
Debiti esigibili nel breve termine e altre passivit a breve termine
Rimanenze (disponibilit)
Giacenze di magazzino
Passivit consolidate
Capitale netto
(o proprio o di rischio) Capitale sociale, riserve e utile di esercizio
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Attivit correnti
Liquidit immediate
Denaro prontamente disponibile presso limpresa o gli istituti bancari Valore NETTO
Liquidit differite
Crediti e altre attivit con una prevedibile liquidit a breve
Passivit correnti
Debiti esigibili nel breve termine e altre passivit a breve termine Fondo TFR Fondo Rischi ed oneri (parte non corrente)
Rimanenze (disponibilit)
Giacenze di magazzino
Passivit consolidate
Capitale netto
(o proprio o di rischio) Capitale sociale, riserve e utile di esercizio
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Per i beni che vanno nel PF si intende ovviamente solo i consumi relativi al PF venduto!!
Ricavi g.c. a netto di sconti, resi, Acquisti beni e servizi (es. telefono), rettificati** da delta magazzino Costi per prestazioni di servizi (es. consulenze) Costi per operazione di capitalizzazione effettuata nellesercizio e che devono essere tolti dalla somma consumi di esercizio + costi esterni
Accantonamenti, contributi statali, Reddito operativo CARATTERISTICO Ricavi e costi da gestione accessoria NON finanziaria (es. affitti) Ricavi gestione accessoria finanziaria (es. interessi attivi bancari) Oneri di natura finanziaria (interessi passivi, spese bancarie) **NB** Gestione straordinaria
** ovviamente la rettifica impatta anche su altri costi in funzione del criterio di valutazione dei PF e SL
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Reddito netto
EBITDA (in italiano Margine Operativo Lordo) = Ricavi Costi di gestione operativa (con lesclusione di ammortamenti e accantonamenti) EBITDA = Earnings before interest, taxes, depreciation and amortization
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