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La contabilit generale........................................................................................................................1 La contabilit generale........................................................................................................................2 Definizione di Economia Aziendale...................................................................................................2 Lorganizzazione (cenni).....................................................................................................................2 La gestione...........................................................................................................................................2
Il capitale o patrimonio..............................................................................................................................3
Aspetto qualitativo......................................................................................................................................................3 Aspetto quantitativo....................................................................................................................................................4 Patrimonio netto..........................................................................................................................................................4 Parti ideali di patrimonio netto....................................................................................................................................5
Aspetti della gestione..................................................................................................................................7 Fatti interni e fatti esterni..........................................................................................................................8 Relazione fra aspetto finanziario ed economico della gestione................................................................9 Esempi di fatti amministrativi.................................................................................................................12 Il reddito....................................................................................................................................................13
Reddito globale.........................................................................................................................................................13 Reddito desercizio...................................................................................................................................................15 Competenza economica dei costi e dei ricavi...........................................................................................................16
La rilevazione....................................................................................................................................17
Sistema Informativo Aziendale...............................................................................................................17 Sistema Informativo Contabile................................................................................................................18 Le rilevazioni amministrative..................................................................................................................19 Il conto.......................................................................................................................................................20
Terminologia relativa ai conti...................................................................................................................................20 Regole di registrazione nei conti...............................................................................................................................21 Il piano dei conti.......................................................................................................................................................22
La contabilit generale
Definizione di Economia Aziendale
Si pu definire lEconomia Aziendale come la scienza che studia: le condizioni di esistenza aziendale le manifestazioni di vita delle aziende LEconomia Aziendale, pur considerando lazienda nella sua inscindibile unitariet, per ragioni di studio viene divisa in tre parti che considerano i diversi aspetti della vita aziendale; si tratta di subsistemi posti allinterno dellunitario sistema aziendale che per i loro ineliminabili vincoli di complementariet ed interdipendenza, sono da considerare come unit relativamente autonome. Nellimpostazione classica si individuano tre momenti: a) organizzazione b) gestione c) rilevazione
Lorganizzazione (cenni)
Lorganizzazione pu essere considerata: a) nellaspetto metodologico, come quella parte dellEconomia Aziendale che studia le composizioni pi efficienti delle forze materiali, immateriali e personali che operano nellazienda; b) nellaspetto concreto, come linsieme degli organi, uffici e servizi in cui si struttura lazienda; in tale ottica distinguiamo: a. lorganizzazione tecnica: si occupa degli elementi fisici, materiali, connessi allattivit dellazienda (organizzazione degli impianti, dei macchinari, delle attrezzatura, della produzione, della distribuzione, del magazzino e dei processo logistici, ) b. lorganizzazione umana: concerne la trama dei rapporti che si crea tra gli individui che operano nellazienda ed il sistema informativo in essa istituito.
La gestione
La gestione il complesso delle decisioni e delle operazioni economico-finanziarie che gli organi dellazienda pongono in essere per raggiungere gli obiettivi del soggetto economico. Lattivit aziendale si esplica: - nellacquisizione di mezzi monetari a titolo di capitale proprio e/o di credito - nellinvestimento di mezzi finanziari in fattori produttivi - nella combinazione dei fattori produttivi per lo svolgimento di unattivit di trasformazione tecnico economica - nella prestazione di servizi a terzi o nel disinvestimento di beni per riottenere nuovi mezzi finanziari e dare vita successivamente a nuovi investimenti.
FINANZIAMENTO
INVESTIMENTO
PRODUZIONE
DISINVESTIMENTO
Il capitale o patrimonio
Nello svolgimento della propria attivit, lazienda si avvale di beni economici. Tali beni devono essere pienamente disponibili; il soggetto aziendale deve avere non solo il diritto di utilizzarli e di scambiarli, ma anche la possibilit effettiva di farlo. Il capitale dellazienda, denominato anche patrimonio, linsieme dei beni economici a disposizione di diritto e di fatto del soggetto aziendale stesso in un determinato momento. Il termine patrimonio riferito alle aziende di erogazione. Il termine capitale riferito alle aziende di produzione. Il denaro, i crediti, le attrezzature, i mobili, i fabbricati, ecc. costituiscono gli elementi patrimoniali dellazienda e di cui la stessa pu disporre al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcuni di questi beni, come i fabbricati, i mobili, le attrezzature, permangono a lungo nellazienda; altri, come cancelleria e stampati, vengono in breve tempo consumati. La composizione del patrimonio quindi mutevole: i beni si avvicendano nel tempo, sostituendosi fra loro. La determinazione del capitale in tal modo legata alla considerazione dello stesso in un preciso istante della vita dellazienda ed pertanto un concetto statico. La considerazione del patrimonio non deve assolutamente omettere gli impegni assunti nei confronti dei terzi. I debiti da pagare rappresentano una sorta di limitazione alla libert del soggetto aziendale, intesa nel senso di un utilizzo - pi o meno differito nel tempo - di mezzi a disposizione dello stesso impiegati per lestinzione degli impegni assunti.
Aspetto qualitativo
Nellaspetto qualitativo, il patrimonio o capitale un insieme di beni, tra loro coordinati, a disposizione del soggetto aziendale in un determinato istante. Ogni bene adempie ad una peculiare funzione ed variamente combinato con gli altri. Pur considerando ciascun bene in rapporto con le caratteristiche che gli sono proprie, non possibile prescindere dalla considerazione che ogni bene legato agli altri da un vincolo di complementarit. Gli elementi del patrimonio che costituiscono gli investimenti, considerati nellaspetto qualitativo, possono essere distinti in due grandi gruppi: 1. immobilizzazioni: ne fanno parte quei beni che rappresentano la struttura tecnicoorganizzativa dellimpresa e che forniscono la loro utilit per periodi di tempo piuttosto lunghi. Si sostanziano nei cosiddetti fattori produttivi a lungo ciclo di utilizzo, quali fabbricati, attrezzature, arredi ed altri. Il denaro investito nellacquisto di tali beni resta immobilizzato per molto tempo in essi, in quanto si tratta di elementi del capitale essenziali per la vita dellimpresa; il disinvestimento che si otterrebbe a seguito della loro alienazione, oltre a richiedere tempi economicamente lunghi - creerebbe senza dubbio un
pregiudizio per lazienda, salvo una rapida sostituzione di tali elementi; 2. disponibilit: sono quei beni che lazienda acquista per destinarli alla trasformazione, al consumo ed alla vendita. E possibile definirli come fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo, in quanto destinati ad un rapido consumo o logorio e quindi ad essere continuamente rinnovati e sostituiti; essi pertanto appartengono al capitale circolante, che si contrappone a quello immobilizzato descritto in precedenza. Le risorse finanziarie necessarie per effettuare gli investimenti derivano da due fonti principali: 1. capitale proprio (o capitale di rischio); 2. capitale di terzi (capitale di credito).
Aspetto quantitativo
Lesame del patrimonio dellazienda nellaspetto quantitativo richiede lespressione nelle adatte unit di misura delle quantit dei beni a disposizione di diritto e di fatto del soggetto aziendale stesso in un istante determinato. Le suddette quantit, inizialmente indicate con il loro valore fisico, vengono tradotte in valori monetari, riesprimendole in tal modo con un unico modulo di misurazione rappresentato dalla moneta. Lunit monetaria con la quale si misurano gli elementi del patrimonio detta moneta di conto, corrispondente alla valuta nazionale, poich con la stessa si regolano i debiti, si pagano gli stipendi, si riscuotono gli interessi, si compiono le operazioni che riguardano limpresa. Nellaspetto quantitativo-monetario, il patrimonio o capitale rappresentato dai valori dei beni a disposizione dellazienda in un determinato istante, espressi in moneta di conto (fondo di valori). Esprimendo tutti gli elementi del capitale in ununica moneta di conto, si ottengono valori fra loro formalmente omogenei con lattitudine ad essere sommati algebricamente, determinando in tal modo il patrimonio netto. Gli elementi del capitale possono essere classificati, in relazione al segno dei valori, in attivit e passivit. Sono attivit i valori attribuiti ai beni, ai servizi ed ai diritti a disposizione del soggetto aziendale nel momento della determinazione del capitale. Sono passivit i valori attribuiti ai debiti accertati e potenziali ed alle partite rettificative dellattivo. I suddetti valori si distinguono altres, in relazione al metodo di determinazione, in finanziari ed economici; i valori finanziari sono espressi per loro natura in moneta e costituiscono mezzi di regolamento degli scambi o strumenti di finanziamento; i valori economici si ottengono attraverso un processo di valutazione, informato allapplicazione di criteri differenti.
Patrimonio netto
Il patrimonio netto (o capitale netto) la misura contabile dei capitali apportati in azienda a titolo di capitale di rischio. Esso scaturisce dalla valutazione delle attivit e delle passivit per cui non di per s oggetto di valutazione. Il patrimonio netto un fondo astratto1 in quanto esprime in sintesi tutti i valori patrimoniali
1
Nellapprezzare la natura delle quantit economiche dazienda occorre distinguere fra le cosiddette quantit misura accertate e stimate e le quantit astratte.
dellazienda. Indicando con A le attivit, con P le passivit e con N il patrimonio netto, si ha la seguente relazione fondamentale: A=P+N Il patrimonio netto esprime la ricchezza a disposizione dellazienda nel momento in cui si procede alla sua determinazione ed un concetto di natura esclusivamente quantitativa.
Aspetto qualitativo
Investimenti
Capitale di credito
Capitale proprio
moneta
Aspetto quantitativo
Attivit
Passivit
Patrimonio netto
Il patrimonio netto esprime, dal punto di vista contabile, il fondo di valori economicamente riferibile al proprietario e, perci, viene anche denominato capitale proprio. Nella letteratura contabile le riserve possono essere classificate in relazione allorigine, alla finalit, al fondamento giuridico ed alla disponibilit. Con riferimento allorigine, le riserve possono essere distinte in - riserve di utili: si costituiscono e si alimentano con accantonamenti di utile desercizio; sono obbligatorie se imposte da norme di legge o di statuto, ovvero facoltative se deliberate caso per caso dallassemblea dei soci; - riserve di capitale: derivano da conferimenti di capitale effettuati da soci o da terzi; - riserve da rivalutazione: si costituiscono e si alimentano mediante plusvalenze emergenti dalla rivalutazione di elementi dellattivo. La finalit principale di tutte le riserve difendere lintegrit economica del capitale sociale contro leventualit di perdite che potranno verificarsi in futuro. Le riserve rappresentano anche un mezzo per attuare politiche di livellamento dei dividendi: negli esercizi favorevoli una parte degli utili netti emergenti dal bilancio viene sottratta alla distribuzione e accantonata a riserva, mentre negli esercizi sfavorevoli si utilizza tale riserva per integrare gli utili rilevati e rendere possibile la distribuzione di adeguati dividendi. Le riserve possono inoltre essere costituite per assicurare allimpresa unappropriata ed economica fonte di risorse finanziarie, da utilizzare per la conservazione della solidit economica dellimpresa e per il suo eventuale sviluppo (autofinanziamento). Per quanto riguarda il fondamento giuridico, le riserve possono essere distinte in: - riserva legale: imposta dalla legge; nelle societ di capitali deve essere costituita mediante accantonamento di almeno il 5% degli utili netti annuali ed integrata ogni anno fino a raggiungere il 20% del capitale sociale; - riserva statutaria: imposta dallo statuto della societ, che ne disciplina le modalit di costituzione, di integrazione e di utilizzo; - riserve facoltative: sono costituite con delibera dellassemblea che approva il bilancio, quali accantonamenti ulteriori dopo aver operato gli accantonamenti alla riserva legale e quelli alla riserva statutaria. Mentre la riserva legale prescritta nellinteresse dei terzi, le riserve statutarie e facoltative sono disposte unicamente nellinteresse della societ per rafforzarne lapparato economico-finanziario. Secondo la possibilit o meno di utilizzarle liberamente le riserve si distinguono in disponibili e indisponibili. Generalmente la disponibilit di una riserva viene dedotta dalla fonte normativa della sua costituzione, quindi si ritiene che la riserva legale in quanto imposta dalla legge non sia disponibile, quella statutaria nemmeno, mentre lo siano quelle facoltative.
AZIENDA
Processo di trasformazione
La gestione pu essere considerata nellaspetto tecnico, economico e finanziario; a tali aspetti corrispondono omonimi cicli. Laspetto tecnico dato dalla combinazione dei fattori, dalla produzione dei beni e servizi e dallaccrescimento dellutilit dei beni preesistenti; si estrinseca in unattivit di trasformazione fisico-tecnica e di trasferimento dei beni nel tempo e nello spazio. Il ciclo tecnico ha inizio quando comincia il processo tecnico di trasformazione delle materie prime e termina con lottenimento dei prodotti finiti2.
inizio lavorazione ottenimento prodotti
t ciclo tecnico
Laspetto economico rappresentato: - dai costi sostenuti effettuando investimenti in fattori produttivi (operazioni di acquisto); - dai ricavi conseguiti disinvestendo beni o prestando servizi (operazioni di vendita) Il costo pu essere definito quale sacrificio sostenuto dallazienda in relazione allottenimento di specifiche risorse, mentre un ricavo pu essere inteso come realizzo degli investimenti in precedenza effettuati. Il ciclo economico ha inizio con lacquisto dei fattori produttivi e termina con la vendita dei prodotti.
2
In alcune aziende tale ciclo molto breve, in altre si estende per periodo temporali piuttosto lunghi, quali mesi o addirittura anni (si pensi alle imprese che costruiscono autostrade, navi, ponti, dighe)
inizio lavorazione
ottenimento prodotti
vendita prodotti
Laspetto finanziario dato: dalluscita di mezzi monetari (denaro) o dallinsorgenza di debiti di regolamento dei fattori produttivi acquisiti; dallentrata di mezzi monetari (denaro) o dallinsorgenza di crediti di regolamento dei beni e servizi ceduti.
acquisto fattori produttivi pagamento acquisti inizio lavorazione ottenimento prodotti vendita prodotti incasso vendite
investimento
produzione
disinvestimento
pagamento acquisti
inizio lavorazione
ottenimento prodotti
vendita prodotti
incasso vendite
t ciclo tecnico ciclo economico ciclo monetario fatti esterni fatti interni fatti esterni
Laspetto economico della gestione studia la successione dei costi e dei ricavi connessi con leffettuazione delle diverse operazioni aziendali nonch il patrimonio o capitale e le cause positive e negative delle sue variazioni. Variazioni economiche Variazioni di reddito
Sorgere di costi e ricavi Rettifiche in aumento di costi e ricavi Rettifiche in diminuzione di costi e ricavi
Variazioni di patrimonio
Incrementi e decrementi di patrimonio
Laspetto finanziario e laspetto economico della gestione non possono considerarsi disgiuntamente, in quanto il primo altro non che la manifestazione in termini monetari del secondo. Ci significa che le variazioni finanziarie ed economiche sono interdipendenti e corrispondenti, in quanto le une dipendono dalle altre e le une non possono esistere senza le altre. I costi sono valori misurati da variazioni finanziarie passive; esprimono acquisizioni di condizioni produttive (a rapido e lento ciclo di utilizzo) necessarie per il funzionamento aziendale. I ricavi sono valori misurati da variazioni finanziarie attive; esprimono realizzi per cessione di beni e servizi a terze economie.
Investimenti in fattori Cessioni di beni Aspetto economico produttivi durevoli e Variazioni economiche positive non Prestazioni di servizi Variazioni economiche negative (astratto-derivato durevoli Sorgere di costi Sorgere di ricavi o causale) Rettifiche aumentative di costi Rettifiche aumentative di ricavi COSTI RICAVI Rettifiche diminutive di ricavi Rettifiche diminutive di costi Decrementi di patrimonio Incrementi di patrimonio
Laspetto finanziario della gestione definito originario, mentre quello economico definito derivato, per cui si pu affermare che i valori di natura finanziaria misurano i costi ed i ricavi. Sono misurate da Sono misurate da
Analizzando congiuntamente laspetto finanziario e laspetto economico dei fatti di gestione si possono verificare le seguenti situazioni: a) fatti che provocano solo costi, misurati da uscite finanziarie (esempio: acquisto di merci, pagamento di stipendi); b) fatti che provocano solo ricavi, misurati da entrate finanziarie (esempio: vendita di merci, riscossione di interessi attivi); c) fatti che non provocano n costi n ricavi, ma solo variazioni permutative e compensative nei valori finanziari e denominati, pertanto, permutazioni finanziarie (esempio: riscossione di crediti, pagamento di debiti); d) fatti che non provocano n entrate n uscite, ma solo variazioni permutative e compensative nei valori economici e denominati, pertanto, permutazioni economiche (esempio: rilevazione della quota annua di ammortamento; rilevazioni delle rimanenze finali, contabili e di magazzino; per la trattazione di tali specifici argomenti si veda infra, scritture di assestamento); e) fatti che provocano variazioni finanziarie di segno contrario non compensative che originano per la differenza un costo (esempio: riscossione di un credito con concessione di un abbuono); f) fatti che provocano variazioni finanziarie di segno contrario non compensative che originano per la differenza un ricavo (esempio: pagamento di un debito con ottenimento di uno sconto); g) fatti che provocano aumenti del patrimonio, misurati da entrate finanziarie (esempio: conferimenti); h) fatti che provocano diminuzioni del patrimonio, misurati da uscite finanziarie (esempio: rimborsi); Ogni operazione di esterna gestione caratterizzata almeno da due variazioni; se entrambe le
variazioni sono finanziarie o economiche, essere hanno segno opposto; se una variazione finanziaria si correla ad una variazione economica, le due variazioni hanno lo stesso segno. Disponendo le variazioni finanziarie ed economiche positive e negative sui quattro angoli di un quadrilatero, possibile affermare che hanno senso logico unicamente le operazioni che si sviluppano lungo il perimetro di questo, mentre quelle che si sviluppano lungo le diagonali non sono ammissibili. Variazioni finanziarie positive o attive (V.F.+) Variazioni finanziarie negative o passive (V.F.-)
misura
misura
corrisponde
Il reddito
Il reddito pu essere definito come lincremento o il decremento che il patrimonio netto iniziale subisce, nellambito di un determinato intervallo temporale, per effetto della gestione. Caratteri del reddito: 1) il reddito una variazione: esso si qualifica in tal modo un concetto quantitativo di natura dinamica, che pu assumere sia valori positivi, sia valori negativi; 2) il reddito deve poter essere individuato nel tempo: deve essere specificato il periodo temporale di riferimento, che pu coincidere o meno con lintera vita aziendale, sebbene la gestione, per propria natura, sia caratterizzata da unit nel tempo e nello spazio; 3) il reddito presuppone la presenza di un capitale; questo si configura quale strumentale per la produzione aziendale e non avrebbe alcuna utilit se non fosse reso operante dallopera del soggetto economico; 4) il reddito in relazione causa-effetto con la gestione: ne rappresenta il risultato.
Reddito globale
Il reddito totale o globale il risultato economico riferito allintera vita aziendale, dal momento della costituzione a quello della liquidazione. La sua determinazione pu essere effettuata con procedimento sintetico o con procedimento analitico. Con il procedimento sintetico, il reddito totale si ottiene dal confronto tra il patrimonio netto finale ed il patrimonio netto iniziale, depurato di eventuali conferimenti, prelevamenti e remunerazioni del capitale stesso.
finale iniziale
di di
= Reddito totale3 Un valore positivo del reddito totale esprime un incremento del capitale proprio, ovvero lutile conseguito durante lintera vita aziendale, mentre un valore negativo ne riflette il decremento, la perdita subita nello stesso periodo. Si giunge allo stesso risultato adottando il procedimento analitico considerando direttamente linsieme dei costi e dei ricavi collegati con le operazioni di esterna gestione effettuate durante la vita dell'impresa. Il reddito deriva dalla differenza fra la sommatoria di tutti i ricavi conseguiti per la cessione dei beni e dei servizi e quella dei costi sostenuti per lacquisizione dei fattori produttivi desercizio e strutturali. Leccedenza della sommatoria dei ricavi su quella dei costi evidenzier un incremento del capitale iniziale; al contrario leccedenza della sommatoria dei costi su quella dei ricavi dar luogo ad un decremento dello stesso. Totale Ricavi Totale Costi = Reddito Totale Variazione del Capitale Netto Iniziale Totale Ricavi > Totale Costi Si ha un Utile Incremento del Capitale Netto Iniziale Totale Ricavi < Totale Costi Si ha una Perdita Decremento del Capitale Netto Iniziale Ai fini del calcolo del reddito globale, tutti i costi e tutti i ricavi che sorgono nel corso dellintera esistenza dellimpresa hanno, per definizione, competenza economica in tale periodo. Mentre con il procedimento sintetico si ottiene soltanto la misura contabile del reddito, con quello
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La relazione considerata ha valore soltanto nellipotesi piuttosto remota nella realt in cui durante lintera vita aziendale non ci sono stati nuovi apporti o prelevamenti di capitale da parte del soggetto aziendale. Nel caso in cui questi abbiano avuto luogo, la relazione si trasforma nella seguente: + Capitale finale di liquidazione - Capitale iniziale di costituzione - Ulteriori apporti di capitale + Rimborsi di capitale + Utili distribuiti= Reddito totale
Reddito desercizio
I soggetti aziendali hanno necessit di conoscere landamento economico dellimpresa durante la sua esistenza, senza attenderne la cessazione; emergono, da parte del soggetto economico, esigenze conoscitive relative alla possibilit di poter tempestivamente apprezzare e costantemente controllare il grado di realizzazione degli obiettivi reddituali, di definire lentit della remunerazione da assegnare ai soggetti il cui compenso rapportato al reddito di periodo. Allesterno dellimpresa lamministrazione tributaria sollecita la determinazione di un risultato reddituale di periodo su cui applicare le imposte sul reddito. Lesigenza di determinare periodicamente il reddito affiancata, soprattutto in relazione alle societ di capitali, nelle quali la responsabilit dei soci limitata al capitale, da quella di fornire informazioni concernenti landamento della gestione negli aspetti relativi ai flussi economicoreddituali, alla composizione del patrimonio, alla situazione finanziaria. Ne deriva la necessit di procedere ad una segmentazione dellunitaria gestione del sistema aziendale in intervalli temporali generalmente annuali, spesso coincidenti con lanno solare. Lintervallo di tempo al termine del quale si procede alla misurazione contabile del reddito desercizio e del capitale di funzionamento definito periodo amministrativo. La parte di gestione svolta in un periodo amministrativo detta esercizio. Lesigenza di frazionare in esercizi lincessante divenire della gestione, onde determinarne il risultato economico, comporta la necessaria conseguenza di dover valutare il contributo in termini di reddito che a ciascun esercizio danno sia le operazioni di gestione che si esauriscono nellambito di un solo esercizio, sia quelle che si estendono per pi esercizi. Generalmente non vi coincidenza fra il complesso delle operazioni compiute in un dato periodo amministrativo ed il complesso delle operazioni di competenza del medesimo. Tale sfasamento non sussiste solo quando si procede alla misurazione contabile del reddito totale, come visto in precedenza, mentre si pone in relazione alla determinazione del risultato di periodo. Il reddito di esercizio la variazione, positiva o negativa, che subisce il capitale netto di funzionamento di una determinata impresa per effetto della gestione svolta in un periodo amministrativo. Al pari del reddito totale, il reddito di esercizio pu essere determinato con procedimento sintetico o con procedimento analitico. Con il procedimento sintetico il reddito di esercizio si calcola confrontando il patrimonio netto calcolato alla fine dellanno (patrimonio di fine periodo) con il patrimonio netto calcolato allinizio del periodo amministrativo (patrimonio di inizio periodo) tenendo conto dei conferimenti e dei prelevamenti di patrimonio netto avvenuti durante lesercizio.
Patrimonio di fine periodo Patrimonio di inizio periodo + Nuovi conferimenti Prelevamenti extragestione = Reddito di periodo
Con il procedimento analitico il reddito di esercizio si ottiene facendo la differenza tra i ricavi ed i costi relativi alle operazioni che hanno avuto compimento nel corrispondente periodo
amministrativo secondo i principi della realizzazione dei ricavi e dellinerenza dei costi. La determinazione analitica del reddito di esercizio comporta: - la valutazione della gestione in corso, cio dei processi produttivi non ancora ultimati; - la correlazione dei costi dei fattori produttivi utilizzati ai ricavi di vendita ottenuti; - la contabilizzazione dei valori che si trasferiscono da un periodo allaltro
esercizio si identifica nella scissione da operare tra la massa dei costi e dei ricavi da imputare allesercizio trascorso (costi e ricavi di esercizio) e la massa dei costi e dei ricavi da rinviare ai futuri esercizi (costi e ricavi sospesi). I costi e ricavi sospesi (costi sospesi = costi temporaneamente senza ricavi; ricavi sospesi = ricavi temporaneamente senza costi) mettono in evidenza i collegamenti economici esistenti tra i vari esercizi amministrativi: il componente positivo o negativo di reddito che viene stornato dal reddito di un esercizio va ad incidere, con segno opposto, sul reddito dellesercizio successivo.
La rilevazione
La rilevazione concerne il subsistema dellinformazione e del controllo preventivo, concomitante e susseguente dei fenomeni dimpresa; riguarda laspetto cognitivo dellamministrazione aziendale. Le scelte aziendali non possono essere compiute in modo razionale se non vengono supportate da informazioni appropriate sullazienda, considerata nei suoi diversi aspetti economico, finanziario e patrimoniale, sul mercato e sullambiente che la circonda e spesso la condiziona. A seconda della natura le informazioni si distinguono in: - qualitative - quantitative (riguardanti quantit monetarie o meno) A seconda delloggetto le informazioni possono riguardare: - fatti interni di gestione - fatti esterni di gestione - situazioni di mercato e di ambiente
Per poter trasformare i dati grezzi (input) nelle informazioni di cui si necessita (output) necessario disporre di risorse umane, metodologiche, tecniche e organizzative. Il sistema organizzativo deve: - documentare i fatti amministrativi, sia per esigenze interne che per esigenze esterne (giuridiche e fiscali); - fornire il supporto al processo decisionale per le scelte di correnti degli organi operativi; - fornire il supporto al processo decisionale per le scelte di investimento degli organi direzionali (scelte strategiche); - fornire gli strumenti per i processi di pianificazione e controllo di gestione; - produrre i rendiconti dellattivit aziendale imposti dalla legge (bilancio) o comunque da presentare al soggetto economico aziendale.
base dellassunzione dei dati, o meglio delle informazioni, necessari per orientare le scelte dei diversi soggetti. Linformazione esprime infatti un elemento conoscitivo con maggiore valenza segnaletica rispetto al semplice dato. Come tutte le risorse anche le informazioni hanno un costo; ne consegue che il sistema informativo deve essere attentamente programmato e orientato a fornire solo le informazioni che sono veramente utili alla gestione dellimpresa.
sindacali e le associazioni culturali, gli istituti di credito, i terzi finanziatori e i risparmiatori sottoscrittori di capitale proprio o di titoli di credito, la pubblica amministrazione, ecc.) sono interessati a conoscere le prospettive di sopravvivenza dellimpresa e le tendenze evolutive della sua attivit sul piano dellaffidabilit dellorganizzazione, della caratteristiche qualitative dei prodotti allestiti, della capacit produttiva e commerciale, delle strutture patrimoniali, finanziarie e dei risultati reddituali. Si vuole valutare la capacit di fronteggiare gli impegni contrattuali, di dare continuit ai processi produttivi ed ai prodotti, di alimentare il progresso tecnologico, di garantire il rimborso dei prestiti e la remunerazione dei finanziamenti, di conservare i posti di lavoro, di consolidare il patrimonio aziendale, di non intaccare il flusso della ricchezza distribuita, di favorire lo sviluppo economico e culturale, ecc.
Clienti Fornitori Concorrenti Imprese associate
AZIENDA
Pubblica amministrazione
Le rilevazioni amministrative
Il sistema di rilevazioni amministrative adempie a tutti gli obblighi di registrazione e di informazione che la normativa civile e fiscale prevede per le imprese, nonch assolve a molteplici esigenze conoscitive utili ai fini gestionali. Esso, oltre ad essere finalizzato alla determinazione del reddito desercizio e del capitale di funzionamento, fornisce le informazioni base per analizzare se lattivit gestionale si sviluppa secondo criteri di economicit, negli aspetti relativi alla verifica degli equilibri economici e finanziari ed al controllo sullefficienza e lefficacia nellutilizzo dei fattori produttivi. La rilevazione consiste nella determinazione qualitativo-quantitativa, nella classificazione, nella elaborazione, nella rappresentazione e nella interpretazione dei dati relativi allazienda ed allambiente esterno in cui la stessa inserita. Essa lo strumento che permette di registrare i fatti economici e finanziari, di misurarli e di valutarli secondo opportuni principi. La rilevazione si concretizza nelle scritture che compongono la contabilit dellazienda. La rilevazione mira al raggiungimento delle seguenti finalit: a) determinare ed esprimere in sede prospettica le vie pi convenienti per eseguire le operazioni di gestione; tale scopo raggiunto dalle previsioni; b) verificare e controllare lo svolgimento della gestione;
c) rilevare e classificare operazioni finalizzate al calcolo di risultati generali e parziali, nonch valutare gli elementi costituenti il capitale; d) elaborare e rappresentare dati interni ed esterni, necessari per diagnosticare situazioni gestionali e determinare indirizzi e tendenze.
Il conto
Il conto una serie ordinata di scritture, riflettenti un determinato oggetto, ed avente per scopo di porne in evidenza la variabile e commensurabile grandezza. Sotto il profilo formale il conto un prospetto a due sezioni che accoglie valori di segno opposto: - una sezione di sinistra convenzionalmente definita dare - una sezione di destra convenzionalmente definita avere Il prospetto che costituisce il conto pu assumere forme grafiche diverse; tra le pi comuni: a) conto a sezioni divise e contrapposte
DARE
AVERE
Data
Valori
variazioni prodotte dai fatti di gestione. Ad ogni conto, oltre alla denominazione, viene assegnato un codice numerico o alfanumerico; titolo e codice devono essere biunivoci, al fine di risalire dal codice al relativo conto e viceversa. Intestare un conto vuol dire attribuirgli un titolo ed un codice. I valori di conto sono i valori annotati in esso, sia nella sezione dare che nella sezione avere; ognuno di essi altres denominato partita di conto. Accendere o aprire un conto significa scrivere in esso la prima registrazione. Tenere un conto consiste nel rilevarvi le scritture ad esso relative in modo continuativo. Addebitare un conto vuol dire scrivere un valore nella sezione Dare. Accreditare un conto significa scrivere un valore nella sezione Avere. Leccedenza di un conto si determina operando la differenza fra il totale dei valori iscritti nel Dare ed il totale dei valori iscritti nellAvere. Per chiudere un conto necessario calcolarne leccedenza e scriverla nella sezione ove il totale minore, determinandone cos il saldo. Dopo liscrizione del saldo le due sezioni bilanciano, cio pareggiano. Un conto si dice spento quando loggetto dello stesso esaurito, cio quando il conto non presenta eccedenze e quindi ha saldo uguale a zero.
b) Conti accesi a crediti ed a debiti I conti che accolgono i movimenti nei crediti e nei debiti verso i terzi hanno anchessi una sezione contrassegnata dalla parola Dare (a sinistra), che accoglie le variazioni numerarie attive, ed una contraddistinta dal termine Avere (a destra), nella quale vengono accolte variazioni numerarie negative.
Dare Variazioni attive crediti iniziali aumenti di crediti Dare Variazioni attive diminuzioni di debiti debiti finali (saldo)
Avere finanziarie
aumenti di debiti
c) Conti accesi ai valori economici I conti accesi ai valori economici rilevano nel Dare le variazioni economiche negative (costi) e nellavere le variazioni economiche positive (ricavi). Generalmente si hanno conti che accolgono solo costi e conti che accolgono solo ricavi. Le eventuali rettifiche a costi e ricavi si registrano in appositi conti ad esse intestati. Si avranno pertanto conti che accolgono rettifiche di costi e che funzionano in Avere e conti che accolgono rettifiche di ricavi e che funzionano in Dare.
Dare Variazioni economiche negative costi pluriennali (quote) COSTI Avere
costi sospesi
costi ordinari desercizio costi straordinari desercizio Dare RETTIFICHE DI COSTI Variazioni economiche positive rettifiche a costi ordinari desercizio Dare RICAVI Variazioni economiche positive ricavi ordinari desercizio ricavi straordinari desercizio ricavi sospesi Dare Variazioni economiche negative rettifiche a ricavi ordinari desercizio RETTIFICHE DI RICAVI Avere Avere Avere
Il piano dei conti costituisce il cuore dellintero sistema di contabilit generale. Esso deve produrre informazioni che siano in grado di soddisfare tre ordini di esigenze diverse: 1) la redazione del bilancio di esercizio destinato a pubblicazione; 2) la predisposizione della dichiarazione dei redditi; 3) la rielaborazione delle strutture di Stato Patrimoniale e di Conto Economico secondo finalit di controllo ed analisi della gestione. Larticolazione del piano dei conti prevede, di regola, una serie di livelli operativi che consentono una progressiva aggregazione delle informazioni elementari di natura patrimoniale e reddituale rilevate in contabilit generale. Il piano dei conti costituisce lo strumento mediante il quale si realizzano gli obiettivi assegnati alla contabilit generale: in primo luogo, la misurazione contabile del reddito di esercizio e del collegato capitale di funzionamento; in secondo luogo, la rilevazione di dati elementari utili per il controllo della gestione nei suoi diversi aspetti. Il piano dei conti varia da azienda ad azienda e costituisce uno strumento indispensabile per comprendere il linguaggio contabile.
- senza quantit negative. Con il metodo della partita doppia (P.D.) occorre registrare ogni valore due volte, contemporaneamente, in diversi conti ed in sezioni opposte in modo che si attui sempre luguaglianza tra addebitamenti ed accreditamenti. Eventuali quantit negative si trasformano in positive cambiando la sezione del conto in cui devono essere iscritte. Quando si applica il metodo della partita doppia, i conti assumono sempre la forma a due sezioni; per convenzione (e non per dimostrazione) si attribuisce il nome Dare alla sezione di sinistra ed Avere quella di destra.
Metodo della partita doppia 1) I fatti di gestione vengono rilevati secondo un duplice aspetto: originario (o primario) ed originato (o derivato). 2) In relazione ai due aspetti vengono aperte due serie di conti: originari e derivati. 3) I conti delle due serie sono bisezionali.
Il nome partita era utilizzato in passato per indicare una scrittura effettuata in un conto; nella partita doppia le scritture sono almeno due: una in Dare di un conto ed una, dello stesso importo, in Avere di un altro. Spesso per si pu riscontrare una molteplicit di scritture sia in Dare che in Avere: in tal caso consegue una indispensabile uguaglianza fra i totali delle registrazioni in Dare e di quelle in Avere.
laspetto economico: a) laspetto finanziario (originario-concreto): di esso si ha immediata percezione nei rapporti dellazienda con terze economie; in base ad esso si esaminano le variazioni intervenute nella cassa, nei crediti nei debiti, nei valori numerari presunti; b) laspetto economico (derivato-astratto): si coglie riclassificando le variazioni finanziarie, dalle quali derivano appunto variazioni economiche, che misurano costi o ricavi oppure diminuzioni ed aumenti del patrimonio netto. Il fondamento logico del metodo della partita doppia applicato al sistema del reddito e del capitale risiede nella contrapposizione delle variazioni finanziarie ( cassa, crediti, debiti) alle variazioni economiche di reddito (costi, ricavi e relative rettifiche) e di patrimonio netto.
2) Conti accesi ai costi ed ai ricavi pluriennali: riguardano quei costi che danno la loro utilit per pi esercizi e quei ricavi che, percepiti con un unico introito, riguardano la competenza di pi anni. 3) Conti accesi alle rimanenze di esercizio: accolgono gli storni di costi e di ricavi che si rendono necessari per il rispetto del principio di competenza in ragione di esercizio. I conti finanziari (certi, assimilati e presunti), i conti economici di capitale, i conti accesi a costi e ricavi pluriennali, a costi e ricavi sospesi, sono detti patrimoniali; i loro saldi affluiscono, a fine anno, nel prospetto del capitale di funzionamento, detto Stato Patrimoniale. I conti di reddito accesi a costi e ricavi desercizio sono detti conti economici desercizio o conti di gestione; i loro saldi affluiscono, a fine anno, nel prospetto del reddito desercizio detto Conto Economico.
Conti finanziari Conti economici
Conti di capitale
Stato Patrimoniale
Conto Economico
Conti finanziari
AVERE
DARE
Conti economici
AVERE
che misurano
In dettaglio, il funzionamento dei conti finanziari, dei conti di reddito e dei conti di patrimonio netto pu essere cos schematizzato:
DARE
Conti finanziari
AVERE
Variazioni finanziarie positive o attive (entrate finanziarie) Entrate di cassa Sorgere e aumenti di crediti di regolamento Sorgere e aumenti di crediti di prestito Diminuzioni di debiti di regolamento Diminuzioni di debiti di prestito
DARE
Variazioni finanziarie negative o passive (uscite finanziarie) Uscite di cassa Diminuzioni di crediti di regolamento Diminuzioni di crediti di prestito Sorgere e aumenti di debiti di regolamento Sorgere e aumenti di debiti di prestito
AVERE
Conti di reddito Variazioni economiche positive Sorgere di ricavi Rettifiche in aumento di ricavi Rettifiche in diminuzione di costi
Variazioni economiche negative Sorgere di costi Rettifiche in aumento di costi Rettifiche in diminuzione di ricavi
DARE
Conti di patrimonio netto Variazioni economiche negative Variazioni economiche positive Patrimonio netto Incrementi del netto patrimoniale
AVERE
Osserva limpresa nel suo insieme Il suo ciclo di rilevazione tipicamente annuale (anche se possono essere seguiti anche cicli di durata inferiore)
Fa uso del conto, inteso come prospetto a due sezioni di valori di segno opposto, secondo il metodo della partita doppia
I principi base della contabilit generale si possono sintetizzare come segue: 1) principio dualistico o della duplice rilevazione simultanea: ogni fatto di gestione sottoposto a registrazione viene studiato ed analizzato simultaneamente sotto un duplice aspetto; 2) principio della duplicit delle serie di conti: ad ognuno dei due aspetti di osservazione della gestione deve corrispondere unapposita serie di conti; 3) principio della duplicit delle sezioni di conto: i conti devono essere formati da due sezioni per riportare, in ciascuna di esse, valori di segno opposto; 4) principio del funzionamento antitetico dei conti: i conti delle due serie devono funzionare in
modo antitetico; 5) principio dellequilibrio contabile: per ogni registrazione, conseguente ad un fatto di gestione, la sommatoria dei conti addebitati deve sempre coincidere con la sommatoria dei conti accreditati.
N 05 12
CASSA
DATA
PRODOTTI C/VENDITE
denominazione del conto movimentato in dare numero del conto movimentato in avere
importi parziali
importi totali
0 5
DARE
CASSA
AVERE
1 2
DARE
PRODOTTI C/VENDITE
AVERE
Nelle prime due colonne si indicano i codici corrispondenti ai conti presi in considerazione; pi precisamente nella prima colonna si indica il codice del conto Dare e nella seconda quello del conto Avere. Nella colonna centrale si indicano per esteso i titoli dei conti usati tenendo presente che il conto Dare va a sinistra ed il conto Avere va a destra. Nella terza e quarta colonna vengono indicati rispettivamente i valori parziali e totali delloperazione.
NO
NO
Dove?
NO
Dove?
CASSA
MERCI C/ACQUISTI
AVERE
1.000 - cassa
1.000 + costo
a (acquistate merci dal fornitore sig. Bianchi) 2* esempio di rilevazione in partita doppia
CASSA
1.000
Lazienda Alfa vende in data 19.11.20xx prodotti per 1.200, pagamento dilazionato a 3 mesi 1) UN FATTO AMMINISTRATIVO ESTERNO? SI 2) C STATA MANIFESTAZIONE FINANZIARIA? SI VARIAZIONE FINANZIARIA ATTIVA + CREDITO misura + RICAVO (vendita prodotti) Nel piano dei conti la variazione finanziaria attiva in questione movimenta un conto denominato CREDITI VERSO CLIENTI, mentre la variazione economica positiva (vendita di prodotti) movimenta un conto denominato PRODOTTI C/VENDITE.
VARIAZIONE ECONOMICA DI REDDITO POSITIVA
CONTO FINANZIARIO
DARE
CREDITI V/CLIENTI
PRODOTTI C/VENDITE
AVERE
1.200 + crediti La registrazione nel Libro Giornale avr luogo come segue: 19/11/20xx
CREDITI V/CLIENTI
1.200 + ricavi
PRODOTTI C/VENDITE
1.200
(venduti prodotti al cliente sig. Rossi) 3* esempio di rilevazione in partita doppia In data 12.11.20xx lazienda Alfa acquista imballaggi per 900. Al momento della consegna delle merci lazienda paga 600 con un assegno bancario e per limporto rimanente si ottiene una dilazione di pagamento. 1) UN FATTO AMMINISTRATIVO ESTERNO? SI 2) C STATA MANIFESTAZIONE FINANZIARIA? SI 2 VARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE misurano + COSTO (acquisto imballaggi) Nel piano dei conti le due variazioni finanziarie passive in questione movimentano due conti denominati rispettivamente BANCA C/C, in relazione allemissione dellassegno, e DEBITI VERSO FORNITORI, nel quale verr registrato limporto della dilazione di pagamento. DARE BANCA C/C AVERE DARE DEBITI V/FORNITORI AVERE
VARIAZIONE ECONOMICA DI REDDITO NEGATIVA
600
300
La variazione economica negativa (acquisto di imballaggi) movimenta un conto denominato IMBALLAGGI C/ACQUISTI. DARE IMBALLAGGI C/ACQUISTI AVERE 900 La registrazione nel Libro Giornale avr luogo come segue: 12/11/20xx
MERCI C/ACQUISTI
In data 22.11.20xx lazienda Alfa incassa tramite bonifico bancario un credito verso clienti per 1.200, concedendo un abbuono per 150. 1) UN FATTO AMMINISTRATIVO ESTERNO? SI
2)
SI
corrisponde
VARIAZIONE FINANZIARIA PASSIVA
la differenza misura + COSTO ( 150 abbuoni passivi) Nel piano dei conti la variazione finanziaria attiva movimenta il conto denominato BANCA C/C, mentre la variazione finanziaria passiva movimenta il conto denominato CREDITI VERSO CLIENTI DARE BANCA C/C AVERE DARE CREDITI V/CLIENTI AVERE
VARIAZIONE ECONOMICA DI REDDITO NEGATIVA
1.050
1.200
Le due variazioni finanziarie non si equivalgono; la loro differenza misura peraltro una variazione economica negativa (concessione di un abbuono al cliente) che movimenta un conto economico di reddito denominato ABBUONI PASSIVI.
DARE
ABBUONI PASSIVI
AVERE
150 La registrazione nel Libro Giornale avr luogo come segue: 22/11/20xx a CREDITI V/CLIENTI a ABBUONI PASSIVI a 5* esempio di rilevazione in partita doppia
DIVERSI BANCA C/C
In data 25.11.20xx lazienda Alfa regola un debito verso fornitori scaduto di 2.000 pagando 1.000 con assegno bancario ed emettendo una cambiale passiva per 1.200. 1) UN FATTO AMMINISTRATIVO ESTERNO? SI 2) C STATA MANIFESTAZIONE FINANZIARIA? SI
corrisponde 2 VARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE la differenza misura + COSTO ( 200 interessi passivi) Nel piano dei conti la variazione finanziaria attiva movimenta il conto denominato DEBITI VERSO FORNITORI. DARE DEBITI V/FORNITORI AVERE
VARIAZIONE ECONOMICA DI REDDITO NEGATIVA
2.000
Le due variazioni finanziarie passive movimentano rispettivamente il conto denominato il conto denominato CAMBIALI PASSIVE. DARE BANCA C/C AVERE DARE CAMBIALI PASSIVE AVERE 1.000 1.200
BANCA C/C
Le tre variazioni finanziarie non si equivalgono; la loro differenza misura peraltro una variazione economica negativa (che consiste di un compenso riconosciuto al fornitore per lottenimento di un ulteriore differimento nel pagamento) che movimenta un conto economico di reddito denominato INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI. DARE INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI AVERE 200 La registrazione nel Libro Giornale avr luogo come segue: 25/11/20xx
DIVERSI DEBITI V/FORNITORI INTERESSI PASSIVI V/FORNITORI
DIVERSI
a a