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CARI VESCOVI, SIAMO SCONCERTATI Chi ha fede in Ges Cristo e conosce la dottrina cattolica, consapevole che i Sacerdoti hanno

o ricevuto per mandato divino un Sacramento che lOrdinazione sacerdotale, cio una Consacrazione cos elevata che conferisce loro una speciale effusione dello Spirito Santo, e li configura a Cristo nella sua triplice funzione di Sacerdote, Profeta e Re, allo scopo di essere guida e pastori del popolo di Dio1. Con la successiva Consacrazione Episcopale poi, viene conferita la pienezza del sacramento dellOrdine, Il Sommo Sacerdozio come veniva chiamato fin dai primi tempi della Chiesa e come ribadisce la Lumen Gentium 20/3: I Vescovi sono i successori degli Apostoli per divina istituzione, quali Pastori della Chiesa per una missione che proviene da Cristo e che prevede lesercizio del potere, come partecipazione al potere dello stesso Cristo.2 La parola potere in questo caso significa governo, cio il Vescovo non solo ha il diritto, ma soprattutto ha il dovere di governare la diocesi affidatagli, la cui omissione un peccato gravissimo: Il Vescovo immagine del Padre, rende presente Cristo buon Pastore, riceve la pienezza dello Spirito Santo, dalla quale scaturiscono insegnamenti e iniziative ministeriali al fine di edificare questa Chiesa ove Dio si dona ai fedeli che gli sono stati affidati.3 Ricordava recentemente Papa Benedetto ai sacerdoti che tre sono i Poteri o Munus del Vescovo: Il Munus docendi il Munus regendi e il Munus santificandi. Infatti questo meraviglioso patrimonio umano-divino inaugurato da Cristo con la sua Incarnazione e Risurrezione, e suscitato per opera dello Spirito Santo nella Pentecoste, stato affidato da Cristo stesso alla Chiesa e testimoniato in duemila anni di storia anche da Papi e Vescovi santi che hanno avuto il coraggio di essere veri Pastori delle anime, veri difensori della Verit, e non politici della fede come molti Vescovi adesso, che si barcamenano tra timori e compromessi in un dialogo fumoso e possibilista. Questo bimillenario patrimonio di fede non solo documentato nel Catechismo della Chiesa cattolica, ma anche negli innumerevoli scritti di molti santi e mistici che si sono distinti come confessori, o direttori danime, o dottori della Chiesa, o consiglieri formidabili. Pensiamo ai Padri o dottori della Chiesa: S. Agostino, S. Tommaso, S. Bonaventura Santa Caterina da Siena, S. Giovanni della Croce, S. Teresa dAvila, per arrivare ai famosi volumi di Garrigou-Lagrange Le tre et della vita interiore, e agli insegnamenti dei Santi pi recenti, come San Josemaria Escriv, che ha indicato proprio nel lavoro quotidiano dei laici il luogo dellunione con Dio nel mondo. Se la Chiesa si sempre distinta anche come benefattrice dellumanit lo deve innanzitutto a questo robusto entroterra di cultura umana, spirituale, filosofica e teologica che ha forgiato lanima dei veri credenti. Nessuna religione al mondo, nemmeno quelle orientali che si vantano di avere lesclusiva della meditazione trascendentale, possiedono un simile tesoro di vita ascetica e mistica nelle sue molteplici peculiarit, diverse da anima ad anima, questa sorta di farmacopea dello spirito, come lo possiede la religione cattolica. Ebbene, cari Vescovi: che ne avete fatto di questo tesoro bimillemario, di questi Tre Poteri o Munus che Cristo stesso vi ha affidato?. Il compito di insegnare stato ormai indiscutibilmente affidato a una serie di teologi da strapazzo che si vantano di mettere in dubbio perfino il peccato originale! Quello di governare da molti anni nelle mani di una nuova categoria di moda, quella degli psicologi, che la fanno da padrone nei seminari, nei conventi e anche nelle parrocchie occupandosi della formazione dei giovani e prendendo decisioni che spettano solo ai Vescovi. Senza parlare del potere di santificare che stato affidato a liturgisti fai-da-te esperti nel distruggere il senso del sacro e del rapporto personale con Dio. Forse il Vescovo moderno, bloccato da una specie di complesso dinferiorit, si ritiene incapace, impreparato davanti alla presunta sapienza degli psicologi, molti dei quali, fra laltro, neppure sono credenti, ma questo un punto in favore, dicono certi Rettori dei Seminari, perch solo per mezzo del cosiddetto avvocato del diavolo che si conoscono le vere vocazioni, perch si vagliano, si mettono alla prova! Come se la madre mettesse alla prova la robustezza del suo bambino a forza di somministrargli veleno! E questo avvocato del diavolo vestito da psicologo ha il compito di sostituire direttori spirituali, confessori, preti, Vescovi e qualunque altro docente che osi

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Compendio della Chiesa cattolica, n. 335. Per ulteriori approfondimenti: I Vescovi e il loro ministero Pontificia Univ. della Santa Croce, Libr. Ed. Vaticana. 3 Giovanni Paolo II, Insegnamenti, 9/2 (1986) 56.

manifestare il suo disappunto! Il prete adesso fuori moda e poi con lo scandalo della pedofilia, chi lo cerca pi? Meglio starne alla larga e attribuire eventuali responsabilit a realt esterne. 4 La storia della Chiesa insegna che i veri direttori spirituali, specie di un seminario, sono sempre stati fini psicologi, anche con una certa preparazione scientifica, per mai hanno fatto gli psicologi. Serve loro per il discernimento di evitare errori grossolani nella cura delle anime. Il loro compito di aiutare ogni candidato al sacerdozio (ma vale anche per i fedeli laici) ad ancorare la loro vita a Cristo in modo che in tutti i venti della vita cresca la forza della fede. Inseguendo soluzioni solo umane, spesso dilettantesche, si finisce col fare il gioco del diavolo. Questo significa che la fede andata in fumo da un pezzo, che non si ricorre pi allo Spirito Santo per avere luce, che la vita soprannaturale stata sostituita da mezzi puramente umani, sociali, materiali (che pure sono necessari, intendiamoci, se non altro perch anchio faccio parte della schiera dei pedagogisti-psicologi, per lasciando a Cesare quel che di Cesare, senza la presunzione di essere il rimedio di tutti i mali, perch solo Cristo il vero rimedio che risana) E la societ del pragmatismo indolore che vuole ricette immediate per ogni mal di pancia, zattere robuste per ogni insicurezza, offrendo spesso rimedi che sono peggiori del male a queste nuove generazioni sbandate che entrano anche nei seminari con un entroterra di vuoto dottrinale e morale spaventoso, perch mancato loro lo studio del vero catechismo sin dalladolescenza, perch non lo si insegna pi5. Altro che Munus docendi! Per completare il quadro, mai che si senta un Vescovo, tranne qualche Emerito emarginato, parlare delle nostre responsabilit di cristiani, del nostro dovere di difendere a tutti i costi i cosiddetti valori non negoziabili, soprattutto nel campo della famiglia oggi cos offesa e dilaniata dallavanzare di orde barbariche che rivendicano il libertinaggio sessuale pi sfrenato, ricordandoci che questa vita finisce presto, che c il Giudizio di Dio sul nostro operato, sulle nostre omissioni, infedelt e miscredenze. Si sente invece la voce dei Vescovi tuonare dai pulpiti o dalle TV solo quando devono difendere gli stranieri garantendo loro moschee costosissime, incuranti del fatto che le nostre chiese sono vuote. Altro che sconcerto, noi siamo scandalizzati, Eccellenze Reverendissime, e il popolo lo dimostra in silenzio, disertando chiese e seminari. E la nuova idolatria che avanza, come direbbe il teologo don Ugo Borghello nel suo bestseller Liberare lamore quella idolatria che non prerogativa solo di pagani, atei e agnostici, ma che ormai ha investito anche il cuore di certi uomini di Chiesa: Si pu vivere anche con Cristo un rapporto idolatrico laddove nelle proprie opere si cerca innanzitutto il successo, il consenso, lapplauso, false sicurezze, e questo un po alla volta trascina al tradimento.6 Ebbene, bisogna fare chiarezza una volta per tutte: questa chiamata eccezionale di cui parlavamo conferita dallOrdine Sacerdotale, questa sorta di investitura straordinaria, divina, che eleva Sacerdoti e Vescovi a tal punto che ciascuno considerato Alter Christus, questa sublime Consacrazione che nessuno potr mai pi cancellare, non offre assolutamente la garanzia dellinfallibilit, n ancor meno dellimpeccabilit, e pertanto abbiamo la libert di coscienza di dissentire soprattutto quando si tratta di questioni opinabili, e non di fede. Il dono dellinfallibilit nella Chiesa, che un dogma di fede, si d solo attraverso il cosiddetto Magistero cio lunit di tutti i Vescovi con il Santo Padre, o quando il Papa si esprime ufficialmente ex cathedra, mentre limpeccabilit a priori non esiste, non viene garantita a nessuno, nemmeno al Papa, perch ognuno se la deve conquistare attraverso il proprio impegno personale di fedelt e di amore, e pertanto ciascuno ha sempre la possibilit di andare allinferno. Naturalmente non si ignora la complessit del mondo doggi e le difficolt dei Pastori, n si pretende di insegnare loro a come fare i Pastori. Ma un po di spirito profetico ci vuole sempre, per smascherare le trame del demonio, sapendo che lui ama molto la confusione per irretire le anime. Per questo, insieme a qualche sacrosanta invettiva, deve prevalere ovunque la preghiera per i Pastori, per le vocazioni sacerdotali, per lunit di tutti nella carit. Questa la bellezza della nostra fede cattolica, Lo splendore della Verit, il rischio della libert dei figli di Dio!
patrizia.stella@alice.it Indirizzo web: lettere di Patrizia Stella: http://theconverter.xoom.it

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Agnoli, Bertocchi, Introvigne, Indagine sulla pedofilia nella Chiesa, Il diavolo insegna in seminario? Ed Fede & C. Gnocchi, Palmaro, Io speriamo che resto cattolico, Manuale di sopravvivenza contro il laicismo moderno, Ed. Piemme 6 Ugo Borghello, Liberare lamore, La comune idolatria, langoscia in agguato, la salvezza cristiana, ed. Ares, 2010/4

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