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'ji:i':
:i;;ji
iliw'ii'i-!!*';;;;
\u
\J xJ k
^w^
CODICI BOBBIESI
CODICI BOBBIESI
DRM.A
TORINO
CON II,UIHTRA7,inNt
Ot
CARLO CIPOLLA
V/
ULRICO HOEPLI
EDITORE LIBRAIO DELLA REAL CASA
MILANO
1U07
>
'OCA
"fUfn^nf^^t'
9 2 6 G 4 7
Esclusivit di vendita
MOLFESE &
TOHINO
Figli
BOTTEGA d'ERASMO
Via Gaudenzio Ferrari, 9
Via G. Verdi, 10
TORINO
AD
ANDREA GLORIA
NELL'ANNO
CINQUANTESIMO
DEL SUO INSEGNAMENTO
OFFRE
IN
OMAGGIO
UN SUO
RICONOSCENTE E AFFEZIONATO
DISCEPOLO
PREAMBOLO
Qg*i Crivova
*|
nel
si
1821
Amodeo Peyron
laiis vst
('):
compagni e
Profccto
qua
mine
Ambrosi
l'^J
nostra
vo
di Metz), S. postfj
:
Bobuleno
(di
ciinelia
'
omnes
>>
fu fatto
Se
grafe dice
Hunc La
vero; ed
constrictus
amoro
(*).
verissimo
antichiti e
clie
divenne
meta a
pii pellegrisi
loro
colla
importanza
(*).
scientifica,
il
dintorni vi
recavano
di
la
gratitudine
la
piet
dei
devoti,
avvenimtmti e
quilliti
di lotte,
aveva trovato
pi
agevole resero
ampliarsi
della
chiesa
del
monastero,
tuario
che
non
costituirono
soltanto
un sanformaeb-
venerato, e
un
centro
religioso,
ma
uomo
rono
anche
ben presto
un luogo ove
gli studi
un anno
La
valle
di Bobbio,
flnch
il
2'A
novembre
.
.
fil
e cogli eserciti
lo sterminio
o la morte,
Coelo redditit
metteva
il
al
monastero
di
conservare
(*).
ed accrescer
Christo
T>
f).
Il
suo
sepolcro,
fu
circondato
poi
da
suo patrimonio
scientifico
(1)
De
lihliolhfca lM>ieni
Cf.
GIULIO JUNG,
MitlheilHngendeii Inatitulsfuer
eie.
et
Tubin-
imterr.
GenchtchliiforKhmtg
XX,
521
L.
SCHUTTK, Der
Apenniiienpaia de
Monte Ilardone
Bobbio volentieri
K.
MARTIN,
Saint
Colinnhnii,
I, e.
74.
si
passava durante
JONA,
M.
Vita S. Columbimi,
liK)5,
minore
di B.
KRUSCH,
/(//)'
Ma
Hniinoverae et Lipsiae
(4)
p. 22((-24).
come apparisee
MOMM-
REMONDINI,
Iscrizioni m&lioevali
della TJnuria, in
-
ilella
K,
SEN, ni voi. V, parte 2, del Corpus Insrripi, fxitiruir., Gatlia Citalpiia, La ^mdazione del monastero Bobbiesc^, offrendo comoditi varie ai viaggiatori, spinse questi
tavole (1891); M.
p.
in the
Apenninp, London
1892,
pi
173
(fi)
II
testo, e
fac-slnillc dcll'oplfrrnfe.
parve
un
Doim
di 8.
Colombano riHolnmento
di
la
Lombardia e
la Liguria.
S.
mo
libri profani,
o di prove-
nella parte
SE
dell'Irlanda
letteriirl,
('),
fino dalla
prima et
si
abbiamo
tre,
pure
alcuni
il
tratti
di
Paralipomeni,
fu cos
men-
della piet.
E Giona
di
lui
all'opposto,
grammatico Carisio
bene avirlan-
espressamente:
gram-
venturato, che
il
mano
maticorum
probabilmente
quemperomnem
cena,
dere
romita,
monaci leg-
I suoi scritti in
gevano e trascrivevano
libn.
Verso t'aimo
mh l'abbate
ai ,
coltura.
Egli aveva
cono-
Wala
lavori
f)
neir atto
di
custos cartarun>
S.
custode dei
libri:
gli
erano ignoti
curam habeat,
lectio-
nnm
nato,
ecc.
Avca
con
scrittori classici,
esistenza
della
come
Lucano,
ma
ci istrui-
Giovenale, Persio.
scritti
Ne disdegnava
sce aiK'ora
d(>i
intorno
alla
codici. C'era
scuola.
s(
liltoria,
(*).
Anche
la
quale non
ci
si
schiatta, fu
liberalibus
litteris
inbutus
(*).
Ed
spiega
perch
appunto
tra
il
sec.
IX
e<l
il
X
<li
possiamo
scritti.
collocare la formazione
questui et
si
li
nnn
erosi
mano-
Per
coloro, che
stero.
dell'
S*^
occuparono
mona-
Giona,
il
E
la
la storia letteraria
gnaci
pi
era
nativo
di
coltivava
le
lettere.
Forse
libri del
Regola
di S.
monastero
che
ci
un passo, da
ha
valori;
ignoto
d'altronde.
grave im|)oitanza,
alla
ci
ki
qualche parola
Regola taceva
e le
abbandonava
saggezza
e alla
prudenza dell'abbate.
certo infatti
e le scuole
mo-
Bobbio
si
leggessero volentieri
libri
classici,
non
scritti
nel monastero,
ma quivi
trasportati,! quali
andarono prei
N ad
otten<'re tale
scopo
ei-.i
sta-
che
monaci sen-
che
la
libri
nuovi, e
me-
Qualche
di somigliante
accadeva
Forse
fu
specialmente
tale disperil
anche a Bobbio.
aec.
IX che
Ma anche
sione
si
verific. I
libro
De RepubUca
Cassiodoro,
il
di
Cicerone,
and obliata
cos
bibliott^ca
Bobbiese,
studi
testo di
Frontone,
Sacra
Ma
e'
ingaimerem-
attenzione.
(1)
(2) (3)
MARTIN,
Vita
I,
op.
cit.,
p. 12.
cumento neir
165).
()
articolo
Vna
Atbrfyiotio
indiln
-
dri
di
e.
3 (ed.
cit., p.
24.
(4) (6)
(6)
Cf. MARTIN, Op. cit., p. 12. J0NA8, I. II, e. 1 (ed. cit. p. VUa I, e. 8 (ed. c.lt., p. 1&6).
Si riferiBcc
anche
346,
alla paleoprafla
KobbicHC
A.
VKNTHKt,
Roma
Sfuria
230).
dell' Arte
Ilnliann
II,
in rilii'vo l'azione
merciHi
nettentrionnle,
mentre a
:
con-
servano
Ilalisn
il
le
KpU
afTerma
llnbhio e la No-
(7)
Preseo
L. M.
HARTMANN, Zur
WirtKhafHgeKhichtt
im
do-
valesa accoplievano
(9) Cf.
forme
cnilijtrBflche
della cuoia di
Tours
MARTIN,
p.
62 e 6.
la
lcl)braio
bio,
14!4
(').
si
rec a Bob-
loro
Nel
secolo
incirca se ne
dopo
ci fu chi
la
apil
and a
visitare la pre-
ziosa biblioteca
tra
il
monastero di
S.
alla
Congregai
1499 e
il
zione di S. Giustina
steso
Padova, fu
di tutti
codici
un
nostre
cognizioni su quella
libro
IV
dei
suoi
venne
allora
nuova-
Comvwnfnrii urbani;
scriba pontificio
mente numerato,
sua apparte-
Giacomo
codice
Aurelio von
biblioteca
Qu<istenborg,
universitiiria
e che di su un
di
della
monastiche,
spettanti
Hannover
fu
alla
Congregazione.
di Afantova
Anche
scritti
il
Merula pubblic
un
cat^ilogo
dei
mano-
Comunale
Bobbiesi, da lui
considerati,
ma
quel catalogo
famoso monastero
scuno di
ossi
di S.
Benedetto
di
Polirone;
cia-
non
si
finora rinvenuto.
reca
indicazioni
di tutte
codici Bobbiesi.
Ma
Nonostante
diosi
il
mente
non ebbero
Ma altri
invece, partiti
vi fecero
ziosa miniera.
rati
lette-
Roma un
il
manostiritto
Le scoperta
mento
un avveni-
Dovremo
ritornare sulle
a Bobbio,
sicismo redivivo.
La
Lucano
e recentemente
fu
con
Napoletano IV. A.
conni.
alle emigrazioni
po-
Le pi gravi
tra esse
vi trov insperate
preziosi
ricchezze letterarie.
rito (lolla
Ma
il
Merula
si
appropri
il
me-
Roma
per
la
Vaticana.
Giovanni
Mabillon
rest
diede a Lodovico
lettera del 31
gennaio
trasportati a Milano,
dove
li
Muratori
("),
Michele
Ferno;
questi,
recatosi di
a poco a
Roma,
ancorch
che
i
suo
scopo
fossero le pergamene,
piuttosto
di tal genere.
da
Roma
ne
scrisse al
Merula, 13
libri C).
Ci fu nel 1714.
(1)
La
di'i
minore
Tra f^W
Uiiiniiisti,
venne
fntin di'^nnniente
da O.
VON GKBHARDT, Ww
V,
.'14;)
lliiecher-
fmr
-
lihliothekiweiten, ]KH,
m-gg., awi
allora
E(fli publ)lica,
dcf;Ii
pp.
itT
S,
il
CAtala);o dei
seconda metA del secolo XVIII era ridotto a ipu'l punto di dissoluzione che precede nect'.ssariamente la fine. Curiosa e. iiiteressant4^ un.i relazione
sulle condizioni
a notizia
studiosi, e
i
ad uno ad uno
gli illustra,
sulla
rlla-
vicissitudini
(2) fye
lungo
secoli.
Kcoperle
da
XIV
XV, Firenze
di
Bobbio, sotto
Fjetipre
la
data
di
b.
Archivio Vesco
vile,
di
Vei*cori,
il
Monastero
per giusto
l'esso
GEBHARDT,
Femo
-
p. 844.
timone d'incorrere
la
La
Op.
lettera del
GABOTTO
BAOINI
le
soppressioni
Ita
numero
di sette soggetti .
CONFAU)NIKRI,
(6)
cit.,
li4, p. 204.
pp. 3B7
Crede impossibile introdurvi riforme, poichft sia il Superiore locale, monaci riguardano Bobbio come due I*P. Visitatori, dissi-ro che
1
sia
mi
annata
li)04,
p. 424.
1'
esilio .
Non
vi
vanno
volentit^rl, e, se vi si recano,
si'
>
Non
soltanto
la
biblioteca,
ma
tutta
istituzione
volgeva
pur
disillusi
ne allontanano.
Secondo B. Rossetti
('),
abbate
forme
alle
istruzioni
si
ed
agli ordini
mano-
istesso gli
davano
Loda
Ma
il
quelle lettere.
frutto
dominazione francese, e
luogo fra
1801 e
il il
ultime
f).
dispersioni ebbero
quindi conchiude
peregrinazioni
AI)bondantissimo
il
delle
1803
sue
raccolse
Peyron a vantaggio
Nel 1820
antichit.
tali
il
Fey-
<I(>1
Cardinal
alla
si
Combiblio-
ricerche, in-
mendone, Nunzio
in
Germania, consegn
<lei
parte,
il
conte Federico
quali egli
molti
occup
giovane
officiale del
anche
particolaruusntx^,
ed
inoltre
documenti
terno
Torino.
quale,
a Bobbio tiene
dopo
la
morte
dell' illustre
(*);
statista,
pass
al
barone
Ame-
Antonio
alla
Manno
dell'In-
R.
Accademia
di
codici Bobbiesi
di
Riservandomi
teggio del
di pubblicare, fra
Documenti dal
quelle
notizie
car-
100
Peyron
collo
Sclopis
che
membnmacci
antichissimi,
fanno
al
nella
si
Biblioteca
Universitaria
11
Torino,
dove
stesso, che,
se per
una parte
il
riassu-
ora
conservano
P<>yron
niella citata
( |).
sua openv
dice
Peyron.
De
Bibliotltra
Bithiensi
Onmiientnlio
XXXI)
fil)
a Bobbio
data
del
il
ma-
specialissima fiducia,
quale fu quella di
recarsi nelle
Errata - Corrige,
far credere
in
I82.'j,
Lombar-
esprime
calli
in
modo da
che dopo
maggio
sunt
di
1822
in R.
illati
Taiirinensem
Bibliothecam
proponendosi
proparare
illustrarli
(do
Peyron
alle
luogo;
ma
in realt taks
illustrazione
n apparisce chiaro se quest'altra grande massji di manoscritti abbia realmente arricchito la Bibliotec-a di
rino,
prontezza,
infine, egli
pinti,
To-
vari dicodici,
o se
le
esprimessero pi che
a rintracciare
vie
per
compra
di
altro
d<>siderio C).
tali
preparare a s e ad
altri
Non
che.
ricer-
Accennasi quindi
al
carteggio coi-so
Sclopis non fa
Peyron
Una
deve essere
rilevata, ed
e lo Sclopis stesso.
Lo
proprio nome,
ma
dico soltanto:
il
Bobbiesi
Ricorre
anzitutto
il
dell'Interno, cui
revole ufcio di
illustrato
(1) (2)
Itotibio
Sopra
esatta
cl6
altre
il
tre
notizie dar
fra
Documenti.
In cifra
pi
(3)
verso
1790
cVrnno ancora
pp. 21
-
NArIf)NK, Notizie delle antiche hiMiolerhe ilellxi mal (8) G. GALEANI aasa di Samia, Meni. Acr. Scienze Torino, I Scorie, t. XXXVI, 1S."I.I, se. mor., p. 48 opp., discorre, della biblioteca insigne raccolta dal duca Carlo
San
Emannele I. e del libri, manoscritti e stanipiiti, della med<'sima, che, sopravisHUtl all'incendio del KiliO incirca, venntiro visti da S<-ipione Maffei
Opera ciiiqtmntenarin
tifila
riposti in
no standone annesso
libri
il
ai regii archivi .
nfi ci
Ma
nessuna
|M?r
notiisla
egli ci
somministra sui
(il
venntl da Hol)blo,
preiletto
il
dice se e
profitto
come
la
delle
1870,
spoglie
qu<U monastero
Duca
facesse
il
sna
Amedeo Peyron
non paro
Iti)
nato
il
27 aprile 1H70.
sospetto che
primo
aci|Hsto bohbiese si
suo
cartcjjifio
le
suo schede,
earte
donde
riferisca a quel Principe, ma pare che nulla si possa affernmre, allo stato attuale delle nostre cognizioni. Tuttavia necessario rilevare ch(^ Galeani
Codici Bobbiesi.
bibtoteai
Ceimi niorico
G.
galla
7.
Univemitaria di
Toritui,
Napione avverte non restar menmria che alcuno, ilopo Carlo Kmanuele I, pensasse ad impinguare la libreria con altri manoscritti. Il che admiigue codici Itobbiesi siano stati appunto procuconferma nella opinione che
i
OTTINO,
Indicati dtKcritti,
Torino
VI.
qucwta pare
l'i|>otesi
Bino dal 1749 di Q. Pasini
('),
Marengo, separ,
quelli di cui
di
si
mezzo
Peyron
i
(*)
sapeva
Vi
comprese
anche
frammenti
un codice
(n.
Codice Teodosiano,
il
e,
come
(')
pure,
anche quelli
i
di Cicerone. Presso
Pasini
si
descrivono
due
(*).
Fra
Documenti,
al n. II,
al
26 gennaio
1904
molte
mi-
Peyron
a stampa, e
una
parto -
pur troppo -
che cominciarono prima del suo viaggio erudito, che di questo furono
solo
la
i
ma
fiamme.
in
mostrer come
stati
letti
frammenti di Cicerone
d'
perch
ci sia
avvenuto
gi
dal
Peyron prima
intraprendere
comunicazione precisa e
delle
catalogo
dei
codici
Bobbiesi
superstiti
fti,
Scienze di
subito
dopo
chi
Torino,
della
ma
e da
sottoscrive
questi righi
(^.
scoperta, fra
30 marzo
ed
il
aprile
1820;
data pi tarda.
6 ridotti pi o
meno
in tale stito,
Non
contenente
in
prima
scrittura
l'antico cata-
il
che vuol
Dom.
dire
he per
oltre
a due
si
terzi le ricchezze
Bobbiesi della
certo quealtri
i
IV
(").
Libri coni
Biblioteca di Torino
sta,
conservarono.
Non
Maximinum Arianum,
si
si
sa che
fram-
pur troppo,
manoscritti
la
si
fondi
menti Ciceroniani
sotto
il
dei
mantenne
tra
perduti e
con-
servati.
I codici della
Ma
tuttavia
il
la
in
abbandono,
il
dice
G.
Ottino ('),
fino
al ai
1856,
formare
criterio di cui
i
quando
bibliotecario
G. Gorresio, diede
medesiil
mi sede
onorata.
Alcuni
decenni
appresso,
citato
(1)
Codice
manuKripH
Jlihliofhcatr. Taurittenms
Athma
Kxg. Tanrtn.
l'archivio del
Monastero
di
Bobbio,
vi
aveva ammirato
altri altrove;
un codice
?
anti-
DCCXL.
ad Apostolo Zeno,
cose
In
Ne
trovai alcuni
Vcggasl
Giom.
da qaesto
p.
codice pubblic
(3) Jl/m.
il
Pfaff.
membra Cypriani,
legati
in
XXVHI,
science morali,
146-46.
un codice,
in
8 maggiore,
del sec. XI, in caratteri longobardi. Oli autori (Pasini, Rivautella) del Ca-
rimangono ancora
(6) Il
haud dubitarunt laciniosum libmm ita praeterlre inglorium, ut cum, no commoraverint quidem. Hunc ego adolescens pervolveram ;
talogo [1749]
conserva manoscritto In
1720 e
due esemplari,
Invenia-
si
era sforzato,
si trat-
fra
il
il
1730
(cf.
gnxzKndo
ma
rio dei Codici tuperififi greci e latini della Jiib. Nat. di Torino, in Riv. di
parte ogni cosa donec anno posteaquam chimicum medlcamentum felicissimo exitu feceram Tulliano palimpsesto, idem etiam adhibni buie codici Quindi aggiunge una parola suH'opnsciilo di Qiulio Valerio, proveniente dalla seconda mano, e alTerma he della sua esistenza fece consapevole il Mai xeunte eodem anno > Verso il testo di Qiulio Valerio si dimostra tutt'altro che indulgente, sino a lasciar credere che volontariamente abbia tentato di abrogarlo per far meglio risaltare la primitiva scrittura. Vale-
da E. STAMPINI,
della
1904,
XXXII,
di
431.
MDCCXX
Op.
P.
clt., 7.
BOSELLI, Incendio
rieottrtaion
:
biNioteca
Torino,
Erano
le
memoramag-
giore
il
non pochi
quei preziosi
volumi.
(9)
rato chimico
II
D.
Augustlni
1904,
XXXII,
4%
444.
Scrive
pptui dissolvere,
Stor. Tortonene,
drilli d'Italia
annata 1904,
fase. 3, p. 29
Le
lagrime di
tutti
cocco-
Oodiet
mu.,
Il,
244
48, n.
CCCLVI.
ben notevole:
Il
A.
PEYBON, Notia
Biblioteca Nazionale di Torino > Ci fortunatamente errato, e dipende da una apocrifa conversazione pubblicata sopra qualche giornale politico
al
momento
dell'Incendio.
IO
all'ing.
geli
di
S.
Marco
e di S. Matteo,
conosciuto sotto
lf>),
il
G. Molfese
l'esecuzione
pr<'zios<(
delle tiivole.
Il
Frati
nome
di codice;
k (segnatura G. VII.
il
che
i
soffr
pose insieme
man mano
soltanto lievi
palinsesti del
dirlo,
celebri
di
.
me
volle
Cas)
;
siodoro
il
segnature
II
2;
II
.
2*;
.
re
II
2**
pu ora
debba
testo
Evangelico (segnatura: F.
VI
1)
ilfustrato
da
vedere
la
luce,
sappia
il
lettore
quanto
egli
che
neppure
i
un
frammento
fu dato di ricono-
Ma
riani,
altri
l'
impresa. Consigli
scerne; e anche
linsesto
(
Vangeli
.
in carattere irlandese, in
.
pa-
Ce-
segnatura
IV
20),
il
ma, patirono
tale rovina,
che quai
possono riguar-
l'Ambrosiana, qtiesto
Vaticana;
A.
Rsitti,
Vatt^vsso,
al prof. F.
Molto
di
prima
dell'
incendio
pensiei-o
Da
Re,
ad
altri
Chatelain
accolse
nelle
sue
tavole
della
Sniptirn
L' csecuzioiK!
priTna
(^he le
fotografie
(Ma
quasi compiuta
i
indali
una ricca
serie di rappresentazioni
ivi
dell'incendio
famosi codici,
Bobbio
(')
fiamme
file.
Th. Gottlieb
rappnsentati.
Le
nostre
C) identificarono,
con me-
la raccolta
dell'Ambrosiana
men
bene, e che
numerosi
d'
stiitji rifiutatii.
Non
studi speciali
si
venivano illustrando da
dotti
ogni
era ormai pi
il
sceltsi.
nazione
di S.
modo
le vite
Ora esce
alla luce
codici Bobbiesi d
scritte
da Giona,
le quali
venivano
lungo tempo
solo.
Insieme con un
illustre erudito
vado
Ambrosiana.
parte
mi
noto che
il
gi
per
non
per
pccola
avviato
lavoro
preparatoiio
Torino
della
e col cav.
Carlo
allora
bibliotecario
rappresentazione di alcuni
codici,
Torino, col
si
gono ad alcuna
no,
delle pred<!tt<>
Biblioteche,
ma
tre
1
che socodici,
Mnmimentn palwographica
sacra. Vi
compensi
a dir
cos, exntravagnnfcs.
si
TratUvsi di
devano anche
pu dimostrarti
origine
il
pens dal Carta, dal Frati e dal sottoscritto, alla pubblicazione dell'Atlante
non
Bobbiese,
meno famoso
codice EvanCassino,
a Torino e a Milano.
vi si lavor
ora
di
Mont;
giacch
il
suo scopritore,
il
p.
gravissima tra
ratori
al
vennero
in diverse
strade
sospinti.
Amelli,
il
comm. G.
Biagi,
il
sottoscritto,
per
necessit di
cose, di raccogliere
compagni
d lavoro. Il
Carta favor
della
NapoleUma, per
la cortese
accondis<-enil
squisita cortesia,
facilitiirono la via
a raggiungere
ed
miei, e
mio scopo.
(1)
Cenlrnbliilt
fur
lihliotheJciiweaen,
(2)
llandtchriftfM
mn
IhlMo
in
ilf-r
VnliknmucheH . /<m6ro;ViHMci
Hojtif.
18iK,
XIH, Ri
11
tolti
dall'Archivio di Stato di
me
ov )
vero
da alcuni inventari
beni
Adbreviattones
scritti
Ma non
posso termi-
quasi
stabilire la cronologica,
sempre
ai
le
vengono
altri criteri,
oltre
si
potessero
completare
le
riproduzioni fotografiche.
il
Re
vadano
C.
CIPOLLA.
miei ringraziamenti
all' illustre
prefetto della
mede-
15
DOCUMENTI
I
DI
BOBBIO
di scioprliere
alcuna
sit
roducta, illud
t^men
p<frp<>tuiui
delia biblioteca di 8.
Colombano
di
Bobbio e
al tra-
giorno 8 giugno
sporto
fatta al
flopravvissuti
alla confinca
Questo
due
lettere
si
leggono
in fine
ad
ni
Catalibri
estratti
da
a st4impa,
monastero.
ramente
Hsnfniit/).
trovano,
f).
Il
scritti
da Una stessa
Cat4ilogo
si
Buone
notizie trov
(').
mano,
intitola
In
:
un solo faHcicolo
eitaito
dell'Ambrosiana
cato
risultA
Da un documento da
18
pubblipul>blico
Inditx
vnlnminum
seii
oMlicum
manuscri.
che
add\
maggio
180.1,
ptorum Bibliothecae
Vi
si
Moniisterii 8.
(*),
Columbani Bobii
incanto, ftirono
per 43 franchi
aggiudicati
61fi
Iljitti
libri
ma
in flne si
avverto
iHui
au Citoyen
il
Buthlcr de Bobbio
Pensa
il
che
un
-
codice
Evangelico e
I
rorse
Simbolo
mancuivano.
atto
manoKcritti
del
effettivamente
esistenti
all'
della
revisione
Catalogo, cio,
come
io penso, nel
test
che
il
que
120.
altro fascicolo
(*),
poco
pih
che
Un
tico
XVII I,
soppressione.
ma
non iden-
L'Abbate
ed
Monaci
a quello
test accennato,
Mas-
Bob-
sermoni del
ofTcirsc?
Santo, e
'altro
Catalogo.
si
Pio VI,
(letto
al
monastiiro
logge, au-
dal Cenobio di 8,
Colombano, 8 maggio
1785. Vi
si
legge
Et^i
onim temporum
Infellcit^is,
qua ma-
bano
Coenobii
ut
gloriam ex
Bibliotheca
dol-
eflTecerit
misqno
in
referta
(1) jt
IMihin,
(2)
uUimt viniul* iMIn liNiotten MlUno, Mrwiill, inoi, p. 1!), n |i. (Tilt rnxiw II Bnthli-r non ni) rlNnlU
ili
tryll
rrhiwl
iti
S.
Onnmhnno (M
Manro
lorc
I',
dicano,
ollirarlo
|.iwra-
90.
(rcni'rali'.
lUI
nili-l
li-iton-.
2!,
\'Ahl>axia
Non
lo
trovo
nel
ipindro
V.,
ch |wr hiwna
vi-Mttira
aram|ii,
qnaal
iIi'IIr ili|;nltA
i<cn/.n
l7Si. Tuie
(4)
Cninprcw) un codlfc,
al
he fn nmialnii-nlr
dlnii-nilcatii
dal
Carlnln,
dd 8avl(rllno
I
nlilinti'
di (?"*'''"'""
dir* In
Bppn-o
pln
Inrirainenin.
Nella mia
_
niuii.
"I
di O-ntnllo.
di'lln Coo|ii'riii!lonii CiiHHni'iH>.
che
rilae
fti
dal
IVymn,
nel
noi
Cleen.nlanI, RtnttK*r-
IH24.
Una notA molto
presso
il
IH
Hi\ft
niniile, colla
(
stessa data,
ma
:
sop sjil
incircii, fra
il
nome
del Carisio
mutata
la frase
ferma per
verano
annocustos
finire in quest'altra:
quelli
biblinthecarius
u del
apposi
il
Peyron
cartarum
dal
come abbiamo
il
impa-
Pare che
l'et del
in
desunta
monastero avesse,
i
da et
i
Peyron solo
base
non contiene
tenuto,
tanto
suoi
libri,
quanto
suoi
documenti.
Il
Muratori
(*)
Bobbiesi, al
tra Pio
VI ed
titolo:
Index manuscriptoruni
ut
videtur, aerae
gli
Non mi
che per
lo
pare
pubblicare
questo Catalogo,
difficile
meno
intomo
Quali argomenti
ab-
orientarsi
biano
condizioni
reliquie
sul
cadere del
trovarono
si
Credo ch'egli
si
siasi
XVIII,
nella
rispetto
alle
che
Ratti
nel Catalogo
ricor-
Biblioteca di
Torino.
Il
reso
dano
libri di
scrittori
del
sec.
IX,
di
ma
nessuno, a
quanto sembra,
se ne
rinviene
et
posteriore.
ma
documenti da
al
raccolti,
n quelli che
presentano
pubblico,
servano
illumi-
da
alcune particolarit
ispira
storico.
a vetuste
la
tradizioni
oblatori
sui
possessori
Pei
risio,
Il
pubblicazione scelgo
il
testo dell'abbate
Ca-
difficile.
non un originale
(').
unti
codice
edizione
al
Muratoriasecolo X.
copia
zione
na quel Catalogo,
lo attribu
egualmente!
Kkk
Lll
il
titolo del
si
La data non
sia sicura
n impossibile, n improbabile;
lo so.
ma
che
che
la riguardava. L'eiTore
naturalmente
ripercosso
fu
non
il
Ad
ogni
se noi
un manoscritto
avessimo
esistenti
mezzo
di identificare
indicati,
codici
Un
corretIl
con quelli
tore ci
fu,
ma
non san
tutte queste
piaghe.
Cata-
al fine, lo
un
criterio cronologico.
CaUvlogo.
Segna
zionato in quel
Catsilogo
assai difficilmente
al
potr
maggiore
secolo X. Questo gi
si
Rosdotto
dubbi rispetto
(
all'
et
setti C),
encomia come
per
fermo
moderne erual
non
sicura,
il
ma
pure
rispettiibile) di
quel Catsilogo.
ch'egli
fu
1787,
Cito
e che fu
nuovamente chiamato a
il
ch pi comraoda
infatti
Il
numeri
apposti
ai
manoscritti,
ne rendono agevole
l'uso.
Catalogo
sapere
dei suoi
Nessuno meglio
stessero,
e,
criterio
sistema^
poteva
come
cose
con
Precede
il
monasti',a.
Qui
codici assai
numerosi, sono
(1)
I tre -ultimi
b1
numeri
vi
furono
K{ri;iniiti
d'altrn
ninno, del
tcni|io; In
(3)
(4)
Ii:i.
prima mano
(2)
ferm a
l'f.
IH, 817
at.
\x>^\,
bobbio
illitftrato,
Torino 17%,
I,
HM.
(5)
p. fU.
14
tristi
condi-
che perci
registrarono
commenti
Un
il
prin-
relativi.
siastici
Vengono
pi
S.
poi
:
Padri e
S.
gli
scrittori eccle
S.
XV,
allorcli sul
antichi
Eusebio,
Ilario,
Gregorio
ciascun
manoscritto
Magno,
opere
Ambrogio, Origene,
S.
S. Cipriano, S. Isidoro,
scrisse
Liber
sctj
Colunibani de J^obio
A primo
datti:
di
Agostino
e di
S.
Girolamo
si
trovano
i
Vengono quindi
(de
libris
libri
libri vari
diversorum
libris
auctorum
),
poi quelli di
le vite
i
incerto
audire (do
dei
XV
incertis );
seguono
le
passioni
Santi;
am,
s'incontrano in fine
rici.
libri
Rin.iscenza,
imitivre
un
biiitino la
vecchia scrittura
sia speciale
cos\
si
giunge
al n. 479.
semi-gotica.
N credo
affatto
che quest'uso
Seguono i fondi
ne
al
da varie perso(n.
a Bobbio.
480
Non sempre
la didascala,
tiinto
che ho
e Rgg.) coi
volumi
che
torum
obtulit
beatissimo Columbano
Vengono
poi
niii
Vaticani, osserviamo
che da
de
libris
Benedicti
presbyteri
una
stessa
civsi
mano
in
fu scritta
quella
annottizione.
Ma
si
de fratre Adalberto
(dal n. 554),
de
hanno
cui la
mano
diversa,
come
p. e.
av-
Theodori presbyteri
dai
n.
558
),
de
libris
(')
Na-
Petri presbyteri
(dal n. 641).
(dal n. 590),
si
de
libris
Boniprandi
dove
forse
anche mancaliohio.
Poi
incontra
vano puro
Mutat
de
ad Speluncara
il
cio al
mona-
vicende
del
Monastero, e assoggettato
S.
dove
Santo,
si
bramoso
ritirava
di allonta(^.
questo alla
si
Congregazione di
Giustina di Padova,
a pregare
Chiudosi
(
Catalogo con: de
libris fratris
si
Smaragdi
Ci
Non
intende, che
pervenne
F. IV. 29
noi, e si
ti'ova
nella
Miscellanea
questi
libri si
colloc
colo XVIII.
ritenere che
stiiti
volumi componenti
Monastero.
si
apponesse a ciascun
piima
serie
siano
codice. Questii di solito scritta sul margino inferiore del primo foglio, alla faccia recto, ed presso a poco
Una prova
255
(p.
po67,
uniforme
Mona-
ed.
Becker),
librum
expositionis
Claudii
.
episcopi
Instine de Observantiv
in
Benedicti
residentium
Monasterio
allude
evidentemente
nel
al
ms. ora
Lat.
sanct i Columbani de
Bobio.
il
Scriptus sub
numero
Vaticana,
fondo
Vaticano,
fu al
il
Un'altra
mano aggiunse
aveva
codice
che
nell'
anno 822
monastero
Bobbiese
lasciato in bianco.
la
mano
medesifra
mo
numero,
al
un
quadrato,
che
dono viene
0,
il
fatto.
La lettera fu pubblicata
non
avvert
Dllmmil
Liber
sctj
Columbani de Bobio
della
o fu inserito in essa
larghi spazi
vi
ler
quale
peraltro
che
testo
approttUndo
circostanza
che
(t)
Ci6 rlcorils
il
carme
obtolit
libcntl,
(.1)
.yt Archiv,
1(1,
429. Sul
Columbc eximio
Catalof^o fra
1
patri w.c.
vIhhc, veKKBsl ci
eliir
<'rn(lllnnienle
|ip.
ne
SAVIO,
Venrovi
del
ricordato
ne.H' antico
an2
3.
da Bonlncontro.
BaHtcrebbe
qnenta
elle
il
prova a
Catalogo
pnbblicA ed illustr A.
Tullio
1
PKYKON, M.
Tulli Ciceroni
imlitn,
Oralionum
dimnatrare
HtC880
ci*
clie dl rp*to 8
pr Smnro, pr
el
in Cloilium
fnii/iiw.uta
Stndirardiae et
non
completo.
-68.
Da
(2) Cf.
MAKTIN,
op.
171.
erano
stati lasciati tra l'una e l'altra parola.
15
Sar posteriore
all'altra,
e forse
Una
tale
a Bobbio.
Ho
ora
test
ricordato l'esempio
di S.
una
verifica)
famoso monastero
si
Benedetto di Polirone,
quali
dopo
Dove mi
fu possibile farlo,
appongo
ai codici la se-
tova; e anzi
la dicitura analoga.
Mi
fui,
duto da
che
infatti
titili
vedere se qui
si ti-atta
di casi isolati,
siste-
no appose
ai
mss.
ovvero
di
maticamente eseguito.
Colla compilazione del Catalogo del 1461 sta in correlazione anche la descrizione del contenuto di ciascun
('),
perch
qualsiasi
l'origine,
veggono
nei manoscritti
Bobbiesi di Torino,
come
si
in quelli della
medesimo. Cominciamo:
videlicet
In hoc vo.
segue
E
in
assai
maggiore
risulta essere
numero
che,
dei manoscritti
registrati
meno
antichi, e
meno
pre-
dell'in-
ziosi,
questo
elenco,
non sono a
noi pervenuti.
La mano che
sec.
scrisse
si
<
del
Non
il
mss. 6. V. 26 (Otti-
XV, ma non
identifica coll'altra pi
si
minuta e
no 55) contenente
esso non
si
Eppure
il
devono
le
annotazioni
Iste
trovasse
deficienza
del
29)
il
il
non serve
a provare definitivamente la
mancanza
Peyron
Carisio.
(1)
S.
Bernardi, in
fol.,
voi.
licet
ex praefatione,
in fol.,
ex
B
S.
membranis.
Columbani, in
ex mombranis.
[F.
ITI.
15].
G
tum
Expositio Regulac
S.
Bemar2J|.
dum abbatem
Casnensem,
ex membranis.
(F. 11.
Confesaoruin, in
ex meinbranis.
[F. III.
16?].
Homiliae Ortgenis, In
Senecae,
13].
fol.
ex membranis.
notis
[F. II.
17].
Acta
S. Galli
episcopi Mirensis, in
ex membranis.
/ Tragediae
[F. IV. 24).
cum
et
commentaris, in
fol.,
papiraceum.
[F. IV.
E
rium
sanctorum
abbatum
Bobiensium,
12].
in
fol.,
ex membranis.
[10]
Vita 8. Severini
(F.
abbatis et satictorum
Patrum,
in
fol..
ovvero F. IV.
de!
ex membranis.
in
IV. 25].
Expositione
Credo
Dio,
a fratre
quodam Ord.
L Rationale divinorum
(2).
(1)
Codia liobbit
de-
(2)
Se^iva un r^,
ora
ille|rKI>>l-
cliu
utile
sempre.
ToieHse dire:
papiracenm,
in fol.
16
Del
M Expositio
Opus inscriptum
<
l'ira ,
incertia autoris, in 4,
ex membr.
in
ut
Kr Tractatus
d.
Hicronymi
Daniclem
et in
Apocalypsim,
fol.,
papiraceum.
scriptae a Leutio episcopo
et luliani episcopi
y
fol.,
Vitao
quorundam
SS. Patruin
ut
in 4, ex
membr.
[G. V.
'A].
constai
ex
oi)eri8 exordio, in
ex membranis.
epigra[.30]
archiepiscopi Fiorentini, in
divinis
virtutibus
collegit
ex membr.
et ei
diadema
fulgct
fol.,
Hh
Meditationes
S.
Bernardi,
italico
3].
idiomate,
pervetiiste
ex membranis.
/'
In
calce epistola
in 4, in
S.
quo continentur,
(2).
italico
idiomate, pervetuste
meditationes
Bernardi
Officii,
Romae de
Christi statura,
figura
ei
mirabilibus,
in
4,
ex
Kk
in 4, papir.
membranis.
fol.,
papir.
Q
in 4,
Ephrem,
Min
Epistola Euaebii ad
Damasum de morte
[O. VI. 21].
divi
Hicronymi,
italico idiomate, in 4,
in
ex membr.
li
Rcgulam
s.
Patria Benedicti,
cn,|)itula
Ganoncs
pr
Monachis
statuti
Aquisgrani sub
Oo Oarmina quaedam
ctoris, in fol., papir.
varia,
cum
Karolum regem.
V.
<5:
Ordo
4].
Vp Opusculum de
allot-
iS'
Historiae
liistni,
in 4,
\y\\\'.,
ex membr.
dei
[O. V.
manca
papir.
tino e fa parte,
come
al
fondi
relativamente
recenti,
cfr.
Qq Carmina auctoris
[40]
incerti, in
4 papir.
incerti
cio
deUAppcndicc
1004,
Appendice
Rin.
Rr Sermones de
voi.
Sanctis et de Tempore,
Auctoris,
di
filoo/jia,
XXXII,
4S2.
vetustissimum, ex membr.
Columbani, Attalae, et
.Ss
Opus inscriptum:
Opusculum breve
et
compendiosum
Bertulphi abbatum, in
[20].
ex membr.
U
ptum membr.
Orationes
a.
plurcs
in
devotissimae,
calce
ipsius
et
Psalterium
in
ra.
Joanne de Gcrsono
in
,
1400, ut patet
[G. V.
2].
voluminis,
ex
Cancellarioque Parisiensi
Tt Evangelia, in 4, ex
membr.
X
mebr.
Lectioncs pr
Noctumis iuxta
ritum
antiquum, in
ex
Uu
Y Regula
eiusdem,
Benedicti,
Regula
S.
Columbani,
Epistolae
Admonitiones valde
utiles, et 4,
de Paenitentia impo-
Xx
Tractatus
ex membr.
[G. V.
Z Summa
de casibus conscientiae
fol.,
fr.
Bartholomaei de
Pisis,
Y)
Passionarium, in
4,
ex membr.
in 4,
Ord. Praed., in
papiraceum.
ex membr.
Aa
et
Vita Gregorii
Nordanimbrorum
in fol., ex
Aaa
membr.
volumen vetustissimum,
4 ex membr.
et varii
IV.
8].
quidam Tractatus
ascetici, in
Bb Martyrologiura vetustissimum,
Ce
tol.
papiraceum.
Conscientiae
fr.
4, papir.
Exemplum
aliud
Summae Casuum
Bar-
hominia
Novissirais, in 4, papir.
de
(1)
ft
indicato
come copia
di Z.
Yyy
che
si
bicsl in ispecie, e
Italici
Taurin.
Indisi possa il quale Taurini 1904) non conoscono eh.-, un solo codice, crederei tuttavia, che qu\ care come .Meditationes S. Bernardi .. Non siasi introdotto qualche errore nel Catalogo.
17
(40J
Ddd Sermo
S. Hilarii episcopi
Arelatcnss de vita
S.
Hono-
A 4
membr.
scriptn,
n.
1408, in 4,
l'x
Eee Sermone
Fff'
HI
Opus
,
italico
in 4,
idiomate conscriptum,
cui
tituius
Monte
tulorum Generalium, ab
1450 ad
4,
a.
1500, in 4, papir.
d'Oratione
(ij/g
ex membr.
4,
C
papir.
Rituale vestutitissimum, in
ex membr.
Poeiiitcntini'
Miscellanea moratia, in
DA K
Sa
Hhh Opus
ex membr.
Roterii, in 4, papir.
Expositio
vetustissima
et ptilcra
Symboli Fidei,
in
TU Regula
stissimum, in
S.
4,
Benedicti et
Hymni pr tempore,
VII.
.HH|.
ex membr.
voi.
vetu-
ex membr.
\fl.
Fi
incerti
in
A,
papir.
Khh
Instructio
ad audicndas confcssiones,
Auctoris,
^r
/ Confessionale
in 4, papir.
papir.
Lll
Opus inscriptum
Liber doctrinalis
in
4.
papir.
///
Regula
S.
Benedicti, in 8, ex nicnibr.
Mmni Opus de
7 Opus inscriptinii
papir.
Missiile
Recolloctjve legales
Auctoris incerti
Nnn Carmina
in fol.,
|
V. 21, e fa parte
(80|
K
Ij
vetiistum, in
4,
.S.
Oolumhani,
in
4,
ex
membr.
Breviarinm vetustnni.
In
ex membr.
in
fol.,
.1/ /
ex
nicMihr. \V
/'/)/>
Hreviarium
in
Monaticum
vetustlsslmum circa
additi
notitiis
a.
1470,
II,
21
.V
cura
alii
prima
et
secunda papna
de
mcr-
gelia.
quae legimtur
in
fol.,
abbatum,
ex
in
membr
ol.,
(1).
F(wtorum,
ex membr.
aliae
papir
fot.,
lloniiliae
il
Rrr
|)ervetu-
ex membr.
/' /
|F.
II.
ex mumbr.
|0. IV.
17
|.
Epistolae et Evangelia pr
Missis
v
totins
aiuti,
in
fol
.Vs.s
ex membr.
Nominibus
lati
in fol.,
papir.
Caroli
tUii
Ludovici inipcrali I
toris,
voi.
vctustissimum,
.V /
fol.,
papii
in
fol.,
ex membr.
pr
in
4,
e:
membr.
script a
Jena abbate,
in fol.,
ex membr.
(cf.
sopra
alla
let-
TI
|90|
/' /
in
4,
ex membr.
tera E.
Dcclaratorium Iteguiae
a.
14(i;l,
8an<;t
B<!nedicti
factum a
l'I'
Unu
Libri Sententiarum et de
fol.,
Summo Bono
.')H|.
d.
Isidori Ilis-
Casinensibus
papir.
et Constitutioiies
vetustissiinne,
in J
palensis, in
ex membr.
(G. IV.
Xxx Siimma
in 4,
ex monilii
IV.
Dof?matum
orthodoxae
S.
necnon
Ber-
ZI Opus
d. .Ioannis
Zz3 Regula
f70J
S. Benedicti, in 4,
[)apir.
2|.
Rudimenta
papir.
Grammaticive
latinae,
cuiusdam
incerti
Au-
.1 .>
'l'racUitus antiqui
de partibus Orationis,
incerti Auctoris
ctoris, in 4,
in 4,
ex membr.
(I) IjB
TrnniilAzInno
dolle
8n<'r<' rt'.M<|iiic
t^bhi'
luDjf imi
fitcra, IV,
I4H3,
1(4:1
-
l'fr.
ti.
ili
S.
CoUimlMini)
(le
ili
l!)04,
VII,
i4ri
S.
l/nrcn, (i|mtb
in
<|ii<'llit
il
documenti
Kluntc
l'IJOHKI.U,
Il/i/iii
Aj?-
(invniiiii
nrttfl
l'ntriiircii,
iiim-ritto l'niuiu
I4st>,
roiiit'
mi
Hlorin rirtistim
iMIn
lituilica
Ilo
illdirMtn.
18
B
papir.
Miscellanea
regularum
Grammaticne Latinae,
in
8,
[110]
fr't
Bibbia
Sacra,
scilicct
libri
Pentateuchoii,
in fol.,
Rcgum,
et PropheUie,
ex membr.
8,
pnpir.
Hf
ann.
duo volumlna
I,
Auctoris,
127.1, ut
autumari
iwte.st
in fol.,
in 8, papir.
ex membr.
de Restitutionibus
Min.,
secundum
4,
d.
Ber-
nardinum
de
Senis, Ord.
incerti Auctoris, in
papir.
Sanctis, in
ex membr.
A'+ Homiliae
circa
privilegia
fP.
Aymonis de Tempore,
in
fol.,
ex
membr.
8].
4 papir.
usiiue
JI.,
ad Pascha et
Auctoris,
Opus
legale
inscriptum:
Author
modorum
<Ie
Transitu et
Assumptione B. V.
incerti
fol.,
ex membr.
Homiliae quaedam Gregorii, Ambrosii et Augustini,
[F.
in fol., papir.
fol.,
-l/t
in
ex membr.
2?, F.
I.
3?].
Capitulorum Regulae
S.
Benedi-
incerti Auctoris, in
/i5
fol.,
ex membr.
fol.,
pervetustum,
in
ex membr.
1 Lectionarium Sanctoruni pr Noctumis, in
fol.,
Lectura
in
libri
Decretalium
d.
Dyni,
in
elusdem doctoris,
ex membr.
ex nicmhr.
A'/>
Pf
S. Gregorii
Monachi, et aliorum, in
Libri
17].
Dialogorum
papae,
in
4,
ex membr.
fol.,
ex membr.
(G.
V.
Qf
cognosci potest ex prohemio in prima pagina; opus
1400, in
fol.,
.1
ut traditum
illud
erat
forre
idem
liber,
quem
in
B.
4,
Columbanus
ex
risiensi, ut
abbas
(G.
in
pera secum
15).
consueverat,
membr.
scriptum
a.
papir.
VIL
B t Opus inscriptum
in fol.,
fl20].
tf Evangelia
4,
et
Epistolae,
editionis
pariter
haud
vul-
ex membr.
vetus,
gatae, in
ex membr.
editionis,
et Digcstum
cum
Glossa, in
fol.,
ex membr.
.S't
ideraque volumcn
Df
Ki
membr.
vetustate pretiosum, in
Infortiatum, in
Libri
[F.
I.
ex membr.
in
fol.,
fol.,
ex membr.
[122].
Tf
ex membr.
[F. IV].
Moralium
6].
d.
Gregorii
papae
in
Job,
in
fol.,
ex
/'t Lectionarium
ctuniis, in
fol.,
ex membr.
E 4.
II
PRIMI STUDI DI A.
PEYRON
Le pcrgamonc
traBportate alle
Quei materiali
tuttavia, io
RR. Finanze,
Peyron,
al le
prin-
siM'vlranno
pese sopra
mani;
una
abbiamo veduto
dell'Archi-
marzo 1820
il
Peyron
presenta')
tm
lavoio
inti-
ricordasse
d'avervi
trovato
alcuni
quaderni
che
i
<l<'lln
Hiblintcca
di
insieme
con
altri
fogli stuccati
costituirono poi
coU'intcnto
dimogi
opere di
S.
Cipriano.
di tutti gli studi
si
sono
di
opere
La
stiimpat o di pochissima
sia dai verbali manoscritti
utilitii
come
svolsero, in ogni
die
si
conservano nell'Ar-
chvio dell'Accademia, sia dal resoconto pi preciso) che
di
(piii
IS
cazione, che
ampio, e
nella
sembra
fare
til
quella
n".
seduta
si
1
pubblic
820, p.
1
lana, seta,
li-
Gazzetta
la
Piemontese,
del 9
marzo
40.
Ma
col
mezzo di
ripristinare
intoino alla
richiam
la
mia attenzione
il
cio
dal
verbale
1 1
ma
n a
lui,
me
riusc di trovare
scientifico
la
pubblica-
citata, n. del
giorno
il
200.
Il
Peyron, aveil
Lettemrio diretto
17Ki),
va gi
ritirato
manoscritto
presentato
il
marzo,
IH,
come
il
al
Segretario, ch'era
285,
si
legge
la notizia,
Veniazza.
il
Dopo
scritture
antiche.
di
che
il
Peyi-on avendo
Non
scopertti di Capttil
nostro
la
collega
svanita
il
Giobert
scrittura
comparir
dicemd'aver
modenio,
Peyron comunic
alloi-a
ha veduti
rato
gli effetti di
un
fluido
chimicamente prepasulla
pr
Afilone,
due lacune,
dai
non avvertite;
di
esse,
l'una egli la
(Il
'AO
di
di antichi scrittori,
ma
l'altiii la
coin-
conosciuto
ad
con
rautjoritt\ di
un
palinsesti),
che
<'.odici
fu gi del
nionast<>ro di
Bobbio, ed
ora tra
della Bi-
egli
si
dispont;
ad
intraprendere
pochi
gioni
un
viaggio: u stira
la
il
Pey-
aveva
indnbittiuuMite
gini nelle
e che
pergamene
esistenti presso le
RR, Finanze,
il
a quella seduta,
vennero, fra
Gazzetta
gli
da Prospero Balbo,
il
inter-
da un
bel pezzo
aveva compiuto
pi-esent
il
suo viaggio
liibliothecii
Giobert ed
altre;
Peyron. Nella
si
a Bobbio e a Milano)
Jiobiensi
suo
De
J'imnitesc
danno
notizie e
dice
mmnumtarius (che
titolo,
sosttinzijilmente
l'abbozzo
che
il
in
un codice
d.
rescritto,
apparso tre
tinni
dopo nelhi
nel
gi del monastero
S.
Colombano
Bobbio, e con-
frammenti
Ciceroniani), e
tempo
stesso
comunic
di aver trovtito
tre
in un palin-
IV
secolo,
fra
dell' Universitfi
pergamene
inedite pr Scaurn,
altri
pr
fogli
Marco Tullio e
in
Non
so veramente
pergamene,
alhs
pr Chwntio,
Caecina,
di
tali
Coelio,
da t(!mpo
framsog-
menti con
altri,
trovati dal
Mai all'Ambrosiana.
Si
il
Peyron fece
le hu(!
ricerche alle
giunge
Il
codice rescritto,
RR. Finanze.
Nella ricordata
1821 present
seduti
il
modo
di lasciar
Accademica del 28
giugno
di
poca speranza
di poterlo
leggere:
ma
la Hlologia e la
dell'
anche
Catalogo
della bibliotecti
lumi
accademico
egli
ha
acquist^ito ,
dire
cv.v-
nuovo
artifizio,
mePey-
verbale.
il
diante
il
tezza,
Peyron
trov
nell'Archivio
Bobbiese
in
alle
appresso.
28 ottobre 1761,
d(>l
28
giugno
ci
somniinistni
30 giugno pp.
3(i9 - 70)
mag-
dat<;ci
dal
verbale
aggiunta
si
la
478,
cui valore
in
si
accn'sce
esplicito,
considertindo
come
di !ssa
titolo di
ima pubbli-
risulti
modo
che
esistevano
ab antiijuo
20
del
Codex
ha
traccia nel
Theodonianm,
distinti
da
q'uelli
che
il
Peyron rinvenne
direzione
dell'Archivio ed
(
Economato
Ecco
Re^ia
par-
presso
23)
(').
il
adunque
il
testo
nella
biblioteca della
Il
marchese Biignole ne
d'essei-si
Universit di Torino
linsesto del sec.
7",
si
conserva un manoscritto
contiene
aprile,
avvertendolo
sci-itto
preso a cuore
l'att'are
molti
di
avere
(^.
In-
Sinora
gi scoprii
ai
fatti,
sotto la
medesima data
ha
una
lettiera
(*).
pi"o
quali
appartenendo
primi
Non
il
cont<Mmto.
da
Triboniano
il
Si test ritrovato
Fra
tutti
pi notevole
prire su
vi
pergamene
palinseste
piinii caratttTi,
che
due
editti
.
(li
Teodosio, con
datti,
previ! al codice
me-
sono
Teologo
-olleggiato
Peyron
desimo
Accenna ad
poi continua:
altri fogli,
spettanti ai libri
posteriori.
manoscritto antichissimo,
stati
una volta
al
Monastero
il
Codice Teodosiano,
da
in<!
non ha guari
Archivi di
codesti.
Segue
Memoria
del
Peyron
in
il
cognizioni
umane
stu<ll
lei
Peyron,
<'he
prepararono
notizie
gmdo
il
suo
viaggio
infatti
epperci
prego V.
Ronzini
<!sistsi.no
S.
111.
ma
d' iiu-aricarc
posso
la
Capo Archivista
sig.
di far
in
u<'curiite ricerche,
i
premurosa coJttwia
dell'
se in quel d(4)osito
fatto
documenti
*lal
tore
Archivio
di
-
Stato
Torino, e del
Conto
prelodato
gli(!ne,
Professore
Accademia
delle Scienze.
In alcune carte
di
anni successivi,
le quali si rife-
verso, fu
10
aprile
1820.
La
trascrivo per
fatt*^ lai
disteso,
una
annobi-
conte Pro-
zionc di officio.
fr
il
inarchnHe
premurosa foga
Brigiiola (Finanze)
].
Con nota
dimo-
hkcelffiija.
inventario
acciocch
ai
degni
di
ottenermi da
al sig.
S.
E.
il
di quei
documenti.
Da una
Bobbio,
lettera, la
quale ingiunga
Ronzini,
IH febbraio,
i
emerge che
di
cjirte del
Monastero
di
Bobbio,
esistenti
documenti
ma
quelli
\mn\ degli
(in
nitri
Ansiosamente aspetto
la facolt,
giacch la preda gi
1'
ho
Nella ris|)osta
minuta),
diceche
moUminv nono
la
pt-rgammc riflet-
tenti l'antico
AMEDEO PEYRON.
A
il
Sfia Ecceltenza
Vo-
Sig.
(1) (2)
Stato di Torino.
ai
intitolato
di
Corte
pi-t-
trova
in
originale
nel-
tanti al
(4)
Convento
Colombano
.
il
l'Archivio di Stato.
(.S)
1820 e
il
1841
wc, che
ho citata
il
1830 e
iC
21
tu
neffli
Archivi della
quali MiscellaneH'
fini
R. Aziende,
riuniti
Poi
L' identificazione'
aneddoti
indicati
in
forma
facile-,
segue:
Il
sig. Prof.
Peyron essendo
12 aprile
stato autorizzate
sommaria
non
con
lettera di V. E. del
1820, indirizzata a
tianne che
quello che
pochi
ciisi.
Peyron
stesso pubblic
1824, insieme
si
palinsesti,
le
per-
om
I'
conserva
di
S. (Ci-
gamene appartenenti gi
Ora proceder
delle
precitato
Monastero,
ne
Il
manoscritto
priano, indicato al n.
(J,
probabilmente
etc.
;
attuale ins.
r><i,
ordinamento, e
si
occuper
anche
Ottino n.
p.
50)
pergamene
1 1
religiosi
soppressi.
mentre
1'
Con carta
marzo trasmettesi
il
Brignole l'Inventa-
non ha che 24
si
quale
S.
Cipriano nulla
pu con
certezza, stabilire,
stjiti
men-
tre sappiainei
come
messi insie-
Brignole, 17
si
me
si
allude al famose
tivam<ntc a chv.
consegnino agli
di
codice G. VII.
Matteo, mutilo
c)gli
Evangeli
di S.
fine,
Marco e
di S.
tutte?
quante
le
pergamene riguardanti
,
antico
il
Motra-
al
principio ed al
e che fino al
nastero di Be>bbio
e restituisce
all'
azienda
Ma
smessogli Inventario.
non azzardo
di fare
Dalla minuta
di
ima
le^ttera
dell'Azienda, in data
iS
gen-
be!ro
I
recanti
frammenti
l'aprile 182H('):
stendere"
in qualche!
il
modo
che
studiati,
mentre
e>gli
era
ancora
ntlftlcstTiis,
eli
significa
pergamene
deigli altri
corpi
re^ligiosi.
si
Ma
se>
questi erano
(>gli
Le
el
Peyron
trovarono,
Universitaria.
gli autori del
osserva
vedemmo
che
lo
trascurarono.
in
Riferi.sco
al
dunque
lo
pergamene cemsegnate
studio degli eruditi.
l'Azienda Generale
rassegna
Peyron, e
sottopongo
allo
venute
in
in
comnnicazione
medesimo, dietro
1'
autorizzazione
la datji
di
questa R. Segreteria
l'rrgnmfiip
del 15 aprile.
(')
un prezioso autew
e<l
appar-
specifica
di qui
le
pergamene da
MonaHtero
di
.S.
Colombano
di
Bobbio
coiniini-
lui
Amedeo Peyron.
Lo
rifeirir
Fra
le carte?
Inventarium libroriim
Mona.<iterii
14tl, ossia
S.
Coliimban de Bobio,
pergamena-
i{Uod
di tal
2.
.S.
renovatum
monastero,
foglio
foglio
l'iiit
anno
da
libri,
vvero da
registri,
che
in origine spetvi si
di togli
16 circa.
tavano a codici.
con-
Un
Un
Nuovo Testamento
latino
secondo
l'Itala
genere
di antie-hitA,
dopo
Pey-
vetua.
4.
ron.
Un
codice mutilo
di fogli
Nuovo Te-
carte del
stamento.
5.
miscellanee F. IV.
della
- F. IV. 29 - F. VI. 2,
l'
Irammento
di Oraolie di
qualche
alla
Biblioteca
R.
Universit,
ultima
delle
S.
Padre
(l)
qnnsta coniiejfn
ni
riferisci'
un docamento dell'Archivin
ili
Stato
iincHtl
K. Archivi di lIorK' di
llil per-
<U Torino argnalntomi corte8<inientP lUI itottor Curio Di' Ma^i.itriM. Trovasi
fra le flcrittim rigitanUtnti
< i
MonaHli'ro
IS'2;l.
di
.S.
Coiimihano
di
lloliliio,
e di ilUH
RR.
Archivi, Cntcfcorln
II,
marzo
12, n.
'':
Miacellanre
ri)
aprile
Copia
il
6.
22
Codk
S. Ci-
intej-o,
priano.
V.Fogli quattro contenenti
8.
ma
Omelie
di
che
pur
condusse alquanto
volume
venne
qualche
S.
Padre
latino.
pensiero
gli
dal
9.
concetto
ideato
dal
Maifei,
10.
Frammento
Bibliotheca
pot fare.
Amedeo Peyron.
di
mura
Il
le
sue ricerche
lui
un gio-
in
Torino,
ma
anche per
indagini da
subito
vane erudito
il
pergamene avute, e
si
decise senz'altro
dopo
fatte in
una
Biblio-
Ili
IL
i8ao
Ho
di
pis,
da Amedeo Peyil
ma
la lettera del
luglio, e di
indirizzo
quella
del
suo viaggio
dello
19 luglio.
Dal
carteggio
Sclo-
Debbo
ringraziare
il
eh. prof.
E. Fcn-ero, custode
che
il
barone Antonio
Scienze
del
di
ilanno
Torino,
regal
all'
Ac^
debbo se
pottu
Hbo-
cademia
ni
delle
ramente studiare
il
delle
lettere
Peyron, che
meglio
il
fanno al
caso
casse
nostro.
i
Da
essi si
vedr come
Peyron cersi
Vo)chrA, IH magirin IH3n.
codici di Bobbio, e
come
custodiscono all'Ambrosiana.
Lo
necro-
sig.
archivi
di
Milano
dito ron,
il
ma
E
indamo. Perseguitai
accompra^
Prefetto di
i
Pey-
monumenti
stati del P.
Ricchini, gi Sotto
lettore se
ne accorger
con molto
fratelli dello
segnatamente ne
Padre,
ch'ora
fiss
trovai presso
stesso
rev.do
sua sede
in
le
le edizioni del
secolo
XV, ma pochissime
al
quindi
intese
(').
con quello
stesso
spirito
col
appena ed appartenenti gi
convento
di
Francesco
di
Nel pubblicare
dirizzo e la firma.
le lettere
del
Peyron sopprimo
il
l'in-
In
generale
:
primo era
sempre
il
Roma, e ne aspetto
risposta
All'IU.mo Signore,
Sig.
Torino.
la firma:
Vostro
Bobbio, 2H miifcglo
lX-20.
di ciurre Peyron.
Ogni
lettera principia
amichevole,
come
le notizie
(1),
da
me
raccolte, tosto
mente. Tatto
le lettere
sono autografe.
Manca
di fir-
mi
rivolsi in
Bobbio
al sig.
D. Pezzi
professore di Filosofia
(1) Sopra questa mUninnii lei Poyron imllr. affatto hi pot ritrovare nel l'Archivio di Stato, nonostante le ricerche fattevi dall'cgruffio Cav. Combetti. (2) Intorno al ac. Pier Giacinto Pezzi, nativa di Tortona, che fu dapprima benedettino, e poi uoiitretto a fiecolarzzariii, varie notizie, con grande cortesia, mi comunic il rov. canonico Antonio Civardi di Bobbio. Il Pezzi fu parroco di 8. Colombano e canonico della Cattedrale lino al 2 ottobre
abbiamo
lui
la Serie cronologica
d<>i
A Bobbio
rimase
Il
vaga,
lasci
ma
consegnati al Peyron.
Pezzi
fama
uomo
colto e studioso
la Biblioteca
I
delle patrio
qnandn
IH60,
di
Bobbio InHegnA
liBica.
Parecchie cose
gli ottenesse
come
di
storia,
nonch alcune
mi ^ del
tutto ignoto.
noi Seminario; ed in
28
vero
trovai
prcaso
egli
lui
monumenti del
nei-
Convento
di S.
Colombano. Li
visitai;
ne pretendeva
il
si
possa, giacch
frati
mille iVanchi. In
loro. I
una oeconda
pregio
l'editio
princeps
il
del Catullo,
ma
gli
sciocchi (Vati ne
codici Murannu da
La maggior
parte del
X
(1)
motivo
chiaro, la conservazione 6
altri libri antei
Succedono poi
il
quali
pi
viviflcu-si: la
pregevoli derivane
Il
loro merito
il
da
incisioni in legno.
ma
iUcchini (11),
meuo
ed
(2).
sti
ma
un
po'
d'amor
un Ovidio
(3)
un
di
lo contiene.
Oggi
io
mi provai ad
S. Eccoli,
il
offi-irgii
franchi quattromilie,
Seneca Trjigedie
cose Origenianc
mentiir di S.
(4), citrtacei
purch ci piacesse a
(5),
ma probabilmente stampate;
(U)
Com-
S. Eccoli.
Uerolamo
stampati
senisti
secondo luogo
di
fame
un
succinto
catalogo
dono
codici di Regolo di 8.
Colombano e
delle
sue Opere, di
testi di lin-
o 8 possono servire di
ma
8 mille
lire;
neppur
gli
garba. Oli
otfri
per
ultimo
di
gua
italiana a chi
ama
11
scritti (8).
ma
non
vi ivccon-
frammenti
di scrittura antichissima:
una panni
di scrittore profano.
1Ya
;
quanto
ne
operai
ed
S.
osservai; io bramerei
Eccell., e significasse
che
V.
S.
ma
male
di
sta
1.
che,
car.ma
parlasse
prontamente
I'
riscontrandone la pi
im-U>,
vi
trovai
testi
Rvangeli
visto
si
od
ca-
l'avviso di Lei.
lo
La
liobbicsi,
andarli
un
cercando
|)er
l'Universit, io
che
illustrai
un codice di San
il
due colonne;
2. la
Frateria
dilett
Colombano,
Pezzi.
a radere
le
la scrittura
era appena
di
Alloggio in Sominario, n prima io |>artir che abbia una risposta assai definitiva su questo contratto. Ella
l'H.
pi antica di
scittvnie
i
due
secoli,
epper
.'{.
risu-
mi ami e mi creda.
sia
solo.
primitivi vestigli;
il
La
lettera
che mi scriver,
badi
che
ostensibile,
In fatto di palimpsesti,
me
nell'ignoranza,
me
codici. Il solo
avvantag-
che
le
largamene
oltre
gli
rescrittu
diversi,
opper,
Autifonarii
saravvi
PnniiH, lU kIK>><> IKM-
Frateria!
(9).
XV. La
et
;
prinloco,
Appena
ed
nel
Olim,
libri
(10),
sino
anno
appunto
Vernazza., Os.-tervaz.
nel
sec.
tipografiche
{Vi),
sopra
i)9,
tdoo signaturis,
numero
ixiginarura, e senza
richiami
questo
impressi in Piemonte
XV
trovo a pag.
che
(1)
I,
(juvHto
6,
il
rniiiuHo
>'ii(li>',
clic ixirtnvn
attuili di
uliU-nxiuiic V. VI.
<lol
(I.
>-hc
pur
trii|>|iii
|iitt
IIMM.
Ad
totalmcute
|M>r<luti.
i
I coiliei
-
souo
dall' Ottino
iHM> ritorna
l'cyrnii,
l'Iit-
IhncI
o|>|iortuiiltA
luilicAti sotto
nn. 64
<iH.
loro
valore nini
di llluMtriirlo al hiiu
(i)
iii)itc
ll<^riiiirdiiui
IVyruii. (f lWil).
8.
Atrostliin,
clic
raggiungono soltanto
Htnvano
(ti)
il
sec.
.W
non
fosst^ labile
Non
certo
<|ul
Hi
alludi^
ni
tratti
di
Che Amedeo
tVvroii
disposto
del
le
Congrega-
uhraxi
disilo
Oraxioni Ciccroiiinn,
'i*).
dm
andarono
al niaa.
una sua
iettern
Itiiiui.
editn
da U.
ISO,
INMIsvriti
invece
SFOKZA,
XIII, 174.
(lU)
Liblioyr. leller.
IltU.
avicnato U. V.
(;()
HI.
NcKMun
codici^ di Ovlilio
vionc. ri')fHtrato
fra
Bolibicai.
Alludeva
L'esemplare, proveniente
la
Boiildo, fu illustrato
da C.
OAKKERA,
Invidio
turi! all'i'iliitiiinK
Xotiziu di
nee,
umi teoHoatjuta
il
del
XVIU
XV,
.!//.
Acaid. Scieiux di
Torino,
ISi,
XXIX, sdendo
morali,
V.
IV.
p, o
segg.
.WIII
non sa
A,
|ieraltro stabilirti
-
registrano
In fol., papi-
plare stesso fu
deposto nella
K. llnversltA
come diro
coiiui
raeuuni
(fi)
>.
HIOVKOM, Notitia
non
dell' Arck. d.
Pur troppo,
dell*
Le Oniuliedi
II.
mi fu
(Il)
riferito, tpiesta
incendio
rinraudio (P.
(6)
Forse
si
alludi^ al rrauinn'nti in
che
II
Peymn
dico
ma
che
vi-rauiente veniva
maggio
e del 1 luglio
le
IH:iU.
iftani-
supposto
(7)
di 8.
Girolamu
(V.
IV.
I).
ha
p, ina
non pubblic
in vita. .Mori
il
Vernaina, valentinsimu
liiiiliografo.il Id
gnato G. V. ilH, Insiunu- con inni e cantici. I.a |{e|{ola di 8. Bi'neduttn t anche nel niss. O. VII. Ili, nmntre IKi-fmiitio che ne lece l'aolo Diacono
leggasi nel niss. segnato
(H)
(i.
maggio
Wa.
CO.STANZO
(AZZIOKA, sotto
mente in
titolo:
litiouario
uxj/li
V. 4.
l'Ksposiisiain! del
id inlttylialori eh operuroito
Kral mss.
di
italiani
<<
si
Credo
dA
paria di Giov.
cit.,
a pp.
'Mi
Di Cristoforo
Beggiamo
il
Vernazza
Op.
nn
l'eyron nelle
p.
IH) scrive
'
Korse fu
II
primo dei
Piemftiitesl
che steinpasse in
paaieiiiia:
O. VI, 1&;
lltniinnte
Qiovanni
24
Glim
tedesco noto
finora non
lioesio
pili
al
XV. L'una
de philosophicu conapo-
Mlalione, l'altro
>
Olira fu socio
biblio-
Dunque
l'Ovidio Epistolae
una scoperta
Pezzi
XV; dunque
l'esemplare del
il
l'
unico
Milaiin, 24 trluf^n IH20.
mila diventa
meno
irragionevole,
massimamente
parte
rescritto,
riguardando
ed
ai codici
slate gentile
nel
rispondermi,
in visibilio
tali
per contento un
1
Cesari,
ove mai
si
il
Piemonte producesse
pedanti.
prezzi,
;
che qui
sono eccessivi
non
vada smarrita, ed
io
ne
i
abbia
una
ed
11
IX
discorrer
punti prin-
seppure
chi gi
pubblica
asta del
zecchini;
Moreau
S.
ne
offer mille
Io disegnava
andar
visitare
comunque
di S.
santa,
ma frattanto avendo scoperto che JOHANNES GLIM era edizione sconoed interessante pel Piemonte, dove
il
Gerolamo
in Pie-
bibliografi
esisf^nto presso
Pezzi
(2).
D'altronde
il
Olim stamp
1470,
;
iHjr io
mi fermai
terminate
di
le
sf'ii;;gire
il
od avendo
come
mie faccende
di
in
Parma, mi
dirizzai
se,
Terenzio
fr.
Torino
scrivermi, rispondendomi,
considerando
il
primizia
franchi
io prosi
pagato
.TOO
dal barone di
Vernazza ? Arroge
appartenenti
del
sec.
il
dono
Ar-
bibliografica
sconosciuta
del
Piemonte,
S.
prezzo
che verrammi
all'
il
Fiicll.
Invero
XV,
io,
che
egli
pendevo a conchiudero
gano quei
tal contratto,
osservando quanto
paIn
monumenti, e recentissimo
codice del VII! o del
esempio
secolo, di
io
ne avea
ne sappiano
forse
il
valore. 51
?
mentre
rimotto
Parma
d'un
IX
Angelborga,
un bibliomane
Ne
giudizio a S. Eccoli.
in
contenente
un
volevasi
redimere
Non
che
riflettendo
alla
minore
dal
Governo per 4 o 5
D. Pezzi
stringerlo tosto,
al
anzic'.i
il
Pezzi,
terminate
le
scuole,
si
avvii
nai ad abbandonare
per fermare
trattato
tardai
;
sinora
in
lettere di Bobbio,
ma
non ne ebbi
scriver
Milnno;
1
Inolio 1820
diminuzione (sebben
Milanese
al
posta
per cui
civili
ed
mene a
Milano,
anteponendosi
mie
non
erano collocati;
flnal-
che far
il
mento
tale
codesti uffiziali
mossero a lare
tali
TA avr
risposta
vai le
pir
mie
meno
di 15 gionii.
Com-
parere
in
di S. Eccell.
le
intenzioni di
dal P. Pezzi
ricevuta
alle
mie
11
ricerche
quella
citt;
risposta
ribasso.
nella
({uale
qualche
Cicero-
ove
S.
Ecc. approva
Frattanto
attendo a riscontrare
palimpsesti
Voghera, donde per mezzo del garbatissiraoavv.to Gallini, Riformatore, far pervenire prontamente
le lettere
a Bobbio, ed
in
Mai.
Ho
trovato
tal
riscon-
(1)
il
ramoHO f
di
(2)
cimelio
pi bullo
Bihliotpra
a
S<'
8.
Credo che anche qui alluda al Commento I Salmi attribuito allora Oirolamo, e che adenno ai afciflndica a Teodoro ita Mopiineiita.
CoinnnnlR
i-on lu8so,
Piacenza, dove
me
lo niontrA,
con
cosi *,
non pu
dirsi
che
le
eHpnwioni
del
l'c.vrim
siano
chiare
i^d
arciprete G. Tononi.
Pur troppo
ed esatte.
(3)
ma
antkhitA.
Forse
l'P
si
Intender*
l'rofesHore l'eynin
25
in quel-
scritti,
quali rapresentano
una
Ambrosiano
e,
i,
potrei io
riconoscere
siiifl
menomi lineamenti
servirmi
i
Bobbiese
dell'
Ambrosiana, ne
del
t,
lealibus
del
miei acidi,
dottori
(1).
che
al solo
nominarli
farebbero
tremare
buoni
difflcilisslmo
a deciferame
le righe.
Sono eccellentissimi
personaggi,
ma
in ci la sba-
Non
vorrei che
il
mezzo
fa,
seppur riconoscano
di tarsi
Ho
(Iella
ricevuto dal
Cav. Bonamico
fatto
carte, cio
il
Catalogo
Biblioteca Bobbiese
nel 1461.
Ecco
-
il
motivo che
Sig. Dottore,
Ho
ricevuto
risposta
dall'ex
Capucino
Ricchini,
ex
Sotto-
codici
Impossibile
i
SI,
ma
tolgane
gli
un correttane, un
trito,
insolente,
un ignorante;
ma
orientali, poi
latini;
me
certe
ver
cili
soli
membranacei, ed
1.
sue vendite.
Soltjtnto io so
Roma
nulla
pi
possiede
riconoscersi,
dall'
il
Liber
Mniinslerii
etc.,
Bobbio; ed In Voghera, ha
al
a.
Bossa o
l'Olgiati
ne segnarono con
il
quanto
io vidi
appartenente in parte
Conventi
di S.
Fran-
eteme
provenienza.
cesco di Bobbio.
Dio
gli
perdoni
le
suo Catalogo, segni la natura dei codici, che essa sospetta qui
conservati,
li
vezzeggiandomi, mi
scrisse;
ma
con
uomo non
voglio pi
faremo cercare,
i
visiter.
Cosi
sia.
Or bene
saranno
li
corrispondere, n ho speranza di
contrattare
ho
il
(Mtalogo. Marted
miei
studi
sui
palimpsesti
stancher
PoHsono Morviro a
c.onipletare lo notizie,
che
si
rica-
vano dalle
6
Mllnnn, 10 lucila 1H20.
lettere
prof. F. Pafiitta
(!l)l)e
lettere
Ho
terminato
il
di
copiare
il
palimpsesto Ambrosiano
di
di Cice-
Mai, demderoso
rone, seguendo
mio metodo
Mons.
.Marco
ussita
avere nelle
me
ne fece
la trascrizione,
colla
sna
mie mani
il
Catalogo mss.
dei
gentilezzti, sicch io
mio Bobbiese, e ne
in
parte
(e
presin-
ne esaminai parecchi
Le
Lat.
lett<!re
9.535).
in
discorso
trovano
nel
Cod. Vatic.
ma
sempre
col
metodo mio
copiando
di entrare
Notisi
intanto
le
che
da queste
lett<?i"e
si
ricavano
modo
con precisione
date della
da
uimera
note,
non vel
lil
aprile,
Un
4 settembre 120.
Voi vedete
che
fluir di
luglio io partir
da
Milano per
1
Pliirrnim, H irliiKiin IS30.
Novara e Vercelli
al
P. Pezzi, e vi ragguaglier
quel
fred-
mi
annunzi, che
assolutamente
affine
Dacch
io trovai in
il
lire; tuttavia,
Orazioni di Cicerone,
di
Regno,
avrebbe aggiunto
lui
Monastero
da
raccozzar
quanti
Colombano andarono
conserva
del se-
dispersi al
tempo
colo
XV, procaccer
il
di
Catalogo
della Bibliotccn,
l'anno). .Ogni
Magiinlina che
pregio al suo
non ben pi mi
un
ricorda
che
fogli
nel
re-
codice
vi distinto
con
poi
ed
(1) SI
(fll
potnibl
rtl
qui
fairilinonti-
r)r""i''ntnr(' <hi'
il
IV.vrnn
ailopt'riiHHi-
){ata
appena
per
p<M-lie lini'e
nel codice C.
7:1.
Inf.,
-
e on ipielle die
il
A. Cerico-
Cicrr.
Fmi/m. a pp.
l.'W
il
)W.
rianl invece
mi
rticcva cIh!,
avendo
nnainiiiati
l'evriin
nono
Mcritti-,
serio e
burlewo.
V,
per-
nnhlHt che
ci,
come Mopra
26
XV
Bcrltto:
Iste liber
...
est
monachorum Congregationis
sci
sce Justine de
Preg.mo Monsignore,
Observantia Ordinis
vi si
appone
Ieri
rimpatriai
alle
ecco
trovo
la
sua
delli
1 agosto
liber sci
Columbani de Doble
quella, se
non erro
(1),
a due colonne),
il
li?iea
Catalogo
il
premesso, volendo
1'
io
stampare
ver pertanto
le linee
esistenza
di
ciascun mano-
Nei nuovi
potest coflrma
codici
da
me
raccolti
re conantur
quo me ver
cum
singulis disputeni
m giuf^o
1H90.
col
primo.
Quindi
la
foglio,
pagina
etc.
nr.to,
comincia dal
la
rino
quoninm habd
del tiiihi
. . .
sfririii
qiiaiiriai'
e redintegra
Imuiim
manco da
lo
Torino;
ed
in
To-
qiwmruiiiodiii.
appena
io
copiai
matoralraento
pergamene, n pensai
Avendo
io
ricuperato
di
alcuni
Archivi
ad ordinarle
linee in
Di uno .Scoliaste
delle Orazioni
io nulla
Bobbiesi, io trovai
che
1
al
V
;
|>er
suo ordine,
eh' io
margine
medesime.
miei frammenti,
ch'io
e,
i,
furono trasportati
Codici Bobbiesi a
Roma
s|>ero
ne
le lezioni
emendi
l
per
da
qualche
l,
pigliato
da voi
n
si
in
vi
I^a dissertazione
parte,
addi
19
stamper, appena
accennai
il
numero
pergamene
ricupero codici,
il
ch'io
anticaglie,
girando
mezzo
Piemonte e
lo
membrane pr Caecimi,
pr Codio
IV
NUOVE PRATICHE DEL GOVERNO SARDO NEGLI ANNI
1841
1849
trovasi
un pic-
vo manipolo
il
di carte, ci dice in
il
modo
espresso
che
come nesempre
contratto ebbe
anni 1841
1853
il
governo Sardo
il
stesse
un doloroso incidente
viaggiava
cos
toccato
al
Pezzi
egli,
diretto a Torino,
ancora
altri
malach'
mente da riportarne
lo
Pezzi
i
ricevette
effettivamente
una retribuzione
in
pose presto
in pericolo di
per
entrato
il
contratto
col
se veramente,
come correva
la
fama,
possedeva
non
ci
non andassero
mort,e
di
fummi
possibile
della
La
pratica
6
si
inizia
con
del
ima
conte
aprile
1841,
teggio.
Ora un documento
Pralormo, Primo
SegreUiiio di Stolto
per
gli Interni,
(1)
Qui
II
Peyron
Ho
)fiA
il
Pcvron
non b
cli
una
Srxioni^
I,
H. Ari-liivl
.,
Cntrjforla
marzo
27
Regi Archivi.
che
il
Il
Pralormo
dice di essere
informato
8.
canonico Pezzi
in
gi
nione qui
invalsa, e [che]
mi
venne confermato da
tutta
la
Colombano
Bobbio, tenga
debitiv
circole
mss, Bobbiesi
si
oltre quelli, di
cui,
secondo mi
viene assicurato,
Governo
dispongasi,
perch
in
in
soppresso
Convento
ai
di
8.
mani
di persone,
pregio e
pu interessare
consegn
ressanti
ma
che per
corrano pertanto
rischio
Ai andare
perduti.
della pra-
Da un
che
si
diligente
Riassunto informatore
libri
pi
preziosi,
non so
ad
antichi
manoscritti,
medesimi, o a cotesta
retribuzione
R.
Universitii,
il
mediante
Una
Soggiungevasi che
in salute,
can. Pezzi
andava
Convento
di S.
si
Colombano
migliorando
n era
rivolse tosto,
allora a morire.
Voghera, e
il
al
Da una
cora
Prefetto di Bobbio.
Contemporaneamente
anche
ai
Presidente
dei
parecchi
anni
si
pi tardi
il
Governo,
Primi
Presidenti
Senati di
Genova
e di Casale, perch
i
interponessero
mano
del Pezzi.
Ecco
la
Prefetti surricordati di
Voghera
NB.
Il
31 dicembre
1853, scritto in
propo-
e di Bobbio.
La
facile
Per noi
interes-
teneva
sempre
Governo. Al valoroso
i
lette-
rato giustamente
premeva che
cimelii
Bobbiesi fos-
Ho
l'onore di
28
Sigillo del
Monastero
sancti
Fu
fWLVMBANI.
BOBffHSJJ.
citato,
diploma nell'Archivio
sti
que-
apposto ad un diploma di
gratia
<^
Placidus
de
Janna
Dei
due
ci^si,
sigillo del
Mona-
Abbas monasteri!
sancti
Columbani Bobiensis
mil-
Per
riferire
Bobbiese interessante
una
del
:
notizia
sec.
offertami
da
un documento carAbbazia
b.
secondo
stile
lo
stile
Uobbiese, corrispondo
di
1489 dello
taceo
e cio
XVII (Arch.
.
cit.,
117),
comune
f) (Arch. di Stato
Torino, Abbazia di
,
Bobbio, Categoria IV
Miscellanea
(
b. usta 13
),
[= 54]
DE SIGILLO
).
ritto l'abbate
S.
Colombano
il
mitrato
sinistra
la
.
pastorale.
:
Gira
Archivo
biensis
Scripturarum Monasterij
S.
Columbani
Bo-
gotici,
leggenda
.
SIOILLVM
quodam instrumentum
not.
:
colationis,
rogatum per
Inter
sigilli
SANCTI
I
COLUMBANI
siltro
UE
BOBIO.
Johannem de Dodis
sigilli
circulo
comuni. Ne vidi un
1474, di
apposto
al
diploma del
aprilo
salirti
circiilum
vero
quandam
inmaginem
hominis
in
Columbani Bobiensis
e a secco.
puro a mandorla
habentis mitram
ca-
Ma
molto
deteriorato, sicch
e
appena
vi
bacUlum pastoralem,
erant impresso
:
munito di
a cuius
imaginis
sinistra
hec
litere
pastorale,
SIGILLVM
Bobi. a
TAVOLA
Lucani Fragmenta
(Jm^'ii/arin
>U'I
Latinitates
IV
.
IG)
si
trovano,
in
capiNazicH'
sia
le
al
IV
la
secolo, e all'et
lliblioteca
mano
posteriore,
di
le
Napoli.
K un
per
seconde
s<-rittiire.
Poich se
sediamo, fra
l'altro,
il
t<'sto
quasi
integro del
gram-
(1) or.
il
mio
iirti'"!"
Xolhir
<
Poiiiiiifiifi
hhIIk
slniin
nrlixliiii
ile/In
Ixmlirn
,li
S.
i'nInmiHiiio
ili
loUtin, in
L'Arie
I'.itt4,
VII. 247.
matico Flavio Sosipatro Carisio, laonde
ralmente noto agli studiosi sotto
il
29
il
menti
di
nome
da G. E.
Pertz (Ardtiv
Attualmente
divisi
ili
sono
si
sciolti e
stanno
V, 75), e quindi
trascritti
da E. T. Qaupp,
sei
fascicoli:
quali tutti
Digcstorum coiUcix
Wratislaviae
1823.
una cassettina
noscritto
ma-
NeafHIi
nujx'r
inventa,
alla biblio-
Mommsen,
MommLiber
p. 1 sgg.,
descrive minutamente
quando
del
il
quali egli
Pontiflcalh
(').
Col ne principi
il
restauro
signor
M.
S.
Meyer,
la
quale
collazione
Carlo Marre,
interrotto, e
il
ma
il
il
le
Mommsen
fatti
da A.
Attualmente
compone
47
fogli.
Kicssling e da C. Zangemoistt^r,
ma
la
condiziono di
La grandezza
di
per
in-
al
misurano
alla
da non
X 27
(cf.
(28).
Avendo riguardo
seconda
soddisfacente
Anche
il
Mommsen
dei
dovette
sta
flsonomia
D. Detlefsen JJcr
Nnapolitanche
113: H. Hkil.
Pnra-
XXVI,
di
GarMar-
Grammatici
Fol.
i
latini,
Lipsiae 1857,
11.
I,
praof., p.
VII
sgg.):
re rustica. I frammenti di
si
1-24 Charisius,
I -
IV
(al libro I
il
mancano
estendono sui
If.
40 - 47,
pre-
primi
libio IV)
Ardua
il
rcs.
Fanno seguito
il
sentano
il
Li'er I*()nti/lcalis.
Digesto.,
il
glosse e lessici,
con
raffronti fra
greco o
latino,
compresi,
f.
32,
iSynonimaCiceronis.
Fol.
36 recto:
Metris feliciter
daremo un
ture.
Il
scrltr-
v.,de hidio Fol. 36 verso. Charisius, pure matibus. Fol. 37 recto Accusativi casus.
libro
Ivi
si
legge
secundum
le parole
differentiam
sesi
verborum
nominum dove
,
phira secun-
VII
dum
raschiarono
Cf.
W. Wattenbach,
Dos
doto Pliniano.
de
differentiis.
Centum
De
differ.
Fol. 37 verso Corn. Fronto, Liber Fol. 38 recto Charisius, Servius de Fol. 39 recto Fronto, Metris 38 vocabulorum. Fol. 40-47 Liber Ponti(f.
In
modo
partiIn
Lib. l'ontif., fu
messa
vers).
per
la
1822 da G. E. Pertz
(Archiv
IV, 501), e
dopo
ma-
flcalis.
Questa seconda
dalla
quae in
r.
asser-
identica scuola
del
sec.
si
tratta di
minuscolo anglosassone
5-9, codcx
n. Vili)
diede del
VII
pi
ex.,
si
distacca
completamente
furono
dalle
scritture
antiche, le quali
testi.
il
sempre
luogo
ai
nuovi
Codice
ci
oltre, ai
fram-
un
codice
palimjysesto della
(1)
pagine
(1)
da
attribuirsi,
Il
Momnison non
si
chiaro.
simile,
DI questi frammenti ginrdici non mi fu possibile dare alcun facappunto per Io stato In cui si trovano ridotti oramai. Bull' epoca
asserendone la coiiK^mpnrani-itA collo Pandette Fiorentino (cf. gli ascrivi al la sns citata prmfalio, a pnjtina XXXX), pare di' egli
Ma
sec. VII.
30
r.
r.
Accad. Ercolanense,
ratori
(Antiq,
Hai.
(Ili,
821).
atis
Su
di
che veggasi
Centralblatt
Nap. 1833,
anche Gottlob.
in cui
il
Vcbcr
lld.
Bobbio,
e
p.
codice divenne
si
fiier
BibliothekHwesen
1877,
IV, 456;
Ueber miUel183),
- XI,
il
tent di
alterliehe
quale
la
storia.
Fu osservata
fol.
tosto la notizia
attribuisce
\l
Catalogo
al
secolo
X
il
mentre
38 recto:
Liber
Muratori lo aggiudica al X,
detto
ma
in
forma dubitativa.
nostro codice
Columbani Gi
il
Jannelli
si
Il
Catalogo
adunque registra
A
op.
questa opinione
cit.,
si
in
questa maniera:
Librum Sosipatrus
f).
in
quo contine-
oppose risolutamente
lo Scotti
p.
121
),
ma
Fu
In
appresso riscon-
noli'
modo
in
46, n 165):
Do
subtilita-
con cui
tico
essi
an-
grammaticalium
poctis.
et meti-orum compositione.
Que-
giunge
dam de
pu de-
ma
che
longobarda obscura et
difficili
ad legcndum
Cf.
Colombano
stesso
1'
autoi-e del
non
si
trova
pi:
Cerca
lo Scotti di rafforzare
il
questo
mss.
si
trovi registrato
La
cadere
dell'autunno
il
del
1826
si
rec a Napoli
per
esaminare
Carisio,
si
sparse la fama
Milano e di Roma,
che
il
nostro
dopo
la visifci fatta al
codicHmn eie,
delle
Romae
1828,
I,
Lodovico
p.
il
Moro (Peyron, De
).
biblioth.
Bob. commcd.
il
mancanza
chiude
XVIII sgg.
Fatt<)
codice
si
di solito la formula,
supponendo
che
la
pergamena
trov in
mano
di
comunic a
alloi-a
una prima
alla
morte
per la collocazione e
la
la
e Nicol Mari.
Nel
ebbe l'edizione
indicazione
pi
antica,
che
si
incontra
nei
codici Bobbiesi.
dimostrar ci nel
modo
migliore ch'io
da
Con questo
Antonio
l'
Seripando (t 1531),
quale
detta
da
attribuirsi
proprio alla
medesima
casi,
nel
provengono negli
monastero
di
S.
Giovanni di Carbo-
zioni corrispondenti.
Ma
in
tale diversit
non
solitaria,
nara, in Calabria,
dove
poich
non
sempre
quelle
note
si
ha identit
ci
di
XIX
Borbonica di
pu
Napoli.
da
il
altre prove.
L. Delarnelle
(Le
sejour
Milatio d'
Aulo
142)
si
Giano
occu-
nostro
codice
XXXII,
in
del Parr.isio,
(1)
(2)
BECKER,
il
92),
no avverte pure
si
trova
357 pubblica
In
testa
la Calholica di
ad esso figara
368).
31
da antica famiglia
in Calabria,
giunse
vv. V, 55 - 61
dal
ms.
fi".
timetri 19
17,5: di
retore, A. Minuziano, e
dove
si
cazionc di provenienza
blicazioni filologiche,
non poco
del
Bobio,
si
Verso
il
principio
1507
Parrasio
rec ad
si
attribnita
Vili
- IX), portai
cose di
S.
Agostino
insegnare a Vicenza.
rifugi a Venezia
:
Dopo
la sconfitta di
Agnadello
in carattere
irlandese.
il
Lo
cano
testo di
;
Lucf.
r,
a Padova.
l'Italia settentrionale,
nei
suoi
paesi.
Questo
serve di
francese
aiglaniin.
complemento a quello
di
Fr.
Lo
Parco,
Aulo Giano
Lo
sti
frammenti
al II secolo.
Ma
all'altro,
pi antico
ma
importante
dubbio di Jlons,
il
A.
1854.
Ma
il
fac-simile,
propendeva per
capit^ile nella
il
un bellissimo
dimostra
tere
i
forma detta
rustica;
esso
monastero di Bobbio.
Ho
r olhi, let-
C Q
leggermente
in<'.linate
sinistiii.
L' ele-
Bobbiesi,
di
ricordare
nei
fraiuinenti
avvenimenti
letterari, riferisce K.
iiiis,
lettore nella
di
Lu-
.{rr/i.
jmlrogr. Ifal.vo].
II,
che
alla
od
al
principio del
IV
secolo, e
non
diversa
I,
tav.
IV pare
in
Viennese, Pai.
prudente. Forse lo
l,
si
16,
brani: V, 31 - 91.
132-
211.
272-301;
215-74. 305-34.
oi-a citato,
Se
S.
il
Giovanni
victu>. attri-
diede
Stefano
Endlicher,
nella
hililioU'v,ib.
philologoi'um
VindoI).
vi
si
Latinornm
lblinthecae
Vindnbonenm,
1836,
suoi
grammati-
cali,
anche opuscoli
di 8. Girolamo, di S. Agostino, di
c|ui
alcune
glosse
Lovve e pubblicate da G,
Giitz, da|)priina
Probo
fine
a PlaLipsiae,
come
questi
cidus
Lilxn-
(jlossarum (Glossnrin
- 64).
Mimi, V,
un aneddoto
in carata
stiamo occupando.
Il
irlandese,
non
dissimile
da quello
lei
codice
detto,
rappresentato
nella
-
Viennese, dallo
al sec.
Chatelain attribuito,
come
si
VIII -IX.
Ma
tre righe di
non
par<^
acc<>.ttiil)il(!.
Lucano riprodusse
lo
Duchcsne (Uh.
il
l'onlif.,
I,
Scotti,
p.CLXXVI)
giudizio
J'onfiflr.,
il
accett
nel
sec.
il
VII
n da questo
1.
Bene
riuscita la
II,
allontanossi
p.
1898
Monnnsen (Gruta
probalilm<'nle
(1898),
CXXXIV).
Siccome assai
fu
Monaci
seconda forma,
scritto in
si
Bobbio,
del
libro.
Presso E.
Chatelain,
si
Pal'ngmphir,
nel
primo
pu pen-
possono
v<',dere riprodotti
;i-'
do Intinitate
(2)
in
qualche
manem
il
wv
Col.
un'epoca preciHa.
il
farci proferire
11
sec.
VII concorre
Ardua
ro8 qiiod cupit
fatto che,
tuv,
X)
il
Anima tua
fino
a Cenone (t687).
Ma
Abdomini natus
in irlandese,
non della
stessa
mano che
il
Carisio,
Anti(|ultU8 traditum
valore.
Avapitiam prue so
fort
E. Monaci,
il
codice Carisiano
fi5),
Acre
alieno
onustus et
a^frrovatuR
da
fiJ
ma
nell'inAnilJR graduo
10
AdhibitA inaiiug
notarsi che
il
Annua vota
AnnaliH labor
X
:
AuHplcato pcocedlt
27
(28).
Actionoin, adviv-sua
eum
Do
Instltult
Addiom rospoudlt
1
Amat
pr'rdltlin etp<.'/-dlto
Amore
flagrat
La prima
IflS - 78, in
scrittura ci presenta
Lucano,
Phars., VI,
Ardet invidia
20
Ampliare iudlcium
ed eleganza.
Anelare paratus
sum
Scrivo in maitiscolo
Detlefscn,
corsivo
ci che
fu
letto
da
Acumen
eloquontiae
ma
Angustila oppr'fnwus
che vi appose
il
restauratore,
Averaiono emitr
Absurdum
et ab{Bontlum videtur]
levati; in
indicate
ci
da segni
Ambitiose iudicat
che manca.
90
Ad liquidum
perduxit
Abatruaum lnvoIutumqu
A primo
lapide
OCITURI IVVP^NES NVMERO DEPREN.Sa locoque AN PLVS QUAM MORTEM VIRTVS DA/^ct. Ilio rucntl AOOERE CONSISTIT PRlMVMQ/tf CADAVArn pieni TVRRin.i EVOLVIT SVBEVNTRSQ"- OBRVir Wostca CORPORinM TOTAEQ/M' VIRO DANT TELA /aitine ROnORAQf Et MOLES MOSTI vSEQmb IPSE MINntur NVNC SVDE NVNC DVRO CONTRARIA rcctorn conto DETRVDIT MVRIS ET VALLI SVMMA TENftWtfs AMPVTAT ENSE MANUS CAPUT OBTERIT O.Ssaque saxo AC MALE DEFENSVM FRAGILI COMPAOE CA'rebrum
DISSIPAT ALTERIVS FLAJIMA CR1NESQ<
OA'-Vssque
AfTabilia
homo
Ampia manu
Ab
Ineunte actate
jjrcvi crevit
Bello int/rmecivo
Bene de me mcritus
Bono animo
osi
/opinnt c.
Bui p'rtf!bct
40
Cct/ra egroRlua
Cui Huccurri volct
Cultu ^iiaui miHcrablIt
La
scrittura
posteriore, in irlandese, ci dh
le frasi
seguenti
V,
(GHtz,
Corptts glossarinrum,
Lipsiae
1894,
60- 4):
(1)
(JOKTZ
kitIvii
ini'ftt
iii ilA
(2)
VnpKto
enlonim
/'.
Candor animi
tui
33
Dilatnt orationcm
suam
Ck>Iuraen curiae
Dirimere fructus
insistas
Cave ne prave
Caelibares poena
50
ComiUalis dies
C59ntine[me praedemit]
30
Jll,xecrftbili8
annus
Snodare
et oxpe<lire
Oonloqulum cum
[eo habuit]
Explorans comcdias
Exuli erat )>ocunia
Enucleatis scnsbutt
Condicionalfiter promlsitj
Crimen capitale
Contull ire ad iiostes (1)
Erum meum
Erudala res
Conspiraverunt
Compos
regione tolle
Conclusionis
ElaboratuiH opus
Efflcax
destrjictus
Compilationig
homo
60
Circum negfotium
40
Emunctao naros
Congruenter parentibtM
CSDnsentaneum est
Cbnsequens
est
Ex Ex
incertis nuptiis
O^ndicamus locum.
Epistula! exerere
Excidium domus
Col.
Exordium
Concrctiva corpora piena
Coioravit
ncgotii
Exvadaticia epistula
rem
60
Exsolevit factum
Elatus et omincns
Circumnpectus hoto
Conventicula pecditorum
Cfendicticia formula
Conlradixil
(2)
matrimonio
CoHfuaua
homo
non praehet.
1^ rivola res
Furto abluta oris
Fastidio
Copiam
sui
miM
est
JL/inumcratis diebus
10
Dilu tcr*mcn et refUtavit (3)
pecunia
Diem
ei
dixit
Domus omnibus
Descripta
p<?rviam ap^>-tH
Col.
1
mea
consuetudine
Famillalit/7r
Disputati bonis
eum admonuit
Dilapidato patrimonio
Filium sustulit
De
inoflBcioso
testamento
Fundum
Favore
Fragilis
sibi
paravit
virtutis
memoria
eum
Fartus auctoritatibu.s
20
Detrectavit iudicium
Fidcm
excessit
Dolore pc;-fu8us
Fidem implorai
10
Faborabilis condicio (3)
Demissus adulescens
Digneris
me
Facile
[litters tuis]
tibi
est
Florida oratio
Divino Consilio
Detestabilis honio
VJrntiam
dnlicti facins
Denotabils pc/'sona
Qulae doditua
(t) (2)
(8)
La pnrola hnHtoN > al fine del ri);o che GU: Candx. M nillaba vit > sai rigo procedente.
precede.
(4)
varilH .
(5)
(6)
Funebrix
Sopra
primo
Hta
-34-
Qulosus puer
Qenealia
tlutua vice
homo
Male prAf-sumo de
Male existimo
ilio
11 abiti
questione de torqueisis
Morteni
sibi adscivit
Mea
HaiuR auxiliuMi
ludiciuin coflavit
MultuK/
sibi
adrogavit
20
Invidiam movit
Infaticabili patientia
10
Merus sermo
Modici patrimoni!
Inpensa pecunia
lus aniicitiae violavit
Medulla
rei
exquirere
Infuscavit
pudorem
eius
Mari arare
Multiplci
Inaccessibili litt<?ca
Infaticabilis
sermone
homo
Meritoria
dumus
Incxtricabilis error
Henstrua mens
Inremeabilis via
Inlibatus (1) ius
Male scnsit de
ilio
meum pw^equar
actus est
30
Insulam
In laxo possides
eam
reddidit
Inter se disgladi[antur]
Inbeclllo ingenio
Mora! introducit
Malae
[tractajtioiiis
In gratiam redit
Inhiat bonis eius
cum
ilio
Multa pcroravit
i\l
in
eum.
omen
cliis desulit
ti]
Inantecessum dedit
Nervosus et lacertuosus
Nihili te
Incommissum habuit
Indulget sibi vino
pendo
Ncqa
distat
seditio intej-cederet
40
In
quantum
30
Inpensis
(2)
exaustus
Nec muttiro
Nodosa
potost
Inveteravit opinio
[atque] scrupolosa
O.
'bstinato (3)
animo
Opem ex petit
Officiis
(4)
In comparatione eius
Ope/-am anxiat
Obnoxius
illi
est
mt7/i nescio i\uitl
60
Obversatm
40
Omnia
Op8
ili
in se eovertit
libello
conplexus
fis<
desiderio
cute tenoo
LiqM/do iuravit
Liquide iuravit
Omnis
Hfies in
vado
est
Onlinariaa impensas
Officio sibi inluncto
usus csl
Legem promulgvit
Longo
intervallo
ignorib(*s captis
Praeiudiciali formula
Pigritia implcitus
59
Ludit absentiam
meam
Col.
50
Proclivier et impenslor
Parvi te facio
Lciiora Meli.
Ubi sponde
dixi
Persjtex animus
Multam
illi
Prflesaga inons
(1)
ForBe corretto
.
di prnia
mano
In:
tnm
()
ont
ti .
(2) Oilt
Imp
ne
ili-l
rljf" iircci-ilcnlf.
35
Profluens oratione
Pluribi/s verbis prosecutuB (1)
Receptaculum deversorium
Gol.
Pieno gradu
fla-
E
Rem
48
Renovavit
(5)
gitiorwm
familia duxit
(4)
Populars praeaes
Provindalis
homo
Col.
rei
Principlum
Praecipitjm decurbavit
1
Repulsam
tulit
Poenale decretum
eum commendavit
Repraesentavit ex parte
Respectulit torrarum mearui
Restibilis
10
ager
Perspicua re fuerit
P<;r8ecutU8 est
Remunerare humanitatemtuam(6)
Praepeti gaudio
10
Puerili vanitas
Si
meo
Senvel
itf^rum inlectus.
20
Parem vicem
referre
Saepulchri incorrupti
beneflciis tuis
Sollicitati
mancipi!
Praerogativam animi
tui
habeo
Sui virtutem secutus est
Pacem sempitc'rnam
Prosilit lucerna
p/'opagavit
Sumptuosa res
Societatcm coit cut
ilio
Proratu temporls
20
Succurrit
illi
Pro
virili
portione
Subegit et vendidit
Pro
indiviso
Satis
prudens
Post dies
Supersedit iudicem
80
(2)
Sulcare aoquora
Senilis incessus
Pudure procditus
Solide roboris
agam
Pulsabilis perito
Sterelis amicicia
Pulsavit
pudorem
tibi es<
eiits
Specimen scholae
SO
Suspensus animus
Proclive
Par
Suppurato animo
Salina
(8) latina
Supplici voce
Salva
iustitia proesidls
40
V^uinquennale certamen
Salva
luris aequitate
in brevi
coram(3)
Soium
versit
IVedemit
facinus
auum
Secundu/n
Suff-agatur
meam
mihi
sententiam
(9)
Reddunt calculos
(1)
06U
fa se^nlre:
Pcrcrebult rumor.
nnl
rc-
tre: l'ultima *
(fi)
da un
cartaceo.
L'ultima parola
(7)
parola
Hiiininatim
>
al
rigo procedente,
:
(8)
(4)
(F>)
Oatz: Fabula.
gltioram huI rigo prccedent
(H)
(!))
Cornetto di prima
Ia'.
mano
in
Iva
Hillalie
tentlam
le traccle di
36
40
J.
50
Timeo infami
[tatis]
Tenorac aetatis
ntulos ac natale suos
esf
Usitatis
nibw
potesti
Tumore
agit
(Vulgi ro
Tuum
rudimenta
et oliginosum
Trundicum
Tormento mihi
est
(Expliriunt Latinitates]
(1).
Frammento
38
recto.
pedum,
li
in
quibus
simllit<;)-
de quibut nihil prae cipitur eoqtw nomine artios quidem est et solont exso sumini
TAVOLA
a.
II.
II
2*
Ciceronis
S.
Augustinus
Fra
alcuni
il
marzo e
l'aprile
del
donde pubblic
altri
flF.,
fogli contenenti
frammenti
Ciceroniani ( Gazzetta
Mai,
30 Giugno 1821; A.
1820,
Giornale
Arcadico,
Roma,
ad
Vesme riconobbe
alcuni frammenti
II Serie,
Liviani ( Mem.
p. 181,
VII
p.
379),
come prima
scrittura,
sotto
VIII (1846),
113),
pp. 38 - 40).
aveva portato
Come
latiwi,
n.
19,
come
A.
p.
l"*^'
(M. T. Ciceronin
et in
Orationnm pr Scauro, pr
23
Siccome
i ff.
ff.
v'erano risultati
tali,
essendosi
piegati in due
dimen-
et
Tubingae, 1824,
p.
23
:
26.
Il
contenuto dei
(
19. Augustini.
Con-
Pro Quintio
f. ),
ff. ),
pr
Ostenditur que
Caecina
pr lego Manilla (1
(
pio Clucntio
ff.),
sunt
cum
predicto
Maximin
Centra
In
littera
ultimam
longo-
(12
ff. ),
pr Caelio
(5
ff.),
ff.
e mezzo), in Pisonem (8
(1
f.
pr Milone
in
f.,
Verrem
in
ad Trebonium
i
(1
carattere
ff.,
onciale,
illeggibile),
frammenti Liviani, 6
di cui 3 ridotti
cf.
i
alla metti.
XXVII
(190;5),
il
p.
38).
Spezzando
codice
D. IV. 22,
il
Peyron compose
V, 146. Sulle
relazioni fra
(I)
un foglinUo
di carta.
Scattro, e gli
37
AmbroHani a vedersi,
II, 2.
oltre a C. F.
W.
MUUer (M.
Ili) anche C. M.
pu consigliare
tichiti
di portar
ancora un
jm'
addietro
l'an-
MtgnereiiKi piuttosto
che ne mostra
il
parallelimo, prefe-
al
sec.
Si
VII - Vili.
lei
rendo
il
testo Torincisc.
l'antica
testo di H.
Agopi*"!
writtura, pioe{jli
stino,
cui
non sono
nella seconda
nella
forma delle
diedero:
clofiKiqiteii,
il
Peyron,
loc. cit,
Per
raf-
pi.
XXIX,
2 (ripro-
fronto
si
pensi al codice
Evangelico dell'Ambrosiann
llixtoire
duce
la stessa
Tullio, ed.
Peyron,
(descritto
da
58:
S.
Uerger,
de In Vnlf/ate, Paris
Stt^ffens,
p. 57,
XXX
5;
(in
Verrem
Peyron,
1893,
p.
fac-sim.
presso F.
I,
Lateinijicfw
2)
ce.
ed.
tav.
XXV,
segnato
rino,
si
tiamo
Pro
I,
p. 1 - 2,
La seconda
brano in Verrem
n,
diedero
ce.
11-2
della
cum Maximino
di
contiene un tratto di
nvt;
Btino.
Il
frammenti Ciceassai
bello,
non
senza
rassomiglianza
al
con
quello
di
G. Valerio
roniani
era
il
capitale
rustico,
ancora
Ehrle
(tav. VII),
in
sovrapposto
Cod. TAco</on?tt;cf.E.Patetta,
622).
il
P.
F.
nella
praescri-
XXXVI,
ricorda
al
volume
Picturae.
ornamenta complura
questo
corsivo
tipo
Tuttavia
paleo-
fatti
(Romae, 1902
enumei-a
1 1) il
pochissimi
codici in
dalla
mano
di chi,
pur essendo
avvezzo
forse
al
carattere
seconda,
cio
ai
mss. in capitale
irlandese,
viveva
sul continente, e
nel
mona-
come
esso
somiglianza
f.
col
Virgilio
Pur troppo
rono completamente
del
1904.
scrit- 45;
alla
medesima
La
1)
prima
tura, in
si
Verrem, act.
II, lib. I,
ce.
XVI - XVII
opere
et
44
Pare che
al
il
nostro
incirca.
manoscritto
possa attribuire
seconda
scrittura, S. Cipriano,
De
elecmosynis,
<S\
sec.
IV
Vyjrriam
La
al n.
un brano
Opera
(nel
r.
Corpus
9 - 377,
ce.
Vienna, 1868,
dell'Oratio in L.
l'ed. di
Pisonem
(ce.
XX
pp. 376
in L.
1).
2).
Prima
C. F.
W.
-
3,
Pisonem
XX
Vcrrmi
(actio
II,
1,
Cantra Maximinum
lib. II,
(Augu-
ce.
XVI
XVII, 44
presso Mllller,
157
Lipsiae 1894).
scrittura coi testi Agostiniani ferm l'at-
minum,
lib. II;
Migne,
il
La seconda
In molti luoghi
di C. F.
testo
W.
Mailer.
X/J.
d. WiJisensch.,
1871,
i
LXVIII
ff.
p.
473
113
li
113, che
ascrisse al
Prima
mostrando come
si
scrittura:
sando
atinn,
al sec. XII.
Anche
p.
i|uacuiiij(|ii
modi
fiiit,
Paris
1903
20
(nell'
Annnairv
in04
della
non ut
(itim
leptttiH Voituli
Hninani,
seti
ut quiic-
cnlnniit^m [MirMuadcro
vidorctiir.
In Achatam,
pmctcrmittam
10
quod
gi
in a-
roum
dicorotur, incrodi-
quofe-
bile vldcrotur,
18
Hngistratiim Sycionium
dlcam
nigi slngu-
Seconda scrittura:
si
viderl
nudum
(2)
non
dlspicieg. tunc
eruiMpcH
et vegtimcnta tua
Dei circumdabit to
Tunc oxclamnblB
et
Detm exaudiet
te.
Dum
Dna
satin
apud Bolomoncm
te
IcKimus
vlt
conclude eiymosinam
in
cxora-
dlcit: qui
10
iiil>ociiluiii
mcrirl Doi;nl mlsoricordlam poterit, qui minoricors Ipso non fucrit aut inipctrabit
flc
fucrit hiimniiiiH,
quod item
bcatus qui
In
Psalmis
(6) 8fiirilu
Snnctim dcclarat et
prol)nt (liccnH
Intelligit
super egenum et
16
pauperum,
in dio
malo
Prima
scrittura:
Col. A:
80
1 {Macedonljan, in
Htrlngendum putArct
qunm tantum
exercisino
tum transportnssc,
Col.
priicHldiuiu
Ji:
de nmissn
maxima
parte cxer-
citiis.
sit
hoc
infclicitats
provliH'Iac InliiMsu
Pnpiifi
^maiii
Scnntnni\iitf dlmisslMscs,
si
citus
quam
snm ? quam
buisti,
(e.
XXI| Ki-w
alter (effusa)
iam mafortu-
xima
quod cxcmpluni?
pracila,
(quam ex
10
Si'iintiis
nis) public-^noruin,
quam
sociorum
non
ex agri
urbib<q"?
exliaus<!rat,
cum
partim
11-
non sena
10
eiiiH
pnicdac ))rofuiidao
bldiiKN**
(levorasscnt, par-
suum maior
tim nova
quaodam
et in-
ctinm
illis
locis ubi
om-
15
te
ad ncmincm,Ji8 ad Ipsum
ti)
l'nrc
prima tanm
ili
crltto
doim-iitlfOBOH .,
iiin
In
fliii-
ddls
|iri>l
(4)
(fi)
Cornilo
Cornato,
iln:
<
l'f'"'
'"""
iiiDHtrn w;fiil
rom'ilonc.
pnroln
iunci-lliiiii.
fiiriw
prlinii
ninno,
iln: . iixniiillcl
(6) I'm.
\U,
l'nriilit
30
tem extrueiulmii,
egeret,
cuiii
iam
erimus; acinuia
ciihi
ipioniam
cum
vi-
iippa-
cum
illa
eiu8 inter-
quoniam
30
iO
flcatio (conatitisHet),
hoc sacculo.
se
ipsum
Romani
Col.
l:
Seconda scrittura
quod per
eaae proniiacram,
eundcm Hoviinnm,
qui dictua
Col. A:
5
ham
(flgujram Christtim fulsse petram, quao
percustia
in
in illis
Sodoma,
ab homlne
Ugno
slticnti
populo
pottiin
iuato
ngnitum
pitalitatem
in
bibcbant enim de
spiritali scqiien-
cum
eoa, aicut
ti
pctra, |)etra
ctiain ipae
ret.
Ilii
Habraham angoloa
eaae neaciaigniflcntl in
quibUH
Hgiiria
pracccdentibus rea
oapitalitate
Dco creatura)
minia-
10
et
quod angeli
teria (3)
mortalium exhibebantur
15
csaont, cognoaccna
tamcn
sicut ipso
Domino
Aspectibus, Dei
lentia,
quidem agente
p-
ea quo
(7) in
taceam, exiena
cum
eia
de Somia
quod
(0) an-
15
tequam
20
fiori t,
vl8um
tuisse
ab hominibua, Patrem
autem non
aubiectam
fuiase visum;
aibi
cum per
aut
filli,
creaturam et Pater
SpiriOm
Saticlu; per
20
nullus
illorut/i
lioini-
25
agniflciitus (pi-
illud
itaque
in futu-
hoc quippe
crat.
Ncque enim
eia; in eia
aie
25
ab
ergo discen-
Ioli.
Ili,
2. dilectissimi
(5)
30
dit in
TAVOLA
a.
II.
III
2*
Ciceronis
Fragmenta
OTTINO
I
S.
if))
Augustinus
(hir. 140)1
ni
danno
in
p.
r)7-106),
si
trova nel
gono dalla
im brano
voi. II, 2,
dell'
Dall'orazioni' ora
stato
scelto
un brano (Peyroii
(1)
Cor.
X,
4.
(7)
IntnrlinffinniMito nne^nntn
>
fra
fC.
(4)
(5)
Sopra ad
'
fu aggiunto nm.
con un egnolndlcundo che debba pm'i'di-re:
Hlli.
(K)
(it)
A
Ija
qiicst parolft
si
ril'iTHi-e
la poHtIlla di Jl:
Sodoinl
'.
Il (fKluufie
nutic,
2.
ajrjfliiiilii
Inti'rlliHinrimiiitn di
prima mano.
(6)
Hebr. XIII,
pp. 3, 8
40
tls
Mnller
II,
2.
2-3) pr
la
tov.
VI
tM
10
/'.
nodlflciorum rxpiigviihIii-
Moniim.
quulc
la Hrconrta Hcrttnra
nntionnx, ngrl
Mipfnn,
L.
cidntioDcs, Incendia,
XLII (AupuHt.
Nel raso
Vili),
rapinnH, oangiiincni
la
preftente
rccoikUi
scvithira
contiene
i
In ludiciiim venire, et
due bmni
lei
libro I Cnnlra
Ma.rimhmm, e cio
rr.
1-27
15
miramlnl
sntl hnbii-
XLII (Anp.
ivi,
Vili), 74r)-(5, e
hoc IndlchwM
qntierl, utr'on
rr.
2H e gp.
all'otliz.
toRsa,
743-4, (da:
net
dcderuiit,
It
credere
al
).
oc.
IV-V, e la
80
Indigna,
fn<;tji
tam
atrra-la
Hcconda
VII-VIII.
Dell' Orrt/w
ni
rononcono che
r|iieli
fram-
editi
ambedue
rivisti
n
le-
prof. C. 0.
retti
Torino
or
sono,
aveva
fut.t
quae de dninnn
dei frammenti, che ora lamentiamo
distrutti.
es>ict(l),(<l
de
vi et annatH
Hevorum
(2),
pi.
XXIX,
riproduce
hidiclum consilhienint
l'attribuisce
noe
liis
et
Ininriani
al sec.
IV
dunque posteiioro
al
frammento
torinese in
Vvrrem.
qui
(.1)
amilH
quam
iure
Prima
Hcrittnra:
10
agcro malulHHont, de
Iure et luluria dlHpu-
Col.
A
fc.
Neqf
Tullio
[de cctejris dfimnls ab legno Aquilla reccdit in quibs
nihII agitur nisi danri-
addidcrunt, quoti in
15
alils
rcnt, e
no
ipsi
iudlcarcnt (4)
ani-
mum
dobet advortcro.
arma capere,
cogcro.
ot
manum
20
NeqMC
bI
quod putarent,
addl-
tum
essot, posse
hoc
tafllbu)
Seconda
scrittura,
1"
pagina:
ab anima
(6)
non
vlderi, un-
de etiam Chrw^Mm secundum divinitatl 8uae substantiam, non solum ab homlnibus, sed noe a vlrtuti-
bus caetium
(6) vlderi
ad
(7),
quando
li-
Indecaverunt
(8)
arcangeli
quod
IpsI
vidcant an-
gelos,
(10)
Quibus
Socondo Poyron tiivrn. oiiMit corrotto In cut colla iiopprc(ilonc di l pu ppenu due lettore. Or 1 Todr hono esiiot., m doll corrodono
(1)
,
,
Cornato
li
di
mno
pontorloro
l:
nlinllbuii.
caclcHtIbu.
nducrulrtl.
//
l
Indlruvrnint.
nt
<
1
in nea*o.
in piccolo
e in
ulto.
(11)
Il irhiinp'll.
nt>
In noiiao.
10
animas, anime
illos
41
Ipsi
videant
non videant?
(1)
a quo haec
audisH
? (1)
unde
Nonne melius
divinis libris
anima intenderis
visos,
ubi legimus et
et
ab horainibus angelos
16
quando voluerunt,
quomodo voluerunt
omnium Creatore?
Verumtamen
qui dixeras
habet superiorem a quo circumspiciatur, confeesU8 es poHtea Filio esse visibilera contra te
iJO
ipsum
Ubi
te
enim contra
te
26
commemorises
quod
claruit
evangelicum testimonium
Patrem
2*
pagina:
confessione
ta-
non vis
tali
mundas a
credulitate cor
tuum?
tene
cum
te
catholica
non
pudeat emendare
perversam, tene
cum
catholica Patrem
quidem
est, et
Deum
ut
esse Patrem,
Deum
tamen
esse, sed
unum,
isto
modo
Patrem colas
et Filium,
10
esse, sed
nuUus
est,
DeMS,
ut
nisi
unus, (6) et audi, (7) Israhel, Domt'nus Detta tuus iominus unus
:
quando audis
adorabis et
iili
16
soli servies;
sed etiam
Filio
(8),
memen-
to ergo,
11
non reposet
coli
(9)
ad
illud
quod obieceram
non a vobis
loco gi (10)
unum Deum,
tecum de verbis
tuis,
Deum Patrem
Illa
20
ad huma
in
(11)
carne perpessus
et
ammonui quomodo
con-
tagium
vitio
ntellegi soleat,
non utique
nisi in aliquo
a quibus (12)
quio-
quam respondere
25
divina,
quippe
quae abs
te
commemorata
eis
sunt, nihii te
probare potuisti
humano
L'InterrofTOtivo di B.
(8) Il
correttore
a^glunof) ncirintortlnp*
aervire.
L'ultima
I >
pare dn
iiiiitnta in
<
respondiaaet.
H: eoniininnnuiiirH.
fl
(11) Il correttore
(12) Il correttore
cclcsh.
4.
/ Cor. Vin,
Deul. VI,
4.
(13) Il
(7)
la.
42
TAVOLA
a- II. 2*
IV
Ciceronis Fragmenta
OTTINO
2 (InventAro
S.
-
Augustinus
Wl
19)
frammenti di Cicerone e
8.
si
d Pro A.
II, 2,
ChienOo,
capi
meum
dtceiidl or<llnem
II 1
HI,
6-7
(ed. C. F.
W. MUller
102 -
3,
Lipsiae
Hcrvare pntinmini,
cum
un brano della
Collatio
cum MaxiCol.
nwno(Migne, P.
XLII
(Aug., VIII),
738-9.
B
1
pcrornro, tum,
quid
e-
Privta scrillura :
rlt
prnotcrltuin,
animo
Col.
amltltomufi, nisi hic
8R ludicnhlmiin,
A
Ipnls cauhI
rcquIrntlR.
f0 7)
Fjfio
ox
ne
me, iudlcoH, ad
accader),
oam
cau-
nd
Rnm
quao lam
loutlnti-
cauHa
ta
iiidlcia
Inm
fnc-
domo doforemim.
rI
OH ex contrarla parto
Dotndo,
qiinm optnlonoi
cnm
ornilo
dnmna-
rI
fncllo tntcllcgo;
labofactabit,
si
dcnlqtio vo-
pe
hI
qui mllii
DouH ves-
rltas cxtorquobit,
no
rc-
tram nd
mo nudlcndum
piignotlR
camqMP animiR
ACqtilR romlttntU
ut IntclligntlH Dlhll
Tum
no
autcm,
CRRO bomlnl
tnm timenInvidinm,
nl-
qunquc do ro dicam
IpflI,
dum qunm
hll
quao contrarla
innocenti HURCopta
invidia
1)
tnm optnndum
iudlcium
ex-
qunm accum
Srmndn
1
ucriltura,
1'
pa/fina:
FiHum
unus qulRque
Runt
de
ilio
uno
fonte bonltatiR
fldel
sccundum mcnsurnm
5
Ruae nsRumerunt, ut
nomine
nomo bonua
niai u-
nuR Df?K8
1R,
cuti.
FIIur diligat
Patrem
lilc
10
cum quando
mundus, quod
^t)
loh.
XIV,
81.
() loh.
X, i.
(2)
More. X, IH.
mihi Pater dedt
ligere et
(1) fat-io.
43
diligi et di-
Oonstnt Filium et
mandatum
plere, et ideo
unum
sunt, oecundura
in
quod
15
et Pater
eo quod dicit
Qui
me
vidit, vidit et
fide
credendum
Patrem. Propter
mam
(5) servi
maiorem Patrem
20
videtur.
in
frmara
tus.
Nec enim
Dei praefusus
Ad formam
25
2*
pagina
do-
omnes
resurrectione
cum omnia
sed etiam
cum
in vini-
omnibus
hoc modo
tur ut dicat
lam
dic-
tum
est
quod
secondum tuum
Apostoli-
sensum visus es
alienare. Stat
tamen
cum dictum
libus et quia
15
ns,
siquidem ex
ipsit
non pr
(10) gcmiet,
in-
20
terpellat, sicut
iam
modico
fldelis est, in
maius
Nec
enim
quod Pater
et Filius
unum
nam
sunt, nisi
possumus
25
cis, et
es;
si,
ut di-
Domino
un-
us spiritua est
Dei,
unus apiritua
in
(1)
(2) (8) (4)
(f>i
Altra
loh. loh.
mano
X,
30.
9.
inHer)
interlinearmente:
sic.
(8)
ro >
(9) Il
XIV,
so.
L'antico correttore
L'antico correttore
emend emendi
:
vidit.
(11)
La parola
cancellata con
una
formam.
(6)
(7)
aervt.
AfaMh.
XXV,
84.
44
TAVOLA V
a.
II.
2*
a.
II.
2.
Ciceronis
Augustinus - Cassianus
OTTINO
2,
I
desunti
II,
da fotografie; un
con
S.
frammento
Cir,eronian<)
(a.
2*)
[Cassianus,
6'oft/rt/iV) III,
Th('od(i)ami.<<,
con
Pur troppo,
CW.
e sua
c.RlIa
un
bricciolo. Perci
questo luogo dei frammenti Torinesi del Codice Teedosiano, risorbandomi a dirne quel poco che sar necessario nella illustrazione della tavola VII.
f>
miinere, ut
cum por
A
mento
il
Coth^x risulbi
da una foto10
rum
ftvstiffia
quale cortesemente
me
comunic, affinch
continetur quiioq"*'
illas
inferiores du-
ad illustrazione dei
quidem
parleremo
al
luogo
il
lettore. L'esito
lo
ExpUcit conalio
ahhati.s Fat'nutii
de trib
abrenuntiationibus.
Ma
imporCodex,
[Conlaiio IIII,
I,
e se la nostra edizione
il
p.
96]
gioverai
si
almeno per
il
le
Conlntiont'fi di
Cassiano. stava
Come
su
tre
incipit conl/() tbhfttix Danihelis
dfr
dir,
tosto
delle
Coiikitionen,
che
concu-
fogli del
pHCcntia
camis
et. sp/'/v'/us
frammento che
Codex
2C
2.3-7.
descriver
come
fol.
2 recto
dei
ae-
ThPMlosianm
illustrati
dal Patetta,
XVI.
2,
bis qui in
baeremo
Cassiano,
libr.
Ili,
e.
I,
ed.
di Vienna.
Que.stii
cum
accosta al minti -
un poco
alla
secondo
posto,
si
riproduce la tavola, XI
lei
<lci
in
circa.
AfoHum. pal-aM/r.
mura,
contenente
una pagma
(1)
La <n-
(2)
Ln
<
rapprcnnntnta cuiiiv
ni r
11.
4.-.
---
di S.
Agostino
in se-
cupcront
si
id,
(uim contes-
conda
scrittura.
la
Nell'incendio
del
1904,
come and
distiutta
10
siMit
consunta
la
pergamena
originale, cosi ne
and
videnntur.
Itfiqno
liiis
tum vcstruin
udicium
difflcil-
mea
fnci-
Trascrivo anzitutto
tra parentesi
il
testo Ciceroniano,
lettere
in
chiudendo
date per
quadre
Si
le
illeggibili, e
congettura.
tura,
avverta che
il
che
restringeva
foglio
esposto
alla
Mostra
i
Nella
8.
Angustinus,
brano
d'Arte
nascosti
Atianorum
episcopo, nel
Cicero, Oratioprn M.
Fragmenta,
p. 37,
II,
Tullio;
-2; ed. A.
Peyron,
1
Lipsiae 1892,
simul
illi
tres
unus Deus,
sic
simul
2,
tres
invisibilis
est.
Col.
numero
coartari,
cum
Sprii/u Haiiclo et
quodammodo
unam animam
fecerunt,
et cor
de qua
10
fecit,
anima una
trarer taiitam
Dt
caedem
fa-
unum
anima
(2), tot
cordia
(4),
tot
tam atrocem ad
(3) cartas
animarum unam
animam
tecit.
quam
ipse
unam animam
Deum
dicimus, semper
a cura ot
10
sibi
invium et inseparablitcr
cogitatione
ineffabili cari-
veneram, quod
15
Intolle-
tate coherentcs
Patrem
:
et Filium et
Spirilum Sanclum
gebam
facile id
me
Maximinus rcspondit
testi-
aequales
dixisti,
sam
Col.
devertisti
(5).
ta
et
anima una
omnium credentium.
eabam,
id
factum esse
in
of-
omnium credentium
erat
stenderem. Nunc
eo 25
consumenda
5
est oratio,
ut ne adversari, quod
infltiari
in caritato, in unanimitate
unum
esse dican?
nullo
modo
tur ? quid
enim
fecit Filius,
(6) Pater, in
potuerunt,
cum maxime
quid praecepit
TAVOLA
Laurent.,
plut.
VI
I
XXXIX,
Vergilius
(fnc. 4(i, n. 100)
il
Mediceus di
le
fogli
l'
Eneide.
Un
f.
mancante
20X 13
cm.; contiene
Bucoliche, da
che contiene
AEn. VIII,
ma
La
>
inaerta interlinrannente.
(4) (5)
Ada
fu ovrascritta
mia
.
i
( div- ).
-
Corretto di prima
mano da
-dis
(6) Ija
seconda
di correzione, per
te praeclpit >).
46
Fra
i
moderni, cito P,
De
Nolhac,
p. 271,
Ixi Hibliatlii-qiu
La storia di questo famoso ms. era stata promessa amplissima da Pietro Francesco Foggini, che poscia non
suo valore,
cf.
ma fu ad
ogni
modo composta
la
15 febbraio 1880).
non ora
caso di
rifarla.
Cbuniquen
Intitm,
Codex Med-eiu
1899,
. . .
1"
paite.
Boriino,
Weidmann,
1901.
2" parte,
Lipsia, Breitkopf u.
llilitel,
Coiumbani
Portava
il
n.
160
nell'
Invenbirio del
in littvra
Le come
postille,
che
si
trovano
specialmente
apposte
1461 (Peyron,
fjiicer.
Fraym.
p.
44 dov' detto
al testo delle
antichit).
Una
quella ad
AKn.
XVI
fu
in
mano
Monte (che
Ribbeck,
loc. it.
221.
In
appresso
gli
scolii alle
Ecloghe furono
pubblitrati int^igralmente
da
M. Ihm,
Itlu'in.
Mniciini, NF.,
XLV,
622.
Bisogna ben
e quindi
(come
si
disse)
un
foglio.
Finalmente Cosimo
si
I lo
assjii,
dobriusc
trova
biamo
riconoscinzji al valentt!
paleografo, che
ormai da oltre
tre secoli.
Se
tw.
felicemente
Altro
ncilla ititerpretazione.
l'epoca francese,
quando
fu trtisportato (1797)
a Parigi,
argomento
di
stH<iio fu la sottoscrizione di
il
testo o
principali
scrittori
che
trattarono
di
questo
1764) ne
ms. Enrico
Noris
da Macario, mentre
cf.
qu!sti
{Cenolaphin
Pisana, Pisa,
diede
un'ampia
De
404
Hartmann
II,
nella Hcal
Pauly-Wissowa,
che la data
si
Roma.
cos
Si avverta
che
lo
giudicava scritto
ai
tempi di Valente
del
detto
Natale di Roma.
il
firma di
Aproniano
facsimile per
puro rlproducesi
epigrammatici
Uri
autngraphi
Verffil
Maronin
v. e.
Codex
Asterii
OmmdiH
distinctm
trovava
plare e che qui ne abbiano soltanto una copia. Quest'ultima opinione fu difesji p.
8critianen
in
e.
in caratteri imitiinti
l'originale;
da Ottone Jahn
(A'ufr-
den
IlamlxchriMten
O'eselUicti.
romiicher CUvtinker
Lipsia,
Altri,
col Codice,
al
dando
risultati di
tale
disanima in
il
fine
der WisnenMeh,,
349-.'>0).
diffici-
lissimo lavoro
non
tutto
immune da
compreso
il
di Aproniano.
in
dueer-
in cui
intendeva illustrare
nella parto
prosjiica
dove
critici
tentarono
tempo d'occuparsene.
II,
variamente
orreggere:
ovvero
28 1 sgg.)
dotta, del
cui scilicet
),
14 (dove
fece
in
luogo di
t
parcas
si
Il
dovrebbe
Ribbeck
cos
si
egli
pensa
Codice Mediceo.
leggere
partas
).
accost a
questa
47
opinione.
Ma
essa
si
vedere come
la sottoscrizione di
Aproniano
sia
statti
periodo di transizione
dall'Antichit al Medioevo.
si
lasciati vuoti,
potrebbe essere.
Lo
a scopo
di elcf^anza (e
conformemente a quanto
egli fece
sec. V.
lo stesso giudzio fa lo
I,
Steffens, Lateinmche
PalHographp,
tav.
XIV,
2,
nel
del Foggini) e
in discorso.
la sottoscrizione
si
la sottoscrizione.
Steff'ens
Pur
pos-
paro t<!nda
dal
segni e
le correzioni fatte
a convalidare
l'impressione
prodotta
la
facilmente
da
un
si
non
altro
Vcrgilim Valicamm
le
pu evidentemente supporre
il
se
siasi trascritto
testo, e
con esso
e la sot-
forma idenall'altro,
toscrizione.
rilevato vi si
Lo
l'uno
ivccanto
1) in
un
(tav.
XIV,
proporzioni dimi-
che la sottoscriinsieme
colle
(ivi, 2),
e la somiglianza salta
tardi,
all'occhio,
mancando
indicata
l'
dotta dalla
lettere.
diversit
della
gr.mdezza dello
nostro,
L'andatura
snella, disinvolta,
un autografo. Essi
al
postutto costituiscono
una
dif-
IV secolo
piuttosto che
il
V.
Un
segno di antichitA
gli
altis-
ficolt di
minor valore
consi-
insegnamenti del
hanno
secolo
l'asta
sinistra.
Col
di
Aproniano Asterie
(cf.
giacch nel
p.
si
l'asta verticale,
che
Codice Bobbiese
comparisce
in
Pcyron,
Ciccr.
Pragm.
215) essa
qui
dicemmo vuole
ci
IV wscolo
perci
all'et
mente come
tutt'altro
da
ritenersi
autografa,
Armadi Aproniano
Astcrio. nel
Codice
raggiungere
se
di
relativa
probabilit.
un
po' lato ;
la
scolii.
zioni, sia
per la firma,
siasi servito di
il
un
segretivrio.
Con
dili-
questa ipotesi,
come
avverti
Mvsevm, NF.,
all'
XLV
[1890], p.
622
cos avvenne,
il
e segg. Solo
uno
scolio
stato
anterioi-e
suo
piibblicato antecedentemente
Vei-ffUm
Ronmmis (Romae,
1902),
mena,
p. 221),
secondo
la lettura fattine
622) fu ricono-
quesito molt
in
difficile
generale
il
ai
secoli
IV e V, e
all'a.
Ihm
La mano
del pi
recente
consideiu
Virgilio
494.
Bench
il
Bandini
(col. 29;>)
secolo,
lo face-
a poco
quelli
in
vano
risalire
almeno
Il
civto
Hoffmann
a leggersi, se
con-
non crede
n in senso favorevole,
parto di essi
non
n in senso
cfnitrario, la
48
come notarono
Ribl)eck e
Im
a Carlo Magno,
Ihm, fra
il
Palarographical Soriety,^,v\Ki
I,
pi.
86 (Bucol. X,
si
di ff>rme
primo scolio e
LXVI (AEn. V.
Freiburg
sottoscrizione.
668-96).
4) F. StofTens,
Lalmnixchc l'alilographie,
(.4A'n. Vili,
I,
Wattenbach
al
si
Vb,
190;J,
tav.
XIV, 2
600
circa.
Non
per
antichit.
di
ringraziare
il
postille
del
Codice
comm. G. Bragi
Laurenziana,
i
dott.
Sabiniisi (vale
quali
cortesemente
permisero
che
si
facessero le fotografie
da
me
desiderate.
minori
mento a
Virgilio
(cf.
l'ediz. di Basilea,
1544)
ringraziamenti
scelse
i
devo
al prof. L. Schiapparelli,
che tra-
vengono
riprodotti.
Numerosi
Codice.
assai furono
facsimili pubblicati
da questo
1)
Un
2) Biicolicon
X, 61-77 (Foggini,
).
p.
13).
In rosso
pubblicato seguenti
l)
:
A En.
pag. 326,
del
Codtctim
margine
superiore,
corrispondenza ad
si
AEN,
Ijitirumim,
(Bucol,
IX, 42
X, = C. Foucard,
2)
margine superiore di
p. 324,
logge
.LIB. Villi).
huc
LYC
(45)
canentem
audieram
num
eros mcmini,
si
verba tenerem.
(1)
insere, Daphn,
piros.
carpent tua
poma
nepotes.
MOE. Omnia
nano
fert, aeta.s,
me
condere
sole.
(2)
quod
Moverim
(3)
tibi
saepe Menalcaa.
LYC
Causando nostro
et
(4) in
nunc omne
tibi
stratum
aequor, et omnes,
murmuris aurac.
(5)
nobis via.
namquc sepulcrum
agricolae strngunt f'rondcs, hic, Moeri, cannmus. hic hedos depone, tamen veniemus in urbcm.
(t)
(2)
Corretto in
iiuoqiM.
quo
(4)
notro8.
(5) eNt.
(8)
Morini.
49
aut
si,
nox pluvittm ne
collif^at ante,
veremur,
(1),
quod nunc
instat
ipse,
agamus
canemus.
Conquestio
[/?cf.
cum
X,
I]
Aretliusa, mihi
concede laborem
set
Postale:
[1] Postilla laterale
ad AEn. IX,
49.
[apjrcis calidis, ut alibi
[et ajpricis statio
aprcis coquitur
(4).
[vi]ndemia saxis
[2]
ad AEn. IX 60
<
nepotes
>
La
dal rilegatore.
[ex]emplt8, ut: hac casti
maneant
ne(9),
potes
(6);
et:
carosque nepotes
(7); et:
pu^ent
et
anno
aliqMts
magna de
etanimamque
nepotis (11).
et:
famamque
nepotum
(12).
[3]
Postilla sui
margini laterale e
inferiore,
nd AEn. IX,
61.
comam
(14).
[signiflc]a[t]
[fragili
metere
ut: et
ia]m stringeret
sed tamen et
tempus
(16) sigut:
cojmponere
10
[et strinjgere
remos
(17) sigs-
[niflcat
injplentem ut:
basta
15
[strngat] sine
palmu-
(1) (9)
()
huarto et nnnc.
hunc.
(12)
(18)
AEn.
Vili, 731.
regiatra
Jhm
letto
En. V, 128
Georg.
(per
mer^a
leirgrKot
mrgi
>
>ves
non
I,
<
(4)
(li)
II, 522.
(6) (7)
(8) (9)
(10) (11)
Gmrg.
317.
VI, 682. IV, 629. VI, 786. VI, 864. VI, 884.
ABn. I, 552. AEn. VIII- 63. ABn. IX, 677. AEn. V, 168.
Interllneamente di prima mano.
M)
(2).
[tlin
8tiin]gentA corpus
quam
trimviri
(9,
proflciscen'
[4]
la
parola fance.
c'
ce vlam carpet
(6) et utroqi/e
animam
(6)
Ilio
malls
homlnum mlteRcero
(7)
dlscat.
lam
Ipsft
ne.(\iw
Amntdryades
driisum
(8)
(9)
noe
si
blbamus
nec
si,
cum moricns
et nos
cedamus Amori.
dum
Gallo
PicridcH. vos
(12),
hacc
faclctls
maxima
Gallo,
in horas,
umbras
(1.1)
domum
P
-,
VERGILI
MARONIS
Sottoscrizione di
Aproniano
Icgl et {nnuler
ex
legl et distiocxi
non mei
ad omnia um dovo-
tus arbitrio,
XI
Kal. maias,
Romac.
AEn. X, 831. (S) AEh. X, 478. rigo dono rlnlWIn trwcle (3) Tr Il primo e II condo Volumnlum CItcrin loqnltnr, qanm rrlttum
(I) (4) (5)
(7) Ij
CBiirHIsls.
(M) nirnaii
di
nn-nteriore
()
nohl
<'"'
"""
""f"
cut
ni erroro por:
excrcltnm
CD
(12)
(I<))
La nmbrs
>
rmirrllaU.
In minale (parte in dwtici).
61
munus amici
atqf/<?
circo subiuncximus
Temum
pretium
In
Nam
damna
serunt
dies.
(1).
suum vivax
transmittit in
aevum,
ope,
Quisque
Iegi8,
Poalille
Queste,
constinte.
Il
carattere
della
prima
si accosta,
meglio
che
nella
quello
d'ogni altro
postilla la
alla sottoscrizione
di Aproniano Asterio,
visibile,
da cui
non sono
disposte.
Ma
prima
somiglianza meglio
poich
le
lettere
[1]
Ad AEn. X, 66
ne
Ptiillidis
Demophonta adama[vit]
[a]
X, 61
uioque doc[ent
(2).
in-j
oleecere libro
(8]
X, 75
sedem
[deserit?]
[signlflcat:]
quod
(?)
erigamur.
(ut:
crescentem,
illum sur-]
(3)
gentem
dies
ball[ibu8 imis.]
...
aitius et
surg
et
:
surg[ente8 adterat]
herbJaB
[a]ust[roB
. .
(4)
surge
t
...>..
.
8US8
sider
.
duo magna
talenta,
cratera anticum,
quem
(1)
(2)
nt
In
nemn.
('')
<^<V- I. 874.
Georg.
II, 77.
(*)
"r?- IV, !
62
vero capere
in
armis
(270]
aureus.
excipiam
Niso.
matrum
mea quem
insequitur,
venerandae
puer,
iam pectore
tote
tibi
maxima rerum
talia fatur
quem
Euryalus
me
nulla dies
tam
fortibws ausis
haut
(2)
te
super
omnia dona
unum
[285]
oro. genetrix
est mihi,
quam minoram
mecum
inopem
et succurre relictae.
hanc sine
in
me spem
Postilla
bella
>
at
tendum quomodo
dixerit: aeu
ei
pacem seu
bella
quam moderata
sibi
resposio.
tam
magna praeclaraque
illud et (5)
tam rebua
fortibua dissimilem
TAVOLE
VII -
Vm
Julius Valerius
:
a. II. 2.
Codex Theodosianus
OTTINO
1.
(Invent 1461
44
ff.
tuiscono altrettanti
risult
doppi di G. Valerio
il
ms. che ne
dell'antico
naturalmente
Cfc.
Peyronj
ha quindi
la
met
delle dimensioni
p. 12, p. 156).
(1) (3)
(.'))
Corretto
In: In:
venerande.
rileg in libro.
(4)
<
Corretto
ant.
est
>
ut
in nesHO.
<
Pome
la parole finale
fu tagliata via,
quando
in
antiro
ai
(1) Il
et
>
A. Peyron trov alcuni di
voi.
Cicer.
tali
ff.
53
origine
formar parte
Fragm.,
p.
XXVIII., mentre
segnalava
memoria presentata
{C(m's
il
30 gennaio
E come
perduti
vengono
indicati
quei
tre
XXVIII
XXX. Ma
si
molti anni
piti
frammenti nuovamente
ritrovarono presso
fecero
Codine Teod/isiano e di
alami frammenti
3.51,
inediti del
estr. di
mep. 8)
dedmo,
in
Subalpino,
altri
I,
Torino 1836;
di quel
altri
1
fram-
rinvenne
io
frammenti
medesimo Codice,
tre fogli
furono
riprodotti
da
F. Patotta
{hVammenti
eccezione
per uno,
XLV
(188."}),
nuova edizione
fascicolo.
Non vide
La provenienza
sotto:
tesi.
bohbiesc'
dei
frammenti
raccolti
Codicin
Theodosiani
a
Il
II, 2,
pi-oposta
come
un' ipo-
lib-i
neppure E. Pug-
tura,
scritti
bobbiesi,
come
al carattere del
frammento
di S. Cipriano
l'abi-
ambrosiano, secondo
carattere irlandese.
842),
per la quale
(cf.
praef.
Peyron,
era
undici pagelle
giovandosi anche
Wenck
Paolo KrUgor,
in
a Torino
esame
(il
le
prolegomena,
eecl.
p.
<li
XXX;
nella
colleziono
sui
Corpus
quale
scrit.
Latinor.
Vienna).
anche
frammenti
le
seconda scrittura ha
sud-
dette Conlationes
(2).
(conservati sotto: a.
2)
Questi
(pp.
tre
fogli,
secondo
la edizione
del
3,
Patetta
.5,
Akad., phil-
7-10:
3,
Classe, CoJnmenlfflfyiV)
II,
XIV,
10-13; XVI,
2,
23-7; XVI,
2,
27-9;
XVI,
come
1-4, 5:
Il
XVI,
4,
5-5, 3.
le lezioni allo
Haenel,
omette
il
f.
Peyron
da
lui
me-
la sua edizione.
si
T. Mommsen, che
p.
gi antecedente
era occupato
Gesetzbitch,
P(;yron
(Cic.
Frajm.,
154)
avvertiva
l'esi-
di questi
in /K. /a'
p.
XXI,
ronianist. Abtheil.,
aveva trovato,
postuma edizione
libri
XI
del Codice
Teodosiano
Theodosiani
XVI,
ed.
frammenti non
si
B. d.
XXXIX)
li
la
Mommsen non
vide
le
(1)
1890 nella
fi:ina
1,
Per AiMuplice svista questi tre ff. sono indienti come esistenti nel Biblioteca Nazionale di Torino, da G. OTTINO, op. cit., pan.
1.
di pr.--iso.
Essendo
:
tre
ff.
del
<'.vl.
Thviil.,
fogli
della Voitliilionm
infatti,
Ceut.
Thm.
fu rlpieunto in
due
che
quando
rt-nilo
si
nuovo
17
-
test.
Le
6).
(2)
Di ci
conto esattamente
il
PATETTA;
poich oramai
il
fuoco
restarono nei
(ed.
IV, IO
lacinie, noi
PETSCHENIG,
pp. 90,
109,
r.
pagelle torinesi,
54
ni
ma per
esse
si
dal
Peyron,
sec. Vili.
carattere dei
frammenti
Teodosiani, onciale,
Wattenbach
(Riempia
e
si
propiio elegantis-
tab.
XXV),
se ne
occuparono incidentalmente
ultimamente
riferito.
accostarono
al giudizio
Le pagelle Torinesi
di
Peyron (Cod.
Tfied.
Fragm.,
p.
149) propose
XVI, [Tor.
simile al n.
al n. 3 vi
gestae
Alexamlri,
il
Lipsiae,
nome
Il
di
Patetta
non sa decidersi
lavoro
fra
il
VII e
l'VIII.
ossoi-vava
Ijcs
Palimpsestes
lativt, p.
en criture cursive du
il
Vili''
siede
Giustamente
poi
lati-
Patettv osserv
p con un
norum
tav.
Utteris
XXV,
riprodussero
fol.
2 verno (Theod.
I,
5, 11-4),
pergamene
di Giulio Valerio.
Bobbiosi e scritte da
forse
mano
non
era
estranea,
1890,
la scrittura irlandese, ci
il
nostro manoscritto.
viene
indiretttv
a confermare
il
l'et del
A questa questione
//
manoscritto, fra
VI secolo e
in
seguente.
Di Valerio
diede
facsunile
2),
un
rigo
il
Peyron
ripi-o-
nota
due pagine no
E. Chatelain, Les
Paris,
1903
dusse
il
^oZe
:
ttidex),
accoiupagnandole
con
un
minuzioso
interessante
esprime cos
La
lui
riprodotte
omployo pour
le
prima scrittura
del
libro
ci
d
del
E
n
adunque
Cod.
7 verso, cio la
fine
III
il
cosi,
incirca del
Asssvi
di\ le
secolo.
Res g&stae
(f.
7 *)
I,
abbiamo
e.
25-63,
r.
21;
XXXVI
[1901], pp.
di
618
al
r.
secondo
19-69,
r.
posto
4.
(f.
7),
1.
I,
e segg.,
si
queste
gestae, rilevando
Peyron pens
Theod.
[necessitJAs adiuvetur et Ibi sine pericu[lo tutoria] usurae penitus n(on
tur.
petan-]
IIII et
poli,
Arcad/o
Ho[norio
III]
a acoss.
Impp. ArcadMs et
navi-]
(1)
ciilariis tutelac,
(in
huiua-)
modi
offlc.iiR
mariti Medio/ano,
.
Imp. Constantinus
a.
ad Sevcrura.
10
si
(2)
[intra]
Sed
et
il,
quo cadem
lex,
16
annum
ita
inchoatac
litis
II
Impp.
bitis
Rtsi
20
dumtaxat
fiscalib.!
ex privatis
co[ntractl-]
probatis
examussim
26
po8tul[ari, contraria]
tunc
si
demum
ad exp[erienti-]
P[raeto-]
am
apud utrumquc;
rem,
dum
30
Datiim
THEOD.
LIB
LIB.
Ili
EXPL INC
mi
Fol.
FELICITER
7B
videret relig[io-]
sui
quam
ao Consilio efRcAX
maxime
tibi
Ne enim
10
tissimos
deorum
mundum,
Neque enim
si
quid inpatipeniten-
mox ad
tiam ,
16
,,
Addebat
ille
haec
moenia Zetus
vel
Anpion
stirpis
tuae
Nec videa
te
in
ris
gloriam
dll
30
noni ex hostibus,
Ignotia mai[e8tate]
(9)
Un
mitcchiit fra
quin e
ti.
56
Fol.
le
nos principi um bellan-
quod
si
tibi
Alexander
6
in
Leonta, qui vo8 excisos linguis ulclsci vaecordiae potuisset vestrosque una oratores
ad
me perduceret Enim
est
visum
ipsum
me ad
evertendas Atiie-
decem
me
deduci patiemini
vestrae
Hoc enim
habebitur
15
in
ratio.
com hoc
scripHissent,
eadem
pro-
nug mandaberc.
in
IV] 20
Athenienses
Di fronte
Alix-andcr
,
al
r.
3,
A appone
r.
la postilla
rescrissit
e.
e di fronte al
si
20
la postilla:
oratio .
di
p.
100
r.
14
101
fol.
r. 9.
La
parte b spetta al
e.
38
[ 22]
del
medesimo
II
25).
la
prima
scritnira contiene
saggio,
Thcodmiamm.
foglio 48
f.
foglio senza
La
parte a spetta
il
f.
40
r.4-25), e la parte 6 ci
l'inizio
del
libro III, e.
immuni anche
prima volta
il
dai reaPatetta,
(KUbler, p. Ili,
torinesi.
Il
rr.
1-15).
Con
ci finivano le schede
genti chimici.
Le diede per
la
43
riproducono
l'
salv presso
G. Molfese.
ci
conserv adunque
Seguono
I
le trascrizioni,
secondo quest'ordine:
recto.
saggio: foglio
40
La
parte a spetta al
I,
a)
re-
in 2)
curae, ut sepulchra
intueretur,
Persarum
et se-
eorum corpora
quod
in his sepulchris
:.
multaquae magni
p'etii
condita ad tem-
(1)
(3)
Corretto di Antica
li
mano
hi
rnndein
:
*.
>
(3)
cancell l e Bovrappoae: n.
cnncellA
in
e Hovrappo)^
ad
plorum magniflcentiam
dcereiiUir.
Sed aegregiae
1)
ceteriM
quadraque
2) in
cesserat. Ipsi
vero Cyro pr
10
adeo tenui
7)
saxi
illiua evi-
dentiam
capili!
8) viaerentur.
Sed
der pr 9) tionatua
10).
tivitate
natura provldet,
20
gitur
bmvoce
I,
b)
quem vlrtutum
acilicet et aaplentlae
merito dignum
Illa
versu-
ra fortunae nihilum
contenderis
et habitas pr veteris
ac
tui
nominis dignitatem,
gitur nobis
quoniam
Id,
est, in te
nobis deos et
ut Ubi
deorwm
confesse
ita
fe-
10
cemua
15),
quod iuves
16),
Eaedem me
18) aa-
agamus
tallter dlis
15
non desunt.
Nam
et
Roxanen Alexan:
der Buura
fecit
eamque
20
[Id,
quod
i]n
commune
eoa, in
mutuar! gandium
aum
Di fronte
di
rr
9-10
(?)
appose
laudes
(1) (S)
Snlla seconda
a
ta
un punto,
forse di
/ ..
(11)
Corretto
Ma
/(?) hi:
:
ibidem
B B
A A
ag^ause
correggendo cosi
la
parola in:
quadrata
(12)
(13)
qme.,
(8) Sillaba
(4) (5)
(6)
tini.
nell'interlinea.
cancellata da
. .
B..
:
(14)
"
shK..
:
cancelli la
corresse in:
e sovrascrisse
(16)
(IB)
ovrapposo
cancell la
.
.
ad
.
.,
per correggere in
fteiimu
inscalptio.
corresse In:
Inbe
corresse In:
In
ret
.
.
.
{")
(1)
(19) (>)
..
B
A
m
. .
(7) (8)
(9)
Corretto (da
i4 ?,
:
per
..
B
A A
sovrappose
corresse In
non
corresse in:
- bit
..
corresse: .protlnu..
:
^ corresse in:
cornasse in:
confiteri ..
(10)
contionatos
(21)
- nus
..
58
n
Prima
scrittura
f.
48 verso)
de Ade cajthollcA
de
epifcoplfl necleRiis
de monajchiH de de
hia qui]
et clericis
heretjicig
do
apost|ntif)
de pAg|nn8
Racriflcili)
et templis
de relijgione
explic//<)
UTERE FELIX
Cojnfitnntinus Co]nBtnntiniiR et Confitarm
Iu]llanu8
Arcadius
Arcnd//M et nonnrhm
Arcad/Ms Honoriws et Theodo,ti
HonorjMs et Thcodositts
TtieodoMtux et ValenttntantM
II.
Seconda scrittura
a)
matris quoque
1) coniugi.s, ut te
di^num
esl fliiorum
tibi
quoqu
beni-
Ruffossos
humi ab-
coram referam
iudicemque, tumque
et
tibi
profccto
tali
in alR
quoque relevandis
Hiscc
litteris eura-
quae scripta
sunt, reci-
non
differt.
Parmenion
15
in
in
eam sententiam
ha ec
2)
matrm
pariter
iiinriniiiie liitrrlInRiknneiite
et.
(2)
preinl:
n>,
lli
lottnre!
et coniufrein unii
69
o Parmcnion,
cum
ttliabw.i
:
Afiui, inquid,
trustra se d
b)
translLATES
Emcnaas
minibus
infcstas,
quas
t'alangia vocant,
mul-
to labore ipso in
10
rebant, quod sibi satis esse deboret usque ad Perlaa profliis laborassc. li quoq^er; Hubditia
&
si
modo
ille
Quo v^ro
16
infestis
si
omnibJM
locis feritale
bestiarum
Quod
in
tantum ardore
rei bellicae
Alexander
TAVOLA
F. VI.
1.
IX
Commentarium graecum
OTTINO,
44.
in
Parmenidem
Peyron
fu sottoposta
nell' incendif
del
La
tissimo
trascrizione di B.
ad iligeiiSopra
esame da parte
di
W. Studemund
e di P. Krdger,
ai quali riusc
W.
Kroll
{Ein ncvpldtonixrfwi
Palim-iest, llhnin.
frammenti
Tor.
187.H,
Parmenidetcommentar
in
einem Turimn-
filosofia, Biv. di
1
fllol.
I.
tav.),
ripetendo un'ossei-vazione
vi
di suo zio
Amedeo Peyron,
rilev
l'esistenza
di
Avverte
il
Kroll
(p.
600) che
il
al testo
greco fu sovrapgreco
94
v.
si
come
testo
greco-latino.
Il
testo
trovava
f.
Peyron
si
accostji invece
a quelli del
I
64
verso, 67 r e v, 90
Dal
92 v
del Cod.
Veneto
dell'An-
ne
riprodusse
in
facsimile
conda mano
ne precisa
Il
vi fece
qualche emendazione.
11
Kroll non
testo
il
greco risalga
testo stesso.
al
secolo. Egli
pubblica
per
l'et.
intero
testo
gl'eco
(1) (2)
Ittnra ranccllntit.
(8)
corrpH In:
hh.
correMao:
iiirs >.
f50
il
rifiutato
icpinto'
quando
8i
compose
il
Codice
greco
al
toO xpmto'j tb is'Jtspov XsYSxat toO efvat toO 8Xo'j tvj ev efvai ex {istox"; YSTO"
secolo,
Si
dove
lo colloc B.
Poyron.
f.
93,
non
che
rescritta.
la illustra
jij
y^t^^sv
icpb-
615
(n" XII),
Tov,
Ife^ov^C,
v,
dXXi
greche.
ricordo
icspi
di
Ippocrate.
Qui
M. Wellmann
a.
{Demnstenpn
.5.58)
TSpTTj; ueptTjY'XTSv
2" T 5Xov toOto
ak
sJ; t e/
etvxt
'^o
^fraXiuv,
Iterm^K
1903,
XXXVIII.
'eo-
titolo
Ophlalmmin, di cui
egli
trov
traccia
pa 5
|i-f)
xa avta3o;iiv(p iotxev
Ecco
la
trascrizione
del
testo
greco
n".
secondo
la
lettura del
XII).
xa a'jT t efvat t
anv. xa
vo
'p'
iJX).o
t'
5 o
(ivov
xotd
o* louv xetsv
tot
.
Kp ToO vTo;
ToO
iy^et
o'j
[isTaaj^v t iv
4XXo ^ a-
o6 ar sttv, XX
vtt-
xxXsiv(j.svov
T efvat Sitep
xstjivotc
oot'Ps^Tjxat O^empo-iiisvo
n')-
3T iisTsyetv 6vto;.
w3ts
dtTTv t el-
xvta*
ti
8'
f-
OXtcov, o t 5v
stiriv,
Tt
Sv y'T*"
KX T% v
oaitt>{ivov
8 iv, (le-
vov ef^at.
w;
et voTjaeta-
Xeoxv
efvat...
TAVOLA X
(Invent. 14fU
:
ifr,)
Libri
pontificalis
Fragmenta
8.
fogli
40-47
i
del
il
nome
A, 8)
di
h a
s (Bibl.
Napoli
IV,
approssimato
di tutti
<il
frammenti, e un facsimile
dili-
gentemente eseguito
De
re rustica di
tialis,
ci
grafia di tutt^
Il
il
manoscritto.
offrono un largo
I
frammenti
cortesia diill'autore
quale insegn
il
prima che
il
(>ssji
Mai,
suo
testi),
I
e ne diede
nel voi.
ed.
dei suoi
Claxs. auefor. ex
OhUc.
Lo
linr.
hortcnsi, in
MrII.
Aniiilrmia.
Kmdmwnsv
di Arrhcol., voi.
Ma
61
remo
al
pergamene
in cattivissimo stato,
Duchesne, e
il
Mommsen.
Il
seconda
scrittura. Cos
carattere ha
qualche
somiglianza
colla
pagina che,
due
testi si
possono leggere, e
in
facsimili
servire.
che qui
si
pubblicano solo
parte
possono
ital.,
906,
uno abba-
71.
il
testo
e in
a leggersi,
Le
illegibile, in
linee
verticali,
svelta
si
naturalezza
nella
di
elegante
rotf)ndit
forme.
Mommsen
danno
pid grave di ci
del
aggiudica
VI
le
parole
limiter
il
Duchesne.
latini,
della
ttivola,
mi
a dare sola-
lat.,
tav.
I).
Non
ci
discost^remo
lai
Mai,
<^
attribui-
remo
il
lesto di Gargilio al
V-VI
b.
secolo.
il
poco
proficuo,
appunto
in
Non meno
tif.,
celebre di Gargilio
tosto dicollazion**
pu essere
1
sostituito
dalla
IV
822
il
V [1W24],
p. (,8
e scgg.)
Muratoriana; tale collazione, anteriore all'uso dei reagenti, si trova ora nella Biblioteca Reale di Berlino, e
4.56),
che pari-
suo esame
ai
frammenti del
Lib. J'ontif.
usufruita.
Ma
le migliori
Duchesne
il
1886,
I,
p.
CLXXVI)
ed
Mommil
LXXXIV). Nel
nostro Codice
Mai
sta
il
comincia con:
Mai
la
d questo
testo,
minus
figura
come
recto del
f.
39,
Cenone
al
trattasi
Dopo
di ci
si
inizia
il
testo,
che termina
di Anastasio II (496-98).
fino
a Cenone,
certo
si
pu dea
del
Prima
I
scrittura. Onciale
manoscritto non di
anteriore
De nmygScotti,
daliH di
tempo
di tale pontificato.
Quindi assegne-
404-6.
cum
coeperunt.
Mago
et Celsiis scro
dunt
in
eoa tercorum
congerunt
.S)
quam
minuti8!ma
cum
Htercori
admixtio-
amydala
in
medio
trina angula-
10
(1) (2)
(3)
.
Mul
i-orrcgjD'
tercorH .
8ed in poateri-
ores
1) dissentlant. Si
16
r8 in
Aquilonem Mago
ancepg nuclB
dubio et ip8e
id 3)
Favonium spectet
latus opponit
et sine
unum
Aquiloni.
20
dig ingerit et si
imber
fuerit
ter in
ri8
mense eminlbus
expositis
umo-
quid
fll)
Bummo
garcuio relaxetur.
ostenderint,
26
quoniam tenuis
sti-
4) et in vali-
do requieacant et scandere
rectum
trien-
unum germen
in loco per-
n testo
Tavola
r.
pp.
mi
44,
r.
10.
Considerando
l
le condizioni
del
testo,
limito
a trascrivere
:
La prima colonna
corri-
di ciascuna delle
poco o
Duchesne
la
r.
alle
pagg. 155,
r,
10
161,
r.
7.
del
t.
I;
recarono
nella
a pag. 164,
r.
Mommsen
35,
r.
le citazioni
r. 2;
corrispon-
un
denti sono:
= pp.
40,
2 col.
= pp.
40,
Col.
Al principio:
1
sepulti gunt in
agnim Veranum,
in cripta,
cum
multis
mar-
XXXV.
6)
XXVI
Dionisius,
annos
VI
nveiaes
Il
Aies
IIII
Gallieni ex die
Al fine
per mensem decemftrw preshyteros
*e]cit
ordinationes
1111
XVI
diaconi
XV
.,
sa loca -V-
(1) (9)
Mai
eorregf^e
po8trorbnii .
(4)
(8)
(6)
adminlculo
exacto
.
(6) Il
perire sedjt
6H
Col.
Al principio:
qui vero sepultus est In cymiterio Callsti, via Appia, .X. kalendea mai, et cessavit
episcopatum dies
XI
XXX
6
Marcellinus natione
Romanus
Vmi
menses
IIII
.,
dies
XVI
Fuit
autem temporibus
I)
Kalendarum
iultj,
.
a consulatu
II
usque Diocletiano
Vim
et
Maximiano
.Vili.,
quo tempore
fuit
Al fine:
nudus araicto
cilicio
defunctus
est.
TAVOLA XI
(Inventario del 146
:
165)
grammaticae
(Bibliot.
Nazion. di
Napoli
un Codice
II,
che
si
attribuisce al sec. V,
il
dalla
quale
et
Mem. Accad.
testo nostro.
128),
aveva
La seconda
Ne
diede
incirca, ci presenta
libro
primo delle
un breve
facsimile,
Institutiones artis
grammaticae
Plavius Sosir.
simili, n. II.
patrus Charisius
Il
23
77,
r. 3).
tale rit
du stfire molto dappresso all'onciale, anche nella regoe conformit delle lettere. Per aspetto generale sotto
si
X 27
(28).
Le
12-11,
II,
I,
non
lo riterrei
2)
sono
tutt'altro
che buone:
tav. IV).
Lo
Col.
ma, come
al solito, di
ministra prove.
Ho
mesco13]
nec ante
[te,
nec post]
late di semionciali,
Kornemann, Livitis-Epitome
almeno
am Ovyrhyntus.lipBiAe,
alla
ab Exelso [Oabaon]
1904), che si attribuisce
in
Jerulasem coram
met del IV
secolo,
ma
il
tabemaculo [foederis
[et
pi
regnavit
Is[rael]
su-j
comuni,
ai quali
invece s'accosta
il
semionciale Vero-
per
(I) Il tratto
msiMit
tamporibtM
fi,
64
Col.
14]
Congregavitque
sibi
10 currus et equites
et facti 8unt ei
MCCCC
[I,
[pretio]
17]
Quafdrigam
bua quadrigarum
15
et a regibus [Syriae]
eraptio celebfrabatur]
[II, 1]
20
10
domum
Domini
sibi.
[nomini]
et pa[iatium]
tur in campe8tribM.s
[II, 2]
Et numeravit
portanti um [hu-]
multitudine magna.
[I,
16]
15 meris
20
....
ibaiit (et
de Coa
qui cacdorent
lapidea in montibt(.s
emebant]
Pifi
leg<ifil)ilo
assai elio
non
sia la
prima
scrittura, lo la seconda,
sofferto:
Col.
(Keil,
I,
72
r.
23 - 74,
r.
33)
Mendum
te
in
magnum mondum.
S'?^
Ovidjws feminile
latent mende,
item
menda
in
.XVI. femnine
media
ut
caupona
quaedam.
Quintuin tricensimum annuin dici sine coniunctione vult Varr Epistolicarum .VII. et
similia,
re]
coherente
veitt si
dixero
ad
Pulmentuw
et
pulmcntorium
[dicitur.
.III.
Ia8erpi]tium pr pulmenta[rio
habet,
in
eo-
usi
scrf
pulmentum
ait,
q'(si
pulumcntu) malius
[dici.]
pulmentui
pulmcntarium dictum.]
cum
1.
ut] fortiores
mcliorum.
[sic
cum
decit unde
et Terentius in
Phormione nova
ropluria
dixit.
Pulchrum Varr adspirari [debere ncgat, ne duabua] consonantib/M media intercedat adspi-3)
ratio,
et
aepulchrum
hodieqf;
mnnet, <\uod
il)
seorsum
a[ pulchro]
murmure marmoreum
et]
pumice puVergt7s
ebumum.
umeait
eboreum
I )
(Jiii'Htn
pArnln Htt
pmccdo,
III
uno spazio
flne
reatato
che precede.
(3) Il tratto
.
blflIH-O,
li
Intorvednt adHpl
Oli
> |iiiliiieiitn
fliiinrp.
il
ri);n
il
rewto fu poHto ni
del rigo
num ad
2j
65
ex solido ebore [confectum, eborajtum extrnsecus ebore ornatum, ebursimilitudineni [eborsl aptatum, ut Vergt7ius sonsit.
exeunt et sunt
Il
ord- l)
Autper
is
et SMnt
.III.
ordiftt's,
IIII
ordinis.
est in suprioribus
pi lepos
sub
titulo
De
nominstivis ad regulam
autem leporis?
us nominativo proferuntur, qttae qut'dem masculina aut ferainina aunt, genetivum faciunt 8)
us, relu<
3)ai per
per
si
i,
iiic
MarcMS
ci
haec Laurus
is
ri.
per us autem
Uc
domus mus.
autem
velut
hoc terapus
ris,
hoc
munus
ris.
excipiuntur autem iiaec in masculinis, ilgus lepus vetus. faciunt eaim genotipo liguris ieporis veters 4)
In femninis haec, quae item faciunt genetivum per
is,
salus
tis,
inventtis tutis,
ris,
35
palus
dis,
senectus
tutis,
virtus
tis,
sej'vitus
tis,
tellus ris,
Venus
Nam cum
ciunt per
omnia neutraiia
i,
ris,
sola haec
Ili
gene^toum
fa-
quamquam
40
est.
nam
Plautus in Pseudulo
eodem
longam penum.
huim
Igitur
femininorum huius
inveni.
Col.
(Keil
I,
74
r,
84 - 77,
r.
7)
Carduus
Ili
syllabarum
est,
quod
si
posse
flnir.
o,
videlicet quia
7)
II
casuum
unum u
a sedendo flguratum, sed errant.
tri-
10
Assiduus
tj)
quidam per d
in
9) scribunt
.
quasi
sit
nam cum
10)
inferret, ditriores, qui assus 11) dasoli in negotiis puplicls 12) (re-
quontam
Tus a tundendo
Modestus
ic to
quamvis Julius
Mttv tractum
dlcat. capit,
Bovus non
nlsi
singularem
numerum
nam
plura[lem
nemo
dixit]
et innt
II
ord
(7) Il tratto
duae
yllabam
fa rimandato al
ne
del rigo
ohe
pn-
()
(3) (4)
(&)
precedente.
.
cede.
KEIL
trascrve
..
ant
al
principio.
(8) (9)
precedente.
del
..
por d
mascullno
..
sono
sul
ane
rigo
prece-
dente.
(6
KEIL
legge:
nondum
. ratum - cum ., tratto aggiunto in flne (") Corretto! .-es. (12) Sopra la seconda . p . si appose . b .
(10)
al rigo precodento.
tudine, cuius
66
egri-]
]
est In aquis
20
etiam aedi-
Lanius dicitur, ud Terentius [lani coci et Salljustius quin [vinari! laniique.] ubi
Lanio autem, quasi derainuti est
lanii.
est,
illud
(notabimus
1)
vinarium
dici]
Assarius ab antiqui dicebatwr, ounc as dicitur, non a8]8 sane assis gene^ioKS
ut sifmiliter 2) etiam]
25
occusis.
emptum
est]
bene dicimus.
sed da
illi
occuse soloecismMs
es<.
naw
nummus
ot denarius
nummus.
4).
nam
[nos num-]
num
30
sestertius
autem unde
sciamus etpwl [veteres]
qund manifestuw
erit, si
deoquc in rationibus
inductum notamus
5).
quwl de
36
quam
dipondium
Hic locus et
localius observavit
non tainen
et singularite/' neutru
genus admisit,
frustra,
quod enim
per e
ic to Xi)po?
composltu videri.
46
et cellarius servus
durdus cellavis
et balnearius
fur
TAVOLA
S.
XII
Caecilius Ciprianus.
De
56.
opere et eleemosynis,
Calicis.
de Sacramento
OTTINO
G. V. 37.
mm.
155
X 200:
del
La
fotografia
il
titolo al
margine
anteriore all'incendio.
Al foglio
1 recto,
in
il
alto,
di
mano
I,
parte
1'
Iter
XVII:
Capsa. 62
Al fine,
mano-
not A.Peyron
{Notizie
osserva
Capitolo di Ivrea,
Torino, 1843,
specialmente
al principio e al
da
<
illud fa
rimandato
(fi)
KEIL
tento.
Le ultime
antecedente.
(6)
Corretto in
usurpavlt
ars
.
(4)
(7) Il tratto
da
no
del
rl(ro
v6|aov *.
procedente.
67
dei
Il
primo saggio,
fol.
4 recto,
compome due
La
titolatura al
scrisse
il
margine
testo.
volumetti.
Anche A.
mano che
Lo
si
teca e dell'Archivio di S.
sono
in inchiostro
presente
manoscritto.
Di
tutti
questi
argomenti
ebbi
occasione di discorrere
diffusamente
l'
Al secondo posto
fine dell'opuscolo
si
offro
il
foglio 29
recto,
;
colla
venne
anche
riferito
atto
di
De Opere (Mlgno
dell'
IV, 622
ed. Hartel,
Calici^,
Epistola
de
Sacramento
(opist.
numerosi
fogli,
e cio precisamente
LXIII), Hartel
esistenti alle
RR. Finanze,
bobbiese.
Il
righi 6, 8, 9,
8, 9,
nostro
Codice
descritto
dal
Peyron,
Cicer.
10,
10,
si
12,
nonch
colonna
ecclesis
testo,
qualche numero
Tumer,
(The
alternano
punti rossi e
neri.
La
postilla
A
il
re-collation of
latin Gospelg
dominicis
in inchiostro
simile
a quello del
ma
naturalmente di
altra, pi
tarda mano.
il
alternano
Forse questo
l'antico
il
n.
154 delsi
le grafie heliaa
Catalogo
(ediz.
66),
dove
ricorda
Di qui
in
si
trasse
un
Cipriano
de diversis opuscolis
Monum.
il
foglio 20
testo, su
due
scurato. Forse
pu
non
solo
una qualche
Fol. 4 recto Col.
detto
ma Ma
et elemosynts
S.
Cipriano
quel
tipo,
che
trionfa
il
non
caso
in die
mala
libe-
perch
le
opporrebbero.
Deus
5
(2)
LXVUI,
487)
quorum
prae-
ceptorum me-
mor Daniel
Codice, attribuisce
testo al sec. VI-VII. G. Hartel nella
(t.
cum
rex Mabu-
Ili, pars. 3,
pag. Vili)
sar
10
chodonosor
adverso somnio territus
aestuaret, aver-
secolo
VI,
forse
al
collocandolo
seco-
V-VI.
Lo
lar um
Chatelain,
I,
Uncialis scriptura,
1",
Rvplanatio
tabu-
tends mal8
9,
nota
ac divina ope
(3)
impetranda
27
= Ambro8.
Le
Nella tavola
remedium
dc:
D, 519,
inf.
dit
dicens
postille e le correzioni
proptcrea
incirca Vili.
si
rex consiii-
80
um meum
(1) (2)
(8)
Corretto da
opvrn
>,
colla lavatura di
ra
>.
XL.
2.
Col.
68
pr paaaione
geminabit.
B
tibi,
placeat
et pecca tua
elemosynis
Caecili Cypriani
in-
redime et
de opere et
elemosynis
iustitias tuas
miserationi-
10
expliclt
Incipit de
bus pauperum,
et erit
Deus
pa-
Sacramento
Calicis.
tlens pecca-
lo
Mf>
tuia (1)-
Col.
temperana, ad-
verea quae
vi-
derat et infes-
15
ta perpessua est.
iutem.
quae evadere
et vitate potuiaset,
ai
Quamquam
5
sciam,
frater carissime,
peccata sua
episcopos pluri-
elemosynis ad-
mos
(3) in toto
mun-
90
iuventur
(2) depre-
do divina
dig-
catione solas
natione prae-
10
positos, evan-
2
Fol. 29 recto
Col.
gelicae veritatia
ac domini-
cae traditionis
tenere rationem, 15
nec ab eo quod
Christus magister
de sacramento
et praecepit et
operibua dabit
in persecutio-
gessit
humana
et novella insti-
ne porpuream
20
tutione decedere
TAVOLA
XIII
:
(Inventario 1461
47)
S. Caecilii
Cypriani Epistolae
42.
OTTINO
F. IV. 27
Il
X 27-8;
Codice
principio
ed alla fine
la
pagina conta
23
righi,
a due colonne.
Il
torinese, che
poco
per la corrosione di
{Cicer.
lettere.
leggeri danni al
ci) (2)
Dan. IV,
alla
34.
con
rc.demissct
che
trova
le
moslnls,
dit
accanto
letture:
<
ad
>.
Sotto
si
erano
state
la
scritte e poi
lavate
8): bona esto rado cum ielunio et aeleqaoniam aclemosina a morte llberat et ipsa pur);at peccata, osteiioracioncs nostras ac ielunla minus posse nisi aelemosinls a<liuvcntur,
I
us redemisset. Qui
richiama
pnrum ad Inpetranda.
ecclesls dominicis
.
lar-
Al margine
la postilla:
co col
n.
69
Foglio 19
Col.
recto.
47 dell'inventario
del
1461.
Il
Mabillon
lenm Italicum,
A
Maximus.
I,
1:
iter Italicum,
pagina
216,
Moyres
et
(S.
B. de Wten.
^fc.LXVin,
nec vere paenitentes
descrisse
constatato
scritto
come
mano-
accu8ent nostram
Ambrosiano
S.
nell'ediz. vininfatti
quasi
duram crudeoptamus
ac gloriosissime
in
dobonense di
dei
litatem.
te boatissim
Un
lain (in
il
Papa semper
Domino bene
vale-
re et nostri meminisse.
gennaio 1900,
10
Cypriano papae
presbi/teri et diaconi
Romae
serie di punti, a
met
delle colonne;
questa
attri-
consistcntes explicit
Incipit Cypriano pa-
le let-
non
si
Col.
6).
La pergamena
l'
di vitel1
abbastanza
{S.
sottile.
Preferisco
attribuzione
di
il
Maximus
presbiteri et Ni-
Hartel
Cypr,
III. par. 2,
costratus et Ruilnus
et ceteri qui cura eis
secolo V-VI.
Lo
locati
titoli si
trovano col-
cofessorcg salutem,
Inter varios et raultiplices, frater, dolores
d(?lla stessa
mano
l'inchiostro sia
un po'
nero.
10
nobis consttuts
Si
si
propter praesentes
il
f.
ha anche
l'onciale minuto.
i
Sono
prima colonna,
mominisse
(r. 7).
4) e
dopo
In appresso,
segni di abbreviazione
quod acceperec-
punti
rossi e
punti
15
neri
alternano.
i
Burnus et dolentis
righi
1-5
animi maeroribua
In questo
foglio
hnisce
l'ep.
l'epistola
XXX,
cenno
fomenta suscepimus.
80 (Hartel,
unde intellegere iam
XXXI,
trovo
(Hartel., pag.
nell'
557)
20
possumus gratiam
divinae providenti-
Di questo Codice
Catalogo bobbiese.
non
antico
ac forsitam non
[o]
b a{liam
70
TAVOLA
(Inventario
XIV
-XV
N6i: 8f)
Evangelia secundum
OTTiNO,
61.
Marcum
G. VII. 16
et
Mathaeum
ff.
96,
misura
mm.
165
X 188
Novum
III.
fta
portato seco da 8.
Colombano
(postilla sull'antiporto
cartaceo di
mano
in se
volumen ms. ex
b.
sigla *
(cf.
membranis,
continens Evangelia
quam
Colom ).
banus abbas
L'ipotesi
in
dell'
incendio
non piacque a L.
Tmubo
{.N. Archiv,
XXVI,
ma non
suoi danni, e
non molto
alcuna una
notare la
soluzione
Certamente
si
pu
ma d'altra specie. In varie pagine, non nei margini, ma l dove sono le lettere, forossi la pergamena per
causa dell'insetto roditore, che cosi spesso
servazione dei pi antichi e celebri
minaccia la con-
Chatelain,
I,
manoscritti. Nel-
tabularum,
al n 6, di
questo mano-
dell'Abbazia Floriacense
Benoit sur
Loire, presso
che
si
disciolto in fogli
manoscritto,
cf.
a) la
rappre-
Non
tario 1461:
Textus quantop
antiqua
(te)
Evangeliorum,
Cfc.
in lil>
Tumer(.4
re-colla-
tire capvers.
Cf.
Peyron,
Fragm.
Bibl.
Codex
Jfc
of the old
latin Gospeln,
The Journal
(/'r-
Bob. pagina
2).
sicura, poich
on Codex
ik
(ivi,
100-7) lo attribuiscono,
che due
soli
Evangeli.
il
ma con
W.
new
Codice
traria,
si
esitanza, al
dame prova.
il
Pubblicarono
secolo,
nostro
Sanday, H.
to St.
J.
non
la
Mark and
numbered 6. VII,15
voglia
forse
esagerando
nell' altro
senso
ritar-
Codice de-
a pag.
si
e segg.
Per riparare
ai
grafa vi
discorre a pag.
si
CXIXX
il
e segg.
testo in-
ma
fu
facsimile, in proporzioni
al
valentissimo
Marco XVI,
6-9).
Quivi
attribuito al secolo V.
ne diede pure
e vi
si
un
facsimile,
l'
f.
32
(8.
Marco,
XIV,
41-7),
qui e col
tuale.
le
traccio di
una
avanz
tuttavia
il
ipotesi che, se
anche
il
la versione
africana,
l'
pan
il
luogo in cui
Irlanda,
che esse, nella forma, non differiscano gran che dal tipo
delle lettere della
cai-attere,
seconda
i
scrittura.
ff.
cos dalla
sia
forma
Nella tavola
in semionciale
XIV diamo
del
fi
r,con correzioni
secolo
71
contengono
S.
Marco IX,
ni-
si
vis.
al V. 4, di
s.
lesiis
solum, et descendentibus
(6)
testo
tali
a quello
4.
Com'
notorio,
misture di
testi
Il
cum
ncir antichit.
nostro
a morte resurretcncbant
corrisponde
alla pagi10
xisset,
na 4 dell'edizione di Wordsworth.
Nell'altra
quem sermonem
tavola
si
danno
(I, 1-5);
flf,
41 u
apud
80 quid esset
a mortuis resur-
42
r,
col
rexerit, et interrogabant
eum
principio di S. Matteo
dicentcs
autcm rcspondit
et dixit lUis
TAVOLA XIV
Fol. 4 verso
TAVOLA XV
Fol. 41 verso
EvangcWMO
evangelium cata
eoa
(1) in
mentom altum
solus
cum
Marcum oKpUrit
incipi7 cata
soiis et
commutata
Mattheum
felici ter
ta sunt
recM
alba producere.
ivis Helias
Et visus est
cum Mose
et
fuerunt conloquentes
10
[4]
cum
lesu
(2):
Liber generalis
Ali
David,
Isac
fili
Abrahae.
Rabbi,
bonum
Abraham
genuit
ISJvc,
ludam
unum
tibi et
Mosi
unum
et
unum
rea-
luda genuit
Heliac, non
Aram, Aram
adum-
Fol. 5 recto
cata iiiTcum
genuit Sarmon, et
Sarmon
genuit Boes
ex Pacham.
brans eos, et vox de nube
est fllius
dite
:
hic
et et
meus
dilcctissimus, au-
TAVOLE
XVI, XVn,
XVIU
Amuna
Codice
intitolata
Un
anttchissimo
pag. 33 e segg.
").
(1)
Corretto in
aecum
ese
.
.
(5)
Aggiunta
eia
>
(6)
Nell'articolo di M.
TERRAGNI, /<
1904,
Codiee biblicodi
al
Samzano
codice,
e It tu
.
:
XUI,
117
discorre del
ma
trat-
Premesso
le
parole
vis
numi) d'un Codice porpureo (0,30X0,24), a due colonne,
in finissima
72
Se alcun
saggio di questo
Codice antichissimo e
pergameua porpurea.
in onciale,
a caratteri
S.Lca,e
il
di S. Giovanni. I margini
verso
:
dove
essi
provenienza bobbiese
A titolo
di saggio, l'Amelli
pubblicava
il
ma
XXXIII),
essa
non improbabile, e per un altro riguardo un Codice, che riesco opportuno nella
che
il
tratta di
serie,
concludendone che
noscritto
questo
ma-
cosi
non
si
identifica
mancare.
versioni antegeronimiane.
Un
l'et e la
il
provenienza del
manof^critto.
Lo crede
al
del
secolo
fico italiano,
tav. 22.
almeno, e lo fa contemporaneo
Veronese
(').
Da un documento del
dimostra che
(loh. Ili, 5
6).
Col.
A:
di
Johaiinem
[IH, 5]
desse
soltanto
ferlur
Ma
S. Rufino,
nisi
quis re-
Non
c'
dunque da
ci
far
troppo
in tale
[6]
5 ex aqua et spiritu
venne
non potest
gredi in
n-
regnum
natum
non
lontano
Monastero
di
D<H; quod
est
da carne
est,
al
Codice, in
10 caro
quia
carattere
VII
de carne natum
o
est, et
dell'VIlI secolo.
tum
est
[spirilu] est,
provenga da Bobbio
il
15
di
una
ipotesi
le
reliquie gotiche
annodano intomo ad
altri centri.
La seconda colonna
(loh. IV,
Naturalmente
essere
S.
stolto
scritto
Bobbio,
mentre anteriore a
di quei molti
Colombano;
ma
nel
pi
antico
dimostrare
l'antichit
del
Codice di
phcta es
tu.
Pa-
tres nostri in
sono
scarse
semplici. L'onciale
solito
vos
dicitis,
qu-
assumono ad indicare
l'et pi antica,
come
la bre-
ia lerosoly-
Sicch lo
si
pu
attribuire
al
secolo
k,
incirca,
10 ubi adorare
oportct
(1)
VI.
TISCHENm)RF
anche del
IV
Tor.XXXlY,
SCHKEINER ).
78
et veritate ado-
[21]
Didt
ei
Jesus:
mulier crede
[25]
rare oportet.
Dicit ei mulier
scio quia Mes-
15.
di-
Col. B:
nobis an]nun-
....
tls
[ciabit omnia.]
[adorabi-]
[2B] 15
picit
ei Js.
ego s]um
tec]um
[qui loquor
[22]
5 Vo8
Col.
[23]
Sed
10 et
[ade-]
[27]
[Et continuo]
venerunt
di-
scipuii eius et
ratores
.....
mirabantur,
5 quod
cum
rau-
liere loquere-
ih
tur.
Nemo tamen
aut quid
Col.
[24]
A:
[28]
Reliquid autem
hydriam suam
mulier et abiit
e]uin,
[et
in civitatem
15
[29]
homi]niet]
eum.
in]
SptVi^u
[bus
venite
TAVOLA XIX
Evangelistarium
OTTINO
44.
et
F. VI.
Lectionarium
I.
Questo
manoscritto
preziosissimo,
di
fogli
94,
1873,
I,
pagg. 53-71
con
22G
21^; oltre a
al principio,
Conteneva
Segnala
vetus,
Fragm., pag.
lo
non consi-
il
testo
evangelico siccome
versione
itala
der questo
Codice, ancorch
conoscesse, poicii
luogo ad indetermina-
non
Io
Metto
ai
in
evidenza
il
da Bobbio,
e nell'inven-
tiones
Vangeli, e
specialmente la
praefatio
se-
non
si
cundum Joannem
Laurenziano, studiato
e,
non crede
si
possa pensare
al n. 8;
verso
il
quale ora
al
come da questo
al
fosse
andata
data
perduta la praefatio
invece
dal
Vangelo
di
S.
Uatteo,
Codice
ritorn
Lauienziano.
su
trattato di fllosofla,
L'Ottino
questo
manoscritto, dandone
74
lina descrizione
minuziosa,
ma
elio
ff>rHO
non prosenta
una
scrittura grossa,
mentre
dall'ultra
ne abbiamo una
si
assai pi sottile e
minuta.
Quest' ultima
presenta
Dei frammenti
pure
in
di testo preco,
che
si
conserA'arono
in addietro.
come
arcaico, che la
prima ha soltanto
il
in pi ristretta misura.
Di questo manoscritto
Considerando
fol.
61
v,
contedi S.
let-
Giovanni e
l'inizio di
una
Lectio.
il
Anche
il
tratto in capi-
Secondo B.
versi
lo
si
Codice da ascri-
ci
sia
presso
Tischendorf-Gregory,
Nnimm
motivo
per
abbandonare l'opinione
il
di B. Peyron, e
Teofninenhm
gr.,lll, 991.
il
W.
Kroll (Rhem.
Mm.XhVlI,
perci manterremo
I
Fol. G V
si
Comincia con
Johann.
Epist.,
I,
1-6.
Segue
di onciale.
La
diflTerenza
sopra-
Fol. 89
La
pracfatio sec.
citata,
Johannem
fu pubbli-
dovuta
alla circosl^inza
da
B. Peyron,
opera
pag. 66.
Fol. 61
verso
Deo
geiiuit diligit et
eum
In hoc cognoscimus
eum Dc'im
haec
et
mandata
non
sunt,
est
eius custodiamus
mandata
eius gravia
ex Deo,
vincit
mundum.
10
vincit
et
mundum, Fides
lesus estFiliusDci?
IN
falale
manu Dtn
sunt
non tangit
illos
tormentum mortis,
visi
et
estimata est
et
illi
quod a nobis
autem aunt
in pace, et si
coram homi-
20
nibAS
bene disponentuf,
et invenit illos in for-
illos,
tJimquam aurum
illoa,
26
nacera probablt
tempore
(1) 1
loh.
i-p.
I,
1-5.
(2)
Lib.
SapienliM
III, 1
6.
Fol. 89 verso
76
a Deo
est,
quem de
quod
a Dorwino dicitur
et huic
matrem
suam
iens
verbum
in nub-
Dominua
quod erat
ipse legentibtM
Oominus
invita^us deflcere
16
quam
Pathmos
insula Apocalipsiin
scribserat. ut cui in
Genesi et incorruptibilis
finis
per virginem in
Omega
20
signorum
defossum
in
tamen
omnes Evangelium
scribsit et
batur,
quorum tamen
30
Deo
magisterii
doctrina servetur.
Amen. Exp/tct7
TAVOLA XX
(Inventario 1461; 41)
Bothii de Arithmetica
OTTINO
26.
F. JV.
I,
fase.
La miscellanea
perjifiiinene
contiene
di
II
un
provenienti
da
libri
diversi
epoca
frammento
Boezio
gi
indicato
da A. Peyron
superstiti, n. 23,
11 e 137),
come gi appartenente
dotto che
essa
si
conserv
integra,
I,
ma
in
cattive
al
V, Vili,
XV,
un
met intema
che sono
in
buono o
in discreto stato
danneggiato dall'incendio,
La
(l)
(-2)
(3)
<
D'antica
mano
corretto:
<
acrib- .
apocalypain
>
diera >.
fotografia fu presa
Il
76
prima dell'incendio.
(S.
si
tratta
per
es. di
cose Scritturali,
Reifferscheid
descrisse
il
B.
d.
ha da fare
479)
ficoolo
nostro
frustolo,
al
con un trattato
di Aritmetica.
il
Vl-VIL L'onciale
bellissimo
parecchie caratte-
nostro frammento,
(presso
fra
i
listichc,
come per
possono
es.
tratti
accenni
nel
Cattvlogo
antichissimo
p,
73),
tere,
si
si
dove
risalirebbe quindi
fratris
Smaragdi
si
indica anche
.
quaedm
Per confronto
paleografico
si
potrebbe rimandare
al
manoscritto Vero-
XIII
a,
Col.
V. Nella
1
Institiitioes Arithvi.
boeziane curata da
1867)
il
medietatera volumus
invcniro Intera eo
God.
Friedlcin
(Lipsia,
Teubncr,
nostro
frammento non
rum
inultiplicanda
sunt, et qui
ex
his pr-
Ma
di
nonostante
tutto
crcnbitur mcdlotas
est.
Si
autem cybi
sint,
ut Vili et
riuscita, e
da
XXVII,
attribuirsi
cadem
propor-
*<i
disegno
lo
tioiic
medietatos
infatti piut-
constitui
queunt
un lavoro
di disegno,
XII
ucilicet et
XVHI
et
ot
Toursau
15
fX mde,
in
XX VII
ad
un
sesqualtera
tantum proportiscrittura
onciale
di
tarda
one iunguntur. in
hi8
desimto da
un manoscritto
di Guedlinburg, della
d' interesse,
quoque cadem
ratio est.
la-
prima
perch
un Codice pieno
terum
nam-
di on-
20
qiic
ciale, di seraionciale.
Dove
lo
scriba
si
proponeva
di
propinquinquior
est,
risultati ottimi.
una medietas
colligit,
duo latera
da Th.
Sickol,
Monumenta graphtea,
exaltematim vero
25
polito
unum,
in alia
quoque raedietate
nisrfirn Palilographie, fase. II,
tav.
33
f),
dove pure
idem
est.
[ponantur]
abbiamo nn bell'esempio
di imitazione fatta al
tempo
al
posto
Col.
sp3tterebbe se
si
trattasse di
un carattere ongli
Mi
m mcano
argo1
.l
menti
abbandono
menVini,
(i) XII,
xvm. xxvii
enim
o-
tre
tali
imitazioni,
fatte
scopo
di
dare veste
5
sohnme ed elegante ad un
111
l'iuv fnrrotto in
XVIH
roH'Annullamento delI'altimB I.
77
tjrnarus
enim
bini
vero
XXVn
enim
cybi latus
tres
restituunt.
20
ter
XII pandunt. et
est, ter
10
teri 1)
XX VU
medietates igitur
quo
sibi
XXVII cybo
coUigit et uno ab
XII
25
altrinsecus posito
octonaro. tres
ter bis
mutuatur duo
15
latesibl
enim
ra ex propinquio
XVIII conclu-
octonaro, et aliud
unum
latus
ex
attrin-
TAVOLA XXI
S.
XXII,
Augustini
Epistolae ad
OTTINO
65.
Pascentium
G. V. 26.
verso.
Voliieram
ed
Il
Codici superstiti,
il
n.
49
quidem
(ivi,
1049, n. 239);
n. 240); Lit-
margine intemo
il
Pasc. ad August
terae tuae
(ivi,
Optaveram
te (ivi,
1051,
dorso,
1051, n. 241).
Foglio 60 uerso.
Dopo
la
ma
non ebbe
il
tempo
di recare al manoscritto
danni
ma
queste,
in corsivo
f.
una
Oratio
de absida
che continua
al
primi
fogli,
sono quasi di
61.
Foglio 62
niun conto.
.
recto S.
Aug.
(?),
De Symbulo
Il
Codice fu minutamente descritto dal ReiflTerscheid Wiener Akad. LXVIII, 476-8),il quale osserva
et Arianos
Il
(S.
B. d.
Reifferscheid, seguito
al
attribuisce
il
che, considerata la descrizione del Codice fatta nell'inventario del 146 1 (Peyron, Cicer.
manoscritto
l'elegante
secolo VII.
Ma da
Fragm.
Bibl. Bobien.,
p. 6),
il
lettere
sia.
badi per
es. alla s) ci
al secolo VI.
QueCha1,
foglio 1
r,
con
age
si
mecum
est
Adversusquinque haereses>,ap.MigneXLII,
1901-2, tav.
LXX,
dove riprodotto
Qui
Niceno,
si
foglio 27 verso.
una
offrono
Foglio 5 verso
Simbolo simile
al
scritto,
pi
recente,
la
somiglianza
mani
tuttavia
et.
grandissima, n vi
pu
essere
uno dei
criteri,
che mi
molta differenza di
vereo la
fine,
il
poco
8.
in corsivo.
Foglio
L'i
rceto Collatio
cum Pascentio
Foglio 27
primo
tratto in semionciale;
Agostino tributa
il
secondo invece
in corsivo
(li
La
i >
fu CBncellnU, sicch
ai
leggeri:
ter
>
secolo Vili l'altribuisce
in
il
78
Refferscheid.
I 8.
Foglio 41 recto
NI TERTIA.
DeO
semionciale.
Epistola
Aug. ad Pasc,
presso
GRATIAS.
oratio de absida
da
gloria sempiterna,
lumen
beni-
a Gelasio,
dubbio.
sicch
1'
identificazione
esente da
uc
4)
mundum.
5) lucie
maiestatem
in tenebra ut
non comprenderis a
di nos, iustiftca nos,
TAVOLA
XXI.
post rcfectiv
somno biscera
ecce
Fol. 5 verno
1
10
cogitaclo nostra
Por
1).
D^wm
tuam medita-
tcm, vislbllltim
biliiti
omniuw
et invHalia
factoroiM, nt in umu.
iiommuxn nnstrum
Prttre,
Icsinn
E>
Chrhlnm
fliium
Dd, natimi do
cium
superne
in
umani generis
trbuisfi
in slarnnt
conmutare digneri
Danm
do D^'o
2),
lu-
men de
D^'o,
nutum non
quod
3),
10
per
TAVOLA
Fol. 41
XXII.
vcrnn
omnia
fncta
siint,
mvo
in terra,
quo
in
caclis, sive
quo
nosiram
est,
natua
et
homo
resunoxit tertia
Ascendit In
tcr et
anima, et corpus in
caclos.
h-m ChHsli
si
gerbetur 7)
qui
Item
alle loco 8).
oravcro
lin-
dicunt. crat
quanio non
erat, et prlus
meus orat
ct.
mona
20
nuHis extantibwj
mea
filiu
infructuosa
quid
Dei, hos
autem
10
sia. expl/'c/t
modo quodam
dicitur Spri7a
TAVOLA
Fol. 60
XXI, 2
verso
15
corum Spirilnn
sit.
Nam
sccun-
dum
impendamus
aj;;itur
substantlam, quonia>#(
est.
semel dictum
et
ad
id
quod
vcrtnmuR.
unus
Dii,
Spiritits.
sicut
non
tres
Quid miraris?
(luaiiitclllgi
EXPLJCJ/ EPISTULA
SaiCH AUGUSTI-
20
ut aolct
(1) Cim"'
(2> (.'
Uwum
CliriHtmn
(7)
t
Cor.
XIV,
14
f).
Sul mnririii"
Inh.
().
oinon
aion.
(H)
,(l)
(4)
!;>)
aKlf'"'""
2:1.
TAMII. V,
(10)
n ..prima Indicata Holtanto dal wirno di abbrvvUxiunr, tu poi cimatore. La prinin u , corno alla nota prcoedonti-.
Ln
''"'
(6)
\m
1)
79
TAVOLA XXn
(Inventario del 1461
:
39)
S.
Lucam
G. V. 16
23-24 righi
del nostro
codice
si
pu raffrontare
opportunamente
tab. 34').
superstiti, n. 46, lo
Amdt- Tangl,
danneggiato dall'acqua,
specie
negli
Le
ciale,
postille
ultimi fogli
sti,
Ma
anche
Fu
sembrano essere
pi
antiche.
Il
nostro
Codice
pag.
66)
scheid {S.
125-26.
la faccia
Ambrosiano H.
;
78.
Sup.
serviva a costi1'
44
verso.
un unico codice
peraltro fra
uno e
1'
altro
Contiene
il
lib.
VII,
di
manchevole anche
secundum Lticam
[S.
Ambrogio (Migne,
P. L.
XV
fine.
:
Al foglio
recto
Ambr.
II],
not
Capsa 62
n.
quomodo Apos-
8.
Num
Ambrogio
(cf.
Peyron,
Cicer.
Pragm.
cum
pr^osior
sit.
e pag. 136).
Sull'ultimo foglio leggesi
una
postilla del
sec.
XV
Anno Domini
.
nostri
incarnacionis
.
Jesu
Christi
notis,
MCCCCXXIIJ
die
XV
octobris, ora
decima
enim
archam,
que
est
in
super altare
10
numerata sunt
2)
monium
possui intus
istud
scartab
meum
regolare
dicuntur.
quae volumus
infrascriptum .
Il
servare,
numeramus.
Possumus
in-
carattere
si
semionciale,
abbastanza
ed
15
tMegante,
accosta
di G. V. 26;
arcanum.
un
po' trascurato,
forme di qualche
il
lettera
dum,
ut
suggerire
quam
passeribuico
m parentur.
isti
passeres 3)
non sono cosV spiccate d potersene dedurre consequinque esse corporis sensus,
tactus, odoratus, gustus, visus, audltus.
guenze sicure o
probabili.
E se il Reifferscheid
il
lo attribu
al secolo VII, ci
qui
modo passorum
si
terrena-
et
egli
inluviera.
qn\le
ha indubitatamente
pure viene
Non mi pare
:
quindi
potr
85
quaerant
- 3 la postilla
<
tutt'al pi si
Ai righi 2
al
r.
Aposto
19 - 20:
lus de
bubus
>
pensare
al
trapasso fra
il
VI e
11
VII
secolo.
il
Ma
5:
<
de
capillis
>
al
r.
quinque
pas-
al secolo VI;
infatti
carattere
seres .
(1) I
(3i
Cor. DC, 9.
(d)
Lue. XII, 6
In ne880
nt
80
TAVOLA
Caecilii Sedulii
OTTINO
XXIII
-XXIV
Carmen paschale
4.
E. IV. 42
Il
al
(recolecti?)
v. e. et,
fine,
misura 234
X 21,
scritto
tutta,
pagina, di righi
solo
addunatique
sunt
ex
un codice
con E. IV,
n.
meditore (meCicer.
secondo Seebass.il
139
librorum.
Cf.
anche Peyron
Fragm.
pag. 215,
La parola
robeo fu
interpretata
ti-ascrivere
come un
il
ha
il
n. 1. Il
lo ave'*
avvertimento
tratto,
dovesse adoperare
Il
t*ile.
rosso.
n.
139
ricorda di Sedulio
fogli
da 3
r. r.
Opus Sacrum
perch
il
a 9
nuovo
fogli
da
9 verso a 28
139
si
Ma
recto:
Liber
sctj
Co-
vogliono met-
de Bobio
>
139
numero
parole
aggiunto,
riferite,
al solito, assai
dopo
scritte le
ora
done pbe.
feliciter .
il
nel
1461.
.5)
L'onciale e
capitale
sono
trascurati, ineleganti,
contiene:
Ce-
i"Palis
Contra Maximinum
l'altro
>
L'uno e
teca
vero e
schietto,
ma
un' imitazione
stentata.
Questo
prima del
1749,
poich
in
quest'anno
furono
del
1,
da
e.
IV. versetto
il
fase.
17,
nota
manoscritta di
di
Abundanil
mano
di B.
Peyron viene
aver rivisto
( contuli )
libro II
si
molto
:
prolungate,
1.
come
il
libro III
(f.
Ego Abondantius
vede per
es. nelle
lettere
p,
q,
istum
librum
contuli feliciter
Ego-contuli
Ma
Taurin.,
Taur.
1749,
li,
244-8),
mentre attribuisce
(fol.
il
Codice al
Pure, un
sec. VI,
ne
un facsimile
verso).
ritenute autografe.
facsimile in
III,
Nouveau
Come
1764,
II,
aveva rilevato
opere di
XVII,
di
la raccolta delle
Sedulio
stata
fatica
LVI,
foglio 9
verso.
Aproniana, che
si
legge
integra
in
vari
Codici indicati sin d'allora dal Noris, nel nostro manoscritto rifatta,, e riprodotta in via espositiva, in fine
al
tot.,
mediae
et
volume
?)
(foglio
29
recto),
pag. 214-6).
Ma
pi tardi
Il
si
comprese
(sacrum
lil)er
opus, idest ex
et
vestcr (peteri
|
Testamenti
inter
liferire.
Reiflferscheid
prinms
ex Novo quattuor
quod Sedulius
al sec.
VII-VIIL
81
verso). Il
dall' incendio.
7, 8, 9,
Nel foglio
righi
10
sta per
il
rispettiva-
mente dopo
sono
in
il
r.
fi,
e
1 1
dopo
r.
9.
abbiamo
nione
la
;
depone
in
rosso
),
righi
(. Haec-), 17
(Tamque-), 21 (In8 r
temerata-
il
30 (O
ma non
Il
riusc
a restituire
il
testo in
buono
stato.
aveva
sotto ai suoi
occhi,
al
ma
ne
rimase
molto
foglio
discosto. Stiamo
dunque
le
sec. VII.
ma
a
la
In
ricorre
ambedue
tavole, dedicate
questo Codice,
contuli
l'annotazione del
revisore
in cor-
txrso,
avverto che
righi 8 e
alla
LXXXIT
di E. Chatelain.
al
due
pre-
linee ornamentali,
alterna
il
sente, contiene
Cerealis,
Indico con
circa,
constfl.
di
fogli 8, in
onciale (sec.
216, che
VII)
chi.imando
244
Peyron,
pag.
erronea-
all'originali!.
I fogli 7
Ma
mente
1461
verso e 8 recto
il
Htlmer leg-
Roifferschcid,
pag.
484.
Porta
il
n.
b presso
n.
2, vi
Ottino.
detto
:
6.5,
il
verso
a HUmer
sinistro
limitai
adunque
due
al
Codice
in
IV, 42,
(
Forse
scritti
il
nostro
Codice
vi sar
da cercare
nei
mano-
riprodussi
fogli
capitale
fogli
TAVOLA
XXIII
Fol. 7 verso
[Lib.
I,
V. 363,
Hamer] Omnibus
annsu
mundi
4),
ad
vita b) properabo
nam
qui deflebimua in
Adam,
EXPUc7 LIBER PRIMUS VERIS TESTAJIENTI WCiPit LIBER PRIMUS NOVI TESTAMENTI
.
.
**
LEGENTI VITA PERPETUA
Expulerat primogenitum aevisaimus
7)
L.
II,
V. 1
anguis
amarum.
Nec
solua
(1)
Corretto da B:
Il
(5)
Corretto da U:
rovisore
l:
Un
t
:
(i)
(8)
(6) Il (7)
ajrjfinnse
contali.
L'ultima
fu aggiunta di prima
mano.
(4)
corrpsHe
Bortis
[9]
82
humanum
perfldus
simul
omne
Pro dolor
[10]
Quid numerosa
diis,
ilio
progeniemque sinum
2)
cursibus,
extramae
ventura
4),
sera
licet,
foret,
cum
nec reducet
6) spes terret
opem primusque
saepulcrum
8)
Ni plus
ille sator,
reddere
difRcilis,
quaeque Do
smilis
Fol. 8 recto
[dissijmilis 11)
de morte
loret,
veniale msertus
[qua]e IH)
mandare
parentis,
unde
15)
16)
[30] [33]
sic
Evae de
sub dicione
possit
homo
et veteris maculani
19)
deponere camis.
[.H6]
dictum comitata
fldes,
uterumque pueliae
sidereum
mox
inplet onus,
fuit.
rerumque creator
Iamque nobem
lapsis,
diis,
fulgebnt sacrata
cum
Virgine feta
tunc
maximus
Infas 2H)
inlacsum vacuavit
iter,
pr Virgine
testis
CAnvptUta
Corretto da Corretto da
la
<
8
in
in:
>
:
finale.
(13)
B
La
La
aggiunse
al
margine
qua
>
per
supplire
allo
strappa
della
A
B
la
sen-
pergamena.
(14)
in:
<
eitre-
t >
di correzione (di
?)
Forue da
A
.
parola fa mutata
<
orte
(In) (16)
corresse: -ens.
doleret
>
cancellata (da
?)
--em
(17)
i<
il '
Corretto forse da
Corretto forse da Corretto forse An
-miqne
-chro
-ret
>
no
aggiunse in bel corsivo sul margine: va virgo pia ret ut quoiu'am natura
| |
Vlrginls
antiquae faclmiu
|
prior vltlata
lacebat
(8)
(9)
(18)
(19)
complet: neclB.
corresse:
A
i
-nes
(10)
Forse
inser
fra e
ed e
per
B
Di
corresse
properata
la
dlssim
:
aggiunse
al
margine
in
supplire
allo
strappo
della
mano Da B (?)
B, forse,
parola
-etque
fot
mutata In
<
tinsns
>.
carretto in:
<
pergamena.
(23)
corresse:
-fans
>.
83
1) toto
gratta coelol
nitor,
processit splendore
novo
figura
!
facllis pietas
summua
membra
[57]
tulit
omnia qui
propriis vescit
procellosi
2)
[59] [60]
quemque
terrarum omne
poli,
praesepe quievit
Il
manoRcrtto tralascia
TAVOLA XXIV,
Fol. 11 verso
Deserit Ire
sinit.
nam
deliciosa sequens
perditionis amat.
Deus hunc,
virtutis
amator,
linquid 3) et ingreditor
[385]
Ab hac
corde petamus
ire
Ij
4) adire
ille
trucldat,
hic alet,
ille
necat,
nam quantum
sidera terris^
ignis aquis,
lumen
vita sepulturis,
quicumque necesse
seddextra bonorum
est
iter,
malorum
Od
est
bona libertas
ora 6)
[expllclt liJBEB
agg:iniiie
fra queste
<
qnae
:
>.
(5)
>.
A
i
corresse
abeunt
>.
(7): <
inseri
non
(6)
ora
>
corretto
da
In
nnt
>.
Corretto i^
corressei
-qnlt
>
(7)
revisore
appose;
Contuli
(4) t
del>einus
84
(Lib. in, V. 1)
1)
praesens
pascire
in
*
non
vinum convertii
gaudent
[6]
unda suum
largita
merum
Fol. 12
verso
3),
Dommwmque
carvasa
actaque
sequentis 4)
5) ponto.
ftabris,
iam procul a
Bulcabat
medium puppi
secura profundum
cu
7) subito
vertitur et trepidam
12).
magestatem
13) vigli,
umquam.
20).
non erat
[65] in
Illa feri
Dominnm
nec metuenda
flamina vires,
Christo
25)
INTEREA PLACIDUM
liquerat et
26)
medium
cum
procul e thumulo
geminum
(t)
(il)
Corretto da Corretto da
(3) Il
verso fu
.
(16)
B B
corresse in
cito
una.
prima mano,
cosi:
<
pressit
et
exigue
conscendens
robora clymbae
(4) (5) (6)
corresse
mitescore
dieta
Corretto da
Corretto da
Corretto in:
B B
<
in: in:
<
seqnentes
(19) Corretto in
carbassa
>
<
prima mano
in:
<
placai
puppis
(7)
(8) (9)
mano, in cum
(22)
Corretto in:
Corretto
in:
animos
e
(23) Corretta
(24)
(10) (11)
<
pntabant
saxis
>
(25)
(26)
Corretto in naufraga.
<
B B B
truces
fretnm
pennas
placido
.
>
/? in:
(12) Corretto in
(18)
(27)
.
Corretto in medium e da
ancora
in:
medlun*
Corretto da
(14) Corretto
da
B in: B In:
magestate
quies
(28) (29)
passibus
in
:
vnentes
85
saeva cathenatis
qui
vim
patitur
magis
ille
leieatur, 5)
adire
liabere,
[80]
effigiem reddit,
sed pecus
immunda gaudet
7)
lue seraper
amicum
XXX vu
Due
minuH ab
|
postille.
Una
(
Dominua
ma
re
na
viga
vit.
Do-
boni
ne
demo
nium
effu
gavit.
Ambedue
'" postillo
sono in seroionciale.
N8)
Cassiodori
OTTINO
3
Orationes
a. II.
2**
attribuendole
al
se-
bain ville
a Nancy (manoscritto
de
VL Di
queste la
1",
servivano
la
il
di copertura
ad una raccolta
di diplomi Bobbiesi;
374
(=
Opuscola
III,
303).
carta
da
F. IV, 25,
dove costituiva
i
A. Reifferscheid
nel 1871
attribu
tutti
i
(,S'.
B. d. Wien. Akad.
LXVHI,
483),
riguardo
anteriore; e la 6" e 7*
formavano
il
fogli 20-23
nostri
frammenti
al
del Codice 0.
VI
1 5,
contenente
Nel 1894
zienza
del Cavalca.
da L. Traube
pubblic
due brani;
li
riconobbe
58. Inf.
(f.
gemelli a quelli
di guardia),
del
Codice
Variae,
;
curata
dal
Mommsen
Berlino,
1894,
Ambrosiano G.
tire
ma
senza avver-
pag. 469)
la collazione dei
fram-
da C. Baudi
XX VII,
buisce
Parigi,
il
1903,
XXVII, pagg.
46-8,
che
attri-
US., Vili
[1846], 2,
169 e segg.
Codice
al sec. VII.
1815
luris
una
e'
minuscolo.
Non
Mai prima
li
sospett di
Finalmente
un decimo
foglio,
gi
spettante
allo
mo
aspetto
il
nostro
Codice abbia
somiglianza
con
da Arbois de Ju-
<1)
(2) (3)
Corretto
in:
<
demone
.
>
(5)
li
corresse
<
llgatur
Corretto da
Corretto in:
fl in:
rexabat catenatia.
goatantes
>.
(6)
(7)
B
/;
atque
olldo
(4)
Corretto in;
86
d
il
il
. del
f.
Nell'altra tavola,
primo saggio d
il
recto del
il
f,
a meno
recente et.
il
(Baudi di Vesme,
dittongo se, che
cert.o
la
secondo
il
recto del
f.
3 (Baudi di
senza
essere
assolutamente
raro,
non
molto
storia
pag. 473}
comune. Quando
feci la scelta,
ebbi in mira
si
La
etc.
dichiarazione bibliografica:
In hoc volumine
occup
il
Traube,
.'J3.
si
leggermente danneggiato
aned-
Traube
insiste
nell'avvertire che
di regola, se tale
Ma
ben
appunto
la
vita di 8. Se-
qui
si
la cosa,
verino, scritta
da Eugippio.
il
n.
148 dell'Inventario
...
MinervPD suo
del 149
(cf.
una
Tali
preziosi
frammenti furono
le
dal
fuoco
total-
217.
f.
mente
distrutti,
sicch
Nella tav.
XXV
il
primo saggio d
Traube,
recto del
il
questo interessante
(Bandi di Vesme, p.
18.9;
p. 467), e
secondo
monumento
paleografico.
TAVOLA XXV,
Fol.
1
recto
Llber monasterij
Bararti
Oolumbani de Bobio
2)
1)
In
quo
itknr
eum
In acle
Rog^lum
Fahlus
Catonem repetam
libro
tam
uitticiie est
numerare, ut vobis
facile
aatum
uratum quidem
tantum
est praesenftis]
Fol. 2 verno
ad soium videtur
es-
(1)
Sec.
XV.
(9)
Sec. XVII.
noscitur alienuiu.
10
quandam
ftifsse
romanam
solis
tantum
legebamus annallbus.
iuncta
notitisB,
eotas
non erat
gabatur.
TAVOLA XXVI,
Fol. 6 recto
tul.
cum
qu
5
cuncta transcendis.
Fecisti quoque, domina, palatium,
te
quod
quando ex
ti8 collgitur
magnitudo.
10
Renidet crusta
marmorum
concolor gemfmis]
Fol 3 recto
quando
ille
, ,
occultatus
as,
non solum
for-
tem, sed et
vimm
negavit.
nam
qui potuit
git molliter
pensa tractare.
Dicat aliquis matris iussionibus obsecutus, sed hoc pati non debuit belliC08US. Fas fuit illam sub pietats
occulere.
ferocissima pug-
quem ad modum
ut
quae dicen-
da
Equum
20
gign,
eligis
decenter
comas
iuba-
rum
(1)
I^
di
prima mano.
88
inciditque brate
and
Il
as aureas, et exte-
Cinquanta carte
memlibri
nuabit in Ola,
ut possent torquerl
cum priorum
Col.
B
te-
riprodotte
contengono, nella
colorum sub
mine,
(4]
XXXIX,
ma
XXXIX,
24-3.S).
La
scrittura su
due
gccum invicem
pulatns.
co-
come
pronunciatissi-
mi prolungamenti
ste lacinie
ciale.
non possono
tempi
dell'
onet
summitatum,
4)
valteum
coloribus,
ex his
sicut praecepe-
TAVOLA XXVII
(Exod. XXXVIII, 31 Col.
rat 7)
[6J
Domtnus Moysi,
XXXIX,
Paravit et duos
lapidea onycinos 5)
adstrictos et in-
clusos auro et
per gyrum.
sculptos arte
gem-
[XXXIIX,
1]
De
et
hyacinto vero
mmaria
6).
purpura ver-
nominibus fliiorum
Israhel,
[7]
miculo ac bysso
fecit veste,
quibus
posuitque eos in
lateribus super-
indueretur Aaron
ox
1)
humeralis,
in
monimentum
fliiorum Israhel,
sicut praeceperat
[Domtnfw Moysi]
Dominua
[2]
Moy[8].
Fedt
igitur super-
TAVOLA XXVIII
(
humerale
Exod,
de auro, hyacinto
et purpura, coc-
XXXIX,
Col.
24 - 33
2)
fungebatur
sicut praecepit
opere polimetaro,
Fecerunt et tunicas
(1)
(2) (8>
Lettere cancellate.
Corretto di piimn
D'altra
(4)
Corretta in
>
b>
la
prima n.
mino da
<
byAtlneto
(5)
08
>
in nesao.
mano
canceltota la
a >.
(6)
Cancellata la prima
byssinas, opere
taxili,
89
Et Btrinxerunt
eam
Aaron
[26]
et
fliiis
eiua.
cum
mitra, vitta
2),
Et mitraa
cum
co-
hiacintina
sicut
ronulis suis
80.
ex bys-
praecepit
Domini
Moysi.
[81]
[27]
Feminalla quoque
byssina linea.
Perfectum est
tur
igi-
omne opus
[28]
Cingulum vero
de bysso, retorta
hyacinto purpura
tabemacuii et
tecti testimoni!.
Feceruntque
fllii
ac vermiculo,
distinctum arte
Israhel cuncta
plumaria, sicut
praecepit
Dominua
Et obtulerunt
ta-
Moysi.
[29]
bemaculum
et
Fecerunt et lam-
tectum et univerve-
minam
snere
1)
sam
supellectilem,
nerationis de
auro purissimo,
scribseruntque
nas ac vases
[83]
3),
Col.
in ea,
opertorium de
pellibus arietum
opere gem-
rubri catis
il
quale deriva
et
Taurinensis
in esso contenuti.
l'
Epitome
di
Lattanzio
(Migne,
Un cenno
p.
675),
non conser-
1402-03.
integralmente
da alcun
altro
codice. Scipione
Tauri-
una
lettera indirizzata
ad Apostolo
Zeno {Giornale
dei
letterati
una lunga
manoscritto fosse
ma
in
realt
il
subito
dopo
Crist.
Matteo
Pfaff,
Firmiani
quell'istituto,
fratrem,
si
(1) (2)
Un'altra
mano
corresse
<
sacre
>
aggiun^ndo
alla
<
>
la cedilla.
(3)
Corretta in
la iniilnle
<
>.
Corretto In
hyac-
di
Corte. Interpretava troppo alla lettera la descrizione
90
8.
Brandt (opera
citata,
pag.
LXXX
E
seguenti)
fu
del Pasini.
Sul foglio
Ne furono
presi
vari
fac-eimili.
II,
primieramente
l'inizio
mente
colo
al
testo.
Precede
la solita
269 ne riprodusse
all'edizione
di
XV:
ma l'indice
si
Epitome (coirispondente
Brandt,
legge: cLibros
pag. 675),
ma
si tratta di
brevissima cosa.
Jl
Museo
storico della
Casa
si
(edizione
Brandt,
pa-
gine 726-6).
(cf.
Bobbio
si
Illustrato
III,
G-7).
Dell'
il
abbate
diedero
fogli 71
verso
72
recto,
che contengono
,
Vorgusto non
III,
ha memoria, n
lo ricorda
Rossetti,
la fine del
ma
o l'inizio dell'opuscolo
Giulio Ilariano.
De
ratione
Paschae
di Q.
Reifferscheid {SB. d.
Per
la storia di
questo Codice
cf.
il
cenno fattone
MloL
Libcr
sctj
numero (aggiunto
che
si
e chiuso fra
all'
un riguardo, come
del
Si
riproducono qui
1.
fogli seguenti:
1
di consueto)
(cf.
riferisce
inventario
21).
1467
Tav. XXIX,
del volume.
Foglio
verso: titolo e
contenuto
Comincia
il
manoscritto coll'opuscolo
9).
De
Opificio
Tav. XXIX,
2.
Foglio
87
r.
Fine
dell'
opuscolo
Dei
Segue
(foglio
42
De
ratione Paschae
inizio delle
di Ilariano
un opuscolo: De
Foglio 61 recto
fine saeculi
1114) e
Omelie di Origene.
al
attribuito al
medesimo.
.
Do Divina
e al con-
Providentia
due
Foglio
71
verso
Foglio
verso
christ. urbis
Romae,
1.
696).
Tav.
(Migne, PL. XIII, 1105).
XXX,
XXX,
Foglio 40
verso
contiene
il
e.
48
Omelyae
dell'Epitome di Lattanzio (ed. Brandt, pag. 727).
Origenis
Sono quattro, e
De Cantico (Migne,
Tav.
2.
rhae
(ivi,
De Decalogo
(ivi,
e principia
l'Omelia Vili
in
Exodum
di
Origene
(ivi,
XII,
350, n. Vili);
De Tabernaculo
Agostino ad
Eme(ed.
Tav. XXXI,
1.
689).
Tav. XXXI,
2.
Foglio '14
(
recto, fine
dell'Omelia
Codice
scritto in onciale
Origene
sul
Decalogo
titolo del
volume e
nella
didascalia
le
l'onciale
pi
inizio di quella sulla costruzione del
accuratamente eseguito,
ma
Tabernacolo
(ivi,
gono
sono
Il
invariate.
Trenta righi
(fogli 61 verso
62
381).
recto)
in semionciale.
220 e seguenti
1
(ed.
Becker, pag..
67).
TAVOLA XXIX,
Fol.
1 1
verso
1)
(1)
5 de
opiflcio
91
Dd
Epitomae Firmiani
1)
human!
de
10
de Decalogo, de Construjctio]
[nc Tabernaculi
2 Fol. 81
recto
in
azymis
sinceritati
consummacu-
nonarwm
IIII et
Honori IH
festina-
lo
et consules,
emendatum hoc
esse opus.
numero UH explanatae
Deo
gratias,
Amen.
Accanto
, sa
ai
righi
ftt
I
2-5
4,
sul
margine interno
, [dojcuinus
|
la postilla
Ueo
curren
, ,
ad
ratio-
TAVOLA XXX,
Fol. 40 verso
1
Non
accipiat, etiam
mori mavult.
bonum non
est
ad quod
me
malum
quae
an
si
stultitia est
consu-
aliquis praementibtM
malis ad
mortem confugere
cogatur,
num
(1) (2)
mano
antica:
antica:
orig[lnfl] >.
(8)
Aggiunto forse
di
prima mano
la t
>.
mano
pascfha]
10
potea,
si
n2
niit
aut.
Rladium extorcrR,
laiiueiix*
vone-
num
gloriar!,
cum
ille
quom
male
servasse te putas,
secnin arbitrctiir
roibuoris
1)
nei-
Rratiiis afjat et te
If
cffisHC, qiiod
mortem
(piod
sibi
optata*,
quod ad flnem,
ad requiem malorum
non ex
ex animo eins
Cur pr beneficio
'W
me Dcos
tuoa colere,
si
bonuin
est,
tuo.
qucm
inalu/
2
Fol. 102 recto
umquam
tinguitur. luatia
autcm
et fidelibus
pcrmanet dulcis
Proplieta, et vidctc quonia*;* et auavis. Guatate, inquit salvator noatcr Icaus Chr1tu8 cui suavls est Dounnm 2). Ispc Drm et
f)
Amen.
et
do
XnpU
de Decalogo.
Omnis
10
bum
et
D(?i
translatus cat,
feati-
V>cm: ego
3).
aum
Non ergo
hacc ad
15
illos
fecti aunt,
s
qui
nunc audia
lata,
tamen
proflciscaria
ex Aegypto,
:
et Aegyptia ultra
non aervias.
servitutis .3). vide eduxi te de terra Acgypti, de domo et actus carnis, dornua est ai non negotia saeculi
20
cularia et
sccundum V)vnm
vivere,
domus
eat livertatia.
Al
r.
una
po.stUla
in
nte
tironiane,
[quae
stulti]tia est
(1) D'Rntli-ii
(2)
I>.
mano
!l.
orrcttn in
pmilmiTis
VA)
..
Krod. XX,
2;
Dmler. V,
XXXIII,
93
TAVOLA XXXI,
Fol. 3 verso
Si multi sint in
1),
peri-
magno
discordia
motu
2),
plures in
armento duces,
5
multi in exerci-
iis
ipsis
nisi
unus
cum
15
potestates.
rit
verum
quod
in ipso est.
quod antera
aquam
in
vindicavit, aut
Neptunus gnem
All'ultimo
rijro,
snl
margine
sinistro,
aq]uam nec
sibi
non Volcanus
aqam
vindicavil, ant
Neptunus ignem.
2
Fol. 114 recto
in Chr/s^o
Jesn
dommo
nostro
Constructione TavemacM/i
lara
quidem
et prius
do Tavernaculo pr viribws
in
Eyodi
li-
cum
iterum:
cum Moyses
modo
recitata est. 3)
doferentur; et rursum,
cum
per praeceptum
aliis
Domini dedicantur;
vel locis,
flt
praeterea in
vel
libris,
horum conmemoratio
et frequenter
reperitur, et puto
netur.
Nunc ergo
(4):
Moyses ad omnem
hoc est verbum
Sumite a vobis
synagogam
flliorum Israhel,
dicens:
1)
(2)
Forsp
.
la
(li
ritocio.
(3)
Sxod.
XXXV,
- 6.
refclbns- inotB .,
VERO.,
Georg. IV,
(i8.
(4)
Num. XXVII,
20.
94
TAVOLA XXXII
flnoentario 146t: 4f )
Concilium Ephesinum
OTTINO
27.
F. IV.
1,
fiwc.
lati,
in
semionciale e in onciale,
caratteri.
con due
differenti
Sex
forme di
La
parte in onciale, su
ambedue
non
Cyrilli
presenta la linea
meno
sia.
ReiflFerscheld,
42
><
rimanda ad A. Peyron,
l.'iB,
Cicer.
si
almeno
al sec.
VII,
quando
dove, per
voritJi,
cos descrivendolo:
L'incendio danneggi
esportazioni del testo.
Il
margini,
ma
senza gravi
Cirilli
episcopi Alexandrini
epistole
numero XVIII
recto^
corrisponde al(a.
A. Reifferscheid, SU.
Xantiqua
C(mdl.
Ephesini primi
Cf.
8.
431) in Mansi
descrivendo
il
CoUecHo V,
514.
Cyrilli
[ep.
Alex. Epp.,
vn-vm.
LXXVII, 126
XVm (XVI)],
Fol. 4 redo
eundemqw?
Dem Vcrbum
et
hominem secundum
cnr-
ncm ex
sub
tnmquam
acquilitiite sola
Df'o.
minem
b
Haec anim
dogmata.
sunt tepida et
inuti-
lia et senilia
Eundem
verso
1)
enim
et pas-
sum dicebant
imperium
dicem.
10
et
iu1) flclcm,
Hanc
pu-
tamquam
doctorem respicientes,
si
nem ad eum
15
versa sunt.
laicis,
qui
ab
eo,
coramunicamus
nos,
non
illius
conflrmantes iniustam sententiam, sed laudantes potius eos qui passi sunt, et illud dicen-
20
tes eis
si
exprobramini
in
Domino
(1)
(2)
ExpUcit Epiatola
Villi.
96
Incipit Eplsto/olT
Romae
Caeleet-
85
lii
TAVOLA XXXIII
(Inventario i46i
:
9)
S.
F. IV.
1,
fase.
Fogli
2,
misura: 210
166.
Sulla
camicetta
B.
L'onciale,
come
si
Peyron
not:
all'incendio, di et avanzata:
tum Enarrationis
Augustini in
mente Cassiodoro.
fragmentum Codicis
Wien.
AL
nostri
flf.
al
sec.
VII
- Vili;
li
con Va-
si
trovano
ridotte in
il
malo
tic.
Lat. 5767.
Il
frammento
(
brano riprodotto,
(Migne,
1.
fol.
abbraccia
3 - 5
2)
presso Migne, P. L.
XXXVII
8.
4-5
e.
1193).
Augustini IV,
1192-93.
Fol. 2 verso
adorantur.
si
unde
adorandum
quia dio-
adora montes et
colles,
tum
5
est:
ovium
1).
Tu
de aancta
dicis,
de
tri:
b Juda
2)
Si
similitudo
quedam
si-
artifl-
cem
creaturae
ChristuB,
numquid
quem
minu-
verum
(1)
P*. CXIII,
4.
(4)
La
Billaba
6.
<
ni In
monogramma.
tagliata d'altra
(2) (8)
Apoc. V, 6
/ Cor. X, i.
(6) (6)
Sap. V,
quod
>,
colla
<
>
20
96
Nam
lux sta
hunc mtindum
1).
omnem hominem
25
habet.
quibus dixit Apostolus 2): in natione tortuosa et perbersa, idest Inter iniquo, in
in
mun-
vervum
vitae habentes
quodam modo
3)
TAVOLA XXXIV
F. IV.
1,
fase.
Sono
6 ce, ossia 3
ff.
possono pi
elementi
quelli
in
in
semion-
ma
la nostra fotografia fu
irlandese;
men numerosi
di
minuscolo
cendio.
irlandese.
Se
l'Antifonario
al
691 incirca,
presente frammento
al
misurano 17X23.
fogli 6, sec.
700:
Sulla camicetta B.
Peyron not:
VII
e rimanda ad A.
Pey-
di
mano
schiettamente
dove
si
il
ma
non
si
richiama alcun
numero dell'Inven-
carattere sbiadito,
si
pu
supplirne
Il
il
testo del
Meyer
fu
riprodotto
da F. E. Warren
An
early Irish liturgical fragment (in Journal of theo1903, p. 610). Cf. F. Cabrol in
ten
d.
K. Gesellschaft
d.
Wissenuch.
fase. 2,
zu
GoUingen,
Il
1903,
pp.
163-214.
LXXIV,
f.
p.
618
(1 ott.
1903).
in materia,
ne mette in vista
riproduce
il
recto del
2;
dove
il
Questi tre
doppi erano
perduto
il
intemi di un quaestemo.
lacune.
f.
doppio
Lo
La
liturgia di
irlandese di Bobbio
si
va arricchendo
il
righi.
Ancorch
sempre pi
cosidetto
Inf.;
.5.
Non ha
(1)
loh.
l,
9.
(8)
D'altra
mano
l'ultima nillaba.
(2)
Ad
97
fiuitlrho nota
in
ling-ua irlandese,
ai
soli
ma
impossibile stapaleografici,
un frammento
liturgico, di probabile
provenienza Bobdi S.
caratteri
presso
la
Chiesa
Antonino
the
dating
of these
Pare
scritto
da
mano
continentale,
ha
AVork
come
dice Hannister.
Fol. 2 recto
Domini Dnniinnm;
supcrexultate eu> in smcula
ymnum
Benedicte
Cfleli
dicite
&
1)
Domini
Dmmnum
Benedicte Angeli
Domini Do)/'n/m
Domini Dominitm
DoMiini Do?)in<m
&
luna
celi
ateiss
Benedicite imber
10
& &
ros
Domini Dominum
Benedicite ignis
calor
dies
Domini Dominum
Domini Dominum Domini Dominnm
Benedicite noctes
&
Benedicite tenebre
Benedicite
15
frigus
Benedicite
Benedicite
proina
fulgora
nives
& nubes
Benedicite dcat terra Benedicite montca et coll(e8 Benedicite omnia nasfacentia terrae
DominMm
Domini Dowiinum
Domini Dominwm
2C
ymnum dicite A super ymnum dicite A super ymnum ymnum dicite ymnum dicite ymnum diciic ymnum diri/e ymnum dicite ymnum dicite ymnum dicite ymnum dicite ymnum dirite ymnum dicii ymnum dicite ymnum dicite ymnum dicite] ymnum dicite] ymnum dicite]
TAVOLA XXXV
(Inventari
1461: 21)
Probi Catholica
OTTINO,
49
G. V.
4.
Un
su
cui
Espo-
di certo
il
Vindobonense
1 6,
Regola
di S. Benedetto,
la solita indicazione:
ritorneremo in appresso,
pass
casualmente
per molti
foglio che
il
codice Viennese
nel
nostro,
che
si
legge
dove
miseramente per
incendio.
evidente
La
quello,
ma
n'era indipendente.
(CfMi. Philol. Lat. bibltoth.
il
Muratori,
Afitiq.
L'Endlicher
Palai.
Vir-
- 33).
Uno
di questi
codice di Vienna
1)
Per manciinui
di spazio qneate
nell'interlinea.
al sec.
ns
XIX,
Einchenfeld (Analecta
p.
in.,
1
Gramm.,
al
Viiidob.
1837, Praef.,
al sec.
trovati incolltvtl,
8g.), lo
aggiudicarono
sec.
VII o
Vili
mentre
lo dissero simile,
Re, donde
li
stacca
l'illusti-e
in
Anche
il
estraneo qualche
Carisio.
elemento
onciale) ricorda
il
ms. di
La pagina
(Prot)i Ihniafi,
libri,
r.
al
n.
corrisponde
nell'edi?;. di
rie
H. Keil
arte gramnififica
VII
nel voi.
IV dei Grammatici
12.
latini) alle
pag. 21,
sec.
VII
fu
VIII.
dall' originale,
14
22,
La
faccia offerta al n.
presa
2,
r 12.
del
Ma dopo
l'incendio, perduto
al n.
1
il
frammento, trovai
l'altra
da quello del
sputi',
opportuno riprodurre
anche
pagina, che
Tnr. 1884,
da parte dei
Da
tali
dispute
mi terr
dnW Acccul.
undc
disfacicntia
gen&tro
&.
Pclidiic Tydi-
unum
noinen
latiniiin
fidci
rcppor Hnitum
e in jjcnoHvo correpta.
si
nam
Oedipiis dcclinaverimus
genA/oo.
liaec
10
glnndis
&
faciunt gcnitico
15
die! et cetera.
civitats
& nardus
possunt dici
graec* sunt.
unum quartae
nam
ris faciunt
20
gen&;>o,
neutrorum us
terinnatorum,
quam supra
docui.
nam
graeca
it
tis
faciunt
genctivo
eletan-
duo repperi
indecli-
25
nabilia,
hoc
fas,
* hoc
nefas.
nam
fos.
his syllabis
non
gas
unum
30
facientia genetivo
gigas gigantiB
&
si
qua
talia.
Gange Gangis.
ts
vel
gej"
ve.
Gygae,
gi
99
Gos &
corripitur
graecum
est declinationis
plurali vero masculino hi Argi, ut hoc porrhum hi porri, his contraria sunt
omnia
huius frigoria,
ft-igus
Orchades
et radli.
unum
ciTs
puerum con3);
venl Chremis,
pulsati qtie
16
et Vergiliits
etDaretIs ut versat
Daretem
Bacch
8 Bacchidis et si
nisi
que
talia.
minatum,
nomen
lectun in Sallustio.
Orchi.
ias
terminata nomina graeca sunt. dis faciunt genetivo, decliles iis hiis iunctis
nullum nomen
in-
20
repperi terminatum.
los
&iam Tharrhosius
ius iuris
"o"
5)
unum
monosyUabum nomen
hab&
6)
faciunt
peiors.
ratione
lit-
terae
quam supra
docui,
la altera
secum iuncta
littera.
litteram prraae
enmt
Si
80
Amyclas Amyclae.
aut dis aut
tia
tis
ab accentu
venit.
habet
Di mano del
sec.
XV:
In hoc volumine infrascrtpta continentur Paull diaconi Expositio super Regula Sonctl Bndicti
Quedam de
Capitula
Tacitumitate
LXXX
Ludovico imperatoris
Karolum regenl
debeamtM
Ordo qualitr
in monastero conpersari
(1) (3)
(S)
Georg. II 86.
(6} (6)
Ls
>
mano.
questa parola a
Andr.
II, 8, 31.
i4n. V, 466.
habebit.
(4)
ABn. V,
460.
100
TAVOLA XXXVI
(liirriifurio
NOI:
lfi.y
Charisii Artis
miiliolrai
.\'ii;
grammaticae
IV. A. H.
libri.
Il
8,
i
ha col Viennese,
Il
l\ilaf.
Int.
1B.
HcHVHre
lar.
(li
y|r/w
grnmma-
brano
I,
riprodotto
in
questn
pf).
fn ofrjr,.(to
libro
Il
144
17-150,
r.
20).
\w proponcmino fraind('i
fofriio
misum mm.
22 f>X2X
inonfi di
inciil.
Paralipo<lcl
ma
dai
t(>sti
grammaticali
che;
l'accompagnano,
Il,
pitt>-
rodic*!, e
parlammo audio
biv, ({!(-(5.
Uh.
/'i>tifi/iailt>i.
quanto
dissi
altrove
intoi*no
alle
vicissitudini
Soiim
ritrornaro ku
attrilniiroino
monttstoro
(piimli alla
HOC.
Hoc incirca
il
m'c. VII
al
principio del
po-
Vili
il
anche
t<'s(o
del
(Carisio.
La mano che
cui
,*/{//
Amumii Opmriiln.
II
HcriHHO
XXV)
cho
cojllce di
n.
Au10)
il
provimo
Uh.
tra
t'ontf.,
tnttjivia
per
i
cronolojria
testi.
Il
non
KciI
rimangono
dno
Ve,i-ona,
14(l.
-odex
Catalogo del
nel Koc.
E
il
che esso
vi si
si
ritrovasHo
in
sacciilo voi
oxcimte septimo
il
IJohii
scriptns est
Non
perduto, n
sa
quale
sorto
(sul
lascio
i
li
ricordan che
prcs'nt'
codice fifrnm
in tntfi
cin-ostunze. Vuole
t<M*cass<i al
Peipor
che
la
medesima
e
di
Pim-ro
che dnl>it4ttantente
fn flal
I4(l,
manoscritto di Marziale
Muratori attrihnito
nella nota di
quale
sec.
si
cf.
ammetUndo cho
noi
(liorfrio
Mernla
l4ft.'J.
richiamo
XV
pure
si
trovasse in Verona;
le tracce.
ma
|mm di esso
anche
la
strettii
relazione che
pres>nte manoscritto
perdettero iM^sino
Col.
(Keil.
I,
144,
r.
17
147,
r.
24)
Schema,
inq/f/t to
i\iiiini
innnoptoton
sit,
pcoimic
iIcm^Hiiushc
Cnccilhw
in
donotatiir,
sciol
spbiu Vnn-o
tristi,
Tristi, al)
hoc
ncc potex/
Tu8
Hill luR
nontm
non recipiunt
ante
um
sabw
palus, I)
srd es recipit.
sit
Turbo
turbonis,
si
pcopctum
homi/os
Inqiiit Pllnius,
qui
seti
Caesar de analogia
In
li
ut Caro Caroiiis,
10
Tanaldis Varr
humanorum
no hulus Tanais ut
Titanas, ubi PlIniVi ncc paeanas accusativo InqMit rccte dicimus, nullum enim
in
In
as
venlt
nisi
quod nominati-
H)
(1)
Pur drfldciisn
fll
precedente.
. nini
ti
tratto:
qnod nominati
"I
le|np>
nnalogU
>
raran
cedeJite.
vo plurali
in
101
Maro
ae sonabit.
Turben TibuUus,
namqe agor
(|iieni
.VII.
verbcre turbo
turben, quia et
1.")
homo
et tempestas et
buxum eodcm
aliis
ita,
tu tis tib te 2)
te. hi
vo.s a
vobi.s.
Te
ahativo,
clam
te est
atquin
Plautif.s
in
Maenaeclicmi
il)
ciani
nxorcm
ist.
nisi
apiari 4)
;">)
a Lucilio ihrn
(ii
lliadi.s
marnio-
Caper vctcrcs
sit
Muniniius
in
Atellaiiia riiuiius
it)
quantum
indignum vero
Torcular Afer pr
caput.
Afraniua 10)
Maro testam
d/x7.
littcra
quia genitivo a
1 1 )
Pomponianus
notjvt
aureua torca pr
tonpies. 121
Smynia
(ixil,
-go, plurrt/j7cr
mrr.
t(?rga
-goni**/,
at
vr;o
tergila
terger
bovum
(icit
illis
et in .Villi,
hinc raptus
fugieiitibff.s
ingcrit hnstas in
17)
Vara
Va
maacultni
;t.")
sit
cinit
Graecis.
sit
Vitale
ab hoc Vitale
hominm
propr/iu// odic
si
Utile
propHo
debotur.
utili
si
19)
aliqiiai/f
rem
velim/s ostendere.
Vestalo Nopos
Exemploruw
i
.II.,
pr*-
a virgine Vestale
e abla//>f<.s osi 20)
inquit
Pliiu'.s
inq'(/t
pm
Vestali,
aignifl/.
Venali
per
no etiam
flniendus qtioniam et de
hominc
iiicimiis et
de nogotio
Vas hnins
40
horui vasuuin.
Vasi, genetivo sing^teri
i
finita noiiiinn
crit
hor vaauin.
pluralis utrisq/te
commiinis
VolucriujH Cicero de
Maecenas
in
Fabianus Cauaano/t
lib>'0
.TI. et .III.
volucrum
Dialogo
et consuetudo, ut
idem
ait Plin//'.<.
at v<'/o
Varr 23)
4.'>
et Asinius Pollio
cnram
Rutilius
e.s.se
ha-
quoque
ili lil
(.))
II
trAtto
-iipiii -
hnec
Hill
rigo preceili'iito, ni
fini<li'l
fiin-.
(1"2>
Corretto in;
tornili .
ni
lj pnrrilo
I/iiltiiiin
Il
.
tibi te
otio j;cttnto ni
ri);o |irc<c(ii'iiti'.
(13)
eniieellntn.
sin ni fine del ri;;o preceilente.
(4)
tratto:
et nei'-nptnri
Il
tinttn:
enrrepte,
(i
((il
Corr. In cnniM.
l'nrnin n^jrinntn Interllnenniente.
(Hi)
Cornato
in
terjruin .
ri^ro sefruelite.
(7i (S|
(il)
Keil KoiI
lefrjte.:
.
.diclns.
.
mi tonetmn
nb
-
.
.
IjieviuH
.
.
Utile
proprio
.
ul precedente ni
fln<.
Keil Icpge:
(iOi (ili
II
Vennli
vndin
-
est
preeedento.
in
pnroln soln.
. .
H
II
pliiroli
-
(lOi II trntto:
-euln
ArrnniiiH
tn 8ul
rign.
(i-il
(2:1)
-nntivuB
-
rasp
,
(11) Il trntto;
non
tnrculariH tn
vcstignlluni
Vnrrn
preeudonto.
de vita sua libro
Volgus,
Ykuitis
.
102
IIII
Vulgo, hoc vulgu. Oppius de vite Cassii idem de vita prioris Atricanl opinante. Varr ebdomadon
50
.Villi, a
Vetere,
vulgo
2)
condemnaretur.
actionibw.s scaenicis .III.,
no
veteri.
poemate.
vaga candida
3)
nympha
debere. 4)
Vulturius M. Aemilius Scaurus contila Quintum Caepionem actionem 6) .II., n efari us vol-
turius
55
6),
in
idem
in
rei publicae,
ut turtur. Volturus Ennius
vulturus
7)
XVIII
DE ABLATIVO CASU
ait
Cominianiw gramnialicus,
voealib>.<!
terminntf/r, a e
u,
BemlYOcalitnt*
II
et s
HO
ut ab
eodem
et
ab
hoc, et
nominihm
nugas.
QunecwmqMC nowiina u
rum syllnbam
adsiinuint, dativo et
ablaWro
is,
us ab
ab
his Catilinis,
Col. B. (Keil
I,
147
r.
24
1.50
r.
20).
ctis.
Q'Me
flnientr.
ea produccnt/zr ani
corripient!/r.
qnae produccntur, ca
Quae
corripient'O',
um
ablati>;o
bus
his purictilius.
faciunt, ut
plurrt/
commutant
declinatio-
ncm pracdictem
Q<ic u
ut
et genettoiox \>\\vah:m in
ium
ab hoc tonte
hori<*i
fontiur, his et
ab
his fontibw.
flnientir,
um
his versibiis.
b;s,
Quae
flnientwr,
ea genetico p\wali
um
ut
ab hoc
agili
horuw
agiliuni, his et
ab
his
ihi/x,
accusfttivus
qMoqwc
a neutrum genus ex se
facit,
ut hacc agila
10
QfflC
et 8 habuerint,
ea et
in purali
numero monoptota
erunt, ut
nequam
nugas.
Aliis
monstrabit quo
modo
declinare piuralem
numerum debeamus.
RemotA aitlem e
Nof///a qjfae abla<"ro casu nume/*o singulari a litt^ra finiuntfei- adiecta e littcra faciunt nominativuw
1.')
et vocatici flwalein, ut
et o
Musae.
litto-a et ad-
Si reraoveas s littcram
adponas rum
syllafiao', fiet
sublate
autem
ab hac
is syl/r/fta,
et abativus plu*o/ts, ut
Musa
20
his at
ab
his Musis.
Nani deabxs et
filiab!<.s
[et]
littcr.i
producta
finiunti-,
(II
Varr ebitinndon
sai
ehdo
fu
inter-
(6)
Sopra
la
una
liiienmpnte remesHa
(2) (3) (4)
(i
Le
Keil
vnlpn.
tratto:
tratto:
.
II
a e
o n
pronnmimbmf
al rltfo precedente.
Corr. In
-do .
adtininnnt- Catilinaruni
rigo raggiungeva,
Da
.Volucris. le parole sono state gettate sui due righi che precedono.
lunghezza che
(10) Il tratto:
dovemmo
Keil .actione.
accusativuH
exibit
sima syllaba noniinativum
et
103
1)
ut ab hoc \el ab hac die hi vel hae dies hoB vel has dies et o dicH.
remota
b littcca appositaqt/e
si
rum
syllafta, flet
genetivus puralis, ut ab hoc vel ab hac die, horu vel haruw/ dierum.
removeas rum
ab
bis diebus.
die, his et
litt<'<8
correpta flniunt/(r
geneif maacuUiio
qimm
feminino
nomviatimati et
et
accu.s-a/i/>)/i et
f&lioum pluralem
syllaa, ut
ab hoc
ab hac
divite, hi et
hae
divites,
interdum
correpta ultima syllaAa nominativuwi et vocalicHm pluralem faciunt, ut ab hoc Daphnide et ab hac
nam
aecusativus
e*t.
30
facit.
fwd haec
in
ultimam e
litt<?>-a)
verte et
o[ra.
genetivum autem]
si
plurafcw
ta e
aut remo]
et)
litt7>'a
conversa adieceris
um
syllaj/am, ut
ab hoc
et
35
hnriiiii ditium.
Ex hac ead(em
specie]
flet
diMvm
et abla^<>;/s plu>-a/<s, ut
ab hoc hospite
ab hac matre
et
ab hoc
ore, his et
ab
his hospitibu.'i
matribuB oribus.
Nomina quae
littera flniuntr
ultima et adposta
nomina/trm
et vocatipurtt
40
ut
ab hoc
i
agili, hi et
hae
4) agiles et
lios et
o agiles.
has
nam accuBaUnui
nentc
litt/?>-a
debct enuntari,
agilis, ut est
omnis homines.
aed
eum ad
no-
minativi et vocativi
In neutrali
formam consuetudo
transduxit.
litt<?ra flet
nowAnatiotts, accusa^iuuj!
et voca<itts pXuralis, ut
ho^c
iji
aglilia et o ngilia. H)
facies, si adicias,
um
sylla6am aXA&lino
singu/ai-t,
45
ut
ab hoc
in
et
ab hac
agili,
horuiti et
harum
agilium.
Item
et abla/2>-r
pluralem
his et
ab
his agilib.<:. 7^
DMlettivo o litto'a flniuntur
Nomina
quoA;
nominativum
pluralem
50
vocatipwm pluro/ci
tacient, ut
ab hoc Scauro
hi
accusatifMm autem
in neutrali
vero genere,
si
ablativo
Pari
ut
autem modo
et
genotious pluraKs,
si
ablativo sigulari
rum syllabam,
ab hoc Scauro horw) ScaurorM, ah hoc tempio horMm templorum. genere pari modo
flet,
dativus quoque
si
syllabam ponas,
ab
his templis.
s littera
55
'Somitm quae ablativo casu numero singulari u lettera flniuntur mascwZmo et feminno genere adiecta
faciunt
nominativum
et
accusativum
et
vocativum
hi
littera faciunt
nomina<tCMm
et accu.so<tPMn
et
comua
et o cornua.
in
um
syllaftom,
ut ab hoc [versu et
ab hac manu,]
et
60
morfo
si
commutes
manu
et
ab hoc comu,
(1) Il
tratto:
-t
novissima
pluralem
., sul
ne
(4)
Ij
nell'Interlinea.
In
due
il
hin-
ghiasimo rigo.
(5) Il tratto
:
et
Il
nell'interlinea.
:
ut
agilla
-
antecedente.
(8)
tratto
et adposita
in
pluroten
Noi
(6) Il tratto:
ut ab
noi dlW-
dovemnio spezzare
demmo
in
due
il
104
TAVOLA XXXVII
(Inventario i46i: OS)
Commentarium
in
F. IV.
1,
fase. 7
in
questa
11
codice Ambrosiano
ora
citato
quello pubblicato
disgraziata miscellanea. Si
compone
di
due
carte,
che
ce.
da G. Ascoli (llcodieeirlamese
Torino
1878,
X 21.
1885
(Arch.
glottol. Ual.,\o\.
e VI)
26X19'
11
testo su
due colonne.
Ojwm
Sulla camicetta B.
S.
Peyron not:
interlineari,
(p.
Commentario
in
{Ant.. Jtal.
II,
8.'i7)
sino dal
Marco,
con note
in
lingua
sassonica
XVIII.
fnimm<Mito Torinese contiene invece un
n.
od irlandese
A. Peyron
Il
Commento
A. Rcifforscheid
attribuisce
la
da
questo
carattere
scc.
VIII-I,
avverte
t/ie
gasile
Ma-
sua
Ambrosiano C 301
Infer., con-
1866
tenente
S.
commento
ai
am-
Girolamo
Psalterium
),
che
vedesi
Parisiorum, F"rank,
1869;
contrassegnato al
del 14fil,
(cf.
n.
89
in
corrispondenza coll'Inventario
Cc. tVagin.
lihl.
A.
Peyron
Bob., p. 26)
tutto
questo,
insieme
colle
fotografie
La
dei
commenti
ai Salmi, e
si
non
di
quello all'Evangelo
di quell'illustre
di S. Marco, che
Mi attenni naturalmente
S.
Girolamo, sotto
n.
92 (Peyron,
p. 27, e p. 192).
Fol.
(
verso
Col.
p. 7,
A
)
Nigra, testo
p.
6,
glosse
spiegazione p. 29
proxijmum
vit.
dilegit
ad sinastram
declina-
mulut
bene corregunt,
seri
nt supe>'
2)
tw-
tores in lege
hontew
1)
fadeDiii.
4)
5)
prndicatiu.
2>
3)
i .
pmedicatoris.
.V<rf
ffjito
la
'
fu raschiata.
donaib oxalaib.
6) et
coni diruidigtKi-
post
105
1)
10
post pententla!
ratM- via
eecundum Marcui
explanantur,pap
et pe-
per austera
nae pellcinae et
16
3) Joiiannis in di-
tur
4).
a gratia narratio
5) eiiis 6)
incipitttr.
ande
80
gratia datwr,
quo
7)
gratia sal-
vati estis
per fedem
est,
9)
et hoc
non jx vobis
10).
Del
evim
donum
ne quis glorie<f<r
i(n]
re- 11)
25
misionem peccatori/m
12) Qho/7
coaummati<r
13)
per
sponsum
per parnnimph-
um
16)
Col.
B
p. 36)
(Nigra, testo, p.
8;
glosse, p. 9; spiegazione,
per episcopum
ducitMr sponsa
20),
servum Rebi25),
cum
dicitur
rctrio 28)
< ntt<r
<
ab
ilio in
1)
Mare.
.
I, 6.
.
1)>)
tris
in
fnar
inbndcald
tri
lohain
forunr luna
inbntlia
2>
mncni. In margine:
3) la
do
17)
aci*
\mal
fnrcantar cathchomnidi
ho sacardd hitosch
sic
aou
inhaithsetar
forcltal
.
da intindarscan lohain.
Inhannis
6) 6)
.
hiaiit.
lohannwn.
Marci.
Dei.
19) Chr<.
20)
eclesia.
7) ve/ -a 8) 9)
(=qa).
II, 8.
21) 22,
indnccbatur.
4.
Ephe
.
Om. XXIV,
/
tris inniris
I, 4.
<
folisaetar imbathis.
10) 11)
Man.
Le
Cor. XI, 5:
velato capite
lettere
ifnjre-
>
ftirono
gettate In
al
25) is
mtMht
Une
mbrat
flnd.
12)
Iahannin.
13)
i .
ani forfenar
tri
dochnm
sponsa
eclesiVi.
baithia.
La
sillaba
gio
fu posta al
i.
i .
ChrM<uin.
intO!)gaigther
.
29) Jfnrc. 1, 5
i
.
inttnscantar.
30)
an dumbertis acoibsena.
Confesio
1) et
106
nuwc ludea,
sa de camello 4) 5)
cum
humiliat se 6)
. .
10
Oeua
8) Sar-
rae
9),
sicul
ad Maram
princeps 10)
cuiii
Deo bene-
lordanes
hautem
15
ta abluuntur
et
de media parte
in
ma-
13) sic
nos
aliesl)-
90
nati ollim
a Deo
pei'
bulum
14) hurailiati,
eregimur
in alta
quia,
cum
in
85
pilis
camelli
>
17) 18)
in-
80
pilis 22)
TAVOLA XXXVIII
(Inventario
t4tl:i44)
Commentarium
OTTINO
26.
in
1,
Psalmos
fase.
F. IV.
Sono
ff.,
a doppia colonna
di rr.
47 circa, che
mentum Commentarii
fragmentum codicis
A.
in
Psalmos
n.
seu
ut
videur
ma
al
presente la pergamena
si
inscripti
p.
144
e rimanda ad
avendo subito
rattrappita.
Peyron
il
Cic.
Pragm.,
19, e p.
192. Al
i
medesimo
folia
sex,
Frag-
cod. 144
ff.
del fase. 5 di
1) biid
grotha. lordAnem.
12)
.
dnii
hiter
CannAn.
13) delb.
gponsi
6.
spon
>
14)
tri in
XCV,
15) serbaigthir.
5) air lutali
Inni
IkAc.
doarblaing don
eclais
chamull
din chamull in
.
Marc.
I,
Christum
18)
19)
Le
.
gillabc
.
nielli
A.
.
lohanutH.
nmal
agrobrad
frie
comberad macc.
20)
aimdib nicnnc
et
et
et
ambiad
et
<
andeug
cuit ree.
>
9)
Gm. XXI,
.
condib
anuilo Inbothald 6n da
nib
Mariae.
igni eterrert indi
ammedn
Indoinuin. ut Judci
nciuaMa immechtraib
ut gente.
10)
22i
adlt gigntticantur.
na
folrthin ailitberdi
107
Sc(>,l)as.s
fonfenii 'uUm-
Il
R<iitf(>rsclicid
i
(',*?.
meii.
al
A kaA.hXXUl,
wc. VIH-IX.
piuttosto
il
4H<)) attr-
Pcyion.
(li
his,-e
nostri
friunmoiiti
L'arc.iicif
ibhast^inziifrntndv
si
delle
sec.
Vili,
trod(>lla
che non
II
IX.
vano sufflcientement*!
busta. Tuttavia
il
protetti
dalla
copertura
dirsi
t8to
danno non pu
il
fmivissimo:
Ambrosiano edito
testo.
Fol. 4 rersn
Col.
IpNii
reniin
ili
i))nf;nitii(liiic
ne (Oiule iniiUonn;',
icut
riiit
F;z('c.li/a
nb cxaUiiHoiic cordi
sui
I).
oh
hunc
.')
<'iiiii
DfV's
(jrravi
ad
HniiitJitcn
rodirc coiipcll<;rct
vel iiiflnnit^itis
ilhini
malo corporc
npliciiit Pt jiassii
mi
iiH|ue
ad
viciniiini
vi-
de re
10
ceretur,
a<-
diceret
wm
inapiiini aliquid,
ita fjlorionus
8cd
Dro
adscrihcre. per
tali
qucm
extit^riit.
sanitati
eum
metuebat mortis
15
tua
haec mine
tx-a-
Dar/d
|)rofelat
de
iiifirniitate
liberntiis et q/^od
ab
liostib)i enitiis
ac
\)rn
omnih//s studeat
f;ra-
tes referre.
20 Q//o/'am
de morte
iJ)
Nec
dilectasti ini(///'rox
de morte
illius.
Domino
iuperit
memoria)
pyrscitoru//*.
ei>i!',rrH.q>ta 5)
ira)/*
6)
quidem
divina
tantii),
Tram ergo
matum
vero
commotionemqw
peccatores me-
consuetudine
nostro commutatis
7).
iratus et proiwsito ac
voUmtate beneflcs.
(I) Cf.
(il
Pm-dl.
XXX.
2.
XXXII,
li.
I.i)
l'x.
XXIX,
(1.
l'u.
t/i-
XXIX,
<Iii
Ci)
Iji sillab
unni
i-i.ii
fii
|iiirtntn
in
flu:
lii-l
ritr |in'rrilriiliv
|
(H)
(4)
iiltiiiio
pnnilo trovniixi ni
tini-
ch'I
ri^rn
iirccctli'iitc.
li)
Al
iiinrKiiic,
<lii|>|iiii
riclilnimi
iiiu
inn
tlH
iH priiim iimno.
If.
XXIX,
h.
lOS
3.')
Ad
\i'>i]u-i-iii,i
ilcnwrnhiliir
tlot".".-.
r<l;V/('/>
1.
ifU'st
Iciiiorn-
tiis
ost,
tcniimre ot moro
iiiiitHfimi.
21.
Ad
Ili
te,
l)o(((/nc, cliiiTinbo,
rrliqua
idr's/
clnnmvi.
neterinim vmWlfhnr
tcinpiis
(i|)|icllnt.
tibi.
nctornii
vitjic siine
Kxpl/V//
40 In
tiiae tiiitioni
atqcc
defciidc. iiotaiidii)/'
liNtis
vero
q*y;miii tiac
voce
li"//
rat
lJ(f(((/n"s in
quo
45
fdofi'tio et
de ipso
tur
(piiflai/i,
sod quo
iiitor
mortis ac
pnssionis pericula
V.o\.
li
vm-c
id
tcmporiH cuin:
4)
a eor-
coinmendnbat
l'atri,
Hurrectioiii
tempore redderet.
5).
diverse et
frequcnter
in
liiiiusinodi Psnl-
mis
10
iiuiic
mala
captivitatis
enumc-
adnun
tiftt.
Conturbati ni't
in
in
ira oculi
mei
C).
te, ita
sum
tiirhatus adversis, ut
15
dum
convenircnt simili et
hi,
Miqim
7),
qnoiiam
qui
me
in captivitjite reti-
de adtlictione
mani-
mea ne morte
fcstiiis hiir
cogitabant.
po8uit,
simm/
cum
in
uno
roti-
venienter cogitjissent
accipere anima)
meai, infremcbant.
Muta
25
id.s< ef-
quo
10).
Domin8.
30
LXX
qui fldem
suam adprobarent.
in tricissimo
XXXJ. Etiam
primo TsaXino
(t) P.
(2)
Ps. r.
(a)
()
/.
10. 14.
li.
:
() I*
(ft)
fu
i-niicisllfiln
(',!)
crltt'in
'
IV XXX,
(10) y.
H).
-- 109
iii-
commemornt
85
flrmitng
disHoliitn,
indicnns
8|>c-
cialiter qtiad, ut
propffr
pwxMum mnlum
8it el etiun
qunm
itoqrn?
rI
amiserat, restituta.
40
aub hoc
nes, etiam
iustl int,
in
45
semper
sibi
Fol.
fi
recto
Col.
si
cle-
mentom
tur. In
Dntm
lialK)re
raoreanhor-
noe cx-
Od
8g-
dere.
10
olit
dolus
1).
qui beatum
no vidcretur
auditoribff; suis
16
rere, Intullt.
msqim CHt
in
quam de
divina bonltate
commodat, et
20
sollicite
dolum om-
nem tr^ncmquc
dcvitat ut poRt
In ore
vero
ciiis,
runt: in SptVttu,
Mext
in
anima
eiiM.
alt
25
dolum hwifrni
mlitinM).
die,
in
atqu^
Dum
clamarent tota
inflgitcyr
huiuH modi
cxt:
dum clamarcm
tota
30
die,
me maiutal.
dum
um
erumnam
el
conversus sum
in
(Il I*.
XXXI,
()
Pi.
XXXI,
4.
xt\
n. XXXI,
-4.
oerumnam, intepositum
110
ett
35
quenter ostcndimxs.
tur mihi spina
1).
Dum
infigt-
spina) vocavit
incursum.
Conversus sum
1).
in
aerumnan'
40
vult elicere
quwitam clama-
tudins et dolors.
45
suit. vociferatio
tis
maluni inflrmitain
adiecit.
Conversus sui
ad
feci.
erumnani,
idest de infirmitate
aliani inflr-
mitatem transituni
Col.
li
Pecca/ttnt
tneum cognilum
tibi feci,
reiqua
2),
ides< convertuntur
tibi fe-
Aquila: cognitum
;))
tibi
faciant, et
non ab-
scondi
5 In
tempore oportuno
conpetenti, ac
aliis curis
si
ides< in
tempore
diceret,
cum
fuert
ab
erit
ad fltendui intentus ac
Verur/j
tamen
in dilMoto
aquarwm, reiqua
raul-
qwod Symmacts
10
ita alt,
ne ut fluctuantes aquae
tae
illi
Tu
15
me
6).
quam
Exsultatio
7)
optime
8)
exsuitationem
et a grandi
eum
memore
liberaverit et laeti-
cir-
20
cundantibMS
dtrit, sive
a malis, que
bis qui
ei
per
inflr-
de
dabo reiqua
9).
Ezechias
25
propossito etc.
Nolite
fieri
minime conveniret.
11).
reUqua
qui Ezechias
est.
Illa infirmitate
12^
Frenum ergo
et
Pt.
Pi.
P$. Pi.
Pt.
PI.
(e)
4.
(8)
Pi. Pi.
'
6.
(9)
XXXI, XXXI,
sillaba
7.
H.
.
5.
6.
(10)
La
te
In alto,
queal
6.
7.
Accanto
ai righi
24
ex per
sona
Di>.
<
(7)
La
me
(12) Pi.
XXXI,
9.
Ili
visibile; la
(leso.
Hfacienti.
Per
t.
questi dim^gni
pu
confrontare
St>ciety,
Ih
tav, 6, del
II della Pnlaeoffraphical
roll'in-
Spettano
I, l
dlcazione cronologica
about A. D. 700
:
ap.
8,
5;
cap. IV,
vremmo,
Sopra
tavola
si
e) dell'Atlante
dt
pif
An>dt-Tangl, che
si
TAVOLA XXXIX
nKeloa
losut
112
camum
nolite
perma-
nente
Meli us Aquila:
eum omnes
est
recti corde.
Quia rectum
verbuw Domini
2).
et
omni oprv
merito laudabils
quia aequiR-
qwod
rontulit.
operibu.-!
Dd, quorm
unum
deesset, gratiasi
drxt
iuste
TAVOLA XXXIX,
XL, XLI
Evangeliarium
OTTINO
66.
O. IV. 20
Questo
ina. (di
ff.
meno
menti,
bistratattato:
se ne raccolsero
numerosi fram-
XV,
Credo di
B.
Ca-
ma
in condizioni tali
valca
(cf.
Italici,
Torino 1904,
fu {ria notato
restauro sono
I.
inservibili; di ci
anche
il
prof.
p. 381, n.
DCVIII),
ma
sul ricupero e
fu
estremamente
Cavalca
sta-
il
testo A
fisiche,
p.
449.
vano
un libro liturgico
le
il
nella
secondo
ad
irlandese del
ff.
s<w.
incirca Vili.
r,
ma
senza
rius<'ire,
il
- 2
r,
128 r - 129
stavavansi
le
due coperture
distac-
possibile,
miniate dell'Evangeliario,
cate per ottenerne
Non
era
il
non se ne
una
fotografia
migliore di quella
La prima
delle
stata,
ma
in pro-
che ridusse
le
due
pergamene
in
istat
miserando,
colle
Monum.
palaeogr. sacra,
belle
si
codice che
sjila,
trofu
prima delsoddi-
vava
parte della
non
l'incendio,
tutto
(1)
P.
XXXI,
11.
(2) Pt.
XXXI,
4.
li
multi c(v)
nati
H-
unt ordinare
Col.
B
[in
accepit aiitem
omnes timor
2)
et magniflcabant [Ueiim
(Lue.
I,
Fuit
diobus
He)
sacerdos quidam
Col.
uc. Vili, 8] qui
habet aure
Audiendi, audiat.
Col.
Intorrogabnnt
[Lue. IV, 35J Et cura proiecisset
demonium
Col.
li
in
meilio,
dium, exit ab
M, eorum
ne credcntes salvi
(13]
[36]
Nam
Col.
8
Fol. 168
Col.
[iS\
vf-cto
mag]n8 febribus.
Et rogaverunt
A
[39]
illum pr ea.
[Lue.
I,
1)
V^[uoniain
quidem
TAVOLA
(
XLII.
iifi:
tt') )
bipcntarin
Il
8,
dal quale
ci
il
stilmo
CXLI, un passo
7),
di S.
Luca
(II,
34),
uno
II,
di S.
5-9);
tiinti
Matteo (VII,
uno
di S.
offre al
che quasi
si
pos-
sacre, oltre
a poche prove
di penna,
che
si
riferiscono
pure
fid
ali 'argomento,
fanno
dalla Historia
Natila
fine,
intorno alle
Per alcune
di queste identificazioni
mi
gemme.
nella
sovvenne
parte
in
Nel primo
ca.so,
cio
sacra,
si
tratta
In generale
solito irlandese,
testo assai
bene conservato.
il
da Sermoni,
apparentemente di alcun
tratto poste-
spiegavano
Charisius
e del
Uber
(1)
(2)
\m
J^
paralo
IIhIh'!
:
llat >
fit
gttUta
al fliif del
ni fino
pnTKdviUr
cli-l
ri)ra.
(SI)
ne tiinnr
tnnno
pn'ccclcntc rlpn.
Pontiflcalin;
114
almeno
il
tipo
k
n'
diverKO
alquanto.
L>
il
abbreviazioni, ne non
due
pri-
neppure vi sono
per thautera
,
rare.
Noto
earatterNtien
al
r.
li
rrestaUi
mi righi sono
in quel corsivo
come vediamo
la
K del
primo tratto. E
il
avverto anche
molbi
somiglianza
quello
che
carattere
di
gamena milanese
del
ha con
dell'
Antifonario
di F. Steffens.
5, Inf.,
ma
proveniente
del VII aec.
L'ultimo
rigo
delle
prove
di
penna
di qui
in onciale,
ma
dell'ultimo
decadimento.
all'
Anche
ricaviamo
Ma
il
sviluppate, sicch
lo
VII,
attribuiremo
Come
Le
ricordate prove
di
penna sono
teriore
a quest'ultimo
testo.
Et
erit in
1),
iaesl
.
Quia
Adam
restituitur Paradiso.
Caeluw
demones dampnantur.
virtutis.
Dtri.
ecce signuw
Atif^uslinm
Chrisfl inflrmitas,
mora
Ergo
lli
orubeacunt de Cruce, qui pereunt. Noa hautern gloriamur de Cruce, qui salvamur per Crucem
bescam E^o
et
eum coram
Patre
meo qui
in celis est 3)
Bjn^
uj
snaQ
4-
Col.
qui considerai
1
Petite 4) indulgentiam
ad
sinistrar exce7).
catur
Si
promissa
non
viuit
re^lt^Ka 5)
ao
de
totis viribus
quod
tram
tolleras,
ad dex-
elimoasinis ieiunis
attendisti.
orationibus
Pulsate humilitate
patientia carit
Si
10
te pietate
obedlenWfl
25
in sinistram attendisti,
et cetera
inde et
Dominus
dixtV:
t Consderaba! ad dexleram
et
videbam
6)
reliqua
(1)
(2)
f,ue.
Il,
.44.
(5)
in Pn.
CXU(Mlpw XXXVII
medicAmenttiin
>
(Ang., IV),
WW:
Nlhll
<:t
nupcrblu
ret
(6)
Huum
>
quod oculua non Tidit, nec aarla audivit I ad Cor. II, 9. Considerabam ad dexteram et videbam; et non orat qui co|fnoceme . P. LXLI, 5.
M
.
parola
<
eHt
X,
'MS;
(7)
in
dfxteram considerai
S.
et vidcbat,
In
siniiitram
/-.
qui
ronslderat,
(4)
excaecatur.,
(8)
Aug. in P.
3.
CXLI
(Miune, P.
XXXVIl
vobi
MaUh.
VII,
7.
Matth. VI,
sequi tur.
116
30
Et non
erit qui
cognoscat
me
1)
huc
(?)
eit
cum
aliquid boni
pramentam Di
in
natura sua.
Ut
pei-
hominem, quem
pot>-ant
omnia
certam rosurrcctionem
te
solatio
eorum
in
caelum, sicut
ille
resurrexit etascendit,
cui tu dicis
....
20
meus
Col.
per inflrmitatcm.
1
Haec
est
causa susceptae
camis de Verbo,
omnes homines
25
Patri
diacer-3)
Ut illam
camem
liostiam
ent humilitatem,
imaculatam
5
offeret
Dea
pr salute mundi.
Col.
Hoc autem
iaqtie
sentite in vobis,
quod
et in Christo lesa 3)
4),
reliqiia.
erat
sequitur
humilitas proccedit
dicendo
5
Propter q/od
5) reUgiia.
chri's^ianus
7).
10
in
vitam.
Chru^us ascendit
ut nos 8)
in
caelum
in
credamus nos
in
cum
ilio in
aetemum
in
dextcra Dd.
Ph.
CXLI,
5.
eat super
(6)
(7)
omne homen
ivi, 9.
\m
In
Il
morn
le lettere
sono in inonofpuniina.
Ad
Philipp. Il, n.
tratto
-ri^t
a morte
(8)
no.
l'roptcr
quod
et
Den
illi
nomcn quod
Plenius
.
116
in
II
Cet^ra animantia
suo genere
Leonum
ferita*
non
petit serpente^
coloris et trana-
II
30
Plenius
II.
Solis
gema candida
est
ad speciem
si-
deris in
orbem
TAVOLA
XLIII
Passionarii fragmentum
OTTINO
Questo foglio costituiva una guardia
45.
F. VI.
2,
fase.
di codice. Grigi-
La
cf.
Ada
di
SS. Aug.
1129-30.
II,
708-9, 1001-02,
Lorenzo, e
La
corsivi
parte superiore
e
l'inferiore
in
566
in onciale.
p. 236,
dove
costituisce la parte
Cf.
IV
della
Passio S.
VIII-IX.
Polychronii.
rete
iam
f
lectio
animo
dulcis est.
qua
oblitug
sum mandulicet
care
scriptum
tidiae bibere
Qui
diligit
quae ex
nostra iniquitatibus
mur
Etiam p
do
sili
per adoptionis apiritus quera dedit. Et aliquanaliquando flagello corrgit, quia per dolohere[dit]atem perpetuam adiit.
rem ad
10
cum
Ptttre [et
cum
Spiritu]
Amen.
1[N] TE{mpore
ilio]
15
servum
(1) (3)
(8)
1.
PLINIU8, N. H. XXXVII,
67, 1.
[q]uod prae8[e]ntatum it
(id
117
eo
20
q]uom[odo
ffer
slblj
eum
Valeli
riano]
um
ter
iis
requlre ab eo thesaura
sacriflcet dils.
Interflce.
Quod
si
non
sa[criflicaverit
Statimque Valerla-
26
nu8 pr
cuidam Vlr,ariono
audiendum. Et
cum
accepisset
TAVOLA XLIV
(Inventario I46t
:
iSl)
S.
Benedicti
OTTINO
63.
Regula
G. VII. 18.
Codice di
ff.
99,
190X136 secondo
l'Ottino (dopo
Hymnarinm
devi
Il
II,
Moissiacemie,
in
alquanto dannegiato
dal
flioco.
Ma
in
i
sttvto di
conser-
Ma
la
il
vazione deplorevole
Adesso, per
i
ff.
quasti
cagionati
e la
n),
colla s ricoril
raggrinziti e macchiati,
dante
al
codice
ma
il
suscettibile
Cfc.
di
Peyron,
Fragm.
sono
Liber scty 131 Colom;
rubrica; le minori
in
onciale,
Fol. 1 r al
marg. superiore:
bani
de Bobio
col
numero aggiuto
esso rimanda
Per raffronto
cito
il
all'Inv. del
Il
Arndt. Tangl,
testo
comincia
in
rosso:
In
levi
i
nomine mete
iugo Christi
34
6),
nonch
sec.
IX
in.
atque individuae
Trinitatis
Qui
Come aveva
plicio,
versi di 8. Sim-
che
abbate
Cassinese (t576)
in pi luoghi,
sulla
Regola;
si
leg-
libri
al,
monastero
offerti
da Boniprando.
gono a stampa
Oct., IV,
come
p. e. in
Acta SS.
690
fili.
6.
Fol.
V
'
Prologus
alla
Regola
Fol.
Ausculta o
8 r
la
Fol. 5 v
;
Capitula Regulae
Regula
il
ma
Teubner, 1886.
Nei nostri
saggi,
( il
f.
72 V.
Hymni
vel
cantici.
Il
primo inno
8 r
,
ha
in
rosso
-, t
su fondo
)
Verbtim
Il
mpernxum
Fra
verde
al n.
rr-4-6
Incipitr.
Benedicti
dei
oltre
S.
Ambrogio
le
LXXIII
nel
1;
il
f.
72 r ha in rosso
rr. 1-6,
I,
728).
oltre allainiziale
del
r.
7.
118
Fol. 8 recto
LXXni.
observan-
ti iustitiae In
regula constituta.
INCIPIT
REGOLA
SauCrt
BENEDICTI ABBATIS
de generibus monachoruni
Monachorum
Primum
quatuor
solacio
Fol.
72 recto
INCIPIUNT
TICI
Sancii
Verbum supemum
diens
iens.
pro-
subvenis,
pors,
tora
9)
8)
3)
:
NT
In
nell'Interlinee,
AB
'
in
Oanibert.
>
119
XLVI, XLVII
146i: 165)
TAVOLA XLV,
(Inventario
S.
Caesarii Homiliae,
OTTINO
50.
S.
Effrem Tractatus
7.
G. V.
Bel ma., di
ff.
126,
246X160. Su questo
p. 12
ras.
reggasi
praecipimus in
verso
Institutio
monasterio
sancti
ronstitutis
al
foglio
14
Peyron,
Qic.
Fragm.
ac
beatissimi
Cassiani
ad
in
detto
bene consei-vato
119 Epiatola
patria Eutropii
di
guardia ha
il
solito
sommario del
abbatis de distructione
monachorom
directa in
Roma
XV
secolo:
videlicet:
Cesarii
epiacopi ad
monachoa
Migne LXXX,
9).
r Liber acti
4.')
Colum-
preaente manoscritto
Il
al
sec.
IX-X.
bani de Bobio
Alla
fine,
il
f.
carattere
il
la
completa
postilla
monacho-
XXIV
se
il
Non
8.
sub numero 45
Le
cifre
Cic.
le
il
nostro codice
Ce-
completo
Al
f.
(A.
Peyron,
tVagm.
Bibl.
Bob. p.
12)
r cominciano
Sono: 1066)
a) Sicut
Una
firma di amanuense
p.
venne
in questo
codice
b)
f.
6b Ad locum hunc
(ivi.
1059)
f.
e)
f.
v.
rilevaci dall'illustre
ch'egli ne fece nel
1062) d)
16 v
Ad
hoc ad
1066) a) f
f)
f.
19 r
Videte
vointioneni
et
matram
(ivi,
essa la mia attenzione, ed io approffittando del ano conaenao, la riproduco nella tav.
recto e verso del
f.
1067)
g)
f.
22 u
Qmd Hupplnte
quod
XLVII.
SI
1069)
vestet-
106.
Non
detto
che
il
a;
frater
firma,
Hermengariua
abbia di aua
fattoci
conoaccre
proprio
da questa
il
mano
scritto
presente
p.
XVII,
n.
6)
h)
(ivi,
f.
34
Minor fratres
p.
dilectviHimi
n. 16)
come
ipotesi pi
domnitm ineum
i) f.
844 6; Malnory,
XVII,
vester
dum
n.
il
testo e la firma
ut
(ivi.
855
cf.
Malnory,
p.
XVII
13).
Anche
forma
di
Al
44 r
a) Incipiunt
tertia.
Hermengarius
degna
La forma
probabile
Po(^nitentia,
(ed.
haec eat
Ronuina dell'AIlemanni,
Dei
148);
b)
f.
53 r
de
luditio
et reaun'ectione et
de regno caelorum et
Gloria ovinipotenti
beatitudine animae.
(ed.
malmenato
Al
f.
il
proprio pensiero.
verso,
99
dopo
la rubrica
Incipit libellu
principia
il
59
De
testo di
hunc
mundum
Romana
II,
d)
f.
67 r
De diem
peraecutionem patitur
il
Il
testo finisce al
f.
103 verso
Rom.
50);
e)
f.
78 r Senopuscoli
con
in
E dopo altri
Dopo
che
segue
Maxima
para regulae
e allegazioni, al
Caeaarii
Incipit
naaterii
f.
105
monachorum
et
sancti Eff[r]em
Al
f.
106
pturam precipitur
.
Finisce al
Finit.
qui
me
miait
Patria.
Amen
poi
Haec sunt
qtuw. ut observetis
B.
120
Cesario
Il
(f.
105
iwrno).
f.
menfiili
in
in
verde,
grigio e
rosso,
lo
sfondo esterno
carattere del
giallognolo chiaro.
Il
f.
ferente
da
Ma
la diversit
40 V ha
il
r.
'
in
rosso.
Al
r.
4 la
8, in
probabilmente
va soltanto
attribuita
ad un diverso
a poco
nero,
con ornati
in rosso e
la scrittura
giallognolo.
a poco riprende
la
nero
in
su
coloriti
rosso e verde.
Alla tav.
XLVI,
I si
d
8.
f.
TYactatm de Poeniteniia di
mentre
il
Eftrem
Rom.
I,
153);
disposizioni
dello
scriba
f.
53 r
nella
tav.
XLVI,
2,
occupato
medesimo.
Il
f.
medesimo autore.
Il
f.
tav.
I
XVI,
dei
Monnm.
palaeogr. narra.
53 r ha in rosso
nn. 2, 4,
6, 7.
La grande
XLV,
I) il fol.
in nero,
ma
gamba
dell'ani-
22 V cio
LXVII,
1069),
e (tav.
XLV,
2)
il
f.
40 verso
la fine
[libl.
La
tav.
XLVII,
2,
f.
844
b)
la firma di
f.
fratcr
Hermengarius laicus
Al
nel
22
t)
in rosso
il
r.,
su fondo giallognolo;
La seconda
J
al r.
4,
di queste
iniziale
secondo
le lettere
uod supplicante
in
sono
in
nero
e l'iniziale
al
r.
leggermente toccate
La grande Q ha
interni
in
rosso le linee
le tenie
in rosso.
sfondi
nero,
orna-
TAVOLA XLV,
Fol. 22 verso
QUOD SUPPLICANTE
& quod admodum cantate iubente sanclo patre
qualeracumque sermonem
profero, facio
&
in-
10
ut
me
perfec-
Bine verecundia,
cum
1)
magistros,
cum
(1)
La
>
ag^unta
di
prima mano.
121
Fol. 40 verso
Amen.
Vini
OanC//S AC VENERAbitis
pater vestcr,
dum
ne, ut
cura
cundiain
Nam
pr ndmirAbilem
caritatet/i iniungere,
Immo
extorquere, con-
io
tendit ut ad
satfc/itntvm
v^tram
exortatiorium
debeam
proferrc sermonem.
meum meritum
* aancAmo-
A
15
Si
cnim tacuero,
1)
inoboodions
apparelw.
SI
TAVOLA
XLVI.
Fol. 52 verso
memAipsum
dio ac nocte.
Et tu nec audiam
2),
ncscio
DfU8
10
tuas, ut
mea coram
spoetar
propb&is
et apostolls, iiistis
ir>
et induc
omnlb.i p^rfectis.
tuonim, qui
a saeculo placuerunt,
adoratio
Amen.
I)
liK iiriiii
l't.
<t
>
KKlonU
8)
La
lettor*
di certo
para d'altra
mano;
un'aggiunta.
122
Fol. 53 recto
frem diaconi de
iuditio Dei et resur-
rectione et de
5
regno caelorum
et
munditia animae.
Gloria omnipotenti
qui
D(?o,
10
ad enarrandum de
terrbi-
1)
16
discrimen
est,
TAVOLA
XLVII,
1.
Quis
rit,
nisi in
Si
quod
iussio
poterit,
neque ut
10
non
quoquam
absolute.
Suum
iuxta
est
iubenti,
exemplum domini
15
meam
Amen.
sed
2) eius, qui
me
misit Patris. 3)
Finit
laico
Qui
legis ora
pr
fratri
Hermengario
&
scripto-
re, si
Nam
si
20
quam
gravis oculis
2
Fol.
l
105
verso
caliginem
et
facit,
corporis nutrit
4) 3)
Le
lettere . nt
In roano.
8)
Ideo tu
lava et sic librum tene, ra prosterne.
128
aliquld pr vestitu-
&
ei
EXPLICIVNT
OMELIAE
SanCa CAESARI
AGONI.
EPiscopl
ET SnC/I EFFREM DI
TAVOLA
XLVIII,
XLIX
lettore
dell'altro
docu-
conRervano
tre
mento.
varie
il
pergamene insieme
beni
sotto
il
Catalogo dei
dell'Abbazia.
Due
di esse
sono
datate; l'ultima, presso a poco contemporanea alle precedenti, allo stat attuale di sua conservazione, priva
di datii.
costituisce,
dacch ne accertata
un punto
di
Codici Bobbiesi,
manca
i
la data.
La
m.
1.
ci tanto meglio
si
pu ottenere,
in
in
quanto
presenti
documenti sono
scritti
un minuscolo che
si
accosta
della priinii,
ma
e.
29; larga da
2.5
a 28 cent.
a quello
proprio
dei
documenti
notivrili.
Le due
da L. M. Hart1903,
Una
ma
(come
si
mann
fasci
(in
6,
Siihalpiiw, aimata
p.
393;
ma
me pubblicata test
di S.
pagn
da
altra
Co-
con qualche
inscritta
dr.
Hartmann
beni dell'Abbazia
1906,
I,
Betiedeftina
tsrhap
des
Ktosfers
Bobbio
ivi
!)
24-30.
Zvr
fi
Wirtxrhaftfifjritchichfe
Italviin, (Jotha.
il
Nella tavola
XLVIII
si
riproduce
il
principio della
prof.
Hartmann pubblica
in
XLIX
il
prin-
pi antica, e
rianti
va-
883.
La
ttrza
Adbreviatn
TAVOLA
1
XLVIII &
extrinsecus pertinentibM.i, quaitur inquisitfo/i inveii-
(Incip/7 adbreviatio
de rebus
omn]ib'<.s Ebobiensi
monasterio intrnsecus
Chrixti
DCOCLXII. tempore
dorani Hludooici
serenissimi
ImpeHi
XV,
per 8ao8 quosdam idoneos ac
ac ree exterioresj
124
tam
ediflcia
quamq/p * sacrara et
[tiiesauros
Mei
firmare fecerunt.
Habens videlicA
XXX.
Possuut autem
ibi
vinwm
(a]nfors
.
facit [per
honum tempux]
Hab&ur
ibi silva, in
qua compe-tura
Aspitiunt ad ipsud monasterium libellarii .XXVIII. reddunt grani quarto per bonui tempus
per
annum opera
solido.?
.Vm.
pullos
.XXXVI. &
ora.
una ex
illls
[a]d
flt
ibi
.VIII.
feno carra
IO Alia reddil seligjwis
.XXX.
se.rlaria .V.
.XII.
cera
lib;a.<
.V.
.1.
facit
vinMwi
anforo,<i .III.
fenxm carro
.Vili.
Tertia
reddtV spelta
madia C vurvices
mei corion
sai
.IIII.
Quarta redd/<
modia
Lxvii.
facit
\inum
antora.s
.III.
INFRA VALLE
fenwm carra
[VII].
annum
modi'a .LX.
vinwm
fac/<
.X.
.XL.
facit
.II.
Sunt
ibi
massarto.s
redd</ gran/n
modm
.IIII.
.VIII.
vnum anforas
.1.
.V.
.llll.nr
&
ova.
.XII.
cera libram
.II.
ova.
imperatr.
15
modia .LVI.
bonum tempus
anforas .XV.
fenum
carra
[XXX.
Sunt
ibi
facit
qwod
ei
imperat(r.
pullos
massarti
vini anforas
.IIII.
solidos
\U^
XX
ova.
seminari
facii
pe-
vinum
lacii anforas.
IIII.
castaneis
modia
(XI1|.
opera sicut
&
aliae.
ab& massrtrios
.V.
reddi gran//;
.V. 2).
.IIII.'o
modio .XVI.
denarios
.XVIII.
opera
per
annum
ebdomarfas
In oraculo
sancii
Ambrosii
facii
3)
poU^st
vim
facii
anforo.s
.IIII.
fenum carra
.XV. 20
opera sicut
&
aliae.
.VI.
vinum
facii anforas
.IIII.
fenum carro
.Vili.
opera sicui
&
aliae.
vinum
facii pe-
bonum tempus
anforas
.X.
fenum carro
.X.
.XII.
fenum carra
.XII.
facit
opera
flcut
&
ut
aliae.
In Villolie 4) est
pratuw domnicum
annum modia
.XVII.
vini anforas
.IIII.
fenum carra
.X.
opera
supra,
In Casale Rodolini
pratum domnicum
opera lacii sicut
.1.
pote.</
vinum
facii anforas
.III.
fen carro
.XV.
2r>
&
aliae.
In Venni porcaritiae
potesi- semi/ia;-i
per
vinum
facii anforas
.II.
media,
feno carro. X.
opera
vinum
facit
anforas
.IIII.
opera sicut
.II.
&
aliae.
potesi
vinum
facii anforas
Sunt
ibi
masBor'li .XII.
LX
1)
9. Salvatore
a 3
di
2)
:i)
Rigo iimcrto,
S.
Ambrogio
fra
4)
5) 6)
sillaba Is fU aggiunta di prima mano. Vaccareza, a due chilomotri da Bobbio, in direzione di nord. Porcile, a duo chilometri ad est da Bobbio.
La
vinMm
anfora.?
.
125
fc/7
IIII
solidos
.
IILT
puUos
XXI
&
II
ova.
ei
imperati/-.
Sunt
ibi
libellorJt'
XVIIIJ
.
morlm
LIIII
castaneis
mmUa
per
XXII.I
solido.?
pullox
VIIJ
&
ova.
in
partem
domnicam domnicaw
oleo
bonum tempus
lib-a
CL.
Similit^r
& casten&um
in Carelio
costaneae modtVi
Ili
XX
In Solia est
Il
.
Silvano
est
pratum
domnicum seminat^r
ibi
modm
.
V
.
vin/m
anford,?
Ili
In
Zeute
pecoratitiae
seminatur
In Xartello
In
ibi
mod/'a
Ili
vinwm cowgjos
seminatMr
ibi
custos
camporum
habitat,
mod/A
vini/w
fact'<
et
media.
Caule
1) pecoratitiae
.XXV.
vinwm
Ien)<m carra
XX
35
annum
castaneis
modta
vinf pr
bonum tempus
anforo-s
oleo libras
XL
.
opu.s
cedri .CC.
sai
modia
.1X11.
gare congtos
.11.
2) pice libro*
hab&
massario-s
VI
qui facunt
Comorga
et
Scaona
potesl
XXX
vlnum pr bonum
tempus
anfora.?
.
40
mod/a
XX
oleo libra.?
his
XV XX
.
.
fenm carra
Sunt
ibi
.
XII
.
castaneis
mtmsari
VIII.7
. .
XVIIU
* d6cem ex
reddunl solidum
pullos
ova.
yinum congios
XXVII.
XII
libellartt
sunt
VIII
II
granKw; modi'^m
denar/o.?
Sunt insimul
colti7(
ibeUarii
&
maasarii
XXVI
.
reddiinl
vinwm
pariter cura
domo
anfora*
XVIII
media.
solidos
Ili
puUos .VIIIJ
In Carelio
&
in
.
ova.
&
Corredo cella
terapu* anfora*
honore sancii
Vili
.
Vincentii
.
potes<
.
semt>iart
per
vinw
per bonum
fenum carro
XII
oleo libros
.
XL
.
est ibi
Absens
.
castaneis
modt'um
sunt
II
IIII
castaneis
modta
III
883.
intriasecjus
&
LXXXIII
et fideles missos]
[tam
eldiflcia
quanque
ea que se
ad
fl[dera]
futurorum conscripta
sunt.
In primis
cajsas terrar[ia]8
XXX
Vossiint tuitem
ibi
seminari pe-
CCC X
.
vinum
fieri
anfora*
C XL
.
fenum carra
sagnare per
milia.
XXVltl
reddii
VI
Faciunt per
annum
opei-as
ebdomada*
.Villi
puUo*
XXXVI
ova.
Sunt
.
alii
...... A quod
quam proeceptum
vinum anfora* V.
divisionis
CCXXX
soUdos
1) Coli (?)
3)
Colle S. Giorgio.
2) Corretto da
Ili
*)
..
..
[]enarins
.
126
VII
eMomodas
XIII
illis
puos
XLVllT
&
ova.
IIII
reddi7 una ex
.
ad cunctas
neces.<:itii|te8|
.
CC LXXXIin
.
flt
ibi
Vili
feniiui
.
carro
.)
XX
[.
Alia
reddi7 seliginis
modia
XV
mei aexlarta
.
Il
cera librox
.
Ili
10
LXX
sai
vervic<?s
.
mei congios
IIII
.]
Quarta reddit
modto LXVII
tacit
.
vinum anforas IH
per
fact7
Infra valle
.
aut^m
prefati monastertt
sunt oracula
VII
annum modio
VI
LX
vinwm
eis
.
faci7
anforo.<i
.
{entoti
carra
XL
.
opero ad monastertMm pr ut
anforas
. .
impero^wr,
.
ibi
massarji
Ili
redd7
granwM modia
VIII
.
vinuin
sentaria
denarios
[.
Vili
pulto,i
IIII
&
ova.
Est alia
sors, redd<7
grant/m modiiim
mi
cera librom
reddj7
.]
Est
ibi sors
una
granum modia
IIII
vinwm cong<o
IIII
denarios
VI
pullos
.
Il
&
.
ova.
opera fac7
LVI
vinMnt
imperati*.
XV
fenum carro
XXX
die
.
faci/
prout
eis
Sunt
massori-"
.X.
IIII
solidos .11. 1)
15
puUos
XX &
.
ova.
.
fuciunt
opera per
2)
ebdomodam
In oraculo
.
domini
.
Salvatoris
.
potest
.
seminari
per
annum
modia
XVIII
IIII
fenum carro
modia
.
cfastaneis]
.
modta
Xn
facti
&
aliae.
Hab& massortos V
.
XVI vinum
.mi.
[pojtesi
seminari] per
aliae.
annum modia
XX
.
vinum
tacit
IIII
fenum carro
VI
.
XV
tacit
opera sicut
In oraculo sancii
annum modia
opero
.
[vinum]
tacit anforas
mi
fenum carro
. .
Vm
opera sicut
&
aliae.
per annumae
modia
Es<
Ibi
XXVI vinum
I
.
facii anforos
.
.X
.
fenum carro
anforos
.
VI
I
. .
facii
[sicut et aliae.)
.
massarius
alia
reddii
X
.
vinuin
congios
.
IIII
.
denario.s
.
II
puIlos .X.
ova.
E^<
sors reddii
II
vinum anforas
.
II
denoris
II
pullos
.
II
& ova
.
20
XII
vinum anforas
.VI
fenum carro
Xlf
facii
opera sicut
et aliae.
.
In Villola est
.
XVII
vinum
facii anforas
mi
fenum carro
opera ut supra.
facit
In
.XX.
3)
vinum
.XV.
.
XX
vinum
.
facii
.
anforas
fenum carro
.
opera ut
supra.
XXX
I
. .
vinum
facii anforas
.
IIII
fenum carro
XX
opera ut supra.
.
In
Dagadana
XXX
.
vinum
fenum carro
[potest) s[e]mtnar
XV
opera ut supra.
.
.
In Porcili porcaritia
XXXVl vinum
.
facii anforas
. .
fenum carro
. .
XXX
.
Sunt
ibi
massorii
XVIIII
reddii
granum modio
LXX
vinum anforas
25
pullos
Xm
& ova
XC
m
.
solidos
.
m
.
denarios
VI
denarios
VI
4)
granum quarto
Ca8taneae5) modio
Xm
Ex
Previdetur inde olivetum domnicum in Adra de quo exeunt ad partem domnica oleum per bolibras
6)
num tempus
Castan&um
in Carello.
CL
.
Similiter
&
.
XX
.
In
Solia
est
bonum
[e]8t
tetnpus anforas
In Silvano
.
ibi
modio
V vinum
. .
facii anforas
modia
TU
vinum congios
[camporum
habjitat, potesi
seminori
modia
vinum
facii anforos
In Caule
monasterii,
30
facii [anforos
[In
Ili
fenum carra
in
XX
.]
DE CELLIS EXTERlORIBus
.
Genica ecclesia
honore sancti
vinum,
facii
XL.
Emuntur
(1)
,,
Dopo questa
. r,
una
..
<*>
(5) '
P"'
*'""*' "e""'"'*''!''''-
soltanto
(2) (3)
il
. Anale. punto a
XtlIII
<*>
,,
Tra..
XFI
127
.]
cedri
OC
sai
modta
IIII
garo congiox
II
pice libro .C
Eabet
mAssarios
VI
&
iai|dir,tui>'|
cella
in
honore
XXX
XV
.)
.XX.
.
Sunt
.
ibi
mass^r
.
XVIIII
aoUdum
pullon
.
Villi
(* ova.)
85
castan^^.^
.
mnium
.
vinum congios
.
XU
Libellrtrtt'
gunt
Vili
.
.,
II
grannm
modm)
pwi/er cum domo
Aenarinii
XXVII
.
Sunt insimul
libellarfi
.
massa-//
XXVI
reddu/i/ [vinum]
coltili
anforo*
XVIII
&
ova.
[per
.
In Carello
Cerredo cella
in
honore sancfl
bonum
temp'<.s]
nforat
Vili
fenum carro
XII
oleo
.
libros
XL
.,
ent
.
ibi
I
.
maasarim
libellar//
.
I
.
qui opera
tantum
fac//.
.
redd/<
castane/
vinm conffium
.
ca8tan<>/s
modium
Il
roddrn/ vin/cm
congium
.
madia
Ili
ibi
XXI fenum
II
carro
XX
Sunt
massar//
.
IIII
.
ndditnt denar/os
ibi libellor/us
.
HII
.
pul/os
IIII
A ova
madia
. .
ni
E/
red<f// castane/
II
.
vinum anfora
In Oiuice cella
annum modta
.
XXX
vinwm per
.
40
bonam tempus
ienarios VI
VI
flenum
carro
XX
oleo libro
XXX
.
castane/
madia VI
[.
Sunt
ibi
libeUoH/
XXm
annum
fkdunt
CC
.
fisco solido
VI
.]
pullo
XXXVin
.
ova.
faciunt
opero
. ,
XVIIII
In
.
Castellione
oleo libro
IIII
. .
cella,
pot/
seminari per
madia Vin
[Sunt
ibi]
vinum
fenum carrum
XL
.
libellor//
nil
conj;tos
IIII
oleo libra
XL
1)
,
[seminar/ per
annum madia C
vinum anioro
XXI fenum
.
carro
CXX
Sunt
ibi] libe//ar//
XV A
.
in
suo
[tempus madia
.
XX
vinum congium
.
vervicem
vervieem
. ,
fac//
opera bdamadag
IH
Secundtt
Ili
cum
alio
suo consorte
granum madia
XXIII
.]
pul/o
un
opera ebdomorfo
TAVOLA L
(Inventario
1461: 132)
S.
Vn.
16
ff.
71, mutilo al
del Cod. F.
I.
6 col
14X18; con
il
da parte del-
Dall'incendio
codice
alquanto danneggiato,
mano
perch
ff.
ne ftirono
sciolti,
ma
nessuno di
essi
and
del sec.
XV
volume:
In hoc vo-
lumine
molto
r:
Liber
sctj
<
132
Iste
mette
Columbani de Bobio
liber est scriptus
al
margine inferiore
Ne
ma
ora questa
Sul primo
offerse
il
ci
sono
versi,
con
cui
si
Boniprando
riferiscono in
affatto
illegibile:
la
si
(1)
8^Ta Meara
un'altra
nula.,
al
ha traccia
di tarde correilonl.
128
Hd.der Ambrtmana,
papfina
-ino
i
roKSO
ir.
12 -S; e
Dfinf.itr.hr
ZI.
numeri dei
(f.
capitoli.
drr
le
/-
Srrmoiirn
Briefe
Coumban von
ztici
Luxetiil,
N.
Dopo
della Regula,
vengono
13
(f,
rvln)
Ueber
ivi,
60
r) le
f.
Kmr70
o.
pi/alare monnulichim,
stioue del
XIX
queJ.
62
v)
il
De
poenifenfia. Al
Poenitentiale
occuparonsi ancoi's H.
Kirchenrecht
J'altra
mano, alquanto
,
piti
tarda:
Philippi pbri
exem-
Schmitz,
in
ArcMv
fir
Kaihol.
LXXI,
\
plum
446
P.
Foumier,
ittfieg
>
sur
Ir
Pm'tentieh
Ut.
* Le,
siccome sembra,
ptinentiel
Vallicellinnm
Rv. htnr.
rlig.
VI,
cando
il
71
r.
289.
trascuro L.
I,
rengario
Rimando anche
cenno
G. V. 88
confermato anche
Anche
in
questo
scritto,
esso
r.
donatore dice di
il
Codice gi
Becker
p.
68
322)
non dice
di averlo copiato; e
carattere dell'off^erta
sec.
XIII,
amo
ma
la
differenza
un errore
f.
di stampa.
copia e
non dovrebbe
lo
saggio
tolto dal
2 r corrisponde, rispetto al
esser
grande. O.
Seebass
38.
erroneamente
credette
testo,
a Migne
LXXX,
7.
209
v,
de Oboedientia
>
cap.
1;
posteriore
del
a G. V.
Lo
Regala
ivita
LXXX,
Poenitentiale
Colombano
in
numerose
Psalmorum, cap.
Su
altra
BuHubfwh, Dresden
n.
1883;
Zu
Colnmba.
ffr
v.
LiKTrmU
Boniprando.
tili,
di
mano
diversa,
tratti
sono pi sotil
Klmferregel
KirchpngeJt-
come
pi minute sono le
lettere,
ma
tipo
il
chkhte Vili
[1888],
medesimo. La somiglianza
abbate
(F.1. 6)
Agilulfo
Columha
stabilisce
ivi,
Colnmbani
abbafis, ivi,
ivi,
XV,
1,
si
diede
Cnbimbani
Colvmbani,
abbafis,
ivi,
v,
contenente
parte del
ci
de
XVII l,
Ein
bisker
noch
nicht
Eoi 2 recto
Liber
iiancti
1)
L
n.
III.
2)
un.
V.
VI.
vanitate calcanda
castitate
VIL
10
cursu
Vin. De discretione
;l) Il
(3)
La
>
fu
a^unta
di
prima mano.
Vira.
1)
129
De
mortiflcatione.
X.
De
perfectione monachi.
diligere
ex
loto corde,
ex
totis viribus, et
proximum
m&
ipsos.
deinde opera
de Observantia ordinis
sancti Benedicti,
20
Fol. 6
verso
Buccedunt
Psalterium Inter
qua
finita
idest coti-
diani hieraalis
XXXVI
per totum ver et acstatem et usqwr ad autumnaie aequinoctium, idest octavo kae?idas octobris, in qua smilitu-
10
do synaxeos
in
est, Bcut in
VILI kaendas
aprlts,
dum per
crescit et decrescit.
da
vigilia est,
maxime cum ab
iubemur
15
vigilare et orare
omni tempore
&
Sed
Pauius
TAVOLA
LI
Origenis Homiliae in
OTTINO
15.
Numeros
F.
II.
17.
Bellissimo codice di
ff.
257,
misura 355X235,
f.
di guardia v'
il
consueto indice:
Origenis
due colonne,
codici su-
Tractatus in Genesi.
Eiusdem
in libro
in
ai
Ma
in generale
esso
mero XII.
Seguono
i
Eiusdem
titoli
pu
ben conservato
di altri gruppi di
(S L'ultima
(2)
aggiunti! di prima
37.
<^al numero
(4) (5)
Matth.
Di
XXH,
(3)
mano
del sec.
XV.
Il n.
132 fu aggiunto
slmo Padre.
descritto
II
l.HO
fn
minutamente
Ak.
in nero,
ma
toccata in
rosso
nell'apice
inferiore
dal
Wien.
LXVIII
493
502.)
f.
A!
r al margine
,
superiore
Liber
sctj
111
pur senza
Oolumbani de Bobio
al
f.
257 r
sancti
Ist^
liber est
La
<
>
ora aperta ed
Monachorum
in
monasterio
Oolumbani do
il
numero
si
111 .
Secondo
solito, la
che naturalmente
riferisce all'inventario
del
onciale danno
una singolare
caratteristica e un'anda-
r comincia
il
testo con
ma
ci
Trinitatis.
credo
che
il
Si
produco qui
al
148
r.
macchia d'acqua
fn
margine superiore,
sicch
ma
la fotografia
testo
presa
prima dell'incendio,
questo
difetto
non
rr.
si
incontra.
XX, in Nnmeros
principio della
II]
735; e
il
de
eo-, populus-).
La grande
iniziale
al
r.
28
Hom. XXI
737).
Col.
tuam pristinam,
qtiae
mercedem
me
con-
bis
certum
es/,
10
pr
bis, (\ue
me non bene
gesta sunt.
Pro-
&.
ideo
utrum per
meam
in-
oboedientiam an
cata commissa
15
sive
ali!
pw
illius
neglegentlam pec1)
snt,
Beelfegor 2)
cuilib<( idolo,
pr qualitate
si
scili-
princeps
non
defut,
&
20
in
to,
&
in
spre-
to conscientiae retinaculo,
praeceps
facino-
25
re commissi.
Nec mreris
sane,
si
Angelo
iu-
dicimus venire
cum hominibus ad
(1)
(3)
Prima
dell
t
e
>
(3)
mano
da:
demtaxat
<
La seconda
131
1):
Quia ipse
seniorbus
cum
cum
prncipibus eius.
Ostentan-
do
&
si
in
illis
culpa
est, desi-
n*
ira
Dd
a populo.
Deb*
igitur acrior
tribu-
&
35
&
duces
nostri.
:
Propterea enin
Scriptura dicj7 2)
& obtempcrate
40
eis in
omnibus,
ipsi
enim
quia
cum
vidssA:
Fines
flius
Eleazar,
fllii
Aaron
sacerdotis, Israhciitem
quendam
ntroire ad
sirnsmate
4f>
in
manu
stibulum
derit.
&
pfo hoc,
inquit, dix>'/
iilii
Dnminus ad Moysen
Aaron, sedavit
iracundiam
meam
3).
haec acdiflcaverunt
priorem populuw,
tibi
re-
60
demptus
es,
cui de
cor-
&
vides Isra-
Col.
tew mcrctricibus,
idest
cum
diaboli-
p?>"cute,
vam,
et penitrans, illum
tem deaeca, ne
nera.
10
ultra concipjife,
&
maledicta peccatorum
bolis Israhelitica
castra contnmin&.
hoc enim
si
facias,
continuo scdabis
fu-
exterminato a
fomitcm pecmuliiu-
15
cati,
qui nunc
vulvam Madianites
ad
ut inveniamus
paratum sempcr
is-
tum
20
epiritiim,
ipsa,
&
semina
& conceptacula
(1)
(3)
jMia
III,
U.
-
(8)
H.
Tum.
XXV,
lO-l.
Eatbr. XIII, 17
132
torum, au propitiiiH
tat
nobis Dfcs
pw
veruoi
Fiiiiem dnminiim noslriim lexiim Chrts^um, cui est gloria in fuiciiH 8^e/<lorum.
Amen.
EXPLICIT OMELio
20
XX
INCIPiV OMjL/rt
XXI
Numerati
lo>;imii8
;-J0
qxnd
in
&
priore
quidom
lectione tem-
ne aliquid ctiam de
Hecunda dinumerationc dicercm(^s.
.'i5
Scd conveniens
voi
ent
omissa
1).
Igitur
e,i<
4U
tiam delictorum.
Secundus nunc
numcrum, A quod de
iUis pri-
45
postca enim
plebs,.
nu
TAVOLA
S.
LII.TJII
(hwrnlario 1461: 68
Gregorii
Magni Moralia
OTTINO
IO e 62.
F.
I.
in
Job
S.
Columbani
Regula coenobialis
6.
G. VII. 16
Ms. di
ff.
29;J (colili
f.
ohe nel
set-.
il
XVI
n.
li
numer,
che mi-
Cic.
fragm., Bibl.
lobh., p. 21
e p. 177)
Il n.
25
(p. 6)
sogn l'ultimo
mirano 35
248),
mm.
320X-*26.
i
Enchiridion
righi.
Contiene
in ole-
la
fine
della
prima colonna,
tre
e un e8.ametro di chiusa:
f.
r.
Libcr
s',t)
Columf.
Obtulit ut
2f)4
Monachorum Congregationis
si
Donde
dedu<'^
cho
(cf.
G. Rossetti,
ricordato
numero 2h
dove
la cifra k,
nell'
come
di
Rcbin illmtraJo
in
dove
egli lo dice
consueto,
del
agghmta.
il
Ma
invece poi
portn
il
inventario
diplomi
degli
il
anni
c()dito,
893,
895,
896),
si
vero che
1461
nostro
codice
n.
68 (A. Peyron,
Agilulfo
nffii-He
wiisa che
(I) .''i^'TiiTa
min
It-ttcrn, riiHchiiitii.
133
ritur
deduce
il
termine ad
il
Nell'altra
tivvola,
f.
LUI, presentasi un
41
r,
sjiggio
d^l
qnem,
qU),
si
pu
in
qualche
modo
il
sospettare
termine a
e riprodncesi
anche
l'Ofe
ed a credere che
alla
met del
sec.
IX.
11
non
cod. G. VII.
per dimostrarne
la
somiglianza
(').
identico,
ma
testo.
di Agilulfo, se
anche
la
mano
le let-
ci significa
Ritorniamo
erano
per
dire
che
essi
stati notati
da A. Peyron,
Ciccr. tYaffin. p.
177,
l'esempio spettante al
-
periodo
794-819, presso
tolto dal
f.
u campeggia la
il
Amdt
Probabilmente
puro
tre
rr.
seguenti.
108-114
Il
corrisponde a S.
genteo.
Grogori
4 spicca
:
il
nesso
NJ
in
col.
f.
1.
(Jligne
LXXV
f.
[Greg.
col.
I]
il
4 u corrisponde,
ivi,
7.
(Migne
loc. cit.,
ivi,
515 -
6)
Quello desunto da
(Migne, loc.
Il
cit.,
41 v corrisponde,
col. 73.
Auree sono
le lettere
T
E R
599.)
etc.
carme ObtulU
preso da
f.
294 (293)
v.
e cos pure
due
que-
TAVOLA
Fol.
1
LII,
verso
1)
R.
VERENTISSIMO
5 et
Dudum
in
3),
frater beatissime,
Constantinopolitana urbe
10
cognoscens,
cum me
illic
Sedis Apo-
&
te illuc iniuncta
pr causis Fidei
omne
15
in tuis aurbus,
quod mihi
de
me
diaplicebat, exposui.
Qwwm
sum
postquam
celesti
Ape-
20
(1)
(2)
(3)
Sopra, d'altra
mano
antica:
<
Canio
>
nitatig
134
8ed inolU
me
conouetudo devin[xerat
TAVOLA
Fol. 4
LH, 2
verso
Ik
T
ER MULT08 8EPE
1)
quidem
pro-
MoyBen,
alii
unum quemlibet ex
suspicantur. Quia
enim
in libro
Oe-
10
Beor
in
rognum
buo-
cessisse describitur,
morem
profecto sacri
15
aolet
TAVOLA
LUI,
Fol. 41 recto
INCIPIT LIBER
.m.
BeatUB
lob ad mortem
petitus in temptati-
ex verbere, et
antiquus hostis
unde
se
bona eius
autem quae
in
cum
dicitwr
<Uii
1):
Factum
est
cum quodam
die venissent
(1)
(S) lab.
Il, 1
3.
dal ee.
XV.
Bpecta elu8, ut diceret
185
Unde
Dominus ad Satan
Fol. 294
Obtulit, ut
(293) verso
magnoqu
patroni
nempe Columbae
floreat auxilio.
quem
3
o.
vn.
la
16
1)
Folio di riguardo,
hunc librum
Boniprandus mente
libenti
Columbae, eximio
patri.
Die
veniam
segue, di
mano
del sec.
XV
sermones
3).
14.
Eiusdem ExortationcB.
Eiuxdem Exortatio de
penitentia.
TAVOLA
(
LIV,
21
)
Inventario
1461:
ff.,
180X245,
che,
descriptus
d'altra
sub
numero 21
e al margine
inferiore,
ebbe
un po' danneggiati
mano
del sec.
XV
:
Co-
primi fogli
com' detto
lumbani de Bobio
Non manca
sul
margine superiore
stiti.
Si tratta quasi
f.
anche
l'altra solita
il
nota
Liber
sctj
ma
vi
fti
Sul
1 r., al
margine superiore,
omesso
numero, perch
Monachorum Congregationis
eancti
resi-
capisce,
come
dentum
moncw^mo
Columbani de Bobio,
Ut. L.
(8)
mano
del ec.
XVi
<
Exortatlonea
Corretto da altra
mano
del aec.
XV:
epiUola
>.
La corrispondenza
col n. 21
dell'Inv.
186
1461 f gi
218.)
Questa epistola,
scritta
la perdita di
210);
I,
dal
Il
Seebass
21
si
indica invece
il
n.
47 della
del 1461
b.
parte
cosi:
n.
descritto nell'Inventario
512,
r.
Fol 197 r
:
200 r Cerimonie
in
la
patris
liturgiche,
Hi atfectus
.
unum
prima
Carolum regem,
coUecti citius ad
voluminis
mano
Poi.
1
r.
termina.
faccia
altre
mani
codice contiene:
Pauli diaconi
edizione
del
ExpoConidi
si
annotazioni.
al
sitio
Regule
8.
Benedicti.
Nella
non posteriore
si
cadere
ma
pu ascrivere
si
Casini,
1880.
IX
X.
1
352
360
[L.
XII
in.],
ma non
il
nostro.
L. Traube,
in
ambedue,
Akad. 3
CI..'
XXI, parte
3,
p.
2 rotondeggiante.
Ma
gue due
al citato cod.
cosi egli
si
ma
ci
sommaria
poneva
il
il
non pu essere
dipendenza verso
la qual
l'et
del ms. al di l
tesi
anche
E.
Winkelmann, N. Archiv V,
il
H Traube
attribuisce giustamente
r.
nostro
Come
il
foglio di guar-
IX.
Fol. 192
De
tacitumitate.
Fol. 192 v
dia, coU'ndice, la
pergamena
un
di Probo, e che io gi
441),
pub-
Lodovico
il
Pio (Boretius,
Tot.
XIX,
ed ora riproduco
rum
I,
651],
che
hon elenca
nostro
ras.,
fra quelli
usufruiti.
Questo
1 r.,
in nero
il r.
Inciptf,
Ueber
ztoei
Turiner Hdd.
des
Capitulare
Monaaticum,
N. Archiv
XIX
che l'uno e
1
l'altro
Fol.
in
La
iniziale 0, al
rosso.
Incipit
Nel
fol.
195
Expliciunt
in
per epistolae
DUmmler,
il
II,
le
lettere
sono
toccate o
rosso
nostro ms., da
:
creduto del
28:
in
giallo, o in violaceo.
ex.
cf.
N. Archiv V,
XIX,
Fol.
Iste liber est
recto
lustlne de Observantia Ordini sancti Benedicti
numero
21.
REGULAE
Sancii
BENEDICTI ABBATIS.
OBSODLTA,
&
inclina
FILI,
PRECEPTA MAGISTRI
tui,
aurem
cordis
& ammonitionem
compie.
pii patris
libenter excipe,
&
eflBcaciter
M
|T]
Bea enim
Prima
phl-
Tercia
/.</
10
Nam
huU'm
derivatur ab eo quod
latine
greco,
15
Primum
qinfloiii
quia
in
co seni
1)
parvulos quasi
fliios alloqi(/t()-,
dicw/s: Audi,
fili
mi.
20 Unde &iam
fit,
malnrui rarniii
\dest
meretrcum, hereticor/n
atei
il
Secds
liber
iam
a vanitate inchoat
vanitntum
dicf/fs.
Ek;-
26
clesiastes, vanitas
& omwia
Twtius vero
(2)
dinoni tenens
plinae, dxit:
Beucdictus, no/ ignarus ecclesinsticae discio Ali, pra<?cepta magistri, idext aicut Salomon
BSCULTA,
30
in
primo suo
&
ipso
pnrvulum quani
flliuni
aWoqidtKi; dicendo
2
Fol. 195
vcrm
LXVII
in
&
&
LXVin
LXVIIII
5
Ut muffulao,
Ut
volatilia in Nata/c
Domini
&
in
si fuerit 3)
un
vero nen
fuerit 3)
unde
maneat
expliciunt capitula
incipit episma pauli diaconi
ad karolum reoem
religionis dojwno kaexi-
10
Theodemar
guus
tui
&
aetema
Donino
salute///.
A per
sumus exultatione
qwe nos^ram
gavisi,
duw
valentesqwe esse
(1) (S)
L*
Ls
. .
. .
corretU In
ggiunt.
di
prlm
iniio.
(3) (*)
Corretto d
fnerint .,
Corretto da
mnent
cognovimus. Nec
inino[ri|
138
Anm
illares
de virtute
exoolere
in
addiciitifcs (1),
offertls.
Qua de naw
et loculenta
illl-
quam
11
In flnem
TAVOLA LV
(Inventarlo 1461:
88)
S.
Hieronymi Explanatio
OTTINO
48.
in
Danielem
a. V.
3.
Como ommariamente
dei codici superstiti, n. 42,
accennoasi
il
nell'Inventario
quello all'Apocalisse al
f.
47
di
r.
f.
ms. fu danneggiato,
I
ma
sctj
r leggesi
Llber
:
primi
ff.
sono contorti
molto, sono
i
88 Columbani de Bobio
liber
e al margine inferiore
macchiati
ultimi
in
ff.
d'acqua,
In
ma non
il
Iste
est
primi e
gli
generale
codice peraltro
pu
dirsi
ancora
latato
dentium
ficrptus
in
monastcrio
n.
sancti
Columbani de Bobio,
i
servazione.
sub
88.
Come
al solito,
Misura 2G0X175
di
consta di
ff.
113, oltre ad
fine.
un
f.
aggiunti.
Il
carattere
un
forma
IX
genericamente
corsiva. Alcune
;
mano
del sec.
XV
IX X.
Vi comparisce la
;
lume. Altra
mano
secolo
stesso
vi
fece
alcune
sono aperte
anche
la
aperta
la
la
sviluppate
e lontane
videlicet:
in
Da-
pur preferendo
la fine del
IX
il
secolo,
non parmi
decem visionnmeiusdempropkete.
Johannis Apo-
Eiusdem Explanatio
stoli.
in libro Apocalipsis
Rappresentasi qui
il
f.
IO
in
-
recto,
che
contiene un
brano del
Commentarium
Danielem
510.)
(Migne, PL.
XXV
r.
[S.
Hieronymi, V] 508
i
In rosso sono
16.
rr.
Q de
PL. XCVI,
Il
r,
(1)
La
iilllaba
139
Fol. 10 recto
1
Non erga
fortuitu quos-
cumqwe
citu suo
A ad bella
promptissimos
1),
ut
damna
& Abde-
raittuntur in
fornacem et cadent
ligati sunt,
in
mevincto4),
dium
ignis praecipites.
&
in hebra-
Benedictus
es,
et lau-
dabilis, et gloriosum
nomen tuum
omnibus, que
in
saecula,
quia tu iustus es
in
fecisti nobis, et
5).
Quando
diversis
praemimMc
augustiis,
ex
toto cordis
hoc loqua-
mur
quod
ludae in omniet inique
scriptum
est:
flliae
20
bus iudiciis
tuis,
Domine
6).
Peccavimus enim
1).
egimus recedentes
te
&
deliquimus in omnibus
Babylonem
ut propter
sua vitia punirentur. Ergo quomodo hic ex persona populi loquuntur, ale illud Apostoli 8)
legondum
est:
Non
enira
quod
volo,
hoc ago,
25
&
edera, que in
eodem
Quontam, Domine, imminuti sumus plus quam omnes gentes & sumus humiles in universa terra hodie propter peccata noytra, et non est in tem-
propheta
&
neque
oblatio, neqite
80
coram
si
te,
est,
sanctorum virorum
& quando
tio.
in
&
obla-
Capitulare Papiense
La pergamena
qui rappresentata,
alla
passata
dall' Ac-
me
Biblioteca
Nazionale,
vi
(1)
(2)
Le
lettere < bb
f
>
furono di prima
di
mano aggiunte
nell'interlinea.
P.
La
>
aggiunta
prima mano.
in nesso.
(8)
(4) (6)
(9)
XCVI, IH. Dan. Ili, 29. Rom. VII, 19. Dan. Ili, 37.
La
Leges
faccia fotografata
140
1,
contione
la
fine
( 14) del
320,
Hann.
1883; JU.G.H,
Leges
I,
233,
12-8
Capitulare
I,
362
A. Boretiua et V.
II,
Knvuse,
Ccijritnlarm
g sono
corsivi,
regum Prancorum
e di seguito viene
il
62,
elementi
IX
ex.,
senza
voler escludere
Conccmin getifralw
823
(?),
(Boretius,
(npUularm
sec
in.
in cui US
commitatu stare
debA.,
si
vero necessitas
itineris
altquom
q/wd
si
que
vacoug appareat.
Placuit
nob
ut liec capilitla
domnt A
con-
&
compona^, sic/
in CaptVuZ/.s p-<?dictl
domni' avioni
noxM
anno
Capilula.
1)
V/um
hoc
enm
In
tam narvo
quod potuimus
sit
ad
Ilbcrls pcrsonis
ad consolationem eorura
fldelitatem
A ad iUorum
16
eorum
benefl-
ea
ad vindictam 20
traditi
non
personas nostro
ut in potes-
concedinit(.<!,
tate
ambo
rever-
volumus cunctis
llberis
TAVOLA LVI
(Inventario
LVII
1461: i30)
S.
Benedicti Regula;
Hymni
et
OTTINO
67.
et cantica; S.
Columbani
Regula
Instructiones
G. V.
.38
Ms. di
al line.
ff.
130, oltre a
ce.
due carte
di guardia, mutilo
il
consueto indice:
Misura
superstiti, n. 61,
In
hoc volumine
infraacripta continentur:
Regula
et
Hymni
(1)
D'altre
mano non
Cantica propria et
f.
141
pomuniB. La
<Repriila
f.
principia al
r,
il
r,
se presenta
46
primo
d'arcaicit, ci
dipende dalla
dei quali
1,
FU
dello scritto.
379, n. 6346).
Lodovico
il
Quanto
all'et
del
codice,
non
si
pu accettare,
regum Franconm
344, n.
170 [MUhlbacher,
Reg.
Esso piuttosto da
al
attribuirsi alla
cf.
il
Une del
3.
sec.
IX o
principio del X;
il
ms. G. V.
Probabilmente
nostro.)
Fol. 81 r
Regula
8.
Columbani
non questo
(Mlgne, PL.
LXXX,
209)
.
Fol. 90 r Fol.
Eiusdem Serr
322, che
125
Eiusdem
cit.,
La
postilla al
sec,
f.
64
v,
Il
a giudicarne
dal carattere,
sembra del
il
X-XI.
mano
:
del sec.
XIV.
Questa
mi
fu
comunicata,
col
permesso del
Al
f.
r la solita nota
,
scriptus
Il
Banhister,
dove
la
cifra
aggiunta.
n.
Questa data
riferisce
naturalmente
alle
postille,
non
al
f.
r. (cf.
Peyi
Si
rr.
danno
1-3; al
seguenti saggi.
r.
Fol.
1
r.
r.
In rosso sono
il
l'iniziale
A. Al
18
comma
e
Di questo ms.
gnato G. VII. 16
si
si
tocc
discorrendo
dell'altro
se-
(t.L).
divisio
sul
margine estemo:
postilla
comma
W. Gund-
sono
in rosso. Ossei'vo
liber sctj
N. Archiv,XV, 1890,
I,
Bobio
Fol. 64 v.
Termina
l'inno
Rex
gloriose
60
164, pubblicando
di S.
(p.
180-2)
Repertorium
I,
Colombano.
272, n. 4534). In
questo
di 8. Benedetto
non
fu
f.
sono
in
rosso le iniziali H, Q,
r,
(rr.
1,
r.
10, 21) e la
didiscalia
16.
Fol. 90
r.
In rosso al
2 le parole
).
DE,
r.
rr.
18 (INCIPIT), 20
al
NITATI8
Fol. 72
La
(rr.
primo rigo
B
regolare
;
10,
18) e le lettere
AN
la
UT SUPRA.
TAVOLA
Fol.
1
LVI,
recto
lustine de Ob-
servantia Ordiwis
aancti Benedicti residentium in laoBOsterio sancii Columbani
de Bobio scriptus
sub numero
130
1)
NOMINE DomiNI Nomi TJFsU CHRts. INCIPIT PROLOGUS REGULAE PATRIS EXIMII BEATISSIMI BENEDICTI ABBATI.
Ausculta
2),
Ali,
praecepta magistri
&
inclina au-
re cordis tui
& admonitionem
pii patria
libenter
(1)
P$.
XLIV,
11.
(2)
142
excipe
&
elficacit*'-
compie, ut ad
eum
yit'r
oboedi-
10
Ad
te
dirigit((r,
domino
ma
16
in-
debA aliquando t
metuendus iSnminnn
20
iratiis
eum
Exurgamus ergo
1)
&
2b
de bonis suis
in nobis
parendMm
est, ut
suos aliquando
Di fronte
al
r.
divisto.
2
Fol. 64
verso
2),
ipsura
nam
bone
caelitus.
Hi pr
te furias
hominum
saevaqwe verbera.
la,
patientiam.
quae tu
flu-
nam
Amen.
A corona
praemii
4)
blandimenta nOxia
sustullit viriliter
a&ema dona
possidA
(1)
<2)
(3)
(*)
le lettere
dia
fUrano
apposte nell'interiinea.
fine del rigo seguente.
143
noto, mu8icali:
quam
vcnerandiia
tans p^isti,
modo
Victor
ideoque supplices
ut inter-
exoramus
codas pr nobis ad
Deittn nostrum.
dominum
TAVOLA
Fol. 90
LVII,
recto
faciam voluntatem
meam, sed
me
misit Patria.
DE PERFECTIONE MONACHI.
consorMoq^r multorum, ab
alio patien-
X.
ut
ab
tiam.
Unus eum
maniu-
vult.
Lassus
ad stratum veniat
1),
ambulansqf( dormit*.
credat
15
ille
cuius
offltii
est oboedire
&
& ca&era.
FINt7
REQULA
20
COLUMBANI ABBATIS AD JIONACHOS DE SEDE. IN NOMINE SanCffi TRINITATIS LIBER EPISTOLARUM SanCtl
INCIPIT
COLUMBAE ABBATIS
TAVOLA
Fol. 72
LVII, 2
recto
AStiphona
intercessio
elis
te
rogamus,
& pttimus
ut
archangelorum
sit
&
&.
Domino
5
ad
altare,
& appareamus
ante Salvatorem
et
Do-
&
Potestates,
Quemchcrubin
2)
&
.1)
La
corraione d*
<
e>.
(3)
La
<
>
t inaerta.
144
qui
re^as
10 A.Vliphona.
Do);i/ni,
benediin
ITEM ALIA
Sanclm, qui
in spetiae
columbe
15 AlfUphona.
&
nos
ALIA
&
ne nos inducas
in
temptationem,
AStiphonn.
dixisti
:
Domine
pusillis
20
cum
a Dono qui
in
fecit caelun
A tcrram
A.'bltiphona.
Nlnivem
civitatc!.
ITEM UT SUPRA
Vini
TAVOLA
{
LVIIl.LIX
1461:
151
)
Inventario
lonae Vita
S.
Columbani
OTTINO
41
et
discipulorum eius
F. IV. 26
Ma. di
ff.
25, oltre
a un
f.
di
guardia
al principio,
offert,
sec.
XIV, e
altro
riguardo
Sul
incirca.
f.
Une
mm. 200
275
che detto
ms.
rest
ncll'Inv.
dei
il
presente
si
Per
l'identificazione cf.
quasi illeso
nell'incendio
appena
pu
macchia d'acqua.
Al
f.
r:
Liber
sctj
minuscolo di
questo
ms.
non elegante,
ma
tosto comincia:
Co-
regolare, rotondeggiante.
tale rustico, in rubrica. I
I
Le
didascalie sono in
capi-
lumbani abbatis.
Domm
e.vimm
che
la lettera di
Fo. 35 Versus
a XV)
sul
margine
inferiore dell'ultimo
Il
di ciascuno,
libro tutto
d'una mano.
Fol. 36 v
.
.
Per
pitale
nome
di Amalefredo, in cadi
Vita
S.
Athalae
S.
Fol. 42 r
Vita S. Bertulfi
Fol.
Fol.
rustico
poco accurato,
stentata imitazione,
49 V
Vita
Eustasii .
58
Miracula
Evoracensia
(Faremoutiers).
Fol. 70 u
Versus de
I,
del
medesimo
lonae
206,
1387
Vita
Dtlmmler, N. Archiv X,
Galli auctore Walafrido
di risguardo
finale),
334-.5).
Fol. 72 r
verae et Lipsiae
104),
mentre
descrive
il
S.
Stmbone.
f.
Sul
del
v.
in.
H. Jackson
f.
126 r
(f.
tratto
musicato
sul
in
The mss.
of the R.
6,)
of the
Vita
S.
Columbani {TranSect.
che proseguono
126
saction
I,
Irish Acad.,
XXXII,
C, part
testo
finisce al
f.
rubrica:
Galli .
pp. 55 -
de
miraculis
sci
e Krusch,
al
giacch
non
lo
al
vide.
L'attribuzione
Seguono
versi d'offerta
tibi.
secolo
in.,
piuttosto
secolo
IX
X
sia
paro
Virgo Maria,
accettabile.
da
hunc Amalefredus
libruni m,nctoque
Columbae
identificarsi o col n.
571
del
Catalogo
145
Il
dove
ni rlrtrdi,
tratto:
'A'
Explicat
r.
Galli .
Il
testo
corrisponde
Bons'altra particolarit
OffrcRi nella tavola
una
LVIII
in
vita S. Cnliimbani .
la riprnilnxiniic dei
fT.
alle pp.
25
.'ta? r.
4 di Krusch.
La
sottoscrizione
20 v
da Kiiisch, un tempo
tuttavia la
e 101
r.
roHo la didaRcalia
DE
fi,
10,
scritta
ari
ALlTUilf
11, 18,
parecchie
iniziali (rr. 1, 3,
da mano
differente,
nono toccate
in
r.
rosso.
Il
testo
r.
8-211,
ai rr.
22.
come
in altri
che abbiamo
numeri
1-11;
14.
Il
rosso
rr.
al
r.
non dice
alTatto di
Krusch
(/Vjj-
codice.
Il
IV, 812
r.
20
18,
r.
70).
Iff,
ff.
29
t),
58 r
Nell'altra tavola,
LIX, prescntnnsi
58 r e 125
r.
riloviisi
Ma
esso ha gi subito
14-17,
dei
l'ex-
Vita
11
S.
Eimtnsu e
Mracuin
rapido, noi
piti
f.
101 r
;
f.
questii
mutazione apparisce
cio nell'ultima pa-
EliomcctiMa,
assai
accentuata nel
126
r,
rosso
(rr.
21-2)
TAVOLA
Fol. 29
LVIII,
virm
construxf/.
Tantum vlrum
D/'l
cmnqiw
supproma Invcnit
ut quos
inpunitntcni mcniIsHO.
ftiltus
Noe
qui
el oImj< doctrlnls
tra-
cnli*i
multi
Dd
ab omnI
Ad
liaec vlr
Dd
Inqult:
So
1) polll-
ndminiculum
p-/7(?l>eri,
et vademonlo.
ac probaturu
in
omnium
rod-
Reno tamen
nuciipa-
dum
Accanto
si
al
r.
17 la postilla
fpont^iotiiis .
che
accanto
al r. 21
:
la postilla
usnm
che
si
riferisce
vademonlo
del
testo.
alla parola
cxperimcttto
(1)
Errore pen
SI .
14?
2
Fol. 101 rcctn
1
peclltnntl
Hubventum
Il
XXXVI
XXXVIll
conversa
XXXVII
retltuta
XXXVIIII
In lapide!
XL
Mutus
XLI
XLII XLII
1)
Puer contractus a
debilitate liboratiis
IO Cacca Inluminnta
XLIIII
XLV
2)
XLVI 8)
RXPLICAT GKVUula LIBRI ,, 3) 1NC1P( LIBer 8ECUNDU8 Do MlracuIlR SniiGll GALLI CONFE8SORI8
16 iy*eHt8 beatissimi Galli cottidie per ml-
lonf;a lataeque
cum lam
aO tu eoruiidcnt potoHtnte
et ira Intolornbili
cui exorcitu
magno
concitatus, dovastavit
non
minimax partom
torium et Dononsis pagi conHnla dopopiilari 35 cocpit et igni siicccndere. Vlros qulcumque
TAVOLA
Fol.
f)8
LIX,
recto
le-
poona curari
velit,
an triginta ferventlori
traret, rcspondit
ille,
meliiis esse
quamvis durs
in
quam
animam
caelo reddldlt
te
exeniplum
honor, per
15
INCIPIUNT MIRACULA
L'aUlma
agglnnta
di
primn msnn.
che poi
(4)
I loro.
In parte tu rasura.
La
u > correxione
di
primi
>
parola
(6)
Corretto di prima
mano
dai
dnrfaTlm
147
VIRTUTUw QUAR IN MONVi^inST-vlO lAORAOIS MlJl.AIUS SIJIS OSTENDERE DlttNATUS RST. TV if erainisse lectorem velim me superius fuise pollicitu)/)
l)o(/Nu8 FA-
20
et devotione
est
demon-
Cum
26
libui|t
com]mcndare
morui honestateni
ita saiic^os
insinuant et
suos
animum
vel au-
10
nec a
rugata
fronte percurri.
Ea vero que
15
veritate custodiant et
moderata brevitate
utilia nausiants
men-
tem
offendant.
Obsecramws
corporum meritis
20
EXPLICAT LIBER
SaCrt GALLI.
SECUNDUS DE MIRACULIS
AETERNI GENITRIX REGIS, TIRI, VIRGO MARIA, HUNC AMALFREDUS LIBRUm SanC^OQwc COLUMBAE
25
TAVOLA L
X,
LXT
lonae Vita
S.
Columbani
OTTINO
38.
et
discipulorum eius
F. IV. 12
M88, di
Cic.
ff.
117;
mm. 290X22.5. Ne
p. 220.
parl Peyron,
tro
Sopra
:
il
f.
l'al-
Fragm.
p.
42 e
<
Martin religiosus in
abbatia
:
sancti
Petri do
detto
un
Luxovio
et
Guilelmus) Valot
presbytcr,
oius
148
rome,
dirti
Lnxovii
familiaris
in
p.
p.
152)
sulla nascita
finisce
8.
del Santo.
Bohinin
quindi
cia, col
iierfio,
mentre
di
Coinmbani
domi-
titolo,
la
vita
Colombano. Riproduco
;
nica undecima
mensis
octobris,
anno ut supra.
quest! facciata
(Krusch.
pp. 66 - 67
ed.
1905,
pp.
Columbae
.
152
.H),
(da
Explicit ) sono
in rosso.
in rosso le iniziali
A, 8, A,
Sul
primo
non numerato
si
(ora
macchiato
al
ai rr.
6,
8.
legge,
mar,
Fol. 4 r
zialo
La
grande
ini-
gine superiore:
il
Liber 150
f.
sctj
Columbani de Bobio
:
R
:
contornata a
che finiscono la
che
si
ripete al
r.
al
margine inferiore
sancte
Iste
parola
txrso,
UTILANTEnt
:
il
testo
liber est
monachorum Congregationis
Justine
in
con
il
che
costituisce
p.
f.
il
151). Al
margine superiore
:
di
numero
stessa
ron,
l.^O.
numeri,
ambedue
casi,
il
furono dalla
Liber
sctj
64
mano
aggiunti, e ci secondo
Bibl.
solito (cf.
Peyf.
Columbani da Bobio
11
Cir.
Fragm.
grande
iniziale
;
del
in
f.
Lo sfondo
gli
in violaceo
sono
una riqua-
verde ed azzurro
sfondi di
alcuni particolari,
come
della riquadratuia
delle
lettere
minori
ATIJS
nel
minori.
Il
testo :
Incipit
Aepw<ola
Domini eximm
ERGO HIC
sono
costituiti
da
linee
rosse,
come
La
compie
la parola di
Dominis
questo
Giona a
Waldeberto et
vita
di
lettere e
della
ri-
Bobuleno patribus
S.
ai
ma
il
mordente verde, e
riflesso della doi"a-
appena
tura.
si
pu distinguere qualche
in
Sono
nero
le lettere
E
S
locando
parisce
il
libro in posizione
esso
ap-
invece
chiaro
tav.
il
e visibile
mordente
verde.
T BEATUS COLUBANUS
Si avverta poi che queste tre ultime parole, estra-
Offro nella
LX, che
codice presente,
non
nee alla
sec. XI.
vita,
come sembra,
nel
numerato.
furono
*
in nero, pi cupo,
la
postilla
del
sec.
XV
mo amanuense
dimenticate,
e cio:
Vualdeberto et
men
f.
facile
:
a leggersi.
Bobuleno patribus
Continua
gentis
1.
il
testo sul
6 w
p.
illius
2).
r.
(Krusch,
47
ed. 1905, p.
164
di
antichit,
attri-
I,
all'inizio del
secolo XI.
Con
ci
Al primo
tolo,
in
del
f.
49 v termina
in
il
titolo del
n.
capi-
conferma come
di
l'antichit
rosso,
come
rosso
il
XXXIII. La
maggiore
potrebbe
grande
contornata
in rosso,
pensare.
Offro nella pagina recto del
scritto foglio
f.
resta ancora
1
un poco del
riflesso aureo.
che segue
al
dedi
Al
f.
51
62
rr.
h-
17,
(Chevalier,
Re-
1905,
p.
145,
14
146, r 9)
un esempio
di
199, n. 333.5).
Fol. 53 v
Explicit liber
primus
Ortn-s
feliciter.
il
carme
Hihcrm'a (Krusch,
cam.
'
Fol. 54 r
turbis.
149
me
et
cf.
per esempio
f.
r,
20
r,
36
Huum
pape
II],
.SV
Incipit
40
II.
',
41 r ec<'.
consideremim
(Mignc,
/^ LXXVI
1275-81).
Al
f.
Le
iniziali
ma-
mescolano
riesce
alle
capitali.
quadratura.
Ma
la
vede.
a darci un buon
Danno
risalto al
gruppo
sempre
di imitazione.
clt.,
Sono
in
linee
rosse
con-
Krusch {PasMinnes
hifitnr.)
p.
43-4,
nella collezione
il
descrivendo minutamente
ma--
da due
linee
Fol. 63 V
Explicit Omilia.
vita
di
8.
Colombano, rimandando
fermo
il
secolo
XI
le
abbatis et confcssoris
f.
questa vita
inizia poi al
64
r,
Vitae aanctitrum
Columbani Ve-
al
sec.
XI avanin ros-"
zato.
HO, di
sono generalmente
of the R. Irinh
Acad.
XXXII,
al
Sect. C,
sec.
Part
I,
p.
55,
XI
il
non
vide.
ber
sctj
Columbani do Bobio
il
Menzti
il
numero
:
del-
carattere bobbiese
testo comincia
Cumque
mento
che
il
quindi penso
nostro
ms.,
Krusch
ritardi
troppo la
si
data del
locum
Atiila
(Kruscli p.
il
US,
e nell'edizione
II).
del
1905, p.
230
e.
del libro
Fol. 70
xi
Non mi par
facile
Vita S. Bortulfl
n.
I,
Qiinm prnnrlnra
Fol. 79 r
(Bihl.
hagogr,
I,
il
195;
(ivi,
1131).
che probabilmente
n.
nostro
nis.
va
identificato o
(p.
col
415, n. 2773).
Fol. 8 r
Miracula quae
in
313 o col
n.
57 dell'antico Catalogo
68, p. 72).
monast^M-io Evoracis
Dominus famulabus
suis estendere
yl/<-
non poepoca
dgnatus est
Fol. 101.
(liihl.
Versus de Bobuleno,
I,
tremmo
trasportare
la
data del
ms.
il
ad
ciclo
un
cornm ex genere
mler,
A^.
kaffiogr.
206, n. 1387
sec.
Dtimi
posteriore
dei codici
Archiv X, 334-5).
virtutiiius
Sono del
XV
108
ff.
107-14 de
genia
si
sancti
Columbani, Quoniam
al
f.
Da
illuatraio,
Un'altro
sul
f.
aneddoto principia
r,
il
f.
r,
chiude
116
quale
ultimo
:
supplito
di
mano
del sec.
XV
e chiudesi con
Explicit tranrelatio
Da
Le
questo codice
si
riprodussero
if.
t)
- 4 r
slatio corporis b.
Columbani a Bobio
a
[Bo]bio, ubi
in
Papia et
nella tav.
XV
ipsius
corporis
p.
LX =Kru8ch
codice di lusso.
migliori
20',
LXI
pi
ai
1905, 145
quindi
manca
e a Boijoleno
LXII
p.
66-67, 65
1,
(ed.
1905, p. 153,
Col.
I,
r. I,
modo
il
codice
152,
5-6)
p.
Vita S.
r, 1)
r.
lib.
tutta
pagina
LXIII
p.
67 (ed. 1905,
(ed.
154,
p.
Vita,
2
r.
sono
cipio,
le
f.
iniziali
LXIV
pp. 106-7;
190.5,
220,
10-221
6)
r,
f.
54
r.
Le grande
iniziali
sono
Vita I 30.
L'ultima tavola,
8.
LXV,
tolta dall'Inizio
26).
Luca (XIV,
160
TAVOLA
Antiporto, faccia recto.
LX.
Liber 150
sctj
Columbani de Bobio
Jonam abbatem
1)
INCIPIT AB pITA
Dh.
NIS
EXIMIIS
Iste
Uber est monachorum Congregationis sancte Justlne de Observatia Ordinia sanati Benedicti residentium
in
TAVOLA LXI
Fol.
1
recto
praeceptuw
coniciens re[de]batur
1)
liquido
meatu exaberari.
Multum me
Si
enim
me
me
les
et per triennium
4) lintrs 5)
Oceani par6ra
3) vehlt et
Scarbea
io
ob venerabilis Omandi
sufifragium, qui bla con-
ferendum
Sicambrorum errroes
aevangelico mucrone cohercet Erit tamen conmissi operis, venerandi patres, vestri arbitrii 16
cultus, ut si aliqua
minus
rite
prompta decofaleramentis
re faciditatis caruerint,
yesMa
Ne dumcum
facta
meam
dictis
vlrtutes fasti-
20
diose ferendo
mox
(r Di mano del
(2) (2)
<
ec.
XVH.
fa
<*)
P"
mano
scriMe:
aper
La
lllaba
de
aggiunta da mano
del ite.
XV.
(5)
(6)
navis
.. ..
XV,
fti
Similmente:
.Imillter
gena navi
gena* nari*
ll
LXII
TAVOLA
Fui. 5 rrrnn
Aquilone*! sequcnK,
Ut mundo
Sene
redivivu,
late
mundo
Sicqx'
meta omne
noctisq/* peracto
Cursu et Inipletas
Amoenum
redden orbe
madentem
amoenus
satis ex<
Et exterarum carens
bellis
nationum.
incoli t,
dogmate
florcns,
omnium
vlclnarum gentluoi
fide
praepollet.
EXPLICIT PROLOOU8
INCIPIT VITA BEATI
C!0-
DE ORTU ET OSTEN-
TAVOLA
LXIII
Fol. 6 recto
N..
U
E T
natus est ergo hlc
"^
beatus Columbanus
1)
TAVOLA LXIV
Fol. 49 recto
1).
XXXIII
O^ATUS
J_Jergo Columbanus cum
vldlsset. ut superius
Ubi ab Agilul-
fo
Lonsobardorum regc
(H PoiUllla
X\
if)
.
mno
dol floolo
XV.
152
1) est,
ut duri
et
ille
poenea Mediolanium
urbem moraretur,
haereseorum fraudes,
TAVOLA LXV
Fol. 54 recto
IN
ILLO TemPoRE
DIXt7 lexus twrbis
TAVOLA LXVI
(Inventario i461
:
81)
S.
Gregorii
Magni
F. IV. 8.
Manoscritto di
codd.
flf.
157, 24
:
X 23,
di
cui
l'Inv.
dei
Al
f.
r,
alquanto danneggiato
Cf.
consueta
dall'acqua,
ma
il
testo leggibile
p.
Peyron Oc.
i ff.
1-11
1
24 e
p.
179.
furono
XV.
Sul
medesimo
f.
r se-
appartenne ad
legge
:
guono
Versus
in
un
libro liturgico
del
sec
XIV)
si
In hoc
episcopi,
valier,
Susctpe romuleos
(notissimi versi,
II,
cf.
Che-
volumine
infrascripta
.
continentur, videlicet
Gregorii
presbiteri
Repertorium hymnologicum
f.
634,
n.
19950).
:
pape
vita libris
Ili
comprehensa.
Bede
Al
12 r
seti
solito carattere
sermo de eo qui
tuis resurgens,
in provincia
Nordanimbrorum a morenarrabat
.
Liber
81
Columbani de Bobio
il
ma nel
sec.
XV.
alla
munda tremenda
Questo
si
che
richiama
mano
del sec.
XV,
di
citata nota di
r.
Un.
in
81,
un esempio
LUI,
3,
toglien-
conferma,
si riferisce all'Inv.
del 1461.
154 r
provincia Nordannimbro-
rum
(2)
di
prima mano
nell'interlinea.
(2)
Le dae ultime
che
il
153
nericamente
al sec.
cap.
12,
del
lib.
- 52).
Questo
capitolo
fi-
conservati
mano
qua:
ad speluncam
il
eppure
si
la postilla ci assicura
che
XV.
f.
verso
12
di
sec.
XV
esso
trovava appunto
col.
La
comincia
f.
il
vita di S. Gregorio fu
margine inferiore
costituiti
19 con
f.
III
1
verso
1
l'anno
872 - 73, e A.
Ora
ff.
1-11 sono
il
da due
fascicoli,
- 6,
XI - XIII, ma
quella del
7 - 11
ma
non
ff.
1-16, e l'attuale
Migne, PL.
delle
LXXV, 60-242:
20
il
cf.
per la bibliografia
I,
12 sar stato
Il
il
f.
17.
stampe
la Biblioth. hagiographtca
il
f.
543.
svolto, an-
Si riproduce
r,
capitale
consueto,
il
pi regolare ed elegante.
In rosso sono
numeri dei
capitoli,
>).
nonch
rr.
15
B (* Explicant
>
Incipit
Pu
attribuirsi al sec.
in.
piuttosto ge-
Fol.
20 recto
XLVIII
XLVIIII
L
LI
LII
1)
mandat
LUI
LIIII
LV
LVI
LVII
ac peraonaliter ordlnavit
ae voluntariae tribuit.
LVni
LVIin
comprobatur.
LX
Aie
gymnasio
dia-
membra
Domtoo
romanae
quidem mox
ut
aummum
pontflcium feliciaaimafe
(1)
Corretto d'antica
mano
(S)
La
>
154
TAVOLA LXVII
LXVIII
Passionarium
OTTINO
24.
F. III. 16
Mss. di
flF.
232.
21.5X305;
andando
esse in
la
ff.
(176 r - 81 v) a
due
siano
grande
95
i
V,
di cui
ad uso del
prof.
W. Meyer;
cf.
Inventario
codici
Ecco
saggi
offerti.
;
Tav. LXVII,
di
I.
Riguardo ante-
superstiti, n. 21.
serve
La
verso
della
d qualche LXVII,
2.
3).
mano
del sec.
XV,
Fol.
r.
Per
la
consueta annotazione
:
270; n.
3.
1795 (sub
Fol. 36
V.
Chrysogonus m. Aquilejae
SS.
).
frascripta continentur
Passionarium,
cuius initio
LXVII
Finisce la Passio
Eleutherii
I,
hagiogr.
368,
.
:
2451)
principia
quella
S.
Cyriact
episcopi (o
r,
al
margine superiore
Liber
:
sctj
121
LXVII
Columbani de Bobio
e subito
sotto
Istud Pas-
Fol. 95
bt
V.
Passio SS.
Dionysii episc.
Parisiensts,
Rustici
Eleutherii.
Venne falsamente
I,
attribuita a
de
Observantia
in
Ordinis
Sancti
.
sancti
Benedicti,
resi-
Venanzio Fortunato
{Bibl. hagiogr.
328, n. 2171) e
la
dentium
monasterio
Columbani de Bobio,
al
pub-
Come
solito,
le
due
anche B.
rimandano
(cf.
all'Inv. del
Auctorcs antiquiss.
testo
t.
IV, pars
2], p.
ma
il
nostro
Peyron,
Cic. Fragni.,
f.
molto differente,
n fu
Nell'ultimo
da
lui
usati.
turgiche di
mano
sec.
del
sec. XI.
Al
f.
59
r e u-una
lasciati
La grande
iniziale
fu trascuratamente, e forse
da
mano
del
XII,
approfittando
di
spazi
vuoti, inser
un elenco
cui
grande
iniziale,
che occorra
la forma,
in tutto
il
ms.
la
f.
La
si
pu
parleremo
in appresso,
confrontare, per
se
non per
II,
eleganza,
si Il
desunse da F.
19,
183
r.
cf.
il
dopo
poich questo
viene
122, nonostante le
da varie mani,
si
pu
attribuirsi al sec.
:
in.
o
5.
LXVIII,
1.
il
1,
dei Afiracula
- 792), e prin-
indeterminatamente
ma
I
altri tratti
accennano ad et ancora pi
inoltrata.
fogli 176 r
{Ada
181
V furono suppliti da
il
mano
piena,
Mentre
sono
flnit
e lo incipit.
poi tutto
ms. a pagina
questi sei
ff.
a due colonne. Le
iniziali nelle
16-23;
160-76; Bibl. hagiogr. U,
quella di 8. Maria
Florig.,
Ut)
1264-65,
n.
8762) e principia
Ca^inensis lU,
n. 5417).
Ejfiziaca
{Biblioth.
I,
226-35;
/?iW. Aaflr%r.
801-2,
r.
variot
mani,
nonch
le
diversit
delle
LXVni,
76
Si accostano
due
ff.
rispettive et.
TAVOLA
1
LXVII,
riguardo anteriore
Deus
)n
nomine
tuo salvum
me
Passionarum in
cuiiis initio
contineNtur
In
fine
Fol.
recto
Liber sancii
121
Columbani de Bobio
Istud Passionarium est Monachontni Congre|;ation8 sancte lustine de obe^rvantia Ordtresidcntuni in monasterio aanc*\ Columbani de Bobio.
121.
KLIORUM MULTORUM.
vel gerurtur
si
&
sibi et
*
tum
10
durw vivit,
cum &
fruc-
A in
qwtd egerint,qutd
as libenter
Fol. 36
verso
nosM
Eleutherii
furor
regnante do)tno nostro lesu Chrislo, cui gloria in saecula saeculorum Amen.
5
SANCTI CYRIACI EPISCOPI HIEROSOLIMITANI, QUI COGNOMINATus EsHUDAS Qui sui propingnoris 2) A proprie nature * Qf/OD EST* KL MMAS
propriae radices consistens Deits, qui ante creatura mundi eiux
Adam
&
<t) (2)
rirftutej r.
latter
>,
che fU ruchiata.
Errore per
proprii (Rimeria
Nvl ma.
fhtlii<i>els>n
ut*
156
4
Fol. 96 verso
p
quos
tires
ost
notiti
eius
ab
seu in c6elM
numquam
defuisse quo
rediit, in univereis
gentibus Apostolorutn
ut,
mererentur
fieri
Ciirisfl
nominis confessores,
catlioiica post
modum
10
&
(idei bellatores.
quae laetabatur
si
habere
& premiim
transmigrarent,
Unde graiias
15
tibi
&
fuisse
immo
es largitus
exemplum
De quorum
quem
&
be-
ac Paulum
statuit,
in Illiricum,
verum
&.
xisque
modo
Inter
Achaiam per
TAVOLA LXIX,
Fol. 150 verso
cum
ipse
laudamus canente
ambulare
incipit
& modo
in
testis existit.
SonCtf
OTMARI ABBaflS
VI
id. iulii
illustris
femina chrisflanissima
cum septem
filiis
a pagania
Haec in
viduitate
nibus vacans,
flces
magnam
[tonino imperatori
(1)
Le
lettere
re
(3)
La
(8)
ir>7
2
Fdl. 171
rt-i'lo
ciiis,
ibidoi/*
mnpinc
virtutcs cln-
awm
n'j,'iint
Uors [vr
iiiftiiitn
snociiln annciilorui.
Amen.
INCIPIT VITA
uit F.
'
i>iiiiC/K
MARIAK
lieremitne.
& verbo
Zo-
dccoratz/s, qui
ex
nomine Zosimc, me
illu
iiitcr
dogmaticis nliquan-
do detrahebatfo", utpoto
10
licretic/f.i.
Me
Multa enii
int<7/'
unum habcrc
vocabului.
vltai, in qiiibx.'idam
3 Fol. 17r)
verno
rentes,
duodecimo anno
t^atis
iufftrr insatiabilem
mcao
fomicationis iniq(ta<ei.
Decom
septem amplius
pessimum
rem, repcilens a
me omnem
10
nam
lud^s
|
pr tcaauria videbantnr
.
I
Item
in
antea eiuadem
mitne.
4
Fol. 176 recto
Col,
heremitae
recusabam, ut
ajjipliua
adqKirere pessimi
mei
si
deaiderii amicos. Et
hoc no qua-
eli
mieli! et
magnfw
erat arder
diebs
liac
(2)
Forno d omendsrKi
In:
.fere..
(2l
Com-tto da:
curane-..
videro
et
Ifi8
me turbam
aMoTnm Lithdine
mare Tunc
15
interrogavi qiiendam
proximum
featna-
tnichi adatante,
virum ubi
illi
omnes
rent, aiit
illis
autem (respondens
Col.
B
corpus
Nam
1
illis
meum
erit]
cum
ipsis coinmitari
et sordidissimas
vo
raH
te,
tibi
Twnc Zosimas
10
Illa
vero
Ut
ille
qxin
illa
me
Lo
per-
geret, nudiens
meos sermones
abiit.
turpissi-
mo8, subridens
Ego vero
TAVOLA LXIX
(Inncnlario I46i:
iii.'i)
S.
Galli
Ms8. di
f.
93,
267X175, che
parte
I.
La Passio
S.
La
Sanctorum
{BM.
XII
hagiogr.
92, n. 572)
termina
al
f.
motivo per
incirca;
al
verso
and perduto,
:
Monachorum
lumbani
tazione
Fol.
il
de Bobio,
sub
fra
numero 69
il
C'
1 r, al
consueto:
la
quindi discordanza di
foglio
numero
primo e l'ultimo
69
r.
Liber
sctj
Columbani de Bobio
dov' notevole
dello
(
stesso
quaderno. Fol.
Vita
ft.
Nicolai
che ha per
Sicut
autore Giovanni
diacono
na-
rr.
1 -
Prologus
bonis
Pure
16
poletano
omnis maferies
in rosso la iniziale N,
(tav.
che ricorda
la
di F. Ili,
S.
Fol. 88 v.
in divinis
Sermo
(Bibl.
in laude
la vita di
Gallo
hag.
Il,
Passiones
Fol.
questo ser-
486, n. 3247)
sctj
1 .53
61
r,
mone
enino.
fa parte dell'Omeliario d
Il
f.
margine superiore
Liber
Columbani de
Bobio
il
gica principiata al
in
92
r,
numero
nell'Inv.
1461,
169
l'Ottino
dlstlnguondn
fl.
scritto, nella
1 - 60,
ff.
61 -
8,
66 - 93,
ma
SuU'ldentlRcaslone
153
dell'Inv.
221).
il
f.
1461,
of.
p. 48,
diede In facsimile
tav.
r anche
del
La
X
al
Incirca; le
XXII,
u. 2,
come ms.
altre due,
al
sec.
XII,
ma
dlffl-
sec. XI.
cllmento
8,
si
reputare anteriori
il
medesimo.
Qui ora
si
f.
r,
86
r, tolti
amf.
come sembra,
nostro ms.
si
814-6
vitti 8.
Becker,
68)
pili
de
per
detto. Rispetto
al
due
Galli >,
avremo
In ci
un motivo
di
non ritardare
il
nostro
mano-
grande
iniciale
N.
Fol.
recto
N,
5
lisi
me Sanctnrum
aucto-
ritaa
Illa
Scripturarum et praecipue
cia,
qua
Racrflclo oboedlen-
tla pracfortur,
ad nocewltatem
oboediendl constrlngcret 10
prafTceptis
vmMh,
qui ante
quam
for-
a Domino
de ventre BancUficatnn
officio
duin
mnncipnret, de aeta-
propter sordes
vitae incIrcumclBUs
videlicet,
nnm corde
et auribus?
Quia
20
quomodo
iusttcias
Domini
enarrabo, et
asoumam
meum,
scl-
36
quorum
Fol. 36 recto
sancd
Oalli confessoris.
iVleritlB bestissl-
mi Oalli cottidie
per miraculorum
irigna radiant<bu
160
et longe latcqu
cedine
1) miilcentibus,
cum iam
cum
minimam
partem
pagi, qui
ab interfluente fluvio
quoque
flnia
territorltww, et
UxorcH
et parvulos
eorm
omni
In
captivitatem egit,
Peculiis quoqtce et
ta,
suppetlectile Rublafccit.
fructus
habebant, fugerunt
viri
In Rotltudlnem, et
Dei se contulcrfoif
TAVOLA LXX
(Inrentarlo
LXXIII
110)
t4lil:
Hom
Ma. di
al fine.
ff.
i 1 i
16.
ariu
F.
II.
OTTINO
325, oltre al
ce.
19
ff.
di
guardia
al
principio
(f.
Domini
f.
3 r stanno le sotto
l'altra
:
Misura
1-64
o)
piii
innanzi, a
due colonne
col
ff.
rr.
sono
23, qui
ad
'
Liber
sctj
119 Columbani de
all'Inv.
dell'ul-
Bobio
Sono aggiunte
I,
le cifre,
che rimandano
Seebasa.
timo foglio.
Il
f.
Col
f.
mano
del sec.
XV:
:
In hoc
a due
colonne.
Sono
si
altri
quaderni segnati da
t);
I t
XXXIII,
uaquo ad
coi quali
giunge a 817
l'ultimo foglio
Nativitnte Do-
XV. Questa
mini
similiter
pancii.
con
ilio
<
f.,
XV. L'ultimo
tempore
di riaguardo,
Nell'Inv. dei
cos registrato
codici
superstiti,
13,
i
questo
ms.
gli
Rteaao codice,
I
ff.
donde
primo
f.
di risguardo.
f.
Macchiati d'acqua
primi due e
ultimi fogli,
ma non
gravemente
Le macchie cod-
Columbani de Bobio
(cf.
infatti
dero
infatti
Peyron,
Al
f.
r sono in rosso
le
2 V comincia
testo
In
vigilia
I)
La
finn della
parola di corrasione.
161
Si
Stephanus
in
di
capitale
presenta nell'andamento
lettere,
forme delle
negli ornamenti
J e 0, ai
ilio
rr.
7,
Fol. 132 v
in giallo.
col.
b
ai
il
r.
( In
le
presenta punti
Il
) toccato
In rosso,
rr.
i
6-6,
contatto
con
altri
mss.
bobbiesi.
minustrolo
rr. 7-12.
ormai svolto,
ma
ancora lontano
dalle
forme cos
La grande
16,
f.
iniziale
III.
dette perfezionate.
La
95
V,
ha
gli sfondi
verde,
giallo
Non credo
nostro ms.
attribuirsi
rosso,
con variet
di tinte rosse.
di
molta eleganza
i
l'Ottino,
che ascrive
antico,
il
e di bell'eifetto.
rr.
l-H
Farmi molto pi
da
sono toccati
in giallo
cane-
al sec.
incirca o al sec.
X - XI
indeterminatamente.
rino
rr.
6,
12.
TAVOLA LXX
Fol.
1 1
recto
Liber
saracti
.119.
Columbani de Bobio
huius
In vigilia Natale 6
.1.
Domini ad Nonam.
.II.
Item
alia
unde supra
III. Innotescam
gratia.
Kariss/mae. Apparuit
.ini.
10
Omelia
Item mane
ad Titum
Omilia
Lectionis eiusdem.
.V.
Frai>'<?8. Multifariae.
Omilia
Lectionis eiusdem.
.VI,
Actuum Apostolorum.
Lectionis eiusdem.
Omilia
.VII.
Vili
eodem
die.
Villi
Dominica
.X.
In Circumcisione Domini.
Leciio Episiolae
ad
Timotheum
Karissimi.
Fidelis sermo.
Omilia
.XI.
.XII.
Omilia de eadem
Dominica
TAVOLA LXXI
Fol. 56 verso
Ex
muliere
natus
ut te
est, ut
Homo
appellatus est,
Deum
Dei. Accepit
et dedit nobis
vivit et regnai
cum
In
diebiis
illis
1(52
2)
dixit Hiereinin
11:
Domine domonstrasti
mchi et cogno-
vi,
iiji^nus
mnnsuetus, qui
I>orttiir
et reliq/m.
Omelia Lectto
quae audistis
vymnium
est.
Eiusdem.
fn
ut sub p^/-8ona
haec
dici intellegant,
leetione p/v?senti.
Tu
autoii
Domine demonstrasti
hoc
intellegmtf.s
quod pater
ei
monstra-
locjui et
ostcnderit
illi
studia eoriim.
15
Sequit'r. Et
Qui pecca-
tum
no>j fecj7
Quia cogitaverwn*
sup*")'
me
Consilia dicentes.
Mittamus lignum
pane
ait 4)
:
eius, Chri.^/m
Elgo
sum
pa-
20
de caelo descendi,
sive conteramus
amplius..
eum de
scolus
terra viventium, et
nomen
non memoretur
Hoc
enii
ut
nome
Tu autem Domt'nc
Sabaoth, qui iudicas iuste, et probas renes et corda 5), iuxta adsumpti corpo[ris
Quatern(.s
.
VII
TAVOLA LXXII
Fol. 132 lerso
1
JL^ojn8 JL^ojna
6)
et salvator noster,
fralrcs karixximi,
acquan-
do nos sermonbus,
aliquando vero ope5
ribus
ammonet. Ipsa
Quia
dum
10
discipulos
ta caritatis,
non
potest.
Nemo
eni
tatem
dicitur,
sed dilectione se in
debet.
Bene autewi
dicitur quia
suam
in
omnei
quo erat
ipse ven(turu8
XI, IH -80.
t ninrlniiM n<>ll'intrrllne.
II, 2i.
(6)
(6)
Apoe.
II, 83.
Migne, Pfy.
IMC. X,
1.
LXXVI,
1139.
/Wr
(7)
(4l
163
In
ilio
Super cathedram
EBDomoda
2)
Il
.,
FERIA
Ili
IN
QUADRAQESIMAM
quam
3)
Post
Domi'nus
impios
sacer-
dotes
super se
inruentes quasi feras bestias
quodam venabulo
acutissimne responsionis
prostravit,
incorrigi-
nam
laici de-
autem
si
4)
male vixerint
dabiles sunt
5)
inemenconvertii seret
Tunc
ad popu[Ium
6)
TAVOLA
Col.
LXXm
A
Ili
IIII
plum
et
Quomodo
didice-
10
cum non
Et reliqua
Ois
uno
(1) (2)
Matth. XXIII,
2.
(4)
XV: Pavenda
aententia
di
4U...
domo..
Due
XV queste
due
postille: Ointlia
Le
lettere
uix
sono in rasura, e
mano
>.
pi tarda
loliannis Crisostomi
(3) S.
popu
lOH. CHRIS.,
MIQNE,
15
ti8
164
celebrabntur. Ascendens
egerit, ostendit
cu subiungit: Et docebat
in-
20
ri8
ascendere prius
sed
quod iam
quidem
in potestate ipsius
Col.
erat, ut
non omes
2) credebant. Igitur
maxime
30
tamen
tura,
llli
nec non
&
3) litteras
non didicisse
5)
cum
nemo
audirent 4)
eum
verba
legls pr-
us legissft.
Verum &
legere
non poterat,
sft.
Illis
denique admirantibus
respondit atqtte
ait:
mea
43
Domnua
dicat:
mea
rimum
TAVOLA LXXIV
(inventario
LXXV
120)
1461:
Homiliarium
OTTINO
16.
F.
II.
20
Mss. di
ff 2.H2
i
numerati,
ma
IJ).
rono
siiltjvti
numeri 116-
Antiporto al principio;
fogli,
ma
non gravemente
>.
Sul v
al ttno
un
f.
di guardia,
mni.
275X''*'*f*.
Ogni pagina ha 28
dei
nentur, videlicet.
sec.
(7! <2)
(.'!)
Cnrrctto in
. mliiliitprli
ni .
(4)
(5)
.
:
Pxrola di prima
mano
at^ginnta Incerlineamente.
et.
(B)
Corretto di prima
mano da:
<
admlranione
if>r
AT
fu
ngginntn: Aymonis)
iinhiKcuniKqiic
inissain
Icctionis.
(sic)
,
quc ad
Icjjitur
d'l
f.
(f.
vifrilia Nativitatis
Domini
incipiens.
poteva
lortionuni
toccare
f.
144 r
( In
Deinde
antece-
drajresime,
de Comuni Confessoruni
-.
Nell'lnv.
5 r ha grandissima
1461 parimenti:
Cu:. Frof/m.,
liibl.
Omeliarium AymoniH
JiMeiisis, p.
3.-,
(Peyron.
la l<!tt<Mii
e p.
2(19).
qua<lratura sono
srtj
oro.
Auree sono
'e lettere
ECTIO,
Sul
f.
al
marpine supcriore:
.
Il
Libor
i
120
e
e
argent(!
righi
seguenti
lettere
da
DICTA
a
in
Columhani de Bobio
numero, die
riferisee,
1,
SUPER
Le
ECTIO
sono
filettate
come conferma
tu aggiunto,
secondo
f.
solito.
*'
La provenienza
tnt
''
indi-
I puntini
di >r">"'lifi
mano
del sec.
sono
verde.
le
XV
Coinmbani de
f.
Fol. 8 V
In argento sono
I, r.
lettere
del
r.
7.
La
Hobio
La consueta mano
sci-iss*;
sul
4 r,
ori<ri-
grande
iniziale
8,
aurea,
filcittuta in
rosso.
La
Mo-
/'Z,.
di S.
Prima-
monaHt<!rio
n.
CommoHt.
Fol.
!) ?'
.
in
K/mfnlns
l'oni,
;
Migne,
LX Vili, 685.
Questa
120
>:
E
Le
La M
aurea
fllett^ita
in rosso.
Liber
pagina
oggid
macchiata
al
mfirgine superiore e
cifre
Il
consueto.
<;
danno
fu quin<li <om|)osto in
testo.
Ma
le
nostie
fotografie
dell'incimdio.
Il
numerose. Cosi
ff.
21
4\
v (=13!( n, per
divisi in
1."
l'in-
qua-
ma
gi pendo
postcarolino.
di
Le
iniziali
maggiori
ri-
cordano quelle
LXIII,
F.
IV.
12, F.
Ili
16.
Tavole XL,
il
vrw con
di 8.
I
P.
Il
quaderno
ha
n.
ff.
in
luogo
attribuire
nostro
ms. al sec.
ex.
TAVOLA LXXIV
Fol. 5 recto
Liber snwcti
120
Columbani de Bobio
ECTIO
dieta est a iegcndo,
epigramma
cun-
15
tur
166
TAVOLA LXXV,
Fol. 8
lyrtio
pater
& ego
mitto vos
1).
Id
cs/,smut misit
me
Pnt^v
in
nomine
suo, ita et
2).'
Pro Christo
id e<
Ob8ecram/<.<f p/o
Ciir(.</o
Rome
id est
ab
ilio ilio
enm
quia ab
nomen
Chr/s<ianitat8 p/omeruistis.
Qui vivit
&.
regnai
in
menila mecu\oTnm.
NATa/w
Doh/:NI Nos/RI
IEsU
CRI/s<I.
LECTIO AD HEBBEOS.
JN
le
PRIMORDIIS HUIUS EP.s<oLAE DICENDO EST, QUAE CAUSA ESTITERIT cur Apos/oh/s Pauliis moro suu in hac cp<.s/rtla no, servaverit, videlic* ut vel
nominis
sui,
voca-
bulli!
dignitatoi.
Haec
igitur
cmma
qnihm
quac lex
exivit, q<od
nomine suo no
tratribus,
&
sabbatu
&
sacriflcia, ceteraqe,
passione. Na(
il
qui.
15
baptizari sclic*
sredm gr/mm
&
circiuHcidi, sabbatu
quoqwe
2
Fol. 9
vcrio
post
modui
D^>!;S
LOQUBNS
4).
PATRIBj/s
novissime dieb/rs
nobis in Filio
0m8
intentio
beati Apostoli in
hac
cp/.<<f)la est,
ab Heber ap-
pcllant!<c. in
quo
as.su!pti s/t
servationc carnali ad spiritale!. Simulq!t; emnentia!!i gratac, quae per Filium data est
lib!<s
patrib(<s
no.siris,
(leinde ut ostenderet
dicb!(.<;
quanta
difllerentia essit
&
iuncxit: novissime
locut!(.s est in
istis
Prophetis
&
in Filio,
&
TAVOLA LXXVI
(Incentario 146t: 169)
lonae, Vitae S.
Columbani
OTTINO
23.
et
III.
discipulorum eius
15
F.
Manoscritto di
f(Midio
ff.
anche prima
dell'in-
mancavano
quelli sognati
monaco
I,
nimirum
(Bibl. hagiogr.
r) colla
(1) (2)
oh.
XX,
21.
2().
(3;
2 Cor. V.
Hebr.
I,
20.
<*r. V.
(4)
1-2.
1(!7
Ijiiifa
wl un
II,
falso
Giordano) Tempore
qiui
Thendnrcis
La tavola
(ivi,
mezzo
in
maiudi-
ecc. Finalmente,
29
5f)
d,
comincia
la
Vita S.
.
Colnm-
bani
I
di
Jona
f.
Excommnnicatio
ff.
1-30, 33-3.5,
.
mano
del
pi lo
X-XI.
HOC.
XV
,
r di
mano ben
Riproducesi
31
r,
vi
si
contenevano
.5
riglii
Bobio
IC XC.
.
Al margine
f.
mano
del sec.
XV,
:
inferiore
Monaclionnn Congregationis
30
u,
Si
dogmate
florens
fido
prcpollet.
Invece la
il
mano che
suppl
fogli proce-
numero 169.
della
11
numero aggiunto, e
la
denti vi scrisse
titolo della
Vita di
S.
Colombano.
annotazione sembra
mano
La
didascalia
de ortu
che
la sostituzione dei
ff.
sia anteriore
1461.
Per
stesso secolo
lettere
:
XV. Nel
testo originario
illius
.
sono in rosso
le
l'identificazione
Cir. Frn/fm..,
II
del
citato
numero
p.
169,
cf.
Peyron,
lUM.
nb..
p. 42,
221).
col, ricalcate
ricalcata
por
m.
Mnoringirarum,
si
intero la parola
8up|)lementum
of.
al rigo ultimo.
quale
Il
uiova della
the vita S.
Colum-
collazione gi fatta
da
Bethmann.
Krusch anclie
agiografici di
CTramactiomt
of
p.
the
R.
Irish
Acad.,
1903)
XXXII,
si
scritti
dection
C, part
I,
.54-5,
Dublin
giova
Giona (Hannoverae
d(!l
ma
egli
non
sec. XI,
vide
il
manoscritto.
TAVOLA LXXVl
Fol. 31 recto
Columbani abbatis
1)
De
ortu
&
ostensio-
N
actum
10
sit
ne
ci
eiiis genitri-
per v8ui
ostcnao 2)
ATUS ERGO
ortuw
silenduw.
Naw
eius genitrix
procedere, et
Haec
genitrix
postqua) sopor
membra
laxavit, et caecas
mundo surgens
3) pensare
au-
supplementuia
4) petit,
quos
(1)
yiu'stn llilnmnlln
si
li
mano
del bit.
XV
sostituisco
In rnsurn, l'onic
un Anche
lunjfo
tratto
(2)
(.'D
Questo
titolo
nel
margine
Corretto dn tarda,
ma non
conaniiiio
<>
supiTlore
si
di
XV
(4)
Parola totalmente
ricalcata;
ma
la
leiionc
primitiva
peraltro
Vitn
Columlmiil nlihntls
evidente.
168
TAVOLA LXXVII
Lectiones
OTTINO
45.
liturgicae
F. VI.
!>,
fase.
La
qui
si
conRunta.
fase.
viene
descritto
di
dall'Ottino
come
ff.),
fascicolo
cartaceo
del
sec.
XV^I
;
(con
documenli
contenente
un frammento
lA'ctionarium (in 38
1479-lfi.")0) in
minuscolo elegantissimo
colle didascali*
Ma
il
in lettore onciali,
a rosso. Al
f.
2 recto
sta
la rnbricii
lunga
piti
antico
il
minuscolo del
testo, ricco
ancora
della
di elementi
onciali, colle
formo
il
caratteristiche
e dalla
, riportiiva
AD UINCULA LEC EZECHIELI8 PROPITi e al 2 vcrin quest'altra FR III AD 8CXM ANASTASIA LEC I8AIAE PROPHT (Alsazia di inbbin, Categ. Il
FR
.
Il
f.
sec.
XI.
Le
il
f.
doppio v\w
del
r'wx*-
vero,
ma
bello, elegante.
Mona-
La
perfcttjimente
ha forma
sup-
Marchesi e
gli
Uomini
di
Petragoln.
arcaica.
Ma una
certe
porre che
piuttosto
apparenze
tfllti
di
an^aieit
provengano
da modelli
ad
imitare, che
non dalle
dell'Ordine della
S. Giustina.
spontanee e genuine
questo
il il
disposizioni
dello
scriba.
Ed
in capitile rustico,
I
presente frammento.
P kL NAT SCI SILVESTRI, e: DOM (=po8t) NATALEM DNI A"N~. Il minuscolo regolare
PRD
Tra
frammenti
di
colle
l'antichit
Stato di
Torino,
frammento
(Abbazia
14
di
loMto,
Categoria
IV.
di libri liturgici
Miscellanea
, b.
[=
.55].)
Ad epoca
pi recento,
l'Abbazia di S.
vizia,
Colombano
di
b. 8
amministrazione
frammento che
Categoria IV
Miscellanea
[=
49], e b. 87.)
creationis.
hii
orum
semel
1).
in
saner
a&ema
redemptione
inventa
POmnica
II
MENSIS SEPTIMI
AD
CORINTHto
FRatreS.
in gratia
Gratias
D,
lesu, quia in
omnibus
10
in Ilio, In
omni
scientia,
conflrmatum est
{V Utbr. IX,
11.
16J)
Domini
&
conflrmavit vob
in die
15
adventus
Domini
IN FESTIVIS SanC<AE
MARIAE
in veni*? procul
eius:
non
in-
Redd&
ei
tranum
* non malum
est
TAVOLA LXXVIII
F. IV.
2.
Mss. di
l'Ottino,
flf.
80;
mm. 316
si
11
X 255, secondo
possono
le
misuro delin
Sul
attesta
f.
r.
un
cartellino
di
mano
di B.
Peyron
verificare,
causa
l'origine
Bobbiese
del ms.
Difettano le
antiche catalogazioni.
Fol. 20 V. In rosso sono:
r,
r.
danneg^iatissimo
Co
r.
POST COA
ITE"
Tuttavia
il
codice
r.
13
E
;
scritto in
questo giu-
bello e regolare.
Non parmi
2,
quindi
che
lo
il
si
possit
discotare da F. VI.
sec.
XI
Roma1896,
num im
p. 258.
MUtelalter
Iter Italicum,
Freiburg
'(b,
Ma
apici
dell-
attenne senz'altro
d>,b, h
le^
XI -
XII,
(come
la
carat-
come
teristiche pih o
Fol. 20 verso
ut nos sptrtVus tui
pietas recreat,
stantia nullo
lumen
& &
cum
a tua sub-
modo
unigenito tuo
consubstsntialis
(1)
/ Cor.
I,
4-8.
(8)
Pro.
XXXI,
10
IS, 14.
170
aiit'//(/a,
fldeliutn.
Mcuia,
&
neliUa
POST COlmunio.
Praebeant nobis, Domine, divinum, tua sntuil fervore, qua eorum pariter
&
actu delectemi/r
&.
fruetu. per.
ITE! EIUSDE
UNDE SUPRA
MENSs
fl-
A.tiphonn.
Lex Dom'-n
ORATIO
'mnipolens O.
&.
qiwniam
dirigam*'
In diebs
ad
illius
per.
illi8
dixit
Salomon
Israel
1):
15
Domino
in bonitate
bis,
in
smplicitate cor-
qiwniam invenietur ab
apparet autem
eis,
QwoMmm
20
in
A.
in
introibit sapcntia,
nec
haliitabit
&
corripi-
& non
Quum
renuns
illius
tcstis
est Deus, et cordis ei.s scrutator est verus, et lnguae illius auditor.
lioc
ALIA ORATIO.
TAVOLA LXXIX
(Innenlario 1461: 45 della parte II)
Psalterium Bobiense
OTTINO
13.
et alia
F. IL 13.
Manoscritto di
folcii
i
ff.
53 (oltre
di
al
f.
10 bis
del
dei quali
Sul
sec.
f.
10 e 17 sono suppliti
mano
sec.
XV,
ex.
ff.
60 - 3 sono aggiunti di
mano
del sec.
rr.
XIV
38.
Millesimo
CC
Misura ce. 26
in
Legato
cima (parola
mensis
corr.
in
madii,
Columbani
Bo-
il
giorno
biensis
f.
Dominus
dee.)
legge
In Bobio de-
il
documento.
:
et
Romani mar.
(= martyris.)
margine superiore
e sopra leggesi
II
il
Liber
sctj
Colum-
r.,
il
(cio nella
bani de Bobio
n. 45,
che corrisponde
(cf.
tenente
Calendario) principia
testo colla
inizia
il
Passio S.
dell'Inventario 1461
anche
Giiorgii m.
ff.
ecc.; e poi
(f.
10
v) si
Salterio. I
p. 57.)
(I)
flap. I,
7.
, .
171
11
carattere
il
postrarolino,
pre-
delle
"
e nella
codice viene
cosi
descritto
in
buono
stato,
nella
t
il
ft.
di risguardo.
e talvolta no.
f.
19
r.
Le
iniziali
sono
del
r.
in
rosso,
prolungate come
tranne la
del
r.
ec.
XV.
Al
9 la iniziale
s t
D
>
ha
in
ortografia
al r.
niichi
-,
nicliilum .
la
<
l'inquadratura in
giallognolo. Si
osservano
tocchi,
mihi
4 della col. H.
Il
Tarda
Bannister, considerando
il
DP
al r.
21 (24) e al
r.
ultimo della
il
col. b.
v.
codice
al sec.
XI -XII,
Il
3 in
XIV.
poi, e
vv.
1 -
Col.
A
&
con-
me manum tuam
carne
1).
Non
mea
non
5
pax
osaibies
Qwoniam
iniqx/tates
sicut onus
me
Putruerunt
ae,
&
Miser factus
10
in
fl-
& non
sum &
mea,
humiliatus suro
nimis,
Domine ante
te
Cor
20
A gemi tua raeus a te non est absconditxs. meum conturbatum est (2), dereliquit me virtus mea et lumen oculorum meorum & ipsum non est mecum. Amici mei et proximi mei adverswm me appropinquaverunt & steterunt
Et qui iuxta
me
infie
animam meam.
&
&
Et factus
sum
sicut
A non habens
'M)
in ore
QMO/uam
Quia
dixi:
in te
Domine
inimici mei, et
dum commoventr
pedes
(1)
XXXVII,
V.
!i.
(2)
8e(fuivno
Ifl
parole
in
me
mei, super
172
me
in
Qnoniam ego
35
pnrntii, et dolor
meuH
In conspectii
iniq/'jtntei/
meo
eniper.
et cogitnbo
Q,uoniam
men) annuntinbo,
pr peccato meo.
Inimici
Col.
B
ftunt
ti
oderunt
me
inique.
Non
dcreiinqffrts
me,
doi/i/nc,
Dcim menu, no
salutin
dBcesser8 a
me
1)
Intendo in adiutorum
meum. Deus
meao.
cum
David. XXXVIII.
DIXI
10
in lingua
custodia) vins
ut
X^mcaa, r
Posui 3) ori
no
2).
dclinquai/f
mea
meo
custodiam,
Ommutui &
15
et dolor
humiliatuA
sum
et silui
a bonis,
meus rcnovatus
est.
Concaluit cor
meditatione
meum
mea
in
intra
me,
ft
in
oxardcscit ignis.
Locutus sum
fac michi,
20
Ecce moisurabilcs
8uh8tantia nica
posuisti
dics
meos &
te.
DP 4)
Vcrumtamen
in
substantia
mea apud
te est.
30
Ab omnibus
ini(iuitatibus
opprobrium
insipienti dcdisti
apcrui os
meum,
tuas.
Quoniam
tu fecisti.
amovo a me plagas
ego defeci
A
35
propttv iniquitatcm
compuisti hominem.
Et tabcscerc
fecisti, sicut
DP
(1)
Ci;
QiU'stn
l'n.
iliifl
furono posto
'S) (*)
Fji
appena
visibile.
si
XXXVIII 10-12.
trovnno del
Hk"
21.
173
TAVOLA LXXX
(Invenlarin 1401: 7 della II Parte)
12
F. a. 10
ff,
322, oltre ad
uno aggiunto
;
e a
duu dopp
risguardo
Al
f.
r lacqua deturp
) della
l'iniziale
miniale
guardia
il
in fine;
mm. 387X265
sec.
I"
(di:
In diebus
dove
moratione di
S. Stefano,
S. Stefano,
XI avanzato.
preghiere
liturgiche di
fogli al fine
contengono
II
X - XI
(pp.
vita
S.
Columbani,
in
Tramactions of the
I,
li.
XXXII,
Sect. C, part
p.
64 (Dublin,
Ottino
elencando
le
commemorale
dott. Bannistcr.
Sunti,
(f.
che
r)
contengono, fra
quali
come
Mi pare che
il
tale
avverto:
14.")
quella
riguardo pa-
a .Iona abb.
(f.
14.5 v) la
Coinmbani
(f.
147
v) la
dell'arcaica semplicitti,
ma non
ne conserva
in t^alc
ab-
Bobiensibus monacis
bani, a
(f.
232
Vita S. Colum-
l'antichit
lo sforz
Jona abbatis
che
del codice.
Fra
le
parere
il
codice pi
antico di
quanto
sia in
realt.
a Bobbio.
quie
In
altare
sancte
Trinitatis
sunt
reli-
eruditi
che ho
accennato.
De spciunca
sancti
Columbani
de
Scpulchro
Qualche
non
ci
deve
presente manoscritto
quando
:
in
heremo
stetit
et ieiunavit
>
Tale elenco
finisce
recto del
f.
98 fu riprodotto
in
Monum
paleogr.
mo
nus,
quid
sit intus,
nisi
168
rexto,
quando de Roma
manu
et sua
antecedentemente all'incendio
oggid
;
quasi
i
intatto
anche
oum
consecravit
margini.
r,
nota con-
La grande
ha
;
lo
nel
consueto
verde
sfondo
in-
Justine de Obser-
La Vergine ha
le
mona-
maniche
testa e
le
mani
in rosso chiaro.
testo,
sono in rosao
Versus
dove
il
n.
iniziali
di
Pmlmiu,
di Antiphona.
i
giunto.
Segue
la
Liber
sctj
Co7
In rosso sono
r.
rr.
Incipit
rr.
lumbani do Bobio
Ed
infatti
l.
il
codice segnato
e 4 (
Vox
),
e nel
le lettere LE,
ME, OSCVLO,
che tagliano
SCV
noi
r.
12-3 sono
RS, nel
r.
in rosso:
VOX SINAGOGE
r.
N, nel
19
in
21 V^ e nel
22, oltre
le
all'ornato di
9 siccome
in
buono
stato
danneggiato legger-
parole:
VOX XPI;
23 rossa
l'inizialo S.
174
Vnnlrim
Dowine Deus
es< teT8.
nos/cr.
electa.
Psalmm
thrbm
P,talmu
Domini
kntiphona Specie
Psalmm
Eruc-
tavit
Vsalmits
Dem
nostrum, kntiphona
Canticorum
o
io
15
SCULETUR ME AB OSCULO
oris tui, quia meliora aunt ubera tua
vino, flagrantia unguenti optimig.
Tlirae
me
post te curIn-
troduxiY
me
rcx
in ccllaria sua.
In te,
Vox
Si-
formosa,
me
coai(lerare,
sum
2),
qwia dccoravit
me
sol. Fllii
matris
meae 3)
vineam
Po8uer<
me custodom
diligit
in vincas,
Ne
Rodalium tuorum.
20
cu-
Vox
&
Chr/."</.
Oi
ignoras
te,
abi
post vestig
meo
amica mea.
Pulchrae
gcnae tuae
tfo'turis,
tibi
TAVOLA LXXXI
Antiphonarium cum
Manca
in Ottino
notis musicis
O. V. 20.
Bel ms. di
ff.
183
Misura
mm. 220X
127.
e a
tino,
me
ancorch manchi
all'Ot-
Fni
superstiti, n.
4a(). B^u
colla qualifica
illeso
cf.
anche a
p.
Precedono undici
ff.
,1)
faro!
l'orrcttn ila
mano alqnanto
posteriore hi:
Trahc'.
(4)
Sul
inarjthii',
.
rchiniiiato
da duplice idcitUco
!i(t|;iio, Il
sopplcinento
(2)
(.'))
hhi .
vinttiit .
vox AurulMmc
, ,
175
miglianza colla
del
ms.
F. IV.
4,
fol.
1).
r,
secolo. Sotto
il
giorno
idus (febr.)
LXXXIII,
leggesi
Al
r. 1,
episcopi
Sotto
il
21 marzo,
XII
:
[kl. apr.]
Benedicti
r.
2
;
in
abbatis
9 marzo,
[id.]
Sollempnitas sancti
[kl. sept.]
,
DNlin
Benedicti abbatis
Bertnlft abbatis
;
18 ag.,
XHII
sancti
r.
2 novembre,
IIII non.
[kl.
Bobuleni
colle linee
in
rosso
azzurro
il
riquadro
:
abbatis
23 novembre,
Villi
decembris]
componesi
fondo
di
una
linea
linee rosse
sancti Columbani.
Quest'ultima commemorazione
ritoccato.
Le
lettere
CCE ADVE
rr. 5,
r.
in nero,
comcav.
9,
15
memorato
in
nero.
Ci
dimostra (osservava
il
sono rosse, e
al
14 in rubrica sono
principio
Ad
te
dei Santi
si
invocano
oltre
levavi
animam meam
dove
la
a intreccio e
nativa,
santi bobbiesi
Colombano, Atala,
valida, se
Bertolfo,
a 8.
Gallo. Ci
agli
d una
colori, sia
per
let-
provenienza
La
del codice.
A
lo
ff.
rosso
sfondo interno
lo
adesso in
lettere,
azzurro
la
cupo.
che
circondano.
Ai Benedettini
Deus
carono al
dr. A. Ratti.
Non
te
il
alla fine di
quel
secolo. L'impressione
che
lo
forme
molto
nesso
PS
,
(=
Psalmus).
delle lettere
di risalire
La
molta so-
Fol.
recto
D TE VA
VI
MA M
M
DEUS MEUS IN TE CONFIDO, NON
erubescam, neque irrideant
me
inimici
Vias tuas
Dow ine
Fol. 34 verso
INCIPIUNT TROPPHI
DE
EPIPHANIA.
rj-CCE ADVE5
nit Hiesus,
quem reges
176
mifiticiR
Hierosolimam
reest,
10
eius in Oriente et
agnovimus regem
pe-
gum natum
nu
esse. Et
regnum
in
ma-
imperium.
15
AD Kubricam
Iq^icare
te.
Quem
TAVOLA LXXXII
Libri Pontificalis
ff.
fragmentum
rii
Archivio di Stalo
Torino
Nell'archivio
AeW Abbazia
si
Basta controntarlo coi caratteri in uso ai tempi dell'abbate Atenolfo e dell'abbate Teobaldo, nel primo terzo
del sec. XI, per vederne le del
differenze.
conserva un
foprlio, scritto
Anche
tipi
fini
punta metallica
invece
le
linee
pi eleganti. Veggansi le
La forma
nessi
ri
Lontroin
or
ro
ra
ce
ecc.)
non 6
an-
gobardo
molto elegante, e
golose.
le
bisogna
al
scendere
1 1
Le abbreviazioni sono
pergamena
Ma
la
rarit
30 -
1 1
40,
di questa,
in carattere cassinese-
beneventano.
infatti l'unico
XXXVIII
dei
Monum. palaeographica
satra,
XLVII
della
, si
citata
nella
presente raccolta,
si
annunla
ancorch
il
nostix)
frammento non
possa riguardare
ciano alcimi
criteri,
come un
tipo
veramente bello
di tale scrittura. la
fine
leggiamo
della vita
I,
nese
col
papa Zaccaria
nella
(= Duchesne,
il
Lib.
di
Pontif.
435),
(
nome
chiude
il
secondo periodo
faccia
nerso
principio
papa Stefano
ivi
dopo
di lui inco-
pp. 440-41).
Il
mincia
man mano a
decjadere,
testo
le
lezioni
in arte,
La
lettera mi-
accostano a
qiielle
della famiglia
tantti
eleganza
l'omissione
,
della
fra.se
dura
sederet
dopo
subito
al
r.
22 della
47.'^,
La m*-
col.
la frase
manca
sec.
IX
fine) del
Duchesne.
di
Nel nostro
in
carattere beneventano
p. e.
non
puro.
La
Stephanus alluminata
ed
in
rosso nelle
Alcune
lettere,
come
la la
a
r
e la
,
sono
in
parti centrali,
rosso anche
il
n.
XCIIII.
attribuirsi
minuscolo romano.
Anche
dove non
sia in
periodo della
scrittura
beneventano
- cassinese.
Nella tavola
si
177
Trattandosi di un testo, finora non usufruito, riproduco anche la faccia recto del frammento.
Faccia recto
Col.
de
ex rationis con-
mates interdlcionibus
10
nulli
.jius
statuit
cuilibet
cuitas.
alie-
persone licere
domus
ab usu
nare.
aecl(?s<ae,
quoq uo modo
super
Hacc
fecit vestes
alta-
16
re beati
Andreae
apostoli
ad
be-
sumptusque
apel-
que nunc
20
apparo
25
et inflrmis
isti US
Romane Urbis
alimentorum consttuit
mosinani.
aeli-
30
tigit
ti
cum m^en
bea-
Chrixt raartirs
Eusebii cadere,
cum
tota decer-
Col.
B
eia,
fuit,
rur-
Hic
dlexit
amplus
tribuit,
omnea utpote
15
tus
quemquiam minime
tribula-
re p<?rmitten8. Huitis denique
178
temporbies in
magna
seciirdate
illi
et Ictitia populus
a Df?o
commis-
20
stu-
ni8 Gregorius
papa fecit
IIII.
Dialicorum libros de
in
latino
25
loctionom, per
eorum
nlumi-
navit Icctonis
historiam. Hic
XXX., diaconi
episcopos
30
LXXX
beatum
Petrum apo!>7olum
dies .XII.
Col.
Otophanus
stantino 8cd7
na1)
XCIHI
ex patre Con.
wJtus romanus
XXVIIII.
5
anno
.,
dies
sui transitum
parvus dere-
10
tiflcibs pcf'mansit,
quem
singil-
cum
beate memorie
15
ria papa,
domno
^aciia-
Stephanum qucnda)
cunctos populos
tro
Lateranense patriarchio
bidKO raanens,
tertio
misit, ubi,
20
num,
Sfts
enatus obmutuit,
defunctus
esl.
&
sequenti die
25
li)
Ms
rniiifliiM*
dove
II
t-giio di
mixcrirnrdinm
iis
ti'
&
oines
&
ipsi-
(lomnc
itO
Marine bono
ani-
clcgerant
Col,
pontiHcem,
quem
omiies sincera
prat'coniis in
Constantiniann, deportaverunt
r>
it
triarchio, iuxta
more
intro-
firma stabilitaChrj.'st
conservans, pauperm
ve-
magvidua
ami constnntia
et pupilloH
tf)
p'n<;dicator,
multo melius
etnw
visi-
tans, t'ortHimiis
ovili sui
cum
D(,'i
virtute defensor.
Mox
.
ve[roJ restjiuravit
&
UH
in
hac
Romana Urbe
20
manebant
l'i
inordinata,
in
om-
ne utilitatem
locis eisdeni
diversorum
et
5?r)
l'oris,
in qi(/bus
& multa
contu-
lit
donaquc
]> privilegii
pagina)
modo a novo
chium
30
in
perum
Chr/x/i dispositu'
eorum decens
tribuit.
Nani
TAVOLA LXXXIII
notis niusicis
F. IV. 4
Mss.
(li
fl.
287;cc. 31
X
il
!'
'"'"'"i^''""^iff-
-27H,e
misure
conddei
codici
ftux-o
superstiti
(letto
molto danneggiato.
Il
27X1'
zioni che
sogiienti
27!)
-87.
ms.
Queste sono
si
le
tali
ne
intjicet
date dall'Ottino,
ma
si
ora
trova in
non
pu
verificarle.
Nell'Inventario
gamene sono nn
i)oco raggrinzite, e
ag-
10
)jhitinate
l'una
roD'altra.
Por ora
il
ms.
di
uso
difflcilissimo.
scrisse
Cod. Bobiesc
dove
e
la
ornatissima,
le lettere
La
a quella del
pensare
ha
il
fondo
rosso
e giallo
rosse sono
1
sicch
11
bisogna
(wmus)
medesima scuola
calligrafica.
presente codice
Normalmente
lineette predette,
sempre
le
mentre
debole.
l'effetto artistico,
che ne
risulta
un
po' pi
V
r,
(verst/),
le
R'
{pibricae).
si
Rispetto al f
79
trova
al sec. XII. Il
Bannister lo
non
crede del sec. XII -XIII, con addizioni del sec XIII.
1
Ne
trassi
il
Benedettini Solesmiani,
come parteciparono
al
dr.
Fol. 2 recto
Za
apiciens
a longe
et
nebulam totam
nuntia
Ite
obviam
ei et dicite:
tu es ipse qui
Versila
regnaturus es in populo
et
fllii
larahel.
in
Quique terrigene
et pauper, ite
homlnum Bmul
unum, dives
hel intende
Fol. 79 recto
In
in
1)
principio fecit
Deus celum
et terram et creavit
ad imaginem.
'Run-ica. In principio
bona.
omnia orna-
Dominus homi-
10
nem
de limo terre et
est
homo
in
animam
diaum voluptatis a
quem formaverat
15
3)
Et factua
Deua
(1)
Oen.
I,
1.
(8)
Gm.
I,
8.
(2)
tA
<
cancellata.
181
TAVOLA LXXXIV
(Inrentttt'io
t46t: 99 f)
S.
Isidori
Hispalensis
OTTINO
46.
Liber Sententiarum
O. IV. 38.
Ms. di
Htrttfl,
ff.
120,
mm.
275
X 180, conservato
d'acqua
al
in
buono
Riproduciamo
il
f.
u e
il
f.
70
r.
In quello cam-
principio ed
al
fine
lettere
Htiti,
al n. 40.
f.
1
Sul
r,
al
margine
inferiore, leggesi
la
solita
in
UM M M
BONU" D E
notiizione
monachorum residentium
de
numero 09
de.
al
f.
2 r
Liber
99 Columbani
FJobio
<.
Come
al
consueto,
le cifre,
che rimandano
cf.
U S EST
Toccate
in rosso
all'In v. del
sono
e
le
lettere
del
rr.
primo rigo
.'},
lMnisi,
p. 29.
Il
f.
),
quindi nei
2,
6.
6,
8,
La
di
risguardo
10,
C, E, Q,
anteriore,
sulla
parmola,
presenta
molte
N, N,
Q.
Breve nscordationis
mano
;
un elenco
ritti
al
basso una
mano
Iste
numeri LVIII-LXVI, e
10, al
r.
liber est
ma
le
parola rimane
r.
11
la
grande
:
tronca. Al fine
manca
di risguardo,
ma
il
sul
legno
Da
giallognolo
veggonsi
scritti,
che pro-
di eguali tinte
r.
fcmdi delle
lettere seguenti. AI
12 lo lettere T, A,
Il
n.
99
dell'
inventario
cf.
de)
testo di
f.
LXXXIII
I,
Pey
il
[S.
Isid.,
VI] 537
il
S. Isidori
f.
Sentcntiar.
lib.
cap. V,
i
Fragni, p.
19.5. Il
Seebass
non
identifica
1-3.
testo di
titoli
cit.,
nostro ms.
Il
del
Ili
n.
In Migne, loc.
- 64),
(ivi,
54
e poi
653).
il
lib.
cap.
I,
1-3
delle Sententiae
Fol.
verso
Sammum bonum
Dcs
jiotest.
Creatura
ctc. 1)
s
quia incommutabilia
rumpi omnino non
sed non
UM MUM BONUm DE
US EST
est, et cor-
potest. Creatt<ra
est,
vero bonuni,
est.
summum
quia mutabilis
Et
dum
(I)
XV.
182
Bit
tam*/
eitiu'
potest
* sunjmum.
aunt,
Quid
bilitas?
Nam
et angfli
* animae immortale^
Uooqiw
anima
dum, deserente
quod matede
In-
habet,
20
immutabile
est, sicut
Fol. 70 recto
De muneribus De De De
De
tcstibus
LVIII
LVIIII
cnusidids
opprcssorib")! pauperu
tribulatlonc iustorum
amatorib'^'i
LX
LXI
LXiI
LXIII
LXIIII
De De De De
mundi
anmtorib?)! nhrricnrrae
LXV
LXVI
exitu vitae.
Do
flaKcIlis Dei.
10
exterius
1),
ut
rum
16
sit
testmonium Prophetac,
testis et
iudex
2):
Miserer,
Domme,
20
et postea
ab aet<?rno supplicio
liberal. Electus
enim
Dei
dolorib'f.'!
Deus
delin-
ad purgationew*
ferit,
25
puniendum
homo
poe-
nitendo punit,
quod male
amisit.
Ac
p)-oinde est
(1) (2)
La
Hillaha
<
ex
>
(in
rnanra.
(3)
Correttn da
ac
lenm. X.XIX,
2a.
183
TAVOLA LXXXV
Hyppocratis Aphorismata
psisa
che
principia Lket
dove and
diRtnitta dall'inin.
Trovasi
p. e.
nell'incunabolo: Venetiis,
1491,
f.
con-
9 r; e
il
XIV)
della Nazio-
preambolo
alla
versione
degli
diverso
da
comunemente premesso
Di
solito
alla versione
si
di (loabmtino Africano.
tutto
riduce ad
Vienna
n.
(n.
II, fi5,
ad
2315).
in
omnibus codicibus
Yppocras hodie,
lias,
ut
mei sermonis
officio
magia
decrevit hominis
& earum
15
varietates;
continet, utilitas
finis
autem
ntentus. Intentus
perfectionem,
utilitas,
vero ipsiua
est
adnotatio
In antiquis
enim temporibus
m ulti
procriti,
quibMS et redditur
non
est. quibz<s
&
redditur
et Pelos 2)
&
Licos 3)
&
alii
multi, qui
approbaverunt verum
nemo
filo-
tar
25
le
faecit,
quent
sophi
amicum nature
dixerunt. Temptavit
quidem Demoperfecit,
quam
(1)
l'jirnln Cir(<:
corretto Ha
l'clnp
.
finali.
(3)
Cir: .L.vko..
184
P.
m.
16.
Del
ins.
F.
III.
Ifi
gi discorw)
nella dichia-
bobbiese,
si
scrisse in questo
diritti
luogo
del
un particolaregmona,atro
:
LXVII
agrari
Hoc
come
8ul
In curto
et
dl-
iio
cosa alcuna da
iiggiunta
fattavi
aggiungere;
sopra
sancti Martini
domo
coltile
cum
sortibus VIII
mi limito a parlare
t'accie,
dell'
due
midium
Si
rimat<^
XLIX
alcuni
88.S:
era perci
La
pai-te
superiore del
s.
f.
59
r b
occupata
il
Al
f.
60
principia
Vita
comunemente
altri
nel monastero
XII,
come
gli
Vercellcnsis
episcopi
In
origine
lasci
.'J9
quindi
r,
anche
IX.
f.
hd
V.
Di mano,
del
sec.
XII,
certamentti
Un Tamonte
In Vitilici I
In
Corana
In
Caterrangna
In
Scaone
In Nocetele
In Metella
II
Bcnf'/Jr?K/i
In Bardi ftctalcH
Il
In Boccio II
et
domo
coXUle. henrficitim
Adelprandu. in Vico
Pondo
sortcs IIII
In
Mincumogo
II
In
Romanise
II
Zuchelli
.
In Valle
In Sarturianello II
In Peccoraria
lUI
Bencficium
1
.
In Eblene
In Cazavalle In
.
In
Mozolano
In Stazano
In Coani
Ili
In
Dauzano
In
Comete
Buxeto
.
In Darvinl
In Mnrgoflni
.
III
In Casale
In Solanolo
II
In QondoloMoi
Ili
In Saner
.
Ambrosio
In Pradello
sorteni
.
II
.
In Casale
In Violio
In
Romanise
Beneficium Liuzo
in
Monte Rodundo
.
In
Runccre sor/rs
II
in
Marade scrtem
In Turrio
In Caufausanl
II
In Silva
Trasaldi pecia
In Minoni
.
de terrn
.
Beneficiuni
.
Bere/igarius in Marcinago
In Anca-
IIII
Aqua Frigida
In Puviliaco
In
Azano HI
.
In
Floriano
riano
.
IIII
et
dimidium
Ugoni.
et curie
in
Placencia
cum
capella
cum
Buia pertinenciis.
In Cazilia
Benc/Sctutn Rozo
fllius
In Varci sorte*
.
10
VI.
In
Cavagnole sortcs
II
In Paulinassi
[In
Pino
.]
2)
In Solariolo
In Aronia
Curte
Trevam
Cemiaco
cum domo
le
.
cotile et scrte.s
.
In MezauniIn Castenee
.
In Vegnistri
I
.
Clauzanc
In Maria.
IIII
Beneficium
Virili
in
Fabricula sortcs
IIII
In
Bortem
I
.
no
In Missianc
Ili
In Saleflano
.
in ipsa [villa] 2)
mole/jdino
In Marescando
In
Campaniola
In Andelessi
II
(1) I.A
8|iiegnziono dcll'abbrevlacoiic
<
Boti
>
liaultn
da rio che
,
al fine
della
fai-ciii
prprpdente
hI
Bcncflcia
o In
tale circo-
Ag^unta
fatta nell'Interlinea di
prima mano.
In Casasco
.
185
In
In
Gomargo IH
In Miricuniffo
et dimidiuw.
Monte Martino
In Rivo Turblo
In Valle
Hulbe-
drad
li
.
In Polinago
.
II
In Cadiliasco
II
In Oavaleriago
In Figlini
II
In Baldedritda
In Meloneci
in Florinisi
.
15
.1.
In Sarturiano
In Biscione
In
I
Monte Zocionl
In Carpeneto
In Petro Giova
In
Campo
longo
i>nete8
.1.
Curticella d Solartelo
.
In Ariola
sorttfx
Il
In Spuniola
.1.
II
In Oulferisi
In Basonsi
Ben<?/!c*Mw*
Ub^rt
in curte
Soloniano
XV
In Sodriano
.
In Casanova
Cablano
.
In
Rade
II
Curte de Barbada.
Domo
cotile
et
manowtes
XXti
.
Int/v absentes
I
et vestito.
In Corneto II
In
In Valaura
.
In Sarturiano
II
.
In Codonio
In
Ulmeto
In Vico Liberi
Mozodone
lu Argele
.
In
Reda
Runcores.
In Pradolongo
UH &
.
In Niza,
cum omni
sua pe-tlnecia.
In Casalasci
IIII
In Murmuriola
aO
II
In Mariano
II
Tatone^tci
In Sarturianello
.1.
In Sarturiano
Candubro
.
In
Monte Rodundo
In Petra
Orova
In Pire Clricio
II
In Bugnoni
In Carro
In Trebiano
UI
In Castello
Novo
& Prebe
omi sua
integritate
&
alia tertn
in
Astense
&
in
cetecis
locis
alila
quo
nessimu.
Qeneficiiim
.
P&rtis
Weldemannus
in
Ca
storUm
III
.,
in
De
eia
.,
in
et
nMMc
In clrcultu
tene/
monastcrii ad
laboradu/n
&
in
.
In Castello sortem
Johan;tes de Rusariola
sort/'x
.
II
26
Amlgo sortem
et
sculte/' II
.
Linfredrts sorten
IIII
et dimidium.
.
Eriberts
fllius
Bonizoni sortes
IIII
medium
Bonfcs
.
honw sortem
I
.
Johannes
.
Johonnes Mari
Johannee FuUts
.
II
Beneftciutn
Dodo
tene< curte
domo
Madelgiso pradaria
IDreve de
In Bargone castenetum
et Stabllts
ad flctum
castenetum
qfeod tene/
.
Eribertws ad
flctur.
et
castenetum
ad flctum.
Chonradus detine/
In Vaust
vineam
castenetum
ad flctum
.
In Floranla
tene/
Amelhertus vineam
et
ovelituw
ad flctum
Silveraduj de Sola.
iJO
rio tene/
pratum .1.
petia
.
In Franclsca ad flctunt
.
In Prato
Monachorwm
detinet
fliii
Razonl et
fllii
SUveradl. Zamelius
de terra ad flctum
et
CunibertJM et
Stabil(.<!
Amabilts et Petr.s
in Plederi
In
Adra pratum
.1.
et curte .1.
in Segestl
cum omnibus
suis pertlnentiis.
tene/it
fllii
Udeprandus camporas
et
cannetum
et
castenetum
et
medletate
de Jurnelli ad flctum
Altera
.
in
Oropo ad fictum
Teodosius et
II
ad
In ipsa villa
.
IIII
ad flctum
ad fictum 35
&
In Bresone
tenent
Teodosius
Winigisus e<
Silveradus vineam,
et sllva
ad flctum
In
predicta Repia
tene/
Cunradus maso
ad flctum
In
Pontlliaco
netum
ad flctum
fllii
P&ri
masum
ad flctum
In Pontlliaco tenent
fllii
Razoni et Gisulfus
castenetum
tenent
fllii
I
I
.
ad
flctu
In Cerelio In
P&ri
masum
ad flctum
ad flctum
In
campo
maso
ad flctum.
l'i
18fi
ri cnstenetns
.
ipse
Inf,'elfre(I(f.
ri trvra
ri
in Ca>/ipo
Advo-
tioniK
ri cnstcnetu)
ad fictuw
.
40
In
ri (lotcfrP(l/s niaso
ad
fictu;
Alpe
proto
-/
ri Liutard/.s
ad fctum. In Monte
ri
cnstenetn/H
et
medietatewi
de
Monte Sanbuceto
ri
Saranta
(n Pt'/Iicie
tenet
Winiaius ri Silverajtdu.s
el Teodosiiis mansii//*
.
ri castenetu/
in
Cardio
in
honorc
mudi
VincenciI
con-
In Carelio
ad
in
Tasida
In Treulatio curticella
.
In
Durbala manextrs
Ili
Cella de Insula et cella sancfl P&ri cu/ familiis rt pertine/niis carui/i U-nrt Vido vicccomes
45
in
Telamo
esxe vidcntur
in
sint.
Que nunc
inveniro potuimus
istis partib'/s
TAVOLE LXXXVI
LXXXVII
Breviarium Monasticum
liibiotcra di
Una Maest
il
He
in
Toritw
Nollrt biblioteca di
Sua Maest
18<
in
Torino conservasi
due
le
carattere
che
ri-
(segnatura Varia,
ficiFfi^amcnacoo,
in
n.
Im)
alto
un
bellissinio
volume
cni.
f )nrlio,
cm. 41 o largo
sono stato
29.
numero
6,
Consta
rifajrliate,
riferisce
appunto
al
ms. se
vestigia. Forse
1'
recavano
qiuilcnno.
avidit di
del
testo
p.
di
ms.
Ila
Frofjvi.,
48),
dove
descritto
Breviarium
noctunim monasticum
de
Sanctis
notatis)
et
antiphonis
copertura anteriore
cui
II,
il
incollati
due
ex-libris,
di
pi
moderno
si
nome
di Vittorio
Emanuele
la
voi.
assen
dal che
prova che
il
il
Breviario
:
principia
coll'Officio
della
Nativit
1849 e
della Vergine
Nativitatem Virginis
fllium
Marie celebrc-
ex bibliotheca De Cardenas,
dai
tipi,
mus,
Xpistum eius
stti
adoremus
Su questa
a penna,
assai
a giudicarne
spetta, al
sec.
XVIII.
stessa faccia
una grandissima
iniziale
tanti
il
volumi
non
colorita,
sormontata da una
tale iniziale
testa
d'uomo,
monastero
il
comincia
un sermone
ep/Arf^/w
codice
f.
Sermo
:
sawc/i
Maximi
il
sermone comincia
Licet
siut
omnium sanc/onim,
studiis merito, pre-
leggono
le
due
,
solito
notazioni
Liber
sctj
Co-
fratres
Karmemi, veneranda
lumbani de Bobio
Intud Breviarium
est
mona-
cipue tamen
veneranda
1.56,5).
festivitas
sancti
Benedicti, residentium
in
monasU^rio
6
(Migne,
/'.
L.,
LVII,
76;t;
XCV,
Columbani de Bobio,
Nel Breviario alcuni santi che hanno relivzione diretta o indiretta col monsisterio di Bobbio, sono celc-
numero
6 aggiunto, secondo
consueto.
Ambe-
(I)
Il
mH. ha:
<
InrdnnH
con min
>
Hiiprrnrinftiitf All'ultinift
>.
(2)
Ij
fi
expuntn.
187
brati,
vita.
f.
>
(cf.
Al
f.
recto
comincia
di
S.
l'Officio di S.
(iallo. Al
92
2-4).
Lectio
II
si
inizia con:
Pcmctis itaque
ccpit
in
recto
parla
Savino,
vescovo di Piacenza:
circulis,
(cf.
Igitiir
cnm
dove
ed.
Osservo
che
in
r.
corrispondenza al
6) in
e.
Krusch,
una
inizialo
grandissima,
col
solo ornato
:
1905, p. 160,
luogo di
qui
si
Viccnsinum ergo
riuscita
fondo
aetatis
annum agens
anno
ha
Tricesimo
ergo
data
etatis sue
S.
La
sostituzione di 30 a 20
Al
f.
Colom-
da qualche
Pure
altro ms.
1'
La grande
iniziale
in
avvertire che la
effetto.
:
vita di S.
Colombano
si
Su quattro
lince
I
distendono
le
le
lettere
seguenti
conservato
OMI
I
NIS
EXI
MIIS,
una
verno
ff.
87
109
recto.
Poi
il
testo
proseguo
nero
Sacrique cuiminis
fultis,
Krusch
il
(ed.
descrive a huigo
e
lo
Vualde-
157
recto
ascrive
al
et
Bobuleno
La
sec.
A me
(Rutilant^m
I,
atque
) iniziale del
capo L del
colori, e
Colombano.
infatti
libro
al
f.
118
rado,
a penna, senza
sec.
X - XI,
con variotA
di
racchiude una
testii di
uomo ed una di
vit^i
serpente.
altre pi
Mo-
di S.
Columbano
nachorum
grafici.
di
Smaragdo, e contiene
agio-
meno
Molto bella,
tus
126
recto, la
iniziale di
Bear
Torniamo
al
nostro manoscritto.
C )lumbanu8, cum
vidisset, ut
supmus diximus
e.
JO).
de-
victum a Theodcrico
eleganza la
dicto
l'asta
di
(lib.
I,
di
minor
supra
commemorazione
legione
di
S.
Maurizio,
al
f.
Compagni
verno:
della
Morabatur
(lib.
I,
alia vice in
12),
Toboa; principia
15
Incipit
scopuli
speleo
e.
la quale
ha
(sic)
eorum.
(sic)
Fol.
una coppa,
bevono due
uccelli,
che costi-
6 r
reipublicao
latina, II,
principis
(cf.
Bibliotheca hagiographica
a punta
di penna.
842, n. 5741).
Il
Colombano sfugg
neppure
nella sua
il
LXXXVI),
al
ultima edizione
et Lipsiac,
(JONAE
Non
si
Vitae Sanctorum,
Hannoverae
iniziale
dell'Officio
1905).
pu
di certo
affermare che
di S.
questo
nuovo
ms.
presenti
molto
interesse
per la
destra, e
un turibolo nella
sinistra, e
costituzione di testo di
cos
un
candelliere,
numerosi manoscritti
tuttavia
non male
l'avdi se-
mi suggerisce
Lo
alla
stile
secchissimo,
a tipo
bizantino;
si riferisco
festa
dell'apparizione
il
dell'Arcangelo
sul
Montai
sima vita di
della
S.
in
un codice
Gargano, secondo
pp.
541-3
868,
n.
5948), che
cana {Palai.
Al
f.
E' scritto in
litera Parisiensis .
comincia
Memoriam
CCXXV
legge:
De
sancto
Columbano
est.
orbe venerandam
In
secondo
1)
luogo
propongo dal
f.
39 recto
I,
(tiiv.
Columba
genitrix,
vocatur,
Hybemia
in
ortus
Cuius
per
LXXXVII,
3247) di
l'iniziale
{Bibl.
hagiogr.
486,
n.
dum eum
utero
I,
concepisset,
vidit
1
Cum
di
preclara
sancrtssimi viri
della
vita
gli
sompnium
152).
(estr.
da
e.
ed. Krusch,
90.5, p.
di S. Gallo
Walafrido
Strabone.
La
"
ha
La Lectio
II
comincia:
Verum
mater, que
interno
in
188
ffMo
in
azzurro.
La
figura chiusa
cos
forme
diverse.
ma non
dura e
Fra
le iniziali di
secca
come
quella di 8. Michele.
molte sono
64 verno, tavola
Il
ma
in
in rosso.
Viene,
poi la
2)
iniziale (fop^lio
pu
generale
LXXXVII,
Apostoli,
il
dell'Offlcio
dei
SS.
al
Simone e Giuda
f.
dirsi
molto elegante, n
molto
uniforme.
Tuttavia
64
recto, colla
un minuscolo chiaro,
sec. XII.
nitido.
Spetta
senza dubbio al
rubrica:
.Inde,
VI. K. nov.
Ap<M/olonm Symonis et
hagiogr.
II,
Alcune
lettere rappresentano
cf.
un tentativo
67
r,
di
r.
ad Vospero* oratio.
(Bihl.
1122,
n.
p. e.
f.
86
r,
96
7749).
La S,
iniziale di
Symon Cananeus
elegante,
et Inda
di media grandezza,
il
si
pu
rico-
Zelotes
>
pure
assai
mentre
spicca
carattere gotico.
il
nero in alto, e
Questo
Breviario
mi
richiama
libro
liturgico
Un
l'ala,
uccello,
vi
>
il
mi sono occupato
spennacchia
somiglia ad una
Novalicense,
NS.,
XLIV,
2,
228
71
verno colla
in
(tav.
per
le iniziali
quivi a
LXXXVII, 3)
ystoriis
iniziale
di
Legimus
di
ecclesiasticis
p. 229,
L'iniziale
massima grandezza, a
in alto
Si
vedr che
ms,
Novalicense,
ricordano dappresso
Bobbieso.
per
piedi
al
tiene colla
bocca
colori.
(tav.
Alcuni strappi
codice
fatti
qui e col
ai fogli
di
questo
Q
:
del
f.
102 verno
erano
stati
racconciati, in tempi
vecchi
con
LXXVIl,
ptiTte
4)
la lettera si distacca
da uno sfondo
in
Probo, di cui
importanti
zionale,
frammenti pervennero
alla Biblioteca
Na-
gialla, fra
Q
che
1904.
Per
tali bricioli
compongono d\m
comm. Vincenzo
iniziale
di
di
Quotienscumq*e, fratros
karmim
E'
il
altaris vel
t<;mpli
perch fossero
sostituiti
da materiale
dei
minor valore.
di
festivitatew colimus
peiulc
alle
. 8.
sermo XVIIl
(
dcM'Ap-
Credo
inutile la trascrizione
sufficienti le
testi
queste,
opere di
Massimo
notizie,
che ora se
Romana
Da
ci che
ai
detto risulta
come
le iniziali
mag-
TAVOLA LXXXVIII
Evangelistarium
OTTINO
18
F.
II.
21
Non
inelegante
ms.
di
ff.
188,
che
misurano
Evangeliarium
est
Monachorum Congregationis
in
mm. 335X232.
XIII -XIV.
fu
Secondo
numero 26
consueto, e
.
si
numeri
furono
aggiunti,
secondo
parte
il
1461,
p.
53).
r,
II,
pergamena
Ma si tratta
26 Co<
Ha
:
molte
iniziali
a colori
(f.
r,
91
r,
(f.
96 12
r,
r),
Al
f.
r,
margine superiore
,
Liber
f.
sctj
104
V,
lumbani de Bobio
ultimo
Istud
sia in nero
19
r,
153
r).
Il
18!)
gli
italiano.
I
assistito
corte,
consegna
lui,
il
104
V ha la grande
iniziale
argentea,
privilegio ad
risulta affatto
non
far
n qui piacemi
N ILLO TEMPORE.
:
congetture.
r.
13, la didascalia
In die
Osserva
l'Ottino,
che
dall'Inv.
nonch
II
la
premessa una
in
ultimo, rest
sia
il
non
lieve-
cura
inicio
>
Canonis
tale
principe che
prefacio
adesso mancante.
Fol. 106
verso
Yohis
erit.
Non relinquam
modicun
5
me
1).
Vos auteni
ego
vi-
vo et vos
vos co-
sum
in Patre
meo
Qui
habet mandata
10
ille
mea
et servai ea,
diligit
Et ego diligam
ei
eum
et manifestabo
me ipsum 2).
scundum Iohannm.
VeniSancte SplrltusS).
15
N ILLO TEMPORE
dixit
dominu lesua
discipulis suls:
I
90
Si quia diligit
me, sermonem
meuni
diliget
servabit, et Pater
meus
eum
et
ad
eum veniemus
eum
faciemus
4).
et
mansione! apud
diligit
Qui non
me, sermones
TAVOLA XC
(Inventario 1461: SS)
F. IL 23
Volume
di
ff.
114,
a due colonne,
mm. 233X345,
prima met
il
sec.
X,
della
Magno
si
scritta
da Giovanni Dia-
del sec.
XIV.
Il
f.
di guardia anteriore e
posteriore
(1) Il
<
me
>
man-
del
che non
nella
ripro-
dna
>
nel r
toh.
duzione, dove
(*)
lo variet dell'inchiostro
riescono
meno
rappresentate.
(2) (3)
D'altra
XIV,
23.
sec.
XIV. La dilTerenia
liturgiche provenienti
190
da mano del
1
sec.
XV.
:
l'immagine di
S.
f.
Iste
Spicca
il
il
vestito in nero,
in
rosso,
in vio-
Scriptus sub
solito,
numero 22
dove
la
cifra ,
giusta
il
azzurro, violaceo.
Le due
lettere miniata
sono
Peyron,
Cic.
si
riproduce,
f.
25
r,
spetta alla
primo opuscolo,
r - 23
r,
costituito dallo
Il
f.
24
al
fragmenta,
Romae
1880,
Segue
si
il
XLVII - XLVIII. E
p.
Caplet
giov di un ms.
rimase esttaneo
25 r e
chiude
sancti
113 v con:
Explicit
Expo-
ma
gli
sitio
llegula
Benedicti
secundum Bernardum
nostro
codice.
L'abbate
Hem>'-do
25
r,
Fol. 25 recto
L
plo
J ^eptur
ontiam
tntes,
in
dcntium
qui
sapisubtili-
doce/'<? Rtudeit,
no
et utilitates
Dowmi
in
Ysaia
dicentis
2):
do-
cen ste
utilia,
non
8btilia,
sed
Duw
enim hoc-
tor subtulitati
\cr\)OTum intendit,
pt'rdit.
suo
doctrinc fructiun
10
fuerant, fonasi
aqua in nubibJM
templi scisso a
pontifici, qui
summo
summo
dl-
15
QhrUlua
igitur
Dei virtus
exemplo
velum
20
intellectib<s ministra-
in
Benedictus declaravit
suam doctrinam
25
dentis.
quodaw modo
do-
cens
tria,
sobrietatem docet et
secMndwm
Apos/olMmad Tytum
5)
'1)
(4) (6)
Sap. Vin,
7.
(2)
(8)
Corretto da
<
-tea >.
:
Ad TU. U,
18.
Parola corretta d*
frangebant
<
30
virtutem
in genere,
191
accipiamvs
in
parsimoniam
indcens, supcj'fluitatem
si/it
omnimodam
atnputata-
omnino
in
citumitatem
u8q/<?
35
dicrevit. lustitiam
deravit stater,
cia exercenda.
quantum ad penas
Nec non
et honorib/)! debitis
maioribMS
exibendis
mandans
cum
owini cari-
40
Habent
et
annexam
46
te proflcitur in
interi-
orem hominem
depin-
gendo
distinxit.
Hacc sane
ip.<!iu8
regulars doctri-
na
50
et
lla,
nec in observatlone
potes/
commendando
in 2) di-
iudi-
Scripsit auten? et
monachori<m Beglam
3).
scritio)e
Cum
igitur dilectissl-
65
Col.
B
ab
il-
Cassinensis
io edita, qui
ip-sius
Is meditfttionibf/s iwastebat,
forme
ip.sius
ferven-
cum
studio continerc;
mirandum
qiwd
Regulam
et exponi
precipue
cum Smaragdus
prima
abbas, Paulus,
si
quid
ea
difflcultatis esse
facie vldebatwr,
cum
dili-
10
sw'ipturas
4),
quas
Nu-
per etiam
dato Sedis
4)
me
questione an
omnia que
15
plaribz/s
exem-
Immo
superaddidi'
per
me
deco-
20
rem
floribus rethoricis
sapienlatitudi-
Parola cancellata.
(4)
^6)
reatare
nem
192
siint perfec/a.
Voster autem
Salomo beaUis
25
quod opus
iura^ntum,
aoxMa
uaihus prufiturum.
ingenio, quasi
1)
natioe
meo inventum
me
aliqwt'd existinia-
aliena.
30
meum gsudi-
um
el corona, In caritatis
amplexu,
iioc Expositionis
A.
35
ubsculta, o
fili,
precepta
mag<ri A inclina
cordis
tul, et
aurem
admonitionem
pii patria
libenter excipe et
eiflcacitpr compie, ut ad
eum
desidiam recesseras.
qutdem
nam
ibi obfili,
si
ut bis vocatus ad
audiendum
<a
(1) Iji
prmii
fn opprcBsn, con
)tii
punto sovrapponto.
193
INDICI
*^^^A^^K^^^^^^rf^^^tf^^^^^^^^^^'V^'\
I.
Monastero di Bobbio,
(Archivio di Stato
XXV.
XXVI.
(a. li.
(a.
2**).
2**).
II.
Lucani
fregmenta;
Latinitate.4
(NapoH,
Biblioteca
XXVII.
XXVIII.
Nationale IV. A.
II.
8).
(a. II.
fmgmenta
2*).
XXIX.
Lactantii
(Areh.
III.
II. 2*).
di Slato, Biblioteca).
IV.
Augustinns
(a. II.
(a.
11. 2*).
XXX.
XXXI.
).
(Arch.
V.
2)
II.
V. 2
2*).
Oiceronis
di Stato, Biblioteca).
Lactantii
frngmenta: S. Augusilnua
(a.
(Arek.
VI
VII.
vili.
Terglins
XXXIX,
II. II.
di Stato, Biblioteca).
3).
2).
1).
XXXll.
XXXIIl.
OonclUum Ephesinnm
(P. IV.
!,
fwc.
4).
IX.
Commentarium graocum
r>argiliu8
Mnrtialls;
in
Parmenidcm
(F. VI.
XXXIV.
Litnrgiae Irlandicae
fragmenta
X.
hher
PonMcnWs ( Napoli,
Biblio-
XXXV.
XXXVI.
Institutiones
Artis
Orammaticae
IV. A. 8).
(Napoli,
XI.
Veleria
Testamenti
fragmenta;
Oharisii Instilntiones
Biblioteca
Namnale
in
XXXVII. Oommentarium
IV, 1,
(F.
IV. A. 8).
XII.
8. Caecilius Cyprianus 8. Oaecllius CyprianuB
fase.
(0. V. 87).
XXXVIII Gommentarinm
.
in
Psalmos
(F. IV.
1, ftsc. 6).
XUl.
XIV.
XXXIX.
XL.
XLI.
XLII.
Evangeliarlnm
Evangelia
Erangelia
(0. VII.
(0. VII.
Evangeliarinm Evangeliarium
XV,
XVI.
XVII.
XVIIl.
Evangelia {Montecassino).
Excepta ex Sermonibus
ex
Plinti Historia
Evangelia (Montecassino).
Evangelia [Montecassino).
XJilII.
A.
8).
cuiuBdam
fragmenta
(G. VII.
XIX
XX.
XXI.
XXII.
1
Evangelistarinm et liectionariam
Bofithil
XLIV.
8. Benedicti Regula
8. Caesarii
de Arithmoiica
XLV.
XLVI.
XLVII.
XLVIII.
V.
7).
Angastini
Epistolae
ad
Pascentinm
in
(G. V. 26)
XXn.
XXIII
2 8. Ambrosii Expositio
(0. V. 15).
Evangelnm
Adbreviatio de rebus
tibns, an.
Monasteru
pertinen-
secandum Lncam
Sednlii
862
(Archivio di Stato,
Abbasfa
Carmen Paschale
Carmen Paschale
di Bobbio, pergamene).
XXIV.
Sedali!
XLIX.
Adbreviatio
de rebus Ebobiensi
Honastero pertinen-
vltM In col
Ingnll
mHno-
Krttl conRervanitl,
lieveiil
tibus, sn.
194
883
LXIX.
(F
IV, 24).
di Bobbio, Pergamene).
LXX.
(0. VII.
(K.
II.
Homiliarium
(F.
II. 19).
L.
LI.
LIl.
S.
16).
LXXI.
LXAII.
LXXIll.
Homiliarium Homiliarium
Homiliarnm
Origenis
Homilme
in
Nnmeros
in
17).
I.
(F.
(F.
II.
II.
19).
1,.
.'0).
8. Qregori
8.
Magni Horelia
Magni
S.
8.
Job
in
(F
Job
R).
LUI. 1.2
Gregorii
Moralia
(F.
I.
6)
LXXIV.
Homiliarium
Homiliarium
(F.
II.
Lin.
Oolnmbani
Regala
coenobialig
L\XV.
LX.Wl.
LXXVll.
(G. VII.
16)
HI.
2.
16).
6),
LIT
fiwc.
Karolnm regem
in
(G. V. 4).
8).
V).
LY.
8.
Hieronymi Explanatio
Oapitniare
Danielem (G. V.
LV.
2.
LXXIX.
18).
LXXX.
LXXXI.
Breriarium Monasticum
(P. II.
10).
(Carte
sp(frse distrutte
dal fuoco).
(G. V. 20).
LVI.
8.
Benedicti Regala
(G.
V. 38).
LVI. 2 Hymni
et
LXXXII.
fragmentam
(Archivio di Stato,
Cantica
(idem).
(G. V. 88).
LVII.
8.
Benedicti Regala
LXXXllI.
(F. IV.
4).
Cantica (idem).
LXXXIV.
(F
(F.
(G. IV.
88).
LVIII.
IV.
26|.
LXXXV.
Hyppocratis
HX.
LX.
hXL.
LXII.
JV. 26).
12).
distrutte).
LXXXV.
(F.IU.
BreTiariuiU de terr
(F. IV.
8. Columbani
16).
(F. IV.
(F. IV.
12).
li').
LXXXVI.
BreTiarum Monasticum
Mss. patrii, N.
(Biblioteca di
bis).
Sua Maest,
186
LXm.
LXIV.
(F. IV.
(F.
12i.
LXXXVII.
Sua Maest,
IV.
12).
12).
(F. IV. 8).
LXT.
LXYI.
LXVII.
(F. IV.
LXXXVllI.
Evangelistarium
(F. II.
(F.
II.
21).
21).
LXXXIX.
XO.
EYangelistarium
Passionarium
(F. HI.
16).
16).
Lxvm.
Passionarum
(F. III.
(F.
II.
23).
195
II.
Indice dei
testi riprodotti
an.
862
Gargilins Martialis
S.
X.
1.
XLVTIl.
AdbreTiatio de rebus Ebobiensi Monasferio pertnentibna,
an.
2,
888
8.
Hieronymus LV.
1. 1.
XLIX.
S. Ambrosius
Hippocrates
2.
LXXXV.
LXX,
XXII.
Homiliarium
LXXI.
LXXII,
LXXHI,
LXXIY,
Antipbonarium
LXXXI, LXXXIII.
XXI,
LXXV.
XXD
1,
XlIU, XUI.
Hymni
et Cantica
LVI, LVII.
lobannes diaconns
LXVI.
Iona LVIII,
LIX,
XX.
LXVI.
Breviarium Monasticnm
8. Isidorus
LXXXI V.
VIU.
LXXXV.
2.
Lactantius
LV
2.
Latinitates
Oassianns V.
Cassiodorus
OhariBitIs
1.
XIX, LXXVII.
XXV, XXVI.
XXXVI.
Liber Pontificalis
Liturgia Irlandica
X, LXXXII.
XI,
XXXIV.
Lncanus
VII, VIII.
3.
I.
Oodex Theodosiann V.
8.
LXX VOI.
Columbanus L, LUI.
in in
Origene LI.
Oommentarium
Oommentarium
PsalmoB XXXVIII.
Passionarium
XXXVII.
Oommentarium graecum
Ooncilium
Parmenidem IX.
XLII.
Probus
XXXV.
LXXlX.
XXHI, XXIV.
sacri
Constltutione Olonnenses
S.
Psalterium
8ednlius
Oyprianus
II,
XII, XIII.
8. Effrem
8ermones
XLU.
Colitmbuii,
Frontispizio del
Sigllnm H(masterii 8.
rolome.
Exodi Liber
XXVII, XXVIII.
XIV, XV,
XLI,
2CVI,
XVH,
XVIII, XIX,
XXXIX. XL,
LXXXVIU,
LXXXIX.
LXIX.
196
III.
A)
n)
TORINO
UniversUaria
G. V. 8
LV.
Biblioteca Nagionale
G. V. 4
G. V. 7
uv.
XLV, XLVI, XLVn.
XXII.
2,
a,
a.
n. 2 n. 2*
V. 1,
vn, vin
rv, v. 2.
6. T. 15
G. Y. 20
n,
m,
LXXXI.
XXI, xxn.
1.
a.
n. 2**
XXV, XXVI.
G. V. 2
G. V. 87 G. V. 88 G. vn. 16 G. G.
liXXIII.
E. IV. 24.
xxm,
LXXX.
LXXIX.
LI.
XXIV.
1. 2.
xn.
LVI,
F.
I.
6.
LH, Lin
Lvn.
F. n. 10 F. n.
XIV, XV.
L, Lin. 8.
18
vn. 1 vn. 18
20
F. n. 17
F.
XLIV.
n. 1
0. rv.
XXXIX, XL,
XXXV,
XLI.
2,
F. n. 20 F.
F.
II.
II.
LV.
LXXXV.
Be
21
Lxxxvm, hxxxx.
xc.
b) Biblioteca di Sua Maest
N. 186
il
28
16
F. III.
LXXVI.
Mss.
patrii,
bis,
LXXXVI, LXXXVH.
F.
III.
16
1,
1,
2.
F. IV.
8 2 4 6 7
XX.
F. IV.
F. IV.
xxxm.
xxxn.
xxxvni.
e) B. Archivio di Stato
1, fase. 1, fase.
fase.
Pergamene dell'Abbazia
di
Bobbio,
Frontspiiio,
XLVIH, XLIX,
F. IV.
Lxxxn.
Biblioteca
xxxvn.
xxxrv.
fase.
Lxxvm. Lxxxm.
LXVI.
Plnt.
BJ FIRENZE,
XXXIX,
G)
1
Biblioteca Laureneiana
F. IV. 8
F. IV. 12
F. IV. 24
VI.
I,XV.
M0NTECA88IN0,
XVI, XVH,
ArcicemAio
LVm,
LLX.
Lacinie di Sarazzano
XVm.
xm.
IX, XIX.
5
D) NAPOLI,
Ms. IV. A. 8
I,
Biblioteca Nazionale
Lxxvn.
F. VI. 2,
(*.
X, XI, XXXVI,
XUJ
IV. 88
197
IV.
La
Indice Cronologico
pu vedersi riprodotta presso R. Walcher, Oeschichte dar Engliachen ltteratur, Lipsia e Vienna,
1
900, tavola
tra la p.
e la 9.
ano data,
Specialmente per
gravi, che pur di
si
piti
m-IV
IV
IV
-
recente
esitante
Tav.
l.
dimostr
as!*ai
assegnare la data ai
frammenti
IH, IV, V.
di
illustrati.
Tav. V,
VH,
Vm,
Ben
Bobbiesi, che
datali
for-
xvn, xvm.
Sec.
mano oggetto
mente.
presenti
ricerche,
manoscritti
esplicita-
VI
Tav.
X, XI, 331,
VI,
jm.
(?),
Sec. VI.
del codice.
quale
Sec. Sec.
VI
vn
Muratori
assegn
il
sec.
im-irca,
questa
vn
Vnex.
Tav.
XIX,
XX
XXI.
2.
1,
XXH.
1.
Tav.
Tav.
VD,
vm, xxn.
XXIV,
XXm,
I,
XXV,
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La
Tav. Tav.
X.
nelle descrizioni
di
raccoglierli
in gruppi,
Sec.
vn
vm
XXXII,
n,
m,
iv,
v,
xi,
xxi.
2,
sicch
ciascunp
esteso,
di
xxxin,
XXXIV,
xxxv,
xxxvi,
meno
momento
cronolotra-
xxxvn.
Sec.
un dato periodo
nella
Vni
xLn.
Tav.
fare
di cui
Sec,
Vni-IX
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Tav.
Tav.
XLIH.
una
Spc.
X
X-X
XX
(?),
XLIV,
XLV,
XLVI,
Nella illustrazione
della
tav.
I avrei
voi.
XXXI, 59
sgg. com-
IX ex., sec.
LVn,
LVm, MX,
(1824)
contenente
< fra
i
frammenti
di
Lucano,
Vi detto
eh' esso
trovasi
ex., sec.
Tav.
LX VH.
2. 3. 4,
Di questo antico
Sec, Sec,
1'
Lxxxn,
Tav. LV,
LXVHI.
Sforza.
Xl-Xn Tav.
leti.
1711. VI,
454)
Sec. Sec.
descrivendo
il
codice di Lattanzio
(di cui
si
XU
XII
avanzato
Tav.
Tav.
1.
LXXXIV,
LXXXV,
2,
LXXXVI,
LXXXVU.
Sec. Sec.
XXXIX,
di
luogo accen-
Xm
XIV
XLI,
L,
Tav,
Tav.
LXXXVm, LXXXIX.
XC.
Tavole
8,
I.
nare a quel ms. di San Gallo, che presenta una pagina colla figura
intiera di S. Giovanni Evangelista.
La
Sec.
XV
LXVn.
Frontispizio,
2,
XXXV,
1,
che gli ornamenti da cui essa circondata, mostra grande rassomiglianza colle forme artistiche delle nostre miniature. II ms. Sangallese viene attribuito al sec.
Ln.
2,
Lm.
LIV.
1,
LVH.
LX,
1,2,
1.
LXX, LXXn,
LXXIV, LXXVI.
VH. La
LXXXIV.
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