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Assessorato all’Agricoltura
SeSIRCA
luglio 2003
Manuali - N. 60
GRUPPO DI LAVORO
Coordinamento:
DOTT. MICHELE BIANCO
Dirigente del Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura
Componenti:
DOTT.SSA MARIA ROSARIA INGENITO
DOTT. AMEDEO D’ANTONIO
Funzionari del Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura
Sommario
Presentazione 5
Premessa 7
Allegato A 32
Formule di conversione
Allegato B 35
Elenco dei Comuni appartenenti ai Sistemi della Campania
3
Presentazione
Vincenzo Aita
Assessore regionale all’Agricoltura
5
Premessa
7
ANALISI CHIMICO-FISICHE DEL TERRENO
Analisi di base
L’analisi di base consente di identificare le caratteristiche fondamentali
del suolo e la sua dotazione in elementi nutritivi. Inoltre rende possibile l’u-
tilizzo delle procedure di calcolo per la stima delle unità fertilizzanti dei
macroelementi (azoto, fosforo e potassio) da distribuire al terreno.
L’analisi di base prevede le seguenti determinazioni: scheletro, tessitura,
carbonio organico, reazione del suolo, calcare totale e calcare attivo, condut-
tività elettrica, azoto totale, fosforo assimilabile, capacità di scambio cationi-
co (CSC), basi di scambio (potassio, calcio, magnesio e sodio scambiabili).
Analisi semplificata
Prevede solo la determinazione di: carbonio organico, azoto totale, fosfo-
ro assimilabile e basi di scambio.
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Periodicità e tipo di analisi
In funzione delle colture e delle diverse situazioni agronomiche, la perio-
dicità ed il tipo di analisi da effettuare nella NBPA sono diverse:
Appezzamento omogeneo
Per appezzamento omogeneo si intende quella parte della superficie
aziendale che presenta elementi ambientali comuni e per la quale si ritiene
che i terreni abbiano caratteristiche chimico-fisiche pressoché uguali. Essa,
pertanto, costituisce l’unità di campionamento.
Un’azienda può presentare uno o più appezzamenti omogenei. In que-
st’ultimo caso sarà necessario eseguire le analisi per ciascun appezzamento
omogeneo individuato.
Il numero di appezzamenti omogenei presenti in azienda potranno essere
individuati in base a:
• colore;
• aspetto fisico;
• ordinamento colturale;
• le fertilizzazioni ricevute in passato;
• la vegetazione coltivata e spontanea.
Nel caso si disponga di una carta dei suoli, la zona di campionamento
deve comunque ricadere all’interno di una sola unità pedologica.
Nel caso di frammentazione aziendale, sarà necessario effettuare un’ana-
lisi del terreno per ogni corpo che ricade in zone di campionamento che si
presentano diverse per una o più delle caratteristiche sopra specificate.
Epoca di campionamento
Il campionamento deve essere effettuato almeno 3 mesi dopo l’ultimo appor-
to di concimi o 6 mesi dopo l’ultimo apporto di ammendanti o correttivi.
10
LA REDAZIONE DEL PIANO DI CONCIMAZIONE AZIENDALE
PER LE COLTURE ERBACEE
CONCIMAZIONE AZOTATA
Nella formulazione del PCA, per calcolare gli apporti di azoto (espressi in
kg/ha) da somministrare alla coltura, si farà ricorso alla semplice relazione di
seguito riportata:
concimazione azotata = fabbisogni colturali (A) – apporti per fertilità del suolo
(B) + lisciviazione (C) + immobilizzazione e dispersione (D)
(A) I fabbisogni colturali sono pari alle asportazioni colturali unitarie molti-
plicate per la resa. Le asportazioni unitarie sono quelle riportate per cia-
scuna coltura (tabella 1).
Tabella 1
11
segue tab. 1
crisantemo 0,0020 0,0014 0,0016 kg/pianta
erba medica (fieno) 0,30 0,50 2,50 kg/q
fagiolino 0,75 0,20 0,60 kg/q
fagiolo / fava 0,73 0,20 0,60 kq/q
festuca arundinacea 2,05 0,70 0,40 kg/q
fico 1,20 0,75 1,00 kg/q
finocchio 0,71 0,23 1,03 kg/q
fragola 0,50 0,25 1,10 kg/q
fresia 0,0026 0,0016 0,0033 kg/pianta
garofano 0,00132 0,00054 0,00195 kg/pianta
gerbera 0,00375 0,00093 0,00626 kg/pianta
girasole 5,00 1,91 9,73 kg/q
gladiolo 0,00066 0,00063 0,00250 kg/pianta
grano duro 2,72 1,01 1,34 kg/q
grano tenero 2,45 0,94 1,34 kg/q
kaki 0,60 0,20 0,60 kg/q
indivia 0,50 0,34 0,84 kg/q
lattuga 0,35 0,20 0,55 kg/q
lilium 0,0003 0,0001 0,0007 kg/pianta
limone 0,25 0,10 0,35 kg/q
loiessa 1,60 0,80 2,40 kg/q
mais granella 2,10 1,10 3,20 kg/q
mais insilato 0,20 0,10 0,30 kg/q
mandarino 0,28 0,13 0,94 kg/q
mandorlo 0,45 0,35 0,70 kg/q
melanzana 0,62 0,21 0,90 kg/q
melo 0,28 0,07 0,34 kg/q
melone 0,53 0,20 0,77 kg/q
nettarine 0,74 0,16 0,71 kg/q
nocciolo (frutti secchi) 3,10 0,20 2,00 kg/q
noce (frutti secchi) 1,50 0,46 0,60 kg/q
olivo (olive) 1,00 0,40 1,00 kg/q
orzo 2,10 0,97 1,50 kg/q
patata 0,45 0,18 0,75 kg/q
peperone 0,37 0,10 0,50 kg/q
pero 0,28 0,07 0,34 kg/q
pesco 0,70 0,16 0,68 kg/q
pisello 0,61 0,15 0,35 kg/q
pomodoro da industria e da mensa 0,24 0,50 0,30 kg/q
prati prato graminacee 2,20 0,65 2,10 kg/q s.s.
prati prato pascolo 2,50 0,45 2,70 kg/q s.s.
prati prato polifita 2,75 0,55 2,70 kg/q s.s.
prati prato stabile 1,60 0,85 1,45 kg/q s.s.
prezzemolo 0,22 0,08 0,48 kg/q
ranuncolo 0,004 0,0025 0,005 kg/pianta
ravanello 0,50 0,30 0,50 kg/q
rosa 1° anno 0,00172 0,00033 0,00098 kg/pianta
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segue tab. 1
rosa 2° anno 0,00431 0,00095 0,00280 kg/pianta
rosa 3° anno 0,00705 0,00150 0,00388 kg/pianta
rosa 4° anno 0,00557 0,00176 0,00366 kg/pianta
rosa 5° anno 0,00474 0,00072 0,00395 kg/pianta
sedano 0,60 0,25 1,00 kg/q
soia 5,00 1,28 1,95 kg/q
sorgo foraggio (um.80%) 0,25 0,08 0,30 kg/q
sorgo pianta intera 2,59 0,99 1,51 kg/q
spinacio 0,67 0,17 1,33 kg/q
susino 0,56 0,12 0,53 kg/q
tabacco secco sciolto 3,43 0,86 5,71 kg/q
tulipano 0,005 0,004 0,0065 kg/pianta
vite uva (vigneti di pianura) 0,69 0,69 1,15 kg/q
vite uva (vigneti di collina e montagna) 0,62 0,31 1,38 kg/q
zucca / zucchino 0,50 0,33 0,83 kg/q
Per le rese si potrà utilizzare la resa di riferimento, riportata, per ogni coltu-
ra ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territoriali in cui è stato suddiviso il
territorio campano, nelle tabelle 9, 10 e 11. Quando è documentabile con docu-
menti probanti, si utilizza la resa effettiva conseguita l’anno precedente (per le
colture soggette ad alternanza di produzione, la documentazione probante dalla
quale evincere la resa effettiva dovrà essere relativa al precedente anno di pari
alternanza), sempre che questa sia inferiore alla resa massima di riferimento,
riportata anch’essa per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi ter-
ritoriali in cui è stato suddiviso il territorio campano nelle tabelle 9, 10 e 11.
(B) Gli apporti di azoto derivanti dalla fertilità del terreno possono essere
con buona approssimazione ricondotti a:
(B1) quelli che derivano dalla mineralizzazione della sostanza organica
(s.o.), che vanno calcolati come segue:
(B1.1) per un rapporto C/N compreso tra 9 e 12:
Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B1 = 36 x (% s.o.)
Per i suoli franchi: B1 = 24 x (% s.o.)
Per i suoli tendenzialmente argillosi: B1 = 12 x (% s.o.)
(B1.2) per un rapporto C/N inferiore a 9:
Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B1 = 42 x (% s.o.)
Per i suoli franchi: B1 = 26 x (% s.o.)
Per i suoli tendenzialmente argillosi: B1 = 18 x (% s.o.)
(B1.3) per un rapporto C/N superiore a 12:
Per i suoli tendenzialmente sabbiosi: B1 = 24 x (% s.o.)
Per i suoli franchi: B1 = 20 x (% s.o.)
Per i suoli tendenzialmente argillosi: B1 = 6 x (% s.o.)
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Il valore di B1 così calcolato è riferito alla disponibilità annuale di azoto
derivante dalla mineralizzazione della sostanza organica. Qualora la coltura
occupi il suolo per un periodo inferiore ad un anno, B1 andrà moltiplicato
per il rapporto tra il periodo di coltivazione e l’anno (RB1) (ad esempio: se
il ciclo colturale è pari a 6 mesi, allora RB1=6/12; se il ciclo colturale viene
espresso in giorni RB1=180/365)
Gli apporti di azoto derivanti dalla fertilità del terreno (B) saranno quindi
determinati dalla somma di B1 e B2:
B = B1 + B2
(C) Le perdite di azoto nel terreno per lisciviazione vanno calcolate secondo
quanto riportato nella tabella 2:
D = (B1+B2) x fc
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Tabella 3 - Fattori di correzione da utilizzare per valutare l’immobilizza-
zione e la dispersione dell’azoto nel terreno
TERRENO
DRENAGGIO tendenzialmente franco tendenzialmente
sabbioso argilloso
lento o impedito 0,30 0,35 0,40
normale 0,20 0,25 0,30
rapido 0,15 0,20 0,25
A titolo di esempio, nelle tabelle 9, 10 e 11 sono riportate, per le principali colture presenti in Campania e relati-
vamente alla resa di riferimento ed alla resa massima ammessa, le dosi di azoto massime previste dalla NBPA nei
tre sistemi territoriali in cui è stata suddivisa la Campania, ipotizzando una situazione pedoambientale per ciascu-
no dei tre sistemi territoriali predetti.
CONCIMAZIONE FOSFATICA
Nella formulazione del PCA, per calcolare gli apporti di fosforo (espres-
si in kg/ha) da somministrare alla coltura si farà ricorso alla semplice rela-
zione di seguito riportata:
(E) I fabbisogni colturali sono pari alle asportazioni colturali unitarie molti-
plicate per la resa. Le asportazioni unitarie sono quelle riportate per cia-
scuna coltura (tabella 1). Per le rese si potrà utilizzare la resa di riferimen-
to, riportata per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi terri-
toriali in cui è stato suddiviso il territorio campano, nelle tabelle 9, 10 e
11. Quando è documentabile con documenti probanti, si utilizza la resa
effettiva conseguita l’anno precedente (per le colture soggette ad alternan-
za di produzione, la documentazione probante dalla quale evincere la resa
effettiva dovrà essere relativa al precedente anno di pari alternanza), sem-
pre che questa sia inferiore alla resa massima di riferimento, riportata
anch’essa per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territo-
riali in cui è stato suddiviso il territorio campano nelle tabelle 9, 10 e 11.
(F) Gli apporti di fosforo derivanti dalla fertilità del suolo vanno calcolati
nel modo seguente:
1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui
sono state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in fosfo-
ro (tab. 4)
15
Tab. 4 - Limiti inferiore e superiore della classe di dotazione "normale"
in P2O5 (mg/kg)
2. Se la dotazione è:
„ normale F = 0;
„ più bassa del limite inferiore di dotazione considerata “normale”, si cal-
cola la quota di arricchimento (F1);
„ più alta del limite superiore di dotazione considerata “normale”, si calco-
la la quota di riduzione (F2).
16
terreno tendenzialmente argilloso); Q1 è la differenza tra il valore
del limite inferiore di normalità del terreno e la dotazione di fosfo-
ro risultante dalle analisi.
1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono
state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in fosforo (tab. 4).
2. Se la dotazione è:
„ normale G = 1
„ più alta del limite superiore della dotazione considerata “normale” G = 1
„ più bassa del limite inferiore della dotazione considerata “normale”, allo-
ra il valore di G si calcola nel seguente modo:
CONCIMAZIONE POTASSICA
Nella formulazione del PCA, per calcolare gli apporti di potassio (espressi
in kg/ha) da somministrare alla coltura si farà ricorso alla semplice relazione di
seguito riportata:
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(E) I fabbisogni colturali sono pari alle asportazioni colturali unitarie molti-
plicate per la resa. Le asportazioni unitarie sono quelle riportate per cia-
scuna coltura (tabella 1). Per le rese si potrà utilizzare la resa di riferimen-
to, riportata per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi terri-
toriali in cui è stato suddiviso il territorio campano, nelle tabelle 9, 10 e
11. Quando è documentabile con documenti probanti, si utilizza la resa
effettiva conseguita l’anno precedente (per le colture soggette ad alternan-
za di produzione, la documentazione probante dalla quale evincere la resa
effettiva dovrà essere relativa al precedente anno di pari alternanza), sem-
pre che questa sia inferiore alla resa massima di riferimento, riportata
anch’essa per ogni coltura ammessa e per ciascuno dei tre sistemi territo-
riali in cui è stato suddiviso il territorio campano nelle tabelle 9, 10 e 11.
(F) Gli apporti di potassio derivanti dalla fertilità del suolo vanno calcolati
nel modo seguente:
1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono state
raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in potassio (tab. 5).
TERRENO
CLASSE COLTURA tendenzialmente franco tendenzialmente
sabbioso argilloso
tutte le classi da 102 a 144 da 120 a 180 Da 144 a 216
2. Se la dotazione è:
„ normale F = 0;
„ più bassa del limite inferiore di dotazione considerata “normale”, si cal-
cola la quota di arricchimento (F1);
„ più alta del limite superiore di dotazione considerata “normale”, si cal-
cola la quota di riduzione (F2).
18
apparente del terreno (Da = 1,4 per un terreno tendenzialmente sabbio-
so; Da = 1,3 per un terreno franco; Da = 1,21 per un terreno tendenzial-
mente argilloso); Q1 è la differenza tra il valore del limite inferiore di
normalità del terreno e la dotazione di potassio risultante dalle analisi.
(F2) La quota di riduzione, nel caso in cui la dotazione del terreno sia più
alta di quella prescritta, va calcolata nel modo seguente:
- (4 x Da x Q2)
dove 4 è una costante che risulta dalla profondità di terreno consi-
derata (40 cm) e dal rapporto dimensionale tra le grandezze; Da è la
densità apparente del terreno (Da = 1,4 per un terreno tendenzial-
mente sabbioso; Da = 1,3 per un terreno franco; Da = 1,21 per un
terreno tendenzialmente argilloso); Q2 è la differenza in valore
assoluto tra la dotazione di potassio del terreno, risultante dalle ana-
lisi, ed il valore del limite superiore di normalità.
(G) Il fattore di immobilizzazione tiene conto della quota di potassio reso indispo-
nibile ad opera di processi chimico-fisici e va calcolato nel modo seguente:
1. Sulla base delle analisi del terreno ed in funzione della classe in cui sono
state raggruppate le colture, si individua il livello di dotazione in potassio (tab. 5).
2. Se la dotazione è:
„ normale G = 1
„ più alta del limite superiore della dotazione considerata “normale” G = 1
„ più bassa del limite inferiore di dotazione considerata “normale”, allora
il valore di G si calcola nel seguente modo:
G = 1 + (0,018 x Argilla[%])
(H) Le perdite per lisciviazione, considerate solo per il potassio, vanno cal-
colate secondo quanto riportato nella tabella 6:
Tabella 6 - Entità della perdita per lisciviazione (kg/ha) in relazione al
drenaggio del terreno.
TERRENO
DRENAGGIO tendenzialmente franco tendenzialmente
sabbioso argilloso
normale, lento o 25 15 7
impedito
rapido 35 25 17
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LA REDAZIONE DEL PIANO DI CONCIMAZIONE AZIENDALE
PER LE COLTURE ARBOREE
Tabella 7
modalità di concimazione Fc1
localizzata sulla fila 0,8
fertirrigazione 0,7
distribuzione a spaglio 1,0
Tabella 8
valori di Fc2
Coltura 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno
e successivi
actinidia 0,6 0,4 0,8 1 1
vite 0,5 0,4 0,6 0,7 0,85
pero 0,55 0,4 0,7 0,85 1
melo 0,6 0,4 0,8 1 1
ciliegio 0,5 0,4 0,6 0,7 0,85
kaki 0,55 0,4 0,7 0,85 1
pesco 0,75 0,5 1 1 1
albicocco 0,6 0,4 0,8 1 1
susino 0,6 0,4 0,8 1 1
olivo 0,6 0,4 0,8 1 1
nocciolo 0,6 0,4 0,8 1 1
limone 0,6 0,4 0,8 1 1
21
I SISTEMI TERRITORIALI DELLA CAMPANIA
SISTEMA I (INTENSIVO)
Tabella 9
resa di resa dosi di azoto nella dosi di azoto nella
COLTURA riferimento massima NPBA per rese NPBA per rese
(q/ha) (q/ha) di riferimento (kg/ha) massime (kg/ha)
actinidia 240 300 149,8 188,8
aglio e scalogno 100 250 103,8 268,8
albicocco 220 280 95,0 122,6
arancio 250 270 63,8 69,4
asparago 50 70 69,8 100,2
avena 30 40 41,8 57,8
barbabietola da zucchero 500 600 178,8 215,8
broccoletto di rapa 300 400 113,8 153,8
carciofo 210 250 161,8 193,8
carota e pastinaca 200 250 93,8 118,8
cavolfiore 340 400 129,8 153,8
cavolo broccolo 250 350 93,8 133,8
cavolo cappuccio 290 350 167,8 203,8
cavolo di Bruxelles 200 250 73,8 93,8
cavolo verza 200 250 113,8 143,8
cetriolo 250 300 43,8 53,8
ciliegio 140 190 87,6 121,1
cipolla 350 450 98,8 128,8
clementine/mandarino 230 250 58,2 63,8
cocomero 450 500 83,8 93,8
erba medica (fieno) irriguo 200 250 53,8 68,8
fagiolino 75 100 50,0 68,8
fagiolo (da sgusciare) 110 130 74,1 88,7
fava (da sgusciare) 130 170 88,7 117,9
fico 60 75 65,8 83,8
22
segue tab. 9
finocchio 250 350 171,3 242,3
fragola 370 450 178,8 218,8
frumento duro 30 40 75,4 102,6
frumento tenero 30 45 67,3 104,0
indivia 220 250 103,8 118,8
kaki 270 310 155,8 179,8
lattuga 250 330 81,3 109,3
limone 250 270 56,3 61,3
mais da granella 75 100 151,3 203,8
mais insilato 650 800 123,8 153,8
mandarino 230 250 58,2 63,8
mandorlo 30 40 7,3 11,8
melanzana 350 450 210,8 272,8
melo 250 300 63,8 77,8
melone 300 400 152,8 205,8
nettarine 220 250 156,6 178,8
nocciolo 30 40 86,8 117,8
noce 40 50 53,8 68,8
olivo 50 90 43,8 83,8
orzo 30 40 56,8 77,8
patata 330 450 142,3 196,3
peperone 350 460 123,3 164,0
pero 250 280 63,8 72,2
pesco 220 250 147,8 168,8
pisello 70 130 36,5 73,1
pomodoro 630 700 145,0 161,8
pomodoro da industria 700 900 161,8 209,8
ravanello 320 400 153,8 193,8
sedano 300 400 173,8 233,8
spinacio 220 270 141,2 174,7
susino 190 230 100,2 122,6
tabacco 35 45 113,8 148,1
vite 130 150 83,5 97,3
zucca 700 780 343,8 383,8
zucchino 240 300 113,8 143,8
23
SISTEMA II (CEREALICOLO-ZOOTECNICO)
24
segue tab. 10
melanzana 290 380 167,1 222,9
melo 200 220 43,3 48,9
melone 250 330 119,8 162,2
nettarine 200 250 135,3 172,3
nocciolo 28 40 74,1 111,3
noce 25 45 24,8 54,8
olivo 35 70 22,3 57,3
orzo 30 40 50,3 71,3
patata 330 450 135,8 189,8
peperone 300 400 98,3 135,3
pero 190 220 40,5 48,9
pesco 200 250 127,3 162,3
pisello 60 100 23,9 48,3
pomodoro 500 600 107,3 131,3
pomodoro da industria 590 650 128,9 143,3
prati polifiti (fieno) 50 65 124,8 166,0
soia 25 30 112,3 137,3
sorgo 30 40 65,0 90,9
susino 160 200 76,9 99,3
tabacco 30 35 90,2 107,3
vite 130 150 77,0 90,8
zucca 300 400 137,3 187,3
zucchino 230 280 102,3 127,3
25
SISTEMA III (FRUTTICOLO - VITICOLO)
26
segue tab. 11
melone 250 330 123,5 165,9
nettarine 200 250 139,0 176,0
nocciolo 30 40 84,0 115,0
noce 35 50 43,5 66,0
olivo 35 70 26,0 61,0
orzo 30 40 54,0 75,0
patata 380 450 162,0 193,5
peperone 300 400 102,0 139,0
pero 190 220 44,2 52,6
pesco 200 250 131,0 166,0
pisello 60 100 27,6 52,0
pomodoro 500 600 111,0 135,0
pomodoro da industria 590 650 132,6 147,0
prati polifiti (fieno) 50 65 128,5 169,8
sorgo 30 40 68,7 94,6
susino 160 200 80,6 103,0
tabacco 30 40 93,9 128,2
vite 150 180 94,5 115,2
zucca 300 400 141,0 191,0
zucchino 230 280 106,0 131,0
27
MODULO PER CALCOLARE LE UNITÀ DI CONCIME
29
Colture erbacee annuali e arboree (1° step) in produzione
Concimazione azotata
A) fabbisogni colturali x = -
produzione attesa asportazione A
B1) azoto da sostanza organica x ( / 12 ) = -
mesi di coltivazione B1
B2) azoto da azoto totale = +
B2
C) lisciviazione = +
C
D) processi biochimici x = =
valori di B1+B2 fattore correttivo D
N totale
Concimazione fosfatica
E) fabbisogni colturali x = +
produzione attesa asportazione E
o F1) arricchimento (*) ( - )x x4 = ( x
limite inferiore dotazione densità F1
della normalità terreno apparente
G) immobilizzazione ( x 0,02 ) + = ) -
% calcare totale coeff. A G
o F2) riduzione (*) ( - )x x4 = =
dotazione limite superiore densità F2
terreno della normalità apparente
P 2 O5 totale
(*) se viene compilata la voce “quota arricchimento” non si compila la voce “quota riduzione” e viceversa
Concimazione potassica
E) fabbisogni colturali x = +
produzione attesa asportazione E
o F1) arricchimento (*) ( - )x x4= ( x
limite inferiore dotazione densità F1
della normalità terreno apparente
G) immobilizzazione ( x 0,018 ) +1 = ) -
% argilla G
K2 O totale
(*) se viene compilata la voce “quota arricchimento” non si compila la voce “quota riduzione” e viceversa
29
30
Colture arboree
N x x = N totale
30
31
ALLEGATO A
FORMULE DI CONVERSIONE
P P2O5
Per convertire il fosforo espresso come P a fosforo espresso come P2O5 si deve moltiplicare il
valore per 2,291. Esempio:
P2O5 P
Per convertire il fosforo espresso come P2O5 a fosforo espresso come P si deve moltiplicare il
valore per 0,436. Esempio:
K K2O
Per convertire il potassio espresso come K a potassio espresso come K2O si deve moltiplicare il
valore per 1,205. Esempio:
K2O K
Per convertire il potassio espresso come K2O a potassio espresso come K si deve moltiplicare il
valore per 0,830. Esempio:
Ca CaO
Per convertire il calcio espresso come Ca a calcio espresso come CaO si deve moltiplicare il valore
per 1,399. Esempio:
CaO Ca
Per convertire il calcio espresso come CaO a calcio espresso come Ca si deve moltiplicare il valore
per 0,715. Esempio:
Mg MgO
Per convertire il magnesio espresso come Mg a magnesio espresso come MgO si deve moltiplicare
il valore per 1,658. Esempio:
MgO Mg
Per convertire il magnesio espresso come MgO a magnesio espresso come Mg si deve moltiplicare
il valore per 0,603. Esempio:
0,603x248,7
31 MgO=150 Mg
32
Basi di scambio: meq/100 g (= cmol(+)/kg) mg/kg
Per convertire le basi di scambio (potassio, magnesio, sodio e calcio) espresse in meq/100 g di suolo
(equivalente a cmol(+)/kg) in mg/kg dividere per i seguenti fattori di correzione:
Unità di misura
1 g/kg = 1 ‰
1 g/kg = 0,1 %
1 % = 10 g/kg
1 mg/kg = 1 ppm
ppm ∫ mg/L
32
33
ALLEGATO B
Sistema I (Intensivo)
Acerra; Afragola; Agerola; Agropoli; Amalfi; Anacapri; Angri; Arienzo;
Arzano; Atrani; Aversa; Bacoli; Barano d’Ischia; Baronissi; Battipaglia;
Bellizzi; Bellona; Boscoreale; Boscotrecase; Brusciano; Caianello; Caivano;
Calvizzano; Camposano; Cancello ed Arnone; Capaccio; Capodrise; Capri;
Capua; Cardito; Carinaro; Carinola; Casagiove; Casal di Principe;
Casalnuovo di Napoli; Casaluce; Casamicciola Terme; Casandrino;
Casapesenna; Casapulla; Casavatore; Caserta; Casola di Napoli; Casoria;
Castel San Giorgio; Castel Volturno; Castellammare di Stabia; Castello di
Cisterna; Cava de’ Tirreni; Cellole; Cercola; Cervino; Cesa; Cetara;
Cicciano; Cimitile; Comiziano; Conca dei Marini; Corbara; Crispano; Curti;
Eboli; Ercolano; Falciano del Massico; Forio; Francolise; Frattamaggiore;
Frattaminore; Frignano; Furore; Giugliano in Campania; Gragnano;
Grazzanise; Gricignano di Aversa; Grumo Nevano; Ischia; Lacco Ameno;
Lettere; Lusciano; Macerata Campania; Maddaloni; Maiori; Marano di
Napoli; Marcianise; Mariglianella; Marigliano; Massa di Somma; Massa
Lubrense; Melito di Napoli; Mercato San Severino; Meta; Minori;
Mondragone; Monte di Procida; Montecorvino Pugliano; Mugnano di
Napoli; Napoli; Nocera Inferiore; Nocera Superiore; Nola; Orta di Atella;
Ottaviano; Pagani; Parete; Pastorano; Pellezzano; Piano di Sorrento;
Pietravairano; Pignataro Maggiore; Pimonte; Poggiomarino; Pollena
Trocchia; Pomigliano d’Arco; Pompei; Pontecagnano Faiano; Portici;
Portico di Caserta; Positano; Pozzuoli; Praiano; Procida; Qualiano; Quarto;
Ravello; Recale; Roccapiemonte; Salerno; San Cipriano d’Aversa; San
Felice a Cancello; San Gennaro Vesuviano; San Giorgio a Cremano; San
Giuseppe Vesuviano; San Marcellino; San Marco Evangelista; San Marzano
sul Sarno; San Nicola La Strada; San Prisco; San Sebastiano al Vesuvio; San
Tammaro; San Valentino Torio; San Vitaliano; Santa Maria a Vico; Santa
Maria Capua Vetere; Santa Maria La Carita’; Santa Maria La Fossa;
Sant’Agnello; Sant’Anastasia; Sant’Antimo; Sant’Antonio Abate;
Sant’Arpino; Sant’Egidio del Monte Albino; Sarno; Saviano; Scafati; Scala;
Scisciano; Serrara Fontana; Sessa Aurunca; Siano; Somma Vesuviana;
Sorrento; Sparanise; Striano; Succivo; Teano; Terzigno; Teverola; Torre
Annunziata; Torre del Greco; Tramonti; Trecase; Trentola-Ducenta; Vairano
Patenora; Valle di Maddaloni; Vico Equense; Vietri sul Mare; Villa di
Briano; Villa Literno; Villaricca; Vitulazio; Volla.
Sistema II (Cerealicolo-Zootecnico)
Acerno; Ailano; Albanella; Alfano; Alife; Altavilla Silentina; Alvignano;
Andretta; Apice; Aquara; Aquilonia; Ariano Irpino; Ascea; Atena Lucana;
Auletta; Bagnoli Irpino; Baia e Latina; Baselice; Bellosguardo; Bisaccia;
Buccino; Buonabitacolo; Buonalbergo; Caggiano; Caiazzo; Cairano;
Calabritto; Calitri; Calvi Risorta; Camerota; Camigliano; Campagna;
Campolattaro; Campora; Cannalonga; Caposele; Capriati a Volturno; Carife;
Casal Velino; Casalbore; Casalbuono; Casalduni; Casaletto Spartano;
Caselle in Pittari; Cassano Irpino; Castel Baronia; Castel di Sasso; Castel
San Lorenzo; Castelcivita; Castelfranci; Castelfranco in Miscano;
Castellabate; Castello del Matese; Castelnuovo Cilento; Castelnuovo di
Conza; Castelpagano; Castelvetere in Val Fortore; Castelvetere sul Calore;
Celle di Bulgheria; Centola; Ceraso; Cerreto Sannita; Chiusano di San
Domenico; Cicerale; Ciorlano; Circello; Colle Sannita; Colliano; Conca
della Campania; Controne; Contursi Terme; Conza della Campania; Corleto
Monforte; Cuccaro Vetere; Cusano Mutri; Dragoni; Faicchio; Felitto;
Flumeri; Foiano di Val Fortore; Fontanarosa; Fontegreca; Formicola;
Fragneto L’Abate; Fragneto Monforte; Frigento; Futani; Gallo Matese;
Galluccio; Gesualdo; Giano Vetusto; Ginestra degli Schiavoni; Gioi; Gioia
Sannitica; Giungano; Greci; Guardia Lombardi; Ispani; Lacedonia; Lapio;
Laureana Cilento; Laurino; Laurito; Laviano; Letino; Liberi; Lioni;
Luogosano; Lustra; Magliano Vetere; Marzano Appio; Melito Irpino;
Mignano Monte Lungo; Moio della Civitella; Molinara; Montaguto;
Montano Antilia; Monte San Giacomo; Montecalvo Irpino; Montecorice;
Montefalcone di Val Fortore; Monteforte Cilento; Montella; Montemarano;
Montesano sulla Marcellana; Monteverde; Morcone; Morigerati; Morra De
Sanctis; Novi Velia; Nusco; Ogliastro Cilento; Oliveto Citra; Omignano;
Orria; Ottati; Padula; Paduli; Palomonte; Paternopoli; Perdifumo; Perito;
Pertosa; Pesco Sannita; Petina; Piaggine; Piana di Monte Verna; Piedimonte
Matese; Pietramelara; Pietraroja; Pisciotta; Polla; Pollica; Pontelandolfo;
Pontelatone; Postiglione; Prata Sannita; Pratella; Presenzano; Prignano
Cilento; Raviscanina; Reino; Riardo; Ricigliano; Rocca d’Evandro; Rocca
San Felice; Roccadaspide; Roccagloriosa; Roccamonfina; Roccaromana;
Rocchetta e Croce; Rofrano; Romagnano al Monte; Roscigno; Rutino;
Sacco; Sala Consilina; Salento; Salvitelle; Salza Irpina; San Bartolomeo in
Galdo; San Giorgio La Molara; San Giovanni a Piro; San Gregorio Magno;
San Gregorio Matese; San Lorenzello; San Mango sul Calore; San Marco dei
Cavoti; San Mauro Cilento; San Mauro La Bruca; San Nicola Baronia; San
Pietro al Tanagro; San Pietro Infine; San Potito Sannitico; San Rufo; San
Sossio Baronia; Santa Croce del Sannio; Santa Marina; Sant’Andrea di
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Conza; Sant’Angelo a Fasanella; Sant’Angelo All’Esca; Sant’Angelo
d’Alife; Sant’Angelo dei Lombardi; Sant’Arcangelo Trimonte;
Sant’Arsenio; Santomenna; Sanza; Sapri; Sassano; Sassinoro; Savignano
Irpino; Scampitella; Senerchia; Serramezzana; Serre; Sessa Cilento;
Sicignano degli Alburni; Sorbo Serpico; Stella Cilento; Stio; Sturno; Taurasi;
Teggiano; Teora; Tora e Piccilli; Torchiara; Torella dei Lombardi; Torraca;
Torre Orsaia; Tortorella; Trentinara; Trevico; Vallata; Valle Agricola; Valle
Dell’Angelo; Vallesaccarda; Vallo della Lucania; Valva; Vibonati;
Villamaina; Villanova del Battista; Volturara Irpina; Pungoli..
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agosto 2003