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GIUSEPPE TONIOLO
Docente di Economia Politica all’Università di Pisa
IL SOCIALISMO NELLA STORIA
DELLA CIVILTA'
Linee direttive
Edizione del «Comitato Opera Omnia di G. Toniolo»; Città del
Vaticano 1947; Serie I: Scritti storici; Volume I (intonso); pp.
267-446, con piccoli aggiornamenti lessicali e semantici a cura
della redazione di totustuus.net.
Ai lettori
Riproduco, rivedute in questo volumetto, una serie
di lezioni che tenni all'università di Pisa sul Socialismo e
che comparve testé per le stampe nella Rivista
internazionale di scienze sociali di Roma.
Tale avvertenza basta a far comprendere come
questa trattazione intorno al socialismo, nel suo
svolgimento lungo i secoli, abbia un carattere sintetico
(come si addice all'insegnamento), ma perciò stesso come
essa presenti forse una più definita fisionomia scientifica.
Scienza è infatti una ordinata esposizione di
rapporti causali. E le manifestazioni, che si collegano al
fatto così complesso, turbinoso e proteiforme del
socialismo, certamente non si potrebbero seguire nella loro
continuità e dimostrare nelle loro successive movenze se
non quando, spogliate da alcuni accidenti (oggetto di studi
analitici), si riconducano, mercé grandi linee direttive, al
duplice ordine di cause generatrici:
- da un canto ai fatti storico-civili che ne composero
l'ambiente in cui quelle rinvennero occasione ed impulso;
- da un altro ai fatti storico-intellettuali, cioè
all'atteggiamento della cultura, che vi porse l'ispirazione e
l'indirizzo.
Duplice connessione di cause reali e mentali che è
singolarmente palese ed intima nel socialismo moderno.
Nessun altro tipo di socialismo nella storia apparisce così
positivo come 1'odierno, perché in esso trovano il più
schietto riflesso le condizioni reali della società
contemporanea, né alcun altro così scientifico (a questo
vanto oggi esso aspira); perocché non vi ha piega del
pensiero moderno che in quello non si rispecchi con esatta
corrispondenza.
Questa duplice correlazione nei vari periodi storici,
ma in specie nel secolo XIX fino ad oggi, di mezzo ad una
ricchissima letteratura, mi provai di cogliere e scolpire. E
ciò colla speranza che questa trattazione (appunto perché
sintetica), risultato di non brevi e pazienti ricerche e
meditazioni, conferisca a due risultati:
- l'uno teorico, di chiarire cioè la convenienza del
considerare i problemi del socialismo, non già come un
aspetto soltanto dell'economia, ma della sociologia o
dottrina dell'incivilimento;
- l'altro pratico, di convincere intorno alla necessità, se si
voglia sciogliere felicemente quei problemi, di correggere
il vizioso ambiente di fatto che li suscitò e quello, del pari
aberrato, delle idee che li giustificò, rinnovando e
perfezionando quell'ordine reale e ideale degli umani
consorzi che nell'incivilimento cristiano addita non solo il
secreto del passato, ma anche le promesse dell'avvenire.