Professional Documents
Culture Documents
Ma intanto non si fermano gli sversamenti nell‟oceano Pacifico di acqua a basso contenuto
radioattivo, per permettere lo stoccaggio della parte più contaminata. Un comportamento che
preoccupa alcuni stati – tra cui India, Russia e anche l‟Unione Europea – che hanno già
bloccato o richiamato l‟attenzione sui rischi dell‟importazione di pescato giapponese.
Potrebbe esserci un‟altra falla nel reattore 2 di Fukushima. Dopo la crepa tappata ieri con
iniezioni di vetro solubile, Hidehiko Nishiyama, portavoce dell‟Agenzia nipponica per la
sicurezza nucleare, ha riferito che “liquidi radioattivi potrebbero aver iniziato a fuoriuscire da
un‟altra parte”. Per contenerli, sono previsti pannelli di ferro intorno al reattore e una diga da
100 tonnellate di sabbia.
Nuove “piccole” tracce di plutonio sono state individuate dai tecnici in quattro siti all‟esterno
della centrale atomica giapponese di Fukushima Daiichi 1: lo ha reso noto la TEPCO, la
compagnia elettrica che gestisce l‟impianto, precisando che i campioni radioattivi sono stati
raccolti il 28 e il 29 marzo, cioè una settimana dopo i primi prelievi. In un punto, circa 500
metri a nord del reattore numero uno, è stata rilevata una concentrazione di plutonio -238
equivalente a 0,26 becquerel per chilogrammo, una quantità inferiore del 50 per cento rispetto
a quella riscontrata nei campioni precedenti. Si tratta di una concentrazione di particelle che
non dovrebbe essere pericolosa per la salute, anche se sono prodotte dalla fissione delle
barre di uranio.
Continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto di magnitudo 9,0 che lo scorso 11 marzo
investì il Giappone nord-orientale, generando uno „tsunami‟ ancora più devastante: secondo
l‟ultimo aggiornamento diffuso dalla polizia nazionale, il numero dei morti accertati è salito,
1
infatti, ad almeno 12.596. In calo conseguentemente di circa 750 unità il computo dei dispersi,
che comunque ammontano a 14.747. La prefettura più colpita resta quella di Miyagi, con 7.680
persone uccise e 6.320 ancora mancanti all‟appello; seguono quella di Iwate con,
rispettivamente, 3.687 e 4.472, e quindi quella di Fukushima con 1.168 vittime e 3.951
scomparsi: si tratta della prefettura dov‟è peraltro tuttora in corso la gravissima crisi nucleare
nell‟omonima centrale numero 1. L‟82 per cento dei cadaveri recuperati finora sono stati
identificati e riconsegnati alle famiglie. Quanto ai senzatetto, nel complesso sono 160.000,
ospitati in oltre duemila rifugi temporanei. Domenica scorsa si è conclusa, dopo tre giorni, la
gigantesca operazione di ricerca dei dispersi, che ha visto la partecipazione delle Forze
Armate americane accanto a quelle di Auto-Difesa nipponiche, con l‟intervento di ben 25.000
militari e l‟impiego di 120 velivoli e di una sessantina di unità navali: un simile dispiegamento
di uomini e mezzi ha però sortito un risultato estremamente modesto, con la localizzazione di
appena 79 salme.
Anche l‟Unione Europea lancia l‟allarme sul pesce proveniente dal Giappone. Guido Milana,
vicepresidente della Commissione pesca del Parlamento europeo, ha presentato
un‟interrogazione al Consiglio Ue e al presidente della Commissione europea Josè Manuel
Barroso. “Non c‟è controllo della filiera del pesce in scatola – spiega Milana – Sulle etichette
viene scritto dove viene confezionato, e basta”. Non dove viene pescato quindi. “In questi
giorni la pesca in Giappone non si è fermata: è facile pensare che il prodotto invenduto sul
mercato locale finisca nell‟industria, che continua a confezionare”, aggiunge, “Ed il rischio è
che tra un mese o due quel pesce arrivi sulle nostre tavole”.
È iniziata l‟iniezione di azoto liquido nel reattore uno della centrale, per prevenire le possibili
esplosioni di idrogeno. Ma l‟operazione, ha chiarito la società che gestisce l‟impianto, “non
comporta un rialzo significativo della perdita di radioattività”.
Il sisma giapponese dello scorso 11 marzo, con una violenza di magnitudo 9.0, ha spostato di
24 metri verso sud-est la parte del fondale dell‟oceano Pacifico più vicina all‟epicentro. Il
movimento sottomarino ha anche provocato lo slittamento di un limbo della penisola di Oshika
– tra le più colpite – di 5,3 metri. Anche Honshu, l‟isola principale dell‟arcipelago giapponese,
si è invece spostata di 2,4 metri. I dati sono stati diffusi dalla Guardia Costiera giapponese.
11.56 – La TEPCO verserà più di 8mila euro alle famiglie costrette a evacuare
Ogni famiglia costretta a evacuare dalla propria abitazione fino a 20 chilometri dall‟impianto
sarà risarcita con un indennizzo iniziale di circa 8.300 euro. Direttamente dalle tasche della
TEPCO, la società che gestisce la centrale. Lo riferisce la tv pubblica giapponese, riportando
un numero di interessati pari a 80mila persone.
L‟elevata radioattività dei reattori impediscono di coprirli con speciali pannelli solari
necessari per la protezione. Gli operai rischierebbero troppo. Lo riferisce l‟agenzia di stampa
Giapponese, basandosi su anonime fonti del Governo nipponico secondo cui i pannelli non
saranno installati prima di settembre. Secondo la società che si occuperà dei lavori invece la
copertura potrebbe iniziare a giugno e costerà circa 937 milioni di dollari.
09.08 – Possibile iniezione di azoto liquido nel reattore 1 per prevenire esplosioni
Neutralizzare le eventuali esplosioni del reattore uno con un‟iniezione di azoto liquido. È
questa la soluzione prospettata dalla TEPCO – la società che gestisce la centrale di Fukushima
– e che forse verrà applicata anche nei reattori due e tre.
Il ministero della Sanità indiano ha annunciato la sospensione delle importazioni alimentari dal
Giappone, per il rischio di elevata radioattività. Lo stop durerà almeno tre mesi, anche in base
ai risultati delle analisi sui cibi giapponesi arrivati sabato scorso in India. Ancora prima, la
stessa decisione era stata presa da Stati Uniti e Cina.
Dopo giorni di tentativi, tappata nella notte la falla aperta in una delle vasche di contenimento
del reattore numero due. Una crepa di circa 20 centimetri di larghezza chiusa con una
iniezione di silicato di sodio, meglio noto come “vetro solubile”. Da qui veniva fuori l‟acqua
radioattiva che si è infiltrata nel sottosuolo e riversata nell‟oceano Pacifico.
16.45 – Preoccupazione per l’acqua radioattiva, il Giappone chiede scusa alla Corea del
Sud
3
12.04 – Scuole sotto controllo a Fukushima
Avviate le misurazioni delle radiazioni nei cortili e nei campi da gioco delle scuole tra i 20 e i 30
chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima. Tutte le strutture all‟interno di quel raggio sono
state evacuate, quelle a una distanza superiore – secondo la prefettura – non sarebbero a rischio.
Nei prossimi giorni saranno controllate quasi 1.500 scuole, tra asili nido, elementari e medie.
11.49 – La Corea del Sud chiede spiegazioni per lo scarico di acqua radioattiva
“Chi non proverebbe un minimo di timore dopo aver saputo che si tratta di acqua
contaminata?”. La Corea del Sud chiede spiegazioni sullo scarico di 11.500 tonnellate di acqua
radioattiva nell‟oceano Pacifico. Il portavoce del ministero degli Esteri, Cho Byung-jae, ha
spiegato che in Corea attendono una notifica sulla decisione presa da Tokyo, lamentando di
non essere stati avvertiti per tempo.
8.28 – Fukushima, iodio radioattivo in mare 7,5 milioni di volte più della norma
Quantitativi di iodio-131 pari a 7,5 milioni la norma sono stati rilevati nelle acque davanti al
reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima. Lo riferisce in una nota la TEPCO, il gestore
dell‟impianto, spiegando che il campione esaminato è stato raccolto il 2 aprile. I dati della
TEPCO sono quindi relativi a campioni prelevati prima del rilascio in mare di 11.500 tonnellate
di liquidi, cominciato ieri pomeriggio, segnati da radioattività bassa, pari a 100 volte i livelli
legali. Sempre la stessa utility ha fornito in seguito i valori di un altro prelievo effettuato ieri,
risultato 5 milioni di volte oltre la norma. Il cesio-137, invece, è di 1,1 milioni di volte superiore
ai limiti consentiti. Se il potenziale inquinante dello iodio ha una vita di 8 giorni, il decadimento
del cesio è più lungo, pari a 30 anni.
La TEPCO, il gestore della centrale di Fukushima, ha reso noto che pagherà indennizzi
provvisori a residenti e agricoltori colpiti dalla crisi nucleari. La più grande utility asiatica,
riportano i media di Tokyo, farà una stima provvisoria dei risarcimenti da versare in
consultazione con il governo affinché avvenga quanto prima. Il ministro dell‟Economia,
Commercio e Industria, Banri Kaieda, ha spiegato di aver disposto “l‟ erogazione immediata
tutte le volte che risulti possibile da definire”. Sono circa 80.000 i residenti nel raggio dei 20
km dalla centrale costretti all‟evacuazione, mentre un‟ulteriore fascia di 10 km costituisce
un‟area di rispetto. La TEPCO ha dato la disponibilità al rimborso delle spese mediche e della
perdita di reddito a causa dell‟evacuazione.
Il governo giapponese seguirà ”con grande attenzione” l‟impatto nell‟oceano del rilascio di acqua
con bassa radioattività da parte di TEPCO, il gestore della problematica centrale nucleare di
Fukushima. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, nel corso della conferenza stampa di
tarda mattinata, aggiungendo che “è una priorità verificare le conseguenze sulla flora e sulla
fauna marina” anche se la bassa radioattività dell‟acqua lascia ipotizzare una rapida diluzione
della contaminazione. La TEPCO ha cominciato ieri a riversare 11.500 tonnellate di acqua, previa
via libera della NISA (l‟Agenzia per la sicurezza nucleare), per accelerare sui lavori di messa in
sicurezza dell‟impianto. L‟iniziativa è legata anche ai tempi tecnici d‟arrivo della prima
„megafloat‟, l‟isola galleggiante in cui stoccare i liquidi radioattivi, stimato per la prossima
settimana. La principale utility asiatica ne ha ordinate altre tre.
4
Ecco la cronaca del 4 aprile
Greenpeace ha inviato una seconda squadra di esperti in radioprotezione per indagare sul
fallout radioattivo nelle aree circostanti la centrale di Fukushima. Oltre alla contaminazione
ambientale, saranno effettuati test su latte e prodotti agricoli.
TEPCO ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, che il rilascio volontario di acqua
radioattiva rientra nel tentativo di accelerare i lavori per riportare la centrale nucleare di
Fukushima sotto controllo.
La quantità totale di liquidi contaminati potrebbe essere di 15.000 tonnellate, con una
concentrazione di radiazioni stimata in circa 100 volte il limite legale, quindi a un livello
“relativamente basso”, secondo la compagnia.
È salito a 12.157 il numero dei morti accertati per il terremoto e lo tsunami in Giappone. È
l‟ultimo bilancio della polizia, che ha aggiornato a 15.496 la cifra dei dispersi.
Gli operatori della TEPCO stanno iniettando del colorante liquido del reattore n.2 della
centrale nucleare giapponese di Fukushima, in un altro tentativo di chiudere la falla di 20
centimetri responsabile della fuoriuscita di acqua radioattiva nell‟Oceano Pacifico. In
precedenza i tecnici avevano usato prima calcestruzzo e poi polimeri assorbenti, ma la perdita
non è stata ancora arginata.
In mancanza di una svolta immediata, ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa,
l‟accumulo di materiale radioattivo “avrà un pesante impatto sull‟oceano”.
Radiazioni superiori alla norma sono state rilevate appena fuori dal raggio di 30 km dalla
centrale nucleare di Fukushima. Lo riferisce l‟agenzia Kyodo.
A seguito della perdita di materiale radioattivo causata dai danni del sisma/tsunami dell‟11
marzo, le autorità nipponiche avevano disposto l‟evacuazione nel raggio di 20 km dalla
centrale di Fukushima, più altri 10 km di cosiddetta area di rispetto.
Greenpeace, sulla base delle analisi effettuate intorno al sito, aveva chiesto l‟estensione della
zona di evacuazione fino a 40 km, diventati addirittura 80 km secondo le valutazioni fatte dagli
Stati Uniti che avevano così causato qualche scintilla nei rapporti con l‟alleato giapponese.