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1 - Le dottrine che studiano l’uomo così come lo trovano o come suppongono o come immaginano
che egli sia.
La moderna psicologia scientifica appartiene a questa categoria.
2 – Le dottrine che studiano l’uomo non già dal punto di vista di ciò che è o di ciò che sembra
essere, ma dal punto di vista di ciò che potrebbe diventare, ossia dal punto di vista della sua
evoluzione possibile.
È giusto negare ogni possibile evoluzione “meccanica”, “automatica e incosciente” futura da parte
dell’uomo? Cioè di una evoluzione che si farebbe da sola secondo le leggi dell’ereditarietà e della
selezione naturale, senza sforzi coscienti da parte dell’uomo e senza la comprensione della sua
evoluzione possibile?
Durante l’evoluzione, prima di acquisire delle facoltà nuove, chenon conosce e che non possiede
ancora, un uomo deve acquistare delle facoltà e dei poteri che allo stesso modo non possiede, ma
che si attribuisce: che pensa di conoscere, di poter usare e controllare.
Sulla via dell’evoluzione, quindi, l’uomo deve acquisire delle facoltà che crede di possedere, ma
sulle quali si fa delle illusioni.
L’uomo è si una macchina, ma una macchina molto speciale perche se le circostanze sono
favorevoli ed essa è manovrata nel modo giusto, può rendersi conte di essere una macchina.
E se ne diviene pienamente consapevole, può trovare i mezzi per cessare di essere una macchina.
Innanzitutto l’uomo non possiede un “Io” unico, permanente e immutabile. L’uomo cambia
continuamente.
In un dato momento è una persona, il momento seguente un’latra, poi una terza a ncora e cosi via.
L’illusione della sua integralità o unità è creata nell’uomo in primo luogo dalla sensazione di un
corpo fisico, poi per esempio dal suo nome che in genere non cambia ed infine da un certo numero
di abitudini meccaniche che si sono radicate in lui durante l’educazione, la crescita o ha acquisito
per imitazione.
In realtà non esiste unità nell’uomo, né un unico centro di comando,né un “Io” o un ego
permanente.
Ogno pensiero, ogni sentimento, sensazione, desiderio, ogni “Mi piace” o “non mi piace” è un io.
Questi “io” non sono collegati fra loro né coordinati in alcun modo.
Appunti 27 ott. 06
Fino a questo momento non ho avutoil tempo e l’occasione di pensare a questa cosa.
Raggiungere in stato meditativo un alto livello di coscienza è stato un risultato strabiliante, ma solo
in questo momento me ne accorgo.