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BA00100 Leggere attentamente il seguente brano.

Gli artisti del primo Quattrocento sono ancora gente modesta; si ritengono artigiani più raffinati degli altri ma, né per origine né per educazione, si distinguono dai piccoli
borghesi delle Arti. Andrea del Castagno è figlio di un contadino, Paolo Uccello di un barbiere, Filippo Lippi di un macellaio, i Pollaiolo sono appunto figli di un venditore di
polli. Il loro nome è tratto dall'occupazione paterna, o dal luogo di nascita, o dal nome del maestro, e all'artista si dà del tu come ai domestici. Egli è soggetto alla corporazione e
non è certo il suo talento che gli dà il diritto di esercitare il mestiere, ma il tirocinio compiuto nel modo prescritto. La sua educazione si fonda sui comuni rudimenti
dell'artigianato; egli non va a scuola, ma a bottega; non viene istruito teoricamente, ma praticamente. Dopo aver imparato più o meno a leggere, scrivere e far di conto, ancor
bambino va come apprendista da un maestro e per lo più vi resta molti anni. Sappiamo che ancora per il Perugino, Andrea del Sarto, Fra' Bartolomeo il tirocinio durò da otto a
dieci anni. Gli artisti del Quattrocento - fra gli altri Brunelleschi, Donatello, Ghiberti, Paolo Uccello, Antonio Pollaiolo, Verrocchio, il Ghirlandaio, Botticelli, il Francia -
provenivano in gran parte dall'oreficeria, che giustamente fu detta la scuola d'arte del secolo. Molti scultori cominciavano a lavorare come scalpellini in cantiere, o presso gli
intagliatori di ornati, come già nel Medioevo i loro predecessori. Donatello è ricevuto nella compagnia di San Luca come “orafo e lapicida” e quel che egli pensi dell'arte e
dell'artigianato lo mostra ottimamente il fatto che il gruppo di Giuditta e Oloferne, una delle ultime e più importanti opere sue, è stato ideato per una fontana, destinata al cortile
di palazzo Medici. Ma le più rinomate botteghe del Quattrocento, nonostante l'organizzazione ancor sostanzialmente artigiana, seguono già metodi didattici più individuali.
(Da: Storia sociale dell’arte. Vol. II, A. Hauser)

BA00101 Secondo il brano, gli artisti del XV secolo come a) Bottegai b) Artigiani raffinati c) Domestici d) Piccoli borghesi b
considerano se stessi?
BA00102 Dove imparano l'arte gli artisti del Quattrocento? a) In strada b) A scuola c) A casa d) A bottega d
BA00103 Secondo il brano, il tirocinio dell'artista a) è conforme alla b) dura almeno 8 o 10 anni c) si svolge presso la d) è sostituito dal talento a
quattrocentesco: corporazione di bottega di famiglia individuale
appartenenza
BA00104 Con quale qualifica Donatello comincia a lavorare a) Come progettista di b) Come innovatore c) Come amico dei Medici d) Come intagliatore di d
nella compagnia di San Luca? fontane dell'arte pietre e metalli preziosi
BA00105 Secondo il brano, quale tra le seguenti fu la ‘scuola a) La compagnia di San b) Le corporazioni c) Le arti d) L'oreficeria d
d'arte del Quattrocento’? Luca
BA00200 Leggere attentamente il seguente brano.

La popolazione complessiva delle dodici colonie (diverranno tredici nel 1732 con l’aggiunta della Georgia, la più meridionale) si aggirava all’inizio del XVIII secolo sulle
250.000 anime, ma già nel 1775 era arrivata a due milioni e mezzo sia a causa della forte eccedenza della nascite sui decessi, sia e soprattutto per via del costante flusso
migratorio.
Pari al 10% della popolazione era già a quell’epoca la presenza di schiavi neri, che superavano il mezzo milione alla vigilia dell’indipendenza, nel 1775, ed erano quasi tutti
concentrati nelle piantagioni di tabacco, riso e indaco delle colonie meridionali; più tardi, un ruolo preponderante dell’economia del sud giocherà il cotone.
L’economia delle colonie meridionali era quella che meglio si integrava con le esigenze della madrepatria, alla quale forniva i prodotti della sua agricoltura in cambio di
manufatti e generi di lusso; e solo qui, inoltre, si formò un’aristocrazia di medi e grandi proprietari lontanamente paragonabile a quella inglese.
Le colonie del centro e del nord invece erano abitate da coltivatori diretti, da artigiani, pescatori e mercanti, che producevano o importavano il necessario per una società dai
costumi semplici e poco differenziati dal punto di vista sociale. Essi commerciavano soprattutto con le Indie occidentali (le Antille) esportando grano, carne salata e altri generi,
e importando zucchero e melassa utilizzata per la fabbricazione del rum. Meno sviluppato era il commercio con la Gran Bretagna, data la similarità degli orientamenti
produttivi: i coloni inviavano tuttavia pellicce, legname e anche navi già costruite in cambio di altri manufatti.
All’inizio del Settecento le colonie avevano istituzioni politico-giuridiche abbastanza simili. In quasi tutte vi era un governatore, nominato dal re o dal “proprietario” e assistito
da un consiglio da lui scelto, il governatore nominava i giudici e aveva diritto di veto sulle decisioni prese dal potere legislativo. Quest’ultimo era esercitato da un’assemblea
eletta con suffragio in genere molto largo, comprendente fra il 50 e il 70% dei maschi adulti.
(Da: Della Peruta et al., La storia, vol. 2, Le Monnier)
BA00201 Quale di queste affermazioni è esatta, relativamente al a) Alla fine del '700 il b) Per la fabbricazione del c) L'economia delle d) Le colonie meridionali d
brano? cotone non gioca un ruolo rum le colonie del centro e colonie meridionali era avevano un maggiore
preponderante del nord dipendevano da più ricca di quella delle scambio di merci con
nell'economia delle colonie quelle meridionali colonie del nord e del l'Inghilterra rispetto a
meridionali centro quelle del nord e del
centro
BA00202 Quale delle seguenti affermazioni è falsa, a) Nelle colonie centro- b) Nelle colonie del sud c) Le colonie del centro e d) Alcune colonie c
relativamente al brano? settentrionali era praticata non si formò nulla che del nord commerciavano importavano dalla
la pesca fosse anche solo soprattutto con l'India madrepatria merci di
vagamente simile lusso
all'aristocrazia terriera
inglese
BA00203 Nel corso del '700 la popolazione delle colonie crebbe a) soprattutto perché il b) perché vi si trasferirono c) per le opportunità di d) perché nel 1732 si era b
a un ritmo molto sostenuto: numero delle nascite a vivere tantissime lavoro che esse offrivano aggiunta una colonia, la
superava di gran lunga persone alla popolazione africana Georgia
quello delle persone che
morivano
BA00204 Quale di queste affermazioni è falsa, relativamente al a) I governatori delle b) Le assemblee legislative c) In molte colonie vi era d) Il governo delle colonie d
brano? colonie potevano scegliere erano espressione di larga un governatore di nomina era in mano
i loro consiglieri parte della popolazione regia esclusivamente ad
delle colonie assemblee legislative elette
con suffragio molto ampio
BA00205 Quale di queste affermazioni è esatta, relativamente al a) Tra le colonie del b) Le colonie del nord e c) La società delle colonie d) Nelle colonie il 50-70% c
brano? meridione e quelle del del centro avevano centro-settentrionali era della popolazione maschile
settentrione non cantieri navali tendenzialmente aveva diritto di voto
esistevano rapporti morigerata e omogenea
commerciali
BA00300 Leggere attentamente il seguente brano.

Theodor crebbe nella casa del padre, l’ispettore doganale ed ex sergente maggiore Wilhelm Lohse. Il piccolo Theodor era un ragazzo biondo, volenteroso e ben educato. Aveva
desiderato con tutta l’anima la posizione a cui doveva poi arrivare, ma non aveva osato crederci. Si può dunque dire che superò le aspettative mai riposte in se stesso.
Il vecchio Lohse morì prima di aver visto la grandezza del figlio. All’ispettore doganale fu concesso solo di ammirare Theodor nell’uniforme di sottotenente di complemento.
Più di tanto il vecchio non aveva mai sperato. Morì il quarto anno della grande guerra e l’ultimo istante della sua vita fu illuminato dal pensiero che dietro alla sua bara avrebbe
marciato il sottotenente Theodor Lohse.
Un anno dopo, Theodor non era più sottotenente ma studente di legge e precettore in casa del gioielliere Efrussi. In casa del gioielliere gli davano ogni giorno un cappuccino su
cui galleggiava la pellicola del latte, un panino al prosciutto e, ogni mese, un compenso. Erano le basi della sua esistenza materiale.

(da: J. Roth, La tela del ragno, in Romanzi brevi, Bompiani)

BA00301 Secondo quanto riportato nel brano, il padre di a) gioielliere b) ispettore doganale c) sottotenente di d) biondo b
Theodor è: complemento
BA00302 Secondo quanto riportato nel brano, Theodor: a) aveva riposto in sé b) era maleducato, ma c) soddisfò le aspettative d) crebbe da solo c
stesso aspettative molto volenteroso del padre
alte, che non riuscì a
superare
BA00303 Secondo quanto riportato nel brano, quale delle a) Il padre di Theodor gli b) Theodor diventa c) Theodor muore durante d) Il padre di Theodor d
seguenti affermazioni è corretta? dava ogni mese un studente di legge quando il la grande guerra morì prima di aver visto la
compenso padre è ancora in vita grandezza del figlio
BA00304 Secondo quanto riportato nel brano, a casa del a) Theodor continuava a b) non si beveva latte c) Theodor riceveva le basi d) Theodor riceveva del c
gioielliere: lavorare come della sua esistenza cibo, ma non soldi
sottotenente di materiale
complemento
BA00305 Secondo quanto riportato nel brano, dopo un anno a) nessuna delle altre b) Theodor lavora come c) Theodor studia legge e d) Theodor marcia dietro a
dalla morte del padre: risposte è corretta ispettore doganale non si occupa di alla bara del padre
nient'altro
BA00400 Leggere attentamente il seguente brano

Quando Charlie Marshall, il terzo nome sulla lista, uscì quel pomeriggio verso le sei dal suo studio di commercialista, io me ne stavo nella Taurus piazzata nel parcheggio del
suo stesso studio, un cappellino dei Broncos calato sugli occhiali scuri. Il tramonto era ancora là da venire, per non parlare del buio della sera. Avevo bisogno di mimetizzarmi
un pò. Lo conoscevo da anni, Charlie, ma di lui in realtà sapevo ben poco, a parte qualche notiziola sparsa. Sua moglie, Ellen, era completamente fusa di testa. Più di una decina
di ricoveri in ospedale, un paio per tentato suicidio, e il tempo che i due avevano passato separati era almeno pari a quel che avevano vissuto assieme. Charlie aveva un’aria
infelice, non solo per l’espressione da cane bastonato, ma anche per i suoi rari sorrisi, che sembravano più smorfie di dolore che altro. Aveva occhi grigi e acquosi celati da
occhialetti rotondi. Anche i capelli, castanogrigiastri, avevano un che di depresso. Ed era uno che non riusciva a star seduto. Sempre in piedi a dimenarsi. Quel pomeriggio
rimasi in attesa sino a che non lo vidi salire su una Lincoln Navigator e dirigersi verso il centro. Tutto come previsto. Tipico venerdì sera allo “Scapegoat”. Charlie si fermò tra
George Paul e Ken Cole, per appoggiarsi al lungo bancone ricurvo. Da parte mia, avevo lasciato il travestimento in macchina, mi ero procurato un posto vuoto all’altro capo del
bancone e mi ero messo comodo. Il locale era pieno di avventori che celebravano la fine della settimana lavorativa, di gente che aspettava un tavolo libero nella sala da pranzo
al piano superiore.
(Da: Crumley, Una vera follia, Einaudi)

BA00401 Chi erano i primi due nomi della lista? a) Taurus e Lincoln b) Non esistono c) George Paul e Ken Cole d) Non sono nominati nel d
Navigator brano
BA00402 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) Il protagonista porta b) Il protagonista non ha c) Il protagonista vede d) Charlie aveva un'aria d
dal brano? occhiali da sole per non portato il cappellino dei Charlie verso le sei di infelice e indolente
farsi notare Broncos allo Scapegoat venerdì pomeriggio
BA00403 Il protagonista: a) conosce Charlie da una b) conosce Ellen da anni c) aspetta Charlie in un d) è un osservatore attento d
decina d'anni parcheggio
BA00404 Quale significato è attribuito, nel contesto del brano, a) Habitué b) Personaggi d'azione, c) Frequentatori di un d) Clienti del solo c
al termine ‘avventori’? come il protagonista locale pubblico ristorante
BA00405 Quali dei seguenti elementi NON contribuisce all'aria a) L'espressione b) La postura c) I capelli d) La rarità dei sorrisi b
triste e depressa di Charlie?
BA00500 Leggere attentamente il seguente brano...

Donna al volante pericolo costante? Le statistiche dimostrano che la realtà è esattamente l'opposto della tesi sostenuta dal vecchio adagio. Le donne causano molti meno
incidenti, come riconosciuto da tutte le assicurazioni, e perdono molti meno punti dalla patente. A rivelarlo è il numero di «Quattroruote» in uscita a maggio.
Elaborando i dati dell'anagrafe dei conducenti, il mensile ha scoperto che dal 1° luglio 2003, giorno di entrata in vigore della patente a punti, al 31 marzo scorso ben il 78,3%
delle violazioni è stato commesso da uomini. Ancora peggiore il dato sui punteggi: il 79,5% dei punti sottratti è stato decurtato da patenti intestate a uomini. E non è forse un
caso se il «recordman» dei punti tagliati è un giovane altoatesino che in un colpo solo ha commesso 11 infrazioni collezionando una perdita secca di 116 punti patente.
Anche tenendo conto della maggiore presenza maschile sulle strade (20,2 milioni contro 15,1 milioni di donne), «Quattroruote» evidenzia come i punti persi in media da ogni
uomo siano quasi tre volte di più di quelli tolti, in media, a ogni donna, 0,766 contro 0,265. In 33 mesi di patente a punti, conclude il mensile, le infrazioni che hanno
comportato una perdita di punteggio sono state complessivamente 5.234.723, per un totale di 19.529.648 punti sottratti.
BA00501 Secondo quanto riportato nel brano, si può affermare a) causano più incidenti b) prendono meno multe c) guidano più lentamente d) perdono più punti degli b
che, alla guida, le donne: degli uomini degli uomini degli uomini uomini
BA00502 Secondo quanto riportato dal brano è possibile a) il doppio di quelli persi b) un terzo di quelli persi c) tre volte quelli persi in d) la metà di quelli persi in b
affermare che i punti persi in media da una donna in media da un uomo in media da un uomo media da un uomo media da un uomo
sono circa:
BA00503 Basandosi sui dati forniti dal brano, si può affermare a) il 79.5% delle infrazioni b) il 78.3 % delle c) il 20.2 % delle d) 5.234.723 dal luglio b
che le infrazioni commesse da uomini sono: totali infrazioni totali infrazioni totali 2003
BA00504 Il record dei punti decurtati in una volta appartiene: a) a un uomo, b) a un uomo, in accordo c) a una donna, in accordo d) a una donna, b
contrariamente alle con le elaborazioni con le elaborazioni contrariamente alle
elaborazioni statistiche statistiche effettuate dal statistiche effettuate dal elaborazioni statistiche
effettuate dal mensile mensile “Quattroruote” mensile “Quattroruote” effettuate dal mensile
“Quattroruote” “Quattroruote”
BA00505 Dal brano, è possibile dedurre che: a) le donne gradiscono la b) l'adagio "donna al c) il 78,3% dei punti viene d) le donne patentate sono b
patente a punti volante pericolo costante" perso da donne più numerose degli uomini
non riflette i dati statistici
BA00600 Leggere attentamente il seguente brano.

“Per effetto delle decisioni del Congresso di Vienna (novembre 1814 - giugno 1815), convocato su proposta di Metternich dopo la sconfitta definitiva di Napoleone Bonaparte,
in Europa intere nazioni o gruppi nazionali erano soggetti a un governo o a una dominazione straniera. Ciò capitava agli Italiani che vivevano nel Lombardo-Veneto, agli
Ungheresi e ai Cechi che vivevano nell’impero austriaco, ai Serbi e ad altre popolazioni che vivevano nell’impero russo. Inoltre vi erano popoli che, pur essendo governati da
sovrani della propria nazionalità, non possedevano un’unità nazionale. Oltre che in Italia, ciò accadeva in Germania, un paese che era anch’esso diviso tra Stati grandi e piccoli.
Il Congresso di Vienna aveva applicato il principio di legittimità per ristabilire l’equilibrio europeo spezzato dalla Rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche e quindi i
confini degli Stati non coincidevano con quelli delle nazioni, come avviene oggi, a parte i casi di limitate minoranze nazionali.
Questo stato di cose sarebbe parso tanto più intollerabile quanto più vivo sarebbe stato nel secondo e nel terzo decennio dell’800 il risveglio dei sentimenti nazionali. Già nel
corso delle guerre napoleoniche, l’occupazione francese aveva stimolato presso vari popoli un processo di presa di coscienza nazionale. Nei decenni successivi questo processo
avrebbe trovato un ulteriore stimolo a opera del movimento culturale e politico “romantico”. Nel 1810, in Inghilterra, Madame de Staël aveva pubblicato il libro “Della
Germania”, considerato il manifesto del Romanticismo. Il termine Romanticismo indica e definisce una serie di correnti culturali che presentavano caratteristiche diverse ma
che ebbero in comune lo scopo di coltivare e rafforzare nei rispettivi popoli la consapevolezza della propria storia e tradizione e l’amore per la propria lingua e i propri costumi.
In quasi tutti i Paesi d’Europa si scrissero opere letterarie e storiche che esaltavano i momenti più gloriosi delle rispettive storie nazionali e miravano a valorizzare il patrimonio
culturale delle varie nazioni.”

(Rielaborazione da G. Procacci, Storia e civiltà)

BA00601 Secondo quanto scritto nel brano, quale tra i seguenti a) Austriaci b) Italiani c) Ungheresi d) Serbi a
gruppi nazionali, non era soggetto a una dominazione
straniera dopo il Congresso di Vienna?
BA00602 Secondo quanto scritto nel brano, per ristabilire a) di sovranità per diritto b) di nazionalità c) di legittimità d) di sovranità popolare c
l'equilibrio europeo il Congresso di Vienna aveva di conquista
applicato il principio:
BA00603 Secondo quanto scritto nel brano, quale tra i seguenti a) La caduta di Napoleone b) L'occupazione francese c) L'espansione degli Stati d) La superiorità della b
fatti può essere considerato tra le cause principali del durante le guerre più grandi coalizione antinapoleonica
risveglio dei sentimenti nazionali in Europa? napoleoniche
BA00604 Secondo quanto scritto nel brano, nel 1810 il testo a) in Germania b) in Francia c) in Inghilterra d) in Austria c
considerato manifesto del Romanticismo viene
pubblicato:
BA00605 Secondo quanto scrive il Manzoni, le diverse correnti a) produrre testi letterari b) portare ogni c) rendere consapevoli le d) coltivare e rafforzare d
culturali che fanno capo al Romanticismo hanno lo che esaltino le tradizioni popolazione ad amare la diverse popolazioni nei rispettivi popoli la
scopo comune di: nazionali lingua e i costumi del dell'importanza della consapevolezza e l'amore
proprio paese storia nazionale per la propria cultura,
storia e tradizione
BA00700 Leggere attentamente il seguente brano.

E se le varie parti del corpo avessero cominciato a ingrossare e rimpicciolire in modo da togliere ogni somiglianza con Tereza, sarebbe stata ancora lei, ci sarebbe stata ancora
una Tereza?
Ma certo. Anche se Tereza fosse stata del tutto diversa da Tereza, la sua anima, dentro, sarebbe stata sempre la stessa e non avrebbe potuto che guardare con terrore quello che
stava accadendo al corpo.
Ma allora, che rapporto c’è fra Tereza e il suo corpo? Il suo corpo ha diritto al nome “Tereza”? E se non ne ha diritto, a che cosa si riferisce quel nome? Solo a qualcosa di
incorporeo, di intangibile?
(Sono sempre le stesse domande che passano per la testa di Tereza fin dall’infanzia. Perché le domande più ingenue sono veramente serie. Sono domande per le quali non esiste
riposta. Una domanda per la quale non esiste risposta è una barriera oltre la quale non è possibile andare. In altri termini: sono proprio le domande per le quali non esiste
risposta che segnano i limiti delle possibilità umane e tracciano i confini dell’esistenza umana).
Tereza è immobile davanti allo specchio, ammaliata, e guarda il proprio corpo come se le fosse estraneo; estraneo, eppure assegnato proprio a lei. Ne prova disgusto. Quel
corpo non ha avuto la forza di diventare per Tomàs l’unico corpo della sua vita. Quel corpo l’ha delusa e tradita. Per tutta la notte ha dovuto respirare dai capelli di Tomàs il
profumo del sesso di un’altra donna.
All’improvviso vorrebbe licenziare quel corpo come si fa con un domestico. Poter rimanere con Tomàs soltanto come anima e il corpo cacciarlo nel mondo, a comportarsi come
gli altri corpi femminili si comportano con i corpi maschili! Se il suo corpo non ha saputo diventare l’unico corpo per Tomàs e ha perso la più grossa battaglia della vita di
Tereza, ebbene, che se ne vada!
(Da: M. Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Bibliotex)

BA00701 Tereza, guardandosi allo specchio, si interroga: a) sull'avvenenza del suo b) sul rapporto fra il suo c) sull'impressione che il d) sui cambiamenti subiti b
aspetto corpo e lei stessa suo corpo può suscitare dal suo corpo
negli altri
BA00702 Quali sono, per l'autore, le domande veramente serie? a) Quelle riguardanti b) Quelle più complesse c) Quelle più ingenue d) Quelle riguardanti il c
l'anima corpo
BA00703 Perché le domande per le quali non esiste risposta a) Perché impegnano b) Perché costituiscono un c) Perché mostrano i limiti d) Poiché riguardano c
sono veramente serie? seriamente le facoltà tentativo di superamento delle possibilità umane questioni essenziali per la
intellettive umane dei limiti umani vita umana
BA00704 A Tereza il suo corpo appare estraneo perché: a) è invecchiato come un b) è molto cambiato c) non ha saputo essere d) ha solo saputo essere c
domestico ultimamente l'unico corpo desiderabile l'unico corpo vagheggiato
per Tomàs da Tomàs
BA00705 Tereza, dopo aver scoperto il tradimento di Tomàs, a) vendicarsi b) andarsene c) riuscire a scindere la d) sbarazzarsi dell'anima c
vorrebbe: propria anima dal corpo
BA00800 Leggere attentamente il seguente brano...

La Storia dei Re di Britannia (Historia Regum Britanniae) è una celebre cronaca in latino, scritta da Goffredo di Monmouth intorno al 1136, e in seguito rivista e ritoccata
dall'autore fino al 1147. L'opera ripercorre la storia dei re bretoni lungo un periodo di circa 2000 anni, da Bruto, discendente diretto di Enea (al quale si riconducono quindi le
origini della dinastia bretone), fino all'avvento degli Anglo-Sassoni in Bretagna nel VII secolo. La sua popolarità nel medioevo europeo fu tale da giustificare l'affermazione per
cui la Historia sarebbe il primo best-seller della letteratura inglese; in particolare, essa contribuì in modo fondamentale alla nascita della tradizione letteraria arturiana.
Goffredo presentò l'Historia come un'opera storiografica, e come semplice traduzione in latino di un non meglio precisato liber vetustissimus di cronache in gallese, fornitogli
dall'arcidiacono Gualtiero, rettore del collegio dei canonici secolari di Saint George, a Oxford, in cui Goffredo si trovava. Se questo sia da considerarsi vero è controverso.
Alcuni studiosi hanno messo in dubbio che il liber vetustissimus sia esistito, o che Goffredo potesse avere le conoscenze linguistiche necessarie per tradurre dal celtico. John
Morris in The Age of Arthur, per esempio, definisce la Historia un "falso deliberato". Se il liber vetustissimus è un'invenzione, fra le fonti di Goffredo potrebbero trovarsi
Nennio (al quale per qualche tempo si è scorrettamente attribuita la paternità stessa dell'Historia) e Gildas. Se invece il liber è esistito, l'opera di Goffredo rappresenta la prima
trascrizione in latino di opere tradizionali gaeliche.

BA00801 Quale dei seguenti termini NON è utilizzato a) Best-seller b) Cronaca c) Invenzione d) Traduzione c
dall'autore del brano in riferimento all'Historia Regum
Britanniae?
BA00802 Da quanto scritto nel brano, Goffredo di Monmouth a) per oltre una decina di b) all'inizio del XII secolo c) nel corso del VII secolo d) nel 1147 a
lavorò alla composizione dell'Historia Regum anni
Britanniae:
BA00803 Goffredo di Monmouth presentò la sua opera come: a) la traduzione gallese di b) un'opera storiografica c) un falso deliberato d) la riscrittuta di b
un antico libro latino un'opera di Nennio
BA00804 Secondo l'autore del brano, l'Historia Regum a) si è diffusa grazie b) è uno dei primi testi c) è l'unica opera scritta in d) ha contribuito alla d
Britanniae: all'intervento della letteratura gaelica latino, a noi pervenuta, nascita della lettaratura
dell'arcidiacono Gualtiero sulla dinastia bretone arturiana
BA00805 Dal brano si può dedurre che, secondo alcuni studiosi: a) il “liber vetustissimus” b) Goffredo di Monmouth c) Goffredo di Monmouth d) il “liber vetustissimus” c
era opera di Gualtiero non sapeva tradurre il non sapeva tradurre il era opera di Nennio
latino celtico
BA00900 Leggere attentamente il seguente brano

Nonni e zii anche per i figli naturali

«Non m’aspettavo» – ha commentato a denti stretti il ministro della Famiglia – che proprio dal centro sinistra arrivasse il rifiuto a superare la discriminazione contenuta
nell’articolo 258 del codice civile nei confronti dei figli naturali. Ma non mi arrendo: l’emendamento sarà presentato in aula alla Camera: in quella sede mi batterò discutendo
tutti gli aspetti, giuridici e politici di questa battaglia in difesa dei figli “naturali”. «Un primo passo – ha aggiunto la Bindi – si é già fatto eliminando lo stigma lessicale: una
volta, infatti, si chiamavano in senso dispregiativo figli “illegittimi”. Oggi invece, “nati fuori dal matrimonio”». Ma il ministro della Famiglia voleva andare oltre nella riforma
del codice civile fino a equiparare i figli “naturali” a quelli nati nel matrimonio.
«La mia proposta – ha spiegato Rosy Bindi – stabilisce che il riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio produce effetti non solo nei confronti del genitore, ma anche
dei suoi parenti. In questo modo si elimina l’anomalia per cui il figlio “naturale” e successivamente riconosciuto risulta, di fatto, giuridicamente privo di parentela». Quello che
doveva essere, nelle intenzioni del ministro della Famiglia, un passo avanti sul terreno dei diritti civili, s’è rivelato, invece, uno scoglio politico che ha provocato tensioni
all’interno della stessa maggioranza. A far calare il gelo nella commissione del Senato è stato il relatore dell’emendamento, Luigi Scotti, sottosegretario alla Giustizia. Dopo
averlo letto, e aver ascoltato le riserve dei senatori Caruso (An) e D’Ambrosio (Ulivo), ha rinunciato a proporlo alla votazione perché altrimenti sarebbe stato respinto proprio
dal centrosinistra. «A sorprendermi – ha raccontato Rosy Bindi – e a lasciarmi amareggiata è stata la motivazione di quel ritiro. Scotti infatti si è chiesto: “Ma che rapporto ho
io con il figlio naturale di mio fratello”»?
(Da: Alberto Custodero, Nonni e zii anche per i figli naturali ma l’Unione boccia il Ministro, “La Repubblica”)

BA00901 In base a quanto riportato nel brano, il ministro della a) voleva equiparare i b) ha presentato alla c) voleva equiparare, d) ha presentato alla d
Famiglia: diritti dei figli ‘legittimi’ a Camera un emendamento attraverso una riforma del commissione del Senato
quelli dei figli nati nel che modificava il codice codice penale, i diritti dei un emendamento che
matrimonio civile dando più diritti ai figli ‘naturali’ a quelli del modificava l'articolo 258
figli ‘naturali’ figli nati all'interno del del codice civile
matrimonio
BA00902 In base a quanto desumibile dal brano, la legge a) il riconoscimento dei b) il riconoscimento dei c) i figli ‘legittimi’ vanno d) il riconoscimento dei b
vigente stabilisce che: figli nati al di fuori delfigli nati fuori dal distinti dai figli ‘naturali’ figli nati fuori dal
matrimonio può avvenire matrimonio produce matrimonio produce
solo quando si tratta di effetti solo nei confronti effetti sia sul genitore sia
figli ‘legittimi’ del genitore sui suoi parenti
BA00903 Quale delle seguenti affermazioni è falsa, a) Rosy Bindi si è b) Il ministro Rosy Bindi c) Il ministro Rosy Bindi d) L'emendamento c
relativamente al brano? dichiarata amareggiata ha fatto alcuni commenti a ha dichiarato di voler proposto da Rosy Bindi si
denti stretti difendere con le unghie e è rivelato uno scoglio
con i denti i diritti dei figli politico
‘naturali’
BA00904 Sintetizzando il significato del brano, si può dire che il a) ha poca stima dei b) si aspettava un c) desidera che tra i figli d) desidera che nascano b
ministro Rosy Bindi: senatori Caruso (AN) e maggiore appoggio da naturali e la loro parentela più bambini, anche al di
D'Ambrosio (Ulivo) parte del centrosinistra vi siano rapporti affettivi fuori del matrimonio
all'emendamento che più saldi
aveva presentato
BA00905 L'emendamento proposto dal ministro della Famiglia: a) è stato un enorme passo b) è naufragato perché c) si è rivelato foriero di d) è passato del tutto c
avanti nel cammino verso non piaceva disaccordi all'interno della inosservato
maggiori diritti civili all'opposizione maggioranza
BA01000 Leggere attentamente il seguente brano.

Quando William Mann, sul «Times» del 5 dicembre 1969, recensì Abbey Road, si soffermò sul fatto che il disco non era accompagnato dai testi delle canzoni. Suppose che
tale scelta fosse legata in qualche modo all’intento del gruppo, rivelato da Lennon in quei giorni, di allontanarsi da ogni tentazione sperimentale, per rifarsi più direttamente al
rock’n’roll.
Le liriche di Abbey Road, l’ultimo album concepito e registrato dai Beatles, rappresentano in realtà la fase finale di un percorso consequenziale, costante sul piano
musicale, caratterizzato su quello letterario non già da progressioni, quanto da una serie di “slittamenti” dovuti a scelte estetiche, ovvero al susseguirsi di trasformazioni che
investirono il gruppo anche al di là della scena musicale.
Lennon e McCartney si rifecero in principio a quegli autori che avevano iniziato ad ammirare come fan, e sui quali avevano basato il loro primo repertorio, da Chuck Berry a
Little Richard, Jerry Lee Lewis, Carl Peckins, Buddy Holly, Arthur Alexandre per citarne solo alcuni. Nella loro produzione discografica, lo ricordiamo, inclusero delle cover
sino all’uscita di Help!, con Dizzy Miss Lizzy di Larry Williams. Vollero altresì fare proprio il modello legato al tandem di autori, sull’esempio di Carole King e Gerry Goffin, o
ancor più di Jerry Leiber e Mike Stoller, tutti provenienti dalla “scuola” del Brill Building di New York, la nuova Tin Pan Alley. Nel delineare il proprio stile si richiamarono,
sul piano musicale, a una molteplicità di modelli strutturali (il rock’n’roll, attraversando il blues e il rhythm’n’blues, il bluegrass, ma anche il country e la tradizione folk anglo-
irlandese). Per quanto riguarda i testi operarono viceversa “per sottrazione”. Non ritroviamo, ad esempio, né la carica irruente, a tratti trasgressiva, di Chuck Berry, né
l’allusività erotica del repertorio di Presley, nessun brano che veda come soggetto il ballo.
I primi Beatles parlano di piccole avventure sentimentali, optando per la formula, riletta attraverso infinite varianti, boy meets girl, in sintonia con la più convenzionale
musica popolare dell’epoca.
(Da: Antonio Taormina, Beatles, tutti i testi 1962-1970, Arcana)

BA01001 Da quanto riportato nel brano, Abbey Road: a) è l'ultimo album dei b) è stato recensito sul c) è un disco non d) rivela l'intento del c
Beatles dietro al quale vi Times il 5 dicembre 1996 accompagnato da testi gruppo musicale di non
sia un progetto organico e rifarsi più al rock'n'roll
unitario
BA01002 Quale tra le seguenti affermazioni NON trova a) Lennon e McCartney si b) Le canzoni dei Beatles, c) I Beatles furono d) I Beatles inclusero nei d
riscontro nel testo? ispirarono ad altre coppie nel corso degli anni, non influenzati, fra gli altri, da loro dischi solo brani di
di artisti mutarono sul piano Chuck Berry loro stesura
letterario
BA01003 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dalla a) Presley fu per i Beatles b) I Beatles non furono c) I Beatles rifiutarono lo d) La musica dei Beatles si d
lettura del brano? un modello sia sul piano semplicemente un sperimentalismo puro sviluppò in modo costante
musicale sia su quello delle fenomeno musicale ma sul piano musicale, e si
liriche segnarono un punto di ispirò a svariati modelli
svolta anche nella moda e
nell'affermarsi di nuovi
stili di vita
BA01004 Quale delle seguenti affermazioni può essere ricavata a) I Beatles si ispirarono b) Tutti i testi dei Beatles c) I Beatles hanno d) Carole King, Gerry a
dal brano? agli autori citati nel testo rileggono una forma guardato esclusivamente a Goffin, Jerry Leiner e
dal punto di vista musicale convenzionale della modelli musicali Mike Stoller scrissero testi
mentre dal punto di vista musica pop inglese, quella d'oltreatlantico, quali il per le prime produzioni
dei testi cercarono di boy meets girl rock'n'roll, il blues, il discografiche dei Beatles
differenziarsi rhythm'n'blues, il country
BA01005 Secondo l'autore del brano, i Beatles: a) si ispirarono, fra l'altro, b) prima ancora di c) assunsero la carica d) all'inizio degli anni '60 a
ad autori provenienti da diventare musicisti erano trasgressiva di Berry vollero allontanarsi da
una ‘scuola’ newyorkese stati ammiratori fra gli ogni genere di
altri, del cantante di Tin sperimentazione musicale
Pan Alley
BA01100 Leggere attentamente il seguente brano.

Una sera, a Presburgo, poco tempo dopo la morte di mia sorella, rientrai più smarrito del solito. Avevo amato molto mia sorella. Non voglio dire che la morte mi avesse
addolorato eccessivamente; ero troppo tormentato per essere molto commosso. La sofferenza ci rende egoisti, perché ci assorbe completamente: soltanto più tardi, sotto forma
di ricordo, essa ci insegna la compassione. Rientrai un po’ più tardi di quanto mi fossi ripromesso; ma non avevo fissato un’ora con mia madre e lei non mi aspettava. Quando
spinsi la porta, la trovai seduta al buio. Mia madre, negli ultimi tempi della sua vita, amava restarsene senza far nulla, al cader della sera. Sembrava che volesse abituarsi
all’inazione, alle tenebre. Il suo viso, penso, assumeva allora quell’espressione più calma e anche più sincera che abbiamo quando siamo del tutto soli e quand’è completamente
buio. A mia madre non piaceva essere sorpresa così. Mi disse come per scusarsi che la lampada s’era appena spenta; ma vi posi sopra le mani, e il vetro non era neppure tiepido.
Dovette certo accorgersi che avevo qualcosa: siamo più chiaroveggenti quando è buio, perché gli occhi non ci ingannano. A tastoni, mi sedetti vicino a lei. Ero in uno stato di
languore un po’ speciale, che conoscevo fin troppo bene: mi sembrava che una confessione stesse per sgorgare da me, involontariamente, come fanno le lacrime. Ero forse sul
punto di raccontare tutto quando la domestica entrò con una lampada.
Allora sentii che non avrei potuto più dir nulla, che non avrei sopportato l’espressione del viso di mia madre quando mi avesse compreso. Quel poco di luce mi risparmiò un
errore irreparabile, inutile. Le confidenze, amica mia, sono sempre perniciose, quando non hanno per scopo di semplificare la vita d’un altro.
(Da: M. Yourcenar, Alexis – o il trattato della lotta vana, Feltrinelli)

BA01101 A proposito della morte della sorella, il protagonista a) confuso b) tormentato c) sorpreso d) frastornato b
dice di non essere addolorato eccessivamente perché
era troppo:
BA01102 In base a quanto affermato dal protagonista, la a) empatici b) egoisti c) compassionevoli d) egocentrici b
sofferenza ci rende:
BA01103 Toccando il vetro della lampada, il protagonista a) mentito, perché il vetro b) mentito, perché il vetro c) detto la verità, perché il d) detto la verità, perché il b
scopre che la madre ha: della lampada è tiepido della lampada è freddo vetro della lampada è vetro della lampada è
freddo tiepido
BA01104 Il protagonista rinuncia alla confessione perché la a) gli toglie il coraggio b) costringe sua madre a c) illumina il volto già d) costringe sua madre a a
domestica introducendo una lampada: necessario ad affrontare la vedere la sua espressione distrutto della madre vedere la sua espressione
reazione della madre nel momento della dopo la confessione
confessione
BA01105 In base a quanto affermato dal protagonista, le a) solo quando b) solo quando c) sempre d) solo quando d
confidenze sono utili: semplificano la vita a chi semplificano la vita a chi semplificano la vita a chi
fa la confidenza e a chi la si confida le accoglie
riceve
BA01200 Leggere attentamente il seguente brano...

La politica estera di Roma di questo periodo fu caratterizzata da due avvenimenti: la guerra contro Giugurta e quella contro Cimbri e Teutoni. Giugurta, che aveva ereditato il
trono di Numidia insieme a due cugini alleati dei Romani, dopo aver fatto uccidere costoro si era proclamato unico re e aveva fatto uccidere i commercianti italici che avevano
difeso i suoi nemici.
Costretti dai cavalieri, che li accusavano di essersi fatti comprare dai doni di Giugurta, i senatori, nel 112 a.C., decisero di dichiarare una guerra che mostrò drammaticamente il
livello al quale Roma si era ridotta: mentre i generali si lasciavano persino corrompere, i soldati vendevano le armi al nemico.
Essendo ormai il Senato caduto nel discredito più assoluto, nel 107 a.C. i cavalieri e i popolari riuscirono a far eleggere console Caio Mario, homo novus, vale a dire
appartenente a una famiglia non nobile e primo, al suo interno, a esercitare una magistratura. Per affrontare i gravi pericoli che incombevano su Roma, Mario riformò l’esercito
rendendolo volontario. A questo punto, i possidenti non erano più costretti ad arruolarsi, ma potevano entrare nell’esercito tutti coloro che lo desideravano, cioè in primo luogo i
proletari. Grazie al nuovo esercito, al valore di Mario e all’astuzia di un generale di nome Lucio Cornelio Silla, il regno di Numidia venne conquistato nel 105 a.C.
BA01201 In base a quanto sostenuto nel brano, Giugurta: a) era alleato dei Teutoni b) era erede del regno di c) era un usurpatore d) non aveva fratelli b
contro Roma Numidia
BA01202 In base a quanto sostenuto nel brano, i cavalieri: a) volevano la guerra b) invidiavano i ricchi c) volevano vendicare i d) erano caduti nel a
contro Giugurta doni fatti da Giugurta ai commercianti italici uccisi discredito più assoluto
senatori da Giugurta
BA01203 In base a quanto sostenuto nel brano, Roma, nel 112 a) non era in grado di b) agì con la concordia c) aveva bisogno di nuove d) riformò l’esercito a
a.C.: condurre con successo una delle classi sociali risorse finanziarie ridefinendo i censi
guerra
BA01204 Quale potrebbe essere un appropriato titolo del brano? a) La guerra giugurtina e b) La carriera di un homo c) La politica estera d) La carriera politica di a
Caio Mario novus romana Mario, un uomo super
partes
BA01205 In base al brano si può dedurre che: a) Caio Mario fu il primo b) i cavalieri non volevano c) Cimbri e Teutoni erano d) Caio Mario fu eletto d
non nobile a essere eletto dichiarare guerra a tra loro alleati console grazie al valore
console grazie al valore Giugurta dimostrato
dimostrato sconfiggendo
la Numidia di Giugurta
BA01300 Leggere attentamente il seguente brano...

Gli etruschi, misteriosa popolazione preclassica che abitava l'Italia centrale dall'ottavo secolo a.C., non avrebbero lasciato tracce marcate nel DNA dei loro discendenti.
La civiltà scomparve poco dopo il secondo secolo a.C., quando (loro malgrado) gli etruschi divennero cittadini romani e non si trovarono più testimonianze del loro particolare
linguaggio.
Lo ha scoperto Guido Barbujani, professore di genetica all'Università di Ferrara che, insieme a colleghi di Stanford, ha comparato il DNA mitocondriale ritrovato negli scheletri
e nella polpa dei denti degli etruschi con quello di svariate popolazioni europee.
Le analisi degli "archeo-genetisti", pubblicate sull'ultimo numero di «Pnas», mostrano che le similitudini tra le varianti genetiche dei toscani e quelle degli etruschi sono molto
labili, solo poco più evidenti che tra etruschi e altri popoli moderni che abitano l'Europa. «I toscani sono i più simili, poi vengono i turchi che hanno somiglianze maggiori
rispetto a tante altre popolazioni italiane. Ma sono tracce davvero deboli, decisamente minori del previsto, il che fa pensare che gli antenati di etruschi e toscani fossero due
popolazioni differenti» racconta il professore.
La somiglianza con i turchi, tuttavia, porta una testimonianza "genetica" a quanto sostenuto da Erodoto e da altri antichi storici, ovvero che gli etruschi provenissero dall'Asia
Minore. Dionigi di Alicarnasso e studiosi più moderni invece ipotizzavano che derivassero dalla civiltà villanoviana, che abitava la penisola in precedenza. «Ma anche questi
dati sono difficili da interpretare, la somiglianza è così bassa che potrebbe giustificarsi anche solo con relazioni legate agli intensi scambi commerciali. Geneticamente gli
etruschi erano proprio diversi».
Ma allora dove sono finiti gli etruschi? «Le ipotesi sono tante – spiega Barbujani –. Una possibilità è che si siano estinti. L'altra è che noi abbiamo studiato solo un'élite
geneticamente diversa dal popolo, che è scomparsa. Infatti i resti studiati provengono dalle tombe dei ricchi, dove ci sono i reperti meglio conservati. Gli etruschi potrebbero
essere stati dominati da una popolazione venuta da lontano, che ha imposto il proprio linguaggio come nel caso degli antenati dei turchi, che parlavano una lingua mongola. In
questo caso si potrebbe essere estinta l'élite dominante, ma non il popolo».
BA01301 Nel brano si afferma che gli etruschi: a) divennero cittadini b) erano una popolazione c) divennero cittadini d) erano una popolazione c
romani e il loro linguaggio misteriosa dell’Italia romani e il loro linguaggio misteriosa dell’Italia
non fu più usato meridionale non fu più usato dal settentrionale
dall’ottavo secolo a.C. secondo secolo a.C. circa
circa
BA01302 La ricerca genetica descritta nel brano, ha comparato a) esclusivamente con b) con quello dei Romani c) esclusivamente con d) con quello di molte d
il Dna degli etruschi: quello dei toscani quello dei turchi popolazioni europee
attuali
BA01303 Gli esiti della ricerca condotta dal professor Barbujani a) popoli italici, diversi dai b) turchi sono labili ma c) turchi sono labili e più d) toscani sono labili e più a
mostrano che le similitudini tra le varianti genetiche toscani, sono labili e più più forti di quelle tra deboli di quelle tra deboli di quelle tra
degli etruschi e quelle dei: deboli di quelle tra etruschi e toscani etruschi e le popolazioni etruschi e turchi
etruschi e turchi italiane, diverse dai
toscani
BA01304 Gli esiti della ricerca condotta dal professor Barbujani a) Dionigi di Alicarnasso e b) Dionigi di Alicarnasso e c) Erodoto e degli storici d) Erodoto e degli storici d
sembrano dare nuovo significato, almeno a livello degli storici moderni per i degli storici moderni per i antichi per i quali gli antichi per i quali gli
superficiale, alle tesi di: quali gli etruschi erano quali gli etruschi etruschi discendevano etruschi erano originari
originari dell’Asia Minore discendevano dalla civiltà dalla civiltà villanoviana dell’Asia Minore
villanoviana
BA01305 Dalle ricerche descritte nel brano, NON è possibile a) gli antenati di etruschi e b) gli etruschi si siano c) si sia estinta l'élite d) la somiglianza tra gli a
dedurre che: toscani appartenessero effettivamente estinti come dominante etrusca venuta etruschi e i turchi sia
alla medesima popolazione popolazione da lontano ma non la dovuta anche a scambi
popolazione autoctona commerciali
BA01400 Leggere attentamente il seguente brano...

Nozione matematica di primaria importanza, i numeri furono introdotti, più o meno consapevolmente, fin dall'antichità al fine di poter operare su quantità di elementi costituenti
insiemi o su quantità esprimenti misure di entità materiali. La prima numerazione scritta risale al 3500 a.C. presso i Sumeri, in Mesopotamia. La numerazione posizionale
attuale, con nove cifre e lo zero, è stata elaborata in India intorno al V secolo d.C., ma il decimale non era sconosciuto agli egiziani, ai babilonesi, ai cinesi e persino ai maya.
Tuttavia la prima esposizione sistematica è del matematico indiano Brahmagupta nel VII secolo d.C. Furono poi gli Arabi – con il matematico Muhammad ibn Al-Khwarizimi
(780-850) – durante la loro dominazione a utilizzarli (come concetto ma non come scrittura) e solo molto più tardi, con la possibilità di fare risultati di aritmetica pratica, fu
Leonardo Fibonacci (1170-1230) a diffonderli nell'Europa medioevale, con il suo trattato "Liber abaci". Essendo notoriamente "usati" dagli arabi, impropriamente si
chiamarono "numeri arabi", invece la scrittura vera e propria era quella indiana.
L'arabo Muhammad ibn Al-Khwarizimi intorno all'810 scrisse anche un libro di matematica coniando un termine che in italiano divenne "algebra".

BA01401 Secondo l'autore del brano, la nozione di “numero”: a) risale all'antichità b) è stata introdotta c) permette di operare su d) permette di esprimere a
inconsapevolemente elementi singoli unità di misura
BA01402 Nel brano si afferma che la numerazione decimale: a) è attestata presso i b) è stata elaborata in c) risale al popolo arabo d) ebbe la sua prima b
Sumeri India esposizione sistematica nel
Medioevo
BA01403 Il popolo che ha per primo ha utilizzato i numeri come a) mesopotamico b) indiano c) cinese d) arabo d
concetto, e non solo come scrittura, è stato quello:
BA01404 Il termine “algebra”: a) fece la sua prima b) è di origine araba c) fu coniato dall'indiano d) era in uso anche presso b
comparsa nel trattato Brahmagupta il popolo Maya
“Liber abaci”
BA01405 La numerazione con nove cifre e lo zero: a) risale al 3.500 a.C. b) fu adottata dai romani c) si dice posizionale d) risale al VII secolo d.C. c
BA01500 Leggere attentamente il seguente brano...

Le carte nautiche furono un prodotto tipicamente mediterraneo, frutto della secolare esperienza della navigazione lungo le coste del mare interno. Il comparire quasi improvviso
di queste carte pervenuteci per lo più in copie manoscritte, a partire dalla seconda metà del secolo XIII, così raffinate di fronte alle cervellotiche rappresentazioni dei
mappamondi, costituisce già un problema complesso e difficile da risolvere. La loro origine va ricercata nell'esperienza millenaria della navigazione, delle distanze costiere da
porto a porto, da promontorio a promontorio, dalla quale già nell'antichità classica erano derivati i peripli greci, a loro volta prototipo dei portolani medievali. Erano, questi
ultimi, dei libri marittimi contenenti istruzioni sulle rotte da tenere e sulle lunghezze dei percorsi per raggiungere una località. La stesura dei portolani avveniva di solito durante
la navigazione a opera degli stessi marinai che, giunti nei porti, consegnavano i manoscritti alle botteghe dei copisti. Si trattò dapprima di carte relative al solo Mediterraneo; in
seguito l'attenzione si spostò all'intero Oceano Mare e alle terre via via scoperte. Loro caratteristica era l'attenzione ai soli perimetri costieri, ritratti nei minimi dettagli, e la
costruzione di un reticolo di linee oblique. Queste informazioni furono sicuramente la base per la compilazione delle carte nautiche. Ciononostante, poco chiare restano le fasi
che hanno portato al comparire di queste carte e l'eccellenza dei primi documenti pervenutici lascia supporre che essi siano stati preceduti almeno da tentativi preliminari e
parziali. Certo è il fatto che all'esperienza millenaria si aggiunse, dopo le Crociate, l'uso della bussola, strumento di probabile origine cinese che si diffuse nel Mediterraneo
orientale tra il XII e il XIII secolo, permettendo nuove e più sicure determinazioni di rotta.
Le carte nautiche rappresentavano, in sostanza, il coordinamento di tutti i rilevamenti operati nei mari del bacino mediterraneo, fatti a uso esclusivo dei naviganti, con
l'indicazione del contorno costiero, degli approdi, degli scogli e di altri punti pericolosi.
Non esisteva ancora un reticolo di meridiani e di paralleli, ma un intrecciarsi di linee del tutto particolari, basate sulla rosa dei venti. Si trattava di solito di una rosa con sedici
raggi e punte, cui facevano corona altrettante rose periferiche, disposte in cerchio e spesso variamente decorate. Da ogni rosa si irradiavano i rombi, cioè le linee corrispondenti
alle direzioni dei venti, suggerite dai punti cardinali (in genere trentadue). Nelle carte più grandi potevano esserci rose esterne al cerchio o due sistemi di rose, fra loro tangenti.
I venti erano diversamente colorati, affinché non si confondessero fra loro: quelli principali in nero (indicati con l'iniziale del loro nome italiano), i mezzi venti in verde e le
quarte in rosso. Dal notevole apparato delle rose e dei rombi che attraversano le varie carte si può dedurre che esse non furono il risultato di alcun sistema di proiezione. Le
carte venivano tracciate "alla bussola", badando cioè a porre ogni località e ogni tratto di costa nella giusta direzione rispetto ai punti cardinali. Una volta segnati sulla carta i
punti di partenza e di arrivo, la rotta era indicata dai rombi; nella necessità, dopo un certo tratto, di prendere un'altra direzione, bastava piegare la prua della nave secondo un
altro rombo. Naturalmente bisognava contemporaneamente riportare sulla carta la distanza che si stimava di aver percorso, ogni giorno. Era questo il sistema della navigazione
"piana", così detta perché non si teneva conto della forma sferica della Terra.
BA01501 Secondo quanto scritto nel brano, le prime carte a) sono frutto della b) sono andate a c) risalgono all’inizio del d) ci sono giunte per lo più d
nautiche: secolare navigazione soppiantare la diffusione 1200 in copie manoscritte
dell’intero Oceano mare dei mappamondi
BA01502 Quale delle seguenti affermazioni relative al termine a) Venivano redatti dai b) Sono libri marittimi che c) È un termine di origine d) Inizialmente c
“portolano” NON è desumibile dal testo? marinai durante la descrivono le rotte di medievale e deriva dal riguardavano soltanto le
navigazione navigazione vocabolo latino rotte mediterranee
“portulanum”
BA01503 L’autore del brano quando utilizza l’espressione “alla a) collocare tra il XII e il b) descrivere il metodo c) nominare l’unico d) spiegare le modalità di b
bussola” intende: XIII secolo la diffusione seguito per tracciare le strumento utilizzato per la scrittura delle prime
delle carte nautiche carte nautiche compilazione delle carte rappresentazioni dei
nautiche mappamondi
BA01504 Quali delle seguenti caratteristiche NON è attribuita a) Riportavano b) Indicavano i venti con c) Erano compilate a uso d) Prevedevano un d
dall’autore del brano alle carte nautiche? l’indicazione di tutti i l’iniziale del nome in esclusivo dei naviganti reticolato di meridiani e
punti ritenuti pericolosi italiano paralleli
per la navigazione
BA01505 Quale potrebbe essere il titolo del brano? a) Strumenti utili per la b) Navigazione nel c) Portolani e carte d) Diffusione della c
navigazione oltreoceano mediterraneo nautiche cartografia nel bacino
mediterraneo
BA01600 Leggere attentamente il seguente brano.

Gli incontri con la famiglia sono cominciati con le grandi cene a Cholen. Gli dico che deve invitare mia madre e i miei fratelli, quando vengono a Saigon, nei grandi ristoranti
cinesi che essi non conoscono, dove non sono mai andati.
Sono serate tutte uguali. I miei fratelli mangiano avidamente e non gli rivolgono mai la parola. Non lo guardano neppure, non possono guardarlo, non potrebbero farlo. Se
potessero fare lo sforzo di vederlo, sarebbero anche capaci di studiare regolarmente, di accettare le regole della vita sociale. Durante i pasti soltanto mia madre parla,
pochissimo, soprattutto nei primi tempi, fa qualche commento sui cibi che ci portano, sul loro prezzo esorbitante, poi tace. Lui le prime due volte si butta, cerca di raccontare le
sue prodezze a Parigi, ma invano; è come se non avesse parlato, come se nessuno avesse sentito. Il suo tentativo annega nel silenzio. I miei fratelli continuano a divorare il cibo,
lo divorano come non ho mai visto fare in nessun posto, da nessuno.[…]
I miei fratelli non gli rivolgeranno mai la parola, come se fosse invisibile, come se non fosse abbastanza consistente per essere percepito, visto, sentito da loro. Questo perché lo
vedono ai miei piedi, perché hanno stabilito che non l’amo, che sto con lui per i soldi, che non posso amarlo, è impossibile, e lui è pronto a sopportare tutto da me senza mai
ottenere il mio amore. E perché è un cinese, non un bianco. Che questo conti il fratello maggiore lo dimostra da come tace e da come finge di ignorare la presenza del mio
amante, e noi ci comportiamo tutti come lui. Neppure io, davanti a loro, gli parlo. In loro presenza non devo mai rivolgergli la parola, salvo quando gli trasmetto un loro
messaggio. […]
Non è più il mio amante in presenza del fratello maggiore. Continua ad esistere, ma non è più nulla per me. Terra bruciata. Il mio desiderio, ubbidiente al fratello, respinge
l’amante. Ogni volta che li vedo insieme, mi sembra di non poterne sopportare la vista. Rinnego il mio amante proprio per quel suo corpo gracile, per quella debolezza che mi
travolge di piacere.
(Da: M. Duras, L’amante, Bibliotex)

BA01601 Qual è il rapporto fra il cinese e la protagonista- a) Sono amici b) Sono amanti c) Sono fidanzati d) Sono cugini b
narratrice?
BA01602 Per quale motivo i fratelli della protagonista non a) Lo disprezzano perché è b) Lo disprezzano perché c) Lo disprezzano perché, d) Lo disprezzano perché d
rivolgono mai la parola al loro ospite? debole e cinese cinese e ricco pur essendo ricco, è è succube della sorella e
succube della sorella cinese
BA01603 Secondo i fratelli, la protagonista si accompagna al a) soldi b) amore c) compassione d) elevarsi socialmente a
cinese per:
BA01604 Nei confronti del fratello maggiore, la protagonista è: a) solidale b) imbarazzata c) ostile d) sottomessa d
BA01605 In presenza della famiglia, come si comporta la a) Lo ridicolizza b) Lo coinvolge c) Lo ignora d) Lo difende c
protagonista nei confronti del cinese?
BA01700 Leggere attentamente il seguente brano.

“Il gatto, Felis catus, viene definito un animale solitario dagli etologi, gli studiosi del comportamento animale. Questo significa che per sopravvivere non ha bisogno di stare in
società, cioè in un gruppo organizzato. Insomma, il gatto selvatico caccia e vive da solo. A parte il momento dell’accoppiamento. Ma questo, anche in natura, vale soprattutto
per i maschi, perché la gatta ha invece dei lunghi periodi di socialità: quali la nascita, l’allevamento e l’educazione dei piccoli. I gatti che abitano in città invece, maschi e
femmine, vivono in colonie e tra loro hanno rapporti diversificati di amicizia, indifferenza, antipatia, proprio come avviene tra gli esseri umani. Il gatto è un carnivoro predatore
molto efficiente, ma anche lui ha dei limiti. È vero che quando precipita dall’alto ha la tendenza a riequilibrarsi in modo da cadere sulle quattro zampe, anche grazie alla coda
che funziona da “timone”, ma purtroppo questa abilità non sempre è sufficiente a evitare cadute rovinose e conseguenti traumi.”

(Focus dicembre 2007)

BA01701 Secondo quanto scritto nel brano, gli etologi sono: a) studiosi della diffusione b) studiosi dell'evoluzione c) studiosi delle malattie d) studiosi del d
delle diverse specie genetica animale degli animali comportamento animale
animali
BA01702 Secondo la definizione fornita dagli etologi, il gatto: a) è un animale solitario b) è un animale sociale c) ha bisogno di stare in d) caccia sempre in a
società solo se di sesso gruppo
femminile
BA01703 Secondo quanto scritto nel brano, quale dei seguenti a) la nascita dei cuccioli b) la caccia c) l'allevamento della d) l'educazione dei piccoli b
NON è un periodo di socialità della gatta? prole
BA01704 Secondo quanto scritto nel brano, i gatti che abitano in a) vivono per lo più in b) si raggruppano in c) non stabiliscono alcun d) stabiliscono rapporti a
città: colonie miste colonie di sole femmine tipo di rapporto tra loro sociali solo in determinati
periodi dell'anno
BA01705 Secondo quanto scritto nel brano, quando precipita a) ha la tendenza a b) riesce sempre a evitare c) subisce inevitabilmente d) raramente riesce a a
dall'alto, il gatto: riequilibrarsi in modo da cadute rovinose e gravi traumi riequilibrarsi in modo da
cadere sulle quattro conseguenti traumi cadere sulle quattro
zampe zampe
BA01800 Leggere attentamente il seguente brano...

La storia di ogni società sinora esistita è storia di lotte di classi.


Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle corporazioni e garzoni, in una parola oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro,
hanno sostenuto una lotta ininterrotta, a volte nascosta, a volte palese: una lotta che finì sempre o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina
comune delle classi in lotta.
Nelle prime epoche della storia troviamo quasi dappertutto una completa divisione della società in varie caste, una multiforme gradazione delle posizioni sociali. Nell’antica
Roma abbiamo patrizi, cavalieri, plebei, schiavi; nel medioevo signori feudali, vassalli, maestri d’arte, garzoni, servi della gleba, e per di più in quasi ciascuna di queste classi
altre speciali gradazioni.
La moderna società borghese, sorta dalla rovina della società feudale, non ha eliminato i contrasti fra le classi. Essa ha soltanto posto nuove classi, nuove condizioni di
oppressione, nuove forme di lotta in luogo delle antiche.
L’epoca nostra, l’epoca della borghesia, si distingue tuttavia perché ha semplificato i contrasti fra le classi. La società intera si va sempre più scindendo in due grandi campi
nemici, in due grandi classi direttamente opposte l’una all’altra: borghesia e proletariato.
Dai servi della gleba del medioevo uscirono i borghigiani delle prime città; da questi borghigiani ebbero sviluppo i primi elementi della borghesia.
La scoperta dell’America e la circumnavigazione dell’Asia offrirono un nuovo terreno alla nascente borghesia. Il mercato delle Indie orientali e della Cina, la colonizzazione
dell’America, lo scambio con le colonie, l’aumento dei mezzi di scambio e delle merci in generale, diedero un impulso prima d’allora sconosciuto al commercio, alla
navigazione, all’industria, e in pari tempo favorirono il rapido sviluppo dell’elemento rivoluzionario in seno alla società feudale che s’andava sfasciando.
L’organizzazione feudale o corporativa dell’industria da quel momento non bastò più ai bisogni, che andavano crescendo col crescere dei nuovi mercati. Subentrò la
manifattura. I maestri di bottega vennero soppiantati dal medio ceto industriale; la divisione del lavoro tra le diverse corporazioni scomparve davanti alla divisione del lavoro
nelle singole officine stesse.
Ma i mercati continuavano a crescere, e continuavano a crescere i bisogni. Anche la manifattura non bastava più. Ed ecco il vapore e le macchine rivoluzionare la produzione
industriale. Alla manifattura subentrò la grande industria moderna; al medio ceto industriale succedettero gli industriali milionari, i moderni borghesi.
La grande industria ha creato quel mercato mondiale che la scoperta dell’America aveva preparato. Il mercato mondiale ha dato un immenso sviluppo al commercio, alla
navigazione, alle comunicazioni via terra. Quello sviluppo, a sua volta, ha reagito sull’espansione dell’industria; e in quella stessa misura in cui si sono andate estendendo
l’industria, il commercio, la navigazione, le ferrovie, anche la borghesia si è sviluppata, ha aumentato i suoi capitali e sospinto nel retroscena tutte le classi, che erano una
eredità del medioevo.
BA01801 Secondo quanto riportato nel brano, nell'epoca della a) Borghesia e proletariato b) Classe degli industriali c) Ceto industriale, d) Signori, garzoni e servi a
borghesia quali sono le classi in lotta fra loro? e classe operaia borghesia e proletariato
BA01802 Qual è secondo l'autore il ceto da cui ebbero origine i a) I garzoni b) I maestri di bottega c) Il medio ceto industriale d) I borghigiani d
primi elementi della borghesia?
BA01803 Relativamente al brano, si indichi quale proposizione a) La crescita di nuovi b) Con l'industria è finita c) Nella storia c'è sempre d) Lo scambio delle merci b
è falsa. mercati creò nuovi bisogni la divisione del lavoro stato conflitto fra con paesi lontani diede un
oppressori e oppressi forte impulso al
commercio
BA01804 Nel brano si dice che l'epoca della borghesia ha: a) creato il conflitto fra b) semplificato i contrasti c) fatto sparire tutte le d) eliminato la divisione b
oppressori e oppressi fra le classi altre classi sociali fra patrizi e plebei
BA01805 Secondo quanto riportato nel brano: a) il vapore e le macchine b) la grande produzione c) la rivoluzione della d) i servi della gleba si a
rivoluzionarono la industriale creò la società feudale portò alla spostarono nelle città e
produzione industriale manifattura scoperta dell'America costituirono nuove
gradazioni di classe
BA01900 Leggere attentamente il seguente brano...

L'idea del Titanic nacque a Londra nel 1907, da un colloquio tra due personaggi in vista del mondo della navigazione civile, Lord Pirrie - presidente dell'impresa di costruzioni
navali irlandese Harold & Wolf - e J. Bruce Ismay, dirigente della compagnia di navigazione White Star Line. Pirrie aveva proposto la creazione di almeno tre grosse e lussuose
imbarcazioni per poter reggere la concorrenza della rivale Cunard Line.
La Cunard deteneva il quasi assoluto monopolio della rotta atlantica tra l'Europa e il Nord America, e la White Star - consociata della International Mercantile Marine di
Pierpont Morgan - mirava alla creazione di una linea che puntasse sulla comodità e il lusso del viaggio, piuttosto che sulla sua velocità. Nacque così una linea che andò sotto il
nome di "Olympic" (e la prima imbarcazione fu nominata proprio così).
Il 1907 fu definito l'annus mirabilis della storia delle costruzioni navali: la concorrenza tra Cunard e White Star portò alla creazione di due stupendi transatlantici - il Lusitania e
il Mauritania, quest'ultima Nastro Azzurro fino al 1929. Nello stesso anno la marina militare intensificò la propria produzione. Caratteristica delle navi di lusso della White Star
Line - e pretesto per differenziarle da quelle rivali della Cunard - era il riferimento a terminologie mitologiche la cui desinenza era sempre in "ic". Vezzo della Cunard Line era
quello di nominare ricorrendo alla desinenza "ia", ad esempio Carpathia. Il 16 dicembre 1908 cominciarono i lavori che avrebbero portato alla creazione della prima
imbarcazione, l'Olympic, cui sarebbe seguito il leggendario Titanic (lo scalo di costruzione fu preparato nel marzo 1909). Entrambe le navi vennero costruite a Belfast.
L'Olympic venne varato nel fiume Lagan il giorno 20 ottobre 1910. Si trattava di un enorme scafo il cui peso era di ben 25.000 tonnellate, si riuscì ad immergere in acqua
ricorrendo a 23 tonnellate di grasso, raggiunse una velocità di 12,5 nodi, e per essere fermata necessitava di sei ancore e otto tonnellate di cavi. La storia della navigazione non
aveva mai assistito alla creazione di un tale gigante. Il Titanic, nave gemella, venne costruita più velocemente, ricorrendo agli studi e all'esperienza consumata nella
realizzazione dell'Olympic.

BA01901 Secondo quanto si legge nel brano, Lord Pirrie era: a) presidente dell’impresa b) il finanziatore del c) presidente della d) presidente della a
di costruzioni navali Titanic compagnia di navigazione compagnia di navigazione
Harold & Wolf Cunard Line White Star Line
BA01902 Secondo quanto detto nel brano, nel 1907 fu costruito a) Titanic b) Nastro Azzurro c) Olympic d) Lusitania d
un transatlantico battezzato con il nome:
BA01903 Quale delle seguenti affermazioni relative alla a) Era consociata della b) Era rivale della c) Era solita battezzare le d) Serviva la rotta a
compagnia di navigazione Cunard Line NON è International Mercantile compagnia di navigazione navi con nomi terminanti atlantica fra Europa e
desumibile dal testo? Marine White Star Line con la desinenza “-ia” Nord America
BA01904 Considerando quanto detto nel brano, quale delle a) La sua costruzione b) Venne costruito a c) Il suo scafo pesava più d) Era la nave gemella a
seguenti affermazioni relative al Titanic è falsa? richiese lo stesso tempo Belfast di 20.000 tonnellate dell’Olympic
impiegato per la
costruzione dell’Olympic
BA01905 Indicare l’alternativa che NON può essere certamente a) Il “Lusitania” e il b) Quando fu varata, c) Il “Lusitania” e il d) Il “Titanic” fu costruito c
vera in base a quanto deducibile dal brano. “Mauritania” erano l’“Olympic” era la più “Mauritania” erano navi in meno di due anni
proprietà della Cunard grande nave esistente gemelle
Line
BA02000 Leggere attentamente il seguente brano.

Jack sospingeva mentalmente la nave, contraendo i muscoli del ventre e con un continuo sforzo di volontà, ma faceva anche molto di più. Aveva, sì, ufficiali competenti, e
Pulling e Mowett in particolare conoscevano benissimo la fregata, ma Jack la conosceva da molto più tempo (le sue iniziali sulla testa di moro dell’albero di parrocchetto erano
state incise quando era un indisciplinato ragazzo mandato in punizione a riva) e per farla breve, era più bravo di loro a farla navigare. Si sarebbe detto che cavalcasse un
purosangue focoso il cui temperamento e i cui modi gli fossero intimamente familiari. Sebbene non alasse mai una cima, comunicava in modo magnifico con il suo equipaggio,
uomini con i quali aveva condotto la nave all’inseguimento di splendide prede o nella fuga da forze di una superiorità che non lasciava speranza. Da lungo tempo aveva
abbandonato la prudenza per quanto riguardava lo spiegamento delle vele. In quanto agli uomini la maggior parte era perfettamente consapevole che si trattava di un’altra
occasione in cui la nave doveva fuggire da una forza irrimediabilmente superiore. All’alba il comandante era ancora là, intento ad approfittare di ogni movimento dell’oceano,
di ogni spinta della brezza, per portare la nave più lontano, per farla correre un poco più veloce. Il vento era girato a sud, costringendo la Surprise a navigare di bolina stretta; al
sorgere del sole rinfrescò e a quel punto la nave diede prova di ciò che poteva fare realmente di bolina disegnando una curva così profonda che a metà nave il rame si scopriva,
mentre una larga scia si allontanava veloce e dritta dietro di lei.
(Da: O’Brian, Ai confini del mare, Tea)

BA02001 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) Pulling e Mowett non b) Al sorgere del sole la c) La nave viene d) Far navigare la nave a
dal brano? hanno sempre navigato nave tiene un'andatura di paragonata a un cavallo per Jack è un impegno
sulla Surprise bolina focoso psico-fisico
BA02002 Quale dei seguenti elementi, da quanto deducibile dal a) Il vento b) Il sorgere del sole c) Il movimento d) Lo spiegamento delle b
testo, NON influenza direttamente l'andatura della dell'oceano vele
nave?
BA02003 Per quale motivo il comandante Jack riesce a far a) Perché vi aveva b) Perché aveva ufficiali c) Perché conosceva d) Perché i suoi ufficiali a
navigare meglio la nave rispetto ai suoi ufficiali? navigato più a lungo di competenti ma inesperti meglio dei suoi ufficiali le non erano competenti
tutti gli altri manovre
BA02004 Di che cosa si rende conto la maggior parte a) Che Jack, in definitiva, b) Che si sta andando c) Che si sta scappando da d) Che Jack era più bravo c
dell'equipaggio vedendo la grande corsa della nave? non alava mai una cima all'inseguimento di una un pericolo grande e molto di Pulling e Mowett a far
splendida preda superiore navigare la nave
BA02005 Quale delle seguenti affermazioni NON è contenuta a) Il comandante riusciva b) Il comandante non usa c) Su un albero della nave d) Il comandante manovra d
nel testo? a comunicare in maniera prudenza per quel che vi erano incise le iniziali personalmente le cime e le
perfetta con gli uomini del concerne lo spiegamento del comandante vele
suo equipaggio delle vele
BA02100 Leggere attentamente il seguente brano...

Si è tenuto a Berlino, dal 18 al 27 agosto 1998, un avvenimento eccezionale per i matematici: il Congresso Internazionale che, nella tradizione olimpica, riunisce una volta ogni
quattro anni i migliori specialisti, e ne sceglie quattro a cui assegnare l’onorificenza più ambita, un vero e proprio analogo del premio Nobel, che non esiste per la matematica.
Quando Alfred Nobel decise di finanziare i premi che oggi portano il suo nome, egli stabilì, infatti, che venissero dati per la letteratura, la fisica, la chimica, la medicina e la
pace. Nel 1968 la Banca di Svezia, in occasione del suo terzo centenario, affiancò ai precedenti un premio per l’economia. La matematica invece, benché sia la regina delle
scienze, è la Cenerentola del premio Nobel, e non è mai stata inserita nel novero delle materie premiate.
Per capire come mai dobbiamo, come spesso accade, chercher la femme. La leggenda vuole infatti che Nobel, benché inventore della dinamite, non fosse poi così esplosivo in
camera da letto. Il risultato, ovvio, fu che la moglie finì per cercarsi un amante, e lo trovò nella persona del matematico svedese Gösta Mittag-Leffler. Al momento della stesura
del suo testamento il povero Nobel, che evidentemente sapeva della tresca, si informò se Mittag-Leffler avrebbe potuto vincere uno dei premi che intendeva istituire. Avutane
conferma egli non volle, comprensibilmente, aggiungere il danno alle beffe, ed escluse la matematica dalla sua lista.
Negli anni Trenta del Novecento, in considerazione della mancanza del premio Nobel, l’Unione mondiale dei Matematici decise di istituire un proprio premio apposito, da
assegnare in occasione dei Congressi Internazionali. La Medaglia Fields, così chiamata in onore di colui che la ideò, differisce in modo essenziale dal premio Nobel. Anzitutto,
comporta soltanto un assegno simbolico di pochi milioni, invece di uno sostanziale di due miliardi. Inoltre, viene assegnata soltanto a matematici al di sotto dei quarant’anni,
invece che senza limiti d’età.
Le due restrizioni mostrano che la matematica è molto diversa dalle altre discipline, intellettuali e non. In un mondo che vive orgogliosamente di “professionismo”, in cui cioè
l’amore si vende sui marciapiedi, lo sport si pratica per gli sponsor, i programmi televisivi si producono per l’Auditel, la letteratura si scrive per le classifiche, le ricerche si
fanno per il mercato, e la scienza è al soldo dei finanziamenti, i matematici sono ancora modestamente dei “dilettanti” nel senso di De Coubertin, fanno il loro lavoro per il solo
piacere di farlo, hanno come unico scopo il raggiungimento della conoscenza, e non perseguono altri interessi economici che uno stipendio che permetta loro di sopravvivere.
Insomma, se la cultura è un’attività intellettuale che si fa gratuitamente, i matematici sono forse gli unici uomini di cultura rimasti.
BA02101 In base al brano, quali restrizioni vengono imposte a) Non può essere b) Non può essere c) Non può essere d) Non può essere b
all’assegnazione della medaglia Fields? attribuita a un attribuita a chi abbia più attribuita a chi ha già assegnata due volte
professionista di 40 anni vinto un Nobel
BA02102 Quando è stata istituita la medaglia Fields? a) Nell'agosto 1998 b) Negli anni Trenta del c) Insieme al premio Nobel d) Nel 1968 b
Novecento
BA02103 In cosa differisce nel mondo attuale la matematica, a) La matematica può b) Chi studia matematica c) La matematica non d) La matematica è una c
secondo l'autore del brano, dalle altre discipline? essere coltivata solo da mira solamente alla viene studiata per fini scienza per dilettanti
studiosi al di sotto dei propria sussistenza economici ma ha come
quarant'anni di età obiettivo la pura
conoscenza
BA02104 Quali sono le discipline premiate con il Nobel? a) Letteratura, fisica, b) Letteratura, fisica, c) Letteratura, fisica, d) Letteratura, fisica, c
chimica, medicina, chimica, matematica, chimica, medicina, pace, chimica, medicina, pace
matematica pace, economia economia
BA02105 Secondo quanto riportato nel brano: a) Nobel ha scelto le b) i matematici sono forse c) la matematica non d) la matematica è b
materie da premiare solo gli unici studiosi rimasti a soddisfa i requisiti per superiore a tutte le altre
sulla base del proprio perseguire la pura entrare nel novero delle discipline
risentimento conoscenza discipline premiate dal
Nobel
BA02200 Leggere attentamente il seguente brano.

I fenicotteri sono uccelli molto particolari. Hanno zampe lunghe come veri trampoli. Le piume sono per lo più bianche con una leggera tendenza al rosa e talvolta anche al
rosso. Il collo è molto lungo e sinuoso e termina in un becco singolare dalla forma ad angolo. Le dita delle zampe sono abbastanza corte e sono, nella parte anteriore, collegate
da una membrana. Il richiamo sonoro dei fenicotteri ricorda molto quello dell’oca, strombazzante e assordante, tanto che in alcune zone dell’Africa la loro voce supera in
intensità il ruggito delle fiere e il barrito degli elefanti. Di solito volano in formazioni di svariate unità.
A prima vista i fenicotteri sembrano una sorta di incrocio tra i trampolieri e le oche, o meglio, i cigni. Proprio questo aspetto inconfondibile crea qualche difficoltà agli
ornitologi, cioè a quegli studiosi che si occupano di uccelli. Alcuni ritengono che i fenicotteri siano, da un punto di vista evolutivo, imparentati con le anatre.
Il fenicottero cerca il cibo soprattutto nelle basse acque lagunari. Ma il becco ha la caratteristica di poter setacciare l’acqua anche in superficie. Questi uccelli vivono nelle
lagune in colonie, dove ogni coppia difende, come territorio, solo il proprio nido e i pochi centimetri che lo separano dagli altri.

(Rielaborazione dall’enciclopedia “Gli animali”)

BA02201 Secondo quanto scritto nel brano, i fenicotteri hanno il a) lungo e sinuoso, b) lungo e molto mobile, c) lungo e sottile con un d) lungo e robusto per a
collo: terminante in un becco terminante in uno stretto becco rostrato poter cacciare
dalla forma ad angolo becco
BA02202 Secondo quanto scritto nel brano, gli ornitologi sono a) uccelli migratori b) uccelli acquatici c) ogni varietà di uccelli d) uccelli notturni c
gli studiosi di:
BA02203 Secondo quanto scritto nel brano, il becco dei a) permette la pesca nei b) permette loro di cercare c) permette soltanto un d) permette loro di d
fenicotteri: fiumi con grande portata prede solo in profondità tipo di caccia molto veloce setacciare l'acqua anche in
d'acqua superficie
BA02204 Secondo quanto scritto nel brano, i fenicotteri vivono a) dal nido e da un'ampia b) da una larga zona di c) dal nido e da poco d) da una parte di laguna c
in colonie e il territorio di ogni coppia è costituito: zona dove crescere la laguna spazio intorno proporzionata alla
prole numerosità della prole
BA02205 Secondo quanto scritto nel brano, il richiamo dei a) lungo i fiumi b) in India supera per c) gli abitanti dei villaggi d) in alcune zone d
fenicotteri è strombazzante e assordante, tanto che: dell'America centrale intensità il barrito degli sulle rive della laguna lo dell'Africa ha un'intensità
supera in intensità quello elefanti ritengono insopportabile superiore al ruggito degli
di qualunque altro animali feroci
animale
BA02300 Leggere attentamente il seguente brano.

La Terra ha sempre cambiato aspetto nel corso della sua lunga storia di 4,5 miliardi di anni. E per classificare le varie fasi della sua evoluzione gli scienziati hanno definito una
serie di epoche geologiche. L’ultima accettata ufficialmente è l’Olocene, cominciata circa 10 mila anni fa e secondo i libri di scuola tuttora in corso. Il cambiamento continua,
ma oggi soprattutto a causa dell’uomo, che negli ultimi 2 secoli è diventato più determinante dei vulcani, dei venti, dei terremoti e di tutte le altre forze geologiche. L’uomo sta
cambiando in particolare il clima […]. Tanto che uno scienziato ha proposto di definire una nuova era, che sarebbe iniziata circa 2 secoli fa, con la rivoluzione industriale:
l’Antropocene, cioè l’era dell’uomo. Il padre dell’idea è Paul J. Crutzen […].
Nel 2000 ha coniato il termine “Antropocene” per descrivere il cambiamento geologico in corso. “Nell’ultimo secolo” dice Crutzen “la popolazione mondiale è aumentata di
quattro volte, l’uso dell’acqua di nove, la pesca e la produzione industriale di quaranta volte ed è stata usata dieci volte più energia che durante tutto il millennio precedente”.
Anche il clima è cambiato. Da decenni i ghiacciai si stanno ritirando rapidamente in quasi tutte le parti del mondo, e nelle Alpi svizzere si sono ridotti della metà. La primavera
giunge un po’ ovunque con una o due settimane di anticipo rispetto a mezzo secolo fa. E gli animali si adattano. Le cozze (Mytilus edulis), per esempio, tipiche di mari più
temperati, sono state trovate recentemente anche nell’Artico, al largo delle isole Svalbard. “Al Polo Nord il riscaldamento è più pronunciato” nota Crutzen. “L’estensione dei
ghiacciai nel mare Artico si è ridotta del 7,4% in venticinque anni”.
(Da: A. Parlangeli, Focus)

BA02301 Le epoche geologiche si usano per classificare: a) i reperti fossili b) i cambiamenti climatici c) le stratificazioni delle d) le fasi dell'evoluzione d
rocce della Terra
BA02302 L'Olocene, secondo i libri di scuola, è un'era geologica a) 10 mila anni fa e b) 2 secoli fa e ancora in c) 10 mila anni fa e ancora d) 2 secoli fa e terminata c
cominciata: terminata 2 secoli fa corso in corso con la rivoluzione
industriale
BA02303 L'‘Antropocene’ è l'era dell'uomo, cominciata: a) con la rivoluzione b) con la comparsa di c) 10 mila anni fa d) nell'ultimo secolo a
industriale quest'ultimo
BA02304 I dati riferiti da Crutzen relativi all'aumento di a) secolo e quello b) secolo e il millennio c) decennio e il secolo d) millennio e quello b
popolazione, uso di acqua, pesca, produzione precedente precedente precedente precedente
industriale e uso di energia, stabiliscono un confronto
fra l'ultimo:
BA02305 I ghiacciai si sono ridotti della metà: a) in quasi tutte le parti b) al Polo Nord c) al Polo Sud d) nelle Alpi svizzere d
del mondo
BA02400 Leggere attentamente il seguente brano.

Il capo è raggiante, nel giro di pochi giorni abbiamo arrestato quattro persone, delle quali una latitante, abbiamo sequestrato complessivamente quasi 43 chili di stupefacente,
abbiamo in piedi un’attività che promette sviluppi più che interessanti. Tanto che dalla mobile di Reggio arrivano segnali di malumore, nel senso che il Questore comincia a
domandarsi se non sia il caso che la questura avochi a sé tutta l’indagine. Ovviamente io non sono d’accordo così come il nostro dirigente. Pertanto decidiamo di proseguire con
le nostre forze. Dai telefoni escono poche novità, sono tutti abbottonati, non parlano. Si rileva un pò di nervosismo per via della perquisizione dell’altra sera. I giorni
trascorrono senza particolari novità. Sino a quando l’ennesima telefonata nel cuore della notte apre scenari inquietanti. Ero andato a letto presto, a mezzanotte già dormivo
profondamente. Mi ero addormentato con il libro sul cuscino, un bel romanzo ambientato a Massawa in Eritrea. È il capo in persona. Dieci minuti e passa a prendermi, dice.
Lavo i denti tremando di freddo, mi vesto di fretta, allaccio le scarpe e già suonano al citofono.
– Che succede?
– Hanno appiccato un incendio alla Rio Carni.
Il capo mi passa una sigaretta. Ma non riesco a fumare.
– Ci sono vittime?
– Pare di sì, non sono riuscito a capire chi però.
I bagliori dell’incendio si scorgono da lontano, impressionante. Ma quello che fa più effetto è l’odore di carne arrostita che ci investe quando scendiano dall’auto. Purtroppo è
un fetore che conosco molto bene. Vorrei urlare ma resisto, sul posto ci sono due autobotti dei vigili del fuoco, due macchine dei carabinieri e la nostra volante. Il maresciallo
dell’Arma sta parlando con il titolare della ditta.
(Da: Di Cara, Vetro freddo, E/O)

BA02401 Chi telefona nella notte al protagonista svegliandolo? a) Il maresciallo dell'arma b) Il questore c) Il capo d) Un collega non meglio c
dei carabinieri identificato
BA02402 Per quale motivo il Questore di Reggio pensa di a) Il protagonista sospetta b) Perché la Questura è c) A causa dei disaccordi d) Perché si sta allargando d
avocare a sé l'indagine? connivenze con i più adatta e ha più mezzi con il capo del in maniera notevole
personaggi oggetto protagonista
dell'indagine
BA02403 Qual è l'elenco completo dei presenti sul luogo a) Il suo capo, i vigili del b) Carabinieri e vigili del c) Il suo capo, i vigili del d) I vigili del fuoco, i a
dell'incendio oltre al protagonista? fuoco, i carabinieri e il fuoco fuoco e i carabinieri carabinieri e il titolare
titolare della ditta della Rio Carni
BA02404 Per quale motivo il capo è molto contento a) Per il buon lavoro b) Per il malumore c) Perché è uno strenuo d) Per gli arresti e per d
dell'indagine? svolto dal protagonista, suscitato a Reggio difensore della giustizia l'alto sequestro di droga
che è alle sue dipendenze
BA02405 Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal a) Non è trascorso più di b) Il titolare della ditta è c) Prima che il capo d) Ci sono almeno cinque d
brano? un giorno dai quattro indagato dai carabinieri citofoni al protagonista, veicoli sul luogo
arresti all'incendio della per l'incendio della Rio questo è già scosso al dell'incendio
Rio Carni Carni pensiero di quanto lo
aspetta alla Rio Carni
BA02500 Leggere attentamente il seguente brano.

Come per gli altri mezzi di comunicazione, il decollo industriale della stampa periodica avvenne negli Stati Uniti: la base tecnologica fu rivoluzionata dall’introduzione di
nuove macchine compositrici (la linotype) e stampatrici (la rotativa), mentre prendeva corpo la formula tipica del giornale, con la scansione in cronaca, interventi ideologici,
attualità (moda e costume), divulgazione culturale, intrattenimento. Inserti fotografici, pubblicità commerciale, “strisce” a fumetti di vario genere (umoristico, avventuroso,
poliziesco) fecero la loro accattivante comparsa sui giornali, che andavano sempre più differenziandosi in quotidiani d’opinione (nazionali e locali), edizioni serali a sfondo
sensazionalistico, fogli politici, supplementi domenicali, riviste scandalistiche e, più tardi, rotocalchi a elevata tiratura. Il dato più rilevante dell’organizzazione editoriale fu la
tendenza – costante in tutto il Novecento – alla concentrazione delle testate in grandi trust, che controllavano il mercato, orientando il pubblico ed eliminando spesso la stampa
indipendente, più debole dal punto di vista concorrenziale. Negli USA, accanto a prestigiosi quotidiani che riuscirono a mantenersi autonomi (è il caso del “New York Times”)
si consolidarono i potentati Hearst e Scripss-Howard: in Inghilterra all’ascesa del gruppo Harmsworth, che agli inizi del secolo controllava le maggiori testate, si contrapposero
il trust del “Daily Mail” e il gruppo canadese Thomson, che nel 1966 acquistò “The Times”; la Francia del secondo dopoguerra vide la progressiva affermazione
dell’indipendente “Le Monde”, ma le maggiori quote di mercato andarono a gruppi come Hachette (“France-Soir”, “Paris-Presse”); in Germania si impose la catena Springer
(“Die Welt”); in Italia, nel 1961, il 54% della tiratura nazionale era di quotidiani appartenenti alla grande industria, e solo il 10% era coperto da giornali indipendenti. Negli
ultimi decenni la crescente udienza radiotelevisiva ha prodotto una contrazione del numero delle testate.
(Da: Remo Ceserani Lidia De Federicis, Il materiale e l’immaginario, Loescher)
BA02501 Nel XX secolo, l'editoria giornalistica: a) subisce un processo di b) vede il proliferare della c) assiste a un lieve d) non è ancora regolata a
concentrazione delle stampa indipendente aumento del numero delle dalla concorrenza
testate testate
BA02502 Nel Novecento, la stampa periodica è a) dall'avvento di linotype b) dalla fotografia c) dal rotocalco d) dalle tecniche a
tecnologicamente rivoluzionata: e rotativa elettroniche televisive
BA02503 Uno degli elementi che hanno caratterizzato a) romanzi a puntate b) approfondimenti c) pubblicità e fumetti d) previsioni del tempo c
l'evoluzione della stampa periodica è stato politici
l'inserimento di:
BA02504 Il gruppo Thomson: a) era in concorrenza con b) acquistò ‘The Times’ c) si alleò con Harmsworth d) riuscì a impadronirsi di b
il gruppo Hearst nel 1966 ‘France-Soir’
BA02505 La stampa indipendente dai potentati economici: a) In Inghilterra è b) in Italia oltrepassa il c) in Germania è d) negli Stati Uniti d
costituita dal ‘Daily Mail’ 10% finanziata da Springer annovera il ‘New York
Times’
BA02600 Leggere attentamente il seguente brano.

A mezzogiorno, nel corso della riunione per l’esame della situazione, Hitler chiese a Mohnke informazioni sull’ultima linea del fronte. Mohnke spiegò sul tavolo una carta dei
quartieri centrali di Berlino e disse poche asciutte frasi: “A nord i russi sono a ridosso del ponte di Weiendemm, a est sono arrivati a Lustgarden. A sud al Postdamer Platz e al
ministero dell’aviazione civile. E a ovest al Tiergarten, dai tre ai quattrocento metri di distanza dalla cancelleria del Reich”. Quando Hitler comandò per quanto tempo Mohnke
sarebbe stato ancora in grado di reggere, si sentì rispondere: “Dalle venti alle ventiquattro ore al massimo, mio Führer, non più a lungo”.
La prima cosa che Hitler fece dopo la fine della riunione fu quella di ordinare al suo addestratore di cani, il maresciallo Fritz Tornow, di avvelenare Blondi, la sua lupa.
L’animale non doveva cadere nelle mani dei russi, disse: la sola idea lo faceva star male. Però, sicuramente, gli importò di più verificare l’efficacia dell’acido prussico che era
stato distribuito a tutti nelle settimane precedenti. Dal tradimento di Himmler, Hitler non era più sicuro che il veleno procuratogli dalle SS provocasse la morte con la rapidità
che voleva. Sennonché quando Tornow schiacciò con una pinza una fialetta sopra le fauci aperte della cagna, l’animale si rovesciò su un fianco, morto, “come centrato da un
fulmine”. Di lì a poco - come ha riferito uno dei testimoni oculari - Hitler si presentò fuori dal bunker “per congedarsi da Blondi”. Rientrato nel sotterraneo - dice un’altra
testimonianza - “sembrava la maschera mortuaria di se stesso” e andò a “rinchiudersi nella sua stanza senza dire una parola”. Nel frattempo, sopra, vicino all’uscita verso il
giardino, Tornow uccideva a colpi di pistola anche i cinque cuccioli.
(Da: J. Fest, La disfatta, Garzanti)

BA02601 In base al quadro profilato da Mohnke nella riunione a) avanzavano sul fronte b) da ovest e gli americani c) avanzavano su tutti i d) da est e gli americani da c
di mezzogiorno i russi: orientale da est stavano fronti ovest stavano
accerchiando la accerchiando la
cancelleria del Reich cancelleria del Reich
BA02602 Secondo l'autore, quale fu il vero motivo per cui Hitler a) La paura che l'animale b) La volontà di verificare c) La volontà di darle una d) La paura che l'animale b
dispose l'uccisione della sua lupa per avvelenamento? cadesse in mano ai russi la rapidità del veleno morte rapida e indolore cadesse in mano agli
americani
BA02603 In quale modo il veleno fu somministrato a Blondi? a) Le venne iniettato b) Venne mescolato al cibo c) Le fu introdotto in d) Fu mescolato all'acqua c
bocca
BA02604 Perché Hitler dubitava dell'efficacia del veleno di cui a) Per il tradimento di b) Per innata diffidenza c) Per il fatto che tutti ne d) Per la lealtà delle SS nei a
dispone? Himmler disponevano suoi confronti
BA02605 Dopo la morte di Blondi, Hitler era: a) perplesso b) soddisfatto c) rancoroso d) attonito d
BA02700 Leggere attentamente il seguente brano.
“La coltivazione della terra, l’allevamento del bestiame, la conservazione dei cibi, gli scambi commerciali assicurarono agli uomini del Neolitico una alimentazione abbondante
e la possibilità di accumulare delle riserve di viveri. Il pericolo di patire la fame divenne meno grave di quanto succedeva in passato. Il primo effetto di tutto ciò fu uno
straordinario aumento della popolazione. Tra il 10000 e il 4000 a.C. si calcola che la popolazione mondiale sia passata da 5 milioni di abitanti a 20 milioni, aumentando di ben
quattro volte. Villaggi nei quali si praticava una economia mista, cioè l’agricoltura associata all’allevamento, si moltiplicarono in Europa a partire dal IV millennio a.C. Il loro
aspetto, pur a distanza di tanti anni, ci è familiare: molte case del nostro mondo sono di legno, di pietra, d’argilla; molte stoviglie sono di terracotta; il cibo consumato
dall’uomo è fornito per la maggior parte dai campi e dal bestiame, gli abiti sono ricavati dalla lana delle pecore e dalle fibre delle piante. Ancora oggi, insomma, una buona
parte della popolazione vive in villaggi e svolge attività in tutto simili a quelle dell’uomo neolitico. Nei villaggi neolitici si sviluppò anche la divisione del lavoro tra i sessi . Gli
uomini andavano a caccia, portavano gli animali al pascolo, abbattevano gli alberi delle foreste, fabbricavano gli utensili di pietra e di legno. Le donne invece filavano,
cuocevano i vasi d’argilla, tessevano, coltivavano gli orti intorno al villaggio. Nei periodi in cui il lavoro agricolo era più intenso (in particolare durante la semina e la mietitura
dei cereali) tutti quanti, compresi i bambini, lavoravano nei campi.”

(Da: archivio Selexi)

BA02701 Secondo quanto scritto nel brano, quale delle seguenti a) l'allevamento b) l'agricoltura c) la caccia d) la conservazione dei c
attività NON fu determinante nel produrre l'aumento cibi
della popolazione tra il 10000 e il 4000 a.C.?
BA02702 Secondo quanto scritto nel brano, per "economia a) il commercio associato b) la caccia associata c) l'agricoltura associata d) l'allevamento associato c
mista" si intende: alla raccolta all'agricoltura all'allevamento al commercio
BA02703 Secondo quanto scritto nel brano, dal IV millennio in a) esistevano villaggi in cui b) si moltiplicarono i c) gli uomini vivevano in d) l'allevamento era b
Europa: si praticava solo villaggi in cui si praticava piccoli gruppi non l'esclusiva attività dei
l'agricoltura un'economia mista aggregati pochi villaggi esistenti
BA02704 Secondo quanto scritto nel brano, nel Neolitico le a) cuocevano i vasi b) portavano gli animali al c) erano le sole a lavorare d) fabbricavano utensili di a
donne: d'argilla pascolo nei campi legno
BA02705 Secondo quanto scritto nel brano, nel Neolitico gli a) collaboravano b) non partecipavano mai c) andavano a caccia d) realizzavano stoviglie in c
uomini: all'allevamento dei figli al lavoro agricolo terracotta
BA02800 Leggere attentamente il seguente brano.

Amerigo Vespucci (Firenze 1454 - Siviglia 1512), navigatore italiano, nel 1495 rilevò l'incarico di Giannotto Berardi, che, per conto dei Medici, gestiva a Siviglia una società
che provvedeva a equipaggiare le spedizioni dirette nel Nuovo Mondo. Qui Vespucci conobbe Cristoforo Colombo, del quale allestì la terza spedizione in America. Intorno alla
seconda metà del 1499 Vespucci iniziò a viaggiare nei nuovi territori. Compì complessivamente quattro spedizioni, che descrisse in alcuni diari. Disegnò anche un certo numero
di mappe dei luoghi esplorati.
Nonostante molti studiosi nutrano dei dubbi sulla veridicità delle note relative al primo viaggio, essi sono però perlopiù concordi nel ritenere che, nel corso della spedizione
guidata tra il 1499 e il 1500 dallo spagnolo Alonso de Ojeda, Vespucci abbia effettivamente esplorato un'ampia sezione della costa settentrionale del Sud America,
raggiungendo il Rio de la Plata. Il merito dell'esploratore italiano fu quello di capire che i territori esplorati non facevano parte dell'Asia, bensì di un nuovo continente, che egli
chiamò appunto “Nuovo Mondo”. Il geografo e cartografo tedesco Martin Waldseemüller, traduttore dei resoconti di viaggio di Vespucci, suggerì per questo motivo la
denominazione di “America” per i nuovi territori. Applicato in un primo tempo solamente alla parte meridionale del continente, il nome fu esteso a tutto il Nuovo Mondo dopo
la pubblicazione del planisfero di Waldseemüller (1516).

(Da: “Enciclopedia Encarta”)


BA02801 Vespucci conobbe Cristoforo Colombo: a) a Genova b) a Siviglia c) nel Nuovo Mondo d) tramite i Medici b
BA02802 Prima di divenire esploratore dei nuovi Territori, a) equipaggiava spedizioni b) svolgeva l'attività di c) con Giannotto Berardi d) con Cristoforo a
Vespucci: oltre oceano mercante per conto dei reclutava uomini per le Colombo redigeva le
Medici spedizioni nel Nuovo mappe dei territori di
Mondo recente scoperta
BA02803 Amerigo Vespucci: a) accompagnò Cristoforo b) descrisse in alcuni diari c) compì il suo primo d) raggiunse il Rio delle c
Colombo nella sua terza i suoi cinque viaggi viaggio nei nuovi territori Amazzoni
spedizione nel Nuovo prima del 1500
Mondo
BA02804 Secondo molti studiosi, Vespucci: a) risalì il Rio de la Plata b) esplorò parte c) attraversò il continente d) scrisse i diari di viaggio b
dell'America del Sud tra il raggiungendo l'Oceano sotto il nome di Alonso de
1499 e il 1500 Pacifico Ojeda
BA02805 Il nome "America": a) identificò, dopo il 1499, b) fu suggerito da un c) fu scelto dallo stesso d) fu coniato b
tutto il Nuovo Mondo geografo tedesco in Vespucci, che aveva dall'esporatore tedesco
relazione a Vespucci intuito di non essere Martin Waldseemüller
giunto in Asia
BA02900 Leggere attentamente il seguente brano...

Decisa a trasformare la sua ricchezza economica in influenza politico-culturale, la Cina lancia in Italia due Istituti Confucio, teste di ponte per un nuovo stile di proselitismo
globale. Come centri culturali promossi ufficialmente dalla Repubblica popolare, gli Istituti Confucio hanno il compito di “espandere l’insegnamento della lingua e della cultura
cinese”.
Hanno il vento in poppa, nel mondo intero la Cina ne inaugura 42, di cui sei in Europa (oltre all’Italia in Germania, Francia, Belgio, Svezia). Sfruttano la moda della lingua
cinese, il cui studio sta dilagando per l’attrattiva del business ma non solo: dal cinema alla pop art, dal buddismo all’agopuntura, cultura e tradizioni “made in China”
attraversano un momento magico in Occidente. Il professor Hao Ping, che dirige la strategia planetaria degli Istituti Confucio, intervenendo a Pechino a una conferenza
internazionale su “Il sogno cinese di un mondo armonioso”, annuncia una “strategia più attiva nel diffondere la nostra lingua, la nostra cultura e i nostri valori all’estero”.
Nel trentesimo anniversario della morte di Mao Zedong, è un’ironia della storia che al posto della propaganda comunista il nuovo simbolo della Cina nel mondo sia il filosofo
classico nato cinque secoli prima di Cristo, che durante la Rivoluzione culturale le Guardie Rosse bollavano come un pensatore reazionario.
Prima ancora di apparire un modello da esportazione, il revival del confucianesimo è esploso all’interno della Cina. È una reazione contro l’omologazione culturale
all’Occidente, una riscoperta delle radici e dell’identità nazionale, ma anche un’operazione voluta dall’alto per teorizzare un “modello asiatico” dal significato controverso. La
classe dirigente incoraggia la riscoperta del confucianesimo e i licei frequentati dai figli della nomenklatura comunista sono stati i primi a introdurre corsi di filosofia antica. La
città natale di Confucio nella regione dello Shandong ha celebrato con la massima solennità il 2556esimo anniversario della nascita del filosofo. Il governo finanzia trecento
studiosi di 25 università per creare la prima biblioteca completa di tutti gli scritti sul confucianesimo.
Infine il ministero dell’Istruzione di Pechino ha deciso per la prima volta di creare una rete di istituti culturali all’estero per insegnare il mandarino. Battezzarli Istituti Confucio
non è una scelta banale visto che negli anni del maoismo il filosofo era stato messo al bando come un simbolo dell’epoca imperiale.
La nomenklatura comunista difende la diversità asiatica, sostiene che la democrazia fondata su elezioni pluraliste e libertà di stampa è adatta all’iperindividualismo delle società
atomizzate in America o in Europa. In Asia le nazioni funzionano meglio se si comportano come famiglie gerarchiche e disciplinate, dove i singoli membri antepongono il
senso del dovere all’interesse individuale, secondo la dottrina neoconfuciana tornata in auge.
Il revival neoconfuciano viene esteso alla politica estera. Il filosofo Tang Yijie offre questa versione utile al presidente Hu Jintao nei suoi rapporti con l’Occidente: “Confucio
disse che i veri gentiluomini sono armoniosi ma diversi. Questa visione dell’armonia nella differenza si applica oggi anche ai leader dei Paesi sviluppati, in particolare
l’America”. Ogni predica sui diritti umani, sulle libertà politiche, alla luce di questa dottrina è un tentativo maldestro di imporre valori occidentali che non corrispondono
all’identità profonda della Cina.
Insieme con l’insegnamento della lingua, gli Istituti Confucio in Italia e nel mondo porteranno la buona novella di questa etica dell’“armonia”.
BA02901 Secondo quanto afferma il brano, che cos'ha deciso di a) Aprire nuovi centri b) Favorire l'arrivo dei c) Far studiare il d) Promuovere due Istituti d
fare in Italia la Repubblica Popolare Cinese? commerciali Cinesi Confucianesimo Confucio
BA02902 Secondo il brano, lo studio della lingua cinese è a) dagli affari, dall'arte e b) dall'immigrazione di c) dal diffondersi dei d) dal ricordo della a
favorito: dalle tradizioni cinesi Cinesi in Europa ristoranti cinesi rivoluzione culturale di
Mao Zedong
BA02903 Dal brano si deduce che: a) la ripresa del b) la ripresa del c) il maoismo ha favorito d) i testi di Confucio sono b
Confucianesimo è coerente Confucianesimo ha lo la diffusione della filosofia scritti nella moderna
con la nuova propaganda scopo di contrastare il confuciana lingua cinese
comunista cinese diffondersi della cultura
occidentale in Cina
BA02904 Secondo il brano, che cosa fa il governo cinese per a) Lo fa studiare ai figli b) Impone lo studio del c) Distribuisce a tutti le d) Finanzia gli studiosi che d
diffondere il confucianesimo in Cina? della nomenklatura confucianesimo a tutti i opere di Confucio raccolgono gli scritti sul
comunista Cinesi confucianesimo
BA02905 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) I rapporti b) Secondo la dottrina c) I principi che regolano d) Secondo il governo d
dal brano? internazionali possono confuciana gli individui le nazioni dell'Occidente cinese la democrazia e la
migliorare sulla base del devono rinunciare ai loro non sono adatti ai Paesi libertà di stampa si
confucianesimo, secondo i interessi e privilegiare asiatici, secondo i devono diffondere anche
cinesi dovere e disciplina governanti cinesi in Cina
BA03000 Leggere attentamente il seguente brano.

Alla fine di novembre, in una giornata di disgelo, verso le nove del mattino il treno della linea Pietroburgo-Varsavia si avvicinava a tutto vapore a Pietroburgo. L’aria era così
umida e nebbiosa che a fatica era venuto giorno: a dieci passi a destra e a sinistra dei binari era difficile distinguere qualcosa dai finestrini del vagone. Tra i passeggeri vi erano
anche quelli di ritorno dall’estero; ma gli scompartimenti più affollati erano quelli di terza classe, pieni di minuta gente d’affari proveniente da poco lontano. Tutti, come
sempre accade, erano stanchi, tutti avevano gli occhi appesantiti per la notte appena trascorsa, tutti erano infreddoliti, tutti i volti avevano la stessa tonalità giallo pallido della
nebbia.
In una carrozza di terza classe fin dall’alba erano venuti a trovarsi l’uno di fronte all’altro, accanto allo stesso finestrino, due passeggeri: erano entrambi giovani, quasi senza
bagaglio, entrambi vestiti senza ricercatezza, entrambi dalla fisionomia piuttosto singolare e, infine, entrambi desiderosi di intraprendere una conversazione.
Si misero a conversare. La prontezza con cui il giovane biondo dalla mantella svizzera rispondeva alle domande del suo vicino bruno era stupefacente e priva di ogni diffidenza,
benché alcune fossero del tutto indelicate, inopportune e oziose. Rispondendo fece sapere, tra l’altro, che in effetti mancava dalla Russia da molto tempo, da più di quattro anni,
e che era stato mandato all’estero a causa della malattia, una strana malattia nervosa sul tipo del mal caduco o del ballo di San Vito, con tremiti e convulsioni.

(Da: F.M. Dostoevskij, L’idiota)

BA03001 Il giorno faticava ad arrivare perché: a) erano le prime ore del b) Pietroburgo ha un c) l'aria era umida e d) era la fine di novembre c
mattino clima pessimo nebbiosa
BA03002 I passeggeri di terza classe: a) venivano dall'estero b) si recavano a Varsavia c) erano assonnati e d) erano persone c
infreddoliti indaffarate
BA03003 I due passeggeri che si trovavano l'uno di fronte a) erano malvestiti b) desideravano c) avevano caratteri simili d) avevano alcuni anni di b
all'altro: conversare differenza
BA03004 Il passeggero bruno: a) rispondeva a sua volta b) parlava tanto per c) era preoccupato per i d) poneva all'altro d
con garbo passare il tempo problemi del giovane domande indiscrete
biondo
BA03005 Il giovane biondo: a) disse che era tornato da b) affermò che era stato in c) disse che era andato d) rispondeva con cautela c
quattro anni Svizzera all'estero per curare una
malattia nervosa
BA03100 Leggere attentamente il seguente brano.

Le origini della Venaria Reale risalgono alla metà del Seicento, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia decise di edificare una nuova residenza "di piacere e di caccia" per
la corte: la scelta del luogo fu infatti determinata dall'essere già teatro delle cacce ducali sin dal 1580, oltre che per completare la "Corona di Delizie", il sistema di residenze di
corte che i suoi predecessori avevano progressivamente edificato intorno a Torino.
I progetti per la sua realizzazione furono commissionati all'architetto di corte Amedeo di Castellamonte. Il fulcro di tutto era rappresentato dalla cosiddetta Reggia di Diana,
edificata fra il 1660 e il 1671, e destinata a vivere due secoli di ininterrotte modifiche, rimaneggiamenti e vicende che di riflesso influirono sulla vita sociale ed economica della
città: già nel 1693 le truppe francesi del maresciallo Catinat saccheggiarono in parte il complesso, e toccò all'architetto Michelangelo Garove idearne un rifacimento a partire
dal 1699, anche per rispondere alle rinnovate esigenze del gusto architettonico dell'epoca.
Del resto, con l'avvento dell'ultimo duca e futuro primo re sabaudo Vittorio Amedeo II, la dinastia perseguì ambizioni regali che dovevano riflettersi e celebrarsi anche nella
grandiosità delle proprie residenze: fu così che Garove ideò un'immagine più imponente per il palazzo della Venaria.
I lavori di ingrandimento furono poi ripresi nel 1716 da Filippo Juvarra (a lui si devono il completamento della Galleria Grande, in tempi recenti detta erroneamente "di Diana",
e le realizzazioni della Cappella di Sant'Uberto, dedicata al patrono dei cacciatori, della Citroniera e della Scuderia Grande) e continuati fino alla seconda metà del Settecento
circa con altri architetti, tra i quali Benedetto Alfieri (che, a partire dal 1751, realizzò le maniche di collegamento dei corpi juvarriani, il maneggio, le nuove scuderie e la
manica con il torrione del Belvedere per unire la cappella al palazzo).
Con l'occupazione francese del 1798 il complesso di Venaria iniziò a conoscere un lento ma inarrestabile declino: la residenza non entrò nel circuito delle Dimore Imperiali
napoleoniche, incominciò la progressiva dispersione dei suoi tesori e la cancellazione del parco.
Nel periodo della Restaurazione l'intero complesso sabaudo fu quindi adibito a caserma e per tutto il XIX secolo ospitò i reggimenti d'artiglieria che ebbero un ruolo di primo
piano nelle guerre d'indipendenza risorgimentali.

(Da: “La Venaria Reale”)

BA03101 La Venaria Reale: a) fu l'unica residenza b) dal 1580 era teatro delle c) fu scelta da Vittorio d) fin dal secolo XVI era il d
sabauda dedicata alle cacce reali Emanuele II come luogo per le cacce ducali
cacce e al piacere residenza per la caccia
BA03102 La Reggia di Diana NON fu: a) costruita nel periodo b) saccheggiata e poi c) in parte ripensata dopo d) saccheggiata nel 1693 b
che va dal 1660 e il 1671 ricostruita su progetto di il 1699 su progetto del dai soldati francesi
Amedeo di Castellamonte Garove
BA03103 Vittorio Amedeo II fu l'ultimo duca di Savoia perché: a) la dinastia non ebbe b) la dinastia da ducale c) divenne re d'Italia d) perse il sostegno della b
discendenti divenne reale corte sabauda
BA03104 Filippo Juvarra NON realizzò completamente: a) la Galleria Grande b) la Scuderia Grande c) la Citroniera d) la Cappella dedicata al a
patrono dei cacciatori
BA03105 Dal 1798 iniziò il declino del complesso di Venaria a) il parco non b) i Francesi ne c) non fu inclusa tra le d) la struttura interna non c
perché: corrispondeva al gusto demolirono una parte Dimore Imperiali era adeguata all'utilizzo
degli occupanti francesi napoleoniche come caserma
BA03200 Leggere attentamente il seguente brano...
Tutti conoscono la parola mimetismo e tutti credono che questa sia una caratteristica piuttosto non comune tra gli animali, riservata a casi eccezionali come i camaleonti, le
sogliole o certi insetti che si confondono con grande abilità con il loro ambiente. In realtà non è così. La capacità di confondersi e di confondere i predatori non è per niente rara.
Quasi tutti gli animali sono mimetici. Se non lo fossero non potrebbero sopravvivere. Noi non ce n'accorgiamo perché il mimetismo, questa caratteristica così diffusa, non è
avvertita facilmente al nostro sguardo. Per comprendere e scorgere il mimetismo nelle forme animali occorre porsi dallo stesso punto di vista del predatore. Ecco, allora, che
colorazioni banali, come quella di una gazzella che ha il dorso fulvo e il ventre chiaro, o quella di un'acciuga, con il dorso bluastro e il ventre bianco, possono essere considerate
mimetiche se si tiene conto che, quando la luce piove dall'alto, rende più chiari i dorsi e più scuri i ventri. La sagoma della preda, agli occhi del predatore, diventa così neutra,
non proprio impercettibile ma quasi. Alcuni gamberi e alcune specie di pesci, abitanti in acque marine piuttosto profonde, sono caratteristici per il loro vivace colore rosso. Al
livello nel quale questi animali vivono, le radiazioni luminose di colore rosso non giungono. Nella luce azzurra dei fondali marini, quei gamberi e quei pesci che per noi sono
molto appariscenti paiono grigi ai loro predatori. È solo quello il punto di vista che conta per la loro sopravvivenza. Gli esperti considerano questi adattamenti come forme di
mimetismo visivo, ricordandoci così che esistono anche il mimetismo chimico, quello acustico, quello tattile. Tra le forme di mimetismo visivo si distinguono il travestimento,
il fatto di presentarsi con un aspetto diverso come gli stupefacenti insetti-stecco e gli insetti-foglia (omotipia), il fatto di presentare lo stesso colore (omocromia), costantemente
(una raganella verde su una foglia verde) o in modo variabile (un camaleonte che cambia d'aspetto in rapporto al luogo in cui si trova). Abbiamo anche l'espediente definito
"ombra invertita" nelle gazzelle o nelle acciughe di cui abbiamo già scritto, e infine i disegni "distruttivi" degli animali tigrati (tigri) o maculati (leopardi o giaguari) il cui
mantello, propedeutico all’agguato, è mimetico nello scenario in cui la luce del sole, frammentata dalle fronde degli alberi, illumina il sottobosco in modo irregolare e
discontinuo.
BA03201 Per capire l'espediente mimetico definito "ombra a) dei gamberi b) della giraffa c) del predatore d) della gazzella stessa c
invertita" in una gazzella, è necessario comprendere il
punto di vista:
BA03202 Secondo quanto riportato nel brano, i gamberi a) grigi ai predatori per la b) rossi ai predatori per la c) grigi agli uomini per d) grigi ai predatori per d
appaiono: presenza sul fondale presenza sul fondale l'assenza di radiazioni di l'assenza sul fondale
marino di radiazioni di marino di radiazioni di colore rosso marino di radiazioni di
colore rosso quel colore colore rosso
BA03203 Il mimetismo omocromatico variabile è tipico: a) del camaleonte b) degli insetti foglia c) della raganella verde d) del gambero a
BA03204 Secondo quanto riportato nel brano, l'acciuga adotta il a) del travestimento b) distruttivo c) dell'ombra invertita d) dell'omotipia c
meccanismo mimetico:
BA03205 Secondo l'autore del brano, il mimetismo è una a) propria solo di alcune b) di cui gli uomini non si c) di cui gli uomini non d) che gli uomini possono b
caratteristica: specie, come i camaleonti e accorgono facilmente, sono in grado di facilmente notare in
le sogliole, che se ne poiché appartiene a quasi accorgersi in quanto quanto presente in
servono per sopravvivere tutti gli animali appartiene solo a pochi moltissimi animali
animali
BA03300 Leggere attentamente il seguente brano.

Lui, il Principe, intanto si alzava: l’urto del suo peso da gigante faceva tremare l’impiantito e nei suoi occhi chiarissimi si riflesse, un attimo, l’orgoglio di questa effimera
conferma del proprio signoreggiare su uomini e fabbricati.
Non che fosse grasso: era soltanto immenso e fortissimo; la sua testa sfiorava (nelle case abitate dai comuni mortali) il rosone inferiore dei lampadari; le sue dita potevano
accartocciare come carta velina le monete da un ducato; e fra villa Salina e la bottega di un orefice era un frequente andirivieni per la riparazione di forchette e cucchiai che la
sua contenuta ira, a tavola, gli faceva spesso piegare in cerchio. Quelle dita, d’altronde, sapevano anche essere di tocco delicatissimo nel maneggiare e carezzare e di ciò si
ricordava a proprio danno Maria Stella, la moglie; e le viti, le ghiere, i bottoni smerigliati dei telescopi, cannocchiali, e “cercatori di comete” che lassù, in cima alla villa,
affollavano il suo osservatorio privato si mantenevano intatti sotto lo sfioramento leggero. I raggi del sole calante di quel pomeriggio di Maggio accendevano il colorito roseo, il
pelame color miele del Principe; denunziavano essi l’origine tedesca di sua madre, di quella principessa Carolina la cui alterigia aveva congelato, trent’anni prima, la corte
sciattona delle due Sicilie.
Ma nel sangue di lui fermentavano altre essenze germaniche ben più incomode per quell’aristocratico siciliano nell’anno 1860, di quanto potessero essere attraenti la pelle
bianchissima ed i capelli biondi nell’ambiente di olivastri e di corvini: un temperamento autoritario, una certa rigidità morale, una propensione alle idee astratte che nell’habitat
molliccio della società palermitana si erano mutati in prepotenza capricciosa, perpetui scrupoli morali e disprezzo per i suoi parenti e amici che gli sembrava andassero alla
deriva nel lento fiume pragmatistico siciliano.

(Da: G. Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo)

BA03301 Secondo quanto descritto nel brano, il pavimento a) per il potere che il b) per il peso del Principe c) perché il palazzo del d) perché il Principe era b
trema: Principe esercita Principe è molto antico molto grasso
BA03302 L'atteggiamento del Principe nei confronti del a) orgoglioso b) effimero c) tirannico d) prepotente a
"proprio signoreggiare su uomini e fabbricati" è:
BA03303 Le dita del Principe sono: a) di tocco delicatissimo b) espressione della forza c) fortissime ma anche d) tipiche di un c
della sua contenuta ira estremamente lievi e aristocratico siciliano
delicate
BA03304 La madre del Principe colpì la corte delle due Sicilie a) l'origine tedesca b) la carnagione c) i capelli biondi d) l'atteggiamento altero d
per: chiarissima
BA03305 Nei confronti dei suoi parenti e amici il Principe a) prepotenza capricciosa b) scrupoli morali c) disprezzo d) principesca indifferenza c
prova:
BA03400 Leggere attentamente il seguente brano.

Era sera e la campagna già mezzo addormentata, dalle vallette levandosi lanugini di nebbia e il richiamo della rana solitaria che però subito taceva (l’ora che sconfigge anche i
cuori di ghiaccio, col cielo limpido, l’inspiegabile serenità del mondo, l’odor di fumo, i pipistrelli e nelle antiche case i passi felpati degli spiriti), quand’ecco il disco volante si
posò sul tetto della chiesa parrocchiale, la quale sorge al sommo del paese.
All’insaputa degli uomini che erano già rientrati nelle case, l’ordigno si calò verticalmente giù dagli spazi, esitò qualche istante, mandando una specie di ronzio, poi toccò il
tetto senza strepito, come colomba. Era grande, lucido, compatto, simile a una lenticchia mastodontica, e da certi sfiatatoi continuò a uscire zufolando un soffio. Poi tacque e
restò fermo, come morto.

(Da: D. Buzzati, Sessanta racconti)

BA03401 La sera è il momento in cui: a) il mondo gode la b) anche i cuori più duri c) la rana dorme d) tutti i camini fumano b
meritata pace s'inteneriscono
BA03402 Il disco volante sembra: a) un insetto ronzante b) una lenticchia enorme c) un pipistrello d) uno spirito dai passi b
felpati
BA03403 Il disco: a) è un ordigno lucido e b) emette un soffio c) si cala nella nebbia d) viene scorto solo dal a
compatto stridente parroco
BA03404 La chiesa si trova: a) nella parte alta del b) vicino a vallette c) in mezzo alla campagna d) tra le case antiche a
paese nebbiose
BA03405 Chi scrive presenta il disco volante come: a) un elemento del b) un essere vivente c) una novità inquietante d) un grande animale b
paesaggio moribondo
BA03500 Leggere attentamente il seguente brano...

Il termine apocrifo deriva dal greco “apokryphos” (tenuto segreto). I cattolici e gli ortodossi hanno incluso dei libri che apparivano nella versione greca della Bibbia, quella dei
Settanta, ma che il Canone ebraico non aveva mantenuto; da qui il loro nome di apocrifi. Questa è la ragione per cui nel XVI secolo i protestanti hanno creduto bene di epurare
la Bibbia da questi testi: questi libri detti deuterocanonici furono quasi tutti composti tra il II secolo avanti Cristo e l’inizio dell’era cristiana. Dopo la morte di Gesù è circolata
una miriade di vangeli apocrifi. Nel XVI secolo gli Irlandesi ne scrivevano ancora. I loro autori erano talmente preoccupati di convincere il loro pubblico della morte e della
resurrezione del Messia che inserirono in questi testi le leggende e le credenze della loro epoca per abbellire i loro racconti. Non esitarono inoltre a firmare con il nome dei
discepoli di Gesù e dei loro contemporanei per conferire una maggiore autorità alle loro opere. Nel contesto di questa fioritura letteraria, Ireneo vescovo a Lione sul finire del II
secolo dopo Cristo, si incaricò, insieme ad altri, di separare il grano dal loglio scartando i testi dalle tinte troppo meravigliose, i testi che trattavano solo di un aspetto della
narrazione evangelica – come le parole di Cristo nel Vangelo apocrifo di Tommaso – e quelli non conformi alla dottrina della Chiesa. Così il Vangelo apocrifo di Tommaso,
scoperto insieme ad altri testi in versione copta a Nag Hammadi, in Egitto (1945-46) mette in bocca a Gesù gli stessi discorsi riportati nei Vangeli canonici. Ma questo libro
gnostico, che pretende di rivelare l’insegnamento segreto che Gesù avrebbe trasmesso a questo Santo, non riferisce la Passione in maniera dettagliata. I best seller dei nostri
giorni si ispirano spesso a queste opere, che hanno il vantaggio di soddisfare la curiosità dei lettori descrivendo l’infanzia di Maria e di Gesù. A questi scritti non autorizzati si
debbono anche le figure del bue e dell’asinello del presepe o la leggenda dei genitori di Maria, Anna e Gioacchino.
BA03501 I libri deuterocanonici che apparivano nella versione a) sono anche definiti b) nonostante l'espunzione c) nonostante l'espunzione d) sono definiti apocrifi d
greca della Bibbia, detta dei Settanta: apocrifi per la loro dal Canone ebraico furono dal Canone ebraico furono per la loro espunzione dal
espunzione dal Canone accettati dai protestanti e accettati dai protestanti e Canone ebraico e sono
ebraico e non sono dagli ortodossi dai cattolici stati eliminati dalla Bibbia
accettati dai cattolici e da parte dei protestanti
dagli ortodossi
BA03502 I vangeli apocrifi furono scritti fino al: a) 1945 b) secondo secolo dopo c) XVI secolo d) secondo secolo avanti c
Cristo Cristo
BA03503 I vangeli apocrifi: a) sono perfettamente b) contengono leggende c) contengono leggende d) sono perfettamente c
coerenti con l'ortodossia appartenenti alle culture appartenenti alle culture coerenti con l'ortodossia
cattolica e sono spesso degli autori che si firmano degli autori e sono spesso protestante e sono spesso
firmati con i nomi degli spesso con il loro nome firmati con i nomi degli firmati con i nomi degli
apostoli o dei reale apostoli o dei apostoli o dei
contemporanei dei contemporanei dei contemporanei dei
discepoli di Cristo discepoli di Cristo discepoli di Cristo
BA03504 Il Vangelo apocrifo di Tommaso: a) riporta le parole di b) non riporta le parole di c) descrive l’episodio della d) descrive la Passione di a
Gesù allo stesso modo dei Gesù allo stesso modo dei Passione di Cristo in Cristo come i Vangeli
Vangeli canonici, ma è Vangeli canonici, ma maniera dettagliata canonici, ma inserisce
considerato gnostico risulta parziale nella nella narrazione elementi
narrazione della Passione di gnosticismo
BA03505 Le figure del bue e dell'asinello presenti nei presepi a) dalle leggende irlandesi b) dai Vangeli apocrifi c) dai Vangeli canonici d) dalla Bibbia dei b
derivano, secondo il brano: Settanta
BA03600 Leggere attentamente il seguente brano...

Immaginiamo una lunga fila di gente che indossa impermeabili piuttosto logori, che impugna l’ombrello con una mano e con l’altra manici di sporte e sacchetti di plastica.
Procede lentamente nell’incerta luce dell’alba; i primi della fila cedono il posto un po’ a malincuore alle donne incinte o coi bimbi in braccio. Quelli di dietro brontolano e si
scambiano battute sui cuscini che «fanno pancia» sotto i vestiti, e sui bimbi presi in affitto per una mattinata. Una donna con una cuffia fatta a maglia commenta: «In questo
negozio nessuna mercanzia è rincarata; anche perché non ce n’è nessuna». I Polacchi stanno iniziando la caccia quotidiana alla carne.
I problemi dell’approvvigionamento di carne minacciano la pubblica sicurezza del sistema socialista dello Stato polacco. Se le file davanti ai negozi dei macellai si fanno troppo
lunghe e le vetrine troppo vuote: attenzione! Nel 1981 il governo decretò una riduzione del 20 per cento della razione di carne ottenibile con la tessera; ma dovette anche
decretare la legge marziale per ristabilire l’ordine. «Le casalinghe hanno perso la pazienza» scrisse il corrispondente dell’«Economist». «Costrette a far la fila per ore, con le
sporte per la spesa ben strette in mano in attesa di una razione di carne che talvolta resta irraggiungibile, molte migliaia di casalinghe si sono riversate nelle strade dando luogo a
rumorose marce contro la fame a Kutno, Lodz, Varsavia e nelle altre città principali». «Dateci carne!» era la richiesta della folla. (Ma le richieste delle masse affamate non
riguardano di solito pane o riso?) In Polonia le masse erano esasperate per la scarsità di qualcosa che molti dietologi ritengono un sovrappiù, e altri sempre più considerano
dannoso per la salute.
Ma perché mai i Polacchi, al pari degli altri Europei dell’Est, sono ossessionati dallo spettro delle vetrine vuote di prosciutto e salsicce? Sono per caso sottoalimentati? La loro è
forse una dieta insufficiente in calorie o proteine? Secondo le ultime raccomandazioni della FAO, un maschio adulto del peso di 80 chilogrammi abbisogna all’incirca di
sessanta grammi giornalieri di proteine. Nel 1980, i Polacchi non disponevano di sessanta bensì di più di cento grammi giornalieri di proteine. E, più precisamente, disponevano
di sessantun grammi di proteine animali, cioè carne, pesce, pollame e latticini, già sufficienti di per sé a garantire il fabbisogno quotidiano, senza contare le proteine di origine
vegetale. Per quanto riguarda le calorie ne disponevano di più di tremila giornaliere pro capite. Per fare un paragone, diciamo che nel 1980, negli Stati Uniti, il consumo di
proteine animali era di sessantacinque grammi giornalieri pro capite, ossia solo quattro grammi di più che in Polonia; mentre per quanto riguarda le calorie i valori erano
pressoché identici. So benissimo che le medie pro capite nascondono spesso delle singole situazioni non proprio rosee. In Polonia, l’approvvigionamento della carne e degli altri
cibi di origine animale è piuttosto imprevedibile. Le macellerie vengono praticamente svuotate non appena ricevono la merce; sicché alcuni se ne assicurano delle grandi
quantità e altri riescono a stento a procurarsene un po’. Ma questa è anche una conseguenza dell’accaparramento. Insomma, mi sembra che tutto ciò corrobori la mia
argomentazione: i Polacchi, sui quali non incombe alcun pericolo di malnutrizione, potrebbero mangiare meno carne pur restando perfettamente nutriti; ciò nonostante non
esitano a trascorrere buona parte del loro tempo alla ricerca esasperante di carne e di altri cibi di origine animale. Perché?
Si potrebbe avanzare l’ipotesi che il governo voglia, con le buone o con le cattive, che la gente si accontenti di quello che passa il convento. Solo che invece di far presente che
la dieta dei Polacchi è del tutto soddisfacente e non abbisogna affatto di più carne, il governo ha fronteggiato le diverse crisi con promesse di più carne.
BA03601 Secondo quanto riportato nel brano, nel 1980 i a) sessantacinque grammi b) più di cento grammi c) sessantun grammi d) sessanta grammi b
Polacchi disponevano di: giornalieri di proteine giornalieri di proteine giornalieri di proteine giornalieri di proteine
vegetali animali
BA03602 Secondo quanto afferma l'autore del brano, perché i a) Per accaparrarsi la b) Per protesta c) Per fare scorte di generi d) Per assicurarsi una d
polacchi facevano lunghe file di fronte ai negozi? carne migliore alimentari razione di carne
BA03603 Perché i Polacchi, secondo l'autore del brano, non a) Perché avevano a b) Perché mangiavano c) Perché la quantità pro d) Perché l'apporto di c
avevano problemi di malnutrizione? disposizione una tessera troppa carne capite di proteine animali carne non è necessario per
che garantiva loro un e calorie giornaliere di cui una corretta nutrizione
adeguato apporto di carne disponevano era superiore
a quella raccomandata
dalla FAO
BA03604 Secondo quanto riportato nel brano, in che modo il a) Promettendo un b) Facendo presente che la c) Aumentando la d) Obbligandoli ad a
governo polacco ha affrontato le proteste dei cittadini? aumento della quantità di dieta dei polacchi era produzione di carne accettare la situazione
carne disponibile nei soddisfacente
negozi
BA03605 Nel brano si afferma che la carne: a) viene considerata un b) è dannosa per la salute c) è indispensabile per una d) è il bene più richiesto a
sovrappiù da molti corretta nutrizione dalle masse affamate
dietologi
BA03700 Leggere attentamente il seguente brano...

Le vicende alimentari dell'Europa del Settecento sembrano ripercorrere cammini noti: espansione demografica, insufficienze produttive, sviluppo agricolo. Una storia che
ricorda da vicino quella dei secoli XI-XII, o del XVI. Solo che questa volta le dimensioni del fenomeno sono ingigantite. La popolazione europea, che aveva raggiunto a metà
del Trecento una punta di forse 90 milioni di individui, e che attorno al 1700 (dopo la grande crisi e la successiva lenta ripresa) era attestata sui 125 milioni, cresce da allora in
poi rapidissimamente: 145 milioni a metà del XVIII secolo, 195 alla fine. Il sistema produttivo è messo a dura prova, le carestie si abbattono a intervalli regolari sulla
popolazione. Alcune di esse (tristemente celebre quella del 1709-10) colpiscono l’intera Europa, dalla Spagna all'Italia, dalla Francia all'Inghilterra, dalla Germania alla Svezia,
ai Paesi dell'Est. Altre investono territori più circoscritti: quella del 1739-41 colpì soprattutto Francia e Germania; quella del 1741-43 l'Inghilterra; quella del 1764-67 fu
particolarmente grave nelle regioni meridionali (Spagna, Italia); quella del 1771-74 nei Paesi del Nord. Nell'insieme, gli anni ”difficili” del XVIII secolo sembrano numerosi
come non mai (a eccezione forse che nell'XI secolo). Ciò non vuol dire che la gente muoia di fame: se così fosse stato, l'exploit demografico sarebbe a dir poco incomprensibile.
Siamo invece di fronte a un malessere diffuso, a uno stato di sottonutrizione permanente che viene per così dire “assimilato” (fisiologicamente e culturalmente) come
condizione normale di vita.
All'aumentata richiesta di cibo si rispose, per cominciare, nel modo più semplice e tradizionale: l'espansione dei coltivi. In Francia, nei decenni precedenti la Rivoluzione, le
terre a coltura passarono da 19 a 24 milioni di ettari nel giro di trent'anni.
In Inghilterra, nella seconda metà del secolo, furono recintati e messi a coltura centinaia di migliaia di ettari di terreni incolti e boschivi. In Irlanda, in Germania, in Italia si
prosciugarono paludi e acquitrini. Contemporaneamente si misero a punto nuove tecniche produttive, in un clima di fervore scientifico e di sperimentazione agronomica che per
la prima volta riuscì a incontrarsi con gli interessi imprenditoriali dei proprietari terrieri.
Si parla a ragione, per quest'epoca, di una vera rivoluzione agricola: tale fu, dal punto di vista tecnico, l'abbandono della pratica del maggese e l’impiego delle leguminose da
foraggio in regolare rotazione con i cereali. Ciò consentì, da un lato, di integrare le pratiche zootecniche nel sistema agrario, superando la tradizionale separazione fra attività
pastorali e attività agricole; dall'altro, di accrescere sensibilmente i rendimenti del suolo, reso più fertile sia dalla presenza delle leguminose (che possiedono la proprietà di
fissare l'azoto nel terreno) sia dalla maggiore disponibilità di concime animale. Queste e altre trasformazioni segnarono l'avvio del capitalismo agrario, che in certe regioni
europee – soprattutto l'Inghilterra e poi la Francia – fu il primo passo verso l'affermarsi dell'economia industriale.
All'ampliamento dei terreni coltivati e al perfezionamento delle tecniche produttive si affiancò lo sviluppo di colture particolarmente robuste, sicure e redditizie: quelle stesse
che avevano trovato una prima timida diffusione (in ambiti localmente limitati) fra Quattro e Cinquecento, e che vengono ora “riscoperte” come soluzione a basso costo di
pressanti esigenze alimentari. Il riso, dopo un certo declino nel XVII secolo, legato anche alle polemiche sull'opportunità igienica e ambientale di far ristagnare l'acqua nei
campi, torna in auge nel Settecento come alternativa ai cereali tradizionali: in certe zone esso viene introdotto per la prima volta; in altre viene per così dire reintrodotto.
Analoga destinazione sociale ha il grano saraceno, anch’esso “riscoperto” nel Settecento oppure, in certe regioni, introdotto per la prima volta.
Ma sono soprattutto il mais e la patata a conquistare un ruolo di assoluto primo piano, sbarazzando il campo da molti antichi concorrenti: fra XVIII e XIX secolo, la
tradizionale varietà di cereali inferiori – base millenaria della dieta popolare – viene progressivamente riducendosi a favore dei nuovi protagonisti.

BA03701 In base al brano, dove si verificarono, nel Settecento, a) In tutta l'Europa b) Soprattutto nell'Europa c) Soprattutto nei Paesi d) Soprattutto in Francia e a
le carestie? dell'Est meridionali in Germania
BA03702 Secondo il brano, a quale causa si deve attribuire a) All'arrivo di nuove b) Alla diminuzione del c) All'arretratezza dei d) All'incapacità della d
l'arrivo delle carestie nel Settecento? popolazioni commercio contadini produzione agricola di
seguire l'espansione
demografica
BA03703 Secondo quanto riportato nel brano, come reagì la a) Si ammalò e molte b) Incominciò a importare c) Si abituò a mangiare d) Migrò in zone più fertili c
popolazione alle continue carestie? persone morirono riso e mais poco e male
BA03704 Quale tra le seguenti affermazioni è ricavabile dal a) Solo in Inghilterra e in b) I proprietari terrieri c) Le nuove tecniche d) L'estensione dei boschi c
brano? Francia si sperimentarono non furono disposti a agrarie si avvalsero e delle paludi ostacolò il
nuovi sistemi agrari rischiare i loro capitali dell'apporto della scienza progresso agricolo
del Settecento
BA03705 Secondo il brano, quali prodotti furono riscoperti nel a) Il mais e la patata b) Il farro e la segale c) Il riso e il grano d) I cereali inferiori c
Settecento? saraceno
BA03800 Leggere attentamente il seguente brano.

Prima di muovere contro Ferentino, il generale francese Girardon si preoccupa di assicurare la difesa del suo esercito da attacchi improvvisi e di proteggere Anagni: lascia 60
uomini di guarnigione ad Anagni, disloca 100 uomini nei pressi del lago Tufano per controllare il reticolo di sentieri che da Alatri porta a Anagni, dal momento che gli insorti si
sono attestati in quella zona; Girardon, saputo o almeno paventato che una colonna di circa 50 uomini, di cui almeno 15 di Collepardo agli ordini di Emilio Lattanzi e
Alessandro Pomponi, scendeva da Guarcino verso Porciano per dirigersi su Anagni e prendere alle spalle l’armata francese, prende le sue precauzioni. Per proteggere il lato
destro fa pattugliare da un gruppo di 50 cavalieri polacchi i boschi di Diana e Mola dove i ribelli potrebbero nascondersi e tendere delle imboscate. Dopo aver schierato i
battaglioni in ordine di combattimento, il generale alle ore 12 ordina l’avanzata verso Ferentino; la direttrice principale del grosso delle truppe è costituita dall’odierna via
Casilina mentre viene dislocato un distaccamento di 150 uomini di fanteria sulla sinistra con l’ordine di puntare su Villa Tani per aggirare Ferentino, prendere alle spalle gli
insorti e tagliare loro una eventuale via di fuga. Verso le ore 14, nel pieno della calura estiva del 29 luglio la battaglia ha inizio. L’avanguardia, composta dai cacciatori a
cavallo polacchi e da quelli francesi del 19° reggimento, supera facilmente una prima resistenza e si apre la strada attraverso le colline puntando su Ferentino dove però viene
aggredita da destra e da sinistra dal fuoco di fucileria degli insorti nascosti nei boschi e negli anfratti del territorio che colpisce i soldati mentre avanzano allo scoperto.
L’avanguardia si ferma e si attesta al riparo, in attesa dell’arrivo del grosso delle truppe.
(Da: Topi, L’insorgenza nel Dipartimento del Circeo, Franco Angeli)

BA03801 Quale città deve essere conquistata dalle truppe dei a) Villa Tani b) Anagni c) Alatri d) Ferentino d
francesi?
BA03802 Per quale motivo vengono inviati soldati a cavallo nei a) Per annientare una b) Per evitare imboscate e c) Per aggirare la città di d) Per costituire una b
boschi di Diana e di Mola? colonna nemica proteggere il lato destro Ferentino riserva di uomini da
dello schieramento utilizzare in seguito
BA03803 Il grosso delle truppe francesi si muove: a) scendendo da Guercino b) lungo la via Casilina c) senza avanguardia d) verso Villa Tani b
verso Porciano
BA03804 Quale delle seguenti affermazioni NON è contenuta a) Una parte della fanteria b) L'avanguardia francese c) La battaglia comincia d) L'avanguardia francese d
del testo? viene inviata ad incontra resistenza e si nelle prime ore del sfonda le linee di difesa e
accerchiare la città ferma ad aspettare il pomeriggio conquista Ferentino
grosso della truppa
BA03805 Da dove provenivano gli insorti che volevano a) Guarcino b) Alatri c) Anagni d) La maggior parte da a
prendere alla spalle l'armata francese? Collepardo
BA03900 Leggere attentamente il seguente brano.

Emblematico è il suggerimento che ci viene dalla vicenda di una grande personalità del secolo XIX: John Henry Newman. Sacerdote della Chiesa anglicana, studioso delle
origini del cristianesimo, proprio approfondendo i caratteri fondamentali emergenti da quelle origini finì per convertirsi al cattolicesimo. La sua crisi fu lunga e terribile, la sua
indagine accurata, e uno dei temi più assillanti consisteva proprio nell'accusa che l’anglicanesimo portava alla Chiesa cattolica di aver alterato le origini dell’esperienza
cristiana. Raccontando egli stesso queste sue vicissitudini interiori, ci propone due osservazioni che vale la pena di ricordare a questo punto della nostra riflessione. L’una
riguarda un criterio, cui già abbiamo avuto occasione di accennare, essenziale nella ricerca di un cambiamento di se stessi, necessario nella strada per l’ottenimento di una
nuova dimensione di mente e di vita: è il criterio dell’unità del nostro essere che tutto si gioca nella ricerca o nel riconoscimento del vero. «Nel caso mio non era la logica a
spingermi avanti: tanto varrebbe dire che è il mercurio del barometro a far cambiare il tempo. Si ragiona con tutto l'essere, nella sua concretezza. Passa un certo numero di anni
e mi avvedo che il mio pensiero non è più al punto di prima: come mai? Si muove l'uomo tutto intero».
Il secondo notevole rilievo di Newman riguarda proprio quel criterio di sviluppo organico della Chiesa come realtà vivente che abbiamo appena menzionato, e che resta il
grande punto di vista interpretativo di fondo in ogni aspetto della Chiesa, e in ogni epoca. Portando avanti, con grande scrupolo, il paragone tra la Chiesa primitiva e la Chiesa
cattolica del suo tempo, Newman arriva a questa considerazione: «Vidi che la teoria dello sviluppo non solo spiegava certi fatti, ma rappresentava in se stessa un avvenimento
filosofico importante, che imprimeva un carattere a tutto il corso del pensiero cristiano. Si poteva individuarla dai primi anni dell’insegnamento cattolico fino al giorno d’oggi
ed essa dava a quell’insegnamento unità e carattere. Era una specie di prova, che gli anglicani non potevano offrire, che Roma era in verità le antiche Antiochia, Alessandria e
Costantinopoli, così come una curva matematica ha la propria legge e la propria espressione».

(Da: Archivio Selexi)

BA03901 Tra le osservazioni di Newman, una in particolare si a) concretezza b) unità c) matematicità d) originalità b
ispira a un criterio di:
BA03902 Secondo quanto scritto nel brano, Newman considera a) un avvenimento b) l’alterazione del senso c) una nuova dimensione d) una legge matematica a
la teoria dello sviluppo come: filosofico dell’esperienza cristiana di mente e vita
BA03903 Secondo quanto contenuto nel brano, quale delle a) Nella ricerca del vero è b) L'ipotesi che Roma c) La teoria dello sviluppo d) Lo sviluppo organico c
seguenti affermazioni NON è vera? importante giocare il fosse Costantinopoli e della Chiesa non riguarda della Chiesa rappresenta
criterio dell'unità del Alessandria potrebbe il paragone fra un criterio di
proprio essere esser sostenuta tramite anglicanesimo e interpretazione
un'analogia con le curve cattolicesimo fondamentale per tutti gli
matematiche aspetti della vita della
Chiesa
BA03904 Secondo quanto contenuto nel brano, una sola delle a) La ricerca di Newman b) Il passare del tempo c) Newman non agiva d) Il ragionamento è a
seguenti affermazioni è vera. Quale? non era spinta dalla logica produce il ragionare logicamente concreto, cioè misurabile
BA03905 Quale affermazione, tra le seguenti, è deducibile da a) Lo studioso delle origini b) La conversione del c) In base alla dottrina d) Secondo il sacerdote a
quanto riportato nel brano? del cristianesimo Newman sacerdote John Henry anglicana è necessario, al John Henry Newman, il
sostiene che la teoria dello Newman avvenne dopo fine di riconoscere la passaggio dalla Chiesa
sviluppo è individuabile lunghe e attente riflessioni verità, cambiare se stessi e primitiva a quella
fin dall’inizio ma senza difficoltà la propria condotta nel Cattolica è avvenuto in
dell’insegnamento mondo seguito a profonde crisi
cattolico
BA04000 Leggere attentamente il seguente brano.

Quasi agli antipodi dell’Italia, la Nuova Zelanda è una terra dal paesaggio e dal clima piuttosto simili a quelli del Bel Paese. Specie l’isola del Sud può ricordare le Alpi – infatti
anche qui la catena montuosa che attraversa le due isole si chiama così – con 18 cime che superano i 3.000 metri, i pascoli verdissimi, i ghiacciai Fox e Franz Josef – rinomate
mete di escursioni – che scendono fino a bassa quota tra la foresta pluviale temperata.
Il tempo è variabile e i venti umidi da Ovest sono dominanti, cosicché piove molto sul versante occidentale delle due isole, perfino 8.000 millimetri all’anno lungo le Alpi del
Sud, mentre i versanti orientali, dove spesso soffia il fohn asciutto, sono più aridi, con soli 300 mm nel distretto di Central Otago (isola del Sud).
Le piogge possono essere estreme in alcune zone esposte ai venti oceanici, come il bacino del fiume Hokitika: a Colliers Creek si è registrato il record nazionale di 682 mm di
pioggia in 24 ore tra il 21 e il 22 gennaio 1994, ma a Genova nel 1970 ne è venuta di più. Sulle coste le temperature medie annue scendono dai 15 gradi dell’estremo Nord fino
ai 10 del Sud, con escursioni diurne e stagionali modeste per via dell’influenza del mare. Il settore orientale – in cui si trova Christchurch – è il più caldo, con alcune punte
sopra i 30 gradi tra gennaio e febbraio. E se l’estate può essere afosa, il disagio è tuttavia mitigato dalle vivaci brezze marine sui litorali. La temperatura massima mai registrata
risale al 7 febbraio 1973 con 42,4 gradi.

(Da: L. Mercalli, Nuova Zelanda Bel Paese)

BA04001 La Nuova Zelanda assomiglia all'Italia: a) per le sue isole b) perché possiede c) perché i suoi pascoli d) per il clima e per il d
montuose montagne che superano i sono molto verdi paesaggio
4000 metri
BA04002 I venti portano le piogge: a) solo lungo le Alpi del b) nella foresta pluviale c) sul versante occidentale d) nel distretto di Central c
Sud temperata Otago
BA04003 Temperature elevate si registrano: a) sulle coste b) nel settore orientale c) nelle zone oceaniche d) a Colliers Creek b
BA04004 Nella parte orientale interna: a) cadono 8.000 millimetri b) le escursioni termiche c) soffia spesso il fohn d) il fohn si alterna ai c
all'anno di pioggia stagionali sono modeste venti oceanici
BA04005 Le Alpi della Nuova Zelanda: a) sono quasi prive di b) sono meta di c) attraversano l'isola del d) si trovano quasi agli b
precipitazioni escursionisti Sud antipodi
BA04100 Leggere attentamente il seguente brano...

II gioco degli scacchi, nel corso dei secoli e durante i passaggi da una nazione all'altra, ha subito notevoli modificazioni e si è completamente trasformato. Secondo la
terminologia persiana, esso significa gioco del Re, ed è stato solo più tardi che si è chiamato gioco degli scacchi.
Il Re, corrispondente al persiano Scià, è rimasto immutato sia come tipo che come movimenti, e dalla locuzione persiana "Shasmat", che significa "II Re è morto", è derivato
l'attuale “scacco matto”.
Il secondo pezzo degli scacchi si chiama oggi Donna o Regina; ma non sempre ha portato questo nome. In Persia al suo posto c'era un Consigliere, o Ministro di Stato, o Vizir,
la cui potenza era molto ridotta. In occidente si trovò più utile sostituirlo con una Dama, che poi divenne la Regina, e in seguito alla galanteria dei nostri antenati essa è
diventata il pezzo più considerevole del gioco e ha acquistato una potenza formidabile.
Questi due personaggi comandavano l'Elefante, il Cavallo, il Carro e i fantaccini. L'Elefante si è modificato attraverso i vari Paesi, diventando Alfiere (porta stendardo) in Italia,
Fou (buffone di corte) in Francia, Bishop (vescovo) in Inghilterra, mentre presso gli orientali è rimasta la figura dell'Elefante.
Il Cavallo, quarto pezzo della scacchiera, ha la stessa figura e lo stesso nome in tutti i paesi.
Il Carro, quinto pezzo, ha avuto molti mutamenti. Presso gli indiani era rappresentato da un cammello montato da un cavaliere con arco e frecce, dall'andatura rapida; in altre
regioni era rappresentato da un elefante con una torretta colma di arcieri. In occidente si è trasformato dapprima in Rocca, da cui deriva la parola “arroccare”, e da ultimo in
Torre.
Il fantaccino, sesto e ultimo pezzo, non ha subito cambiamenti: rappresenta sempre e ovunque il semplice soldato di cui è composta l'armata e ha solo cambiato nome,
diventando fante e ultimamente pedone.
BA04101 Secondo quanto riportato nel brano, l’espressione a) indiana che significa b) persiana che significa c) indiana che significa d) indiana che significa "il b
“scacco matto” deriva dalla locuzione: "re" "il re è morto" "shasmat" re è morto"
BA04102 Dal brano si può dedurre che l’Elefante non ha mai a) del buffone b) dell’alfiere c) del vescovo d) del fante d
assunto la forma:
BA04103 Dal brano si evince che l’attuale Regina, nel corso del a) è sempre esistita b) ha cambiato nome e c) ha cambiato solo il d) ha cambiato nome, d
tempo: forma, ma non movimenti nome, ma non forma e forma e movimenti
movimenti
BA04104 Dal brano si deduce che, nel gioco degli scacchi: a) i pezzi sono sei in tutto b) esistono sei tipi di pezzi c) il cavallo comanda la d) l’Elefante si è b
regina trasformato in Cavallo
BA04105 Tra i seguenti pezzi degli scacchi, attualmente il più a) quello che era il Vizir b) quello che era lo Sciá c) il Carro d) il Re a
potente è:
BA04200 Leggere attentamente il seguente brano.

Contrariamente a quanto mi attendevo, gli abitanti di Khârga non conducevano vita di carovana, né allevavano cammelli. L'abbondanza di acque li incoraggiava a dedicarsi
all'agricoltura e a condurre una vita sedentaria.
Non mi sarei mai stancato di girovagare fra i palmeti e sui sentieri ombrosi che dividono orti e giardini. Con quel piccolo badile e quella zappa, i fellah sterrano, canalizzano
l'acqua, riempiono le falle dei terrapieni, elevano muriccioli di cinta, liberano i ruscelli e le chiuse insabbiate e lavorano la terra, con la prospettiva che il giorno dopo si possa
ricominciare tutto da capo.
La famiglia costituisce la base della comunità dell'oasi e l'organizzazione sociale verte intorno ad essa. A Khârga si può dire che non esistano uomini celibi. D'altro canto la
poligamia, ammessa dalla legge coranica, non è accolta favorevolmente dalle usanze locali. Gli uomini hanno quasi tutti una sola sposa, anche se divorziano facilmente e
contraggono diversi matrimoni. Il pagamento della dote si riduce spesso ad alcune once di datteri. La donna gode, dal canto suo, di privilegi e libertà che si riallacciano a certe
forme di matriarcato tipicamente sahariane. Infatti le donne di Khârga hanno la facoltà, quanto gli uomini, di divorziare e di tenere presso di sé i figli anche dopo il divorzio.
Il carattere di questi sahariani è estremamente pacifico e docile. Il governatore mi confermò che la sua autorità giuridica era puramente nominale, non essendosi mai verificati
casi passibili di pena.
Non esistono il furto e l'omicidio, sono sconosciuti gioco d'azzardo e ubriachezza; nessuno sente la necessità di scrivere i contratti o i documenti ed il commercio si regge
esclusivamente sugli impegni d'onore; è così da secoli e nessuno teme le leggi che, certo, il governatore rappresenta, ma che gli autoctoni continuano ad ignorare.
I due giorni all'oasi volarono in un baleno, quando il professore mi ricordò che non ci eravamo ancora recati al tempio del deserto, scopo del viaggio.
(Da: Giornalista di ventura. Da un continente all’altro alla scoperta dell’uomo, A. Gaudio)

BA04201 Secondo quanto dichiarato dall'autore, quale era lo a) Realizzare un reportage b) Visitare il tempio del c) Girovagare fra i palmeti d) Investigare il b
scopo del viaggio? fotografico dell'oasi deserto e sui sentieri ombrosi comportamento e le
dell'oasi tecniche del lavoro
agricolo degli abitanti di
Khârga
BA04202 Secondo il brano, quale delle seguenti attività è a) Lavorare la terra b) Allevare i cammelli c) Condurre carovane d) Costruire opere a
l'occupazione principale degli abitanti di Khârga? idrauliche
BA04203 Da quanto riportato nel testo, dove si trova Khârga? a) Lungo un corso d'acqua b) Su di un altipiano c) Nelle vicinanze di un d) Nel deserto d
lago
BA04204 Secondo il brano, qual è la minaccia principale delle a) La sabbia del deserto b) Le inondazioni c) I cammelli d) Non si evince dal brano a
coltivazioni? improvvise
BA04205 Quale delle seguenti affermazioni corrisponde a a) Esso limita i risultati b) Nelle tribù sahariane il c) Esso permette all'oasi di d) Alcune forme di d
quanto riportato dall'autore circa il matriarcato? economici dell'agricoltura matriarcato vige ancora vivere una realtà pacifica, matriarcato traspaiono
a pochi datteri priva di vere leggi scritte ancora dai comportamenti
delle donne di Khârga
BA04300 Leggere attentamente il seguente brano.

I primi esemplari noti di panieri provengono da località neolitiche dell’Egitto e dell’Iraq verso il 5000 a.C. Essi indicano una tecnica già in pieno sviluppo. Per i successivi
2.000 anni o quasi tutti gli esemplari noti provengono da località di villaggi dell’Iran, dell’Iraq, della Palestina e dell’Egitto. Di questi i più antichi esemplari provengono
probabilmente da Giarmo nell’Iraq e risalgono, stando alle prove con il metodo del radiocarbonio, al 5270-4630 a.C. Qui rimangono soltanto delle impronte, lasciate sul fango,
da stuoie a tessuto semplice. Vi sono tuttavia esemplari di panieri e di tessuti conservati nelle sabbie asciutte del deserto nell’alto e basso Egitto che risalgono a non molto
tempo dopo il 5000 a.C.
Le località egizie più ricche di ritrovamento sono: El-Fayum, una località situata nella grande oasi che è in realtà un’estensione occidentale del basso Egitto e, inoltre, un antico
villaggio posto sulla riva orientale del Nilo presso la città di Badari, uno dei luoghi dove sono stati effettuati i ritrovamenti più importanti, risalenti ad età predinastica.
Ambedue le località erano abitate da contadini, che però debbono aver ricavato ancora gran parte della loro sussistenza dalla caccia e dalla pesca. Si trattava di popolazioni
dotate di grande abilità, che realizzarono alcuni dei più begli utensili di selce conosciuti.
A El-Fayum furono compiuti diversi ritrovamenti sulle spiagge dell’antico lago Moeris, ben al di sopra dell’attuale livello. Quivi i granai erano costituiti da fosse scavate nel
terreno e rivestite con fasci di paglia intrecciati a spirale. Esse hanno per lo più un diametro di 0,90-1,20 m e un’altezza di 0,30-0,60 m. Un esame al radiocarbonio del grano
proveniente dai granai lo fa risalire al 4784-3929 a.C.
(Da: AAVV, Storia della tecnologia, Bollati Boringhieri)

BA04301 I ritrovamenti di panieri più recenti si sono avuti: a) a Giarmo in Iraq b) nei granai di El-Fayum c) nelle sabbie asciutte del d) nei villaggi dell'Iran b
deserto egiziano
BA04302 La manifattura dei cesti intorno al 5000 a.C. era: a) ai suoi inizi b) meno sviluppata di c) realizzata con una d) più diffusa di quella c
quella delle stuoie tecnica già sviluppata della paglia
BA04303 Nell'era di cui parla il brano, il livello dell'acqua del a) più basso di oggi b) più alto di oggi c) come quello attuale d) a un'altezza di 0,30-0,60 b
lago Moeris era: m
BA04304 Gli abitanti dell'antico villaggio vicino a Badari: a) si dedicavano b) non conoscevano la c) vivevano d) non sapevano lavorare c
esclusivamente a caccia e lavorazione dei panieri presumibilmente di la pietra
pesca agricoltura, caccia e pesca
BA04305 I granai di El-Fayum: a) risalgono al 2000 a.C. b) erano profondi più di c) non hanno conservato d) erano rivestiti di stuoie d
un metro grano di paglia
BA04400 Leggere attentamente il seguente brano...

Wild Bill Hickock, soprannome di James Butler Hickock (Troy Grove, Illinois 27 maggio 1837 - Deadwood, Sud Dakota 2 agosto 1876), è stato un personaggio realmente
esistito del Far West: fu reso leggendario dalla sua fama di pistolero infallibile dai racconti orali e dai resoconti giornalistici delle sue imprese.
Dopo aver trascorso la giovinezza nelle fattorie del luogo di nascita, nel 1856 si trasferisce nelle campagne del Kansas dove partecipa a movimenti antischiavisti. Lavora poi
come conduttore di carri da trasporto e nel 1861 a Rock Creek (Nebraska), in uno scontro a fuoco uccide Dave McCanles, il capo di una banda di fuorilegge: il racconto
probabilmente esagerato di questo scontro dà inizio alla sua fama.
Nel corso della guerra di secessione americana, Hickock lavora come conduttore di carri da trasporto e come scout (esploratore) per l'esercito dell'Unione. Dopo la guerra è
ancora scout dell'esercito e copre incarichi di U.S. Town Marshall, carica equivalente a quella di un sovrintendente degli sceriffi delle varie città dell'ovest ancora in via di
conquista.
Diventa così famoso come sceriffo di Hays City e come Marshall di Abilene, dove i suoi metodi energici e la sua abilità di tiratore gli consentono di far prevalere il rispetto
della legge. Ha anche la fama dell'abile giocatore d'azzardo.
Dal 1872 al 1874 prende parte allo spettacolo sul Selvaggio West organizzato da Buffalo Bill nello stato di New York. Nel 1876 si sposa e successivamente si reca nei campi
auriferi delle Black Hills nel Territorio del Sud Dakota, probabilmente per esercitare il gioco d'azzardo. Risiede a Deadwood dove, a quanto risulta, fa una breve conoscenza
con Calamity Jane. Qui a un tavolo da poker di un saloon Hickock trova la morte, ucciso da Jack McCall, un avventore ubriaco.
BA04401 In base a quanto riportato nel brano, Wild Bill a) a Deadwood b) durante la guerra di c) durante l’attività di d) a New York, durante lo a
Hickock ha conosciuto Calamity Jane: secessione sceriffo ad Abilene spettacolo organizzato da
Buffalo Bill
BA04402 In base a quanto riportato nel brano, la cittadina di a) del Sud Dakota b) di New York c) del Nebraska d) dell’Illinois a
Deadwood si trova nello Stato:
BA04403 Quale delle seguenti affermazioni su Wild Bill a) viaggiò nell’Ovest degli b) lavorò come scout per c) fu un famoso sceriffo d) fu ucciso perché barava d
Hickock NON è deducibile dal brano? Stati Uniti l'esercito dell'Unione a poker
BA04404 L’avvenimento da cui ha origine la leggenda di Wild a) l’uccisione del b) l’uccisione c) l’incarico di Marshall d) lo spettacolo sul a
Bill è, secondo il brano: fuorilegge Dave McCanles dell’ubriacone Jack ad Abilene Selvaggio West
McCall organizzato da Buffalo
Bill
BA04405 Nella vita di Wild Bill, quale fra i seguenti eventi è a) Il matrimonio b) La partecipazione allo c) L’attività di scout per d) La partecipazione a a
più prossimo alla sua uccisione? spettacolo di Buffalo Bill l’esercito movimenti antischiavisti
BA04500 Leggere attentamente il seguente brano.

Il padre Cristoforo da *** era un uomo più vicino ai sessanta che ai cinquant'anni. Il suo capo raso, salvo la piccola corona di capelli, che vi girava intorno, secondo il rito
cappuccinesco, s'alzava di tempo in tempo, con un movimento che lasciava trasparire un non so che d'altero e d'inquieto; e subito s'abbassava, per riflessione d'umiltà. La barba
bianca e lunga, che gli copriva le guance e il mento, faceva ancor più risaltare le forme rilevate della parte superiore del volto, alle quali un'astinenza, già da gran pezzo abituale,
aveva assai più aggiunto di gravità che tolto d'espressione. Due occhi incavati eran per lo più chinati a terra, ma talvolta sfolgoravano, con vivacità repentina; come due cavalli
bizzarri, condotti a mano da un cocchiere, col quale sanno, per esperienza, che non si può vincerla, pure fanno, di tempo in tempo, qualche sgambetto, che scontan subito, con
una buona tirata di morso.
Il padre Cristoforo non era sempre stato così, né sempre era stato Cristoforo: il suo nome di battesimo era Lodovico. Era figliuolo d'un mercante di *** che, ne' suoi ultim'anni,
trovandosi assai fornito di beni, e con quell'unico figliuolo, aveva rinunziato al traffico, e s'era dato a viver da signore.
Nel suo nuovo ozio, cominciò a entrargli in corpo una gran vergogna di tutto quel tempo che aveva speso a far qualcosa in questo mondo. Predominato da una tal fantasia,
studiava tutte le maniere di far dimenticare ch'era stato mercante: avrebbe voluto poterlo dimenticare anche lui.

(Da: A. Manzoni, “I promessi sposi”)

BA04501 Padre Cristoforo era un frate: a) cappuccino b) benedettino c) domenicano d) agostiniano a


BA04502 Il frate abbassava il capo: a) per paura b) perché era umile c) per rispetto d) per evitare lo sguardo b
altrui
BA04503 L'astinenza abituale per il frate aveva dato al suo a) una magrezza eccessiva b) un'espressione smarrita c) un'espressione grave d) un aspetto inquieto c
volto:
BA04504 Gli occhi del frate sono "come due cavalli bizzarri" a) non ci si può fidare b) sono sempre vivaci e c) alternano momenti di d) le loro espressioni sono c
perché: sfolgoranti vivacità improvvisa ad difficili da dominare
altri più controllati
BA04505 Che sentimenti prova il padre del frate nei confronti a) Rimpiange di aver b) La ricorda con c) Ne è orgoglioso perché d) Se ne vergogna d
della sua passata attività di mercante? rinunciato al traffico nostalgia gli ha permesso di
arricchirsi
BA04600 Leggere attentamente il seguente brano.

Secondo le stime dell’UNESCO, le lingue parlate nel mondo sono circa 6.800, metà delle quali a rischio di estinzione. Si calcola che circa ogni 15 giorni ne scompaiono due:
entro il 2100 il 90% sparirà. Oggi, nel mondo, il 95% delle lingue viene parlato solo dal 4% degli abitanti della Terra, mentre la quasi totalità della popolazione mondiale
utilizza solo le quattro principali: il cinese mandarino, parlato da più di un miliardo di abitanti, seguito dall’inglese usato da 700 milioni di persone, l’hindi e lo spagnolo.
L’italiano si colloca al quindicesimo posto nella classifica stilata dall’ONU nel 2007. La maggior parte delle lingue esistenti, circa l’80%, non ha una forma scritta, e sono solo
600 quelle dal futuro sicuro, perché ancora insegnate ai bambini. Entro la fine di questo secolo potrebbero sparire circa 3 mila lingue, e quasi tutte dalle aree rurali e isolate, ma
ricche di idiomi, di tutti e cinque i continenti, dall’Africa all’Australia. Nella sola Papua Nuova Guinea esistono ancora 830 lingue, mentre nel piccolo arcipelago di Vanuatu,
nel Pacifico, se ne contano circa 110. In Sudamerica, delle 640 lingue attuali, quasi un terzo è a rischio di estinzione.

(Da: M. Orrigoni, Il mondo in 7 mila lingue)

BA04601 La lingua più usata nel mondo è: a) l'italiano b) l'inglese c) lo spagnolo d) il cinese mandarino d
BA04602 Entro la fine del secolo attuale nel mondo rischia di a) l'80% dei dialetti b) il 95% delle lingue c) il 90% delle lingue d) un terzo delle lingue c
estinguersi: scritte parlate asiatiche
BA04603 Le lingue che hanno più probabilità di sopravvivere a) hanno forma scritta b) vengono insegnate ai c) sono parlate in aree d) sono usate da almeno b
sono quelle che: bambini ristrette e isolate un miliardo di persone
BA04604 Le lingue maggiormente a rischio: a) si trovano soprattutto in b) sono quelle più antiche c) si trovano nelle aree d) derivano dall'hindi c
Nuova Guinea rurali di tutti e cinque i
continenti
BA04605 L'UNESCO ha stimato che: a) ogni 15 giorni b) la maggior parte delle c) l'italiano è una delle d) almeno un miliardo di a
scompaiono due lingue lingue ha forma scritta lingue in via d'estinzione persone parla l'inglese
BA04700 Leggere attentamente il seguente brano.
L’imperatore - così si racconta - ha inviato a te, a un singolo, a un misero suddito, minima ombra sperduta nella più lontana delle lontananze dal sole imperiale, proprio a te
l’imperatore ha inviato un messaggio dal suo letto di morte. Ha fatto inginocchiare il messaggero al letto, sussurrandogli il messaggio all’orecchio; e gli premeva tanto che se
l’è fatto ripetere all’orecchio. Con un cenno del capo ha confermato l’esattezza di quel che gli veniva detto. E dinanzi a tutti coloro che assistevano alla sua morte (tutte le pareti
che lo impediscono vengono abbattute e sugli scaloni che si levano alti ed ampi sono disposti in cerchio i grandi del regno) dinanzi a tutti loro ha congedato il messaggero.
Questi s’è messo subito in moto; è un uomo robusto, instancabile; manovrando or con l’uno or con l’altro braccio si fa strada nella folla; se lo si ostacola, accenna al petto su cui
è segnato il sole, e procede così più facilmente di chiunque altro. Ma la folla è così enorme; e le sue dimore non hanno fine. Se avesse via libera, all’aperto, come volerebbe! e
presto ascolteresti i magnifici colpi della sua mano alla tua porta. Ma invece come si stanca inutilmente! ancora cerca di farsi strada nelle stanze del palazzo più interno; non
riuscirà mai a superarle; e anche se gli riuscisse non sarebbe nulla; dovrebbe aprirsi un varco scendendo tutte le scale; e anche se gli riuscisse, non sarebbe nulla: c’è ancora da
attraversare tutti i cortili; e dietro a loro il secondo palazzo e così via per millenni; e anche se riuscisse a precipitarsi fuori dell’ultima porta - ma questo mai e poi mai potrà
avvenire - c’è tutta la città imperiale davanti a lui, il centro del mondo, ripieno di tutti i suoi rifiuti. Nessuno riesce a passare di lì e tanto meno col messaggio di un morto.
Ma tu stai alla finestra e ne sogni, quando giunge la sera.
(Da: F. Kafka, Il messaggio dell’imperatore)

BA04701 L'imperatore morente invia un messaggio a un suddito a) nobile b) saggio c) misero d) povero c
particolarmente:
BA04702 Dal testo si evince che il messaggio è: a) molto importante b) di nessuna importanza c) importante solo dal d) importante solo per a
punto di vista personale motivi di Stato
BA04703 Il messaggero viene descritto come un uomo: a) gracile e timoroso b) robusto e determinato c) robusto ma timoroso d) gracile ma determinato b
BA04704 Per quale motivo il messaggero accenna al sole che a) Perché è un simbolo b) Perché è un simbolo c) Perché è un simbolo di d) Perché è un simbolo di a
porta sul petto? imperiale e gli consente di imperiale e gli consente di potere e gli consente di potere e gli consente di
farsi strada fra la folla farsi ascoltare dalla folla prendere la parola fra i farsi ascoltare dai grandi
grandi del regno del regno
BA04705 Il messaggero del re: a) riuscirà a consegnare il b) riuscirà a consegnare il c) riuscirà a consegnare il d) anche se supererà i due d
suo messaggio solo dopo suo messaggio solo dopo suo messaggio solo se palazzi, l'ultima porta e la
aver superato il centro del aver superato la città l'imperatore rimarrà in città imperiale, non
mondo imperiale vita a sufficienza per riuscirà mai a consegnare
garantirgli l'incolumità il suo messaggio
nell'attraversamento dei
due palazzi e della città
imperiale
BA04800 Leggere attentamente il seguente brano.

Travolto da senile entusiasmo, due giorni addietro, non mi ero reso conto che i meriti dello scozzese Murray non erano inferiori ai demeriti di Nadal: mica male per uno che
gira con le insegne della Hall of Fame, e si dà arie di scrittore. Qualche dubbio aveva cominciato a visitarmi ieri, imbattendomi nel mio vecchio amico Guillermo Vilas (Roland
Garros 1977) che si avviava a giocare una di quelle malinconiche (per me) esibizioni di ex. “Vai a vedere Nadalito k.o” – mi aveva lanciato Guillermo. “Mano de pietra
Gonzales ha un diretto da killer, più pesante del suo”. Avevo pensato che già Vilas aveva drammaticamente fallito un giovanile giudizio su Borges, ma un filo di dubbio mi
aveva suggerito di sfogliare gli scontri diretti, e mi ero non poco stupito nel trovare il cileno Gonzales in vantaggio per due a uno. Insieme a ciò ero consapevole che, vinto
Roland Garros e raggiunta una ammirevole finale sulle riarse aie di Wimbledon, Rafa non fosse mai più riuscito a issarsi a una finale che fosse una: per qualcosa come sei mesi.
Queste annotazioni sono tuttavia passate in secondo piano nell’assistere all’avvio del match. È noto ormai anche nei tennis club più piccini e periferici che il perno del gioco del
mancino spagnolo è il grande diritto anomalo, da destra verso sinistra, che, se non vince il punto, spinge il malcapitato avversario nell’angolo del ring, e spalanca il campo. Per
ribadire questo suo infallibile schema vincente, Nadal ha però bisogno di afferrare il filo del gomitolo, su colpi non dirompenti dell’avversario.
Ciò non è quasi mai accaduto in questa bella nottata di stelle australi, perché Gonzales non solo ha servito da campione ma ha soprattutto randellato diritti più possenti di quelli
del suo avversario: Nadal deve aver avuto l’impressione, a tratti, di trovarsi davanti a uno specchio che gli proiettasse, a rovescio, la sua stessa immagine. La profondità e il
peso del diritto di Gonzales lo hanno quindi costretto a un match difensivo, che ha finito per fiaccarne, ancor prima che la difesa con il rovescio, la hombria, lo smisurato
complesso di superiorità.
(Da: Gianni Clerici, Spento e battuto. Nadal non è più lui, “La Repubblica”)

BA04801 Quale di queste affermazioni è corretta, relativamente a) Nadal ha trovato in b) I meriti di Nadal sono c) Guillermo Vilas ha d) Pur di guadagnare dei a
al brano? Gonzales un avversario inferiori a quelli di battuto Roland Garros nel soldi Vilas si è abbassato a
dal diritto ancora più forte Murray 1977 giocare in una
del proprio malinconica esibizione di
ex
BA04802 L'autore dell'articolo afferma: a) che Nadal, dopo le finali b) di aver accolto con una c) che anche i bimbi più d) che gli allibratori a
di Roland Garros e di certa cautela il giudizio del piccini conoscono ormai lo davano Gonzales vincente
Wimbledon, non era più suo amico Vilas su Nadal, schema di gioco di Nadal su Nadal, per due a uno
riuscito a entrare in una poiché questi in passato si
finale per circa sei mesi era già sbagliato riguardo
a Mano de pietra
BA04803 Coma mai Gonzales è riuscito a battere Nadal, a) Perché è riuscito a fare b) Perché è riuscito a c) Perché Nadal si è d) Perché la superbia di a
secondo l'autore del brano? un gioco simile a quello di spingere Nadal nell'angolo autocompiaciuto del Nadal ha fatto sì che
Nadal, sferrando però sinistro del ring proprio gioco, quasi questi sottovalutasse la
colpi più potenti dei suoi rimirando la propria forza dell'avversario
immagine in uno specchio
BA04804 Quale di queste affermazioni è falsa, relativamente al a) Il gioco di Nadal può b) Il gioco dell'avversario c) Gonzales non ha d) Gonzales, a differenza d
brano? essere temibile per un ha avuto ragione di Nadal permesso a Nadal di fare il di Nadal, è un giocatore
avversario costretto a non solo sul piano tecnico suo solito gioco privo di boria
giocare in difesa ma anche su quello
psicologico
BA04805 Quale di queste affermazioni è falsa, relativamente al a) Il gioco di Nadal è b) Il tennis giocato da c) Per descrivere i d) L'autore del brano a
brano? particolarmente forte nel Gonzales contro Nadal è micidiali colpi di utilizza alcune immagini
rovescio molto simile a quello che Gonzales, Vilas utilizza prese a prestito da
quest'ultimo aveva giocato l'espressione ‘mano de discipline sportive diverse
nei suoi tempi d'oro pietra’ dal tennis
BA04900 Leggere attentamente il seguente brano.

“In termini scientifici, i nostri sensi appartengono a due categorie. Ci sono quelli fisici, come la vista, l’udito e il tatto, che reagiscono a stimoli fisici come le onde luminose, le
vibrazioni sonore o il contatto materiale, e ci sono invece quelli chimici, come il gusto e l’olfatto, che vengono stimolati dal contatto di piccolissime particelle di sostanza,
particelle che sono “analizzate” chimicamente. Se, ad esempio, noi mangiamo un pezzetto di formaggio, le molecole che si staccano da esso vanno a “colpire” i terminali
nervosi dei due organi di senso. Questi terminali trasmettono gli stimoli al cervello.
È chiaro quindi che noi avvertiamo sapori e odori solo quando il corpo gustato e odorato viene a contatto fisico con le parti degli organi di senso che sono incaricate di
“captare” gli stimoli. Nel caso del gusto è facile capire come questo avvenga, dato che introduciamo i cibi in bocca, dove si trovano le terminazioni nervose del gusto. Nel caso
dell’olfatto, è necessario che dal corpo odorato si distacchino delle molecole. Queste molecole, trasportate dall’aria, penetrano nel naso e raggiungono le terminazioni nervose
dell’olfatto.
Questa caratteristica del funzionamento dell’olfatto spiega come mai corpi molto “compatti”, ad esempio il ferro o una pietra, e in generale le sostanze poco o per nulla volatili,
non hanno quasi odore per noi. Da essi si distaccano infatti pochissime molecole.”

(Rielaborazione dall’enciclopedia “Scoprire”)

BA04901 Secondo quanto scritto nel brano, i sensi fisici sono: a) il gusto e l'olfatto b) la vista, l'udito, il tatto c) la vista, il gusto, il tatto d) l'udito, la vista, l'olfatto b
BA04902 Secondo quanto scritto nel brano, i sensi chimici a) al contatto con b) alla percezione di c) all'emissione di onde d) all'impatto con le a
funzionano grazie: piccolissime particelle di vibrazioni superfici
sostanza
BA04903 Secondo quanto scritto nel brano, percepiamo il gusto a) alle molecole che si b) alle molecole che si c) alle molecole rilasciate d) al contatto delle b
grazie: staccano dai cibi e staccano dai cibi e dai cibi, che stimolano particelle di sostanza con i
vengono analizzate dai vengono analizzate dai direttamente il cervello terminali nervosi presenti
terminali nervosi terminali nervosi che si nel cervello
dell'olfatto, che trovano nella bocca e che
trasmettono gli stimoli al trasmettono gli stimoli al
cervello cervello
BA04904 Secondo quanto scritto nel brano, per il a) le molecole che il corpo b) il corpo odorato sia il c) una quantità d) dal corpo odorato si d
funzionamento dell'olfatto è necessario che: odorato rilascia più vicino possibile alle predeterminata di distacchino delle molecole
raggiungano direttamente terminazioni nervose molecole raggiunga le che, attraverso l'aria,
le terminazioni nervose olfattive terminazioni nervose penetrino nel naso per
del cervello presenti nel naso raggiungere le
terminazioni nervose
BA04905 Secondo quanto scritto nel brano, i corpi molto a) il nostro olfatto non è b) non rilasciano molecole c) rilasciano pochissime d) le molecole sono troppo c
compatti non hanno quasi odore perché: sensibile alle loro molecole molecole compatte per raggiungere
i terminali nervosi
BA05000 Leggere attentamente il seguente brano...

Tutte le lingue che derivano dal latino formano la parola “compassione” con il prefisso «com-» e la radice passio che significa originariamente «sofferenza». In altre lingue, ad
esempio in ceco, in polacco, in tedesco, in svedese, questa parola viene tradotta con un sostantivo composto da un prefisso con lo stesso significato seguito dalla parola
«sentimento» (in ceco: soucit; in polacco: wspó-czucie; in tedesco: Mit-gefühl; in svedese: med-känsla).
Nelle lingue derivate dal latino, la parola compassione significa: non possiamo guardare con indifferenza le sofferenze altrui; oppure: partecipiamo al dolore di chi soffre.
Un'altra parola dal significato quasi identico, “pietà” (inglese pity, francese pitié, ecc.) suggerisce persino una sorta di indulgenza verso colui che soffre. Aver pietà di una donna
significa che siamo superiori a quella donna, che ci chiniamo, ci abbassiamo al suo livello. È per questo che la parola “compassione” generalmente ispira diffidenza; designa un
sentimento ritenuto mediocre, di second'ordine, che non ha molto a che vedere con l'amore. Amare qualcuno per compassione significa non amarlo veramente.
Nelle lingue che formano la parola compassione non dalla radice «sofferenza» (passio) bensì dal sostantivo «sentimento», la parola viene usata con un significato quasi
identico, ma non si può dire che indichi un sentimento cattivo o mediocre. Avere compassione (co-sentimento) significa vivere insieme a qualcuno la sua disgrazia, ma anche
provare insieme a lui qualsiasi altro sentimento: gioia, angoscia, felicità, dolore. Questa compassione (nel senso di soucit, wspóczucie, Mitgefühl, medkänsla) designa quindi la
capacità massima di immaginazione affettiva, l'arte della telepatia delle emozioni. Nella gerarchia dei sentimenti è il sentimento supremo.
Quando Tereza aveva sognato di infilarsi gli aghi sotto le unghie, si era tradita, rivelando così a Tomàs di aver frugato di nascosto nei suoi cassetti. Se glielo avesse fatto
un'altra donna, lui non le avrebbe mai più rivolto la parola. Ma lui non solo non l'aveva cacciata via, ma le aveva preso la mano e le aveva baciato la punta delle dita, perché in
quell'istante sentiva lui stesso il dolore sotto le unghie di lei, come se i nervi delle dita di Tereza fossero collegati direttamente al suo cervello.
Chi non possiede il dono diabolico della compassione (co-sentimento), non può che condannare freddamente il comportamento di Tereza, perché la vita privata dell'altro è sacra
e i cassetti con la sua corrispondenza intima non si aprono. Ma dal momento che la compassione era diventata il destino (o la maledizione) di Tomàs, gli sembrava di essere
stato lui stesso a inginocchiarsi davanti al cassetto aperto della scrivania e a non poter distogliere gli occhi dalle frasi scritte da Sabina. Egli capiva Tereza e non solo era
incapace di arrabbiarsi con lei, ma le voleva ancor più bene.
BA05001 Secondo quanto afferma l’autore, il termine polacco a) chinarsi al livello dei b) condividere i soli c) condividere sia i d) essere superiori ai più c
wspó-czucie implica: più infelici sentimenti negativi delle sentimenti positivi sia i infelici
persone sentimenti negativi delle
persone
BA05002 Secondo il brano, nelle lingue neolatine provare a) amare chi soffre b) partecipare al dolore di c) provare insieme a lui d) ispirare diffidenza b
compassione per qualcuno significa: chi soffre qualsiasi tipo di
sentimento
BA05003 Secondo il brano, il termine che indica indulgenza a) sentimento b) pietà c) amore d) sofferenza b
verso chi soffre è:
BA05004 L'autore del brano considera sentimento supremo la a) gioia b) sofferenza comune c) dolore d) co-sentimento d
compassione, intesa come:
BA05005 Secondo quanto riportato nel brano, Tomàs: a) non rivolge più la b) caccia di casa Tereza c) condanna freddamente d) non caccia di casa d
parola a Tereza per perché non prova il comportamento di Tereza perché percepisce
l'insulto ricevuto compassione per lei Tereza, perché ritiene il suo dolore e ne soffre
sacra la propria vita insieme a lei
privata e inviolabile la
propria corrispondenza
BA05100 Leggere attentamente il seguente brano...

Il nuovo metodo per ridurre l’inquinamento si chiama fotocatalisi, la reazione chimica che trasforma le sostanze inquinanti responsabili dello smog in componenti inerti. La
trasformazione dei gas nocivi avviene sulle pareti degli edifici, sulla vernice che riveste i muri e persino sul manto stradale adeguatamente trattato. Il meccanismo, per essere
attivato, necessita di un ingrediente essenziale come la luce del sole, che irradia il biossido di titanio (una sostanza aggiunta al cemento, alle vernici, o ad altri materiali edili
utilizzati come rivestimento degli edifici). Il biossido di titanio, una volta attivato, cattura le sostanze nocive presenti nell’aria e le rende innocue trasformandone alcune in
acqua e anidride carbonica e altre in sali minerali (minuscoli sassolini).
Secondo alcune ditte produttrici basterebbe rivestire il 15% delle superfici urbane con i nuovi materiali per dimezzare l’inquinamento. La stima è forse un po’ troppo
ottimistica, visto che la riduzione degli inquinanti in aree test oscilla dal 20% al 70%. Bisogna, infatti, considerare la presenza dei fenomeni atmosferici poiché la rimozione
degli inquinanti presenti in una via cittadina è sempre controbilanciata dall’arrivo di nuove sostanze convogliate dal vento e lo spostamento continuo dei flussi d’aria impedisce
il completo disinquinamento delle zone dove esistono edifici trattati con materiali fotocatalitici.
All’aperto, quindi, la fotocatalisi funziona a pieno ritmo solo nelle situazioni in cui la concentrazione di inquinanti è elevata e c’è stagnazione di aria ricca di sostanze nocive
mentre nei locali chiusi la sua efficacia aumenta: un esperimento condotto in due scuole milanesi ha mostrato come il livello degli inquinanti fosse molto più basso nelle classi
trattate con vernici fotocatalitiche rispetto alle classi trattate con vernici tradizionali.
Secondo gli esperti, il metodo non può essere considerato risolutivo, ma va affiancato ad altre attività di prevenzione finalizzate alla riduzione dello smog.
BA05101 Nella reazione chimica descritta nel brano, l'agente a) l'alcool b) il vento c) la luce del sole d) l'acqua c
che permette alle vernici composte da biossido di
titanio di trasformare le sostanze inquinanti presenti
nello smog è:
BA05102 Secondo quanto riportato nel brano, quale tra questi a) L'aria b) L'acqua c) I sali minerali d) L'anidride carbonica a
elementi NON è uno scarto della fotocatalisi?
BA05103 Secondo l'opinione delle ditte produttici di vernici a) 100% delle superfici b) 20% delle superfici c) 70% delle superfici d) 15% delle superfici d
riportata nel brano, per dimezzare l'inquinamento urbane urbane urbane urbane
sarebbe necessario rivestire con il materiale
fotocatalitico il:
BA05104 L'effetto disinquinante della reazione chimica descritta a) maggiore in luoghi b) maggiore in luoghi c) maggiore in edifici d) maggiore in edifici d
nel brano è: aperti dove l'aria circola aperti dove l'aria circola chiusi e in luoghi aperti chiusi e in luoghi aperti
alimentata dal vento e gli alimentata dal vento e gli dove l'aria è immobile e dove l'aria è immobile e
inquinanti sono minimi inquinanti sono elevati gli inquinanti sono minimi gli inquinanti elevati
BA05105 Dal brano è possibile dedurre che: a) a causa dei costi elevati b) la fotocatalisi in futuro c) sarà impossibile ridurre d) a causa della sua d
che la fotocatalisi potrà affermarsi come l'inquinamento efficacia limitata, in
comporta per il unico rimedio atmosferico alcune condizioni la
rivestimento delle all'inquinamento fotocatalisi dovrà essere
superfici urbane, questa atmosferico affiancata da altri metodi
reazione chimica dovrà di riduzione dello smog
essere ulteriormente
perfezionata
BA05200 Leggere attentamente il seguente brano...

Il ruolo del commercio in Olanda è sempre stato molto importante a tal punto da costituire probabilmente la parte centrale ed essenziale del sistema economico del Paese. La
sua posizione geografica, centrale all’interno dell’Europa, ha, infatti, inevitabilmente determinato l’assunzione a ruolo di vero e proprio fulcro e centro vitale dei trasporti
all’interno del Continente. Ciò, di conseguenza, ha fatto sì che le attività legate al commercio con l’estero, pur in contesti economici di recessione, potessero sempre conservare
un costante livello di sviluppo e una certa stabilità. Per queste ragioni, in un panorama economico di rinascita e recupero, il ruolo svolto dal commercio, ed in particolare dalle
esportazioni, è stato sostanzialmente determinante. Va ricordato, tuttavia, che il successo dell’Olanda, anche se legato a dinamiche e fenomeni prevalentemente interni, deve
essere contestualizzato all’interno del più generale quadro di ripresa economica europea che, infatti, proprio nell’ultimo periodo ha registrato un notevole incremento delle
esportazioni. In particolare, riguardo a queste ultime, i dati relativi al commercio di beni prodotti in Olanda hanno evidenziato la presenza di livelli di crescita fra i più alti degli
ultimi dieci anni. Tuttavia considerando esclusivamente il caso olandese nei primi mesi del 2006 è stato possibile notare rispetto al 2005 un incremento delle importazioni pari
al 20% ed un aumento delle esportazioni pari al 15%. In tal contesto notevole è stato il contributo del settore dei combustibili e dei prodotti informatici che hanno, infatti,
rappresentato il 60% delle importazioni e il 50% delle esportazioni. Riguardo al primo, però, non è da sottovalutare il ruolo svolto dall’aumento dei prezzi del petrolio e del gas.
Nel mese di gennaio, infatti, i prezzi del petrolio erano superiori del 50% rispetto a quelli registrati lo stesso mese del 2005. Un’ulteriore novità, infine, ha segnato il sistema
delle attività commerciali olandesi negli ultimi mesi: il forte sviluppo delle relazioni con i Paesi non europei. Nel settore delle importazioni e in quello delle esportazioni, infatti,
il contributo di questi ultimi è cresciuto rispetto al 2005 del 19%, mentre quello dei Paesi europei è aumentato solo del 14%.

BA05201 Sulla base dei dati contenuti nel brano, emerge che in a) 19% b) 15% c) 20% d) 60% c
Olanda, rispetto al 2005, nei primi mesi del 2006 si è
verificato un incremento delle importazioni pari al:
BA05202 Quale delle seguenti affermazioni relative al a) Costituisce una parte b) Deve essere messo in c) Beneficia della d) Ha svolto un ruolo b
commercio in Olanda NON è contenuta nel brano? essenziale dell’economia relazione a fenomeni posizione geografica determinante in un
del Paese esclusivamente interni al centrale, all’interno contesto economico di
Paese dell’Europa, del Paese rinascita, soprattutto nel
versante delle attività
legate all’esportazione
BA05203 Nel brano NON vengono analizzate le attività a) alle esportazioni b) alle importazioni c) alle relazioni con i Paesi d) alle relazioni con i Paesi c
commerciali legate: confinanti non europei
BA05204 Emerge dal brano che i primi mesi del 2006 in a) uno sviluppo nel settore b) un aumento delle c) un aumento dei prezzi d) un incremento del c
Olanda, sono stati contrassegnati da: dei trasporti relazioni con i Paesi non dei combustibili settore delle importazioni
europei pari al 19%
BA05205 Il brano afferma che in Olanda si è avuto un livello di a) nella b) nella produzione c) nell’import-export di d) dei prezzi di beni a
crescita tra i più alti degli ultimi dieci anni: commercializzazione di interna di beni beni commerciali prodotti internamente
beni prodotti commerciali
internamente
BA05300 Leggere attentamente il seguente brano.

Così Giuseppe recluso fino dalla nascita compieva la sua prima uscita nel mondo, né più né meno come Budda. Però Budda usciva dal giardino lucente del re suo padre per
incontrarsi, appena fuori, coi fenomeni astrusi della malattia, della vecchiaia e della morte; mentre si può dire che per Giuseppe, al contrario, il mondo si aperse, quel giorno,
come il vero giardino lucente. Anche se la malattia, la vecchiaia e la morte, per caso, misero sulla sua strada i loro simulacri, lui non se ne avvide. Da vicino, immediatamente
sotto i suoi occhi, la prima cosa che vedeva, lungo la passeggiata, erano i riccetti neri di suo fratello, danzanti nel vento primaverile. E tutto il mondo circostante, ai suoi occhi,
danzava nel ritmo di quei riccetti. Sarebbe assurdo citare qui le poche vie per dove passarono, nel quartiere di San Lorenzo, e la popolazione che si muoveva d’intorno a loro.
Quel mondo e quella popolazione, poveri, affannosi e deformati dalla smorfia della guerra, si spiegavano agli occhi di Giuseppe come una multipla e unica fantasmagoria, di
cui nemmeno una descrizione dell’Alhambra di Granada, o degli orti di Shiraz, né forse perfino del Paradiso Terrestre potrebbe rendere una somiglianza. Per tutta la strada,
Giuseppe non faceva che ridere; esclamando o mormorando, con la piccola voce venata da una emozione straordinaria: “Dòndini, dòndini…ttelle…tole…dòndini…ioia…
opi…”. E quando infine si arrestarono su un misero spiazzale d’erba, dove due stenti alberi cittadini avevano messo le loro radici, e si riposarono a sedere su quell’erba, la
felicità di Giuseppe, davanti a quella bellezza sublime, diventò quasi spavento; e si aggrappò con le due mani alla blusa del fratello.
(Da: Elsa Morante, La storia, Einaudi)

BA05301 Durante la passeggiata, Giuseppe: a) saltella e corre b) è sulle spalle del fratello c) cammina per mano al d) danza nel vento b
fratello
BA05302 Cosa intende la narratrice per ‘simulacri’ della morte? a) Il vecchio quartiere di b) I segni della guerra c) I vecchi che Giuseppe d) I due miseri alberi b
San Lorenzo incontra
BA05303 La narratrice afferma che ‘sarebbe assurdo’ indicare le a) Giuseppe non sa dove si b) ciò che conta non è una c) il quartiere è solo un d) sono strade secondarie b
vie perché: trova descrizione realistica dei luogo della fantasia ormai scomparse
luoghi
BA05304 Giuseppe si aggrappa al fratello perché: a) gli dà fastidio il contatto b) è spaventato dallo c) prova un'emozione che d) è molto stanco c
con l'erba spettacolo della miseria lo sconvolge
BA05305 La narratrice accosta il quartiere San Lorenzo al a) sottolineare la felicità di b) affermare che il c) confrontare il Paradiso d) descrivere la delusione a
Paradiso Terrestre per: Giuseppe Paradiso Terrestre è certo Terrestre con le bellezze di finale di Giuseppe
più bello del quartiere Shiraz
BA05400 Leggere attentamente il seguente brano...

Il crollo non c’è stato, anzi. Crisi della new economy e attentati dell’11 settembre non hanno impedito al commercio elettronico made in Italy di crescere. Nulla a che vedere
con le fantasiose previsioni degli analisti di qualche mese fa, ma secondo il rapporto redatto dall’ANEE, Associazione dei servizi e contenuti multimediali, alla fine del 2001 i siti
di e-commerce in Italia erano 1.700, circa 925 in più dell’anno precedente. Il tasso di mortalità si aggira sul 25,5%, ma con l’aria che tira attorno alle vendite online il risultato è
eccellente. In un momento in cui venture capital, acceleratori di e-business, incubator e tutta l’allegra brigata della finanza che ha sostenuto lo sviluppo si rifiutano di cacciare
un centesimo per una iniziativa di e-commerce che punti sui consumatori finali, il fatturato del settore è passato da 435 milioni a 660 milioni di euro.
FASE INDUSTRIALE - “Una crescita superiore alle aspettative – sottolinea Roberto Liscia, consigliere delegato Anee – che segna anche il passaggio del commercio
elettronico a una fase industriale”. La maggior parte dei decessi corrisponde infatti a imprese presenti solo sul web che hanno fatto spazio a società, Esselunga per esempio, che,
accanto a una notevole presenza fisica, ne hanno abbinata una virtuale. “Passata la sbornia della new economy – aggiunge Liscia – alle start up si stanno sostituendo realtà
molto più solide”. Da Internet come unico canale di vendita si è passati alla rete come uno dei canali a disposizione per raggiungere il consumatore che può acquistare i prodotti
dell’azienda anche dove questa non è presente con negozi fisici. Con i nuovi arrivi è stato smentito chi credeva che il web fosse adatto solo a trasportare bit (informazioni)
invece che atomi (beni fisici). L’89% dei punti vendita (l’anno scorso erano il 78,2%) vendono beni fisici, mentre il resto si concentra sulla vendita di bit o servizi. I secondi
hanno vita più lunga rispetto ai primi, ma magazzini e problemi logistici (il vero punto debole del commercio elettronico) non hanno spaventato i nuovi arrivati che in rete
vendono soprattutto alimentari (19,2% dei negozi presenti sul web), prodotti informatici (12,9%), arredamento per la casa (11,4%) e libri (7,8%). Poco spazio hanno i viaggi
(3,9%) e il settore che riguarda banche/finanze e assicurazioni, all’ultimo posto con l’1,9%. Rispetto allo scorso anno gli alimentari crescono del 5,9%, i viaggi dello 0,6%,
mentre sono in deciso ripiego libri (–3,6%, qui c’è stata la chiusura di Zivago.it) e soprattutto shopping center che dovevano essere una sorta di paradiso per le Pmi, che con
investimenti limitati potevano permettersi una buona presenza sul web, ma che nel 2001 hanno visto chiudere uno dei principali, Flashmall.it, e diminuire come incidenza sul
totale del 6,1%. Seppur virtuali, i negozi online fanno riferimento a società che risiedono soprattutto nel Nordovest del Paese (43,4%) e meno di un tempo nel Nordest. Dal
53,8% del 1999 l’area che fa riferimento soprattutto al Triveneto è scesa al 18,4% e in leggero calo è anche il Centro Italia passato dal 26,3% al 25,7%. In pratica è avvenuto un
riequilibrio a favore del Sud che dal 7,6% del 1999 è passato al 12,6%. “Si tratta soprattutto di iniziative legate alla cultura locale e che vendono prodotti alimentari e
artigianato”. La Lombardia rimane la regione guida con il 31% dei negozi, seguita a distanza dalla Toscana con l’11,1% e dal Lazio con il 10,2%. La Sicilia ha il 3,5% e cresce
dell’1% rispetto allo scorso anno. Ma fra tutti questi negozi i soldi qualcuno li ha fatti? Qui i dubbi sono molti visto che, tra l’altro, la ricerca stima una diminuzione del
fatturato medio a causa della crescita del numero dei siti. I negozi che vendono prodotti informatici si portano via il 29,5% del fatturato, un altro 15,6% se ne va con gli
shopping center e il resto si divide fra elettronica di consumo (10%), libri (9,4%) e viaggi (7,5%).
SATURAZIONE - Fatti due conti, però, ai siti di viaggi toccherebbero mediamente circa 1,5 miliardi di lire a testa mentre a quelli di prodotti hi tech 1,3 miliardi escludendo
Chl.it che da solo ne fa circa 80. Problemi di saturazione esistono invece per gli alimentari che pesano come settore per il 19,2% e per il fatturato per il 5,5% al contrario degli
shopping center rimasti che, come settore, incidono per il 7,5% del totale ma per il fatturato salgono al 15,6%. I dati relativi al settore informatico e agli shopping center si
spiegano anche con una spesa media più alta da parte degli utenti che anche nei centri commerciali acquistano soprattutto computer o prodotti dell’elettronica di consumo.
“Stiamo andando verso una crescita sostenibile”, aggiunge Liscia, con un giro d’affari che il prossimo anno dovrebbe aumentare del 48%, con una maggiore attenzione agli
investimenti da parte delle aziende che presentano modelli di business più efficaci rispetto al passato, e non sono più disposte però a sborsare miliardi in comunicazione. La
lezione sembra essere servita.
BA05401 In base a quanto deducibile dal brano, le aziende che a) presentano fatturati b) non sono certo tra c) presentano fatturati d) sono quelle che b
vendono prodotti alimentari: medi analoghi a quelli quelle che presentano i medi analoghi a quelli guadagnano di più
delle agenzie di viaggi fatturati medi migliori degli shopping center
BA05402 Relativamente al contesto italiano descritto nel brano, a) circa un sesto dei siti di b) solo un centesimo dei c) circa un quarto dei siti d) tutti i siti di e- c
alla fine del 2001: e-commerce presenti in siti di e-commerce di e-commerce presenti in commerce presenti in rete
rete alla fine del 2000 ha presenti in rete alla fine rete alla fine del 2000 non alla fine del 2000 sono
chiuso del 2000 non è più attivo è più attivo rimasti attivi
BA05403 In base a quanto scritto nel brano, dalla fine del 1999 a) hanno visto diminuire b) hanno visto crescere la c) hanno eguagliato la d) hanno raggiunto una a
in Italia le aziende del Nord-Est: la propria presenza nell’e- propria presenza nell’e- percentuale delle aziende presenza del 53,8%
commerce commerce del Sud
BA05404 I ricavi delle aziende che vendono tramite rete sono a) in media diminuiti b) aumentati soltanto nel c) aumentati, in d) aumentati a
stimati, a partire dal 2000, come: settore dei prodotti corrispondenza
informatici dell’aumento della loro
quantità
BA05405 Nel brano la new economy viene definita come una: a) lezione che è servita b) droga c) sbornia d) solida realtà c
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La dilatazione temporale del periodo di dipendenza dalla famiglia d’origine ha causato un diffuso orientamento delle giovani generazioni a posticipare sempre di più la
conquista dell’autonomia abitativa. I dati a livello europeo mostrano il consolidamento e la diffusione di questo comportamento in tutti i Paesi dell’Europa meridionale (Italia,
Spagna, Grecia e Portogallo) e con peculiarità specifiche rispetto alle altre nazioni dell’Unione Europea, tanto che si è consolidato l’approccio che contrappone due modelli di
transizione alla vita adulta: il modello mediterraneo e quello nordico. A questi due modelli Galland aggiunge il modello britannico, caratterizzato dalla maggiore precocità nel
raggiungimento delle varie fasi. La transizione dei giovani britannici, quindi, è contraddistinta dal precoce accesso al mercato del lavoro e da una più giovane età media di
matrimonio, mentre, all’opposto, la maternità e la paternità sono eventi tendenzialmente rinviati.
Il modello mediterraneo, di cui l’Italia è l’esempio più emblematico, è caratterizzato da un accentuato prolungamento della transizione e, soprattutto, del periodo di permanenza
nella famiglia d’origine.
Il modello nordico, diffuso nei Paesi dell’Europa centro-settentrionale, si presenta più complesso perché meno lineare, in quanto alcune fasi possono sovrapporsi ad altre e
avere un carattere transitorio. Una delle differenze più rilevanti con il modello precedente è che l’abbandono della casa dei genitori avviene precocemente, in quanto prevale
l’adozione di diverse strategie abitative, anche solo in via sperimentale. Le convivenze con il/la partner o con amici, la vita da single o la sistemazione in residenze universitarie
per tutta la durata degli studi sono forme residenziali molto diffuse tra i giovani. Per il loro carattere temporaneo, tuttavia, non sempre danno esito all’acquisizione definitiva
dell’autonomia abitativa.
In Italia e negli altri Paesi del Sud Europa, invece, lasciare la famiglia d’origine impone quasi sempre una scelta definitiva, motivata, nella maggior parte dei casi, da eventi
socialmente legittimati, quali il matrimonio o un cambiamento di residenza per ragioni di lavoro.
BA05501 In base a quanto scritto nel brano, quale elemento a) Il precoce abbandono b) L’abbandono della casa c) La precoce acquisizione d) Una maggiore linearità a
caratterizza il modello nordico rispetto a quello della famiglia d’origine in dei genitori motivata di una definitiva oltre che una maggiore
mediterraneo? favore di altre strategie dall’acquisizione di un autonomia abitativa precocità nel
abitative nuovo stato civile raggiungimento delle varie
fasi (accesso al mercato
del lavoro, matrimonio,
maternità e paternità ecc.)
BA05502 Il cosiddetto modello mediterraneo, secondo quanto a) che l’autonomia b) che l’autonomia c) la sperimentazione di d) che gli studenti a
affermato nel brano, comporta fra l’altro: abitativa venga raggiunta, abitativa, prima di soluzioni abitative diverse, universitari raggiungano
per lo più in coincidenza diventare definitiva, è come la convivenza sia di un’autonomia abitativa
con eventi socialmente raggiunta anche in modo coppia sia di gruppi di più tardi rispetto ai
rilevanti quali temporaneo amici coetanei lavoratori
trasferimenti per lavoro
BA05503 Secondo quanto affermato nel brano, il Paese più a) la Grecia b) la Spagna c) l’Italia d) il Portogallo c
rappresentativo del modello mediterraneo è:
BA05504 Secondo quanto desumibile dal brano, mediamente, i a) dell’Unione Europea, b) italiani c) dell’Europa centro- d) britannici d
giovani che si sposano in più giovane età sono quelli: senza peculiarità settentrionale
specifiche di una nazione
rispetto a un’altra
BA05505 Quale dei seguenti modelli di transizione alla vita a) Modello dell’Europa b) Modello Galland c) Modello britannico d) Modello dell’Europa b
adulta NON è descritto nel brano? mediterranea nordica
BA05600 Leggere attentamente il seguente brano.

All’inizio del dicembre 1983 ebbi un collasso in una stanza dell’albergo di Seattle, mentre lavoravo all’omicidio Green River. […] Per cinque giorni rimasi in coma, sospeso fra
la vita e la morte, nel reparto rianimazione dello Swedish Hospital, affetto da encefalite virale acuta da affaticamento provocato dal seguire centocinquanta casi
contemporaneamente, tutti in attesa di una risposta da me.
[…] Purtroppo nel mio mestiere, non rappresento un caso isolato. Molti agenti che hanno collaborato con me nell’elaborazione dei profili criminali e hanno operato come
analisti investigativi nella mia Unità hanno sofferto di esaurimento o si sono ammalati a causa della tensione. La gamma dei disturbi è vasta: da una sindrome neurologica come
la mia, a dolori al petto, a difficoltà cardiache, ulcere, ansia e depressione.
[…] Durante la convalescenza, andai a visitare il cimitero militare di Quantico per vedere dove sarei stato sepolto, se fossi morto in quella prima settimana di malattia. E pensai
molto a quello che avrei fatto se fossi vissuto fino all’età della pensione. Mi consideravo capace nel mio mestiere – così come erano capaci molti altri –, ma mi resi conto di
essere diventato un uomo ad una dimensione. Tutto – mia moglie, i miei figli, i miei genitori, gli amici, la casa, i vicini – era passato in seconda linea rispetto al mio lavoro, una
seconda linea molto lontana. Ero arrivato al punto di considerare insignificanti i guai e le difficoltà di mia moglie o dei miei figli, perché automaticamente paragonavo i loro
dispiaceri alle tragedie che ero chiamato a esaminare. Oppure, se si graffiavano o tagliavano, mi capitava di analizzare queste piccole ferite in termini di tracce di sangue, quali
avevo osservato sulla scena di un delitto. Cercavo di dominare la tensione bevendo e adottando un regime di esercizio fisico febbrile. Mi rilassavo soltanto quando ero sfinito.
Mentre camminavo al cimitero militare, decisi che dovevo trovare un modo per ancorarmi, per valorizzare l’amore e il conforto che ricevevo da Pam e dalle mie figlie, […]
cercare di affidarmi alla fede religiosa, tentare di sottrarre un po’ di tempo al lavoro, esplorare altri aspetti della vita.
(Da: J. Douglas, Caccia nelle tenebre, Rizzoli)

BA05601 Da quale patologia è affetto il protagonista quando a) Difficoltà cardiache b) Meningite c) Encefalite virale d) Ulcera c
viene colpito dal collasso?
BA05602 Il protagonista afferma di: a) costituire un caso b) non costituire un caso c) non costituire un caso d) costituire un caso b
isolato rispetto ai suoi isolato rispetto ai suoi isolato rispetto ai suoi isolato rispetto ai suoi
collaboratori, perché molti collaboratori, perché molti collaboratori, perché collaboratori, perché
si sono ammalati a causa si sono ammalati a causa nessuno si è ammalato a nessun altro si è ammalato
dei virus mutanti della tensione causa della depressione a causa della tensione
BA05603 Per quale motivo il protagonista afferma di essere a) Perché dedica tutte le b) Perché antepone il c) Perché dedica tutto il d) Perché segue b
diventato ‘un uomo a una dimensione’? sue energie al lavoro lavoro a ogni altro aspetto suo tempo al lavoro centocinquanta casi
della sua vita contemporaneamente
BA05604 Dal testo si evince che il lavoro del protagonista è a) pompiere b) giornalista c) infermiere d) poliziotto d
quello di:
BA05605 Il protagonista, camminando nel cimitero militare, a) tentare di dominare la b) ritirarsi alla vita c) cambiare lavoro d) dedicarsi agli aspetti d
decide che deve: tensione bevendo e familiare della vita diversi dal
facendo esercizio fisico lavoro
BA05700 Leggere attentamente il seguente brano.

Con ogni probabilità, la successiva cultura Yayoi fu frutto della migrazione di gruppi umani dalla penisola coreana. Queste popolazioni non soltanto introdussero l'uso del
bronzo, ma perfezionarono le tecniche della ceramica. Meno elaborata a un primo sguardo di quella Jomon, la ceramica Yayoi si distingue per la sua finezza, dovuta anche
all'uso di argille alluvionali. I recipienti hanno pareti più sottili e le forme si moltiplicano e si ingentiliscono. La tecnica ornamentale più utilizzata è quella della marcatura a
fuoco, che dà alla produzione la caratteristica bicromia rosso-nerastra.
Le origini della ceramica giapponese risiedono però in un passato e in necessità espressive di ancora incerta origine e scopo: come negli haniwa, il cui utilizzo collegato alle
grandi tombe nobiliari (kofun) sembra essere cambiato più volte dalla metà del III secolo al VII secolo d.C. Quello che è certo è che gli haniwa, a carattere antropomorfo o
zoomorfo, servivano come decorazione per i tumuli sepolcrali, collocati in modo da essere probabilmente visibili a distanza. I ritrovamenti archeologici non corroborano l'idea,
riportata invece da fonti testuali, che le statuine sostituissero la sepoltura di persone destinate a servire o accompagnare il defunto nell'aldilà. I ricercatori sostengono oggi che la
pratica cinese di seppellire figure di creta arrivò in Giappone senza passare dalla fase più cruenta del sacrificio umano o animale. Anche il posizionamento di oggetti in
ceramica nelle tombe ha preceduto l'uso degli haniwa e può avere ispirato la pratica successiva.
Nel VI e VII secolo la civiltà del Giappone subì un fortissimo impulso dovuto all'importazione di numerosi aspetti culturali da Cina e Corea. Anche le tecniche ceramistiche
continentali furono assimilate e modificate per adattarsi al gusto e alle necessità locali. Tra le influenze maggiori vanno registrate l'introduzione della cottura ad alta temperatura
in forni chiusi e la vetrificazione con verniciatura tricolore.
(Da: La Grande Storia dell’Arte. L’arte Giapponese, AAVV)

BA05701 Quale fu l'apporto della cultura Yayoi allo sviluppo a) L'introduzione della b) L'introduzione della c) L'introduzione di una d) L'introduzione di una c
della ceramica giapponese? verniciatura tricolore cottura ad alta ceramica più sottile e ceramica più robusta e
temperatura multiforme resistente al tempo
BA05702 Secondo il brano, quando ha origine la ceramica a) L'origine della b) La ceramica giapponese c) La ceramica giapponese d) La sua origine risale d
giapponese? ceramica giapponese è è stata importata dalla deriva da quella cinese almeno al periodo Jomon
incerta penisola coreana
BA05703 Quale fu la tecnica ornamentale più utilizzata nella a) L'incisione con il b) La pittura con tinta c) La marcatura a fuoco d) La verniciatura c
ceramica Yayoi? bronzo naturale rosso-nerastra policromatica
BA05704 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) In Giappone gli haniwa b) Prima di sostituirle con c) In Giappone non era d) Prima di sostituirle con d
dal brano? di carattere antropomorfo statue zoomorfe e pratica normale seppellire statue zoomorfe e
o zoomorfo servivano antropomorfe, in Cina era insieme al defunto le antropomorfe, tanto in
come decorazione per i pratica normale seppellire persone destinate a Cina come in Giappone
tumuli sepolcrali insieme al defunto le servirlo nell'aldilà era pratica normale
persone destinate a seppellire insieme al
servirlo nell'aldilà defunto le persone
destinate a servirlo
nell'aldilà
BA05705 Quando si incorpora la vetrificazione con verniciatura a) In epoca J mon b) Intorno al VII secolo c) In epoca Yayoi d) Intorno al III secolo b
tricolore nella tecnica ceramistica giapponese?
BA05800 Leggere attentamente il seguente brano...

Per Larry Ellison i videogiochi sono una gran perdita di tempo. Il capo della Oracle, una delle maggiori aziende di software del mondo, non è tenero con l'industria
dell'entertainment più dinamica degli ultimi dieci anni. Eppure, secondo un sondaggio di Ap-Aol, il 40% degli americani adulti gioca con il computer. E di questi, il 45% lo fa
su internet. La rete attira i giocatori più accaniti. Un terzo dei giocatori online spende più di 200 dollari all'anno in questa attività, mentre solo un quarto di quelli che non
giocano su internet raggiunge una spesa di quell'ordine di grandezza. Non solo: i giocatori online che passano almeno 4 ore alla settimana con questo passatempo sono il 42%,
contro il 26% di coloro che non giocano con internet.
Secondo gli esperti, gli adulti si dedicano prevalentemente ai giochi di carte digitali, ai giochi di strategia, ai simulatori dello sport, ai giochi di ruolo.
I ragazzini sono molto più avanzati. Oltre a sparare con ogni mezzo conosciuto e sconosciuto per abbattere nemici di ogni forma, giocano a costruire città, a sviluppare civiltà, a
stabilire il futuro di alcune famiglie o a gestire grandi studios cinematografici. Secondo uno studio dell'università di Utrecht, i bambini tra gli 8 e i 14 anni in Europa sono la
prima generazione che passa più tempo con i videogiochi che con la tv. Evidentemente sono andati più avanti dei loro genitori nell'esplorazione delle possibilità espressive del
computer e dei media digitali. Abituati a vivere in un mondo fatto di connessioni continue via sms e di giochi computerizzati, conoscono la simulazione e l'interazione con i
media più di quanto non conoscano i prodotti dell'entertainment passivo.
Le sensazioni forti che possono provare in questo modo non sono paragonabili a quelle che vivono con un cartone animato e tanto meno con un libro (anche se, a quanto pare,
quest'ultimo è più "interattivo" della tv).
Può essere che tutto questo sia una gran perdita di tempo, come sostiene Ellison. Ma di certo ridefinisce l'entertainment e cambia la gerarchia culturale: ponendo i bambini al di
sopra degli adulti. I mondi del divertimento delle diverse generazioni si stanno separando. Le conseguenze sono tutte da vedere.
BA05801 Secondo il sondaggio citato nel brano, la percentuale a) 45% di chi gioca con il b) 40% della popolazione c) 42% della popolazione d) 40% di chi gioca con il a
di americani adulti che gioca su internet è pari al: computer adulta adulta computer
BA05802 Secondo il sondaggio citato nel brano, in che a) Il 26% di chi non gioca b) Il 33% di chi non gioca c) Il 42% di chi non gioca d) Il 25% di chi non gioca d
percentuale gli americani spendono in giochi oltre 200 su internet e il 42% dei su internet e il 25% dei su internet e il 26% dei su internet e il 33% dei
dollari l’anno? giocatori online giocatori online giocatori online giocatori online
BA05803 Secondo quanto riportato nel brano, un giocatore a) i giochi con violente b) costruire una città c) gli adventure game d) i simulatori sportivi d
adulto preferisce tra l’altro: sparatorie virtuale
BA05804 Secondo quanto riportato nel brano, i bambini europei a) a connettersi via sms b) a leggere libri che a c) a guardare la TV che a d) con i videogiochi che d
tra gli 8 e i 14 anni passano più tempo: che a connettersi in guardare la TV giocare con i videogiochi con la TV
internet
BA05805 L’autore del brano cita il parere di Larry Ellison, capo a) pur appartenendo al b) pur appartenendo al c) in quanto appartenente d) in quanto appartenente b
della Oracle, perché: mondo dell’informatica mondo dell’informatica al mondo dell’informatica al mondo dell’informatica
mostra, in quanto adulto, mostra di non avere colto ha compreso pienamente ha compreso pienamente
di non avere colto la la separazione in atto tra la separazione in atto tra la separazione in atto tra
separazione in atto tra entertainment attivo e entertainment attivo e entertainment attivo e
entertaniment attivo e interconnesso, preferito interconnesso, preferito interconnesso, preferito
interconnesso, preferito dai giovani, ed dai giovani, ed dagli adulti, ed
dagli adulti, ed entertainment passivo entertainment passivo entertainment passivo
entertainment passivo preferito dagli adulti preferito dagli adulti preferito dai giovani
preferito dai giovani
BA05900 Leggere attentamente il seguente brano...

Lo storico sa che i suoi testimoni possono ingannarsi o dire bugie. Ma, anzitutto, si preoccupa di farli parlare, per comprenderli. Eppure, sarebbe di pessimo gusto negarlo: la
cattiva testimonianza non è stata solo l'incentivo che ha provocato i primi sforzi di una tecnica della verità. Essa resta il caso elementare da cui questa deve necessariamente
partire per sviluppare le proprie analisi.
Fra tutti i veleni capaci di viziare la testimonianza, il più potente è l'impostura.
Questa può, a sua volta, assumere due aspetti. Può essere anzitutto l'inganno sull'autore e la data: il falso nel senso giuridico della parola. Non tutte le lettere pubblicate a firma
di Maria Antonietta sono state scritte da lei: se ne trovano di quelle che sono state fabbricate nel secolo XIX. Venduta al Louvre come antichità scito-greca, del secolo IV prima
della nostra era, la tiara detta di Saitaferne era stata cesellata a Odessa nel 1895. Viene poi l'inganno sul contenuto. Cesare, nei suoi Commentarii, la cui paternità non potrebbe
essergli contestata, ha volutamente deformato, omesso, molte cose. La statua che viene mostrata a Saint-Denis come la raffigurazione di Filippo l'Ardito è sì il simulacro
funerario del re, così come fu eseguito poco dopo la morte; ma tutto mostra che lo scultore si è limitato a riprodurre un modello convenzionale, che di ritratto non ha altro che il
nome.
Orbene, questi due aspetti della menzogna sollevano problemi ben diversi, le cui soluzioni non si influenzano reciprocamente.
Certamente, la maggior parte degli scritti posti sotto falso nome mentono anche nel contenuto. Un sedicente diploma di Carlo Magno si rivela, all'esame, come fabbricato due o
tre secoli dopo?
Si può ben scommettere che le donazioni di cui si attribuisce la benemerenza all'imperatore sono state ugualmente inventate. Anche questo, comunque, non potrebbe essere
stabilito a priori.
Giacché certi atti sono stati stesi al solo fine di replicare le disposizioni di documenti perfettamente autentici, che erano andati persi. In via eccezionale, un falso può dire il vero.
Dovrebbe essere superfluo ricordare che, inversamente, le testimonianze più insospettabili nella loro dichiarata provenienza, non sono necessariamente, per ciò stesso,
testimonianze veritiere.
BA05901 Secondo quanto riportato nel brano, la frase "anche un a) alla statua di Filippo b) ad alcune lettere c) nessuna delle altre d) alle lettere di Maria c
falso può dire il vero" si riferisce: l'Ardito attribuite a Maria risposte è corretta Teresa
Antonietta
BA05902 Secondo quanto riportato nel brano, la tiara detta di a) contenutistico perché il b) contenutistico perché c) giuridico perché il suo d) giuridico perché d
Saitaferne è considerata un falso: suo autore ha riprodotto ritenuta risalente al VI autore ha riprodotto un ritenuta risalente al VI
un modello convenzionale secolo a.C., ma fu modello convenzionale secolo a.C., ma fu
invece di ritrarre fabbricata a Odessa nel invece di ritrarre fabbricata a Odessa nel
fedelmente il soggetto 1895 fedelmente il soggetto 1895
BA05903 I “Commentarii” di Cesare, secondo l’autore del a) omettono molte b) sono contestabili nella c) sono un falso giuridico d) in realtà sono stati a
brano: informazioni paternità scritti nel XIX secolo
BA05904 Dal brano, si deduce che uno storico non deve: a) trascurare il contenuto b) valutare criticamente c) comprendere le d) partire dalla a
dei documenti non anche le fonti la cui testimonianze che utilizza testimonianza per
autentici provenienza è certa ma solo valutarne la sviluppare la propria
veridicità analisi
BA05905 Tra gli esempi citati nel brano, è possibile annoverare a) tutte le lettere attribuite b) le copie di documenti c) il sedicente diploma di d) la statua di Filippo d
tra i falsi contenutistici: a Maria Antonietta autentici andati perduti Carlo Magno l'Ardito a Saint-Denis
BA06000 Leggere attentamente il seguente brano.

Il Mar Glaciale Artico è collegato all’oceano Pacifico attraverso lo stretto di Bering. Il confine tra il Mar Glaciale Artico e l’oceano Atlantico è meno evidente perché è
determinato principalmente da una serie di catene montuose sottomarine che si estendono dalla Scozia alla Groenlandia e da questa all’isola di Baffin, a una profondità
compresa tra 500 e 700 m. Nell’Artico sfociano numerosi fiumi: sono da segnalare l’Ob, lo Jenisej e la Lena in Asia, il Mackenzie e il Coppermine, in America. La superficie
complessiva del Mar Glaciale Artico, comprese le sue suddivisioni principali, come il mare di Groenlandia, il mare di Norvegia, il Mare del Nord e il mare di Barents, è di circa
14 milioni di km².
La struttura morfologica del fondale, che fu esplorato e studiato solo a partire dalla fine degli anni Quaranta del Novecento, è caratterizzata da quattro vasti e profondi bacini,
separati da alcune dorsali sottomarine parallele. La dorsale di Lomonosov, che è la più lunga, taglia l’Artico circa a metà, estendendosi sotto l’acqua per 1.700 km, dalla Siberia
all’estremità nordoccidentale della Groenlandia. Le altre due dorsali sono meno estese: la cordigliera Alfa, sul lato americano, delimita il bacino canadese da quello di Makarov;
la cordigliera di Nansen invece delimita il bacino Fram da quello euroasiatico.
La profondità media del Mar Glaciale Artico è di soli 1.500 m; i fondali più bassi si trovano in corrispondenza della vasta estensione della piattaforma continentale lungo le
coste siberiane e scandinave. Il punto più profondo misura 5.450 m.

(Da: “Enciclopedia Encarta”)

BA06001 Lo stretto di Bering: a) si trova tra la b) collega il Mar Glaciale c) collega il Mar Glaciale d) si trova tra la c
Groenlandia e l'Oceano Artico all'Oceano Artico all'Oceano Pacifico Groenlandia e l'Isola di
Pacifico Atlantico Baffin
BA06002 Il confine tra il Mar Glaciale Artico e l'Oceano a) si estende dal Mare di b) è delimitato da dorsali c) è delimitato da catene d) fu esplorato a partire b
Atlantico: Groenlandia allo stretto di sottomarine montuose a una dagli anni Quaranta
Bering profondità media di 1.500
metri
BA06003 Il Mare del Nord: a) fa parte del Mar b) ha una superficie di 14 c) ha una profondità d) confina con il Mar a
Glaciale Artico milioni di chilometri media di 700 m Glaciale Artico
quadrati
BA06004 La cordigliera Alfa: a) è una catena montuosa b) è la dorsale sottomarina c) delimita il bacino d) si estende sott'acqua b
sul confine canadese sulla parte americana canadese da quello per 1.200 km
dell'Artico eurasiatico
BA06005 Nell'Artico sfocia: a) lo Jenisej, in America b) l'Ob, in America c) il Coppermine, in Asia d) la Lena, in Asia d
BA06100 Leggere attentamente il seguente brano...

Gli uomini tendono a interpretare l'amore e il matrimonio in termini di possesso, come confermano gli studi su cerimonie nuziali, negoziati prematrimoniali, leggi sull'adulterio
e canzoni d'amore. La violazione del diritto di proprietà degli uomini sulle "loro" donne può provocare gesti violenti. La grande maggioranza degli uxoricidi è dovuta al
sospetto d'infedeltà o alla volontà della moglie di chiudere il rapporto: il rischio che una donna sia uccisa è più alto dopo l'abbandono di un partner violento che durante la
convivenza. "Se non posso averla io, non l'avrà nessuno", pensano gli uxoricidi.
II rovesciamento dei ruoli non è molto frequente. E quando le donne uccidono i partner di solito è per reazione al dominio violento dell'uomo. Forse la possessività maschile è
dovuta al fatto che gli uomini sono in forte competizione tra loro per la riproduzione e possono essere ingannati riguardo alla paternità. Tuttavia, gli uomini non aggrediscono le
partner allo stesso modo in tutto il mondo. Ci sono grandi differenze culturali. In Papua Nuova Guinea un etnografo ha rivelato che nella tribù dei Lusi-kaliai quasi tutte le
donne subiscono prima o poi percosse dal marito, mentre in quella dei Wape le violenze sono molto rare. Anche nelle nazioni sviluppate ci sono situazioni molto diverse:
secondo l'OMS, il numero delle mogli aggredite dal marito oscilla dal 10 a più del 50 per cento.
Ogni anno più di cento britannici uccidono le partner o le ex partner. […] Negli Stati Uniti sono circa mille le donne uccise dai partner o dagli ex partner ogni anno. La cifra è
inferiore ai 1.400 omicidi all'anno dei primi anni Ottanta, ma in rapporto alla popolazione è pur sempre il doppio rispetto alla Gran Bretagna. Il dato sorprende perché
contemporaneamente sono aumentati l'impegno femminile nel mondo del lavoro e i divorzi richiesti dalle donne, entrambi fenomeni sgraditi agli uomini possessivi. La
riduzione degli uxoricidi potrebbe essere dovuta alla maggiore protezione sociale garantita alle donne maltrattate. La riduzione del numero di uomini uccisi dalla moglie è stata
ancora più netta. Evidentemente i programmi per la tutela femminile hanno salvato la vita più agli uomini che alle donne: se le donne hanno la possibilità di sfuggire a uomini
violenti e dominanti, sono meno inclini a uccidere.
BA06101 Secondo il brano, una donna con un partner violento a) maggiore probabilità b) minore probabilità c) maggiore probabilità d) minore probabilità a
rischia di venire uccisa con: dopo l’abbandono del dopo l’abbandono del durante la convivenza durante i negoziati
partner partner prematrimoniali
BA06102 Secondo il brano, le donne uccidono il partner: a) raramente, in genere b) frequentemente, per c) raramente, quando non d) più frequentemente in a
per reazione alla violenza l’infedeltà del marito riescono a ottenere la Gran Bretagna che negli
dell’uomo separazione Stati Uniti
BA06103 Dal brano, si può dedurre che: a) in Papua Nuova Guinea b) in Papua Nuova Guinea c) nei Paesi sviluppati le d) i Paesi sviluppati sono b
è più probabile per una è più probabile per una donne non sono mai culturalmente omogenei
donna subire violenza se donna subire violenza se oggetto di violenza per quanto riguarda la
appartiene alla tribù dei appartiene alla tribù dei violenza sulle donne
Wape Lusi-kaliai
BA06104 Secondo il brano, rispetto agli anni Ottanta: a) la percentuale di donne b) le donne maltrattate c) in Gran Bretagna d) la percentuale di donne b
maltrattate negli Stati sono diminuite negli Stati vengono maltrattate più maltrattate in Gran
Uniti si è dimezzata Uniti donne che negli Stati Uniti Bretagna è divenuta
rispetto alla Gran doppia rispetto agli Stati
Bretagna Uniti
BA06105 I programmi di protezione femminile fanno diminuire: a) il numero degli uomini b) il numero dei divorzi c) più il numero di donne d) più il numero di uomini d
possessivi e violenti uccise da uomini che il uccisi dalle donne che il
numero di uomini uccisi numero di donne uccise da
da donne uomini
BA06200 Leggere attentamente il seguente brano.

A lungo venne chiamato “il granaio dell’India”. Lo Stato settentrionale del Punjab, ai confini con il Pakistan, è ricco di terre fertili.
In un’epoca che ormai ci sembra abbastanza lontana, l’India era ancora un Paese minacciato dalle carestie di massa. La sua agricoltura aveva una produttività bassissima e non
garantiva raccolti adeguati per sfamare tutta la popolazione. L’applicazione di metodi scientifici e industriali consentì l’avvio della prima rivoluzione verde quando ancora era
premier Indira Gandhi. Al Punjab venne affidata una missione precisa, nell’interesse nazionale: concentrarsi su due sole colture di prima necessità, cioè il riso e il grano.
L’obiettivo strategico era l’autosufficienza, perché l’India non dipendesse più dai capricci dei mercati mondiali o dagli aiuti umanitari stranieri. A nulla valsero i moniti di
alcuni esperti, che ricordavano come i terreni abbiano bisogno di diversificare le coltivazioni per mantenere la loro fertilità nel lungo termine. Per anni, del resto, quegli
avvertimenti sembrarono troppo pessimisti. Il Punjab manteneva le promesse e alla grande.
Solo di recente il miracolo è svanito. Il campione-Punjab, stremato dallo sforzo, è sull’orlo del collasso. Le sue acque sono contaminate dai fertilizzanti chimici. I pesticidi sono
onnipresenti, se ne ritrovano tracce abbondanti nei terreni, nelle piante e negli animali. I contadini non riescono a pagare le rate di rimborso dei debiti che hanno contratto per
investire nei macchinari o nelle nuove sementi geneticamente modificate. I loro figli e nipoti sognano una vita in città, e si rifugiano nella droga quando le aspettative di
benessere sono deluse.

(Da: F. Rampini, C’era una volta il Punjab)

BA06201 Il Punjab: a) è governato da Indira b) è uno stato indiano a c) ancora oggi è chiamato d) è ricco di terre fertili d
Gandhi nord del Pakistan "il granaio dell'India"
BA06202 La prima rivoluzione verde: a) è stata applicata in b) puntava sulla coltura c) è riuscita a sconfiggere d) consisteva d
India su scala nazionale del riso le carestie di massa nell'applicazione di metodi
scientifici e industriali
all'agricoltura
BA06203 Alcuni esperti: a) dimostrarono di essere b) ammonirono che i c) accusarono il governo di d) avvertirono che d
prevenuti fertilizzanti avrebbero incompetenza un'eccessiva
impoverito i terreni specializzazione delle
colture era rischiosa
BA06204 Obiettivo della prima rivoluzione verde era: a) lo sviluppo b) l'entrata dell'India nel c) l'autosufficienza d) l'organizzazione c
dell'industria dei circuito del G8 alimentare dell'India cooperativa dei contadini
fertilizzanti
BA06205 Il risultato attuale del "miracolo" del Punjab è: a) la contaminazione da b) il benessere dei figli dei c) lo sviluppo della ricerca d) la sconfitta della fame a
pesticidi contadini genetica sulle sementi
BA06300 In Italia circolano più CD falsi che in qualsiasi altro Paese dell'Europa occidentale. La percentuale dei prodotti contraffatti supera, infatti, il 20%, un valore che non ha eguali in
nessun altro Stato dell'Ovest europeo. Anche quest'anno, quindi, il nostro Paese compare nella "watch list", la lista delle nazioni da tenere sotto osservazione per quanto
riguarda la pirateria, compilata dall'International Intellectual Property Alliance (IIPA) e si trova nella stessa posizione di Thailandia, Pakistan, Bahamas, Ungheria, Bulgaria,
Romania e di tutte le ex repubbliche sovietiche.
Una nuova legge contro la pirateria è stata varata da pochi mesi ma, secondo gli autori del rapporto "Special 301 report", è ancora presto per valutarne gli effetti e per cancellare
il nostro Paese dall'elenco di quelli a rischio. Gli esperti della IIPA, infatti, ritengono che le nuove norme, che hanno inasprito le sanzioni, "abbiano tutti gli elementi necessari"
a contrastare il mercato parallelo della pirateria, tuttavia nutrono dubbi sulla loro effettiva applicazione a causa della lentezza del nostro sistema giudiziario e della tendenza,
rispecchiata nel nostro ordinamento, a considerare "i reati economici, anche quelli gravi, non meritevoli di multe severe o pene detentive".
In Italia la grande disponibilità di videocassette false causa all'industria cinematografica le perdite maggiori di tutta l'Europa occidentale. Il tasso di pirateria è del 20% nelle
regioni settentrionali – con in testa Veneto e Lombardia – e oscilla addirittura tra 30 e 40% nel Centro-Sud. Le regioni più interessate dal fenomeno sono Campania, Lazio,
Puglia, Calabria e Sicilia. La proiezione di film in contesti sociali senza la corresponsione dei relativi diritti d'autore è, inoltre, una pratica abituale. È, infine, in aumento la
diffusione di decoder e smart card illegali per vedere i canali satellitari a pagamento senza aver sottoscritto l'abbonamento.
Per quanto riguarda la pirateria musicale (il cui tasso è del 25%), l'Italia è un florido mercato tanto per i prodotti importati dall'Est, specialmente dall'Ucraina, quanto per le
copie duplicate nel nostro Paese. L'area di Napoli risulta una di quelle in cui tale commercio è più intenso e non sorprende che a gestire questo traffico illecito ci siano anche
organizzazioni criminali di stampo camorristico.
L'Italia è un grande importatore di software contraffatto, soprattutto per videogiochi e applicazioni destinate alle aziende. Anche questo tipo di prodotti provengono per lo più
dall'Europa orientale e dai Paesi asiatici, spesso passando per la Croazia o per Malta. Anche nel settore informatico la gestione degli affari illeciti coinvolge associazioni a
delinquere legate alla mafia.
Qualche passo avanti nella lotta alla pirateria, comunque, è stato compiuto. Il rapporto segnala, infatti, che l'azione svolta dalle forze dell'ordine in questo campo si è
visibilmente intensificata: su tutto il territorio nazionale nel 2000 la Guardia di Finanza ha condotto, infatti, oltre 250 raid, cui vanno aggiunti i controlli effettuati dai
Carabinieri.

BA06301 Quale delle seguenti affermazioni relative alla “watch a) Vi è comparsa anche b) È compilata dalla IIPA c) È l’elenco europeo dei d) Contiene l'elenco delle c
list” è falsa? l'Italia Paesi colpiti dal fenonemo nazioni da controllare
della pirateria relativamente al fenomeno
della pirateria
BA06302 Quale delle seguenti affermazioni NON è ricavabile a) Le regioni italiane dove b) Gli autori dello “Special c) La nuova legge contro d) Il numero dei CD d
dal brano? è maggiormente diffuso il 301 report” sono perplessi la pirateria non è pirata circolanti in Italia è
fenomeno della pirateria riguardo l'effettiva sufficiente a cancellare il più alto d'Europa
sono quelle centro- applicazione, in Italia, l'Italia dalla “watch list”
meridionali della legge contro la
pirateria
BA06303 In base al brano, il fenomeno della pirateria in Italia: a) danneggia l'industria b) è imputabile c) è cresciuto, nonostante d) viene combattuto a
cinematografica, musicale unicamente a l'entrata in vigore della soltanto dalla Guardia di
e informatica organizzazioni di stampo nuova legge contro la Finanza
mafioso pirateria
BA06304 Secondo gli esperti della IIPA, in Italia: a) la proiezione di film in b) la zona dove è più c) il numero di decoder e d) la lentezza del sistema d
contesti sociali senza la diffuso il fenomeno della smart card illegali in giudiziario ostacolerà
corresponsione dei relativi pirateria è quella della circolazione oscilla tra il l'applicazione della legge
diritti d'autore è città di Napoli 30 e 40% contro la pirateria
considerata una pratica
legale
BA06305 Quale dei seguenti è il titolo più appropriato per il a) Italiani, popolo di pirati b) La nuova legge contro c) Mafia e pirateria in d) Italia: osservato a
brano? la pirateria Italia speciale
BA06400 Leggere attentamente il seguente brano...

Topi e uomini. Mark Roth (del Fred Hutchinson Cancer Research Center a Seattle) annuncia di aver realizzato una tecnica di ibernazione sui topi «reversibile», tramutando
queste bestie a sangue caldo in veri e propri «animali a sangue freddo». Non c’è bisogno di essere lettori di Steinbeck (o di Topolino) per ricordare le analogie tra l’umile topo e
il più elaborato dei mammiferi, ovvero noi stessi. Battute a parte, si profila la possibilità di indurre artificialmente uno stato di ibernazione per mammiferi anche di grossa taglia
e poi di tornare a condizioni normali senza danno. Accadeva anche in natura, ma parevano casi sporadici e anomali, quasi dei «miracoli». Come avvenne a una sciatrice
norvegese finita in acque gelide e recuperata «surgelata», ma poi «resuscitata» in buone condizioni. Nella lotta contro malattie o traumi il tempo equivale a speranza di
sopravvivenza.
Per esempio niente più ansie al pronto soccorso o in corsia e nemmeno lo strazio delle lunghe attese di un organo per il trapianto: questa nuova tecnica consentirebbe di
ritardare il momento dell’intervento e di superare il limite stesso di resistenza del paziente, ma anche di ovviare alle carenze e alle lentezze del servizio sanitario nazionale! In
prospettiva, la capacità di «conservare» un organismo in assenza di ossigeno potrebbe rivelarsi decisiva nel bloccare ischemie e infarti, e consentire nella cura del cancro di
proteggere le cellule sane dagli effetti negativi delle radiazioni. Infine, perché non «fermare il tempo» anche per i feriti sul campo di battaglia, riducendo così i costi umani di
quella particolare malattia che chiamiamo guerra? Come hanno detto gli stessi membri dell’équipe di Roth quel che sembrava fantascienza appena ieri è oggi quasi realtà. I
confini tra i sogni ad occhi aperti e una pratica scientifica d’avanguardia che potrebbe presto diventare abituale sono mobili.
Il nocciolo della questione sta tutto nell’idea di prendere tempo. Ma quanto? Ore, minuti, giorni... forse mesi e poi anni. Non ritorna così la speranza di potersi ibernare,
rimandando il momento fatale, per attendere in un letargo forse senza sogni che la scienza abbia trovato il rimedio adeguato? Anche senza spingersi a concepire una vera e
propria immortalità, è già affascinante e inquietante lo scenario di queste escursioni nell’avvenire di persone in fin di vita destinate a risvegliarsi in un mondo dove presto
potrebbero riacquistare la salute. Per citare ancora dai fumetti, ricordate come faceva la sua comparsa (in Italia, nel 1950) Eta Beta, l’«uomo venuto dal futuro»? All’inizio uno
spaesato nascosto in una caverna, ma poi un tipo geniale, in grado di rivelare agli uomini della nostra epoca insospettate meraviglie. Non potrebbe capitare l’esatto opposto? Un
paziente proiettato così avanti nel tempo che esordisce raccontando la storia del passato ai nostri lontani discendenti, ma che si rinchiude via via in un guscio di paura del
nuovo? Non è questa la sorte di tutti i «dormiglioni», compreso quello a cui ha dato espressione un inimitabile Woody Allen? Non dobbiamo essere pessimisti: la curiosità
umana è una forza che sfida anche il tempo. Per intanto, l’ingegnosità che accoppia tecnica e natura ci promette di sospendere la decisione delle Parche di tagliare il filo della
vita. Ma senza troppe illusioni: la partita è solo rinviata.
BA06401 In base a quanto riportato nel brano, ibernare e poi a) è possibile solo nei b) è possibile, mediante c) è una pura illusione, d) è stato realizzato d
risvegliare un mammifero: romanzi e al cinema tecniche efficaci anche su frutto del desiderio di mediante una recente
animali di grossa taglia immortalità insito negli tecnica di ibernazione sui
uomini topi reversibile
BA06402 Secondo l'autore del brano quali vantaggi potrebbe a) Potrebbe facilitare gli b) Protrebbe prolungare c) Potrebbe essere d) Potrebbe eliminare la a
portare la possibilità di conservare un organismo interventi di urgenza in indefinitamente la vita utilizzata per tramandure paura della morte che
ibernato? numerosi frangenti (attese delle persone testimonianze storiche agli attanaglia gli uomini della
per trapianti, cura del uomini che vivranno nel nostra epoca
cancro, feriti ecc.) futuro
BA06403 Quale personaggio dei fumetti viene citato nel brano? a) Martin Mystère b) Paperino c) Dylan Dog d) Eta Beta d
BA06404 Qual è, secondo l'autore del brano, lo scopo a) Emulare un viaggio nel b) La ricerca c) La voglia di d) Prendere tempo d
principaledi una tecnica di ibernazione reversibile? futuro senza ritorno dell'immortalità trasformare la
fantascienza in realtà
BA06405 Secondo l’autore del brano, che cosa potrebbe a) Potrebbe riportare b) Potrebbe non c) Potrebbe essere d) Potrebbe rivoluzionare c
succedere a un uomo ibernato una volta risvegliatosi danni cerebrali riprendersi spaventato e incapace di la scienza e la tecnica di
nel futuro? completamente dalla adattarsi a un tempo non quel tempo
procedura di suo
scongelamento
BA06500 Leggere attentamente il seguente brano.

“Dopo qualche anno gli indiani yeehat notarono un cambiamento nella razza dei lupi che scorrazzavano nella foresta, alcuni dei quali presentavano macchie scure sulla testa e
una striscia bianca al centro del petto. Ma molto più strana è la storia che essi già da parecchio tempo raccontavano di un lupo fantasma enorme, pure lui con le chiazze scure e
il petto bianco, che sempre corre alla testa del branco. Di questo misterioso animale i yeehat hanno un sacro terrore perché è astutissimo, ardito, inafferrabile: durante l’inverno
si spinge a rubare fino agli accampamenti, uccide i cani, fa sparire l’esca dalle trappole e sfida i migliori cacciatori.
Ma si dicono cose anche più terribili, si parla di cacciatori scomparsi e di altri ritrovati dai compagni di tribù con la gola orribilmente sbranata, con chiare impronte di zampe di
lupo sulla neve intorno, ma grandi come mai si sono viste prima.
E ogni autunno, quando anch’essi migrano dietro i branchi di cervi verso zone più basse, i yeehat non penetrano mai nella grande vallata dove credono abbia preso dimora lo
spirito del male. Le loro donne piangono ancora, quando se ne parla.
Gli indiani non sanno che ogni anno, d’estate, qualcosa d’incredibile accade veramente, in quella valle. Un lupo enorme dal mantello meraviglioso, simile agli altri e tuttavia
molto diverso, appare al passo che conduce alla piana boscosa, attraversa da solo la foresta fino a una radura dove scorre un rivoletto in cui imputridiscono molti sacchi di pelle
di daino dai quali cola un’acqua giallastra che va a perdersi nel terreno. Là il grande lupo solitario s’arresta e rimane assorto per lungo tempo e prima di andarsene lancia un
lugubre ululato.
Ma non sempre è solo. Quando l’inverno s’avvicina e le notti diventano lunghe, quando il freddo si fa intenso e i lupi scendono in cerca di preda nelle valli più basse, è lui che
corre alla testa del branco alla luce pallida della luna, guidando e sovrastando i compagni, la gran bocca spalancata a lanciare verso il cielo il grido primordiale, il canto di una
terra giovane e selvaggia.”

(Jack London, Il richiamo della foresta)


BA06501 Secondo quanto scrive Jack London, dopo alcuni anni a) un cambiamento nel b) un cambiamento nella c) che alcuni lupi avevano d) che tutti i lupi della b
gli indiani notarono: comportamento dei lupi razza dei lupi della foresta una striscia scura al foresta avevano cambiato
centro del petto aspetto
BA06502 Secondo quanto scritto nel brano, i yeehat hanno un a) astutissimo, crudele e b) astutissimo e crudele c) astutissimo, coraggioso d) astutissimo e c
sacro terrore del lupo fantasma che guida il branco, inafferrabile verso l'uomo e inafferrabile sanguinario verso uomini
perché è: e animali
BA06503 Secondo quanto scritto nel brano, i yeehat non a) nella vallata in cui lo b) nella foresta dove c) nella radura dove d) nella grande vallata d
penetrano mai: spirito del male ha lasciato temono d'incontrare lo hanno ritrovato i dove credono abbia preso
enormi impronte vicino ai spirito del male compagni uccisi dallo dimora lo spirito del male
cacciatori uccisi spirito del male
BA06504 Secondo quanto scritto nel brano, il lupo enorme, dal a) si avvicina da solo a unb) raggiunge col branco la c) raggiunge da solo un d) si allontana dal branco c
mantello meraviglioso, in estate: rivoletto nella piana radura dove si ferma rivoletto nella radura, vi per fermarsi ululando
boscosa e ulula a lungo assorto vicino a un rimane assorto a lungo e nella radura dove l'acqua
mentre osserva l'acqua rivoletto e si allontana solo prima di andarsene lancia giallastra di un rivoletto si
giallastra dopo aver lanciato un un lugubre ululato perde nel terreno
lugubre ululato
BA06505 Secondo quanto scritto nel brano, in inverno il lupo a) abbandona il branco e b) scende a valle da solo e c) scende a valle da solo d) scende a valle guidando d
misterioso: s'addormenta nella foresta ulula alla luce pallida della per cercare le prede il branco e lanciando il
perché il freddo è troppo luna grido primordiale
intenso
BA06600 Leggere attentamente il seguente brano.

“Don” Michele Cerruti era un prete di un genere particolare: abbastanza frequente prima del Concilio di Trento e della Controriforma, ma ormai praticamente estinto nei primi
anni del Seicento, l’epoca della nostra storia. Un prete anomalo: che non si faceva scrupolo di usare la chiesa per allevarci i bachi da seta, e che perciò in primavera la teneva
chiusa, qualunque cosa succedesse, dovendo ancora riscaldare l’ambiente coi bracieri; ma che anche nelle altre stagioni di funzioni religiose ne celebrava poche. Un prete
mago: che tastando la testa dei bambini ne prevedeva lo sviluppo fisico ed anche i casi della vita, conosceva le virtù delle pietre e delle erbe e sapeva rimettere a posto le ossa
fratturate o slogate, legando l’arto tra due assicelle di legno di betulla e pronunciando certe formule di cui lui solo conosceva il segreto… Un falso prete: un uomo che sapeva a
malapena leggere e scrivere, e che i suoi studi di filosofia e teologia amava ripetere d’averli compiuti all’Università della vita: andando in giro per i monti e per le valli ad
insegnare ai contadini che l’Inferno è orribile, e che se volevano raggiungere il Paradiso dopo morti per la via più breve, dovevano comperare le indulgenze che lui stesso gli
vendeva. Nella diocesi di Novara, per secoli, i falsi preti come don Michele s’erano chiamati “quistoni” ed erano stati tollerati; poi, però, da un giorno all’altro, i Tribunali
avevano cominciato ad occuparsi di loro e i quistoni erano diventati sempre più rari. All’inizio del Seicento non andavano più in giro a predicare, ma si tenevano nascosti in
qualche valle alpina o in qualche borgo sperduto della bassa.
Don Michele raccontava che a dodici anni suo padre l’aveva messo a servizio d’un quistone vestito da frate, che girava nei paesi narrando, per far sciogliere ai contadini i
cordoni della borsa, terribili storie d’oltretomba che li avrebbero tenuti svegli per chissà quante notti.

(Da: S. Vassalli, “La chimera”)

BA06601 Don Michele era un tipo di prete che si poteva a) dopo il Concilio di b) nei primi anni del c) durante la d) prima del Concilio di d
incontrare frequentemente: Trento Seicento Controriforma Trento
BA06602 In primavera la chiesa restava chiusa perché: a) Don Michele preferiva b) Don Michele non c) i contadini erano d) Don Michele vi allevava d
celebrare le funzioni in poteva celebrare le occupati nei campi e non i bachi da seta e doveva
altri ambienti funzioni religiose avevano tempo per le scaldarla con i braceri
funzioni
BA06603 Quale di queste affermazioni sui quistoni come don a) Erano falsi preti b) Prevedevano il futuro e c) Vendevano le d) Avevano studiato d
Michele è FALSA? curavano le ossa indulgenze filosofia e teologia
BA06604 I quistoni approfittavano, per ottenere offerte: a) della fede sincera dei b) della paura dei villani c) della superstizione d) della propria b
contadini molto diffusa autorevolezza derivante
dagli studi teologici
BA06605 All'inizio del Seicento i quistoni: a) andavano in giro a b) non uscivano più dalle c) si potevano incontrare d) vivevano nascosti nelle d
predicare e a compiere loro chiese solo nei quartieri peggiori valli alpine e nei piccoli
miracoli della città paesi della bassa
BA06700 Leggere attentamente il seguente brano...

Con il termine iniziazioni si intendono, in generale, quell'insieme di riti che segnano il passaggio di un individuo dallo stadio di fanciullo a quello di adulto. In linea di principio
le iniziazioni vanno distinte dai riti di pubertà i quali, pur avvenendo all'incirca alla stessa età ed avendo sovente carattere simile, sono eseguiti privatamente, all'interno della
famiglia. Le iniziazioni hanno invece sempre un carattere pubblico e sono svolte non solo nell'interesse dei singoli ma dell'intera comunità. Esse rappresentano non solo un
passaggio di condizione per i giovani ma anche un rinnovamento per la società. Proprio per questo carattere simbolico sociale non è necessario che tutti i giovani siano iniziati.
Possono esserlo solo i maschi e non le femmine, oppure solo gruppi scelti in rappresentanza di tutti.
Le iniziazioni sono sempre segrete: non è consentito ai non iniziati di assistervi. Durante le cerimonie, che hanno frequentemente carattere violento, ai giovani vengono
insegnati i riti e i miti del popolo cui appartengono: viene cioè insegnata loro la distinzione, che quella cultura stabilisce, tra ciò che è definitivo (mito) e ciò che è invece
mutabile (rito) e, mediante ciò i valori fondamentali della loro civiltà. Il compito delle iniziazioni è di culturalizzare i giovani, di sottrarli alla loro condizione naturale per farli
diventare membri della loro cultura, fermo restando che ogni cultura qualificherà a suo modo ciò che intende per natura e ciò che intende per cultura. Le iniziazioni
costruiscono il cosmo sociale agendo sul materiale umano. Questo avviene destorificando ritualmente i giovani per la durata dell'iniziazione, inserendoli in un tempo diverso dal
quotidiano, "mitico", un tempo nel quale è possibile agire per plasmare il mondo e conferendo loro una diversa qualità, quella di uomini adulti, rispetto a ciò che erano prima.
Non di rado nel periodo di margine i giovani sono sottoposti a disciplina e restrizioni inusuali e severissime oppure hanno la possibilità (e in qualche caso il dovere) di agire in
modo totalmente libero dalle normali restrizioni sociali. In entrambi i casi si evidenzia una diversità rispetto alla normalità quotidiana.

BA06701 Secondo quanto scritto nel brano, quale delle seguenti a) Rappresentano un b) Hanno carattere c) Insieme di riti che d) Insieme di riti eseguiti d
affermazioni NON è attribuibile al termine momento di rinnovamento pubblico e simbolico sanciscono il passaggio di su tutti i membri della
“iniziazioni”? per l'intera comunità un individuo dalla comunità
fanciulezza all'età adulta
BA06702 Secondo quanto scritto nel brano, le iniziazioni: a) si propongono lo scopo b) possono svolgersi c) vengono eseguite solo d) rappresentano a
di culturalizzare i giovani davanti a un pubblico che all'interno del nucleo unicamente un passaggio
non sia stato, a sua volta, familiare di condizione
iniziato dell'individuo
BA06703 Quale potrebbe essere il titolo del brano? a) Differenze fra b) Simbologia dei riti di c) Le iniziazioni d) Natura e cultura c
iniziazioni e riti di passaggio
passaggio
BA06704 Le cerimonie iniziatiche: a) riguardano i riti di b) si svolgono in uno c) presentano spesso d) coinvolgono tutti i c
pubertà spazio aperto carattere violento giovani della comunità
BA06705 Nel brano, all’espressione “destorificando ritualmente a) esaltare b) slegare dal contesto c) collocare nel contesto d) insegnare la storia b
i giovani”, il verbo “destorificare” significa: mitologicamente storico-quotidiano storico-quotidiano
BA06800 Leggere attentamente il seguente brano.

All’inizio del Seicento le voci nascevano per intero dalle ossessioni e dai livori di chi le metteva in circolazione e si diffondevano in un solo modo, da bocca a orecchio, ma
passavano con grandissima rapidità da una stalla all’altra intrecciandosi con altre voci d’altre stalle, d’altri villaggi, d’altri inverni: formavano un tessuto inestricabile di
menzogne e di mezze verità, un delirio verbale di tutti contro tutti che finiva sempre per sovrapporsi alla realtà, condizionandola, nascondendola, determinandone sviluppi
imprevedibili, fino a diventare, esso stesso, la realtà. Con la buona stagione, poi, le voci continuavano a circolare e a fare danni ma l’attenzione si spostava altrove, sulle “liti di
cortile” e sulle “liti d’acqua”: due elementi che rimescolarono per secoli gli umori altrimenti torpidi degli abitanti della bassa e assicurarono a Novara la presenza di una colonia
molto folta di legulei, causidici, procuratori, notai, periti agrimensori, scrivani e altri addetti alle cause giudiziarie. Le liti di cortile della bassa iniziavano quasi sempre da un
nonnulla: un panno steso, un pollo morto, un bambino morsicato da un cane e poi duravano per secoli, con un accumulo tale di odio che sarebbe stato sufficiente a dare forma
logica alle più incredibili atrocità.
Anche le liti d’acqua, pur nascendo da cause d’interesse, potevano raggiungere una loro oscura, negativa grandezza. In più avevano risvolti di tipo sociale, di lotta tra le classi.
Essendo tutte le coltivazioni di qui, e soprattutto la coltivazione del riso, legate alla presenza di acque fluviali e sorgive, ne consegue che i padroni veri della bassa non erano i
padroni della terra, allora suddivisa in molte proprietà piccole e minime, ma erano i padroni dell’acqua, cioè dell’ingente e ramificatissima rete di fontanili e rogge, cavi e
cavetti, diramatori e scolmatori. Pochi padroni, ma assai potenti. Contro costoro si lottava in due tempi e in due modi. Innanzitutto di giorno: i contadini, riuniti nelle rispettive
comunità, si appellavano al tribunale per avere l’acqua al giusto prezzo e poi, di notte, s’arrangiavano per conto loro ad aprire varchi abusivi nelle rogge e a scardinare le chiuse,
lasciando spesso all’asciutto le risaie dei vicini e compiendo altre prodezze.

(Da: Vassalli, “La chimera”)

BA06801 Gli abitanti dei paesi della bassa appaiono: a) generosi e solidali b) invidiosi e astiosi c) ignoranti e pigri d) bugiardi verso i potenti b
BA06802 Le liti di cortile nascevano per: a) l'insofferenza verso gli b) interessi economici c) difendere la proprietà d) futili motivi d
animali dei vicini
BA06803 Le liti d'acqua nascevano per: a) motivi d'interesse e b) accaparrarsi l'uso c) ottenere le risaie meglio d) avere gratuitamente a
classe sociale esclusivo dei canali irrigate l'acqua
BA06804 A Novara, grazie alle liti di cortile e d'acqua, erano a) gli esattori d'imposte b) i giudici di pace c) i periti di leggi agrarie d) tutti gli addetti alle d
numerosi: cause giudiziarie
BA06805 Le liti d'acqua hanno un aspetto sociale perché: a) i potenti si riuniscono in b) i contadini agiscono c) da sempre nelle d) la classe contadina non b
corporazioni per imporre come comunità contro i campagne vi sono le lotte è spinta da motivi
le proprie regole potenti per difendere i di classe d'interesse
propri diritti
BA06900 Leggere attentamente il seguente brano.

Antonia e le sue compagne si voltarono a guardare il carro del pittore, come lui gli aveva suggerito di fare, e tutte e tre rimasero a bocca aperta. Non avevano torto. Per quanto
fosse impolverato ed infangato, il carro del pittore era un oggetto unico al mondo, sia come veicolo che come opera d’arte. Ci girarono intorno con gli occhi spalancati. Nella
parte inferiore del carro, sulle sponde in legno laccato, era dipinto l’intero campionario di marmi finti e di finte pietre dure che erano stati la vera specialità del decoratore
Bertolino e la sua arte riconosciuta. Prima di fare il pittore ambulante e di avere il carro, Bertolino aveva lavorato per molti anni a dipingere ornati e finti marmi nei cantieri
dove i pittori di figure, i Maestri, arrivavano quando tutti gli altri avevano già finito il loro lavoro, e non volevano avere attorno occhi indiscreti a guardarli mentre tracciavano
il disegno e poi mentre stendevano i colori; erano più vanitosi e capricciosi delle dame dell’alta società, più maligni e velenosi delle bigotte di paese, più bizzosi dei bambini
viziati; lui però aveva avuto modo ed agio di osservarne all’opera due tra i migliori di quell’epoca e gli era venuto il desiderio di fare il loro stesso mestiere, e l’aveva fatto.
S’era messo in proprio: con quel carro su cui viaggiava ed abitava e che gli serviva da magazzino, da vetrina, da campionario e da richiamo. (…) Tornando dunque ad Antonia e
alle sue amiche, ciò che le fece restare ferme a bocca aperta, davanti al carro del pittore come davanti a un’apparizione soprannaturale, non furono però i finti marmi delle
fiancate ma il telone che copriva la parte superiore del carro e che era dipinto in ogni sua parte come la navata di una chiesa, a colori vivaci e a piccoli riquadri rendendolo quasi
una cattedrale viaggiante. Lì sopra c’era tutto il repertorio di Bertolino d’Oltrepò, pittore di edicole e di immagini votive: c’erano le Madonne, i Santi, il Dio Creatore e il Dio
Giudice. C’erano gli ex-voto: un genere che si vendeva bene in quell’epoca in cui gli uomini avevano l’abitudine di ringraziare con un dipinto chi li aveva protetti con un
miracolo.

(Da: S. Vassalli, “La chimera”)

BA06901 Nel brano, le ragazze appaiono: a) agitate e maliziose b) curiose e vanitose c) ubbidienti e furbe d) stupite d
BA06902 Il carro del pittore è straordinario perché: a) è come una cattedrale b) la sua parte inferiore è c) trasporta i dipinti e i d) perché le sponde in a
viaggiante decorata con vetri dipinti numerosi aiutanti del legno laccato sono
maestro decorate con pannelli
affrescati
BA06903 Qual è l'arte per cui Bertolino era noto? a) I ritratti su tela di b) Gli affreschi sulle volte c) La riproduzione d) La riproduzione fedele d
personaggi religiosi delle cattedrali fantastica delle vite dei di pietre e marmi
Santi
BA06904 Che cosa NON fanno i Maestri? a) Lavorano a stretto b) Dipingono le figure c) Disdegnano la d) Le bizze a
contatto con gli altri artisti collaborazione con i
colleghi
BA06905 Bertolino potrebbe vivere grazie agli ex-voto perché: a) ogni cascina della bassa b) i grandi santuari c) era diffusa l'usanza di d) in quell'epoca molti d
padana doveva avere la commissionavano questi dipingere i miracoli sulle ringraziavano Dio e i Santi
propria cappella con gli dipinti agli artisti facciate delle chiese con questo mezzo
ex-voto
BA07000 Leggere attentamente il seguente brano.

Si sa molto, ormai quasi tutto, di come sia morta Pompei. Ora si comincia a far luce sulla sua storia secolare, a cominciare dalla sua nascita. Le fonti mitologiche e letterarie
sono state sempre vaghe, ma adesso affiorano in vari punti del territorio tracce archeologiche sull’origine della città, che si potrebbe fissare al VI secolo a.C., a opera di
popolazioni indigene di origine etrusca. Oltre a ipotizzare un’origine di Pompei, ci si avvia anche a rivedere la storia della città, in particolare la storia della sua crescita urbana:
si riteneva che Pompei si fosse sviluppata a partire da una piccola zona centrale, quella del Foro, grande 9 ettari, zona poi espansa prima verso nord, poi verso est.
Secondo Fabrizio Pesanda, archeologo dell’Istituto Orientale di Napoli e responsabile di uno dei progetti di scavo, le cose sarebbero andate diversamente. Sotto la cinta muraria
è stato rintracciato uno strato risalente alla prima metà del VI secolo, caratterizzato da blocchi di “pappamonte”, un tufo tenero. A questo stesso periodo risalgono due rilevanti
edifici di carattere sacro, fra i più celebrati: il Tempio di Apollo e il Tempio Dorico del Foro Triangolare, ma anche altre piccole aree di culto, esterne al presunto nucleo
originario arcaico, ora riportate alla luce.
Un’équipe proveniente da Matera ha studiato gli strati sottostanti il Tempio di Venere, e un’altra, composta da archeologi francesi, ha scavato un edificio per banchetti del IV
secolo.
“Nel VI secolo Pompei era già una città di grandi dimensioni e con edifici rilevanti diffusi capillarmente”, spiega Pesanda. Da allora in poi queste diverse zone si sarebbero
ingrandite, riempiendo vuoti fra l’una e l’altra. Non sarebbe stato, però, un processo lineare. Mancano attestazioni di rilievo che risalgano al V secolo. Intorno a questi anni,
stando alle ipotesi che ora prevalgono, Pompei subisce un arresto della sua crescita, “causato probabilmente da una profonda crisi demografica”.

(Da: F. Erbani, I primi giorni di Pompei)

BA07001 Recenti ricerche archeologiche hanno ipotizzato che: a) le origini di Pompei b) lo sviluppo di Pompei c) il Tempio di Apollo è d) Pompei risale all'età a
risalgono al VI secolo a.C. iniziò dalla zona del Foro posteriore al VI secolo imperiale
a.C.
BA07002 Negli scavi di Pompei: a) nella zona del Foro sono b) negli strati sottostanti il c) è stato trovato sotto le d) il Tempio di Apollo e il c
state riportate alla luce tempio di Venere sono mura della città uno strato Tempio Dorico sorgono
piccole aree di culto stati rinvenuti i resti di un di blocchi di tufo tenero sopra un edificio per
edificio del IV secolo banchetti
BA07003 Gli studiosi sono concordi nel ritenere che: a) le fonti mitologiche e b) Pompei si sviluppò c) la città giunse a d) la zona del Foro si a
letterarie sono vaghe sulle verso nord estendersi per 9 ettari espanse verso sud
origini di Pompei
BA07004 Lo sviluppo di Pompei: a) non fu un processo b) ebbe un incremento nel c) è stato studiato da d) fu continuo e a
lineare V secolo archeologi francesi ininterrotto
BA07005 Una probabile crisi demografica provocò: a) un arresto della crescita b) il degrado delle c) l'arrivo di popolazioni d) lo spopolamento di a
di Pompei costruzioni più importanti di origine etrusca vaste aree della città
BA07100 Leggere attentamente il seguente brano.

A poco a poco i cavalli si misero al trotto, ondate di vento ci investirono, ci schiaffeggiarono; ci tuffammo dentro e fuori da pozze di sole e d’ombra, e la felicità, una esilarante
gioia di vivere, mi corse dentro come una boccata di azoto. Questo accadeva in quell’istante; l’istante dopo portò la farsa sotto cupe spoglie.
Perché a un tratto, come un’imboscata di selvaggi nella giungla, una banda di ragazzi di colore ci piombò addosso dai cespugli lungo il sentiero. Ululando, imprecando,
lanciando sassi e sferzando con verghe i posteriori dei cavalli.
Il mio, la giumenta bianca e nera, si rizzò sulle zampe posteriori, nitrì, ondeggiò come un’equilibrista, poi sfrecciò giù per il sentiero, strappandomi i piedi dalle staffe e
lasciandomi in sella per miracolo. I suoi zoccoli facevano scaturire scintille dalla ghiaia. Il cielo si incurvò. Alberi, statue, un lago pieno di barche minuscole, mi sfilarono
accanto come in un lampo. Le governanti si precipitarono a recuperare i rispettivi pargoli in vista del nostro minaccioso avvento e i passanti e i vagabondi urlavano: “Tira le
redini!” e “Dài, ragazzo, dài!” e “Buttati!”. Ma queste voci le ricordai solo più tardi; allora ero consapevole solo di Holly, che galoppava come un cow boy alle mie spalle senza
riuscir mai a raggiungermi, delle sue grida di incoraggiamento, ripetute e ripetute. Avanti, oltre il parco, nella Quinta Avenue, a testa bassa contro il traffico di mezzogiorno:
taxi e autobus che sterzavano all’ultimo momento fra uno stridio di freni.
(Da: Truman Capote, Colazione da Tiffany, La Biblioteca di Repubblica)

BA07101 I protagonisti all'inizio della cavalcata sono: a) spaventati dall'eccessiva b) disturbati dalle ondate c) appagati e felici d) senza fiato c
velocità di vento
BA07102 I ragazzi di colore sono percepiti come: a) ladri di cavalli b) teppisti metropolitani c) selvaggi nella giungla d) invidiosi disturbatori c
BA07103 I passanti e i vagabondi che assistono alla folle corsa a) cercano di trattenere la b) urlano consigli al c) incoraggiano i pargoli d) chiamano i poliziotti b
della giumenta: giumenta protagonista
BA07104 L'episodio narrato nel brano si svolge: a) in un bosco b) in una città c) sulle rive di un lago d) in una fattoria del West b
BA07105 Durante la corsa della giumenta il narratore: a) si sente un eroe rispetto b) riesce a controllare la c) osserva con lucidità il d) non è pienamente d
a Holly cavalla con abilità mondo circostante consapevole di ciò che
accade
BA07200 Leggere attentamente il seguente brano...

Il diffondersi del lavoro a breve termine, a contratto o occasionale, è stato accompagnato da un cambiamento nella struttura delle istituzioni moderne. Le grandi aziende hanno
cercato di rimuovere le eccessive stratificazioni burocratiche, trasformandosi in organizzazioni più “piatte” e flessibili. I manager adesso pensano a organizzazioni simili a reti,
piuttosto che a piramidi. “Le disposizioni a rete sono più mobili” delle gerarchie piramidali, dichiara il sociologo Walter Powell. “Rispetto ai rapporti fissi delle gerarchie, è
molto più facile scomporle e ridefinirle”. Questo significa che le promozioni e i licenziamenti tendono a non essere più basati su regole chiare e costanti e che nemmeno le
mansioni lavorative sono ben definite; la rete ridefinisce costantemente la propria struttura.
Il computer è stato lo strumento che ha reso possibile l’eliminazione delle lente e congestionate comunicazioni tipiche delle tradizionali catene di comando. Non per nulla il
settore della forza lavoro in crescita più rapida è quello che si occupa di computer e di servizi di elaborazione dati; il computer oggi è usato praticamente in ogni genere di
lavoro, in molti modi, da gente di tutti i tipi.
Un dirigente IBM ha dichiarato a Powell che l’azienda flessibile «deve diventare un arcipelago di attività collegate». Quella dell’arcipelago è un’immagine che descrive bene le
comunicazioni in una rete che si realizzano come viaggi tra isole, condotti però alla velocità della luce, grazie alla tecnologia moderna.
BA07201 Secondo l’autore: a) il computer è usato solo b) le disposizioni a rete c) ogni azienda ha negli d) il computer, sebbene b
nei settori lavorativi in sono più mobili e flessibili ultimi tempi intrapreso un molto importante nella
forte crescita di quelle piramidali processo di trasformazione
trasformazione dell’organizzazione del
organizzativa lavoro, è uno strumento
già in declino
BA07202 Tutti i seguenti aspetti caratterizzano, secondo il a) Minore stratificazione b) Regole chiare almeno c) Mansioni lavorative non d) Rapidità nei processi b
brano, le istituzioni moderne tranne uno. Quale? burocratica per i licenziamenti ben definite comunicativi
BA07203 Dal brano si deduce che: a) le aziende in cui si sono b) l’aumentata velocità c) in IBM, la struttura d) il ricorso al lavoro a b
verificate le maggiori delle comunicazioni, resa piramidale ha preso il breve termine è stato
trasformazioni possibile dal computer, è posto di quella a rete sostituito negli ultimi anni
organizzative sono quelle accompagnata dallo con il contratto
produttrici di computer sviluppo dei servizi di occasionale
elaborazione dati
BA07204 In base a quanto sostenuto nel brano, quale dei a) Piatta b) Fissa c) Costante d) Isolata a
seguenti aggettivi meglio descrive la struttura delle
aziende moderne?
BA07205 Quale tra le seguenti immagini NON è usata nel a) Rete b) Nodo c) Arcipelago d) Piramide b
brano?
BA07300 Leggere attentamente il seguente brano...

Alzare gli occhi dal libro (leggeva sempre, in treno) e ritrovare pezzo per pezzo il paesaggio: questo era il modo in cui tutte le volte che vi tornava, Quinto riprendeva contatto
con il suo paese, la Riviera. La febbre del cemento s'era impadronita della Riviera: là vedevi il palazzo già abitato, con le cassette dei gerani tutti uguali ai balconi, qua il
caseggiato appena finito, con i vetri segnati da serpenti di gesso, che attendeva le famigliole lombarde smaniose dei bagni; più in là ancora un castello d'impalcature e, sotto, la
betoniera che gira e il cartello dell'agenzia per l'acquisto dei locali.
Nelle cittadine in salita, a ripiani, gli edifizi nuovi facevano a chi monta sulle spalle dell'altro, e in mezzo i padroni delle case vecchie allungavano il collo nei soprelevamenti. A
***, la città di Quinto, un tempo circondata da giardini ombrosi d'eucalipti e magnolie dove, tra siepe e siepe, vecchi colonnelli inglesi e anziane miss si prestavano edizioni
Tauchnitz e annaffiatoi, ora le scavatrici ribaltavano il terreno fatto morbido dalle foglie marcite o granuloso dalle ghiaie dei vialetti, e il piccone diroccava le villette a due
piani, e la scure abbatteva in uno scroscio cartaceo i ventagli delle palme Washingtonia, dal cielo dove si sarebbero affacciate le future soleggiate-tricamere-servizi.
Quando Quinto saliva alla sua villa, un tempo dominante la distesa dei tetti della città nuova e i bassi quartieri della marina e il porto, più in qua il mucchio di case muffite e
lichenose della città vecchia, tra il versante della collina a ponente dove sopra gli orti s'infittiva l'oliveto, e, a levante, un reame di ville e alberghi verdi come un bosco, sotto il
dosso brullo dei campi di garofani scintillanti di serre fino al Capo: ora più nulla, non vedeva che un sovrapporsi geometrico di parallelepipedi e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre, muri ciechi per servitù contigue con solo i finestrini smerigliati dei gabinetti uno sopra l'altro.
Sua madre, ogni volta che lui veniva a ***, per prima cosa lo faceva salire sul terrazzo (lui, con la sua nostalgia pigra, distratta e subito disappetente sarebbe ripartito
senz'andarci) – Adesso ti faccio vedere le novità, – e gli indicava le nuove fabbriche: – Là i Sampieri soprelevano, quello è un palazzo nuovo di certi di Novara, e le monache,
anche le monache, ti ricordi il giardino con i bambù che si vedeva là sotto? Ora guarda che scavo, chissà quanti piani vogliono fare con quelle fondamenta! E l’araucaria della
villa Van Moen, la più bella della Riviera, adesso l'impresa Baudino ha comprato tutta l'area, una pianta che avrebbe dovuto preoccuparsene il Comune, andata in legna da
bruciare –.
E Quinto: – Eh, eh! Accidenti! Ah, cara mia! – non era capace che d’uscirsene in esclamazioni inespressive e risolini, tra il “Tanto che ci vuoi fare?” e addirittura il
compiacimento ai più irreparabili guasti, forse per un residuo di giovanile volontà di scandalo, forse per l’ostentazione di saggezza di chi sa inutili le lamentele contro il moto
della storia. Eppure, la vista d’un paese ch’era il suo, che se ne andava così sotto il cemento, senz’essere stato da lui mai veramente posseduto, pungeva Quinto.
Ecco, ora, lì, quel suo paese, quella parte amputata di sé, aveva una nuova vita, sia pure abnorme, antiestetica, e proprio per ciò – per i contrasti che dominano le menti educate
alla letteratura – più vita che mai. E lui non ne partecipava; legato ai luoghi ormai appena da un filo d'eccitazione nostalgica, e dalla svalutazione d'un'area semi-urbana non più
panoramica, ne aveva solo un danno. Dettata da questo stato d'animo, la frase: – Se tutti costruiscono perché non costruiamo anche noi? – che egli aveva buttato là un giorno
conversando con Ampelio in presenza della madre, e l'esclamazione di lei, a mani alzate verso le tempie: – Per carità! Povero il nostro giardino! – erano state il seme di una
ormai lunga serie di discussioni, progetti, calcoli, ricerche, trattative. E ora, appunto, Quinto faceva ritorno alla sua città natale per intraprendervi una speculazione edilizia.

BA07301 Che cosa vuole dire il narratore con la frase: “La a) La smania di costruire
b) Tutti coloro che c) In Riviera anche chi d) L'aria della Riviera era a
febbre del cemento s'era impadronita della Riviera”? ovunque si era diffusa in
abitavano in Riviera si faceva il pescatore era inquinata dal cemento
tutta la Riviera erano costruiti diventato costruttore di
appartamenti nelle grandi case
città
BA07302 Nella parte finale del brano che cosa decide di fare a) Decide di costruire b) Vorrebbe costruire, ma c) Decide di rispettare la d) Torna a casa deluso a
Quinto? non vuole vendere il volontà della madre
giardino
BA07303 Quale contrapposizione emerge nei primi capoversi a) Tra i quartieri poveri e b) Tra la varietà del c) Tra la città e la d) Tra le case ammuffite b
del brano? le ville lussuose paesaggio della città di un campagna del porto e le serre dei
tempo e l'uniformità garofani
geometrica delle nuove
costruzioni
BA07304 Perché la madre di Quinto lo fa salire sul terrazzo? a) Vuole protestare contro b) È preoccupata solo per c) Per fargli vedere d) Vuole mostrargli d
il Comune il giardino di bambù e la l’araucaria di Villa Van l'assedio delle nuove
rigogliosa araucaria Moen costruzioni
BA07305 Davanti ai cambiamenti della città, quale a) È pigro, non vuole fare b) È apatico e passivo, c) È intimamente contento d) Ha già deciso di b
atteggiamento mostra Quinto quando la madre lo porta la fatica di salire sul ritiene sia inutile ribellarsi che sorgano palazzi vendere la casa
sul terrazzo? terrazzo alle novità moderni
BA07400 Leggere attentamente il seguente brano.

“Buck viveva nella soleggiata Valle di Santa Clara, nella grande e bella casa padronale della tenuta che chiamavano il ‘dominio del giudice Miller’. Era lontana dalla strada
dalla quale, tra gli alberi che la circondavano e nascondevano in massima parte, si poteva intravedere la fresca veranda che correva intorno all’edificio su tutt’e quattro i lati. Vi
si giungeva percorrendo larghi viali ghiaiosi, intersecati da vialetti a serpentina che si snodavano tra grandi prati verdi, sotto l’ombra mobile degli altissimi pioppi dai rami
intrecciati alla sommità. Dietro la villa il vastissimo e lussureggiante giardino aveva un’estensione immensa e mutava aspetto, offrendo effetti altrettanto ameni e suggestivi. Là
c’erano le scuderie, affidate alle cure di una dozzina di uomini tra stallieri e mozzi, e la fila di cottage inghirlandati di rampicanti dov’erano gli alloggi dei giardinieri. Veniva
poi il lungo, ordinato spiegamento di serre con le spalliere, i pergolati, i filari di viti, i frutteti, i grandi pascoli verdi. E infine il pozzo artesiano, con l’impianto di pompe e la
grande vasca di cemento dove i figli del giudice usavano tuffarsi ogni mattina nelle ore più calde. Su tutto quel vasto dominio Buck regnava incontrastato. Là era nato ed era
vissuto per i quattro anni che costituivano la sua vita. Naturalmente c’erano altri cani, data la vastità del luogo, ma non contavano.”

(Jack London, Il richiamo della foresta)


BA07401 Secondo quanto scrive Jack London, Buck viveva: a) in una tenuta della b) nella casa del giudice c) in una splendida villa in d) in una fattoria nella b
Valle di Santa Monica nella Valle di Santa Clara California contea di Santa Clara
BA07402 Secondo quanto scrive Jack London, i vialetti si a) di mobili pioppi b) di robusti olmi c) di fitti tigli d) di altissimi pioppi d
snodavano sotto l'ombra:
BA07403 Secondo quanto scrive Jack London, dietro la villa a) le scuderie, le spalliere e b) le scuderie, le serre, le c) le scuderie e i larghi d) gli altissimi pioppi, i b
c'erano: i pergolati di viti viti, i frutteti, i pascoli viali ghiaiosi pergolati e i filari di viti
BA07404 Secondo quanto scrive Jack London, il pozzo a) forniva l'acqua per b) alimentava il sistema c) estraeva dal terreno d) alimentava la grande d
artesiano con l'impianto di pompe: irrigare i grandi pascoli d'irrigazione della tenuta tutta l'acqua usata nella vasca in cui si tuffavano i
verdi tenuta figli del giudice
BA07405 Secondo quanto scrive Jack London, Buck: a) era nato e vissuto nella b) era stato regalato al c) era nato in una fattoria d) era stato acquistato a
tenuta giudice quattro anni prima degli altri cani della
prima tenuta
BA07500 Leggere attentamente il seguente brano.

Tutte le grandi città del passato sono state fondate vicino a un fiume, il Nilo, il Tigri, l’Eufrate, la Senna, il Tamigi. Tutte tranne una. Sanaa, nello Yemen, fu fondata nel 600
avanti Cristo senza fiumi nelle vicinanze.
In tutto lo Yemen – un Paese più grande dell’Italia e quasi privo di giacimenti petroliferi, pur confinando con l’Arabia Saudita – non esistono fiumi. Nell’altopiano a 2.300
metri sul livello del mare dove si trova la capitale s’incontrano solo waadi, torrenti che si formano dopo le piogge e poi svaniscono. All’epoca dei romani, quando questa terra si
chiamava Arabia Felix, l’utilizzo di acqua piovana attraverso dighe e terrazzamenti bastava al fabbisogno. Negli ultimi anni la stagione della pioggia si è ridotta da quattro a due
mesi e, con l’arrivo della civiltà industriale, il fabbisogno idrico è decuplicato. Le fonti di acqua rinnovabile (praticamente solo la pioggia) coprono il 20% di questo fabbisogno.
Anche il ricorso all’acqua marina non può essere una soluzione. Le tecnologie sono ormai collaudate e il Medio Oriente è diventato la mecca dei mega impianti di
desalinizzazione, ma queste strutture – le più grandi consumano la stessa energia di una città di 500.000 abitanti – si devono trovare vicino al mare. Nel caso di Sanaa non è
pensabile portare l’acqua fino a 2.300 metri di altitudine.
Senza fiumi e senza desalinizzatori, come vive la capitale? Con l’acqua fossile. Invece del petrolio, scavando, si trova acqua del Quaternario, residuo delle passate glaciazioni.
Il 10% di quest’acqua è raccolta in autobotti e distribuita, quella che resta viene usata per l’agricoltura. Risorsa non rinnovabile, a meno di aspettare la prossima glaciazione.

(Da:M. Alemi, La grande sete)

BA07501 A Sanaa è impossibile ricorrere all'acqua marina a) gli impianti di b) lo Yemen non possiede c) la città si trova a 2.300 d) l'acqua marina non si c
perché: desalinizzazione le tecnologie necessarie m sul livello del mare può usare in agricoltura
consumano troppo
BA07502 Lo Yemen: a) fu fondato dai Romani b) è un paese grande come c) possiede ricchezze d) confina con l'Arabia d
l'Italia petrolifere Saudita
BA07503 A Sanaa: a) le dighe d'inverno sono b) i torrenti detti "waadi" c) piove solo per quattro d) non ci sono fiumi d
sufficienti al fabbisogno sono sotterranei mesi
idrico
BA07504 L'acqua fossile: a) scorre in superficie b) è una risorsa c) risale al Quaternario d) può soddisfare solo le c
rinnovabile necessità industriali
BA07505 La capitale dello Yemen: a) distribuisce alla b) accumulerà altra acqua c) sta mettendo a punto d) usa il 90% dell'acqua d
popolazione acqua fossile nuovi sistemi di fossile per l'agricoltura
piovana con autobotti desalinizzazione
BA07600 Leggere attentamente il seguente brano.

Quel che degli altri ricordiamo è in realtà solo il ricordo del nostro riflesso su di loro. Passiamo la vita sfiorando i nostri simili senza mai veramente conoscerli. Anche delle
persone, delle cose che ci sono più care non accumuliamo che una conoscenza empirica, come quella che ha l’entomologo della farfalla che trafigge con l’ago sul foglio di balsa
della sua collezione. Dei nostri affetti possiamo descrivere il colore degli occhi o dei capelli, sappiamo riconoscere nella folla il loro incedere, il loro profilo, distinguerne
l’odore inconfondibile o la voce. La loro lontananza ci fa sentire mutilati come se fossimo privati di una parte di noi. Eppure in questo modo non sono mai veramente nostri.
Perché l’appartenenza che perseguiamo li distrugge, ne fa degli oggetti privi di vita propria. Nel vano sforzo di rendere meno acuto il mistero della morte vogliamo possedere,
assorbire della vita quel che più possiamo. Non ci accorgiamo che in questo modo uccidiamo ogni cosa che crediamo di amare. […]
Instaurare una relazione, questa è la chiave. Accettare di andare incontro all’altro senza impossessarsene, senza farne uno specchio di quel che da lui ci aspettiamo. Questo
vorrei fare con te. Solo con te un rapporto simile sarebbe possibile. Proprio perché a te non posso rubare nulla. Quando due persone si incontrano, inevitabilmente sono spinte a
dichiararsi reciprocamente il loro passato, come si dichiarano alcol e sigarette a una frontiera, per sdoganarlo, per metterlo al servizio della nuova relazione che si instaura. Ma
questa è una falsità. Un presuntuoso espediente per rivendicare diritti sul passato dell’altro raccattando ricordi che non sono i nostri. Tu che non hai un passato, non hai una
memoria da servire, tu sei un uomo libero.
(Da: D. Marani, Nuova grammatica finlandese, Bompiani)

BA07601 Secondo il narratore, delle persone che ci sono più a) riusciamo ad avere una b) riusciamo ad avere una c) non riusciamo ad avere d) riusciamo ad avere una a
care: conoscenza solo conoscenza profonda, alcun tipo di conoscenza conoscenza vera
superficiale anche se mai completa
BA07602 Per il narratore, le persone che amiamo NON sono a) le fa scappare b) ci impedisce di vederle c) fa sì che si chiudano in d) ne fa degli oggetti d
mai veramente nostre perché il nostro desiderio di come sono realmente se stesse
possesso:
BA07603 Una relazione si instaura andando incontro all'altro: a) senza pregiudizi b) e condividendo con lui c) accettandone il passato d) senza pretendere di d
il proprio passato impossessarsene
BA07604 Per quale motivo due persone che si incontrano si a) Per conoscersi b) Per lasciarsi il passato c) Per mettere il proprio d) Per rivendicare diritti c
dichiarano reciprocamente il loro passato? completamente, per alle spalle, per cominciare passato al servizio della sul passato dell'altro
fondare una relazione una nuova relazione nuova relazione
autentica
BA07605 Per quale motivo il narratore afferma che solo con il a) Perché è una persona b) Perché è una persona c) Perché è una persona d) Perché è una persona b
suo interlocutore sarebbe possibile instaurare una senza pretese senza passato senza legami affettivi che sa andare incontro
relazione? agli altri senza
impossessarsene
BA07700 Leggere attentamente il seguente brano...

La Namibia è una delle nazioni dove il divario tra ricchi e poveri è più marcato e dove l'appartenenza al primo o al secondo gruppo dipende in gran parte dal colore della pelle.
È nera quella del 35 per cento dei namibiani che vive al di sotto della soglia di povertà, cioè con meno di un dollaro al giorno.
I bianchi sono in netta minoranza, circa 120.000 contro i quasi due milioni di neri, ma possiedono la maggior parte della ricchezza, le terre innanzitutto, in mano ai latifondisti.
Da anni la popolazione nera si batte per una distribuzione equa dei terreni coltivabili e solo recentemente la riforma agraria sta intaccando il castello dorato della minoranza
bianca. Non si parla di espropri forzati, come nello Zimbabwe, ma di un processo lento, graduale, senza strappi. Bianchi e neri convivono pacificamente e nessuna norma
impone differenze di trattamento basate sul colore della pelle. Ma la parola integrazione è ben lungi dall'essere pronunciata.
La minoranza bianca vive in città, i più ricchi in ville con piscina. In altri quartieri, in case spesso troppo piccole e malandate, vive quella parte della popolazione nera che ha
deciso di indossare abiti e di seguire abitudini occidentali. Nei villaggi rurali con le capanne in paglia e fango, senza acqua corrente né elettricità, vivono gli Himba e i
Boscimani che mantengono vive le antiche tradizioni, in alcuni casi in condizioni di seminomadismo.
Al primo posto nel piano di emergenze che la Namibia si trova ad affrontare c'è l'Aids, una piaga che gli sforzi del governo non sono riusciti ad arginare. Secondo i dati
dell'Organizzazione Mondiale della sanità, in Namibia il virus dell'HIV ha colpito una persona su cinque. È tra i tassi di diffusione più alti al mondo.
BA07701 Secondo quanto riportato nel brano, in Namibia il a) nero e residente nelle b) nero e nomade c) bianco e ricco d) povero e nero d
35% della popolazione è: città
BA07702 Quale delle seguenti affermazioni sulla Namibia NON a) Sono presenti norme b) Una minoranza della c) Il processo di d) Le antiche tradizioni a
è deducibile dal brano? segregazioniste popolazione possiede la redistribuzione della terra sopravvivono
maggioranza delle terre è recente
BA07703 Secondo quanto riportato nel brano, gli Himba e i a) tende facilmente b) ville con piscina c) villaggi rurali d) case urbane spesso c
Boscimani vivono in: trasportabili piccole e malandate
BA07704 Il brano parla di “processo lento, graduale, senza a) integrazione sociale tra b) lotta contro l’Aids c) riforma agraria d) lotta contro la c
strappi” riferendosi alla: bianchi e neri discriminazione di genere
BA07705 Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della a) 35% della popolazione b) 5% della popolazione c) 50% della popolazione d) 20% della popolazione d
Sanità, il virus dell’HIV in Namibia colpisce il:
BA07800 Leggere attentamente il seguente brano...

Il rame è una materia prima che consente un riutilizzo pressoché infinito, in quanto praticamente indistruttibile: questo avviene in modo tale che sia quasi impossibile stabilire
se, nella preparazione del prodotto finito, sia stato utilizzato direttamente rame primario (quindi mai utilizzato) o una procedura di riciclo; esiste quindi la possibilità di
risparmiare risorse ed energia allo stesso tempo. Il principale motivo per cui abbiamo questa opportunità è dovuto al fatto che oggi sono disponibili tecniche e procedimenti di
elettroraffinazione che rimuovono le impurità, sia nobili che di base, indifferentemente dal minerale di nuova estrazione o dal rottame.
Facendo queste considerazioni potrebbe sembrare che il tasso di riciclo del metallo rosso nella ragione di circa il 40% rappresenti un quantitativo piuttosto modesto (il tasso di
riciclo indica l’ammontare di materia prima trattata rispetto al totale prodotto nell’anno), ma dobbiamo considerare che, a causa dello sviluppo economico degli ultimi
trent’anni, la quantità di rame oggetto di riciclo dai materiali di scarto è più bassa del volume di metallo effettivamente consumato; senza contare il fatto che l’impiego di rame
avviene principalmente nella produzione di beni durevoli per utilizzo industriale, che verranno nuovamente immessi nel ciclo solamente dopo anni di sfruttamento. Se
consideriamo che i prodotti che contengono rame hanno una vita media di 33 anni, attualmente siamo in grado di affermare che, rispetto all’anno di produzione, più dell’80%
del rame è oggi oggetto di riciclo. Inoltre, analizzando l’andamento del riciclo nel passato, possiamo affermare anche che questo aumenta in periodi di alte quotazioni, cioè
quando lo sviluppo e l’applicazione di nuove (e costose) tecnologie di recupero si rivelano remunerativi.
Il processo di riciclo attiva due diversi circuiti commerciali a seconda che il rame provenga da lavorazioni del metallo stesso (cascame) o dalla dismissione di impianti: in
questo caso il circuito è decisamente più complesso, poiché inizia dal piccolo raccoglitore per arrivare all’industria di riciclo. Il rottame derivante dalle dismissioni rappresenta
circa il 65% del totale; le industrie maggiormente coinvolte risultano essere quelle del settore energetico, sia quelle che si occupano di trasferimento di energia (elettrica) sia
quelle utilizzatrici di impianti elettrici. Il circuito che riguarda gli scarti di produzione vede, invece, quasi sempre un collegamento diretto tra l’impresa che scarta e quella che si
occupa della rifusione, ma non mancano casi in cui il riciclo avviene internamente, con notevoli vantaggi economici. I rottami vengono quindi distinti in due categorie: quelli
passibili di rifusione diretta, assimilabili al rame raffinato, e quelli che per arrivare alla raffinazione impiegano un lasso di tempo maggiore. A causa del tempo necessario per
percorrere il circuito, gli scarti sono piuttosto soggetti all’andamento delle quotazioni, le quali, peraltro, differiscono a seconda del tipo di rottame: il cascame ha maggior
valore, mentre il metallo rosso proveniente dalle dismissioni è meno pregiato. È da rilevare che, comunque, il riciclo instaura una sorta di spirale valutativa verso il basso,
poiché a ogni processo di riciclo il rame si declassa, fino ad arrivare al punto in cui deve subire un nuovo processo di raffinazione.
BA07801 Perché il rame viene riciclato in percentuale così a) Per risparmiare risorse b) Perché le tecniche di c) Perché il rame è d) Perché è in forte b
elevata, secondo l’autore del brano? ed energia elettroraffinazione praticamente aumento il suo utilizzo
riescono a rimuovere le indistruttibile industriale
impurità con la stessa
efficacia sia dal rame
primario, sia dal cascame,
sia dal rame proveniente
dalla dismissione
d’impianti
BA07802 Secondo quanto desumibile dal brano, come possono a) Sia nobili, sia di base b) Solo nobili c) Nobili nel materiale di d) Non esistono, perché a
essere le impurità del rame? estrazione e di base nel sono disponibili tecniche e
rottame procedimenti di
elettroraffinazione che le
rimuovono già dal
materiale di nuova
estrazione e quindi non
permangono nemmeno nel
rottame
BA07803 Come si misura il tasso di riciclo del rame? a) Solo dopo 33 anni b) A fatica, dato che è c) Rapportando d) Rapportando c
piuttosto modesto l’ammontare di materia l’ammontare di materia
prima trattata con il totale prima prodotta in un dato
di metallo rosso prodotto anno con il totale di
in un dato anno metallo rosso prodotto 33
anni prima
BA07804 Secondo quanto riportato nel brano, il circuito a) tratta due tipi di b) può essere molto breve c) è decisamente più d) vede sempre un b
commerciale relativo al processo di riciclo del rame rottame: quelli passibili di perché il riciclo può complesso dell’altro collegamento diretto tra
proveniente da lavorazioni del metallo stesso: rifusione diretta e quelli avvenire anche all’interno circuito commerciale l’impresa che scarta e
che per arrivare alla dell’impresa che scarta esistente, che riguarda quella che si occupa della
raffinazione impiegano un circa il 35% del totale rifusione
lasso di tempo maggiore,
assimilabili al rame
raffinato
BA07805 Rispetto al totale del riciclo, a quanto ammonta, a) 1/6 b) 1/3 c) 2/5 d) 2/3 d
approssimativamente, il rame derivante dalle
dismissioni?
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Tutta la mia infanzia, quando mi torna in mente, mi appare come una grande calma ai margini di quella vasta inquietudine che doveva essere la mia vita intera. Penso a certe
circostanze, troppo minute per raccontartele, cui allora non feci caso, ma nelle quali ora distinguo i primi fremiti premonitori (fremiti della carne e fremiti del cuore), simili al
soffio divino di cui parlano le Scritture. Vi sono momenti della nostra esistenza nei quali noi siamo, in modo inspiegabile e quasi agghiacciante, ciò che più tardi diventeremo.
Mi sembra, amica mia, di aver cambiato così poco! L’odore di pioggia che mi raggiunge da una finestra aperta, un bosco di pioppi nella bruma, una musica di Cimarosa […];
meno, anzi: basta una particolare qualità di silenzio che non trovo se non a Woroino, ed ecco annullarsi tutti i pensieri, gli avvenimenti e i dolori che mi dividono da
quell’infanzia. Potrei quasi ammettere che l’intervallo non sia durato neppure un’ora, che si tratti solamente di uno di quei momenti di semiveglia, in cui cadevo sovente a
quell’epoca, durante i quali la vita ed io non avevamo il tempo di modificarci granché. Devo soltanto chiudere gli occhi; tutto si comporta esattamente come allora; come se non
mi avesse mai lasciato, ritrovo quel ragazzetto timido, dolcissimo, che non credeva di dover essere compatito, e mi rassomiglia in tutto.
Mi contraddico, lo vedo. Tutto ciò fa pensare ai presentimenti che uno si immagina di aver avuto perché avrebbe dovuto averli. Il risultato più crudele di ciò che sono costretto a
chiamare le nostre colpe (non fosse altro che per conformarmi all’uso) è di contaminare perfino il ricordo del tempo in cui non le avevamo ancora commesse. È questo, proprio
questo a rendermi inquieto. Perché, insomma: se sbaglio non posso sapere in che senso sbaglio, e non potrò mai dire se la mia innocenza di allora sia stata inferiore a quanto
affermavo poco fa, o se io sia ora meno colpevole di quanto mi costringo a credere.
(Da: M. Yourcenar, Alexis – o il trattato della lotta vana, Feltrinelli)

BA07901 Il protagonista ricorda la sua infanzia come un periodo a) quiete, contrapposta b) inquietudine, come c) spensieratezza, d) angoscia, come tutta la a
di: all'inquietudine della vita tutta la sua vita contrapposta sua vita
intera all'inquietudine dell'intera
vita
BA07902 Secondo il protagonista, vi sono momenti della nostra a) siamo ciò che b) siamo ciò che eravamo c) siamo esattamente chi d) siamo ciò che d
vita nei quali: vorremmo essere siamo diventeremo
BA07903 Rispetto all'infanzia, al protagonista sembra di aver a) nulla, perché basta poco b) tutto, perché nulla c) poco, perché basta poco d) molto, perché nulla c
cambiato: ad annullare gli eventi e i riesce ad annullare gli ad annullare gli eventi e i riesce ad annullare gli
dolori che lo separano da eventi e i dolori che lo dolori che lo separano da eventi e i dolori che lo
essa separano da essa essa separano da essa
BA07904 L'intervallo che separa il protagonista dalla sua a) lunghissimo, come un b) breve, come un c) non precisabile, come d) incolmabile b
infanzia gli appare: momento di semiveglia momento di semiveglia un momento di semiveglia
BA07905 Qual è il risultato più crudele delle nostre colpe? a) Contaminano le nostre b) Rendono ancora più c) Fanno apparire d) Contaminano anche il d
aspettative per il futuro doloroso il presente, alla doloroso il ricordo del ricordo del periodo in cui
luce del ricordo di quando periodo in cui non le non le avevamo commesse
non le avevamo ancora avevamo commesse
commesse
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Se Maometto non va alla montagna, la montagna arriverà. In questo caso la montagna è un autentico bus inglese rosso, a due piani, partito da Bristol e giunto a Roma dopo
cinque giorni di viaggio. Ma non serve a portare i turisti a spasso nella città eterna. Il Bit-Bus, questo il suo nome, è in realtà una biblioteca itinerante e multimediale che farà la
spola tra i 12 comuni dei Castelli Romani, a sud della capitale, proponendo gratuitamente i libri e i servizi delle biblioteche municipali a chi finora non poteva accedervi o
magari era troppo pigro per farlo.
Entrando nel pullman, troviamo subito quattro PC portatili collegati a Internet ed al catalogo online del Sistema bibliotecario dei Castelli Romani, che vanta oltre 85 mila titoli.
Al piano superiore invece c'è una sala di lettura in miniatura e scaffali che possono contenere fino a mille libri. Si può leggere sul posto o prenotare un volume per via
telematica. Non importa in quale Comune si trova il libro richiesto, grazie alla rete Intranet delle biblioteche dei Castelli e al prestito interbibliotecario, il testo arriverà al
prossimo passaggio del Bit-Bus. "La biblioteca esce da se stessa per andare incontro a chi ancora non la conosce" afferma Maria Teresa Tamassia, vicepresidente del Consorzio
del sistema bibliotecario dei Castelli Romani, promotore dell'iniziativa insieme alla Provincia di Roma. Il Bit-Bus sosterà nei luoghi dove si svolgono eventi culturali, nelle
vicinanze di scuole e ospedali e nelle zone più decentrate, non sufficientemente servite dalle biblioteche.
Dal punto di vista dell'immagine l'idea non poteva essere più indovinata: un veicolo colorato, dal gusto un po' retrò, che offre un sistema tecnologicamente avanzatissimo di
catalogazione e di consultazione di libri e prodotti multimediali. È soddisfatta Paola Guerci, assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Provincia di Roma: "Vogliamo
attivare con tutti i mezzi la promozione della cultura e il Bit-Bus ci è sembrato un dispositivo molto accattivante per invitare alla lettura soprattutto i più giovani".
"Per ora sul pullman il collegamento alla Rete avviene tramite linea telefonica, ma presto potremo farlo con un ponte radio", spiega l'assistente informatico, che è uno dei 26
giovani formati e assunti a tempo indeterminato dal consorzio. È soprattutto grazie alle nuove tecnologie che questo progetto di diffusione culturale si è potuto concretizzare,
creando posti di lavoro e aprendo la strada a una serie di servizi innovativi per i cittadini. Infatti, oltre ai servizi attuali, si punta ora alla creazione di una biblioteca virtuale, con
la digitalizzazione dei volumi più antichi e preziosi non accessibili al prestito. E tramite la rete Intranet delle biblioteche si arriverà presto a mettere in connessione tutti gli
Uffici per le relazioni con il pubblico dei comuni che aderiscono al Consorzio. La montagna, insomma, è sempre più vicina.

BA08001 Quale nuovo servizio intende realizzare il consorzio a) Un secondo Bit-Bus b) Un ufficio per le c) Un corso di formazione d) La creazione di una d
del sistema bibliotecario dei Castelli Romani? relazioni con il pubblico professionale a indirizzo biblioteca virtuale
tecnico
BA08002 Secondo l’autore del brano, il Bit-Bus: a) è un esempio di b) consegna a domicilio i c) permette ai turisti di d) coniuga le funzionalità a
biblioteca itinerante libri precedentemente girare tra i Castelli di un autobus turistico a
prenotati in biblioteca Romani in pullman quelle di una biblioteca
multimediale
BA08003 Di quale dei seguenti servizi il Bit-Bus è attualmente a) Possibilità di b) Accesso al catalogo c) Collegamento internet d) Sala lettura c
sprovvisto, secondo quanto desumibile dal testo? consultazione di prodotti online del sistema tramite ponte radio
multimediali bibliotecario dei comuni
dei Castelli Romani
BA08004 Quale potrebbe essere il titolo del brano? a) La biblioteca mette le b) Turismo culturale c) Maometto e la d) La tecnologia a
ruote montagna informatica al servizio del
cittadino
BA08005 Uno dei fini principali che si propone il Consorzio del a) intensificare lo scambio b) aprire le biblioteche c) collegare il Bit-Bus alla d) avvicinare i giovani alla d
sistema bibliotecario dei Castelli Romani è: di libri tra le biblioteche comunali agli specialisti rete tramite un ponte lettura
che sostengono l'iniziativa radio
“Bit-Bus”
BA08100 Leggere attentamente il seguente brano.

Sebbene Qufu sia in fase di restauro e il tempio di Confucio sia nuovamente aperto per la prima volta dopo il 1966, il posto non ha più molto di religioso. Non ci sono
bastoncini d'incenso davanti agli altari. “Vogliamo fare di Qufu un'attrazione turistica come la Grande Muraglia”, dice una guida locale. Eppure la riabilitazione, pur parziale,
del Saggio (l'anno scorso, durante un simposio su di lui, è stato definito una delle figure gloriose della Cina) è molto di più che un espediente a fini turistici.
Per secoli l'idea di Confucio (della perfetta società simile a una piramide dove ognuno al proprio livello ha dei doveri morali nei confronti di coloro che si trovano agli altri
livelli) ha permeato la società cinese; e milioni e milioni di cinesi, anche inconsciamente, sono tuttora imbevuti dei valori tramandati dal confucianesimo, come la devozione
filiale, la benevolenza e l'obbedienza. Proprio questi sono i valori che ora, di nuovo, vengono messi in rilievo per reintrodurre un elemento di moralità in una società che ha
perso il senso dell'orientamento e della tradizione etica a causa della Rivoluzione Culturale, che ha insegnato a un'intera generazione di giovani a ribellarsi, a non rispettare i
maestri e a non ascoltare i vecchi.
Anche Hu Yaobang, “vestale” del marxismo in quanto segretario generale del Partito Comunista cinese, ha fatto appello alla “pietà filiale” di Chiang Chinkuo, presidente di
Taiwan, perché riportasse la salma del padre Chiang Kaishek nella tomba di famiglia situata nel sud della Cina e con questo desse il via ai negoziati fra comunisti e nazionalisti.
Lo stesso Partito Comunista, nell'82, ha lanciato la campagna per “i cinque accenti e le tre bellezze” (gli accenti sono sulla cortesia, la moralità, il comportamento, l'igiene e la
disciplina; le bellezze sono quella del cuore, della lingua e dell'ambiente), una lista che sembra ricavata pari pari da quella delle virtù confuciane. Il partito inoltre, proprio ora
parla di una “civiltà morale” da rilanciare in Cina e che pare qualcosa di molto simile a ciò che predicava Confucio.
(Da: La porta proibita, T. Terzani)

BA08101 Secondo il brano, come si rappresenta la società ideale a) Come il luogo della b) Come ‘5 accenti e 3 c) Come una piramide d) Come la Grande c
di Confucio? pietà filiale bellezze’ Muraglia
BA08102 Con quale obiettivo è stato restaurato Qufu? a) Per farlo diventare b) Per valorizzare le idee c) Perché è uno dei templi d) Per organizzare un a
un'attrazione turistica confuciane più maestosi della Cina simposio sul Saggio
BA08103 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) Hu Yaobang si è servito b) La devozione filiale, la c) Nell'82 sono state d) Per Confucio la a
dal brano? della morte del padre del benevolenza e riportate alla luce parte piramide sociale era
Presidente di Taiwan per l'obbedienza sono tre dei delle antiche virtù regolata da valori e doveri
promuovere i valori valori tramandati dal confuciane con la morali propri di ogni
confuciani Confucianesimo campagna ‘i cinque livello
accenti e le tre bellezze’
BA08104 Secondo il brano per quale motivo i giovani si sono a) Per rispettare gli b) Perché volevano c) Perché glielo ha d) Non si evidenzia nel c
ribellati durante la Rivoluzione Culturale? insegnamenti dei maestri e restituire la moralità in insegnato la Rivoluzione brano
dei vecchi una società che aveva stessa
perso l'orientamento
BA08105 Quale tra le seguenti alternative fa un'affermazione a) La campagna ‘i tre b) Durante la Rivoluzione c) Il tempio di Confucio e d) Chiang Kaishek era b
corretta secondo il brano? accenti e le cinque Culturale, Confucio era la Grande Muraglia sono presidente di Taiwan
bellezze’ è disegnata sulle stato squalificato due tra le principali
virtù confuciane attrazioni turistiche cinesi
BA08200 Leggere attentamente il seguente brano...

Amerigo Ormea uscì di casa alle cinque e mezzo del mattino. La giornata si annunciava piovosa. Per raggiungere il seggio elettorale dov’era scrutatore, Amerigo seguiva un
percorso di vie strette e arcuate, ricoperte ancora di vecchi selciati, lungo muri di case povere, certo fittamente abitate ma prive, in quell’alba domenicale, di qualsiasi segno di
vita. Amerigo, non pratico del quartiere, decifrava i nomi delle vie sulle piastre annerite – nomi forse di dimenticati benefattori – inclinando di lato l’ombrello e alzando il viso
allo sgrondare della pioggia. C’era l’abitudine tra i sostenitori dell’opposizione (Amerigo Ormea era iscritto a un partito di sinistra) di considerare la pioggia il giorno delle
elezioni come un buon segno. Era un modo di pensare che continuava dalle prime votazioni del dopoguerra, quando ancora si credeva che col cattivo tempo, molti elettori dei
democristiani […] non avrebbero messo il naso fuori di casa. Ma Amerigo non si faceva di queste illusioni; era ormai il 1953, e con tante elezioni che c’erano state s’era visto
che, pioggia o sole, l’organizzazione per far votare tutti funzionava sempre. Figuriamoci stavolta, che si trattava per i partiti del governo di far valere una nuova legge elettorale
(la «legge truffa» l’avevano battezzata gli altri) per cui la coalizione che avesse preso il 50% +1 dei voti avrebbe avuto i due terzi dei seggi… Amerigo, lui, aveva imparato che
in politica i cambiamenti avvengono per vie lunghe e complicate, e non c’è da aspettarseli da un giorno all’altro, come per un giro di fortuna; anche per lui, come per tanti, farsi
un’esperienza aveva voluto dire diventare un poco pessimista.
BA08201 Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal a) Secondo Ormea, in b) L’organizzazione per c) Il seggio elettorale di d) Secondo Ormea, i giri a
brano? politica i cambiamenti non far votare tutti nel 1953 Ormea si trovava nel di fortuna non esistono
avvengono da un giorno era fortemente deficitaria centro storico
all’altro
BA08202 Quale delle seguenti affermazioni NON è contenuta a) Amerigo Ormea, grazie b) All’alba di domenica, la c) Amerigo Ormea aveva d) Amerigo Ormea era a
nel brano? alle precedenti esperienze, giornata si annunciava un ombrello mentre si iscritto a un partito di
era diventato più ottimista piovosa recava al seggio elettorale sinistra
BA08203 In base a quanto esposto nel brano, la nuova legge a) dalla Democrazia b) dai partiti di governo c) dai partiti d) dal movimento c
elettorale del 1953 era stata battezzata “legge truffa”: Cristiana dell’opposizione eurocomunista
BA08204 In base a quanto esposto nel brano, dalle prime a) la pioggia il giorno delle b) molti politici non c) i sostenitori d) gli elettori c
elezioni del dopoguerra: elezioni causava una avevano smesso di credere dell’opposizione democristiani più anziani
percentuale di che solo la pioggia il consideravano la pioggia il erano soliti ammalarsi e
astensionismo al voto giorno delle elezioni giorno delle elezioni come quindi non uscire di casa
superiore al 50% avrebbe garantito loro la un buon segno in caso di pioggia
vittoria
BA08205 Quale tra i seguenti particolari NON si può a) Amerigo abita in una b) Amerigo è di carattere c) Amerigo non è d) Amerigo sa leggere b
rintracciare nel brano? zona della città diversa da mattiniero democristiano
quella dove si trova il
seggio dove è scrutatore
BA08300 Leggere attentamente il seguente brano...
Per secoli l'Europa è stata teatro di frequenti e sanguinosi conflitti. Tra il 1870 e il 1945 Francia e Germania si sono scontrate tre volte, causando terribili perdite di vite umane.
Alcuni leader europei si convinsero che l'unico modo per garantire una pace durevole tra i loro Paesi era unirli economicamente e politicamente.
Fu così che nel 1950, in un discorso ispirato da Jean Monnet, il ministro degli Esteri francese Robert Schuman propose l'integrazione delle industrie del carbone e dell'acciaio
dell'Europa occidentale. Da questa proposta scaturì, nel 1951, la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), con sei membri fondatori: Belgio, Germania occidentale,
Lussemburgo, Francia, Italia e Paesi Bassi. Il potere di prendere decisioni riguardanti l'industria del carbone e dell'acciaio di questi paesi fu conferito ad un organismo
indipendente e sopranazionale denominato "Alta Autorità", il cui primo presidente fu Jean Monnet.

BA08301 L'integrazione delle industrie del carbone e a) attribuire ai Paesi che b) favorire una pace c) garantire una pace d) far cessare i conflitti tra b
dell'acciaio dell'Europa occidentale fu voluta per: avessero aderito al durevole tra i Paesi che durevole nel mondo Francia e Germania
progetto un reciproco avessero aderito al scoppiati nel XX secolo
controllo politico progetto
BA08302 Jean Monnet era: a) il primo presidente b) il primo presidente c) il ministro degli Esteri d) il primo ministro a
dell’Alta Autorità della delle industrie del carbone francese francese
CECA e dell’acciaio
BA08303 L’Alta Autorità si configura come: a) una persona fisica, che b) un organismo c) un organismo dotato di d) un organismo libero e d
detiene la rappresentanza controllato dai singoli un direttivo franco- al di sopra dei singoli Stati
della CECA Stati tedesco
BA08304 Robert Schuman era: a) il ministro degli Esteri b) il ministro degli Esteri c) il primo presidente d) il primo presidente b
tedesco francese dell’Alta Autorità della CECA
BA08305 A cavallo tra il XIX secolo e il XX secolo, Francia e a) per conquistare la b) mediamente una volta c) per una politica di d) per conquistare b
Germania si sono scontrate: prevalenza sulle materie ogni quarto di secolo espansione territoriale l’egemonia politica in
prime, particolarmente su Europa
carbone e acciaio
BA08400 Leggere attentamente il seguente brano...

Verso la fine del diciannovesimo secolo, lo psicologo americano Wiliam James e lo psicologo danese Carl Lange rigettarono la visione tradizionale sull’origine delle emozioni
e proposero che nel momento in cui incontriamo una situazione potenzialmente pericolosa noi non sperimentiamo coscientemente la sensazione di paura fino a che non si sono
verificati alcuni cambiamenti fisiologici, principalmente derivanti da risposte del sistema nervoso autonomo, quali un aumento della pressione sanguigna, della frequenza
cardiaca e della tensione muscolare. La teoria di James-Lange è stata successivamente rivisitata prima da Stanley Schachter e, più recentemente, da Antonio Damasio. In
particolare, Damasio propone che uno stato emozionale, di paura, di rabbia o di tristezza, sia essenzialmente una storia che il cervello costruisce per spiegare le reazioni
corporee. Magda Arnold ha ulteriormente portato avanti questa linea di pensiero suggerendo che un’emozione, intesa come il manifestarsi di uno stato emotivo attraverso, ad
esempio l’espressione facciale, il rossore o il pallore, la tensione muscolare, il sudore, sia il prodotto di una valutazione inconscia del fatto che una situazione sia potenzialmente
dannosa o vantaggiosa, mentre la sensazione cosciente di paura o di gioia sia il riflesso, a livello cosciente, della valutazione inconscia. Il sentimento di paura è, quindi, la
tendenza a rispondere in una particolare maniera, non la risposta stessa. Le emozioni differirebbero l’una dall’altra perché darebbero origine a differenti tendenze ad agire.
Quindi, a differenza di quanto proposto dalla teoria di James-Lange, la teoria di Arnold non richiede che vi sia una risposta del sistema nervoso autonomo in atto per
sperimentare un’emozione. Vi è al momento un certo consenso sulla teoria della valutazione inconscia di Arnold: la valutazione inconscia, implicita, di uno stimolo viene
seguita da una particolare tendenza ad agire, quindi da specifiche risposte fisiologiche ed infine dall’esperienza cosciente di un’emozione.
BA08401 Dal brano si può dedurre che: a) vi è una teoria b) verso la fine del 1800 è c) Damasio rigetta d) la teoria secondo cui le b
psicologica di recente stato proposto che la completamente la teoria di emozioni precedono i
formulazione, secondo la esperienza cosciente di James-Lange cambiamenti fisiologici
quale la sensazione di una emozione facesse nell'essere umano è
paura deriva da una seguito a cambiamenti ancora molto accreditata,
iniziale valutazione fisiologici nell'essere nonostante siano state
cosciente della pericolosità umano apportate svariate
di una situazione modifiche nell'ultimo
secolo
BA08402 Quale delle seguenti affermazioni risulta corretta a) La spinta a mettere in b) Il dibattito sull'origine c) Il pensiero di Damasio è d) Una particolare a
secondo il brano? atto un determinato delle emozioni si è stato rielaborato da James tendenza ad agire
comportamento potrebbe sviluppato negli ultimi determina la valutazione
variare con lo stato quaranta anni implicita di uno stimolo
emozionale
BA08403 In base a quanto sostenuto nel brano: a) tra le principali b) secondo la teoria della c) tra le principali d) la teoria della c
differenze fra la teoria di valutazione inconscia di differenze fra la teoria di valutazione inconscia di
James-Lange e la teoria di Arnold, la sensazione di James-Lange e la teoria di Arnold subirà ulteriori
Arnold vi è il fatto di paura si ascrive Arnold vi è il fatto di modifiche
attribuire un diverso ruolo all'insieme di attribuire un diverso ruolo
allo stimolo comportamenti stimolo- alla attivazione del sistema
risposta nervoso autonomo
BA08404 Quale tra le affermazioni seguenti NON si può a) Secondo Magda Arnold b) Secondo Antonio c) Secondo Magda Arnold, d) Secondo James-Lange c
dedurre correttamente dal brano? una situazione pericolosa Damasio, alla base della l'emozione va intesa come le risposte del sistema
innesca nell'individuo una percezione delle emozioni manifestazione corporea nervoso autonomo
particolare tendenza ad vi sarebbe una di una sensazione di precedono la sensazione di
agire rielaborazione a livello pericolo paura
cerebrale delle modifiche
corporee causate da una
particolare situazione
BA08405 Il brano è verosimilmente tratto da: a) un articolo di b) un manuale di storia c) un manuale di d) un testo sulla b
divulgazione scientifica delle teorie psicologiche sociologia del Intelligenza Artificiale
comportamento
BA08500 Leggere attentamente il seguente brano.

Lei disse «Salta su. Sai guidare?». Avevo davanti a me una bionda mozzafiato sui ventidue anni vestita con un costume da bagno bianco immacolato, i piedi scalzi e una piccola
cavigliera attorno alla caviglia destra. Il costume da bagno era senza spalline e la scollatura profonda. Se ne stava là come una modella a galleggiare con il suo costume da
bagno in quel mare di cannella. Infatti era una modella. Occhi verdi, nata in Texas, stava tornando verso la città.
«Certo che so guidare ma non ho la patente».
«Ma sai fare no?»
«Certo, come tutti».
«Beh, io sono stanca morta, è dal Texas che guido senza dormire neanche un po', sono stata a trovare la mia famiglia da quelle parti». «Senti ragazzo,» mi disse «non immagini
quanto mi farei un po' di Benzedrine o qualcosa del genere per tenermi sveglia. Mi sa che presto ti devo passare il volante».
«Senti, ma fin dove si va?»
«Fino a dove stai pensando anche tu, credo... San Francisco».
«Wow, grande».
«Del Benzedrine dici, eh?» dissi. «Ne ho nella borsa, sono appena tornato dal Messico, ne ho a palate».
«Roba da matti!» strillò. «Cacciala fuori, ne voglio un po' subito».
«Ti fai tutta la strada in un fiato appena questa roba comincia a fare effetto. È roba messicana».
«Messicana o non messicana, dammene un po'. Subito».
«Ok.» Il volto in un ghigno cominciai a rovesciare la borsa, saltò fuori di tutto, i miei quattro stracci sporchi e strappati, cianfrusaglie di ogni tipo oltre a qualche rimasuglio di
cibo avvolto nella carta, tutto bello sparpagliato per la macchina e io che mi dannavo per cercare questi tubetti che accidenti a loro non mi riusciva proprio di trovare. Cominciai
ad andare in panico. Rovistai tutte le tasche, davanti, dietro. Niente. «Accidenti, ma dove sono finite?» Continuavo a pensare alla puzza che esalava dai miei vestiti vecchi e non
lavati, non vedevo l'ora che saltasse fuori la roba per impacchettare tutto di nuovo e non pensarci più.
(Da: Bella bionda e altre storie, J. Kerouac)

BA08501 Secondo quanto si può dedurre dal brano, per quale a) Per cercare di far colpo b) Perché ha chiesto un c) Per vendere del d) Per scappare più b
ragione il protagonista sale in macchina? sulla ragazza passaggio in auto Benzedrine nella prossima velocemente dal Messico
città
BA08502 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) Il protagonista è b) Il protagonista è c) La ragazza è infastidita d) La ragazza è contenta c
dal brano? preoccupato di aver perso contento di andare a San dall'odore dei vestiti del che il protagonista sappia
dei tubetti Francisco protagonista guidare
BA08503 Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal a) Il protagonista è b) La ragazza è infastidita c) Il protagonista è d) Il protagonista è a
brano? preoccupato per l'odore dal disordine creato dal preoccupato dalla guida a contento di poter vendere
dei suoi vestiti protagonista piedi scalzi della ragazza del Benzedrine
BA08504 Secondo il brano, il protagonista resta colpito dalla a) la sua capacità di guida b) la sua bellezza c) la sua richiesta di d) nessuna ragione in b
ragazza per: Benzedrine particolare
BA08505 Quale delle seguenti dichiarazioni è fatta dalla ragazza a) Mi piace guidare sotto b) Vivo a San Francisco c) Faccio guidare la mia d) Sono stata a trovare i d
al protagonista? l'effetto del Benzedrine auto solo a chi ha la miei genitori
messicano patente
BA08600 Leggere attentamente il seguente brano...

Fino ai primi anni Ottanta le case editrici di libri erano considerate parte di un segmento dai confini ben definiti all’interno del settore editoriale e si caratterizzavano per logiche
gestionali particolari. I due elementi in comune fra l’editoria libraria, periodica e quotidiana erano le caratteristiche del contenuto (l’informazione, sotto forma di testo e
immagini) e l’utilizzo della carta come supporto per trasferire le informazioni. I volumi delle tirature, la diversa durata del ciclo produttivo e le caratteristiche fisiche del
prodotto determinavano strutture aziendali e processi molto dissimili tra loro. La principale differenza fra i prodotti dei tre segmenti era rappresentata – oltre che dalle
caratteristiche fisiche – dalla durata del ciclo di vita dei singoli titoli, connessa alla frequenza di aggiornamento delle informazioni contenute. La necessità di sostituire il
prodotto sul punto vendita con diversa frequenza aveva inoltre portato alla specializzazione dei canali di distribuzione: l’edicola per i titoli e le testate ad altissima rotazione, la
libreria per i prodotti di catalogo.
Il relativo isolamento delle case editrici di libri, la limitata possibilità di sfruttare sinergie fra i libri e gli altri prodotti editoriali da parte dei gruppi editoriali, la matrice culturale
omogenea degli editori, la specificità delle professionalità richieste hanno contribuito al consolidamento di regole di funzionamento tipiche, spesso poco attente alle
implicazioni economico-finanziarie delle scelte aziendali. Le strategie di molte case editrici anteponevano il raggiungimento di obiettivi sociali all’ottenimento di risultati
competitivi ed economici. Parte degli editori reputava che la natura del prodotto non consentisse alle case editrici una gestione secondo economicità, mentre altri ritenevano che
la “povertà” strutturale del settore non consentisse alle imprese grandi guadagni, ma neppure grandi perdite.
BA08601 Editoria libraria, periodica e quotidiana si a) differenti modalità di b) diverso tipo di carta c) diversa matrice d) durata del ciclo di vita d
differenziavano principalmente per: trasporto dei prodotti utilizzato culturale degli editori delle pubblicazioni
editoriali
BA08602 Dalla lettura del brano si evince che: a) le regole di b) la frequenza di c) gli obiettivi sociali di d) gli editori in genere c
funzionamento di una casa aggiornamento delle un’azienda editoriale presentavano, all’inizio
editrice libraria negli anni informazioni contenute libraria erano considerati degli anni Ottanta, una
Ottanta erano nelle varie pubblicazioni distinti da quelli matrice culturale
sostanzialmente analoghe era strettamente connessa economici e competitivi omogenea
a quelle degli editori di al ciclo di vita dei titoli
periodici “mainstream”
BA08603 Quale dei seguenti potrebbe essere un titolo adeguato a) Il settore editoriale: b) Edicole e librerie: c) I diversi utilizzi della d) La gestione del settore a
del brano? un’analisi economica differenze tra due canali carta editoriale in Italia negli
distributivi del prodotto anni Ottanta
editoriale
BA08604 In base a quanto riportato nel brano, quale dei seguenti a) La limitata possibilità b) L’utilizzo della carta c) L’enfasi sul d) La “povertà” b
NON è uno dei motivi che hanno contribuito a mettere di sfruttare sinergie fra i come supporto per raggiungimento di strutturale del settore
in secondo piano l’ottenimento di risultati competitivi libri e gli altri prodotti trasferire le informazioni obiettivi sociali
ed economici da parte della case editrici di libri? editoriali
BA08605 Relativamente al brano vi è coincidenza di significato a) "settore editoriale; b) "editoria periodica; c) "ciclo produttivo; ciclo d) "libro; prodotto a
tra le espressioni: editoria" editoria libraria" di vita" editoriale"
BA08700 Leggere attentamente il seguente brano.

Hillary Clinton ha deciso. La senatrice democratica, moglie dell'ex presidente Bill Clinton, si candiderà alle elezioni presidenziali Usa del 2008. «Ci sono anch'io e voglio
vincere», ha spiegato in un video diffuso dal suo sito internet. «Dopo sei anni di fallimenti dell'amministrazione Bush, solo un nuovo presidente può riguadagnare la posizione
dell'America come leader rispettato nel mondo» ha detto la senatrice democratica. La senatrice ha annunciato la formazione di un comitato esplorativo, in modo da poter
raccogliere fondi elettorali e aprire uffici negli Stati-chiave delle elezioni 2008. «Come senatore trascorrerò i prossimi due anni a fare tutto ciò che posso per limitare i danni che
George Bush può fare. Ma solo un nuovo presidente potrà smontare gli errori di Bush e riportare speranza e ottimismo». Seduta su un divano a fiori la Clinton nel video ha
esortato gli americani a unirsi alla sua campagna «per una conversazione sul futuro del nostro Paese». La scelta del giorno dell'annuncio non appare del tutto casuale, perchè il
20 gennaio 2009 il successore di Bush presterà giuramento al Campidoglio assumendo ufficialmente la carica di presidente. La decisione di sciogliere le riserve proprio oggi
cade, quindi, a due anni esatti dall'insediamento del nuovo capo della Casa Bianca. Hillary Clinton, 59 anni, dovrà vedersela con Barack Obama: la sfida tra i due deciderà
l'investitura dei democratici. Lo scontro sarà tra la prima donna e il primo afroamericano che hanno serie possibilità di sedersi alla Casa Bianca. Gli altri aspiranti sono l'ex
candidato alla vicepresidenza nel 2004, John Edwards, l'ex governatore dell'Iowa Tom Vilsack, il deputato dell'Ohio Dennis Kucinich e il senatore del Connecticut Chris Dodd.
Tuttavia Obama, senatore democratico dell'Illinois, ha commentato con grande fairplay la decisione di Hillary Clinton di candidarsi alla Casa Bianca nel 2008. «La senatrice
Clinton è una buona amica e una collega che rispetto molto», ha dichiarato.
(Da: Repubblica On-line)

BA08701 Dove si trovava Hillary Clinton quando in un video ha a) In un momento di b) Al proprio comitato c) In uno degli Stati-chiave d) Su un divano a fiori d
annunciato la sua candidatura alla Casa Bianca? pausa dei lavori del Senato esplorativo delle elezioni 2008
BA08702 Quanti anni dovrebbe durare complessivamente la a) Fino al 20 gennaio 2008 b) 6 anni c) 8 anni d) Dal 2004 al 20 gennaio c
presidenza di Bush? 2009
BA08703 Da quanto si può dedurre dal brano, alle elezioni a) Hillary Clinton e b) nessuna delle altre c) HIllary Clinton, Barack d) il candidato investito b
presidenziali USA del 2008, la sfida sarà tra: Barack Obama risposte è corretta Obama, John Edwards, dai democratici e il
Tom Vilsack, Dennis candidato repubblicano
Kucinich e Chris Dodd
BA08704 Quale tra le seguenti alternative è corretta? a) Anche Obama valuta i 6 b) La Casa Bianca è al c) Obama è sicuro di d) Hillary Clinton d
anni di amministrazione Campidoglio prevalere sulla Clinton potrebbe non essere la
Bush un fallimento prima donna candidata a
sedersi alla Casa Bianca
BA08705 Chi sarà probabilmente il principale competitor a) John Edwards b) Barack Obama c) Chris Dodd d) Dennis Kucinich b
democratico di Hillary Clinton?
BA08800 Leggere attentamente il seguente brano.

Il costo è alto (50 miliardi di euro) e il progetto ambizioso ma, con il petrolio alle stelle, sembra l’unica prospettiva di una via d’uscita. Un’immensa distesa di pannelli solari nel
deserto del Sahara produrrà un giorno abbastanza energia da illuminare tutta l’Europa. Ne è convinto Arnulf Jaeger-Walden dell’Istituto per l’Energia della Commissione
Europea: «Basterà catturare lo 0,3% dell’energia solare che scalda il deserto del Sahara per sopperire ai nostri bisogni energetici». Il progetto è stato presentato in questi giorni
all’Euroscience Open Forum a Barcellona. Una nuova rete di trasmissione a corrente continua permetterà di portare l’elettricità in posti lontani senza correre il rischio di perdite
d’energia. La nuova centrale dovrebbe sorgere in un’area poco più piccola del Galles e mettere a tacere quelli che sostengono che l’energia solare non sarà mai affidabile perché
il tempo è imprevedibile. Il piano ha già ottenuto l’approvazione convinta del presidente francese Nicolas Sarkozy e del premier britannico Gordon Brown. I ricercatori
sostengono che i pannelli solari nel Sahara saranno più efficaci perché in quella zona la luce solare è più intensa e, quindi, sarà possibile produrre tre volte più energia che in
una centrale simile costruita nel nord Europa. Jaeger-Walden è anche convinto che, oltre al vantaggio ecologico, ci sarà un risparmio per i cittadini. «I consumatori pagheranno
meno di quanto facciano ora» ha detto al quotidiano britannico «Guardian». L’impegno più oneroso sarà costruire una nuova rete di trasmissione con i Paesi del Mediterraneo
perché quella attuale non sarebbe in grado di sostenere la quantità di energia in arrivo dell’Africa del nord. I primi risultati si dovrebbero vedere nel 2050 quando la
megacentrale dovrebbe già essere in grado di rendere autonomo un Paese come la Gran Bretagna.

(Da: Monica Ricci Sargentini, «Corriere della Sera»)

BA08801 Secondo il progetto di Jaeger-Walden l'energia a) a fornire l'energia b) a soddisfare lo 0,3% del c) a illuminare tutta d) a fornire l'energia c
prodotta da una distesa di pannelli solari collocati nel necessaria alla città di nostro fabbisogno l'Europa necessaria ai Paesi del
deserto del Sahara sarà sufficiente: Barcellona energetico Mediterraneo e dell'Africa
del Nord
BA08802 L'elettricità verrà portata in luoghi lontani, senza il a) una nuova centrale b) una rete di trasmissione c) una rete di trasmissione d) la presenza capillare di b
rischio di perdite di energia, attraverso: a corrente continua ecologica pannelli solari
BA08803 L'imprevedibilità del tempo porta alcuni a sostenere a) i pannelli solari saranno b) l'energia solare non c) la nuova centrale non d) non ci sarà alcun b
che: del tutto inefficaci sarà mai affidabile verrà costruita secondo i vantaggio ecologico
tempi prestabiliti
BA08804 La scelta del Sahara come luogo di costruzione della a) alla vicinanza all'Africa b) alla maggiore intensità c) alla vicinanza al d) alla presenza di b
megacentrale a energia solare è dovuta: del Nord della luce solare in quella Mediterraneo un'ottima rete di
zona trasmissione
BA08805 Tra i vantaggi che, secondo Jaeger-Walden, l'utilizzo a) l'impegno di costruire b) un risparmio per i c) il rifornimento di d) la possibilità di rendere b
dell'energia solare comporterà c'è: una nuova rete di cittadini energia a basso costo per i autonoma la Gran
trasmissione paesi del Mediterraneo Bretagna
BA08900 Leggere attentamente il seguente brano...

La clava, arma da guerra e da caccia, che si può usare nello scontro diretto oppure come arma dal lancio, e come tale – al pari del martello e dell’ascia – conosce molte varianti,
ha una doppia valenza, funzionale e simbolica. Da un lato, come arma dalla struttura molto semplice (un bastone asimmetrico), appartiene al mondo della semplicità e
dell’arcaicità ed è attributo di soggetti sentiti come tanto forti (dato il suo peso) quanto violenti e primitivi, e a quest’accezione si avvicina la clava di Ercole. Dall’altro però, in
quanto arma da lancio, è assimilata a tutte quelle che colpiscono con efficacia e violenza da lontano, è arma iranica e – dal momento che chi la usa deve saper colpire con
precisione – simbolo di perfetta conoscenza. Ma, accanto alla potenza, la clava ha un significato che la riconduce alla dimensione della sapienza. Il duplice potere di distruzione
e di rigenerazione è caratteristico anche di altre armi: la lancia, ad esempio, ch’è arma e al tempo stesso simbolo di potere (lo skeptron dei greci). La lancia di Achille poteva
ferire e risanare, ma analogo potere aveva la verga di Mosé, che poteva aprire e chiudere il mare, trasformarsi in serpente che mangiava gli altri serpenti o far scaturire l’acqua
dalla roccia. Lo stesso bastone di Tiresia, poi passato ad Esculapio e come la verga di Mosé associato al serpente, aveva il potere sapienziale di distinguere e separare. Analogo
potere ambivalente ha la clava del dio celtoibernico Dagda, le due estremità della quale servono, rispettivamente, a uccidere i nemici e a resuscitare i morti: al pari dell’Ercole
ellenico, anche Dagda è in contatto con il mondo dei morti e può estrarne degli abitatori. La clava, con Dagda come con Mosé e con Tiresia, ha un potere ambivalente e quindi
limitaneo: stabilisce i confini, distingue tra una parte e l’altra.
I due caratteri della clava sono pertanto la forza ma anche la giustizia. La vittoria sul nemico o sull’animale, ottenuta mediante la clava, è caratterizzata dal fatto definitivo dello
schiacciamento; ma la clava, nella misura in cui è dotata di duplice potere distruttivo e rigeneratore, sta in rapporto con la lancia-scettro, simbolo di dominio, e con il
discernimento.

BA08901 Secondo l'autore del brano, la clava ha delle valenze a) Simboleggia la perfetta b) Rimanda al mondo c) è attributo di soggetti d) Simboleggia il potere d
simboliche. Quale delle seguenti NON è deducibile conoscenza della semplicità primitivi temporale
dal testo?
BA08902 Secondo l'autore del brano, la lancia è simbolo: a) del potere sapienziale b) di dominio c) di forza d) di potere limitaneo b
BA08903 Alla figura del personaggio di Tiresia è associato: a) il mare b) la clava c) il bastone d) la lancia c
BA08904 Nel brano, alla clava del dio Dagda è attribuito il a) far scaturire l’acqua b) stabilire i confini c) aprire e chiudere il d) ferire e risanare b
potere di: dalla roccia mare
BA08905 Quale delle seguenti espressioni può essere sostituita a) capacità di giudizio b) fertilità c) nascita d) facoltà di decidere a
nel brano a “discernimento” senza cambiare il senso
della frase?
BA09000 Leggere attentamente il seguente brano...

Al giorno d’oggi in America si sta diffondendo l’uso dell’espressione “capitalismo flessibile” per individuare un sistema che rappresenta qualcosa di più di una variazione su un
vecchio modello. Tutta l’enfasi viene posta sulla flessibilità. Le rigidità burocratiche vengono messe sotto accusa, e lo stesso accade per i danni prodotti dalla cieca routine. Ai
lavoratori viene chiesto di comportarsi con maggiore versatilità, di essere pronti a cambiamenti con breve preavviso, di correre continuamente qualche rischio, di affidarsi meno
ai regolamenti e alle procedure formali.
L’attenzione rivolta alla flessibilità sta cambiando il significato stesso del lavoro, e anche le parole per definirlo. L’etimologia del termine inglese “career ”, per esempio,
rimanda a una “strada per carri”, e questa parola, applicata al lavoro, indicava in quale direzione un individuo doveva incanalare i propri sforzi in campo economico.
Nell’inglese del Trecento la parola “job ” indicava un “blocco” o un “pezzo”, qualcosa che poteva essere spostato da una parte o dall’altra. Oggi la flessibilità sta riportando in
auge questo significato arcaico della parola job, in quanto durante la propria vita le persone sono chiamate a svolgere “blocchi” o “pezzi” di lavoro (o di mansioni).
Il risvolto della flessibilità che genera più confusione è forse il suo impatto sul carattere dei singoli individui. Il carattere indica soprattutto i tratti permanenti della nostra
esperienza emotiva, e si esprime attraverso la fedeltà e l’impegno reciproco, o nel tentativo di raggiungere obiettivi a lungo termine. Ma com’è possibile perseguire obiettivi a
lungo termine in un’economia che ruota attorno al breve periodo? Questa è una delle sfide che il nuovo capitalismo flessibile pone al carattere degli individui.
BA09001 Il brano è di natura: a) sociologica b) psicologica c) storica d) politica a
BA09002 Dal pensiero dell’autore in merito ai termini “job” e a) nessuna delle b) “career” esprime c) entrambi i termini sono d) “job”, nel suo d
“career” si comprende che: alternative proposte è meglio il concetto di ormai obsoleti significato arcaico, è più
esatta flessibilità del nuovo attuale di “career” se
capitalismo riferito al sistema del
capitalismo flessibile
BA09003 Quale delle seguenti conclusioni NON può essere a) L’importanza di leggi e b) Una minore avversione c) Mutamenti importanti d) Svolgere diverse d
dedotta dal brano? regolamenti sta al rischio in ambito nell’organizzazione di mansioni nell’arco della
diminuendo nel sistema lavorativo può essere un fenomeni sociali possono propria vita lavorativa
capitalistico americano fattore di successo in un riflettersi anche sui non permette di fare
odierno sistema di capitalismo termini utilizzati per carriera
flessibile descriverli
BA09004 A quale delle seguenti domande il brano NON a) Qual è la principale b) Quale differenza di c) Quali sono i principali d) Quale sarà l’impatto sul d
permette di dare risposta? sfida che il capitalismo significato hanno i termini elementi di novità carattere degli individui
flessibile pone al carattere “job ” e “career ” tra introdotti dal capitalismo del nuovo capitalismo
dei singoli individui? loro? flessibile? flessibile?
BA09005 Nel brano, quale dei seguenti termini viene citato con a) Sfida b) Flessibilità c) Job d) Routine d
un’accezione negativa?
BA09100 Leggere attentamente il seguente brano.

Ciò che colpisce subito dell’Etna non è tanto l’altezza, i 3.323 metri che gli consentono di guardare dall’alto in basso tutti gli Appennini e molte vette alpine. È la vastità. Quel
sentire la “montagna” sotto i piedi già da molto lontano, andandole incontro da Catania, da Acireale, da Taormina.
L’esperienza davvero unica di visitare il vulcano e il suo territorio può essere condivisa con l’amico quadrupede fino a tutto l’anello della zona B del parco. È interdetta la zona
A, quella via via più vicina ai crateri, dove anche i bipedi devono sottoporsi a regole dettate dal buon senso prima ancora che dalle norme.
Nella terra d’origine del Cirneco dell’Etna (una bellissima razza italiana molto apprezzata dai cinofili) Fido potrà ad esempio accompagnarvi a incontrare un autentico
monumento vegetale: è l’Ilice di Carinu, il Leccio di circa 700 anni d’età che allarga ancora le sue fronde sempreverdi non lontano da Milo, con una circonferenza del tronco
che arriva a 10 metri. Fermate la vostra automobile al cancello dal quale parte la strada pedonale. A sinistra avete il mare a perdita d’occhio, a destra il versante est della
montagna. Superato il leccio alla fine di un piccolo sentiero, riprendendo la via arrivate al piano bello, di nome e di fatto, fino a lambire le colate laviche del 1950.
(Da: AAVV, In Italia con cane e gatto, Touring)

BA09101 In base a quanto riportato nel brano, quale tra le a) Dalla cima dell'Etna b) Dalla sommità c) Esistono cime d) Gli Appennini c
seguenti affermazioni è esatta? (posta a 3.323 metri sul dell'Etna sono visibili gli appartenenti alla catena comprendono cime più
livello del mare) si possono Appennini e alcune cime degli Appennini che sono alte di 3.323 metri
osservare alcune catene alpine più basse dell'Etna
montuose
BA09102 Quale tra le seguenti alternative contiene solo a) L'avvicinarsi all'Etna è b) È necessario essere in c) La vastità dell'Etna è d) Catania, Acireale e a
affermazioni che trovano riscontro nel brano? già di per sé un'esperienza cima all'Etna per apprezzabile unicamente Taormina sono situate in
emozionante apprezzarne l'altezza e la percorrendo le vie che montagna
vastità partono da Catania,
Acireale, Taormina
BA09103 Quale tra le seguenti alternative contiene solo a) È proibito recarsi sulle b) Dal fianco orientale c) Nelle loro escursioni d) Il vulcano Etna ha d
affermazioni che trovano riscontro nel brano? pendici dell'Etna con dell'Etna si può vedere il sull'Etna, gli uomini eruttato lava nel 1950, e
l'automobile. Le fronde mare. La pianta citata nel possono muoversi senza rimangono ancor oggi
dell'Ilice di Carinu si testo è più che secolare, e restrizioni di alcun genere,
tracce di quell'evento. Dal
distendono per più di dieci il suo tronco ha un raggio mentre i cani non possono versante orientale del
metri di circonferenza di circa cinque metri accedere alla zona A vulcano si può vedere il
mare
BA09104 Quale tra le seguenti affermazioni trova riscontro nel a) Il termine ‘Fido’ è qui b) L'autore del brano ha c) Il brano è rivolto a d) Il Fido di cui si parla a
testo? usato come equivalente di un cane che si chiama coloro che hanno un amico nel brano è un Cirneco
‘il vostro cane’ Fido quadrupede chiamato dell'Etna
Fido
BA09105 Il Cirneco dell'Etna: a) è una razza di cani b) è una razza di cani c) è una razza di cani d) è una razza di cani a
molto apprezzata molto apprezzata dai conosciuta soltanto agli presente soltanto in Italia
dall'autore del brano e dai cinefili appassionati
cinofili
BA09200 Leggere attentamente il seguente brano.

Per chi non conosce Berlino è difficile immaginare fino a che punto il Muro sia riuscito a dividere la città. Subito dopo il 1961, anno in cui fu eretto il Muro, il milione di
residenti della parte occidentale e i due milioni di quella orientale hanno iniziato a perdere i contatti. Nel 1989 un’intera generazione era ormai cresciuta all’ombra del Muro. La
gran parte di essa non lo ha mai attraversato, nemmeno quando il passaggio da ovest a est era accessibile. Questa generazione di giovani ha accettato il Muro come una realtà
della vita, un qualcosa di inevitabile, parte integrante del paesaggio. Era lì quando sono nati, sarebbe stato lì quando sarebbero morti. Si trattava dunque di un qualcosa di
scontato, da lasciare alla curiosità dei turisti; essi se ne sono dimenticati completamente, o, più semplicemente, hanno smesso di vederlo.

(Da: R. Damton, Diario berlinese)

BA09201 Il Muro di Berlino: a) è stato percepito dai b) ha avuto un ruolo c) ha separato Berlino dal d) ha incrinato l'identità b
Berlinesi come una difficilmente resto della Germania nazionale dei Tedeschi
presenza assurda comprensibile per chi non
conosce la città
BA09202 Nel 1989: a) l'ombra del Muro si è b) il Muro è diventato c) Berlino est si è d) il Muro aveva già d
stesa sui Berlinesi parte del paesaggio ricongiunta con Berlino segnato la vita di un'intera
ovest generazione
BA09203 Nel 1961: a) i Berlinesi dell'ovest b) sorse il Muro c) il Muro divenne d) fu aperto il passaggio b
smisero di visitare la parte un'attrazione turistica da ovest a est
est
BA09204 La generazione cresciuta tra il 1961 e il 1989: a) era convinta che il b) era orgogliosa di avere c) ha continuato a passare d) percepiva il Muro come a
Muro sarebbe esistito una simile attrazione da est a ovest una minaccia incombente
ancora a lungo turistica
BA09205 La tesi fondamentale del brano è: a) il Muro è divenuto b) chi conosce Berlino ha c) i giovani di Berlino d) un milione di residenti a
parte dell'atteggiamento sempre visto il Muro erano irritati dalla di Berlino est e due milioni
psicologico dei Berlinesi presenza del Muro di quelli di Berlino ovest
hanno perso i contatti
BA09300 Leggere attentamente il seguente brano.

Enea, nella mitologia greca e nella mitologia romana, fu l’eroe troiano figlio di Anchise e di Afrodite, dea dell'amore, sposo di Creusa e padre di Ascanio. Quando i greci
posero fine alla guerra di Troia conquistando la città, Enea riuscì a fuggire con l'aiuto di sua madre: caricandosi il vecchio padre sulle spalle e tenendo il figlioletto per mano, si
diresse verso la costa, mentre, nella confusione della fuga, smarrì Creusa.
Un lungo viaggio avventuroso condusse Enea in Tracia, a Delo, a Creta e in Sicilia, dove suo padre morì. La dea Giunone, che aveva sempre odiato Enea e voleva impedirgli di
fondare Roma, impresa a cui lo sapeva destinato, cercò di fermarlo con una violenta tempesta. Enea e i suoi compagni furono scaraventati sulla costa africana, dove li accolse
Didone, la bellissima regina di Cartagine. Innamoratasi di Enea, Didone lo implorò di rimanere e quando lui rifiutò e partì, disperata, si tolse la vita.
Dopo molti anni di vagabondaggi, Enea raggiunse l'Italia e la foce del Tevere, dove fu ricevuto in modo ospitale da Latino, re del Lazio. Si fidanzò con Lavinia, figlia di Latino,
ma prima che potesse sposarla Giunone indusse Turno, re dei rutuli e pretendente respinto di Lavinia, a dichiarare guerra a Enea e a Latino. Il conflitto finì con uno scontro
corpo a corpo in cui Turno fu ucciso da Enea, che regnò poi per molti anni sul Lazio e, sposando Lavinia, realizzò l'unione di troiani e latini che un giorno avrebbe dato origine
alla stirpe di Roma.
Il grande poema epico latino di Virgilio, l'Eneide, racconta la storia dell'avventuroso viaggio di Enea e termina con la morte di Turno.

(Da: “Enciclopedia Encarta”)

BA09301 Enea era: a) un semidio romano b) figlio di dei c) un eroe greco figlio d) figlio della dea Afrodite d
della dea dell'Amore e di Anchise
BA09302 Dopo la caduta di Troia, Enea riesce a fuggire: a) con suo padre, sua b) con la moglie Creusa e c) con il figlio e il padre d) portando sulle spalle il c
madre e il figlioletto il figlio Anchise figlio Ascanio
BA09303 Giunone scatena una violenta tempesta contro Enea a) perché lo odia e non b) perché vuole che torni c) per mettere fine al suo d) perché non ha compiuto a
fuggitivo: vuole che si compia il suo verso la Tracia viaggio con la morte i riti funebri del padre
destino di fondatore di Anchise
Roma
BA09304 Dopo il lungo viaggio avventuroso Enea: a) raggiunge Cartagine, b) raggiunge l'Italia c) viene finalmente aiutato d) sbarca in Lazio, ben d
dove sposa Didone meridionale da Giunone accolto dal re Latino
BA09305 Enea compie la missione di fondare Roma, in a) uccidendo Turno, b) realizzando l'unione del c) attraverso il d) divenendo re del Lazio c
particolare: marito di Lavinia popolo greco con i Latini matrimonio con Lavinia
da cui nasceranno gli
antenati dei fondatori
BA09400 Leggere attentamente il seguente brano...

Agli inizi della nostra era, i primi cristiani non hanno sentito immediatamente l'esigenza di costruire chiese. Riuniti in piccoli gruppi, si incontravano in case private, come a
Dura Europos, in Siria: qui è stato rinvenuto un edificio in cui soltanto il battistero si distingue per la sua disposizione monumentale, mentre non è affatto segnalato il luogo nel
quale si celebrava l'eucaristia. L'obiettivo essenziale in quest'epoca missionaria era accogliere nuovi fedeli. Già a partire dal III secolo, tuttavia, testimonianze di autori ostili ai
cristiani dimostrano l'esistenza di comunità sempre più numerose che si riuniscono in edifici di notevole ampiezza. Questa situazione è conseguenza diretta della relativa
tolleranza di cui beneficiano i cristiani in occasione della «piccola pace della Chiesa» (tra la persecuzione del 259-260 e quella di Diocleziano dopo il 300). I resti di uno di
questi edifici, di impronta già basilicale con la sua aula quadrangolare, sembrano essere stati portati alla luce a Roma, sotto l'attuale chiesa di S. Crisogono in Trastevere. Con
l'editto di Milano del 313, che proclama ufficialmente la tolleranza del cristianesimo, diventa necessario costruire, apertamente e rapidamente, edifici suscettibili di accogliere
in massa i fedeli della città, con il loro vescovo, per assistere alla celebrazione eucaristica, e i catecumeni per ascoltare la liturgia della parola che la precede. A partire dal 380,
una serie di editti imperiali porta alla proibizione dei culti pagani, e il cristianesimo diventa religione di Stato. Si moltiplicano i santuari, in stretta relazione con l'aumento del
numero dei convertiti. Si mette in opera una più serrata organizzazione dei cristiani, cominciando, nelle città, con la proliferazione delle chiese di quartiere. Il processo sarà più
lento nelle campagne, e sfocerà, nel cuore del Medioevo, nella costituzione di una perfetta rete di parrocchie. Anche la moltiplicazione dei santuari è legata al precoce sviluppo
del monachesimo, a partire dalla fine dell'Antichità. Le chiese monastiche che sorgono allora non hanno la particolare finalità di accogliere i fedeli, tranne in occasioni speciali,
ma di provvedere ai bisogni del culto della comunità religiosa. Nel Medioevo e nell'Età moderna, questi santuari monastici o conventuali si moltiplicano con la nascita di nuovi
ordini religiosi. Essi cercheranno spesso di imporre il proprio modello al clero secolare.
BA09401 In base al brano, i primi cristiani si riunivano: a) in case private b) nelle basiliche c) nelle chiese monastiche d) nei santuari monastici a
BA09402 Secondo quanto riportato nel brano, i resti che si a) appartengono a una b) anticipano c) appartengono a una d) sono privi di pianta b
trovano sotto l'attuale chiesa di S. Crisogono in chiesa di quartiere del IV l'impostazione basilicale casa privata di culto del basilicale
Trastevere a Roma: secolo d.C. degli edifici di culto IV secolo d.C.
cristiani del IV secolo d.C.
BA09403 Il periodo definito nel brano "piccola pace della a) termina con l'editto di b) è compreso tra le c) inizia con gli editti d) è compreso tra le b
Chiesa": Milano persecuzioni della metà imperiali di proibizione persecuzioni della metà
del III secolo d.C. e di del culto pagano del III secolo d.C. e di
Diocleziano Costantino
BA09404 Il Cristianesimo, secondo il brano, diventa religione di a) prima del 300 d.C. b) nel il 300 d.C. c) nel il 313 d.C. d) dopo il 380 d.C. d
Stato:
BA09405 Secondo quanto riportato nel brano, dopo l'editto di a) di nuovi ordini religiosi b) del clero regolare c) dei pellegrini d) delle masse dei fedeli e d
Milano la funzione principale degli edifici di culto del loro vescovo per la
divenne l'accoglienza: celebrazione eucaristica
BA09500 Leggere attentamente il seguente brano.

Avevano un piano se fossero mai stati coinvolti in un conflitto a fuoco: “sparpagliarsi”.


Non era una cosa elegante o sofisticata, ma era reale.
È una guerra da codardi, pensò Fernando, se al primo segno di guai mi dicono di correre a perdifiato nel folto della giungla senza fermarmi o guardarmi indietro.
“Non ci servi a niente morto, Fernando. Abbiamo già abbastanza martiri”.
Si parlava troppo di cameratismo e fratellanza perché quelle istruzioni fossero accettabili. Faceva il suo lavoro sperando di non trovarsi mai in quella situazione. Ma stava
girando tra gli accampamenti al nord, a San Martín, quando ci fu una scaramuccia. Non ci fu il tempo per pensare. Un battaglione dell'esercito si era imbattuto nella loro
squadra sulle colline ripide e ricoperte di foresta. Non c'era tattica o strategia, solo la logica di una guerra combattuta ciecamente nell'oscurità della giungla: un soldato
spaventato spara un colpo; un ribelle spaventato risponde al fuoco. Entrambi sono troppo giovani per fare altro che non sia seppellire i loro dubbi nella violenza, e
improvvisamente ecco che tutti corrono e la foresta è in fiamme.
Tutto quello che gli avevano insegnato gli venne in mente con la chiarezza dell'intuizione: “Dobbiamo attaccare il nemico solo alle nostre condizioni”.
Nessuna fazione vede l'altra.
“Sparpagliatevi”.
Nella giungla gli alberi hanno dita e mani, i rampicanti ti fanno inciampare. Uno corre perché ha la morte alle calcagna, perché l'unico modo di sfuggirle è da soli. Fernando si
aprì faticosamente un varco nella giungla per due giorni prima di trovare la strada per il sentierino lungo il crinale dove dovevano raggrupparsi. Due giorni da solo, a seguire
rivoletti d'acqua e minuscoli indizi d'ombra, che lo chiamavano prima da una parte e poi dall'altra. I suoi istinti erano urbani, fatti per calcolare percorsi di autobus e orari
d'arrivo, non per guardare il cielo in cerca di segnali.
(Da: Guerra a lume di candela, D. Alarcòn)

BA09501 Nella giungla gli alberi hanno dita e mani nel contesto a) sono spaventevoli b) danno indicazioni a chi c) sono bellissimi d) trattengono chi fugge d
del brano significa che gli alberi: fugge
BA09502 Secondo il brano, ‘sparpagliarsi’ è: a) un ordine b) un piano c) cameratismo d) codardia b
BA09503 Dove deve recarsi Fernando, secondo quanto detto nel a) Verso il fiume b) In un punto di raccolta c) In nessuna direzione d) Nel folto della giungla b
brano? precisa
BA09504 Secondo quanto si può dedurre dal brano, da chi è a) Martiri b) Codardi c) Ribelli d) Soldati regolari c
formata la squadra di Fernando?
BA09505 Secondo il brano, come si orienta Fernando nel folto a) Seguendo il proprio b) Pregando Dio c) Seguendo piccoli corsi d) Seguendo il crinale c
della foresta? istinto urbano d'acqua della collina
BA09600 Leggere attentamente il seguente brano.

Le montagne nascono, si modificano, crollano e scompaiono. È la naturale legge dei fenomeni geologici che plasmano il nostro pianeta da che è nato. Una metamorfosi che si
manifesta giorno dopo giorno con il distacco continuo dalle pareti di piccoli ciottoli che franano a valle, ma della quale i più si accorgono solo quando crolla tutto insieme un
enorme pezzo di montagna. Proprio come è successo alla guglia di Cima Undici nell’ottobre del 2007, la cui torre, alta un centinaio di metri e con un volume che è stato
valutato attorno ai 60.000 metri cubi di roccia, si è sgretolata ricoprendo la Val Fiscalina con un’immensa nube di polvere. Un evento simile aveva già attirato l’attenzione dei
mass media nel 2006, quando nel Gruppo del Gran Sasso 30.000 metri cubi di roccia si staccarono da una parete a quota 2.700.
In occasione dei grandi crolli, una delle domande più frequenti che vengono rivolte agli esperti è se questi fenomeni sono più numerosi che in passato e, in caso affermativo, se
la causa è da imputare ai cambiamenti climatici. La risposta è piuttosto complessa. Innanzitutto bisogna ricordare che le montagne sono, per loro natura, soggette a mutamenti
geologici naturali, quindi in continua evoluzione. Inoltre, anche in epoche ben lontane dal periodo di generale riscaldamento climatico che stiamo vivendo al giorno d’oggi si
sono verificati importanti crolli. E del resto i mutamenti climatici non influenzano certo le dimensioni delle frane che precipitano a valle. Tuttavia, al generale aumento delle
temperature si può ragionevolmente imputare un’accelerazione di questi fenomeni, soprattutto ad alta quota. Il caldo, infatti, rende più veloce il processo di fusione del
permafrost, lo strato di ghiaccio fossile che si trova alle quote più elevate e che funge da “collante” tra le rocce.

(Da: L. Bignami, Le Alpi nascono, vivono e crollano)

BA09601 La metamorfosi della Terra si manifesta con: a) periodici crolli b) una lenta erosione c) frane frequenti negli d) immense nubi di b
spettacolari quotidiana ultimi due secoli polvere
BA09602 La scomparsa delle montagne: a) è un naturale risultato b) è un fenomeno poco c) avviene solo nel Nord d) è un evento impossibile a
di fenomeni geologici indagato Italia
BA09603 L'interrogativo principale del brano riguarda: a) la natura delle rocce b) il ruolo dei c) la composizione del d) il risultato finale dei b
alpine cambiamenti climatici nei permafrost fenomeni geologici
crolli delle rocce
BA09604 Chi scrive sostiene che: a) il problema è troppo b) l'aumento delle c) i mutamenti climatici d) il riscaldamento d
complesso temperature aumenta il influenzano la dimensione climatico ad alta quota
numero delle frane dei crolli accelera lo sgretolamento
delle rocce
BA09605 Il permafrost: a) viene eroso insieme alle b) fondendo non può più c) essendo ghiaccio fossile d) scivola dalle guglie più b
rocce circostanti mantenere compatte le è ormai tutto consumato elevate
rocce
BA09700 Leggere attentamente il seguente brano.

Nel 1740, Charles de Brosses, magistrato e umanista in viaggio per l’Italia, definì Napoli “la capitale mondiale della musica”. Molti e validi i motivi a sostegno della sua
affermazione: inaugurato da tre anni, tanto per cominciare, il teatro di S. Carlo era già un punto di riferimento di peso internazionale oltre che il centro pulsante di una vivace
attività cittadina, animata anche dal Teatro Nuovo, dal Teatro de’ Fiorentini, di lì a poco dal Teatro del Fondo e da altre strutture diffuse nel cuore di Napoli come in una
Broadway ante litteram … Ad aggiungere lustro ad una vicenda musicale fitta di presenze leggendarie (da Pergolesi a Scarlatti, da Porpora a Paisiello, Leo, Jommelli, Durante,
Cimarosa…), ecco poi il ruolo forte esercitato nella crescita della città dai Conservatori: non uno solo, ma addirittura quattro al principio del XVIII secolo – S. Maria di Loreto,
S. Onofrio a porta Capuana, Poveri di Gesù Cristo, Pietà de’ Turchini – poi confluiti, col passare degli anni, nell’unico istituto di S. Pietro a Majella, fucina inesausta di giovani
talenti. L’astronomo Joseph Jérome de Lalande, altro visitatore illustre del Settecento, scriveva: “Qui tutta la gente canta. Ogni gesto effonde l’armonia… Per questo Napoli è la
patria della musica italiana”. Di quel passato glorioso, oggi restano vestigia eccellenti sotto il profilo non solo architettonico.
Il S. Carlo, per esempio, conserva l’antico splendore, e tra gli stucchi e gli ori di gusto borbonico continua ad accogliere sotto la gestione del soprintendente Gioacchino Lanza
Tomasi opere di tradizione e titoli nuovi.
(Da: Stefano Valanzuolo, Napolifonica, Qui Touring)

BA09701 Dal brano si evince che Scarlatti: a) fu maestro di Lanza b) fu uno dei musicisti c) incontrò Jérome de d) non era napoletano b
Tomasi napoletani più famosi Lalande al Teatro Nuovo
BA09702 In base a quanto scritto nel brano, a Napoli: a) Charles de Brosses b) nel Settecento il c) nel XVIII secolo d) esiste oggi un solo d
andò a studiare musica Conservatorio era presso esistevano solo teatri di Conservatorio
il Teatro del Fondo prosa
BA09703 L'autore del brano paragona Napoli nel Settecento a) frequentata dagli b) ricca di teatri c) sede di un festival d) abitata da molti b
all'odierna Broadway perché era: stranieri angloamericani
BA09704 Poveri di Gesù Cristo a Napoli era un: a) teatro b) ospizio per mendicanti c) Conservatorio d) eremo c
BA09705 Il S. Carlo di Napoli è stato inaugurato: a) nel 1740 b) nel XVII secolo c) nel 1737 d) da Jérome de Lalande c
BA09800 Leggere attentamente il seguente brano.

La risaia ha modellato il paesaggio e la vita quotidiana dell’Asia monsonica, favorita dalle abbondanti piogge portate dal monsone estivo e dalle disponibilità idriche dei grandi
fiumi.
Il riso richiede terreni piatti perché cresce immerso in uno strato d’acqua che bisogna far alzare di livello di mano in mano che le piante si sviluppano.
La civiltà indiana e quella cinese si reggono sulle risaie: l’intensità della coltura e l’ingegnosità dell’irrigazione hanno assicurato la vita di masse millenarie e sostengono oggi le
densità rurali più alte del globo.
La risaia offre un’immagine di una scacchiera a quadri più o meno regolari ma sempre minuscoli delimitati da arginelli per contenere gli specchi d’acqua: talvolta la pressione
demografica ha spinto ad intaccare le pendici montuose con una laboriosa opera di modellamento a terrazze (Isola di Giava e Filippine).
Per non sottrarre spazio al riso con il foraggio non si alleva bestiame se non maiali e animali da cortile perciò i lavori agricoli si devono fare a mano.
Il sistema dei vivai, lasciando libera la risaia mentre le nuove pianticelle spuntano nel vivaio, permette di inserire nel ciclo annuo una seconda coltura e, a volte, una terza nelle
zone più umide.
Ma la risicoltura non riesce ad impiegare completamente la manodopera e questo conduce ad una povertà generale, spesso aggravata dal fenomeno dell’usura sui prestiti che i
contadini, per superare il periodo critico di saldatura con il nuovo raccolto, sono necessitati a chiedere ai padroni.

(Da: P. Dagradi, C. Cencini, Compendio di geografia umana)

BA09801 Il monsone estivo favorisce la coltivazione del riso: a) alzando il livello b) aumentando le c) modellando il paesaggio d) portando piogge d
dell'acqua in cui cresce il disponibilità idriche dei dell'Asia monsonica abbondanti
riso fiumi
BA09802 La scelta d'intaccare le pendici dei monti con i a) alla pressione b) all'intensità della c) all'ingegnosità d) alla richiesta di terreni a
terrazzamenti è dovuta: demografica coltura dell'irrigazione piatti da parte della risaia
BA09803 I lavori agricoli si devono svolgere a mano a causa: a) della mancanza di b) della scomodità della c) della necessità d) dell'allevamento di a
bestiame posizione delle terrazze d'impiegare grandi masse maiali e animali da cortile
di lavoratori
BA09804 Con il sistema dei vivai si ottiene: a) una seconda e, a volte, b) una coltura c) un maggiore impiego di d) una povertà generale a
una terza coltura nel ciclo specializzata manodopera
annuo
BA09805 I contadini sono spesso costretti a chiedere prestiti ai a) la disoccupazione b) il periodo di saldatura c) il fenomeno dell'usura d) un periodo di miseria b
padroni per superare: tra un raccolto e l'altro generale
BA09900 Leggere attentamente il seguente brano.

I figli hanno condizionato la mia esistenza, da quando sono nati non ho più potuto pensare in termini individuali, sono parte di un trio inseparabile. Una volta, diversi anni fa,
volli dare la precedenza ad un amante, ma non mi riuscì e alla fine rinunciai a lui per tornare in famiglia. Questo è un argomento di cui dovremo parlare più avanti, Paula, per
ora è bene passarlo sotto silenzio. Non mi venne mai in mente che la maternità fosse opzionale, la consideravo inevitabile, come le stagioni. Seppi delle mie gravidanze prima
che fossero confermate dalla scienza, tu mi sei apparsa in sogno, come poi mi fu rivelato anche tuo fratello Nicolàs. Non ho perso questa virtù e adesso posso indovinare i figli
di mia nuora, ho sognato mio nipote Alejandro prima che i suoi genitori sospettassero di averlo generato, e so che la creatura che nascerà in primavera sarà una bambina e si
chiamerà Andrea, ma Nicolàs e Celia ancora non ci credono e stanno pensando di fare un’ecografia e stendendo una lista di nomi. Nel primo sogno avevi due anni e ti chiamavi
Paula, eri una piccina minuta, dai capelli scuri, grandi occhi neri e uno sguardo languido, come quello dei martiri nelle vetrate medioevali di certe chiese. Indossavi un cappotto
e un cappello a quadri, simili al classico vestito di Sherlok Holmes. […]
Quel periodo in cui tu eri dentro di me fu di perfetta felicità, non mi sono mai più sentita così ben accompagnata. Imparammo a comunicare in un linguaggio cifrato, seppi come
saresti stata nel corso della tua vita, ti vidi a sette, quindici e venti anni, ti vidi con i capelli lunghi e la risata allegra e anche con blue jeans e con il vestito da sposa, ma non ti
sognai mai come sei adesso, respirando attraverso un tubo nella gola, inerte e priva di coscienza.
(Da: I. Allende, Paula, Bibliotex)

BA09901 La narratrice si rivolge a sua: a) sorella b) nipote c) figlia d) madre c


BA09902 Perché la narratrice afferma che i figli hanno a) Perché dalla loro b) Perché dalla loro c) Perché dalla loro d) Perché dalla loro b
condizionato la sua esistenza? nascita non ha più potuto nascita non ha più pensato nascita non ha più avuto nascita non ha più avuto
lavorare in termini individuali una vita sociale amanti
BA09903 La narratrice afferma di essere venuta a conoscenza a) ai suoi sogni b) a una visita medica c) al test di gravidanza d) a sintomi inequivocabili a
delle sue gravidanze grazie:
BA09904 Qual è l'atteggiamento di Nicolàs e Celia nei confronti a) Scetticismo b) Fiducia c) Ironia d) Disprezzo a
delle predizioni della narratrice?
BA09905 Chi è Andrea? a) La madre della b) La nuora della c) La futura nipote della d) La figlia della c
narratrice narratrice narratrice narratrice
BA10000 Leggere attentamente il seguente brano.

Pin ora è solo nel buio, alle tane dei ragni, con vicino il mitra posato per terra. Ma non è più disperato. Ha trovato Cugino, e Cugino è il grande amico tanto cercato, quello che
s’interessa dei nidi di ragni.
Ma Cugino è come tutti gli altri grandi, con quella misteriosa voglia di donne, e ora va da sua sorella la Nera e s’abbraccia con lei sul letto sfatto.
A pensarci, sarebbe stato più bello che al Cugino non fosse venuta quell’idea, e fossero rimasti a guardare i nidi insieme ancora un po’, e poi il Cugino avesse fatto quei suoi
discorsi contro le donne, che Pin capiva benissimo e approvava. Invece Cugino è come tutti gli altri grandi, non c’è niente da fare, Pin capisce bene queste cose.
Degli spari laggiù, nella città vecchia. Chi sarà? Forse pattuglie che girano. Gli spari, a sentirli così, di notte, danno sempre un senso di paura.
Certo è stata un’imprudenza, che il Cugino per una donna sia andato da solo in quei posti da fascisti. Pin ora ha paura che caschi in mano di una pattuglia, che trovi la casa di
sua sorella piena di tedeschi e che sia preso. Ma gli starebbe bene in fondo, e Pin ne avrebbe gusto: che piacere si può provare ad andare con quella rana pelosa di sua sorella?
Ma se il Cugino fosse preso, Pin rimarrebbe solo, con quel mitra che fa paura, che non si sa come si maneggia. Pin spera che il Cugino non sia preso, lo spera con tutte le sue
forze, ma non perché il Cugino sia il Grande Amico, non lo è più, è un uomo come tutti gli altri, il Cugino, ma perché è l’ultima persona che gli resti al mondo.
Però c’è ancora molto da aspettare, prima di poter cominciare a pensare se si deve stare in pensiero. Invece ecco un’ombra che s’avvicina, è già lui.
- Come mai così presto, Cugino, già fatto tutto?
Il Cugino scuote la testa con la sua aria sconsolata:
- Sai, m’è venuto schifo e me ne sono andato senza far niente.
- Mondoboia, Cugino, schifo t’è venuto!
Pin è tutto contento. È davvero il Grande Amico, il Cugino.

(Da: I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno)

BA10001 Secondo quanto descritto nel brano, Pin si trova: a) nella città vecchia b) in montagna c) alle tane dei ragni d) in un casolare di c
campagna
BA10002 Cugino lascia solo Pin per: a) procurarsi un mitra b) andare da sua sorella la c) tendere un agguato ai d) combattere contro i b
Nera tedeschi fascisti
BA10003 Pin giudica l'idea di Cugino: a) una vigliaccheria b) una scelta da grandi c) un'azione coraggiosa d) un'imprudenza d
BA10004 Pin spera che Cugino non sia preso perché: a) Pin ha paura del mitra b) Cugino è il suo Grande c) Pin non sa come si d) Cugino è l'ultima d
Amico maneggia il mitra persona che gli resti al
mondo
BA10005 Secondo quanto narrato alla fine del brano, Cugino a) gli è venuto schifo e se b) non voleva lasciare solo c) aveva dimenticato il d) non voleva che Pin fosse a
torna presto perché: n'è andato senza far niente Pin mitra in pensiero per lui
BA10100 Leggere attentamente il seguente brano...

Nel 1894 Guglielmo Marconi conduce a Bologna i primi esperimenti che provano la possibilità della comunicazione a distanza in codice morse attraverso le onde herziane. Nel
1901 egli realizza il primo collegamento senza fili attraverso l’Atlantico. Nel 1908 si ha la prima trasmissione a distanza della voce umana che parte dalla Tour Eiffel a Parigi.
Agli inizi la radio ha un’importanza che è soprattutto civile e militare. Sarà soltanto negli anni '20 che nasceranno i programmi di trasmissione al pubblico. Era il 3 novembre
1920 quando la stazione KDKA della Westinghouse iniziò a trasmettere regolarmente. La radiodiffusione, negli USA, si rivelò presto un buon affare grazie agli introiti pubblicitari.
Per questo essa poté affermarsi ed entrare nelle abitudini quotidiane della gente. Il risultato fu un sistema di mercato. In Europa fu invece seguita un’altra strada: quella di un
monopolio pubblico sul tipo della BBC (British Broadcast Corporation), che si finanziava tramite abbonamenti.
Nella storia dei mezzi di comunicazione di massa, la radio rappresenta un vero e proprio salto evolutivo. Essa è un media del tutto nuovo rispetto a quelli precedenti, sia per
quanto riguarda il tipo di apparati che si rendono necessari, sia per il tipo di pubblici a cui dà vita. A differenza del cinema, infatti, la radio permette potenzialmente di rivolgersi
a milioni di persone in ascolto contemporaneo e di far loro sentire parole e suoni nel momento stesso in cui vengono prodotti, cosa che prima soltanto la comunicazione orale
poteva fare. È l’inizio della comunicazione in diretta.
Cambiano perciò gli stili di comunicazione ed anche il pubblico della radio cambia forma sociale, perché questo mezzo raggiunge gli ascoltatori a casa propria, dando vita ad
una enorme platea formata da persone separate le une dalle altre, che stanno da sole o sono riunite in piccoli gruppi familiari. Inoltre, fatto da non trascurare in quell’epoca, essa
“parla” anche agli analfabeti e può far arrivare i suoi suoni e le sue voci anche nelle zone più lontane e sperdute del pianeta.
Le generazioni più anziane ricordano ancora con emozione la suggestione quasi magica che si provava, quando la televisione ancora non era stata introdotta, nel cambiare la
sintonia e nel ricevere stazioni lontane, da cui provenivano, in mezzo ai ronzii, parole in lingue sconosciute e musiche esotiche.
Negli anni '60, poi, la diffusione dei transistor alimentati a pila consente la fruizione dei programmi anche fuori casa, potenziando le occasioni comunicative (notiziari, sport,
musica) dello strumento.
Dagli anni '80, infine, la liberalizzazione delle frequenze porta alla nascita delle radio private e al moltiplicarsi delle emittenti e delle offerte di programmi.

BA10101 La nascita della radio: a) è opera della b) si colloca negli anni c) è resa possibile da studi d) è avvenuta a Bologna c
Westinghouse Venti del XX secolo di Guglielmo Marconi
BA10102 La diffusione del mezzo di comunicazione “radio”: a) è una logica b) segna l'inizio della c) è parallela allo sviluppo d) annulla la differenza b
conseguenza dello comunicazione in diretta del cinema esistente tra nuovi media e
sviluppo degli altri mezzi la comunicazione orale
di comunicazione
BA10103 Quale delle seguenti affermazioni NON è ricavabile a) La radio può b) Nel XX secolo, la c) L'ascolto della radio d) L'utilizzo dei transistor c
dal testo? raggiungere anche un radiodiffusione si favorisce la socializzazione permette la fruizione della
pubblico anafabeta finanziava anche tramite radio anche fuori dalle
abbonamenti mura domestiche
BA10104 Dal punto di vista della comunicazione, l'invenzione a) rappresenta un salto b) dà vita alle prime forme c) aiutò a combattere d) è contemporanea a a
della radio: evolutivo di monopolio pubblico l'analfabetismo quella della televisione
BA10105 Quale potrebbe essere il titolo del brano? a) La diffusione del b) Guglielmo Marconi: c) La nascita delle prime d) L'era della radio d
cinema, della radio e della l'inventore della radio stazioni radiofoniche
televisione
BA10200 Leggere attentamente il seguente brano.

De Luca alzò la testa alla riga nera dello scalone che si avvicinava dall’alto e vide la striscia sottile e gialla della luce che filtrava sotto alla porta. Fece appena in tempo a
scorgere la macchia più scura che interrompeva la striscia all’altezza del pavimento e saliva verso l’alto, netta come la sagoma di un uomo in controluce, poi vide le fiammate,
lunghe e azzurrine e le scintille sul metallo della grata, che schizzavano rosse nel buio.
Il portiere urlò e urlò anche De Luca, rannicchiato contro l’angolo dell’ascensore, schiacciato più dall’esplosione assordante degli spari che dalla paura. Infilò la mano nella
tasca del soprabito, a cercare la pistola, ma Pugliese aveva già estratto la sua e stava sparando, due, tre, quattro colpi che riempirono l’abitacolo di una pioggia di schegge di
legno e di vetro. Le detonazioni gli rimbombarono nello stomaco, togliendogli il fiato e quando l’ascensore si fermò con un sussulto, De Luca si lanciò contro le ante scardinate,
guidato dal riverbero dei vetri rotti, a tirare con le dita tra le maglie del cancello.
Qualcuno accese la luce. De Luca si trovò sul pianerottolo, le gambe piegate, le braccia aperte e la pistola in mano, smarrito e immobile come per una fotografia, identico a
Pugliese, che lo guardava. C’era una porta spalancata, sul pianerottolo, e corsero verso quella, entrando di slancio.
(Da: Carlo Lucarelli, Via delle Oche, Sellerio)

BA10201 De Luca rimane immobilizzato soprattutto a causa: a) dell'urlo del portiere b) del terrore c) delle fiammate d) dello scoppio degli spari d
BA10202 De Luca e Pugliese salendo in ascensore: a) scorgono persone in b) intravedono delle c) nel buio non d) sono bersaglio di una d
fuga fiamme dietro una porta distinguono lo scalone serie di spari
BA10203 Gli spari di Pugliese provocano: a) l'apertura della porta b) fiammate e scintille c) lo scardinamento del d) una pioggia di schegge d
dell'appartamento rosse cancello di vetro e di legno
BA10204 Dopo gli spari, i due protagonisti sono: a) terrorizzati b) sconcertati c) aggressivi d) depressi b
BA10205 De Luca, sul pianerottolo, è simile a: a) un uomo che sta per b) una persona in posa c) un uomo che perde d) una persona indecisa b
fuggire davanti al fotografo l'equilibrio
BA10300 Leggere attentamente il seguente brano.

“Buck non era un cane casalingo e tanto meno un cane da gabbia o da canile. I ragazzi del giudice lo portavano con loro quando andavano a caccia e a tuffarsi nella grande
vasca di cemento e le due ragazze, Mollie e Alice, si facevano scortare da lui nelle lunghe passeggiate al mattino presto e al tramonto. Nelle fredde serate invernali teneva
compagnia al padrone in biblioteca, comodamente sdraiato ai suoi piedi davanti al fuoco che scoppiettava nel caminetto. Talvolta i nipotini del giudice gli montavano a
cavalcioni sul dorso come se fosse stato un cavallo, e giocavano con lui nei prati, rotolandosi nell’erba tenera e folta. Buck vigilava su di loro quando, nelle infantili
scorribande, si spingevano fino all’abbeveratoio delle scuderie e anche più lontano, oltre i recinti dei cavalli e i campi di fragole. Trottava via con il suo atteggiamento regale,
senza degnare di un’occhiata i terrier, e ignorava del tutto anche Toots e Ysabel, quasi non esistessero; era il re e come tale dominava su tutti gli esseri che nella grande tenuta
del giudice Miller strisciavano, volavano, camminavano, persone comprese.
Suo padre, un enorme Sanbernardo di nome Elmo, era stato il compagno devoto e inseparabile del giudice e ora pareva proprio che Buck fosse destinato a calcare le orme
paterne. Non era però grosso come il suo genitore: pesava appena sessantotto chili, poiché aveva ereditato in parte la linea elegante della madre, una cagna di pastore scozzese
che si chiamava Step. Tuttavia il suo era pur sempre un peso rispettabile e, unito a quell’aria di gran dignità che gli derivava dalla vita comoda e dalla considerazione di tutti, gli
consentiva di assumere il suo consueto fare di sovrano. Aveva sempre vissuto, fin da cucciolo, come un ricco aristocratico un po’ annoiato di tutto e in ogni occasione si
mostrava molto orgoglioso e anche un po’ egocentrico, come spesso divengono i signorotti di campagna a causa della vita isolata che conducono.
Tutto ciò, beninteso, senza mai scendere al livello di un viziato cane domestico, abituato alle coccole dei padroni e impigrito dagli agi. La vita e i divertimenti all’aria aperta,
come la caccia e le corse sfrenate, avevano reso i suoi muscoli forti e sodi, impedendo la formazione di grasso superfluo e, come per tutti i cani, la confidenza con l’acqua e
l’abitudine di tuffarsi ogni mattina nella grande vasca contribuivano a tonificarlo e a mantenerlo in perfetta salute.”

(Da: J. London, Il richiamo della foresta)


BA10301 Secondo quanto scritto da Jack London, Buck a) a caccia, nelle b) nelle passeggiate c) durante le battute di d) quando si divertivano a a
accompagnava i figli del giudice: passeggiate e quando si pomeridiane caccia nella tenuta nuotare nella grande
tuffavano nella grande vasca
vasca
BA10302 Secondo quanto scritto da Jack London, nelle sere a) teneva compagnia al b) dormiva comodamente c) giocava coi nipotini del d) stava sdraiato sulla sua a
invernali Buck: giudice, sdraiato ai suoi in biblioteca giudice davanti al poltrona preferita accanto
piedi davanti al camino caminetto al camino
BA10303 Secondo quanto scritto da Jack London, Buck verso i a) protettivo e distaccato b) tollerante e annoiato c) protettivo e paziente d) sdegnoso e irritato c
bambini era:
BA10304 Secondo quanto scritto da Jack London, Buck era a) di un san bernardo e di b) del pastore scozzese che c) di un enorme d) di una coppia di cani c
figlio: una cagna che viveva nella era stato compagno devoto sanbernardo e di una san bernardo
tenuta del giudice femmina di pastore
scozzese
BA10305 Secondo quanto scritto da Jack London, Buck aveva a) per l'allenamento a cui b) grazie alla vita e ai c) perché era un cane da d) perché giocava b
muscoli forti e sodi: veniva sottoposto dal divertimenti all'aria caccia instancabilmente coi
giudice aperta ragazzi
BA10400 Leggere attentamente il seguente brano.

Attraversai il confine verso l’alba. Mentre infilavo la strada principale, la Revolucion, Tijuana cominciava a risvegliarsi. Frotte di bambini si rivoltavano nell’immondizia per
rimediare la colazione, mentre i venditori di taco rimescolavano le pentole colme di carnaccia. Marinai e marines, terminata la notte brava, venivano cacciati fuori dai bordelli. I
furbi si avviavano barcollando verso le rivendite di penicillina della Calle Colon; gli stupidi andavano verso est, verso il Blu Fox e il Chicago Club, per assistere ai primi show
del mattino. Fuori dai locali a buon mercato erano già allineate le auto dei turisti. I Rurales, a bordo di Chevy d’anteguerra, volteggiavano come avvoltoi. Le uniformi nere
conferivano loro un’aria da nazisti. Mi guardavo attorno alla ricerca della Ford di Lee. Avevo preso in considerazione la possibilità di chiedere aiuto al posto di confine o alla
caserma dei Rurales, ma avevo rinunciato, dato che il mio socio era sospeso dal servizio e armato illegalmente. Decisi quindi di ricorrere ai compatrioti e frugando nei ricordi
delle mie escursioni da liceale mi diressi verso la periferia della città, dove doveva trovarsi il Divisidero Hotel. In cima a una collina, quella mostruosità rosa art decò dominava
la distesa di tetti di lamiera dei tuguri della città. Con tono perentorio convinsi il commesso a dirmi che il «gruppo di Loew» si trovava nella suite 462. Mi recai
nell’appartamento a piano terra e giunto davanti alla porta udii un clamore di voci concitate. Aprii la porta e vidi Loew, Vogel e Koenig sdraiati in poltrona, ciascuno con in
mano una copia dell’«Herald» ovviamente fresco di stampa. Fra i compari cadde il silenzio.
(Da: Hellroy, Dalia Nera, Mondadori)

BA10401 Per quale motivo il protagonista non chiede a) Perché i Rurales b) Perché era stato sospeso c) Perché non aveva d) Perché il suo socio era d
informazioni alla caserma dei Rurales? avevano un'aria da nazisti dal servizio denunciato la sua arma al armato illegalmente
momento dell'ingresso nel
Paese
BA10402 Cosa accade quando il protagonista entra nella suite a) Loew, Vogel e Koenig b) I tre gridano in c) I tre smettono di d) Loew, Vogel e Koenig c
dell'albergo dove si trovano altre tre persone? iniziano a leggere l'Herald maniera concitata parlare smettono di parlare e di
fresco di stampa leggere la copia
dell'Herald che si trovava
nella suite 462
BA10403 Che cosa spinge il protagonista ad andare verso il a) Il fatto di non aver b) I suoi ricordi di c) Un lontano ricordo che d) L'indicazione quasi b
Divisidero Hotel? potuto chiedere aiuto al precedenti gite gli viene confermato estorta al commesso
posto di confine quando, dall'alto di una
collina, rivede l'hotel in
cima a una collina
BA10404 Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal a) La colazione dei b) Il protagonista giunge a c) Nel lato est di Tijuana d) Lee era nella suite 462 b
testo? bambini di Tijuana era Tijuana dopo l'alba non si vende penicillina
costituita da carnaccia
BA10405 Il protagonista del brano: a) è debole con i forti e b) non è di Tijuana c) ritiene che dopo una d) ha appuntamento con il c
forte con i deboli, come notte passata in un gruppo di Loew a Tijuana
dimostrato dal diverso bordello sia opportuno
atteggiamento tenuto con i acquistare penicillina
Rurales e con il commesso
del Divisidero Hotel
BA10500 Leggere attentamente il seguente brano.

Giaceva su qualcosa che dava l’idea di un giaciglio da campo, salvo che era sollevato ad una certa altezza dal suolo e che egli vi era fissato in modo che qualsiasi movimento gli
fosse impossibile. Gli pioveva dritta sulla faccia una luce che sembrava ancora più intensa del solito. O’Brien era in piedi accanto a lui e lo scrutava attentamente: dall’altro lato
c’era un uomo in camice bianco, che stringeva fra le mani una siringa ipodermica.
Anche quando aveva ormai gli occhi aperti, solo lentamente riuscì a distinguere i contorni di ciò che lo circondava. Aveva l’impressione di essere risalito a nuoto in quella
stanza, provenendo da un mondo tutto diverso, una specie di sottostante mondo sottomarino. Non sapeva assolutamente da quanto tempo si trovasse lì. Dal momento in cui
l’avevano arrestato, non aveva visto né luce, né buio. I suoi ricordi, inoltre, erano discontinui. Vi erano stati momenti in cui la coscienza di sé, perfino quella particolare
autocoscienza che si conserva durante il sonno, si era annullata del tutto, per poi riapparire dopo una parentesi di vuoto. Ma non c’era modo di sapere se questi intervalli fossero
durati giorni, settimane o pochi secondi.
Dopo quel primo colpo era cominciato l’incubo. In seguito avrebbe compreso che quanto era accaduto dopo non era che un interrogatorio preliminare, di routine, al quale erano
sottoposti tutti i detenuti. Prevedeva una vasta gamma di crimini, dallo spionaggio al sabotaggio e via di seguito, che tutti dovevano confessare come altrettanti dati di fatto. E
tuttavia, se la confessione era una formalità, la tortura era vera. Non riusciva neanche a ricordare quante volte era stato percosso e per quanto tempo. Ogni volta c’erano sempre
cinque o sei uomini che si accanivano su di lui. A volte si trattava di pugni, a volte di manganellate, a volte di colpi vibrati con bastoni di ferro, altre volte ancora calci. Talvolta
rotolava sul pavimento inerme come un animale, contorcendosi in un continuo e inutile sforzo di scansare i calci, col solo risultato di riceverne ancora di più, sulle costole, nel
ventre, sui gomiti, negli stinchi, all’inguine, sui testicoli, sull’osso sacro. In certi casi il pestaggio durava così a lungo da indurlo a pensare che la cosa crudele, malvagia e
imperdonabile non fosse tanto il fatto che le guardie eccedessero nell’infierire sulla sua persona, ma che fosse lui a non riuscire a imporsi di svenire. Altre volte il suo sistema
nervoso lo tradiva a tal punto, che cominciava a implorare pietà prima ancora che cominciassero a colpirlo, e la sola vista di un pugno chiuso che stava per partire bastava a
fargli confessare colpe reali o immaginarie.
(Da: G. Orwell, 1984, Oscar Mondadori)

BA10501 Secondo quanto descritto nel brano, il protagonista si a) su una branda sollevata b) incatenato a un tavolo c) fissato a un giaciglio d) su un normale giaciglio c
trova: da terra operatorio sollevato da terra da campo
BA10502 Il protagonista si trova in quel luogo da: a) un tempo che non riesce b) poche ore, anche se gli c) una settimana d) un mese, anche se gli a
a determinare sembra di esserci da più sembra di esserci da meno
tempo tempo
BA10503 Le torture a cui è stato sottoposto il protagonista, a) riservate ai criminali b) applicate a tutti i c) riservate a lui solo d) riservate alle spie e ai b
sono: politici prigionieri sabotatori
BA10504 Il protagonista, sotto tortura: a) non confessa nulla b) confessa qualsiasi colpa, c) confessa solo le colpe d) confessa tutte le colpe a b
reale o immaginaria meno gravi a suo carico suo carico
BA10505 I pestaggi particolarmente lunghi, portavano il a) di tentare l'evasione b) che le guardie c) che avrebbe voluto d) che, contrariamente c
protagonista a pensare: infierivano su di lui in imporsi di svenire alla sua volontà, sarebbe
modo eccessivo svenuto
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“Con ‘coniglio’ si intende quello europeo, Oryctolagus cuniculus, appartenente alla famiglia dei Lagomorfi e non dei Roditori, come si pensa comunemente. I vari tipi, nano,
gigante, ariete, angora, rex, testa di leone e molti altri – ne sono stati contati quasi 60 – sono delle razze, selezionate artificialmente, ma tutti, compresi quelli “da carne”, fanno
parte della stessa specie. E tutti possono essere ottimi animali da compagnia: la taglia infatti non è rilevante. Non si può sapere quanti conigli domestici ci siano nel nostro
paese: non esiste un'anagrafe e le cifre basate sugli alimenti confezionati venduti come adatti per questi animali non sono valide, perché i bravi padroni non li comprano. Le
uniche stime disponibili sono quelle che affermano che il coniglio è al terzo posto, tra gli animali d’affezione, dopo gatto e cane. Purtroppo i motivi per i quali la maggior parte
delle persone prende un coniglio sono sbagliati. Spesso è una scelta di ripiego: scartati il cane, perché troppo impegnativo, e il gatto, perché fa danni, si passa al coniglio,
considerato facile da tenere e senza esigenze mediche ed esistenziali. Invece è un animale sensibile, intelligente, vivace, affettuoso e con una sua personalità, diversa da
individuo a individuo. Andando sul pratico, tutto ciò significa che non può vivere sempre in gabbia, che è delicato, che ha bisogno di relazioni affettive, di gioco, di
alimentazione specifica e di cure veterinarie qualificate. Inoltre, i padroni devono dedicargli tempo e attenzione per insegnargli molte cose: dall’usare la cassettina igienica al
relazionarsi con tutta la famiglia. Questo perché è un animale sociale, cioè in natura vive in gruppo, in una colonia, ed è raccomandabile non lasciarlo sempre solo. Chi pensa di
avere poco tempo da dedicargli è meglio che ne adotti due, magari prendendoli da cuccioli. Ma si può anche adottare un adulto – o due adulti, ma che siano già amici –
scegliendolo tra i tanti abbandonati e reperibili presso le associazioni zoofile.”

(Focus, Febbraio 2008)

BA10601 Secondo quanto scritto nel brano, il coniglio europeo: a) a seconda del tipo e b) appartiene alla famiglia c) appartiene alla famiglia d) a seconda delle c
della razza selezionata dei Roditori dei Lagomorfi dimensioni, appartiene a
artificialmente, appartiene una specie diversa
a una specie diversa
BA10602 Secondo quanto scritto nel brano, nel nostro Paese: a) si può sapere con b) si può sapere con c) il coniglio è al terzo d) il coniglio, come c
precisione quanti conigli precisione quanti conigli posto, tra gli animali animale d'affezione, è
domestici ci sono, grazie domestici ci sono, grazie d'affezione, dopo gatto e diffuso quanto il gatto e il
alla quantificazione degli alla presenza di una sorta cane cane
alimenti confezionati di anagrafe
venduti come adatti per
questi animali
BA10603 Secondo quanto scritto nel brano, il coniglio viene a) perché considerato b) nonostante abbia c) nonostante faccia danni d) perché ne esistono quasi a
scelto come animale da compagnia: "facile da tenere" particolari esigenze 60 razze
mediche
BA10604 Secondo quanto scritto nel brano, quale delle seguenti a) Può vivere sempre in b) Ha bisogno di relazioni c) Ha bisogno di d) Ha bisogno di cure a
affermazioni relative al coniglio da compagnia NON è gabbia affettive un'alimentazione specifica veterinarie qualificate
corretta?
BA10605 Secondo quanto scritto nel brano, il coniglio è un a) che non è consigliabile b) che in natura non vive c) che non soffre se d) sociale d
animale: tenere in cattività con altri in gruppo lasciato sempre solo
suoi simili
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Agnes si era innamorata degli occhiali neri quando ancora frequentava il ginnasio. Non tanto perché le proteggevano gli occhi dal sole, ma perché la facevano sentire bella e
misteriosa. Gli occhiali divennero la sua passione: come alcuni uomini hanno un armadio pieno di cravatte, come alcune donne comprano decine di anelli, Agnes aveva una
collezione di occhiali neri.
Nella vita di Laura gli occhiali neri iniziarono ad avere un ruolo importante dopo il suo aborto. In quei giorni li portava quasi ininterrottamente e diceva agli amici: “Scusate gli
occhiali, ma sono piagnucolona e non posso farmi vedere senza”. Gli occhiali neri da allora divennero per lei un segno di tristezza. Se li metteva non per nascondere il pianto,
ma per far sapere che stava piangendo. Gli occhiali divennero un surrogato delle lacrime, con il vantaggio, rispetto alle lacrime vere, di non danneggiare le palpebre, di non
fargliele diventare rosse e gonfie e in più di starle molto bene.
Se Laura si era innamorata degli occhiali neri, ancora una volta, come già tante altre, era stata ispirata dalla sorella. Ma la storia degli occhiali dimostra anche che il rapporto fra
le sorelle non può essere ridotto alla constatazione che la minore imitava la maggiore. Sì, la imitava, ma nello stesso tempo la correggeva: dava agli occhiali neri un contenuto
più profondo, un significato più grave, sicché gli occhiali neri di Agnes di fronte a quelli di Laura erano, per così dire, costretti ad arrossire per la loro frivolezza. Ogni volta che
Laura compariva con gli occhiali neri, voleva dire che stava soffrendo, e Agnes aveva la sensazione che per delicatezza e per modestia avrebbe dovuto togliersi i propri.
La storia degli occhiali rivela un’altra cosa ancora: Agnes vi appare come la favorita dal destino e Laura come la non amata dal destino. Entrambe le sorelle ritenevano di non
essere uguali di fronte alla fortuna e Agnes ne soffriva ancor più di Laura. “Ho una sorellina che è innamorata di me e nella vita è scalognata” diceva spesso.
(Da: M. Kundera, L’immortalità, RCS)

BA10701 Laura indossa gli occhiali neri per: a) proteggere gli occhi dal b) nascondere i segni del c) far sapere che sta d) sentirsi bella e c
sole pianto piangendo misteriosa
BA10702 Gli occhiali neri per Agnes sono: a) un segno di tristezza b) la sua passione c) un surrogato delle d) un accessorio di b
lacrime bellezza
BA10703 L'uso di Laura degli occhiali neri come surrogato delle a) non danneggiare le b) nascondere la c) rendere pubblica la d) nascondere il gonfiore a
lacrime, ha il vantaggio di: palpebre sofferenza sofferenza delle palpebre
BA10704 Nell'uso degli occhiali scuri, Laura non si limita a a) utilizza una qualità b) usa gli occhiali scuri c) utilizza gli occhiali scuri d) dà all'uso degli occhiali d
imitare la sorella, ma la corregge anche, perché: migliore di lenti per il loro vero scopo per un motivo meno futile scuri un significato più
profondo
BA10705 Il diverso uso degli occhiali manifesta anche che a) è più fortunata di b) ha più gusto di Laura c) è più sfortunata di d) imita Laura a
Agnes: Laura Laura
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Più che la reazione dell'esercito russo e il "Generale Inverno", furono il tifo esantematico e la "febbre da trincea" a far sì che dei 500 mila soldati delle truppe francesi riuscirono
a tornare a casa solo in tremila.
A sconfiggere l'esercito di Napoleone Bonaparte in Russia furono i pidocchi. A sostenerlo è uno studio del «Journal of Infectious Deseases», pubblicato on line, che afferma di
aver identificato la causa delle morìe di tifo e di "febbre da trincea" che decimarono le truppe francesi in Russia.
Napoleone si mise in marcia verso la Russia nell'estate del 1812 con mezzo milione di soldati. Tuttavia, stremati da freddo e malattie, quell'inverno furono solo 25 mila ad
arrivare a Vilnius, in Lituania, e ancor meno, soltanto 3 mila, a resistere fino alla disfatta. I cadaveri dei soldati vennero seppelliti in fosse comuni e in una di esse, nel 2002,
durante dei lavori di costruzioni in un cantiere, vennero alla luce circa un migliaio di corpi di soldati al seguito di Napoleone.
Grazie al rinvenimento fortuito dei cadaveri, il gruppo di ricerca di Didier Raoult, dell'Universitè de la Mediterranèe di Marsiglia, ha studiato i resti umani delle vittime di
guerra, analizzando vestiti, ossa e soprattutto la polpa dentale estratta da 72 denti di 35 diversi soldati. Proprio dalla polpa dentale, gli scienziati hanno estratto il DNA di due
batteri, la Bartonella quintana e la Rickettsia prowazekii, all'origine di tifo esantematico e "febbre da trincea", malattia che uccise molti soldati anche durante la Prima guerra
mondiale e di recente segnalata anche in gruppi di senzatetto di alcune aree urbane.
Una volta identificati i batteri patogeni col DNA, gli scienziati hanno indicato la specie vettore del batterio: un pidocchio che, dalle analisi effettuate, sembra aver colpito
almeno il 29% dei soldati seppelliti.
Quando nell'aprile del 2002 gli scheletri dei soldati vennero alla luce a Vilnius, i ricercatori francesi affermarono che quel rinvenimento rivelava ''il più grande carnaio di soldati
napoleonici scoperto in Europa".
Si trattava di corpi sepolti congelati in posizione rannicchiata e ammassati sul fondo di una trincea scavata dalla Grande Armata francese, tanto da far ritenere che fosse stato il
freddo, il "Generale Inverno", a decimare le truppe. In un primo tempo si pensò che si trattasse di vittime delle purghe staliniane, ma i bottoni e qualche lembo di giacca
fugarono ogni dubbio sul fatto che i cadaveri appartenessero alle truppe napoleoniche.
Secondo gli storici, nel 1812 furono bruciati a Vilnius almeno 40 mila cadaveri di soldati, molti dei quali, come si è ora accertato, morti a causa di infestazioni di pidocchi.
BA10801 Quale fu, secondo l'autore del brano, la causa a) La preponderante forza b) I pidocchi c) Il freddo d) La fucilazione di massa b
principale della sconfitta dell'esercito di Napoleone? dell'esercito russo dei soldati francesi
BA10802 Quanti furono i soldati francesi che sopravvissero? a) Venticinquemila b) Tremila c) Trentacinque d) Quarantamila b
BA10803 A Vilnius, i cadaveri dei soldati napoleonici: a) furono seppelliti in fosse b) vennero tutti bruciati c) vennero lasciati nelle d) furono seppelliti dopo a
comuni trincee dove morirono la fucilazione per ordine di
Stalin
BA10804 Relativamente al brano, si indichi quale proposizione a) Nel 1812 furono b) I corpi dei soldati c) La vera causa della d) I corpi di migliaia di d
è falsa. bruciati a Vilnius almeno napoleonici furono trovati morte dei soldati fu soldati francesi furono
40 mila cadaveri di soldati congelati in posizione scoperta grazie al DNA di rinvenuti a Marsiglia,
rannicchiata due batteri estratto dalla durante i lavori in un
polpa dentale dei cadaveri cantiere
BA10805 Nel brano si afferma che la "febbre da trincea": a) uccise moltissimi soldati b) è stata recentemente c) si sviluppa grazie al d) uccise 22 mila soldati b
in tutte le guerre scoperta anche fra alcuni freddo napoleonici
senzatetto
BA10900 Leggere attentamente il seguente brano.

Nella tersa luce del giorno, si stagliano le figure robuste ma barcollanti di cinque uomini che stanno rimorchiando un'imbarcazione dalla sponda dell'Arno. In maniche di
camicia, i pantaloni arrotolati al polpaccio, le schiene si inarcano sotto lo sforzo, le braccia si piegano ad asciugare il sudore dai volti, i piedi sembrano inchiodati a terra dalla
fatica. È L'Alzaia, la monumentale opera del "macchiaiolo" Telemaco Signorini dipinta con figure simili al vero, capolavoro solo recentemente riaffiorato, che impreziosisce la
rassegna "I Macchiaioli. Sentimento del vero" che viene ospitata a Palazzo Bricherasio. L'esposizione punta a rivelare come la pittura dei Macchiaioli divenne il mezzo per
cogliere l'immagine del vero in tutta la sua "immediata evidenza", abolendo la pratica del disegno a favore dell'effetto. Bandito il chiaroscuro, gli artisti procedevano per
accostamenti di colore, costruendo effetti d'ombra e di luce senza far uso del nero.
Con una smaliziata disinvoltura, tra i pittori vigeva la tecnica della pennellata abbreviata, veloce, impulsiva, che registrava sulla tela alla bell'e buona l'impressione
dell'immagine. Non furono forse i macchiaioli a sfoggiare per primi un atteggiamento anticonvenzionale, di provocatoria opposizione agli ambienti accademici, scegliendo di
riunirsi in un luogo alternativo come il Caffè Michelangelo, aperto nel 1848, e divenuto sede privilegiata di animate discussioni artistiche. Non si manifestò subito in loro la
smania per un rinnovamento dell'arte italiana, privilegiando il rapporto con il "vero", con la storia contemporanea, con quel Risorgimento che si consumava a pochi metri da
loro? Non furono forse loro i primi a uscire fuori dall'atelier, a cercare una presa diretta del paesaggio, magari per un prelievo abbozzato e istintivo della realtà, da completare in
studio?
(Da: Repubblica On-line)

BA10901 Quale delle seguenti alternative NON è deducibile dal a) Gli uomini che b) I Macchiaioli hanno c) I Macchiaioli decidono d) Gli artisti detti b
brano? rimorchiano la barca sono iniziato a operare nel 1848 di riunirsi nel Caffè ‘Macchiaioli’ cercano di
vestiti con camicia e Michelangelo per una rappresentare la realtà nei
pantaloni arrotolati opposizione al mondo suoi molteplici aspetti
accademico
BA10902 Come procedono gli artisti detti ‘Macchiaioli’ nella a) Usano la tecnica di b) Usano la tecnica del c) Usano la tecnica d) Raffinano le loro opere c
costruzione delle loro opere? accostare il nero ai colori chiaroscuro dell'accostamento dei in presa diretta dal
tenui colori senza il colore nero paesaggio
BA10903 Le pennellate dei macchiaioli NON sono: a) abbreviate b) veloci c) impulsive d) provocatorie d
BA10904 L'arte prerisorgimentale, secondo quanto desumibile a) privilegiava il rapporto b) non operava negli c) utilizzava sempre il d) aveva un atteggiamento c
dal brano: con il ‘vero’ atelier chiaroscuro anticonvenzionale
BA10905 Quale significato è attribuito, nel contesto del brano, a) Confondersi b) Tagliarsi in modo c) Delinearsi d) Muoversi c
al verbo ‘stagliarsi’? irregolare e
approssimativo
BA11000 Leggere attentamente il seguente brano.

I progressi della meccanizzazione agricola e dei mezzi di trasporto hanno aperto la strada all’agricoltura di mercato ossia ad un’economia specializzata nelle produzioni di
derrate da vendere: la meccanizzazione consente di eseguire in breve tempo i lavori di una stessa coltura, la velocità dei trasporti e la tecnica di conservazione rendono possibile
la coltivazione di prodotti destinati a mercati lontani.
In Italia l’esempio più significato di coltura commerciale è rappresentato dalla Pianura Padana.
La dissociazione tra produzione e consumo ha generato strutture intermediarie tra produttori e consumatori, i prezzi dei prodotti oscillano a seconda del gioco della domanda e
dell’offerta o anche in dipendenza da avvenimenti di politica interna o internazionale.
Il movimento commerciale di una grande quantità di prodotti esige una razionalizzazione mercantile: una standardizzazione analoga a quella della fabbricazione industriale in
serie e la necessità di conservare e immagazzinare i prodotti in strutture adeguate, in attesa dell’avvio al consumo, convogliano i mille rivoli delle produzioni agricole verso una
rigida concentrazione commerciale.
L’agricoltura di mercato tende ad assumere alcuni tratti peculiari dell’industria: i lavoratori della terra tendono ad assomigliare sempre di più agli operai dell’industria, si
estingue a poco a poco la figura secolare del contadino.
Le vecchie strutture, concepite per policoltori autosufficienti, sono inadatte alle necessità dell’odierna economia agricola: il più grave inconveniente è l’eccessiva
frammentazione fondiaria.
L’esiguità degli appezzamenti fa diminuire il rendimento in quanto ostacola l’uso razionale delle macchine agricole e la dispersione dei lotti provoca lunghi spostamenti: più
piccola è la taglia dei lotti e maggiore è la distanza tra questi più crescono i tempi di lavoro e i tempi di produzione.
Si è imposta dunque la necessità di ricompattare i terreni, attraverso la tecnica della ricomposizione fondiaria.

(Da: P. Dagradi, C. Cencini, Compendio di geografia umana)

BA11001 Per "agricoltura di mercato" s'intende: a) un'agricoltura che si b) un'economia c) un'agricoltura che fa d) un'economia sviluppata b
avvale della specializzata nelle largo uso di mezzi di sul modello della Pianura
meccanizzazione agricola produzioni di derrate da trasporto Padana
vendere
BA11002 La coltivazione di prodotti destinati a mercati lontani è a) dalla meccanizzazione b) dalla velocità dei c) dalla possibilità di d) dall'esiguità degli b
resa possibile: agricola trasporti e dalla tecnica di eseguire in breve tempo i appezzamenti
conservazione lavori di una stessa coltura
BA11003 La progressiva estinzione della figura del contadino è a) alla drastica riduzione b) al fatto che le mansioni c) all'impoverimento dei d) al fatto che l'agricoltura d
dovuta: della produzione agricola dei contadini vengano ora lavoratori della terra di mercato tenda ad
affidate agli operai dovuto alla presenza assomigliare sempre più
dell'industria dell'industria all'industria
BA11004 Le vecchie strutture risultano inadatte alle necessità a) sono troppo b) si servono di c) sono state abbandonate d) sono eccessivamente d
dell'odierna economia agricola perché: condizionati da eventi di intermediari dai contadini frammentate
politica interna o
internazionale
BA11005 I tempi di lavoro e di produzione crescono in base: a) alla diminuzione del b) della scomodità della c) al diminuire della taglia d) alla domanda di c
rendimento posizione delle terrazze dei lotti e all'aumentare prodotti da parte dei
della distanza tra questi consumatori
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Sicuri che per capire se una persona vi sta mentendo è sufficiente osservare le mani, che magari si muovono nervosamente, forse stropicciando naso e occhi, mentre lo sguardo
si abbassa e il bugiardo arrossisce? Secondo una ricerca realizzata dall'università di Bergamo, La Sapienza di Roma e dall'ateneo di Portsmouth, il vero bugiardo è un altro. Già
perché secondo il campione analizzato, il professionista della menzogna compie il 20% in meno di questi gesti rispetto ad un comune mortale che non ha alcuna intenzione di
alterare la verità.
Ma un trucco però c'è, e sta nel porre più attenzione all'enfasi con cui il millantatore sciorina le sue bugie. Il reo infatti, ben sapendo che potrebbe essere tradito dal suo
linguaggio corporeo, evita accuratamente di toccarsi i capelli e indugiare in altre movenze che potrebbero risultare incriminanti. E sceglie una strada diversa puntando sulle
parole. Se carica i toni durante il discorso, accompagnandolo con frasi accorate che esprimono amore e lealtà, mentre - questo è ammesso - porta una mano sul cuore, allora
siate sicuri che sta scodellando una balla.
Lo stesso problema è emerso anche con la macchina della verità: se le curve che traccia l'aghetto schizzano come impazzite proprio durante la domanda clou, è più probabile
che si tratti dell'emozione di una persona comune che sa di essere tra i sospettati e teme d'essere accusata, che di un delinquente abituale, ormai avvezzo a mentire per motivi
professionali. Il bugiardo insomma ha imparato a difendersi, e lo fa con stratagemmi astuti che contraddicono i luoghi comuni che lo vogliono preda di panico e isteria.
Prevale il sangue freddo dunque, almeno nei casi esaminati dalle ricerche e in quei 128 studenti della Sapienza che sono stati invitati a sostenere di possedere una serie di
oggetti, uno solo dei quali apparteneva a loro. La maggiore veemenza con cui veniva sostenuta la tesi sbagliata ha dato corpo ai risultati della ricerca, perché il 20% delle
menzogne si sorreggeva così. Attenzione dunque a quei tremori all'apparenza sospetti, sono solo segno di fragilità anche se, come diceva Benjamin Disraeli, uno dei più famosi
primi ministri d'Inghilterra: "Ci sono tre tipi di bugie: bugie, dannate bugie e statistiche".

BA11101 Secondo quanto scritto nel brano, prima dei risultati a) Abbassare lo sguardo b) Muoversi nervosamente c) Tossire stizzosamente d) Toccarsi i capelli c
della citata ricerca condotta dalle università, quale
comportamento NON era attribuibile al bugiardo?
BA11102 Nel brano quale dei seguenti appellattivi NON è a) Delinquente b) Millantatore c) Reo d) Impostore d
riferito al bugiardo?
BA11103 Secondo quanto scritto nel brano, gli individui a) contraddire dei luoghi b) sostenere una tesi c) mentire per motivi d) mentire sul possesso di d
sottoposti ad osservazione sono stati invitati a: comuni opposta da quella professionali un oggetto
proposta
BA11104 Secondo quanto emerge dalla ricerca condotta da tre a) prestare attenzione b) ricorrere alla macchina c) prestare attenzione al d) osservare attentamente a
università, per riconoscere un bugiardo occorre: all’enfasi del discorso della verità linguaggio corporeo la mimica facciale
BA11105 Secondo quanto è deducibile dal brano: a) il 20% dei bugiardi b) i bugiardi, a saper c) il 20% dei bugiardi non d) Benjamin Disraeli non d
pronuncia con più enfasi osservare, si tradiscono gesticola si fidava delle statistiche
le menzogne sempre
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I greci la chiamavano élektron: una parola destinata a una lunga e fortunata storia nella Modernità. Omero fu il primo, fra i nostri grandi autori, ad apprezzare quelle “auree
schegge di sole” che ornavano, insieme con l’oro e con l’argento, le armi dei suoi eroi. L’“elettro”, ai tempi della guerra di Troia, era largamente conosciuto dal popolo
nordiranico degli Sciti, insediati fra il basso Volga e il Mar Nero. Quella gente misteriosa – cavalieri e orafi abilissimi, temibili come arcieri e come sciamani – abitava in
effetti, nello scorcio fra II e I millennio avanti Cristo, l’area ucraino-caucasica che terminava nella penisola di Crimea: terra di vini eccellenti – gli Sciti erano anche ottimi
vignaioli – ch’era il tratto meridionale di una delle più note vie commerciali del mondo. Si tratta appunto della “Via dell’Ambra”, che scendeva dal Baltico lungo i grandi fiumi
est-europei (la Vistola e il Don) e che portava fino a Bisanzio e al Mediterraneo prodotti di gran pregio: il legname, la cera, il miele, le pelli pregiate della fauna siberiana. Ma
soprattutto l’ambra: che i lapidari medievali trattavano in effetti come una pietra, ma che ha origini non minerali, bensì vegetali. Si tratta, com’è noto, della resina fossile di
conifere di remotissime ere geologiche: la si raccoglie in blocchi nell’area baltica, ha consistenza petrosa e aroma gradevole e sovente i suoi “cristalli” racchiudono insetti
rimasti invischiati, milioni di anni fa, nelle gocce di resina ancora fresca. L’ambra può avere colori dal bianco-latte o bianco-avorio fino al rosso-bruno, attraverso tutti i
possibili gradi del giallo e dell’arancio. Plinio il Vecchio scriveva che una piccola figura umana modellata nell’ambra costava molto di più di un essere umano vero, uno
schiavo. Ben note erano le caratteristiche “elettriche” dell’ambra, che ne facevano una sostanza reputata di arcani poteri: per questo essa era materiale d’elezione per i talismani
ed era nota – sull’autorità dello stesso Plinio – perché era dotata di poteri in grado di combattere febbri, tonsilliti, ma anche allucinazioni; Ippocrate l’aveva del resto consigliata
contro il delirium tremens.

BA11201 In base a quanto riportato nel brano, il termine a) fu utilizzato per la b) è il nome dato c) significa “Via d) è attestato nelle opere b
“élektron”: prima volta da Omero all’ambra dal popolo dell’Ambra” di Plinio il Vecchio
greco
BA11202 Secondo l’autore del brano l’ambra è: a) una pietra b) una resina fossile c) una conifera di d) un cristallo b
remotissime ere geologiche
BA11203 Secondo quanto scritto nel brano, quale dei seguenti a) Miele b) Legname c) Vino d) Ambra c
prodotti NON veniva trasportato lungo la “Via
dell’Ambra”?
BA11204 In base a quanto scritto nel brano, quale delle seguenti a) Può racchiudere al suo b) Combatte le c) Il suo utilizzo è d) È utilizzata d
affermazioni NON può essere fatta riguardo interno insetti allucinazioni consigliato come rimedio prevalentemente come
all’ambra? contro il “delirium ornamento sulle armi
tremens” degli Sciti
BA11205 Secondo il brano, quale delle seguenti colorazioni a) Giallo b) Bianco-avorio c) Bianco-latte d) Verde d
NON può essere assunta dall’ambra?
BA11300 Leggere attentamente il seguente brano.

Quando Wilhelm Gerace si rimetteva in viaggio, ero convinto che partisse verso azioni avventurose ed eroiche: gli avrei creduto senz’altro se m’avesse raccontato che muoveva
alla conquista dei Poli, o della Persia come Alessandro il Macedone; che aveva ad attenderlo, di là dal mare, compagnie di prodi al suo comando; che era uno sgominatore di
corsari o di banditi, oppure, al contrario, che lui stesso era un grande corsaro, o un bandito. Lui non faceva mai parola sulla sua vita fuori dell’isola; e la mia immaginazione si
struggeva intorno a quell’esistenza misteriosa, affascinante, a cui, naturalmente, lui mi stimava indegno di partecipare. Il mio rispetto della sua volontà era tale che non mi
permettevo, neanche in pensiero, l’intenzione di spiarlo, o seguirlo, di nascosto; e non osavo neppure d’interrogarlo.
Volevo conquistare la sua stima, e magari la sua ammirazione, sperando che un giorno, finalmente, lui m’avrebbe scelto per compagno nei viaggi.
Intanto, quand’eravamo insieme, cercavo sempre l’occasione di mostrarmi valoroso e impavido ai suoi occhi. Attraversavo a piedi nudi, quasi volando sulle punte, le scogliere
arroventate dal sole; mi tuffavo nel mare dalle rocce più alte; mi davo a straordinarie acrobazie acquatiche, a esercizi vistosi e turbolenti, e mi mostravo esperto in ogni sistema
di nuoto, come un campione; nuotavo sott’acqua fino a perdere il fiato, e riaffiorando riportavo delle prede sottomarine: ricci, stelle di mare, conchiglie. Ma inutilmente,
spiando verso di lui da lontano, io cercavo nel suo sguardo l’ammirazione, o almeno l’attenzione.
Sedeva a riva senza badarmi; e appena io, disinvolto, fingendomi noncurante delle mie imprese, lo raggiungevo di corsa, e mi gettavo sulla sabbia presso di lui: lui si levava con
una mollezza capricciosa, gli occhi distratti e la fronte corrugata, come se ascoltasse un invito misterioso, mormoratogli all’orecchio.

(Da: E. Morante, L’isola di Arturo)

BA11301 L'immaginazione del protagonista si struggeva intorno a) Wilhelm Gerace non ne b) Wilhelm Gerace era un c) Wilhelm Gerace era un d) il protagonista aveva a
all'esistenza che Wilhelm Gerace conduceva fuori parlava mai corsaro o un bandito grande esploratore un'indole avventurosa
dall'isola perché:
BA11302 Il protagonista non osa spiare, o seguire, di nascosto a) dell'indifferenza che b) di un espresso divieto c) del rispetto della sua d) dei frequenti viaggi di c
Wilhelm Gerace per via: Wilhelm Gerace gli da parte di Wilhelm volontà Wilhelm Gerace
dimostra Gerace
BA11303 Il protagonista desidera conquistare: a) l'affetto sincero e b) la stima e c) l'abilità in ogni stile di d) la capacità di compiere b
profondo di Wilhelm l'ammirazione di Wilhelm nuoto acrobazie acquatiche
Gerace Gerace
BA11304 L'atteggiamento che Wilhelm Gerace mostra nei a) capriccioso b) comprensivo c) indifferente d) scontroso c
confronti del protagonista è:
BA11305 Al protagonista sembra che Wilhelm Gerace: a) desideri allontanarsi da b) sia stanco di stare c) ascolti un invito d) faccia attenzione a lui c
lui seduto a riva misterioso
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La Gallia è, nel suo complesso, divisa in tre parti: una è abitata dai Belgi, una dagli Aquitani, la terza da quelli che nella loro lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli. Tutte
queste popolazioni differiscono tra loro nella lingua, nelle istituzioni e nelle leggi. I Galli sono separati dagli Aquitani dal fiume Garonna e dai Belgi dai fiumi Marna e Senna.
I più valorosi di tutti costoro sono i Belgi, perché sono i più lontani dalla finezza e dalla civiltà della provincia, perché i mercanti molto raramente si recano da loro cosicché essi
non importano quei prodotti che tendono a rammollire gli animi e perché sono i più vicini ai Germani che vivono oltre Reno, con i quali sono ininterrottamente in guerra.
Per la stessa ragione anche gli Elvezi superano in valore gli altri Galli, visto che quasi ogni giorno combattono contro i Germani, per respingerli dai propri territori o per
attaccarli nei loro. Quella parte in cui, come si è detto, risiedono i Galli, inizia dal fiume Rodano, è delimitata dal fiume Garonna, dall'Oceano, dal territorio dei Belgi; dalla
parte dei Sequani e degli Elvezi tocca anche il fiume Reno e si estende verso settentrione. La parte abitata dai Belgi comincia dalla parte estrema della Gallia; tocca il corso
inferiore del fiume Reno, si stende verso settentrione e oriente. L'Aquitania che dal fiume Garonna arriva ai monti Pirenei e a quella parte dell'Oceano che volge verso la
Spagna, è volta a occidente e settentrione.
BA11401 Dalle informazioni contenute nel brano, si deduce che a) Celti dai Galli b) Galli dagli Aquitani c) Galli dai Belgi d) Belgi dagli Aquitani c
la Marna e la Senna separano i:
BA11402 Dalle informazioni contenute nel testo si deduce che, a) gli Elvezi b) i Celti c) i Belgi d) i Germani d
oltre il Reno, abitano:
BA11403 Secondo quanto riportato nel brano, gli Elvezi sono un a) i Belgi b) i Galli c) i Germani d) gli Aquitani c
popolo militarmente molto valoroso perché
combattono quotidianamente con:
BA11404 La parte della Gallia che inizia dal Rodano ed è a) dai Belgi b) dai Germani c) dagli Aquitani d) dai Celti d
delimitata dalla Garonna e dall’Oceano, è abitata:
BA11405 La parte della Gallia che è delimitata dalla Garonna, a) dai Belgi b) dai Germani c) dai Celti d) dagli Aquitani d
dall’Oceano e dai Pirenei, è abitata:
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Nel dicembre del 1863, ‘Ntoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron ‘Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che sono quelli che
possono aiutarci. Ma don Giammaria, il vicario, gli aveva risposto che gli stava bene, e questo era il frutto di quella rivoluzione di satanasso che avevano fatto collo sciorinare il
fazzoletto tricolore dal campanile. Invece don Franco lo speziale si metteva a ridere fra i peli della barba, e gli giurava fregandosi le mani che se arrivavano a mettere assieme
un po’ di repubblica, tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero presi a calci nel sedere, ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati alla guerra,
se bisognava. Allora padron ‘Ntoni lo pregava e strapregava per l’amor di Dio di fargliela presto la repubblica, prima che suo nipote ‘Ntoni andasse soldato, come se don
Franco ce l’avesse in tasca; tanto che lo speziale finì coll’andare in collera. Allora don Silvestro il segretario si smascellava dalla risa a quei discorsi, e finalmente disse lui che
con un certo gruzzoletto fatto scivolare in tasca a tale e tal altra persona che sapeva lui, avrebbero saputo trovare a suo nipote un difetto per riformarlo. Per disgrazia il ragazzo
era fatto con coscienza, come se ne fabbricano ancora ad Aci Trezza, e il dottore della leva, quando si vide dinnanzi quel pezzo di giovanotto, gli disse che aveva il difetto di
essere piantato come un pilastro su quei piedacci che sembravano pale di ficodindia; ma i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivaloni stretti sul ponte di una
corazzata, in certe giornatacce; e perciò si presero ‘Ntoni senza dire “permettete”. La Longa, mentre i coscritti erano condotti in quartiere, trottando trafelata accanto al passo
lungo del figliuolo, gli andava raccomandando di tenersi sempre sul petto l’abitino della Madonna, e di mandare le notizie ogni volta che tornava qualche conoscente dalla città,
che poi gli avrebbero mandato i soldi per la carta.
Il nonno, da uomo, non diceva nulla; ma si sentiva un groppo nella gola anch’esso, ed evitava di guardare in faccia la nuora, quasi che ce l’avesse con lei. Così se ne tornarono
ad Aci Trezza zitti zitti e a capo chino.
(Da: G. Verga, I malavoglia, Principato)

BA11501 I pezzi grossi del paese avrebbero dovuto aiutare a) esonerare il nipote dal b) posticipare la partenza c) anticipare la partenza d) avvicinare a casa il a
padron 'Ntoni a: servizio militare del nipote per il servizio del nipote per il servizio nipote durante il servizio
militare militare militare
BA11502 L'atteggiamento di don Giammaria e di don Franco a) compassionevole b) comprensivo c) collaborativo d) derisorio d
nei confronti di padron 'Ntoni è:
BA11503 Dal testo si evince che don Giammaria riteneva giusto a) era un sostenitore dello b) i doveri verso lo Stato c) c'era la guerra d) era la conseguenza del d
che 'Ntoni partisse per la leva militare perché: Stato Repubblicano vanno sempre onorati sostegno all'Unità d'Italia
BA11504 Alla visita di leva, il dottore rileva che 'Ntoni: a) è robusto e atto alla leva b) ha troppi scrupoli di c) ha i piedi piatti d) ha i piedi piatti, ma è a
coscienza adatto alla leva
BA11505 Al momento della partenza di 'Ntoni, il nonno non a) è commosso b) non vuole imbarazzarla c) cerca con lo sguardo d) è in collera con lei a
guarda in faccia la nuora perché: 'Ntoni
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Nonna non era mai stata in Continente, se non nel paesino delle Terme, e nonostante quello che le aveva scritto la sorella pensava che a Milano ci si incontrasse facilmente
come a Cagliari ed era emozionatissima.
Alla fine trovarono la via e il palazzo della sorella, che loro si aspettavano moderno, una specie di grattacielo, invece era antico. Nonna lo trovò bellissimo anche se la facciata
era malandata e agli stucchi attorno alle finestre mancavano le teste dei puttini e i rami dei fiori, alle persiane le stecche e molti pezzi di balaustre, ai balconi, erano stati
sostituiti da assi di legno, molti vetri delle finestre da pezzi di cartone. Il portone era pieno di scritte e i foglietti con i cognomi non erano sotto i vetrini, ma appiccicati vicino
all’unico campanello. Però erano sicuri di essere arrivati, visto che le lettere venivano e andavano da un anno a quell’indirizzo di Milano. Suonarono e una signora si affacciò
dal balcone del piano nobile. Disse che i sardignoli a quell’ora non c’erano, ma potevano entrare e salire fin su e chiedere agli altri terùn. E loro chi erano? Cercavano una
serva? Le sardignole erano le più sicure.
Salirono fin su, fino al tetto. Ma appartamenti non ce n’erano. C’era una porta aperta che dava su un corridoio lunghissimo e buio, tutto attorno alla scala e lì tante altre porte di
ripostigli. Però a queste porte di ripostigli erano attaccati i biglietti con i cognomi e in fondo anche quello del loro cognato. Bussarono, ma non venne ad aprire nessuno e invece
si affacciarono sul corridoio delle altre persone e quando loro dissero chi cercavano li invitarono a entrare nel loro abbaino e ad aspettare lì. Il cognato era fuori col carretto
degli stracci, la sorella a servire, i bambini restavano dalle suore tutto il giorno. Li fecero sedere sul lettone, sotto l’unica finestrella da cui si vedeva un pezzo di cielo grigio e
papà voleva andare in bagno, ma nonno gli fece gli occhiacci perché era chiaro che bagno non ce n’era.

(Da: M. Agus, Mal di pietre)

BA11601 Nonna: a) è stata alle Terme b) è sempre vissuta in c) pensa che Milano sia in d) conosce Milano solo d
vicino a Cagliari Sardegna tutto come Cagliari tramite le lettere della
sorella
BA11602 Il palazzo della sorella appare a Nonna: a) molto bello nonostante i b) una vecchia casa molto c) una specie di grattacielo d) un palazzo in via di a
particolari non degradata ristrutturazione
corrispondano alle
aspettative
BA11603 Un unico campanello accanto a tanti cognomi indica a) coloro che vivono nel b) la signora del piano c) il palazzo è un albergo d) l'unico proprietario d
che: palazzo sono legati da nobile si presta a ospitare affitta a moltissime
amicizia molte persone persone
BA11604 Dal breve dialogo con la signora si deduce che: a) c'è molta disoccupazio b) le donne sarde lavorano c) i sardi non sono d) nel palazzo vivono d
ne femminile tutte come serve considerati "terùn" prevalentemente
immigrati meridionali
BA11605 Dalla visita nel palazzo Nonna scopre che: a) la sorella abita in un b) nel palazzo ci sono delle c) nel palazzo non c'è d) i locali sono piccoli, ma a
abbaino mansarde ristrutturate nessuno confortevoli
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Gli Apache erano un insieme di sei tribù di indiani d'America appartenenti al gruppo linguistico athabasca. Della nazione apache (il cui nome deriva dal termine zuñi apachu,
“nemico”) facevano parte: i kiowa, i lipan, i jicarilla e i mescalero insediati tra il New Mexico e il Texas occidentale; i chiricahua e gli apache occidentali insediati in Arizona.
Gli apache erano nomadi; la loro principale fonte di sostentamento era costituita dal bisonte, di cui erano abilissimi cacciatori, e praticavano una rudimentale agricoltura. Le
donne si occupavano della raccolta di legna, acqua ed erbe. Capaci di sopravvivere nel deserto, gli apache furono per secoli fieri guerrieri. Vivevano in capanne di sterpi a
forma di cupola dette wickiup, oppure nei tepee, tende in pelli di bisonte. Presso gli apache occidentali vigeva un sistema di parentela matrilineare, mentre altri gruppi
riconoscevano la discendenza da entrambi i genitori. Alcune tribù apache praticavano la poligamia; il matrimonio poteva essere sciolto facilmente sia dall’uomo sia dalla donna.
Una parte importante della vita sociale apache era rappresentata dal culto di vari dei, tra cui i ga'ns, spiriti protettivi delle montagne che venivano celebrati in alcuni riti legati
alla fertilità femminile.
Nel XVI secolo le incursioni spagnole verso Nord turbarono i tradizionali legami di scambio degli apache con i popoli vicini. Nel 1598, quando iniziò la colonizzazione
spagnola del New Mexico, molti gruppi di apache furono costretti ad abbandonare le terre ancestrali; privati dei pascoli, si dedicarono ad attività predatorie nei confronti dei
popoli sedentari e dei coloni.
Dopo l'acquisizione del New Mexico da parte degli Stati Uniti (1848) il conflitto con i coloni si fece sempre più aspro. Contro la politica statunitense, volta a risolvere il
problema indiano cancellando la presenza indigena nel paese, furono condotte guerre cruente, che terminarono con la sconfitta dei nativi e il loro trasferimento nelle riserve. Gli
ultimi apache ad arrendersi furono i chiricahua – che continuarono le incursioni fino al 1872, quando si ritirarono in una riserva in Arizona in seguito alla firma di un trattato tra
le autorità americane e il loro capo Cochise – e la tribù del leggendario Geronimo, costretta nel 1886 a trasferirsi in una riserva in Florida.
Nel corso del XX secolo il numero degli apache è progressivamente diminuito. Rinchiusi nelle riserve, gli apache hanno condotto un’esistenza segnata dall’emarginazione e
dalla povertà. Negli anni Novanta negli Stati Uniti vivevano ancora circa 50.000 apache.

(Da: “Enciclopedia Encarta”)

BA11701 Gli Apache erano: a) una tribù appartenente b) una nazione composta c) una tribù circoscritta al d) un gruppo di tribù che b
al gruppo linguistico da sei tribù New Mexico viveva entro i confini
athabasca dell'Arizona
BA11702 Quale delle seguenti NON era una pratica a) La raccolta di erbe b) La caccia del bisonte c) L'agricoltura stanziale d) Il culto degli spiriti c
caratteristica degli Apache? protettivi delle montagne
BA11703 Quale tipo di culto praticavano gli Apache? a) Praticavano solo il culto b) Erano monoteisti c) Onoravano numerosi d) Celebravano riti per c
degli antenati dei e, tra gli altri, i ga'ns propiziare la fertilità
maschile
BA11704 Cosa portò gli Apache a praticare attività predatorie? a) Un conflitto con i popoli b) Una grave carestia c) La conquista spagnola d) Il venir meno c
vicini che li privò dei pascoli dell'equilibrio tra le tribù
della nazione
BA11705 Gli Apache furono trasferiti nelle riserve: a) per sedare i conflitti tra b) per tutelarne la c) in seguito alla sconfitta d) per favorire il c
le tribù sopravvivenza subita contro gli Stati superamento del loro stato
Uniti di povertà ed
emarginazione
BA11800 Leggere attentamente il seguente brano.

Per Delacroix, capo riconosciuto della «scuola romantica», la storia non è esempio o guida dell’agire umano, è un dramma che è cominciato con l’umanità e dura nel presente.
La storia contemporanea è lotta politica per la libertà. La libertà guida il popolo è il primo quadro politico nella storia della pittura moderna: esalta l’insurrezione che, nel luglio
del 1830, ha posto fine al terrore bianco della restaurata monarchia borbonica. Nel quadro che esalta le giornate di luglio c’è un entusiasmo sincero e un significato politico
ambiguo. Per Delacroix e in genere per i romantici libertà è indipendenza nazionale. Nella vasta tela del 1830 la donna che sventola il tricolore sulle barricate è, allo stesso
tempo, la Libertà e la Francia. E chi combatte per la libertà? Popolani e intellettuali borghesi: nel nome della Libertà-Patria si suggella la «union sacrée» dei popolani scamiciati
e dei borghesi in cilindro. Non è un quadro storico: non rappresenta un fatto o una situazione. Non è un quadro allegorico: di allegorico non c’è che la figura della Libertà-
Patria. È un quadro realistico, che culmina con una tirata retorica. Persino la figura allegorica è un misto di realismo e retorica: una figura «ideale» che, per l’occasione, s’è
vestita con gli stracci della popolana e, invece della simbolica spada, impugna un fucile d’ordinanza. Nelle note realistiche si scende alla caratterizzazione sociale delle figure
per dimostrare che ragazzi, giovani, adulti, operai, contadini, intellettuali, soldati legittimisti e soldati ribelli, tutti sono popolo e tutti affratella il tricolore. È proprio con il
romanticismo di Delacroix che l’arte comincia a proporsi di essere, a tutti i costi, del proprio tempo.
(Da: Argan, L’arte moderna 1770/1970, Sansoni)

BA11801 Come è definito il quadro di Delacroix? a) Allegorico b) Globalmente retorico c) Realistico d) Storico c
BA11802 Che cosa rappresenta la donna che sventola la a) La libertà e la Francia b) Solo la Patria c) Solo la Francia d) Una popolana a
bandiera di Francia?
BA11803 Quale significato attribuisce Delacroix alla storia? a) Quello di essere un b) Quello di essere un c) Quello di essere una d) Quello di non a
dramma in continuo esempio per l'uomo guida per le azioni rappresentare fatti o
divenire dell'uomo situazioni
BA11804 Per quale motivo il dipinto di Delacroix è considerato a) Perché, pur non b) Perché rappresenta la c) Perché vi sono dipinti d) Perché vi si trova d
il primo quadro politico nella storia della pittura rappresentando fine del terrore bianco popolani e intellettuali esaltata e idealizzata
moderna? fedelmente un evento, ha della restaurata borghesi l'insurrezione del luglio
una tirata retorica monarchia borbonica 1830
BA11805 Quale delle seguenti affermazioni NON può essere a) Tutti i personaggi del b) Delacroix inizia a far sì c) Soldati legittimisti e d) Spada : retorica = fucile c
dedotta dal brano? quadro appartengono al che l'arte appartenga al soldati ribelli sono legati d'ordinanza : realismo
popolo proprio tempo da una ‘union sacrée’
BA11900 Leggere attentamente il seguente brano.

“Non è un relitto quello che giace al largo di Grenada, una piccola isola nel Mar dei Caraibi meridionale, ma un vero e proprio museo sottomarino, popolato da sculture
perfettamente integrate con l'ambiente circostante. Ad affidarle al mare, dopo averle realizzate, è stato Jason de Caires Taylor, creatore del primo parco di sculture acquatico al
mondo. Perché mettere le proprie opere sul fondo del mare anziché affidarle a una struttura più accogliente, e soprattutto più "asciutta"? Per capire cos'è passato per la testa di
Taylor dobbiamo pensare a come cambia la nostra percezione di forme e colori sott'acqua: «Per esempio, gli oggetti a bagno ci appaiono più grandi del 25%», afferma Taylor. E
li vediamo sotto una luce particolare: i raggi solari vengono infatti filtrati dalla superficie del mare, e da questa divisi in mille sfaccettature, che rendono cangianti i colori delle
sculture sommerse. La consegna delle opere al mare, però, non è che l'ultima fase di una serie che coinvolge spesso, in qualità di modelli e facchini, anche gli abitanti di
Grenada, dove l'artista vive. Prima di realizzare le sculture definitive, Taylor in genere crea delle sagome provvisorie in gesso, dalle quali ricava poi stampi più precisi in
silicone. Quindi realizza una struttura in cemento destinata a giacere sul fondo del mare, rinforzata con un'armatura interna d'acciaio. Le sculture sono un invito, per i sub,
naturalmente, ma prima ancora per la fauna e la flora marine: dopo averle modellate con cura, l'artista le rende appositamente ruvide e porose, creando così degli speciali spazi
che permettono ai coralli di fare presa. A volte, per incoraggiare la proliferazione di questi organismi, Taylor applica alle statue dei resti di colonie di coralli morti: in questo
modo, afferma, è più facile che nuovi organismi vivi scelgano di abbarbicarsi su questa nuova superficie.”

(Focus settembre 2007)

BA11901 Secondo quanto scritto nel brano, le sculture che a) conformazioni naturali b) parte di un relitto c) un vero e proprio d) formazioni rocciose c
giacciono al largo di Grenada sono: di origine corallina museo sottomarino modellate dalle maree
BA11902 Secondo quanto scritto nel brano, le sculture a) beneficiano della b) appaiono di colori meno c) appaiono di dimensioni d) non sono raggiunte dai a
acquatiche: diversa percezione di cangianti più ridotte raggi solari
forme e colori sott'acqua
BA11903 Secondo quanto scritto nel brano, le sculture a) gesso e acciaio b) cemento e acciaio c) roccia e corallo d) roccia e acciaio b
sommerse al largo di Grenada sono costituite da:
BA11904 Secondo quanto scritto nel brano, la superficie delle a) ruvida e porosa per b) ruvida e porosa per c) liscia e compatta per d) liscia e compatta per b
sculture è: creare degli anfratti per i favorire la presa dei resistere all'erosione esaltarne i colori e i riflessi
pesci coralli dell'acqua marina
BA11905 Secondo quanto scritto nel brano, alle statue vengono a) colonie di coralli morti b) colonie di coralli morti c) anemoni di mare per d) anemoni di mare per b
applicati: per ripararne la superficie per favorire l'impianto di integrarle meglio migliorarne l'aspetto
dall'erosione nuovi organismi vivi nell'ambiente naturale cromatico
BA12000 Leggere attentamente il seguente brano.

L’idea dell’eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell’imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l’abbiamo già vissuta,
e che anche questa ripetizione debba ripetersi all’infinito![…]
Se ogni secondo della nostra vita si ripete un numero infinito di volte, siamo inchiodati all’eternità come Gesù Cristo alla croce. È un’idea terribile. Nel mondo dell’eterno
ritorno, su ogni gesto grava il peso di un’insostenibile responsabilità. Ecco perché Nietzsche chiamava l’eterno ritorno il fardello più pesante (das schwerste Gewicht).
Se l’eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza.
Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?
Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d’amore di tutti i tempi la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell’uomo. Il
fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l’immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto
più è reale e autentica.
Al contrario, l’assenza assoluta di un fardello fa sì che l’uomo diventi più leggero dell’aria, prenda il volo verso l’alto, si allontani dalla terra, dall’essere terreno, diventi solo a
metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato.
Che cosa dobbiamo scegliere, allora? La pesantezza o la leggerezza?
Questa domanda se l’era posta Parmenide nel sesto secolo avanti Cristo. Egli vedeva l’intero universo diviso in coppie di opposizioni: luce-buio, spesso-sottile, caldo-freddo,
essere-non essere. Uno dei poli dell’opposizione era il positivo (la luce, il caldo, il sottile, l’essere), l’altro il negativo. Questa suddivisione in un polo positivo e in uno negativo
può sembrarci di una semplicità puerile. Salvo in un caso: che cos’è positivo, la pesantezza o la leggerezza?
Parmenide rispose: il leggero è positivo, il pesante è negativo. Aveva ragione oppure no? Questo è il problema. Una sola cosa è certa: l’opposizione pesante-leggero è la più
misteriosa e la più ambigua tra tutte le opposizioni.
(Da: M. Kundera, L’insostenibile leggerezza dell’essere, Bibliotex)
BA12001 Secondo l'autore, l'eterno ritorno è un'idea terribile a) è di difficile b) fa apparire le nostre c) ci inchioda all'eternità d) ha messo c
perché: comprensione vite leggere nell'imbarazzo molti
filosofi
BA12002 Cosa viene proposto dall'autore quale esempio a) L'amore b) La morte c) Il martirio di Gesù d) La responsabilità a
emblematico di pesantezza?
BA12003 L'assenza di un fardello rende la vita: a) priva di significato b) reale e autentica c) leggera e meravigliosa d) gaia e spensierata a
BA12004 La pesantezza, schiacciando l'uomo al suolo: a) lo inchioda all'eternità b) priva la sua vita di c) rende la sua vita una d) rende la sua vita reale e d
significato sofferenza continua autentica
BA12005 Secondo l'autore, le coppie di opposizione proposte da a) sono tutte b) costituiscono una c) precorrono il pensiero d) sono tutte puerili, d
Parmenide: indistintamente puerili grande intuizione di Nietzsche eccetto quella leggero-
pesante
BA12100 Leggere attentamente il seguente brano.

Le carceri di Maycomb erano situate nell’edificio più rispettabile e più brutto di tutta la contea. Era una specie di incubo. Tra i negozi dalle facciate quadrate e le case dai tetti
aguzzi, il carcere, in stile gotico in miniatura, era antiquato e fuori posto. L’edificio aveva la lunghezza di una cella e l’altezza di due, ma in compenso era munito di minuscole
mura merlate, la facciata di mattoni rossi e le grosse sbarre di ferro applicate alle finestre da chiesa lo rendevano ancora più fantasioso. Non si ergeva su un colle solitario, ma
era incuneato tra l’emporio e l’ufficio della Maycomb Tribune.
Proseguendo scorgemmo in lontananza una luce isolata. “Strano – disse Jem – la prigione di solito non ha luci all’esterno”. Un lungo filo elettrico usciva tra le sbarre di una
finestra al secondo piano e scendeva lungo il muro dell’edificio, Alla luce di una lampadina nuda su una delle sedie del suo ufficio, stava seduto Atticus con la schiena
appoggiata alla porta d’ingresso; leggeva, incurante degli insetti notturni che gli danzavano sopra la testa.
Feci per correre verso di lui, ma Jem mi fermò. “Non andare – disse – forse non gli farebbe piacere. Visto che sta bene, torniamocene a casa”. Stavamo attraversando la piazza
quando comparvero quattro auto impolverate. Avanzavano lentamente in fila, fecero il giro della piazza passando davanti alla banca e si fermarono davanti alla prigione.
Non scese nessuno. Vedemmo Atticus che alzava lo sguardo dal giornale, lo chiudeva, piegandolo accuratamente, se lo lasciava cadere sulle ginocchia, e spingeva il cappello
indietro sulla fronte. Si sarebbe detto che li aspettasse. (…) A uno e due alla volta, alcuni uomini scesero dalle auto movendo verso la porta della prigione. Atticus rimase dove
si trovava.
“È qui il prigioniero?” domandò uno.
“Sì, è qui – udimmo rispondere Atticus – e dorme: non lo svegliate”

(Da: L. Harper, “Il buio oltre la siepe”)

BA12101 L'edificio in cui si trovano le carceri di Maycomb è: a) brutto ma rispettabile b) antiquato ma elegante c) fantasioso e moderno d) su un colle vicino a
all'emporio
BA12102 Jem e la voce narrante NON si avvicinano ad Atticus a) temono di essere b) pensano che non gli c) è stato loro proibito di d) non dovrebbero uscire b
perché: rimproverati per aver farebbe piacere vederli avvicinarsi al carcere di sera
disubbidito
BA12103 Che cosa avviene mentre Jem e la voce narrante a) Quattro auto b) Dal fondo della piazza c) Dall'interno della d) Atticus li vede e li invita a
stanno per tornare a casa? impolverate si fermano partono dei colpi di fucile prigione si sentono grida ad avvicinarsi a lui
davanti ad Atticus di aiuto
BA12104 Atticus, all'arrivo delle auto appare: a) stupito e intimorito b) soddisfatto e aggressivo c) preoccupato perché d) calmo d
dalle auto non scende
nessuno
BA12105 Quale delle seguenti affermazioni relative al carcere è a) Aveva il tetto aguzzo b) Aveva la facciata c) Era attiguo all'emporio d) Conteneva solo 2 celle c
corretta? quadrata
BA12200 Leggere attentamente il seguente brano...

Il viaggio della sonda europea Venus Express sta per concludersi. Dopo 153 giorni e 400 milioni di chilometri di volo, domani, intorno alle 8.03 ora italiana, la navicella
inizierà la delicatissima sequenza di manovre per farsi catturare dalla forza di gravità di Venere, nella cui orbita entrerà circa un’ora e mezza dopo. In quel momento, Venus
Express (o Vex, come la chiamano più familiarmente gli scienziati dell’Esa, l’agenzia spaziale europea) si troverà a 120 milioni di chilometri dalla Terra; ancora qualche giorno
per raggiungere la cosiddetta “orbita operativa”, e la sua missione scientifica avrà ufficialmente inizio. E forse non è un caso che questo avvenga proprio in aprile, il mese che
gli antichi romani dedicavano alla dea dell’amore, così come non è casuale che sull’ogiva del razzo Soyuz-Fregat che ha lanciato Vex fosse riprodotta la Venere di Botticelli:
un giusto omaggio al pianeta che più di ogni altro fa parte dell’immaginario dell’umanità fin dall’antichità.
Ma a dispetto della sua fama, dei millenni di osservazioni (è il pianeta più vicino alla Terra e il più facile da vedere a occhio nudo) e delle sedici sonde spaziali che l’hanno già
visitato, Venere è ancora in gran parte un mistero. Un mistero, per giunta, trascurato, poiché Vex è la prima sonda che torna a studiarlo dopo quindici anni di assenza, e ha il
compito di trovare le risposte a moltissimi enigmi.
I più importanti riguardano le dinamiche dell’atmosfera venusiana, un’infernale mistura composta per oltre il 96 per cento da anidride carbonica, dominata negli strati superiori
da una coltre di nubi di acido solforico così spessa da risultare impenetrabile alle osservazioni ottiche. Sono queste nubi, che intrappolano il calore solare, le responsabili dello
spaventoso effetto serra di Venere, la cui temperatura media si avvicina ai 500 gradi centigradi. Che cosa accada esattamente al loro interno, però, non si sa, e gli scienziati
vorrebbero proprio capire che cosa ha reso così differente dalla Terra un pianeta che per molti altri versi è tanto simile al nostro da essere considerato quasi il suo gemello. Così
come si ignora quali processi diano vita, per esempio, a due giganteschi vortici polari e al fenomeno della “super rotazione”: lo strato più esterno delle nubi è scosso da venti
che soffiano alla pazzesca velocità di 100 km al secondo, facendo ruotare completamente l’atmosfera intorno al pianeta in appena quattro giorni.
Con i suoi sette strumenti, due dei quali di concezione e fabbricazione completamente italiane, Vex è particolarmente ben attrezzata per svelare questi misteri. Strumenti,
inoltre, realizzati in breve tempo e a un costo relativamente basso (la missione costa in tutto 220 milioni di euro), poiché si tratta di apparecchiature già progettate per altre
missioni spaziali europee, e adattate alle condizioni di Venere.
L’ingresso di Vex nell’orbita venusiana segna anche una tappa importante di uno dei momenti più felici dell’esplorazione umana del sistema solare. Mentre il presente del volo
umano è ancora segnato dai problemi degli Shuttle (il prossimo sarebbe dovuto partire a maggio, ma il lancio è stato rimandato all’estate), le missioni robotizzate verso i pianeti
sono infatti sempre più numerose. E con l’arrivo di Venus Express in pratica non c’è angolo del sistema solare che non abbia ricevuto, o sia sul punto di ricevere, una visita
dalla Terra. Intorno, e sopra, Marte ci sono ben cinque tra sonde e robot; a Saturno e al suo satellite Titano ci sta pensando la sonda Cassini, che, strada facendo, ha incontrato e
studiato Giove, mentre il remotissimo Plutone è la destinazione della sonda New Horizons, partita lo scorso gennaio. Asteroidi e comete sono gli obiettivi di missioni come
Near e Deep Impact, della Nasa, e Rosetta, dell’Esa, e il Sole è oggetto di studio della sonda Soho già da 10 anni. Neanche la Luna è stata trascurata: l’agenzia spaziale europea
la sta riprendendo in dettaglio con la sonda Smart 1. E sarà sempre l’Europa, ma tra qualche anno, a inviare verso Mercurio la missione BepiColombo, confermandosi grande
protagonista di questa nuova stagione di esplorazioni spaziali.
BA12201 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) Nel 1991 è stata lanciata b) La sonda Soho sta c) Titano è un satellite di d) I dettagli della Luna a
dal brano? una sonda verso Venere studiando il Sole Saturno sono continuamente
ripresi
BA12202 Nel brano si parla della "super rotazione", cioè del a) ben cinque robot stanno b) la nuova sonda ruota c) l'atmosfera di Venere d) i poli di Venere ruotano c
fenomeno per cui: ruotando intorno a Marte intorno a Venere a 100 km ruota in soli 4 giorni uno più velocemente
al secondo dell'altro
BA12203 Secondo il brano, la missione di Vex costa a) utilizza strumenti b) Venere è il pianeta più c) Venere ha condizioni d) i forti venti di Venere a
relativamente poco perché: progettati per altre vicino alla Terra adatte ai suoi strumenti favoriscono lo
operazioni spaziali spostamento della sonda
BA12204 Quali sono gli apporti dell'Italia alla missione spaziale a) Due dei sette strumenti b) Vex porta su Venere la c) La missione inizia in d) Vex è stata lanciata da a
oggetto del brano? di Vex sono stati riproduzione della Venere aprile, mese dedicato dai un razzo italiano
progettati e prodotti dagli di Botticelli romani alla dea
Italiani dell'amore
BA12205 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile a) L'Esa è l'agenzia b) Vex è la prima missione c) Venere è considerato d) L'Europa manderà una b
dal brano? spaziale europea organizzata dall'Europa quasi il pianeta gemello missione verso Mercurio
della Terra
BA12300 Leggere attentamente il seguente brano.

“Tempo fa era scattato l'allarme in Siberia: le elevate temperature autunnali rendevano insonni gli orsi. In pratica non riuscivano ad andare in letargo e, comprensibilmente
nervosi, scorrazzavano per i villaggi durante gran parte dell'inverno. Non è un caso isolato: sono molti gli studi che evidenziano gli effetti inattesi dei cambiamenti climatici. Per
alcuni mammiferi, per esempio, il caldo è causa di seri problemi sessuali e di anomalie nei cicli di riproduzione. Un caso documentato è quello di una specie di tartaruga marina
della Florida: le femmine fanno una fatica incredibile a trovare un compagno con cui accoppiarsi. Troppo esigenti? No, scarsità di maschi: la popolazione è costituita infatti per
il 90% da esemplari femmine, contro il 58% della media di altre colonie. Brendan Godley, dell'Università di Exeter (Regno Unito), che sull'argomento ha condotto uno studio,
spiega che il sesso delle tartarughe marine è determinato dalla temperatura di incubazione delle uova: più è elevata, maggiori sono le possibilità che nascano femmine. Un
aumento medio costante di 2 °C nell'ambiente della colonia di Cape Canaveral, per esempio, sarebbe sufficiente ad azzerare le nascite di maschi. Il problema riguarda anche
altri animali. I draghi barbuti, per esempio, una specie di sauri australiani, danno alla luce quasi solamente femmine quando le temperature sono più elevate della media.”

(Focus, giugno 2008)

BA12301 Secondo quanto scritto nel brano, in Siberia, le elevate a) anticipano la fine del b) anticipano il letargo c) prolungano la durata d) fanno sì che gli orsi non d
temperature autunnali: letargo degli orsi degli orsi del letargo degli orsi riescano ad andare in
letargo
BA12302 Secondo quanto scritto nel brano, le tartarughe marine a) per l'ambiente ostile b) per la loro aggressività c) perché sono troppo d) per la scarsità di d
femmine della Florida fanno fatica a trovare un esigenti maschi
compagno:
BA12303 Secondo quanto scritto nel brano, il sesso delle a) dal momento in cui b) dal luogo in cui c) dalla temperatura di d) dalla stagione in cui c
tartarughe marine è determinato: avviene la fecondazione vengono deposte le uova incubazione delle uova avviene la schiusa delle
uova
BA12304 Secondo quanto scritto nel brano, nella colonia di a) determinerebbe una b) sarebbe sufficiente ad c) sarebbe sufficiente ad d) lascerebbe invariate le c
Cape Canaveral, un aumento medio costante di 2 °C: riduzione del 10% delle azzerare le nascite di azzerare le nascite di attuali proporzioni di
nascite di tartarughe tartarughe femmine tartarughe maschi individui femmine e
femmine maschi
BA12305 Secondo quanto scritto nel brano, i draghi barbuti a) sauri australiani che b) sauri africani che c) sauri australiani che d) sauri africani che c
sono: danno alla luce quasi danno alla luce quasi danno alla luce quasi danno alla luce quasi
solamente maschi quando solamente femmine solamente femmine solamente maschi quando
le temperature sono più quando le temperature quando le temperature le temperature sono più
elevate della media sono più elevate della sono più elevate della elevate della media
media media
BA12400 Leggere attentamente il seguente brano.

Hitler stesso appariva malinconicamente distaccato e parlava della morte come di una liberazione. Perfino quando Speer gli confessò che ormai da mesi stava operando per
contrastare gli ordini - che pure gli erano stati impartiti - di distruggere tutti gli impianti industriali tedeschi, Hitler, contro ogni aspettativa, non insorse. Come gli accadeva
spesso durante i loro incontri, sembrò invece perdersi in pensieri lontani e gli si riempirono gli occhi di lacrime. Come se avesse tradito già fin troppo i propri sentimenti,
congedò alcune ore dopo il suo ospite con una freddezza addirittura umiliante e Speer ebbe la sensazione di essere stato “escluso da quel mondo”. Ripassando attraverso le sale
della semidistrutta Cancelleria del Reich, che egli aveva costruito sei anni addietro come “primo esempio architettonico del grande Reich tedesco”, gli venne istintivo pensare
che la sua vita avrebbe avuto una fine più coerente e adeguata alle circostanze se Hitler, come Speer si era inizialmente aspettato, avesse fatto schierare lassù per lui il plotone di
esecuzione.
Ben poco d’altro avrebbe potuto evidenziare che invece Speer faceva ancora parte, eccome, di quel mondo. Perché quella malinconica e truce considerazione rivelò in lui lo
stesso modo di pensare che, a cominciare da Hitler, induceva tutti i vari Goebbels, Krebgs, Burgdorf e Mohnke, insieme alle centinaia di miliziani della “Leibstandarde Adolf
Hitler” e gli innumerevoli altri soldati ossessionati dall’idea di combattere nella Berlino circondata, a non attribuire alcun peso alla vita. Lo storico britannico A.J.P. Taylor ha
definito “un grande mistero” il fatto che tanti tedeschi abbiano continuato a combattere scriteriatamente, per così dire al di là della dodicesima ora, sulle macerie del Reich
ormai dissolto.
(Da: J. Fest, La disfatta, Garzanti)

BA12401 Dopo la confessione di disobbedienza di Speer, Hitler a) triste e stupito b) assente e malinconico c) stupito e irato d) irato e triste b
appare:
BA12402 Quando Hitler congeda Speer, quest'ultimo si sente: a) dispiaciuto b) sollevato c) umiliato d) confuso c
BA12403 Secondo Speer, se Hitler l'avesse fatto fucilare, la sua a) scontata b) umiliante c) onorevole d) coerente d
vita avrebbe avuto una fine più:
BA12404 Secondo l'autore, Speer faceva ancora parte del a) condivideva con loro lo b) non era stato fucilato, c) non era stato d) aveva ancora accesso a
mondo di Hitler e dei suoi seguaci perché: stesso modo di pensare ma solo congedato da ufficialmente destituito alla Cancelleria del Reich
Hitler
BA12405 Lo storico A.J.P. Taylor come definisce il fatto che a) Un grande mistero b) Un grande eroismo c) Una grande illusione d) Una grande a
tanti tedeschi abbiano continuato a combattere anche cocciutaggine
quando era ormai chiara la disfatta?
BA12500 Leggere attentamente il seguente brano...

La fantascienza (dall'inglese science fiction), permette di spostarsi nel futuro, di abitare mondi paralleli, dà voce alle inquietudini primordiali degli uomini raccontandole in
maniera metaforica, scientifica e avventurosa.
I veri creatori della fantascienza sono Jules Verne, autore di romanzi d'avventura pervasi dalla fiducia, prettamente ottocentesca, nel progresso della scienza, e H.G. Wells,
attento soprattutto agli effetti della ricerca scientifica sui problemi sociali e politici del tempo, con un fondo di negatività che distinguerà più tardi la fantascienza antiutopistica.
Negli Stati Uniti la fantascienza comincia ad affermarsi come genere popolare già dagli anni Dieci, con vastissima produzione di collane editoriali e di riviste specializzate, la
più importante delle quali fu "Amazing Stories", fondata nel 1926 da Hugo Gernsback. Le storie dei pionieri dello spazio, chiamate "space operas", ricalcano quelle del
romanzo western o di esplorazione e privilegiano i temi dell'avventura spaziale, del contatto con gli alieni, della creazione di mostri e automi.
L'esplosione della bomba atomica su Hiroshima nel 1945 e la guerra fredda inseriscono nello sviluppo della fantascienza ansie e preoccupazioni di tipo politico. In questo
periodo si affermano, tra gli altri, Isaac Asimov, sapiente e prolifico divulgatore scientifico, noto soprattutto per i suoi racconti e romanzi di fantascienza tecnologica e Ray
Bradbury, originalissimo scrittore, per il quale la fantascienza non è che un pretesto per dare sfogo alla sua estrosa fantasia e per protestare contro la vita di oggi che tende a
distruggere l'elemento poetico, fiabesco e ideale dell'uomo e della sua storia. In Inghilterra, George Orwell scrive 1984, celeberrima utopia negativa nella quale scienza e
politica producono nuove forme di oppressione sociale e Arthur Clarke si pone come l'archetipo vivente dello scienziato-scrittore. Ballard dà vita a una "letteratura dello spazio
interno".
Con i primi anni Sessanta, la fantascienza diviene spesso fantapolitica, mentre nasce una new wave anglo-americana che, partendo dalla tradizione consolidata, dà ampio spazio
a nuove tematiche, come la droga, la psicoanalisi, il privato, il misticismo orientale, i conflitti razziali. Il più immaginoso e sperimentale rappresentante di questa corrente è
Ph.K. Dick, che nei suoi racconti dà voce alle tante realtà parallele che circondano il nostro universo.
Al centro della fantascienza rimangono, fino ad oggi, le inquietudini generate dal progresso tecnologico, che sono sempre più legate all'angoscia della perdita di identità,
generata da un lato dallo sviluppo dell'ingegneria genetica e dall'altro dalla diffusione dell'informatica e dalle ricerche sull'intelligenza artificiale.
Negli anni Ottanta nasce la letteratura cyberpunk (definizione derivata dall'associazione di punk con la nozione di cyberspazio). Il testo chiave di questo movimento è il
romanzo Neuromante di William Gibson, che ha per protagonista un cow boy del cyberspazio che realizza i suoi colpi penetrando elettronicamente nella rete mondiale di
computer che tutto comprende e simula. L'altro capofila del movimento è Bruce Sterling, autore anche di una serie di testi teorici.

BA12501 Secondo quanto scritto nel brano, al momento della a) principalmente rivolta a b) antiutopistica c) contraddistinta d) caratterizzata da un d
sua nascita, la fantascienza è: indagare i problemi unicamente da un sentimento ambivalente di
politici della società sentimento illuminista di fiducia e negatività
fiducia nel progresso
scientifico
BA12502 Quale delle seguenti affermazioni relative alla a) Uno dei primi esponenti b) La fantascienza si c) Le avventure dei d) “Amazing Stories” fu a
diffusione della fantascienza negli Stati Uniti NON è del nuovo genere afferma inizialmente come personaggi dello spazio una delle più importanti
deducibile dal brano? lettarario fu H.G. Wells genere popolare ricalcano quelle narrate riviste specializzate
nel genere del romanzo
western
BA12503 Quale dei seguenti giudizi è riservato, dall’autore del a) Sapiente e prolifico b) Archetipo vivente dello c) Originalissimo scrittore d) Immaginoso e a
brano, alla figura di Isaac Asimov? divulgatore scienziato-scrittore sperimentale
BA12504 Secondo quanto affermato nel brano, l’intento a) analizzare gli effetti b) protestare contro la c) descrivere le realtà d) protestare contro la b
letterario di Ray Bradbury è: della ricerca scientifica sui tendenza della società parallele che circondano scienza e la politica, viste
problemi sociali e politici contemporanea a l’universo come forme di oppressione
del tempo eliminare l’elemento sociale
poetico dalla vita umana
BA12505 Secondo quanto scritto nel brano, la letteratura a) nasce in conseguenza b) narra solo le avventure c) riconosce nella figura di d) si diffonde c
cyberpunk: dello scoppio della bomba di cow boy del cyberspazio Bruce Sterling il proprio principalmente attraverso
atomica su Hiroshima rappresentante solo riviste specializzate
teorico
BA12600 Leggere attentamente il seguente brano.

Se il prevalente interesse per i problemi politici portò i cittadini delle polis democratiche greche dell’età classica a disinteressarsi delle tecniche produttive e ad abbandonare le
ricerche sulla natura avviate dagli ionici, dall’altro, però, contribuì ad accentuare lo studio dei fenomeni che più da vicino riguardano l’uomo nei suoi rapporti con l’ambiente.
Questi fenomeni, il corpo umano e le condizioni che ne garantiscono la salute furono oggetto di particolari ricerche. Nacque allora la figura del medico che, avvantaggiandosi
del diffuso clima di fiducia nella potenza della ragione, riuscì a sottrarsi alle pratiche magico-religiose prevalenti nella cultura tradizionale e cercò nuovi metodi di conoscenza
del corpo umano e delle sue malattie e nuovi procedimenti terapeutici.
Tra le scuole di medicina che fiorirono in quell’epoca vi fu quella fondata da Ippocrate (460-370 a.C.) a Cos, un’isola di cultura ionica. A questo medico dobbiamo la
formulazione di grandi principi che sono ancora oggi alla base della medicina occidentale: il ricorso all’esperienza come metodo d’indagine e la necessità di organizzazione
teorica dei risultati acquisiti, così da assicurare efficacia pratica all’intervento terapeutico.
La metodologia scientifica inaugurata da Ippocrate fu accolta dai suoi contemporanei come un modello di conoscenza che poteva essere esteso anche ad altri campi di ricerca
(Tucidide, ad esempio, lo applicò alla storiografia) ma, con la crisi che investì la polis nel IV secolo a.C., finì per perdere quel contesto favorevole di cui avrebbe avuto bisogno
per dar vita a istituzioni capaci di conservare, incrementare e trasmettere nel tempo le scoperte acquisite.

(Da: Franco Tondo, Giorgio Guadagni, “La storia antica”)

BA12601 I cittadini delle polis democratiche: a) affinarono le tecniche b) studiarono i fatti che c) si occuparono solo di d) finalizzarono i loro b
produttive riguardano l'interazione problemi politici studi esclusivamente al
uomo-ambiente miglioramento della
democrazia
BA12602 La figura del medico compare nell'età classica e trasse a) dalla scoperta di nuovi b) dal desiderio di c) dalla necessità di d) dal diffondersi della d
vantaggio: metodi di cura conoscere meglio il corpo migliorare le condizioni di fiducia nelle potenzialità
umano vita dei cittadini della ragione
BA12603 Nella cultura greca tradizionale, per curare le malattie a) alle pratiche magiche e b) alla consultazione di c) all'uso di rimedi d) a procedimenti a
si ricorreva: alla religione oracoli sperimentati nel tempo terapeutici messi a punto
dai sacerdoti
BA12604 Quale dei seguenti NON è un principio della medicina a) L'obiettivo di b) L'importanza c) La teorizzazione dei d) La necessità della d
formulato da Ippocrate? assicurare efficacia dell'indagine fondata risultati dimostrazione
pratica all'intervento sull'esperienza dell'efficacia della cura
terapeutico
BA12605 La metodologia scientifica ideata da Ippocrate non a) la mancanza del b) la crisi della polis c) la mancanza di d) il cambiamento b
giunse alla sua completa realizzazione per: sostegno dei istituzioni capaci di dell'atteggiamento della
contemporanei conservare e trasmettere politica riguardo alla
le scoperte cultura

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