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Esami di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di Ingegnere

II sessione anno 2014

Prova pratica – 16.12.2014

SEZIONE A – Settore civile e ambientale


4/S – Architettura e ingegneria edile
LM-23, 28/S – Ingegneria civile

Tema 1 – Progetto di una passerella strallata


Si consideri una passerella pedonale lunga 2L e dotata di due stralli, fissati ad una altezza H rispetto al piano
di impalcato. In prima approssimazione, si consideri un problema piano simmetrico, caricato
simmetricamente dal carico uniforme costante q, e si adotti lo schema statico che segue.

C
H

A' A'' D B

ξL

L
Per semplicità e con ottima approssimazione, si consideri il punto A' coincidente con il punto A'' e
l'impalcato A''DB inestensibile.
Il Candidato discuta il ruolo dei parametri progettuali, svolgendo i punti di seguito indicati, con esplicito
riferimento ad essi.

In prima istanza, si consideri il punto C di collegamento dello strallo con il pilone come fisso e lo strallo CD
inestensibile.
1. Si determini il momento flettente iperstatico applicato in B al variare della posizione del punto D di
sospensione dell'impalcato, posto a distanza ξL da A'', essendo 0 < ξ < 1;
2. Si tracci l'andamento qualitativo delle caratteristiche della sollecitazione N, T, M per due valori di ξ
caratteristici;
3. Si determini il valore di ξ in modo da ottenere una condizione di minima sollecitazione flettente
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II sessione anno 2014

Prova pratica – 16.12.2014


nell'impalcato e lo si denoti con χ;
4. Si verifichi l'impalcato rispetto al carico critico Euleriano nella condizione ξ=χ;
5. Sempre in tale condizione, si determinino le frequenze proprie dell'impalcato (si accetta di
considerare solo il tratto A''D con l'approssimazione di trave appoggiata)

In seconda istanza, si consideri la deformabilità del pilone A'C e dello strallo CD, il primo di modulo
elastico Ep e di momento di inerzia Ip, il secondo di sezione As e modulo elastico Es.
6. Si sostituisca il punto D con un vincolo cedevole elasticamente e per esso si indichi quanto vale la
rigidezza k in funzione dei parametri di rigidezza di pilone e strallo;
7. Si ridetermini il momento flettente iperstatico scambiato in B al variare della posizione del punto D
di sospensione dell'impalcato, punto D ora cedevole elasticamente e posto a distanza ξL da A'', 0 < ξ
< 1;
8. Si tracci l'andamento qualitativo delle caratteristiche della sollecitazione N, T, M e lo si discuta al
variare di ξ;
9. Si determini il valore di ξ in modo da ottenere una condizione di minima sollecitazione flettente
nell'impalcato e lo si denoti con χ;
10. Si verifichi l'impalcato rispetto al carico critico Euleriano nella condizione ξ=χ.
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Prova pratica – 16.12.2014

Tema 2 – Intervento su edificio esistente


Si deve eseguire un’apertura in una parete di una struttura in muratura portante. L’edificio in oggetto è
rappresentato nelle piante, prospetti e nelle sezioni delle figure delle pagine seguenti. L’apertura è da
realizzarsi a piano terra, tra gli ambienti adibiti a “garage” e “cantina”, così da potere mettere in
comunicazione l'autorimessa con l’abitazione. L’apertura dovrà essere di 100 cm netti. Il candidato:
1) definisca il tipo di intervento strutturale associato all’opera in oggetto, considerando le tipologie presenti nel
Capitolo 8 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14-01-2008); valuti la necessità di introdurre una
cerchiatura (ad esempio metallica) e la dimensioni coerentemente con il tipo di intervento individuato. In tal
contesto si richiede di effettuare il dimensionamento degli elementi strutturali formanti la cerchiatura, le
verifiche nei confronti dell’azione sismica, il progetto/verifica delle connessioni tra gli elementi e con la
fondazione. Esegua infine disegni di quanto progettato e si soffermi sui dettagli costruttivi che ritiene più
significativi.
2) Effettui una valutazione della sicurezza nei confronti dell’azione sismica della struttura nel suo insieme, mediante
metodi semplificati. A titolo di esempio, si può fare riferimento alla definizione di “edificio semplice” secondo la
normativa vigente, ad una valutazione tipo “LV1” presente nelle “Linee guida per la valutazione e la riduzione del
rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni” o ad altri metodi o
criteri, purché se ne definisca il percorso logico.
L’edificio è stato realizzato negli anni ’90, presenta struttura in muratura eseguita con blocchi in laterizio e
malta di buona qualità di spessore pari a 30 cm. Esternamente è presente un cappotto, ottenendo così una
parete di spessore totale pari a 40 cm. Sono presenti solai di piano e di copertura in laterocemento 20+5 con
soletta collaborante e sono presenti cordoli sulle murature. Uno schema dei solai per l’analisi dei carichi è
riportato nei fogli successivi. Per quanto riguarda le azioni sismiche, si consideri che la struttura abbia vita
nominale di 50 anni e sia edificata su suolo di tipo “C”. I parametri del sisma per i vari stati limite sono
riportati nella seguente tabella.

SLATO TR ag Fo TC*
LIMITE [anni] [g] [-] [s]
SLD 50 0.050 2.48 0.27
SLV 475 0.163 2.50 0,27

Ogni altro dato mancante può essere ipotizzato dal candidato considerando valori tipici per l’epoca della
costruzione o per la zona di costruzione dell’edificio o, in alternativa, assunto dal candidato previa
giustificazione.
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Prova pratica – 16.12.2014


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1295
40 470 30 715 40
115 90 40 90 40 90 151 90 350 90 150

A
40

40

40

40
30 220 10 485 40
275

275
340
380

WC
520

520

520
Cantina
120

120
Cucina
10
80

170
30 60
1150

1150
30

30

30
440

440
115 90 110 90 310 40

Garage
520

520

520

520
Soggiorno
120

120
Pranzo
195

195
40

40

40
310
270

A
115 310 280 120 200 120 150
40 470 30 715 40
1295

PIANTA PIANO TERRA


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45
461

402

140
265
285
170 340

100
+3.25
613

18
40

40
17
16
15
14
13
12
11
10
285

285
9
8
7
6
5
4

-0.05 +0.00

40 520 30 520 40

SEZIONE A-A
Esami di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di Ingegnere
II sessione anno 2014

Prova pratica – 16.12.2014

1295
40 470 30 715 40
245 90 280 90 350 90 150

A
40

40

40
30 220 10 485 40
275

275
340
380

WC
520

520

520
Camera 1
120

120
Camera 3
10
80

170

220
100
1150

1150
30

30

30
440

440
80

220 495 40

Camera 2
520

520

520
Camera 4
430
120

120
Armadi
195

195
40

40

A
210 120 375 120 200 120 150
40 470 30 100 10 210 10 385 40
1295

PIANTA PIANO PRIMO


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Prova pratica – 16.12.2014

PROSPETTO SUD
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Prova pratica – 16.12.2014

1295
40 470 30 715 40
245 90 280 90 350 90 150

A
40

40
275

275
520

520
120

120
1150

1150
30

30
440

440
520

520
120

120
195

195
40

40

A
210 120 375 120 200 120 150
40 470 30 100 10 210 10 385 40
1295

ORDITURA SOLAIO
SETTORE CIVILE E AMBIENTALE
Temi proposti:
n.1 (Strutture 1)
TEMA 1 - Strutture 1: Progetto di una pensilina strallata.

Si consideri una pensilina di copertura dell'accesso ad un centro commerciale, lunga L e posta ad


una altezza da terra H1. La pensilina è realizzata mediante una struttura in acciaio e si può
considerare, in prima approssimazione, alla stregua di una struttura piana caricata nel piano. La
struttura, autoportante, è costituita una un montante ABC di altezza H1+H2 , alla cui sommità è
collegato un cavo in acciaio che sostiene la pensilina a sbalzo BE, come nello lo schema statico che
segue. Il cavo è di modulo elastico E di sezione As e di coefficiente di dilatazione termica αs, il
montante ha modulo elastico E e sezione Il punto di collegamento del cavo con la pensilina, D, deve
essere determinato in base a considerazioni di progetto, come di seguito illustrato. La pensilina è
soggetta ad un carico uniformemente distribuito q.

C
H2

q
B D E

ξL
H1

Il Candidato discuta il ruolo dei parametri progettuali, svolgendo i punti di seguito indicati, con
esplicito riferimento ad essi.
1. Si determini il momento flettente alla base A del montante ABC al variare della posizione del punto D di
sospensione della pensilina, posto a distanza ξL da B, essendo 0 < ξ < 1;
2. Si tracci l'andamento qualitativo delle caratteristiche della sollecitazione N, T, M per due valori di ξ
caratteristici, ovvero ξ=1 e ξ=1/2, assumendo a piacimento i rapporti tra L, H1 e H2;
3. Si determini il valore di ξ in modo da ottenere una condizione di minima sollecitazione flettente nella
pensilina e lo si denoti con χ1;
4. Si verifichi l'impalcato rispetto al carico critico Euleriano nella condizione ξ=1 e nell'ipotesi che il punto
D non compia movimenti verticali; in particolare, si determini la lunghezza libera di inflessione l0.
In seconda istanza, si consideri la deformazione termica del cavo CD.
5. Si determini la legge con cui varia il momento flettente alla base A del montante ABC al variare del salto
termico uniforme nel cavo ∆T;
6. Si ridetermini il momento flettente iperstatico scambiato in B al variare del salto termico uniforme nel
cavo ∆T nel caso si ponga ξ=1;
7. Si ridetermini il momento flettente iperstatico scambiato in B al variare del salto termico uniforme nel
cavo ∆T nel caso si ponga ξ=1/2;
Infine, trascurando nuovamente la deformazione termica del cavo,
8. Si determini il valore di ξ in modo da ottenere una condizione di minima sollecitazione flettente nella
pensilina con il vincolo che non vi sia cambiamento di pendenza della pensilina allo scopo di agevolare
lo scarico della acque piovane in testa E e lo si denoti con χ2;
9. Che relazione esiste tra χ1 e χ2 ? Potranno mai coincidere ?
n.2 (Strutture 2)
TEMA 2 - Strutture 2: Verifica della sicurezza di un edificio esistente.

Il candidato effettui la valutazione della sicurezza nei confronti dell’azione sismica della struttura
esistente rappresentata nelle Figure 1-5, in conformità alla normativa vigente. L’edificio è adibito a
civile abitazione, ha dimensioni in pianta di 9.7 x 9.7 mq ed altezza in gronda di circa 620 cm e ha
struttura portante in muratura. Una semplice rimozione dell’intonaco e la verifica della consistenza
della malta hanno permesso di constatare che la muratura è realizzata con blocchi di laterizio e la
malta è cementizia di buona qualità (si veda la Figura 3). Non sono state eseguite prove (ad esempio
con martinetti piatti) per determinare la resistenza del materiale. I paramenti murari portanti hanno
spessore 25 cm; esternamente, oltre all’isolante (12 cm), è presente un secondo paramento in
muratura a faccia vista, di spessore 12 cm. I solai di piano e di copertura sono in laterocemento e la
copertura è a 4 falde. Si richiede di:
1. Effettuare la valutazione della sicurezza globale dell’edificio nei confronti del sisma, calcolando il
cosiddetto “fattore di accelerazione”, ovvero il rapporto tra l’accelerazione al suolo che determina il
collasso e l’accelerazione corrispondente al periodo di ritorno dell’azione sismica, valutata in conformità
alle norme tecniche vigenti per lo Stato Limite di Salvaguardia della Vita umana. Per effettuare la
valutazione della sicurezza, il candidato potrà svolgere un’analisi statica lineare o statica non lineare
(anche semplificata) o utilizzare altri metodi per la valutazione della sicurezza di edifici esistenti purché
appropriati per la struttura in esame e previa giustificazione delle assunzioni adottate. E’ possibile
trascurare l’effetto delle eccentricità accidentali e per i maschi murari in falda si può considerare
l’altezza media. Inoltre, se si esegue l’analisi statica non lineare, si può adottare un fattore di
partecipazione Γ unitario ed effettuare approssimazioni opportune nel valutare il diagramma bilineare
equivalente alla curva di capacità del sistema reale.
2. Indipendentemente dal metodo utilizzato per effettuare la valutazione della sicurezza, valutare lo
spostamento allo Stato Limite di Salvaguardia della Vita della struttura per effetto dell’azione sismica
(domanda di spostamento).
3. Effettuare la verifica nei confronti dei meccanismi locali di ribaltamento, con riferimento alla muratura a
faccia vista esterna.
970
24 185 140 272 140 185 24

120
140

120
140
A

24

24
185

185
870

Soggiorno

422
140

140
120 120
240 240

335 200 335 25


970
272

272
970
25

80
210
315 10 220 10 165 10 140

80
210
140

140
120 120
422

240
Cucina 240

WC Lav
185

185
24

24
A
120
140

120
140

24 185 140 272 140 185 24 PIANTA


970 PIANO TERRA
970
24 185 140 272 140 185 24
120
140

120
140

A
24

24
185

185

430 10 430

Camera Camera
422

422
140

140

120 120
140 140

335 80 40 80 335
80
210

80
210
970
272

272
970
25

10 112 25

80 80 80
210 210 210
80
210
140

140

120 120
422

140 140
Studio
Bagno
300

315 10 220 10 315


185

185
25
24

24

A
120
140

120
140

24 185 140 272 140 185 24 PIANTA


970 PIANO PRIMO

Figura 1: Piante della struttura


+780

+620

369
100
+340 +340

45
+295

290
a= 17 cm
+00 p= 30 cm

-45
-85

Figura 2: sezione A-A Figura 3: Tipologia di muratura presente

Manto di copertura Muratura spess =25 cm


in coppi pavimento in gress - sp. 2 cm
Intonaco spess =1 cm
caldana per pavimenti - 5 cm
sottofondo isoante e per impianti
in alleggerito - sp. 13 cm

20
25
ringhiera metallica

scuretti in legno
12 12 25 solaio in laterocemento
spess. 20+5
cordolo in c.a. 25x25
isolante in polistirene - spess =12 cm
Parete "faccia vista" - spess =12 cm

Figura 4: Prospetto della struttura Figura 5: Dettaglio stratigrafia solaio e parete esterna

Per la verifica si tenga presente che l’edificio si trova nel comune di Modena e che i parametri del
sisma per i vari Stati Limite sono i seguenti.
Tr ag Fo T*c
"Stato Limite"
[anni] [g] [-] [s]
Danno 50 0.06 2.50 0.30
Salvaguardia della Vita 475 0.16 2.50 0.30

Il terreno è assimilabile alla tipologia “C”, “Depositi di terreni a grana fina mediamente
consistenti”.
Le quote sono in centimetri. Qualunque dato mancante può essere assunto dal candidato previa
opportuna giustificazione.
n.3 (Geomatica)
TEMA 3 – Geomatica: rilievi di raffittimento e loro inquadramento.

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