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LEGGI

1820 Editto Cardinal Pacca, Pio VII Chiaromanti: tutela beni cult. / monumenti, regole per restauro,
stato diritto di prelazione
1902 prima legge tutela monumenti (<- Boito)
1909 riedizione 1902
1939 L.1089 monumenti,
L.1457 paesaggio come quadro
1964 Carta di Venezia (internazionale), conservare e rilevare: minimo intervento, facilitare la lettura.
1972 Carta: r. = intervento volto a mantenere in efficienza, a facilitare la lettura e a trasmettere al futuro
oggetti monumentali, storici, ambientali, Min. Beni Cult., creato anni 70 da Spadolini (prima
Pubbl. Istruz.)
1975 Carta di Amsterdam: consevazione integrata, non integrale, importanza funzione, riutilizzo =
manutenzione
1999 TU Melandri L.490 (compilativo)
2001 L.Costituzionale: stato: ambiente, tutela, cultura; regione: valorizzazione e promozione. Fondazioni
aperte a soggetti pubbl. e privati.
2004 Codice Urbani: r.= conoscenza dell’opera d’arte, trasmissione al futuro, non conservazione
monumenti e paesaggio, conservatoria dei registri immobiliari, soprintendente regionale, non
ministro, vincolo 50+ anni, Piano Paesaggistico Regionale (L. Galasso 1985, tutela per sistemi)
valido 5 anni. Sovrintendenti: regionali, 5 anni. TU e direttive UE; cultura nazionale.
Progettazione: Minimo intervento, reversibilita’, distinguibilita’. Compatibilita’. Recupero:
attuabilita’, compatibilita’ fisico-mecc., chimica, manutenibilita’.
DEFINIZIONI

Brandi: Restauro: 2 istanze, storica e estetica; momento metodologico del riconoscimento dell’opera
d’arte nella sua consistenza fisica e nella duplice polarita’ estetico-storica, in vista della sua
trasmissione al futuro. Deve mirare al ristabilimento dell’unita’ potenziale dell’opera d’arte; e’ il
rapporto con la storia; atto culturale, storico, di rispetto.

Dezzi-Bardeschi: Conservazione: il restauro operi all’unico fine di assicurare la conservazione


dell’autenticita’ dell’opera che e’ costituita da tutti gli apporti materici che si sono stratificati
adosso e che rappresentano quell’insostituibile e irripetibile hic et nunc che caratterizza quella e
non un’altra fabbrica. Edificio e’ documento storico (linea conservativa-integralista), interventi
tali da non alterare nulla, niente estetica, solo storia. E’ importante comprendere il processo, non il
prima o dopo del restauro.

Recupero: metodo per riappropriarsi, parte tecnica del restauro; Carbonara: edilizia non monumentale, il
non restauro

Argan: Restauro: attivita’ rigorosamente scientifica come indagine filologica diretta a ritrovare e rimettere
in evidenza il testo originale dell’opera, eliminando alterazioni e sovrapposizioni di ogni genere
fino a consentire una lettura chiara e storicamente esatta; lecito tagliare superfetazioni, restauro
legato all’estetica originaria del monumento, liberazione dalle manomissioni posteriori, presunto
stato d’origine.

Urbani: Restauro: parte preminente le operazioni di carattere strettamente conservativo, intese a


preservare dal deperimento naturale e occasionale i materiali che concorrono alla costituzione
fisica dell’opera d’arte; atto culturale, non funzionale; si restaura la materia, non l’intenzione di
chi ha fatto l’opera.

Boscarino: Restauro: Il fare del restauro e’ contemporaneamente giudizio storico-critico e sapere tecnico-
scientifico. In esso sono compresenti gli ambiti umanistici e quelli diagnostico-operativi; lo storico da solo
chiacchiera, il tecnico da solo rovina; problema nasce culturale, si concretizza attraverso la scienza.

Carbonara: nasce storico per diventare tecnico-scientifico (r. critico)

Boito: restauro filologico, nasce restauro moderno. Monumento e’ documento. Importante tempo a cui
appartiene l’opera, ma anche il processo storico. I monumenti storici del passato non solo valgono allo
studio dell’architettura, ma servono a chiarire e a illustrare in tutte le sue parti la storia dei vari tempi e dei
vari popoli. Vanno rispettati con scrupolo religioso, come documenti, una modificazione anche lieve la
quale possa sembrare opera originaria trae in inganno e conduce a deduzioni sbagliate. Minimo intervento:
i monumenti, quando sia dimostrata la necessita’ di porvi mano, devono essere piuttosto consolidati che
riparati, riparati che restaurati. Riconoscibilita’ intervento: le aggiunte o rinnovazioni a carattere diverso
dal monumento. Evitare falsi storici: aggiunte di materia diversa, segno e data del restauro. Patina,
ambiente e contesto. Stratificazioni e processo. Documentazione fotografica al ministero.

Giovannoni: tardo positivista, cultura ingegneristica, filologismo scientifico. Ambiente circostante.


Storia: tecnica concreta, non estetica. Categorie: consolidamento, ricostruzione, liberazione,
completamento, innovazione.

Riegl: Kunstwollen, valore storico relativo, di memoria, d’uso, artistico, contemporaneo.


Rilievo: il progetto di restauro, per la sua impostazione e sviluppo, richiede metodo e l’esercizio di una
successione di procedimenti analitici tesi alla conoscenza del testo architettonico e richiede
l’individuazione d risoluzioni criticamente vagliate da conoscenza storica e architettonica , viene tradotto
in un rilievo attraverso modi di espressione grafica; tecniche di comprensione, rilievo, rappresentazione.
Esistono mutue relazioni tra la triade disegno-storia-restauro. Serve una base approfondita di conoscenze
d’insieme. Il metodo di ricerca e’ il metodo storico. Esiste corrispondenza biunivoca fra storia e restauro.
Il metodo nasce storico come pure lo studio e il rilievo per divenire storico-tecnico e storico-critico
(valutazione).

Metodo storico-filologico:
- rilievo mentale (ispezione preliminare)
- precomprensione critica (capire)
- r. grafico
- r. fotografico
- elaborazione dati forniti dai rilievi muto, geometrico, architettonico
- tavole tematiche (euritmia, degrado)

Guglielmo de Angelis D’Ossat:


monumento: nel complesso, nei particolari, in rapporto con l’ambiente
- rilevamento storico/artistico/statico-costruttivo
- esame consistenza attuale materia
- confronti monumenti simili
- studio aspetti perduti/non realizzati
 lettura monumento

Conoscenza geometrica
C. tecnica e materica
Tavole tematiche e di rilievo
Note storiche
DEGRADO

Patologico, invecchiamento no. Cause agenti, meccanismo processuali, effetti finali.


Cause intrinseche: legate a oggetto, sito, errori di progetto, cantiere di costruzione, materiali,
tecnologie, destinazione d’uso.
Cause estrinseche: legate all’intorno, naturali ad azione prolungata (umidita’: capillare, condensa,
sali igroscopici, infiltrazioni, inquinamento naturale) o puntuale (incendi, sismi, fattori meteorologici),
antropiche ad azione diretta (abbandono, destinazione d’uso) o indiretta (inquinamento, traffico,
correnti vaganti).
Meccanismi: alterazioni meccaniche (sollecitazione da carico, dilatazione termiche, differenziate,
corrosione ferro, azioni umane, vibrazioni da traffico), alterazioni fisiche (capillarita’, gelo,
cristallizzazione Sali solubili), alterazioni chimiche (carbonatazione, solfatazione, argillificazione,
ossidazione, acidi su materiali calcarei, patine a ossalato: protettive!, deposizione umida o secca,
condensazione rugiada)

Consolidamento muri: cuci-scuci (chiudere bucature), catene metalliche (capochiave in estremita’),


iniezioni (in verticale su muri aperti), stilatura giunti, cuciture (angoli), reticolo cementato (barre
metalliche a 45 gradi in 2 direzioni), presollecitazione (compressione), cerchiatura (in opera a T > di T
ambientale).

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