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UNITÁ DI MISURA
grandezze dimensioni M.K.S. c.g.s. sistema pratico
lunghezza l L m cm
tempo t T sec sec
velocità v L/T m / sec cm / sec
accelerazione a L / T² m / sec² cm / sec²
angolo adimensionale rad rad
velocità angolare 1/T rad / sec rad / sec
accelerazione angolare ‘‘ 1 / T² rad / sec² rad / sec²
frequenza f 1/T giri / sec giri / sec
periodo T T sec sec
massa m M kg g m = dV
momento di inerzia I I = V r² dV
Ia = Ig + M d²
forza F M L / T² N = kg m / s² dina f=dq/dt
momento di una forza M(O) M L² / T² Nm dina cm M(O) = r x f
impulso di una forza I ML/T N sec dina sec dJ = f dt = dp
J = t1t2 f dt = q
momento di un impulso M L² / T N sec m dina sec cm
lavoro L M L² / T² J = Nm erg L = F ds = V
energia E M L² / T² J erg 1 cal = 4,186 J
(V potenziale, T cinetica) 1 J = 0,239 cal
potenza W M L² / T³ J / sec = watt erg / sec 1 CV = 735,5 W
1 kWh = 3,6 106 J
quantità di moto qdm q ML/T kg m / sec g cm / sec q=mv
momento della qdm p M L² / T kg m² / sec g cm² / sec p=rxq
(momento angolare) p = (r - r) x q
prodotto vettoriale)
x
v = v1 v2
direzione normale al piano individuato da v1 e v2,
modulo v1 v2 sin ,
verso: rotaz. di v1 per sovrapporsi a v2 con rotaz. <.
versore u = (1 / v) v.
momento assiale di v rispetto ad un asse passante per C: proiezione lungo l’asse del momento polare di v.
prodotto scalare) v1 v2 = X1 X2 + Y1 Y2 + Z1 Z2
prodotto vettoriale)
v = v1 x v2 = (Y1Z2 – Z1Y2) i + (Z1X2 – X1Z2) j + (X1Y2 – Y1X2) k = i j k
X1 Y1 Z1
X2 Y2 Z2
a x b = - (b x a)
prodotto triplo: a x (b x c) = b (c a) - c (a b)
legge oraria:
s = s(t)
triedro fondamentale di versori t, n, b ; raggio di curvatura ; velocità scalare vs e accelerazione scalare as:
v = s‘ t = vs t.
a = at t + an n = vs‘ t + (vs²/) n = as t + (vs²/) n.
pulsazione 0 = 2 = 2 / T
moti rettilinei:
moto rettilineo uniformemente vario moto rettilineo uniforme moto armonico semplice MAS
a=k a=0 a = x‘‘ = - A ² cos (t + o) = - ² x
v = at + v0 v = v0 = k v = x‘ = - A sin (t + o)
x = ½ a t² + v0t + x0 x = v0t + x0 x = A cos (t + o) A,,0 costanti
moti piani:
vettore posizione con rappresentazione cartesiana:
r = x(t) i + y(t) j. r = i vx dt + j vy dt
v = r‘ = x‘ i + y‘ j + z‘ k = vx i + vy j. v = i ax dt + j ay dt
a = r‘‘ = x‘‘ i + y‘‘ j = ax i + ay j.
vettore posizione con rappresentazione polare: u versore parallelo a r, p versore normale a r, nel verso pos. di .
v = r‘ u + r ‘ p.
a = (r‘‘ – r ‘²) u + (2 r‘ ‘ + r ‘‘) p.
b) moto centrale: accelerazione costantemente diretta verso un punto fisso, detto polo.
v = r‘ u + r ‘ p
a = (r‘‘ – r ‘²) u
p.48
a) moti rigidi
composizione di un moto di traslazione e di un moto di rotazione attorno ad un asse.
per ogni punto P del sistema:
vP = vR + x (P – R) R punto del sistema, rotazione attorno asse per R.
aP = aR + ‘ x (P – R) + x x (P – R) non dipende da R!
b) moti relativi
é noto il moto di un punto P in un sistema di riferimento O’x’y’z‘, che si muove a sua volta rispetto a Oxyz,
ritenuto fisso.
velocità assoluta di P in Oxyz: va = vr + vs . vr velocità relativa di P in O’x’y’z‘,
vs velocità di trascinamento. vs = vO‘ + x (P – O‘)
va = vr + vO‘ + x (P – O‘)
accelerazione assoluta di P in Oxyz: aa = va‘ = vr‘ + vs‘
aa = ar + [aO‘ + ‘ x (P – O‘) + x x (P – O‘)] + 2 x vr = ar + as + ac ar accelerazione relativa,
as di trascinamento (v. a))
ac di Coriolis
p.97
v = vC + x (r – rC)
rotazione attorno asse fisso: P = PII + P
PII = I (non dipende dalla pos. di O sull’asse)
momento d’inerzia assiale I = mi i² distanza dall‘asse
P = - mi zi i (dipende dalla pos. di O sull’asse, nullo se l’asse è di simmetria)
punto del corpo 3 assi fra loro solidali col corpo, assi principali di inerzia, t.c. P = 0
momento d’inerzia: I = [M L²] = kg m² I = ² dm
Huygens-Steiner: assi II: I = IC + M d²
assi fra loro: Iz = Ix + Iy (sistemi piani, 1 direzione trascurabile)
momento angolare assiale: Pz = I
dinamica rotazionale: Mz(e) = I d² / dt² (asse fisso)
M(e) = dP / dt = I d / dt + dP / dt dP / dt = 1/ d/dt P + x P
pendolo fisico: Mz(e) = (rC x M g) k.
pendolo a torsione: Mz = - k .
momento angolare P = I + P (risp. a un pto dell’asse)
conservazione del momento angolare assiale: momento assiale delle forze esterno = 0. I = cost.
energia cinetica: K = ½ M vC² + ½ IC ²
traslatorio rotatorio
lavoro nelle rotazioni: L = Mz(e) d = F(e) drC + MC(e) dt.
momento angolare assiale Pz = I . potenza W = Mz(e) . momento d’attrito volvente: Mz = Rn .
equazioni fondamentali della statica dei sistemi rigidi: F = 0. M(e) = 0. (sistema inizialmente in quiete)
(e)
fenomeni elastici:
legge di Hooke: l/l = 1/Y T/S l..lunghezza, S..sezione, T..tensione, Y..modulo di Young.
moti giroscopici: sistemi rigidi con 1 pto fisso, rotanti attorno a 1 asse di simmetria:
trottola: M(e) = dP / dt, P = I rC x Mg = I d / dt
d / dt = rC M g / (I ) = rC M g / P (vel. angol. di precessione)
II) DINAMICA
4. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE p.117
triedro fondamentale:
ft = m at = m s‘‘
fn = m an = m (s‘² / )
f b = m ab = 0
quantità di moto: q = m v.
impulso di una forza: J = t1t2 f dt
teorema della quantità di moto: dI = f dt = dq. dI impulso elementare della forza agente sul punto.
J = q (anche teorema dell’impulso)
velocità areolare: = p / 2m
risp. al polo :
momento angolare p = (r - r) x q
momento della forza risultante m = (r - r) x f
m = dp / dt (per v = 0)
vincolo: impone delle limitazioni al moto di un corpo. l’azione dei vincoli si schematizza con un insieme di
forze, reazioni vincolari, applicate al corpo.
vincolo liscio se la reazione vincolare é perpendicolare,
vincolo scabro se c’è una una componente non nulla in direzione tangente (forza d’attrito!).
forze d’attrito radente: il corpo striscia senza rotolare.
F = - Rp (v / v) coefficiente d’attrito
attrito Rp modulo della reazione vincolare perpendicolare
v / v versore della velocità del corpo
lavoro L compiuto da una forza F che sposta il suo punto d’applicazione da P1 a P2 (integrale curvilineo):
teorema delle forze vive: LAB = TB – TA, L = dT f dr = m s‘ s‘‘ dt (con massa costante)
se agiscono contemporaneamente forze conservative e non, il lavoro compiuto dalle forze non conservative è
uguale alla variazione E dell’energia meccanica del punto.
se al punto sono applicate reazioni vincolari dovute a vincoli lisci e indipendenti dal tempo, E = 0 e T+V=E=k
equazione fondamentale della dinamica: sommare al risultante delle forze „reali“ (attive e vincolari) le forze
„apparenti“ (inerziali) dovute all’accelerazione del sistema non inerziale rispetto a uno inerziale:
f + fapp = m ar oppure f – m (as + ac) = m ar quindi fapp = - m (as + ac)
ar accelerazione relativa del punto nel sistema non inerziale
as accelerazione di trascinamento
ac accelerazione di Coriolis
attrito radente: R <= s Rn. s coeff. di attrito statico piano inclinato: movimento se tan > s.
attrito dinamico: R = d Rn. d coeff. di attrito dinamico piano inclinato (asse x lungo piano):
ax = g cos (tan - d)
forza elastica (molla, legge di Hooke): fe = - k x i (x deformazione molla, i verso il corpo cui è applicata)
oscillatore armonico: x‘‘ + 0² x = 0; (0² = k/m) x (t) = A cos (0 t + 0)
pendolo semplice: s‘‘ + g sin (s/l) = 0. piccoli angoli: s‘‘ + 0² s = 0 s (t) = S0 cos (0 t + 0)
piccole oscillazioni: isocore con periodo T = 2 (l / g) (0² = g / l)
p.122
5. CALCOLO DEL CENTRO DI MASSA E DEL MOMENTO D‘INERZIA p.199
A) centro di massa
C.M. di un sistema di n punti materiali di masse mi: il punto (geometrico) G che in Oxyz ha coordinate
xG = ( mi xi) / ( mi)
yG = ( mi yi) / ( mi)
zG = ( mi zi) / ( mi)
vettore posizione del C.M.: rG = xG i + yG j + zG k = ( mi ri) / ( mi)
se un corpo può essere suddiviso in n parti, con G i e mi, si calcola G dell’intero corpo immaginando di
concentrare ciascuna massa mi nel proprio C.M. Gi.
se un corpo omogeneo, = cost., presenta elementi di simmetria, il CM. appartiene agli elementi di simmetria.
(per le forme semplici coincide con il centro geometrico delle figure stesse).
B) momento d’inerzia dI = dm r²
momento di inerzia assiale rispetto a una retta q, dato un sistema di n punti materiali di masse mi:
I = mi ri² (scalare, i=1,..,n), ri distanza di mi dalla retta q
sistema continuo di densità = (x,y,z): I = V r² dV
momento di inerzia polare: ri distanza di mi da un punto
momento di inerzia piano: ri distanza di mi da un piano
per un sistema rigido, il momento di inerzia rispetto ad un asse (punto) è uguale alla somma dei momenti di
inerzia rispetto a due (tre) piani perpendicolari tra loro, aventi per intersezione l’asse (il punto).
F = F(i) + F(e) somma del risultante delle forze interne e del risultante delle forze esterne.
M(O) = M(O)(i) + M(O)(e) somma dei momenti delle forze interne e esterne
per il terzo principio della dinamica è sempre: F(i) = 0 e M(O)(i) = 0 per ogni O
equazioni cardinali della meccanica F(e) = Q‘ e MO(e) = PO‘
sistemi isolati (sono presenti solo forze interne): Q = cost. e P(O) = cost. la quantità di moto totale e e
il momento totale della quantità di moto rispetto a qualsiasi punto fisso O sono vettori costanti nel tempo.
A) lavoro e energia
energia cinetica:
T = Ti
b) se il sistema ha un asse fisso, è sufficiente la proiezione della seconda equazione nella direzione dell’asse
Mz(e) = Pz‘ = Iz ‘ (con z come asse di rotazione)
se z è un asse principale di inerzia si ha che P = |Pz| e P = Iz
energia cinetica dei sistemi rigidi con asse fisso T = ½ I ²
C.M. considerato come punto materiale avente massa M pari all’intera massa del sistema.
proprietà:
a) la quantità di moto totale del sistema è uguale alla quantità di moto del suo C.M.: Q =
M VG
b) il C.M. si muove come se ad esso fosse applicato il risultante delle forze esterne agenti
sul sistema:
(e)
F = M VG‘
c) il momento angolare del sistema rispetto a un punto fisso O è uguale alla somma del
momento angolare del sistema rispetto al C.M. e del momento angolare del C.M.
rispetto a O: PO = PG + (G – O) x M VG
I.. momento di inerzia del sistema materiale rispetto a un asse istantaneo passante per il C.M.
.. velocità angolare
il calcolo dei momenti delle forze applicate al sistema è semplificato dal fatto che (g costante) il risultante delle
forze peso del sistema si può considerare applicato al C.M. (baricentro).
p.225
7. CENNI DI DINAMICA DELL‘URTO p.315
le forze di interazione nell’urto sono forze interne al sistema. la quantità di moto totale del sistema e il
momento angolare totale non cambiano per effetto dell’urto: Q = cost. e PO = cost.
incognite: velocità finali dei baricentri, rotazione di ciascun corpo attorno al proprio baricentro.
urto elastico: la somma dell’energia cinetica dei due corpi prima all’istante prima dell’urto è uguale all’energia
cinetica del sistema all’istante dopo l’urto (conservazione dell’energia cinetica).
urto anelastico: non si conserva l’energia cinetica.
urto plastico (totalmente anelastico): i due corpi, dopo l’urto, procedono uniti.
urto normale: i baricentri dei due corpi prima dell’urto si muovono sulla stessa retta.
urto obliquo: i baricentri dei due corpi prima dell’urto si muovono su rette diverse.
urti tra sfere omogenee e liscie: le forze di interazione, agendo lungo la congiungente i baricentri, hanno
momento nullo rispetto al baricentro di ciascuna sfera. casi:
a) urto normale elastico: le velocità dei due baricentri non possono cambiare direzione e le
conservazioni dell’energia cinetica e della quantità di moto forniscono un sistema in due
incognite sufficiente a determinare le velocità finali dei baricentri.
b) urto obliquo elastico: i baricentri dei due corpi modificano la loro traiettoria. le velocità
dei baricentri prima e dopo l’urto giacciono sullo stesso piano. la conservazione
dell’energia cinetica e le proiezioni lungo gli assi dell’equazione vettoriale della
conservazione della quantità di moto forniscono tre equazioni in quattro incognite. serve
anche l’angolo di diffusione di una delle due sfere per risolvere il sistema.
c) urto normale anelastico: conservazione della quantità di moto e variazione di energia
cinetica del sistema.
d) urto obliquo anelastico: conservazione della quantità di moto e altre due relazioni fra le
incognite.
p. 307-321
teo dell’impulso applicato a ciascuna particella:
J1 = q1 = q1(i) + q1(e) = titf f1(2) dt + titf f1(e) dt
J2 = q2 = q2(i) + q2(e) = titf f2(1) dt + titf f2(e) dt
f1(2) = - f2(1) q1 - q2 Q 0 si conserva la quantità di moto totale Q.
analogamente: si conserva il momento angolare totale P.
KC = ½ M vC² conservazione dell’energia cinetica
p.317
III) TERMODINAMICA
8. I. PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA p.353
sistema termodinamico: durante una trasformazione finita da uno stato iniziale i a uno stato finale f, scambia la
quantità di calore Q con l’esterno, compie il lavoro L e subisce una variazione di energia interna U = Uf – Ui.
primo prinicipio della termodinamica: Q = U + L. U.. funzione di stato!
segno di Q: considerare positive le quantità di calore assorbite dal sistema, negative quelle cedute.
segno di L: considerare positivi i lavori compiuti dal sistema verso l’esterno, negativi quelli compiuti
dall‘esterno.
trasformazioni infinitesime: dQ = dU + dL
dQ e dL non sono differenziali esatti (Q e L non sono funzioni di stato: dipendono dalla trasformazione
compiuta)
calore specifico della sostanza relativamente alla trasformazione eseguita: c = 1/m dQ/dT
m massa del sistema
dQ = c m dT
calore scambiato con l’esterno: Q = m if c dT
trasformazioni quasi statiche: il sistema attraversa una successione di stati molto vicini a stati di equilibrio.
lavoro infinitesimo in trasformazioni quasi statiche: dL = p dV
lavoro in una trasformazione finita quasi statica: L = if p dV (solo con percorso di integrazione definito)
GAS PERFETTI
equazione di stato per i gas perfetti: p V = n R T n = m / M numero moli (massa / peso molecolare)
R = 0,082 atm / (K mol) costante universale dei gas
T temperatura assoluta, V in litri, p in atm
calore molare: capacità termica riferita ad una mole.
a volume costante: cV = 1/n (dQ / dT)V = 1/n (U / T)V = 1/n (dU / dT)V
a pressione costante: cp = 1/n (dQ / dT)p = 1/n [(dU / dT)V + p (V / T)p]
cp = cV + R
gas monoatomici: cV = 3/2 R cp = 5/2 R = cp / cV = 5/3
gas biatomici: cV = 5/2 R cp = 7/2 R = cp / cV = 7/5
p.357
9. II. PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA p.411
a) rendimento delle macchine termiche
b) macchina di Carnot
trasformazione reversibile: trasformazione ideale al termine della quale sia il sistema sia ciò che lo
circonda possono essere ricondotti allo stato iniziale, senza alcun cambiamento nel resto
dell’Universo. (ex. trasformazione quasi statica senza effetti dissipativi).
rendimento di una macchina di Carnot che lavora fra 2 serbatoi di temperature TH e TC (TH > TC):
non dipende dalla sostanza che esegue il ciclo.
TH / TC = QH / QC rendimento = 1 – (TC / TH)
frigorifero di Carnot: macchina di Carnot fatta funzionare all’inverso. assorbendo il lavoro L, sottrae al
serbatoio più freddo il calore QC e cede al serbatoio più caldo il calore QH.
è una funzione di stato la variazione di entropia dipende solo dagli stati iniziale e finale e non dalla
trasformazione.
variazione di entropia del sistema: Sif = S(f) – S(i) = Rif (dQ / T) = n cV ln Tf/Ti + n R ln Vf/Vi [l atm/K]
R integrazione lungo una trasformazione qualunque, purchè reversibile fra i e f.
dQ quantità di calore scambiata dal sistema con un serbatoio a temp. ass. T
Sif = if (dQ / T) = 1 / T if (dQ / T) = Q / T anche per trasformaz. irreversibili
S = if m c dT/T
variazione di entropia dell’Universo: somma delle variazioni di entropia del sistema, dei serbatoi e di
tutto ciò che ha interagito col sistema. = 0 per trasformazioni reversibili, > 0 per trasf. irreversibili.
trasformazione ciclica (reversibile o no): la variazione di entropia dell’Universo è data solo dalla
variazione di entropia di ciò che ha interagito col sistema.
diagrammi:
asse x asse y area inclusa
S T Q
V P L
p.415
ESEMPI
pianeti: G (M m) / R² = m ² R
piano inclinato: mg +R + T = ma
mgcos - Rn = maN
-mgsin - Rn + T = maT
pendolo semlice:
w +R=ma w peso, R forza dovuta al filo.
I) - m g sin = m s‘‘
II) - m g cos + R = m s‘² / L
=s/L I) s‘‘ + g sin (s / L) = 0 approssimazione di Taylor: s‘‘ + g/L s = 0
pulsazione: 0 = (g / L) s (t) = S0 cos (0 t + 0)
periodo: T = 2 / 0 = 2 (L / g)
K (t) = ½ m s‘², V () = m g (1 – cos ), ETOT ½ mg/L S0²
pendolo conico:
circonferenza orizzontale con velocità angolare cost = k.
T cos - m g = 0 T tensione
T sin = m ² R = m ² l sin
T = m l ² cos = g / l² > (g / l)
circonferenza verticale:
R = un forza esercitata dal vincolo nel pto più alto
d lunghezza filo/barra
w + R = m a m g + = m v²/d = m v²/d - m g.
(filo: >=0 v² >= g d)
pendolo balistico:
urto completamente anelastico: vP = (1 + M/m) (2 g h)