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Nuove frontiere negli accertamenti privacy: la pronuncia AGCM contro Samsung del 25 gennaio 2017

Avv. Andrea Michinelli

1 - Premessa

Con un provvedimento innovativo per quanto era dato vedere finora, l’AGCM (la nota Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato – si veda il sito istituzionale http://www.agcm.it) ha sanzionato in data 25
gennaio 2017 la Samsung Electronics Italia s.p.a. (di seguito “Samsung”). Ciò che colpisce e che qui preme
analizzare non è tanto la specifica contestazione della pratica commerciale scorretta, rientrante come
sempre nelle prerogative riservate all’AGCM qualora debba tutelare i consumatori1, quanto una delle
motivazioni che chiama in causa la diversa disciplina della tutela dei dati personali (attualmente dettata dal
D.Lgs. 196/2003, in attesa dell’applicazione dal 25 maggio 2018 del Regolamento UE 679/2016) e che
sarebbe appannaggio di competenza del Garante italiano per la protezione dei dati personali.

2 - I fatti

Samsung a far corso dal 2014 avviava diverse iniziative promozionali per i propri acquirenti: si tratta di
vantaggi premiali di vario tipo, dallo sconto al prodotto omaggio. Samsung, a dispetto di quanto indicato
nei relativi messaggi pubblicitari, aveva però condizionato tali vantaggi alla previa registrazione sul proprio
sito web, richiedendo obbligatoriamente agli utenti svariati dati ultronei (del tutto superflui per fruire dei
premi), pena l’esclusione dall’iniziativa. A fronte di ciò, alcune associazioni di consumatori hanno raccolto
elementi per segnalare all’AGCM una pratica commerciale potenzialmente scorretta. Durante l’iter
ispettivo dell’AGCM, va precisato, Samsung aveva comunque modificato le procedure inerenti e corretto
parzialmente quanto contestato.

AGCM non si è limitata a esaminare la condotta di Samsung sotto il profilo dell’ingannevolezza e


aggressività del messaggio pubblicitario, bensì – e questo è il profilo innovativo – si è spinta fino ad
esaminare l’acquisizione indebita dei dati personali degli utenti per finalità di marketing. Arrivando a
vietare le condotte illecite e a comminare distinte sanzioni pecuniarie, ovvero distinguendo: A) una grave
diffusione di messaggi ingannevoli, interessando un ampio numero di consumatori, imponendo condizioni
particolarmente gravose agli utenti per ottenere i premi promessi – sanzione da più di due milioni di euro;
B) gravi e aggressive modalità commerciali nell’imporre agli utenti il consenso al trattamento dei loro dati
personali per finalità di marketing come obbligatorio per poter fruire dei premi promessi – sanzione da più
di un milione di euro.

3 - I profili di trattamento illecito dei dati personali come inquadrati dall’AGCM

1
Dunque, precisamente, quanto riservato dal D.Lgs. 206/2005 alla sorveglianza dell’autorità:
Il provvedimento richiama, quale fonte di valutazione dei profili sul trattamento dei dati personali, gli artt.
20, 21, 24 e 25 del D.Lgs. 206/2005 (c.d. Codice del Consumo). Vediamo di seguito come si collegano con la
fattispecie in esame:

- l’art. 20 vieta le pratiche commerciali scorrette, ovvero

4 - I profili di trattamento illecito dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003 e Reg. 679/2016

5 - Il ruolo del Garante

A fronte di quanto sopra, si potrebbe ipotizzare che il Garante italiano possa aver avviato in proprio – per
quanto di sua competenza, cioè garantire il rispetto del D.Lgs. 196/2003 (c.d. Codice della Privacy) – un
procedimento verso Samsung, sulla base di quanto accertato dall’AGCM, quanto alle responsabilità quale
titolare del trattamento. Le sanzioni ipotizzabili, stando a quanto accertato dall’AGCM, potrebbero essere
***. A oggi, tuttavia, non si ha notizia dell’avvio di un procedimento in merito.

Ciononostante, considerata la novità di un provvedimento come quello in parola non è da escludere che
venga, in futuro, avviata qualche iniziativa. In ogni caso, i titolari di dati personali che abbiano – quali
interessati – a confrontarsi con consumatori dovranno tenere conto del fatto che la violazione delle norme
sui dati personali potrà comportare conseguenze sanzionatorie non solo di fronte al Garante italiano ma
anche verso l’AGCM. Il che dovrebbe far porre una maggior attenzione agli adempimenti necessari, ora più
che mai fonti di possibili rischi sanzionatori non solo pecuniari ma anche (come la vicenda Samsung ben
illustra) d’immagine, vista la spiccata visibilità data al provvedimento commentato sul web e su alcuni
organi d’informazione.

Il provvedimento è qui disponibile: http://www.agcm.it/consumatore--delibere/consumatore-


provvedimenti/download/C12560D000291394/BEBC7F1E3D448CF9C12580C700395971.html?a=p26387.pd
f.

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