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Margherita Imardi Parenie ETICA Se Galilei asi porre tm discussione it geocentrisma fondata su un'errata interpretazione della Bibbia, Uantropocentrismo domind ta cultura occidentale complici il pensiero ebraice e cristiano. Nel corsa dalla storia, nonostante le rigide veriea imposte, flasafi. fisici, antropalogi ¢ poi biologi ed etolngt riporiarono nella nostra cultare la forza del dubbio ¢ il respire della liberta. Si apriro- nai canfini della conoscenca det monde ¢ del cosmo, cosi pure i confini dell’etiea, per riafferma- re quelle flosofie det pensiero greco che teorizzavano meraflsiche ed ettche aperte alla natura € alla paventeia:tra rust tvivendt, flosofte che il eristlanesinia avewa respinse, Il seguente saggio di Margherita Isnardi Parente approfondisce questo importante argomento, LE RADICI GRECHE DI UNA FILOSOFIA NON ANTROPOCENTRICA ‘ero meth del IT ecole i eristiana Origene Si assumeva il compito di confutare git argomentt del platonico Celsa: una forvina per nou, ehe cost ~-A6-& cero questo F unica e880. ‘amo venuti a conoscenza di un’ opera che alt rent, banditn e proscrtt, sarebbe del tuto seom. parva dalla storia della cultara. Sotto I'aspota filo. sofico, uno dei motivi pid intressanti che traspaio- 1 dallopera del autore pagano sta nelle agomen- tazioni dl Celso relative alla provwidenza, eal posto ervolo, it essa, dell essere uman, Celso era aulore 4 un'opera intitoiata Ricerca inzorno aglt esseri vend, i cut intento principale era quello dk dim: strare che 'aniverse aoa é stato fatto in vista del ome pid di quanto non lo sia stato in vista di ‘quilsiasi altro exsere vivente: "opera tendeva quin 4a conirapporsi ad una comcezione antrnpocentr ca della provvidenza. Gli argomenti di Celso sone ‘eipost ¢ intracciatt con be controargomeatazioni di Origene, per un tata ehe necupa Buona parte del IV tine: det Canta Celswn (ex. 74-99 all incitea} Origene i prendeva in considerations uno pee uso, opponeniio loro in ogni eas La visione of una prow videnza divina che ha scopo deta sua ereazione Momo, essere pivilegiato del Universo, ‘Tutto eld che nasce in virih di forze natura, diceva Celso, alberi piznte fruta era, non & fatto per Paomo pil di quanto sia fatto per glk ale nie mali che ne godano © ne vivono. Perché dire che Taome & superiore per natura agli alt animali? Fi (@ qui Celso ripreodeva aryomeati di loatana rigine cimiea) hanno wna superiorite naturale su di noi, che dobbiame procaceiasi il cibo-con faticn © com ingegee, mene nell animale dlogon, <> (la ‘ua eapacte di eostruite cittd ¢ di avere poverni veri propri come nal case delle apie delle formi she) e quello delle sue capacita etiche (eg sembra 1! soffermanse ancora sull'esempio delle formiche, che provano compassione delle compagne cadute & le soccorrone: ma I'escmplificazione tradizionale dello virt) degli animali ere ricchissima, © cexto la lratbiciane non si Himitava ad ani sola Specie ai- male}. Gli animalt, Celso dieeva, pur se ehiamati dioga, homeo eapacith di comunicazione reeiproes, 4 reciproco ealloquie; seit rferimento i Origene esate, epi vsava il verbo clelégesthal, quello che si addice 1} discorso ad alte livello, al diskoge filo- sofico. B se, diceva, immaginia immenso ¢ perfetto +8 fra le poste azioni e quelle éeg animal ti conoscono meglio di noi liuceelli ad insegnare agli uemini il ehe vuol dire ehe sono pitt viei- nostn impregnata di diving. ‘Alcan fa gi anima, gi eefant , ad esempo, fi levano fino alla conorcenza del Sivino e alla pleth religioss: era, questo della pieth dell elotante & dei ot stich preg ler (Ia preghiers al sok, con Ja probeacide leva). um antaco motivo, probabil- ‘mente isalents alla priesa conoscerea direta che | Grectcbbero di quest animal durante la spedizie- ne di Alessandro i induc un motivo talmente tena ce che vedremo ancora Feverbach, ainizio i Dar these seo Chrisenibuens. misararl con questa sre dena vetendio la necsasita dh conftara, B perche Ganqe dovremmo eredere che Faniverso sin fat per not pid di quanto non lo ska per aqua. per i Gelfina per Pelefante? Conclusione dt Celso crm che I divin & asgolatamente impariale nal sua tata dell univers: lo reane, lo govern, bo a hel $00 insieme, né subord:na ina parte di esso aia tra, né verso I'uomo ® mossa da effetti perticolari - Ton ol volge& hi en pect, fe 1 SOKA Jui né fo minaceia, pid di quumto nom facesa con qualsiasi vivente di alira specie. Non erano, Vedremo, (ore muove, ra leorie gia ton radicate nos tredizione ilosofica greca. Ma nuove non erabo nemmeno le tsorie che Origen | Margherita Imnardi Parente ‘opponeva di volta in volta all'interlocutore pagano, ea propi dun divero fone della test ad one, adatiate alla comice della teologia cristiana come pal consone ad essa ee Origene Dio ha provveduto © prowvede in primo Iuogo all'uomo, e permeite agli al animal Gi godere dei beni ad e850 destin Ha dato. a terra da godere all'vomo © aali animal ‘ceche ci servenn>>, Bemin.amo gil animal con la fuperiori della nostra inclligenza, <1 che questo dominio si inscrisce nclordine della natura: fa Dostra intelligenza, superiare, ci & data da Dio allo scopo dl sogaiogarll. L'uomo, cos la sba aniena immortale, & al centro dell'aniverso, ed & lo acopo per cal uiverso& stato fame, ‘Quando Origene noa tevara srgomenti icone allo sehemo: dungue aqpile © delfin ed elefani sarebvero, seconde Celso, pid sapienti di Bitagora, i Ferecide, di Secrate, i Platone! Dungue Dic aviebbe creato il mondo con gliacch volt alle for: Imiche! Argoment del gener, inoerrat sulla Figura. i un Dio ch’era Fantenato immediato del Dio ei- stiano ~ il Dio doll’ Antica Testamento ~ erano sia $id utiligzati ed adattati dall'ebcee Alessandrino, in quell'opera, De anualib stunta a noi solo attraverso la tradiziane armena, Contra Hl tuo proprio nipowe Tiberio Giulle ‘Alessandro, a sos volta sosteniore del tema del'in telligenza degli animali, Ma vediamo di risalire pit Joptino, alle origin di questa conwoversia che ha aie remote La sforga di definte chiaraments i viventi mele loro earatteristiche reciproche, creaado fra loro fasce di divisione sostanzial, ghunge alla sus matu- raxjone colo nell-opera dl Aristotle, Prima della speculazione di Aristotee, somtorn sono confuse iT concerto di vivente ancora privo di una precisa srticoluzione intern. Tmotivi det rispeto por git anima in Pitagors © nei primi pitagonicerano essenzialmente religiosi, = Te tectimonianze in proposito sono ince, toes comtaddinorie, taloca civestive di carattere aneddon tieo € anche malevolo-ironico, come la storia di, Pitagora che riconosce Ia voce di un amico defunto del guaito del cagnoling. lncerte Jo notice sulla stensions dal cibo-a hase di care: alla testimoniam ta di Porfirio che parla di una astensionc generaliz- ota da quel tipo i mutriesemts, Basots el sispetto per gli animali come esseri a nai simili - e vedreme: pol quali siama i tramiti, scesdemict e peripatetic, ai questa tadizions- si oppone una eraizkme fre babilmence pid antica e geruina, che ci vieos da Diogene Laeraio, un biogzafo e dessografo tardivo, ma risale al [V secolo a.C., al peripatetico Arisinsseno, raceoglitore di notivie remote: qui si parla di astensione solo da certi tipi di animal, ome bowie montoni Anlio Gellio pit tard racco: li una tradizione secondo cui Pitagora non disde- gnava di cibarsi di porcellini¢ agnellin: una test Moniaaza che rissle ad un'opers peeduta di Infine ¢i dB notitie ancora pd ileres- sant peril Iara sapare arcaies, che cio: Pitazoca si sarebbe astenuto noo dalla carns in gencrale, ma dal cuore ¢ daltetero degli simali e font del san aucedelln vite (i. 194 Rose). In-ogni caso i dvic- to di clbarst di carne nel pitagorismo antico ® for. dato sulla metensomucis, © appare ancora di te sstropocenttice: corsponde pruslosn & un rspetto per Foomo decaduto, migrante nel corpo dellni- fale, che nom a eonsiderarioni incentrate sullan imale in se pers, 8 ancora dominato di uno to di srcaicareligiosi. che fa emergere in primo piano il probleraa della purticazione atiaversa lt transizione pce pid forme vital ¢ corporce che non il problema di na vita animale diversa per natura a quelisumsna. Le pianie © git animatt sono essert wmificall dai pltugarici so "unica categoria di viveate. 11 con Fine fra di essi 8 estremamente oseillaate, ed Empedocle, cui si deve it grande poema Le purif- cazioni (Kashani), wuibuisce anche alle pane intelligensa e ragionamento, phrdnesis e logit. Platone wel Tinecr 4 baa sinpolare descyizione della pianta come un animate con Te asic rove- fefote: noi gif alt animali abbinmo racist aree, ela wsta, I pane pit mobile del eorpo, sede del Fimeligenca © clo permet la desmbnlazione, ‘mete le piante sono viventi con fe raici terest, iTche le eade peive i movimento ambulatori, Ma quello che insious un cuneo in questa wnith ® la Considersrione, via via pid particolaregziata ‘otivata, dlVintelligenza artisianale propna del- VYanimate, che ta pianta non possiede noerito (su questo punto mon a exso ei rup- maaglin Platareo) deteriveva le opere Npiche del Fingegnosif di enroall quali {raga tesitrio gl ccelli cosinor di ni, attbaondo lo una réch- fee si sa quale imporianza la iécfne abbia nel- Tambito della Filosofia grea: Platone paragoners 1 poco, con melafore che ha evan tna enorme fortuna storia, opera di sostrzioae delluniverso all’opera del falegname costruttore, che forma ¢ foggia, il demiurgo, Martigiono eosmico, Ma biso- er attendere Avistoele perehé sia data una tr {tione sistematica delle T2co18. psichiche degli animal - la sensazione, 1a memoria, la capacith di Giscerimento che Ii zeadono simill nwoi-« pesche sis isolaa la facoid vegetative allo stato puro, il ‘rept, che corateritcs le pile stablisee il confine fra i due regni. I De anima di. Arstotele Ssegna Pinieio oi una nuova fase del rapport iste lettivo frm essere umano e monde animale da un ite, mondo animale e mondo ¥egelale dailaltro, rapporto che ancora ei domina e determina i nostt ‘orizzoaticoncetuall dicen. Le presisaviomi i Arstorele daranno i oe rut per® sole dopo di Iu. Se imlensiame nsalie allan fine del toma del ispeto per Panimale eome non pa fondo st ragion!religiose, ma sulla considers Zone detia sus somitianza com no quan a fun ioni peichiche © moti affetivi, trovieme sulla nostra strada i noni del diseepolo di Aristotele, Teofrasto ¢, parallelamente, del discepolo di Platone Senocrate, Anche in questa caso i rife ‘enti sono assai tardivi. E°, per esempio, il eristis to Ensebio che, nella sua Pracparatia cxangelica, Margherita Isnardi Parente ci riporta Je argomentazioni com cui Teofrasto respingeva i sucrifict usuali della prassi reli gtosa grec opponende ad essi on altro culte, quello agra nha (ehe Plutarce ci diee essere stato elogiato,nello stesso periods, anche dx Senacratey: | sacrifie’ croentt, basati gullPvecisione di animali, diceva ‘Teofrasto, sono buont per tcattivi démmomt, non per ali d8i, che aborrono dal sanguc. Ma le pik ampie-e Ficche restimonianze ci vengono da due autori appartenenti entrambi alla tradizione platonica in > aun alto essere, © indifferenie & la forma com cio che viene compiuto (De esu, 996 6), E dello stesso Senocrate Porfirio (De abst. IV, 22) ci dice che era so comandamento expressa >, homogents, etendendo a tuti i viventi tale procetio. Le stesso Porfirio, a proposito di Teofati, ei dice che ques terizzava la parentela (orkeistes) fa tut gli esse ¥iventi (De abet I, 25): pareot noi sim in vind di qu! le manifestarioni psichiche ee ci readono alfa, Non dimentickiama che, par se teorizzata espressa- tmente per ls prima volta nel IV tecoio a. una simile valuazione del rapport fia anime © vomo Hi colloca all’origine Gella lelteratura greca Odissce toraato sotto urn vesti non & ricomeaeib Je da nessuno: anche la nutzice Euriclos ha bisogno i un piccolo sepno fisicw di rivonoseimento per rendersene conto, Ma chi lo riconosce subito-€ i cane Argo, ce Io ha sspotito per morte, TE mel De eau Gt Pluareo (997 b} che abiamo Vesplicito distacso dale antiche motivarioni rei lose del vegetarianisino, >. Plutaroo gui parla in prima persona, senza atribusion’ specific all'una © all'siva fonte. Ma la svolta nella sensibilita © nella sflessione dei pemsator. grec riguardo ai rap- pont fra Tuomo ¢ gli alti viveati& certamente da oes! assai a moate di Pluiarco stesso. Non (raviama un soln argomento di Senoeraie sestenuto da riferimenti alla teoeia della betenso~ matosi, € questo & gid significative. Dei peripatetici sappiaino pero com certersa che se ne distaccarono explicitamente: dopo Teofrasio © sncor pitt ecisa- menie, Stratone di Lampssen, ilsuo successor ala _Buida del Liceo, dava fondamem tearico alla con- vinzione secondo cui l'animale easiddeno <> possiode facolth intellttive affini alle rnostre; ed 8 con ogni probabilith da vedersi in que- sia fase della speculazione greca il reomenta in cu {1 divieto ai ueeidere gli animal per eibarsene si & cearicato di tut quei motivi razianali che Vengoen & noi trasmessi dalla lettratura pit tard Nel perioda ellenistco. fin dslio sexwcio: del IV secola a.C: Ia questione fi del resto ampiamente dlibotuts. E” Porfirio, ancore tel De abstinentia (1, 7-12) a tipottarei wa lungo brane dell'epieureo Enmirco, successor immediato di Epicuro a capo. dellz scuola, in cui, contrasiamenie = quanio: avve- niva nell'Accademis'e nel Licen, si argomentava la Foti di uocidere gb a nostro vantaggio. Gi vomial sage che, all engin, hanno poste ne regola e un'ordine alla vita Sociale, diceva Ermarco, hanno: poste alla base oi quest ordine il comandaments del >t ma questo vale sole in vista del genre urasno, Coa Epscira, Enmarco riteneva infattiche-non i possano esteri doveri reciprosi ¢ regole reciproche di coavivenza 1k dove mon & possibile stabilie BACK cinea il BOR re né ricevere danno: ¢ la sua convinzione iscendeva cocrentements dalla concezione epicu- ea della giusticia che & di caratere contrattuatisis, Ermarco usava anche di un argomento pragrenti- stico di. scuola enicurea: se no! non uccidestimo ght questi erescerebbere in made tale da topraflarei:¢ ei vale non solo nei riguardt dept animal fereci, contro i quali anche i vegetarian Putaroo avrebbero Ficenuto Jecio Fuccidare per legittimas difess, ma anche degli snimali miti, ost collaborator, perené anche questi.un_ giomo powrebbero sopeufferct eal loro numero, Era una sora ome i vee kargomerto malhusiano ce Cera nella Stoa uma posizione analog, rutavia assai meno giustifcabile in rapporto alle premesse della scuolse dk dubia coeres?a: la Stoa predicava Infett le simpasia universal fra tatte le parti dell’a» niverso, basaia sulla ragionc che il soifio vitale intelligente che lo rezee provvidenzialmente, 10 Pheioma costniee, penetra Ovungue € permes di se

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