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Sul Nolano
GUGLIELMO GRATAROLI
E GIORDANO BRUNO
Il perduto De segni de’ tempi
venne la sua seconda patria, gli diede fama e rispetto,
di GUIDO DEL GIUDICE
e lo accolse nel consiglio della facoltà di medicina.
I
l medico bergamasco Guglielmo Grataroli Qui entrò in stretto rapporto con i principali rap-
(1516-1568) è un altro di quei valorosi ingegni presentanti dell’ortodossia riformata, da Théodore
rinascimentali, il cui destino e la cui esperienza de Bèze a Heinrich Bullinger, a Giovanni Calvino,
intellettuale furono indelebilmente segnati dal tor- che ne apprezzarono il fervore religioso unito alla
mentoso conflitto tra scienza e fede. Animato da competenza medica. Lo zelo eccessivo, però, dege-
una indomabile indipendenza di pensiero e da un nera spesso in settarismo, e proprio lui che aveva
carattere pugnace, incorse presto nei rigori dell’In- sostenuto che «haeretici non sint comburendi nec
quisizione veneta. Le sue esternazioni anticlericali e puniendi sed ab Ecclesia tolerandi», divenne col
le simpatie per la Riforma lo fecero bollare come tempo un calvinista talmente intransigente da farsi
luterano della peggior specie. Fu prima costretto ad allontanare anche dall’ambiente universitario di Ba-
abiurare e poi, dichiarato «heretico pertinace et re- silea, infastidito dal suo atteggiamento fazioso. Fo-
lapso et schandaloso et infame», condannato in con- calizzò, infatti, la sua animosità su Michele Serveto
tumacia alla decapitazione con successivo rogo del e i suoi seguaci, difendendo l’infame rogo ordinato
corpo. Si era intanto rifugiato a Basilea, città che di- da Calvino e facendosi delatore dei dissenzienti. Nel
1561 tradusse in latino una missiva inviatagli da Si-
Edizione ottocentesca del Book of Martyrs di John Foxe mone Fiorilli, pastore a Chiavenna, scritta da un at-
(Londra, Adam & Company, 1873) tendente del gentiluomo di corte imperiale Ascanio
Sopra da sinistra: frontespizio della silloge di testi di fisiognomica, contenente le opere di Johannes de Indagine,
Guglielmo Grataroli e Pomponio Gaurico (Strasburgo, Eredi Lazar Zetner, 1630); Guglielmo Grataroli (1516-1568),
in una vignetta della fine del XVI secolo; Antoine Mizauld, Planetologia, rebus astronomicis, medicis et philosophicis, Lione,
Mauritius Roy & Ludovicus Pesnot, 1551 (frontespizio)
Caracciolo, riguardante il massacro dei valdesi avve- quest’ordine fino al numero di 88; il quale spetta-
nuto in due paesini della Calabria, San Sisto e Guar- colo quanto sia compassionevole lo lascio pensare
dia, nel giugno di quell’anno. La lettera è una delle e considerare a voi. I vecchi vanno a morire alle-
testimonianze più crude e incontrovertibili della per- gri, e gli giovani vanno più impauriti. Si è dato
secuzione cattolica contro la comunità valdese. La l’ordine, e già sono qua le carra, e tutti si squarte-
barbarie che vi è descritta non ha nulla da invidiare ranno, e si metteranno di mano in mano per tutta
alle odierne esecuzioni dell’Isis: la strada che fa il procaccio fino a i confini della
Calabria. […] Si è dato ordine di far venir oggi
Ora occorre dir come oggi a buon’ora si è rico- cento donne delle più vecchie, e quelle far tor-
minciato a far l’orrenda iustitia di questi Luterani, mentare, e poi farle giustiziar ancor loro, per
che solo in pensarvi è spaventevole: e così sono poter far la mistura perfetta. Ve ne sono sette che
questi tali come una morte di castrati; li quali non vogliono vedere il Crocifisso, né si vogliono
erano tutti serrati in una casa, e veniva il boia e li confessare, i quali si abbrucieranno vivi.
pigliava a uno a uno, e gli legava una benda avanti
gli occhi, e poi li menava in un luogo spazioso Grazie alla traduzione del Grataroli, il docu-
poco distante da quella casa, e lo faceva inginoc- mento si diffuse rapidamente negli ambienti prote-
chiare, e con un coltello gli tagliava la gola, e lo stanti e fu ripreso da Heinrich Pantaleon, suo amico
lasciava così: dipoi pigliava quella benda così in- e collega, che lo inserì nell’undicesimo libro della
sanguinata, e col coltello sanguinato ritornava pi- Martyrum Historia. In seguito John Foxe (1516-
gliar l’altro, e faceva il simile. Ha seguito 1587) se ne servì per il capitolo sui martiri italiani
gennaio 2019 – la Biblioteca di via Senato Milano 47
dei quattro elementi, come anticipatori di fenomeni nitistiche che metterà a punto soltanto oltralpe, du-
metereologici. rante il suo insegnamento tolosano, e che troveranno
È suggestivo il fatto che tutti e tre gli argo- compiuta elaborazione nei dialoghi in volgare com-
menti trattati corrispondano a primari campi di in- posti più tardi in Inghilterra.
teresse bruniano. Il De memoria et reminiscentia fu un Quanto finora detto mi autorizza, invece, a
testo di riferimento delle opere mnemotecniche, che ipotizzare che fu proprio la tradizione prognostica,
già allora si andavano delineando nel progetto della confluita nel trattato del Grataroli, l’humus da cui
Clavis Magna. La geniale fusione dell’osservazione germogliò il De’ segni de’ tempi. A coloro che hanno
del mondo animale con la fisiognomica, che era stato voluto vedervi, invece, una incoerente concessione
l’ingrediente principale della perduta Arca di Noé, co- all’astrologia giudiziaria, va fatto notare che, pur
stituirà più tardi l’impalcatura dello Spaccio de la bestia gravati delle superstizioni del tempo, dalle quali
trionfante e della Cabala del cavallo Pegaseo. Quanto al non saranno esenti i testi ‘scientifici’ dei secoli a
terzo, la prognostica dei signa, è una forma di cono- venire, né il Grataroli né tantomeno il Nolano si
scenza nei cui confronti il Nolano dimostrò sempre misero a compilare oroscopi, come fecero all’epoca
un’attenzione particolare. Essa rappresentava, per lo astronomi del calibro di Tycho Brahe. Attraverso
studioso dell’epoca una sorta di strumento pre-scien- l’osservazione e il collegamento dei signa ai feno-
tifico: ciò che non posso vedere con i miei mezzi (in meni naturali, essi si proponevano già un obiettivo
mancanza di cannocchiale e microscopio), cerco di pratico, come la previsione dei terremoti e dei fe-
dedurlo attraverso i sensi più sviluppati degli animali nomeni metereologici, tendendo a escludere l’in-
o le acute osservazioni degli antichi sapienti. Natu- terpretazione miracolistica, che istintivamente
ralmente un simile approccio risentiva di interpreta- l’uomo associava a eventi insoliti come l’appari-
zioni soggettive e di ogni genere di superstizioni. zione delle comete. La concezione ermetica del
All’inizio del secondo costituto veneto, Gior- mondo, basata sulla corrispondenza del microco-
dano Bruno, proseguendo nel racconto della peregri- smo con il macrocosmo, va alla ricerca di un ordine
natio italica, racconta il suo arrivo a Venezia: «Dove celeste, a cui conformare quello terreno, e non di
stetti un mese e mezzo in Frezzaria a camera locante, aspetti astrali in grado di determinare carattere e
in casa de uno de l’Arsenale, che non so il nome; e destino degli uomini. Per Bruno, in particolare, le
mentre stetti qui feci stampar un certo libretto, inti- immagini astrologiche dei decani e delle case pla-
tolato De’ segni de’ tempi; e feci stampar quest’opera netarie, si avviano a perdere il loro carattere divi-
per metter insieme un pocco de danari per potermi natorio per diventare semplici loci mnemonici.
sustentar, la qual opera feci vedere prima al R.do Sappiamo bene che egli non si appiattisce mai
padre maestro Remigio de Fiorenza». Queste le uni- sulla semplice riproposizione di argomenti altrui, ma
che notizie pervenuteci su questo scritto andato li rielabora e li arricchisce con il proprio contributo
smarrito. Alcuni biografi, cercando di interpretarne innovativo. Probabilmente neanche stavolta, nono-
il titolo, si sono affannati a inserirlo nel dibattito stante l’asserito obiettivo commerciale, si sarà limi-
astronomico in atto all’epoca sull’asse Uraniborg - tato a un semplice manualetto compilativo, ma vi
Kassel. L’ipotesi appare estremamente improbabile. avrà aggiunto personali osservazioni frutto del suo
Il Nolano aveva allora 29 anni, non aveva ancora ab- interesse naturalistico. Non a caso gli «animantes»
bandonato il suolo italico, e si guadagnava da vivere (la formica, la talpa, l’asino, la pulce), i cui compor-
insegnando la Sfera del Sacrobosco, il principale trat- tamenti sono descritti nel trattato del Grataroli, di-
tato astronomico dell’epoca. Si trovava ancora in una venteranno i protagonisti di memorabili pagine delle
fase di studio e di maturazione di quelle teorie infi- sue opere successive.