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Il Mistero di Dio
Per i cristiani al centro della loro fede ci sono due Misteri fondamentali:

- UNITA’ E TRINITA’ DI DIO (Dio è uno solo, ma


sappiamo anche che Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo: si chiama la
Santissima Trinità. Tre Persone, un solo Dio. Il Padre è Dio, anche il
Figlio è Dio e anche lo Spirito Santo è Dio, ma queste tre Persone sono
un unico Dio)

-INCARNAZIONE, PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI


N. S. GESU’ CRISTO (Gesù è il Figlio di Dio Padre che:
- è venuto sulla Terra per noi
=

- è stato sottoposto a terribili sofferenze


=

- è stato ucciso con il supplizio della Croce


=

- è ritornato in vita
=

Noi crediamo che Gesù è (perché è il Figlio di Dio dall’eternità)

e (perché è nato da Maria nella storia).

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Ciò che Gesù ha compiuto INCARNANDOSI, MORENDO SULLA CROCE e RISORGENDO
per noi è il dono della SALVEZZA. L’uomo era in una situazione di peccato: il
peccato originale ereditato da Adamo ed Eva. Il Paradiso era chiuso. L’uomo infatti
nella sua storia nel mondo si è sempre ribellato all’amore di Dio. Dio Padre ha mandato
il proprio Figlio nel mondo per liberarci da questa situazione, farci ritornare
nell’amore di Dio, liberarci dal peccato e riaprici il Paradiso. Gesù ha fatto tutto
questo.

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Il Credo
Il Credo sono l’insieme delle Verità di fede nelle quali noi crediamo. Il cristiano deve
conoscere la propria fede. Quello di seguito si chiama “Simbolo Apostolico”: è il Credo
più antico, tramandato a noi dagli Apostoli stessi.

Io credo in Dio, Padre onnipotente,


Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso,
morì e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

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La Chiesa

Perché ogni uomo possa avere la salvezza occorre

incontrare Gesù. Lo incontrarono tanti suoi


contemporanei duemila anni fa, gli Apostoli e tanti altri
suoi seguaci. A molti Gesù indicò la via della Salvezza. Al
ladrone pentito sulla croce Gesù promise il Paradiso.

Ma noi, ragazzi e ragazze del 2019, come possiamo


incontrare Gesù, ora che lui è Asceso al Cielo, alla destra
del Padre? Come possiamo avere la salvezza se lui non è
più fisicamente con noi?

Gesù, prima di Ascendere al Cielo dopo la sua Risurrezione,


promise che non ci avrebbe lasciato soli. Gesù ci diede il dono
dello Spirito Santo e costituì la sua Chiesa.

e la comunità dei credenti in lui, battezzati nel


nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Nella Chiesa noi
incontriamo Gesù vivo, che ci accompagna nella vita.
La Chiesa è:
- MADRE
(Perché tutti i credenti sono suoi figli, nati nel
battesimo)

- LA SPOSA DI GESU’
(Perché Gesù la ama come una sposa)

- IL POPOLO DI DIO

- LA CASA DI DIO
(Perché tutti trovano rifugio in essa)

- IL CORPO DI GESU’
(Perché tutti noi insieme costituiamo come un corpo)

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La Chiesa ha 4 caratteristiche:
- UNA
(Non c’è ne sono altre, la Chiesa è unita)
- SANTA
(Perché è santificata da Dio)
- CATTOLICA
(vuol dire che è “universale”, diffusa in tutto il mondo)
- APOSTOLICA
(ha ricevuto i suoi poteri e i suoi doni dagli Apostoli)

La Chiesa ha una sua struttura. In essa ci sono vari doni, compiti, carismi. Tutti coloro
che sono battezzati sono detti FEDELI.
Questi fedeli si distinguono in tre tipologie:

1- LAICI (Sono tutti coloro che hanno ricevuto il battesimo,


e vivono la vita cristiana nell’impegno nel mondo,
particolarmente nel matrimonio)

2- CHIERICI (Sono i battezzati che hanno ricevuto il


sacramento dell’Ordine Sacro). Si distinguono in tre gradi:
- VESCOVI
- PRESBITERI (=Preti)
- DIACONI

3- CONSACRATI (Sono i battezzati che hanno emesso


particolari “voti” (=impegni) a servizio della Chiesa: suore,
frati, monaci, eremiti ecc.)

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La Chiesa ha una sua guida: è il Signore Gesù. Tuttavia qui in terra il Signore ha un suo
rappresentante: il Papa. Il Papa è qui in terra il pastore della Chiesa universale. Il
Papa è un Vescovo: il Vescovo della Chiesa di Roma: per questo motivo è il successore
di San Pietro, il primo degli Apostoli. Il Papa guida la Chiesa di Roma e tutta la Chiesa
nel Mondo.

Al suo compito così importante si affiancano i Vescovi sparsi in ogni angolo del
Pianeta. Ogni Vescovo è alla guida di un territorio che si chiama DIOCESI. I Vescovi
sono i Successori degli Apostoli.

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Le Virtù teologali

Ogni VIRTU’ è una «capacità dell’uomo di fare il bene». LE VIRTU’ TEOLOGALI sono
proprie di Dio, ma le possiedono anche tutte quelle persone che credono, sperano e
amano Dio. Sono TRE:

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I Sacramenti
Nella Chiesa sono il modo col quale possiamo incontrare Gesù
e camminare verso la Salvezza. Sono sette grandi dono che ci ha fatto il Signore per
incontrarlo qui in terra, in preparazione all’incontro con lui in Cielo.

“I sacramenti sono segni sensibili


ed efficaci della grazia”

I Sacramenti sono nati dalla Croce di Gesù,


dalla sua Morte e Risurrezione. Gesù ci ha
salvati con la sua Morte e Risurrezione. In ogni
sacramento riceviamo la sua SALVEZZA.

Il primo Sacramento è il BATTESIMO, perché con questo diventiamo cristiani, figli di


Dio, e senza il battesimo non possiamo ricevere gli altri Sacramenti.

Il Sacramento più importante è l’EUCARESTIA, perché con questo Sacramento non


riceviamo solo un dono di Cristo, ma lui stesso con il suo Corpo e il suo Sangue.

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I Sacramenti sono SETTE:

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versare «io ti battezzo nel il Sacerdote o il - un dono
dell’acqua sul Nome del Padre e Diacono indelebile (CARATTERE)
capo del Figlio e dello (qualunque - liberazione dal
Spirito Santo» persona in caso di Peccato
necessità) - figli di Dio
- figli della Chiesa
unzione con l’olio «ricevi il Sigillo il Vescovo (o il - un dono
del Crisma dello Spirito Santo Sacerdote indelebile (CARATTERE)
che ti è dato in incaricato) - uno speciale
dono» dono dello Spirito
Santo che
completa il dono
del Battesimo
consacrazione del «questo è il mio il Sacerdote la Comunione ci
Pane e del Vino corpo … unisce in modo
questo è il calice tutto particolare
del mio sangue» a Gesù Morto e
Risorto

- pentimento dei - «io ti assolvo dai il Sacerdote - la riconciliazione


peccati tuoi peccati … » con Dio
- confessione dei - la riconciliazione
peccati con la Chiesa
- proposito di non
peccare più
unzione con l’olio la preghiera che il Sacerdote - una speciale
degli Infermi recita il sacerdote dono dello Spirito
Santo per la
guarigione
- perdono dei
peccati
imposizione delle - la preghiera che il Vescovo - un dono
mani recita il Vescovo indelebile (CARATTERE)
- uno speciale
dono dello Spirito
Santo per il
servizio nella
Chiesa
il consenso che si le parole con cui gli Sposi una speciale
scambiano i due esprimono il unione che Dio
fidanzati nel consenso: benedice e
momento del «prendo te come sostiene.
matrimonio mia sposa …»

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Il battesimo
Il Battesimo è il primo dei sacramenti. Col Battesimo
- diventiamo figli di Dio
- diventiamo figli della Chiesa.

Battezzare era una pratica conosciuta in tanti popoli come segno


di purificazione. Anche Giovanni Battista la praticava. “Battesimo”
significa “immergere”, perché si compiva immergendo la persona
nell’acqua. Tuttavia il Battesimo che istituisce Gesù è qualcosa di
completamente nuovo.
Dopo la sua Risurrezione, prima di Ascendere al Padre, diede ai
suoi discepoli il compito di battezzare ogni uomo della terra «nel
Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». Così fecero i suoi
discepoli, i quali dopo la Pentecoste iniziarono a battezzare tutti coloro che volevano
diventare cristiani.

Chi viene battezzato riceve il perdono dei peccati. Il battesimo cancella:


- IL PECCATO ORIGINALE (il peccato di ribellione a Dio che compirono Adamo ed
Eva e che ogni persona, nascendo nel mondo, ha ereditato);
- I PECCATI PERSONALI (non il peccato di Adamo ed Eva ma quelli che una
persona ha fatto da se. Se un uomo viene battezzato da
adulto gli vengono cancellati anche questi peccati. I neonati
ricevono solo il perdono del peccato originale, non avendo
peccati personali).

Così diventiamo delle nuove creature, con un’anima pura e


candida, tutta santa. Chi viene battezzato partecipa
spiritualmente alla Morte e Risurrezione di Gesù perché solo così
si può diventare come Gesù.

- Si versa dell’acqua sul capo del bambino o dell’adulto,


- pronunciando le parole «io ti battezzo nel Nome del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo».
- Battezzare spetta al Sacerdote o al Diacono, ma in caso di necessità ogni persona,
anche non battezzata, può battezzare.

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L’acqua è importantissima. L’acqua è sempre presente nella
nostra vita. La usiamo per dissetarci e per lavarci. L’acqua
consente che ci sia la vita, che le piante crescano, che gli
animali e l’uomo possano vivere.
Così anche nel battesimo l’acqua rappresenta la vita, la vita
che ci dona Gesù. Rappresenta anche il lavaggio dai peccati
che Dio compie in noi.
Anche Gesù ricevette il battesimo da Giovanni Battista, ma
quello era solo un battesimo di pentimento e conversione. Nel
battesimo cristiano invece noi riceviamo veramente il perdono dei peccati.

Il battesimo è importantissimo perché si può ricevere una sola volta, e chi lo riceve
deve impegnarsi a vivere da figlio di Dio. Col battesimo riceviamo come un marchio, un
impronta, che non potrà mai più essere tolta: si chiama CARATTERE. Con il battesimo
Dio viene ad abitare in noi con il suo amore e mai più ci lascerà.

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La cresima o confermazione
«La Cresima è il sacramento
con il quale diventiamo
perfettamente cristiani».
Questo sacramento ha un legame tutto particolare con il Battesimo. Con esso avevamo
ricevuto come “l’inizio di un dono” che ora diventa completo con la Cresima. La Cresima
ci fa adulti e maturi nella fede.

BATTESIMO CRESIMA
iniziamo ad essere cristiani diventiamo perfetti cristiani

Gli Apostoli, dopo l’Ascensione del Signore al Cielo, ricevettero


questo dono il giorno di Pentecoste. Su di essi, come narrano gli
Atti degli Apostoli, scese il dono dello Spirito Santo, ed iniziarono
ad annunciare a tutti che Gesù, Morto e Risorto, è il Figlio di Dio
venuto a salvarci. Così anche loro, annunciando il vangelo, battezzavano e
trasmettevano il dono dello Spirito Santo con la Cresima.

Con la Cresima riceviamo uno speciale CARATTERE, quasi come un marchio, un


segno che non potrà mai più essere cancellato: una presenza tutta particolare dello
Spirito Santo che mai più si allontanerà da noi. Questo significa che la Cresima può
essere ricevuta una volta sola.

- La Cresima viene conferita dal Vescovo oppure da un


sacerdote incaricato dal vescovo.
- Il vescovo col pollice unge la fronte di olio
profumato del crisma facendo un segno di croce;
- nel mentre pronuncia delle parole
«Ricevi il sigillo dello spirito santo che ti è dato in dono»: Amen

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Poi il Vescovo dà il segno di pace al cresimato: «La pace sia con te»: «e con il tuo Spirito».

«RICEVI IL SIGILLO
DELLO SPIRITO SANTO
UNZIONE COL CRISMA CHE TI E’ DATO IN DONO»

UN PARTICOLARE DONO
IL VESCOVO
DELLO SPIRITO SANTO
(o un sacerdote
CHE CI FA
incaricato)
PERFETTI CRISTTIANI

Questo sacramento si chiama con due nomi:


- CRESIMA: indica il “crisma”, ossia l’olio profumato, consacrato dal vescovo, col quale
diventiamo come Gesù, il “Cristo”, che significa “l’unto”;
- CONFERMAZIONE: significa che “rafforza” il dono ricevuto nel Battesimo.

Importantissimo per la Cresima è l’OLIO DEL CRISMA. È uno dei


tre oli che il Vescovo benedice nella Messa del Crisma, durante la
Settimana Santa. È un Olio profumato che serve per alcuni
importanti sacramenti (il Battesimo, la Cresima, l’Ordine Sacro).
Crisma vuol dire “Unzione”, ha lo stesso significato di CRISTO
(che significa l’Unto di Dio). Infatti nell’antichità le persone che
ricevevano un missione particolare venivano unte con l’olio come
segno di un dono di Dio.
L’Olio del Crisma è un olio PROFUMATO: perché secondo san Paolo i cristiani
«profumano di Cristo».

Lo Spirito Santo, che è la Terza Persona della Santissima Trinità, è sempre


presente e all’opera nella Bibbia:
- NELLA CREAZIONE, narrata nel libro della Genesi, si dice
che lo Spirito di Dio era presente e operante;
- I PROFETI dell’Antico Testamento sono rivestiti della
forza dello Spirito Santo per annunciare la Parola di Dio;

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- MARIA nell’Annunciazione riceve «per opera dello Spirito Santo» la presenza di
Gesù nel suo grembo;
- GESU’ è ripieno dello Spirito Santo. Egli promette questo dono ai
suoi discepoli.

Gesù dona lo Spirito Santo:

- SULLA CROCE, poco prima di morire:

« I soldati lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e
Gesù nel mezzo. … Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta,
disse: … "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, consegnò lo spirito»

- IL GIORNO DI PASQUA, Gesù Risorto visitando gli Apostoli nel


Cenacolo:

«La sera di quello stesso giorno, … venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e
disse: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli
gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il
Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di
loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo»

- IL GIORNO DI PENTECOSTE, ossia cinquanta giorni dopo la


Pasqua, qualche giorno dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo, gli
Apostoli con Maria riuniti nel Cenacolo ricevettero il Dono dello
Spirito Santo che li rese forti e pronti ad Annunciare il Vangelo.
L’evento è narrato negli Atti degli Apostoli:

«Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme


nello cenacolo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si
abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue
come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti
furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel
modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.»

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Dio è Spirito, lo Spirito Santo essendo Dio è Spirito. Questo significa che non si può
venere. Tuttavia nella Bibbi troviamo varie immagini con le quali lo Spirito Santo
manifesta la sua opera:

L’ACQUA. L’acqua disseta e dà la vita. Gesù promette nel vangelo un dono


particolare: “l’acqua viva”. L’acqua che dà la vita è il dono dello Spirito Santo.

L’UNZIONE CON L’OLIO. L’olio profumato è segno di grande dignità. Venivano


unti con l’olio i Re e i Sacerdoti. L’olio rappresenta un dono per una missione
particolare. È il dono dello Spirito di Dio che ci fa compiere cose grandi.

IL FUOCO. Rappresenta l’energia e l’intensità con la quale agisce lo Spirito Santo. Il


fuoco illumina, riscalda e purifica le cose. Gli Apostoli il giorno di Pentecoste ricevono
lo Spirito Santo nell’immagine del fuoco, come tante fiammelle che si posano sul loro
capo.

LA NUBE. In alcuni avvenimenti della Bibbia lo Spirito Santo si fa presente con


l’immagine della Nube, dalla quale si ode la voce di Dio Padre. Nella Trasfigurazione
dalla nube il Padre dice «Questo è mio Figlio, ascoltatelo!».

LA COLOMBA. È un animale mite e splendente. Appare diverse volte nella Bibbia. Alla
fine del diluvio universale Noè invia dall’Arca una colomba, la quale ritorna a lui con
nel becco un ramoscello d’ulivo. Nel Battesimo di Gesù lo Spirito Santo appare in
forma di Colomba.

ATLETI. Dovremo gareggiare come in una corsa per vivere appieno la


Fede. Chi ha ricevuto il dono dello Spirito Santo si impegna a vivere in tutto il
Vangelo di Gesù. Gli altri crederanno solo se vedranno la nostra gioia
nell’amare Dio e le persone.

TESTIMONI. Il dono dello Spirito Santo ci rende messaggeri, veri


annunciatori del Vangelo. Essere testimone è una scelta di vita. Solo chi ha
scoperto veramente Gesù, può portarlo agli altri. Gesù prima di ascendere al
Cielo disse:
«Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a
Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra» (Atti degli Apostoli
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SOLDATI. Lo Spirito Santo ci da una forza tutta particolare. Quasi come


dei soldati dobbiamo lottare per difendere la fede e la Chiesa di Gesù.
Difronte alle offese a Dio e alle ingiustizie dovremo intervenire da veri
cristiani ricordando a chi sbaglia i comandamenti di Dio.

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I doni dello Spirito Santo non sono sette, ma infiniti. Lo Spirito Santo stesso è il grande
Dono che riceviamo nella Cresima. Eppure, la Bibbia dà sette nomi, sette
sfaccettature, a questo grande dono di Dio:

1. SAPIENZA: permette al cristiano di gustare e amare Dio.

2. INTELLETTO: ci facilita la conoscenza delle verità della Fede.

3. CONSIGLIO: nei dubbi e incertezze ci fa conoscere ciò


che è secondo la volontà di Dio.

4. FORTEZZA: ci dà energia e coraggio per osservare


fedelmente la legge di Dio.

5. SCIENZA: ci consente di giudicare rettamente le cose


della vita.

6. PIETA’: veneriamo e amiamo Dio e vogliamo bene al nostro


prossimo.

7. TIMORE DI DIO: non significa aver paura di Dio, ma portargli


rispetto. Il Timore ci fa temere di offendere Dio, e ci allontana dal male
proponendoci il bene.

Oggi è il Vescovo
Gesù promise Gli Apostoli trasmisero che compie gli stessi gesti
il Dono dello Spirito Santo Gli Apostoli ricevettero il Dono questo Dono ai battezzati e dona lo Spirito Santo
dopo la sua Ascensione al Cielo dello Spirito Santo a Pentecoste imponendo le mani nella Cresima

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L’eucarestia
L’Eucarestia è il più grande e importante dei sacramenti,
perché questo sacramento non è solo un dono di Gesù ma in
esso è presente Gesù stesso.

«L’Eucarestia è il sacramento nel quale riceviamo


la presenza viva di Gesù in Corpo, Sangue, Anima e Divinità»

Gesù ha istituito questo Sacramento nell’Ultima Cena con i suoi discepoli, il


Giovedì Santo, prima che venisse arrestato e condannato a morte. Tutti gli Ebrei in
prossimità della Pasqua facevano una cena particolare nella quale ricordavano la loro
liberazione dalla schiavitù dell’Egitto. In essa fra le varie cose si mangiava del pane
azzimo (ossia non lievitato), un Agnello, e si beveva del vino. Gesù fece questa cena. A
un certo punto prese il pane e il vino, dicendo ai suoi discepoli che quelli erano il suo
Corpo e il suo Sangue, che sarebbero stati offerti sulla Croce il giorno dopo, il Venerdì
Santo.
Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli,
disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». 27Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo:
«Bevetene tutti,28perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei
peccati.

Nella cena di Gesù sembra mancare l’Agnello! In realtà egli vuole insegnare ai suoi
discepoli che è lui stesso quell’Agnello che sarà offerto in sacrificio il Venerdì Santo.
Non più un sacrificio di animali, ma Gesù stesso morirà per salvarci. Così
nell’Eucarestia Gesù ci dona il suo Corpo e il suo Sangue sacrificati sulla Croce.
Nell’ultima cena Gesù con il pane e il vino anticipa quello che avverrà il giorno dopo
sulla Croce.

Giovedì Santo Venerdì Santo

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 «Questo è il mio Corpo,
questo è il calice del mio Sangue»

Gesù si sta
 «offerto in sacrificio riferendo alla sua

per voi» morte in Croce

Gesù si sta riferendo


 «fate questo alla Chiesa,
che celebrerà questo
in memoria di me»
Sacramento nei secoli

1) UN SACRIFICIO. L’Eucarestia è un sacramento particolare perché si tratta di


un Sacrificio. I Sacrifici erano le offerte di una vittima di animale che
venivano fatte a Dio. Le facevano anche gli Ebrei. Si pensava che
offrendo una vittima Dio avrebbe perdonato i peccati del popolo. Gesù
compie un Sacrificio: però non offre un animale, ma offre se stesso
perché egli è il Figlio di Dio, il solo che può perdonare i peccati. Così
ogni volta che si celebra l’Eucarestia, si compie quel sacrificio della Croce, ci vengono
perdonati i peccati e ci è donata la Salvezza.

2) UN BANCHETTO. Gesù ci invita a una mensa, una cena,


una tavola imbandita. Ci dona le due cose che mai possono
mancare in ogni tavola: il pane e il vino. Si, Gesù ci dona da
mangiare, come farebbe un amico. Eppure non si tratta di
semplice pane e vino. Gesù ci nutre di se stesso. Quel pane non è
più pane, ma il suo corpo. Quel vino non è più vino, ma il suo
sangue.

Solo il Sacerdote può “trasformare” il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Gesù. Questo
gesto si chiama: «TRANSUSTANZIAZIONE»
Il sacerdote, con il sacramento dell’Ordine, ha ricevuto il compito e il potere di darci
questo grande dono. Con i suoi gesti e le sue parole fa scendere dal
Cielo Gesù sulla terra nel dono dell’Eucarestia. Questo, però, non
significa che noi siamo muti e indifferenti: tutti noi celebriamo come
battezzati.

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- Sono necessari il pane e il vino. Il pane e il vino diventeranno il Corpo e il
Sangue di Gesù.
- Perché il pane e il vino divengano il Corpo e il Sangue di Gesù il Sacerdote
pronuncia le stesse parole di Gesù nell’Ultima Cena, in riferimento alla Croce:
«Questo è il mio Corpo … Questo è il calice del mio Sangue».
Cosa si riceve facendo la Comunione? La Comunione ci unisce in modo tutto
particolare e intimo a Gesù. La Comunione domenica dopo domenica sostiene
e rende più forte la nostra vita cristiana iniziata col battesimo.

Cosa si
riceve?
Chi lo fa?
Quali parole? UN’UNIONE
IL SACERDOTE
«QUESTO E’ INTIMA
IL MIO CORPO… CON GESU’
QUESTO E’ IL CALICE CHE VIENE
Cosa serve?
DEL MIO SANGUE» AD ABITARE
IL PANE E
IL VINO DENTRO DI NOI

Gesù ha scelto di usare per questo sacramento un cibo e una


bevanda di grandissima importanza. Sono le due cose che
normalmente non mancano mai sulla tavola. Il pane nutre e
sostiene: anche le persone più povere non si fanno mancare un
tozzo di pane. Il vino disseta e riscalda, ma dà anche gioia al cuore secondo
il pensiero antico.
Gesù prende le cose più normali, più comuni, e le fa diventare il suo
corpo e il suo sangue offerti sulla Croce, perché siano nostro nutrimento.

Gesù nel sacramento dell’Eucarestia è presente in:


- CORPO
- SANGUE
- ANIMA
- DIVINITÀ

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(Sia nel pane che nel vino consacrati è presente tutto intero Gesù in Corpo, Sangue,
Anima e Divinità. Questo spiega il perché non sia necessario fare la comunione anche
con il vino consacrato, anche se è comunque possibile in alcune occasioni).

Con la Transustanziazione, il pane e il vino diventano il corpo e sangue di Gesù.


Significa che quello che il pane e il vino erano, non lo sono più! Son diventati il corpo e il
sangue di Gesù. Questo anche se il loro aspetto esteriore, visibile ai nostri occhi,
rimane quello precedente.

Prima transustanziazione Dopo

Pane e Vino
Corpo e Sangue
di Gesù
Ricorda bene alcune cose:
- Quando facciamo la Comunione non siamo dei cannibali! Gesù è presente veramente,
con il suo corpo e il suo sangue, ma in una modalità che si chiama “sacramentale”!
- Il Signore è presente nell’Ostia consacrata, così come nel più piccolo frammento. Sia
che io faccia la Comunione con il segno del pane, sia con il segno del vino, sto ricevendo
sempre Corpo, Sangue, Anima e Divinità del Signore.

Le ostie consacrate, che rimangono dalla Messa, vengono


conservate accuratamente: è ciò che di più prezioso abbiamo.
Nell’Eucarestia, anche dopo la Messa, è sempre presente Gesù
offerto per noi in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
Il Sacerdote custodisce l’Eucarestia nel TABERNACOLO. Una luce
sempre accesa ci indica che qui è presente l’Eucarestia. In qualsiasi
momento della giornata possiamo incontrare Gesù, adorarlo e
ringraziarlo.

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Per ricevere l’Eucarestia occorrono due cose:
- NON ESSERE IN PECCATO GRAVE (in tal caso occorre fare la
confessione prima della Messa, oppure ricevere l’Eucarestia e avere il
proposito di confessarsi prima possibile);
- UN’ORA DI DIGIUNO (La Chiesa chiede di astenersi dal cibo un ora
prima della Comunione. Questo serve per prepararci anche con il
nostro corpo a ricevere il Signore Gesù).
(Es. Significa che se la Messa è alle 10.30 e all’incirca farò la Comunione intorno alle
11.00, potrò fare colazione non oltre le 10.00).

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LA PENITENZA
Questo Sacramento ha tre nomi:
- Penitenza (indica la conversione per ritornare a Dio)
- Confessione (indica il momento in cui diciamo i peccati)
- Riconciliazione (indica il ritorno in amicizia con Dio)

Ha un legame tutto speciale con il Battesimo. Come sappiamo il Battesimo ci cancella


tutti i peccati. Basterebbe quindi il Battesimo! Ma siccome siamo fragili e facilmente ci
allontaniamo dal Signore, Gesù ha voluto istituire un Sacramento apposito per
cancellarci i peccati e poter tornare in amicizia con lui.
L’amore di Dio è infinito, così anche il suo perdono. Ma a una sola condizione:
dobbiamo essere veramente pentiti e desiderosi di cambiare il nostro comportamento.
I peccati possono essere:
- veniali: sono quelli che offendono Dio ma non distruggono in noi l’amore di Dio.
Il peccato è comunque sempre un offesa a Dio, anche quando è veniale.
- gravi: sono quelli che offendono gravemente Dio e distruggono in noi l’amore.
Perché un peccato sia grave occorre che vi siano contemporaneamente:
a- MATERIA GRAVE (la cosa che ho fatto è grave in se stessa)
b- PIENA CONSAPEVOLEZZA (l’ho fatta con lucidità)
c- DELIBERATO CONSENSO (l’ho scelta io)

Solo il Sacerdote può perdonare i peccati. Lui lo fa in nome di Dio. Nella Confessione
è a Gesù stesso che stiamo dicendo i peccati, ed è lui che ci perdona nella persona del
Sacerdote. Ricorda che il Sacerdote non può rivelare i tuoi peccati a nessuno e per
nessun motivo!

Occorrono tre cose per fare la confessione: 1) pentimento dei peccati (se non sono
pentito non posso ricevere il perdono) 2) confessione dei peccati 3) proposito di non
peccare più.
Chi lo amministra?
Cosa serve? IL SACERDOTE
1) PENTIMENTO
2) CONFESSIONE Quali parole?
3) PROPOSITO «Io ti assolvo
dai tuoi peccati
Cosa si riceve? nel nome del Padre
RICONCILIAZIONE e del Figlio
CON DIO e dello Spirito Santo»
E CON LA CHIESA

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L’unzione degli infermi
Questo Sacramento esprime la vicinanza di Dio a chi è
malato. Lo può ricevere chi ha una malattia grave o chi è avanti negli anni ed è infermo. Anche
chi si deve sottoporre a un intervento chirurgico complesso può riceverlo.
Gesù nel Vangelo comandò ai suoi discepoli di ungere con l’olio i malati. In questo caso l’olio,
che si chiama Olio degli infermi, rappresenta come un medicinale con cui Dio si fa vicino a chi
sta male.
Con questo sacramento:
- si riceve il dono dello Spirito Santo che sostiene il malato nell’infermità,
- vengono perdonati i peccati.

Quali parole?
Chi lo fa?
La preghiera che recita
IL SACERDOTE
il Sacerdote
Cosa serve? Cosa si riceve?
Unzione con 1) Dono dello Spirito Santo
l’Olio degli Infermi per la guarigione
2) Perdono dei peccati

L’ordine sacro
L’Ordine Sacro e il Matrimonio sono chiamati “Sacramenti del Servizio”
esprimono un servizio particolare nella Chiesa.
L’Ordine Sacro esiste per tre finalità:
- Annunciare il Vangelo (INSEGNAMENTO)
- Amministrare i Sacramenti (SANTIFICAZIONE)
- Guidare il popolo di Dio (GOVERNO)

Con il Sacramento dell’Ordine si riceve un dono tutto particolare dello Spirito Santo che non
potrà mai più essere cancellato (CARATTERE), come abbiamo visto anche nel Battesimo e nella
Cresima.

L’Ordine Sacro si distingue in tre gradi:


1- EPISCOPATO (I Vescovi)
2- PRESBITERATO (I Presbiteri o “Preti”)
3- DIACONATO (I Diaconi)

Il Vescovo ha lo scopo di “sorvegliare” la Chiesa di


VESCOVO PRESBITERO DIACONO
Dio (anche il Papa è un Vescovo). Questa Chiesa

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solitamente è la Diocesi. Il Presbitero o “Prete” ha il compito di aiutare il Vescovo, solitamente
in una Parrocchia. Il Diacono ha il compito tutto particolare di “servire”.

Chi lo da? Come si fa?


IL VESCOVO IMPOSIZIONE DELLE MANI

Cosa dice? Cosa si riceve?


Le parole che Uno speciale dono
pronuncia il Vescovo dello Spirito Santo (CARATTERE)
per il servizio nella Chiesa

iL matrimonio
Il Matrimonio esisteva fin dalla Creazione del mondo nella volontà di
Dio. Ad Adamo ed Eva, Dio aveva dato il compito di vivere uniti insieme
nell’amore. Gesù ha preso quello che già esisteva e lo ha fatto diventare un Sacramento.
Il Matrimonio si regge sul fatto che un uomo e una donna scelgono reciprocamente di stare
uniti insieme per tutta la vita (si chiama CONSENSO). Questa unione viene benedetta e
sostenuta da Dio con questo particolare Sacramento. È un’unione INDISSOLUBILE: significa
che nessuno mai potrà separarla, poiché proviene da Dio. Il Sacerdote è presente al momento
del Matrimonio, ma i sono gli sposi stessi che scambiano
fra loro il consenso e si uniscono in Matrimonio.

Gli sposi si impegnano:


- ad AMARSI FRA DI LORO,
- ad APRIRSI ALLA VITA
generando dei figli ed educandoli.

Avere dei figli è il dono più grande che scaturisce gli sposi + figli
dal matrimonio. Diventano una FAMIGLIA. diventano FAMIGLIA
Il matrimonio è importantissimo per la Chiesa,
perché è un esempio di come si ama veramente e di come l’amore vero produce la vita. Gli sposi
cristiani danno alla Chiesa nuovi Figli nel Battesimo.

Chi lo fanno?
Cosa serve? Gli sposi
Il CONSENSO fra i due
(NON il sacerdote!)

Cosa si dice? Cosa si riceve?


Le parole con cui Una speciale unione
si prende l’altra/o come sposa/o: che Dio benedice
«prendo te come mia sposa…»
e sostiene

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I dieci Comandamenti
I 10 Comandamenti costituiscono la Legge che Dio ha dato al suo Popolo per vivere nella sua
Alleanza. Furono scritte su due Tavole di pietra. Sono le indicazioni che Dio ci dona per vivere nella
sua amicizia ed essere felici.
Dio ha dato queste Legge sul monte Sinai a Mosè, dopo essere uscito dalla
schiavitù dell’Egitto in cammino verso la Terra Promessa.
Gesù ha confermato i 10 Comandamenti, ma li ha sintetizzati in due
comandamenti fondamentali:
-Amare Dio (i primi tre comandamenti)
-Amare il “Prossimo”, ossia “chi mi è vicino/ le persone” (gli altri sette
comandamenti)

IO SONO IL SIGNORE DIO TUO:


1) NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME
Dio deve essere amato al di sopra di tutto perché solo lui è il Signore Dio. Noi crediamo che ESISTE UN SOLO
DIO, il Dio che ci ha creati, che si è rivelato al popolo di Israele, e che Gesù ci ha fatto conoscere come Padre suo
e Padre nostro.
Nel mondo esistono tante religioni. Le religioni si distinguono in:
- monoteiste (Quelle che adorano un solo Dio: Ebrei, Cristiani, Musulmani)
- politeiste (Quelle che adorano tante divinità: Induisti e tanti altri)

Non rispettiamo il Primo Comandamento:


- quando NON METTIAMO DIO AL PRIMO POSTO,
- quando SIAMO SUPERSTIZIOSI (diamo ad alcuni oggetti o atteggiamenti un potere che non hanno. Solo Dio
può intervenire nella nostra vita!)

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2) NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO
Il nome di Dio è importantissimo, santissimo. Dire il Suo Nome significa rivolgersi a Lui stesso.
Nell’Antico Testamento Dio ha rivelato il suo nome a Mosè: “Io Sono colui che Sono”, Significa che Dio, e anche
il suo nome, è talmente grande che va oltre ogni nostro pensiero. Gesù ci ha rivelato che Dio è nostro Padre.

Non rispettiamo il Secondo Comandamento:


- USANDO INVANO IL SUO NOME (Dio non va nominato quando non c’entra)
- BESTEMMIANDO (Quando disprezziamo Dio)
- GIURANDO IN NOME DI DIO (quando non è veramente necessario)
- con lo SPERGIURO (Quando in nome di Dio ci impegniamo a fare una cosa che sappiamo non faremo)
- con l’IMPRECAZIONE (Quando auguriamo agli altri il male in nome di Dio)

3) RICORDATI DI SANTIFICARE LE FESTE


Dio ci chiede di dedicare un tempo particolare a Lui nei giorni che si chiamano Feste, per ringraziarlo e adorarlo.
Prima fra tutte, la Domenica. Nella Festa ci ricordiamo di appartenere a Dio e che dobbiamo amarlo sopra ogni
cosa. Nelle Feste si ONORA DIO e ci si RIPOSA.
I cristiani si ritrovano ogni Domenica, per celebrare il Signore Gesù Risorto. La Domenica è la festa dei
cristiani. In questo giorno:
- si partecipa alla MESSA
- si dedica più tempo alla PREGHIERA
- si sta con la FAMIGLIA e gli AMICI
- si vive il TEMPO LIBERO e ci si RIPOSA dalle fatiche della settimana.

Altri giorni di Festa sono comunque importanti durante l’anno: la Pasqua, il


Natale, l’Epifania, l’Immacolata e tanti altre.

Non rispettiamo il Terzo Comandamento:


- quando NON PARTECIPIAMO ALLA MESSA
DOMENICALE e FESTIVA
- quando NON DEDICHIAMO IL GIUSTO TEMPO A DIO nei giorni di Festa.

4) onora il padre e la madre


Questo comandamento ci chiede di “onorare”, ossia di rispettare i nostri genitori. Per mezzo loro abbiamo ricevuto
la vita. Essi ci fanno crescere con tanto impegno e tanti sacrifici. Al loro impegno per noi si affiancano anche tanti
parenti: i nonni, gli zii. Sono tante le persone che ci stanno vicine nella nostra crescita: ad esempio le maestre, le
catechiste. Tutte queste persone dobbiamo rispettare e ringraziare.

Non rispettiamo il Quarto Comandamento:


- quando NON RISPETTIMO PAPA’ E MAMMA, I PARENTI
e tutti coloro che ci stanno vicini nella nostra crescita.

5) non uccidere
Questo comandamento ci chiede di rispettare la nostra vita e quella degli altri. Solo a Dio spetta decidere della vita
di ognuno, non a noi. Dobbiamo curare il nostro corpo perché possa servire per Dio e per le opere di bene.
Spesso possiamo “uccidere” gli altri, anche se non fisicamente, con le parole, le calunnie, le critiche e le cattiverie.

Non rispettiamo il Quinto Comandamento se:


- Uccidiamo;
- Parliamo male degli altri o diciamo cose che devono rimanere segrete (Pettegolezzo);

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6) non commettere atti impuri
Questo Comandamento chiede a chi è sposato di NON COMMETTERE ADULTERIO, ossia di rispettare la
fedeltà con il proprio marito/la propria moglie. Uomini e donne sono fatti per amarsi e per rispettare la scelta del
matrimonio.

“La Purezza” indica l’intenzione buona nel compiere un’azione. Le nostre azioni o i nostri pensieri sono impuri
quando sono mossi da un’intenzione cattiva.

Non rispettiamo il Sesto Comandamento quando:


- (per gli sposi) si compie ADULTERIO;
- facciamo pensieri o azioni con una INTENZIONE CATTIVA.

7) non rubare
Ci sono bambini ma anche persone grandi che vogliono tutto quello che vedono: dolci, giocattoli, colori, vestiti. Il
peggio è che prendono quelle cose anche se sono di altri bambini o di altre persone! Dio in questo comandamento
ci dice che ciò non si può fare e non si deve fare. Chi lo fa ruba. Dobbiamo accontentarci delle cose che abbiamo
ed essere felici che gli altri abbiano cose più belle di quelle che abbiamo noi. Dio dona a tutti tante cose belle e non
è necessario che noi ci impossessiamo di ciò che non è nostro. Rubiamo quando facciamo nostra una cosa senza il
permesso del suo proprietario. Chi ha rubato oltre a pentirsi e chiedere perdono a Dio deve anche restituire
ciò che ha rubato.

Non rispettiamo il Settimo Comandamento quando:


- CI IMPOSSESSIAMO DI CIO’ CHE NON E’ NOSTRO

8) NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA


La falsa testimonianza si ha quando diciamo una cosa che non è vera (la bugia). Spesso chi dice cose che non
sono vere lo fa per il proprio tornaconto, e alle volte si rischia di fare del male agli altri. Dicendo le bugie creiamo
un mondo finto, che non esiste e che prima o poi crollerà. Quando diciamo cose false e cattive di un’altra persona si
chiama CALUNNIA.

Non rispettiamo l’Ottavo Comandamento quando:


- diciamo FALSITA’ (le bugie)
- diciamo CALUNNIE

9) NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI


10) NON DESIDERARE LA COSA D’ALTRI
Dio nel settimo comandamento ci aveva già detto di non rubare le cose altrui, ora ci dice di non desiderarle
nemmeno, perché il desiderio insoddisfatto rende inquieti, capricciosi. Non dobbiamo desiderare una cosa che non
ci appartiene, e nemmeno una persona o un’amicizia di altri.

Non rispettiamo il Nono e Decimo Comandamento quando:


- DESIDERIAMO ciò che non ci appartiene.

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Le opere di Misericordia

LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE

1 - Consigliare i dubbiosi

2 - Insegnare agli ignoranti

3 - Rimproverare i peccatori

4 - Consolare gli afflitti

5 - Perdonare le offese

6 - Sopportare pazientemente le persone moleste

7 - Pregare Dio per i vivi e per i morti

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LE SETTE OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE

1 - Dar da mangiare agli affamati

2 - Dar da bere agli assetati

3 - Vestire chi è nudo

4 - Alloggiare i pellegrini

5 - Visitare i malati

6 - Visitare i carcerati

7 - Seppellire i morti

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Le preghiere da conoscere
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù.
Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.

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Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora e sempre
nei secoli dei secoli.
Amen.

Angelo di Dio, che sei il mio custode,


illumina, custodisci,
reggi e governa me,
che ti fui affidato dalla Pietà celeste.
Amen.

L'eterno riposo dona a loro, o Signore,


e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen.

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PREGHIERA DEL MATTINO

Ti adoro, mio Dio,


e Ti amo con tuto il cuore.
Ti ringrazio d'avermi creato/a,
fatto/a cristiano/a
e conservato/a in questa notte.
Ti offro le azioni della giornata:
fa che siano tutte secondo la Tua santa volontà
e per la Tua maggior gloria.
Preservami dal peccato e da ogni male.
La Tua grazia sia sempre con me
e con tutti i miei cari
Amen.

PREGHIERA DELLA SERA

Ti adoro, mio Dio,


e Ti amo con tutto il cuore.
Ti ringrazio di avermi creato/a,
fatto/a cristiano/a
e conservato/a in questo giorno.
Perdonami il male oggi commesso
e, se qualche bene ho compiuto, accettalo.
Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli.
La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari.
Amen.

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ATTO DI DOLORE

Mio Dio, mi pento e mi dolgo


con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.

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