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REDAZIONE ATTI, TECNICA

MOTIVAZIONALE E
SEMPLIFICAZIONE DEGLI
ADEMPIMENTI ACCESSORI

incontro P17070- Rossella


Masi
I PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE
GLI ARGOMENTI CHE AFFRONTEREMO
Il provvedimento del giudice come :
strumento attraverso il quale il giudice “riconduce
all’ordine il disordine” e atto di comunicazione
La nuova forma dell’atto processuale (anche alla luce
delle innovazione del processo civile telematico) : una
sfida culturale necessaria, un’investimento
L’incidenza della modalità di formulazione dell’atto di
parte sulla decisione.
i principi di sintesi e chiarezza: quadro normativo e
interpretazioneincontrogiurisprudenziale
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….segue…GLI ARGOMENTI CHE
AFFRONTEREMO
la declinazione concreta dei principi nel
provvedimento del giudice: qualità e struttura della
motivazione, criteri redazionali.
I modelli, le linee guida, gli strumenti informatici
come ausilio del giudice nella redazione dei
provvedimenti.
Le parole del giudice: l’importanza della semplicità e
il difficile contemperamento con il linguaggio tecnico
giuridico.
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IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE
strumento attraverso il quale il giudice
“riconduce all’ordine il disordine”
Il Giudice
ricostruisce i fatti
traduce la realtà fattuale in realtà giuridica
individuando le norme applicabili (iurisdictio)
seleziona e ordina gli elementi essenziali
alla soluzione della controversia
risolve la controversia (iudicatio)

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IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE
come atto di comunicazione

deve essere finalizzato alla sua COMPRENSIONE da


parte di TUTTI i destinatari
Il Giudice
spiega la realtà giuridica
(descrive il fatto, indica le norme applicabili)
spiega ordinatamente quali gli elementi essenziali
alla soluzione della controversia
esprime la decisione finale
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I DESTINATARI DELLA COMUNICAZIONE
funzione endoprocessuale e extraprocessuale
rilievo costituzionale art. 101 e 111 Cost.
vengono assolte solo se la motivazione è comprensibile dai suoi destinatari, sia interni
che esterni al processo
FUNZIONE ENDOPROCESSUALE
AVVOCATI, PARTI, ALTRI SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCESSO
controllo interno al processo: le parti devono essere poste in grado di esaminare il
provvedimento, comprendere la decisione e le sue ragioni, per valutare il
comportamento difensivo da tenere e l’impugnazione (importanza rispetto termini)
GIUDICI DEI GRADI SUCCESSIVI : il provvedimento deve essere espresso (limitare
provvedimenti impliciti) e chiaro, affinchè i giudici in caso di impugnazione possano
esercitare il controllo e verificare la fondatezza dei motivi
FUNZIONE EXTRAPROCESSUALE
CITTADINI
controllo esterno- verifica della soggezione del giudice alla legge (diversamente dagli
atti di parte) da parte del cittadino (art. 101 Cost.) : conclude un processo la cui
"pubblicità« è in funzione di garanzia del cittadino, e afferma principi che costituiscono
un patrimonio giuridico collettivo
IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE
CHIARO, COMPLETO, EFFICACE

Deve esprimere un pensiero chiaro


attraverso un linguaggio altrettanto chiaro

deve dare una risposta di giustizia


tempestiva e completa
(rispondere a tutte le questioni rilevanti)

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LA NUOVA FORMA DELL’ATTO
PROCESSUALE
anche alla luce del processo civile
telematico

alla ricerca del giusto equilibrio tra sintesi espositiva


e chiarezza argomentativa, incisiva esplicazione del
diritto di difesa, efficacia e celerità della risposta di
giustizia, anche alla luce delle innovazioni del
processo civile telematico
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PERCHÉ OCCORRE TROVARE
UNA NUOVA FORMA DELL’ ATTO PROCESSUALE e, in
particolare, del PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE ?
La formulazione dell’atto processuale, chiaro,
completo, efficace costituisce esigenza da sempre
sentita.
Il cambiamento è ormai indispensabile, anche alla
luce delle innovazioni introdotte dal processo civile
telematico.
L’atto cartaceo non può essere una mera
trasposizione dell’atto telematico
…perché il nostro modo di lavorare è cambiato
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:
è cambiato il nostro fascicolo processuale…
il fascicolo processuale telematico
Il tratto più evidente dei cambiamenti introdotti con il processo
civile telematico è la dematerializzazione
del fascicolo processuale.
Il fascicolo ha acquisito, nella generalità
dei casi, un carattere “ibrido”, in quanto
costituito da atti cartacei e telematici.
In altri casi (proc. monitorio) è
interamente telematico.
Ciò significa imparare a visualizzare e gestire il suo contenuto, a
redigere gli atti che si dovranno o vorranno depositare
telematicamente
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…e, quindi, è diverso il modo di visualizzare ed
esaminare gli atti e documenti delle parti.
difficoltà nell’esaminare atti lunghissimi (e visualizzarli a
video), magari in stile «patchwork»
prima ancora del pct il passaggio dall’atto scritto a penna a
quello redatto informaticamente ne ha determinato la
«dilatazione» : gli strumenti informatici agevolano e
velocizzano la redazione ma l’uso improprio (copia-incolla,
screnshot) ha contribuito alla redazione diffusa di «atti
mostro» .
difficoltà nel confrontare gli atti con
documenti non intellegibili, non richiamati
nel testo, non denominati
né numerati
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L’INCIDENZA DELLA MODALITÀ DI FORMULAZIONE
DELL’ATTO DI PARTE SULLA DECISIONE
Importanza della corretta predisposizione
dell'atto processuale di parte, soprattutto se
telematico, che dovrebbe avere
un contenuto sintetico e finalizzato
all’immediata individuazione dei dati essenziali
e degli allegati, ed essere magari corredato di
links per la visualizzazione dei documenti ai cui
si riferisce
La qualità dell’atto di parte determina la
qualità del processo incontro P17070- Rossella Masi
DOMANDA ESPRESSA IN TERMINI CHIARI, COMPRENSIBILI E
AGEVOLMENTE INDIVIDUABILI

PRESA DI POSIZIONE DELLA CONTROPARTE


IN TERMINI ALTRETTANTO CHIARI
E COMPRENSIBILI

GESTIONE PIÙ AGEVOLE E VELOCE DEL FASCICOLO PROCESSUALE,


ANCHE DA PARTE DELLA CANCELLERIA

INDIVIDUAZIONE CORRETTA DEI DATI PER LA VALUTAZIONE


GIUDIZIALE =
RISPOSTA DI GIUSTIZIA VELOCE E COMPLETA
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… è cambiato il nostro modo di lavorare…
il giudice ha STRUMENTI NUOVI PER LA REDAZIONE DEI
PROVVEDIMENTI E PER ORGANIZZARE IL RUOLO
Consolle
strumento di controllo e gestione del ruolo : consente di avere contezza
completa dei propri fascicoli distinti per ruolo con funzionalità
trasversali di ricerca e ordine
strumento di redazione dei provvedimenti: funzionalità di redazione
dei provvedimenti mediante utilizzazione combinata di modelli
predisposti, PDM e placehorders
Altri strumenti informatici per agevolare e velocizzare la redazione dei
provvedimenti ( strumenti di word, modelli di provvedimenti, punti di
motivazione , programmi fonodettatura, etc.).
anche per il giudice esiste il pericolo di uso improprio degli strumenti
informatici e redazione di atti «obesi»

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… la nostra idea di lavoro è diversa:
dal giudice monade al giudice parte dell’ufficio

stiamo imparando a pensare al nostro lavoro in


modo diverso
ogni magistrato, anche se chiamato a decidere
da solo, non è una “monade”, ma fa parte di
una organizzazione
le modalità e i tempi di redazione del
provvedimento incidono sull’efficiente tenuta
del ruolo e sui flussi dell’ ufficio
(programma ex art. 37, tabelle)
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COME? IL CAMBIAMENTO NECESSARIO

SINTESI E CHIAREZZA
NEI PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE
contenuto
capacità di selezionare e ordinare gli elementi
essenziali alla soluzione della controversia
Forma
capacità di esprimere in modo essenziale e
comprensibile i contenuti selezionati.
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SINTESI
strumento per garantire
completezza, chiarezza,efficacia
non è brevità , ma simmetria, equilibrio, eliminazione del
superfluo
l’essenza della sintesi “non risiede nel numero delle pagine o
delle righe in ogni pagina, ma nella proporzione tra la
molteplicità e la complessità delle questioni dibattute e
l’ampiezza dell’atto che le veicola. La sinteticità è, cioè, un
concetto di relazione, che esprime una corretta proporzione
tra due grandezze, la mole, da un lato, delle questioni da
esaminare e, dall’altro, la consistenza dell’atto – ricorso,
memoria, o, infine, sentenza – chiamato ad esaminarle”.
Consiglio di Stato (sez. III, 12 giugno 2015, n. 2900)
nessuna limitazione dell’espressione, solo scelta
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IL QUADRO NORMATIVO
LA COSTITUZIONE
art. 111
La giurisdizione si attua mediante il giusto processo
regolato dalla legge.
Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in
condizioni di parita', davanti a giudice terzo e imparziale.
La legge ne assicura la ragionevole durata…
tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere
motivati
art. 24
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del
procedimento incontro P17070- Rossella Masi
violazione dei principi del giusto processo
e della sua ragionevole durata,
del diritto di difesa
ATTI PROCESSUALI SOVRABBONDANTI, OSCURI, INCOMPLETI
CONTRIBUISCONO A DETERMINARE UNA COMPLICAZIONE
NELLA GESTIONE DEL PROCESSO E UN ALLUNGAMENTO DEI
TEMPI PROCESSUALI

DANNO DIRETTO DELLE PARTI DEL PROCESSO:


non vi è certezza del diritto

DANNO INDIRETTO DELLA COLLETTIVITÀ : la giurisdizione è


risorsa limitata della quale occorre razionalizzare l’impiego
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Il CODICE DI PROCEDURA CIVILE
il principio di sintesi viene espresso attraverso il
richiamo a termini quali “conciso”, “succinto” e
“sintetico”)
Solo per gli atti del giudice e nessuna sanzione prevista
LA SENTENZA in generale
ART. 132 C.P.C. : struttura della sentenza
“La sentenza… deve contenere…
le conclusioni del pubblico ministero e quelle delle parti
la concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della
decisione (modifiche l.69/2009)
il dispositivo incontro P17070- Rossella
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ART. 118 DISP. ATT. C.P.C.
struttura della motivazione
La motivazione consiste nella
succinta esposizione dei fatti rilevanti della causa e
delle ragioni giuridiche della decisione, anche con
riferimento a precedenti conformi
debbono essere esposte concisamente e in ordine le
questioni discusse e decise dal collegio ed indicati le
norme di legge e i principi di diritto applicati“
In ogni caso deve essere omessa ogni citazione di
autori giuridici
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IN PRIMO GRADO art. 281-sexies c.p.c.
Decisione a seguito di trattazione orale : “… il giudice …
può ordinare la discussione orale della causa… e
pronunciare sentenza al termine della discussione,
dando lettura del dispositivo e della concisa
esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della
decisione …”
IN APPELLO art. 348-ter c.p.c.
dichiarazione di inammissibilità dell’appello ai sensi
dell’art. 348-bis: il giudice pronuncia ordinanza
“succintamente motivata, anche mediante il rinvio agli
elementi di fatto riportati in uno o più atti di causa e il
riferimento a precedenti conformi”. incontro P17070-
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IN CASSAZIONE
art. 380-bis c.p.c.
Formulazione precedente alla legge
25 ottobre 2016, n. 197
(procedimento per la decisione sull’inammissibilità del ricorso
e per la decisione in camera di consiglio): “Il relatore …, se
appare possibile definire il giudizio …, deposita in cancelleria
una relazione con la concisa esposizione delle ragioni che
possono giustificare la relativa pronuncia.
Se il ricorso non è dichiarato inammissibile, il relatore …
deposita in cancelleria una relazione con la concisa esposizione
dei motivi in base ai quali ritiene che il ricorso possa essere
deciso in camera di consiglio ”.

(L. 197/2016 , il rito camerale e la decisione con


ordinanza diviene la regola)
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L’ORDINANZA
art. 134 c.p.c.
Forma, contenuto e comunicazione dell’ordinanza:
“L’ordinanza
• - è succintamente motivata”

art. 348-ter c.p.c.


Pronuncia sull’inammissibilità dell’appello: “… il
giudice,prima di procedere alla trattazione, sentite le
parti, dichiara inammissibile l’appello (…) con
ordinanza succintamente motivata, anche mediante
il rinvio agli elementi di fatto riportati in uno o più atti
di causa e il riferimento a precedenti conformi”

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IL DECRETO

• - art. 135 c.p.c.


il decreto “non è motivato, salvo che la motivazione
sia prescritta espressamente dalla legge”.

esempi motivazione prescritta espressamente dalla legge:


art. 640, 641 c.p.c. – rigetto e accoglimento ricorso per d.i.
art. 737 c.p.c. Provvedimenti pronunciati in camera di consiglio
(casi in cui è possibile proporre impugnazione – controllo)

il decreto è in genere comunque motivato, anche se solo


sommariamente, in ossequio al principio di cui all’art. 111 Cost.
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NEL PROCESSO CIVILE
TELEMATICO
previsione anche per gli atti di parte
nessuna sanzione
Art. 16 bis, comma 9-octies, d.l. n. 179 del 2012
Gli atti di parte e i provvedimenti del giudice
depositati con modalità telematiche sono
redatti in maniera sintetica.

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CHIAREZZA
nell’ordinamento interno il principio di chiarezza degli atti processuali
non è attualmente oggetto di definizione né di disciplina normativa
riferimenti solo per gli atti amministrativi (L’art. 7 dello Statuto del
contribuente- l. 212/2000 - titolato significativamente “chiarezza e
motivazione degli atti”) e per i testi normativi (art. 13-bis della legge 23
agosto 1988, n. 400, inserito dall’art. 3, comma 1, della legge 18 giugno
2009, n. 69 e Circolari PDM e n. 1 del 2001 "Guida alla redazione dei
testi normativi", n. 10888 del 2001 "Regole o raccomandazioni per la
formulazione tecnica dei testi legislativi")
rapporto 21 aprile 2016 sull’azione degli Stati membri del Consiglio
d’Europa in tema di indipendenza, efficienza e responsabilità dei giudici:
le sentenze devono essere scritte in “clear language”, agevolmente
comprensibile dal pubblico. Invito agli Stati ad intraprendere azioni
adeguate per attuazione incontro P17070- Rossella Masi
D.D.L. DELEGA AL GOVERNO PER L’EFFICIENZA
DEL PROCESSO CIVILE
10.3.2016 Camera Deputati
• introduzione del principio generale di sinteticità
degli atti di parte e del giudice anche in vista
dell’adeguamento delle norme processuali al pct
• conseguenze, anche processuali, dell'eventuale
inosservanza
• adozione di modelli sintetici di motivazione dei
provvedimenti giurisdizionali, se del caso mediante
rinvio a precedenti, laddove le questioni non
richiedano una diversa estensione degli argomenti
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Gruppo di lavoro sulla sinteticità degli atti
processuali- Ministero Giustizia : le proposte
«Art. … Principio di chiarezza e sinteticità degli atti
Il giudice e le parti redigono gli atti processuali in
maniera chiara e sintetica»

conseguenze per le parti: incidenza sulle spese


processuali quando la violazione del principio abbia in
modo significativo impedito l’agevole decisione della
lite
per il giudice : considerazione in sede di valutazione
periodica della professionalità.
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…le proposte di modifica in dettaglio
Art. 379 c.p.c. discussione
All’udienza il relatore riferisce sinteticamente i fatti rilevanti per la
decisione del ricorso, il contenuto del provvedimento impugnato e, in
riassunto, se non vi è discussione delle parti, i motivi del ricorso e del
controricorso, indicando, ove occorra, le questioni rilevanti per la
decisione. Dopo la relazione il presidente invita il pubblico ministero a
esporre oralmente le sue conclusioni motivate e, quindi, i difensori delle
parti a svolgere le loro difese, anche con particolare riferimento a
specifici aspetti evidenziati dal relatore. ….
Il presidente dirige la discussione fissando, se lo ritiene necessario, limiti
temporali per lo svolgimento delle difese.
Art. 385 c.p.c. Provvedimenti sulle spese
nel provvedere sulle spese, la corte può ridurne o aumentarne
l’importo fino ad massimo del 20% se le parti non si sono attenute, nella
redazione degli atti difensivi, a criteri di chiarezza e sinteticità.
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SINTESI E CHIAREZZA
L’INTERPRETAZIONE GIURISPRUDENZIALE
nella giurisprudenza di legittimità la sentenza (e, in genere, il
provvedimento del giudice) viene delineata come
strumento di comunicazione funzionale alla ragionevole durata del
processo
l’attenzione viene posta sulla finalità
la motivazione deve essere:
comprensibile
completa
(idonea a manifestare chiaramente le ragioni della decisione)
funzionale alla ragionevole durata del processo
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la definizione della sentenza moderna
«La sentenza che emerge dagli interventi censori
della giurisprudenza di legittimità degli ultimi
decenni è infatti una sentenza funzionale, flessibile,
deformalizzata, improntata al contemperamento
delle esigenze di effettività della tutela ed
efficienza del sistema attraverso la conciliazione, in
apparenza difficile, tra una motivazione
comprensibile e idonea ad esplicitare il
ragionamento decisorio che sia tuttavia concisa,
succinta ed in ogni caso tale da giungere in tempi
(più) ragionevoli « (Cass. 642/2015).
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motivazione per relationem
RINVIO AD ALTRA SENTENZA.. in generale
• la motivazione di una sentenza può essere redatta per
relationem rispetto ad altra sentenza non ancora passata in
giudicato, purché resti ‘autosufficiente’, riproducendo i
contenuti mutuati e rendendoli oggetto di autonoma
valutazione critica nel contesto della diversa causa
• la sentenza è, invece, nulla, ai sensi dell’art. 360, 1° comma,
n. 4, c.p.c., qualora si limiti alla mera indicazione della fonte
di riferimento e non sia, pertanto, possibile individuare le
ragioni poste a fondamento del dispositivo (cass. n.
107/2015)
• non vale come motivazione la mera citazione del
precedente senza ricostruzione della fattispecie
concreta ai fini della sussunzione in quella astratta ( Cass.
22242/2015) incontro P17070- Rossella
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…RINVIO AD ALTRA SENTENZA.. di primo grado
da parte del giudice d’appello
ammesso, purchè il giudice d’appello, facendo
proprie le argomentazioni del primo giudice,
esprima, sia pure in modo sintetico, le ragioni
della conferma della pronuncia in relazione ai
motivi di impugnazione proposti, in modo che il
percorso argomentativo desumibile attraverso la
parte motiva delle due sentenze risulti appagante
e corretto ( Cass. 16 aprile 2014, n. 8850)

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RICHIAMO AD ORIENTAMENTO CONSOLIDATO

quando la motivazione richiama un


orientamento giurisprudenziale consolidato,
tra l'altro riportando le massime in cui esso si è
espresso, la motivazione deve ritenersi
correttamente espressa da tale richiamo
(13708/2015)

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RICHIAMO ALLA TESI DI PARTE
non può ritenersi nulla la sentenza che esponga le ragioni
della decisione limitandosi a riprodurre il contenuto di un
atto di parte (ovvero di altri atti processuali o provvedimenti
giudiziari) eventualmente senza nulla aggiungere ad esso,
sempre che in tal modo risultino comunque attribuibili al
giudicante ed esposte in maniera chiara, univoca ed
esaustiva, le ragioni sulle quali la decisione è fondata.
E' inoltre da escludere che… possa ritenersi sintomatico di un
difetto di imparzialità del giudice il fatto che la motivazione
di un provvedimento giurisdizionale sia, totalmente o
parzialmente, costituita dalla copia di uno scritto difensivo di
una delle parti (Sezioni Unite, 642/2015)
non vale come motivazione la mera adesione acritica alla
tesi prospettata da una delle parti senza l’indicazione dei
motivi per cui essa è condivisibile (20648/2015)
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richiamo alla consulenza d’ufficio

• meramente apparente la motivazione della sentenza in cui il


giudice richiami le conclusione raggiunte dal consulente
senza ulteriori specificazioni, non illustrando né le ragioni,
né l’iter logico seguìto per pervenire, partendo da esse, al
risultato enunciato in sentenza (25 febbraio 2014)

• il giudice non deve necessariamente soffermarsi anche sulle


contrarie allegazioni dei consulenti tecnici di parte…
quanto le critiche di parte tendono al riesame degli elementi
di giudizio già valutati dal consulente tecnico (Cass. 2
febbraio 2015, n. 1815)

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uso di modelli adattati al caso concreto

la sentenza stesa su modulo predisposto non è


viziata per omessa o insufficiente motivazione
quando il modulo sia stato utilizzato o adattato
in maniera tale che la motivazione risulti
aderente alla concretezza del caso deciso, con gli
opportuni specifici riferimenti agli elementi di
fatto che lo caratterizzano. (Cass. 17 novembre
2006, n. 24508)

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ragione più liquida
• la conformità della sentenza al modello di cui all'art. 132 n. 4 c.p.c. e
l'osservanza degli artt. 115 e 116 c.p.c. non richiedono che il giudice
del merito dia conto di tutte le prove dedotte o comunque acquisite
e di tutte le tesi prospettate dalle parti, essendo invece sufficiente e
necessario che egli esponga in maniera concisa gli elementi in fatto e
in diritto posti a fondamento della sua decisione (v. tra
numerosissime altre cass. n. 22801 del 2009)

• Il rispetto del principio della ragionevole durata del processo impone


— in presenza di un'evidente ragione d'inammissibilità del ricorso di
definire con immediatezza il procedimento, senza la preventiva
integrazione del contraddittorio nei confronti di litisconsorti
necessari cui il ricorso non risulti notificato, trattandosi di un'attività
processuale del tutto ininfluente sull'esito del giudizio (ex plurimis,
23542/2015) incontro P17070- Rossella
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LA DECLINAZIONE CONCRETA
NEI PROVVEDIMENTI DEL
GIUDICE:
LA SFIDA e L’INVESTIMENTO
CULTURALE e PROFESSIONALE

l’importanza della formazione

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LA FORMAZIONE NECESSARIA
LA SCUOLA
La tecnica di scrittura breve e chiara dovrebbe essere
appresa sui banchi di scuola
La sintesi richiede 5 azioni: leggere-ascoltare,
comprendere, pensare, pianificare , esprimere con
linguaggio semplice, chiaro e conciso
L’UNIVERSITÀ
La tecnica di scrittura del testo giuridico dovrebbe
essere oggetto di insegnamento e valutazione già
dall’università (momenti formativi dedicati,
esercitazioni scritte) (v. relazione gruppo sintesi ministero)
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LA FORMAZIONE NECESSARIA
LA FORMAZIONE e IL CONCORSO PER L’ACCESSO ALLA
MAGISTRATURA
La disciplina normativa del concorso per l’accesso alla magistratura
attualmente nulla prevede
LA FORMAZIONE INIZIALE dei MOT e LA FORMAZIONE
PERMANENTE
sempre maggiore attenzione della Scuola superiore della magistratura
(incontri sul tema organizzati anche con l’Accademia della Crusca)
formazione sull’uso degli strumenti informatici che agevolano la
redazione, ufficio del processo, buone prassi
LE VALUTAZIONI DELLA PROFESSIONALITÀ DEI MAGISTRATI
circolare valutazioni di professionalità: capacità- tecnica di scrittura.
Riflessi su laboriosità, diligenza, impegno - uso di strumenti informatici,
ufficio del processo, buone prassi (v. relazione gruppo sintesi ministero) incontro
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QUALITÀ E STRUTTURA DEL PROVVEDIMENTO
CRITERI e STRUMENTI per la REDAZIONE
dell’atto CHIARO, COMPLETO, EFFICACE
CONCLUSIONI DELLE PARTI
Il giudice deve riportare le conclusioni delle parti
PERCHE’: completezza del provvedimento= corrispondenza con tutte le
questioni rilevanti - consentire il controllo (divieto di ultrapetizione o omessa
pronuncia)
COME: forma flessibile- esplicito richiamo o risultanti dalla motivazione.
«l'omessa, inesatta o incompleta trascrizione delle conclusioni delle parti
nell'epigrafe della sentenza ne determina la nullità solo quando
tali conclusioni non siano state esaminate, di guisa che sia mancata in
concreto una decisione su domande ed eccezioni ritualmente proposte,
mentre, ove il loro esame risulti dalla motivazione, il vizio si risolve in una
semplice imperfezione formale, irrilevante ai fini della validità della sentenza»
(Cass. n. 2237 del 04/02/2016)
strumenti di agevolazione: placeholder e uso di parti di testo consolle,
programmi ocr incontro P17070- Rossella
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SVOLGIMENTO DEL PROCESSO ?
la legge n. 69/2009
PERCHE’: individuazione del thema decidendum (sintesi delle questioni
rilevanti per la decisione: SELEZIONE e ORDINE delle argomentazioni
delle parti e delle vicende processuali (es. dichiarazione contumacia,
riassunzione)
La L. n. 69/2009 (riforma e semplificazione del processo) ha eliminato il
riferimento allo svolgimento del processo, che può essere formalmente
omesso
COME : forma flessibile- risultante dalla motivazione (anche prima della
riforma)
«la concisa esposizione dello svolgimento del processo e dei fatti rilevanti della causa
non costituisce un elemento meramente formale, bensì un requisito da apprezzarsi
esclusivamente in funzione dell'intelligibilità della decisione e della comprensione
delle ragioni poste a suo fondamento, la cui assenza configura motivo di nullità della
sentenza quando non sia possibile individuare gli elementi di fatto considerati o
presupposti nella decisione»
(Cass n. 22845 del 10/11/2010; Ordinanza n. 920 del 20/01/2015)
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…segue… SVOLGIMENTO DEL PROCESSO ?
in appello
• individuazione dei temi ancora in discussione (ambito
dell’impugnazione) – rilevanza del fatto
• sentenza di primo grado
• ricostruzione delle domande ed eccezioni accolte o respinte dal
primo giudice

in cassazione
• motivi di ricorso esclusivamente sulle questioni in diritto; valutazione
del fatto solo in relazione a carente motivazione su fatto controverso
e decisivo per il giudizio (art. 360 c.p.c.)
• sentenze di merito
• ricostruzione delle domande ed eccezioni accolte o respinte dal
giudice del merito

strumenti di agevolazione: placeholder e uso di parti di testo consolle,


programmi ocr
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PARTE DISPOSITIVA

esprime la funzione dello ius dicere, ossia di decidere quale sia la “


regola “ del caso concreto con effetto vincolante tra le parti

• corrispondenza rispetto alle conclusioni delle


parti e coerenza con la motivazione

• autosufficienza in ogni sua parte: costituisce il


titolo esecutivo
occorre evitare espressioni generiche
(es. condanna a quanto liquidato dal consulente
tecnico, interessi come richiesti, secondo le
modalità specificate nella parte motiva, e così via.)
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MOTIVAZIONE
come nasce e si sviluppa l’iter argomentativo
la motivazione non viene scritta solo nel momento in cui
predisponiamo il provvedimento: nasce molto prima, quando
studiamo il fascicolo; si sviluppa attraverso il modo in cui
dirigiamo l’udienza e prepariamo le ordinanze istruttorie,
mentre ascoltiamo i testimoni e redigiamo i verbali.
Il percorso argomentativo esposto nella motivazione è in
realtà già delineato dalle modalità di gestione del processo,
che va organizzato nei tempi e nelle modalità tenendo conto
dell’incidenza di ogni atto, nell’ambito delle differente fasi
in primo grado: è centrale l’identificazione del thema decidendum e probandum, per
scegliere l’impostazione da dare al giudizio (es.svolgimento di attività istruttoria o
discussione immediata)
in appello: è centrale l’individuazione dei temi ancora in discussione (ambito
dell’impugnazione) (possibile pronuncia immediata ex art. 348-bis c.p.c., oppure
prosecuzione nelle forme ordinarie)
in Cassazione: è sviluppata esclusivamente sulle questioni in diritto nell’ambito dei
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motivi di ricorso
MOTIVAZIONE
come migliorare la qualità e agevolare la relazione
Ecco un succinto vademecum , costruito sulla base dei dati
emergenti dagli studi in materia, dalle buone prassi degli
uffici e, soprattutto, del confronto con i colleghi e con i mot
• prepara una scheda sintetica della causa, al momento
dello studio iniziale; la potrai esaminare e aggiornare alle
udienze successive (strumenti pratici: funzione appunti
su consolle, programma dettatura vocale)
• costruisci un archivio dei provvedimenti seriali e più
complessi (strumenti pratici: funzione modelli su
consolle)
• costruisci un archivio di modelli e dei punti di
motivazione e ricorda di aggiornarli (strumenti pratici:
funzione pdm su consolle, strumenti di word) incontro P17070- Rossella
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…come migliorare la qualità e agevolare la redazione
• esponi solo i fatti rilevanti rispetto alle domande
• distingui chiaramente i fatti pacifici da quelli controversi; la
distinzione serve a delineare il thema decidendum (il vizio di
motivazione deducibile in cassazione è limitato al “fatto controverso”)
• individua gli oneri probatori cui correlare la selezione del materiale
istruttorio utilizzabile, per delineare il thema probandum
• indica espressamente le norme applicabili (evita espressioni come
«la normativa in materia…»)
• individua i riferimenti giurisprudenziali necessari e funzionali alla
questione trattata (soprattutto ove principio o interpretazione
consolidata); non riportare integralmente una sentenza, se non
indispensabile
• nell’esame delle questioni controverse, esponi prima la tua tesi con
l’indicazione degli elementi che la sostengono, poi le obiezioni e le
critiche e gli argomenti di confutazione
• non esaminare i “motivi” “assorbiti” in quanto incompatibili sul piano
logico con il percorso valutativo espresso;
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…come migliorare la qualità e agevolare la redazione

• utilizza il criterio della cosiddetta “ragione più liquida”


• non devi persuadere, non occorre ricorrere a argomenti
molteplici e variegati; devi dimostrare : ne basta uno
• usa il rinvio per relationem a precedenti, alla sentenza di
primo o secondo grado, agli atti di parte o del consulente
(soprattutto per l’esposizione dei fatti di causa o
l’individuazione dei motivi di appello) nel rispetto della
sufficienza della motivazione
• usa modelli flessibili ( modelli generali di provvedimenti,
punti di motivazione), da tenere sempre aggiornati :
attenzione ai modelli obsoleti e all’inserimento di pdm
ridondanti

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LE PAROLE DEL GIUDICE

principio fondamentale della comunicazione è la necessità di


adattare il messaggio al destinatario tenendo conto delle sue esigenze
e delle sue capacità di comprensione.

Il linguaggio tecnico-giuridico, anche se chiaro, limita di per sé la


comprensibilità ai destinatari che sono in grado di intenderlo: usare il
«giuridichese» ostacola o esclude la comunicazione.

Occorre sradicare abitudini linguistiche, riproduzioni passive e


acritiche di stereotipi, formule, espressioni convenzionali obsolete.
Il nostro modo di scrivere le sentenze e i provvedimenti «rivela anche
l'idea che ciascuno di noi ha della professione, quanto si è proiettati
all'esterno o quanto invece siamo chiusi nel nostro mondo; l'uso di un
determinato linguaggio rivela il rapporto che ognuno di noi ha con il
potere» (Semeraro- come scrivere una sentenza) incontro P17070-
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LE PAROLE DEL GIUDICE
COSA FARE – COSA NON FARE - il lessico
• usa parole semplici, del linguaggio comune: ricorda che tra i destinatari della tua
comunicazione c’è il cittadino
• non usare arcaismi, parole desuete, latinismi superflui, parole straniere non
necessarie, perifrasi ridondanti («e valga il vero») e altri narcisismi linguistici; evita
il burocratese (es. prima il l cognome e poi il nome)
• preferisci la ripetizione alla imprecisione: a volte i sinonimi non hanno lo stesso
significato ; le espressioni e i termini, soprattutto se tecnici o specialistici, possono
essere ripetuti
• usa proposizioni esplicite con verbi di modo finito
• non usare sempre l'imperfetto nella narrazione ( es. il lavoratore riceveva la
comunicazione, alla quale reagiva…): : i tempi delle azioni vanno distinti; meglio
usare il passato remoto o il passato prossimo oppure il presente storico
• limita i modi non finiti (participi presenti e passati, gerundi) (es. incontrava la
persona montante di guardia)
• non usare la doppia negativa (non si può non evidenziare…)
• usa solo i tecnicismi necessari
• rielabora i termini utilizzati in altri contesti professionali, se possibile (es. quelli che
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usano i nostri ctu : "resettare le emozioni») e «sciogli» le sigle e gli acronimi
LE PAROLE DEL GIUDICE
COSA FARE – COSA NON FARE - la sintassi
• scrivi periodi brevi : per essere facilmente leggibile il
periodo non dovrebbe oltrepassare le 20-25 parole
• limita al massimo le subordinate, le incidentali, le frasi tra
parentesi (come questa) e tra trattini – come quest’altra -
che spezzano la frase (così)
• usa gli strumenti informatici che agevolano la redazione,
ma attento agli effetti dilatanti del copia-incolla; evita lo
stile patchwork
• separa visivamente le parti della sentenza : usa i paragrafi
e se il provvedimento è molto lungo e complesso fai anche
l'indice; se riesci, inserisci i collegamenti infratestuali
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LE PAROLE DEL GIUDICE
la struttura esteriore uniforme
La redazione di provvedimenti con struttura esteriore
uniforme nell’ambito dello stesso ufficio, riguardo sia
all’ordine di esposizione delle questioni e degli argomenti, sia
agli elementi formali, ne agevola l’esame, la visualizzazione a
video nel caso di atti telematici e la comprensibilità.
«l’uniformità, inoltre, è idonea a sottolineare l’unità della
Istituzione giudiziaria e l’impersonalità della decisione»
(relazione gruppo lavoro sintesi Ministero) .
Le sentenze della Corte costituzionale e quelle delle Corti europee
(di Lussemburgo e di Strasburgo) sono motivate con una struttura
che è uniforme per ogni Corte. Anche la Corte di Cassazione per il
penale (imminenti per il civile) ha dettato criteri al riguardo
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ALCUNE NOZIONI «TECNICO-
PRATICHE»

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CONOSCENZE TECNICO-PRATICHE
per la redazione dei provvedimenti
• Il lavoro del magistrato richiede in via preliminare la conoscenza
del ruolo assegnato, presupposto indispensabile per poter
procedere alla organizzazione delle udienze e alla conseguente
scansione dei tempi necessari per la redazione dei
provvedimenti.
• Il secondo passo è l’ottimizzazione dei tempi di redazione dei
provvedimenti, tramite la elaborazione di modelli di
provvedimenti (verbali, decreti, ordinanze, sentenze), la
utilizzazione di strumenti per recuperare rapidamente
motivazioni o parti di motivazioni o la utilizzazione di specifici
programmi (es. fonodettatura, etc.).
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ISTRUZIONI USO APPLICATIVI
CONSOLLE
(all. )
La Consolle : strumento di controllo e gestione del ruolo
e redazione dei provvedimenti.
a) strumento di controllo : consente non solo di avere contezza dei propri fascicoli
distinti per ruolo, ma che presenta funzionalità trasversali che raccolgono in unica
griglia i dati di più ruoli (es. tutti i fascicoli in decisione, tutte i fascicoli sui quali va
emessa ordinanza, tutti i fascicoli fissati in una data di udienza) e soprattutto
permette la personalizzazione della visione del ruolo secondo le esigenze di
ciascuno.
b) redazione dei provvedimenti: funzionalità di redazione dei provvedimenti
mediante utilizzazione combinata di modelli predisposti, PDM e placehorders
(dati già presenti nei registri di cancelleria)
All. 21:
Istruzioni fondamentali (pillole di consolle)
Consolle collegiale, consolle assistente, consolle avanzata (frasari, cartelle
personalizzate, cruscotto e funzioni statistiche, agenda, calendario del processo,
inserimento di riferimenti normativi e giurisprudenziali, assistente)
Manuale integrale - guida rapida; avviamento da casa; patch
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STRUMENTI INFORMATICI PER AGEVOLARE
LA REDAZIONE DEI PROVVEDIMENTI
(all.)

Sia i verbali che i provvedimenti sono in genere caratterizzati da parti


“seriali” e da altre “variabili” ; l’ utilizzo “combinato” dei “modelli”, del
“glossario”, della “ correzione automatica" e dei "tasti di scelta
rapida" è certamente proficuo per quelle “seriali”, mentre la
fonodettatura è adatta per la redazione delle parti “variabili” dei
provvedimenti, e quindi per verbalizzare le dichiarazioni rese dalle parti
in sede di interrogatorio libero o formale e le deposizioni testimoniali, o
comunque inserire nei provvedimenti le argomentazioni specifiche della
fattispecie trattata .
In allegato: guida per uso degli strumenti
di office ( es. glossario, correzione automatica)
e del programma di dettatura vocale

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qualche suggerimento…
programmi OCR (per convertire e gestire files
immagine contenenti testo)
Es. paperport (programma stampanti multifunzione)
uso di due monitor collegati al pc (istruzioni per –
all.)
Programma conferenze audio e video (ad es.
precamere di consiglio)
Lync (licenza ministeriale )

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