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Rev. 06 (agosto 2 0 1 1 )
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ORDINE DEGLI INGEGNERI COMPENDIO ALLA TARIFFA
della provincia di FORLÌ-CESENA
Via Bruni n° 3 – 47121 FORLÌ REV. 06
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INDICE
0. PREMESSA pag. 5
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O. PREMESSA
Allo scopo di fornire a tutti gli iscritti un utile strumento di consultazione per la deter-
minazione dell'onorario legato alla pratica professionale, è stato predisposto il presente com-
pendio che illustra da un lato norme interpretative della tariffa professionale e dall'altro le
tariffe deliberate dal Consiglio dell'Ordine di Forlì ai sensi dell'art. 35 comma 5) del R.D.
23/10/1925 n. 2537.
Si ricorda che tutti gli iscritti sono vincolati al rigoroso rispetto sia della tariffa profes-
sionale di cui alla L. 143 del 02/03/1949 e successivi adeguamenti che di quella emanata
dall'Ordine di appartenenza.
Per la compilazione delle specifiche il riferimento normativo è la Legge n. 143 dello 02/03/1949
e successive modificazioni e integrazioni ovvero:
• L. n. 143 del 04/03/1958
• L. n. 340 dello 05/05/1976
• L. n. 404 (art. 6) dello 01/07/1977
• Circ. LL.PP. n. 221 del 13/02/1981
• D.M. del 21/08/1958
• D.M. del 25/02/1965
• D.M. del 18/11/1971
• D.M. del 13/04/1976
• D.M. del 29/06/1981
• D.M. n. 233 del 11/06/1987
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b) IMPORTO LAVORI
E' non sempre di facile determinazione. Si individuano tre casi:
a) sola progettazione;
b) sola direzione lavori;
c) progettazione e direzione lavori;
d) collaudo.
- caso a)
per l'importo dei lavori si intende quello stimato e riferito ai reali prezzi di mercato.
Tale importo non può essere integrato dall'aumento d'asta.
- casi b), c), d)
per l'importo dei lavori si intende il cosiddetto "consuntivo lordo dell'opera", esso comprende:
- l'importo delle riserve
- l'importo del compenso revisionale
- non deve essere depurato delle eventuali detrazioni operate dalla D.L. in sede di stato finale.
Nel caso di strutture, in tutto o in parte prefabbricate, prodotte fuori opera da ditte diverse
dall'appaltatore, l'importo delle stesse viene considerato nelle opere strutturali se il calcolatore
generale sottoscrive anche il calcolo di quelle strutture assumendone così la responsabilità pro-
gettuale; se il calcolo è firmato da altro progettista, al calcolatore generale competono relati-
vamente alla parte delle strutture prefabbricate, le sole aliquote a) e b) della tab. B.
Nel caso di impianti di servizi generali all'interno di edifici l'importo deve ritenersi al netto delle
assistenze murarie.
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In assenza di un preventivo si dovrà fare riferimento a costi correnti di mercato desumibili dai
parametri sotto esposti (definiti dal Consiglio dell'Ordine di Forlì-Cesena).
2) RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICI
R10 - semplice sostituzione di servizi igienici 63,00 30%
R20 - adeguamento servizi igienici ed impianti 105,00 30%
R30 - adeguamento servizi igienici ed impianti con
rifacimento pavimenti 156,00 30%
R40 - adeguamento servizi igienici ed impianti con
varianti distributive 207,00 30%
R50 - ristrutturazione totale dell'immobile 310,00 30%
c) CLASSI E CATEGORIE
Poco vi è da chiarire sulla definizione di questo punto; l'art. 14 del T.U. della tariffa
degli Ingegneri ed Architetti recita: «Agli effetti della determinazione degli onorari a percen-
tuale dovuti al professionista, le opere -omissis- vengono suddivise nelle classi e categorie de-
scritte nell'elenco seguente1, avvertendo che, se un lavoro professionale interessa più di una
categoria, gli onorari spettanti al professionista vengono commisurati separatamente agli im-
porti dei lavori di ciascuna categoria e non globalmente».
A volte l'opera progettata (o diretta) non è configurabile in ciascuna di quelle descritte nell'elen-
co, in questo caso si procederà per analogia.
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L'elenco è riportato in appendice all'art. 14 del T.U. L'aliquota relativa all'importo di € 37.184,90 è così determi-
nabile:
(13,7973 - 12,2642)
x = 13,7973 - ------------------------------- x (37.184,90 – 25.822,84) = x = 13,7973 - 0,674564 = 13,122736
(51.645,69 - 25.822,84)
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e) PRESTAZIONI PARZIALI
L'aliquota determinata dalla tab. A è quella relativa alla prestazione completa.
Qualora la prestazione fosse limitata a una o più delle 10 prestazioni parziali in cui viene suddi-
visa la prestazione complessiva, la percentuale della tab. A deve essere ridotta della quota parte
della prestazione non svolta, ovvero moltiplicata per un coefficiente riduttiva che tiene conto
delle prestazioni svolte, vediamo come.
La tab. B è suddivisa in 10 voci o prestazioni parziali:
A ciascuna di queste voci corrisponde un'aliquota che è minore di uno, la somma di tutte le ali-
quote dà complessivamente 1.
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Per una prestazione comprendente le sole voci a), b), c), verrà moltiplicata l'aliquota della tab.
A, per l'aliquota della tab. B ottenuta sommando le aliquote parziali a), b), c).
Sembra facile eppure molto spesso sulle parcelle si riscontrano inesattezze sulla determinazione
della aliquota della tab. B. Quando l'aliquota non raggiunge l'unità si tratta di incarico parziale.
Quando l'aliquota è > 80% (o 0,80) si considera la prestazione come se questa abbia raggiunto
l'unità e nessuna riduzione si applica alla percentuale della tab. A (è come se non fosse un inca-
rico parziale). Se la somma delle aliquote risulta essere < 80% scatta allora l'aumento per l'inca-
rico parziale così come dagli artt. 10, 18. Notare che l'aumento per l'incarico parziale non può
essere applicato su alcun altra maggiorazione della tariffa.
Le maggiorazioni e le riduzioni concorrono a formare i minimi inderogabili di tariffa (Legge n.
340 del 05/03/1976).
f) RIMBORSO SPESE
E' uno dei punti più controversi.
L'art. 13, 2° comma, dà la possibilità di conglobare in un unico ammontare i rimborsi spese di cui
l'art. 6 e le prestazioni complementari di cui all'art. 4.
E' d'uopo ricordare il dettato dell'art. 13, 2° comma che recita:
"[…] Il professionista, per lavori da liquidarsi a percentuale, ha la facoltà di essere compensato
a norma del presente articolo, ovvero d'accordo con il committente, di conglobare tutti i
compensi accessori di cui agli artt. 4 e 6 in una cifra che non potrà superare il 60% degli onorari
a percentuale».
Premesso che in caso di disaccordo con il committente, la percentuale del conglobamento sarà
determinata dal Consiglio dell'Ordine sempre entro un limite massimo del 60%.
Sulla scorta di un esame di numerosi e differenziati casi, con riferimento alle condizioni generi-
che di prestazioni, ferme restando le possibilità di determinazione diversa per casi particolari e
la facoltà del Consiglio di richiedere la dimostrazione adeguata di vacazioni e spese, il Consiglio
dell'Ordine degli Ingegneri di Forlì si attiene a questo indirizzo:
- quando esiste un accordo scritto con la committenza (lettera di incarico, convenzione, ecc.) è
accettato il conglobamento nella misura definita dall'accordo (l'indicazione per la forfetizzazione
delle spese sono:
Adottato il criterio del conglobamento, non è ammessa ulteriore esposizione di onorari a vaca-
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all'Albo, dei contratti aventi per oggetto prestazioni di opera intellettuale, si riferisce unicamen-
te alle attività che la legge prescrive siano poste in essere esclusivamente da professionisti abili-
tati all'esercizio professionale mentre, per ogni altra attività, anche se venga abitualmente svol-
ta da professionisti iscritti ed anche se, nella relativa tariffa, venga indicata in un'apposita voce
e valutata con un particolare compenso, vige la regola generale della libertà di svolgere la pro-
pria attività lavorativa.
Anche tale attività, qual è ad esempio quella rientrante nella nozione di semplice consulenza, se
integrante una prestazione contrattuale va retribuita, pur non potendosi applicare la tariffa
professionale (Cass. 13 maggio 1968, n. 1474, Giust. civ. 968, I, 1858).
Nella fissazione del compenso, nulla vieta al giudice di tener presenti criteri e tariffe relative a
prestazioni analoghe, ma unicamente come criterio base per detta determinazione che, sempre
e solo, deve essere effettuata dal giudice.
Il che comporta una duplice indagine: da un lato occorre accertare se in concreto esistono punti
di analogia tra le prestazioni effettuate e quelle oggetto delle tariffe prese a parametro, dall'al-
tro è d'uopo stabilire fino a che punto il parametro può funzionare ed essere tenuto presente
come rispondente alle prestazioni effettuate (Cass. Sez. II, 13 luglio 1965, Giust. civ. Rep. 1965,
v. lav. autonomo, 23).
L'invalidità per difetto di iscrizione del professionista nell'Albo dei contratti aventi per oggetto
prestazioni di opera intellettuale si riferisce unicamente alle attività che la legge prescrive siano
svolte esclusivamente da chi sia abilitato all'esercizio della professione, mentre per le altre,
anche se abitualmente esercitate da professionisti iscritti, vige la regola generale del libero
svolgimento della propria attività lavorativa.
Per il compenso di tale attività non potrà farsi riferimento diretto alle tariffe professionali, ma
dovranno eventualmente seguirsi altri criteri ed un diverso metro.
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2. PRESTAZIONI PARTICOLARI
d) OPERE IDENTICHE: per le opere identiche, ossia ripetute, il cui complesso non ri-
chieda particolare impegno di concezione, il compenso corrispondente alla sola progettazione
(Tab. B - a-b-c-e-f) sarà valutato sull'importo ottenuto sommando a quello di una delle opere
un'aliquota variante da 1/2 a 1/5 il valore delle opere oltre la prima
L'eventuale prestazione di concezione ed impostazione urbanistica verrà compensata con un
onorario integrativo a discrezione.
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Per la D.L. il compenso sarà commisurato all'importo complessivo delle opere eseguite (Circ.
LL.PP. n. 1565 del 21/01/1957).
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p) CASE A SCHIERA:
1- Agli effetti della determinazione dell'onorario l'opera va considerata appartenente alla clas-
se I-c per la progettazione architettonica.
2- La concezione architettonica si esprime nell'unità del complesso progettato, per cui si e-
sclude l'applicazione della norma per opere identiche (art. 1, D.M. 21/08/1958).
3- La progettazione strutturale, nell'ipotesi di corpi giuntati ed identici strutturalmente, rica-
de sotto la norma delle opere identiche.
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b) Operazioni di collaudo
1) Esame della relazione di calcolo e degli elaborati grafici esecutivi;
2) Esame di tutta la documentazione prodotta dalla Direzione dei Lavori ed in partico-
lare dei certificati relativi alle prove effettuate sui materiali e nel caso di impianti
degli eventuali certificati relativi alle prove di funzionalità effettuate;
3) Verifica della rispondenza della struttura o dell'impianto alle norme contrattuali e
alle norme di legge;
4) Visita delle strutture o degli impianti e, nel caso di struttura, effettuazione di prove
sclerometriche e di carico, o, nel caso di impianti, effettuazione di prove di funzio-
nalità e di funzionamento con analisi dei risultati ottenuti rapportati ai risultati teo-
rici;
5) Redazione del certificato di visita e di collaudo.
c) Documentazione
Il documento da redigere da parte del collaudatore dovrà almeno comprendere:
c1) relazione illustrativa dell'opera;
c2) verbali di visita e delle operazioni effettuate (prove sclerometriche, verifiche, ecc.);
c3) verbali delle prove di carico (se ritenute necessarie) o prove tecniche;
c4) certificato di collaudo.
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d) Opere
• STATICO:
Il collaudo statico può essere effettuato su qualsiasi tipo di struttura che debba sopportare
carichi statici o dinamici (in c.a., ferro, legno, muratura, ecc.)
• TECNICO-FUNZIONALE:
Il collaudo tecnico può essere effettuato su qualsiasi tipo di impianto civile, industriale,
sanitario, ecc., quali IMPIANTI:
Il collaudo tecnico-funzionale degli impianti costituisce una opzione del Committente, a maggior
garanzia e tutela del buon funzionamento.
Tale prestazione deve essere espressamente richiesta.
e) Onorari
Per la valutazione dei compensi relativi ai collaudi tecnico funzionali e di impianti e ai
collaudi statici di cui alla L. 1086/71, si applicano i coefficienti della tab. A - Onorari a percen-
tuale dovuti al professionista per ogni € 0,05 di importo dell'opera (T.U. Tariffa Professionale -
L. 02/03/49 n. 143 e successivi aggiornamenti), parzializzati come segue:
% di
descrizione del collaudo Classe
applicazione
(classe 1f o 1g)
1) 0,15 strutture in c.a.
esclusi i ponti
2) 0,15 strutture metalliche (classe 9a - 9b)
3) 0,15 ponti (9a - 9b - 1g)
4) 0,20 impianti idrici classe 3a
5) 0,25 impianti condizionamento e riscaldamento classe 3b
6) 0,30 impianti elettrici classe 3a - 3c - 4c
7) 0,20 impianti di depurazione classe 3°
8) 0,10 acquedotti e fognature VIII
9) 0,15 strade VI a - VI b
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4. COLLAUDI AMMINISTRATIVI
a) Prestazioni
Il collaudo tecnico amministrativo delle opere pubbliche è regolamentato dal R.D. n. 350
del 25/05/1895 che all'art. 91 così testualmente recita:
«La collaudazione di un'opera ha per scopo di verificare e certificare:
1- se l'opera fu eseguita a perfetta regola d'arte e secondo le prescrizioni tecniche prestabilite;
2- se fu eseguita in conformità del contratto e delle varianti debitamente approvate;
3- se i dati risultanti dai conti e dai documenti giustificativi corrispondono fra loro, e con le
risultanza dei fatti, non solo per dimensioni forma e quantità, ma anche per qualità dei ma-
teriali e delle provviste;
4- se i prezzi attribuiti ed i compensi determinati nella liquidazione finale sono regolati secon-
do le stipulazioni del contratto;
5- se nella gestione delle opere ad economia si è avuto cura degli interessi dell'Amministrazio-
ne.
Nell'atto della collaudazione si esaminano inoltre le domande dell'appaltatore, sulle quali non
sia già intervenuta una risoluzione definitiva in via contenziosa, dopo che il collaudatore abbia
verificato che tali domande siano state iscritte nel registro di contabilità e nel conto finale nei
termini e nei modi stabiliti dal presente regolamento mentre nessun'altra domanda o riserva
potrà, ai sensi dell'art. 45, essere presa in veruna considerazione».
Il Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri di Forlì-Cesena ha deliberato che:
«la verifica dell'esecuzione a regola d'arte (come recita il R.D. n. 350/1895 all'art. 91) è da in-
tendersi mera verifica documentale delle dichiarazioni dovute dalla Direzione Lavori e dall'Im-
presa, e verifica a campione dei particolari esecutivi più evidenti e significativi.
Ogni altra verifica dettagliata, prova strumentale o funzionale, è invece compresa nella presta-
zione di collaudo tecnico-funzionale o di collaudo statico».
b) Onorari
L'onorario spettante per il collaudo amministrativo sarà da valutare in base alle aliquote
della Tab. C del T.U., mettendo poi in conto le seguenti maggiorazioni introdotte dal D.M. n.
17321 del 18/09/1967:
- maggiorazione del 30% per collaudi in corso d'opera;
- maggiorazione del 20% per la redazione del giudizio riservato sulla condotta dei lavori da
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parte dell'Impresa e della relazione generale sui rapporti tra Stato, Regione ed Ente o di
uno solo di tali elaborati;
- maggiorazione per revisione tecnico-contabile: € 2,32 per ogni pg. del libretto misure,
libretto computo ferri, movimento terra e disegno contabile; € 9,30 per ogni pg. del re-
gistro di contabilità sommario e dello stato finale. Tali importi saranno aggiornati an-
nualmente a partire dalla data di febbraio 1990 con i coefficienti degli adeguamenti de-
gli indici ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
- Rimborso forfetario delle spese: 45-50% per incarico conferito a fine lavori; 60% per inca-
rico conferito in corso d'opera.
Qualora il collaudo di un'opera riguardi vari tipi di lavoro, distinti per contratti e contabilità, gli
onorari verranno calcolati separatamente in base ai singoli importi consuntivi (incluse le riserve)
dei vari contratti.
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c) ADEGUAMENTO:
c1) Progettazione: valutata con l'aliquota della Tab. A classe 1g sull'importo così de-
terminato:
cubatura x € 165,27 x 0,30 =
c2) Direzione opere strutturali: valutata con l'aliquota della Tab. A - classe 1g sul-
l'importo dei lavori di adeguamento. Tali competenze sono comunque aumentabili fino
ad un massimo corrispondente all'importo definito per la progettazione in presenza di
oggettive difficoltà.
e) COLLAUDO: L'onorario viene valutato con le aliquote sopra indicate parzializzate con
lo 0,10, riferite all'importo definito per la progettazione.
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Per il calcolo dei compensi di cui ai punti 6a) 6b) 6c), si adotta la seguente formula:
C = (F + K) x a
dove:
C = Compenso risultante
F = Quota fissa
K = Quota proporzionale alla potenzialità del generatore al focolare
A = Coefficiente di aggiornamento ISTAT ottenuto come rapporto tra l'indice di costo
della vita per l'anno in corso con quello dell'anno 1985 pari a 183,7 preso come rife-
rimento.
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c4) SPESE
Verranno esposte a norma degli artt. 4 e 6 della tariffa.
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SPESE
Verranno esposte a norma degli artt. 4 e 6 della tariffa.
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h parametro di rischio-complessità, assunto pari alle "ore massime" indicate per ogni
singola attività dal D. Min. Int. del 16/02/82 (vedi all. C); *
S parametro d'estensione, pari (tranne che per le attività 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 18, 91, 95,
97 e di deposito di cui al D.M. 16/02/82) alla superficie in mq. moltiplicata per il pa-
rametro q definito nel seguito. Per attività all'aperto, o sotto tettoie, o di solo depo-
sito la superficie viene dimezzata;
q parametro del carico d'incendio, dato dalla seguente tabella:
Valori particolari di S:
- per le attività 1, 2, 3, 4, 5: S = K/2.000
dove S è il valore in Kcal/h (o in Kcal) del gas combustibile in lavorazione oraria ( o in deposito);
a = ISTAT / 183,7
é il coefficiente di aggiornamento ed è dato dal numero indice del costo vita da adottarsi co-
stante per ogni anno e pari a quello del gennaio dell'anno stesso diviso per l'indice ISTAT per
l'anno 1985 pari a = 183,7.
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f) INCARICHI CONGIUNTI
Quando l'incarico viene affidato a più professionisti l'intero compenso risultato dall'applicazione
delle precedenti disposizioni viene aumentato delle seguenti percentuali:
per 2 professionisti + 60%
per 3 professionisti + 110%
per 4 o più professionisti + 140%
mi Pi mi Pi mi Pi
(arrot. alle 1.000) (arrot. alle 1.000) (arrot. alle 1.000)
10 € 9,30 500 € 149,26 9.000 € 1.181,14
20 € 14,98 600 € 169,91 10.000 € 1.250,34
30 € 20,14 700 € 189,54 20.000 € 2.045,69
40 € 24,79 800 € 208,13 30.000 € 2.727,93
50 € 28,92 900 € 226,21 40.000 € 3,346,12
60 € 33,05 1.000 € 243,77 50.000 € 3.920,94
70 € 36,67 2.000 € 398,70 60.000 € 4.462,70
80 € 40,80 3.000 € 531,95 70.000 € 4,978,64
90 € 43,90 4.000 € 652,29 80.000 € 5.473,93
100 € 47,51 5.000 € 764,36 90.000 € 5.951,13
200 € 77,98 6.000 € 870,23 100.000 € 6.413,36
300 € 103,81 7.000 € 970,94
400 € 127,05 8.000 € 1.067,52
Si ritiene, infine, opportuno e necessario ricordare che il professionista è pienamente responsabile delle
veridicità delle documentazioni da lui rilevate e redatte con riferimento alle reali situazioni esistenti alla
data ed all'atto del suo sopralluogo di accertamento e verifica; non è, invece, responsabile per dati, situa-
zioni e stati di fatto documentatagli da altri, ai quali compete la relativa responsabilità.
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11. FOGNATURE
OPERE ELEMENTARI
Per le opere di caratteristiche estremamente elementari di limitato contenuto tecnico (tombina-
ture, canalette e simili), per le quali vengano forniti elaborati in misura minore di quanto previ-
sto per un normale e completo progetto esecutivo di fognatura, le aliquote della tab. A, classe
VIII, saranno ridotte del 25%.
RETI E DEPURATORI
Nel caso di progetto completo di reti fognarie ed impianto di depurazione le aliquote verranno
commisurate sui due importi distinti:
- per le reti classe VIIIa
- per il depuratore classe IIIa.
Gli onorari per il depuratore verranno invece valutati secondo le percentuali della classe IIIa con
parzializzazione limitata alle voci a+b+f quando la
prestazione del professionista si limiti alla progettazione cosiddetta "corrente" nella quale gli
impianti siano definiti solo globalmente e con i documenti necessari per l'aggiudicazione delle
opere mediante progetto offerta o appalto concorso su progetto delle Ditte concorrenti.
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L'aumento del 25% per incarico parziale dovrà essere concordato preventivamente con la commit-
tenza.
MANUFATTI IN C.A.
Il calcolo dei manufatti in c.a. sia afferenti alle reti che agli impianti di depurazione verrà com-
pensato con le aliquote afferenti la classe I categoria "f" o "g" a seconda della loro complessità.
Si ritiene opportuno chiarire che gli IMPIANTI ELETTRICI INTERNI AGLI EDIFICI (cioè la distribu-
zione LUCE/FORZA MOTRICE) vanno classificate come segue:
* CAT. IIIa: Impianti di PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE PRIMARIA, come cogenerazione, cabina di
trasformazione MT/BT, linee di distribuzione primarie fino al Quadro di Edificio;
* CAT. IIIc: Impianti elettrici di DISTRIBUZIONE LUCE/F.M. a partire dal Quadro di Edificio, ed
impianti di ILLUMINAZIONE
13. STRADE
Nel caso di prestazioni professionali relative a progettazione direzione dei lavori di strade
dovranno essere valutati separatamente gli importi delle opere stradali e quelli delle opere d'ar-
te, applicando a ciascuno le percentuali e le aliquote relative alle varie categorie.
ASFALTATURE, RICARICHI DI STRADE, BITUMATURE, ECC.
Nel caso le opere siano esclusivamente relative ad asfaltature, ricarichi, bitumature, ecc. il com-
penso sarà valutato con la classe VIa o VIb con riduzione del 25%.
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APPALTI - CONCORSO
Se per gli impianti speciali ed in particolare per il trattamento del percolato si procederà alla
loro realizzazione a mezzo di Appalto-Concorso, gli onorari di progettazione dovranno essere limi-
tati alle seguenti prestazioni parziali:
1. Nel caso trattasi solamente della compilazione del progetto e preventivo di massima e
del bando di appalto concorso, l'onorario sarà compensato con l'applicazione delle par-
zializzazioni (a+b+f) della tabella B, maggiorate ai sensi dell'art. 18 della tariffa.
2. Nel caso trattasi della compilazione di progetto "tipo" semi-esecutivo da porre a base
dell'appalto-concorso l'onorario sarà compensato con l'applicazione delle parzializza-
zioni (a+b+f) per intero e (c+d+e) al 50% della tabella B, il tutto maggiorato ai sensi
dell'art. 18 della tariffa.
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ONORARI
1) In funzione della superficie interessata dall'incarico:
- per i primi 2.000 mq o frazione: quota fissa di € 103,29;
- per i successivi in aggiunta: da 2.000 a 5.000 mq.: €/mq. 0,04390
da 5.000 a 10.000 mq: €/mq. 0,03099
da 10.000 a 30.000 mq: €/mq. 0,01549
oltre 30.000 mq: €/mq. 0,00310
2) In funzione delle partite comprese nell'incarico:
- per la prima partita: € 90,38
- per le successive in aggiunta: € 30,99 per partita.
3) In funzione dei mappali compresi nell'incarico:
- per ogni mappale € 15,49.
4) Per strisce di terreni sviluppantesi linearmente (fronti stradali in allargamento) maggiorazio-
ne del 25% sui compensi di cui ai punti 1, 2, 3.
5) In funzione delle costruzioni esistenti:
5.1 Costruzioni adibite ad abitazioni o uffici anche se facenti parte di complesso industriale
o agricolo (il compenso è riferito ai metri costruiti):
- per i primi 500 mc o frazione: quota fissa: € 180,76;
- per i successivi in aggiunta: da 500 a 2.000 mc.: €/mc. 0,1808;
da 2.000 a 4.000 mc.: €/mc. 0,1188;
da 4.000 a 8.000 mc.: €/mc. 0,0594;
oltre 8.000 mc: €/mc. 0,03099.
5.2 Costruzioni adibite ad uso agricolo (stalla, fienile, deposito, tettoia ecc.), il compenso è
riferito alla superficie di ciascun piano utile:
- per i prime 1.000 mq o frazione: quota fissa € 180,76;
- per i successivi in aggiunta: da 1.000 a 2.000 mq: €/mc. 0,0904;
- oltre i 2.000 mq: €/mc. 0,0594.
5.3 Costruzioni fatiscenti in catasto terreni non utilizzabili allo stato o cascinotti, sono con-
siderate pertinenza del terreno ed il compenso per la loro descrizione è ricompreso nel-
le voci 1-2-3-4.
Si intende che tutte le spese non sono comprese nei corrispettivi sopraindicati.
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Comprenderà ad esempio:
a) fabbricati in cui sono ubicati macchinari ed apparecchiature costituenti l'impianto indu-
striale;
b) gli impianti relativi ai servizi indispensabili per lo sviluppo del ciclo produttivo come l'a-
limentazione elettrica, aria compressa, acqua calda, illuminazione, depurazione, ecc.
Non comprenderà:
a) gli uffici ed eventuali alloggi, ed i servizi ad essi connessi;
b) le sistemazioni esterne (giardini, infrastrutture varie, recinzioni ecc.) ed i servizi ad essi
connessi.
Il progetto esecutivo dovrà comprendere tutti gli elaborati atti a definire l'opera ed il funziona-
mento del suo ciclo produttivo con le caratteristiche e l'ubicazione dei singoli macchinari ed il
loro inserimento nel ciclo stesso.
Dovrà essere in particolare evidenziato tutto ciò che occorrerà a definire il funzionamento dei
macchinari stessi ed i servizi ausiliari che ne consentono il funzionamento.
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PREMESSA
Allo scopo di fornire a tutti gli Iscritti uno strumento di consultazione per la determinazione
dell’onorario legato all’applicazione della tariffa sulla sicurezza cantiere, questo Consiglio
dell’Ordine, ad integrazione della delibera dello 03/03/1998 ritiene di dover illustrare come e-
sempi l’interpretazione di detta Tariffa.
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Per ogni parcella liquidata viene applicato sull’imponibile netto (Escluso Cassa Ingegneri e
I.V.A.) la percentuale dell’1,5%.
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