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MODELLI E TASSI DI INCREMENTO DEMOGRAFICO

I tassi di incremento sono delle grandezze che sintetizzano la numerosità di una popolazione nel
tempo. Per poter calcolare questi tassi si fa riferimento ad una serie di ipotesi che costituiscono il
modello di crescita, la cui scelta ci porterà ad effettuare delle assunzioni in base alle caratteristiche
della popolazione e a preferirlo ad altri. Ogni modello è costituito da parametri che ci permettono
di effettuare stime e proiezioni sull’ammontare della popolazione.
IL MODELLO ARITMETICO
Il modello aritmetico ripartisce l’incremento della popolazione in maniera uniforme all’interno di
arco di tempo preso in considerazione (infatti si considera come unico parametro la sola
popolazione iniziale). Il tasso di incremento aritmetico annuo ar ci permette di calcolare
l’incremento medio annuo di una popolazione. Da questa formula possiamo stimare anche la
popolazione di un anno t, compreso tra l’anno iniziale i e l’anno finale f. Se l’anno t non è compreso
tra i ed f, si effettua una proiezione, che permette di comprendere le dinamiche demografiche e
cosa accadrebbe se queste perdurassero nel tempo. Generalmente dal punto di vista grafico si
ottiene una retta all’interno di un piano cartesiano (con i parametri di popolazione e tempo). Il
coefficiente angolare di questa retta permette di rappresentare la pendenza della retta e cioè
l’incremento della popolazione ad ogni istante di tempo che si aggiunge.

IL MODELLO GEOMETRICO
Il modello geometrico, a differenza di quello matematico, non considera solamente la popolazione
iniziale come parametro di riferimento, ma anche gli incrementi di popolazione (nascite, decessi e
migrazioni) partecipino allo sviluppo demografico. Quindi si assume che gli elementi di incremento
di una popolazione perdurino nel tempo sempre allo stesso modo, cioè in maniera costante. A
differenza del modello aritmetico quindi si assume che la crescita annuale sia costante. Nei primi
anni la crescita della popolazione è più lenta ma successivamente cresce in maniera più veloce con
il crescere della popolazione. Graficamente avremo una curva con pendenza crescente nel tempo.
IL MODELLO ESPONENZIALE
Se con il modello di crescita aritmetico, la curva di crescita è una retta in cui la sua pendenza è
costante, come visto nel modello geometrico si ha una curva in cui la sua pendenza è crescente e
cambia di anno in anno. Per fare in modo che si abbia una pendenza costante è necessario effettuare
una trasformazione logaritmica alla formula del tasso di incremento geometrico gr. Da questa
trasformazione, esplicitando, è possibile ottenere il tasso di incremento esponenziale r, da cui
successivamente è possibile ottenere il modello di crescita esponenziale della popolazione.

TEMPI DI RADDOPPIO
È un metodo alternativo che permette di esprimere la velocità di crescita di una popolazione,
indicando il numero di anni necessario affinché la popolazione raddoppi.
IL MODELLO LOGISTICO (MALTHUS)
Con questo modello si vuole costruire un modello di crescita la cui pendenza si riduca
progressivamente via via che la popolazione raggiunga l’ammontare massimo che l’ambiente è in
grado di sostenere (capacità di carico). Questo modello nasce dalle teorie di Malthus, in cui le risorse
necessarie al sostentamento di una popolazione pongono un limite alla crescita stessa della
popolazione. Dato che le risorse crescono in maniera lineare e la popolazione in maniera
esponenziale, nel lungo periodo senza l’attuazione di freni preventivi (riduzione delle nascite), si
attuerebbero automaticamente dei freni repressivi (guerre, epidemie e carestie) dovute appunto
alla scarsità delle risorse.
DETERMINANTI DELLA FERTILITA’
Secondo i demografi ci sono diversi fattori di carattere sociale, economico, culturale che influenzano
il numero delle nascite e quando una donna vuole avere figli (intensità e cadenza).
Davis e Blake hanno diviso questi fattori in tre sottogruppi:
- Fattori che interessano l’esposizione al rapporto sessuale (età, astinenza volontaria e
involontaria)
- Fattori che interessano l’esposizione al concepimento (cause naturali di fecondità, uso di
contracettivi…)
- Fattori che influenzano la gestazione e il parto di successo (mortalità del feto…)

John Bongaarts a riclassificato le tre precedenti categorie distinguendo 7 determinanti (solo le prime
4 hanno valenza rispetto alle altre):
- Matrimonio e interruzione coniugale
- Uso di contraccettivi ed efficacia
- Prevalenza di aborto indotto
- Durata di
- Tempo di attesa al concepimento
- Rischio di morte del feto
- Presenza di sterilità

TEORIE DELLA FECONDITA’


I demografi a partire dagli anni 60 hanno iniziato a studiare i possibili fattori che hanno determinato
una diminuzione delle nascite. Alla base di queste indagini si basa l’ipotesi che la fecondità si realizzi
principalmente dall’incontro tra domanda e offerta di figli. L’offerta dipende dalla capacità
riproduttiva e dell’età della donna, mentre la domanda dipende dal numero di figli desiderato.
Entrambe risentono delle condizioni esterne, quindi dal contesto sociale, economico e culturale.
I demografi hanno elaborato tre cause della diminuzione della domanda di figli:
- Transizione demografica, in cui vengono definiti i 4 passaggi del declino della fecondità che
sono: 1. alte nascite e morti nel periodo preindustriale che mantenevano stabile la crescita
della popolazione;
2. passaggio all’era industriale si assiste ad un minore numero di decessi nell’età infantile e
si mantengono alte le nascite (aumento rapido del numero della popolazione); 3. Il numero
delle nascite e dei decessi si abbassano… 4. stabile crescita della popolazione.
I fattori che causano una diminuzione della fecondità sono: desiderio di fare meno figli;
maggiore emancipazione femminile e più alto livello di studi; diminuisce il valore economico
dei figli a causa di leggi che impediscono lo sfruttamento minorile e maggiori provvedimenti
che incentivano l’educazione; sviluppo di sistemi contraccettivi. Si punta sulla qualità della
discendenza rispetto alla quantità.
- Teoria dei flussi di ricchezza, sviluppata da Caldwell e dice che il flusso di ricchezza era
generato dai verso genitori (i figli partecipavano alla produzione di ricchezza). Nelle società
moderne il flusso di ricchezza si è invertito, dai genitori ai figli, i genitori investono sui figli
(meglio avere meno figli ed investire meglio).
- Human ecologica theory, secondo questa teoria la popolazione riesce a redistribuirsi
attraverso i processi vitali quali nascita e morte e attraverso le migrazioni riuscendo a
raggiungere quell’equilibrio tra grandezza della popolazione e opportunità di vita. Un’alta
fecondità riduce l’ammontare di quelle risorse di sostentamento non usate, limitando
l’adattamento della popolazione a nuovi cambiamenti ambientali e tecnologici.

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