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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(126000)

PAGINE :22 AUTORE :C Aterina M Aconi


SUPERFICIE :9 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

11 settembre 2018

La ricerca
Crescono gli investimenti
nella ricercae sviluppo
Nonostante i nostri ritardi
CATERINA M ACONI

li ultimi dati Istat a disposizione, anno 2016, indicano che

G la spesa per ricerca e sviluppo in Italia è cresciuta, arri-


vando a 23,2 miliardi. Imprese, istituzioni pubbliche e
private ed enti non profit vi hanno investito il +4,6% sul 2015. Le
previsioni per gli anni successivi sono positive: per il 2017 i dati
preliminari indicano un aumento della spesa per ricerca e svi-
luppo pari all’1,8% a valori correnti sia nelle imprese sia nelle i-
stituzioni pubbliche. Ancora meglio le previsioni fornite da im-
prese e istituzioni per il 2018, che confermano un ulteriore au-
mento della spesa in R&S del +3,4% sul 2017.
Se a questi dati si aggiungono quelli che ieri l’Ad di Ey, Donato
Iacovone, e il presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli, hanno
comunicato sulla digital transformation, quello che emerge è
un Paese che – nonostante un ri-
tardo complessivo, soprattutto sul
fronte digitale –investe per cresce-
re. Le aziende si stanno muovendo
(lentamente) verso la digitalizza-
zione, riflesso di una società dove
tutti familiarizzano sempre di più
con internet, utilizzato ogni giorno
da un italiano su due.
«Latecnologia in cui le imprese han-
no investito maggiormente in ter-
mini di acquisti nell’ultimo triennio
riguarda l’area della sicurezza infor-

matica per il 45%, seguita dalle ap-


plicazioni web emobile al 28%», spiega Pagnoncelli. Continua-
no a esseremeno numerose le aziende che «hanno effettuato ac-
quisti in iot, big data, robotica, stampa 3d», ovvero la cosiddet-
ta terza wave della digitalizzazione. «Spesso questo tipo di inve-
stimenti viene rimandato perché non è chiaro il ritorno», moti-
va Iacovone. Anche se poi le aziende che hanno implementato
una strategia di trasformazione digitale riconoscono un ritorno
superiore alle aspettative per il 90%. Percentuale che sale fino al
97% per le aziende giovani, «dove c’è maggiore cultura digitale».
Rispetto alla media europea, le possibilità di crescita in cam-
po digitale sono comunque ampie. Il livello di digitalizzazio-
ne delle imprese italiane è infatti complessivamente basso o
molto basso, soprattutto tra le piccole, mentre è aumentato
significativamente nelle grandi, dove il 48% ha un livello alto

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11 settembre 2018

o addirittura molto alto. Il digitale e la tecnologia fanno me-


no paura, nella quotidianità come nel business, la ricerca cre-
sce. Anche se in Europa siamo sempre all’inseguimento, c’è
un ottimismo palpabile che ha ricadute sugli indici di fidu-
cia tra la popolazione e le aziende sul futuro del Paese.
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Peril 2017
i datiindicano
un+1,8%
Peril 2018,
ulterioresalita
del 3,4%

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