You are on page 1of 22

1

Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

94014 Teologia liturgico - sacramentaria


corso tenuto dal Prof. A. M. Triacca

(Gli appunti per l’uso degli studenti)

980217
Abbreviazioni

EL = Ephemerides Liturgicae, CLV - Edizioni liturgiche, Roma 1887-.


DNL = SARTORE, D. - TRIACCA, A.M. (a cura di), Nuovo Dizionario di Liturgia, Paoline, 51993.

Schema

Premessa :
1. Nozioni basilari per comprendere e studiare sacramenti. Tutti i sacramenti sono liturgia.
La liturgia, però, non solo i sacramenti, ci sono liturgia delle ore e benedizioni ecc.
2. Excursus di tipo teologico e liturgico. 2-1. Idee del 20° secolo. 2-2. Idee del 2° millennio. [I
concili ecumenici del primo millennio hanno oggetto sulla trinità, cristo ecc. I concili ecumenici del
secondo millennio trattano dei sacramenti].
3. Questioni odierne sul sacramento. 3-1. Linee ermeneutiche per le fonti liturgiche, 3-2.
Linee forza per interpretazione degli eventi sacramenti. 3-3. Linee diverse, convergenti per
interpretazione dei sacramenti.
4. Interrogativo : per una re-impostazione della teologia sacramentale ? 4-1. Da una trattazione
dogmatico sacramentale a liturgico sacramentale. Cosa comporta questa impostazione ? 4-2. Da una
trattazione in spezie ad una trattazione specifica. In quale strumento ? 4-3. Da una trattazione
frammentata ad una trattazione globale.

Premesse

Noi affrontiamo lo studio teologico liturgico dei sacramenti. Liturgia si presta poco teologico.
Ci sono tante descrizione della liturgia ma non fa una definizione specifica. Allora è difficile di studiare
la liturgia. Liturgia è fonte e culmine di ogni attività della Chiesa (SC 10). Anche teologia è un’attività
della Chiesa. Allora liturgia è anche fonte e culmine della teologia. È una fonte non studiata. Eugebio
gallicano definisce la liturgia in Hom. 59, 1, 673 : Ecclesiae cultus, fidelium et salus est et profectus.
Il culto della Chiesa è la salvezza e l’avanzamento dei fedeli. [Cfr. TRIACCA A. M., EL 100 (1986) 96-
110 : “Cultus” in Eugebio “gallicano”]. Così questo corso cercherà di trattare la vita, la salvezza,
l’avanzamento, con microscopio della liturgia, per trovare la stessa caratteristica della Chiesa. (una
santa cattolica e apostolica)

Liturgia è una, perché è opera dello spirito d'unita, il principio dell'unica. La liturgia è al di là
delle famiglie liturgiche. Le tradizioni liturgiche si vestono dall'unica tradizione liturgica1. Parte della
chiesa unica sia divisa ma chiesa è sempre una. Come esiste un solo Dio.
Liturgia è santa. Liturgia porta effetto di principio di santità. I figli del mondo siamo diventati i
figli di Dio, i santi. (cfr. s. Paolo). Dall’incarnazione di Cristo, lui abolisce tutte le ritualità. Liturgia è
esercizio del sacerdozio di Cristo tramite i suo ministri per la santificazione del popolo di Dio.
Liturgia è cattolica. Lo spirito santo cattolizza la chiesa anche cattolizza la liturgica (SC 22).
Creare i riti nuovi sotto la guida del papa. Generare Chiesa è secondo la liturgia. (Cfr. Ambrosiana,
lotta tra rito malancarese e rito malabarese).
Liturgia è apostolica. L’invio perenne dello spirito santo per mezzo dei vescovi. Episcopi totius
vitae liturgicae moderatores. Se qualcun vescovo che non ha vita santa, non potrà regolare la liturgia.

1
Gv 11, 49-52 : “Uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite
nulla, e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la
nazione». Or egli non disse questo di suo; ma, siccome era sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù
doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi”.
2
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

% In campo di liturgia, si esprime ciò che crede. Come crede così prega. Se crede
profondamente così prega più profondamente. Se celebra profondamente, diventa ciò che celebra (cfr.
santificazione, divinizzazione). Qui, si studia le modalità di presenza di Cristo. Siamo christofori,
liturgici, anche siamo pneumatofori, perché la liturgia una, santa, cattolica e apostolica viene dallo
spirito santo, in comunione con il vescovo.

Primo Blocco : Nozioni basilari per comprendere e studiare i sacramenti


Le nozioni in 7 gruppi di idee. Per capire i sacramenti bisogna sempre i setti gruppi di nozioni
basilari.

1. Tre realtà per definire liturgia sacramentale : (Mistero, Azione, Vita). 1. In ogni sacramento
c’è il mistero come storia della salvezza, economia della salvezza, non come mistero ineffabile nella
teologia dogmatica. 2. Mistero nell’azione è celebrazione. Celebratio è azione in superlativo. 3.
Celebrazione è per la vita. (Che si ce ne sono tre realtà in ogni sacramento ?).

2. Tre dimensioni : Is 55, 10-11. La parola di Dio viene a noi, senza realizzare una carica da
Dio, non tornerà a Dio. 1. Dimensione discendente o di santificazione. 2. Dimensione orizzontale o di
impegno. 3. Dimensione ascendente o di culto e di lode. Isaia dice la parola Dio. Poi, La Parola di
Dio è venuto a noi incarnandosi. Lui perdona i nostri peccati. Lui torna al Padre. Quando lui è diventato
carne, si fa vero culto che noi possiamo dare all’eternità. Ogni sacramento ha queste tre dimensione :
Santificazione, Impegno, Culto. Perciò non può dire che la santificazione è di sola battesimo e
penitenza ecc. Bisogna ricuperare che ogni sacramento ha queste tre dimensioni. Se uno capisce queste
tre dimensione, uno può completare la sua formazione. Ogni sacramento ha queste tre dimensione :
Santificazione, Impegno, Culto.

[§ Per capirlo meglio ci pensiamo un immagine che può essere utile per comprensione.
Un disegno che esprime 3 realtà (mistero, celebrazione, vita) e il rapporto o relazione tra di
loro.

Mistero

Vita Vita
Celebrazione

(Nostra Esistenziale di hic et nunc)

% La freccia centrale vuol esprimere la dimensione discendente unico per tutti noi. Le frecce
ascendenti esprimono la dimensione ascendente di noi verso unico Dio. Le frecce orizzontali esprimono
la dimensione orizzontale di uni verso gli altri (cfr. Sotto : la spiegazione di queste tre dimensione del
Prof. TRIACCA).
% La liturgia (celebrazione) sia il luogo dove si rivela il Mistero celebrativo, dove si da la lode
a Dio e dove si scaturisce l’impegno.
% Davanti a un solo intervento di Dio chiedono due risposte : una nella celebrazione e altra
nella vita. Perciò se non ci sia coerenza tra celebrazione e la vita non ci sia una vera risposta
all’intervento di Dio (Parola di Dio proclamata, Mistero celebrato ecc.). Se vorrei ricordare questo
disegno metterò semplicemente una croce in grassetto : +. Allora, chiudo la parentesi e adesso seguiamo
il corso del Prof. TRIACCA ].

3. Tre modalità : 1. Il mistero è presente nell’azione per mezzo una modalità della modalità
memoriale, anamnesi. 2. La vita entra nella celebrazione, la celebrazione nella vita per mezzo della
modalità della partecipazione, metexis (metexij). La partecipazione non può essere statale,
3
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

partecipare a teatro. 3. Celebrazione è per presenza d’azione di Cristo nella Chiesa per la presenza
d’azione dello Spirito santo.
(Che tipo hanno queste modalità in ogni sacramenti ? Che tipo di partecipazione fanno i fedeli
nell’ordine sacro. Partecipazione liturgica : uno battezzato ancora partecipando al suo battesimo.
Partecipazione alla celebrazione : una partecipazione attiva, interiore, esteriore, come uno coinvolto
nella celebrazione, già distinto dalla partecipazione di tipo teatrale. )

980224OK
Bibliografia :
COLOMBO Giuseppe, “Dove va la teologia sacramentale ?”, in : La Scuola Cattolica
DNL : alcuni voci : mistero, mistero pasquale, storia della salvezza. Celebrazione, memoriale,
partecipazione, Gesù Cristo, Chiesa, Spirito Santo.
VAGAGGINI, C., Il senso teologico della Liturgia. Saggio di Liturgia generale.

4. Tre presenze e azioni dello Spirito Santo. (Epiclesi, Paraclesi, Anaclesi). 1. Epiclesi - una
preghiera che invoca la venuta dello Spirito Santo : cfr. Veni SS (= Spirito Santo), o manda padre il suo
Santo Spirito. Epikaleo (chiamare sopra). Sulla offerta, sul diacono, sui allievi, Dove lui presente lui
trasforma. 2. Paraclesi - “Se io non vada al mio Padre, non verrà altro Paraclito (= chiamato per
agire)”. Paraclesi - chiamato per agire. Se SS agire sul pane e vino per trasforma. Ma sull’uomo SS
lavora in quanto l’uomo ha disposizione di sinergia. Paraclesi - Da SS azione, da uomo che accetta una
conquista dello SS. Qui bisogna una collaborazione umana. Is. 55, 10-11, “Lo SS viene, noi
collaboriamo con lui” 3. Anaclesi : SS fa una azione di gloria, di culto in spirito e verità. Qui SS
ritorna : Anaclesi. CR. si dice che le offerte vengano portato alla tua maestà divina. Qui angelo è SS, si
trova Anaclesi, poi verrà a noi : Epiclesi. Nella preghiera delle ore “ascenda la lode, discenda la gratia”.
Qui anaclesi e epiclesi.

5. Tre momenti ma un solo evento : Il prima, il durante, il dopo.


- Il durante celebrativo nella messa, dal segno di croce fino a andate in pace.
- Se si mette il battesimo, non può studiare solo il battesimo, perché prima c’è il prima cioè
catecumenato. Il dopo celebrativo battesimo si chiama vita cristiana. Se catecumeno muore prima del
battesimo, già sono parte della casa della Chiesa. Un noviziato morto prima della professione, già lui sta
nel dinamismo della processione. Il catecumeno già tutta la gratia per arrivare al battesimo. Questo è
importante per studiare iniziazione cristiana.
- Il prima : La vita seminaristica per l’Ordine o il fidanzamento per il matrimonio. Il seminario è il
primo, il dopo è la vita sacerdotale. Studiare solo il durante dell’Ordine abbia qualche mancanza. Il
dopo anche centra alla liturgia del durante celebrativo.
- La quasi materia della sacramento della penitenza è gli atti del penitente. Esame di coscienza fa parte
del sacramento, anche dolore - proposito, accusa, soddisfazione, assoluzione del sacerdote. 5 cose.
Accusa di fa durante celebrativo, ma esame di coscienza è prima della celebrazione. Dolore - metanoia
che durerà il dopo. Proposito. Assoluzione. Soddisfazione. Il sacramento durante celebrazione di fa
accusa e assoluzione.
% Qui si vede il dinamismo del sacramento. Ci sono il prima, il durante, il dopo, ma un solo
evento del sacramento.

il dopo = il prima di un altro sacramento


il durante

il prima

Qui c’è continuo progresso e maturo in Cristo (Battesimo - Confermazione - Eucaristia perenne.
Anche Eucaristia di oggi è il primo della Eucaristia di domani).
Tre momenti costituiscono un solo evento.
4
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

6. Tre ambiti di studio : preparazione, ritualità, effetto del sacramento sempre insieme. Se si
ferma solo una parte sarebbe insufficiente. All’inizio del secolo si studiava solo la cerimonia con il
diritto celebrativo. [cfr. la voce “Liturgia” in : NDL, BAGANINI C., Il senso teologico della Liturgia].
Poi si passa alla teologia. Adesso si studia i sacramenti nella ritualità. Un po’ indietro. Bisogna studiare
sempre insieme : preparazione, ritualità, effetto.

7. Tre livelli di leggi, sotto Mistero - Azione - Vita. [Cfr. BAGAGINI, C., Il senso teologico
della Liturgia. Saggio di Liturgia generale].

Tre realtà Mistero Celebrazione Vita


Le leggi Lex Credendi Lex Orandi2 Lex Vivendi
(la legge del credere) (la legge del celebrare) (la legge del vivere)
Fedi Fede intellettuale. (Credo Fede celebrativo (Credo in Fede vissuta (Credo Cristo
Cristum, Trinitatem : Deum, in Christum), che = offrire al lui), che finisce
oggetto della Fede), che non finisce mai. Credo con la morte. Credo vissuto
finisce con la morte. celebrativo non finisce mai, si dona se stesso dopo cristo
facendo una unione para - si dona sé alla morte.
ipostatica con la natura
divina tramite la natura
umana di Gesù.
Tradizioni Tradizione Liturgica che è Si sono le diverse tradizioni Al livello di vita c’è
uguale ieri, oggi, nei secoli. liturgiche, la celebrazione passaggio dalla Tradizione
(Cfr. il mistero del può essere differente. (cfr. lo Liturgica alle tradizioni
sacramento del Battesimo). stesso battesimo si celebra liturgiche, che passa da una
in immersione o aspersione generazione a un altra
in Ambrosiano o in rito Siro generazione.
- orientale, ecc.).
Leggi di teologia liturgica. Leggi di teologia liturgica Leggi di psicologia
celebrativa. sociologia e religiosa
liturgica.

2
Nella preghiera “Sub tuum”, viene detto la Maria come Dei Genitrix, ancora prima del concilio di
Efeso. Il popolo di Dio già celebrava l’assunzione della Maria (in messale gotico), prima 1950 Pio XII definì
l’assunzione della santa Maria.
5
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

980303OK

Realtà Mistero Celebrazione Vita


Dinamismo Professio fidei : ore - si Celebratio fidei : Professio Confessio fidei : more - si
della confessa per mezzo della la fede + confessio fidei. confessa per mezzo della
professione bocca Insieme. vita quotidiana.
della fede I sacramenti è mysteria
fidei. Se una non celebra la
fede, sta uccidendo la fede.
La celebrazione è culmine e
fonte di vita allora sta
uccidendo la vita.
Dinamismo Deposto fidei Traditio fidei. Nel Vita fidei
della comunismo ci sono più
trasmissione catechismi alla campagna.
della fede. Nel comunismo solo c’era
permesso della celebrazione.
Ma poteva tramandare la
fede benissimo.
Gloria Gloria Dei (Gloria di Dio) Gloria in Deum Gloria Deo (Gloria a Dio)
Gloria di Dio in principio, è
una gloria di amore infinito.
Il senso della sensus fidei = per se non è Sensus ecclesiae = durante sensus fidelium = fedeli
fede mutabile. È naso della la celebrazione i fedeli vivono secondo sensus fidei.
Chiesa, che è Spirito Santo. penetrano al sensus fidei, la
celebrazione della Chiesa è
da sensus ecclesiae.
c’è confessare di fede come 1. eucologia (lode), il suo Nella dimensione di vita c’è
dimensione omologia culmine si trova nella dossologia : rendimento di
eucaristia (azione di grazie). lode come culmine della
2. Dimensione della liturgia.
santificazione. 3.
Dimensione di didattica
(celebrazione insegna), 4.
Riparare i peccati 5. Chiede
la grazia. Tutte queste
dimensione si trovano nella
celebrazione.

Cfr. NDL : voce mistero, celebrazione, partecipazione, chiesa, interpretazione della scienza
liturgica.
% Se si studia solo al punto di vista di mistero o di celebrazione o di vita, sarebbe una
mancanza degli altri due vista. Qui bisogna accentuare che si deve studiare tutto insieme. Nel corso di
qualche sacramento se uno ha studiato solo una visione, allora almeno personalmente va studiato ogni
visione.
6
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Anticipo del terzo blocco : I sacramenti sono tutti i misteri di fede


Il dinamismo della parola di Dio - Fede - Conversione

C’è il dinamismo di parola di Dio. Dalla parola di Dio nasce Fede. Fede è udito dalla parola di
Dio. Fede senza opera è vuota, allora fede va alla conversione. Ma non possiamo pensare questo
dinamismo come lineare, così :

Parola di Dio ---- Fede ----- Conversione.

Neanche questo che viene dopo :

Parola di Dio

Fede Conversione

Il vero dinamismo della parola di Dio. Ogni sacramento è della parola di Dio, della fede, della
conversione. Questi tre elementi si ripetono sempre in modo progressivo, simile all’anno liturgico.
come lo sviluppo dell’anno
liturgico verso Eskaton
P P (non è mera ripetizione ma...)
P P P
P P
F F
F F
F
F
F C C C C
C C

Tutti i fatti salvifici di Cristo si trova nel mistero pasquale. Il mistero pasquale sta al centro di
tutti i sacramenti.

980310OK

1. Parola di Dio.(Nello schema : Parola di Dio - Fede - Conversione)


Per capire il sacramento bisogna andare al mistero Parola di Dio - Fede - Conversione.
Si celebra sulla base della parola di Dio. Si celebra il mistero della fede. La parola di Dio
vediamola in tre tappe : bibbia - sacra scrittura - parola di Dio.

A. Bibbia.
7
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Bibbia è il plurale del biblon, allora indica i libri ispirati. Cfr. Quella che si vede è la scrittura.
Ma quando proclama si dice parola di Dio.
1. La celebrazione venera il libro. Cfr. Rito armeno ci sono due tabernacoli per bibbia e
eucaristia.
2. Lo porta nella processione.
3. Lo incensa come la presenza di Cristo, per venerazione.
4. Lo bacia come bacia all’altare.
5. Lo eleva per la venerazione dell’assemblea,
6. Lo orna con copertina orata e miniatura interna.
7. Lo pone sull’ambone. Cfr. Rito ambrosiano due ambone uno alto per vangelo altro più baso
per lezionario.
8. La liturgia divide il libro come vuole. Cfr. I capitolari che indica la lettura.

La conseguenza - 1. educare questo. 2. Ricuperare questo realtà, perché i senso e i gesti

B. Sacra Scrittura.

Scritto Sacro è contenuto nei libri. La liturgia fa 8 cose con Sacra Scrittura.
1. Liturgia divide Sacra scrittura come vuole. [Cfr. A Trifone, ?] Alcuni biblisti criticano questo
punto.
2. Le divide secondo le azioni liturgiche. Cfr. Sacramento, Battesimo, Funerale, sempre Rm 8.
3. Nell’anno liturgico sacra scrittura si è divisa con criterio. Il colore liturgico è sempre uguale,
Cfr. Rm 8.
4. La sacra scrittura proclamata seconda la tradizione dell’AT e del NT, cioè con la storia della
salvezza.
5. La chiesa cattolica si trova non solo come erede della tradizione, {come faceva nella
sinagoga : legge Torah (legge) - Haftarah (i profeti) ; i profeti per capire la legge, cioè spiegare la parola
di Dio dalla parola di Dio ; Cfr. Lc 24 ; Gesù verso Emmaus ha spiegato}, ma anche legge la novità
assoluta della scrittura, NT.
6. La liturgia prende la Scrittura nella celebrazione, fa si che evento salvifico contenuto nella
scrittura rende presente. La stessa assemblea di Sinai (Esodo cap. 24) - Sichem (Giosuè cap. 24) -
Esdra cap. 24, Neemia cap. 7, 8 : L’assemblea convocata dalla parola di Dio.
7. La realtà della parola di Dio (= realtà di Cristo, rivelazione di Cristo) è contenuto nello
scritto. La scrittura è stata formulata lentamente3. La chiesa è imprescindibile da Cristo. La chiesa
continua la missione di Cristo. La Chiesa (corpo mistico di Cristo ) - Cristo - la celebrazione (corpo
eucaristico di Cristo) sono così collegati. GIROLAMO disse : “Ignoratio scripturarum ignoratio Cristi
est - Ignorare Sacra scrittura è ignorare Cristo” 4. AGOSTINO disse : “Et in vetere novum lateat, et in
novo vetus pateat - Nell’AT è nascosto (è figurato) NT, nel NT è aperto (è rivelato) AT” 5. AMBROGIO
disse : “In vetere umbra, in novo lux”6. Allora, si può dire che nell’AT c’è via verso Cristo ; nel NT c’è
verità e vita di Cristo. La sacra scrittura è connessa così intimamente attorno alla persona di Cristo.
8. Sacra scrittura si legge nella liturgia, a) come una lettura continua, b) una lettura semi -
continua, 3) lettura antologica (lettura eglogadica). Per esempio. lettere di Genesi non legge tutto, ma si
legge solo una parte e altra parte scelte [Gen 2, 1-3, 6-8, 13] ; questa maniera di leggere i brani
selezionati ha funzione come un tipo di dizionario teologia biblica liturgica.

Conseguenza : 1. Rinunciare il modo proprio biblico, ma imparare il modo liturgico della


lettura, 2. In sintonia con la liturgica si capisce la Scrittura, 3. In empatia con la scrittura per vivere la
liturgia.

3
“Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2
in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose,
mediante il quale ha pure creato l'universo (Heb 1,1-2).
4
HIERONYMUS, Commentarii in Isaiam, Prol.
5
AUGUSTINUS, Quaestionum in heptateuchum libri septum, lib. 2, Quaest. Exodi, quaestio 166.
6
Cfr. AMBROSIUS MEDIOLANENSIS, Expositio evangelii secundum Lucam, liber 5 : “sicut fides a vetere
incipit, testamento ita inpletur in novo”.
8
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

% Liturgia ambrosiana ha 3 lettere. Tradizionalmente liturgia romana aveva 2 lettere prima


della riforma. Dopo la riforma si sono fatti per la domenica un ciclo di 3 anni, poi per i giorni feriali un
ciclo di 2 anni.
- Nella sinagoga Palestina divideva la Torah in 154 sedarim (brani), allora per tutti sabati per 3
anni (anche i profeti in 154) . Nella sinagoga babiloniana invece divideva la Torah in 54 cioè per un
anno (anche profeti in 54)

C. Parola di Dio

1. La parola di Dio è la proclamazione dello scritto sacro nella celebrazione. Scrittura è


cristallizzata. Con la proclamazione si de - cristallizza la parola, si riviva la parola di Dio. La parola di
Dio è sempre stessa ma azione liturgica fa trasmissione della parola di Dio.
2. Proclamatio per se bisogna essere cantata per la sua ritualità stessa.
3. Il canto era fatto in modo diverso dal testo biblico scritto.
4. Si proclama concludendo : “Verbum Domini”. Questa parola che indica : 1. Una
esclamazione 2, una professione di fede, 3. Acclamazione, 4. Asserzione. Se dice “è parola di Dio” si
limita solo alla asserzione.
5. è parola di Dio che parte da un mittente : Cristo. Chi ha iniziativa di dir : Padre. Chi è scritto
- Cristo. Chi scrive - Spirito.
6. La parola di Dio postula (esige) un ricevente - non uno solo ma singoli fedeli (più di 3
persone).
7. è la parola di Dio accompagnata il silenzio. Silenzio : 1. Meditativo come Maria che accoglie
nel suo cuore, 2. Silenzio fruttificante, 3. Silenzio contemplante, 4. Silenzio attivante. Silenzio è efficace
dello Spirito Santo.
8. La parola di Dio sfocia nell’omelia. L’omelia è un impegno ministeriale ed è una parte di
liturgia. È culmine della parola di Dio. Omelia è dialogare. Gesù discuteva (omelia). Cfr. Dizionario di
omiletica. Cfr. n. 4, n. 11.

Conseguenza : 1) Celebrazione è esegesi bella e vera della parola di Dio. Prima, in ogni
sacramento dio interpella, nella chiesa i singoli rispondono, soggettivamente poi, questa risposta deve
diventare una risposta oggettiva. Cfr. il battesimo dei bambini ; Cfr. n. 7 ordo penitentiae. Parola di dio
- fede - conversione. Sacramento si celebra per rendere la gloria a Dio, non solo perché ho peccato (per
penitenza).

980317OK
2) Ogni sacramento è strutturato sul principio. Dio parla, uno dà risposta nella Chiesa. Una
risposta soggettiva poi diventa una risposta oggettiva quando si compia pienamente nella sua vita. Nella
battesimo : risposta soggettiva e oggettiva. Bisogna fare a tutti sacramenti.
Nella contesta liturgica, la parola stessa (cfr. Rm 8) diventa diversa nel contesto liturgico
diverso : nel battesimo, penitenza, ecc.

Conclusione

1) Di per se per arrivare alla celebrazione del sacramento bisogna essere introdotto nel
sacramento : allora c’è una mistagogia nella sacramentaria ; mistagogia della parola poi, una
mistagogia alla parola. Sia mistagogia della o alla sia fatta sempre colla parola di Dio. Per spiegare i
sacramenti bisogna capire la parola di Dio.
2) Dal sacramento proviene e si nutre la vita dei fedeli. La vita dei fedeli vive nella parola di
Dio celebrata, non solo da quella illuminata, né di “lectio divina”. La spiritualità popolare è
sacramentaria perciò una spiritualità biblica.
3) Il concilio Vaticano II, DV, LG. La mensa della parola e mesa del sacramento d’eucaristia
formano un solo sacramento. Poi, c’è una mensa devozionale. La mensa devozionale e la mensa
liturgica non devono essere concorrenti. Pietà popolare deve partire dalla Liturgia e deve tornare alla
liturgia. Perché la devozione popolare è una devozione sacramentale, perciò della chiesa. Dunque non
può essere opposizione tra di loro.
4) Il ricupero biblico della liturgia esige un altro piato della bilancia. Ogni sacramento è parola
di Dio celebrata. Perciò bisogna il ricupero liturgico della parola di Dio (della bibbia).
9
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

5) Il ruolo della parola di Dio nei sacramenti è fare il ruolo del vissuto del fedele una parabola
evangelica. Cfr. La vita di un fedele diventa una narrazione biblica del intervento di Dio). Uno di noi è
una meraviglia di Dio.
6) Se sacramento è vissuto e celebrato diventa un osmosi sinergico vitale tra parola di Dio e la
celebrazione. Si esige che parola di Dio chiede la celebrare. Parola di Dio manda celebrazione. Perché
parola è una situazione instabile. La celebrazione e la parola di Dio si chiedono, fanno interazione
continua.
7) La parola di Dio convoca e crea l’assemblea. Nella domenica la comunità liturgica è
convocata. Lo SS invoca alla celebrazione. La parola di Dio convoca l’assemblea. L’assemblea nella
celebrazione evoca le meraviglie di Dio, poi invoca lo Spirito santo. Nella celebrazione lo Spirito santo
provoca una vita nuova dei fedeli. La parola di Dio è sorgente del memoriale. Dalla memoria al
memoriale, cioè la celebrazione fa memoriale dell’evento. Se si dice parola di Dio a se, questo non sia
memoriale. Perché non può fare il memoriale del memoriale. Della dimensione profetica della parola di
Dio, può saltare lo schema già visto : Dalla parola di Dio - fede - conversione. La celebrazione è azione.
Ma nella lettura si riceve la profezia da Dio può celebrare della parola di Dio insieme della fede della
conversione. (Perché nella celebrazione subito provoca la fede e la conversione).

D. Conclusione dei conclusioni :


1. La parola di Dio si fa la celebrazione, quando arriva al suo massimo dispiegamento. Nella
celebrazione si attualizza in massimo modo della parola di Dio. La parola di Dio e celebrazione di
sacramento non perdono nessuno di due la sua originalità. Hanno diversità nella funzione.
2. La celebrazione della parola di Dio fa parte della storia della salvezza. (Cfr. Bibbia e Liturgia
del prof. De Zan). SC dice la celebrazione della parola può essere inventato perché non è un sacramento
ma un sacramentale.
3. La celebrazione chiede l’alimentazione biblica. La parola di Dio è in modo costitutivo
finalizzata alla celebrazione. Il battesimo è inizio dei sacramenti. (Cfr. Gesù dice se non crede e non
sarà battezzato non sarà salvato).
4. Il valore teologico della liturgia della parola è correlato al valore teologico della liturgia del
sacramento. Però la spiritualità liturgica è simultaneamente proviene dalla liturgia della parola e dalla
liturgia del sacramento. (cfr. Questa è la spiritualità della chiesa).

Riassunto :
La presenta di Cristo tonifica dalla celebrazione della parola e del sacramento.
Il dinamismo dello SS fortifica dalla celebrazione della parola e del sacramento .
La concreta assemblea canalizza vitalmente dalla celebrazione della parola e del sacramento.

2. Conversione (Nello schema : Parola di Dio - Fede - Conversione)

- Tutti sacramenti cantano la Misericordia e l’Amore di Dio. Per conversione deve capire
Amore. Se non sa amore vivono nel peccato, contro amore. Si celebra sempre la liturgia dell’Amore.
Chi ama Dio celebra.
- La celebrazione è la fonte e la scuola della coscienza cristiana. La coscienza si forma e
conforma continuamente nella liturgia.

- Chiesa
1. Chiesa - Chi è ?corpo di cristo, tempio dello Spirito santo, una santa cattolica apostolica, ma
in cui ci sono anche i peccatori : allora chiesa è santa e da santificare. Se celebra nella chiesa si impara
unità, santità, cattolicità,
2. Che fa ? rendere sempre ciò che cristo desidera che sia.
3. Perché lo fa ? Lo fa per essere fedele al suo sposo, il quale è tre volte sante ; il quale ha
rivelato la santità di Padre.

Perché fa santità la Chiesa ?


10
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Che fa Chiesa ?

Chiesa - Chi è ?

- Misericordia di Dio : Tutti i sacramenti è della misericordia di Dio.


- C’è uno sviluppo organico di arricchimento e approfondimento del deposito della fede.
- Nella celebrazione della Chiesa arriva alla funzionalità pastorale di modo di celebrare, sotto la
guida dello spirito santo, arricchendosi eucaristia. Il modo di celebrare è alla funzionalità pastorale
(rispondendo alla situazione). Il modo di celebrazione (cfr. OICA) già riflette o risponde alla situazione
pastorale (gli elementi di ogni tappa può essere cambiati)
- La celebrazione della parola di Dio va alla conversione, ma sempre tramite la fede.

3. Fede. (Nello schema : Parola di Dio - Fede - Conversione)

I sacramenti sono i sacramenti di fede. Sacramenta sunt, sacramenta fidei. (cfr. Vaticano II,
Trento, Tommaso)
1. La fede ha tre livelli.
Fede intellettuale (credo christum),
Fede vissuta (credo cristo : io confido in persona)
Fede celebrativa (credo in christum)
2. Se la fede non aumenta, si distrugge. Se la fede non esplode, allora implode. Man mano la
mia fede si aumenta. La fede si trova sempre in mezzo all’incredulità. Se la fede si aumenta, si aumenta
la confine con l’incredulità. Perciò ci sono i sacramenti per far crescere la fede.
- Davanti a “evangelo” - la parola di Dio suscita la fede - la fede suscita opere, così mi mette al
servizio (diaconia) della Parola di Dio - Se uno mette al massimo il servizio della parola allora si passa
a testimonianza (testificatio o martirio). Heb 11,1ss. La fede è la sostanza della realtà che spera.
- Se celebra Pietro, chi celebra ? Cristo celebra : i sacramenti non sono strumenti di Cristo. Chi
è vangelo ? è Cristo. Cristo è diacono di Padre. Cristo è autore e consumatore della nostra fede,
speranza e carità.
- La chiesa si mette nel servizio dei sacramenti. Dinamismo del sacramento non può celebrare
senza martirio quotidiano. Io professo la fede con la bocca. Se passa alla vita professo diventa confessio
della mia vita con la fede / speranza / carità. (Dopo i santi martiri elencarono subito i martiri se non
santi con la vita ma hanno testimoniati la fede fino all’effusione di sangue). Proclamatio il vangelo, poi
mi mette nel servizio, così si passa alla testificatio. Ultimo momento è celebratio della parola
proclamata, del servizio della parola confessato, testificatio questi tutti arrivano fino alla celebratio.

Leiturgia ( celebratio fidei) = confessio + professio fidei


(celebrazione)= Proclamatio + Servizio + Testificatio della
Parola di Dio.

Servizio alla parola di Dio Testificatio della parola di Dio


Martirion (vita)
Diaconia (vita)
confessio fidei Confession fidei.

Proclamare la parola di Dio


Professio fidei Ricorda questo grafo !
Evangelio (mistero)

Lo mettiamo nella tabella per capirci meglio.


11
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

3 Realtà Mistero Celebrazione Vita


I + -
3 livelli di Fede intellettuale Fede celebrata Fede vissuta
fede
Evangelion Leiturgia Diaconia Martiria

Fede Professio fidei Confessio + Professio Confessio fidei Confessio fidei

Parola di Dio Proclamatio di Proclama + Servizio + Servizio di Parola. Testificatio di


Parola. Testificatio di Parola Parola.
§ Qui sarebbe buono ricordare il disegno +.

Si celebra per arrivare a su : il culto nello spirito e nella verità. Tutto il dinamismo diventata
alla celebrazione si diventa il base di un nuovo dinamismo.

% Fino a qui 7 nozioni (Primo Blocco), poi, I sacramenti parte alla parola di Dio poi, fede, poi
conversione, poi torna alla celebrazione.
12
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Secondo Blocco. Excursus di tipo teologico e liturgico.

2-1. Idee del 20° secolo (100 anni) : Aperture alla teologia sacramentaria.

In questo secolo, due parte : quadro genetico e quadro sintetico (5 linee di sintesi).
Se prende 19° secolo, si trovano tanti movimenti liturgici. Poi, patristico (cfr. Migne, CCL, SC,
CCG, PL), poi movimento biblico, movimento catechetico, movimento di ecclesiologia, poi, movimento
ecumenico, tutti movimenti portano uno studio (Biblico, PIL, Ecumenico, Augustinianum, Latinità,
ecc.) La teologia dei sacramenti o teologia liturgica dei sacramenti deve connaturata con i diversi
movimenti citati sopra.

A. 1920-30 hanno stabilito il ciascun campo, ma non ancora compenetrati tra di loro. Per la
teologia dei sacramenti, bisogna una base di tutto questo movimento. Un certo tempo si dice il Segno :
umanità di Cristo. Ma il segno solo non è la meta questa materia. Cfr. Il segno di pace : importanza sta
nel suo contenuto. Però il segno è nel genere della fede (signum fidei). Non è primariamente segno
antropologico. Dal signum fidei, formano un rito. Il rito è un insieme dei segni (il segno della croce ; il
signore sia con voi), il segno della fede. Se non è il segno di fede non deve entrare nella liturgia. I riti
formano l’azione liturgica. L’azione liturgica forma la celebrazione. Nell’azione liturgica si mette
mysterio. Poi, mysterio si celebra per la vita. Segni - segno fidei - rito. L’azione liturgia va mysterio poi
va vita. Vita diventa rito, rito diventa rito. Ogni sacramento è connaturato a una realtà : causa della vita
della chiesa. Vita della chiesa esprime in me, mia vita vive vita della chiesa. Cristiano : re, profeta,
sacerdote. Qui centra il sacerdozio comune dei fedeli. La celebrazione è la celebrazione del popolo di
Dio. Dopo Vaticano II, ci sono due collana : mysterium salutis, sacramentum mundi.

Signum fidei Mysterium

Rito Vita

B. 1910-40 : celebrazione - storia della salvezza


C’è prospettiva di capire con il segno tutta la storia della salvezza, scoprendo nella celebrazione
un avverbi importanti : Hodie e nunc. (Cfr. Casel, O). Si realizzi il passato salvifico qui, non la realtà
storica, ma sua portata salvifica. Mediante il segno si fa memoriale supera al passato e si anticipa il
futuro.

C. 1920-1950 : accentuazione tra mistero e singola persona


Tutto il misterion si riversa nella celebrazione, dove il misterion diventa la storia, poi la storia
si fa miseria per la vita.

mysterium
In diversi modi ha parlato...

celebrazione Cristo

vita

Contatto reale nella storia con Cristo. Senza cristo siamo nulla, con cristo siamo tutto. L’azione
di noi diventa teantropica. Cristo aggiunge all’uomo. Allora i sacramenti non sono i strumenti semplici
di Cristo, ma Cristo stesso agisce nel Sacramento.

D. 1940-1960 : rinnovamento campo teorico - pratico il modo di studiare sacramento : Vagaggini : il


senso sacramentale...
13
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Concetto di istituzione dei sacramenti. Istituzione è un termine scolastico. Il suo concetto è stato
sempre. Agostino usa i sacramenti per indicare anche i sacramentali. “Istituire” vuol dire dalla volontà
di Gesù Cristo. Cfr. Battesimo : Battesimo di Giordano, comando di battezzare tutti. La definizione
scolastica funziona certo sacramenti, ma altri no. C’è principio : i sacramenti sono uguali ma poi più
disuguali. Sacramenti sono uguali : segni efficace della grazia per la gloria.

980330
Anche riscoprire apotekmeno = principio primo : I sacramenti sono più disuguali che uguali.

E. 1960-1980 : Contributi dell’antropologia alla teologia sacramentaria.

Qui ci sono due collane : Lex Orandi, Rite e simbolo, poi, Padova studia nel aspetto
antropologico,
Linguaggio nel rapporto con la liturgia. Il linguaggio non è fatto con i segni e parole, ma anche
è fatto con il silenzio. Chi accentra in questo problema dice il linguaggio liturgico è troppo difficile e
non percepibile. (Avocato parla nel linguaggio giuridico ; poi cosi via : sportivo, politico). Il problema
di linguaggio è un problema in sé, risolvibile. Nella liturgia usa tanti segni.
Segno in qualsiasi scuola semantica mettono due ambiti : uno rappresentazione e un altro di
esecuzione.
1. Nell’ambito di rappresentazione : avvertimento (basta che il parlante che parli) -
informazione (chiede che sia capita dal destinatario : allora qui suppone che il
destinatario e il parlante usano lo stesso linguaggio)
2. Nell’ambito di esecuzione : asservimento (segno diventa il servizio : “divieto di acceso” :
davanti a questo segnale uno diventa servo che lo segue : altrimenti sarà incidente di bacio
metallico) - comunione (il destino del segno è la comunione).

Nel capire il linguaggio liturgico nella informazione bisogna capire il segno della fede (cfr.
parola - fede - conversione : se non c’è fede non capisce il segno)
Lo studio di segno e simbolo porta nel ambito di sacramentaria, il segno ambivalente : lo stesso
valenze che umanità di Gesù aveva alla persona divina : La umanità di Gesù rivelava e allo stesso
tempo, velata la divinità. La stessa cosa accade nel sacramento.
È Cristo nel sacramento. Se uno non capisce Cristo, non capisce sacramenti. La sacramentaria
veniva dalla cristologia medievale, cercando la psicologia di Gesù (umanità è sottomessa alla persona
divina). La realtà umana di Gesù agisce secondo la divinità. Se uomo non conosce Dio crea immagine di
Dio secondo la sua immagine (in Egitto ad immagine di Bue). Se non conosce Dio cade nella magia.
Invece la sacramentaria segue lo schema : Dio per primo agisce poi, umanità lo segue. Sacramento
agisce per ex opera operato perché Cristo agisce nel sacramento. Nel sacramento : il sacerdote fa il
sacramento avendo l’intenzione di farlo secondo Chiesa - Cristo.
Nella vita della persona umana, ci sono le situazioni tipiche : nascere, morire, mangiare, bere,
ammissione a un gruppo, espulsione dal gruppo, ecc. Queste cose in tutta la cultura. Diciamo queste i
segni primari, segni originari. Poi, ci sono i segni secondari, portati solo in una o alcune culture. Nella
inculturazione si interessa i segni primari ma come segno cristico : un segno assunto da Cristo, che ha
detto “io sono la luce del mondo”. I segni sono comprensibile solo con il dono della fede. Allora i segni
del sacramento sono i segni cristici.
Tutta la cultura ha segni sacri. Alcuni segni che porta a Dio o a una divinità. Un segno sacro
falso : creato dall’uomo ma come una condizione, una superstizione. Il segno sacro autentico : il segno
che ti mette rapporto tra Dio e uomo, un segno di fede, biblico, di alleanza, questo segno è sempre un
segno personale tra 3 persone divine e persona della chiesa in ciascuno cristiano : qui c’entra aspetto
comunitario della chiesa. Il segno sacro è biblico, storico, escatologico (già non ancora : cfr. Vaganini :
se esistono più religione il cristianesimo non è religione ; ma se c’è la religione, il cristianesimo è in
contatto con Dio, è rivelazione del Dio uno e trino, Padre e Figlio e SS, sacramento non magia, rapporto
personale non magico, evento si salvezza non un mito, hic et nunc, è santo non solo sacro, alla fede non
solo a fiducia, alla speranza non debito, rivelazione diretta e esplicita, timore di Dio non timore panico,
carità non filantrofia ne odio).

Cfr. SCHMAUS : i sistemi di causalità. Che cosa è causa del sacramento ? Come il segno così
piccolo può produrre il sacramento ? La causalità primaria è Cristo non è il segno che causa.
14
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Cfr. Colombo Giuseppe, dove va la sacramentaria.

Scegliere un articolo in ogni sezione dei studi della teologia sacramentaria.


%% Bibliografia. ZITNIK, Sacramenta, Bibliografia internationalis. 4 vol.
Cristologia s. 145 (143) - L 114.
Pneumatologia. S 153 (143) - fogli del Prof. Triacca.
Ecclesiologia. S 157 (101, 134).
Fede S 130, 133
Esistenziale S 163, (122).

1. Situazione esistenziale dei sacramenti.

Si passa razionalismo dei sacramenti alla formazione sacramentaria. Prima con la teologia
classica, i sacramenti sono pensati predominantemente i mezzi di salvezza, lasciando un po’ aspetto di
culto. Cfr. sacramentum tantum, res et sacramentum, res tantum con la visione di materia - forma.
La visuale tradizionale è buona ma parziale, non è sintetica. Rompe la dinamica unitaria del
sacramento di prima, durante, dopo.
Prima si soffermava al soggetto, ma non accoglieva che noi celebriamo con Cristo. Ancora
potremo dire la teologia sacramentaria odierna conclude precedente, ma una volta per tutte qui adesso
l’evento di salvezza, apposizione di Gesù, di uomo-Dio, nobiscum Deus, Kirios, fantocrato. Il signore
Gesù compie personalmente nel ministro e nella Chiesa, nel soggetto. Cristo viene pensato come colui
che comanda : pantocrato. Homo - Deus davanti ad arianesimo. Nobiscum Deus , emmanuale in mondo
occidente pensa così croce. In oriente, si raffigura in modo un po’ differente. Sacramento è atto di
Kirios, ma dalla volontà Padre. Dal momento della creazione già lo ha creato alla vista di Cristo. Allora
il sacramento è atto trinitario. Con il sacramento si diventa il possessore dello SS.
Si realizza questo, quando antropos realizza contatto con Cristo tramite SS. Si tratta un evento
di salvezza, intervento di amore di Padre in noi, in forza dello SS. Padre tramite Figlio riconcilia tutto
con sé. Solo la celebrazione sacramentaria mette contatto con l’evento salvifico inclusivamente. Tutto
ciò per salvarsi sono inclusivamente legati o congloba con sacramenti ; cfr. il desiderio del battesimo.
L’economia della salvezza passa da un progetto solo da Dio curato : il Cristo, lui è il progetto di
salvezza, fuori di lui non c’è salvezza.
La celebrazione sacramentale non è meccanica.

Conseguenza della dimensione esistenziale. Teologia sacramentaria ricupera 1) la sua


dimensione di storicità (mancava nella teologia classica). Anche 2) interiorizzazione. Sacramento è
evento di grazia, da Dio trinitario nella chiesa.
15
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

2. Cristologia sacramentaria.

Due slogan : Da cristo sacramento hai sacramenti della vita di Cristo. Dai sacramenti della
vita di Cristo hai sacramenti della vita in Cristo.
Cristo è sacramento del Padre. (anni 50, SCHILLEBEECKX ecc.), e segno di incontro con Dio.
Nella sua persona rivelato Padre, poi, nella sua persona si è realizzato un incontro perfetto tra Dio e
uomo. L’umanità è assunta dalla divinità.
Anche sua azione è segno come la sua persona. Miracolo lo fa per rivelare il Padre, in forza
dello SS.
Tutto ciò che Gesù compie diventa il mistero della sua vita. Lui è Carità, autore e consumatore
della fede.
Dunque, Cristo è sacramento nella sua persona e nella sua azione. Tutto ciò che ha compiuto
diventa sacramento (cfr. Epilogo di Gv : non poteva scrivere tutto), e storia della salvezza, segni
salvifici. Tra i quali anche miracoli, ecc.
In secondo momento di questo secolo ha capito questo : i segni nella vita in Cristo. I sacramenti
nella chiesa, è dato da lui, perché vivessimo in Cristo, per lui, con lui. L’eucaristia è fonte e culmine dei
sacramenti.
I sacramenti di vita di Cristo sono gli atti teantropici di Cristo. Suo agire è non solo atto umano
ma atto teandrico.

3. Ecclesiologia sacramentaria.

AGOSTINO. Cristo è verbo di Dio fatto carne, parola per noi.


Chiesa è la sposa di Cristo. Cfr. ODO CASEL, mistero dell’ecclesia.
Chiesa è medesimatizzata con Cristo. Chiesa è corpo mistico di cristo, sposa di cristo.
Storicamente può dire che tutte le liturgiche antiche ambe due sono presenti : sacramenti, ecclesia -
Cristo. Ecclesialità del sacramento : per il sacramento bisogna fare ciò che voleva fare la chiesa. Nel
sacramento, si riduce il soggetto a un ministro, ma sempre esiste ecclesialità del sacramento. Cfr.
Nell’antichità tutta la comunità è coinvolta alla celebrazione del sacramento. Oggi un po’ diminuita
ecclesialità.
Due principi : 1. Ogni celebrazione dei sacramenti, fit pro ecclesia, in ecclesia(cfr. ortodossi,
protestanti), una cum ecclesia (comunione), per ecclesiam. (Non esiste l’egoismo del sacramento :
questo è la spiritualità dei sacramenti).
2. Cristo morendo ha dato il tutto potere del sacramento alla chiesa. Quale potere ha la chiesa ?
Ciò che ha dimostrato lungo la storia della chiesa. Per esempio, per ordinare un vescovo vengono tre
vescovi per validità e lecito.
(Tornando a prima) Celebrazione dei sacramenti per la chiesa, nella chiesa, attraverso la chiesa.
Rinnovare la celebrazione è fare come Cristo vuole. Adesso chiesa ha presso la coscienza dei sette
sacramenti, prima non era così, con questo nel futuro la prosperità della chiesa si vede. Il battesimo dei
anglicani è valido perché è celebrato in chiesa (una chiesa !). Nella chiesa locale si vede tutte
caratteristiche della chiesa universale. La celebrazione chiama causa il sacerdozio ministeriale e il
sacerdozio comune ma ambe due sono sacerdozio come causa secondaria ; ed è causa primaria è il
sacerdozio di Cristo - Chiesa. Qui sorge importanza della pastorale e spiritualità liturgica. La direzione
di storicità e la direzione di interiorizzazione. Ogni celebrazione di sacramento fa inserire nel popolo
di Dio. Inserire più pienamente nella Chiesa.
980505

4. Sacramentaria pneumatologica.

La liturgia occidentale è senza lo SS. Manca questo aspetto. Liturgia molte volte dice solo
figurativamente o metaforicamente. Cosa fa lo SS ? Liturgia molte volte dice con i gesti : imposizione
delle mani. Nel linguaggio liturgico occidentale, con le mani aperti parla la presenza dello SS.
Prostrazione nell’ordinazione, venerdì santo, nella professione monastica : presenza dello SS.
Genuflessione della liturgia romana non entrata dalle liturgie orientali non dal Carlo Magno. Qualche
liturgia fa i vespri dello SS in ginocchio : la presenza dello SS. Se si dice manca nella liturgia SS, ma ci
16
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

sono tanti modi di parlare lo SS. Anche l’olio presenta lo SS. L’uso dell’olio, sale, incenso indica la
presenza dello SS. Anche al cadavere. [Cfr. Voce “SS” di Triacca in NDL. Anche Nell’Ecclesia oran : ci
sono due principi dello SS. 1995.]
Azione universale di Cristo salvatore corre passo a passo all’azione universale dello SS. Ne
Cristo senza SS, ne SS senza Cristo, sempre vengono insieme. Siccome nella liturgia si celebra la storia
della salvezza, la storia di Cristo e dello SS. L’universo è pieno dello SS, perché tutto l’universo va al
punto omega : Cristo, come è venuto dal Cristo. Cfr. S. Paolo.

1. principio : Persona umana è sotto soffio dello SS, perché è creata ad immagine e somiglianza
di Dio fatto uomo. Cristiano battezzato riceve lo SS, che è soffia la vita soprannaturale. Uomo diventa il
vaso dello SS, possessore dello SS, portare al mondo lo SS, che dona lo SS agli antri. Lo SS fa
conformare a Cristo. [Tertulliano ha inventato tanti termini per esprimere la realtà cristiana.] Lo SS è
lui che illumina l’umanità. Tutti i sacramenti sono finalizzati a rendere culto a Dio, inviarsi per
incristiarsi.
2. principio : L’abito dello SS. Quanto trascinato dallo SS. La comunicazione con lo SS, nello
SS, lo chiede : sia il Padre, sia il Figlio da lo SS. IRENE, Adversus Haeresus, 3, 18. 3 : Padre chi unge,
Figlio è unto SS è unzione ; P genera, F generato, SS generazione. P redime, F redentore, SS
redenzione. P sempre ha iniziativa di rimettere i peccati, F colui che dimette SS è la remissione dei
peccati. Orazione sull’offerta, sabato mattina prima della pentecoste : dice SS è la remissione dei
peccati.
3. principio : La nuova alleanza viene dal corpo donato e dal sangue versato. Però il verbo di
Dio fatto carne si chiama Cristo ; ma chi ha ricevuto ? Maria [cfr. EL esemplarità di Maria....] Alla
teleologia (finalità) c’è lo SS. I sacramenti sono racchiusi tra inizio e teleologia ; Cristo. Mediatore è
Cristo, ma la mediazione è lo SS.

10 Principi

1. Nessuna liturgia senza SS. Le azioni liturgiche in forza dello SS. Per esempio : 5 atti della
penitenza : Esame di coscienza - Contrizione - Proposito - Confessione - Soddisfazione - Assoluzione.

Esame di coscienza Prima - i cristiani mosso dallo SS essere sintonia con SS, sinergia con Xt
Contrizione Prima dalla attrizione alla contrizione
nell’attrizione ha la grazie di
contrizione
la contrizione è il dono dello SS.
Proposito Prima sintonia e simpatia e sinergia con lo SS.
Confessione Durante - sotto Epiclesis non solo dalla bocca, ma professio della
vita, chiede misericordia di Dio.
Lo fa con lo SS, lode al P in Xt. (cfr. Is
56, Sal 44). Con lo SS fa ciò che ha
fatto Xt sulla croce.
Soddisfazione Dopo la celebratio : continuatio grazie Sotto la protezione dello SS, continua a
vivere la grazia.
Assoluzione Assoluzione è epiclesia dello SS.
2. In forza dello SS il fedele realizza il culto nello SS e nella verità (Gv 4,4).
3. Tutta la sacramentaria compie Gv 7, 37-39 ; Ez 46, 1-6 : lo SS compie come aqua viva ; Rm
12, 1, Ef 5, 1 SS realizza il sacrificio di lode, sacrificio di lode si realizza tramite la vita. Oblatio
spirituale. Cfr. liturgia delle ore.
4. Liturgia è un continuo dire padre, figlio. Di fatto si dice padre nello SS, si dice Gesù nello
SS.
5. Liturgia ispanica ha oratio indirizzata allo SS.
6. L’assemblea nella celebrazione e la celebrazione nell’assemblea è locus dove fiorisce lo SS.
(TA Ippolito)
7. Eucologia è pneumatofora guarda lo SS. Emitte quaesumus Domine... Però la celebrazione è
amalgamata nello SS.
17
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

8. Il prima celebrativo è inspiratio dello SS. il durante celebrativo è esplosione dello SS. il dopo
celebrativo è continuatio salutis. Tutti i dinamismi dello SS vanno dalla professione alla dossologia.
9. Le tre dimensione della liturgia : dimensione discendente - santificazione - epiclesi,
dimensione orizzontale impegnativo - Paraclesi : SS agisce con noi ; dimensione ascendente - anaclesi -
ritorno dello SS.
10. Tutta la sacramentaria è dal Padre per F nell’unità dello SS, Al Padre, per F, nello SS.

Cfr. 3 articoli del TRIACCA.


- Salesianum 1996.
- EL 1984.
- Ecclesia orans 1995. SS liturgia Chiesa.

Assemblea liturgica
1. Ippolito : Dove c’è chiesa c’è SS.
2. Assemblea liturgica : sacerdozio regale, popolo sacerdotale.
3. Assemblea liturgica diventa il segno dell’assemblea della pentecoste.
4. AL in forza dello SS diventa visibilizzazione di Cristo in mezzo a noi. = AL nella famiglia
cristiana.
5. Ogni membro dell’assemblea diventa fiorazione dello SS.
6. L’assemblea è strutturata dai ministri : ogni ministro è epifania dei diversi carismi dello SS.
cfr. EL.
7. L’assemblea liturgica è interazione continua ciò che fedeli fanno e fedeli chiedono : epiclesi -
trasformazione (verbo, eucaristia)
8. I dinamismi dello SS nell’assemblea costruiscono sempre la chiesa miniatura,
9. AL è la catalizzatrice dello SS. Assemblea diffonditrice dello SS.
10. AL è una comunità dossologica.

Chi è ? Costitutivo Perché nella storia della salvezza ?


Cristo Chi è Cristo ? Costitutivo di Cristo : Perché Cristo nella storia della
Cristologia Leiturgologia (Verbo di salvezza ? Soteriologia
Dio è vivo e intercede per
noi. Con la liturgia noi
facciamo contatto con
lui.
Spirito Santo Chi è SS ? Costitutivo dello SS : Perché SS nella storia della salvezza ?
Pneumatologia Epicletologia + Paracletologia
Anacletologia
Maria Chi è Maria ? Costitutivo di Maria : Perché Maria nella storia della
Mariologia Mesciologia salvezza ? Teotokologia
(Interceditrice)
Chiesa Chi è Chiesa ? Costitutivo della Chiesa Perché Chiesa nella storia della
Ecclesiologia Ecclesiologia e liturgia salvezza ? Ecclesiologia dinamica
statica
18
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Leone Mango, Ambrogio : Maria è Mater Virgo.

Homo - Dio
i i
Maria - Vergine
Madre

5. Fede e sacramento

Cfr. ST III art, 65. La potenza dello SS, viene dalla fede, dalla passione di Cristo.
ST III art, 45.

Sacramento e fede. Bisogna essere insieme. Se trova equilibrio tra fede e sacramento sbocca la
missione. Se perde equilibrio implode e non esplode. Sacramento della fede in due piani : oggettivo e
soggettivo. In se sacramento esprime la fede della Chiesa. Oggettivamente il sacramento esige al
soggetto una risposta della fede. Oggettivamente sacramento è il segno della fede, dopo della fede è il
battesimo ; cfr. il concilio di Venne definisce che il battesimo dà il dono della fede, speranza e carità.
Senza fede si sparisce il sacramento. La fede è un dono, che deve chiedere.
3 livelli di fede. (vedi sopra).
I sacramenti della fede porta i segni della cultura della fede. L’eucaristia è mangiare. Il segno è
chiamato per legame convivium dell’alleanza. Il patto fatto da Cristo
Nel piano soggettivo, il sacramento è il sacramento della fede, ma dalla fede della tua chiesa.
(soggettività della Chiesa).
Sacramento è un evento teantrofico non puramente antropologico, perché la sua causa è una
causa teantrofica.

6. Causalità

SCHMAUS : Dogmatica sacramentaria : “causalità”. sui segni dei sacramenti.


Studiare questione di causalità. Come mai un segno produce una grazia superiore il segno
stesso. Qui che causalità si sono ?

1930 Il problematica si è esposta ; il sacramento è una cosa visibile e invisibile e una cosa
divina e umana : cfr. SC 2. Odo Casel pensa solo la unica persona divina come causa.
1960 Con lo sviluppo d’antoropologia si accentua l’aspetto del segno dei sacramenti : ci sono i
diversi scuole : cfr. VALENZIANO : antropologia e liturgia.
Dal punto di vista teologia sacramentaria : prima si dava il valore del sacramento. Adesso si
dice il segno performativo (un segno efficace). Ma se cosi ultimo sarebbe andare indietro al meno 100
anni con ulteriore confusione dal punto di vista liturgico.

2-2. Idee del 2° millennio. [I concili ecumenici del primo millennio hanno oggetto sulla trinità,
cristo ecc. I concili ecumenici del secondo millennio trattano dei sacramenti].

2-2-1 All’esterno.

Nei concili ecumenici del 1° millennio trattano dogma cristologia, mariologia, trinitaria.
I concili ecumenici del 2° millennio trattano i sacramenti. Perché ? Qui si tratta come cristo è
presente tramite i sacramenti.
19
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Lateranense I (1123, 9° ecumenico) :


Questione disciplinari, ma tocca simonia. Poi, simonia tocca i sacramenti. Non può comprare il
sacramento dell’ordine. Anche si tratta un’ecclesiologia speciale.
5 punti di quest’epoca.
1. 1123 ancora il sacramentaria soprattutto, matrimonio e penitenza, sotto dominio dei canonisti
e moralisti. (oggi, ancora così).
2. La vita della chiesa non brilla la sua splendore. Cfr. i sacramento dell’ordine. Non viene
celebrato bene sacramentaria.
3. Degradati la cultura religiosa, ma SS face nascere i catechismi, che spiegarono Padre nostro,
crede, comandamento. Se una catechesi precipitata c’è una cristianità malformata.
4. la formazione sacerdotale bisogna per una amministrazione accettabile del sacramento.
5. dice fede dall’udito, così se manca formazione non capisce sacramento.

In quel tempo comincia formare Missale Plenario, uso del Pontificale Romano.

Una parte c’è lex credendi : concilio ; altra parte lex orandi : libri liturgici ma non li incontrano.

Lateranense II (1139) : Riforma.


1. San Bernardo va questo concilio.
2. Si discute ordinazione simoniache.
3. Sia vescovo, sia presbiteri, cerchino piacere a Dio che all’uomo. Non cercare l’esteriorità
prima l’interiorità.
4. Va contro falsa penitenza.
5. Va contro falsa religiosità : battesimo dei bambini, penitenza (cfr. Tariffe).

Lateranense III (1179) : Alessandro III.


1. Ordina vita dei vescovi, cardinali : loro predichino.
2. Combatte alle sette : rigidi : Catari, Hus. Secondo loro un solo sacramento.
3. Leggere ELS una

Lateranense IV (1215)Innocenzo III.


1. si trova il termine transustanziazione
2. condannato errore di Ioachino e cc.
3. contro catari e baldegi.
4. Si dice i diversi riti. Si fa obbligo di vescovo di mandare un cappellano del rito proprio.
5. cap. 6-19, si toccano il fatto di mancanza dei predicatori : predica more. Vitae, ore insieme.
6. celebravano alcuni 4 volte all’anno. Concilio regola questa cosa.
7. conservare eucaristia e crisma sotto il velo di seta. (colopeo).
8. confessione particolare al meno una volta all’anno, la comunione al meno alla pasqua :
perché non faceva né penitenza né comunione. Non erano confermati perché i vescovi pigri. Concilio
Niceno ; il viatico è diritto divino.
9. Proibisce il matrimonio clandestino perché il matrimonio è evento ecclesiale. (Trento
affermerà la forma canonica del matrimonio : 2 testimoni, un celebrante tranne i sposi).
10. riforma dei libri liturgici : il Pontificale di Guliermo, Missale Plenario, Breviario,

Lione I (1245), Terra santa.

Lione II (1274), anche invitati gli orientali.


1. Presente, s. Bonaventura.
2. interessa tutti i 7 sacramenti. Usa la terminologia scolastica.
3. gli orientali fanno senza scolastica sempre dice 7. (s. Agostino)
20
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Vienne (1312)
Contro Pietro Gv Olive : secondo lui nel battesimo non viene infusa la fede, speranza e carità.
(infatti tutti sacramenti fanno cosi).

Sintesi generali fino a questo punto.


Terminologia non è chiara.
L’eucaristia è celebrata poco. Alcuni celebrava troppo, altri celebra troppo poco. Si vede
squilibrio.
Due specie si passa una sola specie. Di qui equivoci : ORI dice normalmente due specie. Ci
sono 6 calice.
Chi ha uso della ragione : qui un razionalismo !
In questo epoca c’è il desiderio di vedere ostia. Importanza dell’ostia.
Inginocchiarsi dal secolo 11° secolo. Gregorio dice come carattere penitenziale. Così nel tempo
di pasqua e natale non si ginocchia. Da qui 3 messe a natale, per motivo dell’ecumenismo. Il Papa
celebra a Roma, in laterano, in Greco, in Vaticano.
In quel tempo nasce la messa secca. _ La celebrazione del Venerdì santo.
Il battesimo. Continua il battesimo dei bambini, per precauzione di non lasciar morire senza
battesimo il bimbo. Ma senza catechesi per il battesimo dei bambini. Dal 13 secolo il battesimo è usato
per sempre come inchinare la testa per versare acqua, non per immersione. S. Tommaso dice che
immersione è più lodevole.
Se il vescovo non passa non poteva ricevere la confermazione. Pio XII ha dato ordine che al
pericolo di morte il sacerdote cresimasse. Così nei rituali dei sacerdoti questo rito è inserito.
Penitenza in quel tempo si interessa la tariffa. Questa pratica man mano viene entrato nella
liturgia romana ma i sinodi locali lo rigettarono. Cfr. Giovanni frigorum, summa cofesorum.
Unzione è permessa anche ai bambini. È permesso di portare l’olio con se il sacerdote. Ma i
sacerdoti lo dimenticassero. Così nuova possibilità di anche benedire l’olio vegetale. Si pensa unzione
come sacro così non fa unzione se non pericolo di morte.
Ordine :
Matrimonio : dai canonisti vanno a finire ai teologi. La teologia del matrimonio così si sviluppò.
Il sacramento del matrimonio è indissolubile. Innocenzo III da risposta sul scioglimento del matrimonio
lato non consumato.

Conseguenza
1. Chiesa in via verso escaton, si procede con la guida dello spirito santo.
2. Sacramentaria è la vita della chiesa.
3. Toccare il sacramento è il toccare il cuore della chiesa.

Concilio di costanza 1414-1418


Vince i sismi occidentali.
1. la sostanza del pane e vino sono cambiate.
2. condanna a chi non crede il cambiamento
3. comunione sotto due specie
4. sacramento amministrato in peccato è valido. Il sacramento si applica il tutiorismo. (parte più
sicura).

Concilio di Firenze 1445. Sotto Eugenio IV.


Direttamente tocca sacramentaria.
Questo concilio cambia lo stile del documento. SS, padri, testo liturgico (ut omnes....),
IL concilio accentua la necessità della predicazione.
IN questo periodo ci sono tanti mistici : Caterina di Genova. Matilde, questi mistici hanno in comune la
comunione eucaristica frequente.

Concilio lateranense V
Riforme cristianità. Privilegi. Predica. Ecc. Beati Quirino e Lutero avevano quasi lo stesso pensiero ma
uno aveva umiltà, altro non l’aveva.
21
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Concilio Trento.
Tutti sacramenti sono notati. Ma qui, si trattarono in modo apologetico e pastorale davanti
all’attacco protestante (perciò non è completa). Purtroppo dopo il Trento la visione ristretto tutti
dipendono dalla visione tridentina. Bisogna ricuperarlo, ma ancora con il concilio Vaticano II non
ha potuto ricuperare la sua visione intera.
% lex credendi, lex orandi, lex vivendi non sono intercambiabili vivamente. (Tesi : “la citazione dei testi
liturgici nel concilio di Trento”) Questo è causato dalla colpa di stampa.
% il flusso, influsso, riflusso, deflusso, conflusso come intersecano tra di loro.

Concilio Vaticano I
Dei filius.
De ecclesia cristi
sacramentaria è sacramento della fede.

Concilio vaticano II
Lo sappiamo.

[3. Questioni odierne sul sacramento.


3-1. Linee ermeneutiche per le fonti liturgiche,
3-2. Linee forza per interpretazione degli eventi sacramenti.
3-3. Linee diverse, convergenti per interpretazione dei sacramenti.

4. Interrogativo : per una ri - impostazione della teologia sacramentale ?


4-1. Da una trattazione dogmatico sacramentale a liturgico sacramentale. Cosa comporta questa
impostazione ?
4-2. Da una trattazione in spezie ad una trattazione specifica. In quale strumento ?
4-3. Da una trattazione frammentata ad una trattazione globale.]
% Blocco 3 e 4 non sono studiati nel corso per approfondire bene gli argomenti trattati.
22
Teologia liturgico - sacramentaria, Triacca, 1997-1998 .

Conclusione

Si può studiare il sacramento in seguenti modi :

1. apologetico.

A. Una tonalità da Berengario a Trento :


Berengario inizia dispute ai sacramenti specialmente contro l’eucaristia. Così si nascono le
scuole. La scolastica è scuola di francescani. Ci sono Scotus, Vittore. Ma il più grande errore è
nominalismo. L’alta e bassa scolastica : l’alta scolastica cerca difendere il sacramento ma questo è un
po’ lontano dal pastorale. La difesa è unidirezionale e stretta.

B. Da Trento e vaticano II : ancora continua cosi


positivo negativo
1. difendere dai riformatori 1. Lontanando errore qualche verità pressa da loro
2. giustificazione 2. Nega l’aspetto cultuale.
3. aspetto chiarificatore 3. Visuale dei insieme dei sacramenti si perde.
4. concetti sbagliati ecclesiologia 4. Fa perdere aspetto comunale del sacramento
5. contro modernismo 5. Perde unità del sacramento.
6. manualistica dei sacramenti 6. Monografie. Dividere i sacramenti.
1930 si studia in modo anti - modernistico : portava il concetto di istituzione.
7. Cosi si studia sulle fonte.
La funzione della chiesa dei sacramenti : la chiesa celebra sacramenti e i sacramenti costruisce
la chiesa.
La dimensione pneumatologica dei sacramenti.

II. il modo giuridico canonico moralistico.

Manualistica si mette in questa linea. Allora potrebbe essere valida ma sarebbe fruttuosa ?

III. il modo teologico - liturgico.


Con cuore di Cristo, studia il sacramento di Cristo - chiesa.

IV. il modo : studiare la mentalità degli autori dei sacramentaria.


1. chi è ?
2. oggi i professori distratti, attratti, contratti.

% La migliore maniera : con i libri liturgici, con le fonte con le diverse dimensione necessarie :
pastorale, teologica, ecc., per arrivare ad una visuale globale.

“gratis accepistis gratis date” Mt 10,8

You might also like