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Sacramentum
Vegezio (Vegezio, epitomae rei militaris, I, 4-5; II, 5; II, 19) e Servio
(Servius, ad Aeneidem, 2.157; 7.614; 8.1).
IN TITO LIVIO, LIBRO XXII, CAPITOLO 38, FRASE 3 (LIVIO XXII, 38, 3-7),
durante la seconda guerra punica, nel 216 a.C., a Roma, sotto i consoli
Paolo e Varrone, poco prima della battaglia di Cannae, abbiamo:
".... Fino a quel giorno, infatti, non vi era se non un giuramento di fedelta
´e, quando si erano raccolti nelle decurie o nelle centurie,
spontaneamente i cavalieri delle decurie ed i fanti delle centurie
giuravano tra loro che non sarebbero fuggiti per paura ne´si
sarebbero allontanati dalle file se non per prendere un´arma o
per assalire un nemico o per salvare un compagno d´armi.
Questo, da patto volontario (foedus voluntarius) che si faceva tra loro, fu
trasferito di fronte ai tribuni come obbligo legale di giuramento (ius
iurandum)."
in latino:
""...sese fugae atque formidinis ergo non abituros (non sono atti
alla fuga ne´allo spavento/timore) neque ex ordine recessuros (e
non abbandonerebbero la formazione/le file) nisi teli sumendi ( se
non per afferrare un giavellotto/spada) aut petendit (o per
attaccare) aut hostis feriendi ( o per feirre un nemico) aut civis
servandi causa (o per aiutare un compagno).."
nel 293 a.C il battaglione puro (ligio linteata, in quanto insdossava tuniche
di lino bianco) dei Sanniti, durante la seconda guerra sannitica, pronuncia
un giuramento, un foedus con coniuratione (giurano insieme) ovvero un
"sacramentum militiae" descritto sempre da Livio.
"L. Paulo et C. Varrone consulibus milites primo iure iurando adacti sunt;
antea enim sacramento tantummodo a tribunis rogabantur, ceterum ipsi
inter se coniurabant se fugae atque formidinis causa non abituros neque
ex ordine recessuros nisi teli petendi feriendive hostis aut civis servandi
causa."
"Ma quando il giovane uomo (il giovane Catone) per amore verso il suo
incarico rimase in campo, suo padre scrisse a Popilio di dire che se lo
avesse lasciato stare nell'esercito, avrebbe dovuto giurare in servizio con
un nuovo giuramento di fedeltà, visto l'annullamento dell´ ex giuramento,
e che non avrebbe potuto legalmente combattere il nemico. Così
estremamente scrupoloso era il rispetto delle leggi in relazione alla
condotta della guerra ".
scrive:
"legitima erat militia eorum, qui singuli iurabant pro republica se esse
facturos, nec discedebant nisi completis stipendiis, id est militiae
temporibus; et sacramentum vocabatur"
Dunque,
fonti principali:
IL GIURAMENTO
elementi necessari:
3) INTRODUZIONE AL GIURAMENTO:
console:
parati estis per sacramentum?
siete pronti al vostro giuramento?
tirones:
parati sumus
siamo pronti
porta-insegne veterano:
tirones:
-Coniuriamos!!-
RISPOSTA TIRONES:
Finisce il giuramento.