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Quindi Bergoglio è “il Papa”. Bene! Ma poi ci chiedono: e riguardo alla sua
dottrina non è forse vero che è eretico?
Qui la risposta si complica perché, sia ben chiaro a tutti, NESSUNO può
giudicare un Pontefice! E questo non lo dice “solo” il Diritto Canonico, ma ce
lo dice anche la ragione stessa in virtù della dottrina stessa sul ruolo e sulla
istituzione DIVINA del papato. Deve essere infatti chiarito che, l’istituzione
dell’ufficio del Papa non è umano, ma divino, perché il Papa NON è il CAPO
ma il Vicario di Cristo che è Capo della Sua Chiesa. E’ per questo motivo che
un Papa NON può essere giudicato da nessuno.
Il 19 dicembre del 2016 a Catholic World Report, il Card. Raimond Burke, nel
chiarire che con i famosi “Dubia” non si dava affatto dell’eretico al Papa, al
tempo stesso chiariva però che esiste l’ipotesi teologica, alla quale lui
aderisce, per cui il Papa, qualora dovesse professare un’eresia, cesserebbe
automaticamente di essere Papa. Ma ATTENZIONE, è una IPOTESI
TEOLOGICA…. Così la conseguente “depositus seu deponendus” (deposto –
deponendo), riguardo ad un Pontefice, è stata studiata da sempre da parte
dei Dottori della Chiesa solo come soluzione pratica di ciò che occorrerebbe
fare davanti all’ipotesi (antecedente: “ammesso e non concesso che il Papa
possa cadere in eresia”), ritenuta possibile da loro più che probabile e mai
certa, che da altri. Insomma, la discussione resta aperta, il tutto discusso qui
in un libro prezioso con la Prefazione del prof. Roberto de Mattei.
Questo per la parte più attinente agli esperti, diremo, e per quanto riguarda
noi, piccolo gregge? Le cose non cambiano. Se non sono riusciti a trovare
una soluzione al problema i più grandi Dottori della Chiesa, cosa pensiamo di
poter fare noi? Quindi non avrete da noi una risposta perché al momento
non c’è. TUTTAVIA attenzione, noi possiamo e dobbiamo fare
DISCERNIMENTO SUI FATTI che stanno accadendo. Questi fatti NON
devono farci trarre delle conclusioni definitive, ma comprendere piuttosto
che siamo all’interno di UNA BUONA BATTAGLIA – senza precedenti nella
storia della Chiesa a parte la questione ariana come vedremo – la cui vittoria
finale sarà ed è del trionfo del Cuore Immacolato di Maria, vedi qui.
Ma attenti alle parole del Cristo: “può un cieco guidare un’altro cieco?” ecco
perché dobbiamo documentarci, dobbiamo approfondire. Bene!
Concentriamoci ora su alcuni punti fondamentali per non disperderci troppo.
E cosa c’è di più alto e dignitoso che lo zelo, la Verità per la salvezza delle
Anime, nostre ed altrui, all’interno del sacrosanto diritto di avere LA VERITA’
per la quale Gesù stesso ha fondato la Sua Chiesa, donandole grazie su
grazie, dal quel costato squarciato?
Laudetur Jesus Christus
Eminenza, lei sarà uno dei principali relatori al convegno del 7 aprile, che
nel nome del cardinal Caffarra si interrogherà sulla direzione della Chiesa.
Già dal titolo del convegno si percepisce la preoccupazione per la direzione
presa. Quali sono i motivi di tale preoccupazione?
La confusione e la divisione nella Chiesa, sulle questioni fondamentali e più
importanti – il matrimonio e la famiglia, i Sacramenti e la giusta disposizione
per accedervi, gli atti intrinsecamente cattivi, la vita eterna ed i Novissimi –
diventano sempre più diffuse. E il Papa non soltanto rifiuta di chiarire le cose
con l’annuncio della costante dottrina e sana disciplina della Chiesa, una
responsabilità che è inerente al suo ministero quale Successore di san
Pietro, ma aumenta anche la confusione.
Se queste cose sono molto gravi, e fonte di imbarazzo, stupisce però anche
il silenzio di tantissimi Pastori.
Certo, la situazione è ulteriormente aggravata dal silenzio di tanti vescovi e
cardinali che condividono con il Romano Pontefice la sollecitudine per la
Chiesa universale. Alcuni stanno semplicemente zitti. Altri fanno finta che
non ci sia nulla di grave. Altri ancora diffondono fantasie di una nuova
Chiesa, di una Chiesa che prende una direzione totalmente diversa dal
passato, fantasticando ad esempio di un “nuovo paradigma” per la Chiesa o
di una conversione radicale della prassi pastorale della Chiesa, rendendola
completamente nuova. Poi ci sono quelli che sono entusiasti promotori della
cosiddetta rivoluzione nella Chiesa Cattolica. Per i fedeli che capiscono la
gravità della situazione, la mancanza di direzione dottrinale e disciplinare da
parte dei loro pastori li lascia smarriti. Per i fedeli che non capiscono la
gravità della situazione, questa mancanza li lascia in confusione ed
eventualmente vittime di errori dannosi alle loro anime. Molti che sono
entrati nella piena comunione della Chiesa Cattolica, essendosi battezzati in
una comunione ecclesiale protestante, perché le loro comunità ecclesiali
hanno abbandonato la fede apostolica, soffrono intensamente la situazione:
percependo che la Chiesa Cattolica sta andando nella stessa via
dell’abbandono della fede.
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