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che si possa fare ad una nazione o alla stessa
scienza, personificata in questo caso nella rappresentanza generale
che di essa esercitano i giuristi**.
La polemica di Hegel con la scuola storica del diritto segna un
punto di non ritorno. Stein polemizza con Savigny con argomenti
che sono molto simili a quelli che il giovane Marx, pur critico di
Hegel, usa, negli stessi anni, contro Hugo“. La posizione delle na-
scenti scienze sociali si sforza di rendere operativa Papervura d'oriz~
“opposizione tra il diritto positivo e la filosofia, con il
ricorso ad una nozione di diritto in cui teoria e prassi potessero es-
sere riconcilate, ¢ il voro di sistematizzazione potesse essere con~
dotto dallautocoscienza razionale dell'epoca ¢ dellenengia scienti~
fica che in essa si esprime™
Mnodo, in altri termini, & quello di un’adeguazione. Dal presente
¢ dal suo problema — e, specificatamente, dal problema della prassi ci-
lla sonic tat el cio romano cad cot, § 75:6 180,
La vation del nit tempo pra leglaone el geripadenza
‘Das poopie Manifest dor hover Rachschule (3842), MEW,
‘compenctrsione sixematca di storie sitema in Montequieu,
). Ber gi echemi Kantian’ che agiscono in Hugo e Savigny, mas
nor, La necesita um dito cole generale per lo Germania (1814. in
TB snv, pp. 65-65.74 Cail pine
vilistica e da quello della formazione dei giuristi tedeschi, dati gli
cevidenti successi di modernizzarione e di razionalizzazione del di-
riteo realizzati dalla codificazione napoleonica — muove la necessit3
i sistematizzazione rivendicata dai critici della scuola storica. Si
tratta di un tentativo di temporaizzazione della sistematica giuridica.
Dello sforzo, cio#, di comporre forme ed istituti del diritto a quelli
che vengono isolati, € scientificamente compresi, come i bisogni
concreti del presente. Teoria e prasi flosofia e pratica del diritto,
‘vengono pensati come cooperanti in uno sforzo sintetico di razio-
nalizzazione ¢ di essenzializzarione delle norme e della prasi posi-
tiva, destinato a restituire in un insieme unitario, statico per i suoi
aspetti di certezza e di pubbliciti, eppure mobile in quanto plastico
ed aperto alle richieste provenienti dalla societi e dalla storia, il si-
stema giuridico,
Questo richiedeva, evidentemente, il superamento delle pro-
spettive della scuola storica. In Savigny, infatd, il compito di ra-
Zonalizzazione e di sistematizzazione di cui era stata incaricata la
sRechtswistenschafi> operava come sostitutivo di quell'iniziativa di
codificazione (peraltro impensabile in Germania), che avrebbe signi-
ficato un'aperta politicizzazione del diritto e un'apparente viola
Zione dei suoi criteri di neutraliti. Si tratava di ripristinare il diriteo
comune tedesco nei territori dove fosse entrato in vigore il codice
napoleonico («quella connessione tra diritto comune e diritti locali
che vigeva un tempo in tutta la Germania», e che Savigny reputa
ceccellente» come fonte di dititto™), e di ribadire, contro quest'ul-
‘imo, a normativiti di un diritto d'origine storica, organico in quan
to espressione dellinscindibile vincolo tra le generazioni struttu-
rato, per quanto riguarda la prassi civlistica, dalla razionalita sistema-
‘ica del diritto romano. Al davoro» della scienza giuridica sarebbe
spettato di discriminare, allinterno di esso, quanto ancora valeva
quanto invece dovesse essere giudicato come decaduto.
Se & ormai chiaro quanto di questo progetto dipendesse, via
Hugo, dal operare di schemni kantiani (il presupposto di una perfetta
razionaliti e completezza del sistema giuridico da organizaarsi a par-
proces teorici che presiedono alla codicasione:taztzo (1976): ca-
).
SavTeNY, La vcralone del note tmp... cy THES, p16
tire dalla formalizzazione dell’
timo dovesse essere reperito il
zione giur € & chiaro
ione della scentia juris acquisisse un'immediata valenza di Ersatz ri-
spetto all’iniziativa politica e al suo potenziale lavoro costituente™®,
forse ancora qualcosa merita di essere sottolineato. Savigny segna in-
dubbiamente una «Wende zur Systematike, che di fatto emancipa la
Jo subalterno tenuto, sin nei primi decenni
30, rispetto alla dogmatica. Cid che Stein criticher’ in Savigny,
est'aspetto, non sari certo il riferimento s
tosto il fatto che egli applichi ai singoliisticuti un
metodologiche aprioristiche e formali che ne;
scarti o dislocazioni evolutive nel passato, quanto i problemi di tra
ghettazione degli istituti nel faturo. Né, pit in generale, esse sume
i problema delle dinamictie storiche e dei rapporti reali che inter-
secano la storia giuridica. Lopzione metodologica di Savigny,
tre, muovendo dal presupposto della p
spetto a quello pubblico, inaugura una
tecnicizzazione del diritto, che, pur decisiva per i processi di razio-
nalizzazione del diritto positive per mezzo dei quali verri realizzata
a modernizzazione degli orizzonti normativi dello scambio Stato/
societA , mai si perita di porre a tema il problema dei rapporti giu
ridici reali che stanno alla base di quello stesso sforzo di formalizza-
dono forse a ricompors. Sal to
ico-politche ottocentesche in
tm dirito come «aturimenter dato nella sori, ©
con parsicolae chiaezaa in Savigny, concorda con
°
"81 Ci xanmex (1966); WILKE (1974); WACKER (1980), 1, pp 35 ¢76 Coil rine
Neli'ottobre del 1841, nei «Deutsche Jahrblicher fir Wissen~
schaft und Kunst diretti da Amold Ruge, appare un lungo saggio di
recensione, sigiato dal «Dr. L. Steins, al System des heutigen rmischen
‘Rechts di Savigny. Con sso, € con i saggi sul Corpus Juris Civils che
ii faranno seguito negli anni immediatamente successivi, Lorenz
‘von Stein sviluppa un confronto diretto con la scuola storica del di-
ritto.
‘A Savigny, Stein riconosceva innanzitutto il merito di aver cen
trato il problema principale della situazione giuridica presente:
quello della crescente divaricazione tra teoria e prassi del diriteo ™.
Savigny si era proposto di intervenire su di essa atraverso uno sforz0
i sistematizzazione, che consentise alla scienza del diritto di svi-
luppare coerentemente, ¢ con coscienza rigorosa del metodo che in
sso trovava impiego, il progetto di una riorganizzazione e di una ra-
ionalizzazione complessiva del materiale giuridico esistente. In tale
«progettor, proprio della prima scuola storica, le istanze formali si-
stematiche del classicismo tedesco ** venivano ad incontrarsi con le
cesigenze di cui si faceva carico la storia del diritto, allo scopo di com-
prendere in una totaliti, pazientemente ordinata dalle capaciti di
rielaborazione della «Rechtswissenschafb, la complessa fenomenclo-
gia della vite giuridica nelle sue specifiche dinamiche evolutive ™
Da questo punto di vista, idea, di derivazione leibniziana, del «Volk»
come srechtsbildende Monase o quella, protoromantica ed herde~
riana, che coniuga lindividuazione storica del diritto con Iinesauri-
bili della sua potenza generativa ™, integravano il presupposto che
faceva del giurista, nel suo sforzo di sistematizzazione, il rappresen-
tante esclusivo, ¢ I'sorgano», della coscienza giuridica popolare.
Nello seritto su La vocazione del nostro tempo per la legislazione e la
siurispradenza, Savigny ~ rispondendo polemicamente a Thibaut era
pervenuto, in questo senso, quasi lasciar coincidere di fatto «Volk»
ceto dei giurist. Se vi & diritto, vita giuridica di un popolo, cid av-
viene grazie alle prestazioni tecniche della giurisprucenza ed all'in-
[Nel labisint del moved sci Lave von Si it cma disci 77
tervento sistematizzante e «creativos della razionaliti giuridica'™. Lo
stesso Jakob Grimm, in un intervento di pochi anni posteriore, nel
quale si proponeva di dimostrare la strettaaffinita esistente tra diritto
e lingua, aveva avuto modo, del resto, di insistere sulle caratteristiche
«poietiches che accomunano il lavoro del giurista, a quello del
poeta. Per entrambi, si ratta di operare su di un materiale preesi-
stente e dotato di autonoma forza vitale. Poeta e «Richter, secondo
Grimm, condividono, nel tedesco, un nome, «Finder, ade
(guato a rendere conto tanto del modo attraverso il quale i giudici,
sulla base delluso ¢ della prassi,edas Urtheil finden», quanto dell’e-
tica da parte di leterati e wtrobadoress.
Poeti e giuristi «creano» ~ sono per Grimm allo stesso modo «poi
tai» come egli scrive — weil sie schaff
stesso modo, per Savigny, il lavoro di
iris, non sarebbe intervenuto ad interrompere il enesso organicor
in cui viene definito T'indissolubile legame tra «Volks e diritto: la
continuit’ ta il passato ed il presente — tra cid che dal primo viene
recepito per essere sempre di nuovo formalizzato ~ non pud essere
intaccato perché costantemente rinsaldato dalla prassi giurispruden-
ziale incarnata nel ceto dei giuristi"®.
B, questa, una posizione che Savigny assume con tanta forza, da
poter opporre all’appello di Thibaut, favorevole alla redazione di un
codice generale che consentisee di connettere steoria © prassi nel
modo pit immediatos"™, un pronunciamento in favore di una «co-
mune impostazione degli studi giuridici> grazie alla quale la