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Esercizi
Per la correzione devono essere riportati solo i risultati degli esercizi. Ogni esercizio
vale 2 punti.
dove la prima disequazione serve a garantire l’esistenza della radice quadrata al numer-
atore, la seconda a garantire l’esistenza del logaritmo, e l’ultima a garantire l’esistenza
della frazione. Le soluzioni della prima sono −3 ≤ x ≤ 2, quelle della seconda sono
x > −1, mentre la terze è equivalente a 1 + x 6= 1, e quindi x 6= 0. Il sistema ha quindi
(−1, 0) ∪ (0, 2] come soluzione.
Esercizio 3. Data la funzione f (x) = |x| (x + 2), determinare il massimo intervallo I
contenente x0 = 2 in cui f risulta invertibile.
1
2
2x
R. [0, +∞).
Spiegazione. Basta costruire il grafico di f (x), distinuguendo i due casi x ≥ 0 e x < 0.
È evidente che la funzione risulta invertibile se ristretta agli intervalli massimali
(−∞, −1], [−1, 0], [0, +∞).
Quello che contiene x0 = 2 è il terzo.
ax + b x<0
Esercizio 4. Data la funzione f (x) = x , determinare a, b ∈ R in
cos(2x) − e x ≥ 0
modo che f (x) sia continua e derivabile in R.
R. a = −1, b = 0.
Spiegazione. Visto che ax + b è un polinomio, essa è continua e derivabile in R e quindi lo
è anche in (−∞, 0). Anche la funzione cos(2x) − ex è continua e derivabile in R e quindi
lo è anche in (0, +∞). Resta quindi da studiare la continuità e la derivabilità in x = 0.
Calcolando i limiti destro e sinistro per x → 0, si ha
lim (ax + b) = b lim (cos(2x) − ex ) = 1 − 1 = 0.
x→0− x→0+
f (x) è continua in x = 0 se e solo se i due limiti precedenti sono uguali tra loro ed uguali
a f (0) = 0. Quindi, b = 0. Derivando f (x), otteniamo
′ a x<0
f (x) = x .
−2 sin(2x) − e x ≥ 0
Procedendo come per lo studio della continuità, si ha
lim a = a lim (−2 sin(2x) − ex ) = −1
x→0− x→0+
da cui a = −1.
2
1 + x2 − ex
Esercizio 5. Se esiste, calcolare lim .
x→0 [x sin(2x)]2
R. −1/8.
Spiegazione. Per x → 0, si ha che x2 → 0. Possiamo quindi usare lo sviluppo di McLaurin
della funzione esponenziale per semplificare il numeratore. Ricordando che et = 1 + t +
1 2 2
2
t + o(t2 ), e sostituendo t = x2 , si ha ex = 1 + x2 + 21 x4 + o(x4 ). Il numeratore diventa
2
allora 1 + x2 − ex = − 12 x4 + o(x4 ). Analogamente, per x → 0, anche 2x → 0 e quindi
3
x+1
Esercizio 7. Calcolare l’asintoto per x → +∞ della funzione f (x) = (x2 − x) ln
x
.
R. y = x − 32 .
Spiegazione. Osserviamo che, se x → +∞, allora x1 → 0. Poniamo allora t = x1 e
sostuiamo nella funzione f (x). I limiti per calcolare l’asintoto obliquo diventano limiti
per t → 0.
f (x) 1 1 ln(1 + t)
lim = lim t 2 − ln(1 + t) = lim − ln(1 + t) = 1,
x→+∞ x t→0 t t t→0 t
da cui m = 1. D’altra parte, si ha limx→+∞ (f (x) − x) =
1 1 1 1 1 1 2 2
= lim − ln(1 + t) − = lim −1 t − t + o(t ) − 1 =
t→0 t2 t t t→0 t t 2
1 3 3
= lim − t + o(t) = −
t→0 t 2 2
usando lo sviluppo di Mclaurin di ln(1+t). Quindi l’asintoto obliquo per f (x) per x → +∞
è y = x − 32 .
Esercizio 8. Risolvere l’equazione ⌊ln x⌋ = 0.
R. 1 ≤ x < e.
Spiegazione. ⌊y⌋ = min{n ∈ Z | n ≤ y} = 0. Quindi ⌊y⌋ = 0 se e solo se 0 ≤ y < 1.
Sostituendo y = ln x, si ha 0 ≤ ln x < 1 da cui e0 ≤ x < e1 ossia 1 ≤ x < e.
Esercizio 9. Scrivere la formula di Taylor, al secondo ordine e con resto di Peano, della
funzione f (x) = xe−2x centrata in x0 = 1.
R. f (x) = e−2 − e−2 (x − 1) + o((x − 1)2 ).
Svolgimento. Il polinomio di Taylor al secondo ordine centrato in x0 = 1 per una funzione
f (x) derivabile almeno 2 volte in x0 = 1 è T2 (x) = f (1) + f ′ (1) + 21 f ′′ (1)(x − 1)2 . Con
facili calcoli, si ha
f ′ (x) = e−2x − 2xe−2x f ′′ (x) = −4e−2x + 4xe−2x .
Quindi, f (1) = e−2 , f ′(1) = −e−2 , f ′′ (1) = 0. In conclusione,
f (x) = e−2 − e−2 (x − 1) + o((x − 1)2 ).
4
r
x−1
Esercizio 11. (8 punti) Data la funzione f (x) = x 3 , calcolare dominio, segno,
x+1
limiti agli estremi del dominio, asintoti, derivata prima, intervalli di monotonia, massimi
e minimi locali. Infine, disegnare il suo grafico.
√
Svolgimento. Ricordiamo che 3 t è definita per ogni t ∈ R ed è positiva se t > 0. Quindi,
il dominio di f (x) è dato dalla sola condizione x + 1 6= 0 ossia D = (−∞, −1) ∪ (−1, +∞).
Il segno di f (x) è lo stesso della funzione x(x − 1)/(x + 1) e quindi f (x) è positiva in
(−1, 0) ∪ (1, +∞), nulla in x = 0 √ ed in x = 1, negativa in (−∞, −1) ∪ (0, 1). Visto che
x−1
limx→±∞ x+1 = 1 e che la funzione 3 t è continua su R, allora limx→±∞ f (x) = ±∞ usando
l’algebra dei limiti. Inoltre, limx→−1− f (x) = −∞ e limx→−1+ f (x) = +∞. Gli ultimi due
limiti permettono di dire che la retta x = −1 è asintoto verticale per f (x). Cerchiamo
ora l’eventuale asintoto obliquo. È evidente che limx→±∞ f (x)/x = 1. Per calcolare
limx→±∞ (f (x) − x) effettuiamo il cambio di variabile x = 1/t. Inoltre, (x − 1)/(x + 1) =
1
(1 − t)/(1 + t) = (1 − t) 1+t = (1 − t)(1 − t + o(t)) = 1 − 2t + o(t). Quindi, si ha
1 p
3
lim (f (x) − x) = lim 1 − 2t + o(t) − 1 =
x→±∞ t→0 t
1 1 1 2 2
= lim 1 + (−2t + o(t)) + o(t) − 1 = lim − t + o(t) = − .
t→0 t 3 t→0 t 3 3
Quindi, l’ asintoto obliquo per f (x) ha equazione y = x − 32 sia per x → +∞, sia per
x → −∞.
s 2 s 2
′
√ x−1 1 3 x + 1 (x + 1) − (x − 1) 2
x + 2x − 1 3 x + 1
f (x) = 3 +x = .
x+1 3 x−1 (x + 1)2 3(x + 1)2 x−1
Osserviamo che f ′ (x) è definito in (−∞, −1) ∪ (−1, 1) ∪ (1, +∞) e quindi bisogna studiare
la derivabilità in x = 1. Studiamo il segno di f ′ (x). Visto che l’argomento della radice
terza è non negativo, come anche il denominatore
√ della√frazione, la derivata è positiva
2
quando x + x − 1 > 0, ossia√ in (−∞, −1 √− 2) ∪ (−1 + 2, 1) ∪ (1, +∞). Quindi,√f (x) è
crescente in (−∞, −1 − 2), in (−1 + 2) ed in (1, +∞), decrescente in (−1 − 2, −1)
5
√ √
−1 + 2). Il punto x = −1 − 2 è allora un punto di massimo locale, mentre
ed in (−1,√
x = −1 + 2 è un punto di minimo locale. Il rapporto incrementale di f (x) in x = 1 è
∆f x
= p
∆x 3
(x + 1)(x − 1)2
e quindi limx→1 ∆f /∆x = +∞. In conclusione, x = 1 è un punto di flesso a tangente
verticale, e quindi gli unici punti di estremo locale sono quelli precedentemente calcolati.
√ p3
√
Infine, f (−1 ± 2) = − 17 ∓ 12 2.
Esercizio 12. (4 punti) Determinare per induzione quali numeri naturali formano l’insie-
me
1
E = {n ∈ N | 2 + n + 1 < 2n }.
n
Svolgimento. Per n = 1, la disuguaglianza diventa 3 < 2 ed è ovviamente falsa. Per
n = 2, essa diventa 14 + 3 < 4 ed è vera. Quindi, la base d’induzione è n = 2.
Supponiamo che n ∈ E ossia n12 n + 1 < 2n e verifichiamo se n + 1 ∈ E, ossia se
1
(n+1)2
+ n + 2 < 2n+1 .
Essendo 0 < n2 < (n + 1)2 , si ha n12 > (n+1)
1
2 , ed inoltre 1 < 2
n
per ogni n ∈ N. Quindi,
1 1
2
+ n + 2 < 2 + n + 2 < 2n + 1 < 2n+1
(n + 1) n
dove la prima disuguaglianza è la prima delle due scritta al rigo precedente, la seconda è
l’ipotesi d’induzione, mentre la terza è la seconda del rigo precedente. Abbiamo quindi
concluso la verifica.
Teoria
Esercizi
Per la correzione devono essere riportati solo i risultati degli esercizi. Ogni esercizio
vale 2 punti.
x
Esercizio 6. Data la funzione invertibile f (x) = −x+ arccos 2
, e detta g la sua inversa,
calcolare f (1/2) e g ′(f (1/2)).
x+1
Esercizio 7. Calcolare l’asintoto per x → +∞ della funzione f (x) = (x2 + x) ln
x
.
Esercizio 9. Scrivere la formula di Taylor, al secondo ordine e con resto di Peano, della
funzione f (x) = 2xe−x centrata in x0 = 1.
Esercizio 12. (4 punti) Determinare per induzione quali numeri naturali formano l’insie-
me
1
E = {n ∈ N | 2 + n + 2 < 2n }.
n
(1) Base d’induzione:
(2) ipotesi e tesi induttiva:
(3) Argomento da scrivere in ogni dettaglio per la correzione:
Teoria
Esercizio 1. Enunciare e dimostrare il Teorema degli zeri.
Esercizio 2. (1) Dare la definizione di funzione derivabile e di derivata in un punto
x0 .
(2) Dimostrare che, se f è derivabile in x0 , allora f è continua in x0 .
Esercizi
Per la correzione devono essere riportati solo i risultati degli esercizi. Ogni esercizio
vale 2 punti.
q
Esercizio 1. Calcolare inf(X) e sup(X) con X = {(−1)n 1 − 1 + n1 | n ∈ N}.
√
6 + x − x2
Esercizio 2. Determinare il dominio della funzione f (x) = .
ln(x − 1)
Esercizio 3. Data la funzione f (x) = |x| (x + 2), determinare il massimo intervallo I
contenente x0 = −2 in cui f risulta invertibile.
ax + b x<0
Esercizio 4. Data la funzione f (x) = , determinare a, b ∈ R in
sin(2x) − ex x ≥ 0
modo che f (x) sia continua e derivabile in R.
1 − cos(2x2 )
Esercizio 5. Se esiste, calcolare lim .
x→0 [x ln(1 + 2x)]2
(1) Dominio:
(2) Segno:
(3) Limiti agli estremi del dominio:
(4) Asintoti:
(5) Derivata prima:
(6) Intervalli di monotonia:
(7) Massimi e minimi locali:
(8) Grafico (nell’ ipotesi che la funzione abbia due flessi):
Esercizi
Per la correzione devono essere riportati solo i risultati degli esercizi. Ogni esercizio
vale 2 punti.
q
Esercizio 1. Calcolare inf(X) e sup(X) con X = {(−1)n 1 + 1 − n1 | n ∈ N}.
√
4 − 3x − x2
Esercizio 2. Determinare il dominio della funzione f (x) = .
ln(x + 1)
Esercizio 3. Data la funzione f (x) = |x| (x − 2), determinare il massimo intervallo I
contenente x0 = −2 in cui f risulta invertibile.
9
ax + b x<0
Esercizio 4. Data la funzione f (x) = , determinare a, b ∈ R in
cos(x) − e2x x ≥ 0
modo che f (x) sia continua e derivabile in R.
1 − cos(x2 )
Esercizio 5. Se esiste, calcolare lim .
x→0 [x(1 + x)1/3 − x]2
Versione 1
Esercizi
Esercizio 1. Calcolare l’integrale
Z (ln 3)2 √
sinh x dx.
0
√
Svolgimento. Il dominio della funzione f (x) = sinh ( x) è [0, +∞) ed f (x) è continua in
tale dominio. Quindi, l’integrale dato è un integrale definito. √
Una primitiva di f (x) si calcola effettuando la sostituzione x = t ossia x = t2 , dx =
2t dt, e si ottiene Z Z
f (x) dx = 2t sinh(t) dt.
Visto che la sostituzione scelta è monotona crescente nell’intervallo x ∈ [0, ln2 3] corrispon-
dente a t ∈ [0, ln 3], abbiamo
Z ln2 3 Z ln 3
f (x) = 2t sinh(t) dt = 2 ln 3 cosh(ln 3) − 2 sinh(ln 3).
0 0
D’altra parte, usando la definizione delle funzioni sinh(t) e cosh(t) si ottiene sinh(ln 3) =
4/3, cosh(ln 3) = 5/3 e quindi
Z ln2 3
10 8
f (x) dx = ln 3 − .
0 3 3
Esercizi
Esercizio 1. Calcolare l’integrale
Z (ln 4)2 √
cosh x dx.
0
Teoria
Esercizio 1. Enunciare e dimostrare il Teorema della Media Integrale per l’ integrale
inferiore.
Teoria
Esercizio 1. Enunciare e dimostrare il Teorema della Media Integrale per l’ integrale
superiore.
Esercizio 2. Studiare il carattere della serie geometrica generale
+∞
X
hn
n=0
con h ∈ R.
Analisi 1 e Geometria - 4 Marzo 2016
Versione 1
Esercizi
Esercizio 1. Calcolare l’ integrale
Z 2
ln(9 − x2 ) dx.
1
Dire poi se l’ integrale calcolato rappresenta l’area della regione di piano compresa tra le
rette x = 1, x = 2, l’asse x ed il grafico della funzione f (x) = ln(9 − x2 ).
Svolgimento. Dominio: x−1 6= 0 ossia Dom(f ) = (−∞, 1)∪(1, +∞). Segno: x4 /(x−1) >
0. Essendo x4 ≥ 0 per ogni x ∈ R, f (x) > 0 se x > 1, f (x) = 0 se x = 0, e f (x) < 0 se
x < 1, x 6= 0. Limiti:
lim f (x) = ±∞ lim f (x) = ±∞.
x→±∞ x→1±
mentre
r r !
x 3 1
lim (f (x) − x) = lim x 3
−1 = lim x 1+ −1 =
x→±∞ x→±∞ x−1 x→±∞ x−1
1 1
= lim x =
x→±∞ 3(x − 1) 3
avendo usato il limite fondamentale limt→0 ((1 + t)a − 1)/t = a con a = 1/3, t = 1/(x − 1).
Quindi, y = x + 1/3 è asintoto obliquo.
La derivata prima di f (x) è
s 2 s 2
3 4
′ 1 3 x − 1 4x (x − 1) − x 3 x−1 3x2 − 4x
f (x) = = .
3 x4 (x − 1)2 x 3(x − 1)2
Il dominio di f ′ (x) è Dom(f ) \ {0} e quindi non sappiamo se f è derivabile in x = 0.
Usiamo la definizione per studiare la derivabilità in x = 0. Visto che f (0) = 0, il rapporto
incrementale di f in x = 0 è uguale a
r
∆f x ∆f
= 3 quindi lim = 0.
∆x x−1 x→0 ∆x
Svolgimento. La serie è a termini positivi. Possiamo quindi usare il criterio del rapporto,
o della radice. Nel primo caso, si ha
an+1 x2n+2 n 4n x2 n x2
lim = lim = lim = .
n→+∞ an n→+∞ (n + 1) 4n+1 x2n 4 n→+∞ n + 1 4
Nel secondo caso, si ha
√ x2 1 x2
lim n an = lim √ = .
n→+∞ 4 n→+∞ n n 4
Se x2 /4 < 1, ossia x ∈ (−2, 2), la serie converge. Se x ∈ (−∞, −2) ∪ (2, +∞), la serie
diverge positivamente. Se x = ±2, la serie diventa
+∞
X 1
n=1
n
e quindi diverge, essendo la serie armonica.
Infine, posto x = 1, la serie diventa
+∞ 2 3
X 1 1 1 1 1 1
= + + + ...
n=1
n 4n 4 2 4 3 4
Essa ricorda lo sviluppo di
1 1
ln(1 − t) = −t − t2 − t3 − . . .
2 3
per t = 1/4. Quindi,
+∞
X 1 1 3 4
n
= − ln 1 − = − ln = ln .
n=1
n4 4 4 3
Teoria
Esercizio 1. Sia f (x) una funzione continua in [a, b] e derivabile in (a, b). Dimostrare
che f (x) è monotona crescente in [a, b] se, e solo se, f ′ (x) ≥ 0 per ogni x ∈ (a, b).
Esercizio 2. Enunciare e dimostrare il Teorema dell’ unicità del limite per le funzioni.
Esercizi
Esercizio 1. Calcolare l’ integrale
Z 4
ln(x2 − 4) dx.
3
Dire poi se l’ integrale calcolato rappresenta l’area della regione di piano compresa tra le
rette x = 3, x = 4, l’asse x ed il grafico della funzione f (x) = ln(x2 − 4).
Teoria
Esercizio 1. Sia f (x) una funzione continua in [a, b] e derivabile in (a, b). Dimostrare
che f (x) è monotona decrescente in [a, b] se, e solo se, f ′ (x) ≤ 0 per ogni x ∈ (a, b).
Esercizio 2. Enunciare il Teorema del confronto per le funzioni, e dimostrare una sola
delle sue affermazioni.
Esercizi
Esercizio 1. Calcolare l’integrale
Z 1
x+1
arctan dx.
−1 x−1
1 1 1 1 1
Z Z Z Z
dx = dx = − √ √ dt = − dt =
1 − t2
p
sin(x) 1 − cos2 (x) 2
1−t 1−t 2
Z
1 1 1 1 1 1 cos(x) − 1
= − dt = ln |t − 1| − ln |t + 1| + c = ln + c.
2 t−1 t+1 2 2 2 cos(x) + 1
+∞
X nn
Esercizio 2. Si discuta il carattere della serie n n!
al variare del parametro x > 0.
n=1
x
Soluzione. Osserviamo che la serie è a termini positivi, essendo x > 0. Studiamola usando
il criterio del rapporto.
n
(n + 1)n+1 xn n!
an+1 1 1
= n+1 = 1+ .
an x (n + 1)! nn x n
Passando al limite per n → +∞, si ha
an+1 e
lim = .
n→+∞ an x
Quindi, se e/x < 1 ossia x > e, la serie converge, se 0 < x < e, la serie diverge. Per x = e,
si ha la serie di termine generale an = enn n! . Ricordando l’approssimazione di Stirling per
n
√ nn 1
il fattoriale di interi grandi, ossia n! ∼ 2πn n per n → +∞, abbiamo che an ∼ √2πn ,
e
e quindi la serie diverge per confronto con la serie armonica generalizzata.
Esercizio 5. Calcolare il
ex − sin x − cos x
lim .
x→0 ex2 − ex3
Soluzione. usando gli sviluppi di Mclaurin, otteniamo
1 1
ex − sin(x) − cos(x) = 1 + x + x2 − x − 1 + x2 + o(x2 ) = x2 + o(x2 )
2 2
e
2 3
ex − ex = 1 + x2 − 1 + o(x2 ) = x2 + o(x2 ).
Quindi,
ex − sin x − cos x x2 + o(x2 )
lim = lim = 1.
x→0 ex2 − ex3 x→0 x2 + o(x2 )
1−x
Esercizio 6. Studiare la funzione f (x) = xe x .
Soluzione. Il dominio è D = (−∞, 0) ∪ (0, +∞), e f (x) > 0 se x ∈ (0, +∞), mentre
f (x) < 0 se x ∈ (−∞, 0). Calcoliamo il comportamento di f agli estremi del dominio.
f (x) 1
lim f (x) = ±∞ lim
= .
x→±∞ x→±∞ x e
Inoltre,
x 1 e1/x − 1 1
lim f (x) − = lim =
x→±∞ e e x→±∞ 1/x e
usando il limite notevole limt→0 (et − 1)/t = 1 e la sostituzione t = 1/x. Quindi, f (x) ha
y = 1e (x + 1) come asintoto obliquo sia per x → +∞, sia per x → −∞. Infine,
lim f (x) = 0 lim f (x) = +∞
x→0− x→0+
Teoria
Esercizio 1. Enunciare e dimostrare il criterio del rapporto per le serie numeriche.
Esercizi
1
Z
Esercizio 1. Calcolare dx.
cos x
π/2
1
Z
Stabilire inoltre se l’integrale improprio dx è convergente.
0 cos x
+∞ n
X x n!
Esercizio 2. Si discuta il carattere della serie n
al variare del parametro x > 0.
n=1
n
Esercizio 5. Calcolare il
ex − sin x − cos x
lim .
x→0 ex2 − ex4
x−1
Esercizio 6. Studiare la funzione f (x) = xe x .
Versione 1
Esercizi
Esercizio 1. Studiare la funzione
ex − 2
f (x) = .
e2x − 1
È richiesto il calcolo della derivata seconda di f ma non il suo studio.
Soluzione. Dominio: D = R \ {0} perché il denominatore non si annulli. Segno: usando
la regola dei segni, abbiamo che f (x) > 0 in (−∞, 0) ∪ (ln(2), +∞), mentre f (x) < 0
in (0, ln(2)). Infine, f (x) = 0 per x = ln(2). Limiti: limx→−∞ f (x) = 2, limx→0− f (x) =
+∞, limx→0+ f (x) = −∞, limx→+∞ f (x) = 0. Asintoti: y = 2 è asintoto orizzontale
sinistro, x = 0 è asintoto verticale, y = 0 è asintoto orizzontale destro. Derivate:
−e3x + 4e2x − ex e5x − 8e4x + 6e3x − 8e2x + ex
f ′ (x) = f ′′ (x) = .
(e2x − 1)2 (e2x − 1)3
√ √
Monotonia: f (x) è monotona
√ crescente in (ln(2
√ − 3), 0) ed in (0, ln(2 + 3)), monotona
√
decrescente in (−∞, ln(2−
√ 3)) ed in (ln(2+ 3), +∞). I punti critici sono√x = ln(2± 3).
Quindi, x = ln(2 − 3) è punto di minimo locale, mentre x = ln(2 + 3) è punto di
massimo locale. Il grafico di f (x) è il seguente.
Esercizio 2. Calcolare l’area della regione finita di piano compresa tra le rette x =
−1, x = 1, ed i grafici delle funzioni y = arcsin(x), y = 2x.
Soluzione. Si ha che 2x > arcsin(x) per x ∈ (0, 1] e quindi l’area richiesta è
Z 0 Z 1 Z 1
A= (arcsin(x) − 2x) dx + (2x − arcsin(x)) dx = 2 (2x − arcsin(x)) dx
−1 0 0
dove la seconda uguaglianza segue dalla simmetria delle due funzioni rispetto all’origine.
Calcoliamo le primitive di 2x e di arcsin(x):
Z
2x dx = x2 + c
mentre
Z Z
x √
arcsin(x) dx = x arcsin(x) − √ dx = x arcsin(x) + 1 − x2 + d
1 − x2
con c, d costanti arbitrarie. Il secondo integrale è stato calcolato per parti. Quindi,
√ 1
A = 2 x2 − x arcsin(x) − 1 − x2 = 4 − π.
0
Esercizio 2. Calcolare l’area della regione finita di piano compresa tra le rette x =
−1, x = 1, ed i grafici delle funzioni y = arcsin(x), y = 12 x.
Esercizio 4. Una palla cade dall’ altezza di 1 metro lungo la verticale e, ad ogni rimbalzo,
risale a 34 della quota precedentemente raggiunta. Immaginando che la palla compia infiniti
rimbalzi, calcolare la distanza coperta dalla palla.
Esercizio 5. Calcolare estremi inferiore e superiore dell’ insieme numerico
1
X = {xy | x, y ∈ R tali che ≤ x < 2, 1/2 < y ≤ 1}
2
e stabilire se essi sono minimo e massimo di X.
Analisi 1 e Geometria - 12 Settembre 2016
Versione 1
Tutte le risposte devono essere motivate ed i calcoli riportati.
Teoria
Esercizio 1. Enunciare e dimostrare il Teorema di Lagrange.
Esercizio 2. Enunciare e dimostrare il Teorema per il calcolo delle radici n–esime dei
numeri complessi.