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1.

Il primo passo consiste nello stimare le ore di studio di cui hai bisogno per portare a termine i tuoi
progetti (ehm, intendevo esami). Per farlo puoi utilizzare i CFU (crediti formativi universitari), che pur non
essendo un’unità di misura perfetta, sono un buon riferimento per aver un’idea di quanto tempo serva per
preparare un esame. Secondo le indicazioni ministeriali, ogni CFU corrisponde a venticinque ore di lavoro
(incluse lezioni in aula, laboratori e studio personale) Personalmente, escludendo le ore di lezione in aula,
ho sempre stimato 8-12 ore di studio a casa per ogni CFU. Per un esame di dieci crediti pianificavo dunque
80 - 120 ore di studio (secondo la complessità dell’esame stesso). Probabilmente all’inizio, avrai bisogno
anche di quindici ore di studio per ogni CFU, ma ti assicuro che praticando costantemente le strategie
proposte in questa guida, te la potrai cavare con meno di dieci ore per ogni credito. Ipotizziamo dunque di
preparare il nostro esame con 100 ore di studio.

2. La seconda domanda che devi porti è: di quanti giorni ho bisogno per completare le 100 ore di studio?
Per rispondere a questo quesito devi tenere in considerazione che la nostra mente ha una capacità di
attenzione e concentrazione limitata. Le strategie che ti ho proposto nel capitolo precedente sono in grado
di migliorare il tuo focus, ma il mio consiglio è quello di non pianificare mai più di 8 ore di studio al giorno.
Questo significa che per preparare il nostro esamone avremo bisogno di circa 13 giorni full time (100 ore / 8
ore di studio giornaliero).

3. Il terzo step è la pianificazione a ritroso vera e propria. Quando sarà il primo appello del tuo esame? Il 14
gennaio?! Bene, l’ultimo giorno utile per iniziare a studiare è il 1 gennaio (13 giorni prima della data di
appello). Questo tipo di pianificazione è molto utile anche quando devi preparare 2-3, magari anche 4
esami per una sessione. Somma i giorni di studio necessari per i singoli esami, prendi l’ultimo appello di
esame ed inizia a pianificare a ritroso, così da sapere quando iniziare a studiare.

4. Il quarto passo del backward planning è quello che ti aiuta a capire quali sono i “target” giornalieri che
devi rispettare per arrivare preparato alla data dell’esame. Abbiamo detto che per preparare il nostro
fantomatico esame da 10 crediti abbiamo bisogno di 13 giornate di studio intenso, ma cosa significa in
pratica… studio intenso?! Nulla, se non tieni in considerazione il materiale di studio. In questa fase
dovrai raccogliere tutto il materiale necessario per preparare il tuo esame: appunti, dispense, libri di
testo, tutto. Quante pagine devi preparare?! sono 550 pagine? Ottimo, ora abbiamo tutti i dati per definire
il nostro piano di studio definitivo. Ipotizziamo di dedicare 11 giorni allo studio vero e proprio (lettura,
preparazione piramide dello studio, mappe concettuali, ripetizione, etc.) e 2 giorni alla fase di ripasso (ad
esempio con la tecnica “minority report”). Questo significa che dovremmo studiare almeno 50 pagine al
giorno. Se l’esame prevede poi uno scritto, dovrai tenere in considerazione il tempo per la pratica degli
esercizi. Qualsiasi sia il tuo esame definisci un piano di studi smile a questo: Preparo il mio esame di 10
crediti in 13 giorni, studiando 50 pagine ognuno dei primi 11 giorni e ripassando gli ultimi 2 giorni.

Ecco i benefici di un piano di studio:

Ti libera dall’ansia da studio. Sai esattamente di quanto tempo hai bisogno, quanto devi studiare ogni
giorno e, soprattutto, che… ce la puoi fare.
Sposta i tuoi obiettivi dal futuro al presente. Naturalmente il tuo obiettivo rimane apprendere al meglio gli
argomenti dell’esame e superare lo stesso, ma avendo dei “target” giornalieri di studio potrai raggiungere
delle mete quotidiane che ti aiuteranno ad affrontare il percorso di studio con maggiore serenità.
Ti aiuta a pianificare più esami. Nell’esempio appena visto abbiamo visto la pianificazione di 1 solo esame.
Lo stesso metodo si applica con successo alla preparazione di molteplici esami, organizzando al meglio una
delle risorse più scarse per lo studente universitario: il tempo

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