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Unità didattica 2
Il Testo Unico della Sicurezza

A cura di: Ing. Francesco Crinelli


Ing. Chiara Sutera

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Introduzione

Il D.Lgs. n. 81/2008

La struttura del Testo Unico

La filosofia del Testo Unico

Il Titolo I

In questa seconda unità didattica saranno trattati tre argomenti.


Grazie ai primi tre (il Decreto Legislativo n. 81/2008, la sua struttura e la sua filosofia) inizieremo a
prendere confidenza con il Testo Unico nei suoi caratteri generali.
Nella terza parte introdurremo invece il Titolo I, contenente i principi comuni del decreto, validi per
qualsiasi tipologia di attività lavorativa.
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Il Decreto Legislativo n. 81/08, detto “Testo Unico della Sicurezza” è il decreto che ha raccolto in sé
tutta la normativa preesistente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
In esso confluiscono tre grandi categorie di provvedimenti:

la normativa degli anni ‘50, consistente in una serie di decreti avente carattere prescrittivo;
i decreti specifici riguardanti determinate materie, quali, a titolo di esempio, l’esposizione dei
lavoratori a piombo, rumore e amianto, la segnaletica nei luoghi di lavoro e la sicurezza nei cantieri
temporanei e mobili;

il Decreto Legislativo n. 626/94, riguardante in generale la sicurezza nei luoghi di lavoro, con le sue
numerose modifiche ed integrazioni intervenute negli anni.
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Il Decreto Legislativo n. 81/2008 è stato varato il 09 aprile del 2008, dopo un iter abbastanza
tormentato, dovuto alla complessità della materia ed alla notevole convergenza di interessi nei
confronti di un provvedimento tanto importante per tutto il mondo del lavoro.

Il Testo Unico così formulato è stato pubblicato il 30 aprile 2008 sulla Gazzetta ufficiale della
Repubblica Italiana, per poi entrare definitivamente in vigore due settimane dopo, il 15 maggio
2008
Apparve subito evidente come il decreto fosse sicuramente un provvedimento migliorabile, tanto è
vero che in pochi anni è stato modificato diverse volte.

Le modifiche ed integrazioni più sostanziose sono state apportate dal Decreto Legislativo n. 106 del
03 agosto 2009.
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Abrogazioni

Normativa anni ‘50 Normativa anni ’90

“ogni altra disposizione legislativa e


regolamentare nella materia disciplinata dal
decreto medesimo incompatibile con lo
stesso”

L’introduzione del Testo Unico ha comportato l’abrogazione di un buon numero di norme, in nome
della sintesi in un unico provvedimento della maggior parte della materia.
In particolare sono stati abrogati i vecchi decreti risalenti agli anni ‘50, che avevano costituito l’asse
portante di mezzo secolo di normativa, e i principali provvedimenti degli anni ‘90, tra cui i
fondamentali Decreti Legislativi n. 626/1994 e n. 494/1996, che trattavano la tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori rispettivamente nei luoghi di lavoro e nei cantieri temporanei e
mobili.
Oltre ai decreti e alle leggi esplicitamente menzionate nel Testo Unico, si intendono abrogati tutti
quei provvedimenti che sono risultati incompatibili con lo stesso e con le sue modifiche ed
integrazioni.
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Testo Unico

Il Decreto Legislativo n. 230/1995, che parla di


radioprotezione;

Il Decreto Legislativo n. 151/2001 che tratta la


tutela delle gestanti e delle lavoratrici madri;

Il Decreto Legislativo n. 66/2003, che parla di


lavoro notturno e a turni;

I Decreti Legislativi n. 325/1999 e n. 262/2000, che


tutelano i lavoratori minori.

Altri decreti

Il Decreto Legislativo n. 81/2008 non ha comunque abrogato tutta la normativa preesistente in


materia.
Oltre al testo Unico esiste inoltre una serie di decreti riguardanti degli argomenti ben precisi, che
per la loro specificità, continuano ad essere trattati a parte.
Esempi significativi di decreti specifici sono infatti
• il Decreto Legislativo n. 230/1995, che parla di radioprotezione;
• il Decreto Legislativo n. 151/2001 che tratta la tutela delle gestanti e delle lavoratrici madri;
• il Decreto Legislativo n. 66/2003, che parla di lavoro notturno e a turni;
• i Decreti Legislativi n. 325/1999 e n. 262/2000, che tutelano i lavoratori minori.
• Insieme a questi, altri decreti costituiscono l’intero quadro normativo vigente.
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Il D.Lgs. n. 81/2008

Campo di applicazione

Tutte le attività
Tutti i tipi di rischi
Tutti i lavoratori
Soggetti equiparati a
lavoratori

Il campo di applicazione del Testo Unico è quanto di più vasto si possa immaginare.
Esso si applica infatti a tutti i tipi di attività lavorative, siano esse pubbliche o private, ed in
presenza di qualunque tipologia ed entità di rischio: la minore pericolosità di una attività
lavorativa rispetto ad un’altra non costituisce una discriminante, così come non lo è l’assenza di
lavorazioni particolarmente rischiose.
Sono assoggettati inoltre alle disposizioni del Testo Unico tutti i lavoratori, per quanto di loro
competenza, insieme a tutti i soggetti che, ai sensi di quanto indicato nel decreto, vengono
esplicitamente equiparati a lavoratori (ad esempio volontari, studenti, ecc.).

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La struttura del Testo Unico

13 titoli
(306 articoli)

51 allegati

Il Decreto Legislativo n. 81/2008 è un provvedimento abbastanza complesso anche dal punto di


vista della sua struttura, che come abbiamo visto, deriva dal fatto che nel Testo Unico sono
confluiti diversi decreti preesistenti, con le opportune modifiche necessarie ad omogeneizzarne i
contenuti.
Dopo pochi anni dalla sua pubblicazione il decreto è già stato modificato ed integrato più volte.
Il Testo Unico, infatti, nella sua versione originaria, era composto da 13 titoli, per un totale di 306
articoli. Oggi, a seguito dell’abrogazione di cinque articoli ed all’introduzione di quattro nuovi, il
decreto risulta composto da 305 articoli. Fanno parte integrante del Testo Unico 51 allegati,
numero finora rimasto invariato.
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La struttura del Testo Unico

Titolo I Principi comuni

Titoli II-V Argomenti di carattere


generale

Titoli VI-XI Rischi specifici

Titoli XII-XIII Disposizioni di carattere


penale e norme transitorie e finali

L’intero decreto può essere diviso in quattro parti, secondo le tematiche trattate nei vari titoli che
lo compongono.
Step 1) Il Titolo I contiene l’introduzione e i principi comuni a tutto il campo di applicazione.
Step 2) I titoli dal II al V trattano argomenti di carattere generale, quali i luoghi di lavoro, le
attrezzature, i dispositivi di protezione individuale, i cantieri temporanei e mobili e la segnaletica.
Step 3) I titoli dal VI al XI parlano dei cosiddetti “rischi normati”, cioè di quei rischi che necessitano
di un approfondimento particolare a livello normativo a causa della loro gravità o particolarità
(movimentazione manuale dei carichi, videoterminali, agenti fisici, chimici e biologici, atmosfere
esplosive).
Step 4) Gli ultimi due titoli contengono disposizioni di carattere penale e le norme transitorie e
finali.

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La filosofia del Testo Unico

Prevenzione

Istituzionale Aziendale

Nel Testo Unico troviamo il riferimento continuo all’implementazione delle misure di prevenzione
per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. La nuova visione del modo di fare prevenzione
prevede che all’approccio tradizionale, che chiameremo “istituzionale”, si deve affiancare una
nuova consapevolezza da parte di tutti i soggetti coinvolti, che porta ad una prevenzione definita
“aziendale”.
La prevenzione istituzionale si basa essenzialmente sul rispetto delle prescrizioni normative e sul
deterrente costituito dal sistema sanzionatorio, mentre la prevenzione aziendale contempla la
possibilità di utilizzare la “regolazione leggera”, ovvero degli strumenti di ausilio volontari.
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Regolazione Leggera

Gli strumenti di regolazione leggera possono essere di tipo diverso.


• Le cosiddette norme tecniche sono specifiche aventi contenuto puramente tecnico approvate da
organizzazioni internazionali, la cui osservanza non è obbligatoria.
• Le buone prassi sono soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa europea e
nazionale e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente per promuovere la
sicurezza.
• Gli atti di interpello sono quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa inoltrati al
Ministero del Lavoro esclusivamente per posta elettronica da parte di organismi associativi; le
risposte costituiscono criteri interpretativi per le attività di vigilanza e sanzionamento.

• I sistemi di qualificazione delle imprese sono delle metodologie di accreditamento che si basano
su criteri (quanto più oggettivi possibile) relativi ad esperienza specifica, competenza e
conoscenza.
• Le linee guida sono degli atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa
predisposti appositamente da Ministeri, Regioni e Province Autonome, INAIL e approvati dalla
Conferenza fra Stato e Regioni.
• I modelli di organizzazione e gestione sono dei sistemi che permettono di gestire la sicurezza
all’interno delle aziende in maniera integrata nel pieno rispetto della normativa e consentendo
una maggiore consapevolezza dei lavoratori e più in generale di tutta l’organizzazione aziendale.
• Entriamo brevemente nello specifico di quest’ultimo strumento.
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Modello di Gestione
Linee Guida UNI-INAIL

BS OHSAS 18001 Consente di:

û autoverificare l’efficacia e
l’efficienza dei processi
Strumento gestionale introdotti
funzionale alle necessità e
û perseguire l’obiettivo del
alla struttura aziendale miglioramento continuo

û sgravarsi da una parte di


responsabilità nel caso di
contestazione di violazioni.

Il Testo Unico, prevedendo la possibilità di implementare un modello di gestione della sicurezza,


consente alle aziende di superare il tradizionale approccio, permettendo alle stesse di dotarsi di
uno strumento gestionale funzionale alle necessità e alla struttura aziendale.
Al tempo stesso il modello, perfetta applicazione del processo PDCA che abbiamo visto nella prima
unità didattica, consente all’azienda di autoverificare l’efficacia e l’efficienza dei processi introdotti,
di perseguire l’obiettivo del miglioramento continuo e di sgravarsi da una parte di responsabilità
nel caso di contestazione di violazioni.
Si considerano conformi alla normativa italiana il modello UNI-INAIL (elaborato da questi enti con
la collaborazione delle parti sociali) e il British Standard OHSAS 18001

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Il Titolo I

Il Titolo I del Decreto Legislativo n. 81/2008 contiene tutte le indicazioni ed i principi comuni in
materia di sicurezza e salute e funge da introduzione a tutti gli altri titoli. Esso contiene
l’enunciazione dei principi fondanti del decreto, tutte le definizioni e le attribuzioni di competenze
relative a figure ed enti, la definizione del campo di applicazione e tutto quanto riguarda la
gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, senza scendere nello specifico dell’esposizione a
particolari rischi.
Tutto quanto è contenuto negli altri titoli del decreto fa riferimento a quanto espresso nel Titolo I
o, qualora faccia capo a dei riferimenti diversi, questo viene accuratamente specificato.
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Il Titolo I
û CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

û CAPO II - SISTEMA ISTITUZIONALE

û CAPO III - GESTIONE DELLA PREVENZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO


Sezione I - misure di tutela e obblighi
Sezione II - valutazione dei rischi
Sezione III - servizio di prevenzione e protezione
Sezione IV - formazione, informazione addestramento
Sezione V - sorveglianza sanitaria
Sezione VI - gestione delle emergenze
Sezione VII - consultazione e partecipazione rappr.
lavoratori
Sezione VIII -documentazione tecnico amministrativa e
statistiche i infortuni e malattie professionali

û CAPO IV - DISPOSIZIONI PENALI


Sezione I - sanzioni
Sezione II - disposizioni in tema di processo penale .

Il Titolo I del Testo Unico è composto in quattro capi.


Nel primo sono contenute tutte le disposizioni di carattere generale, a partire dalle finalità del
decreto, fino a giungere alle modalità di computo dei lavoratori per la definizione degli
adempimenti da svolgere.
Nel secondo viene introdotta una serie di enti, costituenti il sistema istituzionale, con le relative
competenze.
Nel terzo capo si parla dell’organizzazione aziendale riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro, con
le figure sensibili e le loro attribuzioni, nonché la descrizione degli adempimenti generali, a partire
da quelli derivanti dal processo di valutazione dei rischi.
Nel quarto e ultimo capo sono riportate le disposizioni penali riguardanti le eventuali violazioni
riscontrate.
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Riepilogo

IL D.LGS. N. 81/2008
L’evoluzione della normativa
Il campo di applicazione
LA STRUTTURA DEL TESTO UNICO
Titoli ed allegati
LA FILOSOFIA DEL TESTO UNICO
Il nuovo approccio alla gestione della
sicurezza in azienda
IL TITOLO I
I principi comuni di carattere generale

In questa terza unità didattica abbiamo parlato del Testo Unico della sicurezza, in quanto
provvedimento derivante da una lunga operazione di sintesi di tutta la normativa in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro, per poi soffermarci sul suo vastissimo campo di applicazione.
Ci siamo soffermati sulla struttura del decreto, composto da un gran numero di titoli ed allegati ed
abbiamo visto come questo provvedimento abbia introdotto un nuovo approccio al modo di
pensare la gestione della sicurezza nelle aziende.
Infine abbiamo introdotto il Titolo I, che contiene tutti i principi comuni che sono alla base
dell’intera struttura del Testo Unico.

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