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industriale
Maurizio Orlando
Di ti
Dipartimento
t di Ingegneria
I i Civile
Ci il e Ambientale
A bi t l
Università degli Studi di Firenze
Schemi generali
carico trasmesso
dagli arcarecci
V V
V V (reazione capriata)
A i
Azione di stabilizzazione
t bili i ddeii correntiti compressii ddelle
ll capriate
i t dda parte
t ddeii
controventi di falda
un corpo di
fabbrica
Vento trasversale
Azione
A i di trascinamento
t i t
del vento in copertura
A i
Azione di stabilizzazione
t bili i delle
d ll colonne
l dda parte
t ddeii controventi
t ti verticali
ti li
C
Caso di studio
t di - Due
D corpii di ffabbrica
bb i affiancati
ffi ti
Capriate tipo Mohniè
Dati di progetto
Carichi permanenti
lamiera grecata, strato coibente e impermeabilizzazione p1 = 0,25 kN/m2
p.p. arcarecci copertura (presunto) q1 = 0,13 kN/m
p.p. capriate (presunto) pc = 0,10 kN/m2
p.p. baraccatura laterale 0,15 kN/m2
p.p. arcarecci baraccatura lat. (presunto) 0,09 kN/m
p p colonna (presunto)
p.p. P = 5 kN
Carichi variabili
neve (zona I Mediterranea,
Mediterranea as ≤ 200 m) qsk = 11,50
50 kN/m2
µi = 0,8
p2 = 1,20 kN/m2
manutenzione
t i qm = 0,50
0 50 kN/m
kN/ 2
(non considerato nelle combinazioni perché i relativi coefficienti
ψ sono tutti nulli ed il carico è inferiore a quello della neve)
ce (zmin) = 1,48
qb = 252 / 1,6
1 6 = 391 N/m2
qb × ce(zmin) = 391 × 1,48 = 579 N/m2 ≅ 600 N/m2
cp = 0,8
0 8 (parete sopravento)
cp = -0,4 (parete sottovento)
cp = -0,4 (copertura)
carichi
i hi orizzontali
i t li
assenti
carichi orizzontali
0,6 ⋅ 1,5 q1 = 0,9 ⋅ 0,48 = 0,43 kN/m2 (parete sopravento)
0 6 ⋅ 1,5
0,6 0 9 ⋅ 0,24
1 5 q2 = 0,9 0 24 = 0,22
0 22 kN/m2 (parete sottovento)
carichi orizzontali
1,5 1 5 ⋅ 0,48
1 5 q1 = 1,5 0 48 = 0,72
0 72 kN/m
kN/ 2 ((parete
t sopravento)
t )
1,5 q2 = 1,5 ⋅ 0,24 = 0,36 kN/m2 (parete sottovento)
carichi orizzontali
1 5 ⋅ 0,48
1 5 q1 = 1,5
1,5 0 48 = 0,72
0 72 kN/m2 (parete sopravento)
1,5 q2 = 1,5 ⋅ 0,24 = 0,36 kN/m2 (parete sottovento)
N.B.: rapporto tra carico allo SLU e quello nella combinazione caratteristica: 4,42 / 3,04 = 1,45
q1 = 0,13 kN/m (peso proprio, di poco superiore a quello presunto di 0,10 kN/m)
Wmax = 77,3 cm3 Wmax,pl = 88,34 cm3
Wmin = 12,3
12 3 cm3 Wmin,pl = 19,25
19 25 cm3 Jmax = 541 cm4
Verifica di resistenza
La verifica può essere eseguita indifferentemente con riferimento alle proprietà elastiche o a
quelle plastiche della sezione;
questa possibilità è data dall’appartenenza del profilo IPE 140 alla classe 1, lo stesso dicasi
per tutti i profili appartenenti alla classe 2, mentre per quelli appartenenti alla classe 3 la
verifica
ifi puòò essere eseguitait solol con riferimento
if i t alle
ll proprietà
i tà elastiche;
l ti h
infine per i profili in classe 4 la verifica va eseguita con riferimento alle proprietà
elastiche adottando le proprietà efficaci della sezione.
Oss.ne
Nella flessione di profili a I o ad H, l'esito della verifica di resistenza a flessione è
pressappoco lo stesso sia con riferimento alle proprietà elastiche sia considerando le
proprietà plastiche della sezione.
Diverso è il discorso per le sezioni circolari cave, scatolari o rettangolari dove la riserva di
resistenza è significativa.
Si trascura ll’interazione
interazione taglio-flessione
taglio flessione se il taglio sollecitante non supera il 50% del taglio
resistente; per gli arcarecci di copertura si ha:
dove per profilati ad I e ad H caricati nel piano dell’anima l’area a taglio assume la seguente
espressione:
Av = A – 2 b tf + (tw + 2 r) tf = A – 2 b tf + (tw + 2 r) tf =
= 1640 – 2 ⋅ 73 ⋅ 6,9 + (4,7 + 2 ⋅ 7) ⋅ 6,9 = 761,63 mm2 (46,4 % A)
La stabilizzazione dell’ala compressa degli arcarecci può ritenersi garantita dal manto di
copertura che allo scopo deve essere efficacemente fissato agli arcarecci.
copertura, arcarecci
Per completezza si procede comunque alla verifica di stabilità allo svergolamento (4.2.49-
NTC2008)
NTC2008):
M Ed
≤1
M b ,Rd
Rd
f yk 1 M Ed f yk σ f yk
M b , Rd = χ LT ⋅ W y ⋅ ≤ ≤
γ M1 χ LT W y γ M1 χ LT γ M 1
Oss.ne esiste una perfetta analogia formale con il metodo delle tensioni ammissibili, dove si
utilizzava il coefficiente amplificativo ω1
h⋅L
f ykk
per il coefficiente ω1 si aveva la seguente espressione: ω1 = ⋅
0,585 E b ⋅ t f
⎧ 1,0
1 1 ⎪
il calcolo di χLT è più articolato: χ LT = ⋅ ≤⎨ 1 ⋅ 1
f φ + φ 2 − β ⋅ λ2 ⎪⎩ λ LT
2
f
LT LT LT
[
φ LT = 0,5 ⋅ 1 + α LT (λ LT − λ LT ,0 ) + β λ 2
LT ] λ LT =
W y ⋅ f yk
M cr
dove GJT è la rigidezza torsionale del profilo ed EJω la rigidezza torsionale secondaria
2
MB ⎛M ⎞
ψ = 1,75 − 1,05 ⋅ + 0,3 ⋅ ⎜⎜ B ⎟ MB < MA
MA ⎝MA ⎠
Oss.ne
quest’ultima
t’ lti espressione
i ( bb
(sebbene non sia
i precisato
i t nella
ll Circolare)
Ci l ) vale
l per un’asta
’ t
soggetta ad un diagramma lineare del momento flettente, dove MB e MA sono i
momenti agenti agli estremi della trave
per condizioni di carico diverse occorre fare riferimento ai valori riportati in letteratura
π ⎛ π ⎞ 210000 ⋅ 1,98 ⋅ 10
2 3
= 2,25 ⋅ ⋅ 210000 ⋅ 44,92 ⋅ 10 ⋅ 80800 ⋅ 2,45 ⋅ 10 ⋅ 1 + ⎜
4 4
⋅ =
⎝ 5000 ⎠ 80800 ⋅ 2,45 ⋅ 10
4
5000
= 19.318.822 Nmm = 19,319 kNm
calcolo di φLT
[
φ LT = 0,5 ⋅ 1 + α LT (λ LT − λ LT ,0 ) + β λ LT
2
=]
[ ]
= 0,5 ⋅ 1 + 0,34 ⋅ (0,97 − 0,4 ) + 0,75 ⋅ 0,97 2 = 0,95
Oss.ne
il coefficiente αLT = 0,34
0 34 è il coeff.
coeff della curva b (tab.4.2.VII)
(tab 4 2 VII)
[ (
f = 1 − 0,5 ⋅ (1 − k c ) ⋅ 1 − 2,0 ⋅ λ LT − 0,8 ) ]= 1 − 0,5 ⋅ (1 − 0,91) ⋅ [1 − 2,0 ⋅ (0,97
2
9 − 0,8) ] = 0,9576
2
9 6
ddove kc = 0,91
0 91 sii ricava
i d ll tabella
dalla t b ll
4.2.VIII
Oss.ne
nell’EC3,, le formule pper la verifica a
svergolamento sono due, di cui la
prima è valida per tutte le sezioni,
mentre la seconda è valida per i profili
a doppio T;
le NTC2008 hanno ripreso la seconda
formula ossia quella valida solo per le
formula,
sezioni a doppio T, ma di questo fatto
non c’è traccia nelle NTC !!!
calcolo di χLT :
1 1 1 1
χ LT = ⋅ = ⋅ =
f φ + φ − β ⋅λ
2 2 0,9576 0,95 + 0,95 − 0,75 ⋅ 0,97
2 2
LT LT LT
⎧ 1,0
⎪ 1 1
= 0,75 ≤ ⎨ ⋅ =
1
⋅
1 = 1,11
⎪⎩ λ LT
2
f 0,97 2 0,9576
f yk 235
M b , Rd = χ LT ⋅ W y ⋅ = 0,75 ⋅ 88,34 ⋅ 10 3 ⋅ = 14.828.500 Nmm
N = 14,83 kNm
kN
γ M1 1,05
risulta
i lt MbRd > MEd = 13,81
13 81 kNm
kN pertanto
t t lla verifica
ifi è soddisfatta
ddi f tt
le NTC 2008 (così come il DM96) prevedono tre diversi casi per il carico neve sulle coperture
per coperture simmetriche, come quella del capannone industriale in oggetto, il caso I
comporta una distribuzione uniforme di carico neve su tutta la copertura, mentre il caso II ed
il caso III si riducono ad un solo caso,
caso essendo ll’uno
uno speculare dell
dell’altro
altro
Distribuzione dei carichi allo SLU con carico neve caso I (uniforme)
Sforzi nelle aste della capriata nella combinazione SLU1
Corrente inferiore Sforzo normale (kN) Montanti Sforzo normale (kN)
1‐3 0 1‐2 ,
‐116,97
3‐5 129,77 3‐4 ‐97,32
5‐7 225,49 5‐6 ‐75,63
7‐9 279,18 7‐8 ‐44,56
9‐11 308,51 9‐10 ‐25,51
11‐12 6,52
Corrente superiore Sforzo normale (kN) Diagonali Sforzo normale (kN)
2‐4 ‐129 87
‐129,87 2‐3 162 21
162,21
4‐6 ‐225,67 4‐5 122,00
6‐8 ‐279,40 6‐7 69,77
8‐10 ‐308,75 8‐9 38,87
10‐12 ‐305,16 10‐11 ‐4,85
(combo 2:
+10,17 a sinistra della
mezzeria,
‐17,91 a destra della mezzeria)
Verifica di stabilità
Si pprevedono calastrelli ad imbottitura ad una distanza reciproca
p c = 670 mm;; i nodi 2,, 6 e 10
sono impediti di spostarsi nel piano di falda per la presenza dei controventi di falda
questa distanza risulta superiore a 15 imin = 15 × 27,4 = 411 mm, valore massimo
dell'interasse
dell interasse delle imbottiture indicato nella tabella C4.2.III
C4 2 III per poter trascurare la
deformabilità a taglio del collegamento;
pertanto la verifica di stabilità deve essere condotta tenendo conto della deformazione a
taglio dei collegamenti
a qquesto pproposito
p la circolare rimanda a normative di comprovata
p validità,, in pparticolare in
questo esempio si fa riferimento alla CNR 10011:
se l’interasse dei collegamenti non supera 40 imin per acciaio S235 e 50 imin per acciaio
S375 e acciaio S355,
S355 si tiene conto della deformabilità a taglio attraverso la snellezza
equivalente:
λeq = λ2 + λ12
dove:
l = snellezza dell’asta
l1 = L0 / imin con L0 = interasse dei collegamenti e imin raggio di inerzia del singolo profilo
Snellezza valutata nel piano della capriata Snellezza valutata nel piano di falda
β ⋅ l0 1 ⋅ 2000 λ eq = λ 2 + λ12 = 104
λ= = = 73
ik 27,4
β ⋅ l0 1 ⋅ 2 ⋅ 2000
λ= = = 97
iw 41,3
N Ed χ ⋅ A ⋅ f yk
≤1 N b , Rd =
N b , Rd γ M1
1
χ= ≤ 1,0
φ + φ −λ2 2
[
φ = 0,5 ⋅ 1 + α ⋅ (λ − 0,2) + λ 2 ]
curva a0 a b c d
α 0,13 0,21 0 34
0,34 0 49
0,49 0 76
0,76
Oss.ne - Confronto
O C f t DM96 / NTC 2008
nelle CNR 10011 erano presenti 4 tabelle (una per ciascuna curva di stabilità: a, b, c, d) per
ciascuno dei tre diversi tipi di acciaio (Fe360, Fe430, Fe510);
ora nelle NTC2008 il coefficiente di stabilità χ viene fatto dipendere solo dalla snellezza
relativa e pertanto il suo valore non dipende dal tipo di acciaio;
si ricorda che le tabelle della CNR10011 riportavano
p i valori di omega
g in funzione della
snellezza assoluta dell’asta, ma anche quelle tabelle possono essere espresse in funzione
della snellezza relativa
esempio: una snellezza 100 per un’asta di acciaio Fe360 corrisponde ad una snellezza
relativa di 1,064; per un’asta di acciaio Fe430 si ha la stessa snellezza relativa se la
snellezza assoluta è pari a 93, mentre per un’asta di acciaio Fe510 la snellezza assoluta
corrispondente è 81
Fe360 λ/λt (λt=94) curva b Fe430 λ/λt (λt=87) curva b Fe510 λ/λ t (λt=76) curva b
80 0,851 1,45 80 0,920 1,55 80 1,053 1,77
81 0,862 1,47 81 0,931 1,57 81 1,066 1,80
90 0,957 1,62 90 1,034 1,75 90 1,184 2,05
93 0 989
0,989 1 67
1,67 93 1 069
1,069 1 82
1,82 93 1 224
1,224 2 14
2,14
100 1,064 1,81 100 1,149 1,99 100 1,316 2,38
110 1,170 2,04 110 1,264 2,28 110 1,447 2,76
120 1 277
1,277 2 31
2,31 120 1 379
1,379 2 60
2,60 120 1 579
1,579 3 19
3,19
130 1,383 2,61 130 1,494 2,95 122 1,605 3,32
139 1,479 2,91 139 1,598 3,30 139 1,829 4,12
150 1,596 3,30
, 150 1,724 3,79
, 140 1,842 4,17
,
λ 104
λ= = = 1,11
λt 94
[ ] [
φ = 0,5 ⋅ 1 + α ⋅ (λ − 0,2 ) + λ 2 = 0,5 ⋅ 1 + 0,34 ⋅ (1,11 − 0,2 ) + 1,112 = 1,27 ]
dove α = 0,34 è il coefficiente di imperfezione relativo alla curva di stabilità b alla quale
occorre riferirsi
if i i per 2 L accoppiate
i t schiena
hi a schiena
hi
1 1
χ= = = 0,53
φ + φ −λ 2 2
1,27 + 1,27 − 1,11
2 2
ffi i t ω
Cfr. con coefficiente
Cf
secondo le CNR 10011, per le aste con sezione formata da 2 L accoppiate la curva da
considerare è la curva c
per λ = 100, dal prospetto 7-IIc (valido per Fe360) si ricava ω1 = 2.01
quindi assegnando a ω il significato di 1/χ si avrebbe: χ = 1 / 2,01 =0,497 (di poco inferiore
a 0,53))
Oss.ne
il calcolo
l l del ffi i t χ sembra
d l coefficiente b piùiù complicato
li t del
d l calcolo
l l del ffi i t ω; in
d l coefficiente i realtà
ltà la
l
maggiore complicazione è solo apparente, in quanto le NTC 2008 non forniscono una
tabella con i valori di χ, mentre le CNR 10011 riportavano sia l’espressione analitica per il
calcolo di ω sia i valori tabellati; in particolare l’espressione analitica per 1/ω nelle
CNR10011 è la seguente:
1 1 + α λ 2 − 0,04 + λ 2 1 2
⎛⎜1 + α λ 2 − 0,04 + λ 2 ⎞⎟ − 4λ 2
= −
ω 2λ 2
2λ 2 ⎝ ⎠
V ifi d
Verifica della
ll sezione
i llorda
d
A ⋅ f yk 1626 ⋅ 235
N Ed ≤ N Rd N Rd =
γ M0
=
1,05
= 363914 N = 363,9 kN
N Ed 308510
σ= = = 190 N / mm 2 ≤ 223 N / mm 2
A 1626
Si calcola
l l lol sforzo
f massimo
i sopportabile
t bil dall’asta:
d ll’ t
NEd,max = A fyk / γM0 = 1626 ⋅ 235 / 1,05 = 363914 N
N Ed ,max N Ed , max
τ parall = ≤ 0,85 ⋅ f yk L≥
L⋅a 0,85 ⋅ f yk ⋅ a
Oss.ne
L NTC 2008 non danno
Le d i di i i sullo
indicazioni ll spessore da
d adottare
d tt per i cordoni,
d i a differenza
diff
della CNR 10011 che al p.to 9.2.2 suggeriva di adottare uno spessore compreso tra 0,5
volte ed una volta lo spessore minore t2 dei due pezzi da collegare: t2/2 ≤ b ≤ t2.
N Ed , max 363914
L≥ = = 644 mm
0,85 ⋅ f yk ⋅ a 0,85 ⋅ 235 ⋅ 2,83
Oss.ne
Oss ne
Le NTC 2008 non prescrivono una lunghezza minima dei cordoni, a differenza della CNR
10011 che al p.to 9.2.3 suggeriva di adottare una lunghezza minima pari a 15 volte lo
spessore.
spessore
Il risultato ottenuto (L’’ = 89 mm) soddisfa la lunghezza minima di 60 mm (15 x 4) suggerita
dalla CNR.
S i
Sezione di gola
l nella
ll posizione
i i effettiva
ff tti (4.2.75,
(4 2 75 4.2.76,
4 2 76 4.2.77)
4 2 77)
nel ppresente caso si ha: σort = 0,, τort = 0,, τpar ≠ 0 pper cui la ((4.2.75))
σ 2
ort (
+3τ 2
ort +τ 2
par ) ≤
f tk
β ⋅γ M 2
(4.2.75)
σ 2
ort (
+3τ 2
ort +τ 2
par )= 3 τ par ≤
f tk
β ⋅γ M 2
FEd FEd' a ⋅ f tk
risulta infine FEd ≤
'
essendo τ par = = (4.2.77)
a⋅L a 3 ⋅ β ⋅γ M 2
'
FEd = FN2 + ( 2
Fort + 2
Fpar )≤ a ⋅ f tk
3 ⋅ β ⋅γ M 2
e dividendo ambo i membri per a/ 3 si ha:
3σ 2
ort + 3 (τ 2
ort +τ 2
par
p ) ≤ β ⋅fγtk
((4.2.77 in termini tensionali))
M2
quasi identica alla (4.2.75), ma con σ2ort moltiplicata per 3 e quindi più restrittiva
C f t FRd(4.2.75) vs FRd(4.2.78)
Confronto
a ⋅ f tk
1,04 ( S 235)
F ' Rd ( 4.2.75 ) 3 ⋅ β ⋅γ M2 1 f tk 1
= = = 1,21 (!!! ) ( S 275)
F ' Rd ( 4.2.78 ) a ⋅ β 1 ⋅ f yk 3 γ M 2 f yk β ⋅ β1
1,05 ( S 355)
C i hi permanentiti baraccatura
Carichi b t laterale
l t l
Reazione all’appoggio B
RB = 1,32 kN RB ,ult = 1,3 ⋅1,32 = 1,72 kN
si adotta un profilo C 80
Verifica di resistenza
I valori
a o 1,9
,9 e 1,19
, 9 sono
so o i coe
coefficienti
c e t ddi forma
o a pe
per inflessione
ess o e intorno
to o rispettivamente
spett a e te aall’asse
asse
debole e all’asse forte della sezione, stimati per i profili da UPN 100 a UPN 180.
Oss.ne
Cosa comporta un valore del fattore di forma superiore al rapporto tra i carichi allo
SLU e quelli in esercizio ?
Per un profilo UPN 80 inflesso intorno all’asse debole, utilizzare le proprietà plastiche
significa fare attingere anche in esercizio alle fibre di estremità della sezione la tensione di
snervamento dell
dell’acciaio
acciaio.
Verifica di deformabilità
4 2
⎛i⎞ ⎛i⎞
q'⎜ M 'B ⎜
f mezzeria =
5 ⎝2⎠ − ⎝ 2 ⎠ = 2,8 mm ≤ 1 ⋅ i = 12,5 mm
384 E J y 16 EJ y 200 2
(è stato adottato un limite pari a 1/200 della luce, questa situazione non è riportata nella
tabella 4.2.X delle NTC) nel piano normale a quello della parete:
5 q"i 4 M "C i 2 1
f mezzeria = − = 17,5 mm ≤ ⋅ i = 25 mm
384 E J x 16 EJ x 200
Il seguente prospetto elenca i valori del carico lineare prodotto dal vento su ciascuna delle
colonne sopravento e sottovento.
NAB = – R – R
R’ – R
R” = – 54 – 9 – 6,50
6 50 = - 69,50
69 50 kN (combinazione SLU4)
l’incremento di sforzo normale nel corrente superiore della capriata è pari a 2,53 kN, ad esso
corrisponde un incremento di tensione:
1 N 2530
σ= = = 1,72 N / mm 2
χ A 0,53 ⋅ 2780
Dal sagomario preso a riferimento il profilo HE260A risulta di classe 2 sia per flessione
semplice sia per compressione semplice.
snellezza dell’anima
c = hi – 2r = 225 – 2·24 = 177 mm
t = tw = 7,5 mm
c/t = 23,6
snellezza dell’ala
c = (b – tw) / 2 - r = ((260
60 – 7,5)
,5) / 2 - 24 = 102,25
0 , 5 mm
t = tf = 12,5 mm
c/t = 102,25 / 12,5 = 8,18
classe del p
profilo HE260A p
per compressione
p semplice
p
valori limite per anima tutta compressa (Tab. 4.2.I)
1 2 3
classe
l ( /t ≤33ε)
(c/t ≤33 ) ( /t ≤38ε)
(c/t ≤38 ) ( /t ≤42ε)
(c/t ≤42 )
S235 33,00 38,00 42,00
S275 30,51 35,13 38,83
S355 26 85
26,85 30 92
30,92 34 17
34,17 c/t = 23,6
23 6
anima di classe 1 per tutti e tre i tipi di acciaio
per S235 il profilo è di classe 1 per compressione semplice, pertanto lo sarà anche per
flessione semplice e per pressoflessione (classe 2 indicata nel sagomario non corretta !!!)
risulta:
n << a/2
pertanto
MN,y,Rd = Mpl,y,Rd = 205,9 kNm
la verifica è soddisfatta
Mmax = 82,31 kNm << MN,y,Rd
Verifica di stabilità
Controventatura di falda
Reazioni in grado di impedire l’instabilità di correnti
N max n (309 ⋅ 1,08 / 2,34) ⋅ 9
∆Q = = = 12,83 kN
100 100
Controventatura di parete
Azione trasmessa dalla controventatura di falda (solo vento dai montanti e trascinamento)
R = 34,65 kN
N col n
reazione
i i grado
in d di impedire
i di l’instabilità
l’i t bilità dei
d i pilastri:
il t i ∆R = = 6 , 26 kN
100
con
Ncoll = sforzo normale per il pilastro = 69,50
69 50 kN (SLU4)
n = numero dei pilastri collegati = 9
calcolo elastico lineare delle tensioni per la verifica della piastra e delle costole
spessore piastra:
6M 0
s= = 30 mm
f ykk / 1,05
Verifica di deformabilità