William

Butler Yeats
Verso Bisanzio
Poesie
a cura di Dario Calimani
con testo a fronte

Marsilio
Traduzione dallinglese
di Dario Calimani

Dipartimento di Filosofia
e Beni Culturali

2015 by Marsilio Editori s.p.a. in Venezia

Prima edizione: marzo 2015
ISBN 978-88-317-1929-2
www.marsilioeditori.it
 INDICE

13 Introduzione
di Dario Calimani
37 Lautore e lopera
43 Nota alla traduzione
45 verso bisanzio. poesie
46 incroci (1889)
46 Ephemera
48 La pazzia di re Goll
52 Il bimbo rapito
56 Nei giardini dei salici
56 la rosa (1895)
56 Alla Rosa sulla croce del tempo
58 Fergus e il druido
60 La Rosa del mondo
62 Lisola sul lago di Innisfree
62 La piet damore
64 Lo spasimo damore
64 Luomo che sogn il paese delle fate
68 Dedica per un libro di racconti di romanzieri irlandesi
70 Il lamento del vecchio pensionato
70 I due alberi
74 il vento fra le canne (1899)
74 Il canto di Aengus lerrante

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 76 Il berretto a sonagli 144 Meditazioni in tempo di guerra civile
78 Il travaglio della passione 144 Il nido dello storno vicino alla mia finestra
146 Vedo gli spettri dellodio e del cuore gonfio
78 nei sette boschi (1904) e del vuoto che viene
78 La maledizione di Adamo 148 Millenovecentodiciannove
82 Oh, non amare troppo a lungo 158 Leda e il cigno
82 lelmetto verde e altre poesie (1910) 158 Fra le scolare
82 Non unaltra Troia 164 la scala a chiocciola e altre poesie (1933)
84 Riconciliazione 164 In memoria di Eva Gore-Booth e Con Markiewicz
84 Il fascino di ci che difficile 166 Dialogo del s con lanima
86 La saggezza arriva col tempo 170 Il diciannovesimo secolo e oltre
86 La maschera 170 Coole e Ballylee, 1931
86 responsabilit (1914) 174 Bisanzio
86 Versi introduttivi 176 Parole per musica forse
176 Jane la pazza parla con il Vescovo
88 Settembre 1913
90 A unombra 178 Dopo tanto silenzio
92 I tre eremiti 178 nuove poesie (1938)
94 Perch scenda la notte 178 Le spirali
94 I Magi 180 Lapislazzuli
96 Un mantello 184 Un acro derba
96 Versi conclusivi 186 Cose elevate e belle
98 i cigni selvatici a coole (1919) 186 Il gran giorno
98 I cigni selvatici a Coole 186 Lo sprone
100 In memoria del maggiore Robert Gregory 188 Rivisitando la Galleria Municipale
106 La clavicola di una lepre 192 ultime poesie (1939)
108 I sapienti 192 Cuchulain confortato
108 Il popolo 194 Linsetto dalle lunghe zampe
110 Giuramento solenne 196 Parlare alto
110 Presenze 196 Luomo e leco
112 Ego Dominus Tuus 200 La diserzione degli animali del circo
118 La duplice visione di Michael Robartes 202 La politica
122 michael robartes e la ballerina (1921)
122 Pasqua 1916 207 Note ai testi
126 Verso il levar del sole
128 Il Secondo Avvento 245 Bibliografia

130 la torre (1928)

130 Verso Bisanzio
132 La torre

8 9
 Ad Anna,
che ho accompagnato devoto in ogni scelta.
E a Simon e Susanna,
che mi hanno ricambiato.

Gratitudini

A Pietro De Logu,
perch quando leggo Yeats penso a lui che me lha fatto conoscere.
Ma lo penso anche quando non leggo;

ad Angelo Righetti,
perch il pi bel dono che la ricerca mi ha fatto negli anni stata
la possibilit di scambiare con lui passione di vita e di studio;

agli antichi allievi, Paolo Steffan, Silvia De Min, Fabio Fantuzzi,

Giada Iannelli, Nicol Groja, vittime privilegiate di letture yeatsiane
fra i monti; a Sylvie Cocco, che continua a seguire; a Maddalena
Lotter, per spunti poetici e musicali;

a Helen Vendler,
esimia studiosa, che mi ha onorato della sua lettura sicura;

e a Giovanna Mochi,
che con scrupolosa dedizione ha fatto la sua parte per un risultato
migliore.
 INTRODUZIONE

Mad Ireland hurt you into poetry 1

W.H. Auden, In Memory of W.B. Yeats (1939)

Leggere Yeats prescindendo dalla sua biografia e dalla

sua epoca impossibile. La sua opera instaura, infatti, un
dialogo incessante con larte, con la storia dIrlanda e con
le figure della vicenda personale del poeta, storia e figure
che non sono puro sfondo o cornice della poesia, ma ne
sono ispirazione e stimolo. Eppure, bench strettamente
legata alle circostanze della vita privata e pubblica e talo-
ra da quelle determinata, la passione artistica crea un mon-
do che trascende magicamente la realt e vive di straordi-
naria vita propria. Alla fine, i dettagli del reale, che della
poesia sono occasione e pretesto, risultano ininfluenti e
lontani, e il particolare assume la dimensione universale
che attiene ai capolavori dellarte e alla permanenza del
loro messaggio. Si coglie, da questa osservazione prelimi-
nare, il senso di una tensione che sostanzia la poesia di
Yeats, fra lansia terrena e laspirazione a un ideale di arte
assoluta. certamente un percorso irto di contraddizioni,
che la poesia svela in modo anche lancinante, ma che fini-
sce per costituire una delle caratteristiche pi umane
dellespressione artistica yeatsiana, quella crisi interiore in
cui lanimo o la coscienza si dibattono senza sosta di fron-
te agli avvenimenti della vita e della storia. E lio diviso

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vive le contraddizioni che lo lacerano e ne prende atto,
mentre cerca di placare nellarte langoscia, teso a una loro
impossibile conciliazione.
Discendente degli inglesi protestanti che colonizzarono
lIrlanda, Yeats non legato alla temperie politico-cultu-
rale vittoriana; invece attratto dallantica tradizione irlan-
dese, convinto che dal recupero della sua cultura il paese
possa riconoscersi nazione. Ma dellIrlanda non ama il
puritanesimo vetero-cattolico, il provincialismo, il mercan-
tilismo borghese. Si ritrova, cos, irlandese a Londra e
inglese a Dublino, poeta di lingua inglese in contrasto con
la poesia inglese ufficiale del suo tempo, e in dissonanza
sia con lambiente protestante che con quello della mag-
gioranza cattolica. Lo scontro fra coscienza individuale e
coscienza collettiva si risolve in un conflitto fra emozione
e ragione: la crisi del sistema diventa crisi personale. Yeats
concepisce allora una cosmogonia razionalizzante fondata
sulla violenza, ma quando vede il sangue sulluscio di casa
grida alla barbarie. Modernista altero, odia il moderno
perch antitradizionale, antiaristocratico, antipoetico. Un
io diviso, incapace di scegliere fra corpo e anima, fra men-
te e cuore, fra vita e arte, fra tempo ed eternit.
Impegnato a formare la coscienza popolare, disprezza
la massa e legualitarismo. Del resto, teorizza, da un lato,
un teatro accessibile al popolo che non disdegna farsa e
allegoria, e, dallaltro, un teatro raffinato ed esclusivo per
persone di intelletto e sensibilit 2. La paura della massa
gli far scrivere: pura anarchia si scatena per il mondo,
/ la fiumana torbida di sangue si scatena (Il Secondo
Avvento). Le immagini apocalittiche, nel riflettere la ten-
sione della scena politica irlandese, replicano anche le
contraddizioni dellanima e fanno affiorare turbamenti del-
la coscienza che spesso la sintassi interpreta con un pro-
cedere contorto e protratto.
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Ladesione al progetto di unIrlanda indipendente sof-
ferta. vero che, almeno in parte, Yeats poeta della
decolonizzazione 3, ma muove nel tempo da un nazionali-
smo estetico a un nazionalismo politico non praticato, per
tendere infine, atterrito dalla violenza delle masse, a un
ideale estetico puro. Spirito conservatore, mentre cerca di
educare il popolo, ne teme la trasformazione in plebaglia.
Antidemocratico, ammiratore del fascismo italiano e delle
Blueshirts 4 irlandesi, scrive nel 1939, poco prima di mori-
re, un saggio delirante (Sulla caldaia 5) e un dramma selvag-
gio, Purgatorio, portatore di un messaggio eugenetico e
apocalittico 6. Un genio letterario reazionario, come Lawren-
ce, Eliot, Pound, Lewis, da apprezzare per la sua poesia,
assai meno per la sua umanit. Pi che condannare o giu-
stificare le sue idee, ha senso riconoscerle, senza cercare di
relativizzarne loscurantismo imputandolo a ingenuit, ad
anticomunismo, alla situazione in Irlanda o al clima in
Europa, perch da un intellettuale ci si potrebbe attendere
di pi. Il riconoscimento della sua grandezza di poeta indu-
ce nel lettore un qualche disagio. Nella poesia Un acro
derba, scrive: La mia tentazione la quiete, e Denis
Donoghue, a commento della sua crescente piega reazio-
naria, chiosa: a volte vorremmo che lo avesse fatto 7.
Sospesa fra estremi e contraddizioni, la poesia sacrifica
la propria coerenza pur di essere onesta con se stessa.
Nellatto creativo il poeta perfeziona di continuo tecnica
e stile, ma anche se stesso, e ricerca quellunit, Unit
dellessere (Unity of Being), che nostalgia tipica del
modernismo 8. Una poiesi che lartista risolver, al culmi-
ne del suo impegno, in concezione altera di s trasfigura-
to in opera darte, come per una trasformazione alchemi-
ca. Si comprende, allora, perch si sia occupato per tutta
la vita di scienze occulte e indagini mistiche, attratto da
tutto ci che prometteva di aprire una finestra sul mondo
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dello spirito e di offrire una giustificazione allirrazionale
della storia.
Yeats non conosce il pudore. Largomento della sua
poesia sono le sue idee, le sue passioni, le sue frustrazioni.
I poeti scrivono sempre della loro vita personale [...] non
parlano mai in modo diretto [...], c sempre una fanta-
smagoria 9, confessa presentando la propria opera. E la
vita riempie il testo e ne straripa, e si giustappone alla
storia e al mito, anticipando, con tecnica pi tradizionale,
il metodo mitico modernista di Eliot e di Joyce. La per-
sonalizzazione yeatsiana dei temi, invece, contraddice
manifestamente lantiromantica teoria eliotiana sullimper-
sonalit dellartista 10, al punto che Eliot rimetter in discus-
sione il proprio pensiero, mostrando, seppur tardivamente,
di apprezzare la poesia che sa esprimere una verit uni-
versale ricavandola da unintensa esperienza personale per
conservare tutta la specificit della sua esperienza e farne
un simbolo generale 11. Yeats non si nasconde: le masche-
re impersonali di cui si fa velo sono figure complemen-
tari dellio, personalit opposte alla sua con le quali aspi-
ra a identificarsi, per raggiungere unutopica completezza
dellessere, la fusione di s (self) e non-s (anti-self).
Al centro della poesia c sempre il poeta, che con le
sue mitopoiesi, ma anche con gli amici e le figure della
cultura, della politica e della storia, costruisce la scena in
cui inserire se stesso, fondendo il privato con il pubblico
per un significato che trascende la vicenda personale. Il
distanziamento estetico conferito dalle maschere e talora
unambigua impersonalit gli permettono di assumere sen-
za imbarazzo ora la voce del vate ora quella del profeta,
perch tutto quello che personale presto si guasta;
devessere avvolto nel ghiaccio e nel sale 12. La vita, tra-
sfusa nellarte, nellarte continua a vivere.
Raramente un poeta e la sua epoca si sono determinati
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in modo cos profondo come accaduto a Yeats e alla
storia dIrlanda tra fine Ottocento e primo Novecento.
Una vita al servizio di unidea: ricostruire attraverso la let-
teratura e il teatro lidentit del paese, oltraggiata da seco-
li di colonizzazione britannica. Lui, fiero di posare a erede
della Ascendancy, le famiglie protestanti aristocratiche di
origine inglese, sposa la causa dei nativi irlandesi, disere-
dati e cattolici, e li unisce in una sua mitica fantasia con
aristocratici e artisti: le Aristocrazie hanno creato le bel-
le maniere perch il posto che occupano nel mondo le
colloca al di sopra della paura della vita, e i contadini
hanno creato belle storie e belle credenze, perch non
hanno nulla da perdere e cos non hanno paura, e gli arti-
sti hanno creato tutto il resto, perch la Provvidenza li ha
colmati di noncuranza. E tutti loro si ricollegano a una
lunga tradizione 13. Rimane, per, aspro critico della gret-
tezza e del materialismo della borghesia cattolica.
Paradossalmente, a fine Ottocento, il potere della mino-
ranza protestante messo in crisi proprio dallinfluenza
crescente del nazionalismo cattolico e dal movimento per
lautogoverno (Home Rule) di Charles Stewart Parnell, un
proprietario terriero protestante molto ammirato da Yeats.
Lattivit letteraria iniziale cos tutta dedita alla risco-
perta romantica dellantico spirito celtico dellIrlanda, sul-
la scia del pionieristico Sullo studio della letteratura celtica
(1867) del poeta inglese Matthew Arnold, che con la sua
idea di un mondo ingenuamente magico e sognante
influenzer la Rinascita celtica. Ad Arnold, Yeats dedica il
saggio Lelemento celtico in letteratura (1897), convinto che
lantica bellezza delle leggende irlandesi arricchir di sim-
boli memorabili 14 la cultura dellepoca. Cos, per dare
allIrlanda dignit culturale, raccoglie racconti e leggende
e getta le basi per un teatro nazionale. Obbligata per
la dipendenza dalla lingua inglese, anche se c chi, come
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