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I PRINCIPI BTS RE di Ere Origene aes MANLIO SIMONETTI a i Ve SER jee ~Taonee UNIONE TIPOGRAFICO-EDITRICE TORINESE, CEE ot L IL TESTO DEI PRINCIPI 1X, I ePRINCIPT» E LA CONTROVERSIA ORIGENTANA, L’esposizione sullo stato in cui ci sono giunti i Princlpi di Origene e sui criteri per restituire, nei limiti del possibile, il testo originario comporta un sia pur breve cenno preliminare sulla varia vicenda in cui Vopera fu coinvolta durante Io svolgimento della controversia origeniana*, BasterA ricordare che gia al momento della pubblicazione (220 ca.) Vopera dovette suscitare qualche perplessit8. Sappiamo infatti che Origene scrisse al vescovo di Roma, Fabiano, per discolparsi in proposito, facendo ricadere sull'amico Ambrogio la responsabilita di aver pubblicato cid che era destinato a restare inedito (HieR., Ep. 84, 10), mentre in una lettera che ci @ in parte pervenuta (presso Rug. De adult. libr. Orig. 7) eglirigetta Taccusa di aver scritto che il diavolo si sarebbe salvato. Non sembra comunque che si sia trattato di accuse di peso rilevante; e nella successiva controversia col vescovo alessandrino Demetrio, che costrinse Origene a lasciare Alessandria, esse possono aver avuto soltanto influenza indiretta. Ma solo poco tempo dopo Ja morte di Origene, le sue dottrine sulla preesistenza delle anime e sulla resurrezione e alcune interpretazioni allegoriche dei primi capitoli della Genesi furono criticate da Metodio d’Olimpo, espo- nente della tradizione asiatica cost difforme da quella alessandrina (De ereat., 2; GCS XXVIL, 404; De resur., I, 4. 20. 29. 32. 33+ 1 Por ampia trattasione sulla controversia cfr. Diexavr, Die ovige- tnistischon Stetigheton in VI Jahrhundert wd das ftftealgemaina Cone, ‘Minster, 2899; Cavatuens, Saint Jérdme, T, Paris, 192%: Fr, . ¥. Orie ginisme, in DTC, XI, 1365 segg's Guittauwonn, Les tephalaia gnostica SBeagre le Pontique, Batis, 1963 Ma cle, De Pr., TH, ©, 3. Malgrado le varie condanne, Origene continud ad essere letto in Oriente ® - come del resto in Occidente -, soprattutto in Pale- stina fra i monaci, dove, soprattutto per influsso di Evagrio Pontico, i punti pi controversi della dottrina del maestro ven- nero ancor pit radicalizzati: unit’ iniziale e finale indifferenziata delle creature razionali fra loro e con il logos divino, forma sferica Gel corpo che risorgera, ece. Ma solo nei primi decenni del vi secolo la diffusione delVorigenismo negli ambienti monastici comincid ‘a suscitare contrasti accesi, che spinsero l'una contro I'altra le fazioni dei monaci pro e contro Origene ¢ alla lunga finirono per provocare Tintervento di Giustiniano. Quosti in una lettera {indirizzata @ Mena, palriarca di Costantinopoli (543), condanna @ confuta varie dottrine origeniane, corredando il suo scritto con 24 passi tratti dai Principi e concludendolo con dieci anate- ‘matismi in cui viene sintetizzata la condanna ai danni di Origene (cfr. Mawst, Concil., IX, 488 segg,) ‘Ma il decreto di Giustiniano non riusel a debellare del tutto YVorigenismo palestinese, che per di pitt si divise in varie fazioni in lotta fra loro, Tl protrarsi di questa situazione di intrigo disordine spinse Giustiniano a investire della questione il concilio ecumenico cie si radund a Costantinopoli nel 553 per decidere sui contrasti fra monofisti e difisiti e specificamente sulla cosid- detta questione dei Tre Capitoli. La dottrina origeniana, soprat- tutto nella forma estremista che aveva assunto in quegli ultimi anni in Palestina, fu oggetto di dettagliata condanna, che si co- ret in 15 anatematismi (cfr. Manst, IX, 396 segg.). Le sanzioni applicate manu militar’ ai monaci palestinesi che non vollero Sottoscrivere la condanna coneciliare provocarono la fine del ‘movimento origenista. A tali avvenimenti soprattutto alla ‘condanna conciliare ed imperiale si deve imputare la perdita del {esto originale dei Principi cosl come di gran parte delle opere i Origene. Per quanto riguarda specificamente la nostra opera, la perdita anche della traduzione geronimiana, oltre che del testo greco, 8, Perfino Teofilo si sarebbe continuato a dilettare della tettura di Ovigene, rieoroscendo i mole di buona che cera nelle sue opere: cfr. Socn, HE, Vi, 17. In efetto Teofilo fu mosso ad attaccare Origene Sottaato por if contrasto con i monaci egiziani « non perché fosse coavinto Geirutiied dele campagna antlorigeniana di Epifanio. Percid Vassecond® folo finché gli fece comodo. fa sl che essa, nella sua integrita (0 quasi), sia conosciuta sol- tanto dalla traduzione, dichiaratamente infedele, di Rufino. Fortu- natamente disponiamo di una cospicua, anche se non sempre del tutto fededegna, tradizione indiretta, che, cpportunamente messa a frutto, permette di correggere e integrare parzialmente il testo rafiniano, Esaminiamo in breve le pitt importanti ‘monianze in proposito. 2. La TRabuzionE DI Rurino, Per valutare esattamente carattere © valore della traduzione di Rufino ® dobbiamo tener distinti due punti: 1) valutazione della traduzione in generale; 2) valutazione specifica dei passi dottinamente inpeguae " m= Quanto al primo punto, si tenga presente che I'esercizio del tradurre ricadeva in antico sotto precise norme di carattere retorico, la eui enunciazione ed applicazione Cicerone aveva rese canoniche nella scuola: si pensi alle sue traduzioni di Platone. Al tempo di Rufino la questione era stata riproposta, in ossequio alla tradizione scolastica, da Girolamo che nella lettera 57 aveva iaffermato Vopportunita che il traduttore non si limitasse ad ‘una versione ad litferam ma, fedele al senso dell'opera da tradurre, non trascurasse di elaborare retoricamente la tradazione: in altre parole, pit che di una traduzione come intendiarro noi moderni, si doveva trattare di una vera e propria parafras.. Il rafironto con i due Iunghi passi dell‘originale greco dei Principi tramandati nella Philocatia permette di accertare che proprio questo era il carattere della versione di Rufino: e il earat~ tere dei due passi, privi in buona parte di punti dottrinalmente pericolosi, ci garantisce che I'andamento parafrastico & dovuto soltanto a ossequio alle norme del genere letterario. La liberta, di Rufino é giunta al punto di sopprimere qualche passo,ritenuto poco significative, per motivi di brevita , e di apportare invece piccole aggiunte, soprattutto ai fini di collegare meglio i vari argomenti (espressioni introduttive, ricapitolative, di trapasso) ¢ di chiarire qualche passo troppo pregnante'. Tn questo senso 9. Fer ampio od equiirato ese di quest tradasone cit, Bano Recherches sur Phisoive ie tere ot des erctont Talines hr De Priacipis Fongine, Pats, 1085 Gir 3. 7. Te GEE HE, Fe Fe, 23 passin ricordiamo anche la cura con cui Rufino é solito riportare termini tecnici greci nella lingua originale, facendoli poi seguire dalla traduzione o parafrasi latina, mentre come esempio della ten- denza ad ornare il testo ricordiamo svariati riecheggiamenti virgiliani # e Vinserzione di locuzioni che chiaramente arieggiano lo stile litergico¥. Occorre aggiungere che a questo impegno sul piano retorico non si accompagna altrettanta capacita nel tra- durre locuzioni e concetti filosofici espressi da Origene in termi- nologia teznica: troppo spesso qui Rufino riesce ad essere solo generico e approssimativo: eff. p. es.. TIL, x, 1 segs. Pit dificil riesce invece la valutazione dei passi in cui Yalte- razione di Rufino rispetto alloriginale & dovuta a preoceu- pazioni di carattere dottrinale, tanto pitt che a questo proposito la possibilita di confronto ci é offerta quasi soltanto da passi tramandati da Giustiniano e da Girolamo, ciot da fonti pregia- Gizialmente ostili ad Origene ¢ interessate a presentare il suo pensiero nell'aspetto pitt sfavorevole, Rufino nelle prefazioni preposte ai libri I e TIT chiatisce su questo punto i criteri seguiti nella traduzione: egli dice di aver soppresso e modificato cid che gli era sembrato in contrasto con la retta fede, ritenendolo corrotto o interpolato da avversari di Origene, e nella seconda delle due prefazioni precisa di aver tralasciato di modificare o sopprimere i passi relativi alla pree- sistenza delle anime rispetto ai corpi, in quanto considerava la questione non ancora dogmaticamente definita, e percid non necessario eliminare quanto a titolo di proposta personale Origene aveva affermato su questo punto. Dichiara anche di aver inte- grato, vakndosi di altre opere di Origene, passi di contenuto troppo pregnante e percid oscuri per il lettore latino. 12. Chty ps 62 Ee 2, 5; 2, 185 be gy 3: Bs 55 Wh 3, 6 Th 7 1, 11,6 Hk, ¢ Quasi testi chal i paste gree porate nella ingue Giginale ¢ poi thfotate si trovano nel primi dae libri, che sappiamo esare Stali sonsti'coa pia totte dog altri ve (cle la Prelasione at Rufino al fioro I). 0 Barly, cui simando per un slenco completo i questi termiat iby. 121 segg}, pense che proprio. da questa cera fetta. potredbe esset ipcsa la tondcaea di Roaho a trascvore ¢ chose, senea impegnarel {nun tentctivo pio personale dt tradazioe, Tate pt iter oy Meta HL, 5 31, 295 1V, 9.3 ‘tutti goon Reshegglatientt st trovano neglt itl due libii segue ~ fo drolo 2 al mage eure nella composiions. Ber un elenoo completo ft Findic vr Bano, op. et, pp. 130 sg6. 4. Cie 16,211 7 37.4; Lr 9,4, 82s BARDY, op ci.pP 128 686 enue 415 Tn questa sede non interessa discutere il tentativo rufiniano i far passare per interpolati e corrotti i Iuoghi di Origene in contrasto con Ia retta fede cosl come si era venuta precisando nel corso del 1v secolo: bastera ricordare che Rufino aveva dedi- cato alla questione un intero trattatello aggiunto in appendice alla traduzione dell'Apologia di Panfilo, La documentazione che qui viene addotta a suffragare V'affermazione non @ priva di significato™, ma in complesso il tentativo di Refino non incontrd success neppure nellantichit&. Quanto alle aggiunte tratte da altre opere otigeniane, la scarsezza di mezzi di controllo non consente di individuarne con sicurezza neppure una ®, Qualeosa i pitt preciso si pud invece concludere in merito alle alterazioni © modificazioni di passi ritenuti dottrinalmente pericolosi, sulla base del confonto con quanto ci hanno Tassito Girolamo ¢ ustiniano, Da tale confronto emerge con una certa chiarezza che le preoceupazioni di Rufino ebbero come oggetto soprattutto i passt dei Principi in cui Origene prospettava i rapporti fra le tre persone divine in forma accentuatamente subordinazionista: ¢ cid @ pitt che ‘naturale perché era ancora recente il ricordo della controversia ariana, e proprio la controversia aveva favorito tale approfondimento dei termini della question> che essa ormai era stata dogmaticamente definita, e in alcuni punti in maniera difforme da come Vaveva trattata Origene. Pereid i passi orige- rani pit pericolosi in questo senso risultano sappressi o modifi- cati, anche se nelle linee generali atteggiamento di Origene risulta abbastanza scoperto ?. Pit incerto si presenta invece il comportanento di Rufino in merito ai molti punti in cui Origene presertava, sia pur a ‘titolo di proposta personale, Ia sua dottrina in merito all‘origine 15, Rofino riporta un pasto di letters in cai Orgene lamenta che ii erect avevano in un palo ai circostantealterato o felsiiato ll reo onto di pubbitidibatiti che gli avews avuto con lor, Sono anche addota ssermpt di falsi veifcatist durante In comtroveria arian: clr: De au lye Orig. 7 1 eee. 16. Gir./comungue T, x, 6 in nota 17, Cle 12.6 passim, Lanimosita talvolta anche 1a mala fede con cai gli avversartimpognavano le opere di Oigene portavane a Tavs Sate error anche ia dove non cerano: irs pe, fy 168 epta-al tenga anche etmte che Finportarione di carattace povalestommte sate che i Problema trinitario avews rcevuto duraste la controvedia arians parva Ecimente a feeintendere i earattere dinomice delle eencesione thaitaia nigerian. nerRopUziONE - 6 tnou7ioxt srione del corpo, alla corporeith degli esseri line fondamentali di pensiero*, L’autore di queste pagi sang trattava di questioni fino allora © non definite © non condividendo cer tentati di ivalutaione troppo radicale sera tanto ale nee ener ¢ ant, pote Rosey Sittoprtof Resae, line f complewe su usta seenda aie, come abby accennaoy al eonda,peefezione™ sioiseen ‘Per i niles che acta: pousions ha gua Coe Bhatt parte non eli sfuggiva che certe soluzioni propest aa aie fal cae iogen asset aa OTGITes Tiguardo alla Crayne. es, sulla preesstenza delle anime rispetto 9 Cor) . § 6 di questo capitnlo, cree, bia suseitato contrasti © prese trait valentinian, Episiola apocrifa di Giacomo (= Eplac) 0 piu semplicemente 420% MEG awe tenuis erotsa ipnhoee oecae dain Got Sta GF Giacomo, dalla forma in cui si presents (letters) e-dagi snsesramet WL Manine eat, op ci, p. WEAN us 6. oxen tosto a differenziarli che ad accomunarli. Valga come esempio Ja dottrina sul martirio’. Tutti e tre gli seritti se ne occupano, ma con prospettive molto diverse. La posizione radicale ed intransigente di EpJac, che esorta esplicitamente @ cercare il martirio (NHC 12: 679), a «disprezzare la morte » (5,31), ad imitare Gesh nella sua eroce, non trova riscontro nella pur positiva valutazione del martirio attestata dalle due ApcJac Tnoltre il docetismo esplicito di 1 Apclac, che nega la realtd elle sofferenze di Cristo (NHC V,3: 31,1520), sembra con traddire la dottrina di EpJac, che propone Ia croce ¢ Ie soffe renze di Cristo come modello da imitare per lo gnostico. Sulla base dei contenuti teologici & quindi difficile trovare Glementi che accomunino gli scritti gnostici della tradizione giacobi Nei tre scritti di Nag Hammadi a lui attribuiti, Giacomo & presentato come depositario e custode di rivelazioni segrete ricevute da Gest, Per introdurre il contenuto delle rivelazioni, ‘questi scritti si servono di una cornice narrativa; Ep/ac uti lizza inoltre un espediente letterario supplementare, quello del la lettera, che Giacomo avrebbe scritto ad un destinatario rimasto purtroppo sconosciuto®. La cornice narrative speci: fica il tempo, il luogo e le modalita in cui le rivelazioni sono state trasmesse. TCE A Orte, Los primeros harsies ante ta persecucién, Roma 16 {Estudios Valentilanos, Vi, pp. 28650 (Excursus Br «El martrio sexi Ia Epla. Jacobs del Codex Sung »): K. Koschorke, Die Potemik der Gnostr (EP Eeten das Lirchlche Christantum, Leiden 1978, pp. 1437 (Excursus V: “Gnosis und Merrion 9, We Efotminarsmente H esto & corrotto nelle nee Init, che ppunto contengouo Te formule usual di saluto, allinterno delle quali — @ lecito Seance. Govevs Rgurare anche il nome del destinatario. L'ntegraione In'NHe 12: 112 proposta da HLM. Schenke, Der Jakobusbrie? aus dem Buse nine, "LZ ee s7t) HF30, che lease’ AKUBOC] -ex[ce}eel Fijncon KuPisjooe (129, Sdsntifcando in Ceriato it dstinatrio ‘hile tetera, pon eh pare acoettable, Siamo d'accordo con Schenke, ae Gikiderarc is Ietere Malla fine lia Tiga 1 come una preposiione he introduce un dative (e moa un accusstivo [MIXWME], come ro pongono M. Malinine et al, op-cit, p. 3), ma. riteniamo” improbable EPSigetiure MNCON per ragloni grammatical; semmat bisognercbbe Integrate con ANEYCON; in questo caso perD non ci sarebbe pit spaio per le $ lettere di KMPINJeOC, ma soltanto per 3 0 al massimo 4 let fare. (Dobbiamo queste osservezions ad un Seminario sull’Ep/ae tente Ue pies ML Kisuse presto il Seminar flr Agyprotogie und. Koptologie Sdivoawertin di MagsterCWestf) ‘sel semestre nvernale, 198182) che se URiterne porate cuauire grate ad rina borsa di studio del Deutscher Mademischer dustenschdiens) Motti eruppi gnostici cristiani sostenevano che te dottrine particle ae ta depot eran sate rete Gal St fore risort0 ad slcuni elec sopratttto el periodo post Fesquale. Questo periodo, che secondo il NT (let 13) © a uaranta glomi, tende ad essere prolungato proprio per i {hlore paradigmatco che esso assume alfinterno della red lone ghostica: @ il periodo riservato alle rielasiont prope mente gostiche », in contrappossione al periodo pre pacque Je, tservto invece ad insegnament! meno. perfetth che sono pot quell cul st appelia a Grande Chiesa, Secondo ls testino. Hisnza di Trenco (Ade. hzer. 132; 130,18), 1 Valentinian eli Oftlavevano esteso questo petiodo’a dlcitto mes. Con aue sto computo concorda Eplac, che parla di 30 giorl trascors] da Gest con I suol ascepoli dopo la ristrrezone (NHC 12 21021; 18 mesi = 550 plomal). 1 Apclac parla nvece Bene famente af alcunigiomi> (ave ae MiBCA. 20X00. NHC V3: 204748); nessuna precisazione cronologica per t dscors Gi relazone di 2apetac, forse anche a rotivo el testo cor roto Le rivelationt che Giacomo riceve sono particolari,ciob a lui speciaimente riserate, © non ad alt=, e segree, cit transmissibilisoltanto attraverso certi cana, ¢ non pubblice mente. Eplac si presenta gia di per se stessa come uno seri to segreto (anonrveon = NHC 12: 11020, La «lettera di Giacomo. ndirizata ad un unico destnatario, che eal servo della salverza del santl (11820, provabllments il Capo di una comunita spiritual. Ea’ lui personalmeate, a Ia solo, si sotolines ARTRNAgTa NEK Nek MON = L6IT), chet invato e confidato il preciso messaguio che la litera rac éhlude, Inoltre, &® una raccomandazione formale anon for derlo, a non farne parte alla moltudine» (had), alla folla dei profan, deg imperftti (12122) 1 ApcTae rtorna con la Stessa insstenza sll necessith di mantenere il segreto: ete ateste I period pit tants bea ML anal (PS Ts ©: Rebel VS Moe bare cade Saaore Ste nom binen so alguien peor, Ser cele Behar ae tee DN Serene 16 . cuasorro “sQueste cose tienile nascoste dentro di te, € tieni 1a bocea chiusa (EKESUME AE EKKW RPUK) >” Queste rivelazioni potranno essere trasmesse soltanto attra: verso una precisa catena di « tradenti », tutti bene identificati (NHC V3: 36,15-38,11): Addai, Levi, una donna di Gerusalem- me, un giovane di diciassette anni™. Quest'ultimo soltanto petra prociamare pubblicamente Ie rivelazioni, diventanco «seme» (eA) della stirpe gnostica In 2ApeJac mancano espliciti riferimentl alla segretezza ella trasmissione, in quanto @ Giacomo stesso che racconta, Gurante il suo processo, le rivelazioni ricevute da Gestt nel corso di apparizioni post-pasquali. L'insistenza qui & piuttosto sul carattere esclusivo delle rivelazioni ricevute da Giacomo, rivelazioni riservate a Tui solo, e a nessun altro (NHC Vt 46,647,19) Tutti questi elementi — coordinate spazio-temporali, pre- cauzioni, raccomandazioni —, che appartengono alla cornice narrativa dei nostri tre scritti, sono certo dei ropoi letterari, caratteristici della paradosis esoterica; ma @ altrettanto evi dente che qui essi assumono una particolare colorazione po- emica. Come abbiamo gia accennato, il fatto stesso di privilegiare il periodo postpasquale come momento iniziale della trasmis- sione della « gnosi» da parte del SalvatoreRivelatore sotto- Tineava gid una forte contrapposizione tra la tradizione gno- stica e quella della Grande Chiesa, che invece si appellava so- prattutto agli insegnamenti del Gestt prepasquale, contenuti nei Vangeli®, Ma qui c' di pit. Giacomo, il destinatario delle Hivelazioni, @ un non-apostolo, uno che non fa parte del gruppo Gei dodici. La dignita di ricevere Ia gnosi gli & riconosciuia pper il fatto che & «fratello del Signore > In 1 Apcfac, Gia- como & esplicitamente chiamato «fratello» da Gest: DNHC Va: 361314 i testo b molto tal conservato. B probabile che ei fossero anche 1 nomi propel del de ultim! tradent Wigccondo WNT, Gest, durante le apparioni postpasquali nos rasmetie insegnamenti particolar; Feblettive. al tall rateontl & pistosto Gusllo di atictare, reonoscere Ta reat dolla risurrezions di Gest che Some note, non € deserita dai Vangel ie Analogo il caso as Tommato, conoscluto alVnterno della tradiione grostics come « gemulla del Signore (cE. LioThom - NHC TL: 13818 Eick nacocis) Avw Mawel), “Si veda a auesto proposito J.D. Turners The Book of Thovwas the Contender, Missoula 1515, p. 15. Port arrersurnt a cx4cowe ut GAyiB9 mostrato quste ease, Giscomo, fislo mio; in atnam per tala Who china ib teaches abeke Se non sei materialmente (Si) mio fratelic » ”. ae In 2Apelac, la madre di Giacomo dice al figlio: E' per questo che cgli chiama me ‘wause mia’ » = Secondo gli gnostic della trainione acaba, qulnd, I vera stguonl» & lata trasmessa dal Salvatore non ag apoval fens ad un suo false, ad uno che ep amera Se “to 1 dptac ¥ esplctamone afemots tenons ds tradzione apostolicnrepetto' quella grontin.Dopo aver sive Isto a Giseomo le forme che Tanino dew prominin hel corso dela sua rslta verso Padre p re per riperare | contol tral ostacoll dell Arconti il Snore prosepue I su dacorso Sobsando il contastoexisente ta a= tape poten eke Gscende dal Padce e alin Sophia superiors et dsendora Gi Achant, Sophia inferiore, quest wim son, ura (ig de dod apostoll (WH VS" 3419866) Ts Grane {Sie quod, che st appela ala traddine del dota apes Sol, apparene la Sopa nferores {Apacs ave toe Snore sl Dio nomial ina af monde el Eon! che & collcata nel periodo prepesguale Gas 5013). Ci sgnifea che Gest insegno la guost anche aur rane gl ani del minister teresre. Me qucre port colar, lung dal rappresentare una concssione Ha conkont del tradisione aportoia,Inasprisce ancom piss con trapponnone polemics. Se @ ver che une pote Sle ives Zon! «gnostche »firono tecrnesse da Gest nel perode re Frctune, ese non fron affatio cesta af Ds tw od tne che non faceva parte del loro eruppo Tall season Por come gia 'abbam fatto nota, fone alate ana Bye Vs: nase MMe Bibs , Mittin et dea « pot» came «becamals (abe i a nella Pagina, conctaaiva di Eploe (NHC 12: 139° bo ee Pe Ce Ee oe ag oie on i [eJe[o] [Rt]ynoc [MTi}MA[TC]MOOY[C] HMAGHTHC ve yg, asa Ercole end entrnate Rao i cxxsorto catena di trasmissione segreta. Alle indicazioni relative alle persone autorizzate a trasmettere le rivelazioni segrete, il testo 2esiunge anche precisazioni di carattere temporale: Giacomo Ie trasmettera ad Addai; questi le metterd per iseritto ¢ dopo dieci anni le trasmettera a Levi; Levi a sua volta le trasmet- tera ad una donna di Gerusalemme, dalla quale avra due fgti; Hi pit giovane def due, allet& di diciassette anni, potra final mente proclamare la «gnos!» (NHC V3: 36,1538,11), Tl testo molto lacunoso, e non permette di fare un computo preciso degli anni; sembra perd chiaro che lobiettivo di questa catena i tradizione cost elaborata sia quello di escludere completa: mente Teta apostolica dalla possibilitt di venire in possesso Gella « gnosi». Gli insegnamenti relativi alla cosmologia, alla Cristologia, alla soteriologia compendiati nelle rivelazioni di J Apolae non possono far parte delle dottrine tramandate dalla tradizione apostolica precisamente perché gli apostoli ne furono intenzionalmente esclusi®. ‘in 2 Apclac i toni della polemica sembrano pitt smorzati; ma Iinsistenza con cui si afferma che Giacomo é il deposi- tario esclusivo delle rivelazioni lascia pochi dubbi sulle inten- zioni dell'autore: «Sono io che ho ricevuto Ia rivelazione del Pleroma di ie Corrutuibilita; sono fo ehe per primo, sono stato chiamato Ga colui che & Grande e che ho obbedito al Signore =”. SColui che si € rivelsto a me, era mascosto a tutti» Inoltre, il Salvatore riconosce esplicitamente a Giacomo non soltanto la funzione di « tradente » della gnosi, ma anche quella di mediatore della salverza! ‘ ‘ ann At mero detecendons, Sins ¢ Rhee, teurig ecm si ln, «Sern ot ft) ala i Gas tttayerso i var cl, ma git ltl dcepall i diteaggonn, Impedendo loro di salire ancora pit in alto. Essi sono quind! Ai ostaolo all rceione da pares edu priiegat ana Sues lc pote= seca 3h gectetin CESha. sake ot isto ice che ssi credono ale ivlason ricevute da Cie: Gamo e Pio, es pers st eimostano eet net confront iin erp guseted dt Ast nice dope el bow CSS EGE HLF. Weiss, Die Bedeutun te S , Die Bedeutung neuer Texthunde fir die Frith seihichie des Christntums in Aegyoten, in Koptoogische. Studien tn EE,ODK, ammengatlt und herauateeben vom Inet fir Byean- ok der Moco Hat, Halle Wittenberg 198, pp. 20521 120 © eaxort 7, tanto che Giacomo & costretto a disperderli. Egli solo jorna @ Gerusalemme — neppure Pietro & con lui — dove favra parte con i Beneamati (ATPIAn€ OYMePOC MR RMPPcE 165.10). immagine degli apostoli che si ricava da EpJac non lascia quindi dubbi sulla prospettive polemica sottesa a que- sto scritto: essi sono maldestri, suscettibili; In nessun caso possono pretendere di possedere Ia gnosi; per questo ne sono esplicitamente esclusi (1,2325). Sulla pretesa degli gnostici di essere depositari di inse- sgnamenti pitt perfetti di quelli degli apostoli ci informa anche Treneo®. Ma la tattica che egli adotta per confutare i suoi awersari non consiste nell’afrontarli in campo aperto, attra verso una discussione che entri nel merito delle loro afferma- zioni teologiche. Egli cerca piuttosto di dimostrare che pro- prio quelle dottrine che gli gnostici pretendono pitt perfette, in realt non hanno alcun aggancio con la tradizione aposto- lica, e quindi con Gest, che ambedue le parti in causa rico- roscono come origine della propria fede. Sembra essere que sto Vobiettivo dellesegesi dei primi capitoli degli Atti degli Apostoli che Ireneo sviluppa in Adv, heer. U1L12,17. Le spe Cculazioni teologiche degli gnostici sono pure farneticazioni, che essi stessi hanno inventato. Valentino, Marcione e gli altri non erano presenti quando gli apostoli hanno annunciato la Buona Novella dopo la Pentecoste, Le loro dottrine non hanno nulla in comune con quelle predicate dai Dodici: gli gnostici non sono discepoli degli Apostoli, bensi delle loro opinioni perverse, IL tipo di confutazione sviluppato da Ireneo doveva riflet- tere un atteggiamento polemico molto diffuso all'interno della Frege terete Scene, ebe rade: cand | a at ees at seeder pee (ge paceman Bea een, meee oes ten re a a Ss ae mo gh eves Berke beret, er aoe Siti Malt Pi eis Feat Coe a eae ah tote “etbouzvan ais Tekbyyovent A obrot ob bv Bh nor eaerSlan, daa Se ible exservaucctis Sve aye APocknt arrerourmt A exacone a1 Grande Chiesa ¢ che dovera apparre agli gnstict come una Stiga In aida fu raccolta © slscaD rispesteaiverge®" La tne Gisione deglserittaltribuit! a Clacomo documenta tea a quests risposte. Essa affronta gli avversari sul loro stesso ter feno, cl senza entrare nel merito di una discussione teal fica vera e propria, ma fomendo uninterpretazione dlversa Gellorigie e' dei modi ai trasmissione. deal insegnament el Gest West ghost! rlconoscono espliciamente che Ins goss non fu oggetto della prediazione apostolic, e in ques senso Concordano con Ia test dl Treneo; ma essl obiettano ai loro feeranri che origin tarda della comunith gnstien non sign fica att origine tarda delle dttrine gnostche: queste ultime infat risalgono al Salvatore stesso, ma souo state tresmesse attraverso tna catena segreta di tiadenti ¢ proclemate pub. bhicemente solo in quel momento, Se gli posto! non reeret. tero ln gnosi» & perché non ne furono tent degas per la trasmissione dei $uoiinsegnamenti pit perfet il Salvatore scele ale persone, con Tesplicita intenzione di esciete 1 Dodie, ineapact dt comprendere tall Insegnameat! ii che non in un preciso contenuto tetogic, ¢ in questa prospettiva polemics, dettata dalla necessits fenders, al GL ella diversta delle scuole il prestigio della radiione fostin d front alle accuse e alle erlche rose dalla Grande Chiesa, che va rcercato, a nostro avviso,Ieemento che aoce muna i te Seritt gnostct di Nag Hammad, strfbull a Gin Cxaunio Graxorro Biblioteca Erik) Petereon Universi df Torino, 3 Si soatronti per esempio la diverse prospettva degli seit fel della tadiione pearing (ApePet! EpPen) AetPad: ‘at veda in bro: ose Ph. Perkins, opty pr E13 Gili Atti apocrifi degli Apostoli e la tradizione dell’enkrateia Discussione di una recente formula irterpretative I risultati del gruppo di ricerca costituitesi presso la Fe colth di Teologia dell'Universita di Ginevra per lo studio degli ‘Ati apocrifi degli Apostoli, quali sono consegnati in un volume di recente pubblicazione?, apportano un notevole contributo fa] progresso scientifico sul tema. Tale progresso, il quale sara onsolidato con edizione critica di alcuni testi, ivi annun- Gata, consiste precipuamente in una nuova messa’a fuoco dei problemi ¢, sulla base di unattenta valutazicne critica delle {nterpretazioni anteriori, in una serie di proposte esegetiche attente in particolare, come avverte Ia Prefazione dell’opera, al cgenere letterario » e ai >. ‘Negli Atti di Pietro“ il corpo centrale & costituito dal- Vaspro e movimentato contrasto dell’Apostolo con Simone, nel ‘quale Vinteresse fondamentale @ rivolto all’affermazione della Of. G. Stameni Gasparro, Prototogia ed encratisma: esempi dt esegast encratte df Gon. Lill, Augustinianum 22 (1582) 7589. SS crud ct Theclae KVIL, ed, Lipsius, . 246; ed. Vowti, p. 176585 te. Enbetta, B21 erase ct Bctro sono attrbuiti da C. Schmidt aslt anni fa il 180 ei 16) Wie alten, Petrusakten {TU 24), Lipsia 190; cfr. 16, Studien 2+ sn erP Peausckten, 2KG 48 (24) Sots, 46 CWE] a81518 Zur De ser ater alien, Petrusakten, ZNW 29 (i930) 1Sb159. Sembra tutavis se eerie ona detasione nel primal decenni del TIT sec. quale & Dio Pe ree p Giamion (les Actes apocryphes de Pierre, RHE 9 [1908] 235 Bae Sean; in Elson) Sas, 245207, Titioi0n 528; 205256; 7470; T3680: SSM otbo, 437470) ¢ dal Vounsx, Les Actes de Pierre, pp. 2207 TL GUUE Bibtiograta ¢ pit agslonata lcamina del problem! in W. Schnee: Ireeher, Petrasaien im HenneckesSchneemelcher, op. cit. 1, Me Eibeetas on. eles pp. 1 pp. TBs TTT apocaiet & Twi ENCRATTA 23 legis dein fusions nonin Piezo dels Ins framenta conto lo pretse dels smnge Shen it probiena Gellentraceia non abbia posto in questa disput, nelfinvettiva the Vhpontols role contol denen, Isieore atone Si Sintnsaflre id mantra sgniene sees eects Iogear Gs to ops dl cpicnames son's as ate Sin dl gumens ue oe komt cea 9 moeee titan Petro ~"hal adescato i prin wns con a cone fleets Vai vicolato ste con a on ech toeg tian del corpo, uel rato compemmente nasa Geiater”clrararren, tu ehe andi fue el ot ere csteapicnee #2 iD ct arborisemarindnis totus enarisis cut ciao Hdentcat,nlfeecare ta tantrestone persdoce, Sine silo seo plano dell = pnts umares ee Verges deg Egant du cal Sastre presave 2 Some es nel vehi cote il cues en Ieee dl strut econ ln goess Sot Yang eeate are eo ‘Menticare, slla linea tzianes © cssanca primo peceat Con i compimento ele none li dous Par cue Sinone Sn oat eine meson tanner c ne motion protlogtndefonutesf pcalte ta esr dela piri nia nel ft uber Pre ie ascendene gndnche di sifatto tora sono atestate dalla Apoaisse di ose the evoa ils Yeo della malvgia > tietato dl srpeate Satara nel rue pois ¢ eeeata con i ince se © aio og patos I fats chato dag tai iste CGaimete indice To stsuentodablce season nel concpoa ale wf te rer tnt ate Sa eet ce ee cree oe ‘concupiscentias inmittis. Traduzione di M. Erbetta, p. 148. 7 Seas, ear att a ee EE oan at SE eel ssc 2p. cit TA, Lipsia 1898, p. 12: lignum concupiscentiae (rec. gr: x Edhov Be deity Un anaioro, sretto apport, tra jl del « sotto », dell’ interno » ¢ dells esterno». Gli Actus Petri cum Simone, riferendo la versione ampia del logion, lo situano in un contesto di singolare pregnanza nel quale protologia ed escatologia, arché e telos si ricongiungono sotto il segno della restaurazione operata da Cristo, Pietro, sospeso a testa in gilt sulla croce del supplizio, si propane ai suoi interlocutori come figura di Adamo. TI proto- plasto, con la sua caduta, ha capovolto la prospettiva iniziale, cambiando e il «principio di ogni com», dichlara: © Il primo uomo, con it quale ho in comune il genere nella specie, cadendo con la testa in git mostro un moco di nascere che da prima non c'era: una generazione morta, senza movimento Ouegli dunque, eapovolgendosi e inoltre gettando a terra ll sue stato primitive, diede un nuovo assetto al mondo attuale, Re stando sospeso allingitt come si trattaise di una vocazione indied come destro cid che & sinistro ¢ sinisro cid che & de. stro ¢ cambio tutti i segni della natura in modo da conside. rare bello cid che non to ® e buono cio che & yeramente cattive In proposito cost il Signore si esprime mistiosamente: ’ Se cid che & destro non farete come cid che & sinistro; ld che ® infertore come cid che & superiore e cid che di dietro come cid che & davanti, non conoscerete ‘assolutamente il Tegno!” To vi ho dungue messo innanzi questo pensie-o e it modo con cui mi vedete sospeso allingit' @ Vimmagine delluomo che racque per primo, Voi dungue, 0 mie! car, che adesto asco! tate 0 che siete per ascoltare dovete scostarvi dal primo errore e rifare il cammino »™. __In questo discorso ricorre il motivo tipico della colpa ada- rica come caduta nella genesis. Il protoplasto ® stato infatt il primo ad « avanzare nella generazione » (4 redzos els yo) zorheas Zeon), Ia quale era stata gia Gefinita come nom Sussstente alliniclo, essa che € una genesis nekrd seguo ¢ radice di morte. La restaurazione della situszione origivaria si configura allora come abolizione © superamento dellettaale 2 Accis Par cage Stone XXWVHL = Merriam gree. Lip sus pps HUT, te Eben, p, Wt Cit, dt Wonaue, Beebe SE tediatne & tbl ¢ dl Wosnut Weed neue per prizes) banalnn senso del ase es es pa a oe Eee gore» inausuttio Ae Ae Gt eB Sha SS, sures, lena mil poops che htt ede efron, cpt Fide dala Sglebsione At DiMatO" © 208 sae Sebclnds We stearate Bs nesta Wa gd Ronee S 2eerone isa dsl Mario, res pote e tdora do F. Nou (ta verona ide ace Soar eneea, Fe Mn ret man te ded tee Be TT ek See (iv, 47 sg); «Le premier homme dont je suis mainterant le type et qui Siren te ‘ween bes 8 Dd Tae Senet amt fe YRC oe Padua cle eah Mort G'sansh atte aorta eta ee 296 6. shaver cispasso regime di generazione, essendo esso uno status di totale capo. volgimento della perfezione iniziale. Date queste premesse, non pare legittimo vedere un puro espediente letterario nella definizione del messaggio di Pietro, fin dalle prime battute del Martyrium, come logos hagneias che, accolto da uomini e donne™, li induce ad astenersi non solo dalle relazioni colpevoli (le quattro concubine di Agrip. pa)", ma anche dal legittimo matrimonio. La motivazione i tale comportamento @ indicata nella volonta di « adorare Dio in modo sobrio ¢ puro >”. Siffatta motivazione, del tutto analoga a quella addotta ne- ‘li Atti di Giovanni a proposito di Drusiana, la quale si & se. parata dal marito dia theosebeian™, non & certo — come pure & stato detto® — banale e inconsistente, Al contrario, essa sca- “ turisce dalla tensione religiosa peculiare di importanti settori7] della tradizione dell’enkrateia, espressa nell'esigenza di custo— dire integra e casto il corpo perch? esso sia degno « tempio » dello spirito™. E cid in rapporto sia alla problematica batte- simale sia alla realt& della resurrezione, nelle sue implicanze cristologiche ed escatologiche. Lesigenza della purita corporea, variamente graduata nei diversi contesti, appare come una giustificazione specifica della continenza radicale, IA dove, come in Taziano, la perfetta sym. phonia tra psyche © pneuma realizzata nella preghiera implica Actus Petr? cum Simone XXXIV, e@. Lipsus, p. 87: «mudtar cutem Conplutes ef dice honestae femivae’ cudientes uerbur Ge eat fi recedebant wits say er irl a malicrbus, propter quod alent esi mundae tan serve Cle, Matyi val Dio nates 200 3 Saber dent ; Sore Sal datpec Tov ley yovaicdn the taleee, yarn Bek vo ore ak dye ‘han eivoie Oeoeebd. La versione nach teadotia da Nau (ert. iy 45) suonas ely avait alore Beaucoup hommes et de femmes qui pra figuatcnt' Ia putelé et la erate de Dieu daprés Teaselznemont de Wits Petrd XNKIT = Martyriure gr. IV, ed. Lipsius, p. Sse 3 he KARI. = Martgriam Wy ed. Lipsias, p. 860g: «Una cuter WFantipe, curt cas matronss conucniens ad Petrumt de casttete sraare oe Merrie Br Vs ed Lipslus, p86: BA xb onunds ab de soay sinks Benegal. Cir il testo latino cit. Sopra m. 0. B deta foannis 6, e€. Bonnet, Tht, p- 18155 SY "tissow art cit, i? . : 3 Cie. if Clem, 93: « Bitosna che not preserviamo In carne nostra come tetiplo di Bio fed. Rar Bueno, p- 40). amt apocRirr & muoiziose EsceNTT: aor la nozione del corpo integro come dimora della syzygia spiri>) tuale, in netta contrapposizione con la Koinonia phihoras che spezza I'« accordo», Dati i presupposti non diteisti dell’encra~ tismo che, come ormai & stato chiarito, contempla la nozione di un'unica_demiurgia divina®, la nozione della sostanziale bbonta del corpo si accompagna alldea che Is finalita di esso, nelloriginario piano divino, non era Tunione fisica bensi la perfetta continenza, nelI‘indivisa dedizione alle vita religiosa Negli Atti di Pietro siffatta continenza radicale non appare un precetto imposto dall’Apostolo ma pure si configura come conseguenza legittima del suo messaggio relativo all’hagneia Né si trascurera, per una corretta valutazion® dell’ethos reli ‘soso dell'opera, Yepisodio singolare — ricoréato gid da Ago: stino® € ora noto attraverso il Codex Berolivensis 8502 — della figia di Pietro resa paralitica dal padre per evitare le Al mancato sposo, che aveva fatto ricorso alla violenza per reggiungere i suoi fini, ¢ rivolto dallo stesso Salvatore un Ber Is dimostrazione del carattere ereslotosice del repporto fisione stabllto da Ireneo fra gnosticl ef encrasit clr, F Belgas, La iradizione eresiotogica sullencratiomo, I. Le norite ai Treneo, 38ST ST ose) Seto, 5 Basti ricordare, sul versante dellonkratela racicele, le postion! i Tuxlno o di Giulio Cassiano e, su quella dell onbrasia modem che, BMfermendo ts llecita delle nore, simane”nelliven tredisionale della Grande Chiesa ma pure vede in esse una Tealth insaurata fe seguite 1 causa del primo. peczato, In posizione di Origens Di quostaltina 8 pattcolarmente espressito ‘un feammento del Comments. sls Cor Gr. Cor XIX, ed, C. Jenkins, Origen om Corinthians Th ITHS 9 (HSOT. Bie) soAsTID. Su questo testo c, pil smmplamente, sulla vsione ort seniana della ‘sessualith ctr, H. Crouse, Virainite er mariage selon’ Ort ine, ParisBruges 1963 e il nostro contributo al Cologuim Origenta hum Tertiam, Manchester 7-12 settembre 18) (Le sordes rhepos), f tars Dorie genasivphihora e le mottasion? protolagiche detevkreicia in OF gene) in'corso di stampa neall Att ddl medesime, Contra Adimantum XNT1S (PL 42,16). Cir, RA. Lipsius, Diz apokryphen Apostelgeschichten und “Apostallegendon, tx ‘Belitaj. xr alchristichen Literaturgeschichre 11}, Braunschweig I88t, po. 2806 '9°BG_ 8802, jol. 1281817. Dopo ‘la prima ediione, con ‘analsex Hea, ot ©. Schmidt (Die alien Perrusatten, pp. 31: tsto ¢ 10 trad) Westo & stato edito da W.C, TILM. Schenk, Die gnastischon Schr fen des optischen Papyrus Berollnensts 4302, Berlind "973, yo, 296519 eda. BrashlerD.M, Parrot, The Act of Peter, BG 412814417 in D.M. Parrott (i), Nag Hover Codices V25 and Vi wih Papyrus. Bere. linensis 8502.4 and # (NH Studies 11), Leiden 197, pp. $7408. Si veda {nehe Je teadurione di L. Vouaux, Les deter de Pierre, pp. 21220 dt W. Schneemelcher, Petracokten pp. 186180 edi M Prteina an cite Po. lias 28 6. smut casPanno appello che, mentre enuncia Videa della finalith primaria det corpo come ricettacolo dello spirito, definisce in termini di « corruzione » e « vergogna » I'unione sessuale alla quale il cor ‘po medesimo non risulta finalizzato secondo il progetto divino, ‘Ad essa, secondo un motivo parimenti caratteristico della tradi zione dell'enkrateia nelle sue diverse forme, si oppone un'unio. ne spirituale con Cristo. «Tolomeo _ecelama infatti Is voee misteriosa — Dio non ha dato i vasi a fine di corruzione ¢ «di vergogna e, di pit, non si addice a te che hai creduto in me, di corrompere la mia vergine, che tu dovrai ritenere come tua sorella, essendo fo per voi due un solo spirito » Afiorano qui in primo piano le nozioni di phihoré e di laischyne che vengono a caratterizzare V'unione fisica, la quale tende a configurarsi particolarmente riprovevole per chi abbia ereduto nel messaggio di Gest di cui I'Apostolo @ portatore, Egualmente significative della tendenza caratteristica de- ‘gli Aui di Pictro a privilegiare fra tutti il valore dellentraieia fe della verginita & Yepisodio parallelo della figlia del giardi nniere che, noto anch'esso ad Agostino®, & pitt ampiamente riferito nell’Epistula Titi de dispositione sanctimonit che, nel ‘suo deciso atteggiamento encratita, appella volentieri alla let- teratura apocrifa degli Atti degli Apostoli®. ‘Vi si narra infatti come Pietro, alla preghiera del giardi- niere affinche invocasse Ia protezione divina per la figlia ver- gine, dichiard che il Signore « le avrebbe concesso cid che era utile per anima sua, Sullistante la figliuola cadde morta »*. IL commento dell'autore dell'Epistula, nel suo tipico tono ex cratita, mostra tuttavia di rispettare fl significato delYevento nella prospettiva degli Arti medesimi. Questi infatti conosoe Tr. Exbetta, op. city p. 4h 8 Loe cit St veda Tiatero Passo in Erbetta, op-cit. p. 14. 6 Histo, contenuto in un Ms ai Wireburg el ViIT "sec, fu reso oto da ‘D. de Brave (Noweaur fragments des Actes de Plerre, de Paul, de Jean, Andre et de TApocatynse detic, RBEy 25 (1908) 1816) he pit tard lo ha pubbllcato per intero (Episinla Titi, discipull Poul De dispositions: sanctimonl, 1/37 (1928) 4772). Vedi ora PLS TI, 122 {Siar I/passo in questione’ alla col. 1525: Cums hortulanus quidam he buerit fico wirginen quee cum una esset patr, petit orart pro ils ata) petro: qui cum petit, apostadus rursus el dieit prassiarim emtin quod aption esset andmae lus, Statim puella iceut morte ‘Ter Eroetta, op. cit, p. 12. Sullepisodio cfr. L. Vouaux, ope pp, S64 J fois O digme’ inera ef deo semper apta effugie carnis adatar: nc mortficars Sancti. gloria! ATT APOceIFL & rRorzIose eNceATIA 299 vano tna soluzione della vicenda fnalizzata a confermare Vo portunth delfagire dell’Apostolo: In fanciula,tornata tn vite in seguito allinsistente preghiera del padre viene presto se. dotta © cost trascinata alla rovina, Risulta cosl come sia pre. feribile la morte alla perdita della verginits, Gli Atti di Giovanni, nela toro trama complessa di vieende e nella grande rlechezza di temi dottrinali che qui non & Iuogo ai analizzare®, pur conoscono, nell'episodio di Drusiana git ricordato, il tipico motivo encratita della conversione come rottura della convivenza matrimoniale. Esso certo non esaurl—| sce la fsionomia estremamente articolata del testo, ma pure non rappresenta un elemento marginale ovver> una pura « cot, venzione » letteraria, quando Io si ponga a fianco dellinsistenza | rivelatrice con cul Ia chiamata di Giovanni @ presentata in’ termini di reiterato appello alla vergialta, Sebbene, come = siato notato, tale condizione possa pit: dire-tamente riferisi alla qualita speciale della missione affidata all’Apostolo, i ter= nini con i quali quest'ultimo descrive il proprio status vergi nale non sono meno rivelatori di quella struttura ideologica che soggiace alle posizioni francamente encratite. Giovanni, fi conoscendo in Cristo colui che lo ha distolto dailefimera ap. arenza mondana per rivolgerlo verso la realta eterna, $i dichiara egualmente da lui separato «dalla follia impura che 2 nella carne» e allontanato « dalla morte amara>® Ancora tuna volta & proposto il rapporto imprescindibile fra thanatos” <=" ele opere contaminanti della sars, di cul Tattivita sessuale ~ appare la Torma privlegiata Uno scenaxia protologico di marca encratta ® pot evocato Jn quel pasio che 'Epistula Titi adduce come espressione del-—, Insegnamento del « beato Govan» che & stato riconosciuto come frammento superstite di una parte 0 ii una versione erduta deg Atti dellApostolo®. In" eso, mentte si oppon Gtr, K, Sebiferdick, Jokonrasaken, In. Hennecke Schneemelcher, gp gi Ui, op, Bet, B.'sanoa SB: Kars Lees ceases, Sa le en ars de Tein Rineh 3 io, STR 41g fonts 119 08, Bonnets p. segs te Eola Ss CY, Tissot, art. eft, 114. Me He Pe Gee dec Tons 118 of Bonoe, Oho ro gales 8: 8 te mecbon gee Ee St Ba B28 8 teen omnes SOR cant cola Cie B."de rayne, Noweous fragments, 1515 200 6. sruvest cxsrueso la caro munda ancora degli sposi che hanno appena contratio le nozze, e il loro corpus intactum nec pereunte al mysterium coniunecionis fonte di sordes, si pone direttamente questul, “ timo in potere di Satana, Tra i numerosi attributi che def. riscono Tunione sessuale, quelli di experimentum serpents, excostcio maruo iit sigue iiiam Trobetenciae Soprettutio propongono la peculisre connessione fra primo pee ato e pratica delle nozze che nelle varie formule di ambiente fencratita (gamos come heuresis diabolica e porneia in Taziano; realta «animale» posta in essere dalligpate del serpente in Giulio Cassiano, « planta amara» nell’E¥Eg) implica Tident- ficazione delle seconde con il primo ovvero la contestuale ma nifestazione di entrambi. / TH discorso dellApostolo contempla inoltre i temi egual mente qualificanti delfunione fisica come fonte di morte e di corruzione (mortis charisma e corruptionis murs) in quanto fondamento ed effetto della genesis (nativitatis fractun sordi- dum) e principio di divisione (divisionis erudici), infrangen- dlosi per essa il rapporto con il Creatore ¢ con Ia vita divina che da lui promana (impedimentum [vitae] quod domino separa[n]t). Ad esa i contappongono te «vere sant neue» si tuali, per le quali 1 fedeli si uniscono « all'unico € vero sposo incomparabile, proveniente dal cielo, Cristo, sposo perenne »®, /~ ‘Come Giovanni, Ie cui parole tendono alla seicimania con Ja _separazione dei fedeli-appena-sposati®, anche Andrea, se- condo Tautore dell'Epistula Tit, accorso ad una festa di nozze ad demonstrandum gloriam del, destinatos sibi Ceonyiuges de funsit, masculos et foeriinas ad inuicem separauit et docuit os singulari statu permanere sanctos*. Nella redazione at pian Tin, PLS TH, 156 dove Is ctasione dl pes & cot in wrist Soup ego i ere uo none fea he ae co ne GS wipes ow nt pro soetonl cease vote ate ed ie Glin continua Pilot dame adnue cero gestra unde ee aon OSepus abuts nates perente nts) sora ab irimcsine pudentissimo.sanetimania satanatel, sltote ergo planius mysterlum come Rimeclonte Segse una lange sere di defnisiont delunione fice che De Sottolineeno fintrinaeca.nezatts m ‘Suc Hase audtenter, fol, indliduls wos contunsite nupcis sans, expecantts inure sponson tnconparabiem serum de ilo crs tae "Sl uraue matrimontam delunxit apostolus ne sit ovcanso ie comudando Ae eal 17 tuale degli Atti di Andrea non appare un episodio di questo tipo; tuttavia la versione greca del Martirio di Andrea conse. gnata dal Codice Vat. Gr. 808% nel colloquio tra YApostolo e Massimilla, Ia cui vicenda & modulata secondo Io schema tipico delle conversioni di segno encratita (riftuto di continuare la vita matrimoniale e separazione dal marito, con conseguente fra af questo che denunzia lo straniero e ne piuvura la morte), si delineano nettamente i fondamenti protologici dell’entrateia radicale, nel quadro di un parallelismo per contrasto fra Tepi. sodio paradisiaco dei protoplasti e le modalita del rapporto fra Andrea ¢ Ia donna, Dopo aver Jodato quest'ultima per Ia rinuncia definitiva allunione nuziale, definita «condotta di vita sordida e spor. ca»%, VApostolo Ia esorta a persistere in tale proposito e stabilisce un preciso rapporto fra la condizione propria ¢ di Massimilla, in quanto legati da vincolo spirituale e praticanti Ja perfetta continenza, ¢ la restaurazione dello status dei pro- toplasti anteriore al peccato. © Si, giustamente — egli dichia. ra — io scorgo in te Eva penitente e in me Adamo che fa ritorno. Cid che infatti capitd a quella ignorantemente tu ora, verso la cui anima io dirigo le mie parole, ripristini col ritor. no; € cid che soffri lo spirito abbattuto ¢ uscito fuori di sé con lei, viene rimesso in ordine da me insieme con te, che ti vedi riportata indietro. Tu hai rimediato al difetto di lel; ed io ho perfezionato l'imperfezione di lui, rifugiandomi in Dio. Tu hai obbedito laddove quella ha disobbedite ed io fuggo 8 cui quegli acconsentl. Noi poi abbiamo ecnosciuto cid da cui quelli si lasciarono traviare. E’ infatti stabilito che ciascuno porti riparo al proprio errore »®, Il parallelismo tra le due situazioni, essendo la pratica della 4 Sul valore di questa versione cfr. M. Bonnet, 02, cit, ILL, p, XIV. Per problemi relaii alla composizione © trasmissiore del tests 41 veda J.Hlamion, Les Actes apocryphes de lApétre andre. Las. Actes d’Andre ei de Matinias, de Pierre et d'dndré et les textes apparentés, Louvain BM, M, Horschuh, dndresation, in ‘Hennecke Schreemsihet, op ct Bo, 270280, il quale accetta la datasione interno al 200 propenta da G. Quispel, an Unknown Fragmen’ of the Acts of Andrew tap, Cope Uireghe"N- Niece Ho (Tae Acta Andreae 8, ed. Bonnet, of. cit, IL), p. 3958 aan phy & Makiuboie”raBloy’ pou veal ainip sxeximioy, or brntbes sob BR He owucing Erde, wsoaped hoe eat Bonapot Bovloném fopltee | Bonnet». #0, 202 6 seanest exteamo perfetta enkratela il valore decisive che procura il ritorno alla ~ condizione paradisiaca, rivela che Ja perdita di quest'ultima & da collegare allesercizio delle nozze. Nel successivo sviluppo dell'argomentazione emergono altri motivi rivelatori di una tra. ma concettuale di chiara impronta encratita: all’opposizione morte-vita, evocata ancora in relazione alla vicenda adamolo~ gica‘s, si accompagna quelle fra purith (hagneia) ed adultesio (moicheia), il quale tuttavia, dato il contesto (rifiuto dit Massi milla alle richieste del marito)®, & definizione alternativa delle nnozze in quanto tali, che risultano cos) assimilate alla fornica- zione, secondo il tipico postulato dellencratismo tazianeo. I] tutto & confermato dal rapporto di filiazione stabilito fra Egeate fe il serpente, sich i desideri del primo appaiono ispirati dal secondo e identificati alle sue lusinghe®, cui @ indispensabile resistere in vista della salvezza, Massimilla, persistendo ferma nella castita, si rivela in pari tempo « indivisa» (ameristos) ¢, nella sua’ perfezione, interamente trasformata nell’e uomo saggio interiore», il nous, sicché Andrea pud rivolgersi a lei «come ad un uomo »4, Tl tema dell'unita e riunificazione, tipicamente connesso in alcuni contesti encratiti con il rifiuto delle nozze nelle quali Ja dualita dei sessi é resa effiace ed operante, si esprime alter- nativamente nell'abolizione della distinzione maschio-femmina (EvEg)€ ovvero nella trasformazione della donna in uomo, qua- Tol 7, er. Erbotta,p. 40k esto in Bonnet, p. 4: «Come Adamo mori pet meso di Eva, avendole pienamente consentito, coal aactie fra vio per_mens di tc, cuviode del preceto del Signore © fedele nd Sn metodo ai" vita dane’ del tuo casero Bo 8 “e nuovamnts la mia parola’® volta verso di te, o Mass rilla; t dico: non tt dare allEgeate: resist alle sue inside, tanto pit the lo, 0 Massimilla, ho visto I Signore che ml dlceva: "Il padve det TBgeate it diavlo, ti aciogliers, o Andres, da. questa prislone’” Non t Fimane quind! che custodirt casta e pura, sania, Immacolata, imicom Clliabile Gol dicorsl del nostro nemico, inflessiaie, d'un pert, sera inerime, senza forte, non acona calle bufere,indivia, senea incespe are, senza sleuna simpatia ber le opere di Caino™ (tr. Erbetta, by ll testo, in Bonnet, p. 4) 1 Toit «Ma 30 io vents! cacciato di aul. t4 pol ubbdissh al discon etl Egeate'e alle adulesion! Gel eerpente suo padte, fasendo ror a fe opere el prima. sappi che fo per cauna tua sare punto» see 9, ed. Bonnets p. tise: tr. Erbetta, p. alls «To. prego per tanto Thomo sagzio che & in te, perche Timange Una mente chiaroter gente, Jo prego ln. mente invisible che @ im few Aiuto anche me, © che Jo scongluro come un uomo, sfinche, fo. divenga.perfetto» Papal Clam. ew. Seronw THLMIIES22 (GES Thy 2062325), UTE APOGRIFT © taprzIONE exceaita 308 Je @ auspleata nel Jog. 114 dell'EvTh®, A ques-'ultima nozione, nell'ambito di un contesto ideologico egualmmente caratterizzato dalla forte preminenza dei valori dell'enkrateia radicale, ser. bbra appellare negli Auti di Paolo e Tecla* e negli Atti di Fi. lippo il motivo singolare dell’assunzione di abiti maschili-da parte delle eroine del racconto. La pertinenza degli Atti di Tommaso® alla tradizione det Yencratismo non é da alcuno revocata in dubbio né ha bisogno. qui di una dettagliata dimostrazione, Il tema del distacco dal regime nuziale come condizione imprescindibile per la salvezza percorre tutta intera la trama complessa del/opera, dall’epi- sodio iniziale dei giovani sposi a quello di Migconia, dalla com versione di Siforo a quella di Terzia, Bastera soltanto notare alcuni elementi peculiari che, per essere espressione privile. giata e caratteristica di una struttura ideologiea di segno en. cratita e in pari tempo rivelando un'affinita tipologica spe fica con i dati gia riscontrati negli altri Arti apocrili, possono confermare il riferimento di questi ultimi, in misura varia. mente graduata ma pure essenziale, a quella medesima strut. tura, Se in una serie di invettive del'Apostolo centro il diavolo ritorna il noto motivo della identificazione di quello con «I'l. bero amaro » che da frutti a lui conformi®, con implicito rife. rimento alla trasgressione paradisiaca, soprattutto nellepi sodio dei giovani sposi alle cui nozze interviene Tommaso € = nella sua figura — lo stesso Salvatore, operandone la con versione alla perfetta continenza, si delinea con chiarezza uno scenario protologico che giustifica e motiva questa radicale scelta di vita. In tale episodio appare una articolata connes. S Ea, A, ullaumont ot at, op cit. $658 {deta but ot Phacicg &, 08 lpia, "he: x. extern, 0. 246 a fete Pit 4 ed. Bones U2 9. BoP. Eekea BN or » a Erbetta, p. 474. 7 ® endeared S Uopera¢ table verso 120 o, come wale it Quip, verso it (eter das Thomascrengeau snd des Hed son eet boi Lge, Hr p6) Ber Vampialtcravura rien af va eles te ease il tio aco GALE). Kidn che provone ana docalone aatne {il IIT see he Acs of homer, ides BE, p26 ances Gt Bane inp, Promasciien in'HegneceSehnecinccher op cee it bs: Beas eM Eset opt pp. SSI “ fete Phoms Si€B, ed Bonnet, 11, p16; ctr. dat texto aco in Klijn, op. cit, p. 88. a “a 4 Gitte Bip? cove Tunlone & defiita erzon opheos 208 6. srcest casrasso UTE aPocwirE © retoraone exersiza 305 sione delle tematiche fondamentali della prospettiva encratita nel rapporto qualificato fra nozze e primo peceato, nozecorre zione nella nozione della verginita/continenza qusle unico ‘mezzo per restaurare la situazione paradisiaca e insieme pre. ludio e fondamento dellunfone spirituale del fedele con Cristo, ‘= sp0s0 vero », La figlia del re e il suo sposo, obbedendo alla viva exon. tazione det Salvatore, manifestatosi ad essi all'interno della ox mera nuziale nell'aspetto dell’Apostolo di cui egli si dichiary «fratello »®, si astengono dalla « sordida unione »®. Cid ay. viene in vista della promessa partecipazione alle « nozze in corruttibili e veract » di cui i giovani saranno « paraning », es. sendo accolti nella «camera nuziale dell'immortaliti e pieng di luce »®. Nel colloquio che, il giorno seguente, si svolge tra Ja sposa e la madre é dato percepire, insieme con Topposi- Zione delle nozze fisiche, chiamate «opera della vergona » (eyo i alezomme), allunione spirituale con Cristo, definito « sposo vero» e incorruttibile, anche un preciso riferimento protolozico nella menzione del «velo della vergogna » da cui Ja vergine si proclama ormai libera®, Gia il Quispel aveva individuato nel « velo della corruzio. hne » evocato nel passo parallelo della versione siriaca™ un'eco dellEvEg 1a dove questo indica la fine del processo cosmico di genesis:phthora in termini di rifiuto della « veste della ver. gogna», ossia di abbandono dell'esercizio della sessualita abolizione della distinzione maschio-femmina. Questa conclu sione appare tanto piit legittima sulla base della versione greca che, come si 2 visto, menziona proprio l'esopiron tes aischynes. ‘Nella seconda versione greca, pits breve, del nostro testo™ sono entrambi gli sposi introdotti a parlare per rivelare il soposito di astenersi dalla mixis ¢ dalla phihord™. Essi dichia- ano di essere ormai uniti nel gamos stabile e vero, mentre Ia eveste della vergogna» (xb EvSwua vig aloyimn), si e allonta: hata definitivamente da loro. Non pare allora contestabile che gli Atti di Tommaso ab. biano conosciuta e fatta propria la tradizione attestata nell'EvEg con cui il redattore della versione greca breve mostra un de retto rapporto. Tale rapporto risulta ultericrmente eonfermato dalla presenza, nella medesima versione, ¢. un riferimento al gia citato logion dell’EvEg relativo alla abolizione dei contratii che Ia letteratura apocrifa degli Atti mostra di aver accolto con favore. Nella lunga preghiera in cui Tommaso enumera i benefit ricevuti dal Salvatore e la sua risposta ad esi, dopo aver ricordato T'abbandono totale del mondo per la sequela i Cristo ¢ la liberta completa dalla corruzione cui V'astensione sessuale Vha condotto®, egli dichiara di aver fatto «T'intemo come esterno ¢ I'esterno come Iinterno, si da aver reali zato in sé tutta la « plenezza» del Salvatore ®. Basti infine una breve menzione dei piu tardivi Avi di Filippo®, i quali conoscono il tema del capovolgimento. dei valori operato da Adamo con la sua caduta e, come gli Atti di Pietro, lo evocano a proposito del martirio dell’Apostolo. Questo, a quanti sono accorsi per liberarlo dalla crace in cul, come Pietro, & posto con la testa verso il basso, afferma: «Non affliggetevi perché pendo in tale maniera: reco infatti la forma del primo uomo, caduto a terra con la testa in git © quindi rivivificato, per mezzo del legno della croce, dalla morte del peccato. Ora adempio cid che mi & stato inglunto, Mi disse infatti il Signore: ‘Se cid che vi sta sopra non lo Acta Thomas 1418, ed. Bonnet, p. 119. ayiny’ Subs, alc asl) neodeinee 46 Bi i ‘roqualoes ulteoe wal” ee Tvl p. Wise: 8 ortped ck Gadi kay aetelybnsce xal 8 = Daneel pip, eben: Ld TS Prt 8 tre, yeas ete i Se WE eh Rte a es SESE Liam") of imide @ Ripe ce idessy cps et Sete eer mos P(A re ea BS convertirsi € 8 Hone, 2 sre tee oe gms sewn oan ae gt Pn ih a aan Ber aaa la conversions ext eowrhpersite wrela cut © Seatinenzae nel timore Gel vero Dio» (eve ayeis wat Srvezl ATT APCcRIFE® Ta.oIIeNe ENceMTA wt 2 tive fisionomie, occupano un posto non marginale né irvile.~ vante nella tradizione ampia dell'entrateia collocandosi solita: mente in quel versante radicale ehe, in forme pit'o meno netic, indica nella continenza assoluta la premessa necessaria per le piena realizzazione del messaggio cristiano. ey La componente encratita, senza esaurite Vintero spettro delle valenze ideologiche e della spiritualiti eopresse. weitere bito di questa letteratura, lungi dall'esere segno di una « con venzione » letteraria, risulta — per la specifcita det temi ac colti ¢ la loro reciproca connessione secondo alcune direttrici is dottrinali assai tipiche — un elemento essenziale di essa, uno e220 dei suoi centri di interess® privilegiato, sebbene non esclusivo, Ubteriore conferma di cid @ lutilizazione ampia degli Att? apo. rifi @ tendenza encratita in alcuni ambienti che, a titolo di verso, appellavano all'enkrateia come a valore preminente 0 addirittura supremé-nell'esperienza cristiana ®- GroLTA SrAMENT GasPaneo via Protonotaro Is, 206 Messina Come & noto, ali Encratiti di Epifanio (Pen, hae. 27 sive 47. — PG 41,$52B) usavano gl Atti apocrif ai Andres, dk Giovasal eG ‘Tommaso; git Apostolici'0 Apotact,altra sétta envretita. earaveriea al rifuto, deli proprieia e da un'aepra condaane delle nome, cones Wano i Atti diAndres e' dt'Tommaso (haer fl sive St cel aise Gk A. Lambert, sv. Apotactites et Apotasamenes, DACL 12 GSU) NOs, 2986,"tn particolare col, 2600. Sulleo. manicheo’ @ tale lederatars a veda P. Nagel, Die apotryphen Apostelakten des 2 wid 3. Jekehnerd, In der manichaischen Literatur. En Beitrag Sur Frege nach tor nei, lichen Elementen im Manichitomus, in KW. Taser (ca), Gnas ed Neues Testament. Studion aus Relgionswissenschaltnd Theodor Banke, Wi, pp. WUE, FD "Kaestl, Lussation des Actes apocriphes der] Aplires dens te manichdisme in ME Krause (el) Grosis ond Goons | INH ‘Studies 81, Leiden 1977. ‘pp. 107il6. Per Vambicnte gromico che R, Lcchtenhan, Die Pseudepisraphe.Litteratur “der. Gnosticer, SW 9 (died) 222237; 96299. "Ta‘presenen del feammento. deglt Ata ai Pte bel Pap, Berot. 6502 conterina Tinteresse dest gost? per qussia Inne Tatura, i cul un nuovo esemplare & wfferto dal Coder GT Gf Neg Bate radi con gil Att di Pietro e det dodil apostolt (cde M. Krause Lit Gnostische aod hermetische. Schriften aus Comex II ud Coder ty Glickstadt 1971, pp. 107-1) Cre. M. Krause, Die Petriaukien in Codex Vi yon Naz Harari, in Td. (ed), Bssaye on the Nag Harsmact Fes Honour of Alexander Bohiig INH Studies 31 Leiden 912, pp. S558, Che Keller, De ia fot te connaissance: le sens des «Acies de Bicrre ot des Douce’ Apdtres» (NHC Vin), RIBPH lid (198) (31; A. Gullausnen De nouveaux Actes apocryzhes: Les Actes de Pierre cf des douse poor, RHR 186" (l9?9) Istis2. ‘Si veda anche Ia traduioce:inglese of BA ParroutR, MoL. Wilson, The Acts of Peter and the Twtve dseulas (Gian, In EM ‘Rabinson (edi, Thc Nog Manns Library tt Ehetah: Macey Wri, pp. 268270,

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