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Energia e cambiamenti
climatici La sfida del XXI secolo
Parte prima
nia. Per quanto riguarda il metano (CH4), alcuni scienziati lamenta- (United Nation Framework Convention on Climate Change) non
no anzi che il suo contributo risulti sottovalutato nel rapporto prelimi- hanno ritenuto di ratificare i limiti di emissione di tale gas fissati nel
nare dellIPCC. Lincremento di emissione dei cosiddetti gas serra 1997, appunto a Kyoto. Interessante, a questo proposito, la svolta
spiegherebbe laumento anomalo di temperatura, aumento che se morbida di Bush che, nelle riunioni del G-8 svoltesi nei primi di giu-
continuato in maniera decisa e non controllata, potrebbe portare al gno di questanno in Germania, dopo avere finalmente aderito
declino della criosfera, cio allo scioglimento dei ghiacciai polari ed allidea di un contributo antropogenico non trascurabilie al riscalda-
alpini, allaumento della temperatura dei mari (con effetti anche sulla mento del pianeta, ha accettato un compromesso che, pur non fis-
fauna ittica), allaumento del loro livello e alla modifica temporale di sando limiti precisi alle emissioni, fa riferimento al rapporto ONU
tutti quegli eventi atmosferici che dipendono sempre dai cicli termici sul clima,nel quale come noto previsto un obiettivo di riduzione
come uragani, alluvioni, temporali. Tutto ci con conseguenti proble- delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2050.
mi di abitabilit delle coste, di desertificazione di vaste aree, di dis- Si ricorda per che tra i Paesi che non hanno firmato Kyoto, a parte
sesti idrogeologici e di danni allagricoltura. Stati Uniti ed Australia, sono compresi Cina ed India, i quali, secon-
La domanda che lopinione pubblica si pone oggi quindi: possi- do proiezioni attendibili, tra ventanni emetteranno gas serra in
bile che lintervento delluomo possa provocare danni tanto gravi? quantit pari a quelle di Stati Uniti ed Europa messi insieme. un
Gli ultimi studi ed in particolare il draft della Prima parte del Rap- problema che non pu essere trascurato se si vogliono raggiungere
porto di Valutazione dei Cambiamenti Climatici, comunicato a Pari- veri accordi operativi per il dopo Kyoto. Per completezza di infor-
gi dal IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) nel feb- mazione va ripetuto che non tutti gli scienziati concordano con il
braio del 2007, anche se non ancora in stesura definitiva, danno in draft del rapporto IPCC, e vengono classificati come gli scettici, in
pratica una risposta positiva a tale domanda. Nella recente Confe- confronto ai cosiddetti catastrofisti. Tra gli scettici, qualcuno, co-
renza di Bruxelles tenutasi nel mese di aprile del 2007, con la parte- me Richard Lindzen ordinario di Meteorologia presso il MIT, critica
cipazione di 124 delegazioni provenienti da tutto il mondo, sia pure assai severamente il rapporto Stern, dicendo, in un articolo pubbli-
con grandi discussioni, stato approvato il draft originario. Tra i fir- cato nel Daily Mail l8 marzo 2007: In ogni capitolo del suo rap-
matari figurano anche USA e Cina, a riprova che lopinione pubbli- porto evidente la mancanza di scientificit. Egli (Stern) altera i dati
ca mondiale in ogni caso trasversalmente preoccupata per il fu- o distorce levidenza per privilegiare tesi politiche, promuovendo al-
turo del pianeta, anche se recentemente le posizioni dei due grandi larmismo, al posto di una discussione razionale, e reinventando la
Paesi non sembrano avallare completamente i provvedimenti e le storia del clima. A questultimo proposito Lindzen critica Stern per
tempistiche previsti da altri Paesi per affrontare il problema. aver affermato che le temperature globali recentemente registrate
Nel XX secolo - dice lIPCC - la temperatura cresciuta di 0,6 C, non hanno precedenti negli ultimi mille anni di storia. Lindzen obiet-
ma se luomo non diminuir in modo drastico lemissione di CO2 ta che nella migliore delle ipotesi abbiamo misure dettagliate di
(dovremmo dire CO2 equivalente, per tener conto di altri compo- temperatura, solo per gli ultimi 50 anni.
nenti come metano, fluorocarburi ecc.) il pianeta andr incontro gi Lindzen insiste poi che non si possono trascurare altre mille cause di
nel secolo attuale ad uno scenario catastrofico a causa di un aumen- incidenza (forcing), e tra queste sottolinea il peso del vapor acqueo
to considerevole della temperatura (1,5-2,8 C o pi), con aumento (anchesso da considerarsi gas serra), leffetto compensante dei cirri
del livello dei mari tra i 28-43 cm e la riduzione dei ghiacci polari. dalta quota, landamento delle radiazioni solari, lincremento in at-
Infatti, il rapporto preliminare IPCC presentato a Parigi nel draft del I mosfera di aerosol dovuti ad effetti vulcanici. Conclude Lindzen:
Gruppo di lavoro conclude che: La maggior parte dellaumento glo- Ormai ci stiamo allontanando dalla scienza per entrare nel fanati-
bale di temperatura, osservato sin dalla met del XX secolo molto smo religioso e ancora Stern si serve di una scienza fasulla per
probabilmente dovuto allincremento della concentrazione di gas perseguire i propri scopi. E per svelenire la virulenza delle osserva-
serra provocato dallattivit umana. In altro posto si legge ancora: zioni, un attacco divertente; dice Lindzen e poi guardate ci sono
Despite remaining uncertainties. oggi 22.000 orsi bianchi rispetto ai 5.000 del 1940.
Il molto probabilmente sta a significare al 90%. Nicholas Stern, Sono parole molto forti e ci che sconcerta che il parere di uno
consulente economico del Primo Ministro inglese Tony Blair, in un scienziato tanto illustre sia in netto contrasto con le conclusioni del IV
suo ormai divenuto famoso rapporto pubblicato nel 2006 (the Stern rapporto IPCC, che coincidono invece in molti punti con la tesi di
Review on the Economics of Climate Change), arriva a dire: le no- Stern. Tra i catastrofisti il Nobel per la chimica Paul Crutzen, che
stre azioni, ora e nei prossimi decenni potrebbero creare rischi di ha scritto per una grande casa editrice italiana un libro sulluomo
disturbo alle attivit economiche e sociali, comparabili a quelle as- che ha cambiato il clima, titolato polemicamente: Benvenuti nellAn-
sociate alla grande guerra e alla crisi economica che si verific nel- tropocene. Tra gli scettici, 120 scienziati (provenienti da 11 Pae-
la prima met del XX secolo. Le parole sono pesanti e tra laltro il si) riunitisi in un Convegno al Royal Institute of Technology di Stoc-
Climate Change Group (CGC), costituito nel 2002 dal Presidente colma, che hanno sollevato seri dubbi sui modelli impiegati nella
Bush per un programma di ricerca sul clima, e del quale fanno par- teoria IPCC del riscaldamento globale.
te ben 13 Amministrazioni Statunitensi (tra le quali la Smithsonian E ancora Lomborg, Svensmark, che senza giungere alla critica ec-
Institution, il Meterological Institute ecc.) in un recente comunicato cessiva di Lindzen, danno un particolare valore alle variazioni di
ha rivendicato il loro ruolo primario nel compilare il rapporto del I temperatura dovute alle variazioni di flusso dei raggi cosmici (che
gruppo di lavoro dellIPCC, che proprio il rapporto pi deciso influenzano il formarsi delle nubi), che sottolineano linterdipenden-
nellattribuire i cambiamenti climatici allapporto antropogenico. za tra vento solare e campo elettromagnetico terrestre, o che riten-
Questo intervento, fino a poco tempo fa impensabile, al di l delle gono, per esempio, che lattivit ciclonica risponda a suoi cicli de-
valutazioni sui contenuti, rende finalmente credibile che per il dopo cennali, e infine, che non chiaro nemmeno il meccanismo tra le nu-
Kyoto (2012) sia veramente realizzabile una politica energetica bi a varie quote e tra queste e la terra, n il vero valore dellassorbi-
globale, foriera di interventi decisivi e producenti. mento di anidride carbonica da parte dei cosiddetti pozzi di carbo-
Politica che dovrebbe finalmente segnare la definitiva collaborazio- nio, che poi sarebbero gli oceani e le foreste ecc. (anche se non
ne tra i paesi che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto sulla diminu- male ricordare che ogni anno si perdono circa 13 milioni di ettari di
zione di CO2, e tutti i Paesi che pur facendo parte dellUNFCCC foreste). Molti scienziati italiani, va detto, sono su queste posizioni.
Politiche di riduzione delle emissioni Altri segnali positivi possono cogliersi nelle Comunicazioni della
Commissione europea gi citate (COM/ 2007/a def.), dove, oltre
Lasciando ai meteorologi il dibattito sui cambiamenti climatici, resta che aumentare per il 2020 del 20% limpiego di fonti rinnovabili, si
il fatto che il progresso e laumento di popolazione chiederanno auspica un aumento dellefficienza energetica del 20% sia per le at-
sempre pi energia, e che non sar possibile soddisfare allinfinito tivit civili che industriali, nonch limpiego del 10% di biocarburanti
questa domanda bruciando combustibili fossili che sono comunque nei trasporti; inoltre delineato anche un piano di azione energetico
destinati ad esaurirsi. Ci sono alternative che vanno dal nucleare al- in 10 punti, con un programma di misure volto a garantire il rag-
le fonti naturali (sole, vento, acqua, biomasse, geotermia ecc.), ma giungimento degli obiettivi proposti. Si parla di competitivit, di so-
che richiedono investimenti e tempi non brevi perch la loro inciden- stenibilit, di sicurezza delle forniture, di mix energetico, di microco-
za divenga significativa. Insieme a tali provvedimenti occorre inizia- generazione diffusa, e di solidariet tra i vari membri in caso di
re da subito una seria, globale politica di risparmio energetico, crisi energetica.
che poi in definitiva coincide fortemente con una politica di diminu- Nellottica del risparmio energetico, si sottolinea ancora limportan-
zione di gas serra. Perch questa politica sia resa possibile per tutti, za della crescita delle tecnologie pulite a bassa emissione di carbo-
anche per i Paesi poveri, forse occorrer rivedere il nostro modello ne, le gi citate BCAT (Best Clean Available Technology), e lobietti-
di sviluppo. Non si pu considerare il PIL come unico indice di be- vo che le fonti energetiche rinnovabili rappresentino il 20% del mix
nessere, anche lambiente presenta i suoi conti, e non si pu non tra- entro il 2020. Anche lIEA (International Energy Agency) nel suo
sferire risorse in modo deciso a favore
dei Paesi pi bisognosi. Cos, per le con- TABELLA 1 - Emissioni di gas serra nei paesi dellUnione Europea (2004)
siderazioni sopra esposte, va accolta con
favore, almeno a livello politico, la pro- Gas serra
posta della Commissione europea di ri- CO2 SO2 (1) NOx (2) CO COVNM (3) CH4 N2O (4)
durre entro il 2020 del 20% lemissione Unit di misura Mt (5) kt (6) kt kt kt kt kt
di gas climalteranti rispetto al 1990, con Austria 76 34 229 802 182 372 18
un obiettivo del 50% (!) entro il 2050. La da processi energetici 68 33 223 769 82 31 3
proposta interessante, ma anche una
Belgio 126 127 278 742 186 406 36
grande sfida per le industrie dei Paesi da processi energetici 116 125 275 742 85 29 8
ricchi (che dovranno investire grosse
Danimarca 59 31 209 593 159 280 26
somme per ridurre le emissioni) e anche
da processi energetici 58 31 209 593 89 37 3
per i Paesi poveri che, se non aiutati, sa-
ranno nellimpossibilit di seguire tale Finlandia 73 99 218 564 144 236 22
da processi energetici 71 89 218 564 102 27 5
ambizioso programma.
Curioso, anche se utile per lumanit, che Francia 408 551 1.237 5.968 2.705 2.885 241
coloro che non hanno ratificato il Proto- da processi energetici 387 539 1.223 4.903 722 331 25
collo di Kyoto, chiedano ora compatti la Germania 865 614 1.428 4.153 1.460 3.582 205
stabilizzazione della concentrazione di da processi energetici 842 562 1.315 3.569 357 733 30
gas serra ad un livello di 450/550 parti Grecia 110 545 343 1.200 288 484 43
per milione di CO2 equivalente (questa da processi energetici 102 537 340 1.149 233 100 13
concentrazione garantirebbe in ogni ca- Irlanda 44 76 117 235 74 607 31
so che laumento di temperatura a fine da processi energetici 42 76 117 235 39 9 5
secolo non superi i 2 C) Per questo viene Italia 487 506 1.260 4.430 1.311 1.649 137
auspicata una serie di partenariati bilate- da processi energetici 459 480 1.240 4.021 744 324 35
rali e multilaterali, coinvolgendo Governi, - industrie energetiche 161 256 141 37 7 22 7
Banca Mondiale, Agenzia Internazionale - indus.manifat.e costruz. 85 90 184 379 12 8 5
per lEnergia, Partenariato Asia-Pacifico - trasporti 126 70 695 3.066 575 29 12
(APP che comprende USA, Canada, In- - altri settori 85 20 211 538 70 23 11
dia, Cina e Giappone). Questi Paesi - emiss. evap. da carburanti 2 44 9 1 80 242 -
plaudono ai progressi conseguiti dal pro- Lussemburgo 11 2 17 48 11 22 0
gramma di scambio di emissioni della UE da processi energetici 10 2 16 41 7 4 0
(Emission Trading System) e individuano
Olanda 180 65 366 611 225 831 56
nel risparmio energetico il modo econo- da processi energetici 170 62 365 597 129 80 2
micamente pi valido per ridurre le emis-
Portogallo 70 201 291 1.306 316 574 21
sioni di gas serra. Infine essi si augura-
da processi energetici 58 181 265 568 98 34 3
no, soprattutto dopo le aperture mostrate
dagli USA nellultimo G-8, che nella riu- Spagna 332 1.352 1.507 2.377 1.146 1.765 90
da processi energetici 306 1.339 1.453 1.901 392 140 13
nione dellUNFCCC che si terr nel no-
vembre 2007 a Bali, si possa gi pren- Svezia 56 51 204 694 301 263 26
dere atto dei programmi operativi dei va- da processi energetici 51 35 191 676 232 23 6
ri Governi per il dopo Kyoto. Queste di- Regno Unito 556 979 1.569 2.757 1.087 1.933 130
chiarazioni lasciano veramente ben spe- da processi energetici 546 936 1.565 2.567 554 613 29
rare in una collaborazione seria e collet- 1 biossido di zolfo - 2 ossidi dazoto - 3 composti organici volatili diversi dal metano
tiva tra tutti i Paesi e quindi sono di buon 4 protossido dazoto - 5 milioni di tonnellate annue - 6 migliaia di tonnellate annue
World Outlook 2006, ribadisce limportanza delle tecnologie avan- che, si spera, avr maggiori poteri di controllo e coordinamento, al
zate per migliorare lefficienza energetica, ma afferma anche che fine di una politica energetica comune, di quanto non labbia lat-
esse non potranno determinare pi del 75% di riduzione dellemis- tuale Consiglio dei Regolatori Europei (ERGEC), che un organo di
sione di gas alteranti e quindi ribadisce la necessit di rivedere la consultazione, senza alcun potere decisionale. Va precisato che per
politica nucleare. In definitiva lIEA ritiene che per ridurre le emissio- il programma sopra descritto la Commissione ha previsto un costo
ni di CO2 eq. del 40% occorrerebbe un mix cos composto: aggiuntivo medio annuo tra il 2005 ed il 2020 di 10/18 miliardi di
- 75% miglioramento dellefficienza energetica negli usi finali; euro, che per sarebbero (il condizionale sembra dobbligo) com-
- 12% incremento fonti rinnovabili; pensati da un minor acquisto di petrolio e dal mercato dei diritti di
- 10% incremento fonti nucleari (questo incremento pu sembrare emissione di CO2. La cifra, oltre a coprire gli incentivi per le energie
inadeguato ma forse sconta i tempi necessari per la costruzione o alternative, necessaria a coprire le differenze tra le cosiddette tec-
il revamping degli impianti, anche se va registrato un nuovo, de- nologie pulite ad alto risparmio energetico (BCAT) e le tecnologie in-
ciso interesse per il settore, con la costituzione di grossi gruppi dustriali comuni e gli aiuti ai Paesi emergenti.
internazionali di ricerca per la messa a punto di reattori a sicu-
rezza intrinseca).
Daltro canto ricordiamo, per fare qualche esempio, che una centrale Emissioni di gas serra nellUnione Europea
a combustibile fossile da 1.000 MW riduce in cenere ogni anno da 1
a 2 milioni di tonnellate di combustibile (carbone, olio combustibile o Nella Tabella 1, relativa alle emissioni di gas serra, sono riportate,
gas), scaricando in atmosfera (a seconda delle tecnologie adottate): per ciascun Paese dellUnione Europea, le emissioni dei principali
- da 4 a 7 milioni di tonnellate di CO2; gas serra (anidride carbonica CO2, biossido di zolfo SO2, ossidi di
- da 600 a 2.000 t di CO; azoto NOx, monossido di carbonio CO, composti organici volatici
- da 4.500 a 120.000 t di SOX; diversi dal metano COVNM, metano CH4, protossido di azoto N2O)
- da 4.000 a 27.000 t di NOX; con il dettaglio della quota relativa ai soli processi energetici.
- da 1500 a 5.000 t di particolati; Lanalisi dei dati mostra che il Paese dellUnione con il quantitativo
- da 0,02 a 0,06 mSv di radiazioni. pi elevato di emissioni la Germania (con 876 milioni di tonnellate
Una centrale nucleare della stessa potenza produce in un anno circa annue di gas emessi in atmosfera) seguita da Regno Unito (564 mi-
2 tonnellate di materiali ad alta attivit derivanti dal ritrattamento lioni di tonnellate annue) e Italia (496 milioni di tonnellate annue).
del combustibile utilizzato. Non da sottovalutare come anche la Diverso invece lo scenario se si analizzano le emissioni degli altri
Commissione europea, dopo anni di silenzio, accenni al nucleare gas ad effetto serra. Nel caso del monossido di carbonio la Francia
che costituisce una delle opzioni disponibili per ridurre le emissioni il Paese con la quota di emissioni maggiore (5.968 migliaia di ton-
di CO2. A questo proposito una notazione: James Lovelock, linven- nellate annue) seguita dallItalia (4.430 migliaia di tonnellate annue)
tore di Gaia, la terra autorigenerantesi, per anni uno dei massimi e dalla Germania (4.153 migliaia di tonnellate annue). Nel caso de-
idoli di alcuni ambientalisti, ha recentemente dichiarato che gli ossidi di azoto il Paese con le emissioni maggiori risulta invece il
lenergia nucleare lunica energia verde. Infine la Commissione Regno Unito (1.569 migliaia di tonnellate annue) seguito dalla Spa-
propone la istituzione di un Ufficio dellosservatorio di energia gna (1.507 migliaia di tonnellate annue) e dalla Germania (1.428
la densit media a 15C dellolio combustibile STZ (senza tenore di zolfo) - 4 burnup delluranio corrispondente alla quantit di energia totale prodotta per unit
di massa del combustibile utilizzato in funzione del tipo di reattore - 5 ore di funzionamento minime che giustificano la realizzazione dellimpianto
6 rendimento di un aerogeneratore a pala. In base alla teoria di Betz un aerogeneratore reale non pu estrarre pi del 59.3% della potenza posseduta da un tubo
daria di area A e diametro d che fluisce con velocit v. La potenza teorica dunque pari allenergia cinetica Ek associata al tubo daria dove Ek = (16/27) d A v3.
7 ore annuali di soleggiamento equivalenti alla massima potenza nellItalia centrale - 8 pannello fotovoltaico in silicio amorfo - 9 pannello fotovoltaico
in silicio monocristallino e policristallino - 10 pannello fotovoltaico in silicio monocristallino - 11 pannello fotovoltaico in silicio policristallino
12 potenza elettrica massima di impianto - 13 tonnellate di idrogeno - 14 Nm3/anno di idrogeno - 15 emissioni del processo di reforming del combustibile.