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Statistiche in breve del 12 marzo 2002

Lingua italiana e dialetti in Italia


Anno 2000

Si consolida litaliano, diminuisce luso esclusivo del dialetto, aumenta luso alternato
Continua a crescere luso dellitaliano nei confronti delle diverse forme dialettali, seppure a ritmi meno
sostenuti rispetto agli anni compresi tra il 1988 e il 1995. Diminuisce luso esclusivo del dialetto che si
compensa, parzialmente, con un significativo aumento delluso alternato di italiano e dialetto.
Questultimo quindi, pur perdendo il carattere di strumento comunicativo esclusivo, continua ad essere
parte integrante del patrimonio linguistico degli italiani.
E quanto emerge dai dati dellindagine I cittadini e il tempo libero, realizzata nel dicembre 2000 su
un campione di circa 20mila famiglie, per un totale di circa 55mila individui
Le persone che parlano prevalentemente italiano in famiglia rappresentano il 44,1% della popolazione
di sei anni e pi (23 milioni 870mila). La quota aumenta leggermente nelle relazioni con gli amici
(48%) e in maniera pi consistente nei rapporti con gli estranei (72,7%).
significativo luso misto di italiano e dialetto in tutti e tre i contesti relazionali considerati: vi ricorre
in famiglia il 32,9% delle persone, con gli amici il 32,7% e con gli estranei il 18,6%.
Usa prevalentemente il dialetto in famiglia il 19,1% della popolazione di sei anni e pi (10 milioni
341mila persone). La quota scende al 16% nelle relazioni con gli amici e al 6,8% con gli estranei.
In sintesi, il 92,3% degli italiani (rispetto al 91,5% nel 1995) parla italiano esclusivamente o
alternandolo con il dialetto in almeno uno degli ambiti relazionali esaminati. Per contro, la percentuale
di italiani che parla il dialetto esclusivamente o alternandolo con litaliano in almeno uno dei tre
contesti resta stabile rispetto al 1995 (56,1%) perch la diminuzione delluso esclusivo del dialetto
compensata dallaumento delluso misto. Parla esclusivamente o prevalentemente dialetto in tutti e tre i
contesti il 6% della popolazione di sei anni e pi, mentre lo 0,7% parla esclusivamente unaltra lingua;
queste percentuali sono sostanzialmente stabili rispetto al 1995.

Figura 1. Persone di 6 anni e pi secondo il linguaggio abitualmente usato in diversi contesti relazionali. Anni 1987/88,
1995 e 2000 (valori percentuali)
Solo o prevalentemente italiano 1987/88
Solo o prevalentemente dialetto In famiglia
1995
Sia italiano che dialetto 2000
Altra lingua

Solo o prevalentemente italiano


Solo o prevalentemente dialetto Con amici
Sia italiano che dialetto
Altra lingua

Solo o prevalentemente italiano


Solo o prevalentemente dialetto
Con e strane i
Sia italiano che dialetto
Altra lingua

0 10 20 30 40 50 60 70
Differenze generazionali
Luso prevalente dellitaliano decresce col crescere dellet in tutti i contesti relazionali. Per luso
in famiglia, la quota varia dal 65,4% dei bambini al 25,6% degli anziani.
Viceversa, luso esclusivo o prevalente del dialetto cresce col crescere dellet, passando da una
quota molto bassa (6,4%) di bambini che parlano soltanto dialetto in famiglia al 40,1% degli
ultrasettantacinquenni. Le differenze generazionali nelluso esclusivo o prevalente di italiano e
dialetto si accentuano a partire dalle generazioni alfabetizzate nel dopoguerra.
Le differenze tra le generazioni nelluso misto sono meno accentuate. Luso alternato di italiano e
dialetto in famiglia cresce fino a 64 anni per poi diminuire.
La scelta del linguaggio inoltre influenzata dal genere: le donne mostrano una maggiore
propensione a esprimersi soltanto o prevalentemente in italiano in famiglia (45,7% a fronte del
42,5% degli uomini ) e con gli amici (51,1% contro il 44,7%). Il divario tra maschi e femmine
maggiore tra i giovani e diminuisce nelle classi di et successive per poi annullarsi tra gli anziani.
Fra gli uomini prevale luso misto di italiano e dialetto soprattutto nei rapporti con gli amici (35,1%
rispetto al 30,6% delle donne) e, in questo contesto, le differenze maggiori con le donne si
registrano fino ai 34 anni di et. Una maggiore uniformit tra i generi si nota invece per luso
esclusivo o prevalente del dialetto che aumenta considerevolmente al crescere dellet sia per gli
uomini sia per le donne e raggiunge in famiglia il livello pi alto dai 75 anni in su (40,1%).

Tabella 1. Persone di 6 anni e pi secondo il linguaggio abitualmente usato in diversi contesti relazionali per classi di et e
sesso. Anno 2000 (valori percentuali)
Solo o prevalentemente italiano Solo o prevalentemente dialetto Sia italiano che dialetto
Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale
IN FAMIGLIA
6-10 62,9 68,2 65,4 7,0 5,8 6,4 26,0 21,7 23,9
11-14 55,2 61,5 58,3 10,4 8,6 9,5 31,1 27,3 29,2
15-24 49,6 58,0 53,7 13,9 10,5 12,2 32,8 28,7 30,8
25-34 47,2 57,1 52,1 15,0 10,8 12,9 32,4 28,0 30,2
35-44 46,5 50,7 48,6 13,4 11,4 12,4 35,1 34,1 34,6
45-54 40,7 42,8 41,8 18,1 17,8 18,0 37,6 36,3 36,9
55-64 33,1 35,4 34,3 25,8 26,0 25,9 37,2 35,7 36,5
65-74 26,9 27,3 27,1 34,9 34,2 34,5 34,5 34,6 34,6
75 e pi 25,2 25,8 25,6 39,9 40,2 40,1 30,0 30,2 30,1
Totale 42,5 45,7 44,1 19,3 19,0 19,1 33,9 31,9 32,9
CON GLI AMICI
6-10 64,3 70,5 67,3 6,5 5,1 5,9 26,3 20,7 23,6
11-14 58,0 67,2 62,5 8,0 5,3 6,7 31,5 25,9 28,8
15-24 53,0 68,4 60,6 9,6 4,3 7,0 34,8 25,2 30,1
25-34 51,8 62,7 57,1 10,9 7,8 9,4 32,7 26,0 29,4
35-44 46,9 55,7 51,3 12,7 9,8 11,3 35,9 31,4 33,6
45-54 41,1 48,5 44,8 16,0 13,8 14,9 39,8 35,1 37,4
55-64 35,5 39,9 37,8 23,7 21,6 22,6 37,2 36,0 36,6
65-74 28,9 32,2 30,7 31,3 30,0 30,6 36,7 34,4 35,4
75 e pi 27,6 28,8 28,4 36,2 36,0 36,1 31,7 31,5 31,6
Totale 44,7 51,1 48,0 16,6 15,4 16,0 35,1 30,6 32,7
CON GLI ESTRANEI
6-10 77,7 83,3 80,4 2,8 2,2 2,6 16,1 10,9 13,6
11-14 81,5 86,4 83,9 1,4 1,2 1,3 14,3 10,0 12,2
15-24 80,4 87,0 83,6 3,0 1,3 2,2 14,6 10,0 12,4
25-34 79,1 84,2 81,6 3,3 2,3 2,8 15,2 11,5 13,4
35-44 76,3 80,3 78,3 3,5 2,8 3,1 18,1 15,2 16,6
45-54 72,1 74,0 73,1 5,3 5,2 5,2 21,1 19,1 20,1
55-64 65,1 65,8 65,4 8,8 9,4 9,1 24,7 23,5 24,1
65-74 57,8 57,5 57,6 14,0 14,8 14,5 26,6 26,5 26,5
75 e pi 48,8 45,3 46,6 21,3 25,7 24,1 28,7 27,7 28,0
Totale 72,1 73,3 72,7 6,3 7,2 6,8 19,6 17,7 18,6

2
Sommando coloro che in famiglia parlano il dialetto esclusivamente e chi lo parla insieme
allitaliano si evince che il dialetto conosciuto dalla maggioranza della popolazione (52%), ma
questa conoscenza varia tra le generazioni: usa il dialetto in famiglia soltanto il 30,3% dei bambini
da 6 a 10 anni, il 38,7% di quelli da 11 a 14 anni, il 43% dei giovani da 15 a 24 anni, il 70,2% degli
ultra settantacinquenni.

Figura 2. Persone di 6 anni e pi secondo il linguaggio abitualmente usato in famiglia per classi di et. Anno 2000 (valori
percentuali)
6-10

11-14

15-24

25-34

35-44

45-54

55-64 Solo o prevalentemente


italiano
65-74 Solo o prevalentemente
dialetto
75 e pi Sia italiano che dialetto
T otale

0 10 20 30 40 50 60 70

Tabella 2. Persone di 6 anni e pi secondo il linguaggio abitualmente usato in diversi contesti relazionali per ripartizioni
geografiche. Anni 1995, 2000 (valori percentuali)
IN FAMIGLIA CON GLI AMICI CON GLI ESTRANEI
Solo o Solo o Sia Solo o Solo o Sia Solo o Solo o Sia
prevalente- prevalente- italiano Altra prevalente- prevalente- italiano Altra prevalente- prevalente- italiano Altra
mente mente sia lingua mente mente sia lingua mente mente sia lingua
italiano dialetto dialetto italiano dialetto dialetto italiano dialetto dialetto
1995
Ripartizione
Italia nord-occidentale 58,4 15,0 24,8 0,4 62,2 9,7 25,8 0,2 82,7 2,1 12,6 0,2
Italia nord-orientale 36,2 33,8 22,7 5,6 38,0 27,2 28,3 5,0 63,2 10,4 22,1 3,1
Italia centrale 64,0 11,5 21,9 0,7 66,2 8,1 23,0 0,3 80,1 4,0 12,9 0,4
Italia meridionale 26,1 30,8 39,6 0,6 29,2 20,8 45,1 0,5 63,5 10,0 23,1 0,1
Italia insulare 31,7 33,5 31,6 0,4 33,4 21,6 40,3 0,8 60,5 10,6 25,7 0,3
Tipo di comune
Centro dellarea metropolitana 63,0 12,9 21,4 0,7 67,7 8,2 20,9 0,4 82,1 3,3 12,3 0,5
Periferia dellarea metropolitana 48,2 17,2 32,3 0,6 53,5 12,4 31,8 0,2 75,3 5,4 16,7 0,3
Fino a 2000 abitanti 31,3 34,7 27,5 4,5 32,8 23,1 37,9 3,6 66,1 7,3 22,7 1,9
Da 2001 a 10.000 abitanti 32,9 31,8 30,7 2,7 34,2 23,1 37,2 2,7 64,0 9,6 22,5 1,4
Da 10.001 a 50.000 abitanti 39,4 27,4 29,6 0,8 40,7 19,2 35,6 0,7 67,2 8,1 20,5 0,5
50.001 abitanti e pi 52,4 18,3 27,0 0,8 55,7 12,8 29,1 0,6 76,5 5,7 15,6 0,3
Italia 44,4 23,8 28,3 1,5 47,1 16,7 32,1 1,2 71,4 6,9 18,5 0,8
2000
Ripartizione
Italia nord-occidentale 59,4 11,1 26,6 2,0 64,2 9,0 24,3 1,6 86,5 2,2 9,6 0,6
Italia nord-orientale 36,9 27,3 26,8 8,2 39,0 23,8 29,8 6,7 65,0 8,3 22,8 3,1
Italia centrale 63,2 8,5 25,5 1,8 65,7 7,4 24,5 1,1 80,9 4,0 13,4 0,4
Italia meridionale 25,1 27,2 46,0 0,9 30,2 22,3 45,9 0,7 62,4 11,1 25,4 0,1
Italia insulare 29,4 24,9 41,4 3,6 33,5 20,2 42,5 3,0 61,7 10,3 27,0 0,0
Tipo di comune
Centro dellarea metropolitana 61,1 10,2 25,6 2,1 64,6 7,5 25,0 1,6 80,7 4,5 13,2 0,4
Periferia dellarea metropolitana 48,4 16,1 33,1 1,8 54,7 13,8 29,7 1,1 74,9 7,1 16,5 0,6
Fino a 2000 abitanti 30,6 27,0 36,5 5,5 33,3 20,1 41,1 4,9 66,4 7,3 24,6 1,2
Da 2001 a 10.000 abitanti 32,8 26,6 34,9 4,8 36,2 22,0 36,9 3,9 68,0 7,9 21,5 1,7
Da 10.001 a 50.000 abitanti 39,9 20,4 36,5 2,3 43,5 17,9 35,7 1,8 69,0 7,4 21,8 0,5
50.001 abitanti e pi 53,2 13,9 29,9 2,0 57,0 12,0 28,5 1,6 78,4 5,9 14,1 0,4
Italia 44,1 19,1 32,9 3,0 48,0 16,0 32,7 2,4 72,7 6,8 18,6 0,8

3
Differenze territoriali
Luso esclusivo o prevalente dellitaliano in famiglia pi diffuso nel Centro (63,2%) e nel Nord-
ovest (59,4%), mentre nel Sud e nelle Isole riguarda poco pi di un quarto della popolazione
(rispettivamente, 25,1% e 29,4%); nel Mezzogiorno si privilegia luso misto, che rappresenta il
comportamento linguistico pi frequente sia in famiglia sia con gli amici.
Il Nord-est, cui spetta il primato delluso esclusivo del dialetto in famiglia (27,3%) e con gli amici
(23,8%), si colloca tuttavia a met strada: parla prevalentemente italiano in famiglia il 36,9% della
popolazione, con gli amici il 39% e con gli estranei il 65%.
Le regioni in cui luso esclusivo dellitaliano in famiglia pi forte sono la Toscana (83%) e la
Liguria (67,5%), mentre quelle in cui in famiglia si fa maggiormente uso esclusivo del dialetto sono
la provincia autonoma di Trento (43,6%), il Veneto (42,6%), la Calabria (40,4%) e la Sicilia
(32,8%).
Puglia, Campania e Marche vantano il primato delluso alternato di italiano e dialetto in famiglia.
Luso del dialetto con gli estranei pi frequente in Campania (15,4%), in Veneto (14,2%) e in
Calabria (13,1%); meno frequente in Val dAosta (1,1%), in Liguria (1,7%), in Toscana e nel
Lazio (2,6%).
Lutilizzo di altre lingue molto diffuso nel Nord-est in tutti e tre i contesti relazionali. Nella
provincia autonoma di Bolzano, fa ricorso alla lingua tedesca (lingua ufficiale accanto allitaliano)
il 70% delle persone sia in famiglia sia con gli amici.
Anche in Friuli-Venezia Giulia e in Sardegna, dove si parlano lingue riconosciute dalla normativa
di tutela delle minoranze linguistiche, sono alte le percentuali di coloro che hanno classificato il
proprio linguaggio quotidiano come altra lingua (rispettivamente, 24% e 13,9%) e non come
dialetto.

Tabella 3. Persone di 6 anni e pi secondo il linguaggio abitualmente usato in diversi contesti relazionali per regione e
provincia autonoma. Anno 2000 (valori percentuali)
IN FAMIGLIA CON GLI AMICI CON GLI ESTRANEI
Solo o Solo o Sia Solo o Solo o Sia Solo o Solo o Sia
prevalente- prevalente- italiano Altra prevalente- prevalente- italiano Altra prevalente- prevalente- italiano Altra
mente mente sia lingua mente mente sia lingua mente mente sia lingua
italiano dialetto dialetto italiano dialetto dialetto italiano dialetto dialetto
Regione
Piemonte 58,6 11,4 27,3 2,2 64,7 7,6 25,6 1,6 85,8 2,2 11,3 0,3
Valle d Aosta 55,5 12,6 24,4 7,1 61,3 4,8 28,5 4,9 84,1 1,1 9,8 4,5
Lombardia 58,3 10,7 27,9 2,0 62,8 10,0 24,4 1,6 86,7 2,3 8,8 0,7
Trentino-Alto Adige 24,3 23,1 15,3 36,4 25,5 21,3 16,8 35,7 42,8 6,3 17,4 32,6
- Bolzano-Bozen 21,1 1,8 5,7 70,0 22,1 0,7 5,8 70,0 24,7 0,6 6,9 66,4
- Trento 27,4 43,6 24,6 4,1 28,7 41,1 27,4 2,5 60,3 11,8 27,6 0,1
Veneto 22,6 42,6 29,8 3,9 23,7 38,2 34,4 2,7 52,4 14,2 32,0 0,2
Friuli-Venezia Giulia 34,3 16,6 24,5 24,0 33,3 13,5 34,8 18,0 63,1 5,9 29,8 0,5
Liguria 67,5 12,4 17,9 1,4 70,9 7,1 20,3 0,9 87,6 1,7 9,4 0,4
Emilia-Romagna 56,6 14,2 26,7 1,8 60,9 11,2 26,3 1,1 84,8 3,0 11,6 0,3
Toscana 83,0 4,1 10,1 2,2 84,7 3,6 9,4 1,5 89,1 2,6 6,6 0,8
Umbria 50,8 13,0 34,9 0,8 52,7 11,9 34,2 0,6 67,9 8,6 22,7 0,1
Marche 37,7 18,1 42,2 1,0 41,2 16,0 41,7 0,2 67,5 9,3 22,4 0,0
Lazio 58,9 8,1 29,8 1,8 61,8 6,9 28,4 1,1 81,1 2,6 14,1 0,3
Abruzzo 29,4 22,9 45,7 1,3 35,3 19,0 44,2 0,7 71,3 7,8 19,9 0,1
Molise 29,0 27,3 36,0 7,4 32,4 21,2 39,3 6,7 75,8 8,9 14,6 0,4
Campania 21,5 30,5 46,7 0,5 26,5 26,2 46,0 0,3 53,6 15,4 30,1 0,0
Puglia 31,6 17,7 49,8 0,4 36,9 13,6 48,6 0,4 71,0 5,6 22,3 0,2
Basilicata 28,8 25,9 42,1 2,5 33,4 23,5 40,1 2,2 68,3 8,7 22,1 0,1
Calabria 17,8 40,4 39,4 0,9 22,4 30,8 44,4 0,8 60,7 13,1 24,4 0,1
Sicilia 23,8 32,8 42,5 0,2 28,4 26,6 44,2 0,2 57,1 12,7 29,4 0,0
Sardegna 46,4 0,9 38,1 13,9 49,0 0,7 37,6 11,7 75,8 3,2 19,6 0,2
Italia 44,1 19,1 32,9 3,0 48,0 16,0 32,7 2,4 72,7 6,8 18,6 0,8

4
Differenze tra grandi e piccoli comuni
Luso esclusivo o prevalente dellitaliano in famiglia cresce al crescere della dimensione del
comune: nei comuni fino a 2.000 abitanti riguarda il 30,6% della popolazione di sei anni e pi,
mentre nei comuni al centro delle aree metropolitane la quota raggiunge il 61,1% (tab. 2).
I comuni che costituiscono la periferia delle aree metropolitane si caratterizzano invece per un uso
dellitaliano in famiglia (48,4%) meno frequente sia rispetto ai centri delle aree metropolitane sia
rispetto ai comuni con pi di 50.000 abitanti (53,2%). Lo stesso andamento si osserva negli altri
contesti relazionali, anche se nei rapporti con gli estranei le differenze sono meno marcate.
Viceversa, luso esclusivo o prevalente del dialetto diminuisce al crescere della dimensione del
comune: riguarda il 27% della popolazione di sei anni e pi nei comuni fino a 2.000 abitanti, ma
nei comuni centro delle aree metropolitane la quota scende al 10,2%. Anche in questo caso si
riscontra che il dialetto pi parlato nei comuni periferici delle aree metropolitane che in quelli di
media dimensione.
Andamento analogo, ma con differenze meno marcate, si osserva per luso misto in famiglia di
italiano e dialetto che riguarda circa un terzo della popolazione in tutti i tipi di comune. Nelle
relazioni con gli amici si nota un utilizzo particolarmente frequente delluso misto nei comuni fino
a 2.000 abitanti (41,1%).

Incidenza del titolo di studio


Per chi in possesso di un titolo di studio elevato pi frequente luso esclusivo o prevalente
dellitaliano anche nelle conversazioni familiari (questa modalit riguarda il 75,9% dei laureati, ma
soltanto il 7,6% degli analfabeti) mentre per luso esclusivo o prevalente del dialetto in famiglia si
registra una situazione opposta (le quote variano dal 3,4% dei laureati al 69,8% degli analfabeti).
Tuttavia interessante notare che il 17,4% dei laureati e il 29,8% dei diplomati usano il dialetto
alternandolo con litaliano in famiglia, mentre il 3,4% dei laureati e il 7,3% dei diplomati utilizzano
il dialetto in modo esclusivo.
Queste differenze riguardano anche le persone di et avanzata: il 67,7% dei laureati
ultrasessantacinquenni parla prevalentemente italiano in famiglia rispetto al 18% dei coetanei con
la licenza elementare o nessun titolo. Tuttavia, a parit di titolo di studio luso esclusivo
dellitaliano nelle persone pi anziane diminuisce a favore delluso esclusivo del dialetto.

Figura 3. Persone di 15 anni e pi secondo il linguaggio abitualmente usato in famiglia per titolo di studio. Anno 2000
(valori percentuali)
Solo o prevalentemente italiano Solo o prevalentemente dialetto Sia italiano sia dialetto
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Analfab et a Alfab et a s enza Licenza Licenza med ia Dip lo ma Dip lo ma Dip lo ma Laurea
t ito lo d i s tud io element are inferio re s up erio re 2 -3 s up erio re 4 -5 univers it ario
anni anni

5
Come cambiato nel tempo luso del linguaggio
Luso prevalente o esclusivo dell'italiano ha subito una forte crescita dal 1988 al 1995 in tutti e tre i
contesti comunicativi mentre dal 1995 al 2000 lincremento stato meno importante. Laumento
pi consistente si verificato nella comunicazione con gli estranei: le quote sono passate dal 64,1%
della popolazione di sei anni e pi nel 1988 al 71,4% nel 1995 con un ulteriore lieve incremento nel
2000 (72,7%).
Lincremento stato pi contenuto nel contesto della comunicazione con gli amici (44,6% nel
1988, 47,1% nel 1995 e 48% nel 2000).
Quello familiare lambito in cui luso esclusivo dellitaliano meno diffuso e in cui gli incrementi
sono meno forti: dal 1988 al 1995 si registra un aumento di circa 3 punti percentuali (dal 41,5% al
44,4%) mentre nel 2000 la percentuale rimane pressoch stabile (44,1%).
L'utilizzo esclusivo del dialetto, soprattutto nell'ambito familiare, diminuito significativamente
nel tempo: le quote sono passate dal 32% nel 1988 al 23,8% nel 1995 e, infine, al 19,1% nel 2000.
La diminuzione delluso esclusivo del dialetto sempre compensata dallaumento delluso misto
che passa, nel contesto familiare, dal 24,9% nel 1988 al 28,3% nel 1995 fino al 32,9% nel 2000.
Luso misto di italiano e dialetto con gli amici e con gli estranei rimane stabile rispetto al 1995.
Quindi il dialetto, pur alternandosi pi frequentemente che in passato con litaliano, non si perde
ma contribuisce ad arricchire il patrimonio culturale del Paese.
Le differenze di genere restano pressoch invariate: nel 1995 come nel 2000 le donne privilegiano a
tutte le et luso esclusivo o prevalente dellitaliano in tutti i contesti comunicativi. Il divario tra
uomini e donne nelluso esclusivo dellitaliano aumentato soltanto nella fascia di et 11-24 anni.
Per quanto riguarda let interessante notare che dal 1995 al 2000 luso esclusivo del dialetto in
famiglia passato dal 9,8% al 6,4% per i bambini dai 6 ai 10 anni; dal 18,3% al 12,4% per le
persone tra i 35 e i 44 anni; dal 46,5% al 40,1% per gli ultrasettantacinquenni. Parallelamente luso
misto in cinque anni aumentato di quattro punti percentuali per i bambini e di circa otto per le
persone fra i 35 e i 54 anni e per gli anziani.
Luso prevalente o esclusivo dellitaliano in famiglia aumenta al Nord e diminuisce nel Sud e nelle
Isole. In particolare, nel Nord-ovest aumenta di un punto percentuale (dal 58,4% del 1995 al 59,4%
del 2000) mentre nelle Isole diminuisce di oltre due punti (dal 31,7% al 29,4%). E interessante
notare che nellItalia meridionale luso esclusivo dellitaliano diminuisce sempre leggermente
anche nella comunicazione con gli estranei (dal 63,5% al 62,4%). Luso misto in famiglia aumenta
di dieci punti percentuali nellItalia insulare (dal 31,6% nel 1995 al 41,4% nel 2000) e di sei punti
nellItalia meridionale (dal 39,6% ne 1995 al 46% nel 2000). Ci sta a significare che cresce luso
frequente dellitaliano laddove era gi predominante, cio nel Nord, mentre aumenta luso misto di
italiano e dialetto nel Sud, laddove gi raggiungeva livelli pi elevati.
Rispetto ai diversi tipi di comune, laspetto rilevante che l'uso alternato di italiano e dialetto
aumenta in famiglia anche nei comuni centro delle aree metropolitane (dal 21,4% del 1995 al
25,6% del 2000), anche a discapito delluso esclusivo dell'italiano che subisce un leggero calo (dal
63% al 61,1%). Si tratta evidentemente di una tendenza nuova rispetto alla precedente indagine in
cui l'uso alternato di italiano e dialetto in questo dominio non aveva subito variazioni rispetto al
1988. Peraltro, luso alternato di italiano e dialetto aumenta anche a discapito delluso prevalente
del dialetto in tutti gli altri domini.

Informazioni e chiarimenti
Struttura e Dinamica Sociale
Adolfo Morrone; tel +39 06 59524841

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