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Corso di Lingua latina, prof.ssa C. Mandolfo a. a.

2016-2017

Le Formulae spiritalis intelligentiae e le Instructiones di Eucherio di Lione: edizioni critiche a

confronto

Palazzolo Grazia CdLM in Archeologia Y53000017

Eucherio, vescovo di Lione dal 435 al 449, fu uno scrittore esegetico che, oltre a brevi scritti
ascetici, scrisse le pi famose Formulae spiritalis intelligentiae e le Instructiones: si tratta di due
opere esegetiche con commenti a passi della Scrittura indirizzate rispettivamente al figlio Verano e
al figlio Salonio.
Le edizioni critiche pi importanti di queste due opere sono quella edita dal Brassicanus1, nel
1531, nella Patrologia Latina, e quella edita dal Wotke2, nel 1894, in CSEL.
Per ovviare a dei problemi di interpolazione presenti nelle suddette edizioni, si resa necessaria
una nuova edizione, pubblicata nel 2004 e curata da C. Mandolfo 3. Ma prima di parlare della
nuova edizione, necessario comprendere come furono realizzate le edizioni pi antiche,
partendo dalledizione del Brassicanus4.
NellEpistola in S. Eucherium, edita da Brassicanus, egli dichiara di aver usato un codice fornitogli
dallAbate di Santa Croce in Austria, tale Hartmannus, per realizzare ledizione delle Formulae e
che il primo capitolo di questa opera, il De divinis omnibus, era stato tratto da un codice pi antico.
Tuttavia, non solo nessuno dei codici a noi noti, attesta questo primo capitolo delle Formulae
presente nelledizione del Brassicanus, ma si tratta del I capitolo del De essentia divinitatis
attribuito allo Pseudo Agostino5. Inoltre molti dei nomina spiegati nel I capitolo del Brassicanus, si
trovano anche nel II capitolo, costituendo cos dei doppioni e per di pi di alcuni di essi viene data
interpretazione diversa6.
Il codice che Brassicanus ricevette dallAbate Hartmann non presente nel catalogo dei codici
posseduti dallAbazia di Santa Croce, attuale Heiligenkreuz; solo un codice, il 78, contiene le
Formulae, ma fortemente interpolato. Probabilmente, il codice utilizzato dal Brassicanus and
perduto insieme ad altri codici a causa di uno dei tanti assalti dei Turchi nella citt di Heiligenkreuz
nel 1683.

1
D. Eucherii Lugdunensis episcopi doctiss. Lucubrationes aliquot non minus piae quam eruditae, cura ac beneficio
IOANNIS ALEXANDRI BRASSICANI iureconsulti recens editae, Basilae, MDXXXI, 209-293 (PL 50, 727-822).
2
Sancti Eucherii Lugdunensis Formulae spiritalis intelligentiae, Instructionum libri duo, Passio Agaunensium martyrum,
Epistula, de laude heremi. Accedunt Epistulae ab Saluiano et Hilario et Rustico ad Eucherium datae. Recensuit et
commentario critico instruxit CAROLVS WOTKE, pars I, CSEL, Vindobonae, MDCCCLXXXXIIII.
3
Eucherii Lugdunensis. Formulae spiritalis intelligentiae. Instructionum libri duo cura et studio C. Mandolfo, Corpus
Christianorum, Series Latina, LXVI, Turnhout, Brepols Publishers, 2004.
4
D. Eucherii Lugdunensis episcopi doctiss. Lucubrationes aliquot non minus piae quam eruditae, cura ac beneficio
IOANNIS ALEXANDRI BRASSICANI iureconsulti recens editae, Basilae, MDXXXI, 209-293 (PL 50, 727-822).
5
Eucherii Lugdunensis. Formulae spiritalis intelligentiae. Instructionum libri duo cura et studio C. Mandolfo, Corpus
Christianorum, Series Latina, LXVI, Turnhout, Brepols Publishers, 2004, p.V.
6
Ivi, pp. V-VI.
Nasce unaltra perplessit sullautenticit del codice usato dal Brassicanus per il fatto che nel VII
capitolo, Eucherio avrebbe deciso di interrompere improvvisamente la spiegazione dei nomina,
precisando che ciascuno pu avere numerosi significati. Avanza quindi delle perplessit su questo
metodo esegetico e dichiara di voler ritornare alloriginaria ratio interpretandi. Ma nei capitoli
successivi, contraddicendo quanto detto prima, si trovano numerose spiegazioni per vari nomina
(ad es. fons e torrens), e anche nella parte iniziale dellopera sono presenti numerose spiegazioni
per lo stesso termine. Tutto ci ci induce ad escludere che il codice usato e ledizione stessa del
Brassicanus riportino fedelmente lopera di Eucherio di Lione, poich questa brusca interruzione
appare alquanto contradditoria e aderisce poco alla personalit dello scrittore e pensatore quale
emerge dalle sue opere e dai giudizi dei contemporanei 7. Inoltre, le numerose interpolazioni,
soprattutto dei Moralia e delle Homiliae in Evangelia e in Ezechielem di Gregorio Magno,
escludono che il Brassicanus abbia riportato il testo autentico del vescovo di Lione.
Riguardo le Instructiones, nelledizione del Brassicanus, il I libro presenta quaestiones e parti che
figurano soltanto in un ramo isolato della tradizione manoscritta8, mentre ledizione del Wotke
fortemente interpolata soprattutto nel I libro (sono presenti dei passi delle Expositiunculae in
Evangelium di Arnobio il Giovane). Questultimo utilizza il codice Parisinus Latinus 9550, che
integra col codice Sessorianus 77 ritenenendolo di VI sec. anzich dellVIII. Questa edizione
anchessa poco affidabile perch sono presenti numerosi errori di lettura, che rendono poco
attendibile anche lapparato critico: si attribuiscono ad un codice lezioni di un altro, talvolta viene
accolta una lezione che non attestata da alcuno dei codici noti al Wotke [] qualche volta non
sono identificati i passi biblici citati da Eucherio9.
Per la constitutio textus della nuova edizione curata da C. Mandolfo10, si reso necessario lutilizzo
di molti manoscritti che tramandano sia le Formulae che i due libri delle Instructiones. Tra questi
occorre citare il Parisinus Latinus 9550 (P), proveniente con molta probabilit dalla citt dorigine
del Vescovo, Lione: si tratta di codice in onciale redatto tra il Vi e il IX secolo. Questo codice
poziore ha contribuito in maniera determinante a risolvere il problema delle citazioni bibliche in
Eucherio, poich conserva le lezioni presenti nella Vetus piuttosto che quelle presenti nella
Vulgata. Il Sessorianus 77 anchesso un codice in onciale, scritto nel Nord Italia e risale allVIII
secolo. La caratteristica di questo codice che riassume per taglio [..] e presenta delle
interpolazione che si trovano soltanto in esso: rappresenta dunque un unicum11. Parecchie sono le
anomalie di questo codice rispetto gli altri: ad esempio mancano delle quaestiones relative al De
Marco, tramandate da tutti gli altri manoscritti, nelle quaestiones relative a Luca non viene
rispettato lordine progressivo dei versetti biblici da spiegare. Questi codici, insieme agli altri
collazionati da C. Mandolfo per la nuova edizione, risalgono ad un archetipo le cui tracce sono
reperibili nellerrore comune a tutta la tradizione manoscritta12. Attraverso questa osservazione
stato possibile dunque individuare due famiglie sulla base delle lezioni e degli errori in comune: ,

7
Ivi, p. VIII
8
Ibidem.
9
Ivi, p. IX.
10
Eucherii Lugdunensis. Formulae spiritalis intelligentiae. Instructionum libri duo cura et studio C. Mandolfo, Corpus
Christianorum, Series Latina, LXVI, Turnhout, Brepols Publishers, 2004.
11
Ivi, p. XV.
12
Ivi, p. XVIII.
costituita dai manoscritti P Vc Gr L, e , che comprende tutti gli altri codici e tra questi S che
riassume per taglio.
Infine, per una corretta lettura dellapparato critico, bisogna precisare che, oltre ad alcuni
manoscritti che non hanno contribuito al miglioramento del testo ed altri ancora che riportano
solo alcuni frammenti, nella nuova edizione viene citato per qualche lezione un codice utilizzato
dal Wotke (Parisinus Latinus 9380) per la constitutio texstus del II libro dell Instructiones, ma che
non figura nello stemma codicum.
Corso di Lingua latina, prof.ssa C. Mandolfo a. a. 2016-2017

Gli influssi di Cassiano e Girolamo nella Praefatio delle Formulae spiritalis intelligentiae e nel II

libro delle Instructiones di Eucherio di Lione

Palazzolo Grazia CdLM in Archeologia Y53000017

Nella Praefatio delle Formulae spiritalis intelligentiae, Eucherio di Lione spiega i motivi che lo
hanno indotto a comporre lopera dedicata al figlio Verano13. Le Formulae sono un commento a
dei passi biblici che Eucherio spiega attraverso lesegesi allegorica; attraverso lesegesi riusciamo a
comprendere il senso spirituale delle Scritture, difficile da comprendere perch normalmente
celato sotto lespressione letterale (ll. 17-20)14. Cos, dice Eucherio, il corpo della Sacra Scrittura,
come tramandato, nella lettera, lanima nel senso morale, che detto tropico, lo spirito nel
senso superiore, che chiamato anagoge (ll. 38-44)15 e dopo accosta i tre sensi scritturistici alla
divisione platonica della filosofia in fisica, etica e logica. Inoltre accosta alla divisione platonica
della filosofia quella della celeste filosofia delle Scritture che si spiega secondo la storia , secondo
la tropologia, secondo lanagoge. Perci la storia ci inculca la verit dei fatti e la fedelt della
narazione; la tropologia orienta i sensi mistici verso lemendazione della vita; lanagoge fa
giungere ai misteri pi sacri dei simboli celesti (ll. 53-56)16. C chi, continua Eucherio, aggiunge
anche lallegoria, che indica la prefigurazione delle cose future (ll. 57-63)17.
Bisogna precisare che questultima allegoria di cui parla Eucherio diversa da quella citata nella
prima parte della Praefatio ed intesa come equivalente dellinterpretazione spirituale.
Aggiunge poi che la dottrina della religione cristiana derivata dalla duplice fonte della scienza: la
pratica e la teoretica che rispettivamente corrispondono alla vita attiva e alla vita che contempla le
cose celesti e medita sulle Scritture Sacre, ricercando il senso spirituale (ll 65-72)18. Conclude
quindi la Praefatio elencando le formule dellintelligenza spirituale: per ciascun nomina
proveniente dalle Sacre Scritture, cercher i significati allegorici con cui devono essere interpretati
(ll.73-75)19.
Leggendo questa Praefatio, si nota subito come Eucherio attinga da diversi autori, in modo
particolare a Cassiano (nelle Collationes), quando parla del modo di leggere e comprendere le
Scritture e nella distinzione tra scienza attiva () e contemplativa ().
Anche nellesposizione dei tipi di interpretazione spirituale, ritroviamo delle analogie con Cassiano,
anche se questultimo le espone mutando lordine: allegoria, anagoge e tipologia che
13
C. Mandolfo, Sulla Praefatio programmatica delle Formulae Spiritalis intelligentiae e sulla terminologia esegetica di
Eucherio di Lione, Sileno 38, 2012, pp. 151-180.
14
Eucherii Lugdunensis. Formulae spiritalis intelligentiae. Instructionum libri duo cura et studio C. Mandolfo, Corpus
Christianorum, Series Latina, LXVI, Turnhout, Brepols Publishers, 2004.
15
Ibidem.
16
Ibidem.
17
Ibidem.
18
Ibidem.
19
Ibidem.
rappresentano linterpretazione spirituale, distinta da quella letterale (historica interpretatio).
Questa tripartizione presente nelle Collationes di Cassiano, fa a sua volta riferimento alla
tripartizione dei sensi della Scrittura presente in Origene (nel De principiis) in connessione con la
tripartizione paolina delluomo in: corpo/senso letterale anima/senso morale spirito/senso
senso spirituale della Scrittura.
Possiamo quindi dire per certo che Eucherio dipende da Cassiano anche se diversa
limpostazione20: infatti, se da un lato Eucherio inizia a parlare della celeste filosofia della Scrittura
che va spiegata secondo la storia, la tropologia, lanagoge e lallegoria portando da tre a quattro i
sensi della Scrittura, dallaltro Cassiano inizia a parlare della scienza attiva e della scienza
contemplativa prendendo spunto da questultima per parlare dei sensi della Scrittura:
linterpretazione letterale e quella spirituale (che comprende tropologia, allegoria e anagoge).
Concludendo, occorre anche precisare che i termini usati da Eucherio per lesegesi spirituale nelle
Formulae non sono gli stessi termini tecnici (anagoge, tropologia, allegoria) che usa nella
Praefatio. Mentre anagoge ricorre solo due volte e tropologia nemmeno una volta, il termine
allegoria, inteso come procedimento ermeneutico, viene sostituito da spiritalis interpretatio,
mystica ratio, figuralis expositio, figura, praefiguratio.

l due libri delle Instructiones di Eucherio di Lione, sono dedicati ad uno dei suoi figli, Salonio.
Questopera esegetica mostra un forte influsso di Girolamo, soprattutto nel II libro, e nei capitoli
De locis e De fluminibus uel aquis. Questo influsso visibile sia a livello letterale-sintattico che a
livello esegetico. Per esemplificare possiamo fare alcuni esempi concreti, facendo riferimento
allarticolo di C. Mandolfo 21.
Iebus ipsa est Hierusalem, ipsa est et Salem in qua regnauit Melchisedec; haec nunc ab Aelio
Hadriano vocatur Aelia (151, 15-17)22, cos esordisce Eucherio nel capitolo De locis; le fonti
geronimiane a cui fa riferimento per questo passo, sono sia le Hebraicae quaestiones in libro
Genesos (24, 9-17 Lag: CChL 72 [1959], p. 19) sia il De situ et nominibus locorum Hebraicorum (p.
107, 8 Klostermann), nei quali troviamo la stessa espressione letteraria usata da Eucherio (in qua
regnauit Melchisedec) e dal De situ riproduce anche lo stesso incipit. Pi avanti continua Eucherio:
Arihel in Esaia propheta, hanc esse quidam putant Ariopolim ab idolo Martis Arihel quod illic situm
est. Interpretatur autem Arihel leonem dei Hierusalem figuraliter significano (152, 1-3)23. Sebbene
ledizione del Wotke propone Ariopolim, C. Mandolfo24 propone Areopolim, che tra laltro
lezione tramandata da tutti i codici tramandati dal Wotke, tranne che dal Sessorianus 77; inoltre la
lezione Areopolim confermata dal testo geronimiano De situ et nominibus locorum Hebraicorum
(p. 37, 21-27 Klostermann). E ancora Eucherio attinge a livello lessicale riferendo linterpretazione

20
C. Mandolfo, Sulla Praefatio programmatica delle Formulae Spiritalis intelligentiae e sulla terminologia esegetica di
Eucherio di Lione, Sileno 38, 2012, p. 169.
21
C. Mandolfo, Linflusso di Girolamo sul De locis e sul De fluminibus vel aquis di Eucherio di Lione (Instr. II),
Orpheus 18, 1997, pp. 504-520.
22
Sancti Eucherii Lugdunensis Formulae spiritalis intelligentiae, Instructionum libri duo, Passio Agaunensium
martyrum, Epistula, de laude heremi. Accedunt Epistulae ab Saluiano et Hilario et Rustico ad Eucherium datae.
Recensuit et commentario critico instruxit CAROLVS WOTKE, pars I, CSEL, Vindobonae, MDCCCLXXXXIIII.
23
Ibidem.
24
C. Mandolfo, Linflusso di Girolamo sul De locis e sul De fluminibus vel aquis di Eucherio di Lione (Instr. II),
Orpheus 18, 1997, p. 509.
allegorica proposta da Girolamo, che in Ariel vede Gerusalemme.
Anche nel capitolo De fluminibus uel aquis si coglie con facilit linflusso di Girolamo. Ad esempio
quando Eucherio osserva che Iordanes ideo dictus, quod duo fontes in unum confluant quorum
alter dicitur Ior, alter Dan appellatur (152, 25 - 153, 2)25, fa sicuramente riferimento sia alle
Hebraicae quaestiones in libro Geneseos (24, 3-8 Lag: CChL 72 [1959], p. 19) sia al De situ et
nominibus locorum Hebraicorum (p.77, 10-13 Klostermann) in cui si parla del medesimo corso
dacqua.
Con ulteriori esempi, larticolo di C. Mandolfo26, mostra come Eucherio prenda spunto a livello
lessicale, sintattico ed esegetico oltre che dalle due opere di Girolamo gi citate (De situ et
nominibus locorum Hebraicoru e Hebraicae quaestiones in libro Genesos) anche da unaltra opera,
il Liber interpretationis Hebraicorum nominum, anche se in misura inferiore. Non lascia quindi
indifferente linfluenza di Girolamo nellopera di Eucherio, soprattutto se si pensa che sono
numerosi gli esempi in questi due capitoli del II libro delle Instructiones che contano poco pi di
quaranta righi.

25
Sancti Eucherii Lugdunensis Formulae spiritalis intelligentiae, Instructionum libri duo, Passio Agaunensium
martyrum, Epistula, de laude heremi. Accedunt Epistulae ab Saluiano et Hilario et Rustico ad Eucherium datae.
Recensuit et commentario critico instruxit CAROLVS WOTKE, pars I, CSEL, Vindobonae, MDCCCLXXXXIIII.
26
C. Mandolfo, Linflusso di Girolamo sul De locis e sul De fluminibus vel aquis di Eucherio di Lione (Instr. II),
Orpheus 18, 1997, pp. 504-520.

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