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PISTOIA
Keywords: Vulnerabilit sismica, Metodo affidabilistico, Valutazioni incertezze, IDA, Curve di fragilit.
ABSTRACT
La valutazione di vulnerabilit sismica di edifici esistenti in accordo con le NTC08 non tiene in considerazione
varie fonti di incertezza riscontrabili nel corso delle analisi. I metodi affidabilistici consentono, invece, di
determinare linfluenza delle incertezze di alcune variabili sulla risposta sismica della struttura quantificando la
probabilit di superamento di uno stato limite espressa in termini di frequenza media annua. Una procedura di
questo tipo proposta nel Documento Tecnico del CNR n.212/2013. Nel presente lavoro, tale metodologia viene
applicata ad un edificio strategico in calcestruzzo armato degli anni 80, assumendo come incertezze di tipo
aleatorio la variabilit delle caratteristiche meccaniche dei materiali e come incertezze di tipo epistemico i difetti di
conoscenza della struttura e del comportamento meccanico dei suoi elementi componenti (effetto delle
tamponature). Per la valutazione della risposta sismica del modello sono state eseguite analisi dinamiche non
lineare incrementali IDA, con accelerogrammi naturali spettro-compatibili scalati fino al raggiungimento del
collasso strutturale. I risultati ottenuti hanno permesso di evidenziare che, per gli stati limite considerati, le
frequenze medie annue di superamento calcolate attraverso il metodo affidabilistico risultano superiori a quelle
individuate con il metodo tradizionale attraverso analisi pushover nellipotesi di valori deterministici per le
resistenze meccaniche dei materiali.
0.005
0.010
0.015
0.020
0.025
0.030
0.035
0.040
medie 1.844
0.429
min 1.216
a(g)
TR s 2.4 Modellazione della non linearit
16 percentile 50 percentile 84 percentile
2475 0,000 0,410 0,452 0,523
Per la modellazione delle non linearit
975 0,001 0,303 0,334 0,367 meccaniche possono essere adottati legami
475 0,002 0,238 0,261 0,284 costituitivi di tipo isteretico (con o senza degrado
201 0,005 0,173 0,190 0,204 ciclico di rigidezza ma senza degrado di
140 0,007 0,151 0,164 0,175
101 0,010 0,131 0,142 0,153
resistenza), in seguito denominato senza degrado,
72 0,014 0,111 0,122 0,132 oppure legami costituitivi con degrado di
50 0,020 0,092 0,104 0,111 resistenza, in seguito denominati con degrado.
30 0,033 0,068 0,079 0,087 Gli elementi strutturali colonna sono soggetti a
sollecitazioni combinanti di pressoflessione e
taglio. Linterazione tra queste sollecitazioni internazionale (FEMA-350; FEMA-351). I
condiziona notevolmente la risposta anelastica in parametri dinteresse che rientrano nellanalisi
prossimit del collasso delle strutture in IDA sono:
calcestruzzo armato, specialmente per quelle del - laccelerogramma di base a: singola storia
passato non progettate in accordo ai criteri della temporale in termini di accelerazione;
gerarchia delle resistenze. Pertanto, si adotta una - il fattore di scala k: scalare non negativo
modellazione a fibre che tiene in considerazione che consente di ottenere un
linterazione tra sforzo normale e momenti accelerogramma scalato ak=ka
flettenti rispetto ad entrambi gli assi di flessione, - una misura dintensit per il sisma IM:
senza necessit di specificare legami Momento- funzione non negativa di a e crescente con
Curvatura (necessariamente diversi per ogni
k (ad esempio PGA, PVA, Sa(T1) per =
elemento strutturale), ma definendo solo
5%, ecc.);
opportuni legami costitutivi per i materiali.
Dato che il modelli a fibre non risultano - condizioni che definiscono il
adeguati a cogliere i fenomeni di degrado raggiungimento degli stati limite
associati ad elevati livelli di deformazione considerati in termini, ad esempio, di
(svergolamento e sfilamento delle barre, soglie per la rotazione alla corda, per il
espulsione del conglomerato del nucleo in valore del taglio, valore del drift di
assenza di adeguato confinamento) essi si interpiano o di un punto di riferimento,
considerano come modelli senza degrado (DT- ecc.
CNRn.212). In una prima fase gli accelerogrammi sono
Poich lapproccio a fibre pu risultare molto stati applicati adottando un fattore di scala k
intenso dal punto di vista computazionale variabile da 0.05 a 0.4 ad incrementi di 0.05 cos
necessario scegliere opportunamente il numero da stimare, per ciascun terremoto, il primo valore
di fibre con cui discretizzare le sezioni trasversali di k che porta la struttura al collasso. In una
degli elementi strutturali per ottimizzare i livelli seconda fase, per garantire un livello di
di precisione rispetto allefficienza precisione maggiore, gli incrementi di k sono stati
computazionale delle analisi (Bandini, 2005). raffinati in prossimit del valore che porta al
Nella stessa ottica, le ipotesi di legami costitutivi raggiungimento degli stati limite SLD e SLC, con
non lineari per i materiali possono essere adottate step di incremento di 0.005. Le condizioni di SLC
anche solo allestremit degli elementi strutturali e SLD sono definite dal raggiungimento di alcune
per tratti di lunghezza LPl (determinata attraverso soglie stabilite dal DT-CNRn.212 per le rotazioni
la formulazione presente nella Circolare alla corda, i drift e le sollecitazioni.
esplicativa) e mantenendo lipotesi di materiale In Figura 10 sono rappresentate curve IDA,
elastico nei tratti centrali. In questo studio, una per ciascuno dei 7 accelerogrammi tipo
nellobiettivo di cogliere meglio il fenomeno del considerati. Per esse, in ordinata sono riportati i
degrado ciclico delle resistenze, al calcestruzzo valori di accelerazione spettrale per il periodo
del copriferro (non confinato) si assegnato un fondamentale T1 della struttura, ottenuti dai
legame costitutivo diverso da quello riferito al corrispondenti spettri elastici degli
calcestruzzo del nucleo interno alle armature accelerogramma scalati, di volta in volta, con il
(confinato). fattore k; in ascisse sono considerati i
corrispondenti valori dello spostamento Dmax
2.5 Analisi dinamica incrementale IDA calcolato per un punto controllo in sommit
alledificio quando la struttura sottoposta
allaccelerogramma scalato stesso. Lungo queste
Lanalisi dinamica incrementale IDA prevede curve, sono marcati dei punti che rappresentano
che la risposta della struttura sia calcolata
le condizioni di raggiungimento dello stato limite
considerandola sottoposta ad accelerogrammi di danno (in verde) e di collasso (in blu) come
gradualmente scalati in intensit fino al superamento delle soglie definite in termini di
raggiungimento del collasso strutturale. Questo
rotazioni alla corda o di massime sollecitazioni
consente la costruzione di curve, denominate coerentemente ai criteri del DT-CNRn.212.
curve IDA, che rappresentano la variazione del In particolare, le curve nel grafico di Figura
danno in funzione dellintensit del sisma
10a si riferiscono al caso di modello A (senza
considerato consentendo di dedurre importanti tamponatura) e quelle di Figura10b al modello B
propriet della struttura in esame (Cornell, C. et (con tamponature). Dallosservazione dei dati si
al., 2002). Il metodo IDA trova riferimento nelle
evidenzia come la presenza di tamponature
procedure per la progettazione sismica in ambito anticipi le condizioni di collasso in
corrispondenza di spostamenti Dmax e di
accelerazioni di entit inferiori a quelle ottenute
in assenza di tamponature. Pi avanti in questo
studio, questo confermato dai valori mediani
delle distribuzioni di Sa(T1) allo SLC. Ci
dovuto alleffetto negativo delle tamponature che
generano azioni taglianti sui pilastri riducendo
sensibilmente le rotazioni per ciascun elemento.
Normalizzando i valori sulle ascisse, si
ottengono grafici come quelli di Figura 11,
relativi al modello senza tamponatura, e di Figura
12 per il modello con tamponatura. In questi
grafici, i punti che individuano le condizioni di
raggiungimento dei vari stati limite risultano
allineati su una verticale e per i corrispondenti
valori di Sa(T1) viene individuata una
distribuzione statistica di tipo log-normale. La
stretta applicazione del DT-CNRn.212
richiederebbe distribuzioni composte da almeno
30 valori come risultato di altrettante analisi IDA,
in questo studio ridotte a 7 per difficolt oggettive
nella selezione di accelerogrammi naturali
richiesti. I valori di media e deviazione standard, Figura 11. Curve IDA normalizzate relative al Modello A e
rispettivamente ln e ln , sono stati calcolati per relative distribuzioni Log-Normali delle Sa(T1) per lo SLD
rappresentare le distribuzioni in termini di densit (sopra) e lo SLC (sotto).
di probabilit in Figura 11 e 12 e calcolare le
corrispondenti curve di fragilit di Figura 13
come loro integrali. Lintegrazione delle
distribuzioni dei valori di Sa(T1) porta ad
ottenere, per gli SLC e SLD e per entrambi i
modelli (A e B), le curve di fragilit riportate in
figura 13 che esprimono la probabilit che lo
stato limite considerato assuma valori inferiori a
quelli mediani Sa(T1).