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POLIMERI (CARICHE) fino all'80%

RIEMPITIVI
riducono i costi di produzione del polimero; si tratta di
materiali poveri, scarti di altre lavorazioni (caolino,
polvere di marmo, farina di legno, talco, mica, ecc.).
ADDITIVI
implicano un aumento di prestazioni; possono migliorare
la resistenza termica, la stabilit dimensionale, la
resistenza allabrasione
Il contenuto medio di materie plastiche in unauto europea:
20 Kg negli anni 60 (2% del peso)
110-140 Kg oggi (11-14% del peso).
Abitacolo per il 60% di materiale plastico.

Caratteristiche importanti:
affidabilit, bassa manutenzione, isolamento, sicurezza.
ADDITIVI

o Rinforzanti: migliorano res. trazione, a flessione, a usura,


allurto.
Sono costituiti da particelle, fibre corte o lunghe di natura
inorganica od organica, disperse omogeneamente o
concentrate nelle zone pi sollecitate.
o Antiossidanti: migliorano la stabilit nei riguardi degli agenti
atmosferici, contrastando il degrado provocato da O2 e
favorito da luce e Q.
o Lubrificanti: migliorano la lavorabilit del materiale
facilitando lo scorrimento del fuso negli stampi.
o Coloranti e i pigmenti, aggiunti con funzione estetica.
o Antistatici, ignifughi, porofori, rigonfianti, aggiunti per
svolgere funzioni particolari.
AUTO PIU' LEGGERA

L'uso delle plastiche provoca una riduzione diretta del peso di


un'auto pari a 28,5 kg.

COFANO: - 5,0 kg
PARAURTI: -10,4 kg
COPERCHIO DEL MOTORE: - 4,2 kg
RUOTE : - 5,6 kg
SERBATOIO: - 3,3 kg

La riduzione indiretta - determinata dal conseguente alleggerimento


dello chassis, del treno di guida e della trasmissione - ammonta a 25,5
kg.
Diminuzione di consumo di benzina in un anno in Europa Occidentale:
12 milioni di tonnellate (il 10% del consumo totale) e di 30 milioni di
tonnellate nell'emissione di CO2.
AUTO DI MEDIA CILINDRATA
PARTE TIPO DI PLASTICA KG.

Batteria PP 1,10

Fasce paraurti BMC (bulk moulding compound)/ 1,13


SMC (sheet moulding compound)
Finiture carrozzeria ABS+PP 3,88

Guarnizioni PVC 10,00

Imbottiture e PUR 10,58


coperture cuscini
Paraurti PBT+PC+PP+PUR 7,90

Plancia ABS+PP+PVC 4,98

Protezione posteriore PP 2,08

Protezioni PVC 2,40


sottoscocca
Rinforzo PUR 3,80
sottotappetini
Serbatoio PE 6,44
ALTRO (totale : 45,71 kg)
Fari PC+SMC

Fanaleria ABS+PMMA+PP
TOTALE
Rivestimento cavi PVC 100 kg.
Radiatore PA
21 polimeri diversi.
Coperchi ruote PA

Connettori e spazzole PBT+PET


tergicristallo

In futuro si prevede che lauto conterr:

160 chili di plastica


13 differenti polimeri
PROGETTAZIONE DI COMPONENTI
CLASSIFICAZIONE
TERMOPLASTICI: durante la lavorazione (stampaggio, calandratura,
estrusione) non subiscono alterazione della loro struttura chimica. La
fusione ed il rammollimento risultano reversibili e possono essere
ripetute pi volte (legami intermolecolari deboli). Es. PE e derivati
TERMOINDURENTI: nel passaggio dallo stato plastico a quello
indurito (reticolato), cambiano irreversibilmente la loro struttura
chimica con la formazione di legami COVALENTI tra le molecole, che
non si possono pi rompere; se questi materiali vengono riscaldati, dopo
reticolazione, non rammolliscono e non fondono, ma si decompongono
carbonizzandosi.
ELASTOMERI: la loro caratteristica principale una grande
deformabilit in campo elastico.
Termoplastici (copolimeri butadiene- stirene)

Termoindurenti (legami di zolfo a ponte fra le catene).


TERMOPLASTICI
Composizione chimica

n.ro medio di catene laterali (influenza sulle prop. mecc.


come res. trazione e durezza)
lunghezza media, PM medio (influenza ad esempio il
punto di rammollimento e la res. mecc.)
grado di cristallinit
stereochimica
Tg
T rammollimento
DERIVATI DEL POLIETILENE
sostituzione di uno o piu H con gruppi sostituenti

Se lH sostituito da un atomo (Cl, F):


A seconda dellelettronegativit dellatomo sostituente si
avranno forze di van der Waal pi forti;
Influisce sul numero di catene laterali

Se lH sostituito da un gruppo sostituente:


Tanto pi il gruppo ingombrante :
catene irregolari (ramificate),
difficolt di cristallizzazione,
aumento della rigidit,
aumento della T di rammollimento
POLIETILENE
il pi usato (bottiglie e contenitori, isolanti elettrici,
tubazioni per prodotti chimici, film per imballaggi).
pu essere ottenuto con elevato grado di cristallinit
elevata res. corrosione, res. ai solventi (tipico dei
termoplastici ad elevata cristallinit)
prop. isolanti
incolore e semitrasparente,
degrado per esposizione alla luce pu essere addizionato
di diversi coloranti o additivi (nerofumo)
tenace e flessibile
buona stabilit dimensionale
POLIVINILCLORURO, PVC
Introducendo atomo Cl;
polimero amorfo
tubi, ricoprimenti di cavi elettrici, elmetti di
sicurezza, coperture viniliche (finta pelle),
infissi, grondaie, linoleum.
POLIPROPILENE
introducendo un gruppo CH3 > res. mecc. e rigidit
elevata cristallinit
film per imballaggio, componenti automobilistici, matrice
per compositi rinforzati con fibra di vetro, fibra per
l'abbigliamento e per tappeti.
> res. Q del PE (Tm > 165C)
res. a solventi, acidi e basi anche ad alta T (cristallino)
POLISTIRENE (PS)

introducendo un anello di benzene;


vetroso, trasparente
carichi di rottura pi elevati del PE ma pi
fragile, attaccato dal petrolio e da solventi
organici (tipico dei termoplastici amorfi).
apparecchiature di uso domestico, parti
interne di autoveicoli, vetri di sicurezza come
finto vetro in lenti, quadranti o lastre
trasparenti e "case" rigidi.
schiuma per imballaggi, isolanti
buona stabilit dimensionale,
bassi coefficienti di ritiro nel passaggio da
fuso a solido,
facilit di preparazione a basso costo,
buone propriet isolanti;
POLIMETILMETACRILATO, PMMA (PLEXIGLASS)

amorfo
trasparente
resistente mecanicamente, rigido, attaccato da solventi
organici, rammollisce in acqua bollente.
usato in sostituzione dei vetri (trasmette la luce in modo
eccellente)
usato come additivo dei lubrificanti
usato nelle vernici acriliche
Vetri inorganici di elevato spessore => immagini distorte.
I vetri in PMMA possono essere costruiti fina a 33 cm di spessore, e
restano perfettamente trasparenti (es. grandi acquari, le cui vetrate
devono essere spesse per sopportare la pressione di migliaia l H2O).
Politetrafluoroetilene, PTFE (Teflon)
sostituisce tutti gli atomi di H con F;
altamente cristallino
eccellente res. Q (usato fino a 270 C) e inerzia chimica,
isolante elettrico, non brucia.
Usato in industria chimica (serbatoi anticorrosione,
valvole, condotti) e utensili domestici (superfici
antiaderenti ).
Grado di polimerizzazione (GP):
n.ro unit ripetitive catena:
Alto GP:
alto PM
alta Tm
elevata res. mecc.

Il grado di cristallinit dipende dalla struttura molecolare e dalla


storia chimica del materiale
Unit ripetitiva corta ed altamente simmetrica (PE, PTFE): catene
facili da allineare pi elevato grado di cristallinit (80-90%) zone
cristalline di 50 nm
Catene ramificate (PVC) altamente amorfo (zone cristalline di 2 nm)
Le zone cristalline possono essere orientate casualmente o direzionali
(applicazione di forze esterne durante la solidificazione)

Differenza di indice di rifrazione tra zone amorfe e zone cristalline


opacizzazione per cristallizzazione
Cristallinit e forze intermolecolari
Le forze intermolecolari influiscono sulla cristallinit.
Nylon: I gruppi ammidici polari sono fortemente attratti l'uno
dall'altro (legami idrogeno molto forti => forza di coesione
allinterno del cristallo).

I gruppi esteri polari agevolano la formazione di cristalli.


Gli anelli aromatici si raggruppano in pile ordinate rendendo
i cristalli ancora pi resistenti.
CONTROLLO DEL GRADO DI
CRISTALLINITA - PROGETTAZIONE

Tg (T transizione vetrosa)
Def.: T a cui non sono pi presenti legami di van der Waals
fra catene perch le vibrazioni termiche sono sufficienti a
romperli.
Riguarda la componente AMORFA del materiale.
La def. plastica NON e dovuta al moto delle dislocazioni ma al
movimento delle macromolecole in modo da assecondare il carico
applicato
T>Tg
le catene polimeriche si possono muovere facilmente.
Quindi quando prendete un pezzo di polimero e lo piegate, le molecole si
muovono per trovare altre configurazioni, per diminuire la sollecitazione.

T<Tg
le catene polimeriche non sono in grado di spostarsi per trovare altre
configurazioni, per diminuire la sollecitazione
(A) le catene sono abbastanza forti per resistere alla forza che viene
applicata, ed il campione non si piega plasticamente;
(B) la forza applicata troppo elevata perch le catene polimeriche,
immobili, possano resistere, non potendosi muovere per diminuire la
sollecitazione, il campione di polimero si rompe in modo fragile.
T <Tg
il polimero fragile e duro comportamento vetroso
T >Tg
il polimero nello stato gommoso (MA NON E UNA
GOMMA! Perch ha elevata deformazione plastica, non
elastica!)
Presenza deboli legami di van der Waals abbassamento Tg
Presenza gruppi ingombranti nel monomero o di catene
ramificate innalzamento Tg
Polietilene Tg= - 90 C
Polistirene Tg= 100 C
PVC Tg= 87 C
Per agire sulle prop. mecc. bisogna in alcuni casi spostare Tg
agendo sulla composizione chimica del polimero (gruppi
sostituenti diversi) o aggiungendo plastificanti.
Plastiche rigide (es. PS e PMMA) utilizzate al di sotto di Tg, nel
loro stato vetroso. Hanno Tg >> Tamb. (circa 100C).
Elastomeri e le plastiche come PE e PP, usati al di sopra Tg, allo
stato gommoso, quando sono flessibili e deformabili.
I termoindurenti non hanno Tg: sarebbe a T cos elevata (>500C)
che si ha prima decomposizione termica del pol.
Se un polimero ha Tg > di quanto voluto, uso un plastificante.
E piccola molecola ALLO STATO LIQUIDO che si posizioner tra le
catene polimeriche e le distanzier una dall'altra.
Le catene possono scivolare una vicino all'altra pi facilmente (miglioro
lavorabilit).
Da cosa deriva l'odore di macchina nuova?"
E il plastificante che evapora (liquido altamente volatile).
Dopo tanti anni, se ne evaporato molto, il cruscotto non sar pi
plastificato.
La Tg dei polimeri del vostro cruscotto crescer al di sopra della Tamb. ed
il cruscotto diventer fragile e si romper.
Tg non Tm!
FUSIONE: transizione polimeri semi-cristallini (parte cristallina quando
le catene polimeriche perdono ogni ordine cristallino e diventano un
liquido disordinato).
TRANSIZIONE VETROSA: transizione polimeri amorfi e semicristallini
(componente amorfa), si rompono i legami di van der Waals fra le catene
polimeriche disordinate e queste si comportano come un liquido molto
viscoso (stato amorfo gommoso).
I polimeri semicristallini mostrano entrambe le transizioni: la componente
amorfa mostra la transizione vetrosa e quella cristallina la fusione.
ABS: classe di COPOLIMERI a seconda dei rapporti fra i
costituenti essi hanno caratteristiche diverse.

Acrilonitrile: res. termica e chimica,


Butadiene: res. allurto
Stirene: rigidit, res. mecc.,
facilit di preparazione.

Usi principali: tubazioni di scarico e di ventilazione di edifici, parti


interne di frigoriferi ed apparecchiature domestiche, valigie rigide,
mensole e scaffali, parti esterne di apparecchiature elettroniche o
fotografiche, tastiere.
Carichi di snervamento:
ABS per alto impatto : y = 33-41 MPa;
ABS per basso impatto: y = 41-52 MPa.
Migliore res. urto la ottengo con matrice copolimero
stirene-acrilonitrile in cui inserisco domini gommosi
struttura bifasica.
Facilmente colorabile, molto usato per tubazioni
prodotte per estrusione.
POLICARBONATO: plastica strutturale
elevata res. mecc. (60 MPa),
res. impatto presenza nella catena polimerica del gruppo
carbonato
res. al creep
buona stabilit dimensionale
rigidit accettabile ingombro sterico degli anelli
aromatici
scudi di sicurezza, componenti per aeronautica, camme ed
ingranaggi, parti esterne di computer e terminali, cruscotti
per autoveicoli.
70 polistirene
ABS
policarbonato
60

50
Carico [MPa]

40

30

20

10

0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
allungamento [%]

Resilienza:
En. frattura > dei vetri inorganici anche per pol. fragili: si
formano regioni distorte localizzate, allineamento delle
catene fenomeni di assorbimento di energia
Fatica:
Ci sono polimeri con limite di fatica definito altri con un
andamento non asintotico.
CREEP

Pu impiegare qualche h per


raggiungere def. definitiva (a
carico costante)
Def. viscoelastica con vel. def.
Strain %

che diminuisce nel t => via via


diminuisce il n. ro di
macromolecole che deve
srotolarsi

Time [h]

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