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12. Stato limite Ultimo per torsione


12.1 Premessa
Il comportamento delle strutture in calcestruzzo armato sottoposte a sollecitazioni di torsione,
semplice o composta, con flessione e taglio, dopo la fessurazione del calcestruzzo, presenta
diverse difficolt sia per la scarsit di dati sperimentali che per le reali incertezze teoriche. In
presenza di sollecitazione torsionale, durante la prima fase non fessurata della struttura, sono
ormai accettati come abbastanza aderenti alla realt i risultati forniti dalla teoria dellelasticit
dei solidi omogenei ed isotropi; non altrettanto si pu tuttora dire per la fase che segue la
prima fessurazione. Infatti, sono stati studiati numerosi metodi e modelli di calcolo per
descrivere il comportamento della struttura nello stato fessurato e per determinarne la
resistenza ultima. Inoltre, non si pu ancora affermare che si sia arrivati ad una sufficiente
formulazione del comportamento nel caso di combinazione di flessione, torsione e taglio.
Quanto detto evidenziato dal fatto che le varie normative differiscono sostanzialmente luna
dallaltra. Lanalisi di elementi strutturali in calcestruzzo armato soggetti a torsione viene
affrontata in maniera molto simile a quella presentata nel metodo delle tensioni ammissibili.
Nel metodo n, infatti, qualora venga superato un valore convenzionale dello sforzo di
taglio, si fa riferimento ad un meccanismo resistente a traliccio che lo stesso adottato anche
nella teoria degli stati limite. Il modo ricorrente di studiare il comportamento a torsione in
fase post-fessurata quello di fare riferimento ad un modello che consideri la trave come una
vera e propria struttura reticolare tridimensionale: traliccio resistente. Questo modello
spaziale di struttura a traliccio costituito, analogamente a quello introdotto per il taglio
ultimo, da elementi longitudinali tesi (ferri longitudinali), da elementi trasversali tesi (staffe) e
da elementi compressi di parete (bielle di calcestruzzo). La differenza sostanziale fra il
calcolo alle tensioni ammissibili ed il calcolo agli stati limite che nel primo si ammettono
sollecitazioni torcenti senza provvedere ad un apposito calcolo delle armature; si fa cio
affidamento sulla resistenza a trazione del calcestruzzo, fino a che la tensione tangenziale
massima non supera un certo valore ammissibile. Invece, nel metodo agli stati limite si valuta
direttamente il momento torcente che lelemento pu sopportare in condizioni ultime e che
deve risultare maggiore del momento torcente dovuto alle azioni esterne. Si ha torsione in un
elemento ogni qualvolta le forze esterne applicate presentano un vettore momento lungo
lasse longitudinale dellelemento stesso, cio quando la risultante delle forze trasversali non
passa per il centro di torsione della sezione. Solo raramente si ha torsione pura, dato che
sufficiente anche il solo peso proprio della struttura per indurre componenti di flessione,
taglio ed a volte anche compressione. necessario fare presente che, anche se lanalisi di una
struttura viene condotta facendo riferimento a schemi strutturali parziali ridotti a modelli
piani, nella realt ogni struttura invece articolata in uno spazio tridimensionale, e questo
talvolta obbliga a considerare la presenza di momenti torcenti. Infatti, nella realt costruttiva
risulta giustificata lassunzione di modelli piani semplificati solo per alcuni casi, in
particolare quando si in presenza di quella che si pu definire torsione secondaria (detta
anche di compatibilit), non necessaria allequilibrio, quindi non legata alla sicurezza della
struttura, ma che nasce dallesigenza di rispettare la congruenza (ad esempio, una trave che
serve solo da sostegno ad elementi trasversali al suo asse, ad essa uniti in maniera non
simmetrica). Va invece attentamente studiata quella che viene detta torsione primaria,
necessaria allequilibrio dellelemento(1) (basti pensare ad una trave di bordo che porta sbalzi,
ad esempio per i balconi, il cui equilibrio garantito essenzialmente dalla resistenza
torsionale della trave stessa). Facendo riferimento a queste due distinzioni, le normative
specificano quali accorgimenti adottare, nei due casi di torsione; in particolare, viene

1
A rigore, per torsione primaria si intende la sollecitazione di torsione relativa alla soluzione del problema elastico presentato
dal solido di De Saint Venant (ampiamente trattato dalla Scienza delle Costruzioni), alla quale si aggiunge la torsione
secondaria per ingobbamento impedito della sezione o di distorsione.

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normalmente imposto il calcolo completo, sia degli stati limite ultimi, che di esercizio solo
nel caso di torsione primaria; mentre nei casi di torsione secondaria il problema rientra in
quello dei soli stati limite di esercizio, legato allentit delle deformazioni e delle fessurazioni
che si conviene tollerare.
12.2 Comportamento fino a collasso di un elemento strutturale sottoposto a sollecitazione
di torsione pura
Basandosi sullo studio di indagini sperimentali si potuto tracciare un grafico sul
comportamento qualitativo di una trave sottoposta a momento torcente puro. Sullasse delle
ordinate (figura 12.1) si posto il momento torcente sollecitante ed in quello delle ascisse
langolo di rotazione torsionale. Dalla figura si pu vedere che nel tratto OA, che arriva fino
al limite di rottura per trazione del calcestruzzo, si ha un andamento sensibilmente lineare. Se
lelemento non provvisto di armatura a torsione, il punto A rappresenta allora la sua
resistenza MtRc di collasso; se invece dotato di adeguata armatura, superato tale limite,
lelemento inizia a fessurarsi e si instaura un meccanismo resistente che porta allattivazione
delle compressioni oblique nei conci di calcestruzzo e delle trazioni nellarmatura, con una
caduta di rigidezza torsionale della struttura che porta allo stato individuato dal punto A. Nel
tratto AB la curva riprende a crescere, poich nel nuovo meccanismo resistente inizia a
prevalere, oltre ad altri fenomeni irrigidenti legati al calcestruzzo, lapporto deformativo delle
armature. Infine, dal punto B inizia lo snervamento delle armature e la successiva estensione
del diagramma dipende dal grado di duttilit dellelemento.

Inserire figura:
ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 12)\Diagr di tors (fig 12_1).tif
Figura 12.1 Comportamento (qualitativo) sperimentale fino a collasso di un elemento strutturale
rettilineo in calcestruzzo armato soggetto a torsione pura.

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12.3 Schematizzazione di calcolo adottata dalla Normativa Italiana e dallEurocodice: il


modello del traliccio periferico di Raush
Tale modello si basa sul noto traliccio piano di RitterMrsch, in cui con  viene indicato
langolo di inclinazione delle bielle compresse di calcestruzzo rispetto allasse longitudinale
dellelemento. Il termine periferico sta ad indicare che, anche nel caso di sezione piena, il
traliccio si sviluppa allinterno di una parte della sezione stessa, come una sorta di crosta
periferica di spessore t (stabilito dalle normative, ma prossimo praticamente al doppio della
distanza del baricentro delle barre longitudinali dal pi vicino bordo estremo della sezione:
figure 12.2 e 12.3), contenente allinterno le armature tese, longitudinali e trasversali, e le
bielle compresse di calcestruzzo. Secondo tale modello (vedere schemi in figura 12.2 e 12.3),
il momento torcente MSt produce lungo i quattro lati della staffa (chiusa) una forza costante
Z1s che pari a: Z1s = Qc  sen ; dove Qc la forza agente su una sola biella e Z1s la forza
agente su una sola staffa. Quindi, tenendo presente il triangolo di equilibrio delle forze agenti
sul prisma armato di calcestruzzo, si deduce che per lequilibrio del prisma si ottiene anche la
risultante della forza sulla barra longitudinale:
F = Qc  cos .
Mentre, per quanto riguarda lequivalenza tra momento torcente sollecitante e forze
distribuite sulla sezione trasversale della trave, su cui agisce tale momento, si ha (vedere
figura 12.2):

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Inserire figura:
ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 12)\Traliccio resist (fig 12_2).tif
Figura 12.2 Schema del modello del traliccio spaziale periferico di Raush. Sezione trasversale
(rettangolare) compresa tra due staffe consecutive poste ad interasse s. Equilibrio di un concio
armato di calcestruzzo armato con barre longitudinali e staffe.

MSt = QSh  bs + QSb  Hs ;


essendo QSh  bs la quota parte del momento MSt che agisce tramite la coppia di forze QSh
agenti sulle due aree verticali della sezione cava resistente (teoria di Bredt) di spessore t e
distanti nella misura pari a bs. Analogamente, il termine QSb  Hs la rimanente parte del
momento torcente sollecitante che agisce sulle due aree orizzontali della sezione cava, distanti
Hs . La somma di questi due contributi pu essere pensata come lespressione dellentit del
momento torcente sollecitante MSt nella sezione. Se ora si considera una sezione trasversale
aa della trave (vedere figura 12.3), si pu notare che essa intercetter un certo numero di
bielle compresse inclinate di  rispetto allasse longitudinale. Come si pu vedere, la forza di
compressione Qc della biella agisce sulla sua sezione trasversale A pari a t  s  sen . Per cui,
se la biella sollecitata dalla tensione di compressione c, allora la forza nella biella
esprimibile come:

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Qc =  c  A =  c  ( t  s  sen ) .

Inserire figura:
ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 12)\Traliccioresist2 (fig 12_3).tif
Figura 12.3 Schema del modello di un elemento strutturale in presenza di lesioni per torsione pura.
Schematizzata la forza di compressione agente nella biella convenzionale di conglomerato.
Scomposizione della forza risultante di compressione Qc nella biella nelle due componenti trasversale
Qc (vert) e longitudinale Qc (orizz) alla sezione dellelemento strutturale.

A questo punto, conviene scomporre la forza risultante di compressione Qc della singola


biella nelle sue due componenti agenti in senso trasversale e longitudinale della sezione,
rispettivamente:
Qc (trasv) = Qc  sen = ( c  t  s  sen )  sen =  c  t  s  ( sen ) ;
2

Qc (longit) = Qc  cos = ( c  t  s  sen )  cos  =  c  t  s  sen  cos .


facile riconoscere a questo punto, osservando la figura 12.3 e la figura 12.2, che le forze QSh
e QSb sono le forze trasversali (del tipo Qc (trasv)) agenti sul calcestruzzo nella sezione in esame.
Precisamente, QSh agisce sul lato Hs della linea media della sezione resistente cava e QSb
agisce sul lato bs della linea media della sezione resistente cava, spessa t. Quindi, si pu
scrivere:
QSh = nh  Qc (trasv) ;
QSb = nb  Qc (trasv) ;
avendo indicato rispettivamente con nh e nb il numero di bielle incontrate dalla sezione
trasversale aa lungo il lato Hs e lungo il lato bs. Molto semplicemente i numeri nh e nb si
calcolano come:

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n h = Hs ( s  tg ) ;
n b = bs ( s  tg ) .
A questo punto si pu scrivere:
MSt = n h  Qc (trasv)  bs + nb  Qc (trasv)  Hs ;
quindi, si arriva alla relazione:
MSt = n h   c  t  s  (sen ) 2  bs + nb   c  t  s  (sen) 2  H s .
Sostituendo poi le espressioni per nh e nb, si ottiene:
M St = [ H s (s  tg )]   c  t  s  (sen )2  bs + [ bs (s  tg )]   c  t  s  (sen )2  H s ;
che semplificata fornisce lequazione:
M St = [ H s (s  tg )]  bs   c  t  s  (sen )2 + [ bs (s  tg )]  H s   c  t  s  (sen )2 ;
uguale, infine, alla:
MSt = 2 Aint   c  t  sen  cos  ;
dove con Aint si indicata larea del prodotto Hs  bs .
La biella compressa di calcestruzzo, quindi, arriva a collasso quando MSt tale da far
diventare c = fcd; per cui il valore del momento sollecitante MSt uguaglia il momento torcente
MtRc massimo sopportabile per la biella di calcestruzzo compressa. (Vedere punto A della
figura 12.1). Si ricava, quindi, una formula per il progetto (massima sollecitazione torcente
che porta la biella compressa a rottura):
MtRc = 2  Aint  fcd  t  sen  cos
A questo punto, si deve calcolare il massimo momento torcente sopportabile dalle staffe e dai
ferri longitudinali. Sempre dal triangolo di equilibrio delle forze applicate ad un cuneo armato
di calcestruzzo (vedere figura 12.2) si ottiene che larmatura longitudinale deve bilanciare la
componente longitudinale della forza agente su 1 sola biella compressa: F = Qc  cos .
Inoltre, si visto che Qc  cos  = Qc (longit) .
Pertanto, estendendo lequilibrio del singolo cuneo allintera trave, si deduce che la risultante
di tutte le forze Qc (longit), agenti in punti situati sullintero perimetro della linea media della
sezione cava resistente, deve equilibrare la risultante delle forze di trazione in tutte le barre
longitudinali presenti. Analogamente alle forze trasversali QSh e QSb, anche le componenti in
direzione longitudinale avranno punti di applicazione posti in parte sul lato Hs ed in parte sul
lato bs. Se si indicano queste forze rispettivamente con FSh e FSb, si otterr:
FSh = nh Qc (longit) = [ H s (s  tg )]  ( c  t  s  sen  cos ) ;
FSb = nb Qc (longit) = [ bs (s  tg )]  ( c  t  s  sen  cos ) ;
dove FSh e FSb sono le componenti di compressione longitudinali agenti rispettivamente sul
singolo lato Hs e sul singolo lato bs della linea media della sezione cava resistente. La
risultante longitudinale di questo tipo di forze presenta, per, due volte il contributo di FSh e di
FSb, in quanto la sezione cava resistente ha una linea media la cui lunghezza pint (vedere figura
12.4) misura il perimetro: p int = 2Hs + 2bs . Per lequilibrio alla traslazione lungo lasse
longitudinale, esteso a tute le bielle compresse e quindi a tutti i ferri longitudinali, si deve
avere che larea totale delle sezioni delle barre longitudinali che intersecano la sezione della
trave deve essere sufficiente ad equilibrare la risultante di queste forze longitudinali, agenti
lungo tutto il perimetro della linea media della sezione cava resistente. Pertanto, se si indica
con  Fil larea totale delle barre longitudinali (essendo Fil la sezione della singola barra
longitudinale nella sezione), lequilibrio suddetto porta a scrivere:

 f  Fil = 2  FSh + 2  FSb = 2 c  t  (cos ) 2  (H s + bs ) .
Indicando con pint il perimetro della linea media della sezione cava, e sostituendo a c il
valore ricavabile dal calcolo dellequilibrio a rottura per le bielle inclinate (MSt), si arriva
allequazione:

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MSt  pint
f   F = (2 A
il
int  tg)
.

Quando la tensione f raggiunge il valore fyd, allora il valore del momento torcente
sollecitante ha raggiunto il massimo momento torcente MtRl sopportabile dalle barre
longitudinali. In virt di ci, lequazione assume laspetto utile nel progetto:
2 Aint  tg

MtRl = fyd  Fil 
pint
.

Per quanto riguarda le staffe, si nota che il tondino  di 1 sola staffa di area F1s, viene
sollecitato dalla componente trasversale Qc (trasv) della forza di compressione Qc della singola
biella che la interseca (vedere equilibrio cuneo di calcestruzzo armato con barra longitudinale
e staffa, in figura 12.2) e su cui poggia per entrare in compressione. Quindi, per lequilibrio
della singola staffa si avr:
 f  F1s = Z 1s = Qc (trasv) = Qc  sen =  c t  s  (sen) 2 ;
sostituendo lespressione di c ricavata nel calcolo a rottura della biella compressa, si arriva
allespressione:
s  MSt
 f  F1s = .
2  Aint  cot g
Quando le staffe si avvicinano a rottura, allora si ha f = fyd ed MSt tende ad uguagliare il
massimo valore del momento torcente MRts sopportabile dalla singola staffa. Per cui si arriva
alla formula utile per il progetto:
cot g
MRts = 2  F1s  Aint  fyd  .
s
Infine, importante osservare che il modello di Rausch, adottato dalla Normativa Italiana e
dallE.C.2, non esente da critiche, poich secondo alcuni autori esso porterebbe a
sovrastimare leffettiva resistenza torsionale di un elemento. Basta considerare che la
normativa americana A.C.I. adotta invece la teoria della flessione obliqua, che porta ad una
resistenza torsionale inferiore a quella conseguente lapplicazione del modello di Rausch.

Inserire figura:
ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 12)\Figura 12_4.tif

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Figura 12.4 Sezione elemento strutturale sottoposto a sollecitazione di torsione pura: grandezze
fondamentali utilizzate nel progetto e nella verifica.

12.4 Procedure per il progetto delle armature a torsione: principali prescrizioni della
(2)
Normativa Italiana
La Normativa Italiana (D.M. 09.01.96) indica precisi valori di resistenza a torsione da usare
nel progetto. In particolare, indicando con il simbolo T i momenti torcenti [daNm] e con
V le sollecitazioni taglianti [daN], le principali grandezze da usare nel progetto e nelle
verifiche sono:
  langolo dinclinazione medio delle lesioni, valutato rispetto la direzione longitudinale
dellelemento strutturale;
 t spessore della sezione cava equivalente, calcolata nel seguente modo: t = Dc / 6 ; dove
Dc il diametro del cerchio massimo inscritto nel poligono passante per il baricentro
delle armature longitudinali pi vicine al bordo esterno della sezione. In particolare, per
una sezione rettangolare di dimensioni H > b , le cui armature longitudinali abbiano il
loro baricentro distante dal bordo esterno di  , lo spessore suddetto si calcola come
t = (b  2  ) / 6 , con Dc = b  2  (vedere figure 12.2, 12.3 e 12.4_b);
 p int il perimetro della linea media della sezione cava resistente che, per sezione
rettangolare b  H , si calcola: p int = 2 [(b  2  ) + (H  2  )] ;
 Aint larea di tutta la sezione allinterno del perimetro p int (comprese, quindi, le cavit
interne) che, nel caso particolare di sezione rettangolare, pari a Aint = H s  bs con
Hs = H  2  e con bs = b  2  ;
 s il passo, in senso longitudinale, delle lesioni per torsione;
 F1s la sezione del tondino della singola staffa reagente alla torsione;
 Fil la sezione del singolo ferro longitudinale reagente alla torsione;
 Hs lato maggiore della linea media della sezione cava resistente (nel caso di sezione
rettangolare).

Ci posto, detta con TSd la sollecitazione torsionale di calcolo, la normativa italiana (D.M.
09.01.96) impone, invece:
 la verifica a schiacciamento di ciascuna biella convenzionale compressa di calcestruzzo:
Tt = 0, 5 Aint  t  fcd > TSd (3);
RC

 il dimensionamento delle staffe (con s = ts)(4) tramite la formula;


F
TRts = 2 1s  Aint  fyd  TSd ;
ts
 il dimensionamento delle barre longitudinali per torsione tramite la formula (singola barra
di sezione Fil ):

TtRl = 2

Fil
 Aint  f yd  TSd .
pint

2
Nel presentare le principali prescrizioni della Normativa Italiana sulla torsione (e il taglio), si voluto tenere anche conto di
tutte quelle utili indicazioni riportate dal D.M. 9 gennaio 1996; lasciando eventualmente libert al Progettista di rifarsi
integralmente alle indicazioni maggiormente dettagliate contenute nellEurocodice 2.
3
Notare che la massima sollecitazione torcente, che porta il puntone compresso allo schiacciamento, corrisponde ad un
angolo di inclinazione pari a  = 15 (vedere formule ricavate al paragrafo 12.3).
4
Linterasse delle lesioni s deve coincidere per il modello del traliccio resistente con linterasse ts da assegnare alle staffe.

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Se si osservano con attenzione le ultime due formule per il dimensionamento delle staffe e dei
ferri longitudinali aggiuntivi, si evince che la sollecitazione di torsione viene equilibrata met
dalle staffe e met dai ferri longitudinali aggiuntivi. Infatti, dividendo ambo i membri delle
due ultime equazioni per 2 e sommando membro a membro si ha:
F1s
 Aint  fyd +
Fil
 Aint  fyd  TSd ;
ts pint
essendo:
F1s T
 Aint  fyd  Sd ;
ts 2

F il TSd
 Aint  f yd  .
p int 2
Stessa osservazione pu farsi anche relativamente alle equazioni proposta dallE.C.2. In
questo modo, si deduce che sia la Normativa Italiana che lEurocodice 2 impongono che
almeno il 50% dellintera armature a torsione sia costituita da staffe. Anche se lasciata
libert di fare assorbire gli effetti torcenti ad oltre il 50% delle staffe, si vuole osservare come
sia comunque opportuno ripartire in parti uguali le due armature, poich ogni esuberanza di
una delle due armature risulterebbe inutilizzabile dalla rimanente ai fini della resistenza
dellintero elemento strutturale.
opportuno osservare che la Normativa italiana (come anche lE.C.2) non prende
esplicitamente in considerazione, ovviamente senza escluderla, la possibilit di utilizzare
armature a torsione a forma di spirale. Ci sembra dovuto, evidentemente, al probabile
pericolo che una errata disposizione in cantiere del verso della spirale (che dovrebbe, invece,
seguire le isostatiche di trazione) lascerebbe lelemento strutturale del tutto sguarnito alle
sollecitazioni torcenti. Inoltre, un motivo pi serio per evitare armature a spirale nasce
dallattenzione di voler evitare pericoli dinstabilit delle armature che, ove avvengano,
riducono radicalmente la capacit portante degli elementi. In presenza di forti sollecitazioni
taglianti, infatti, pu accadere che larmatura a spirale su una faccia dellelemento strutturale
risulti compressa; per cui, tenuto conto che una siffatta armatura disposta esternamente a
tutte le altre e che in genere realizzata con barre di piccolo diametro (per consentirne la
piegatura), risulta molto elevato il pericolo di sbandamento per instabilit della stessa.
Comunque, detto tspi il passo della spirale (lungo lasse dellelemento strutturale) e detta F1spi
la sezione della spirale stessa, il dimensionamento della spirale (con le spire che procedono
inclinate a 45 rispetto allasse longitudinale dellelemento strutturale) deve rispettare la
condizione:
F1spi
TRspi = 2 2   Aint  fyd  TSd .
t spi

Nota. Per la procedura di dimensionamento a torsione di un elemento strutturale in


conglomerato armato, secondo le Norme Tecniche, si rimanda al procedimento indicato
dallE.C.2 EN 1992-1-1: 2005.

Le Norme Tecniche e il D.M. 09.01.96 impongono, per staffe ad aderenza migliorata, una
sezione complessiva maggiore di 0,15  bm cm2/m. Il passo delle staffe deve essere minore di
p int / 8 e comunque non superiore a 20 cm; dove con pint si intende, in generale, il perimetro
del poligono che misura la lunghezza media della sezione cava resistente.
Nel caso di sollecitazioni composte (caso di torsione combinata con flessione e sforzo
normale) le armature longitudinali per la torsione si sommano a quelle tese disposte per la
pressoflessione.
Nel caso di torsione e taglio, la verifica impone che risulti:

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TSd V
+ Sd  1 ;
TtRC
VRc1 d
dove, se bm la dimensione minima della sezione resistente, per TRc1d e per Tt RC
si devono
assumere queste particolari espressioni (D.M. 09.01.96):
VRc 1d = 0,30  fcd  bm  h ;
Tt = 0, 5 Aint  t  fcd .
RC

Secondo le Norme Tecniche, invece, la massima sollecitazione tagliante VRc 1d (considerando


il solo taglio, in assenza di torsione) che porta a rottura la biella compressa deve essere
calcolata rispettando la limitazione: 1  cotg   2, 5 . Infine, con Tt da intendersi la
RC

massima sollecitazione torcente (considerando la sola torsione, in assenza di taglio) che porta
a rottura la biella compressa. In particolare, i calcoli per il progetto delle staffe possono
effettuarsi separatamente per la torsione e il taglio, assumendo per un medesimo valore
medio dellangolo  di inclinazione delle fratture (che rispetti il vincolo: 1  cotg   2, 5 ).
Secondo il D.M. 09.01.96, la verifica della disuguaglianza:
TSd V
+ Sd  1
TtRC
VRc1 d
pu anche esprimersi come:
 V   VSd 
TSd  1  Sd   Tt = 1    Tt =
 VRc 1d  RC
 0, 30 fcd  b m  h 
RC

 VSd  V
=  1  0, 5  Aint  t  fcd =  0,33 fcd  Sd
1, 66  Aint  t ;
 0,30  fcd  bm  h   bm  h
ovvero, si dovr verificare (bielle compresse sottoposte a taglio e torsione
contemporaneamente) che risulti:
 V 
TSd   0, 33 fcd  Sd   1, 66  Aint  t .
 bm  h
Anche in questo caso, il calcolo delle staffe pu essere effettuato separatamente per torsione e
taglio. Larea di armatura longitudinale aggiuntiva per sole sollecitazioni torcenti va calcolata
per la sollecitazione di torsione semplice e aggiunta a quella gi presente per la flessione o per
la presso-tensoflessione. A titolo di notizia, per il taglio in presenza di torsione le
Raccomandazioni del Ministero LL. PP. prescrivono, a differenza di altre normative, che il
calcolo delle staffe deve essere condotto ponendo in ogni caso VRcd = 0 .

12.5 Procedure per il progetto delle armature a torsione: principali prescrizioni


dellEurocodice 2
Progettazione secondo E.C.2-NAD (ENV 1992-1-1). Secondo l E.C.2-NAD la verifica allo
stato limite ultimo per torsione richiede che siano verificate le seguenti disuguaglianze:
 verifica nei confronti dello schiacciamento delle bielle convenzionali di calcestruzzo
compresso (con 1  cot g  2 ):
2    fcd  t  Ak
TSd  TRd1 = ;
cotg + tg
dove:
 t lo spessore della parete cava equivalente (o effettiva, se la sezione cava)
calcolato direttamente come rapporto tra sezione totale Atot dellelemento strutturale e
il suo perimetro esterno p est : t = Atot / pest . In particolare, per una sezione rettangolare
di dimensioni trasversali b  H risulta: t = [b  H] / [2 ( H + b)] ;

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 Ak larea racchiusa dalla linea media della sezione trasversale di perimetro u k . In


particolare, per la generica sezione rettangolare di area Atot = b  H si calcola:
Ak = ( H  t)  (b  t) e anche u k = 2 [( H  t) + (b  t)] ;
  un opportuno parametro che dipende dalla geometria delle armature e
precisamente:
 se le staffe sono disposte prossime al perimetro esterno della sezione (sezione
effettiva non cava):  = 0,7  (0,7  fck [ N / mm 2 ] / 200)  0, 35 ;
 se larmatura disposta su entrambe le facce di ciascun elemento di una
sezione cava effettiva (sezione a cassone):  = (0,7  fck [N / mm 2 ] / 200)  0,5 .
 verifica del momento resistente torsionale ultimo portato dalle armature trasversali
(staffe):
F
TSd  TRd 2 = 2  Ak  1s  fyd  cotg ;
ts
in cui si possono considerare tutti quei valori di  che verificano la disuguaglianza
1  cot g  2 ; avendo indicato con F1s larea della sezione trasversale di un singolo(5)
braccio della staffa e con ts il suo interasse. Analogamente, nel caso di armatura a spirale
(con le spire che procedono inclinate a 45 rispetto allasse longitudinale dellelemento
strutturale) bisogna verificare:
F1spi
TSd  TRd 2 = 2 2  Ak   f yd  cotg .
tspi
 verifica del momento torsionale ultimo equilibrato dalle ulteriori armature longitudinali
per sola torsione (singola barra di sezione Fil ):

TSd  TRd 2 = 2  Ak 
F il
 fyd ;
uk  cotg
avendo indicato con F il la somma complessiva delle sezioni trasversali delle barre
disposte ulteriormente in senso longitudinale per la sola torsione.

Anche per lE.C.2, le verifiche per la torsione e taglio possono essere condotte anche
separatamente, assumendo per per ciascuna verifica il medesimo valore dellangolo
convenzionale medio  di inclinazione delle fratture.
Nel caso di contemporanea presenza di sollecitazioni taglianti e torcenti, la verifica di
resistenza pu essere condotta verificando che risulti:
 TSd   VSd 
2 2

  +   1;
 TRd 1   VRd2 
dove, si ricorda:
 TRd1 il momento torcente ultimo che pu sopportare la biella compressa quando
lelemento strutturale pensato sottoposto a sola sollecitazione di torsione (torsione pura:
prescindendo dagli effetti per solo taglio);
 VRd 2 il massimo taglio ultimo che possono sopportare le bielle di conglomerato
compresso, quando lelemento strutturale pensato sottoposto a sole sollecitazioni
taglianti (taglio puro: prescindendo dagli effetti per sola torsione).

5
assolutamente fondamentale tenere in considerazione il fatto che, nella torsione, ciascuna staffa a due bracci contribuisce
alla resistenza del traliccio resistente con un solo braccio; mentre, nel caso del taglio, ogni staffa a due bracci contribuisce
alla resistenza del traliccio con tutti e due i bracci.

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Principali prescrizioni sulle armature a torsione secondo E.C.2 (NAD). Inoltre, lE.C.2
impone che tutte le staffe per la torsione siano chiuse e disposte lungo piani ortogonali
allasse longitudinale dellelemento strutturale, con un passo delle staffe massimo pari al
valore u k / 8 . Inoltre, deve porsi sempre almeno una barra in ogni spigolo della sezione e le
rimanenti devono essere distribuite uniformemente lungo il resto del perimetro, curando che
due barre consecutive non distino tra loro pi di 35 cm.
La normativa E.C.2 impone, inoltre, che la tensione nel conglomerato per la presenza
contemporanea di sollecitazioni di taglio e torsione sia sempre inferiore al valore   fcd e che
risulti sempre t = Atot / pest > 2  C = 2 (c + staffe ) ; dove C = c + staffe il copriferro delle
armature longitudinali, pari alla distanza fra la superficie esterna dellarmatura longitudinale
(comprese le staffe di diametro staffe ) e la superficie esterna del calcestruzzo pi vicina.

Progettazione secondo E.C.2 (EN 1992-1-1). Secondo l E.C.2 (EN 1992-1-1), la resistenza
a torsione di una sezione trasversale di area A di un elemento strutturale pu essere calcolata
sulla base di una sezione chiusa in parete sottile, nella quale lequilibrio soddisfatto con un
flusso di tensioni tangenziali chiuso su se stesso.
Analogamente a quanto visto per il taglio, lE.C.2 (EN 1992-1-1) chiama con il simbolo
TRdmax quello che nella precedente versione dellE.C.2 era stato indicato con il simbolo TRd1 e
indicante la massima sollecitazione ultima torsionale che i puntoni compressi del traliccio
resistente possono assorbire.
Secondo la Norma, sezioni compatte possono essere modellate come sezioni equivalenti in
parete sottile. Forme di sezioni complesse, quali le sezioni a T possono essere suddivise in
sottosezioni ciascuna delle quali modellata come una sezione equivalente in parete sottile e
la resistenza torsionale totale pu essere calcolata come la somma delle capacit dei singoli
elementi. La Norma raccomanda che la distribuzione dei momenti torcenti agenti sulle
sottosezioni sia proporzionale alle rispettive rigidezze torsionali in assenza di fessurazione.
Per sezioni non piene, la Norma raccomanda che lo spessore equivalente della parete non sia
ovviamente maggiore dello spessore effettivo della parete.
La tensione tangenziale in una parete di una sezione soggetta esclusivamente a momento
torcente pu essere stimata con la formula:
T
t ,i  ti = Sd .
2  Ak
Inoltre, la forza di taglio VSd,i in una parete i, dovuta alla torsione, data da:
VSd,i = t,i  ti  zi ;
dove:
 TSd il momento torcente di calcolo applicato sulla sezione dellelemento strutturale;
 Ak larea della zona piana racchiusa dalla linea media delle pareti connesse, inclusa
larea della cavit;
 t ,i la tensione tangenziale di taglio nella parete i;
 Atot larea totale della sezione trasversale interna al perimetro esterno della sezione
dellelemento strutturale, comprese le aree cave interne;
 p est lo sviluppo del perimetro esterno della sezione trasversale Atot ;
 ti lo spessore efficace della parete (nel seguito, riferendoci alla sezione rettangolare
piena si porr: ti  t ). Esso pu essere assunto come A/u ma si raccomanda che venga
assunto come non meno di due volte la distanza fra il bordo e il centro dellarmatura
longitudinale. Ad esempio, per sezione rettangolare piena:
t  2 h  .
 Per sezioni cave, lo spessore reale costituisce il limite superiore;

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 zi la lunghezza del lato della parete i definita dalla distanza fra i punti intersezione con
le pareti adiacenti.

Inserire figura:
ILLUSTRAZIONI\ARTS Tiff(cap 12)\Figura 12_4_b.tif
Figura 12.4_b Sezione elemento strutturale sottoposto a sollecitazione di torsione pura: grandezze
fondamentali utilizzate nel progetto e nella verifica secondo E.C.2 (EN 1992-1-1).

Gli effetti di torsione e taglio in elementi pieni o cavi possono essere sovrapposti, a patto di
assumere il medesimo valore dellinclinazione  dei puntoni compressi. I limiti imposti sono
analoghi a quelli per il solo taglio: 1,0  cotg  2,5 .
Nel caso di presenza di sola torsione, la procedura di progetto e verifica si riconduce alla:
 verifica nei confronti dello schiacciamento dei puntoni compressi per azione torcente.
Deve risultare:
TSd  TRd max = 2   cw  fcd  Ak  t  sin  cos  =   cw  fcd  Ak  t  sin 2 .
Volendo utilizzare questa equazione, si ha che per 1,0  cotg  2,5 risulta il seguente
intervallo di valori:  [21 4 8; 45] a cui corrispondono:
cotg = 2, 5   = 21 4 8   sin 2 = 0,69 ;
cotg = 1, 0   = 45  sin 2 = 1, 00 .
Ma tenendo conto della relazione trigonometrica:
1
= sin  cos  ,
cotg + tan 
si pu utilizzare la nota espressione:
2   cw  fcd  Ak  t
TSd  TRd max = ;
cotg + tan
dove, pi semplicemente:
cotg = 2, 5  tan  = 0, 4 ;

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cotg = 1, 0  tan = 1, 0 .

Infine, i parametri  e cw presentano, rispettivamente, le medesime espressioni definite


per il taglio:
 f [MPa]
 = 0,6   1  ck ;
 250
 1, 0 per strutture non precompresse

(1+  cp / fcd ) per 0  fcd   cp  0, 25 fcd
cw = 
1, 25 per 0, 25 fcd   cp  0, 5  fcd

 2, 5  (1  cp / fcd ) per 0, 5  fcd   cp  fcd
dove, si ricorda, cw un coefficiente che tiene conto dellinterazione tra la tensione nel
corrente compresso e qualsiasi tensione di compressione assiale. In particolare, si
indicato con  cp la tensione media sulla sezione trasversale dellelemento strutturale
(considerata positiva se di compressione, negativa se di trazione) dovuta alla forza assiale
di progetto N Sd , e computata come valore medio tenendo conto anche delle armature.
 verifica del momento resistente torsionale ultimo portato dalle armature trasversali
(staffe):
F
TSd  2  Ak  1s  fyd  cotg ;
ts
in cui si possono considerare tutti quei valori di  che verificano la disuguaglianza
1,0  cotg  2,5 ; avendo indicato con F1s larea della sezione trasversale di un
singolo(6) braccio della staffa e con ts il suo interasse. In particolare, nel caso di armatura
a spirale (con le spire che procedono inclinate a 45 rispetto allasse longitudinale
dellelemento strutturale) bisogna verificare:
F1spi
TSd  2 2  Ak   f yd  cotg .
tspi
 verifica del momento torsionale ultimo equilibrato dalle ulteriori armature longitudinali
per sola torsione (singola barra di sezione Fil ):

TSd  2  Ak 
F il
 fyd ;
uk  cotg
avendo indicato con F il la somma complessiva delle sezioni trasversali delle barre
disposte ulteriormente in senso longitudinale per la sola torsione. In particolare,
larmatura longitudinale di torsione deve essere aggiunta alle altre armature e deve essere
distribuita sulla lunghezza del lato zi (vedere schema in figura 12.4_b); ma per sezioni
relativamente piccole pu essere concentrata al termine di questa lunghezza.

Nel caso, invece, di contemporanea presenza di sollecitazioni torcenti e taglianti, la verifica di


non schiacciamento del puntone compresso del traliccio assume laspetto generale:
TSd V
+ Sd  1, 0 ;
TRdmax VRd max
dove:
 TSd il valore di progetto del momento torcente agente sulla sezione A;

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assolutamente fondamentale tenere in considerazione il fatto che, nella torsione, ciascuna staffa a due bracci contribuisce
alla resistenza del traliccio resistente con un solo braccio; mentre, nel caso del taglio, ogni staffa a due bracci contribuisce
alla resistenza del traliccio con tutti e due i bracci.

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 VSd il valore di progetto della forza di taglio puro agente sulla sezione A;
 VRd max il taglio resistente di progetto che porta a schiacciamento il puntone compresso in
un traliccio resistente ideale in cui sono pensati assenti sollecitazioni di torsione pura
( TSd  0 ). Nel caso di sezioni compatte, tutta la larghezza dellanima bm pu essere
utilizzata per determinare VRd max ;
 TRdmax il momento torcente resistente di progetto che porta a schiacciamento il puntone
compresso, in un traliccio resistente ideale in cui siano assenti sollecitazioni di taglio puro
( VSd  0 ).
In particolare, il valore di TRdmax dato sempre dalla seguente formulazione:
2   cw  fcd  Ak  t
TSd  TRd max = .
cotg  + tan 

Nei casi di sezioni in parete sottile chiusa e di sezioni compatte, la torsione di ingobbamento
pu essere generalmente trascurata. Nel caso di membrature aventi sezione in parete sottile
aperta, pu essere necessario considerare la torsione di ingobbamento. Per sezioni trasversali
molto snelle, la Norma raccomanda che il calcolo sia sviluppato sulla base di un modello
costituito da un grigliato di travi e in altri casi sulla base di un modello a traliccio. In ogni
caso, si raccomanda di sviluppare il progetto secondo le regole di calcolo per flessione e
sforzo normale longitudinale e per taglio.

Principali prescrizioni sulle armature a torsione secondo EN 1992-1-1. La Norma


raccomanda che le staffe per la torsione siano chiuse e ancorate per sovrapposizione o per
mezzo di uncini alle estremit e formare un angolo di 90 con lasse dellelemento strutturale.
Si raccomanda che la distanza longitudinale ts delle staffe per la torsione rispetti il vincolo:
 0,75 h  (1+ cotg )



ts   minore dimensione della sezione Atot

 pest
 .
 8
Le barre longitudinali devono risultare in modo tale che via sia almeno una barra per angolo,
essendo le rimanenti uniformemente distribuite lungo il perimetro interno delle staffe e
distanti tra loro al massimo di 35 cm.
Infine, sono generalmente sufficienti le prescrizioni ai punti 9.2.2(5) e (6) della Norma per
disporre il quantitativo minimo di staffe richiesto per torsione. In particolare, la percentuale di
armatura al taglio (e/o a torione) data dallespressione:
Asw
w = ;
s  bm  sin
dove:
 w la percentuale di armatura al taglio;
 Asw larea dellarmatura al taglio sulla lunghezza s;
 s il passo dellarmatura al taglio, misurato lungo lasse longitudinale dellelemento
strutturale;
 bm la larghezza dellanima dellelemento;
  langolo tra larmatura al taglio e lasse longitudinale dellelemento strutturale.

Deve, quindi, essere sempre verificato il vincolo:


0, 08 fck [MPa]
w  w min = .
fyk [MPa]

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Detta con h laltezza utile della sezione resistente, il passo longitudinale s st delle staffe (o di
insiemi di staffe) deve rispettare il vincolo:
s st  sl max = 0,75  h  (1+ cotg )
essendo  linclinazione dellarmatura al taglio (e/o a torsione) rispetto allasse longitudinale
della trave.

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