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Carlo Vecce PICCOLA STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA Liguori Eaitore usa oper protets dla Lage al to Taatre (Lege n. 623/198: [Aidt purcore qu ret as coe, sla coe, ala nprodesione ai inn fro dee saranda able del mati sofware a cone ale rasmisone Stlfoneao tevin ala teidraone ansages 9 dale ala pubblisioneedifesorearever0 ‘seinen oo sarah ca ian pr : “inpendunone quis open, ache se parziae ncaa ig &emmest eo 3h Sitemeter ai as Lge of pea Acree ste Eee ‘a wraone dele pote comma esnzcm preva ale eee, TTagolmento per ive de content e de seri presen clave della Cara Brice Liguon & ‘Syn al agent rin: bug "wine gees pbleszone dk denormnasom geen, nom commer mare repeat 2vhe se non soetieareneiefent, non npc che tl denne merch nen sno Drove dle eoae lego eeglment Lien tore = 1 #0125 Napa ‘ape sonelonaie £2 2009 by Liguot Eaters, Se. Tati di eon eras {ims eng talana Mega 2009 Spat als ds OGL = Nal i, Cat Pecos stoi dlls letra ialana/ Catto Verse ‘Napoli: Ligon, 2005 TSON-1S 978 = 88-907 684-1 1. Coes eter, eligi alin 2 Traisione dei tei L Title Reape: WGEUB AHO 09876543210 {vt ula pera stamps lane vom ikea, ren ai new ‘cine alle nme UNE EN iso ob reat eon mate pine Eivase verge prove, {Erpapon conor e prolot susan ssoktamente natal, non sian © timers epi INDICE Premesia Parte 1 I Medioevo 1. La civiltt medievale 2. Le origini della letteratura in volgare 2.1. Primi documenti in volgare 22. La letteratura europea 23, La poesia provenzale 2.4. Primi testi letteran in Italia 3.1 Duecento 3.1. La poesia della corte imperiale 32, Gli Ordini mendicanti 33. La poesia comunale toscana 34, La poesia lirica ‘nuova’ da Bologna a Firenze 35. La poesia comica 3.6. La poesia allegorica e didascalica 3.2, La luda 38, La prosa 4. Dante 44. La vita 42. Rime della giovinezza 43, Vita nuova 44. Rime della maturita 45. Comvio 46. Le opere latine 4.1. Commedia xm soc ‘ate HL T Rinascimento 1. primo Trecento 11 Cri del Megioevo 12. La cultora veneta 13 Lettoni di Dante 1 Le eronache 2. Petrnvea 1. La vita 23, Rerun vedgarium fraguenta 23. Tmanph 24, Opere iatine 3. Bocenecio Bi La vu, 32. Opere giovanili 33. Decameron 32k. Opere della matuntd 4, Cultura volgare fia ‘Tre e Quattrocento Li. La prosa 42. La poesia wesimo Rinascimento ¢ umanesimo 1 centri dellumanesimo 54 Alberei 6. L’apogeo del Rinascimento 64, La eivilea delle core . Puli Lorenzo Poliziano Boiardo Sannazaro Bembo Casugiione Leonardo 81 at 83 a 86 88 88 a 96 1 103, 103, 108 107 16 ru) 9 133 126 7. Machiavelli 74. La vita 72. Le scrituure del “segretario” 73. De prmeppatibus 74. Politica e stona 73, Letteratura e teatro 8. Ariosto 81. La vita 82. Orlando Funaso 83. Ml reatro Ba. Le Sane Parte HL L'eta moderna 1.1 Cinguecento 14. Un secolo difficile 12. Guieciardia 13, Dibatut di lingua e di poetica 1. La poesia 15. La prosa 16. La prosa narrativa 12. Wteatro 2. Tasso 21, La wea 22. 1 poema 23, Teatro Prose 25. Poesie 3.11 Seicento 3. Moderno e barocco 32, Galileo 33. La poesia 34. La prosa 35. I teatro 4. Settecemto LL Lett dell Arcadia 22. Lilluminismo 43° Parini oIce Rivoluzioni e restaurazioni 52. I neoclassicismo 53. Ul romanticismo 54. Foscolo 5.5. Il Risorgimento 6. Leopardi G1. La vita 62. Prime prove letterarie 63. Dallo Zibaldone ai Pensier 6a. Le Opereite moraif 65. La pocsia satirica 66. 1 Cant 2. Manzoni 73. La vita 72. La poesia 73. I teatro eta contemporanea 1. Tl secondo Ottocento L. Apogeo e cris della civil europea 12, La letteratura dellitalia unita 13. Carducci Verga 15. Pascol 16, D'Annunzio 2. Pirandello D1. La vita 22. Vromanzi 23. Novell per un ano 24. Il teatro cinema 28 282 286 286 288 291 298 318 318 324 326 2328 331 332 3at Bat 343 345 347 363 363 371 380 383 386 389 395 395 396 399 400 405 nove ‘3:11 primo Novecento 3.1. Imperialism’ ¢ totalitrismi 32, Societa ¢ cultura in Italia nei primo Novecento 33. Svevo 34, La prosa 35. Moravia 36. La poesia 3.7. Ungarett 38. Saba 3.9. Montaie 4.Il secondo Novecento 4.1. Le societi giobale 42. La cultura italiana nel secondo Novecento 43, La prosa 44, Gadda 45, Calvino 46, La poesia 47, Teatro e cinema 48. Pasolini Biblgrafia 407 407 a4 420 425 432 34 89 at a 438 448 455 457 473 476 480 487 491 499 PREMESSA ‘Tra le letterature dell'Buropa ¢ del mondo, ta Jetteratura italtana presenta tuna riechezza di voci, di culture, di lingue, straordinara e cificilmente exus- glibile. | suor ‘classic’ sono i classict della cultura mondiale, ¢ basterebbe nicordare, solo per i primi secol, nomi di Dante. Petrarea, Boccaccio, Ma- chiavelli, Ariosto, Tasso. Per la nostra tradizione, la loro voce, e quell innumerevol altri autori, ha avuto nei tempo un valore e un sinificato che spesso andavano oltre la specifcita primarra del testo letteranio. A differenca di altri paesi europei, infati, "taia continud a essere per secoli un sistema di stati regonali molto diversi tra loro per condizioni economiche, social, lingustiche, senza centro ¢ senza unit, ma con molt centri ¢ molte capitali. A loro volta, le realth particolari delle cit, delle cont, degli stati piccoli e grandi, dialogavano direttamente, senvat mediazio- ni, su orizzonti internazionali intrecciando profondamente le vicende della storia italiana con quelle della storia europea € mediterranea. Un patrimonio culturale condiviso permetteva comunque ad unélite intellettuae, politica sociale, di considerarsi a pieno titolo ‘italiana’, di esibire il proprio senso di appartenenza ad una comuniti operante al di la dei ristretti confini mu- nicipali 0 regional (Questo patrimonio era, in larga misura, la letteratura. Una letteratura sicuramente polifonica, policentrica, plurilinguistica, ma anche, fn dalle on sini dalla corte di Federico Ia Dante e Petrarca), con una forte vocazione unitara, e unificante. E la letteratura che comincia a costruire Yimmaginatio collettivo degii italiani, che ne racconta le storie e ie passioni,yli scontn, ali intrighi, le meschinuta, le tensioni spintuali¢ le avventure di mercanti e chierici in giro per il mondo. Oggi, a cosa serve la leiteratura italiana? Nella sua vicend di lango perio- do, solo da centocinquants anni essa @ diventata anche la letterstura di una nazione pid o meno unitaria. Nel momento pit critico del suo processo trasformazione si collocava uno de: prodotti pid important dela riflessione sulla sua storia secolare, la Storia della ketteratura staliana di Francesco De PRERESSA netis. La letteratura diventava la colonna portante dellinsegnamento di Tiano nella scuola e nelluniversita, con manuali e antologie che ne accen- :vano il valore identitario fondante, proponendo nel canone degli autori, ‘clus’ ¢ delle letenre dei testi il bagaglio esemplare delle wrth Iaiche modeme del nuovo stato unitario; ma forse cominciava anche a perdere tel eneatere sostitutivo, compensatorio, ideale, di una reat desiderata © enon cera ancora, ¢ che ora invece si chiamava, anche sulla carta politica Europa, Italia, Lewoluzione delle poetiche ¢ delle teorie crtiche del Novecento ci ha lontanato sempre di pitt dallidea tradizionale di ‘storia della letteratura’ Illa ricostruzione orientata di periodizzazioni, percors,‘corrent?, ‘gallere ritratti di autori (cosiddetti ‘maggion’ e ‘minor La critica (e la erisi) del stema letterario, nel'enorme complessita degli stimoli e degli indiizzi, ha dnungue portato ad acquisizioni il cui valore mi sembra dificilmente revo- ‘bile: Fattenzione al testo e alle sue strutture formal, ¢ allopera ‘in movi- vento’ sullo scrittoio del'autore e nel viaggio che essa intraprende nel marc ln icezione e del'nterpretazione; e quindi'attenzione agli attori principali cl processo della ricezione, il letore e il pubblico, e alle modaliti per mezzo elle qual, net tempo e nello spazio, i attua il ‘contatto’. Ne deriva fimpor- inza degli strumenti dela filologia, e del sao continno interrogarsi: da dove, ‘come, giunge a noi questa voce? E poi ancora Panalisi det sistema della smunicazione in cui il testo letterario trova la sua naturale collocazione, le tnzioni, i generi, i modi, | codici, la lingua; c infin il contest a societ, tituzioni politiche, socal, cultural (le corti, la Chiesa, le accademie). {La sensazione di crsi e disorientamento potrebbe venire pinttosto dalla syrabbondanza degli stramenti, dei punti di vista, e ormai anche dei dati, he le moderne tecnologie dellinformazione ci mettono 2 disposizione, ma -s90 senza adeguati support interpretativ: enciclopedie ¢ biblioteche di- cataloghi, rivste. Lidea del labirinto, potenzialmente senza fine senso, @ immediatamente percepibile nella navigazione in rete, € nella formazione dello spazio letterario, che non 2 pit) solo parola seritta 0 ‘ita, ma @ contemporaneamente suono, immagine, movimento, luce. In 1 mondo in cui tutto sembra compresente ¢ simultaneo, forse, varrebbe {pena di recuperare ta possbiltd di una navigazione ‘lineare’ nel tempo ila storia, di una memoria puntuale dei test, degli vomnini, dei tempi, dei soghis anche (e soprattutte) in quello epazio particolare della cormunica- ione che & la didattica, ia scuola, la trasmissione della conoscenza da una ceneraaione alata. E allora, a cosa pud servite ancora Ia letteratura, ¢ in particolare la Tet- conanura italiana? Esaurito il riolo secolare di aeatardi una nazione che non PREMESSA se era, esaurito anche quello di pilastro della scuola nazionale postunitaria, resta probabilmente il valore che da sempre ci viene riconosciuto dagli alt, a ‘fuori di casa’, € di cui non sempre siamo consapevoli: la forte idensitt che ls cvit italiana ha saputo esprimere nella crenzione e nelfelaborazione delle forme culrurali (dalle letere alle arti, dalla musica alla flosofia ¢ alla scienza,e perfino nella mods e nella cucina), cal Medioevo al Rinascimento ¢ oltre, nel'interazione continua con Is storia della civilta europea e cosiddetta ‘occidentale’, ¢ ora col resto del mondo, con ia societA globale. ‘Unfidentiti, naturalmente, in ‘contrappunto’, come indicava profetica- mente Gramsci e Nidea di ‘contrappunto’ ® al nostro tempo ripresa da Snid, che non a caso ricorda altro grande valore formativo (oltre che terapentico} che letteratura e flologia possono avere oggi. Awicinarsi al testo letterario 2 un'operazione straordinaria che ci consente di entrare in comunicazione con un mondo del tutto diverso dal nostro, ¢ di vederlo con occhi che non sono i nostri. Abbiamo bisogno di ‘leggerlo’, cio® di attivare tutte le nostre competence di analisi linguistica ¢ formele, di decotiffcnzione, di interpre- tazione; ma alla fine dobbiamo arrivare a tina sintesi, che, per quanto per- sonale ¢ limitata, ci dicd cosa quel testo & ancora in grado di comunicarei, qui ¢ ora. E, soprattutto, abbiamo bisogno di tempo. Tutto il contrario del mondo in cui viviamo, in cu la velocizzazione estrema dell’esperienza porta solo @ modelli di comportamento imitativi, acritici, vuoi di senso; e ad una tragica perdita dell’emanatas. ‘La filologia significa invece educazione alla critica, resistenza attiva all Gilatazione immensa della ‘memoria’ ¢ dell’archivio collettivo, e di conse- guenza alla manipolazione dell'nformazione; resistenza allattacco generale ¢ globale alla stessa possibilta di esistenza di un libero pensiero, ¢ quindi stramento di democrazia, di uguaglianza, perfino di difesa delfambieme ¢ della natura, Unfedueazione alla “letura lenta’ di tutti i messaggi (dalle forme tradizionali del linguaggio verbale scritto, dal libro al cinema, alla televisione, a internet), opposta alla stessa velocitA delle nuove tecnologie. E credo che la letteratura italiana, da Dante a Pasolini, abbin ancora molto da dire, in questo senso. Finiseo di scrivere queste parole alfultimo piano della Young Library dell Universita della California, a Los Angeles. Fuori, il vento porta via le navole verso la striscia azzurra delloceano. Sullo scaffale si allineano aleani campioni della gloriosa tradizione anglosascone della short Iitory dedicati alla letteratura italiana, da Garnett ¢ Whitfield 2 Wilkins: a pastenon, mi pincerebbe pensare che anche queste pagine, con tatti loro limiti, possano collogarsi a quella vecchia scuola. Nulla di pitt (e nulla di meno) di una ‘iiceola storia’, espressione che potrebbe sembrare paradossale ee applicata o ugar sil uns tradizione di Jango periodo cost ampia, ¢ apparentemente cost pesan- te, paladata, massiccia, opaca, Una sintesi auspicsbilmente chiara, leggibile Teqgera, moderatamente ‘oggettiva’, con un po' di autotrona e di consupe- veleaea che comunque uaa ‘storia della letteratura’ (breve o lunga che sia) & sempre anche un raeconto (come ei ricorda Remo Ceserani), una eronaca slelfineontro (personale ¢ diretto) con loggetto centrale e fondamentale ells letteratura: i testo Los Angeles, aprile 2009 La bibliografia finale presenta solo quelle mndicaziomi che possano guidare f'p- Proiondimeno nella letwea di un testo o di un autore (edizion, struments, sage tentcs, sith web). Per questa premessa, nnwo a Edward Said (Unanccine e ontica sdemocracn, Wisno, W Saggiatore, 2007), Remo Ceseram (Racrontar la leratura, “Toon, Bolstt Boringhier, 1990), Stefano Jossa (LTealia kuterara, Bologn, Il Mu- fino, 2006). Peril titolo (e non sclo), dichiaro il mio debito alfesemplare Piccola sori dela lingan raliona di Nicola De Biesi (Napoli, Ligaon, 2008), Non rusoue in poche righ, a neordare nomi di chi mi fe atutato ad elaborare we worreygere il testo di questa ‘piceola stor il mio ringraziamento va a qt loro, rndistintamente, ¢ con eguale alfewo. Ricordo in paricolare gli amici det Dottoratc i laliaisica delfOnentale di Napoli; ¢ del Department of Islan di Los Ange les, dave ho poruro concludere (ma st conclude mi qualeasa?) un lavoro inziato nooiti anui f nella proties quotidiana dellingegnanento, da lceo alluniverata, ¢ icsto ore idealmente agli scudenti che ho sncontrate nel tempo, e che mi hanto aimpre meugaato molto. coprattutto a chi, nel tempo, con pasicnea © anio4s, sa, hw saputo segue e comprendere e ineoraggiare (e anche istigre, con la sua tanto it ampra esperienza di seuola ¢ di comunicazione, la prima idea di senwere una sara} 8 mia meglie, Mirela PARTE I IL MEDIOEVO L LA CIVILTA MEDIEVALE ‘Come negii alte paesi europe, anche in tralia una eivled nuova nasce all fine del mondo antico. La grande nit politica, economica, cultural ¢ ingustica dellImpero Romano si disgrega in molte nuove realta, in cut riemergono element (sin antropologici che lingusstici) anterior: alla romautezazione til cosiddetto ‘sostrato}), ¢ che si fondono con gli apport: di nuove popokizioni, spunte nei territon delimpero con stanziamenti pacitic 0 pid spess con invasioni distrutive. Dallunita linguistica del latino si passa alla plural delle lingue volgari neolatine 0 romanze (dall'antico francese ramans. 2 sua volta derwvato dalla Jocuzione latina romance logu, ‘pale alla romans & ‘volgari’ perché parlate dal sxfgz il popolo}, nei paesi dove Ia popolazaone latina resta maggiorteria (lala, Francia, pemisolaiberiea, Romani), metre altcove prevalgono le nuove lingue germaniche (Germania, Inghilterta Il passaggio da un'eti ad un'altra non & arvenuto improvvisament. Un tempo si indicava in una stessa data Ia fine dell Antichit e Tinzo del Medioevo: il 476, dopo Cristo, 'anno.in cui lultimo.imperatore romano €Occidente, Romolo Avgustolo, venne deposto da Odoaere re dei barbari Eruli,e rinchiuso nella fortezza marina di Castel dell Ovo a Napoli. E-una data simbolia. In realt il grandioso processo di dissoluzione dell unit era inziato mokto prima, gi con gli imperatori successori di Augusto, ¢ sic celerato nel IT-IV secolo, in un periodo di anarchia politica ¢ amminustratva di divisione fra Oriente ¢ Occidente (sancita dallimperatore Diccleziano}, ¢ i prime invasioni barbariche, Un lungo periodo complesso, in cui i rapporte fin Vantico ¢ il nuovo non & mai completamente interrotto. 1 fatto veramente nuovo, dal punto di vista culture e religioso, & piuttosto, nel IV secolo, Paffermazione di una nuova religione venuta dal Mediterraneo onentale, che, dopo molte persecuzioni, viene riconoseita dalfimperatore Costantino (313), soppianta l'antica religione pagans, e di ‘venta addletiona ba seligione dt stro: il eristianesim, Gli msegnament di rer ss pebreo ot nome eos (Gest) detain recoil Cro, ce aerate’, eroeitigso dai Romani a Gerusalemme sotto Tiberio perché st ae prodlaintg Alessia e Fgh di Dio, vengono messi per iscnto © tedott TEivbeamsico in greco, in brevi testi che ruccontano fa sua vita € rportano daa rote. Quer testi Vengono chsamati_ vangel’, cing in greco “buon hovelht, Eck Roma, nelfanita dectinante del mondo antico, quel messagg.e sone tin confi elimper,econgusts ance baa avn ans non era pit ha capitale delfiaypero: it suo posto ert stato preso cht Nie etidenge cua Bisanao,rbatozzata Costnsinopli a Oreate. toa restava il centro simbolico det mondo, A Roma erano venutl a tone fener nar che sien estimon? deli tore fede) prs saemfoll | print: seguaci di Gesd, Pietro © Puolo, Sulle toro tombe erano “Ey felall della nuova religione, eviamatt‘enstian’. E il vescovo di Roma cecpmuerd da alors x8 essere considerato il successore di Pietro. Nella see ex-eapitale del mondo, spopalata ridota a un enorme guscio voto “Topo la Ene deimpero, quel vescovo diventa it papa, il vicario di Cristo, Teast i potere, anche politico, di un nuovo imperstore. Per Hall, prima espertenza di unventtA politica ¢ eulturale lirsitata al fon ss con il tego. degli Catogoti, succecu a Odoacre, SGpriite eon Te grande figuea di Teodorico (493-526). La expitale & or veheenna, gad mportante con gli ulm imperatori del 1V-V secolo, perché shane poi e strateyico centro di commerci con "Oiente e con Bisano, Mendoneo vi fa costruce splendidi edifici cliyios, il proprio pala, “pent uel potere eve. In paricolae, persegu wr. suo utopico progetto di sear con lt grande cultura latina, con Ta coisborazione di due grand tntelletwali-delfepoca, Bozzio © Cassiodor. " ntpno it progetto non rece Severiao Boezio (ca, 480-526) wine pect uceno: in career, prima di mone vensolacione della Filosofc), in cui la tessa Filosofia ad appanceafautore, SN ardarlo cegli ulmi moment della sua vita. Aurelio Cassiodoro (ea on 275) ar sfiga in wea enmnitl monastica da iui fondata in Calabria, Xara con le hnalth di salvare le testimonianze della cwviltd antiea dal Jovo completa distruzione, favorendo ls tracrizione ¢ la conservazione di snolte opere letterare e flosofche. intuit forma di rorganizzizione ¢ trasmisione del sapere poteva es sere quellt di tipo enciclopedico, come fa m Spagna Isidoro di Siviglia nelle Byymologiue: altra opera fondamentale per la cultura ivecvat ut en toma Ia divisione delle disepline ereditata dal mondo antuco, presente sn Boezio c Cassiodoro, ¢ diventata eanonica nei seco successivi. Si trata Ue cosiddette ‘arti liberal, partite in trivio (grammatics, retonca, disleite ce quadrivio (matematica, ycomettia, sstronomi, mustea): un vero sistema di pensiero, busato sulla perfezione simboliea del numero sette, che dliveuts unico strumento di interpretzzione del reale Non cutto pud essere salvato, Talvolta & necessario fie seelte dolor se, perehé non c% materiale scrittonio sullicente. Bisognava distinguere tra autor di ‘prima categora’, quelli considerati veramente importants (per i loro posto nei programm scolastic, v il loro vulore formativy ed estetiev) ce queli a cui si sarebbe anche potuto rinunciare. Fu allora che st dlls lx parola ‘elassico’, dal latino casscws, ‘yppartenente ad una classe’ (ht pri autestazione 2 in Aulo Gellio, erudito romano del I secolo). I'classico" ex uno serittore “di prima classe’, © quini degno di essere ‘salvato' © imitat. Al livello delleducazione grammaticale e retonca. 1 ‘classic? divennero) presto gli autori (in particolare t pocti) prinespali dolla letteratura ltina, che furono oggetto di commenti In printo logo Virgilio, che con le ste te ‘grandi opere, te Bucolice, le Georgie ¢ I Evite, fornia una yada w ere ane portanti generi letteran, ia poesia pastorale, la poesia didascalica,e ki pocwa pica, ¢ ai tre sti che nel Medioevo furono codificat: come fondamentali naltordine, lo stile umile (0 elegiaco), io stile medio {0 comico}, ¢ lo stile sublime (0 tragico). Di pi, ia celebre IV egloga, che profetizzava la nascita di un fuer, fu mterpretata come uns profezia della naseta di Cristo, Gi altr ‘classic’, nell scuola medieval, furono Ovidio, Lucano, Siz. Orazio, Terenzio, e, per la prosa, Cicerone e Seneca, Mt Ia loso eonoyeenaat era molto imperfetta. Ovidio era conosciuto ampiamente, ma internretato sempre secondo un‘ottica crstiana, perché altrimenti testi come le setaar= fas (con tutte le store della mitologsa e degli dei pagan, ¢ le loro tnt vicende di amon illeeit,stupri, violenze) o come Urs aad non sarebbere ‘mau stat tramandati da un copistaerstiano in un monastero Di Lucano si lepgeva il poerma Bellen ervile, di Stazio la Tebude, Ui Orazio le Satire © Ars poetica. Le commedie di Terenaio erano letic pet 1 foro contenuti moral, mentre venivano quasi dimenticate quelle di Put, Di Cicerone si conosceva soprattutto lo scrttore di dialoght tlovolic: & dt ‘opere retoriche, © si ignoravs In produzione di orazioni e di letere. coe il suo reale coinvolgimento nella politica atuva, Seneca era apprezeato come ‘maestro morale con i suoi Dialyghi e con te Hptsole « Lucia, ma non se ne conosceva il lato oscuro ¢ sangunano delle Tregedié, Molt altn auton i 4H. STOR DALLA HEP TPRATURN FPALIANA, sntichi erano tramandat da pochissimi manoscrita (se non da uno solo): Livio, Catullo, Luctezio, Apuleio. Alti scomparvero del tutto. Alf'epoca, la trasmissione della cultura sertta avveniva per mezzo della trascrizione su fogli di pergamena, 6 piti raramente su rotoli di papir6, per- ché ormai il papiro non gungeva quasi nid dall gto. Era un operazione lenta e difficile, nella quale il eopista doveva fare molta attenzione a non introdurte error nella sua copia. Ogni manoscritto (che da allora si comincid ‘a chiamare end, “codes, co8 fascicolo di fogl insert ¢ legati uno dentro Falto) era un anim, e & sua volta poteva tramandare i! suo testo ad un nuovo manoscrito, Qualche volta In pergamena era cosi poca che bisognava ceancellare quello che cera scrito prima (se considerato poco importante) e scriverct sopra (il cosiddetto palinsesto, che signifea ‘sertto di nuovo’). ‘Mentve le grandi biblioteche cittadine andavano distrutte in incentli € sacheggr,cominciavano a formarsi nove biblioteche in posi simi a quella ‘Vivariuin dove si era rifugiato Cassiodoro, cioé nel monster. I! monachest= ‘mo era una forma di vita eremitica, dedita alla spiritualit, sorta in Oriente, ‘e morganizzata nel VI secolo in Occidente da Benedetto da Norcia in una struttura comunitaria, retta sulla regola dell'orr et dabore (prega ¢ lavora)). Il centro del monachesimo occidentale divenne presto il monastero di Monte- ‘esino, fondato da Benedetto. E una parte della regola di Benedetto impone- ‘va ai monact proprio il compito di copiare i codic, sia antichi che eristiani, in uno sprzio dedicato allinterno del monastero, chiamato seriptorium. 1 ‘monastert, alttonde, non furono mai hioghi isolati dal resto del mondo, costituirono eficaet ret di collegamento per tutta Europa, favorendo fo seambio di uomini, libri, saperi, come dimostrarono in particolare i monaci ingles e irlandesi che scesero nel continente, fondando importanti monastert (in Italia, Bobbio), Dopo ia morte di Teodorico, il regno degli Ostrogoti-non resisté al: Fassalto di Bisanzio, dove Vimperatore Giustiniano vuole rstabilire unit delfimpero, Dopo una guerra lungs ¢ catastrofies (535-553) Italia @ ri- cconquistata dai Bizantini, Le cit’ sono distrutte 0 spopolate, le campagne incolte, } commerci e Teconomia completamente rovinati. Ma & conquista i breve durata, Nel 568 nucvi invasori. | Longobardi, conquistano italia, tranne aren di Ravenna e alcuni terntori deltclia meridionale che recte ranno per moltisecolilegati a Bisanzio (le fisce costere della Campania, Gaeta, Napoli, i! Salento, la Calabria, la Sicilia). Forse @ con questa data che st rompe effetivamente In continuitt col mondo antico, ed inizin, per Malia, 1 Medioevo. Lacranta onan > Che significa dunque Medioevo? Quando si comincid a usre per ht prima volta, questa parola aveva un forte signifieato negativo, ¢ qual 4o ba ancora ogg, almeno nei sui derivat ('aggettvo ‘medievale,che, fuori contesto, fa pensare a qualcosa di seretrato, di oscuro), Letteralmente signif ca'eta di mezzo’ Allinizio dellt8 moderna, fra Quattro e Cinquecento, gli intellettuali guardarono con grande ammirazione alla cvilta degli Amtichi, © cercarono in tutti i modi di fala ‘rinascer’. Ai loro oechi, il lunyo periodo che fi divideva dall‘Antichita non era stato altro che un lungo periodo di buio, di oscurta, di barbaric, di cui si dava la colpa soprattutto ai ‘barbari' che _vevano invaso e distrutto limpero romano. Era stata uneth di mezzo un ‘medio-evo', un momento transitorio che bisognava superare, e dimenticare Quaicuno aveva spento la luce, bisognava soio riaccenderla, Gli uomini del Medioevo, ovviamente, non sapevano di vivere in unset i mezzo’, € a lume spento. Al contratio, essi erano certo consapevali che ra avvenuto quaicosa di terbile, che aveva portato alla distruzione della Givi di Roms. Ma davano a queltinsieme di eventi una interpretazione che permetteva di contiouare il cammino degié Antichi, nonostante tutto. I primo era stato Agostino da Ippona (354-430), un maestro di scuola affi- ccano che viene in Italia net IV secolo, si converte al cristianesimo, sexu i grande veseovo di Milunio Ambrogio, e sitorna in Africa negli ultimt ani della sua vite. La sua opera pit bella & in parte, anche una autobiograis, le Confession in cui Agostino ripercorre le tappe fondafnentali delia sua vit, nel graduale riconoscimento dei suoi error in una ricerca costante di Dio che avviene attraverso lo scavo interiore, nel profondo della propnis anima. Ma Agostino @ anche testimone di terbiiinvasioni barbariche (guella det Vandal, che culmina con il saccheggio di Roma), e si interroga, in alire opere come ii De eivitate Dei (a cittd di Dio}, sul senso delit Storia, ¢ sul rapporto fra la cittd degli uomini e la cittd di Dio, fra Timperfemone di quella (destinata sempre alla caduta, alla rovina) e la perfezione di questa, Ja Gerusalemme celeste Limpostazione agostinians sari fondamentale per i secoli sucvessivi, anche attraverso un'opera storiea scritta da un seguace di Agostino, Pao- Jo Orosio, le Hitarae adversus paganes (storie contro i pagan), in coi si rigetuava Taceusa che Roma fosse decaduta a motivo dellabbandono della roligione dei padr, c dellindebulinento che sarebbe stato causato dolla cristianizzazione. Al contrano, secondo Orosio, la decadenza era diretia ‘conseguenza dei peccati del paganesimo, ¢ le distruzion: seni tangibili del Fira e della puniaione divina s~ ‘MeCob. SHOR DPLLALETTRRATORA TALIANA, 1 erstianesimo segna quindi, per Juomo del Medioevo, non elemento fnttura, ma di continuita, L'elemento ai salverza delia stona delfuomo, portire dalla morte di Cristo sulla croce, punto centrale di una storia ‘che era concepita come divisa esattamente a met: da una parte il tempo Gelfattesa, dal Pecento Originale fino alla Croce, dalfaltra il tempo della fedenzione, dalla Croce fino alla fine della storia, il Giudizio Universale. ‘Una ripartzione che corrispondeva perfettamente al libro saero dei enstiani, In Bibbia, che univa i libri sueri degli Ebrei (MAntico Testamento) ai nvovi test su Cristo: i Vangel, le Lettere e gli Atti degli Apostol, PApocalise (i Nuovo Testamento). ‘Tn questo tempo lineare la civilt la leteratura degli Antichi poteva- no essere salvate, purché inserite in un sistema di interpretazione unitario f coerente. Autoti pagani come Ovidio o Virgilio, che mettono in scena 0 deserivono anche divinith pagane come Venere 0 Apollo, devono essere reinterpretati. La descrizione di Venere rinvia non alla reale esistenza di tuna dea dell'amore, ma ad una realta‘altra’, a livello spiituale o morale. La letterntura e il mondo sono percepiti come un sistema di ‘segni' che rinvia sempre a qualeos‘altro, ad un livello pid elevato (allegoria)Sisviluppa quindi tun tipo di lettura allegorica (allegoria dei poeti), smile a quella che veniva utlizasta peri testi sacri exstian! (sllegoria det teologi), [NelEuropa del Mediocvo la principale lingua di comunicazione, 2 livelo cigioso, politico e cultural, resta i! latino. Ma non 2 pia il latino ‘classico’ cio® quello uelizzato dagli antichi serittori romani, Definito oggi ‘latino medievale’, @ un latino che si apre a molteplici ¢ nuove espenenze del ‘mondo, agit spazi dellimmaginario e det meraviglioso,all’altezza dei sacro col tempo alle necessita comunicative delle scienze ¢ delle professioni. E un hntino che conosce, nella sua vitalitt, una grande diffrazione nelle sue dillerenti speciatizzszioni: il latino della flosofia scolastca, il latino della ‘Gurispradenza, i latino della medicina, B il latino della Chiesa, soprattutto, ebitore della lingua dei testi sacri, in particolare della traduione della Bibbia ‘eondotta da san Girolamo (a cosiddetta Vugata, ca. 385-404), ¢ dei Paci della Chiesa; il latino dei documenti pontificte curiali, delle decretali e dei coneili,e della lturgia, infne il latino dei poeti cristiani, Nel campo della poesia si avvestiva tno dei principal fenomeni di trasformazione dell lingua latina, nel pas- saggio alle lingue romanze: la perdita definitiva det senso della ‘quantith’ secondo cai ogni silaba poteva essere ‘nga’ 0 ‘breve’, avere cio una du- zata maggiore o minore. La poesia lating ciassica era ‘quantitativa, € poeti ‘come Virgilio e Orazio costruivano i loro versi su tna sapiente suecessione (ever area 9 ai sillabe hanghe o brevi, Nelle Hingue romanze le silabe hana invece ratte In stessa durata,e quindi la poesia ha bisogno di altri clementi per marcare il verso: il ritmo degli accents naturali delle parole, ¢ la rima, 0 npetizione delle stesse sillabe alla fine det verso. 1 prim grand poet cristant tentano di mitare la metrica cassica, ma gradualmente diffondono, per mezzo della poesia liturgica (gi inni, a iniziare da quelli composti da sant Ambrogi, i vvescove di Milano che guid® Ja formazione di Agostino; ele sequenze, test cantati dist dopo anno Mile}, forme di poesia in cui prevale il carattere Nelf'ambito della Chiesa svolgono la loro ativita i pri fuori mbito : mo Is loro ativta i primi grandi seeittor! laxni medieval in tala: it papa Gregorio Magno (540-604), orignario di usta mils romans, auore di ltrs, dialog dun commento al testo biblica di Giobbe (Meraia in lod); e un monaco di origine longobarda, Paolo Diacono (720-799), vissuto ormai alla fine del regno longobardo € stabilitos: a Montecassno, che conserva una viva testimonjanza della sua ‘epoca nell Historia Langebardonun (storia dei Longobardi). & un quadro di tun'Europa fammentata e in continua disgregozione, cui fa da contralcare ts suaoriariaespansonedeslam, che wavolg gran parte delrpero izantino, conquista V'Affea e la Spagna, e viene ar it Seaming, conga TAB Spagna, e viene arrestata solo a Poitiers Un cambiamento decisivo avverne con l'ascesa al trono dei Franchi di Carlo Magno, discendente di Carlo Martello, che riusc alla fine dell'VIL seco- loa nereare una struttura unitara di potere al centr del contineate, supers do il grande frazionamento det regni e dei popoli romano-barbarici, Questa restaurazione di un potere di ipo imperiale culmind in un episodio di grande valenza simbolica, lincoronazione di Carlo a Roma nella notte di Natale del- "anno 800 da parte di papa Leone Ill ela sua acclamazione a imperatore ei Roman’. I cantemporanei credettero di vedere la rinascita dellmpero di Roma, in un forma che venne definita poi Sacro Romano Impero. Per Italia, azione di Carlo ebbe molteplici effetti sul piano politico, la guasi scomparsa de! dominio longobardo (ridotto ad aleunt principati del Centro ¢ del Sud), ¢ ia diminuzione delfinfluenza bizantina, e di converso ‘una maggiore indipendenza del papato; sul piano cultural i coinvolgmento di grandi intelletuali italiani in una vasta opera di recupero della tradizione antics, una vera e propria ‘rinascita’, la prime definible con questo nome nel corso del Medioevo. La rinascita, detta appunto carolingia, avvenne prineipalmente con Ja rinascta delle isttuzioni scolasiche, presso la corte Imperiale (a 'seuola palatina, cio® di palzzzo, ad Aquisgrane), e presso le pnincipali cattedralie abbazie di Francia e Germania (Lione, Orléans, Tours, i YeLOLASTORIA DIBA LETTER TLAANA “trevini, Corbi, Corvey), dove si ricomincid a copiare testi lassi rari E i put eiswate,contoud anche dopo fa fne det Caroling awa Lip it centto politico dellimpero si sposto m Germania, con la dinastia éi sa rene peiodo si cominca a prendre ato delTestenea dele lingae volgin, e x riconoscerne l'uso. Le stesso Carlo Magno, secondo lt tnalizione, era iniiakmente analfibeta, come in genere lo era la classe disc trente tea det principe dei feudatan. Nel!S13 il Coneilio di Tours stabilise i fatto if blinguismo, cio l'uso del latino per i documenti uficiali della ‘Chiesa, e Taso del volgare (in que. caso, Tantico tedesco e Vantico francese) per ls prediencione, che alrimenti non sarebbe stata compress dal popolo. vt pid anticaattestazione delluso del volgare francese sale invece all’ $42. 1h gueango Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico,figli dellimperatore Ladovieo il Pio (suecessore di Carlo Magno), davanti ai loro esereit, si giu- amo leit, eiascuno nella lingua dellstzo, io® in antico francese Ludovico, tin antieo tedesco Carlo (i cosiddetti Giuramenti di Strasburgo). ‘La rinaseita avviene comunque in un sistema sostanzialmente statico, ‘quello della societa feudale importata dai popoli invasori, ¢ dominante nei oniromt della civiti urbana tardoantica (persltro non del tutto scormparsa), nino struttare che comportavano una visione gerarchiea ¢ immobile dei rapper tra gli woman, e che a loro volta rilertevano la visione det rappor- to fe terreno e ultraterreno, fra creature ¢ Creatore. Al vertice del potere Timperstore, soto di lui i princi, i repmantt di rango inferiore é grandi ¢ + piceoli fesdatariinquadrati nel sistema del vassallaggio,e in basso + sere tila gleba. priv’ di qualunque ditto. Poco dopo Tanno Mille il sistema Sociale fu efficacemente rappresentato cal vescova Adalberone di Laon se- Condo la teoria dei tre ordini: in alto gli omtores (‘coloro che pregano’) ot gi ecclesiastic, poi) Bellatores ‘coloro che combattonc’) i feudatar, | CGwalier 1 soldat, € line 1 iadoraeres Ceoloro che lavoranc’), contadini afi opera, a artigiani : Got os a rostuisce una dualitl di pote, con 12 arduale conquista «Gi amonomia del papato, che rivendica Ia costituzione di un'dentica piss snide in ambito eeciesiastico, Gli stramenti della cultura sono comungue fukdamente in mano alla Chiesa, che gestsce la quasi roalita delle seuole © Uelle biblioseene esto, press le cttedrali os smonasten, doves syolgs, toon poche ecceaoni, In produzione € ia cormuuicazions letterais. or Pepe TAnno Mille ie strateure del mondo feudsle cominciano ad entrare in erst in un lungo periodo di decadenzn che si trascineri per molti seco {I movimento @ lento ma inarrestabile, e parte dalla npresa de! commerci dalle relizioni economiche, sia alfinterno del continente, sia alfesterno, nel Mediterraneo Orientale, Il provesso storico culmina in vere yee di cconquista di territori del Medio Oriente (la Palestina e ka Sitia), le Cruciate, che, pur avendo la motivazione primaria di liberare Gerusulemme ei! Santo Sepolero, portarono nei fit alla. riapertura delle rotte commerciale alla fondazione di porti e basi maritime. Se i cavalier! crociati appartenevano alla nobilti feudlale europea, gf armatori ¢ i mannai che li portavano in Palestina erano quasi tutt taliani, di aleune citta costiere che ebbero allora un prodigioso sviluppo economico sociale, costituendosi in citti-stato libere e con reygimenti autonoms le Repubbliche marinare, tra cui emersero sopratautto Amalfi, Venezia, Pisa & Genova. La ripresa di commerce fere si estende dalftalia alBuropa, ¢ in particolare a Francia, Fiandre, Borgogna, favorendo la rinascita delle cit che gradualmente si liberano da qualunque forma di sudditanza nei confronti dei feudatari, La eftta & un Iuogo ‘libero’ in cui tutto diventa possibile. I potere viene gestto dal basso, con varie forme di assemblea e consultazione ppopolare (in cui comunque hanno peso maggiore le classi pit) impor dal punto di vista economico, i mercanti ei produtton delle merc orate pi richieste dal mercato internazionale: In lana, In seta, i pellami, fe arm), perché la crvtas & commun, & ‘comune. Nasce cosi il libero comune. In Italia il processo @ pid accentuato e avanzato che altrove: le citth re- ‘amano le loro liberti non solo net confront det feudatan, ma addirittara nel confront deimperatore, Federico Barbarossa, battuto dalla lega delle extth ‘dcl Nord nella battoglia di Pontida (1170). Nel Sud, nvece, le strutture feudal ‘iprendono vigore con ia discesa dei cavalieri Normanni, che si impadront seono dei residui principati longobardi e bizantini del Mezzogiomo, e della Sicilia (Sotto dominio arabo nei secoli IX-XD, ¢ fondano un grande reno cche ha come capitale Palermo, ¢ in exi per la prima volta nel continente enropeo le tradizioni culturali e atistiche del Mediterraneo comineiana a dalogare, non con ic armi dei Crocati, ma sui libs: di flosoli e medic. Le eivilta araba musulmana avera infattiraggianto in quei secoli lve senzaltro superioni alla civilta occidentale cristiana, soprattutto nei eampi del sapere scientific e filosofco: la medicina, Pastronomis, Potties, la your metria, la matematica (con Ja mediazione alf Oceidente delle ciffe indian ‘che vennero chiamate ‘arabe). Gli Arabi, con la conyuista di yran parte dei teritord che avevano fatto parte del mondo ellenistico (da Alessandl a'Egito a Damaseo di Siria), avevano anche raccolto ls struordinana ret del mondo classico, e promosso la traduzione ¢ la diffusione delle opere pi importanti della filosofiaantica, e soprattutto di. Aristotle, ch ‘massint interpreti medieval le figure di Ibn Sina (detto Avicenna, 980-1036), e Ibn Rushd (detto Averroé, 1126-1198). = ccoLA STOMA DLL LArTRRATURA ALLAN ‘Uno degli effet sul piano calturaie fa la naseita delle prime scuole Jhiche di rango superiore, comunitd di insegnanti¢ studenti autonome nei conffonti della Chiesa, che vennero poi chiamate universita. Pra i primi centri di studio si ricorda quello di Salerno (XL-XIT secolo), specializeato nella medicina, grazie alla presenza di studiosi fortemente infenzati dalla scienza araba, come Costantino PAfficano. A Bologna si svilupp® invece el XIl secolo la scucla di dirtto, che por alia rinascita del dintto roma- no, Le facolta principali furono allora, oltre alla teologia, quelle di dintto di medicina, mentre le ari liberali (considerate propedeutiche alle altre discipline, pid elevate, o pid professionalizzang) erano insegnate nella fir colt delle ati, Per la cultura europea le universitsignificarono anche la possibilth di una grande circolazione di uominie di ide. sia professori che passavano da una sede alfaltra, sia student: provenienti da nazioni diverse, e che confrontavano le loro diverse culture: una nuova classe di intelletuali, talvolta iregolar (i len cagantas), che trovava espressione nelle forme della poesia golardica, centrata sui temni di una vitalit giciosa, della riscoperta della corporeiti ¢ deli'eros, ma anche di una nuova coscienza della labilita della vita e dei potere universale della fortuna (come appare net Carmina Burana, cosi chiamati perché conservati in un manoscritto proveniente dal monastero tedesco di Benediktbeuren). Ma si trttava anche di una rivoluzione materiale dei mez di comunica- 2ione, Nelle universita professor e studentiavevano bisogno di una span di testi seriti molto maggiore rispetto 2 quanto era necessanio nelio serp- ‘orium di va monastero o di una cattedtsle.E fornunatarente dal’ Oriente fi importata la tecnologia di produzione della carts, pid conveniente e pid economica della pergamena. Gradualmente, in un mondo in cui contavano sempre di pid professoni giursti e nota, Ia scrittura prese il sopravvento suil’ralit 2. LE ORIGINI DELLA LETTERATURA IN VOLGARE 2. Print decumenti i wolgare Quando inizia la letteratura italiana? La risposta non @ facile. Di soto, Ja si ficeva cominciare con i primi testi documenta in lingua volgare (dal latino ‘ulgars, ‘Ia lingua parlata dal popolo),e in cut fase riconoscibile qualeuno i quei fenomeni che normalmente distinguono il testo letterario da altre Uupologie di testo o di messeggio: ricerea di un certo ritmo, uso di figure recoriche, modificne nelordine e nella disposiaione delle parol, fino alla ivisione in versie in strofe per i testi poetici. Da questo punto di vista, era la storia di una letteratura di cui si siconosceva, come caratlere dominante, il fatto che fosse stata cepressa in volgare italiano: vale a dire, ne primt secoli in uno dei moti dialeti della penisola (dal veneziano al siiliano, dal apoletano al milancse}, tra i quali prendera gradualmente il sopravvento il toscano, ¢ in particolare il forentino; dal Quattvo-Cinquecento in poi, in tuna lingua letterara italiane pid 0 merio comune alle classi eolte, modellata sul florentino letterario, ed evolutasi in et contemporanea anche in lingua a'us0, italiano di opei Jn realtd la letteratura italiana non si limita alla sola produzione di testi in lingua volgare,¢ in italiano, e quindi non mnizia con i primi testi letteran in volgare de! XII secolo. Almeno fino allnizio del Cinquecento & una letteratura plurlinguistica, che si serve di lingue diverse, con una straordi- naria ricehezza nella possibita d'uso di strumenti different. In que! secol, in Italia s fa poesia o si serivono test letterari in latino, in antico fancese 1m provenzaie, m greco, in ebraico, ¢ perfino in arabo. Alcuni grandi senittor passano senza difcolt da una lingua alfaltre, a econda delle necessit’ di ‘comunicazione. Eppure, st parlato di un ‘ritardot della letteratura italiana rispetto alle altre leterature europee. Ritardo in che cost? Solo nellappari- ione enello sviluppo delle prime forme letteravie in volgare. Quando altiove ACCOLADE A LET TRRA TRA TEALLANA, eran 48 nati a Clason de Roland, i Cid ¢ i canzonieri provenaali, da noi ron era staeo composto un solo verso in volgare. Rave sono le prime attestazioni deluso del volgare. La pia antia sembra il breve testo di un indovinelo rivovato in un manosertto della Biblioteca ‘Capiolace di Verona, ¢ percid chiamato Indovinello veronese, della fine ‘ell VII secolo: “Se pareba boves, alba pratali araba / albo versorio teneba ‘et negro semen seminaba, In una lingua intermedia fia latino e volgare (ui distinto calla caduta delle desinenze consonantiche, ¢ dalla seomparsa dlolla devlinazione de: casi) Tamanuense, in una pousa del proprio lavoro, rappresenta ki propria mano come un agricoltore, che spinge avanti | boi ile dita), ara bianchi prati (la carta), impagna un bianco arstro (Ia penna) e sparge un nero seme (Vinchiostro}. ‘Molto signifcativ sono anche quattro document sriti a Capua fra 960 © 963, eosiddetti Placiti campani, in cui un giudice Arechisiconosce dirt «i proprieta dell abbazin di Montecassino, grazie alle dichiarazioni di alcunt testimoni che, di fronte ai giudice, testano in volgare: “Sao ko iclle terre per kelle fini que ki contene trenta anni te possette parte Sancti Benedict” U testo in volgare (di nuovo dlstnto dalle caduta delle desinenze Messive, © dalla subordinazione per mezzo della congiunzione Ao in pid, & avvertibile a presenza di un parlato campano) & inserto allinterno del documento latino, per dare pit forza (anche giuriica) alla registrazione della testimonianza. Sono vor del popoto, distinte dalla voce (tina) del giudice o degli seclessstici, come le frst che, alla fine dell XI secolo vengono scritte su an alfresco della chiesa infeiore di San Clemente, a Roma. Vi si illustra un episodio prdigoso dels wit del santo, ch, sl punto i etere ct rato, riesce 2 sfaggie e lascia che i suoi persecutori trascinino non lui Iya a una peas colona, La naraione pot meszo dele magi si comiy parc ne medial dri de i, enrano fy see ersonagyt "bss: € questi ‘Popolani’ possono allora parlare I loro lingua, oe ee eee iene Gavoncelle! ~ Albertel, Gosmar,tritel ~ Fill de le pute, tite!” Sotto il somriso di san Clemente, la lingua italiana nasce anche con queste parole scrtte sullt parete come se fossero dei ‘amett, pronunciati da que ‘ili de le pute’, espressione che, a quasi mille anni di distanza, non ha cambiato ‘molto il suo vafore semantic. ocauat ALLA.Ler ran 1H BoM 4 22, La leteratura euvopea RII secolo vede una nuova’ grande “rinascita’ cultura, strettamente lee gata alla rinascta delle citd ¢ alla oritura delfeconomia e dei eommerc, In Francia si svilappano grandi centri di studio, specilizzati nella ricerea filosofea: le scuole di San Vitore 2 Parigi e di Chartres promuovono lt ripresa del platonismo, e si dedicano allu codifcazione dellinterpretazione allegorica dei testi biblici, con Ugo e Riccardo di San Vittore. Alivello europeo assstiamo allora al prodigioso sviluppo delle ltteratuee in volgare: Dominante & Tinteresse per la poesia epicu: in Spagna il Cimar de mio Cid (1140), epopea della gradvale nemuytaste della penisolaiberien agli Arabi, € quindi momento simbolico dell Totta fin Cristuamt ¢ Iskim; € in Germania, la saga dei Nibelunght (ca, 1200), che riprende le loggenc fondative dei popoli germanici. Nella Francia settentrionale a produdione letterai aviene nella lings framcese antica, chiamata Langue d'oil E soprattutto ia storin del peniouo carolingioa diventare mito, ea sostanziare la matera di poem detti chansons de geste, come la. Chanson de Roland (ca. 1080), celebrizione dell lotta fia Carlo Magno e i Saraceni cuiminata nel celebre episodio della rotta di Roncisvalle ¢ della morte di Orlando, testo di rferimento per gl altri poomi del ciclo carolingio, caraterizzato dall'esaltazione di valori come la forza ¢ i ‘coraggio del paladin, che integra in si caratten delleoe dellepien classien (Achille, Bnea), del guerrero getmanico, e del santo cristiano. Si tata di test che venivano cantat e reciat,e quind trasmiess per mezzo delloralitt, come testimonia anche lo stile poetico, cistinco dall'uso di un verso molto cadenzato Fitmicamente, il décaslabe,e da frequentiripetizioni di parole e fra. Alla stagione det poemi epici suecede, nel XII secolo, un maggiore appro- fondimento del!interorth dei personaggr, dels oro storia individusle edelle loro passioni. Prevale ora la forma del ‘romanzo’ {roman}, dalla metrca pit Jeggera ¢ cantabile, basata sul verso acterllabe. Le storie raccontate possane Drovenire dalle leggende del mondo antico (la guerra di Troia, ¢ le vicene dei Troiani dspersi nel mondo dopo ia distruzione dalla loro eit, riceun- tate nel eelebre Roman de Troie di Benoit de Sainte-Maure; le stone degli ‘roi di Tebe), o da figure storiche ormai trasformate in mio \Alessanuiro ‘Magno): oppure dalfaltra grande variante delfepopea cavalloresca, il ciclo bretone, legato alle igure di re Artd @ dei cavalieri della Tavols Roton © dominato dal tema delfamore, incarnato nelle coppie di Lancillotta ¢ Ginevra, e di Tristano © Isotta Dal'unia lineare dela chensa si passa nel roman alla molteplicta di una ‘complessa struttura di intreccio, in cui le vieende dei diversi protagonist si 6 eC STOMA ELA LENT TROL ALLAN inwersecano tre di loro, un elemento che rende diliile Ia memorizzazione fe quindi Ia trasmssione ole, mentre viene privilegiata a seritura. E per tnezzo della senttura si allermano allora te prime grandi individualitS anti- suche: in particalare Chrétien de ‘Troyes, attvo nella seconcla mati del XU secoio, nel Norc-Est della Franein, ta lo Champagne e le Flandre, autore Gi on romanzo supfi amori di Laneilloto e Ginevra (Laneelag), © di un flo sulla ricerca del Santo Graal, condotta incessantemente dal eavaliere Perceval, simbolo di purezza spirituale (Perceval). "Amore ¢ avventura, amore e ricerca, sono gli element nuovi di questa letterntura, che rappresenta in effetti il superamento della fisita statica del ‘mondo feudele. I cavalieri de: romans sono in perenne movimento, appar~ tengono alla feudalita ma in un certo senso sono esclusi dai privilege dalle ricchezze in quanto cadett, per cui la loro sdeologia fnisce con lesatare ia nobilta d'animo (superiore a quella di sangue) ¢ il distacco dai beni terreni, ia dimostrazione pubblica della forza © del coraggio, Ja fedelth e la lealt la difesa dei deboli ¢ delle donne: tutti quei valor: che sono fatti propri dagli trdini cavalereschi nati dalle Crociate, ; Cavalieri del Santo Sepotcro, i ‘Templari, (Ordine Teutonico. ‘Questa cultura viene definita cortese, perché si suiluppa in aleune corti feudali e principesche, come quella di Champagne, dove alla fine del XI secolo operano Chrétien de Troyes e Andrea Cappellano, autore dl tratato ‘De Amore, che codifica (anche grazie alla ripresa di Ovidio) Tamore cortese in dodici comandamenti cod Je regole comportamentali alle quali gli amanti ddevono ubbidire (come ad esempio quello secondo il quale amata non pud respingere un amante ispirato da un amore puro e totale). Liamore @ un dlemento di nobiltazione delfanima, che perd passa attraverso il desiderio conereco di una forma sensible, percepita per mezzo della vista, L’amante 5 dispone nei confronti delfamata come un servitore nei confiond della sua signora feudale, in rapporto di vassellaggio o sudditancza, E infine si aferma la ‘superiorith dell amore libero sull’more sottoposta a vincoli social o religios. ‘A-guesto codice si conformano cavalieri come Lancillowo 0 Tistano, per i ‘qual la superioritassoluta del sentimento d'amore spinge a contravvenire ‘i vincoli di fedelta nei confronti del sovrano. Sjeuramente la nuova concezione delfamore porta alla rivalutazione della fanzione della donna nella socier3 del’epoca. Nel Medioevo la donne {se non si consacrava alla vita religiose, o diventava santa 0 mmarlse) ev sempre considerata con sospetto, non solo come essere socialmente ¢ in tellettusimente inferiore, ma anche strumento del demonio, ¢ schiava del peceato (come sembrava indicare la figura biblica di Eva, unica figurazione ammessa, near eristiana, del corpo femminile nudo). Ma la donna ado- rata dal cavaliere non & una santa: & un essere umano che, par vivendo fino in fondo Ja vicenda erotica, acqusta un grado di supremazsa fendale sul cavalicre, diventa cio veramente ‘donna’, dal latino domi, ‘sign Cosi facendo, consente al cavaliere di attuare Ia sua pid autentiea esperienza FAELDC). Una ‘danza’ dine. il cai movimento disegna mirabilmente, ancora una volt il nomero 6: una forma di poesia figurata, in cui la figura visiva, dinamies © non statics, appare nel suo farsi. Si tratta quinal di un componimente fondato suliterazione magica del numero 6, che ha un valore negativo, rovescto. rispetto al 9 di Beatrice, e pud ben significare il momento di ris spietuale et esistenziale Pinverno ¢ la ‘pietriicazione’ del cuore. [a terra dexolats, in cui Dante sente di essere arivato, in questa fase della sa vita Liuso della parola-rima si fa pit dlficile nella sestna doppia wort calf ‘ben che Guesia donne, in ei \e parole-rima sono solo cingue (donna, tempo, luce, freddo, petra). E evidente che il martelamento e fa ripetizione della stessa parola porta ad un'esplorazione di ratte Ie sue possibilta semansiche, tun esercizio che dari a Dante la padronanza di quegfi strumenti formal necessar alla composizione delle sua opera maggiore, Negli anni successivi Dante sarebbe tomato sporadicamente alla com- posizione di ime. Nel petiodo inizile delVeslio, forse nel 1304, compose la canzone Tre donne intomo al cor nui son venute, in cui appaione a poeta tre donne che sono aitretiante personificazioni della Giustizia: eu il tema della giustiaa si legn allacuta soflerenza di chi é stato vittims Ui unvingiusta accusa di baratteria, e di una condanna alfesilio ¢ alla mone. Un Dante amaramente ferito nella propna vicenda umana, che si provetta comungue al di fuori della sua sfera individuale, ¢ cerea di essere amor rectitudints, poeta di alto impegno morale, come era stato, tra | proven Guiraut de Bornhel Ultima canzone isoiata di Dante, nel 1307, fu Amor, da che convien pur ‘cho mi dogtia,dettain'montanina. perené rinvin ad un paesagygio mont. alle vali fia i monti del Casentino, frx Pratomaggno ¢ Camaldli, nel periodo in cut Pesule era ospite det Conti Guidi. La ‘montanina’ sexta un ritoma inaspettato alle ‘petrose': Dante avrebbe meontrato, in un castello dei Conti Guidi, una bellissima e giovanissima nobildonna (forse della stessa famiglia bo reco} STOMA nL LeTrERarm TEAANA Comte), che, sedottolo, lo avrebbe respinto con la stessa erudetta della ‘don- na-petra Su questultima storia erotica si interrompono le rime. Dante non pensera nemmeno, ormat, a raccogliere, in quello che avrebbe potuto essere ‘un ‘canzonieze’, Oltre gli error del passato (e del presente), tutte le sue energic mtelletwuali erano dedicate ora ad un’unica impresa: la Commedia. 45. Conaroto Jntomo al 1304 (dopo due anni di febbrile ¢ vano vagebondare) Dante dovette convincersi che lesilio sarebbe diventato la condizione domunante della sua vita, e che dovera trovare un‘occasione di riscatto morale di fronte alla sua citt, di fronte al mondo. Questo riseatto non poteva avvenire né su un piano politico né sociale, ma sullunica riechezza che la confisca dei ‘beni gli aveva lasciato: la sua vasta formazione calturale, straordinaria per tun iico, per un ‘dilettante’ di discipline flosoiche, soitamente professate 4a chieriet e professori universitari. Dante, che non era un chierico, si era comunque avvicinato ai testi pid avanzati della cultura medievale: Alberto Magno e Tommaso d'Aquino, i grandi commenti ad Anstotele (alla Fixen, alla Metafsca, alt Eten, e poi al De anima, al De generatione ammaliun ecc.), ma anche i testi di Platone diponibili in traduzione latina (come il Tina), Avicenna ¢ Avertos, i flosof celle scuole di Chartres e San Vittore, e della Sorbona, fino a Sigieri di Brabant, gi scrttori di astronomia,ottiea, medici- na, ¢ naturalmente la Bibbia,e i grandi esegeti medievali come Bernardo di Chiaravalle A tutto questo si aggiangeva la vasta cultura letterari, che and: va dai classcilatini ai testi delle modeme letterature europee in volgare. Ii progetto di Dante & allora molto chiaro: comunicare tutto questo suo sapere, nel modo pid immediato possibile (e quindi in lingua volgare), come se fosse un ‘convito' di vivande offerto agli uomini desiderosi di conscenza, in urvopera che si intitola appunto Convivio, Lichiterura delfopera segue lo schema delfenciclopedia medieval, nella forma del prosimetro, e della scrittura esegetica: al'inizio un proemio, poi 14 grandi canzoni dottrinali, ognuna delle quali doveva essere seguita dan libro di commento. E una sorta di continuazione della Vita nuove, dal ‘momento che si interpreta l'spparizione della ‘donna gentile’ come P=ppa- rizione della Filosofia (come in Boezio), simbolo della ripresn dello studio della flosofia dopo la morte di Beatrice. U1 primo libro delinsce le final del’ opera a celta del pubblico ¢ della lingua, i volgace florentino: scelta coraggiosa, da parte di Dante, perché era la prima volta che il volgare era utilizzato per unopera di divulgazione haste, o Slosofica, solitamente nservata al latino (o al limute al pit “nobil’francese, ‘come aveva fatto Brmetto nel Tao). JI secondo libro, partencio dallesposizione della canzone Voi che ‘nten- dendo il terzo ciel movete (rivolta cio? agli angeli che muovono il terz0 cielo, quello di Venere, che influenza gi spiriti amant), i diffonde sul sistema dal sapere medieval, nella scansione delle art liberal, n tnvio e quadtivio; e soprattutto chiarsce il metodo di interpretazione allegorica (clecivato da Riccardo di San Vittore), secondo i 4 sensi delle sertture (leterale,allego- rico, anagogico, morale). 1 terzo libro, aperto dalla canzone Amor che nella mente mi ragiona (cul tema dellinellabiira per nsuficienza di comprensione da parte della mente), sinvolge alla lode della ‘donna gentile’, ciot della Filosofia. Il quarto Hipro, commento della canzone Le dolei rime damor ch’ sola, affront i tema (fondamentale nella civilti cortese) della nobilt2, considerata non pre- ‘ogativa ereditaria o di sangue, ma dono divino da confermare con l'esereizio dela virtd; il discorso si allarga al tema della nobiltd dell'essere umano nelfordine del ereato, in una crescente ammirazione per le meraviglic della Natura (come Ja nascita della vitae il concepimento del feto, acto di parte- cipazione allazione ereatriee di Dio). E qui, intorno al 1303, Dante si interruppe. Una parte della materia gi affrontata era passata ad un altro progetto di opera sul volgare e sulla postica (De vulgar’ elaquenta). Ma sopratcutto V'ansia di comunicazione del suo mondo interiore ed umano era ormai confluita, interamente, nel ‘nuovo cantiere della Commedia. I Comofoo restava incompitito sl quarto libro, segnando comunque uaa grande conquista nella prosa volgare, anche rispeuto alla Pita nucua: una pid ample ¢ artcolata architettura della frase, ‘una maggiore chiarezza comunicativa (anche nel'uso fiequente di similca-

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