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Storie Cronache ferraresi. Mappe Modelli cool. Innovazioni La coscienza Idee Nativi digitali.

Perch
Vasco Brondi racconta Cos la Corea del Sud ha dello startupper. Quando la generazione cresciuta
la topografia epica fatto boom investendo limpegno sociale convince con i videogame non sa
della sua Emilia 10 | 11 sulla cultura pop 17 gli investitori 20 | 21 mettersi in gioco 29

WWW.PAGINA99.IT IL QUOTIDIANO DEL WEEKEND 11 | 17 OTTOBRE 2014 ANNO 1 N. 63 EURO 3,00


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CHRISTIAN MANTUANO / LUZ

il nome della cosa


Viaggio nel partito-rebus che moltiplica i voti e fa scappare i militanti
ANTONIO SGOBBA Venticinqueanni dopol'ipotesi dell'anonimocom- ILARIO LOMBARDO sere indottrinata su come sopravvivere ai tagli
pagno torinese diventata realt alle elezioni euro- dei contributi pubblici e nellignoto mare della
pee. Se un giorno dovessimo avere tutto quel con- caccia ai fondi privati, quando lospite esordi-
n Se domani il partito dovesse arrivare al 40%. senso, proseguiva, dovremmo pensarebene a come n Giusto un anno fa a Genova, il Pd riuniva i sce cos stupendo tutti. Una delle peggiori
Era il 1989 e un militante della sezione del Pci di Mi- utilizzarlo: Non mi interessa che conquistiamo tesorieri regionali del partito per un incontro a idee che abbiamo avuto nel Regno Unito sta-
rafiori incominciavaun periodoipotetico. Ilsuo di- voti e poi sotto sotto gli operai saranno sempre l ad latere della Festa nazionale democratica. Invi- ta quella di abolire il finanziamento ai parti-
scorso veniva registrato da Nanni Moretti nel docu- avere sempre i soliti problemi, diceva il militante tato donore, John McCaffrey, responsabile ti. Anche in Italia formalmente il finanzia-
mentario La cosa, racconto del dibattito tra i mili- col maglione rosso scuro e la camicia a quadri. del fundraising del Labour Party inglese. La mento pubblico non c pi da 21 anni.
tantidopo ladecisione dicambiarenome alpartito. u segue alle pagine 2 e 3 platea pendeva dalle sue labbra, ansiosa di es- u segue alle pagine 4 e 5

SCACCHIPUGILATO a Rebibbia
lo sport per bulli secchioni NUMERI
con Zerocalcare
PUBBLICAZIONE SETTIMANALE

11 milioni di euro
Il passivo di bilancio registrato dal Partito
Democratico nel 2013
pagine 4/5
MARCO CUBEDDU

120
n Pensa che in 15 anni sono stato solo una volta
Gli agenti affetti da dislessia o disprassia
che saranno assunti dai servizi segreti bri- fuori da Rebibbia per pi di 4 notti. A Gaza. 9
tannici giorni. Un incubo. Lidea di fare un viaggio non
pagine 36 e 37 pagina 8 che mi fa schifo eh, ma io proprio non ce la fac-
57,5 cio. Fino a qualche anno fa mi venivano le bolle
I megabyte al secondo di internet in Roma- rosse quando dormivo fuori. Anche le presenta-
nia. Terza al mondo nella classifica sulla zioni, per dire, ne ho 18 gi programmate per Di-
LITUANIA velocit della rete mentica il mio nome, e anche se ne ho diverse vi-
y(7HC2I3*SKKKKO( +&!"!z!]!%

un borsch a Stalinland pagina 22


cine io vado, dormo fuori una notte, torno a Re-
85% bibbia, magari per un giorno, e poi riparto. Or-
La crescita annuale del traffico sulla sezio-
mai ho imparato a conoscermi. Massimo 4 notti
ne good news dellHuffPost
pagina 28 posso resistere.
Ma che ne so, non ti attira lidea di andare in
2003
Lanno in cui si svolto il primo match nel-
Cina, in Australia, in America?
la storia di scacchipugilato S. Per 4 notti.
pagina 44 pagine 36/37
u segue alle pagine 32 e 33
10 | STORIE pagina 99we | sabato 11 ottobre 2014

cronache emiliane
VASCO BRONDI

Lungo lo stradone una fila di negozi

depica geografia artistica


con tutti i sacramenti moderni, e don-
ne che vanno a far la spesa pedalando
come se il tempo per loro non avesse pe-
so. Una chiesetta in stile gotico depoca
fascista, fioriture di antenne televisive
sui tetti, e anche qui quel tono da vita
nelle riserve. un po come essere sotto
il livello standard del progetto finan-
ziario di vita universale
Gianni Celati, Verso la foce

n Mi sono accorto allimprovviso di vi-


vere in Emilia attraverso le cose che
Paesaggi | La Ferrara di Bassani e di Antonioni. E poi la Bologna disegnata
da Pazienza, il bar di Tondelli, i percorsi di Celati. Il cantautore ripercorre
leggevo, le canzoni che ascoltavo, i film
che guardavo. Sono cresciuto a Ferrara
e sembrava normale tutta quella pia-

per pagina99 la topografia eroica dei posti raccontati da libri, canzoni e film
nura attorno, il fiume enorme vicino al-
la citt, laccento, la simpatia, le lamen-
tele, il dialetto, le strade strette, i campi
arati, i cieli bianchi, i paesaggi geome-
trici, le bestemmie, le preghiere, il si-
lenzio di mattina, di pomeriggio e di se-
ra. Probabilmente da piccolo credevo
che tutto il mondo fosse pi o meno co-
s. La mia cartina geografica dellEmi-
lia stata disegnata dai libri, dai dischi
e dai film che rendevano protagonisti
quei posti che sembravano anonimi,
sembravano luoghi in cui niente sareb-
be potuto succedere.
Mi hanno fatto scoprire il posto in
cui vivevo e da cui volevo ovviamente
andarmene in fretta. Forse davvero
non c niente di speciale, solo ottimi
raccontatori che hanno reso epici dei
posti minuscoli. Come quando ho sen-
tito una canzone di Lucio Dalla che di-
ceva Tra Ferrara e la luna e non ci po-

Uno scenario bello e triste,


poich come scriveva
Zavattini la malinconia
originaria del Po, altrove
si tratta di imitazioni

tevo credere. Tutte queste opere sono


state per me come un libretto distru-
zioni scritto in modo poetico. Piazza
Verdi e la coda per la mensa delluni-
versit di Bologna disegnata da Pa-
zienza in Pentothal. Le mitiche avven-
ture del Posto Ristoro, il bar vicino alla
stazione di Correggio descritto da Ton-
delli in Altri libertini. Le case misere
ma fiere abbandonate in mezzo alla
campagna e fotografate da Ghirri. Il
diario allegro e disperato del viaggio a
piedi sullargine del Po scritto da Cela-
ti. Una passeggiata sulle mura di Fer-
rara in un inverno del 1944 descritta da
Bassani che potrebbe essere dellinver-
no scorso o del prossimo inverno. Fer-
rara sempre identica in bianco e nero
nel 1950 nel primo film di Antonioni e a
colori nel 1995 nel suo ultimo film. Za-
vattini che torna da Roma per stare un
mese nel suo paesino dorigine, Luzza-
ra, pernottando in una casa del centro e
nellappartamento di sopra sentiva un
bambino piangere e la madre che si
svegliava e lo raggiungeva camminan-
do sui talloni perch il pavimento era
gelato.
Ho fatto viaggi di pochi chilometri
nei posti meno turistici del mondo e mi
sono sembrati bellissimi, cercando i
luoghi che leggevo sui libri. Posti insi-
gnificanti diventavano leggendari. I
Cccp che dicevano Non a Berlino ma a
Carpi e io non capivo niente e con un
mio amico abbiamo preso un paio di SCENARI In alto a sinistra, la che intendessero che i nostri posti an- racolo. E ho pensato che i miracoli so- una foto che non avevo mai visto, sullo
treni a sedici anni e siamo andati a Car- foto realizzata da Luigi Ghirri davano benissimo e che anche l i desi- no importanti. sfondo dietro di lui dei graffiti, non mi
pi a vedere cosa cera se la considerava- per la copertina dellalbum deri si possono realizzare. Una volta sono andato in macchina a ricordo che espressione avesse, credo
Epica Etica Etnica Pathosdei
no addirittura meglio di Berlino. Ab- Ho incontrato Massimo Zamboni Canolo, la frazione del comune di Cor- sorridesse perch mi aveva reso felice.
Cccp. In alto a destra,
biamo trovato una piazza enorme de- Bologna, via Stalingrado dei Cccp qualche giorno fa per uno reggio dove sorge in mezzo ai campi un Per qualche strano motivo mi si stringe
serta, tantissima gente normalissima, spettacolo che abbiamo fatto assieme. piccolo cimitero quadrato, una specie ancora la gola quando ripenso a uno
nessuno vestito come noi ma ci pia- Dice che gli sembra incredibile la trac- di fortino, splendido. Ho parcheggiato scritto di un amico di Tondelli andato a
ciuta comunque. Forse alla fine abbia- cia che hanno lasciato i Cccp e quello l davanti, cero solo io. Seguendo il por- trovarlo in ospedale in uno degli ultimi
mo capito che pi o meno era come sta- che tutti si immaginano quando noi tico a destra, in fondo in alto ho trovato giorni della sua vita. Tondelli senten-
re a Ferrara e allora ci venuto il dubbio mi ha detto stavamo in piedi per mi- la lapide di Pier Vittorio Tondelli con dosi chiedere come stava rispondeva
sabato 11 ottobre 2014 | pagina 99we STORIE | 11

LAUTORE

n Cronache Emiliane il titolo dello spettacolo


che Vasco Brondi ha concepito per Romaeuro-
pa Festival (andr in scena il 17 e il 18 ottobre a
Roma, presso la Pelanda del Macro testaccio,
ore 22.00). Il cantautore presenter le sue can-
zoni accompagnate da alcune letture elettrifi-
cate (laccompagnamento musicale affidato a
Federico Dragogna). La scenografia dello spet-
tacolo sar realizzata invece con le foto di Luigi
Ghirri.
Lidea, che Vasco Brondi ha esemplificato
nellarticolo scritto appositamente per pagi-
na99, quella di raccontare i suoi luoghi, le pic-
cole cittadine emiliane, come un genius loci: un
luogo dellaffetto, un territorio geografico, mu- ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBI

sicale, culturale e politico sospeso tra la terra e


la luna. Roversi, Pier Vittorio Tondelli e Cesare Zavat-
A partire dalle immagini di Luigi Ghirri, tini. Un viaggio nellimmaginario che nutre la
ognuna delle quali un vero e proprio set di poetica dello stesso cantautore, reduce del suc-
una raccolta di narrazioni, Le Luci della Cen- cesso del suo ultimo disco, Costellazioni, o un
trale Elettrica presenter musiche originali, co- percorso per confondere la Via Lattea con la
ver stravolte e testi di Gianni Celati, Roberto Via Emilia.

ARCHIVIO GHIRRI

le mappe dellappartenenza
gnore anziano seduto con lombrello
aperto su una panchina e due operai
maghrebini che lavoravano in una casa
che affaccia sullargine e poi sempre af-

del provinciale Luigi Ghirri


facciato sullargine lunico negozio
aperto, un kebabbaro. Chi ci avrebbe
mai pensato.
Anche quando il comune ha messo
una targa sulla casa in cui cresciuto
Antonioni a Ferrara pioveva. La casa
adesso appena fuori dal centro, men-
tre prima, racconta Celati, in quel pun-
Sguardi | Fotografava nei dintorni dal compositore Glenn Branca alla band
di Thurston Moore e Lee Ranaldo suona-
to si era praticamente in mezzo a un bo- vano nel panorama dellart rock allinizio
sco. Scrive Wim Wenders nel suo dia- di casa, ma poteva essere lAmerica. E degli anni Ottanta come una terza via tra
rio delle riprese di Al di l delle nuvole, la frigidit del post-punk e la fisicit del
lultimo film di Antonioni di cui Wen-
ders era tecnicamente co-regista, che lassenza di storia diventava narrazione garage. La ricezione di quella lezione av-
venne in Italia con almeno un decennio
Ferrara era una delle pochissime paro- di ritardo. Ma rappresent un enorme al-
le che Antonioni riusciva ancora a dire largamento delle risorse espressive, ri-
non essendo pi in grado di parlare a solvendo il problema dellincompatibili-
causa della malattia. Wenders veden- t della nostra metrica con il rock. Ghirri
dosi tagliare nel montaggio finale tutte guardava a Evans e Friedlander, il leader
le scene girate in citt e chiedendo spie- dei Massimo Volume Emidio Clementi -
gazioni ad Antonioni questo gli rispon- sul cui esempio modellato lasimmetria
deva semplicemente Ferrara e indica- apparente tra economie di testi e suoni
va verso di s, per dire che Ferrara era che il tratto distintivo del progetto Luci
sua e poteva riprenderla solo lui. Anto- della centrale elettrica - a Jim Carroll e
nioni che scriveva: Il resto nebbia. Ci Robert Lowell.
sono abituato. A quella che circonda le Senza spingere oltre le analogie, sem-
nostre fantasticherie e a quella di Fer- bra importante recuperare losservazio-
rara. Qui, dinverno, quando scendeva ne delle foto di paesaggio di Ghirri, conti-
mi piaceva camminare per le strade. nuamente a rischio di sprofondare in un
Era il solo momento in cui potevo pen- immaginario emiliano indistinto in cui si
sare dessere altrove. mescolano Fellini e Delfini, Marino Mo-
A Ferrara ancora adesso cammino retti e Silvio DArzo, Giovanni Lindo Fer-
nelle strade descritte da Bassani, passo retti e Franco Maria Ricci, a una riflessio-
davanti al vecchio carcere dove duran- ne che ponga la sua opera a confronto con
te il fascismo era finito anche lui ma di- quella dei maestri americani cos bene
ceva che si era trovato molto bene, che messi a fuoco in quella fucina teorica par-
in quegli anni in carcere cera anche migiana (si pensi ai contributi di Arturo
della gente bellissima. Quintavalle). E dunque William Eggle-
Sono riuscito a incontrare Gianni ston, Paul Strand, Ansel Adams, i New
Celati ma non gli ho detto che grazie al Ostiglia, centrale elettrica, 1987
ARCHIVO GHIRRI
Documents e New Topographics, ogget-
suo libro Verso la foce ho fatto uno dei to di unattivit critica in prima persona
viaggi pi belli che mi sia capitato an- che appare oggi la chiave daccesso pi in-
dando in bicicletta per cento chilome- ANDREA DUSIO registrazione dalla rappresentazione di teressante per un nuovo approccio al suo
tri dal centro di Ferrara fino a Goro, la territorio e paesaggio (le sue mappe pre- lavoro.
foce del Po, procedendo sempre dritto, corrono quello che diventato uno dei te- La questione dellappartenenza ai luo-
scendendo dallargine solo per prende- n Con un nome cos fotografico per il mi fondamentali del design), ebbe modo ghi per resta, e con essa il tentativo di far
re qualcosa da bere in un bar. Vedere proprio progetto, Le luci della centrale di conoscere alcuni fotografi americani coincidere la passione per i viaggi dome-
allimprovviso che comparivano in cie- elettrica, probabile che Vasco Brondi che spostarono sensibilmente i suoi inte- nicali, quelli che Ghirri poteva compiere
lo i gabbiani. Trovare nel piccolo porto senta unaffinit naturale col lavoro sul ressi, a partire da Walker Evans, Doro- senza allontanarsi che pochi chilometri
di Goro quello che credevo fosse un bar, paesaggio che incarna la parte pi cono- thea Lange e Lee Friedlander. A quel da casa, con la ricerca ossessiva delle in-
perch cerano davanti seduti una deci- sciuta della produzione di Luigi Ghirri, tempo, la fotografia italiana era ancora quadrature naturali, come un segno nel
na di anziani che parlavano e giocava- quella schiacciata sullidea di emilianit soprattutto di reportage, disconosciuta segno (una mappa nella mappa?) entro
no a carte, invece entrando nel chiosco che diventata un po il discorso mini- come linguaggio ad alto potenziale di cui il paesaggio, e dunque lo spazio, si
mi sono accorto che dentro cerano solo mo attorno al fotografo di Scandiano. sperimentazione, relegata nella retro- rappresenta come una tautologia, con
macchinette automatiche ma che era Esiste per una consonanza pi sfug- guardia del sistema delle arti visive, an- una forza raddoppiata. Un pezzo di ar-
comunque un luogo di incontro. gente, inscritta in una sensibilit poco che come valore mercantile. Ghirri, in cui chitettura rimasto a delimitare un bra-
ARCHIVIO GHIRRI
Un giorno in una lunga deviazione italiana, sensibilit nel caso di Brondi oggi ci sembra di ravvedere la lezione di no di cielo, un filare di alberi, il cancello
nella strada che faccio spesso da Ferra- continuamente fraintesa dalla critica Morandi, rimase in realt profondamen- che tutto ci che resta di unantica pro-
ra a Milano ho trovato la casa di Luigi attraverso i paragoni con la scuola dei te affascinato dalla straight photography priet. Perimetrare, delimitare, e il suo
infinitamente triste. E poi diceva di Ghirri a Roncocesi, la casa in cui ha vis- nostri cantautori, e che anche in merito di Evans, cos lontana dal pittoricismo re- contrario, aprire, sconfinare. Il senso in-
non avere lavorato abbastanza e che sa- suto gli ultimi anni, quella fotografata a Ghirri si presta ad analoghi travisa- siduale dei nostri fotografi di paesaggio. trinsecamente americano del suo lavoro
rebbe passato alla storia come uno da lui con la neve davanti e per terra la menti, per lo scambio superficiale tra Pur se mediata dallesempio local-lo- inscritto anzitutto nella scelta della
scrittore emiliano minore. Invece con i traccia di ruote. Anche quando ho cer- sguardo e oggetto. cal dei bolognesi Massimo Volume, la provincia come luogo in cui lassenza di
suoi libri mi ha cambiato la vita. cato quella casa sembrava stesse per Quando, verso la met degli anni Set- musica che costituisce la texture per le storia diventa narrazione visiva e soglia,
Sono stato a Gualtieri, il paesino do- nevicare e non sono sicuro di averla tro- tanta, lIstituto di Storia dellArte dellU- canzoni di Vasco Brondi anchessa di adesione al luogo che contiene anche le-
ve ha vissuto e disegnato Ligabue, pio- vata, si somigliavano tutte. Ripensavo niversit di Parma era uno degli avampo- ascendenza schiettamente americana, vasione da esso e da s, come chi sappia
veva e nella piazza il museo che ospita i a Ghirri che scrive che Zavattini scrive sti di riflessione sulla fotografia contem- gemmazione del noise-rock dei newyor- che il proprio sguardo destinato a dis-
suoi quadri era chiuso per i danni cau- che la malinconia originaria del Po, poranea, Ghirri, che allora era interessa- kesi Sonic Youth. Feedback, chitarre pre- solversi prima del pi insignificante an-
sati dal terremoto, in piazza solo un si- che altrove si tratta di imitazioni. to soprattutto allarte concettuale e alla parate e accordature alternative indicate golo di mondo.

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