Cosa vuol dire stare con i bambini della categoria Primi
Calci in un gioco strutturato come il gioco del calcio.
Claudio Bianchera interpreter e le vivr in un modo
Urbino 25 maggio 2012 suo particolare che sar il suo
modo di giocare. Il suo modo di
giocare al calcio fino a quando non
ha maggior coscienza e sviluppo
razionale, da considerare sacro e
santo. Noi allenatori educatori
come reagiamo a questi modi di
giocare?
Il gioco fatto di situazioni in cui i
personaggi si incontrano e
comunicano, interagiscono tra loro.
Nella stessa situazione di gioco
vedremo bambini impavidi, altri
pavidissimi, qualcuno euforico,
qualcun altro silenzioso, e ancora
ESPERTO DI EDUCAZIONE AL qualcuno sfiduciato, qualcun altro
GIOCO - GRUPPO DI STUDIO entusiasta. Noi allenatori reagiamo
PRIMA DEL RISULTATO a questi modi di giocare dei
Allenare il bambino a giocare.. bambini diversamente. Ci possiamo
educare un bambino a correre.. arrabbiare se i bimbi non
insegnare al bambino dove stare.. ascoltano, innervosire se non fanno
dire al bambino cosa deve subito quello che vogliamo,
fare..sono domande che ad ogni rasserenare se fanno quello che
convegno sul calcio si cerca di diciamo, incupire se piangono o si
rispondere. offendono, rallegrare se ci
Ricordiamoci che un bambino mettono la grinta, intristire se
cresce giocando. Gioca con la voce non ce la mettono.
urlando e facendo versi, gioca con Immaginiamo una situazione di
le parole che fanno ridere e che gioco come tante che avvengono in
sono proibite, gioca quando si campo: un bambino entusiasta
muove zompettando, rotolandosi, conduce la palla, dribbla il primo
strisciando, gioca quando mangia avversario (bambino entusiasta -
masticando tenendo un ritmo, col allenatore felice), poi un altro
cibo nel piatto, col cibo in bocca, (allenatore entusiasta - bambino
gioca quando disegna, gioca quando entusiasta), poi c' un suo
si gratta, gioca con la mimica. compagno libero davanti alla porta
Ogni bambino ha il suo modo (allenatore ansioso - bambino
particolare di giocare, che la entusiasta) ma il ragazzino tenta il
sintesi delle sue paure, dei suoi dribbling ma perde la palla
divertimenti, del suo modo di (allenatore insoddisfatto bambino
vedere le cose, che il suo insoddisfatto ) e si mette a piangere
continuo e coerente modo di perch l'avversario nella scivolata
vivere. inavvertitamente gli tira un calcione
Nel momento in cui gli proponiamo (allenatore arrabbiato- bambino
un gioco come in questo caso il triste). L'arrabbiatura del mister in
calcio, proponiamo a lui un questo caso avviene per il pianto
ambiente (un campo in erba con del bambino che viene interpretato
due porte) con dei personaggi (chi dal mister come i capricci di un
vuole rubargli la palla con la maglia bimbo viziato che non ha fatto la
dello stesso colore della sua e chi cosa giusta ed in pi strilla perch
no) e delle regole (la palla deve non gli riuscita.
stare dentro i limiti del campo, si Anche l'allenatore quindi ha un
possono usare solo i piedi), lui le modo di ricevere e vivere non solo
questo esempio di emozione ma
tutte quelle emozioni che i bambini
mettono in campo durante il gioco.
Noi allenatori dobbiamo renderci
conto che spesso pi utile ed
efficacie andare a lavorare su di s
per riuscire a dirigere e vivere il
loro gioco con rispetto e
naturalezza invece che incaponirsi
su noiosi aspetti tecnici e tattici.
Mi capitato di notare che spesso
la giusta energia messa in campo in
allenamento e in partita dai bimbi
rispecchiava una particolare
chiassosit ed entusiasmo fuori dal
campo. Spesso noi allenatori adulti,
da adulti interpretiamo il chiasso e
la festosit dei bambini come
mancanza di rispetto e di seriet
nell'approccio all'allenamento e alla
partita. Niente di pi falso.
Lasciare che i bambini esprimano
divertimento non solo tramite
l'agonismo un fondamento
dell'educazione al gioco del calcio.
Obbligarlo a non esprimere alcune
emozioni rispetto che altre un
bloccare il divertimento ad
apprendere. Ovviamente questo
non comporta l'anarchia del vale
tutto, l'allenatore educatore deve
gestire le emozioni dei bimbi,
assicurando la riuscita del gioco e
l'apprendimento tecnico e tattico
che deve passare dal, ripeto ancora,
divertimento e dal piacere . Noi
allenatori educatori quante volte
siamo divertiti e compiaciuti di
quello che stiamo facendo?
Claudio Bianchera