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Lezione del 11.01.

2005
L'ideologia triful'lzionale della societ: Adalberone di Laoll e Gerardo di Call1brai

1) Alfredo, re d'Inghilterra, tI aduce in anglosassone il De eonsolatione philosophiae di


4

Severino Boezio e vi introduce una interpolazione che la prima formulazione esplicita


dell'ideologia dei tre "ordines" (892 circa).

"Ecco i 111ateriali e, gli strull1enti con i quali un re deve regnare] affinch il


suo paese sia ben organizzato: egli deve avere uomini che pregano
[jebedlnen J, uomini che combattono [fryd7nen] , uomini che lavorano
[weorclnen J".

2) Abbone, abate ili Fleury, Apologeticlls (fine ,X secolo). Si tratta di un'opera indirizzata al re
di francia Ugo e al principe Roberto, associato al trono, per sollecitare la difesa dei privilegi
del monastero di Fleury messi in discussione dal vescovo di Orlans.

"(... ) sappiamo che nella santa Chiesa universale tutti i fedeli, di entrambi i
sessi, sono distinti in tre ordini o gradi di vita ( ...) Il prilno l'ordine dei
coniugati, maschi e femmine; il secondo l'ordine dei continenti e delle
vedove; il terzo quello dei vergini e delle monache. Analogamente gli
uomini -limitandoci ad essi- sono ordinati in tre gradi o ordini: il primo
quello dei laici, il secondo quello dei chierici; il terzo quello dei monaci
(...) detto questo, veniamo a parlare del primo ordine, cio dei laici. Di
costoro alcuni sono contadini, altri guenieri. Ai contadini spetta di sudare
nel lavoro dei campi e nelle varie opere dell' agricoltura, da cui proviene il
sostentamento dell 'intera comunit dei fedeli. Ai guerrieri spetta contentarsi
degli stipendi della milizia, astenersi dalle rivalit nel grembo della madre
comune [la Chiesa], combattere con prontezza i nemici delia santa Chiesa di
Dio".

3) Adalberone, vescovo di LaoD, Carn'len ad Rodbertunt regeln Fral1coruln (1010-1017 ! 1027-


1031).

Vescovo: Di natura, gli uomini sono tutti uguali e lUlica la casa di Dio,
retta da una sola legge. Una sola la fede, ma triplice l'ordine degli
uomini. La legge umana distingue infatti due condizioni diverse: nobili e
servi, che non sono tenuti ad osservare le stesse leggi. Due personaggi
occupano il primo posto: uno il re, l'altro l'imperatore; dal loro govelTIO
assicurata la solidit dello stato. Gli altri [i nobili] non sono soggetti ad
alcun potere, pUTch si astengano dai crimini proibiti dallo scettro del re.
Essi sono i guerrieri, che proteggono le chiese e difendono tutto il popolo,
grandi e piccoli, garantendo in uguale maniera la sicurezza di tutti e la
propria. Diversa la condizione dei servi. ,
Re: Questo genere afflitto, che nulla. possiede senza fatica! Chi potrebbe
calcolare con l'abaco e rinnovare con le parole i desideri dei servi,. la loro
vita e le innumerevoli fatiche?
Vescovo: Procmanoa tutti beni e vesti: per tutti sono pascolo; nessun uomo
libero pu infatti vivere senza i servi. Quando urgono gli impegni e vogliono
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far sfoggio, re e papi sembrano farsi servi dei loro servi. Il signore nutrito
dal servo che egli si aspetta di nutrire.
Re: I gemiti e le lacrime dei servi non hanno fine.
Vescovo: Triplice, dlU1que, la casa di Dio, mentre la si crede una: quaggi,
gli uni pregano [orani], gli altri combattono [pugnantJ) gli altri ancora
lavorano [laborantJ; le tre categorie sono insieme e non sopportano di essere
divise; cosicch sull 'ufficio del] 'una poggia l'opera delle altre due, ciascuna
a sua volta recando il proprio aiuto a tutte. Unico e triplice dunque il
legame che li tiene insieme: e fu in questo modo che la legge pot trionfare,
il nlondo godere diJla pace. Ma languiscono ora le leggi). svanisce la pace.- I
costumi degli uomini si corrompono, l'ordine stravolto. Stringi forte la
lancia, o re, soccorri il mondo, serrando contro i malvagi le redini della
giustizia.

4) Gesta episcoporu111 calneracensiulll (1025-1936 / 1041-1043). Opera ispirata da Gerardo,


vescovo di Cambrai.

[Il vescovo Gerardo] dimostr che, fin dalle origini, il genere umano
sottoposto a una triplice divisione, tra gli uomini di preghiera [oratoribus1
gli agricoltori [agricultoribus] e gli uomini di guerra UJugnatoribus]; forn la
prova evidente che ciascuno oggetto da una parte e dan~altra di una cura
reciproca. "Gli uomini di preghiera, ljberi da impegni mondani, si dedicano
interamente a Dio; ma devono ai guerrieri la sicurezza del loro santo ozio e
alla fatica dei contadini il cibo corporale che Ii nutre. A loro volta i contadini
sono elevati fino a Dio dalle preghiere dei sacerdoti, e difesi dalle anni dei
guerrieri. I guerrieri, da parte loro, ricevono sostentamento dai redditi dei
campi e dalle tasse sugli scambi, mentre la santa preghiera degli uomini pii,
che essi difendono, espia la violenza delle loro armi. Cos s sostengono
reciprocamente" .

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