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Alta densit
Non solubilit
Malleabile
Opacit e lucentezza 1
Metalli
La maggior parte dei metalli sono riconducibili a tre strutture cristalline.
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Leghe Metalliche
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Leghe Metalliche
Elementi di
alligazione Metallo base
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Leghe Metalliche
Variazione delle
propriet delle
leghe
Composizione Struttura
della lega intrinseca
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Leghe Metalliche
Struttura delle leghe
Soluzioni solide:
Gli atomi degli elementi coesistono nella stessa struttura cristallina
Cristalli di sostituzione o interstiziali
Limiti di miscibilit
Composti intermetallici:
Cristalli di composizione definita e costante che non seguono le regole delle
valenze (es.Cu3Al, Ag5Cd8)
Miscele meccaniche:
Miscele eterogenee di cristalli di elementi, soluzioni solide o composti
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intermetallici
Ferro, Acciai e Ghise
FERRO
2% < C < 4%
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Ferro, Acciai e Ghise
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Ferro, Acciai e Ghise
Il ferro il quarto elemento in ordine di abbondanza, costituisce il 5.1%
della crosta terrestre ed contenuto in quantit variabile in quasi tutte le
rocce della litosfera.
Allo stato elementare (Fe) si trova sulla terra nelle meteoriti (sideroliti) e come corpo del
nucleo terrestre, di solito accompagnato da altri metalli in lega (nickel e cobalto).
solfuri
Pirite (FeS) Marcasite Pirrotina
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Allotropia del Ferro
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Allotropia del Ferro
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Acciaio
Acciaio
Lega di ferro e carbonio con tenore di carbonio inferiore all'1,8%.
Ghisa
Le leghe con una percentuale maggiore, fino al 6%
Molto spesso nell'acciaio sono presenti anche altri elementi, che
hanno lo scopo di conferire al materiale propriet particolari.
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Tipologie di leghe
(Fe3C)
Eutettoide
N.B.
Fe3C
, ferrite Ferrite + Cementite
(cementite)
0,02% C non una
fase di
equilibrio
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Tipologie di leghe
A Acciai ipo-eutettoidici: < 0.8% C
A C
B - Acciai eutettoidici: 0.8% C
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Tipologie di leghe
A Acciai ipo-
eutettoidici: < 0.8% C
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Tipologie di leghe
B - Acciai
eutettoidici: 0.8% C
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Tipologie di leghe
C - Acciai iper-
eutettoidici: > 0.8% C
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Produzione
Minerali di ferro ottenuti scavando miniere sotterranee o a cielo
aperto
La metallurgia del ferro essenzialmente una metallurgia di riduzione dove
l'agente riduttore fondamentale utilizzato in siderurgia l'ossido di carbonio CO
C +O2 CO2
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Produzione
3 Fe2O3 + CO 2 Fe3O4 + CO2 H= - 12.000 cal
Fe3O4 + CO 3 FeOw + CO2 H= 9.000 cal Wustite
FeOw + CO Fe + CO2 H= -4.000 cal
3Fe + 2 CO Fe3C + CO2
Cementite
Formazione di idrogeno da CO e acqua:
CO + H2O H2 + CO2
Azione riducente dellidrogeno
Fe2O3 + 3 H2 2 Fe + 3 H2O
Fe3O4 + 4 H2 3 Fe + 4 H2O 22
Produzione
Alla base del forno, il metallo fuso,
raccolto nel crogiolo, viene versato in
secchioni di colata, o siviere, di capacit
tale da contenerne 300 t.
Il ferro esce dal forno sotto forma di
getto incandescente a 1500C.
La quantit spillata ogni volta dipende
dalle dimensioni del forno.
Nella parte inferiore del tino ha luogo
anche la formazione della scoria o
loppa
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Produzione
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Produzione
Il ferro prodotto dall'altoforno contiene circa
il 5% di carbonio e risulta troppo fragile
per molte applicazioni.
La maggior parte di questo carbonio deve
essere rimosso e cos pure piccole quantit di
altri elementi, quali fosforo, silicio e alluminio,
perch il materiale acquisti resistenza e
flessibilit.
Si + O2 SiO2
Mn + O2 MnO
C + O2 CO
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Produzione
Il processo Bessemer
Nel giro di 12-15 minuti silicio,
manganese e carbonio sono
quasi totalmente eliminati e si
inizia l'ossidazione del ferro
L'operazione non
controllabile e si arriva sempre
sino alla decarburazione
pressoch totale.
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Produzione
Il processo a Forno elettrico
Come materiale di partenza si usano quasi
esclusivamente rottami.
Elettrodi in graffite sono introdotti finch
risultano a contatto con la massa di rottami.
Alimentando gli elettrodi, si producono enormi
quantit di calore, dato che le temperature
nell'arco possono raggiungere i 3300C.
Il calore provoca la fusione dei rottami e la
produzione di acciaio nel giro di poche ore.
Migliore controllo del processo.
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Produzione
Non appena l'acciaio fuso colato dal forno in una siviera a una
temperatura di 1600 C, viene sottoposto a uno dei seguenti due
processi:
colata in lingottiere
L'acciaio fuso viene versato in forme per lingotti (lingottiere), e lasciato
solidificare Dopo la solidificazione, le forme vengono rimosse e i lingotti
sono introdotti in una fossa coperta, detta fossa di permanenza, dove
vengono riscaldati in modo che assumano una temperatura uniforme.
Dalla fossa vengono poi passati a un laminatoio
colata continua.
Passaggio diretto dell'acciaio fuso dalla siviera ad un dispositivo che lo
trasforma in un semilavorato, senza i passaggi intermedi di
trasformazione in lingotto, preriscaldamento in fossa di permanenza,
laminazione
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Produzione
Difetti in fase di colaggio
Espulsione di gas
Interazione fra l'ossido ferroso ed il
carbonio sciolti nel metallo liquido; con
formazione di CO
FeO + C Fe + CO
Liquazione
Formazione di cristalli con diversa
composizione.
Difetti superficiali
Cricche o fenditure
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Trattamenti
Termici
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Trattamenti
Termici
Ricottura
Riscaldamento dell'acciaio sino ad una temperatura che consente
una trasformazione completa in austenite, seguito da un lento
raffreddamento in forno.
In seguito al trattamento di ricottura l'acciaio acquista la struttura perlitica
corrispondente al diagramma di stato ferro-cementite.
La ricottura annulla tutti gli effetti dovuti a trattamenti termici o meccanici
precedenti.
Essa pu anche avere lo scopo di uniformare la composizione chimica
dell'acciaio; in questo caso il riscaldamento eseguito a temperatura pi
elevata e per tempi pi lunghi.
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Trattamenti
Termici
Ricottura
Per ricottura di officina si intende impropriamente un trattamento
termico che consiste in un riscaldamento a temperature che ha lo scopo
di eliminare, almeno parzialmente, l'incrudimento del materiale, cio le
distorsioni reticolari e il tipo di struttura orientata conseguenti alle
lavorazioni plastiche a freddo, in particolare alla laminazione:
Dal punto di vista delle propriet meccaniche l'incrudimento si manifesta
un aumento quelle caratteristiche che esprimono una resistenza alla
deformazione, mentre peggiorano quelle che corrispondono ad una
capacit di deformazione.
Nel corso di una lavorazione plastica a freddo, per esempio operazioni di
trafilatura, dunque talvolta necessario procedere a trattamenti intermedi
di ricottura di officina per fare riacquistare al materiale la duttilit
necessaria al proseguimento della lavorazione.
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Trattamenti
Termici
Normalizzazione
La normalizzazione consiste in un riscaldamento del materiale a
temperatura di poco superiore a quella al di sopra della quale
stabile la forma austenitica seguito da un raffreddamento in aria
calma.
La normalizzazione distrugge gli effetti dei trattamenti termici o meccanici
precedenti. Viene solitamente eseguita sui semilavorati come ultima
operazione prima della messa in commercio.
Le caratteristiche assai variabili a seconda del tipo di acciaio trattato e
delle dimensioni dei pezzi. Generalmente si ottengono strutture simili a
quelle conseguibili con la ricottura; la velocit di raffreddamento per
pi elevata e di conseguenza la perlite risulta costituita da cristalli pi
minuti. Con pezzi molto piccoli e con acciai a velocit critiche di
raffreddamento poco elevate si possono avere strutture simili a quelle di
tempra. 38
Trattamenti
Termici
Tempra.
Aumenta la durezza e la resistenza a trazione attraverso la
formazione di una struttura martensitica o bainitica.
Causa per anche una notevole diminuzione della resilienza,
dell'allungamento e della strizione, per cui, come vedremo, di regola
abbinata ad un trattamento di rinvenimento.
L'acciaio viene portato circa 50 C al di sopra della temperatura di
stabilit dellastenite e viene mantenuto a questa temperatura un
tempo sufficiente ad avere una completa austenitizzazione senza
per provocare un eccessivo aumento delle dimensioni del grano,
dopo di che si esegue un brusco raffreddamento. Nella tempra vera e
propria la velocit di raffreddamento deve essere tale da avere
formazione di sola martensite.
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Trattamenti
Termici
Rinvenimento
Riscaldamento del pezzo temprato per un certo tempo ad una
temperatura inferiore a quella al di sotto della quale laustenite non
stabile. Per effetto dell'aumento di temperatura gli atomi di ferro e di
carbonio acquistano una certa mobilit e l'acciaio evolve dalla
struttura martensitica a strutture di maggior equilibrio.
Dopo la tempra di regola sempre necessario procedere ad un
trattamento termico di rinvenimento, che provoca un deciso aumento
della resilienza, causando solo una modesta diminuzione della durezza e
della resistenza a trazione, e che dunque finisce per impartire all' acciaio
caratteristiche meccaniche ottimali
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Trattamenti
Indurimento superficiali
All'acciaio viene conferita una notevole durezza superficiale (buona
resistenza all'usura), pur conservando nell'interno una elevata resilienza
Tempra superficiale.
Riscaldare superficiale rapido in modo da far superare la temperatura di
stabilit austenitica solo ad un sottile strato superficiale di metallo e nel
procedere subito dopo ad un brusco raffreddamento.
Cementazione
Arricchimento in carbonio della zona superficiale del pezzo
Nitrurazione
Indurimento superficiale dei pezzi di acciaio attraverso l'arricchimento in azoto
degli strati pi esterni. L'azoto si combina con il ferro e con altri elementi
presenti nell'acciaio dando luogo alla formazione di nitruri metallici molto duri,
tra i quali predomina il composto Fe4N 41
Tipologie
Caratteristiche
degli acciai
Composizione Trattamenti
Acciai al carbonio Termici
Acciai speciali.
Acciai maraging
Acciai patinabili 42
Tipologie
Acciai al carbonio
Impiegati per usi correnti (acciai comuni).
Le loro propriet dipendono dal tenore di carbonio
Tracce di altri elementi, quali manganese (0,2-1%) e silicio (0,1-0,5%),
oltre a fosforo e zolfo, il contenuto dei quali non deve per superare lo
0,034-0,05% in quanto risultano dannosi perch rendono il materiale
particolarmente fragile
C C
Extradolci < 0,15% Dolci 0,15-0,25%
Semiduri 0,25-0,50% Duri 0,50-0,75%
Extraduri > 0,75
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Tipologie
Le propriet dipendono dalla composizione, dai trattamenti
meccanici e termici
Gli acciai al carbonio costituiscono il prodotto pi importante dei
processi siderurgici e vengono impiegati soprattutto sotto forma di
laminati, profilati, lamiere e tubi nelle costruzioni metalliche e
navali
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Tipologie
Acciai speciali
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Tipologie
Acciai speciali
W (Tungsteno)
Costituente degli acciai rapidi (10-18%) i cui carburi assicurano
allacciaio durezza ed elevata resistenza a rottura anche ad alta
temperatura pertanto vengono impiegati per la costruzione di
utensili per la lavorazione ad alta velocit dei metalli
Si parla di acciai extrarapidi se oltre a contenere tungsteno (18-
19%) contengono anche cromo (4-7%) e vanadio
Mo (Molibdeno)
Effetti analoghi a quelli del tungsteno e del cromo
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Tipologie
Acciai speciali
Si (Silicio)
Accresce nella lega il campo di esistenza della austenite
Diminuisce la deformabilit e soprattutto esalta le caratteristiche
magnetiche (diminuzione del le perdite per isteresi magnetica).
Uso in costruzioni elettriche ed elettromeccariche (trasformatori,
motori, alternatori ecc.).
Insieme a piccole quantit di manganese, si ha un dell'aumento del
modulo elastico (molle).
Al (Alluminio)
Altri elementi usati negli acciai speciali sono l'alluminio (acciaio da
nitrurazione), il rame (aumenta la resistenza alla corrosione), il
vanadio e il cobalto, il titanio, il piombo (favorisce la lavorabilit alle
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macchine utensili).
Tipologie
Acciai speciali
Acciai Maraging
a basso contenuto di carbonio e contenenti nichel, titanio, alluminio,
molibdeno e cromo; un complesso trattamento termico conferisce
loro elevatissimo limite di snervamento e aita tenacit
Acciai patinabili
contengono elementi (vanadio, in particolare) che, sotto l'azione
delle intemperie, consentono la formazione di una patina resistente
costituita dagli ossidi degli elementi in lega e che rende inutile la
verniciatura.
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